Notizie di Prato - Marzo 2010

Page 1

I L

Q U O T I D I A N O

MARZO 2010 >www.notiziediprato.it<

O N

L I N E

D E L L A

T U A

WWW.NOTIZIEDIPRATO.IT

C I T T Á -

INFO@NOTIZIEDIPRATO.IT

>mail - info@notiziediprato.it<

UNA VOCE NUOVA per una città che cambia

A

tre mesi di distanza dall'esperienza - positiva - del primo supplemento, torniamo a proporvi con questo giornale la versione cartacea di Notizie di Prato, il quotidiano on line della nostra città (www.notiziediprato.it l'indirizzo web) che recentemente ha spento la sua prima candelina, festeggiando l'avvenimento con un nuovo record di contatti e visitatori unici giornalieri. Ormai - e di questo vi ringraziamo - NdP è diventato un protagonista della scena informativa cittadina e provinciale. Tanti pratesi lo visitano quotidianamente, apprezzando la possibilità di ricevere informazioni in tempo reale su quello che accade nel nostro territorio. E tanti ne approfittano per commentare, sia sul sito sia sul profilo di Facebook, creando così un vero e proprio circuito informativo che sicuramente fa bene al dibattito cittadino. E proprio per questo l'editore Media Inn, d'accordo con la direzione, ha deciso di ripetere l'esperimento del supplemento cartaceo, che nelle nostre intenzioni dovrebbe diventare un appuntamento mensile. In modo da far conoscere anche a chi è poco pratico di Internet l'esistenza di questa nuova "voce" per una città che cambia. Un supplemento che viene distribuito gratuitamente e che fa da spalla al quotidiano on line offrendo spunti di riflessione su quelli che sono i temi principali del momento, senza dimenticare un piccolo spazio riservato alla satira perché in fin dei conti una sana risata fa sempre bene a tutti. Buona lettura. Claudio Vannacci


NdP 2.

.it Economia

I

IL BALLETTO delle RISORSE

BRACCIO DI FERRO CON LA REGIONE PER I FONDI DEL GOVERNO DESTINATI AGLI AMMORTIZZATORI PER MOBILITA’ E ARTIGIANI

n ballo non ci sono noccioline ma le risorse necessarie a prorogare gli ammortizzatori sociali ad almeno 5mila lavoratori che sono già rimasti (o lo saranno presto) senza nessuna protezione e ad aiutare centinaia di artigiani a chiudere le loro aziende senza dover subire ulteriori aggravi. Ed è proprio su questi fondi che si sta aprendo un braccio di ferro che vede impegnata praticamente tutta Prato, senza distinzioni di carattere politico, e la Regione Toscana. Perché i fondi - promessi ma in realtà non ancora stanziati sono stati garantiti al sindaco Roberto Cenni dal sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli, ma saranno distribuiti dalla Regione, perché così vuole la legge. E da Firenze, attraverso l'assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini, hanno fatto sapere che non potrà essere solo Prato a dividersi la torta, bensì tutte le aree di crisi della Toscana, sulle quali saranno spalmati i benefici. Logico, quindi, che da parte del sindaco Cenni ci sia stata una levata di scudi per tenere solo a Prato i fondi ottenuti proprio grazie al lavoro del Comune. Ma stavolta sulla stessa lunghezza d'onda del primo cittadino si sono messi anche la Provincia, gli industriali e gli artigiani. Il presidente Lamberto Gestri, ad esempio, ha invitato a Prato sia Viespoli sia Simoncini per partecipare ad un incontro del Tavolo di distretto dedicato proprio alla questione: “Serve chiarezza - ha scritto ai due Gestri - sulle risorse per gli ammortizzatori sociali. E’ necessario pensare ai 5 mila lavoratori senza alcuna protezione e agli artigiani che sono costretti a chiudere”. Due i problemi urgenti, secondo Gestri, da affrontare: fare chiarezza una volta per tutte sulle risorse destinate agli ammortizzatori sociali, definendo interventi per quei lavoratori, circa cinquemila, che a questo punto – dopo aver usufruito della mobilità e non aver trovato un nuovo lavoro - sono privi di ogni tipo di protezione e, in secondo luogo, affrontare la situazione pesantissima di centinaia di artigiani che vanno sostenuti e accompagnati nella chiusura delle loro attività, prevedendo anche “incentivi alla rottamazione” sul modello già adottato per gli esercizi commerciali. Mentre gli Industriali con il vicepresidente Riccardo Matteini hanno dato una sorta di altolà alla Regione: "Purtroppo -dice Matteini - si confermano le previsioni più pessimistiche: ripresa flebile e sostanzialmente priva di effetti positivi sull’occupazione. In questo quadro, è evidentemente non praticabile l’ipotesi ventilata nei giorni scorsi che le risorse per gli ammortizzatori sociali già destinate a Prato vengano riattribuite a tutto il territorio toscano. Purtroppo di queste risorse il distretto avrà bisogno, molto bisogno”. E ancora più duri sono i presidenti di Cna e Confartigianato Anselmo Potenza e Luca Giusti: “Al Governo e alla politica chiediamo serietà e senso di responsabilità - dicono -- Il mondo dell’artigianato e della piccola impresa sta assistendo sgomento al teatrino che sembra caratterizzare il dibattito sugli interventi promessi dal sottosegretario Viespoli ma non ancora arrivati a destinazione. Mentre centinaia di aziende del distretto stanno agonizzando, tutte senza distinzione, mentre migliaia di famiglie guardano con crescente preoccupazione al loro futuro, si è innescato un assurdo gioco che vede un rimpallo di responsabilità sui mancati provvedimenti che avrebbero dovuto dar seguito alle promesse del sottosegretario Viespoli in favore del mondo artigiano”.


