NMmagazine Ottobre 2020 Numero 9

NM

Issue 9 10/2020

magazine

Il tuo destino non è questione di fortuna, ma questione di scelte.

Il vero fallimento è rinunciare

La prima e unica rivista italiana sul Network Marketing globale dedicata ai Networker

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SOMMARIO

08 TOP LEADER SILVIA FONTANA 18 TOP LEADER DENISE SPINELI 22 RUBRICA NM NM GLOBAL 44 TOP TRAINER MAX FORMISANO 48 RUBRICA NM

NM E DISABILITA’

56 TOP LEADER

MARILOU PEDRETTI

64 TOP LEADER CHIARA ROSIGLIONI 70AZIENDA COIN SHARE 74RUBRICA KEY PERFORMANCE IND. 84 TOP TRAINER VALERIO FIORETTI 94 TOP TRAINER RENZO MAGGIORE 2 www.nmmagazineworld.com

SOMMARIO

100 RUBRICA NM LO SAPEVI CHE? 110 RUBRICA NM NEL PROSSIMO NUMERO 120 RUBRICA NM GUARDIAMO CON ALTRI OCCHI 126 RUBRICA NM USA vs ITALIA 134 RUBRICA NM NETWORK WEB MARKETING 136 RUBRICA NM LUCA VANIN WEBINAR PRO 140 RUBRICA NM LO YIN E LO YANG DEL NM LE RUBRICHE ✓ NM Global ✓ NM e Disabilità ✓ Key Performance Ind. ✓ Saper Essere ✓ Lo sapevi che? ✓ Network Web Marketing ✓ Webinar Pro ✓ Lo Yin e lo Yang del NM

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NM MAGAZINE WORLD

NSINCE 2016 EDITORE A.C. Purify Club C.F. e P.I 90160100328 DIRETTORE RESPONSABILE Klinkon Fulvio DIRETTORE EDITORIALE PROGETTO NM MAGAZINE Roberto Carboni GRAFICA a cura di Klinkon Fulvio CREDITI FOTO Pexel.com TRADUZIONI Stefano Cortello PRODUZIONE Shark Enterprise HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE Carboni Roberto - Klinkon Fulvio - Luca Vanin - Renzo Maggiore - Marco Antuzi Valerio Fioretti - Andrea Tamburelli MEDIA PARTNER Radio Diffusione Europea Shark Enterprise PUBBLICITA’ Roma Comunicazione

In un periodo in cui si può pensare di rallentare sul piano lavorativo la nostra categoria ha dato il meglio di se facendo capire che questo tipo di attività non ha lunedì o periodi obbligati per andare in vacanza.

Infatti uno degli obiettivi del Networker è quello di poter gestire liberamente il proprio tempo e di poter andare al mare anche d'inverno (magari non in Italia) o di poter andare in piscina alle 10 di un qualunque giorno della settimana. Può programmare la sua giornata e può lavorare da dove e come vuole.

Quindi buone vacanze e buon lavoro a tutti !!

La rivista è solo il biglietto da visita del progetto NM magazine World. I nostri canali di comunicazione e visibilità a vostra disposizione sono ben più ampie: il sito con blog ed altre rubriche mirate, la web tv, la rubrica radiofonica (in collaborazione con Radio Diffusione Europa), l'app per IOS, Android e PWA e....

UN CORDIALE SALUTO E BUON LAVORO

COPRYRIGHT I contenuti di questa rivista sono protetti dalla legge sul copyright.

Tutti i diritti sono riservati Testata in fase di registrazione presso il Tribunale di Trieste

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“Quindi abbiamo deciso di crearci i nostri punti di distribuzione assieme ai Networker che hanno attivitĂ commerciali o punti strategici di ritrovo, e che vogliono far parte di questo progetto.â€? www.nmmagazineworld.com

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NMmag Point

Chi vorrà candidarsi a diventare un NMmag Point deve avere queste caratteristiche: 1) il punto vendita dove si posizionerà l'espositore deve essere un luogo di incontro e compatibile con le esigenze del prodotto venduto 2) Il titolare o chi lo rappresenta deve avere famigliarità con il mondo del Network Marketing e sposare il progetto di NMmagazine in termini di valori, vision, e mission.

Il titolare del point non ha costi di affitto e le riviste o merce da vendere è in conto vendita, (quindi nessun esborso preventivo) il titolare del point riceve un margine commerciale dal prodotto venduto da lui stesso e un margine del prodotto venduto dal comparto vendita di NMmagazine che verrà recapitato nel point per il ritiro da parte degli abbonati.

Facciamo una importante premessa, la nostra esperienza in ambito editoriale con la distribuzione di riviste nelle edicole è stata (purtroppo) costellata di problematiche che non stiamo qui a spiegarvi per non tediarvi con inutili discorsi, vi basta sapere che nonostante si producevano 15.000 /20.000 copie in tiratura nelle edicole non arrivavano più di 2000/3000 riviste mandando al macero più del 70% che non usciva nemmeno dai magazzini.

Per informazioni www.nmmagazineworld.com oppure al cell. +393314518023

Fatta questa premessa, abbiamo deciso che per NMmagazine non avremmo seguito lo stesso percorso perché è troppo importante quello che stiamo facendo e vogliamo che arrivi a tutti e soprattutto ogni mese.

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La mia è una storia di successo, ma non è il successo di per sé che dà senso al mio percorso, quanto piuttosto la conquista della libertà, libertà personale, economica e sentimentale, per me e per la mia famiglia.

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SILVIA FONTANA

In questi tempi di incertezza economica e sociale, desidero raccontare la mia storia nella speranza che possa essere di ispirazione e incoraggiamento per tutte le persone che si trovano a vivere un periodo difficile, che hanno sogni più grandi di loro, che sono alla ricerca di una occasione nella vita che li liberi dalle catene dell’abuso, della povertà o della sopraffazione. O che, semplicemente, hanno deciso di chiedere alla vita qualcosa di straordinario.

La mia è una storia di successo, ma non è il successo di per sé che dà senso al mio percorso, quanto piuttosto la conquista della libertà, libertà personale, economica e sentimentale, per me e per la mia famiglia.

Gli inizi

Avevo a malapena i soldi per dare da mangiare ai miei figli, ma ho imparato l’inglese e sono tornata a scuola. Di giorno frequentavo i corsi e la sera lavoravo come cameriera.

La notte che un amico sacerdote mi portò al rifugio per donne vittime di violenza, assieme ai miei figli di 1 e 7 anni, con due cambi di biancheria e 5 dollari in tasca, non avevo idea di come sarebbe stata la mia vita di lì in avanti. Sognare era lusso che non potevo permettermi allora. Ero spaventata, ma pensavo che qualsiasi cosa sarebbe stata meglio di dove mi trovavo.

Sapevo solo che non volevo più rimanere in una relazione violenta e avevo preso una decisione: che per quanto difficile potesse essere, io ce l’avrei fatta. E, caspita, se è stato difficile! Ma è stato anche un esaltante percorso di affrancamento e di crescita personale che mi ha fatto diventare la donna forte, capace e indipendente che sono oggi.

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con in mano il mio diploma, ho cominciato l’attività di estetista facendo trattamenti in casa.

Sono nata a Cervia, ma ho vissuto a Manfredonia con i miei nonni fino all’età di sei anni, quando mio padre mi venne a prendere e mi trapiantò a forza in Romagna, perché non crescessi come una donna del sud. Sono cresciuta con un padre violento ed egoista e una madre piena d’amore, ma molto sottomessa. Era quasi inevitabile che finissi, giovanissima, con un uomo violento a vivere una vita di sottomissione.

Emigrammo in Canada nel 1982 e speravo che, in un mondo tutto nuovo per noi, il mio matrimonio prendesse una diversa piega. All’inizio fu così, ma poi, nel giro di pochi anni, mi trovai di nuovo nella stessa situazione di violenza, con in più due figli e una condizione di totale soggezione. Quando sono scappata da mio marito non avevo ancora il permesso di soggiorno, non conoscevo la lingua, avendo solo frequentato la comunità italiana di Toronto, ero priva di istruzione, isolata dalla famiglia, con poche conoscenze e nessuna risorsa economica. È stato l’amore per i miei figli a darmi la forza di spezzare quel legame malato. E avendo raggiunto il punto più basso della mia esistenza, proprio da lì ho cominciato a risalire. A rinascere. Proprio da quella casa d’accoglienza dove, sola con due bambini, ho dovuto ricostruire la mia vita partendo da zero.

La mia carriera di imprenditrice Avevo a malapena i soldi per dare da mangiare ai miei figli, ma ho imparato l’inglese e sono tornata a scuola. Di giorno frequentavo i corsi e la sera lavoravo come cameriera. Dopo due anni di studi,

Il mio desiderio di riscatto era così forte, il mio “perché” così potente, che non mi sono tirata indietro di fronte al sacrificio e al duro lavoro, e in pochi anni ho aperto un mio centro estetico, con diversi dipendenti e una clientela di classe. Poi ho cominciato a distribuire in Canada apparecchiature per centri estetici importate dall’Europa e successivamente ho costituito un franchise per centri estetici di cui ho venduto decine di licenze in tutto il Canada.

L’attentato alle torri di New York nel 2001 ebbe come conseguenza una grave crisi economica, e il business dei centri estetici ne fu investito in pieno. Persi la mia azienda, ma avevo una bella casa e molti soldi da parte. Così, decisi che per qualche anno avrei fatto la mamma a tempo pieno, in attesa di una nuova occasione imprenditoriale.

L’incontro con il Signore In Canada ho fatto anche l’incontro con il Signore, tramite una chiesa evangelica che mi ha fatto conoscere il volto pulito del cristianesimo. La fede religiosa ha avuto una influenza profonda anche nella mia esperienza professionale: in tutte le mie scelte, di vita come di lavoro, mi sono sempre affidata alla Sua guida, cercando di prendere decisioni che andassero nella direzione di un bene il più possibile inclusivo, quindi non solo mio, ma di tutte le persone coinvolte.

In particolare, nell’ambito del Network Marketing, credo fermamente all’importanza di un atteggiamento fondato sull’etica e sulla correttezza. Credo che dobbiamo imparare a fare quello che è giusto anche quando non corrisponde al nostro interesse materiale immediato.

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Soprattutto, l’esperienza religiosa mi ha ricollegato con la dimensione della missione, un mio vecchio sogno di bambina. Ricordo, infatti, che dietro la casa del nonno in cui ho passato la mia infanzia, c’era un orfanotrofio. Guardavo i bambini di là dal recinto e mi trovavo a immaginare che da grande avrei aiutato anch’io i bimbi meno fortunati.

In quei due anni in cui sono rimasta a casa con i miei figli, il mio desiderio di andare in missione si rafforzò, ma scoprii ben presto che per andare in missione servivano tempo e soldi. Così cominciai a pregare il Signore che mi desse la possibilità di avere le risorse necessarie per fare una esperienza di missione.

L’incontro con il Network Marketing Fu proprio in questo periodo che venni per la prima volta in contatto con il mondo del Network Marketing. Ad una fiera di un piccolo paese fuori Toronto, un distributore aveva messo uno stand con un lettino da estetista. Attirò subito la mia attenzione. Mi stesi sul lettino e con aria di sfida dissi: ok, fatemi vedere che miracoli fate qui. Dovetti constatare che si trattava di un prodotto fenomenale. Forte della mia esperienza di imprenditrice tradizionale, chiesi subito l’esclusiva per la distribuzione in Europa: quanti milioni di fatturato volete che faccia per darmi l’esclusiva?

