TECNOLOGIA AL TUO FIANCO
PERSONE AL CENTRO
TECNOLOGIA AL TUO FIANCO
PERSONE AL CENTRO
NR. 01 SETTEMBRE 2025
AL TUO FIANCO PER TRASFORMARE LA SICUREZZA IN VALORE, CON LA FORZA DELLA TECNOLOGIA
Cari lettori, questa prima edizione del Q-81 HSE Digital Magazine raccoglie i contenuti delle newsletter pubblicate nel primo semestre 2025, in un formato pensato per offrire una visione d’insieme sul nostro percorso comune Lo abbiamo fatto con uno sguardo pratico, perché crediamo che l’innovazione debba tradursi in strumenti utili e che la cultura della salute e sicurezza debba essere costruita ogni giorno, insieme
La nostra missione è essere facilitatori del cambiamento per specialisti e operatori in ambito HSE, mettendo la tecnologia al servizio delle persone per semplificare e ottimizzare le attività quotidiane
Accompagniamo ogni figura, dai lavoratori agli HSE Manager, passando per i preposti coinvolti nella prevenzione e i consulenti esterni, fino agli RSPP aziendali di qualsiasi settore produttivo.
Il nostro obiettivo è trasformare compiti complessi – dalle semplici operazioni di routine alle decisioni manageriali strategiche – in processi più snelli, sicuri ed efficaci, liberando tempo ed energie per ciò che conta davvero: la sicurezza, la salute e il benessere nei luoghi di lavoro. Nel corso di questi mesi, abbiamo ascoltato le testimonianze dei nostri clienti, raccontato i benefici concreti dell’integrazione digitale nei processi HSE, approfondito appunto temi normativi e operativi e proposto soluzioni tecnologiche che semplificano il lavoro e ne aumentano l’efficacia Ogni numero ha portato con sé un’idea guida: mettere la tecnologia al servizio delle persone.
Il successo della piattaforma Q-81 HSE non sta soltanto nelle sue funzionalità, ma nella capacità di adattarsi a contesti diversi – da piccole realtà locali a organizzazioni complesse, dal settore industriale alla pubblica amministrazione – mantenendo sempre saldo il nostro approccio: concretezza, flessibilità, supporto
Il nostro intento è che questo magazine possa diventare una risorsa utile e accessibile, da tenere sul desktop di ogni HSE Manager, RSPP o Datore di Lavoro
Uno strumento da consultare facilmente per rimanere aggiornati, per trovare spunti pratici e per orientarsi con chiarezza tra norme, soluzioni e buone pratiche.
Voglio ringraziare il team dei Professionisti Nord Pas 14000 e Q-81 HSE che produce i contenuti, i nostri partner e clienti, che con fiducia e spirito di collaborazione ci aiutano ogni giorno a migliorare
Auguro a voi una buona lettura e un buon lavoro: che queste pagine siano fonte d’ispirazione, aggiornamento e orgoglio per ciò che, insieme, stiamo costruendo.
Luca Causser
CEO Nord Pas 14000 e Project Leader Q-81 HSE
EDITORIALE
ACCORDO STATO REGIONI 2025, Q-81 HSE NE SEMPLIFICA LA GESTIONE 7
LAVORATORI PIÙ CONSAPEVOLI E COINVOLTI CON IL NUOVO PORTALE DEL LAVORATORE 9
ACCESSO VELOCE ALLA DOCUMENTAZIONE? SCOPRI COME OTTENERLA CON I QRCODE 10
FIRMA GRAFICA SENZA AUTENTICAZIONE, SCOPRI QUANDO SI PUÒ UTILIZZARE 11
UNA NUOVA BODYCHART PER IL MONITORAGGIO DEGLI INFORTUNI E LA SINCRONIZZAZIONE CON INAIL 14
TIMELINE EVENTI PRIMO SEMESTRE 2025 16
ROBERTO ORSI COSTAMED SHIP SERVICES 20
MARIANNA ROSSI PI VER 21
PAOLO PIRRI PICHLER PROJECTS 22
GIOVANNI COSTANTINI CONSULENTE HSE 23
IVAN GIRARDO FINSTRAL 24
GUIDO CHIOGNA METLAC 25
APPROFONDIMENTO DEL MESE
GUIDA ALLA COMPILAZIONE MOD. OT23 27
IL MEDICO COMPETENTE NELLE AZIENDE ITALIANE 29
CADUTE DALL’ALTO: COSA RISCHIA IL DATORE DI LAVORO? 32
SCAFFALATURE SISMORESISTENTI: COSA PREVEDE LA NORMATIVA 34
NUOVO ACCORDO STATO-REGIONE PER LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA 38
STRESS LAVORO CORRELATO: METODO INAIL 2025 44
NOVITA’ , EVENTI, PARTNERSHIP E INIZIATIVE DEL SECONDO SEMESTRE 2025 46
La piattaforma Q-81 HSE è in continua evoluzione, ciò dovuto alle continue sollecitazioni del mercato HSE ma anche derivanti dall’ecosistema informatico e tecnologico in cui viviamo.
Le technews Q-81 hanno l’obiettivo di focalizzare l’attenzione del lettore su alcune novità significative in termini di funzionalità e moduli software rilasciati nel primo semestre 2025.
A distanza di 14 anni dalla prima pubblicazione, lo scorso 24 maggio 2025 ha visto la luce il nuovo, tanto atteso e sofferto, Accordo Stato-Regioni sulla formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro.
Se sotto il profilo della sostanza le novità non hanno sorpreso chi legge, a livello operativo invece le “ nuove ” attività per gli addetti ai lavori non sono poche ed implicano un ulteriore burocratizzazione del processo.
Q-81 HSE è stato quindi così aggiornato e potenziato: revisionato elenco dei Titoli Formativi secondo nuovo Accordo Stato Regioni 2025 introdotta nuova stampa "Progetto Formativo" introdotta nuova stampa "Elenco Partecipanti" introdotta nuova stampa "Elenco Docenti con firme" revisionate le stampe "Registro Presenze" aggiunta la possibilità di riportare i Titoli Formativi collegati al corso nelle stampe default degli attestati
introdotta nuova funzionalità che consente di inviare i questionari di gradimento ai partecipanti dei corsi. L'operazione può essere condotta direttamente dal corso raggiungendo la tab Distribuzione;
La funzionalità è utile a condurre anche le verifica di efficacia del corso, oltretutto attraverso la pianificazione nel tempo delle verifiche stesse; introdotta nuova colonna "Email Distribuzione" nella tab Partecipanti del dettaglio Corso. Questa colonna presenterà automaticamente l'email del lavoratore, ma può essere personalizzata, per eseguire una distribuzione checklist direttamente dal corso (tab Distribuzione). NB: operazioni consentite solo se in possesso della licenza Audit&Checklist e Distribuzione Checklist
Intelligenza Artificiale a supporto della gestione della formazione dei lavoratori
Il potenziamento di Q-81 con AI, parte dall’addestramento di un agente AI specificatamente addestrato per il riconoscimento degli attestati formativi dei lavoratori.
L’obiettivo di questo importante sviluppo nasce dalla criticità manifestata dagli utenti di leggere, esaminare ed archiviare un gran numero di attestati formativi dei lavoratori della propria organizzazione.
Grazie al nuovo modulo "Analisi AI Documenti", che consente di abilitare le pagine "Analisi AI Attestati" e "Alias Catalogo Corsi", Q-81 HSE è oggi in grado di analizzare autonomamente gli attestati, recuperare le informazioni chiave e proporre automaticamente all'utente i corsi da creare che andranno poi ad alimentare il gap formativo del lavoratore.
Con questo sviluppo introduce un nuovo paradigma gestionale per l’ufficio formazione di ogni organizzazione che otterranno un time saving di oltre il 70% rispetto al processo gestito analogicamente
Da luglio 2025 arriva la rivoluzione firmata Q-81 HSE:
una nuova funzionalità potenziata con intelligenza artificiale, capace di riconoscere e archiviare automaticamente gli attestati di formazione in materia di sicurezza sul lavoro Basta perdite di tempo e complicazioni burocratiche
Questa innovazione risolve una delle criticità più comuni nella gestione della formazione, integrandosi perfettamente con i requisiti previsti dal nuovo Accordo Stato-Regioni Presentata in anteprima alla Fiera Ambiente e Lavoro di Bologna, la nuova AI di Q-81 HSE è pronta a semplificare il tuo lavoro e ridurre drasticamente i tempi di gestione documentale.
Il rilascio di questa nuova applicazione Q-81 HSE ha l’obbiettivo principale di condividere le informazioni della salute e sicurezza sul lavoro con il Lavoratore; ovvero rendere ogni lavoratore protagonista e maggiormente consapevole di ciò che lo riguarda in tema di health & safety, all’interno del sistema di gestione aziendale
Crediamo fermamente che la condivisione di tali informazioni a tutti i livelli dell’organizzazione rappresenti l’opportunità per l’azienda di dimostrare la capillarità dell’implementazione del proprio sistema di gestione della salute e sicurezza, aumentandone quindi l’efficacia e la dimostrabilità Ne consegue un rafforzamento del sistema di tutela dell’organizzazione in termini di sanzioni e possibili reati su questa materia
Quali criticità risolve per l’azienda?
Perdita degli attestati formativi da parte del lavoratore
Convocazione dei lavoratori a corsi e visite mediche
Presa visione documentale e tracciabilità della stessa
Informare il lavoratore sui rischi ai quali è sottoposto il lavoratore
Presa visione delle misure di prevenzione da attuare da parte del lavoratore
Informativa sull’utilizzo dei DPI e richieste di loro sostituzione
Comunicazioni massive alla popolazione aziendale su tematiche di prevenzione e protezione o altre tematiche
Informare il lavoratore in relazione alle proprie responsabilità in funzione della mansione e funzione svolta
Raccolta di dati ed informazioni tramite sondaggi rivolti ai lavoratori
Agevolare la comunicazione fra azienda e lavoratore
Memo su eventi aziendali quali corsi di formazione, visite mediche, scadenze documentali, ecc.