LABORATORIO

NdP 3.

.it Primo piano

per L’INTEGRAZIONE DAL PATTO PRATO SICURA AL TAVOLO PER L’IMMIGRAZIONE IL GOVERNO STUDIA DA NOI LE RISPOSTE PER IL PROBLEMA

I

l rinnovo del Patto per la sicurezza, l'apertura di un Tavolo permanente sull'immigrazione ma, soprattutto, il riconoscimento del ruolo di Prato come laboratorio nazionale per le politiche nel campo dell'accoglienza e dell'integrazione. Sono questi i frutti principali della doppia visita del ministro degli Interni Roberto Maroni, che in meno di 30 giorni è venuto per ben due volte a Prato, dando così l'imprimatur ufficiale a quanto il sindaco Cenni andava chiedendo da tempo, vale a dire la presa di coscienza dell'eccezionalità della situazione pratese nel panorama italiano e la necessità di coinvolgere tutti i livelli istituzionali per affrontare un fenomeno che presto potrebbe interessare anche altre parti d'Italia. E così, a partire dal governo e poi giù con Regione, Provincia e Comune, tutte le istituzioni hanno deciso di mettere a punto un piano d'azione comune, coinvolgendo l'intera gamma di soggetti presenti sul territorio: dalle categorie economiche a quelle sindacali, dalle forze dell'ordine agli organismi di controllo finanziario e previdenziale, fino all'Asl e alle associazioni impegnate nel sociale. L'obiettivo - che trova il suo compimento nel Tavolo permanente - è quello di creare un osservatorio sul fenomeno dell'immigrazione che sia in grado sia di monitorare momento per momento la situazione sia di studiare e proporre le migliori soluzioni per arrivare ad un'integrazione pacifica ed armoniosa. Obiettivo senza dubbio ambizioso, soprattutto in una realtà come quella pratese, dove la massiccia presenza di immigrati si va a sommare ad una grave crisi del tessuto economico-produttivo del distretto tessile. Ma proprio per questo il percorso diventa necessario e ineludibile, se non si vuole ricreare anche da noi situazioni sul tipo di quanto avvenuto recentemente a Rosarno. Un concetto questo sul quale il sindaco Cenni ha insistito: “Il problema dell’immigrazione a Prato - dice - può essere risolto solo se riusciamo a dare risposte a 360 gradi. Sono fiero dei miei concittadini, che hanno dimostrato un’altissima capacità di accoglienza e tolleranza. Non so da quante altre parti una situazione come quella pratese non avrebbe provocato reazioni più gravi. Adesso, però, bisogna eliminare i disagi ai cittadini. Perché il punto è questo: il fenomeno dell’immigrazione non può pesare sulla vita dei singoli cittadini. Altrimenti è inutile sperare di arrivare ad una buona integrazione. Il cittadino deve percepire che non è stato lasciato da solo”. All'atto pratico il rinnovo del patto Prato sicura comporta, oltre alla nascita del Tavolo permanente presso la prefettura, l'arrivo di un piccolo rinforzo alle forze dell'ordine (in totale venti uomini: 8 poliziotti, 7 carabinieri 5 finanzieri specializzati nei reati di criminalità economica). A loro si aggiungeranno gli agenti di polizia municipale che sono già stati distaccati da altri compiti per poter entrare a fare parte in maniera organizzata della task force incaricata dei controlli. Perché su un punto tutti sono concordi: l'integrazione non può prescindere dal rispetto delle regole: "Non è nostro intento punire o penalizzare - ha detto Maroni - ma sia ben chiar che noi accettiamo tutti ma questi devono rispettare le nostre regole e le nostre leggi”. E in questo contesto assume particolare rilievo la visita a Prato dell'ambasciatore cinese Sun Yuxi, lo stesso che insieme al console di Firenze aveva criticato aspramente i controlli sulle aziende cinesi.


