Programma ufficiale 2018 web

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A.p.s.

Note Romantiche Verbania Programma ufficiale

3a Edizione

9 Giugno – 30 Settembre

2018

Festival del Pianoforte Romantico

“Les Nuits Romantiques”



Organizzazione

Con il Patrocinio di

A.p.s. Note Romantiche

Con il contributo di

Comune di Verbania

Comune di Cannero

Comune di Cannobio


L'interesse suscitato dalle due edizioni precedenti e la partecipazione entusiastica di pubblico e interpreti sono certamente gli stimoli principali che ci hanno spinto a proporre la Terza Edizione del Festival del Pianoforte Romantico “Les Nuits Romantiques”. Pianoforti storici e interpreti sono entrambi soggetti indispensabili nella ricerca di riproposizione di suoni e approcci filologici: un tipo di ascolto che trova sempre più estimatori attenti e consapevoli. Credo che il radicamento di questa realtà nell’incomparabile cornice del Lago Maggiore sia doveroso, e con questa edizione si sia intrapresa la strada giusta. Pier Paolo Dattrino Presidente Associazione Note Romantiche


Ogni edizione insegna alla successiva qualcosa. La terza edizione de Les Nuits Romantiques fa tesoro dei suggerimenti del pubblico, degli interpreti che vi hanno partecipato, ma anche di chi vorrebbe assistervi e parteciparvi. Così si confermano alcune proposte di repertorio, se ne rafforzano altre cautamente presentate, si introducono ritocchi e novità, ma anche si rinuncia forzatamente ( potere condizionante delle sovvenzioni ...) a concerti entusiasticamente accolti . Se siamo qui, é perché abbiamo voglia di continuare e di presentare nuovi interpreti , nuovi repertori, nuove allure ... Allures indica come termine il modo di presentarsi, di essere percepito. I pianoforti della Collezione Dattrino sono appunto gli strumenti che danno vita alle allures che il mondo dei compositori/pianisti del periodo romantico possedevano e posseggono attraverso gli interpreti invitati a questa edizione. Buon ascolto Costantino Mastroprimiano Direttore Artistico

Associazione “Note Romantiche” Il 18 Agosto 2011 si è costituita l'Associazione di promozione sociale "Note Romantiche". E' stato il frutto di una costante tenacia, di una solida fede nelle buone ragioni per ambire a costituire un punto di riferimento musicale, storico e culturale nel nostro Territorio: è certamente il frutto di passione e sacrifici che un ristretto numero di amici ha fortemente voluto. .L'idea fondamentale si basa sulla condivisione con la Comunità di questo notevole patrimonio culturale e storico costituito dai pianoforti, recuperati e restaurati nel tempo. Si mira così ad allargare l'ambito di azione organizzando concerti tesi al riutilizzo di questi pianoforti, contestualizzandone il repertorio, col fine di appassionarei più persone possibile a questo fantastico mondo, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni: non quindi un mero "museo" da vedere, ma un "luogo" da vivere. Il 22 Ottobre 2011 è stata inaugurata la sede di Piazza San Leonardo, 2 a Verbania. Non è solo il luogo dove vivono i pianoforti, ma anche uno spazio dove è possibile ascoltare concerti, suonare, studiare, osservare, comprendere.



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Erard Piano en forme de Clavecin N° 14231, 1838

Pleyel Piano a queue Petit Patron N° 23635, 1856 8


Boisselot et fils Piano a queue Petit Patron N° 2486, 1845

Pleyel Piano a queue “Gronkowsky” N° 61f287, 1923 9


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Indice del Programma 2018 13

Sabato 09.06, 20.45 – Verbania, Grand Hotel Majestic Concerto di Inaugurazione Jean-Yves Patte “La Valse de l’adieu” Costantino Mastroprimiano Pianoforte Pleyel Piano a queue”Gronkowski”, 1923

19 Domenica 17.06, 20.45 – Verbania, Grand Hotel Majestic, Tobias Koch Pianoforte Pleyel Piano a queue Petit Patron, 1856 23 Domenica 24.06, 20.45 – Verbania,Villa Giulia Viacheslav Shelepov Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin, 1838 27 Domenica 01.07, 20.45 – Cannero Riviera, Sala Carmine Jan Hugo Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin, 1838 31 Domenica 08.07, 20.45 – Verbania, Grand Hotel Majestic Lorna Windsor Soprano Antonio Ballista Pianoforte Pleyel Piano a queue”Gronkowski”, 1923 39 Domenica 09.09, 20.45 – Verbania, Grand Hotel Majestic Antonio Simón Pianoforte Boisselot et Fils Piano a queue Petit Patron, 1845 43 Domenica 16.09, 20.45 – Cannobio, Santuario della SS Pietà Valerio Contaldo Tenore Costantino Mastroprimiano Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin, 1838 47 Domenica 23.09, 20.45 – Verbania Il Maggiore Centro Eventi Multifunzionale Domenico Codispoti Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin, 1838 51 Domenica 30.09, 20.45 – Verbania, Grand Hotel Majestic, Stefano Barneschi Violino Marc Sabbah Violino Marco Testori Violoncello Costantino Mastroprimiano Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin, 1838

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Concerto di Inaugurazione

Sabato 9 Settembre

ore 20.45

Verbania, Grand Hotel Majestic

Jean-Yves Patte Presenta il film “La Valse de l'adieu”

Costantino Mastroprimiano, Pianoforte Pleyel Piano a queue “Gronkowski” 1923

Fryderyc Chopin (1810 – 1849) Polonaise 1821 Polonaise pour Kolberg Mazurka Op.17 N°. 4 Valse Op.34 N°2 Prélude Op.28 N°20 Prélude Op.28 N°6 Prélude Op.28 N°14 Valse Op.18 Andante spianato Prélude Op.45 Valse de l' adieu Étude Op.10 N°12 Prélude Op.28 N°24

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Storico dell'arte e musicologo, Jean-Yves Patte è autore, presso le Editions du Chêne, del volume “Les Promenades de Frédéric Chopin” del libro “La France au temps des libertins”. Jean-Yves si è anche tuffato negli scritti di George Sand per selezionarne gli estratti più significativi, al fine di tracciare un ritratto sensibile ed esplosivo della “bonne dame de Nohant” nel libro “L' album George Sand”. Jean-Yves Patte è regolarmente coinvolto nella realizzazione di diversi progetti artistici volti a far conoscere meglio il XIX secolo, il secolo romantico. Ha pubblicato numerosi scritti consacrati a questo periodo ed è inoltre impegnato in diversi progetti espositivi e in Festivals internazionali, come Lisztomanias. Conduttore radiofonico a France-Musique, recita anche in numerosi spettacoli.