Con mia grande sorpresa, il distributore mi spiegò che il prodotto era distribuito con il Network Marketing, e che l’azienda non concedeva esclusive. Mi sembrò una follia: avevano un prodotto incredibile e si affidavano per la distribuzione a uno sconquassato gruppo di venditori improvvisati? Come poteva funzionare?

Confesso che ero piena di pregiudizi nei confronti del NM, ma mi lasciai convincere a partecipare ad una riunione, dove una giovane donna piena di entusiasmo (grazie a Mickey Bourne per la sua ispirazione) spiegò che oggi il Network Marketing non era più come nel

Novecento. E mostrando una carta geografica del mondo con una pallina da ping-pong che passava da un paese all’altro, disse: oggi il Network Marketing è come un franchise virtuale. Spalancai gli occhi: ero stata franchisor e capivo bene cosa significa guadagnare una frazione di tutte le entrate di tutti i business della tua organizzazione. Mi iscrissi subito e cominciai a comprendere tutti i pregi del Network Marketing: l’indipendenza di una attività di lavoro autonomo, il basso investimento di avvio, la possibilità di realizzare guadagni importanti. Ma quello che più di tutto mi ha affascinato in questa attività, è il fatto di rappresentare un mezzo di riscatto e di liberazione per tutte le persone – le donne in particolare - che vivono una condizione di oppressione e di soggezione e desiderano affrancarsi da una situazione di infelicità e di schiavitù economica, sociale, relazionale. È così che ho cominciato la mia attività di Networker e nel giro di pochi anni sono arrivata ai vertici della carriera e dei guadagni. Quando ho conosciuto ASEA, nel 2010, ero una professionista affermata e di successo. Ma il progetto di ASEA e soprattutto la figura del fondatore, Verdis Norton, mi avevano completamente conquistata. Ero innamorata dell’azienda e dei suoi dirigenti, del prodotto inimitabile e della cultura aziendale piena di attenzione per il prossimo.

Ero (e sono ancora) così convinta della bontà di questo progetto, che mi misi in testa di portare ASEA in Europa, partendo dal mio paese d’origine, l’Italia.

Fare i pionieri per un nuovo mercato non è un compito facile. Ho ancora vivi nel ricordo il lavoro spossante, le poche ore di sonno, i viaggi, ogni giorno in una nuova città, le lunghe ore sui treni, gli incontri a uno a uno e poi, la sera, le sale degli opportunity meeting. E la fatica di far arrivare il prodotto quando ancora la logistica aziendale non esisteva, le traduzioni in italiano, i video e gli altri strumenti di vendita realizzati con pochi amici che possedevano le competenze necessarie. È servita perseveranza, determinazione, una 11

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giusta attitudine, credere fermamente che sarei riuscita, non arrendersi di fronte a nessun ostacolo. Dopo un anno di duro lavoro c’erano 14 città con gruppi che tenevano regolarmente opportunity meeting. Ho ancora negli occhi le sale piene di gente, l’entusiasmo di quei giorni frenetici, gli amici che si sono uniti a me fin da subito in questa avventura un po’ folle.

Fu per via di questo successo che nel giro di un anno mezzo riuscii a convincere i vertici aziendali che l’Europa era il primo mercato da affrontare nella strategia di internazionalizzazione aziendale, convincendoli a spostare piuttosto l’ingresso in Asia. Così, nell’aprile del 2012, a Roma, in un hotel con più di 600 persone, fu ufficialmente inaugurato il mercato europeo. È stata la sfida più gratificante della mia vita.

I sogni si realizzano Il successo mi ha consentito, in pochi anni, di realizzare tanti dei miei sogni. Il mio “perché” sono sempre stati i miei tre figli. Per loro ho combattuto per farmi spazio nella vita. Negli anni con ASEA li portati in giro per il mondo, in posti da cartolina e nei migliori hotel di lusso. Hanno partecipato ad eventi e fatto formazione con i migliori, da Anthony Robbins a Eric Worre, a T. Harv Eker. Ma li ho anche portati con me in missione, a dormire per terra e mangiare riso e fagioli.

Ho potuto farli studiare nelle migliori scuole private. Li ho aiutati a realizzare i loro sogni: mio figlio è diventato pastore evangelico e mia figlia ha aperto una concessionaria di automobili. Resta la mia figlia più piccola da sistemare, ma ci stiamo lavorando.

Ho vinto premi e scalato i ranking. Sono stata in palcoscenico di fronte a migliaia di persone, vincendo le mie paure per parlare alla gente della mia esperienza, nella speranza che la mia storia possa essere d’aiuto a tante persone.

L’incontro con l’amore Vista l’esperienza traumatica del mio primo matrimonio, all’amore coniugale non credevo più.

Ero rinata dalle ceneri di quella storia dicendomi che mai più nella vita avrei messo la mia felicità nelle mani di un uomo. Avevo lottato e sofferto per essere una donna forte e indipendente: io non ho bisogno di nessuno. E c’ero riuscita.

Ho avuto negli anni alcune relazioni, ma mi sono sempre guardata bene dal cadere nella trappola del coinvolgimento emotivo. Sono state, in certi momenti, belle storie, ma mai storie d’amore.

Come sono fatti gli uomini l’avevo imparato a mie spese, e questi uomini che ho incontrato non hanno fatto altre che confermarmelo. Così, quando è giunto il momento di interrompere quelle relazioni, l’ho fatto senza esitazioni e senza voltarmi indietro.

Tutto questo finché … non ho incontrato quella persona meravigliosa che oggi è il mio compagno di vita e di lavoro. Mi ha restituito la fiducia nel lato maschile del mondo, mi ha dimostrato che una relazione può essere diversa, che si può vivere una esperienza d’amore profonda: un’esperienza che rende più liberi, che ti fa crescere e fiorire, che trasforma gli occhi con cui guardi il mondo.

Siamo diventati partner anche nel business e il nostro affiatamento sul lavoro è un entusiasmante prolungamento del nostro affiatamento sentimentale ed esistenziale. Viaggiamo in tutto il mondo e promuoviamo i prodotti e l’opportunità di un’azienda che sentiamo vicina alla nostra sensibilità. Non c’è niente di più bello di poter condividere con il proprio compagno lo stile di vita esaltante del Networker, libero, vagabondo,

È stato il Network Marketing a rendere possibile tutto questo. Unito alla mia decisione e determinazione che niente e nessuno avrebbe distolto la mia attenzione dai miei obiettivi.

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pieno di incontri e di luoghi eccitanti.

diverse volte, sia con la mia chiesa che con ASEA, che ha una fondazione benefica che organizza missioni in luoghi dove c’è povertà e sottosviluppo.

Ma la missione non è solo quella che si svolge in paesi lontani. Oggi lavoro soprattutto per far crescere le persone, renderle forti, capaci e sicure di sé. Donne bloccate in situazioni di infelicità e oppressione, ma anche uomini che hanno perso il lavoro o chiuso l’attività e a 50 anni non riescono a ripartire. Attraverso il Network Marketing è possibile costruire assieme un percorso di liberazione e di crescita personale e sociale, ripercorrendo il cammino che io stessa ho fatto a partire da quel centro antiviolenza, per arrivare al Triplo Diamante, alla tranquillità economica e alla possibilità di fare del bene agli altri, che è più di ogni altra cosa ciò dà senso a un’esistenza.

A cura di Roberto Carboni

Oggi e domani La mia vita è stata una catena di incontri, alcuni sfortunati, altri molto fortunati, ma tutti questi incontri hanno dato forma alla mia esperienza di donna e di professionista. Credo che le cose più belle del Network Marketing siano la crescita personale e le relazioni personali che si stabiliscono con le persone che si incontrano durante l’attività: persone spesso stupende, sempre uniche, con cui a volta nascono grandi amicizie e persino grandi amori. Amo il Network e voglio continuare a incontrare le persone là dove si trovano, farle crescere e renderle padrone del loro destino.

Ho vinto premi e scalato i ranking. Sono stata in palcoscenico di fronte a migliaia di persone, vincendo le mie paure per parlare alla gente della mia esperienza, nella speranza che la mia storia possa essere d’aiuto a tante persone. È stato il Network Marketing a rendere possibile tutto questo.

Il mio sogno di bambina era quello di andare in missione e di aiutare le persone più sfortunate. Il Network Marketing mi ha dato la possibilità di realizzare questo sogno: sono stata in missione 13 www.nmmagazineworld.com

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finanziario; può avere effetti positivi sul tuo futuro finanziario.

UNA SOCIETÀ DIVERSA DALLE ALTRE ASEA è una società con la quale puoi collaborare in piena fiducia. I fondatori hanno costituito ASEA dopo aver maturato decenni di esperienza in società Fortune 100.

Sin dall’inizio ASEA ha promosso la cultura dell’etica e dell’integrità. È una società globale fondata su una filosofia che antepone i principi ai profitti e che investe nelle persone, una qualità che attira Associati straordinari e competenti.

Oggi ASEA è guidata da dirigenti dotati di grande esperienza sia nel network marketing sia in altri settori. Il loro impegno è costantemente rivolto a una crescita sostenibile, duratura rispettosa dei valori sui cui si fonda la società.

Remunerativa dal primo anno di attività e senza debiti a carico, ASEA produce prodotti unici in uno stabilimento certificato per igiene e qualità da un organismo indipendente. È l’unica titolare dei processi di produzione e li gestisce al 100%, garantendo sempre la massima qualità.

LA NOSTRA VISIONE Ottenere una distribuzione globale proficua e sostenibile di ASEA, stabilendo al contempo un nuovo standard di settore per una gestione professionale basata sui principi, con particolare attenzione allo sviluppo personale dei nostri associati.

Opportunità

UNA STRAORDINARIA OPPORTUNITÀ Se conoscere l’incredibile potenziale della tecnologia di segnalazione Redox ha suscitato il tuo entusiasmo, immagina il potenziale in termini di affari della società che l’ha sperimentata per prima. Entrare a far parte di ASEA, l’unica società a produrre prodotti che si avvalgono di molecole di segnalazione Redox stabili, può avere effetti positivi ben al di là del tuo benessere

Avviare un’attività ASEA ti consente di realizzare i tuoi obiettivi finanziari e, al contempo, di essere padrone del tuo tempo.

Per oltre il 70% delle persone che intraprendono un’attività in proprio, il principale motivo per farlo è: essere il capo di sé stessi. Un’idea niente male, vero?

Il paradigma standard principale-dipendente sta facendo largo alla domanda di lavoro da casa. Il motivo non è semplicemente quello di assumere il controllo delle proprie entrate; si tratta dell’esigenza di avere libertà di tempo, oltre a un maggiore potenziale di reddito.

Sapevi che negli Stati Uniti i laureati guadagnano in media il 15% in meno rispetto a quanto guadagnavano nel 2000? Il calo è quantificabile in 10.000 dollari.

ASEA ti offre l’opportunità di operare in un settore che vale 178 miliardi di dollari e registra vendite al dettaglio quasi doppie rispetto all’industria cinematografica e all’industria musicale messe insieme e l’opportunità di sfruttare due fortissime mega tendenze: lo spostamento globale verso soluzioni di benessere e la crescente domanda di libertà di stile di vita che un’attività svolta da casa offre.

Iniziare è facile. Con un punto di entrata a basso rischio e a basso costo, godi della straordinaria opportunità di crearti un reddito ragguardevole senza i grattacapi di una start up tradizionale. Inventario, scorte di magazzino, dipendenti e retribuzioni sono problemi di cui non dovrai mai preoccuparti. * * Come in qualunque attività, gli utili dipendono sempre dall’impegno personale, dal tempo e dal lavoro dedicati e dagli investimenti dell’Associato.