NdP 4.

.it Territorio

L’EREDITA’

del generale inverno NEVE, FREDDO POLARE, ALLAGAMENTI E FRANE DISASTROSE IL LENTO RITORNO ALLA NORMALITÀ DOPO I DANNI DELL MALTEMPO

A

più di due mesi dai terribili giorni dell'ultima settimana di dicembre sono ancora evidenti i segni lasciati dall'ondata di maltempo che ha flagellato Prato e la sua provincia. Neve, gelo e poi la pioggia intensa hanno messo in ginocchio la città e tutto il territorio con conseguenze drammatiche in particolare al Calice e in alta Val di Bisenzio. Due in particolare gli eventi che spiccano in un elenco che assomiglia ad un vero e proprio bollettino di guerra: la frana in località Pusignara, poco dopo Sasseta, che ha di fatto isolato Montepiano dal resto della provincia; e la rottura dell'argine del Calice con il conseguente allagamento di una quindicina di case e del canile comunale. Adesso, a due mesi da quegli eventi, la situazione non è ancora tornata alla normalità, mentre il conto dei danni presentato dagli enti locali supera i 12 milioni di euro, praticamente la stessa cifra stanziata dal governo ma per l'intera Toscana. La situazione tuttora più delicata resta quella di Montepiano, ancora raggiungibile solo con lunghe deviazioni dal Mugello oppure utilizzando la strada di Gallo, un

percorso in parte sterrato che attraversa il bosco e che nei mesi invernali si è spesso rivelato di difficile utilizzo. Sarà infatti aperta al traffico probabilmente entro marzo la ‘pista’ realizzata dalla Provincia per aggirare il tratto franato. “Lo sbancamento a monte della frana ci ha permesso di ricavare una pista di 6-7 metri, che poi farà parte del nuovo tracciato, ma prima di aprire al traffico dobbiamo mettere in sicurezza la montagna dove i geologi hanno trovato molte fratture, vere e proprie faglie che ‘tagliano’ tutto il versante, ma che si concentrano nella zona della frana”, ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture della Provincia Ivano Menchetti. Sul nuovo tratto sarà necessario il senso unico alternato e anche il divieto ai mezzi pesanti. Si tratta di un centinaio di metri che verranno naturalmente asfaltati e dotati di barriere in cemento sul lato a valle. Bisognerà anche ripristinare un altro piccolo tratto della 325, cento metri più a nord, dove c’è stata una seconda frana importante che ha provocato il crollo di alcuni muretti. Intanto le scorse settimane la Provincia ha firmato un accordo con la Regione che destinerà circa 10 milioni di euro proprio alla messa in sicurezza della viabilità nell'Alta Valle.