LA VALSE DE L'ADIEU un film di Henry Roussel basato su un racconto di Henry Dupuy-Mazel La première del film "Valse de l'Adieu" è stata data durante i festeggiamenti per l'inaugurazione della nuova Salle Pleyel - a Parigi - riaperta nel 1927. Poiché il film era muto, il famoso pianista Walter Rummel ha suonato un programma quasi interamente composto dai brani più famosi di Chopin, tra cui il valzer d'addio op 69 n ° 1, ma anche alcune citazioni di Schubert, Beethoven e Haydn. Altre prestigiose proiezioni si sono verificate a Warszawa e ad altri luoghi di Parigi ... ma l'arrivo del sonoro nell'industria cinematografica, nello stesso anno, ha arrestato improvvisamente questi spettacoli. Durante l'ultima rappresentazione, nel 1929 presso il "Cinéma Balzac" di Parigi, a causa di una difficoltà tecnica, il fuoco distrusse il film. Da allora, il film "La Valse de l'Adieu" è stato considerato perduto …

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Sul film: Anche se Edouard Ganche, uno dei primi specialisti di Chopin, non ha davvero contribuito a scrivere la sceneggiatura, egli ha però controllato tutto. Non solo la veridicità dei fatti - anche se gli autori hanno romanzato un po 'la storia originale - ma anche - e soprattutto - la qualità delle decorazioni e gestualità. Questo contributo dà un fascino speciale alle scene. Originariamente il film inizia come un sogno, da qualche parte tra incubo e realtà: Chopin è sul suo letto, morente e, durante la sua lunga agonia, vengono mostrate reminiscenze del suo passato, specialmente i momenti difficili del suo fidanzamento con Mary Wodzinska, prima della relazione con Aurore Dudevant, conosciuta soprattutto come George Sand. Oggi, questi momenti drammatici sono perduti per sempre ... solo il romanzo è sopravvissuto e la fine di questo amore proibito, che la famiglia di Mary Wodzinska non approvava. Sul revival del film, Di Jean-Yves Patte Circa venti anni fa, o forse di più, ho visto, in un'antica rivista dedicata alle attualità d'arte, la prima menzione di "La valse de l'Adieu". Alcune fotografie - scattate durante le riprese del film - mostravano lo splendore dei costumi e i dettagli dei mobili ... La passione mi si è accesa immediatamente. Feci molte ricerche - e mesi - più tardi, mi convinsi che l'incredibile film non esistesse più ... Ma lo spirito di Chopin ha fatto un miracolo !!! Due parti (due scene) sono riapparse a Parigi, e altri frammenti sono stati localizzati a Londra! EUREKA! Con la complicità dei "Lobster Films Studios" (uno speciale ringraziamento a Serge Bromberg a Parigi) è stata prodotta una nuova copia. Certamente alcune scene sono ancora mancanti (e probabilmente mancheranno per lungo … lungo tempo), ma la parte principale della storia è qui. Oggi, con l'aggiunta delle fotografie che ho citato (creando due pause esplicative nel corso della proiezione), questa triste storia d'amore, che ha rappresentato una parte intensa della vita di Chopin, può essere apprezzata di nuovo, novanta anni dopo il primo spettacolo. Last but not least, come si dice, il contributo di Costantino Mastroprimiano. Sebbene solo poche indicazioni del programma musicale originale sopravvissero, queste ci indicano che è stato cambiato molto spesso: le possibilità artistiche del cinematografo non erano le stesse e anche i talenti dei pianisti cambiavano da un luogo all'altro. Secondo un approccio "archeologico", abbiamo deciso di utilizzare solo le opere di Chopin ... ... e il Valzer dell'addio, originariamente scritto per l'album di Mary Wodzinska, è proprio al centro delle scene sopravvissute. È il climax assoluto dell' “ex perduto” primo lungometraggio dedicato alla vita di Chopin.

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Concerto Domenica 17 Giugno ore 20.45 Verbania, Grand Hotel Majestic,

Tobias Koch Pianoforte Pleyel Piano a queue Petit Patron 1856

Fryderyc Chopin (1810 – 1849)

The Last Concert Una ricostruzione del programma del Recital di Chopin del 4 Ottobre 1848 a Edinburgh, Scotland Mazurka Op.7 N°4 Impromptu Op. 29 3 Etudes op. 25: N° 1, N° 2, N° 7 2 Nocturnes Op. 27: N° 1, N°2 Berceuse Op. 57 Grand Valse brillant Op. 18 Prelude Op. 28 N° 9 Nocturne Op. 62 N° 1 Prelude Op. 45 Ballade Op. 47 3 Mazurkas Op. 7: N° 1, N° 2, N° 3 2 Mazurkas Op. 59: N° 1, N° 3 3 Valses Op. 64: N° 1, N° 2, N° 3

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Scoprire i segreti del suono e, con instancabile gioia, raccogliere gli indizi e le tracce numerose e diverse di questo universo sonoro, ecco il credo del pianista tedesco Tobias Koch, uno dei musicisti più curiosi della sua generazione, appassionato di strumenti a tastiera, della loro ricchezza e della loro storia. Il suo approccio è non convenzionale, con un modo veramente vivo, singolare, senza sovrastrutture, legato alla sua sete di conoscenze e ai suoi interessi musicologici. Tobias Koch ricerca sempre lo strumento più adatto al discorso musicale e alla sua estetica. Ha beneficiato dei consigli e degli stimoli artistici di David Levine, Roberto Szidon, Jos van Immerseel e Malcom Bilson. La sua carriera lo conduce in tutta Europa, come solista e camerista, collaborando con Andreas Staier, Markus Schaefer, Gottfried von der Goetz, Helene Schmitt, Joshua Bell e Steven Isserlis. Si esibisce come solista con orchestre come Concerto Koeln o Hofkapelle Stuttgart. E' invitato in importanti Festival come Verbier, Chopin a Varsavia, Tage alter Musik e altri. Tobias Koch ha registrato più di 25 CD. Piu di 150 produzioniradiofoniche e televisive, cosi come numerose pubblicazioni completano la sua attività musicale. Ha strette relazioni professionali con i costruttori di strumenti, i restauratori e i musei di strumenti storici, tra i quali quelli di Hamburg, Kremsmuenster, Anversa. Tobias Koch insegna pianoforte presso la Musikhochschule di Düsseldorf. Attualmente e' riconosciuto come uno dei più importanti interpreti di Schumann.

