IL RICHIAMO DELLA coMuNrrÀ EBRAICA
Giorno della Memoria Lega e Fdi in prima fila «Basta nostalgie» di Camilla Gargioni a pagina 6
presidente della Comunità ebraica: «Inammissibile DOPO FACCETTA NERA ilqualunque forma di nostalgia». Assente Donazzan
Giorno della Memoria Lega e Fdi in prima fila Il richiamo di Ghignati VENEZIA Si accendono i ceri, si depone la corona in memoria delle vittime del nazifascimo, poi il minuto di silenzio: una cerimonia raccolta e breve quella celebrata ieri, al tempo del Covid, in Campo del Ghetto a Venezia per la Giornata della Memoria. Non ci sono né i veneziani né i rappresentanti dell'Anpi che di solito riempivano il campo, popolato invece dai rappresentanti delle istituzioni: il presidente della Regione Luca Zaia era infatti accompagnato da numerosi esponenti del consiglio, dal capogruppo della lista Zaia Alberto Villanova al capogruppo della Lega Nord Giuseppe Pan. Sempre della Lega il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti e l'assessore allo
sviluppo economico Roberto Marcato. C'era anche una delegazione di Fratelli d'Italia, con il capogruppo Raffaele Speranzon seguito da Enoch Soranzo e Joe Formaggio. Una rappresentanza trasversale, all'interno della compagine di governo, a voler dare un messaggio inequivocabile in occasione della cerimonia. Assente invece l'assessore all'istruzione e al lavoro Elena Donazzan, per giorni sul banco degli imputati per aver cantato alla radio «Faccetta nera», canzone simbolo del colonialismo fascista, a una settimana di distanza dalla chiusura - sul piano politico del caso. Donazzan, infatti, è stata salvata in extremis dalla Lega, che si è astenuta sulla mozione contro di lei, mentre
continuano a infuriare le polemiche e i suoi profili social sono stati sospesi. La comunità ebraica fa sapere di aver appreso solo al momento della cerimonia che l'assessore non avrebbe partecipato, mentre a Palazzo si dice che le sia stato consigliato di non partecipare per evitare nuove polemiche e strumentalizzazioni. Non sono comunque mancate le puntualizzazioni.«Questo è un giorno italiano, non ebraico - ha esordito il presidente della comunità ebraica Paolo Gnignati. -, in cui l'Italia riflette su sé stessa. Noi, alle istituzioni, dobbiamo dire di guardare avanti. Sono inammissibili tutte le forme di nostalgia. Questo è un impegno che la Regione deve avere, sempre: la legge è
sulla carta, poi occorre la pratica, tenendo a mente l'impegno preso». Impegno sottolineato da Zaia: «Primo Levi diceva "impossibile comprendere, necessario conoscere": penso si debba ripartire da questo presupposto, la Giornata della Memoria è parte della nostra identità. La nostra Regione è l'unica con una legge che promuove la conoscenza della Shoah e della memoria, che deve essere seguita e anche avere dei fatti concreti conseguenti». Poi si è soffermato sull'importanza di coinvolgere di più i ragazzi nella Giornata della Memoria. «Non si deve dimenticare cosa è stata la Shoah e l'Olocausto. Non si tratta solo di ricordare questi morti, ma di guardare avanti- ha spiegato -. Quando