LAVORI

IN CORSO

A PRIMAVERA RIAPRE LA PISTA CICLABILE La prossima primavera, finalmente, i pratesi potranno ripercorrere l'intero tratto della pista ciclabile e dal centro città arrivare fino a Vaiano. A quattro anni esatti dalla frana che ne aveva interrotto il percorso, infatti, è stato aperto il cantiere per il ripristino del tratto La Briglia-La Cartaia della pista ciclabile Prato-Vaiano. L’assessore alle Infrastrutture della Provincia Ivano Menchetti ha ufficialmente consegnato i lavori alla ditta che si occuperà del ripristino alla presenza del sindaco di Vaiano Annalisa Marchi e del vicesindaco Primo Bosi. “La riapertura della pista, che è prevista a primavera, è un evento atteso dai cittadini, finalmente diamo inizio ai lavori che interesseranno circa 300 metri del costone da cui si è staccata la frana che ha bloccato la pista – ha detto Menchetti – Condizioni climatiche permettendo in circa tre mesi il lavoro sarà portato a termine”. “Si tratta di mettere in sicurezza un versante interessato da fenomeni carsici, quindi con infiltrazioni d’acqua, che ha anche un’altezza notevole, circa 50 metri – ha aggiunto il sindaco Marchi – Non si tratta certo di un lavoro di routine e servirà a risolvere un problema che è essenzialmente geologico, come del resto in tanta parte del territorio della Val di Bisenzio”. Il ripristino costerà 620 mila euro, la Provincia si è occupata del progetto e ha il ruolo di stazione appaltante, ma l’intervento vede la collaborazione dei Comuni di Vaiano e Prato e di Publiacqua. La progettista e direttrice dei lavori Francesca Santi sottolinea che per mettere in completa sicurezza il costone, caratterizzato da una struttura geologicamente friabile, è stata scelta una soluzione tecnologicamente avanzata, molto utilizzata nel nord Italia, che dà garanzia sulla stabilità. Una volta concluso l’intervento sul pendio sarà ripristinata anche la pavimentazione e quindi la percorribilità della pista. La progettazione ha puntato, data la natura dei luoghi ed i problemi geologici del versante interessato, a una soluzione di minor impatto possibile, ma che garantisca la messa in sicurezza del tratto interessato, a tutela dell’incolumità di chi vi transita e per evitare ogni rischio per il futuro.

Hanno invece lasciato la villa del Palco lo scorso 7 febbraio le ultime famiglie di sfollati del Calice. Non tutte, però, sono ancora potute tornare nelle loro case, visto che per alcune abitazioni sono ancora in corso i lavori di ripristino dopo i danni provocati dall'acqua che aveva invaso i piani bassi.


LA NOTTE

NdP 5.

.it

Attualità

E’ SEMPRE GIOVANE DA OFFICINA GIOVANI AI LOCALI CHE PROPONGONO LA MUSICA LIVE PPETIBILE LA MOVIDA PRATESE ALLA RICERCA DI SOLUZIONI PER RENDERE AP

I

problemi al grande pubblico giovanile sono tristemente noti da molto La questione Lam si interseca, fra tempo: la mancanza di locali dove vivere fino alle ore piccole, il centro città l'altro, con il servizio gratuito del fortemente depotenziato nell'ultimo scorcio degli anni zero della sua attrat- “Magic Bus” offerto dall'organiztiva, la tormentata questione di Officina Giovani rimasta finora un tenta- zatore di eventi Marco Mencacci, tivo incompiuto di creare un punto di incontro all'insegna della cultura e del diver- una sorta di navetta per gli avventotimento. Ed un trasporto pubblico che immancabilmente cade in letargo nel tardo ri del ControSenso di Narnali pensato in maniera tale da pomeriggio. garantire, in tutta sicurezza, il trasporto dei ragazzi dall'alto tasso etiProprio da quest'ultima situazione sul mondo della notte pratese è LA PROPOSTA ‹‹ emersa la prima iniziativa politica nata e sviluppata interamente DEI GIOVANI lico. Ma, in ordine di importanza è la carenza di locali il primo dei problemi che tormenta la Prato della notte. In questa direzione sembra nel 2010. Si tratta della proposta lanciata dal circolo dei Giovani DEL PD: Democratici – John Lennon di estendere alla notte il servizio di IL SERVIZIO muoversi appositamente l'Open Space di Claudio Belgiorno che, sulla Lam in tutta la provincia di Prato. Con l'obiettivo da una parte di DELLA LAM scorta dell'esperienza del Viper di Firenze, vorrebbe far sorgere in uno dei tanti capannoni lasciati in dote dalla crisi del tessile un locale dedimigliorare la vivibilità cittadina, traendo ispirazione da quelle granDI NOTTE›› cato a teatro e cultura durante la settimana per lasciare, poi, campo di città europee nelle quali il trasporto pubblico locale funziona 24 ore al giorno, e con un occhio rivolto all'ambiente, grazie alla benefica ricaduta sul libero al divertimento da discoteca nel week-end. Nelle intenzioni originarie il livello di inquinamento dato da un minore utilizzo di auto private. Il successo nelle modello avrebbe potuto sposarsi con Officina Giovani, in particolar modo ai tempi adesioni è stato folgorante: l'iniziativa, concepita e realizzata per la prima volta del bando rivolto ai privati, col quale la giunta aveva palesato l'intenzione di apriinteramente via Facebook ha raccolto in poche ore migliaia di sottoscrizioni, arri- re il posto alla logica degli affari. Tutto, però, è cambiato quando fra una polemivando a fine febbraio a sfiorare quota 2.600. A testimonianza, quindi, di un gra- ca politica e l'altra Officina è tornata direttamente nelle mani del Comune, che la dimento particolarmente esteso e trasversale fra i pratesi, tanto da mettere insie- dovrebbe gestire mediante gli uffici delle politiche giovanili. Secondo modalità me Pd e Pdl fino al punto di litigare per rivendicarne la primogenitura. Attualmente ancora tutte da definire e che dovranno confrontarsi col grande quesito lasciato il progetto è sotto la lente di ingrandimento della giunta Gestri, che sta analizzan- senza risposta negli ultimi anni di gestione degli spazi: come rendere frequentabido i costi e la fattibilità del progetto mediante uno studio dei tecnici della Provincia, le Officina Giovani alla gioventù di casa nostra? Carlandrea Adam Poli come viene fatto sapere dagli stessi portavoce del circolo.