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17 Giugno 2018

Fryderyc Chopin

3 Etudes Op. 25: N°1, N°2, N°7 Nocturnes Op. 27 N°1, N°2 – Op 62 N°1 Berceuse Op. 57 Grand Valse brillant Op. 18 Preludes Op. 28 N°9, Op.45 Ballade Op. 47 Mazurkas Op. 7 N°1, N°2, N°3 – Op.59 N°1, N°2 Valses Op. 64 N°1, N°2, N°3

Chopin trascorse un periodo , uno degli ultimi della sua breve esistenza, in Scozia, ospite delle sorelle Sterling, in seguito ai moti rivoluzionari sul continente europeo e quindi anche a Parigi. Sull'isola britannica continuo' a comporre, a insegnare, a suonare, seppure secondo le sue esclusive modalità. Il 4 ottobre 1848 Chopin tenne il suo ultimo recital a Edimburgo. Un pianoforte Pleyel di quegli anni, la fantasiosa e la vivida lettura di Tobias Koch sono le premesse per una esperienza di ascolto assolutamente suggestiva.

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Enzo Azzoni Š2018

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Concerto Domenica 24 Giugno

ore

20.45

Verbania, Villa Giulia

Viacheslav Shelepov Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin 1838

Johann Sebastian Bach (1685-1750) Prelude and Fugue BWV 849

Fryderyk Chopin (1810-1849) Etude Op 10. n.4 Andante spianato et grande polonaise brillante Op.22 Ballade Op.23 Polonaise Op.71 n.3 Mazurkas Op.17

Karol Kurpinski (1785-1857) Polonaise in re minore

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Viacheslav Shelepov è nato nel 1991 in Russia. Ha studiato a Mosca presso il Conservatorio Tchaikovsky sia il pianoforte moderno che gli strumenti storici. Ha studiato fortepiano con Alexei Lubimov e Alexei Shevchenko, clavicembalo con Maria Uspenskaya, pianoforte con Vera Horoshina e Sergei Kasprov. Attualmente studia con Zvi Meniker presso la Hochschule fßr Musik, Theater und Medien di Hannover. E' risultato vincitore dei Concorsi per fortepiano di Amsterdam ( 2015), Bruges ( 2016 2° premio, primo premio non assegnato), Rovereto (2016), Roma (2017).

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24 Giugno 2018 Johann Sebastian Bach

Prelude and Fugue in cis, BWV 849

Fryderyc Chopin

Etude op 10. n.4 Andante spianato et grande polonaise brillante op.22 Ballade op.23 Polonaise op.71 n.3 Mazurkas op.17

Karol Kupinski

Polonaise in D

Fin dagli esordi , F. Chopin fu legato alla musica di Bach, in particolare a Das Wohltemperiert Clavier , e a quella popolare polacca. La scrittura bachiana e la forma del preludio e fuga esercitarono una grande influenza formativa che si ritrova nel corso della sua intera produzione, soprattutto nelle ultime opere. L'aspetto piÚ propriamente polacco , esplorato nelle forme delle Mazurkas e delle Polonaises, trova principalmente per quest'ultime, precedenti nella produzione anche precedente, come Oginsky o Kurpinsky, come nella Polacca compresa nel programma.

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© iJuan Fran Lluch @ 2016

Enzo Azzoni ©2018

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Concerto Domenica 1 Luglio

ore

20.45

Cannero Riviera, Sala Carmine

Jan Hugo Pianoforte

Erard

Piano en forme de Clavecin 1838

Carl Maria von Weber (1786-1826) Invitation a la Valse Op.65

Berlioz-Liszt Dalla Sinfonia Fantastica Op.14 Un Bal Songe d’un nuit de Sabbah

Fryderyc Chopin (1810-1849) Scherzo N°2 Op.31 Mazurkas Op.17

Franz Ferenc Liszt (1811 – 1886) Polonaise N°1

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Jan Hugo è nato in Sudafrica e ha cominciato i suoi studi musicali a Pretoria. A 11 anni scopre la sua

passione per il pianoforte e decide di diventare concertista, eseguendo ben presto il Concerto n. 5 di Saint Saens per pianoforte e orchestra. A 13 anni è invitato in Italia per proseguire la sua formazione e nel 2006 é ammesso all'Accademia Pianistica di Imola, dove studia sotto la guida di Franco Scala e Boris Petrushansky e partecipa a Masterclass con Michel Dalberto, Joaquin Soriano, Robert Levin, Jin Ju, Riccardo Risaliti e Piero Rattalino. Per il Repertorio Lisztiano ha lavorato con specialisti come Leslie Howard, Bertrand Ott e Cyprien Katsaris. Ha vinto importanti concorsi pianistici in Sud Africa e in Europa. Nel 2013 si trasferisce a Lipsia dove perfeziona i suoi studi con Christian Pohl. Jan Hugo si dedica con passione a ricerche sullo stile musicale del XIX secolo, sia attraverso le documentazioni degli allievi di Liszt, Chopin e Clara Schumann, sia studiando l'evoluzione del canto operistico.

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1 Luglio 2018 C.M. von Weber

Invitation a la Valse Op.65

Berlioz-Liszt

Dalla Sinfona Fantastica Op.14 Un Bal Songe d’un nuit de Sabbah

Fryderyc Chopin

Scherzo N°2 Op31 Mazurkas Op.17

Franz Ferenc Liszt

Polonaise N°1

Un viaggio tra luci, ombre, paesaggi solari o notti cupe, balli da palazzo e atmosfere popolari. Tutto questo è il ballo romantico. Un romantico corteggiamento descritto da Weber, che diventa passione con Berlioz o forsennata e composta danza satanica di un Sabba per traghettare verso il chiaroscurato e danzante scherzo Chopiniano e le nostalgie nazionalistiche delle mazurche op. 17, fino alla Polonaise di Liszt ,spavaldamente concessa alla tastiera del pianoforte.