Una delle novità recenti più apprezzate dagli utenti di Q-81, è sicuramente la possibilità di generare QRCode in autonomia per pubblicare varie tipologie di informazioni contenute nel software. È infatti frequente la necessità di dare disponibilità a terzi della documentazione inerente, ad esempio, lavoratori impegnati in cantieri, schede di sicurezza, istruzioni operative, procedure, manuali, ecc Sfruttare la tecnologia QRCode permette di semplificare la visualizzazione delle informazioni senza la necessità di accedere al database e, ovviamente, senza dover disporre di documentazione cartacea.
Un grande vantaggio viene dato inoltre dalla possibilità di aggiornare la documentazione nel database senza dover per forza ricreare il QRCode, ciò permette al verificatore di accedere sempre a documentazione valida Il sistema di pubblicazione dei QR è gestibile completamente dall’utente che può inoltre generare tesserini di riconoscimento per i lavoratori che devono recarsi in cantiere, sia internamente che esternamente all’azienda
Il sistema QR è inoltre alla base del sistema di verifica di idoneità tecnica dei lavoratori e degli appaltatori proposto da Q-81 HSE. Il sistema che può essere attuato anche attraverso l’applicazione mobile Mo.C.A. (mobile controll access) e dispositivi hardware di lettura fissa, in grado anche di interagire con altri sistemi di accesso ai luoghi di lavoro quali, ad esempio, tornelli e sbarre
Questa nuova funzionalità è stata sviluppata per ridurre l’impiego di carta in diversi processi gestionali HSE che richiedono la firma del lavoratore ma che non richiedono necessariamente la firma elettronica avanzata così come descritto di seguito. La richiesta di impiego della firma digitale in senso lato è sempre più frequente fra le aziende; se da un lato le motivazioni si possono trovare nella ricerca continua di semplificazione e dematerializzazione dei processi, dall’altro questa pratica permette una maggior tracciabilità delle attività critiche che necessitano di essere storicizzate, anche da remoto Certamente la scelta di quale firma elettronica attuare non è così immediata in quanto le variabili da considerare non sono poche anche in funzione di quali device e quali metodi di autenticazione l’organizzazione è disposta ad introdurre.
La firma digitale è una firma elettronica qualificata, regolamentata dal Regolamento eIDAS (UE 910/2014) e dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) in Italia.
a) Firma Elettronica Semplice (FES)
Caratteristiche: livello di sicurezza base
Non richiede dispositivi di firma specifici, può essere una spunta, un PIN o un click di accettazione.
Utilizzo tipico: consenso privacy, registrazioni online, ricezione documentazione
Valore legale: ha valore probatorio, ma è più facilmente contestabile.
b) Firma Elettronica Avanzata (FEA)
Caratteristiche: garantisce l’identificazione certa del firmatario e il legame univoco tra firma e documento
Non richiede certificato qualificato, ma deve rispettare specifici requisiti tecnici (es. autenticazione forte)
Utilizzo tipico: contratti bancari, assicurativi, procedure sanitarie, firma DVR.
Esempi comuni:
Firma OTP via SMS/email
Firma grafometrica avanzata con raccolta di dati biometrici.
Valore legale: paragonabile a quello della firma autografa, se si rispettano i requisiti previsti.
c) Firma Digitale Qualificata (FDQ)
Caratteristiche: massimo livello di sicurezza, basata su certificato qualificato rilasciato da un Certification Authority (CA) accreditato
Utilizza dispositivi sicuri come smart card, token USB, CNS o firma remota con OTP.
Utilizzo tipico: atti pubblici, bilanci, gare d’appalto, documenti PA.
Valore legale: equiparata a tutti gli effetti alla firma autografa, con piena validità in tutta l’UE.
Tipologie di Firma Grafometrica
La firma grafometrica è una firma elettronica avanzata (FEA) basata sull’acquisizione digitale della firma autografa tramite tablet o device dedicato
a) Firma Grafometrica Base
Raccoglie solo l’immagine della firma
Rischi: non ha valore legale autonomo, se non accompagnata da altre evidenze come ad esempio procedure specifiche del sistema di gestione.
b) Firma Grafometrica Avanzata
Acquisisce dati biometrici dinamici, come: velocità di scrittura, pressione esercitata, inclinazione della penna, ritmo e movimento.
Requisiti: dispositivo certificato, sistema che garantisca cifratura e protezione dei dati biometrici.
Utilizzo tipico: banche, assicurazioni, sanità, contratti aziendali, DVR
Valore legale: paragonabile alla firma autografa, se rispetta le linee guida AgID.
c) Firma Grafometrica Remota
Combina la raccolta della firma grafometrica con un processo di autenticazione a distanza, ad esempio tramite OTP
Contesto ideale: processi ibridi dove l’utente non è fisicamente presente, pensiamo alla formazione a distanza oppure alla consegna di documentazione aziendale
Q-81 HSE sta integrando gradualmente le varie opportunità di utilizzo della firma elettronica all’interno dei propri moduli A breve, infatti, l’applicazione disporrà anche di FEA mentre al momento consente l’utilizzo della FES per:
Modulo della formazione dei lavoratori
Modulo gestione dpi
Modulo audit & checklist
Modulo manutenzioni
Oltre 60.000 infortuni nei primi due mesi del 2025: la prevenzione inizia dai dati e non può più prescindere da una gestione consapevole e sistematica degli eventi Per questo nasce Bodychart Q-81 HSE, la nuova dashboard dinamica pensata per offrire una visione chiara e immediata dei dati sugli infortuni in azienda Con Bodychart puoi:
Visualizzare la distribuzione degli infortuni per sede della lesione.
Analizzare i dati in percentuale su totale infortuni, dipendenti e durata complessiva.
Filtrare per reparto o unità organizzativa, migliorando la precisione dell’analisi.
Utilizzare le visualizzazioni in sede di riunione periodica o riesame di direzione, per una comunicazione più efficace e coinvolgente.
Un appuntamento imperdibile per approfondire le migliori strategie di gestione HSE, esplorare nuove soluzioni e confrontarsi con esperti del settore sulla sicurezza sul lavoro e sull’innovazione nel mondo HSE.
RICHMOND HSE FORUM
Grazie alla partnership con RetIndustria, Q-81 HSE offre alle imprese associate a Confindustria condizioni esclusive e vantaggiose per l’adozione del software Un’opportunità concreta per risparmiare sui costi di gestione e, al tempo stesso, migliorare sicurezza, ambiente e qualità aziendale L’inserimento nella rete consente alle imprese di accedere a una piattaforma innovativa che integra tecnologia e sostenibilità, supportando la crescita competitiva e la conformità normativa.
01 2025 02 2025
03 2025
Il 26 febbraio abbiamo supportato il primo evento AIAS On The Road a Milano, dedicato alla salute mentale e al benessere psicofisico nei luoghi di lavoro.
Focus: Prevenzione e gestione dei rischi psicosociali negli ambienti lavorativi Un tema centrale per migliorare il benessere dei lavoratori e creare contesti più sicuri e sostenibili
Prosegue la nostra presenza editoriale su Ambiente&Sicurezza, una delle principali riviste di riferimento del settore. Le nostre uscite periodiche rappresentano un ’occasione per condividere esperienze, innovazioni e approfondimenti legati al mondo della sicurezza, della qualità e della sostenibilità Un ulteriore impegno nel mettere a disposizione dei professionisti strumenti concreti e aggiornati per affrontare le sfide quotidiane della gestione HSE
AMBIENTE
Due giornate intense per fermarsi, confrontarsi e misurare la nostra “salute” organizzativa. Abbiamo dedicato tempo ai collaboratori e al partner Tempestìve – Alfa Sistemi Group, con contributi preziosi come quelli di Anna Mazzi (Unipd) e Alberto Mattiello, esperto AI. Tanti i temi affrontati: crescita, competenze, team, qualità, AI, cybersecurity e R&D.
Siamo stati presenti ad Ambiente e Lavoro, la fiera di riferimento per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Un’occasione preziosa per confrontarci con operatori del settore, condividere esperienze e presentare le soluzioni Q-81 HSE per la gestione integrata di sicurezza, ambiente e formazione.
Gli Ambassador Q-81 HSE sono professionisti che ricoprono il ruolo di Rspp, HSE manager, delegati o responsabili di funzione, che si distinguono per il loro impegno e per i risultati ottenuti con Q-81 HSE. Le loro testimonianze sono preziose ed il loro contributo ci aiuta a migliorare costantemente la piattaforma. Siamo fermamente convinti che l’ascolto del cliente sia un ’attività irrinunciabile, prioritaria per il mantenimento di alti standard di performance del sistema nonché per risolvere le criticità derivanti dallo sviluppo di una piattaforma così vasta.