GUADAGNI A MODO TUO La maggior parte delle persone è abituata a dipendere da un datore di lavoro che versa loro uno stipendio fisso. Tuttavia, questa 15

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regola va scemando, in quanto sempre più persone cercano, e creano, più flussi di reddito.

Il generoso piano dei compensi di ASEA ti offre più possibilità di guadagno.

Rappresenta un ottimo sistema per realizzare il tuo piano di reddito residuo, contando sul tasso di accantonamento straordinariamente elevato di ASEA, di oltre tre volte superiore alla media di settore del 15-20%.

A ogni livello del piano dei compensi di ASEA puoi guadagnare un’entrata extra, che può variare da qualche centinaio a qualche migliaio di dollari al mese. Le commissioni medie* dei ranghi Executive di ASEA sono approssimativamente i seguenti:

Il piano dei compensi ASEA, inoltre, ha sostenuto e premiato molte persone che si sono dedicate a tempo pieno allo sviluppo dell’attività e, come risultato, hanno conseguito l’indipendenza finanziaria. ASEA ha persino creato un club d’élite, il MillionDollar Earners Club.

La base clienti è illimitata e la struttura di commissioni e bonus, efficace e generosa, premia gli Associati in ogni fase del loro percorso. *Le informazioni fornite si basano sugli utili relativi all’anno 2018 realizzati dagli Associati ASEA di rango Executive. Non costituiscono garanzia di un reddito specifico. I risultati variano da persona a persona.

FONTE: SITO UFFICIALE ASEA

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Come leggere il nostro Magazine SEGUI LE ICONE LE ICONE

INFORMAZIONE

Segui le icone all’inizio dell’articolo, ti indicheranno gli argomenti che verranno trattati.

Questo semplificherà la tua lettura.

FORMAZIONE

ISPIRAZIONE

EDUCAZIONE

Come puoi vedere qui a fianco, gli argomenti si dividono in 4 macro aree, e più specificatamente, area INFORMAZIONE dove verranno trattati argomenti generici al mondo che circonda il network marketing, area FORMAZIONE dove verranno trattati argomenti specifici sulla formazione personale e sulla formazione di gruppo, area ISPIRAZIONE dove le storie dei leader che raccontano la loro esperienza nel network marketing potrà essere di ispirazione, e area EDUCAZIONE, dove attraverso argomenti specifici riuscirete a tirare fuori da voi peculiarità e capacità che già possedete ma che hanno semplicemente bisogno di un aiuto per emergere.

Buona lettura

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Denise Micaela Spinelli

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DENISE MICAELA SPINELLI

è laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, CEO di Connecting Table LCC negli Emirati Arabi e fondatrice dell'Imologia. La sua società nasce in occasione dell'Expo2020 anche se quest'ultimo, a causa del Covid19, verrà rimandato al prossimo anno: l’Expo di Dubai inizierà il 1° ottobre 2021 per chiudersi il 31 marzo 2022. Nasce in occasione dell’Expo perché lo scopo di questa company è quello di connettere menti di business differenti per creare nuove opportunità di business e di crescita personale, e il tema dell’Expo di Dubai è per l'appunto “Connecting Minds Creating The Future”.

Oltre all'idea di giocare sul concetto della connessione, il principio alla base di Connecting Table segue quello della legge delle quattro gambe del tavolo, ossia, bisogna avere almeno quattro entrate automatiche per godere della libertà finanziaria. Così, Denise Micaela ha scelto le sue passioni e i suoi settori di competenza come gambe di questo tavolo.

Denise Micaela ci racconta della sua azienda e della sua storia: La prima gamba del nostro tavolo a quattro entrate automatiche è legata al settore della formazione e della crescita personale.

Quest’area prende il nome di Imologia e con essa abbiamo sviluppato un metodo di studio specifico in fase di continua ricerca: da imus - andare in profondità - e logos -

dello studio, del linguaggio, della parola. Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo preso più di 100 dizionari stranieri in doppia lingua e abbiamo svolto delle indagini trasversali e longitudinali così da riscontrare che esistono 7 parole che non sono solo semplici parole quanto vere e proprie macroaree attraverso le quali le persone organizzano la propria realtà. Queste sette macroaree ven-

gono condivise da tutti indipendentemente dal sesso, dalla lingua, dalla razza e dalla religione. Tutte le culture, tutte le origini, le comprendono e le utilizzano quotidianamente. Seguendo questo modello, suggerito dalla ricerca, abbiamo così sviluppato un percorso di potenziamento per ciascuna dimensione segnica dove rientrano training specifici, viaggi, libri, video, strumenti per lo sviluppo delle proprie abilità e via dicendo. La seconda gamba di CoT è nata dopo aver analizzato il Business Plan con gli studenti della Harvard Business School sita a Boston (MA).

Questa sezione prende il nome di Dubainess Network poiché l’idea è quella di creare nuove opportunità di business grazie alle interazioni di differenti professionisti e di creare insieme nuove

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opportunità in prospettiva dell’Expo2020 dal tema “Connecting Minds, Creating the Future” di Dubai. È l’area degli investimenti economici, dei nuovi business e dei beni di lusso come prestigio del momento, ma anche forma di ROI. La terza gamba del tavolo si chiama Our Passion e lavora per sviluppare le passioni di questa community.

Ci sono due percorsi: nel primo selezioniamo business unici a livello internazionale e creiamo una partnership; nel secondo caso sviluppiamo il potenziale dell’artista attraverso strategie personalizzate e nuovi contesti lavorativi. Quest’area è davvero importante perché può incrementare il livello di benessere e di felicità delle persone che fanno parte di Connecting Table, così preferiamo investire sulle persone e sul loro benessere piuttosto che pagare ingenti somme in pubblicità per ottenere clienti. I fatti e per creare un business di successo. L’altro aspetto interessante è che nell’aiutare il prossimo nella realizzazione dei propri sogni, a nostra volta verremo aiutati nella realizzazione dei nostri attraverso la condivisione mediatica e il supporto reciproco.

La quarta gamba è legata al mondo del Network e Digital Marketing.

Non possiamo tralasciare la forza che si cela dietro alla capacità di creare condivisione face to face e social, così abbiamo deciso di creare nuove opportunità grazie al MLM e al servizio e-commerce. La relazione è alla base di qualsiasi situazione e sviluppo: noi stessi siamo esseri in relazione con noi stessi, il prossimo e il mondo circostante. Possiamo acquisire maggiore consapevolezza delle dinamiche relazionali e finalizzarle alla creazione di una nostra rete di contatti qualitativi.

Allo stesso tempo possiamo imparare a sfruttare al meglio il mondo digitale e le specificità che si celano dietro a questo tipo di relazioni virtuali.

Come è possibile portare avanti al meglio tutto questo? La base è costruire relazioni di fiducia. Viviamo in quest'era digitale dove tutto è più futuristico e tecnologico e questo va bene perché, come diceva il grande Umberto Veronesi, "alle

macchine il lavoro delle macchine e all'uomo il lavoro dell’uomo". Nella direzione futura è importante capire che la macchina può sostituire l’uomo in determinati lavori, ma ci sono dei lavori che non potranno mai essere realmente sostituiti dalle macchine perché vanno a toccare un bisogno umano che è quello della relazione, del contatto, dell'appartenenza e, forse, mai come in questo periodo di Covid ce ne siamo accorti.

Quindi la cosa più importante è costruire una rete e costruirla solida, basata sia sui valori che sull' ascolto, per questo dico sempre che “listen è anche l'anagramma di silent".

Abbiamo due orecchie per ascoltare e una bocca per parlare, non è un caso. Quindi dobbiamo creare delle relazioni dove al centro c’è il nostro cliente, quello che noi chiamiamo “logotente”, l’utente della parola in ambito imologico.

Penso che la risposta più naturale al “perché” portare avanti tutto questo sia semplicemente perché amo quello che faccio. Il mio lavoro, nonostante tutti gli impegni, è diventato una vera e propria passione. Non riesci nemmeno più a discernere veramente cosa è lavoro e cosa è passione. E questo, secondo me, vale per tutte quelle persone che ottengono dei grandi risultati, che li hanno ottenuti nella storia e per coloro che oggi li ottengono. Non saprebbero dirti concretamente quante ore lavorano al giorno perché anche quando incontri una persona e fai amicizia ti ri20

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trovi a raccontare dei tuoi progetti lavorativi poiché essi riflettono quello che vivi quotidianamente. Per chiunque ami viaggiare e creare, auguro un business che generi un continuo flusso di energia e movimento. Nel lavorare per quello che amiamo, in realtà non si sente nemmeno il peso della parola “lavoro”. Se qualcuno mi dovesse parlare di pensione come traguardo finale, io non sarei d’accordo. Non ho bisogno di andare in pensione perché faccio già ora quello che amo cercando di bilanciare sempre gli aspetti lavorativi, il relax, le passioni e la crescita personale.

Per quanto riguarda la mia storia potrei dire che è nata dai NO e dalle esperienze forti che ti obbligano a crescere. Quest’aspetto è importante, perché quello che vedo maggiormente in questa società è che le persone si pongono dei limiti e diventano loro stessi dei limiti da superare. E questo le blocca nell'ottenere dei risultati. La mia storia è una storia di limiti imposti che mi hanno fatta crescere perché li ho superati dimostrando il contrario con i fatti. Semplicemente, ogni volta che qualcuno mi ha detto “tu non può̀ ottenere quella cosa” o “tu non può̀ diventare quella persona”, io ho DECISO COSA volessi e CHI volevo essere. Non ho MAI permesso ai limiti altrui di diventare i miei.

Grazie al mio incidente ho imparato a prendermi più̀ cura della mia salute e a non dare mai nulla per scontato e come risultato ho un corpo che mi è alleato nel mio lavoro e nei miei numerosi viaggi!

Ho cambiato scuola a metà del quarto anno e non sono mai stata bocciata, all’università̀ mi sono laureata in anticipo e già̀ con la media del 110 in sede di esame, a cui poi si è aggiunta la lode, e forse perché́ avevo già̀ creato il mio metodo di studio grazie a questo “salto” scolastico precedente! Ho pubblicato il mio primo libro al secondo anno di università̀ e in aggiunta con la prefazione di don Antonio Mazzi, nel 2021 uscirà̀ il sesto in lingua inglese! Invece di fallire ho preso il primo volo per la Harvard Business School di Boston e ho creato un business plan ancora più̀ solido, ad oggi ho una società̀ con 4 licenze negli Emirati Arabi! Si tratta di andare OLTRE i limiti imposti dagli altri, l’ho fatto io e può̀ farlo chiunque, anche meglio di me, a patto che voglia davvero ottenere e pianificare concretamente quel risultato.

A cura di Klinkon Fulvio

I LORO LIMITI: “Dopo il tuo incidente non potrai più̀ fare la vita di prima! Non puoi cambiare scuola a metà del quarto anno o verrai bocciata!

Non puoi pubblicare un libro ora perché́ prima devi finire l’università̀! Non puoi aprire la tua società̀ in Italia o fallirai dopo tre mesi! E sono solo alcuni esempi...LA MIA RISPOSTA, CONCRETA: 21 www.nmmagazineworld.com

ANDREW LOGAN (AUSTRALIA) MARIAN KAREN (FILIPPINE) MIRKO ACETO (ITALIA) EFROSYNI ADAMIDES (REGNO UNITO) 22 www.nmmagazineworld.com

ANDREW LOGAN

Com'è stata la tua vita prima di incontrare il mondo del network marketing?