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Concerto Domenica 8 Luglio

ore 20.45

Verbania, Grand Hotel Majestic

Lorna Windsor Soprano

Antonio Ballista Pianoforte Pleyel Piano a queue Gronkowski 1923 “L’ âme évaporée et souffrante, l’ âme douce, l’ âme odorante des lis divins que j’ ai cueilli dans le jardin de ta pensée... .”

Claude Achille Debussy (1862 – 1918) Nuit d’étoiles (1880) (Th.de Banville) L’âme évaporée (1891) (P.Bourget) Chansons de Bilitis (1897) (P.Louÿs) La flûte de Pan La chevelure Le tombeau des Naïades Fêtes Galantes I (1890) : (P.Verlaine) En sourdine Fantoches Clair de lune da Ariettes oubliées (1903)(Verlaine) : C’est l’extase langoureuse Il pleure dans mon coeur L’ombre des arbres Chevaux de bois Trois poèmes de Stéphane Mallarmé (1913) : Soupir Placet futile Eventail Noël des enfants qui n’ont plus de maisons (C.Debussy)- 1915

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Il soprano italo-inglese Lorna Windsor ha studiato il canto, la viola e il pianoforte a Londra (al Guildhall School of Music and Drama) a Vienna e in Francia, allieva di Elisabeth Schwarzkopf, Hans Hotter, e Gérard.Souzay. Ha debuttato come Rosalinde ne Il Pipistrello di J. Strauss, e ha canato in molte operette viennesi,in opere buffe napoletane, ma anche la musica del 1200-1300 in lingua occitana. Ha cantato le opere di Monteverdi diretta da C. Gallico a Mantova, Vienna, Praga, Budapest, è stata Euridice nell’ Eurdice di Peri al TMP Châtelet, si è esibita ne La Secchia Rapita di Salieri sotto la direzione di Frans Bruggen, e con Gustav Leonhardt ha interpretato delle Cantate di J.S.Bach. Fra i suoi ruoli di Mozart sono Venere nel’ Ascanio in Alba, Donna Anna nel Don Giovanni a Glyndebourne, Despina in Così fan tutte sotto la direzione di Claudio Abbado, e ha collaborato con Giorgio Strehler a Milano, Roma, San Pietroburgo, Mosca, Beijing: è regolarmente ospite nei più importanti Teatri italiani e nelle principali emittenti europee (RAI, ORF, RTS, BBC Radio 3). Oltre al grande repertorio classico liederistico, da Schubert a Strauss, di canzoni di Kurt Weill (RAI 3) e di vari musical americani, ha eseguito il Pierrot Lunaire (Schönberg) al ROH Covent Garden, come anche una larga serie di opere di Berio (Folksongs Sequenza, Circles, trascrizioni dei Beatles) Tavener, Castiglioni, Kagel, Kurtág, Bussotti, Corghi, Aperghis, De Pablo, Macmillan, Pousseur. Si è cimentata nel repertorio pop con autori come Battiato, Gallahger, Clinton, Sondheim. Collabora con A.Ballista e D.Tortorella, ospite di maggiori festival europei. Attualmente si esibisce con il Modern Bachianas Quartet in musica sudamericana da Gardel e Piazzolla a Jobim. Di recente ha inciso ‘A.Casella:The Paris Years’, un cd di musica contemporanea Iraniana, e per la Brilliant Classics : ‘Les Mélodies de Claude Debussy’, ‘Les mélodies et les chansons de Paulette Darty d’ Erik Satie’ con Antonio Ballista, e ‘Vox Sola’ (di opere contemporanee per voce sola).

Il pianista Antonio Ballista, oltre al repertorio classico, ha effettuato personalissime escursioni nel ragtime, nella canzone italiana e americana, nel rock e nella musica da film. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Bruggen, Chailly, Maderna e Muti e con orchestre come BBC, Konzertgebouw, Filarmonica d’Israele, Filarmonica della Scala, Wiener Philarmoniker, Orchestre de Paris ,Philadelphia Orchestra, London Symphony, New York Philarmonic e i Solisti dei Berliner Philarmoniker ed è stato invitato ai festival di Parigi, Edimburgo,Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino. Hanno composto per lui Berio, Boccadoro, Bussotti, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Lucchetti, Mosca, Panni, Sciarrino, Sollima e Togni. Ha effettuato tournèes con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti monografici. Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, formazione che è stata fondamentale per la diffusione della Nuova Musica. Nel 1995 ha fondato l’ensemble “Novecento e oltre che alla Biennale di Venezia ha eseguito tutta la musica da camera di Strawinsky in 4 programmi. Con il soprano Lorna Windsor si esibisce in repertori che talvolta sconfinano nel teatro ampliando i rituali concertistici.

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8 Luglio 2018 Claude Achille Debussy

Nuit d’étoiles (1880) (Th.de Banville) L’âme évaporée (1891) (P.Bourget) Chansons de Bilitis (1897) (P.Louÿs) La flûte de Pan La chevelure Le tombeau des Naïades Fêtes Galantes I (1890) : (P.Verlaine) En sourdine Fantoches Clair de lune da Ariettes oubliées (1903)(Verlaine) : C’est l’extase langoureuse Il pleure dans mon coeur L’ombre des arbres Chevaux de bois Trois poèmes de Stéphane Mallarmé (1913) : Soupir Placet futile Eventail Noël des enfants qui n’ont plus de maisons (C.Debussy)- 1915

Nel centenario della morte di Claude A. Debussy un omaggio al compositore che più rappresenta il trait d'union tra musica dell'800 e musica moderna. Les Nuits Romantiques, con questo concerto, esula dal consueto limite cronologico per presentare una scelta delle Chansons, dove la preziosità dell'armonia, l'attenzione al dettaglio testuale si traduce in preziosità timbriche e di declamazione che portano la produzione cameristica vocale di Debussy ai vertici assoluti del camerismo.