Esigenze iniziali
L’esigenza primaria era quella di passare a un sistema più evoluto del controllo scadenze per quanto riguarda la gestione della salute e la sicurezza Nel 2022 quando ci siamo affidati a Q-81 HSE era in previsione per l’anno successivo l’acquisizione di un nuovo ramo di azienda, con la gestione diretta del personale di accoglienza ospiti del terminal Palacrociere. Questo avrebbe comportato l’inserimento di almeno altre 70 persone in organico La gestione del personale e delle scadenze di salute e sicurezza non sarebbe stata più gestibile senza un software organizzato
Allo stesso tempo, l’idea era quella di utilizzare un unico software per la gestione delle certificazioni ISO9001 +ISO14001, con tutte le fasi previste dalla normativa, inclusa la manutenzione degli impianti e delle attrezzature del terminal. Scegliere un software come Q-81 HSE ci ha permesso di riunire in un ’unica piattaforma tutti gli aspetti gestionali, con un approccio integrato
Difficoltà operative nella gestione sicurezza
Il mondo del lavoro non è mai statico, come ben sappiamo, ma evolve nel tempo con le sue nuove dinamiche, le normative e le best practice da applicare La gestione di appalti, cantieri, sicurezza sul lavoro e sistemi di gestione non poteva più essere affrontata in forma “manuale” o comunque con un sistema non integrato. La quantità di dati da registrare e tenere sotto controllo è aumentata a dismisura e una gestione non integrata può portare a importanti disfunzioni e criticità Un esempio importante è quello legato alle segnalazioni di malfunzionamenti: affidare questa parte unicamente a scambio di informazioni verbali o tramite e-mail comporta un dispendio di energie notevole, così come tutto il tracciamento delle azioni poste in essere per chiudere la segnalazione stessa. Affidare la gestione del processo delle segnalazioni a un sistema integrato come Q-81 HSE aiuta nel reperire più velocemente le informazioni, garantire un tracciamento e follow up dedicato e immediato, con notevole risparmio di tempo
Impatto del software
Avere un unico portale che contenga tutte le informazioni relative alla sicurezza sul lavoro e ai sistemi di gestione integrati permette una più rapida consultazione delle dinamiche aziendali. È molto più veloce capire “dove siamo”, ma soprattutto “dove vogliamo andare”.
Benefici concreti
L’utilizzo di Q-81 HSE riduce enormemente i tempi relativi alla gestione di tutte le fasi legate al sistema integrato di qualità, salute e sicurezza. Per quanto riguarda la formazione del personale, la possibilità di valutare il gap formativo di ogni dipendente, sia in merito alla formazione obbligatoria che a quella complessiva, consente una riduzione dei tempi di gestione e di conseguente organizzazione delle aule di formazione Uno dei punti fondamentali che ho riscontrato in Q-81 HSE è quello di essere flessibile con la possibilità di “personalizzare” le informazioni legate a un corso o a un dipendente, o relativamente alla manutenzione di un impianto, adattandoli alle proprie esigente gestionali.
Direttore tecnico e R S P P
P I VER SRL
Esigenze iniziali
Mantenere una tracciatura solida e efficiente dei documenti di sicurezza (dai corsi di formazione, sorveglianza sanitaria, manutenzione mezzi, consegna dei DPI ecc)
Tenere sotto controllo le scadenze relative a scadenze dei mezzi e attrezzature, delle persone (idoneità sanitarie, corsi di formazione), scadenze di autorizzazioni ambientali, scadenze di legge in generale
Avere una registrazione puntuale dei controlli su strumenti e attrezzature (taratura multigas, controlli funi e catene).
Aspettative: che fosse un aiuto per la gestione degli aspetti sopra descritti! Inoltre che fosse di semplice utilizzo, flessibile, con possibilità di personalizzare il software in base alle nostre esigenze
Difficoltà operative nella gestione sicurezza
La difficoltà principale era mantenere aggiornati tutti i diretti interessati su scadenze, ultime revisioni delle SDS, formazione degli operatori ecc, questo comportava richieste alle quali bisognava rispondere (chiamate oppure email).
Adesso se un capo cantiere ha bisogno di vedere una determinata informazione basta che entri in piattaforma ed è autonomo Un’altra difficoltà era mantenere un controllo efficace sulle scadenze Con Q-81 HSE si possono monitorare le scadenze velocemente e soprattutto per ogni scadenza si può personalizzare con quanto preavviso ricevere l’alert
Impatto del software
È migliorato sicuramente nella gestione dei dati che sono diventati facilmente reperibili in pochi secondi e la possibilità di avere a disposizione degli indicatori sia automatici che manuali che permettono di fare un riesame di direzione in maniera veloce e con dati precisi e disponibili
Benefici concreti
Sicuramente risparmio di tempo in tutto con una gestione ordinata dei documenti
Avere tutte le scadenze sotto controllo, con la possibilità di avere una mail di notifica è davvero molto utile, inoltre permette di avere le informazioni che servono in qualsiasi luogo in cui ci si trova e in poco tempo
E’ un software molto intuitivo e facile da utilizzare
Possibilità di fare segnalazioni di qualsiasi tipo ma in particolare su attrezzature malfunzionanti e quindi creare un promemoria alla persona che si deve occupare della gestione.
Possibilità di tenere sotto controllo le azioni correttive o migliorative dopo una NC
Rende il monitoraggio della formazione più veloce
Con il Q-81 HSE teniamo sotto controllo anche tutte le scadenze delle autorizzazioni di smaltitori e trasportatori che collaborano con noi. E poi la parte degli indicatori è veramente utilissima per avere una valutazione immediata di come vanno le cose.
Programmare gli obiettivi collegati a delle azioni che ti permettono di poter monitorare costantemente lo stato di avanzamento
Responsabile salute, sicurezza e ambiente
PICHLER PROJECTS
Esigenze iniziali
PICHLER Projects ha avuto diverse esigenze che l’hanno portata alla ricerca di un software per la gestione degli aspetti HSE La principale necessità era quella di avere un controllo sistematico e organizzato degli scadenzari relativi alla formazione e alla sorveglianza sanitaria. Le aspettative erano elevate, con la consapevolezza che il software avrebbe garantito una gestione puntuale degli scadenzari e si sarebbe integrato con il gestionale HR Questo avrebbe permesso un monitoraggio più preciso delle assunzioni e delle cessazioni dei collaboratori.
Difficoltà operative nella gestione sicurezza
Prima di adottare Q-81 HSE, PICHLER Projects gestiva gli scadenzari tramite fogli Excel Tuttavia, questa modalità presentava un alto rischio di errore, poiché l’aggiornamento avveniva manualmente e alcune informazioni potevano essere dimenticate o tralasciate Inoltre, la comunicazione delle informazioni ai preposti era interamente a carico del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), rendendo il processo meno efficiente e aumentando il rischio di dispersione delle informazioni.
Impatto del software
Il cambiamento è stato radicale Dopo l’implementazione dei primi moduli dedicati alla formazione e alla sorveglianza sanitaria, il software è stato esteso alla gestione degli scadenzari dei documenti di valutazione dei rischi e degli audit Inizialmente, il gestionale era utilizzato esclusivamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP). Tuttavia, con il suo sviluppo, è diventato uno strumento indispensabile anche per preposti e dirigenti Grazie a Q-81 HSE, essi possono ora accedere in tempo reale alle informazioni relative ai loro collaboratori e consultare facilmente tutta la documentazione sulla formazione dei dipendenti Questo ha permesso di eliminare la duplicazione dei file a livello di rete aziendale, ottimizzando l’archiviazione documentale, riducendo il consumo di spazio sul server e garantendo una gestione più efficiente dei documenti.
Benefici concreti
La gestione è diventata più fluida e precisa. L’ottimizzazione si è rivelata particolarmente vantaggiosa durante gli audit di terza parte da parte degli organismi di certificazione e le verifiche ispettive, consentendo al Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) di fornire informazioni in modo rapido e immediato
Questo ha permesso all’organizzazione di prevenire i costi derivanti da eventuali inadempimenti normativi, come il mancato aggiornamento della formazione o delle scadenze documentali Inoltre, il tempo richiesto per le attività di audit si è ridotto significativamente, grazie alla completa e strutturata implementazione del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSSL) e del sistema di gestione ambientale (SGS)
Anche la gestione delle manutenzioni sta migliorando in modo significativo, soprattutto grazie all’integrazione del modulo mobile, che consente ai manutentori di registrare puntualmente ogni intervento e di gestire in modo efficiente le operazioni di manutenzione sui vari macchinari Per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti, il modulo di analisi eventi permette di analizzare direttamente nel gestionale tutte le situazioni di non conformità Vengono quindi individuate e implementate azioni correttive specifiche che, se risultano efficaci, vengono successivamente estese, garantendo una tracciabilità completa delle attività svolte dal SPP
Ingegnere della sicurezza civile e industriale, RSPP, Consulente, Formatore e Tecnico
Esigenze iniziali
Le mie esigenze sono nate dall’esperienza in una grande azienda, dove avevo compreso il valore di un software HSE Diventando libero professionista, la sfida era mantenere gli stessi standard, ottimizzando tempo, documentazione e conformità normativa. Cercavo una soluzione completa ma flessibile, in grado di gestire in modo integrato rischi, formazione, azioni e fornitori Dopo aver valutato il mercato, ho scelto un software già conosciuto, non solo per familiarità, ma perché realmente adatto alle mie necessità Questa scelta mi ha consentito di mantenere elevata la qualità della gestione HSE, confermando la bontà della decisione
Difficoltà operative nella gestione sicurezza
Nei miei primi mesi di attività come libero professionista, la gestione degli aspetti legati alla salute e sicurezza senza l’utilizzo di un software dedicato presentava una serie di sfide tecniche e operative significative La gestione delle scadenze normative e il monitoraggio del gap formativo, ad esempio, si basavano sull’utilizzo di fogli di calcolo per tracciare le scadenze Questo metodo comportava un elevato rischio di dimenticanze, errori o ritardi nell’adempimento degli obblighi normativi, oltre a richiedere una revisione costante e dispendiosa in termini di tempo per ogni cliente
Impatto del software
L’assenza di un software dedicato comportava perdita di tempo, rischio di errori e minore valore per i clienti Con Q-81 HSE ho potuto automatizzare processi, migliorare l’accuratezza dei dati e garantire maggiore conformità normativa Lo strumento ha potenziato analisi e reporting, trasformando la gestione da reattiva a proattiva Questo ha reso il mio lavoro più efficiente e strategico, aumentando la qualità del servizio e il valore percepito dai clienti
Benefici concreti
L’adozione di un software specializzato come Q-81 HSE ha potenziato la mia capacità di gestire in modo efficace e proattivo l’intero processo di salute e sicurezza per i miei clienti. Il software, in primo luogo, ha permesso una gestione più accurata e tempestiva delle valutazioni dei rischi. Grazie alla sua capacità di centralizzare e organizzare i dati, ho potuto mantenere un quadro sempre aggiornato dei rischi presenti in ogni ambiente di lavoro
Inoltre, il sistema di monitoraggio automatico delle scadenze normative e formative ha drasticamente ridotto il rischio di non conformità. Ricevendo notifiche tempestive, ho potuto informare i clienti al fine di poter garantire che tutti i lavoratori fossero sempre adeguatamente formati
Il software ha anche migliorato la gestione delle azioni correttive e preventive È importante sottolineare che il software non ha sostituito il mio giudizio professionale o la mia esperienza sul campo. Piuttosto, ha fornito uno strumento potente per amplificare le mie competenze Mi ha permesso di dedicare più tempo all’analisi strategica e alla consulenza personalizzata, invece di perdermi in compiti amministrativi ripetitivi. In definitiva, l’integrazione del software nella mia pratica professionale ha elevato la qualità del servizio offerto ai clienti Ha reso possibile un approccio più dinamico e reattivo alla gestione della sicurezza, permettendomi di adattarmi rapidamente ai cambiamenti nelle condizioni di lavoro o nelle normative I clienti hanno beneficiato di un servizio più completo, accurato e orientato al miglioramento continuo
RSPP - Responsabile del Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Energia
FINSTRAL
Esigenze iniziali
La gestione degli audits e della formazione su tabelle excel non era più gestibile. Essendo realtà multisito e multilingua necessitavamo di uno strumento che ci potesse aiutare.
