Dossier giornali c'è lavoro e lavoro

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C'è stata una retata di imprenditori. In 12 sono stati tirati giù dal letto o fermati sulla porta di casa prima che si recassero in azienda o in cantiere. Un tredicesimo non l'hanno trovato. Fa poca differenza nei grossi numeri di quest'inchiesta che si palesa d'improvviso ieri mattina con il gran viavai di investigatori e uomini della polizia municipale fra il loro comando e le sedi delle oltre 50 società coinvolte. Il procuratore aggiunto Bruno Tinti, con al fianco i sostituti Roberto Furlan e Paolo Storari, parla di «cartello che predeterminava l'esito delle gare d'appalto, con danni per gli enti pubblici interessati che devono essere ancora calcolati». Aggiunge che un «fenomeno storicamente noto finalmente è stato provato», i magistrato chiude con il numero che più dovrebbe indicare l'imponenza degli sforzi investigativi: 72 indagati. Non dice che le misure sono state chieste e ottenute dopo la sorpresa che gli imprenditori avevano scoperto di avere i cellulari sotto controllo, (ma non che erano state «piazzate» microspie nei loro uffici). Le intercettazioni duravano da sei mesi. Nel listone vi sono anche pubblici ufficiali in servizio, nei 7 comuni interessati dall'inchiesta: Torino, Rivalta, Bruino, Avigliana, Giaveno, Rosta e Sant'Ambrogio. L'accusa, nei confronti di dirigenti e impiegati comunali, è di abuso in atti d'ufficio. Insomma, avrebbero collaborato al buon esito delle gare d'appalto sui cui il «cartello» si preparava meticolosamente (al punto da essere accusato oggi di associazione per delinquere). Ogni martedì, riunione a Buttigliera, nella sede della «Escavazioni Valsusa srl» di Luciano e Enrico Lucco Castello, ritenuti dal gip Emanuela Gai, gli organizzatori insieme con Francesco Butano, titolare della Pavimentazioni Stradali snc di Rivoli, e Claudio Gombia, amministratore di fatto della Sirio srl di Buttigliera. C'era chi selezionava gli appalti pubblici su cui puntare, chi doveva occuparsi di calibrare il gioco di squadra delle offerte, chi di coordinare il «lavoro». Un consulente a tutti gli effetti che fatturava le sue prestazioni professionali: l'ultimo è deceduto, prima di lui avrebbe avuto il ruolo di play maker tale Antonino La Russa che ha poi assunto un ruolo decisivo nell'inchiesta: è stato lui, nel giugno di un anno fa a presentarsi a Stòteli con il biglietto da visita; ». Come piccolo imprenditore era fallito nel 2000. Storari coglie lo spunto: «Chi è escluso o si fa escludere da certi giri è destinato a chiudere. Le distorsioni del libero mercato hanno anche queste conseguenze. Noi abbiamo scoperto un cartello, ma ci risulta che in Piemonte ne agisca più d'uno». Rifacimento di strade, ristrutturazione di acquedotti, scavi per fognature, depuratori da realizzare. Appalti da 200 milioni di vecchie lire a milioni di euro. Il più importante degli 11 di cui l'accusa ritiene di aver provato la 'turbativa d'asta è quello torinese-15 miliardi di lire - per la «riqualificazione ambientale» di Borgo Dora. Con gli «organizzatori» l'ordinanza xli custodia cautelare è stata emessa anche per i frequentatori degli «incontri del martedì»: Antonio Camardo (direttore tecnico dell'omonima srl di Pinerolo); Giuseppe Mai^rita di Giaveno e titolare di una ditta individuale; Felice Bracco di Venaria, della omonima snc; Piero Tartara di Cantarana d'Asti, amministratore unico della Cantieri Moderni srl; Elio Baudino di Roletto, presidente della Baudino Costruzioni srl; Ermanno Codino, di Prarostino, amministratore della Codino Scavi snc. In carcere è finito anche Ferdinando Lazzaro di Susa e amministratore della Ital.Co.Ge. di cui si era già parlato dieci armi fa, al tempo dell'arresto di Benedetto Lazzaro per fatture false. Arresti domiciliari invece per la rappresentanza femminile del cartello: Marinella Boiigis di Bruzolo (della Boi^is Luigino) e Loredana Garzena di Cumiana (della Garzena Sergio sas). Piccoli imprenditori, per lo più, ma nelle intercettazioni telefoniche e ambientali si parla di accordi con importanti consorzi edili di altre regioni. Lo scenario che fa dire a Storari «l'indàgine è solo all'inizio»? Per ora i pm devono rintuzzare la contraerea dei difensori (Zancan. Castrale, Maria Grazia Cavallo, Marta, Piacentino e Trincherò) nella maratona di interrogatori previsti da stamane a lunedì. Fognature, acquedotti, riasfaltature delle strade in molti centri del Torinese e della Bassa Valsusa assegnati alle stesse ditte La squadra di polizia giudiziaria dei vigili urbani di Torino trasferisce in carcere uno degli arrestati Alberto Gaino


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