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Di Martino

Scotti

Via De Amicis, 23 28887 Omegna (VB) - Italia +39 3933680006 info@pianoservices.it www.pianoservices.it



Studio Pallanza S.A.S. Piazza Garibaldi, 27 28922 Verbania Pallanza – Italia Tel. +39 0323505201 Fax +39 0323508321 info@verbania-immobiliare.it


Puntolinea s.n.c. Di Minioni Anna Maria e Federico Grafica, Cartoleria, Centro stampa Piazza Giovanni XXIII, 19 28922 Verbania Pallanza – Italia +39 0323503573 amministrazione@puntolineashop.it www.puntolineashop.it


Enzo Azzoni Š2018


Concerto

Domenica 9 Settembre

ore 20.45

Verbania, Grand Hotel Majestic

Antonio Simón Pianoforte Boisselot et Fils Piano a queue 1845

De Profundis Franz Ferenc Liszt (1811 – 1886) Feuille morte (Elégie d'après Sorriano) S. 428 Funérailles S.173/7, da Harmonies poétiques et religeuses Les jeux d'eaux à la Villa d'Este S.163/4, da Années de pèlerinage. III Sonata in Si minore

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Antonio Simón è uno dei tastieristi spagnoli più versatili dalla sua generazione, studia pianoforte presso

il Real Conservatorio de Música de Madrid e l’ Accademia di Musica di Zagabria sotto la guida di Ana Guijarro e di Vladimir Krpan. Molto interessato negli strumenti storici a tastiera e alla interpretazione “storicamente informata”, continua la sua formazione presso il Conservatorio di Amsterdam dove studia fortepiano e clavicembalo con Richard Egarr e clavicordo con Menno van Delft. Fra i suoi impegni per 2018 spiccano recitali di fortepiano in Australia e la sua partecipazione in un documentario intorno a Domenico Scarlatti per la tv pubblica americana PBS suonando diverse tastiere storiche. È da sottolineare la sua attenzione alla interpretazione storica del periodo romantico. In questo campo collabora asiduamente con il Violoncellista Trino Zurita, con il quale ha registrato l' integrale per Violoncello e Pianoforte di Franz Liszt per l’etichetta discografica Columna Musica, suonando su strumenti storici dal Museo de la Música di Barcelona. Laureato in concorsi nazionali ed internazionali (Albacete, Granada, Andorra, Palma), é stato invitato presso importanti Festivals come le Glazbene Veceri u Sv. Donatu di Zara e la Quincena Musical di San Sebastián. Antonio Simón insegna fortepiano presso il Conservatorio Superior de Música de Málaga. Come ricercatore ha collaborato con la Fundación Juan March e la Liszt Society di Londra. Alla sua tesi di dottorato "Liszt nella Penisola Iberica" é stato recentemente assegnato ill premio di ricerca musicologica «Mariano Soriano Fuertes».

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9 Settembre 2018 Franz Ferenc Liszt

Feuille morte (Elégie d'après Sorriano) S. 428 Funérailles S.173/7, da Harmonies poétiques et religeuses Les jeux d'eaux à la Villa d'Este S.163/4 da Années de pèlerinage. III Sonata in Si minore

Il virtuosismo di Franz Liszt non si esaurisce nell'esteriorità, ma traduce in magnifici gesti sulla tastiera anche tematiche esistenziali care non soltanto ai romantici, ma strettamente legate a lati caratteriali del compositore stesso. Un estremo misticismo e il confronto con la tematica della Morte, come redenzione dello stato umano sono rinvenibili in molte composizioni, non soltanto dal punto di vista religioso, ma anche filosofico, come nel programna della monumentale Sonata per pianoforte.

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Enzo Azzoni Š2018


Concerto Domenica 16 Settembre ore 20.45 Cannobio, Santuario della SS Pieta’

Valerio Contaldo Tenore

Costantino Mastroprimiano Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin 1838

Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Auf Flügel des Gesanges Neue Liebe Erster Verlust Morgengruss Der Blumenstrauss

Op.34 Op.19a Op.99 Op.47 Op.47

N°2 N° 4 N° 1 N° 2 N° 5

Robert Schumann (1810-1856) Liederkreis Op.39

(Eichendorff)

Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Der Mond Suleika Venetianisches Gondellied Wanderlied

Op.86 Op.57 Op.57 Op.57

N° 5 N° 3 N° 5 N° 6

Franz Ferenc Liszt (1811-1886) Tre Sonetti del Petrarca S.270 Pace non trovo Benedetto sia’l giorno I’vidi’n terra angelici costumi

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Nato in Italia, Valerio Contaldo cresce in Svizzera. Dopo aver conseguito un diploma di chitarra classica al Conservatorio di Sion, studia canto presso Gary Magby al Conservatorio di Losanna, ottenendo il « Diplôme de Concert » nel 2006. Partecipa alle masterclass di Christa Ludwig, Julius Drake e David Jones. E’ stato finalista al Concorso Bach di Leipzig nel 2008. Molto eclettico in ambito concertistico, il suo repertorio comprende i maggiori oratori di tutte le epoche, da Monteverdi alla musica contemporanea, con una predilezione per il repertorio barocco e classico. Si esibisce in numerosi festival internazionali fra i quali : Festival delle Fiandre, Rheingau, Ambronay, Aix-en-Provence, Urbino, le Folles Journées di Nantes, Bilbao, Varsavia e Tokyo, il festival « Resonanzen » di Vienna, la Mozartwoche de Salisburgo. Durante le ultime stagioni canta in Semele di Handel, ne l’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, Così fan Tutte di Mozart, la Passione secondo Matteo di Bach con la Nederlandse Bachvereniging, in Acis and Galatea (Minkowski) e in Alcina di Handel. L’anno 2017 lo vede protagonista nell’Orfeo di Monteverdi (R. Alessandrini) : partecipa inoltre a L’Incoronazione di Poppea di Monteverdi al Carnegie Hall, La Passione secondo Giovanni di Bach (Minkowski) al Musikverein di Vienna, Il Diluvio Universale di Falvetti al festival MiTo, L’Oratorio di Natale di Bach. Nel 2018 collabora nuovamente con la Nederlandse Bachvereniging (van Veldhoven) per la Passione secondo Matteo di Bach e partecipa a produzioni operistiche come Mârouf savetier du Caire di Henri Rabaud (Minkowski) e Julo Ascanio di Fux al Festival Styriarte di Graz (Alfredo Bernardini). Canta con numerosi direttori, fra cui : Rinaldo Alessandrini, Gabriel Garrido, William Christie, Marc Minkowski, Ton Koopman, Philippe Pierlot, Leonardo García Alarcón, John Nelson, Franco Trinca, Jean-Marc Aymes, Michel Corboz, Jos van Veldhoven, Guillaume Tourniaire, Stephan MacLeod, Kristjan Järvi, Shlomo Mintz… Vanta inoltre varie inicsioni per le etichette discografiche Naïve, Sony Classical Vivarte, Ambronay, Claves, Mirare, Ricercar, Erato e K617.