NdP 6.

.it Economia

UN LAVORO con le mani IN PASTA I MIGLIORI MAESTRI PASTICCERI PRATESI INSEGNANO LA LORO ARTE A GIOVANI IN CASSA INTEGRAZIONE O RIMAS S TI SENZA UN LAVORO

F

il spa, Confartigianato e il fior fiore della pasticceria pratese insieme per affrontare la crisi del distretto. Un modello che parte dall’analisi dei bisogni e valorizza le competenze artigianali presenti sul territorio per offrire opportunità occupazionali e ridare speranza a quanti stanno perdendo il lavoro. Da queste premesse nasce il corso pasticceri promosso da Fil spa in collaborazione con Confartigianato Imprese Prato e Consorzio pasticceri pratesi. Partito solo da alcune settimane, il corso per pasticceri sta già riscuotendo il commento positivo dei diciassette corsisti, molto motivati e decisi a percorrere questa nuova strada per la propria riqualificazione professionale. “Con questo corso vogliamo dare coraggio e speranza a chi sta perdendo il lavoro, a chi ha trascorso tutta la propria vita lavorativa sempre nello stesso settore e che adesso ha accettato la sfida di cambiamento - commenta Michele Del Campo, direttore del Centro per l’Impiego della Provincia di Prato Fil spa -

Crediamo che questa sia una scelta vincente, perché da un’analisi che abbiamo effettuato il settore della pasticceria (sia artigianale che industriale) ha un potenziale mercato occupazionale sia su Prato che sulle provincie limitrofe.” Un corso che dimostra anche l’efficacia della politica dei voucher, infatti tutti e diciassette i corsisti hanno potuto accedere ai fondi messi a disposizione dalla Provincia di Prato per scommettere sulla propria riqualificazione. Dopo lo stage finale, inoltre, i corsisti potranno usufruire delle borse lavoro (sempre messe a diposizione dalla Provincia) e poter fare un’esperienza di tirocinio retribuito in azienda. Tra i tavoli del laboratorio del Forno Guasti di via Donizetti (sede del laboratorio pratico) nel corso dei mesi si alterneranno come docenti d’eccezione i nomi più prestigiosi della pasticceria pratese. Terranno lezioni, ciascuno su un argomento diverso, Massimo Peruzzi (Pasticceria Peruzzi), Giancarlo Bettazzi (Pasticceria Filippo e Giancarlo e Chocolat), Paolo Sacchetti (Pasticceria Nuovo