Sono sempre cresciuto con gli insegnamenti tradizionali e la mentalità - ottenere buoni voti a scuola, andare all'Università, ottenere una buona laurea e lavorare sodo. Ecco, questo è il percorso che ho seguito. Ma all'inizio della mia vita universitaria mi resi conto che non avrebbe funzionato per me. Sapevo di non essere stato costruito per il percorso tradizionale; È solo che non sapevo come scendere dal sentiero su cui mi trovavo. Volevo una vita in cui poter viaggiare per il mondo, lavorare da qualsiasi luogo, creare un impero – avevo solo bisogno di trovare il veicolo e sviluppare le competenze. Così, ho passato i miei 20 anni a cercare il veicolo. Ho provato di tutto; dal trading di valute alla costruzione di siti web, sviluppo di proprietà e attività di mattoni e malta.

Non siamo riusciti a trovarti abbastanza velocemente!

Cosa o chi ti ha spinto a unirti al NM? Inizialmente sono stato iscritto alla nostra azienda da due amici intimi - uno dei quali era in realtà un mio dipendente. Mi sono iscritto prevalentemente per l'esperienza del prodotto - mentre mi sposavo presto e avevo disperatamente bisogno di cambiare la pancia. Ma sapevo anche che stavo macinando duramente negli investimenti in affari e immobili e non arrivare dove vo-

levo essere. Se i prodotti avessero funzionato, sarei stato pronto a tuffami a capofitto nel business, soprattutto perché avevo bisogno di trovare una corsia più veloce di quella in cui mi trovavo.

Le difficoltà incontrate nei primi periodi dell'attività e come le superate?

Grazie a dieci anni di fallimenti in ogni altro trambusto laterale che avevo provato - mi sono unito a questo settore con un sacco di esperienza di business nel settore finanziario. Ero anche un professionista della salute e avevo aderito a un'azienda di salute e benessere. Mentre questi apparirebbero come benefici, erano sicuramente invece delle sfide inizialmente. Essendo venuto da piccole imprese tradizionali – non volevo seguire gli strumenti o i corsi di formazione della nostra azienda. Ero abituato a fare tutto il mio marketing e pubblicità e non avrei usato i loro sistemi o strumenti. Essendo un fisioterapista dello sport, volevo inondare tutte le persone con informazioni su ogni singolo ingrediente in ogni singolo prodotto. Perché ero un nerd della scienza, pensavo che tutti gli altri avrebbero avuto voglia di saperlo.

Mi ci è voluto circa un anno per realizzare queste debolezze e risolverle – grazie a mia moglie e ai suoi interventi, ma soprattutto al suo grande successo di riuscire a connettersi con le persone in maniera semplice, facendo a loro domande e offrendo strumenti per fare il resto del lavoro. Mi ha insegnato tanto e una volta che abbiamo trovato i nostri ruoli e ci siamo uniti, siamo stati inarrestabili.

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Quali sono le qualità che devono essere acquisite per andare avanti?

Nelle fasi iniziali, è così importante che le persone abbiano una mentalità a lungo termine. Le aziende sono generalmente molto generose all'inizio con bonus per aiutarti a partire da subito ma troppo spesso le persone scambiano questi per reddito residuo e le loro aspettative sono basse dall'inizio. I veri leader e campioni di questo settore spingono attraverso il duro lavoro, si dedicano all'apprendimento e all'azione costanti e fanno crescere enormi aziende.

Da lì, la prossima grande sfida è essere intelligenti con i nostri soldi. Vendiamo Network Marketing come "reddito di libertà", ma spendere tutti i tuoi soldi ogni settimana non compra libertà. Compra belle auto e altri giocattoli, ma la libertà deriva da abitudini di denaro intelligenti e la costruzione di altri investimenti lungo la strada. Troppe persone mungevano la loro mucca in contanti finendo poi per uccidere la propria crescita aziendale.

I risultati ottenuti finora?

Angie, mia moglie, e io siamo in attività da otto anni ormai. Abbiamo raggiunto il rango più alto nella nostra azienda, sono Top 5 nella classifica dei guadagni del nostro paese. Abbiamo costruito un team di oltre 60.000 persone, oltre a parlare sui palchi di tutto il mondo per eventi aziendali e industriali. La corsa finora è stata fantastica, ma non abbiamo ancora finito. Abbiamo molti amici

sull'orlo della libertà, e molti altri obiettivi da raggiungere, soprattutto per essere un esempio di passione e di leadership per i nostri figli.

Quali sono gli obiettivi per il futuro e come raggiungerli?

Da ogni punto, siamo a circa metà strada verso il nostro obiettivo di reddito finale – questo è il nostro obiettivo primario in questo momento. Ho anche scritto il mio primo libro intitolato The Way Out; 7 passi verso la libertà finanziaria attraverso il network marketing. Questo è stato un mio progetto nell'ultimo anno, fornendo una tabella di marcia completa per le persone dall'inizio fino alla libertà finanziaria. Come sopra, ho visto troppe persone crescere grandi business, ma poi rovinare spendendo tutti i loro soldi troppo in fretta. Questo mi ha spinto a scrivere il mio libro fornendo un processo in 2 parti di come costruire il tuo business, quindi come sfruttarlo in ricchezza e libertà.

Alcuni piccoli consigli per coloro che iniziano o sono in un momento in cui possono ‘migliorare la loro qualità?

Ricordate sempre che nessuno di noi è nato sapendo come fare questo - abbiamo tutti dovuto sviluppare competenze lungo la strada. E se è stato fatto – si può imparare. Network Marketing è il modo migliore per entrare nel percorso della libertà finanziaria, ma questo non significa che sia facile o che non sia necessario imparare le competenze. Ogni volta che sei bloccato, c'è di un nuovo set di abilità che devi appoggiare. Leggere buoni libri, ascoltare grandi podcast, circondarsi di grandi persone - tuffarsi a testa in sé stessi in questo settore e tenere una vera visione di libertà di 5-7 anni; e sarete ricompensati profumatamente e per sempre.

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How was your life before you met the world of the network marketing?

I had always grown up with traditional teachings and mindset – get good grades at school, go to University, get a good degree and work hard. So that’s the path that I followed. But early on in my University life I realised it wasn’t going to work for me. I knew I wasn’t built for the traditional path; I just didn’t know how to get off the path I was on. I wanted a life where I could travel the world, work from anywhere, create an empire – I just needed to find the vehicle and develop the skills. So, I spent my whole 20s looking for the vehicle. I tried everything; from trading currencies to building websites, property development and brick and mortar business. I was chipping away but was quickly discovering none of these paths would be fast enough for me to reach my goals – until I found Network Marketing.

to dive headfirst into the business as I needed to find a faster lane than the one, I was in.

The difficulties encountered in the early periods of the activity and how you overcome them?

Thanks to 10 years of failures in every other side hustle and venture I’d tried – I joined this industry with a lot of business and financial experience. I was also a Health Professional and had joined a health and wellness company. Whilst these would look like benefits, they were definitely challenging initially. Having come from traditional small business – I didn’t want to follow our company’s tools or trainings. I was used to doing all my own marketing and advertising and wouldn’t use their systems or tools. Being a Sports Physiotherapist, I would also verbally vomit all over people and overwhelm them with techno babble about every single ingredient in every single product. Because I was a science nerd, I thought everyone else would want to know.

It took me around a year to realise these weaknesses and fix them – thanks to watching my wife step in and have great success simply connecting with people, asking them great questions, and offering tools to do the rest. She taught me so much and once we found our roles and banded together, we were unstoppable.

What or who prompted you to join the NM? I was initially enrolled into our company by two close friends – one of whom was actually an employee of mine. I predominately joined for the product experience – as I was getting married soon and desperately needed to shift the belly.

But I also knew I was grinding hard in business and property investment and not getting where I wanted to be. If the products worked, I was going

What are the qualities that must be acquired to keep going forward?

In the initial stages, it’s so important that people have a long-term mindset. Companies are generally very generous at the start with bonuses to help you get off the ground – but too often people mistake these for residual income and their expectations are off from the start. There will always be great excitement at the start, then we hit a dip. The true leaders and champions of this industry push through the dip, dedicate themselves to consistent learning and action and grow huge businesses.

From there, the next big challenge is being smart with our money. We sell Network Marketing as ‘freedom income’ – but spending all your money every week doesn’t buy freedom. It buys nice cars 25

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and other toys, but freedom comes from smart money habits and building other investments along the way. Too many people milk their cash cow dry and end up killing their own business growth.

MARIAN KAREN

Karen è la 20a milionaria di Frontrow International, una società di network marketing filippina che sta creando un cambiamento radicale nella vita di milioni di persone, e il 2020 segna il suo decimo anno in azienda.

Nel 2009, Karen, era una studentessa universitaria che gestiva gli studi, le attività extra-curriculari, i doveri genitoriali nei confronti del figlio allora di 4 anni, prendendosi cura anche dei suoi genitori, prosperava e lavorava in tanti lavori che poteva gestire, faceva coreografia di danza e accettando parti in programmi televisivi e film. Ha anche lavorato in un hotel a 5 stelle come concierge. Ma tutti quelli ancora non erano abbastanza, lei non era ancora orgogliosa di sé, infatti non nasconde che durante la sua pregnancy a 17 anni fino a quando si è laureata a 24 anni, aveva un totale di 500.000 pesos di debito, e quindi possiamo solo immaginare quanto sia stato difficile per lei.

Non è stato un giro facile, ma non dimenticherà mai il 2010, quando è stata introdotta a qualcosa che cambierà notevolmente la sua vita per sempre, Network Marketing.

Per lei, i suoi primi anni nel settore sono stati i suoi anni di apprendimento, è stata in grado di raggiungere il suo primo milione di vendite, ma ammette che era tutto attraverso il duro lavoro, la perseveranza, la concentrazione e la grinta. Voleva pagare tutti i suoi debiti e, sperava di essere in grado di acquistare la sua prima auto per poterla utilizzare per andare in tutte le città e province delle Filippine. Ama cercare persone che hanno vissuto le stesse difficoltà sue, e soprattutto coloro che vogliono anche cambiare la loro di vita in meglio, ed essere strumenti utili ad aiutare anche quella degli altri.

Nel 2011 ha fondato il Team New Blood. Come grande upline e mentore della squadra, ha guidato con successo le sue linee di down line nel raggiungimento dei loro obiettivi attraverso una crescita personale massiccia e mantenere la loro attenzione nella loro missione, che è quello di aiutare gli altri ad aiutare sé stessi attraverso Frontrow. Team New Blood è la squadra più giovane e diversificata di Frontrow e ora ha più di 100.000 membri e continua a crescere vigorosamente nonostante la pandemia. Il team è stato nominato come tale perché il 100% dei suoi distributori sono principianti nel network marketing.

Attraverso la sua perseveranza e il duro lavoro, Karen si è aggiudicata molti viaggi all'estero e ha visitato 21 paesi. Durante questi viaggi, si assicura di visitare gli uffici Frontrow che si trovavano in ogni paese. A parte questo, Karen è la prima donna Camaro proprietario in Frontrow. Va in giro per il paese e pianifica un itinerario molto frenetico da Laoag (nel nord) al generale Santos (nel sud), visitando i suoi membri e conducendo orientamenti commerciali uno su uno. Crede che il duro lavoro batta il talento ogni volta e che prendersi cura personalmente della tua squadra sta dando quel tocco "in più" che separa un appassionato network-marketer dagli altri. I suoi membri le diedero il soprannome di “Network Diva”, in quanto è una perfezionista auto confermata.