Costantino Mastroprimiano rappresenta oggi una personalità singolare nel panorama del pianoforte storico . Dopo aver studiato piano e musica da camera con M.Marvulli, Guido Agosti e Riccardo Brengola, decide di dedicarsi allo studio del Fortepiano(pianoforte storico). Invitato per i suoi risultati di ricerca presso Festivals e Stagioni in Europa, ha registrato una varia discografia (Tactus e Brilliant Classics ). Di assoluto riferimento é la registrazione integrale delle Sonate di Muzio Clementi ) 18 CD) per Brilliant Classics, per la quale ha registrato anche composizioni di Chopin, Alkan, Burgmüller, Staehle, Moscheles, Ries e Hummel . Suona in duo con il violoncellista Marco Testori e in trio con Stefano Barneschi e Marco Testori ). É invitato presso importanti istituzioni italiane (Accademia Filarmonica Romana, I Concerti della Normale, Società del Quartetto di Milano, Accademia Cristofori di Firenze etc.) ed estere ( Les Nuits de Septembre - Liège, Noites de Queluz, Mozarteum di Salzburg, etc.), anche in numerose Master Class in Italia e in Europa ( APM Saluzzo, Koninklijk Conservatorium Den Haag, Universität Mozarteum Salzburg , etc).

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16 Settembre 2018 F.Mendelssohn

Auf Flügel des Gesanges Neue Liebe Erster Verlust Morgengruss Der Blumenstrauss Der Mond Suleika Venetianisches Gondellied Wanderlied

R. Schumann F. Liszt

Liederkreis Op.39 Tre Sonetti del Petrarca S.270

Op.34 Op.19a Op.99 Op.47 Op.47 Op.86 Op.57 Op.57 Op.57

N°2 N° 4 N° 1 N° 2 N° 5 N° 5 N° 3 N° 5 N° 6

L’intima sintesi tra parola e musica si realizza nel romanticismo nella produzione liederistica. Il compositore poteva contare su una scelta di produzione poetica di alto livello, non soltanto tra i contemporanei , ma anche guardando a letterati del passato . La lingua tedesca si afferma come una delle componenti basilari della produzione cameristica vocale, dove la ricerca tra perfetta sintesi tra parola recitata e parola musicata , non semplicemente cantata, raggiunge livelli altissimi. Anche quando i compositori usano testi in atre lingue - come i Sonetti del Petrarca in italiano - la resa del testo non si confonde con la scrittura operistica, ma conserva la spiccata connotazione della produzione liederistica in lingua tedesca.

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Enzo Azzoni Š2018


Concerto Domenica 23 Settembre ore 20.45 Verbania, Teatro “Il Maggiore”

Domenico Codispoti Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin 1838

Casa Schumann Clara Schumann (1819-1896) Mazurka Op.6 n.4 (tema iniziale di Davidsbündlertanze)

Robert Schumann (1810-1856) Davidsbündlertanze Op.6 Albumblätter Op.99

Clara Schumann (1819-1896) Variationen Op.20 (su tema di Albumblätter n.1)

Johannes Brahms (1833-1897) Thema mit Variationen Op.18b (dedicato a Clara Schumann, su tema del Sestetto n.1)

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Uno dei migliori giovani pianisti che conosca. Superba padronanza tecnica, eccezionale sensibilità nelle sue interpretazioni, grande maturità. Sono le parole di Gyorgy Sandor dopo la vittoria al Pilar Bayona di Saragozza nel 2001 di Domenico Codispoti, apprezzato dalla critica internazionale come uno dei più grandi talenti dell’Italia musicale d’oggi (Polabske Listy, Praga), uno degli artisti più eleganti e musicali della sua generazione (Diario de Jaén, Spagna), un esperto narratore di storie sempre ricco di immaginazione e inventiva (The Flying Inkpot, Hong Kong), un virtuoso nella completa maturità, nel significato più alto del termine (Morgunbladid, Reykjavik). Domenico suona in Europa, America e Asia, da solista e con orchestre come Luzerner Sinfonieorchester, Sinfonica della Radio di Varsavia, Sinfonica Nazionale Islandese, London Chamber Orchestra, Filarmonica Italiana, Filarmonica di Brno, Sinfonica e Filharmonia de Galicia, Orquesta de Córdoba. Ha inciso per Dynamic, Cable Musical, Odradek Records, Brilliant Classics, Piano Classics e Naxos, ricevendo il plauso di riviste come Clavier, International Piano Magazine, Piano News, American Record Guide. Bryce Morrison su Gramophone ha scritto: “Domenico Codispoti suona con passione e impeto degni dello stesso Cortot. Il suo suono ha la pienezza e la ricchezza di Arrau” mentre Tom Deacon, già produttore della Universal Music, afferma: “Raramente sono rimasto così colpito dalla sensazione che un pianista “ami” veramente la musica che suona (…) Questo è fare musica di assoluta eccellenza”. In ambito cameristico ha collaborato con Maurice André e suonato con Sergej Krylov, Alban Gerhardt e David Grimal, tra gli altri, aggiungendo esperienze come vocal coach nel Dipartimento di Opera della Southern Methodist University di Dallas. Docente di Pianoforte presso il Centro Superior Katarina Gurska di Madrid e il Conservatorio Lorenzo Perosi di Campobasso, è regolarmente invitato a tenere masterclass negli Stati Uniti, in Perù, Spagna e Islanda. Domenico Codispoti è nato a Catanzaro il 16 settembre 1975 ed ha studiato in Italia con Bruno Mezzena e negli Stati Uniti con Joaquín Achúcarro. Ha vissuto a Dallas, Londra, Granada e Roma, ed ora risiede a Madrid.

