Questo testo di McKenzie Wark è importante per diverse ragioni. Presenta al pubblico internazionale una lettura originale di una particolare variante della galassia accelerazionista, forse la più visionaria: l’afro-accelerazionismo, il cui alfiere principale e motore inarrestabile è Kodwo Eshun. ‘Afro-accelerazionismo’ si sofferma sul testo più innovativo espresso da questa tendenza diasporica: ‘More brilliant than the sun’, uscito nel 1998 per la Quartet Books. McKenzie Wark è molto abile nel situare tale opera, e il pensiero che ne deriva, nel solco di quegli anni ‘90/00 in cui cyberpunk, drum and bass, Deleuze e Guattari, hackers, alter-net, Ccru e black music mutante costituirono un argine contro la tech-culture degli evangelisti del dot-com.