L’UNIVERSITA’ A PRATO Al Pin ha debuttato il nuovo laboratorio “For-Lab” crea esperti per condurre indagini forensi Niente a che vedere con Csi, come è stato ampiamente spiegato durante il convegno che lo scorso 21 gennaio ha riunito esperti, giudici e avvocati per illustrare l’ultimo nato tra i laboratori del Pin-Polo universitario di Prato. Quindi nessun effetto speciale, ma scienza e ricerca applicata al settore forense, in un ambito dove fino ad ora erano i privati a dettare legge. Perché quello nato a Prato è il primo laboratorio di matrice universitaria specializzato nella ricerca della prova scientifica all’interno delle realtà processuali. Tre i campi di indagini già attivi, come spiega Monica Carfagni, responsabile scientifico del ForLab, così si chiama il laboratorio. Si va dalla trascrizione forense (atti processuali, interrogatori e, soprattutto, intercettazioni), al riconoscimento delle voci in una intercettazione (con attribuzione certa, dunque, delle frasi ad una precisa persona) fino alla cosiddetta informatica forense, cioè le indagini sui computer e gli altri supporti informatici (come non pensare, in questo caso, al processo per l’omicidio di Garlasco). La particolarità del ForLab, come spiegato dal presidente del Pin Maurizio Fioravanti, sta nell’andare ad occupare uno spazio che finora in Italia nessuno aveva preso. “Il nostro scopo - dice Monica Carfagni - è garantire un servizio di qualità al mondo della giustizia. Il nostro è un laboratorio multidisciplinare che può sfruttare anche competenze esterne. Ma la cosa principale è che con la nostra attività vogliamo autofinanziare l’attività di ricerca, in modo da sviluppare nuove competenze e nuove metodologie”.

Mondo e vice presidente dell’Accademia italiana dei Maestri pasticceri), Massimo Ciolini (Pasticceria Ciolini di Cantagallo), Luca Signorini (Pasticceria Maurizio) e Sergio Guasti dell’omonimo forno. In tutto sono diciassette gli allievi del corso, dieci donne e sette uomini ed hanno un’età compresa tra i 30 e i 55 anni; tutti hanno acceso un voucher formativo con la Provincia di Prato ed hanno avuto un colloquio di orientamento al Centro per l’Impiego della Provincia di Prato. Le loro storie si assomigliano e comune a tutti è la voglia d’imparare una nuova professione che, insieme alla prospettiva occupazionale, possa regalar loro anche un po’ di soddisfazione personale. Per la stragrande maggioranza sono in cassa integrazione o in mobilità del settore tessile, solo tre di loro provengono da altri comparti. Supplemento al numero odierno di Notizie di Prato quotidiano on line direttore responsabile: Claudio Vannacci Editore: MediaInn Realizzato da: PratoPress Aut. Tribunale di Prato n° 4 del 14/02/2009


NdP 7.

MULTISALA

.it

La satira

ALL’ORIENTALE DOPO L’AEROPORTO IN VIA PISTOIESE ECCO IL MULTIPLEX CINESE LA BANDA GASTRICA TORNA A COLPIRE CON LE “ NOTIZIE.. DI PARTO”