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23 Settembre 2018 Clara Schumann

Mazurka Op.6 n.4 Variationen Op.20

Robert Sxhumann

Davidsbündlertanze Op.6 Albumblätter Op.99

Johannes Brahms

Thema mit Variationen Op.18b

Il pianoforte romantico ebbe la fortuna di unire vicende umane e personali con la produzione musicale. Vincoli di amicizia e amorosi incentivarono sicuramente un certo modo di scrivere. Il rapporto umano tra Robert Schumann, Clara Wieck e il “giovane “Brahms é uno di questi esempi. Omaggi, temi, dediche, pensieri , citazioni si aggiungono ai consueti modi di comunicazione verbale e epistolare. Il programma di questa sera può essere un assistere a una della tante conversazioni tra questi tre personaggi , dove le intime connessioni di stima, di sentimenti amichevoli e non solo vengono rese attraverso la scrittura musicale.

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Enzo Azzoni Š2018


Concerto Domenica 30 Settembre ore 20.45 Verbania, Grand Hotel Majestic

Stefano Barneschi, Violino Marc Sabbah, Violino Marco Testori, Violoncello Costantino Mastroprimiano, Pianoforte Erard Piano en forme de Clavecin 1838

Soirée Alkan Charles Valentin Alkan (1813 – 1888) Dai Préludes op. 31, Premier Livre

Costantino Mastroprimiano, Pianoforte

Grand Duo concertant Op. 21 I. Assez animé II. L’ Enfer. Lentement III. Finale. Aussi vite Trio n. 1 Op. 30 I. Assez largement II. Très vite III. Lentement IV. Vite

Marc Sabbah, Violino Costantino Mastroprimiano, Pianoforte

Stefano Barneschi, Violino Marco Testori, Violoncello Costantino Mastroprimiano, Pianoforte

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Stefano Barneschi ha studiato alla Civica Scuola di Musica di Milano con Carlo De Martini, diplomandosi nel 1991; in questo stesso anno entra a far parte dell’ensemble barocco “Il Giardino Armonico” con cui si è esibito nei più qualificati festival e nelle più importanti stagioni concertistiche nazionali ed internazionali quali Bach Tage e Philharmonia di Berlino, Concertgebouw di Amsterdam, Konzerthaus e Musikwerein a Vienna, Tonhalle di Zurigo, Wigmore Hall e Barbican di Londra, Styriarte di Graz, Alte Oper Frankfurt, Oji Hall di Tokyo, Symphony Hall di Osaka, Teatro Colon di Buenos Aires, Disney Hall di Los Angeles, Carnegie Hall di New York, Opera House di Sidney, Società del Quartetto di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Santa Cecilia e Nuovo Auditorio a Roma, Teatro La Pergola a Firenze e numerose altre. Dal febbraio 2001 ricopre sovente il ruolo di primo violino dell’ensemble. Intensa è inoltre la sua attività concertistica con altri gruppi quali “I Barocchisti” di Diego Fasolis, l’ensemble “Atalanta Fugiens” di Vanni Moretto,”La Divina Armonia” di Lorenzo Ghielmi e formazioni cameristiche quali “la Gaia Scienza”con cui ha inciso i trii per fortepiano di Schubert, il quartetto op.47 e il quintetto op.44 per pianoforte di Schumann, il quartetto op.60 e il quintetto op.34 per pianoforte di Brahms. Ha collaborato in qualità di spalla con la Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding, con la Filharmonie Antwerp diretta da Philip Herrewege e con l’orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova diretta da Diego Fasolis. Insegna violino barocco presso l’Istituto Franci di Siena e tiene corsi di preparazione orchestrale al Conservatorio di Badalona (Barcellona).

Marc Sabbah (New York 1988) è un solista di viola, camerista e viola solista dell'Orchestra Nazionale del Belgio. E' regolarmente invitato come prima viola ospite dell'Orchestra FIlarmonica di Bruxelles. Diplomato con lode al Conservatorio di Amsterdam sotto la guida di Sven Arne Tepl e Nobuko Imai, nel 2013 ha vinto il primo premio al National Amsterdam Viola Competition e ha recentemente vinto anche il Rising Stars

Music

Competition

esibendosi

alla

Berliner

Philarmoniker Hall e anche alla Carnegie Hall con un recital per viola sola. Suona una Viola Geiger costruita a Chicago nel 1951.

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Marco Testori inizia giovanissimo lo studio del pianoforte, dell’organo e

successivamente del violoncello. Presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano consegue nel 1991 il diploma in organo e composizione organistica e nel 1993 quello in violoncello. Dopo aver seguito corsi di perfezionamento con J. Goritzky, M. Flaksmann ed E. Bronzi, intraprende l’approfondimento della musica antica studiando presso la “Schola Cantorum Basilensis” con C. Coin. Collabora con vari ensemble come I Barocchisti, Il Gardellino, Complesso Barocco, Forma Antiqua, Orquesta Barroca de Sevilla, Dolce & Tempesta, La Divina Armonia, Orchestra da Camera di Mantova, con i quali incide per le case discografiche Decca, Divox, Opus 111, Dulcimer, Naxos, Stradivarius, Passacaille, Hyperion, Arts, Dynamic, Naïve e Amadeus.Con Il Giardino Armonico ha inciso in esclusiva per Teldec. Dal 1994 al 2004 è stato primo violoncello dell’ensemble Il Giardino Armonico. Si è esibito nelle sale più importanti del mondo: Teatro San Carlo, Concertgebow, Wigmore Hall, Musikverein, Théâtre des ChampsElysées, Tonhalle, Alte Oper, Staatsoper unter den Linden, Auditorio Nacional, Carnegie Hall, Sydney Opera House). Da ottobre 2013 è professore di violoncello barocco presso l’Universität Mozarteum Salzburg

Costantino Mastroprimiano rappresenta oggi una personalità singolare nel panorama del pianoforte storico . Dopo aver studiato piano e musica da camera con M.Marvulli, Guido Agosti e Riccardo Brengola, decide di dedicarsi allo studio del Fortepiano (pianoforte storico). Invitato per i suoi risultati di ricerca presso Festivals e Stagioni in Europa, ha registrato una varia discografia (Tactus e Brilliant Classics ). Di assoluto riferimento é la registrazione integrale delle Sonate di Muzio Clementi )18 CD) per Brilliant Classics, per la quale ha registrato anche composizioni di Chopin, Alkan, Burgmüller, Staehle, Moscheles, Ries e Hummel . Suona in duo con il violoncellista Marco Testori e in trio con Stefano Barneschi e Marco Testori ) É invitato presso importanti istituzioni italiane ( Accademia Filarmonica Romana, I Concerti della Normale, Società del Quartetto di Milano, Accademia Cristofori di Firenze etc.) ed estere ( Les Nuits de Septembre Liège, Noites de Queluz, Mozarteum di Salzburg, etc.) che in numerose Master Class in Italia e in Europa ( APM Saluzzo, Koninklijk Conservatorium Den Haag, Universität - Mozarteum Salzburg , etc)