Le prime aspettative erano una volta importati i dati delle formazioni pregresse, riuscire ad avere tutte le scadenze in gestione nel programma
Difficoltà operative nella gestione sicurezza
La difficoltà maggiore dal lato operativo era nella gestione degli audits interni. I file excel, uno per ogni sito, riportavano un piano di miglioramento con responsabili e scadenze Mantenere aggiornato questo file, dando evidenza dello stato avanzamento lavori era diventato praticamente impossibile
Impatto del software
Il software ha permesso, attraverso il tool delle azioni, di poter tener monitorato lo stato avanzamento lavori delle non conformità e azioni correttive. Ogni responsabile si occupa direttamente di tenere aggiornate le azioni, inserendo note, caricando documenti, dando quindi evidenza del lavoro eseguito
Benefici concreti
Più che riduzione dei tempi si potrebbe parlare di investimento del tempo in attività a maggior valore. Con il programma la gestione delle scadenze è automatizzata e pertanto ci si è potuti occupare di migliorare altri processi.
Guido Chiogna
CRO - Chief Risk Officer
METLAC
GROUP
Esigenze iniziali
Dopo aver ricoperto il ruolo di HSE manager alla Metlac per oltre un anno, essendo entrato nella gestione aziendale della sicurezza di un gruppo di aziende mi sono reso conto della necessità di una piattaforma strutturata per la gestione del sistema di gestione HSE, guardando in prospettiva anche l’integrazione del sistema Qualità.
Da un lato vi era la necessità di accorpare la gestione dei processi e documenti in un unico strumento, modernizzare e soprattutto digitalizzare tale gestione; dall’altro serviva un monitoraggio dei processi e della conformità
Difficoltà operative nella gestione sicurezza
Il processo è nettamente migliorato grazie alla possibilità di fornire risposte rapide, monitorare in tempo reale la conformità, le scadenze e lo stato della formazione e soprattutto raccogliere in modo immediato tutta la documentazione necessaria in caso di incidente o infortunio.
Su una delle società, ad esempio, una volta caricato la documentazione storica, ci siamo subito resi conto della mancanza di alcuni corsi di formazione obbligatori per alcuni dipendenti
Impatto del software
L’immediatezza nelle risposte e la semplicità della rendicontazione sono solo alcuni dei benefici riscontrati. Un altro valore aggiunto è emerso nell’uso della piattaforma MAMA da smartphone, che ha reso estremamente rapida la compilazione delle check-list. Abbiamo anche avuto riscontri virtuosi dai colleghi, che ci hanno suggerito spunti per estendere l’uso dello strumento alla gestione di altri sottoprocessi
In particolare, l’efficacia nella gestione della formazione specifica in ambito sicurezza ci ha portato, in modo naturale, a estendere l’utilizzo del software a tutta la formazione aziendale
Attualmente stiamo affrontando anche i temi della Business Continuity e del Risk Management, con l’intenzione di gestire anche questi ambiti attraverso la piattaforma
Benefici concreti
L’esperienza con la piattaforma è estremamente positiva
Non solo si è rivelata utile, ma ha dimostrato nel tempo di essere diventata uno strumento imprescindibile per la gestione dei processi aziendali, in particolare per i sistemi di gestione, al pari di un ERP per la parte finanziaria Ha rivoluzionato il nostro approccio alla sicurezza e all’ambiente Nei momenti di confronto con altri colleghi condividiamo con entusiasmo la nostra esperienza, evidenziando i risultati raggiunti e il supporto concreto che la piattaforma offre nel nostro lavoro quotidiano.
In ambito HSE lo sviluppo di strumenti informatici non può prescindere dall’analisi e dall’approfondimento tecnico di norme, leggi e regolamenti. Il nostro team Q-81 HSE Advisory, con oltre 25 anni id esperienza nel settore, è costantemente al lavoro per supportare gli utenti software anche sotto il profilo tecnico-interpretativo di detti requisiti. Supporto strategico per ottimizzare l’implementazione del software ottenendone la massima resa
Hai realizzato interventi di prevenzione nel 2024?
Hai tempo fino al 28 febbraio 2025 per presentare il Modello OT23 e ottenere la riduzione del tasso medio INAIL
Tra le novità del 2025:
✔ Interventi di tipo "A" (es Sistema di Gestione UNI ISO 45001)
✔ Interventi di tipo "B"
Scade il 28 febbraio 2025 il termine per la presentazione del modello OT23 relativo alle attività di prevenzione eseguite nel corso del 2024: l’istanza per ottenere la riduzione del tasso medio per prevenzione deve essere presentata, esclusivamente in modalità telematica, attraverso la sezione Servizi Online del sito www.inail.it. Alla domanda va allegata la documentazione probante richiesta dall’Istituto L’articolo 23 delle Modalità per l’applicazione delle Tariffe, approvate con decreto interministeriale del 27 febbraio 2019, prevede una riduzione del tasso medio di tariffa per le aziende che abbiano adottato interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quanto già previsto dalla normativa vigente. Il nuovo modello OT23 2025 individua solo due tipologie di interventi: interventi di tipo “A” interventi di tipo “B” in luogo dei punteggi attribuiti a ciascun intervento presenti nel precedente modello.
APPROFONDIMENTO
Per accedere al beneficio, in presenza dei requisiti prescritti, l’azienda deve: attuare n 1 intervento di tipo “A”; oppure, in alternativa, realizzare n 2 interventi di tipo “B” Vi rimandiamo alla nostra news “Le novità del modello OT23 per il 2025” per maggiori dettagli sulle principali modifiche introdotte con la versione 2025 del modello OT23 e per scaricare i documenti di approfondimento predisposti dall’INAIL
I professionisti Nord Pas accompagnano le aziende nel garantire ambienti di lavoro sicuri e conformi alle normative, offrendo supporto nell’implementazione di diverse misure organizzative che INAIL, con il nuovo Modello OT23 2025, ha ricompreso tra gli interventi di tipo “A”, in particolare:
Sistema di Gestione certificato UNI ISO 45001: La norma UNI ISO 45001 è lo standard internazionale di riferimento per la progettazione, l’attuazione e il mantenimento di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro L’adozione volontaria di un sistema di gestione UNI ISO 45001 consente alle aziende di: predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri; soddisfare i requisiti legali e non legali applicabili; prevenire incidenti, infortuni e malattie professionali; migliorare in modo continuo le proprie prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro; raggiungere i propri obiettivi
Modello Organizzativo di Gestione e Controllo ex D Lgs 231/2001: Un sistema organizzativo volontario efficace nell’esimere l’azienda dalle sanzioni previste dal D. Lgs. 231/2001, in grado di prevenire e mitigare gli scenari di illegalità e che, al tempo stesso, consente di ridurre i rischi finanziari, migliorare la gestione della sicurezza, rafforzare la reputazione, incrementare il “rating di legalità” e avere così un più agevole accesso al credito bancario e a finanziamenti pubblici
Una consulenza specializzata e soluzioni personalizzate permettono di ottimizzare le prestazioni aziendali e ottenere un reale vantaggio competitivo
Il medico competente è una figura chiave nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro, incaricato di monitorare la salute dei lavoratori, effettuare visite mediche periodiche e fornire consulenza in materia di prevenzione Importanti novità sono state introdotte dalla Legge 13 dicembre 2024, n. 203 in materia di lavoro e in particolare riguardo
✅ Visita medica per l’idoneità alla mansione
✅ Esami medici durante la visita preventiva
Il Medico Competente è una figura centrale nel sistema di prevenzione e protezione della salute dei lavoratori in azienda Il suo ruolo, sancito dal Decreto Legislativo 81/2008 (noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro), è fondamentale per garantire che le condizioni di lavoro non pregiudichino la salute dei dipendenti
Più nello specifico chi è il Medico Competente?
Il Medico Competente è un medico specializzato in medicina del lavoro o in una disciplina equipollente, riconosciuto idoneo a svolgere le attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi professionali La nomina del Medico Competente da parte del Datore di Lavoro è obbligatoria per tutte le aziende in cui i lavoratori sono esposti a rischi specifici per la salute, in base alla valutazione dei rischi, come nei seguenti casi:
Esposizione a rumore oltre i limiti di legge
Esposizione a vibrazioni meccaniche
Contatto con agenti chimici pericolosi
Esposizione ad amianto.