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È stata premiata come Asia-Pacific Excellence Outstanding Ground-breaking Entrepreneur of the Year 2016.

Karen è forse dura all'esterno ma decisamente morbida all’interno. Lei è sempre disponibile a dare una mano. È una volontaria attiva di Frontrow Cares, l’associazione di beneficenza della loro azienda e ha guidato le Taal Operations all'inizio di quest'anno.

Ricorda sempre alla sua squadra che le sfide e le prove arriveranno sempre, e dobbiamo essere sempre pronti ad affrontarle a testa alta, a trovare soluzioni e a ricordare che le battaglie più forti sono date ai più grandi soldati. Soprattutto in questi momenti, dobbiamo vedere il bene in tutte le situazioni. Anche lei ha affrontato Covid19 durante il periodo in cui è stata informata che se era anche incinta e ha dovuto combattere la malattia e lo stress per 1 mese intero. Ma come dice il proverbio, i tempi duri non durano, ma le persone dure lo fanno. E Karen, è una donna molto dura. È stata anche in grado di diventare oratore nella recente Asian Networkers Convention Expo del 2020, fatta online lo scorso3031,2020.

Karen ha conseguito un Bachelor of Science in Hotel Restaurant and Institutional Management presso l'Università delle Filippine - Diliman. Madre single di un figlio di 15 anni, presto moglie di un fidanzato devoto, e con un bambino in arrivo.

Un upline e mentore molto amato e fidato.

Un imprenditore appassionato e fornitore di soluzioni.

Davvero un'ispirazione di successo.

MARIAN KAREN M. ASISTIO

Karen is the 20th Millionaire of Frontrow International, a Filipino-owned network marketing com-

pany that is creating a radical change in millions of people’s lives, and 2020 marks her 10th year in the company.

In 2009, Karen, a college student who managed juggling studies, extra-curricular activities, parenting duties to her then 4-year old son, taking care of her parents, and work, thrived and worked in as many jobs she could handle - in quick service restaurants, bartending while doing dance choreography & accepting bit parts on TV shows & movies on the side. She also worked in a 5-star hotel as a concierge. But all of those still were not enough, she may not be proud but she does not hide that during her pregnancy at 17 years of age until she graduated college at 24, she had a total of 500,000 pesos debt, we can only imagine how hard it was for her.

It was not an easy ride, but she will never forget 2010, when she was introduced to something that will greatly change her life forever, Network Marketing.

For her, her first few years in the industry was her learning years, she was able to achieve her first million in sales, but she admits that it was all thru hard work, perseverance, focus and grit. She wanted to pay all her debts and hopefully be able to buy her first car which she can use in going to all the cities and provinces in the Philippines. She loves looking for people who experienced the same hardships as her, those who also wanted to change their lives for the better and be instruments in helping others as well.

In 2011 she established Team New Blood. As the grand upline and mentor of the team, she successfully led her downlines in achieving their goals thru massive personal growth and maintaining their focus in their mission, which is to help others help themselves thru Frontrow. Team New Blood is the youngest diverse team in Frontrow, and she now has more than 100,000 members and still vigorously growing despite the pandemic. The team was named as such because 100% of her distributors are first-timers in network marketing.

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Through her perseverance and hard work, Karen has joined several tour incentives abroad and visited 21 countries. During these trips, she ensures that she visits the Frontrow offices there. Aside from this, Karen is the first woman Camaro owner in Frontrow. She goes around the country and plans a very hectic itinerary from Laoag (in the North) to General Santos (in the South), visiting her members and conducting business orientations and one on ones. She believes that hard-work beats talent every single time and that personally taking care of your team is giving that “extra” touch that separates a passionate network-marketer from others. Her members gave her the nickname of “Network Diva”, as she is a self-confessed perfectionist.

She was awarded as the Asia-Pacific Excellence Outstanding Ground-breaking Entrepreneur of the Year 2016.

Karen maybe tough on the outside but definitely soft in the inside. She is approachable and always with a helping hand. She is an active volunteer of Frontrow Cares, the charity organization of their company and she headed the Taal Operations early this year.

She always reminds her team that challenges and trials will always come our way, and we must always be ready to face them head up, find solutions and remember that the strongest battles are given to the greatest soldiers. Especially during this time, we must see the good in all situations.

Even she faced Covid-19 during the time she was informed that she was also pregnant and had to battle the sickness and the stress for 1 whole month. But as the saying goes, tough times don’t last but tough people do. And Karen, is a very tough woman. She even was able to be-come a speaker in the recent 2020 Asian Net-workers Convention Expo done online last August 30-31,2020.

Karen holds a Bachelor of Science in Hotel Restaurant and Institutional Management from the University of Philippines - Diliman. A single mother to a 15-year-old son, a soon to be wife to a devoted fiancé́, and with a baby on the way.

A well-loved and trusted upline and mentor.

A passionate entrepreneur and solutions provider.

Truly an inspiration of success.

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fabbrica di riciclaggio di carta fino alle 16 e poi tornava a casa rapidamente cambiarsi, e spesso andava in un negozio di pesce e patatine. Siamo cresciuti in un ambiente in cui il denaro scarseggiava, sentendo spesso l'espressione di "non possiamo permettercelo", il denaro non cresce sugli alberi e così via. Ma c'era sempre molto amore nella nostra casa e i nostri genitori ci hanno insegnato l'importanza del duro lavoro.

Infatti, abbiamo visto i nostri genitori progredire da avere un piccolo bungalow 3 camere da letto per arrivare alla fine l'acquisto della propria casa un paio di anni dopo e quasi 10 anni dopo costruire la loro casa dei sogni. Così ho formato la convinzione, se lavoro sodo nella mia vita, posso avere tutto quello che voglio, ma sapevo che non volevo lavorare fino a 65 anni, così invece ho deciso di lavorare due volte più duramente in modo da poterlo raggiungere in metà del tempo.

Efrosyni Adamides

Ma come tutti sappiamo, a volte si può lavorare davvero duro però si ha la netta sensazione che non si sta andando avanti.

Come ti sei imbattuta nel network marketing e cosa ti ha fatto dire di sì?

Fin da quando ero piccola ho sempre sognato di avere la libertà. Siamo emigrati in Australia quando avevo dieci anni e ho visto quanto duramente i miei genitori hanno lavorato per tutta la vita per provvedere a noi. Mio padre era un geologo, e spesso viaggiava (guidava) centinaia di chilometri e a volte migliaia, nel deserto per la mappatura. Allora, i telefoni cellulari non erano una cosa semplice da avere e a volte guidava centinaia di chilometri fino alla città più vicina per chiamarci da una cabina telefonica per farci sapere che stava bene. Stava via per settimane ogni volta, e poi tornava a casa per 1-2 settimane per poi lasciarci di nuovo.

Mamma, non ha mai finito il liceo perché era sposata a 17 anni, così faceva diversi lavori per sbarcare il lunario. Si svegliava presto la mattina, puliva le case e i condomini, poi andava in una

Ho ottenuto il mio primo lavoro a 13 anni, insegnando in una scuola materna greca il sabato, poi a 14 ha iniziato a lavorare nei fine settimana in una trattoria nel porto turistico a Perth, in Australia e da quel momento ha sempre avuto diversi lavori allo stesso tempo. Attraverso l'università lavoravo in una società di shopping online come Sales and Marketing Manager e lavoravo nei club la sera.

Poi mi sono trasferita a Cipro dove ho lavorato per una compagnia di cinema e intrattenimento, poi ho gestito una stazione radio e poi mi sono trasferita a Londra nel 2006 perché sentivo che Cipro era troppo piccola per i miei grandi sogni.

Dopo 1 anno di lavoro in una società radio PR sono riuscito a prendere il mio piccolo stipendio di GB20k Basic a GB50k e in 2 anni a 100k. Nello stesso anno lessi un libro che cambiò tutto per me, "Rich Dad, Poor Dad" di Robert Kiyosaki. Era la prima volta che imparavo a conoscere il reddito 29

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residuo e capivo dove sbagliavo. Vedete allora avevo quasi 30 anni, avevo lavorato sodo da quando avevo 14 anni, ma non avevo ottenuto risultati da mostrare nonostante tutto questo.

Ero riuscita a comprare un appartamento a Cipro ma poi l'ho venduto quando mi sono trasferita a Londra. Vivevo ancora in un appartamento in affitto anche se stavo facendo un po’ 'di soldi.

Non stavo sfruttando il mio reddito, e sicuramente non avevo un reddito passivo.

È stato quando ho capito che dovevo entrare nel settore immobiliare. (Questo era anche lo sfondo di Robert Kiyosaki). Ho iniziato un corso di mentoring e nel 2007 abbiamo comprato il nostro primo appartamento con mio fratello a Londra.

Abbiamo pagato GB333,000 per un appartamento con 2 camere da letto, ed eravamo così eccitati. Aveva bisogno di un po' di lavori di ristrutturazione da farsi, ma per fortuna i proprietari precedenti avevano lasciato tutti i loro mobili in casa e questo ci ha aiutato molto dato che non avevamo nulla. L'appartamento era in un edificio completamente sicuro con una piscina, palestra e una concierge, Il rovescio della medaglia, ridicole spese di servizio molto alte – Ma eravamo finalmente con una proprietà!

Come investimento non era davvero il migliore, ma ero in un’area molto "verde" in quella zona.

Nel settore immobiliare, i valori vanno su e giù, ma se si acquista per un flusso di cassa allora è quasi irrilevante ciò che accade nel mercato.

Quell'appartamento, a causa delle strutture, aveva costi di servizio molto elevati. Quindi, una volta che hai aggiunto l'ipoteca, le tasse comunali, le spese di servizio ecc. lasciava GB200 flusso di cassa positivo al mese. Così ho pensato, se ottengo altri 9 appartamenti, posso avere 2.000 al mese di flusso di cassa che erano le mie spese di base, e poi ho la libertà!!

Così nel 2008 mi sono esposta troppo, ho preso in prestito denaro, (ho anche usato denaro con la carta di credito nonostante tutti mi sconsigliavano di farlo) e ho comprato la mia seconda proprietà a Londra per 275k. Ero

eccitata, questo stava lasciando un flusso di cassa migliore, e ora sono passata dall'essere un proprietario di proprietà a diventare un padrone di casa. Ma... sappiamo tutti cosa è successo nel 2008 - la più grande recessione dalla Grande Depressione. Non passò molto tempo prima che mi trovavo con immobili del valore inferiore ai mutui, 40k di debito con carta di credito e la schiena contro il muro. Vedete, avevo commesso alcuni errori vitali che mi hanno lasciato in una situazione molto vulnerabile e infatti se non fosse stato per il network marketing introdotto nella mia vita nel 2009, avrei perso tutto.

Quando ho visto la presentazione mi è sembrato subito di vedere la luce alla fine del tunnel.

Avevo bisogno di credere ancora di più e il mio mentore mi ha "spinto" ad andare al mio primo training a Los Angeles. Mi ha motivato moltissimo per arrivare a quell'evento, ma se non fosse stato per quell'evento probabilmente non sarei qui oggi. Quell’evento ha cementato la mia fiducia nella società, l'industria e soprattutto in me stessa e da lì siamo partiti all’azione. Durante il nostro primo anno, abbiamo costruito un team di 5.500 clienti e rappresentanti che mi hanno permesso di sostituire il mio reddito a tempo pieno e lasciare il mio lavoro.