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30 Settembre 2018 Charles Valentin Alkan

Dai Préludes op. 31, Premier Livre

Pianoforte

Grand Duo concertant Op. 21 Violino e Pianoforte I. Assez animé II. L’ Enfer. Lentement III. Finale. Aussi vite Trio n. 1 Op. 30

Violino, Violoncello e Pianoforte I. Assez largement II. Très vite III. Lentement IV. Vite

Dopo aver inaugurato la prima edizione de Les Nuits Romantiques, ancora una Soirée Alkan . Un programma dedicato a questo compositore visionario, estremamente colto , esigente sia per gli ascoltatori che per gli esecutori, dove forme tradizionali ( Duo concertante , preludi o il trio con il pianoforte ) sono piegate alla sua modernità che ne stravolge ogni riconoscibilità . Esplorazioni armoniche , timbriche che rendono Alkan il più romantico dei romantici.

© Donatella Mora 2017


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Villa Giulia Note a cura di Leonardo Parachini

La villa originaria fu costruita tra il 1847 e il 1848 dal pallanzese Bernardino Branca, inventore dell’omo­nimo Fernet. Era un edificio di tre piani, non certo sfarzoso, con un piccolo giardino verso il lago; non ancora terminato, fu acquistato da Marietta Viani Visconti che nel 1851 lo cedette al generale Guglielmo Müller, originario di Zufingen, figlio di Giovanni Giacomo proprietario di un cotonificio a Intra. Il generale ampliò il giardino acquistando terreni anche a monte della villa, sul lato opposto della strada litoranea. Nel 1880, nove anni dopo la sua morte, gli eredi Müller vendettero la villa a Giuseppe Branca, figlio di Bernardino, il quale dopo averla completamente trasformata la dedicò alla moglie Giulia. Il cavalier Branca inizialmente riordinò il giardino ingrandendolo verso il lago, occupando la riva fino ad allora usata come laboratorio en plein air dagli scalpellini. Poi, sul finire dell’autunno del 1882, mise finalmente mano all’edificio principale, affidandone la progettazione all’architetto Giuseppe Pirovano, il quale ideò le due facciate principali completamente differenti l’una dall’altra, «quella che volge a notte in istile medioevale si richiama alla facciata severa del palazzo Strozzi di Firenze col suo bruno bugnato in vivo, tagliato a punte, cogli alti e ampi finestroni; e quella che guarda al lago in pretto stile pompejano e che è altresì la facciata più rimarchevole del palazzo». Alla morte di Giuseppe Branca, avvenuta nel 1888, l’intera proprietà fu eredita dalla moglie Giulia che undici anni dopo sposò in seconde nozze il duca Francesco Melzi d’Eril. A partire dal 1904, sotto la guida dell’architetto Luigi Broggi, l’edificio fu ampliato e decorato all’interno in stile Liberty. Nel 1932, grazie a una sottoscrizione tra i cittadini, la villa venne acquistata dall’Azienda Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Pallanza per trasformarla in “casa di ritrovo del forestiero”. Durante il secondo conflitto mondiale, tra il 1943 e il 1945, la villa ospitò la direzione generale Alta Italia del Banco di Roma, sfollata da Milano, e nel 1947 nei suoi saloni fu allestita la casa da gioco municipale. Oggi è di proprietà comunale.

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Enzo Azzoni Š2018


Grand Hotel Majestic Sala Toscanini


Le opere presenti nel libretto sono dell’artista Donatella Mora Donatella Mora ha frequentato il Liceo Artistico di Varese e ha conseguito il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti “Brera” di Milano. Artista eclettica, che lascia la pittura per formarsi professionalmente nel teatro di figura dove opera da più di vent’anni partecipando ai principali festival nazionali. Grazie all’esperienza scenica incontra i libri-gioco e passa, come sviluppo dell’indagine ai libri d’artista che la riavvicinano alla pittura ma con sguardo e spirito rinnovati. In questo rinnovato percorso ha esposto nel 2014 e nel 2015 proprie opere a Stresa, nell’ambito della mostra internazionale di arte contemporanea “Lo spirito del Lago”. Nell’agosto 2015 ha esposto nella mostra collettiva Milano Expo dal 1906 al 2015, 110 artisti raccontano l’Italia – Mostra d’arte contemporanea presso Palazzina Liberty, Milano. Nel 2016 presenta le proprie opere in una mostra personale presso la galleria Aglaia a Omegna (VB).

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Biglietti d'ingresso

Ingresso unico

€ 15 < 21 anni € 8 < 16 anni ingresso gratuito

Abbonamento, comprensivo di quota associativa

€ 120 Consente l’ingresso ai Concerti 2018 dell’A.p.s. Note Romantiche


Progettazione e Realizzazione Grafica: Pier Paolo Dattrino © 2018

Festival del Pianoforte Romantico “Les Nuits Romantiques” c/o A.p.s. Note Romantiche Piazza San Leonardo,2 28922 Verbania Pallanza (VB) – Italia +39 335 5351927 noteromantiche@gmail.com lesnuitsromantiques@gmail.com www.noteromantiche.org

© Jacques Straesslé


Costruito nel 1870, questo splendido complesso evoca romanticamente la Belle Epoque. Il Grand Hotel Majestic si erge su un promontorio proteso sul Lago Maggiore, offrendo incantevoli vedute delle Isole Borromee e dell'Isolino San Giovanni, o “Isolino Toscanini”, che fu la residenza estiva del Maestro Arturo Toscaninii Via V.Veneto, 32 - 28922 Verbania – Piemonte - Italia Tel. +39 0323509711 Fax +39 0323556379

info@grandhotelmajestic

www.grandhotelmajestic.it


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