Movimentazione manuale di carichi pesanti
Lavori in ambienti confinati o in presenza di atmosfere esplosive
Attività che richiedono l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) specifici e complessi
Attività che comportano stress lavoro-correlato o turni di lavoro prolungati.
Se il datore di lavoro non adempie all’obbligo di nominare il medico competente quando la valutazione dei rischi lo prevede, incorre in gravi sanzioni, sia penali che amministrative. Le sanzioni sono specificate dal D Lgs 81/2008 e variano in base alla gravità della violazione
1 Mancata nomina del medico competente:
Sanzione amministrativa pecuniaria: Da 2.500 a 6.400 euro.
Sanzione penale: Arresto fino a 3 mesi
2 Mancata attivazione della sorveglianza sanitaria:
Sanzione amministrativa pecuniaria: Da 2 000 a 4 000 euro
Sanzione penale: Arresto fino a 2 mesi.
3 Omessa collaborazione con il medico competente per la valutazione dei rischi:
Sanzione amministrativa pecuniaria: Da 2 000 a 4 000 euro
4 Mancata adozione delle misure di sicurezza prescritte dal medico competente: Sanzione amministrativa pecuniaria: Da 500 a 1 800 euro
5. Mancata formazione/informazione sui rischi salute: Sanzione amministrativa pecuniaria: Da 1 200 a 5 200 euro
La nomina del medico competente non è quindi solo un obbligo formale, ma una misura fondamentale per proteggere la salute dei lavoratori. Il mancato rispetto di questo obbligo può avere conseguenze molto serie, non solo in termini di sanzioni pecuniarie e penali, ma anche in termini di potenziale compromissione della sicurezza e salute dei dipendenti
Per questo, il datore di lavoro deve assicurarsi di rispettare pienamente la normativa e garantire che la sorveglianza sanitaria venga effettuata in modo adeguato e regolare
RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE NEI CONFRONTI DEL DATORE DI LAVORO
Uno degli obblighi principali del Medico Competente è fornire consulenza al datore di lavoro su tutte le questioni relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro Questa consulenza include i seguenti punti:
Scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Il Medico Competente fornisce indicazioni sulla scelta e sull’uso dei DPI più adeguati a proteggere la salute dei lavoratori
Organizzazione del Lavoro: Consiglia su come organizzare l’attività lavorativa per ridurre al minimo l’esposizione ai rischi, ad esempio attraverso la rotazione dei turni o la modifica delle postazioni di lavoro
Protocolli di Sorveglianza Sanitaria: Definisce i protocolli di sorveglianza sanitaria specifici per le diverse mansioni, basati sulla natura e sull’entità dei rischi presenti in azienda
OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE VERSO IL DATORE DI LAVORO
Il rapporto tra il Medico Competente e il datore di lavoro è regolato da specifici obblighi, finalizzati a garantire la tutela della salute dei lavoratori e il rispetto delle normative vigenti Di seguito sono elencati i principali obblighi del Medico Competente nei confronti del datore di lavoro:
1.Collaborazione nella Valutazione dei Rischi
Come già accennato, il Medico Competente collabora strettamente con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi È tenuto a partecipare attivamente alle riunioni periodiche di sicurezza e a fornire il proprio contributo nella redazione del DVR Il suo ruolo è fondamentale per garantire che la valutazione dei rischi sia completa e accurata, e che le misure di prevenzione siano adeguate alla tutela della salute dei lavoratori.
2 Comunicazione delle Inidoneità
Se durante le visite mediche il Medico Competente rileva che un lavoratore non è idoneo a svolgere una determinata mansione, è obbligato a comunicarlo tempestivamente al datore di lavoro Questa comunicazione deve essere accompagnata da una relazione dettagliata che giustifichi l’inidoneità e proponga eventuali soluzioni alternative, come l’assegnazione del lavoratore a una mansione diversa
3 Riservatezza delle Informazioni Sanitarie
Il Medico Competente ha l’obbligo di mantenere la riservatezza delle informazioni sanitarie relative ai lavoratori Le informazioni contenute nelle cartelle sanitarie e di rischio devono essere trattate con la massima riservatezza e non possono essere divulgate senza il consenso del lavoratore, salvo nei casi previsti dalla legge Tuttavia, il Medico Competente deve fornire al datore di lavoro le informazioni necessarie per garantire la sicurezza sul lavoro, senza violare la riservatezza delle informazioni personali Ad esempio, il datore di lavoro deve essere informato circa l’idoneità o l’inidoneità del lavoratore a svolgere specifiche mansioni, ma non può avere accesso ai dettagli clinici senza il consenso del lavoratore
4 Proposte di Miglioramento
Il Medico Competente non si dovrebbe limitare a monitorare la salute dei lavoratori, poiché è anche responsabile di proporre al datore di lavoro misure di miglioramento delle condizioni di lavoro. Queste proposte possono riguardare l’adozione di nuove tecnologie, la modifica delle postazioni di lavoro, l’introduzione di dispositivi di protezione individuale più efficaci, o l’implementazione di programmi di promozione della salute sul luogo di lavoro
5 Aggiornamento Professionale Continuo
Il Medico Competente è tenuto a mantenersi costantemente aggiornato sulle nuove normative e sulle migliori pratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro Questo obbligo si riflette anche nella necessità di informare e aggiornare il datore di lavoro su eventuali modifiche legislative che potrebbero influenzare le attività aziendali Un Medico Competente aggiornato è in grado di fornire consulenze più accurate e di proporre soluzioni innovative per la gestione della sicurezza sul lavoro.
6 Partecipazione alle Riunioni Periodiche sulla Sicurezza
Il Decreto Legislativo 81/2008 prevede che il Medico Competente partecipi alle riunioni periodiche sulla sicurezza, durante le quali vengono discussi i risultati della valutazione dei rischi, le condizioni di salute dei lavoratori e le misure di prevenzione da adottare Queste riunioni sono un momento cruciale per la collaborazione tra il Medico Competente, il datore di lavoro, l’RSPP e gli RLS, e rappresentano un ’opportunità per il Medico Competente di influenzare le decisioni aziendali in materia di salute e sicurezza
ULTIME NOVITÀ
Con la recente evoluzione della normativa (in particolare del D Lgs 81/2008), il medico competente assume un ruolo centrale, soprattutto in relazione alla sorveglianza sanitaria e alla valutazione dei rischi specifici, come il lavoro all’estero o lo stress correlato al lavoro.
Tra le modifiche principali, c’è l’introduzione di un fascicolo sanitario del lavoratore, che deve essere trasferito dal precedente datore di lavoro al nuovo, per permettere al medico competente di formulare un giudizio di idoneità aggiornato in caso di cambiamenti occupazionali. Questo garantisce una maggiore continuità nella tutela della salute del lavoratore
Il medico competente è ora obbligato, in caso di sua indisponibilità prolungata, a nominare un sostituto per garantire che la sorveglianza sanitaria venga portata avanti senza interruzioni Questo cambiamento è simile a quanto accade per i medici di base, assicurando una copertura continua anche in caso di assenza.
Inoltre ci sono due importanti novità introdotte dalla Legge 13 dicembre 2024, n 203 in materia di lavoro: 1 Visita medica per l’idoneità alla mansione: se un lavoratore è assente per oltre 60 giorni consecutivi, il medico competente valuterà se è necessario sottoporlo a una visita medica per verificare la sua idoneità a tornare al lavoro Se il medico ritiene che la visita non sia necessaria, deve comunque esprimere un giudizio sull’idoneità del lavoratore per la mansione specifica
2.Esami medici durante la visita preventiva: quando il medico competente prescrive esami clinici o diagnostici durante la visita preventiva, deve considerare eventuali esami già effettuati dal lavoratore e presenti nella sua cartella sanitaria Se gli esami precedenti sono ancora validi per la valutazione, il medico può evitarne la ripetizione Queste novità puntano a rendere le procedure mediche più efficienti e a ridurre esami inutili per i lavoratori. Il Medico Competente svolge quindi un ruolo essenziale nella protezione della salute dei lavoratori all’interno delle d l A l l l l d h ( h
L' obbligo di prevenzione dei rischi di caduta dall’alto, in base alla sentenza della Corte di Cassazione n. 47028 del 20 dicembre 2024:
Obbligo di valutazione dei rischi specifici Il datore di lavoro deve identificare e valutare in modo dettagliato i rischi legati ai lavori in quota. Non è sufficiente una valutazione generica: occorre individuare i punti critici e adottare misure concrete per prevenire le cadute
Adozione di misure di sicurezza obbligatorie
Se non sono presenti dispositivi di protezione collettiva (DPC) come parapetti o reti di sicurezza, il datore di lavoro deve fornire DPI adeguati (es. imbracature, linee vita) e assicurarsi che vengano usati correttamente dai lavoratori
Formazione e addestramento obbligatori I lavoratori che operano in quota devono ricevere formazione specifica e aggiornamenti periodici sui rischi e sull’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione L’addestramento pratico è essenziale per ridurre il rischio di infortuni
Il caso: cosa è successo?
Un lavoratore è deceduto a seguito di una caduta dall’alto mentre eseguiva lavori su una copertura L’infortunio è stato attribuito alla mancanza di adeguate misure di sicurezza per prevenire il rischio di caduta
Dove si è verificata la negligenza?
Assenza di dispositivi di protezione collettiva (DPC), come parapetti o reti di sicurezza
Mancata fornitura e controllo sull’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI), come imbracature e linee vita
Scarsa formazione e addestramento dei lavoratori per operare in sicurezza in quota
1. Obbligo di valutazione dei rischi specifici
La Corte ha ribadito che il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dettagliata dei rischi legati ai lavori in quota Questo significa:
Identificare le situazioni di pericolo e prevedere scenari di rischio
Individuare misure di prevenzione adeguate.
