«Il Veneto dimenticato dal Pd. "Dobbiamo avere più forza"»

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POLITICA.L'europarlamentare Moretti si fa interprete di un malessere diffuso fra i dem locali

Il Veneto dimenticato dalPd «Dobbiamo avere piùforza» Possamaifa autocritica: «Il partito locale non riesce a pesare a Roma» Roberta Labruna Il Partito democratico snobba il Veneto. No,non è un'opinione, è un fatto: «Constato con amarezza l'irrilevanza del. Veneto per il Pd: nessun ministro, nessun viceministro, nessun sottosegretario, espressione della nostra regione»,scandisce l'europarla-. mentare Alessandra Moretti, chesifa interprete di un sentimento assai diffuso nelle ultime ore. Il partito regionale, giusto pochi giorni fa, forse fiutando l'aria non troppo favorevole,aveva chiesto garbatanie- nte al Nazareno di poter contare su una rappresentanza za,veneta al governo. A maggior ragione dopo che Forza Italia, Cinque Stelle e Lega, avevano piazzato tre ministri di quest'area e il Pd nessuno. Ma ieri l'altro è arrivata la docciafredda: dei tre sottose-

gretari uscenti, cioè Achille Variati, Pier Paolo Baretta e Andrea Martella, nessuno è stato riconfermato. Zero. «Il Veneto prosegue Moretti continua ad essere tenuto ai margini con evidente mortificazione dei militanti e dei nostri amministratori locali, che ogni giorno dimostrano competenza e attaccamento ai nosttri valori». insomma, la mossa di tagliarefuori quest'areadel Paese non è piaciuta. 'Tanto più in un partito che, ad ogni elezione,lamenta di non riuscire ad entrare in sintonia con questo territorio. Va detto che il Pd si è ritrovato in una posizione complessa, tra correnti da accontentare,quote rosa da privilegiare e un dimezzamento dei posti disponibili rispetto al Conte due. Fatto sta che il risultato dell'operazione condotta da NicolaZingaretti ha lasciato l'amaroin bocca. Anche per un altro motivo: «Cre-

La mancata conferma dei tre sottosegretari uscenti ha avuto l'effetto di una doccia fredda

It segretario del Pd Nicola Zingaretti davanti alla sede in via del Nazareno

do che, al di là della collocazione geografica,sarebbe stato importante avere una riconfrrma tra gli uscenti spiega il capogruppo dem in Regione Giacomo Possamai - perché c'è un elemento centrale, che è quello della qualità della classe dirigente. Mi. spiego meglio: i tre sottosegretari che il Veneto esprime-va sono politici di spessore, che hanno lavorato benissimo. Variati, ad esempio, è persona di straordinarie doti e stava portando avanti una riforma molto importante per gli enti locali». Tutta colpa di Roma? Per Possamai non è esattamente così.Troppo facile e autoassolutorio prendersela solo con il Nazareno. «Non c'è stato un investimento del partito nazionale sul Veneto, su questo non ci piove, ma è altrettanto vero che, per diversi motivi, il partito veneto non riesce a pesare nelle partite nazionali.

Questo è il frutto, purtroppo, di tanti in anni nei quali il partito non ha investito in un progetto e in una classe dirigente». E quell'H per cento preso dal Pd alle ultime regionali sta lì a dimostrarlo, «Il mio concetto è che non è Romache ci deve fare un favore, è il Pd veneto che deve avere la forza di essere più rappresentativo a Roma. E questo vale per tuttala politica veneta». Già, perché Possamai allarga il ragionamento:«C'è sicuramente il tema della (mancata) presenza veneta del Pd al governo, ma c'è un anche un problema più ampio, che riguarda tutti: se escludiamo Franco,che è un tecnico ed è un nostro conterraneo solo di origine, non c'è nessun veneto in un ruolo economico chiave. E invece per una regione come la nostra, che è trainante da un punto di vista produttivo, questo sarebbe stato importante», r

La mitica diSala «SCARICATI SENZASCRUPOU» Zingaretti siè stracciato le vesti perla soppressione del programma della DUrso ma non si èfatto problemi nello scaricare gli esponenti venetidel Pd.«Nella partita dei sottosegretariati-dice la capogruppo Isabella Sala -si èscelto di puntare sulle donne,penalizzate nella scelta dei ministri.Ma tentare di mettere una pena su un problema,ha

aperto quello della rappresentanzaterritoriale, generando delusione».In particolare nella patria di Achille Variati,escluso dal nuovo governo:«Daex sindaco,Variati è stato vicino agli amministratori,di tutti i colori politici: aveva chiarissimo la potenzialità di una riforma del Tuel per gli enti locali Il Pd dovrebbe puntare sugli amministratori e mettere al centro le istanze dei territori». ROLL


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