N

on si sono ancora placate le polemiche per la nascita della multisala Omnia Center, inserita nel Parco Prato che, senza che nessuno se ne accorgesse, nello stile classico degli asiatici, a Prato arriva la multisala cinese. La nuova struttura, che è stata inaugurata proprio nel periodo di Natale, conta 35 sale ed è a soli 7 chilometri dal Vis Pathé e due dalla multisala Omnia Center. Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, non nasconde il suo disappunto: “Non ne sapevamo niente. ma ormai era stato tutto deliberato dalla precedente giunta, non abbiamo potuto fare nulla per fermarla”. Su questo strano pezzo del pianeta terra compreso tra Prato e Firenze sbarca quindi una nuova astronave. Stavolta ha forma orientaleggiante, è gialla e rossa, col cuore di pietra e vetro, sul tetto più alto la incorona un’insegna bianca destinata a illuminare la notte del suo breve orizzonte: . A chiamarsi è la multisala cinematografica divisa su sei piani che da oggi alle 17 aprirà le porte al pubblico. I cartelloni dei film sono già appesi: . Darà lavoro a 375 dipendenti che si occuperanno oltre della gestione delle sale, dei tre bar, sedici ristoranti e la galleria di negozi rigorosamente made in china, come dedicata ai cittadini orientali sarà tutta la programmazione. “Abbiamo fatto la scelta di non proiettare film in lingua italiana - dice il direttore della nuova struttura - perchè sappiamo benissimo che gli italiani saranno restii nel recarsi presso la nostra multisala, quindi ci rivolgeremo alla numerosissima popolazione cinese residente nell’area metropolitana di Prato Firenze Pistoia”, poi aggiunge “siamo comunque sicuri che i pratesi verranno da noi più avanti, intanto per far sentire alla città il nostro desiderio di integrazione abbiamo assunto ben 125 maestranze italiane”. Ma autorizzare un altro multiplex che logica segue? E’ stato utilizzato un escamotage, utilizzando le modifiche alla legge regionale che era stata cambiata per autorizzare l’apertura della contestatissima multisala Omnia ed alcune norme previste dal decreto di liberalizzazione del mercato, la cosiddetta Legge Bersani. Le modifiche avevano lasciato un vuoto normativo grazie al quale si è potuto aprire l’enorme multisala all’interno di un’area già esistente e variarne l’attività da uso industriale a commerciale, con una semplice DIA, la dichiarazione di inizio attività. In buona sostanza, l’attuale giunta è venuta a conoscenza dell’apertura solamente grazie all’invito formale trasmesso al sindaco per l’inaugurazione. Ed il Comune, preso alla sprovvista tenta di difendersi: “Questi sono problemi dei privati che si mettono in concorrenza - dice il dirigente dei servizi Edilizi Lanfranco Marchi - noi abbiamo ereditato dalla precedente giunta il progetto e siamo preoccupati solo della sua sostenibilità ambientale. I processi economici non si fermano, al massimo si governano”. Non la pensa così, però, il nuovo sindaco di Parto, eletto col centrodestra: “Io non avrei fatto niente di tutto questo - dice - ma dal momento che l’ho trovato sono stato costretto a dipanare la matassa. La beffa vuole che per motivi istituzionali non potrò evitare di tagliare il nastro il giorno dell’inaugurazione, seppur consapevole di quello che mi verrà recriminato dai miei elettori”. La Lega Nord dal canto suo non può dire altro: “Purtroppo non si può più tornare indietro - dice il capogruppo in consiglio comunale Arturo Baldinucci - Speriamo alme-

no che si creino posti di lavoro veri e non fasulli. Ma la Piana è sovrappopolata, bisogna mettere la parola fine”. Come in un film, appunto. La Banda Gastrica

ATTENTI A DON ZAUCKER Doveva essere un giorno di festa oggi per la Chiesa pratese, con l’ordinazione dei due nuovi sacerdoti. E invece a guastare tutto è arrivata la polemica aperta fra i parrocchiani di Vergaio per la scelta di nominare Don Zauker alla guida della nuova parrocchia, nata dopo la scissione di quella storica per la recente esplosione demografica registrata nel paese di Benigni. Un agguerrito gruppo di donne del paese non accetta la nomina del prete “extracomunitario” (Don Zauker è infatti originario del Kazakistan) cui avrebbero preferito il giovane vergaiese doc Don Alberto Azzurri. “Siamo arrabbiatissime - dichiarano alcune delle signore di fronte alla nuova parrocchia - avevamo proposto al vescovo il nome di Don Alberto e avevamo ottenuto la garanzia della nomina, invece ci troviamo di fronte un prete che viene da lontano e che nemmeno ha la padronanza della nostra lingua”. Subito rincara la dose un’altra signora: “Non è questione di razzismo, ma vorremmo che ci guidasse uno di noi”. Da piazza del Duomo invece si tende a minimizzare la questione, rimarcando le elevati capacità dimostrate negli anni di attività nella città di Livorno da Don Zauker, che in questi anni si è fatto amare e apprezzare per le sue qualità umane e spirituali. Don Zaucker è un In realtà le preoccupaziopersonaggio ni maggiori sarebbe del “Vernacoliere” legate alle presunte attività di esorcismo svolte da Don Zauker e da alcuni articoli apparsi sulla stampa labronica sui modi poco ortodossi di gestione dell’attività pastorale. A sostenere la protesta contro il nuovo insediamento anche il Carroccio pratese ed il movimento dei Giovani di Prato che hanno annunciato una fiaccolata di solidarietà per le famiglie vergaiesi. Il nuovo parroco si insedierà nella nuova parrocchia di Via Reggiana dalla prossima domenica, si spera che nel frattempo le polemiche siano rientrate e si torni alla pace, nella tranquilla frazione di Vergaio. La Banda Gastrica



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.