Aggiornare periodicamente la valutazione dei rischi in base a nuove condizioni di lavoro o a eventuali incidenti
2 Adozione di misure di prevenzione obbligatorie
In assenza di dispositivi di protezione collettiva, il datore di lavoro ha l’obbligo di: Fornire ai lavoratori DPI adeguati come imbracature, caschi e linee vita
Verificare e controllare che i lavoratori li utilizzino correttamente Tali verifiche devono essere documentate
Assicurarsi che siano in perfetto stato e che vengano revisionati periodicamente
Cosa dice la normativa?
Il Testo Unico sulla Sicurezza (D Lgs 81/2008) impone al datore di lavoro di privilegiare sempre le misure di protezione collettiva rispetto a quelle individuali, adottando DPI solo quando non è possibile eliminare il rischio con altre soluzioni
3 Formazione e informazione obbligatorie
La sentenza ha sottolineato che i lavoratori devono ricevere una formazione adeguata e specifica sui rischi dei lavori in quota, inclusi:
�� Corso di addestramento pratico sull’uso corretto di DPI anticaduta La fornitura dei DPI deve essere documentata e tracciata Lo stesso vale per l’addestramento
�� Informazione sui pericoli legati a superfici non sicure, strutture fragili e condizioni meteo avverse
�� Addestramento su procedure di emergenza, compreso il recupero di un lavoratore sospeso in quota
Importante: La formazione non deve essere solo teorica ma anche pratica, e il datore di lavoro deve garantirne l’aggiornamento periodico
Secondo le statistiche INAIL, la caduta dall’alto rappresenta una delle principali cause di infortunio mortale sul lavoro in Italia.
2023: Oltre 100 incidenti mortali dovuti a cadute dall’alto
Settori più colpiti: edilizia, manutenzioni industriali e logistica
Cause più comuni: mancata protezione collettiva, DPI non utilizzati, carenza di formazione
La sicurezza non è un ’opzione, è un obbligo Investire nella prevenzione significa proteggere la vita dei lavoratori e tutelare l’azienda da gravi responsabilità legali
Per garantire il rispetto degli obblighi normativi e semplificare la gestione della sicurezza sul lavoro, l’utilizzo di un software strutturato come Q-81 HSE può fare la differenza. Una soluzione digitale permette di monitorare i rischi, gestire i DPI, pianificare le verifiche e tracciare ogni attività in modo efficace e conforme
Le scaffalature devono rispettare specifiche norme tecniche per garantire sicurezza strutturale e sismoresistenza, in base alla norma EN 16681 e alle NTC 2018 È obbligatoria la dichiarazione di conformità, la verifica della pavimentazione e la manutenzione periodica. La marcatura CE è prevista solo in alcuni casi, come per le scaffalature integrate all’edificio o compattabili È inoltre necessario designare un responsabile per la sicurezza delle scaffalature (PRSES).
Scopri nel dettaglio tutti gli obblighi, i documenti richiesti e le modalità di verifica
La pubblicazione della norma EN 16681 nel 2016 ha dato ai progettisti uno strumento utilizzabile che, insieme alle Leggi dello Stato (NTC 2018), costituisce il riferimento bibliografico per quella speciale tipologia di struttura che le scaffalature rappresentano nelle loro molteplici declinazioni d’impiego
Dato che la progettazione sismoresistente di qualsiasi struttura dipende dalla posizione geografica del luogo di installazione rispetto al reticolo sismico nazionale, oltreché dalle condizioni dell’edificio ospitante e dai carichi di utilizzo, si sono resi necessari nuovi strumenti di comunicazione tra cliente e fornitore, affinché il primo trasmetta tutti i dati di sua competenza al fornitore che formula un progetto adeguato e restituisce al cliente le informazioni vincolanti nel modo più comprensibile possibile
Rispetto ad una scaffalatura del passato, una scaffalatura sismo-resistente deve essere in grado di resistere a spinte orizzontali molto forti, derivanti dalla accelerazione al suolo che si ha in caso di sisma e dalle masse disposte sulla scaffalatura stessa. Queste azioni orizzontali, proporzionali ai carichi disposti sui correnti, possono arrivare in qualsiasi direzione sulla scaffalatura che viene resa resistente nelle due direzioni principali, longitudinale e trasversale
La scaffalatura sismo-resistente è progettata per lo specifico luogo di installazione e per la precisa configurazione geometrica, di carico e di destinazione d’uso, e non può essere spostata, riconfigurata o destinata ad altro uso senza una nuova verifica.
Il dimensionamento sismico della scaffalatura comporta la trasmissione di notevoli sollecitazioni (trazione/compressione) alla pavimentazione e alla fondazione del locale ospitante È quindi necessario da parte del committente verificare preliminarmente che le fondazioni siano in grado di sopportare i carichi derivanti dalle sollecitazioni sismiche poiché i risultati di tale indagine condizionano in modo significativo la realizzazione delle scaffalature
Si considerano tre tipi di rischio per le scaffalature:
1.rischio di collasso della struttura
2 rischio di caduta della unità di carico
3 rischio di caduta della merce
ATTESTATO DI CONFORMITÀ
Il costruttore deve fornire una dichiarazione di conformità alle norme che sono state utilizzate per il dimensionamento della struttura e degli spazi pertinenti
In accordo con quanto prescritto dalla UNI EN 15635 riguardo alla necessità di svolgere opportuna manutenzione agli impianti di scaffalature e a quanto prescritto più in generale dalla NTC 2018, l’implementazione di un sistema di manutenzione programmata sulle scaffalature è raccomandata laddove si sia correttamente condotta la valutazione del rischio del luogo di lavoro
Il costruttore è in grado di fornire un manuale di montaggio dei particolari strutturali più comuni, al fine di suggerire gli interventi di manutenzione più semplici
MARCATURA CE DELLE SCAFFALATURE
I componenti di un sistema di scaffalature che sia parte integrante di un edificio (e quindi sostenga o contribuisca a sostenere il tetto dell’edificio o le pannellature esterne) sono considerati un prodotto da costruzione secondo il Regolamento 305/2011 (vedi documento TR17052-Annex A) e pertanto devono essere marcati CE dal Fabbricante
Un sistema di scaffalature che NON sia parte integrante di un edificio (e quindi occupi aree interne o esterne, senza costituire un elemento strutturale principale o secondario dell’edificio) non è un prodotto da costruzione (vedi documento TR17052Annex B) e dunque non può essere marcato CE ai sensi del Regolamento UE 305/2011 dei prodotti da costruzione. Un sistema di scaffalature compattabili, costituito da scaffalature montate su carrelli (o basi mobili), deve essere marcato CE con riferimento alla Direttiva Macchine 2006/42/CE
La marcatura CE deve riferirsi all’intero sistema “scaffalature+basi” e pertanto la sola marcatura CE delle unità mobili e della componentistica elettromeccanica in esse contenuta non è sufficiente a testimoniare la conformità della scaffalatura mobile alla Direttiva Macchine
Come specificato dalla Direttiva Macchine sopra citata, la marcatura CE deve essere apposta da chi immette il sistema nel mercato Un approfondimento sul tema è disponibile nell’ allegato 5 “Inquadramento normativo delle scaffalature mobili”
Si ricorda inoltre che apporre la marcatura CE su un prodotto che non rientra nel campo di applicazione di alcun regolamento europeo è un atto illecito e perseguibile secondo le leggi dell’Unione Europea
La Commissione Europea è molto chiara nell’affermare questo concetto direttamente sul suo sito web:
“Not all products must have CE marking It is compulsory only for most of the products covered by the New Approach Directives It is forbidden to affix CE marking to other products
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Una scaffalatura, per rispondere ai requisiti di sicurezza rispetto al rischio sismico dovrà quindi avere:
Attestazione del costruttore di conformità alle norme UNI
UNI EN 16681 per il dimensionamento delle scaffalature in area sismica
UNI EN 15512 per il dimensionamento delle scaffalature statiche
UNI EN 15620 per la definizione degli spazi di manovra, delle tolleranze e delle deformazioni (N B solo nel caso di impianto ex novo)
Allegato con dimensionamento nella specifica area sismica dove la scaffalatura è installata Manuale di montaggio, uso e manutenzione
Dichiarazione di corretta installazione, con verifica che le fondazioni siano in grado di sopportare i carichi derivanti dalle sollecitazioni sismiche
Per facilitare la comprensione degli obblighi previsti, ecco una sintesi grafica dei principali requisiti
La scaffalatura soggetta a continui cicli di carico e scarico mediante carrelli elevatori e macchine di qualsiasi tipo è esposta all’usura e al rischio di danneggiamenti per contatti involontari con i mezzi di movimentazione
Il controllo dello stato di usura e di danno è fondamentale per mantenere costante la sicurezza dell’impianto e sono da condurre come specificato nella norma UNI EN 15635 In particolare, in caso di evento sismico, tutto l’impianto deve essere ricontrollato per confermare l’integrità strutturale e il corretto stato delle connessioni
PRSES - (PERSON RESPONSIBLE FOR STORAGE EQUIPMENT SAFETY)
La norma UNI EN 15635 stabilisce la necessità di designare una persona incaricata di controllare periodicamente lo stato delle scaffalature allo scopo di monitorare la sicurezza dei sistemi di stoccaggio. Il PRSES è, in altre parole, colui che verifica che le attrezzature siano in buone condizioni e che i metodi di lavoro degli operatori siano sicuri Inoltre, la normativa affida a questa persona due compiti: quello di garantire che le ispezioni dei sistemi di stoccaggio avvengano a intervalli regolari, e quello di mantenere un registro delle stesse
La UNI EN 15635 relativa alle strutture metalliche indica che il PRSES deve incaricarsi di raccogliere tutte le informazioni relative allo stato delle scaffalature Ad esempio, se una struttura subisce un urto, l’operatore responsabile deve avvisare il PRSES, il quale valuterà il danno prima che avvenga lo scarico della merce
Allo stesso modo la norma stabilisce la natura obbligatoria di due tipi di verifiche che servono a certificare la sicurezza delle scaffalature metalliche in magazzino:
Audit interni: sono effettuati dal PRSES (con cadenza periodica settimanale o quando si verifica un incidente in magazzino) e consistono in un’ispezione visiva esauriente di tutte le parti che compongono le scaffalature (travi, traverse, montanti ecc )
Audit esterni: sono verifiche affidate a società esterne, spesso fornitrici delle scaffalature. In questo tipo di audit si effettua un’ispezione tecnica delle scaffalature (annuale e obbligatoria) per valutarne lo stato Un codice colore (verde, ambra o rosso) indicherà lo stato di ogni struttura
UNI EN 15635 è una norma europea il cui obiettivo è garantire il corretto stato delle scaffalature metalliche del magazzino e, quindi, la sicurezza delle merci e del personale che opera al suo interno
La legislazione UNI non è obbligatoria, sebbene questo dipenda dalle normative in vigore in ciascun paese e dalla legislazione nazionale In ogni caso lavorare con attrezzature di stoccaggio in cattive condizioni può comportare gravi conseguenze per l’azienda: può causare danni alla merce e ai lavoratori o mettere a rischio la produzione, arrecando così gravi danni economici
