«Il Veneto vaccina poco: è 11°. "Teniamo le dosi per i richiami"»

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FOCUS.La Regione è al di sotto della media italiana nella somministrazione dell'antidoto

IlVeneto vaccina poco:è 11° «Teniamole dosi perinchianii» Zaia:«Volendo arriviamo a 45-50mila sieri al giorno» Possamai:«Improvvisa cautela dopo tanti annunci» Secondollss,istituto superiore di sanità, pubblicati ieri dal Sole 24 Ore, il Veneto nella somministrazioni di dosi vaccinali è fermo al 68,3%, al di sotto della inedia nazionale (70,8%)piazzandosi all7lesimo posto. PDALL'ATTACCO.Un dato che non è sfuggito al capogruppo del Pd in consiglio regionale, Giacomo Possamai, che in una notain mattinata attaccava: «Il Veneto è in forte ritardo sulle vaccinazioni, Zaia non scarichi ogni responsabilità sulle case farmaceutiche». Di più: «Ad oggi risulta che quasi un terzo delle dosi, il30%,sia ancoraneifrigoriferi. E per Astra Zenecai numeri sono ancora più elevati». In realtà, Zaia è ben conscio di

zionale, sono degli incoscienti?Forse, come già accaduto con il caso degli "acquisti fai da te" ridimensionato, sarebbe il caso di mantenere toni più bassi,senzafacili trionfalismi, per evitare di illudere le persone».

Luca Zaia,governatore

Giacomo Possamai.Pd.

questo 30% di vaccini fermo nei congelatori delle Ulss del Veneto. Durante l'incontro all'unità di crisi di Marghera alla richiesta di commentare il posizionamento del Veneto nella classifica dichiara che «si tratta di una cosa voluta». E spiega: «Come noto noi abbiamo una capacità eli vaccinazione elevata. Se mettiamo in azione tutta la macchina arriviamo anche a 15-50mila dosi al giorno. Insonuna, non è un problema farli, avendoli. Ma dobbiamo accantonare le

dosi per i richiami. Abbiamo una platea di vaccinati che attende la seconda iniezione e per precauzione sono state resse da parte». Una risposta che a Possamai e al resto delgruppo consiliare dei dem non piace: «Adesso scopriamo la. cautela. di Zaia sulla. sonimmistrazione di vaccini. Prendendo per buone le sue dichiarazioni,ci sono però delle incongruenze che balzano agli occhio. Eppoi i presidenti delle Regioni, che viaggiano ben al di sopra della media na-

VACCINI AGLI OVER 80 0 90? Sempre ieri all'unità di crisi si è ritornati sull'argomento della priorità della fase 2: perché il Veneto è partito dagli 80enni. e non dai più anziani o dai 9oenni? L'assessore Manuela Lanzarin ha ribadito che si tratta di una indicazione data alivello nazionale.«Non è stata seguita da altre Regioni? Ciascuna ha seguito modi diversi: noi la chiamata attiva, altri la. prenotazione nei siti per esempio.Per noi il criterio è stato di vaccinare prima chi è socialmente più attivo. Si ipotizza che un 80enne si muova di più di un centenario». •[REGIA. n saP

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