Quali sono state alcune delle sfide che hai affrontato all'inizio della tua carriera di network marketing?

Abbiamo affrontato alcune sfide importanti all’inizio dell’attività, ciò dovuto a molti fattori e ci siamo trovati a perdere la maggior parte del nostro team, e tutto ciò che all'epoca era molto difficile e doloroso. Ci è voluto un po' per ricostruire, ma questa sfida ci ha dato molte lezioni preziose.

Per prima cosa, se ti dimentichi da dove vieni, sei già sulla via del ritorno!! Non dare le cose per scontate. Quando la nostra squadra ha iniziato ad avere una crescita esplosiva, abbiamo iniziato 30

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ad aumentare drasticamente il nostro stile di vita, e quando il nostro team ha iniziato a ridursi, lo stesso è successo con il nostro reddito, quindi ci siamo trovati in una situazione finanziaria difficile, ancora una volta. Questa è stata una lezione molto preziosa, e ora ci ha insegnato come migliorare il proprio patrimonio finanziario e a rimanere umili. Nel network marketing troppe persone spesso cadono nella trappola di cercare di "mostrare" lo stile di vita piuttosto che creare, e finiscono per vivere al di là dei loro mezzi.

Ci ha anche insegnato che "nuova gente" è la soluzione a tutti i problemi! Quindi continuate a far crescere il team, ad espandersi e ricordate che le sfide sono ciò che sviluppa i leader.

Negli ultimi 11 anni, abbiamo affrontato sfide molto dure, abbiamo avuto il crollo economico greco nel 2011 proprio dove si era espansa in quello stesso anno l’azienda, poi nel 2013 il crollo di una delle più grandi banche di Cipro (il mio paese d'origine) e dove una parte sostanziale del

nostro team era presente, e molte altre sfide ancora ci aspettavano lungo la strada. Tuttavia, le lezioni che abbiamo imparato in quei primi due anni, ci hanno mantenuto in quella giusta mentalità e, di conseguenza, il nostro team è cresciuto fino a oltre 400.000 clienti e rappresentanti in circa 45 paesi che hanno generato oltre 1 miliardo di dollari di fatturato.

Quali sono alcuni dei vostri obiettivi per il futuro?

La mia missione è sempre stata quella di aiutare le persone a creare libertà. Ricordo di aver avuto una conversazione con il mio mentore all'inizio della mia carriera e stavo parlando di cosa avrei fatto quando avevo la libertà finanziaria e di tempo. Mi ha detto, questa è una cosa per creare la libertà per voi, ma è un dono quando si è in grado di aiutare gli altri a creare la stessa libertà.

Non dimenticherò mai il momento in cui una delle prime persone che ho fatto da mentore è stata in grado di lasciare il suo lavoro e diventare libero grazie al mio aiuto e quello del mio mentoring e di quanta gratitudine ha avuto per me che lo ho aiutato a sperimentare questo.

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Quel momento, ho veramente sperimentato la realizzazione e quello fu il giorno in cui ho fatto la mia missione per aiutare migliaia di persone a sperimentare questo. La mia missione finale è quella di contribuire a creare 1.000 milionari per la prima volta, ma non solo nella ricchezza finanziaria, ma anche nella mente e nel cuore.

Inoltre, questo non solo per l'impatto che farà per questi 1.000 leader, ma anche per i milioni di vite che saranno influenzate anche dall'effetto a catena di far avverare questa visione.

Efrosyni Potenziare i leader per l'abbondanza Regno Unito: (44) 7496 096128 E-mail: CEO@EfrosyniAdamides.com Twitter: Twitter.com/Efrosyni77 "Una vita degni di vivere è una vita di design"

Come immaginate che raggiungerete questo obiettivo?

Per far accadere questo, continuerò a costruire il mio team in WorldVentures perché sento che è il miglior veicolo per aiutare le persone a costruire una vita di libertà, mentre allo stesso tempo godere dello stile di vita offerto dalla nostra azienda. Più recentemente abbiamo anche lanciato la nostra società di formazione chiamata Freedom Creators e accanto a questo ha rilasciato un podcast che è stato molto popolare, infatti abbiamo raggiunto le classifiche Top 10 in 9 paesi finora e il pubblico continua a crescere.

Attraverso questa piattaforma la mia missione è quella di aiutare a formare e avere un impatto come molte persone nel nostro grande settore per aiutarli a massimizzare i loro risultati ed elevare il rapporto di successo del nostro settore.

How did you come across network marketing and what made you say yes?

Ever since I was little, I always dreamt of having freedom. We immigrated to Australia when I was 10 years old and I saw how hard my parents worked throughout their life in order to provide for us. My dad was a geologist, and he would often travel (drive) hundreds of kilometres and sometimes thousands, into the desert for mapping. Back then, mobile phones were not a thing and sometimes he would drive a few hundred kilometres to the nearest town to call us from a telephone booth to let us know he was ok.

He would be away for weeks at a time, and then come home for 1-2 weeks and then leave again.

Hai qualche consiglio per le persone che hanno appena iniziato?

Siate pazienti con i vostri risultati, ma siate impazienti con la vostra attività. Investi in te stesso perché è il miglior investimento che puoi fare, e soprattutto trovare un mentore.

Qualcuno che ha già i risultati che si desidera avere, e poi essere 100% disposti a imparare da loro. Se non puoi trascorrere del tempo con loro fisicamente, ascolta gli audio o guarda i video con alcuni dei grandi del nostro settore e poi investi il tempo necessario per costruire il tuo stile di vita, il tuo viaggio, la tua missione, i tuoi sogni. Te lo meriti... e ne vale la pena!

I miei migliori auguri

Mum, never finished high school as she was married at 17, so was doing odd jobs to make ends meet. She would wake up early in the 32

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morning, clean people’s homes, then go to a paper recycling factory work until 4pm and then come home quickly get changed, and often would go to a fish and chips store. We grew up in an environment where money was scarce, hearing the expression often of “we can’t afford that”, money doesn’t grow on trees and so on. But there was always a lot of love in our home and our parents taught us the importance of hard work. In fact, we saw our parents progress from having a little 3-bedroom bungalow to eventually buying their own home a couple of years later and almost 10 years later build their dream home. So I formed the belief, if I work hard in my life, I can have everything I want but I knew I didn’t want to work until I was 65 so instead I decided to work twice as hard so I could achieve it in half the time.

But as we all know, sometimes you can work really hard and still not feel like you are not getting ahead.

I got my first job at 13 years old, teaching in a Greek school kindergarten on Saturdays, then at 14 started working weekends at a food hall by a marina in Perth, Australia and from that time always had several things going at the same time.

Through university I was working at an online shopping company as a Sales and Marketing Manager and worked at clubs in the evenings.

Then I moved to Cyprus where I worked for a cinema and entertainment company, then ran a radio station and then moved to London in 2006 as I felt Cyprus was too small for my big dreams.

After 1 year of working in a Radio PR company I managed to take my small salary of GB20k Basic to GB50k and in 2 years to 100k. That same year I read a book that changed everything for me, "Rich Dad, Poor Dad" by Robert Kiyosaki. It was the first time I learned about residual income and understood where I went wrong. You see by then I was almost 30 years old, I had worked hard since I was 14 years old but didn’t have much to show for it. I had managed to buy an apartment in Cyprus but then sold it when I moved to

London. I was still living in a rental apartment and even though was making some money; I was still living from pay cheque to pay cheque. I wasn’t leveraging my income, and I definitely didn’t have any passive income.

That's when I realized I needed to get into real estate. (This was also the background of Robert Kiyosaki). I started a mentorship course and in 2007 we bought our first flat with my brother in London. We paid GB333,000 for a 2-bedroom flat, and we were so excited. It needed a little work but luckily the previous owners had left all their furniture behind which helped a lot since we didn’t own anything. The flat was in a fully secure building with a swimming pool, gym and a concierge, the downside, ridiculous high service charges - BUT we were finally on the property ladder! As an investment it really wasn’t the best, but I was very “green” in that area. You see in real estate it’s all about cash flow, values go up and down but if you buy for a cash flow then it’s almost irrelevant what happens in the market.

That flat, due to the facilities, had very high service charges. So, once you added the mortgage, council taxes, service charges etc. it was leaving GB200 positive cash flow per month.

So, I figured, if I get 9 more flats, I can have 2,000 per month cash flow which was my basic bills, and then I’ll have freedom!!

So, in 2008 I over-extended myself, borrowed money, (even used credit card money which of course I strongly advice against) and bought my second property in London for 275k. I was excited, this one was leaving a better cash flow, and now I went from being a property owner to becoming a landlord. But… we all know what happened in 2008- the biggest recession since the Great Depression. It wasn’t long before I found myself with properties worth less than the mortgages, 40k of credit card debt and my back against the wall. You see, I had made some vital mistakes which left me in a very vulnerable situation and in fact if it wasn’t for network 33

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marketing being introduced in my life in 2009, I

again. That was a very valuable lesson, and now taught us better financial senses and to remain humble. In network marketing too many people often fall into the trap of trying to “show” lifestyle rather than create and they end up living beyond their means.

It also taught us that “new blood” is the solution to all problems! So always keep growing the team, keep expanding and remember that the challenges are what develops leaders. would’ve lost everything.

When is saw the presentation I felt like I saw the light at the end of the tunnel? I needed to believe, and my mentor “pushed” me, and I went to my first training in Los Angeles. It stretched me to get to that event but if it wasn’t for that event I probably wouldn’t be here today. That event cemented my belief in the company, the industry and myself and we hit the road running. During our first year, we built a team of 5,500 customers and reps and enabled me to replace my full-time income and leave my job.

During the last 11 years, we faced many challenges, we had the Greek economic collapse in 2011 which was where had expanded in that same year as a company, then in 2013 the collapse of one of the biggest banks in Cyprus (my home country) and where a substantial portion of our team was and many other challenges along the way. However, the lessons we learned in those first couple of years, kept us in that right mindset and as a result now, our team has grown to over 400,000 customers and reps around 45 countries having generated over $1 Billion in sales revenue.

What were some of the challenges you faced at the beginning of your network marketing career?

What are some of your goals for the Future?

We hit some challenges early on that was due to many factors and found ourselves losing the majority of our team, which at the time was very difficult and painful. It took us a while to rebuild but this challenge really gave us many valuable lessons.

For one, if you forget where you come from, you are already on your way back!! Don’t take things for granted. When our team started having explosive growth, we started dramatically increasing our lifestyle and when our team started shrinking and same with our income, we found ourselves in a tight financial situation, yet

My mission has always been around helping people create freedom. I remember having a conversation with my mentor at the beginning of my career and I was talking about what I would do when I had financial and time freedom. He told me, it’s one thing to create freedom for you but it’s a gift when you are able to help others create freedom. I will never forget the moment when one of the first people I mentored was able to leave his job and become free because of our vehicle and my mentoring and how much gratitude he had for me helping him experience this. That moment, I truly experienced fulfilment and that was the day that I made it my mission to help thousands to experience this. My ultimate mission is to help create 1,000 first time 34

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millionaires but not just in financial wealth, but also in the mind and in the heart. Additionally, this not just for the impact that it will make for these 1,000 leaders but mores for the millions of lives that will also be impacted by the ripple effect of making this vision come into fruition.

How do you envision that you will achieve this?