I corsi per il PRSES vengono generalmente erogati dai costruttori delle scaffalature
Per le aziende che vogliono gestire in modo strutturato e digitalizzato gli adempimenti normativi e le attività di verifica, Nord Pas mette a disposizione la propria esperienza consulenziale e il software Q-81 HSE, che consente di monitorare in modo puntuale le fasi di installazione, manutenzione e controllo periodico Una soluzione integrata per garantire tracciabilità, efficienza e sicurezza in ogni fase del processo
E' stato pubblicato il 24 maggio in Gazzetta Ufficiale il nuovo Accordo del 17 aprile 2025, che definisce durata, contenuti e modalità dei corsi di formazione e aggiornamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro Tra le principali novità:
- verifica finale obbligatoria per tutti i corsi
- aggiornamento biennale per i preposti
- riconoscimento della formazione pregressa se conforme
- nuovi corsi per attrezzature come carroponte, CRF e CMM
- rafforzamento della valutazione dell'efficacia formativa sul lavoro
La pubblicazione di tale “accordo quadro” comporta ovviamente la necessità di adeguare le librerie di dati resi disponibili in Q-81 HSE, oltre a richiedere l’introduzione di nuove funzionalità ad hoc come campi specifici per raccogliere determinate informazioni o stampe da produrre ed archiviare automaticamente
Nella Gazzetta Ufficiale n 119 del 24 maggio 2025 è stato pubblicato l’accordo del 17 aprile 2025, stipulato tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, in attuazione dell’articolo 37, comma 2, del D Lgs 81/2008 L’accordo definisce la durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dal medesimo decreto
NOVITA’ PRINCIPALI
1) individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione obbligatoria a carico del datore di lavoro
2) individuazione delle modalità della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa;
3) il monitoraggio dell’applicazione degli accordi in materia di formazione, nonché’ il controllo sulle attività formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa
TABELLA
Le frequenze di aggiornamento vengono calcolate in funzione della data dell’attestato dell’ultimo corso frequentato.
Erogazione e documentazione
Sostanzialmente le modalità erogazione del corso rimangono invariate ovvero: presenza fisica video conferenza sincrona e-learning modalità mista
Tali modalità sono permesse/non permesse tenendo conto del corso da erogare (tabella apposita per i corsi base piuttosto che aggiornamento)
La documentazione richiesta è: il progetto formativo, registro presenza, verifiche finali, attestati, fascicolo del corso (da conservare per almeno 10 anni)
REQUISITI ORGANIZZATIVI E TECNICI, MODALITÀ E PROCEDURE OPERATIVE
PER I CORSI IN PRESENZA
Tutti i corsi di formazione disciplinati dal presente accordo possono essere erogati mediante la formazione in presenza La formazione in presenza può essere erogata direttamente nell’ambiente di lavoro del discente
Nell’ambito della formazione si può fare ricorso a break formativi, formazione on the job, corsi di formazione su moduli pratici che richiedono l’utilizzo di specifici spazi di lavoro e di specifiche attrezzatture.
Laddove si faccia ricorso a break formativi la formazione viene erogata direttamente all’interno dei reparti aziendali e presso le postazioni dei lavoratori stessi La formazione dovrà avvenire ad opera di un docente in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, affiancato dal preposto, dovrà essere breve (15-30 minuti) e dovrà essere rivolta a piccoli gruppi di lavoratori basandosi su specifici aspetti legati all’attività lavorativa. I break formativi sono finalizzati ad apportare un aggiornamento continuo riguardo ai rischi legati alla mansione, al luogo di lavoro, alle attrezzature/sostanze utilizzate ed alle tecniche di prevenzione Gli stessi sono ritenuti validi ai fini della formazione specifica e per l’aggiornamento dei lavoratori
Anche per questa modalità di erogazione valgono le stesse considerazioni metodologiche descritte nella microprogettazione
Corso per LAVORATORI, DATORI DI LAVORO E LAVORATORI AUTONOMI CHE OPERANO IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI = durata minima 12h di cui 8h parte pratica e aggiornamento quinquennale di 4h
Corsi per l’abilitazione degli operatori per le attrezzature di cui all’articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81/2008 = è stato aggiunto
1 l’addetto alla conduzione di macchina agricola raccoglifrutta (comunemente detta carro raccoglifrutta CRF) con durata minima 4h+ 4h e aggiornamento quinquennale di 4h;
2.l’addetto alla conduzione di caricatori per la movimentazione di materiali (CMM) con durata minima 4h+ 4h e aggiornamento quinquennale di 4h;
3 l’addetto alla conduzione carroponte con durata minima 4h+ 6h o 7h (a seconda della configurazione) e aggiornamento quinquennale di 4h
Modalità e criteri di verifica degli apprendimenti dei corsi di formazione e di aggiornamento (tabelle corsi/modalità di verifica)
Test: somministrabili anche in itinere, per un totale minimo di 30 domande ciascuna con almeno tre risposte alternative (esito positivo dato dalla risposta corretta ad almeno il 70% delle domande);
Colloquio individuale: individuale finalizzato a verificare le competenze acquisite durante il corso;
Simulazione: simulazione finalizzata alla verifica delle competenze tecnico-professionali attinenti al ruolo rivestito nel contesto lavorativo;
Prove pratiche: previste per i lavoratori che operano in ambiente confinato e di sospetto di inquinamento e lavoratori che utilizzano attrezzature di lavoro da eseguire come riportato nei punti 7 e 8, parte II dell’Accordo.
Test: minimo 10 domande ciascuna con almeno tre risposte alternative (esito positivo dato dalla risposta corretta ad almeno il 70% delle domande) in relazione all’oggetto dell’aggiornamento; Colloquio individuale: finalizzato a verificare le competenze acquisite in relazione all’oggetto dell’aggiornamento; Prova pratica: consistente nella verifica delle capacità di utilizzare in sicurezza le attrezzature di lavoro o di operare in ambiente confinato e di sospetto di inquinamento.
Normalmente il monitoraggio si basa sulla valutazione di tre livelli:
– Valutazione di gradimento, cioè della qualità percepita dall’utente;
– Valutazione degli apprendimenti;
– Valutazione dell’efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa
VERIFICA DELL’ EFFICACIA DELLA FORMAZIONE DURANTE LO SVOLGIMENTO
DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA
Tale valutazione dovrà essere svolta a posteriori, a una certa distanza di tempo dal termine del corso, durante lo svolgimento della prestazione lavorativa e dovrà constatare l’applicazione al lavoro di: conoscenze, abilità e competenze acquisite dai discenti mediante l’intervento formativo; comportamenti e pratiche abituali inerenti all’organizzazione, quali la corretta applicazione di procedure, schede lavorative, protocolli, ecc
Al fine di verificare l’efficacia dell’attività formativa nei confronti dei soggetti di cui all’art 37 comma 2 lett b) del D lgs 81/08 durante lo svolgimento della prestazione lavorativa, il datore di lavoro, eventualmente anche con il supporto del RSPP può utilizzare una delle seguenti modalità:
1 Analisi infortunistica aziendale Per la valutazione dell’efficacia dell’attività formativa può essere adottato un modello di studio pre-post, misurando l’incidenza infortunistica prima e dopo l’intervento formativo inclusi i “mancati infortuni” Le informazioni raccolte consentono di effettuare l’analisi pre-post sugli infortuni e i “mancati infortuni” nell’arco temporale prescelto Laddove l’analisi evidenzi carenze nelle conoscenze, competenze e abilità dei lavoratori, si dovrà valutare la possibilità di adottare azioni correttive
2 Questionari da somministrare al personale Si tratta di valutare tramite un questionario di autovalutazione l’acquisizione di comportamenti sicuri da parte dei lavoratori destinatari dell’attività formativa. Il questionario può essere elaborato in base a diversi elementi: la percezione del pericolo da parte dei lavoratori, la conoscenza delle misure di sicurezza aziendali, la percezione dell’esperienza da parte del lavoratore
3 Check list di valutazione La check list deve misurare la valutazione di efficacia dell’attività formativa attraverso l’osservazione dei comportamenti dei lavoratori nei confronti delle misure relative alla salute e sicurezza del lavoro. Si deve pertanto definire una checklist che risponda ad una serie di osservazioni per poter verificare se il lavoratore ha adottato dei comportamenti sicuri Ad esempio, si possono individuare i seguenti elementi: utilizzo dei DPI, corretto utilizzo attrezzature, rispetto delle procedure di lavoro Il check diventa, nel contempo, strumento di valutazione dell’efficacia della formazione durante l’attività lavorativa e strumento di controllo da parte dei soggetti della prevenzione aziendale
Nell’ambito della riunione periodica deve essere verificato il raggiungimento dei risultati attesi e rilevata l’efficacia formativa attraverso gli indicatori, i criteri e gli strumenti stabiliti in sede di progettazione
Qualora la formazione costituisca a tutti gli effetti un titolo abilitativo all’esercizio della funzione esercitata – come a titolo esemplificativo, nel caso del RSPP/ASPP, del Coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione, degli operatori addetti all’uso delle attrezzature di cui all’art. 73, comma 5, del d.lgs. n. 81/2008 per le quali è richiesta una specifica abilitazione, ecc - tale funzione non è esercitabile se non viene completato l’aggiornamento previsto per i rispettivi corsi
L’assenza, nei limiti di 10 anni, della regolare frequenza ai corsi di aggiornamento non fa venir meno il credito formativo maturato dalla regolare frequenza ai corsi abilitanti e il completamento dell’aggiornamento, pur se effettuato in ritardo, consente di ritornare ad eseguire la funzione esercitata. Gli RSPP, gli ASPP e i Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione, per poter esercitare la propria funzione, trascorsi i cinque anni dalla prima abilitazione, devono poter dimostrare, all’atto dell’affidamento dell’incarico, che nel quinquennio antecedente all’affidamento dell’incarico hanno partecipato a corsi di aggiornamento per un numero di ore non inferiore a quello minimo previsto
FORMAZIONE SPECIFICA
Con riferimento alla lettera b) del comma 1 e al comma 3 dell’articolo 37 del D lgs n 81/08, la formazione deve avvenire nelle occasioni di cui alle lettere a), b) e c) del comma 4 del medesimo articolo
(La formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in occasione:
1 a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; 2 b) del trasferimento o cambiamento di mansioni; 3.c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose), ed avere durata minima di 4, 8 o 12 ore, in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda Tali aspetti e i rischi specifici di cui ai Titoli del D lgs n 81/08 successivi al I costituiscono oggetto della formazione.
