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Il rAPPorto AnnUAle 2021. lA FormAZIone PrImA dI tUtto pAG

il Rapporto annuale 2021

La formazione prima di tutto

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di Giampiero Cazzato

Non poteva esserci chiusura migliore per la presentazione del Rapporto annuale delle Capitanerie di porto – guardia Costiera. quando, il 27 giugno, al termine dell’incontro con la stampa nell’Aula del parlamentino del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, in via Nomentana, a Roma, il ministro delle

infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini fa alzare lo schermo del proiettore elettrico, pian piano alla vista si offre un’opera d’arte di incredibile bellezza. Si tratta di un olio su tela di Alessandro papetti, “Non luogo”, che con la sua imponenza occupa quasi tutta una parete della sala (ma di pitture, installazioni e sculture abbonda tutto il ministero di porta pia: opere, da sottolineare, offerte in comodato gratuito dai numerosi artisti che hanno aderito all’iniziativa di Giovannini volta a far entrare l’arte contemporanea al MiMS). è una pittura, quella di Papetti, che ritrae, in un abbraccio visivo grandangolare, un porto immaginario, non individuabile ma proprio per questo universale. Un porto che può essere tutti i porti. Strade, bacini di carenaggio, magazzini, scafi in lontananza, popolano l’opera. Ed è singolare, dà quasi la vertigine, che nel quadro non vi sia figura umana. Eppure, quello che ritrae restituisce con forza la pazienza, la tenacia, la fatica dell’uomo che vive tra terra e mare. Come tra terra e mare vive il Corpo delle Capitanerie di porto che Giovannini ha voluto omaggiare pubblicamente. «Un ringraziamento alle donne e agli uomini delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, uno dei pilastri del funzionamento del sistema mare, un’eccellenza straordinaria sulla quale i cittadini ripongono una grande fiducia» ha detto il Ministro presentando il primo Rapporto annuale del Corpo. Un documento - frutto di un intenso lavoro collettivo - ricco di informazioni che certificano le diverse attività d’istituto che le donne e gli uomini del Corpo svolgono quotidianamente: salvaguardia della vita umana, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente e delle risorse ittiche. il rapporto, ha aggiunto il Ministro, «offre un utile strumento informativo e di analisi dell’attività istituzionale del raggiungimento degli obiettivi strategici che annualmente il Ministero affida alle Capitanerie di porto, della complessità dei compiti che il Corpo svolge in rapporto di dipendenza funzionale da tanti ministeri”. Nel suo intervento, il Comandante generale, Ammiraglio Nicola Carlone, ha parlato di un documento “ambizioso per traguardare il futuro” e ha dichiarato che «in un periodo ancora condizionato dalla crisi pandemica, il bilancio che presentiamo oggi è quello di un anno di attività intense dietro il quale è possibile cogliere lo spirito e l’abnegazione di chi non si è mai fermato. Un rapporto significativo e complesso - ha sottolineato - che, valorizzando il capitale umano del Corpo, ne vuole attestare anche all’esterno il livello di crescita professionale». Carlone ha ringraziato pubblicamente il ministro Giovannini “che

ci ha garantito le risorse” per il rinnovamento della componente aeronavale nel segno del green e per “l’efficientamento energetico delle nostre infrastrutture”. il Rapporto è un’occasione per approfondire numeri e dati che raccontano il settore marittimo attraverso il punto di vista delle Capitanerie di porto. A illustrare i risultati conseguiti è stato Cosimo Nicastro, Capo Ufficio Comunicazione del Comando Generale. E i numeri che ha fornito restituiscono l’attività a 360° che la Guardia Costiera esercita, forte di un capitale umano - 10.870 donne e uomini che vigilano sugli oltre 8mila chilometri di coste italiane oltre che sui laghi maggiori del paese - e di 562 unità navali di differenti dimensioni e tipologie. il 2021 è stato un anno nel segno della formazione: il sistema di gestione della qualità della formazione del Corpo, è scritto nel documento, ha permesso di offrire “progressivamente risposte concrete, mediante una graduale reingegnerizzazione dei processi di base e specialistici”: nel 2021 sono state 3355 le persone formate. Dei quasi 11mila dipen-

denti, un terzo è stato destinatario di attività di formazione specialistica. Sul fronte della salvaguardia della vita umana sono state 6.000 le persone soccorse in mare lo scorso anno, diportisti, bagnanti, subacquei e marittimi; 22.300 i migranti salvati. quella del soccorso è soltanto una delle molteplici attività affidate al Corpo. Sono state 800 le immagini satellitari ricevute e gestite dal Corpo nel 2021, un dato che bene spiega il rinnovamento tecnologico della Guardia Costiera. E poi 145 ore di volo per monitoraggio mediante telerilevamento e 45 inquinamenti ambientali individuati e 416.465 documenti processati dal sistema pMiS (port Management information System), ovvero l’interfaccia unica nazionale per l’invio delle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e in partenza dai porti italiani (National Maritime Single Window). E ancora, l’attività ispettiva e di controllo sulle navi straniere approdate nei porti italiani (port State Control). L’anno scorso le Capitanerie di porto hanno ispezionato 1500 navi straniere, 1/5 di quelle in arrivo: 140 in totale le unità detenute, fino alla eliminazione delle irregolarità riscontrate in materia di sicurezza e di tutela dell’ambiente. Le missioni ambientali e la vigilanza sulle aree marine protette hanno accertato

2.211 illeciti e 800 soggetti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria. Sul fronte della tutela della filiera ittica e del consumatore le ispezioni sono state 107mila: 2,5 le tonnellate di datteri sequestrati, 481 tonnellate di prodotto ittico sequestrato, 4.448 gli illeciti riscontrati. Risultati, questi, raggiunti allo scopo di tutelare da un lato gli interessi economici del settore, in particolare i tanti operatori virtuosi, dall’altra il consumatore finale, prevenendo rischi sulla salute e frodi. Notevole e significativa, poi, la mole dei servizi offerti al cittadino: basti pensare (ne parliamo in un altro articolo della rivista) che sono stati rilasciati 6.393 “bollini blu”, e 50.835 sono stati i procedimenti amministrativi istruiti per patenti nautiche. Dal risultato analitico dei dati, come ha sottolineato Giovannini, emerge il ruolo di “un’amministrazione pronta, efficiente, matura, capace di rappresentare un riferimento nazionale riconosciuto dai cittadini, di efficacia, efficienza e legalità per un paese a forte connotazione marittima”. Nel corso dell’evento, Nicastro ha sottolineato l’importanza delle campagne di comunicazione finalizzate a obiettivi di prevenzione e sicurezza in mare che il Corpo promuove in sinergia con la presidenza del Consiglio – Dipartimento per l’informazione e l’editoria – e in collaborazione con la Rai.

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