To make this happen, I will continue to build my team in World Ventures as I feel that it’s the best vehicle to help people to build a life of freedom whilst at the same time enjoy the lifestyle offered by our company. More recently we also launched our own training company called Freedom Creators and alongside of this released a podcast

Do you have some tips for people just getting started?

Be patient with your results but be impatient with your activity. Invest in yourself as that's the best investment you can make and find a mentor.

Someone that has the results that you want, and then be 100% coachable and teachable and learn from them. If you cannot spend time with them physically then listen to the audios or watch videos with some of the greats in our industry and then just invest the time that you need to build your lifestyle, your journey, your mission, your dreams. Your deserve it- and its worth it!

that has been hugely popular, in fact we hit the Top 10 charts in 9 countries so far and the audience keeps growing. Through this platform my mission is to help train and impact as many people in our great industry to help them maximize their results and elevate the success ratio of our industry.

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Lottavo ogni giorno in quel posto di lavoro per essere confermato, perché non potevo permettermi di perderlo. Quindi zero giorni di permesso, zero malattia, zero tutto. Se ci fosse stata una richiesta extra ed avessi dovuto sacrificare la mia pausa pranzo io avrei acconsentito. Sempre sotto stress, vedendo anche alcuni colleghi venire licenziati per aver rifiutato alcune richieste aziendali.

Dovevo dare il massimo, e tutto questo per 816€ al mese con i quali poter a malapena dare un sostegno ai miei genitori, mettere la benzina per andare al lavoro e togliermi qualche piccolissimo capriccio.

MIRKO ACETO Ero un ragazzo di 21 anni con la voglia di fare qualcosa di importante nella vita, quando ho conosciuto il Network Marketing, anche se in quel momento ero alle dipendenze di una cooperativa che prestava manodopera negli stabilimenti FIAT a Torino.

Ma torniamo indietro di qualche anno.

Lasciai la scuola a 18 anni per cercare un lavoro, senza ancora alcun titolo di studio, perché capii che era necessario in quel momento tirarsi su le maniche per supportare le entrate famigliari.

Trovai inizialmente qualche lavoretto come aiuto muratore, volantinaggio, carico scarico e confezionamento di bottiglie di liquore, fattorino (appena presa la patente) e infine in una cooperativa.

Nel frattempo, ripresi anche gli studi con le scuole serali e quindi la mia giornata iniziava con la sveglia alle 5 del mattino per attraversare tutta la città e raggiungere la FIAT dove iniziavo a lavorare alle 6.

Dopo 8/10 ore in catena di montaggio, o in magazzino, correvo a scuola sperando di non arrivare tardi. E cercavo anche di ritagliarmi del tempo per gli amici.

Un giorno, alle 5.45 del mattino, guardando le centinaia di persone entrare in stabilimento con me mi soffermai ad osservare i loro visi cupi sui quali spiccavano degli sguardi freddi e nessun sorriso.

Iniziai a rendermi conto che, per quanto fosse importante per me quel lavoro (sapevo di essere più fortunato rispetto a chi un lavoro nemmeno ce lo aveva), non avrei mai voluto passare i prossimi 40 anni della mia vita lì.

Fino a quando il capo reparto del magazzino dove lavoravo iniziò a parlarmi del network marketing.

Ogni giorno riprendevamo il discorso davanti alla macchinetta del caffè. Ogni giorno il fatto di ascoltare di come si potesse prendere in mano il proprio destino e realizzare i propri sogni grazie ad un veicolo economico come il network marketing iniziava a cambiare il mio punto di vista.

Riaccese la speranza dentro di me sul fatto che nessuno è spacciato e che si possono ancora cambiare le cose.

“Sono molto contento perché a distanza di anni quel capo reparto che si chiama MIMMO PERGOLA è ancora il mio attuale sponsor. Grazie a lui, e anche a TONY FIERRO, ho capito davvero quale fosse la filosofia di questo modello di business.

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Mi hanno guidato nello strutturare la giusta mentalità e nel comprendere i valori che ne fanno parte. Quindi GRAZIE”.

Non potei fare altre che dire:” Voglio arrivare anche io a questi livelli, ditemi cosa devo fare e io lo faccio!”.

All’inizio, preso dall’entusiasmo, presi subito lo starter kit e convinto di aver capito tutto andai subito come un treno a spiattellare il progetto “a modo mio” a tutti coloro che mi fossero capitati davanti urlando: “LO DEVI FARE SUBITO, QUESTA È UNA ROBA PAZZESCA, DEVI ENTRARE, FACCIAMO UN SACCO DI SOLDI”.

Capirete che, ovviamente, questo non funzionò, anzi mi presero per matto o addirittura alcuni avevano timore che io avessi preso una grande fregatura.

Per nove mesi, senza seguire formazione, meeting e tutto il materiale messo a disposizione dall’azienda continuai a fare di testa mia prendendo centinaia di NO. Riuscii a malapena a sviluppare qualche vendita ma niente di più, e portai il mio livello di carriera da zero a zero.

Era il settembre del 2009 quando Mimmo Pergola insieme al suo sponsor Tony Fierro mi contattarono per incontrarmi, e accettai subito.

Volevo capire dove stessi sbagliando.

Arrivato all’appuntamento mi chiesero subito: “Non ti sei stufato di fare senza ottenere risultati?”

La mia risposta fu: “SÌ”.

Per questo ero corso all’appuntamento come se stessi per perdere l’occasione più importante della mia vita.

A quel punto aprirono il loro pc facendomi vedere che mentre io ero fermo con la mia crescita, poiché non seguivo la formazione e i meeting, loro avevano ottenuto delle qualifiche importanti anche senza di me. Questo perché avevano un metodo di lavoro duplicabile e alla portata di tutti che avrebbe potuto portare anche a me quei risultati.

Ci fu una forte stretta di mano e da quel momento iniziò davvero la mia avventura nel network marketing.

La più grande difficoltà iniziale fu abituarsi a incassare i NO, che arrivavano dritti come pugni nello stomaco. Ero pieno di entusiasmo, con un forte credo, e stavo presentando il progetto migliore del mondo, per questo quando arrivavano i NO distruggevano il mio coraggio di continuare. I peggiori erano quelli dati dalle persone care, da quelle persone su cui contavi e che avresti voluto fortemente con te in quel viaggio.

Quelle risposte NEGATIVE erano come delle mazzate dritte in mezzo agli occhi: per la sfiducia nei miei confronti, per non volermi credere e perché avrei voluti certe persone al mio fianco.

Poi nel tempo ho capito che non tutti vogliono realizzare i propri sogni, per alcuni è più comodo stare nella propria zona di confort e per altri non era quello il momento giusto per mettersi in gioco con un business.

Ho capito che serve un forte MOTIVO per riuscire a distruggere i muri delle false credenze che ci sono state trasmesse e che sono quello che ci 37

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fanno credere che la vita media sia quella giusta, che chi si accontenta gode, che il denaro è una cosa negativa. Serve un forte MOTIVO per incassare quei NO e comunque rimboccarsi le maniche per andare avanti e dimostrare a tutti che avevi ragione.

Serve un forte MOTIVO per cambiare le abitudini e fare qualcosa che non avevi mai fatto.

Un’altra grande difficoltà fu lavorare sul mio atteggiamento.

Ci sono molti fattori che determinano la percentuale di riuscita nelle cose che si fanno, alcuni sono fattori esterni che non possiamo controllare e che possiamo scegliere se lasciare che ci condizionino oppure no. Poi ci sono i fattori interni che possiamo gestire, controllare e migliorare al fine di condizionare ciò che ci circonda per realizzare i nostri obiettivi.

Parlo di atteggiamento mentale, gestione della comunicazione, leadership, relazioni umane, empatia, positività, time management e riorganizzazione delle priorità nel proprio stato attuale. Questo non lo insegnano a scuola, e nessuno me lo aveva mai trasmesso ma è stato fondamentale per il raggiungimento dei miei obiettivi.

La terza grande difficoltà, riconosciuta come una delle paure più grandi dell’uomo, fu quella di parlare in pubblico. Ricordo la prima volta come fosse ieri: era un meeting di presentazione del progetto e avevo portato buona parte del mio team e i propri ospiti. Di solito erano MIMMO e TONY ad occuparsi di relazionare, ma quella sera MIMMO decise che sarei stato io a relazionare.

Gli dissi che era meglio prepararmi meglio, attendere la prossima presentazione, magari avrei messo un vestito migliore, ecc... Un sacco di scuse pur di non affrontare quella grande paura, e MIMMO mi disse: “Va bene, non preoccuparti, sarà per la prossima”.

Quasi sollevato tornai a sedermi in prima fila insieme al mio team per ascoltare, quando MIMMO dopo aver dato il benvenuto a tutti e ricordando che sarebbe stata una serata importante per tutti loro, iniziò a presentare il relatore della serata fino a pronunciare il mio nome. Il cuore mi arrivò in gola, iniziai a sudare e balbettare e dopo qualche secondo mi alzai in piedi, strinsi la mano a MIMMO, presi il microfono e iniziai a parlare. Furono attimi, ma per me il tempo si è fermato. Iniziai a pensare a cosa sarebbe successo se avessi rifiutato e non mi fossi alzato, che brutta figura avrei fatto di fronte al mio team, poi pensai che in fondo dovessi solo spiegare quello che spiegavo tutti i giorni. Molto nervoso iniziai a parlare camminando a destra e a sinistra velocemente, e in 10 minuti spiegai tutto quello che solitamente spiegavo in un’ora. Mi fecero tutti un applauso, vidi molti sorrisi di approvazione e di incoraggiamento, e a fine serata capii che in fondo non era stato così difficile. Dovevo solo prepararmi meglio, nessuna prossima volta sarebbe andata peggio della prima, quindi il trend era destinato a salire.

“Ci sono delle qualità che bisogna acquisire per andare avanti e vorrei elencarne due.

Mentalità imprenditoriale: spesso è molto semplice entrare in questo modello di business tanto da essere preso come un gioco, da fare nel tempo libero aspettandosi però risultati milionari.

Quello che consiglio ai collaboratori della mia squadra e che suggerisco a chi è alle prime armi è di iniziare questo business come se fosse costato 200.000€. Ricordando che prima fai le azioni e poi arrivano i risultati, che devi riuscire a credere prima che sia realizzato, che se vuoi fare il diamante è oggi che devi fare le azioni come un diamante.

Tieni sempre alta la motivazione grazie a tre semplici punti: - DOVE SEI ti basta? Ti soddisfa? Cosa cambieresti?

- DOVE VUOI ARRIVARE? Quale è il tuo obiettivo?

Cosa ti renderebbe davvero FELICE? 38

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- IL COME passare da dove sei a dove vuoi arrivare pianificando il percorso.

azienda, dopo otto anni di sacrifici per realizzare i nostri sogni, la nostra vita e il nostro futuro.

Questo è ciò che tiene alta la motivazione visualizzando chiaramente cosa è necessario fare per raggiungere il nostro scopo quasi da renderlo più vicino di quanto potessimo immaginare”.

Purtroppo, non esistevano più i presupposti per andare avanti, quindi ho dovuto cercare la soluzione che facesse al caso nostro.

Fino ad ora il mio viaggio nel network marketing ha arricchito moltissimo la mia esperienza di vita, la mia conoscenza con migliaia di persone e rafforzato le relazioni.

Ha sviluppato molte competenze che non si imparano sui libri e ha aperto la mia visione su un mondo che non potevo immaginare esistesse fino a 12 anni fa.

Questa è la vera ricchezza. Quello che porto nella testa e nel cuore mi accompagnerà tutta la vita.