Nell’aggiornamento non è compresa la formazione relativa al trasferimento o cambiamento di mansioni o laddove l’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose comporti un cambiamento delle mansioni lavorative svolte
DISPOSIZIONI TRANSITORIE
Vi è 1 anno di tempo, da quando entra in vigore, per avviare corsi secondo gli ASR precedenti e per i corsi CPS e CSE Allegato XIV del D.Lgs. 81/08.
I datori di lavoro hanno tempo 2 anni da quando entra in vigore per concludere il corso I corsi di formazione per datore di lavoro, già erogati alla data di entrata in vigore del presente accordo, i cui contenuti siano conformi al presente accordo sono riconosciuti
L’aggiornamento dei suddetti corsi parte dalla data di fine corso riportata nell’attestato
Preposti: L’obbligo di aggiornamento per il preposto, per il quale il corso di formazione o aggiornamento sia stato erogato da più di 2 anni dalla data di entrata in vigore del presente accordo, dovrà essere ottemperato entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente accordo
Formazione dei lavoratori, datori di lavoro e lavoratori autonomi che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati: da concludersi entro 12 mesi dall’entrata in vigore dell’ASR I corsi di formazione inerenti ai lavoratori, datori di lavoro e lavoratori autonomi che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati già erogati alla data di entrata in vigore del presente accordo, i cui contenuti siano conformi al presente accordo sono riconosciuti
La formazione per le nuove figure di operatori specializzati (addetto alla conduzione di macchina agricola raccoglifrutta, addetto alla conduzione di caricatori per la movimentazione di materiali, addetto alla conduzione carroponte) devono essere frequentati in modo che gli stessi vengano conclusi entro e non oltre il termine di 12 mesi dall’entrata in vigore del presente accordo, ossia entro il 24 maggio 2026
Riconoscimento formazione pregressa operatori specializzati all’utilizzo di attrezzature speciali (addetto alla conduzione di macchina agricola raccoglifrutta, addetto alla conduzione di caricatori per la movimentazione di materiali, addetto alla conduzione carroponte) già erogati alla data di entrata in vigore del presente accordo, i cui contenuti siano conformi al presente accordo, sono riconosciuti
Formazione dei lavoratori somministrati
Per la formazione dei lavoratori in caso di somministrazione di lavoro si fa riferimento a quanto previsto dall’art 35, comma 4 del d lgs 15 giugno 2015, n 81 (non cambia nulla)
La pubblicazione di tale “accordo quadro” ha comportato ovviamente la necessità di adeguare le librerie di dati resi disponibili in Q-81 HSE e l’introduzione di nuove funzionalità ad hoc come campi specifici per raccogliere determinate informazioni o stampe da produrre ed archiviare automaticamente Molte sono inoltre le funzionalità software migliorative apportate al fine di affrontare efficacemente questa nuova evoluzione normativa.
Q-81 HSE, già a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo accordo, risulta quindi aggiornato ai nuovi requisiti, già disponibili dalla prossima release di Giugno Per maggiori informazioni sulle nuove funzionalità apportate al software consulta la pagina Modulo per la gestione della formazione | Q-81 HSE oppure contattaci per saperne di più
L'INAIL ha recentemente aggiornato la sua metodologia per la valutazione dello stress lavoro-correlato, introducendo un modulo specifico per affrontare le sfide emergenti legate al lavoro da remoto e all'innovazione tecnologica
Questo aggiornamento mira a supportare le aziende nell'identificazione e gestione dei rischi psicosociali associati a nuove modalità lavorative, come l'iperconnessione, il tecnostress e la difficoltà nel bilanciare vita privata e professionale.
L’INAIL ha recentemente aggiornato la Metodologia Stress Lavoro Correlato (SLC) contestualizzandola anche per le aziende che hanno al loro interno dipendenti che lavorano da Remoto/Smart Working I cambiamenti in corso nel mondo del lavoro fanno emergere la necessità di anticipare e gestire i rischi psicosociali emergenti, come l’iperconnessione, la sfocatura dei confini tra vita privata e lavorativa, la pressione dovuta all’uso intensivo delle tecnologie e il cosiddetto tecnostress L’aggiornamento consiste nell’integrazione della precedente metodologia con moduli aggiuntivi che indagano per misurare il livello di adeguatezza dell’implementazione di queste “ nuove ” modalità di lavoro.
La metodologia è destinata a tutte le organizzazioni pubbliche e private in cui il lavoro da remoto e l’uso delle ICT (Information and Communication Technologies) siano ormai prassi consolidata, quali: Settore del terziario avanzato: aziende di consulenza, servizi finanziari, assicurativi, informatici, telecomunicazioni, professionisti digitali e tutte quelle organizzazioni ad alta intensità di utilizzo di strumenti tecnologici e digitali Tutte le organizzazioni con lavoro da remoto: aziende pubbliche o private, indipendentemente dal settore, purché abbiano implementato modalità di lavoro da remoto, smart working, telelavoro o lavoro a distanza Contesti organizzativi con forte innovazione tecnologica: aziende dove sono state integrate nuove tecnologie hardware/software che modificano processi lavorativi, richiedendo nuove competenze e modifiche nella gestione operativa e delle relazioni.
La metodologia aggiornata comprende i seguenti Strumenti Operativi: Lista di controllo integrata
Utilizzata nella fase preliminare, indaga aspetti chiave del lavoro da remoto e dell’uso delle tecnologie, come la dotazione tecnologica adeguata, la formazione ricevuta e le procedure per garantire il diritto alla disconnessione
Questionario strumento indicatore
Nella fase di valutazione approfondita, analizza percezioni e vissuti dei lavoratori rispetto a carico di lavoro tecnologico, invasività, conflitto casa-lavoro, accettabilità degli strumenti e criticità specifiche del lavoro remoto
Sistema di calcolo delle soglie di rischio
Il punteggio relativo al lavoro da remoto e innovazione tecnologica non incide sul punteggio complessivo derivante dalla somma di Eventi sentinella, Contenuto e Contesto del lavoro, già insito nella metodologia e basato su analisi psicometriche e statistica avanzata
È uno strumento integrativo per approfondire gli aspetti legati alle nuove modalità di lavoro e uso delle tecnologie in evoluzione, aiutando una gestione più efficace e consapevole.
Questo aggiornamento aiuta le aziende a:
Valutare i rischi psicosociali connessi all’innovazione digitale
Adottare azioni preventive
Gestire con consapevolezza lo smart working
Digitalizza la gestione con Q-81 HSE
Affrontare i rischi psicosociali richiede anche strumenti digitali avanzati: con il modulo Q-81 HSE dedicato alla valutazione Stress Lavoro-Correlato, puoi integrare l’intero processo valutativo nel tuo sistema HSE, automatizzando raccolta dati, analisi e monitoraggio continuo
Il nostro impegno ed i nostri investimenti continuano senza sosta! I progetti ai quali stiamo lavorando:
Nuova release 7.3.0 di Q-81 HSE;
Nuova unit Q-81 HSE Advisory, specialisti al servizio del cambiamento
Nuova partnership Q-81 HSE in Svizzera e relativo convegno AI AI Q-81 HSE, un cantiere in fermento
Nuova sede Nord Pas, valorizziamo i piccoli borghi del nostro territorio, una seconda casa ai piedi di un castello del 1.200
Progetto Fit-ball Q-81 HSE
Articoli curati dai professionisti di NORD PAS 14000 SRL In questo numero:
Unit Q-81 HSE SOFTWARE
Giulia Franceschina – Product Manager Software Q-81 HSE
Luca Causser - Project Leader Software Q-81 HSE
Unit Q-81 HSE ADVISORY
Febo Frangipane – Ingegnere, RSPP qualificato in tutti i settori ATECO, Consulente HSE Senior
Pierosvaldo Savi – Ingegnere, RSPP qualificato in tutti i settori ATECO, Consulente HSE Senior Alessandro Travanut – Ingegnere, Consulente Senior Sistemi di Gestione QHSE