Ho collaborato finora con due aziende in tutta la mia storia nel network marketing, e sono felice perché ogni giorno della mia vita mi ha lasciato sempre qualcosa di prezioso. Prima in un’azienda polacca con cui tutto è iniziato e dove ho raggiunto la qualifica JASPER STAR e dal 2017 con la mia amata VEGAS COSMETICS. Ammetto che il 2017 è stato un anno difficile per me e la mia squadra perché da un giorno all’altro ci siamo trovati costretti a cercare una nuova

La cosa più importante era quella di mettere radici profonde, poter ricostruire qualcosa che sarebbe durato nel tempo, e proprio in quel momento è stata una grande fortuna incontrare Nelson Da Costa CEO di VEGAS COSMETICS. Una persona davvero di cuore nonché un grande professionista e oggi un grande amico, che davanti ad un caffè mi raccontò la sua esperienza, la nascita di Vegas Cosmetics, la mentalità e la gestione interna, la visione futura e molto altro.

La prima sensazione fu quella di una realtà internazionale gestita in un modo molto familiare, che riusciva a tenere vicini i fondatori alla rete senza alcun intermediario. Tutto davvero fantastico: prodotti d’eccellenza, piano marketing tra i migliori al mondo perché meritocratico, etico e sostenibile.

Il mio viaggio in Vegas Cosmetics è iniziato insieme ad alcuni amici con cui lavoro fianco a fianco da oltre cinque anni, diventati professionisti in questo settore e sono: Nicholas Ragno, Astra Ferrero, Pietro Carbone con Marcella Scorsone, Francesco Dimartina con Giulia Rangone e i miei sponsor Mimmo Pergola e Tony Fierro.

“Il primo mese grazie ad un metodo collaudato, e la grande voglia di ricominciare, abbiamo raggiunto la qualifica di ORGALEADER. Il terzo mese è sbocciato il primo DIAMANTE, con la qualifica di ORGALEADER raggiunta da FRANCESCO DI MARTINA. Nel quarto mese, GENNAIO 2018, è arrivata per la prima volta la qualifica di ORGALEADER 5 DIAMANTE, con il grande piacere di vedere tutta la squadra decollare grazie al raggiungimento delle prime importanti qualifiche.

Nel network marketing ho capito un’altra cosa, ed è che c’è un momento in cui si spinge e un momento in cui si deve consolidare e se non ti 39

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fermi a lavorare su ciò che hai guardando sempre oltre, il rischio è perdere ciò che si è ottenuto.

Ecco allora che abbiamo realizzato diversi DIAMANTI – ORGALEADER – TEAMLEADER in tutta l’organizzazione ramificandole in tutta Italia, in alcuni paesi d’Europa, Stati Uniti e Sud America, e creando radici solide e profonde.

Ho festeggiato da poco la qualifica ORGALEADER 6 DIAMANTE grazie ad una squadra di persone che vuole davvero realizzare i propri obiettivi e basa questa crescita sul programmare il giusto MIND SET VINCENTE.

I prossimi obiettivi, su cui sto già lavorando, sono i livelli di ORGALEADER 10 DIAMANTE e successivamente ORGALEADER 20 DIAMANTE dove, oltre al pregio della qualifica e delle commissioni, VEGAS COSMETICS ha creato dei BONUS “legati al LIFESTYLE”.

Sarà un piacere raccontare di cosa si tratta a chi è curioso di saperlo. Come ci riuscirò? Insegnando e guidando chi vuole cambiare la propria vita e cerca una soluzione concreta. Per farlo metterò sul piatto quello che ho già fatto io, in modo che possa portare soluzioni concrete così come è stato fatto con me in passato. Passa il favore, questa è la regola d’ORO.

Il secondo suggerimento è quello di avere un mentore, un punto di riferimento, un esempio da seguire e da copiare perché in un mondo dove tutto sembra finito tu possa sempre avere una luce che illumini il tuo percorso come un faro in mezzo alla tempesta. Sarà molto importante nei momenti di sconforto e di difficoltà.

Il terzo suggerimento è quello di spingersi ogni giorno un po' di più fuori dalla propria zona di confort facendo quello che non ci piace fare, cercando il nostro ruolo in situazione in cui solitamente ci si sente inadeguati, ascoltando il doppio e parlando la metà. Stringi rapporti umani prima di pensare al business, altrimenti non avrai né risultati e nemmeno amici. Racconta sempre il tuo PERCHE’, cosa ti ha spinto ad iniziare, cosa vuoi realizzare, perché lo fai, per chi lo fai e, oltre a rafforzare il tuo credo, inizierai ad ispirare chi ti ascolta. Circondati di persone che possano stimolare la tua crescita e lascia andare chi tenta di schiacciarti o soffocare i tuoi sogni con negatività e pregiudizi.

Ognuno di noi può realizzare molto in questa vita, la prima cosa è portare valore nella vita degli altri.

A cura di Roberto Carboni

Prima di salutare voglio lasciare qualche piccolo suggerimento a chi è all’inizio o chi sta lottando per fare quel salto di qualifica tanto desiderato: il primo è quello di rileggere con attenzione quanto scritto sopra, perché nel raccontare un po' di me ho lasciato molti spunti importanti che potrai applicare da subito e che faranno la differenza come lo hanno fatto per me.

Nel network marketing ho capito un’altra cosa, ed è che c’è un momento in cui si spinge e un momento in cui si deve consolidare e se non ti fermi a lavorare su ciò che hai guardando sempre oltre, il rischio è perdere ciò che si è ottenuto.

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MAX FORMISANO Non contare (troppo) sulla forza di volontĂ 44 www.nmmagazineworld.com

Non contare (troppo) sulla forza di volontà Negli ultimi anni, gli studi sulla forza di volontà hanno rivoluzionato la mia produttività, il mio modo di gestire il tempo e, sono certo, rivoluzioneranno anche il tuo.

Il concetto centrale è che LA FORZA DI VOLONTÀ è UNA FRA LE RISORSE PIÙ IMPORTANTI, MA è LIMITATA. Ogni giorno devi prendere grandi e piccole decisioni e rischi di sprecarla per tante cose non essenziali al progredire della tua vita e del tuo business. Dunque: devi IMPARARE A Proteggerla e “RICARICARLA”. Ti domanderai: proteggerla da cosa? Dagli sprechi che rischi di farne: se la sprechi, non ne rimane per le cose sostanziali (che chiamo “attività essenziali” nel mio sistema “Produttività 300%”).

La forza di volontà presenta due principali punti critici.

• È una risorsa limitata; dopo essere stata usata per un po’, proprio come un muscolo, ha bisogno di ricaricarsi. Se la usi per un’attività impegnativa, dopo sarà più fiacca (indizio: bada bene alle prime cose su cui lavori la mattina!).

Ma, buona notizia, è rinnovabile: puoi ricaricarla, come vedremo tra poco.

• Quando è fiacca ricadiamo in comportamenti abituali, in modalità standard che spesso non sono efficaci (ad esempio, quando sei stanco o stressato, che cosa tendi a mangiare?).

Molti anni fa, nel 2003, dopo vari anni in cui ho lavorato da solo come free lance, ho fondato la Max Formisano Training e in breve tempo, grazie ai metodi innovativi che usiamo per fare formazione, abbiamo avuto un successo tanto veloce quanto inaspettato. Ho assunto molte persone, creato altri corsi e in meno che non si dica mi sono ritrovato a lavorare almeno quattordici quindici ore al giorno, senza neanche più un attimo di tempo per me stesso e i miei cari.

Interruzioni e distrazioni facevano parte della mia vita e anche il senso d’impotenza e frustrazione rispetto al non avere il controllo del mio tempo.

E così ero uno dei tanti che controllava l’e-mail prima di andare a dormire e appena sveglio.

Invece di capire quali fossero le cose essenziali a cui dedicarmi quel giorno, iniziavo subito a rispondere alle e-mail e a fare tutto quello che mi capitava davanti. Ho continuato così per anni e francamente neanche potevo immaginare di potermi comportare diversamente.

Come ulteriore “effetto collaterale” del controllare continuamente la posta elettronica, mandare sms o rispondere sempre al telefono, cambiavo in continuazione task, da uno all’altro senza focalizzarmi su nulla.

La mia salute, la vita personale, il tempo libero, sono stati accantonati per un bel po’ di tempo, finché non mi sono deciso ad applicare uno dei miei principi preferiti: NON ASPETTTARE IL “SERVIZIO SVEGLIA” DALLA VITA PER CAMBIARE qualcosa di importante, perché quando arriva non solo fa molto male, ma anche, per un bel pezzo, non ti dà la lucidità necessaria per andare nella 45

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giusta direzione. Allora ho iniziato ad approfondire non solo i temi della produttività e della gestione del tempo, ma anche quello delle abitudini e della connessione tra produttività e forza di volontà. E così ho scoperto una cosa straordinaria: ogni giorno abbiamo a disposizione soltanto un certo quantitativo di forza di volontà!

Recenti studi di psicologia hanno confermato che “bruciamo” questa piccola quantità in molti modi, ad esempio: • prendere decisioni; • saltare in continuazione da un’attività all’altra; • assumersi carichi molto più onerosi di quanto possiamo realisticamente gestire.

• stati d’animo negativi Tutto questo consuma energia. Quindi abbiamo solo un piccolo quantitativo di forza di volontà al giorno e lo sprechiamo senza rendercene conto. E così la procrastinazione è dietro l’angolo per- ché bruciamo la forza di volontà per cose non essenziali invece che usarla (subito!) per le attività essenziali.

Dati molto significativi sul potere quasi sconosciuto della forza di volontà riguardano uno studio sul sistema di libertà condizionata in Israele, dove sono state monitorate 111 udienze, assegnate a otto giudici in circa dieci mesi. I giudici ascoltano e decidono se concedere o meno la libertà condizionata in sei minuti circa; risolvono in questo modo dai quattordici ai trentacinque casi al giorno, con solo due pause: metà mattina e metà pomeriggio. Dunque: a inizio giornata e dopo le pause – quando la forza di volontà è alta ed è stata “ricaricata” da una notte di sonno o dalle pause – la media delle decisioni favorevoli alla libertà condizionata è del 65%. Ma prima delle pause e verso la fine della giornata la forza di volontà è molto bassa, quasi nulla, perché è stata usata in continuazione per decidere. I giudici allora ricadono nella modalità standard che, in questo caso, corrisponde al “no” alla libertà condizionata: insomma, quasi 0% di sì!

Incredibile. Come puoi applicare i concetti che ti ho illustrato sulla forza di volontà per portare enormi benefici alla tua vita da Networker?

a.

OCCUPATI SUBITO DELLE ATTIVITA’ ESSENZIALI prima che la forza di volontà si indebolisca. Non spendere un solo attimo a prendere decisioni che riguardano e-mail poco importanti, attività di routine o “roba non essenziale”. Fai nella mattinata le tue attività essenziali. b.

FAI ESERCIZIO FISICO REGOLARE, magari proprio al mattino, non solo perché aiuta il sonno, ma anche perché porta numerosi altri benefici, inclusa una forza di volontà superiore. c.

UN BUON SONNO RISTORATORE SERVE per ricaricare mente e corpo e garantisce nuova forza di volontà. d.

PIÙ SEI CONSAPEVOLE E PRESENTE, PIÙ HAI FORZA DI VOLONTÀ PER COMPIERE LE GIUSTE SCELTE (puoi aumentare presenza e consapevolezza tramite qualche forma di meditazione come la mindfulness, termine con cui si intende il prestare attenzione 46

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di volontà (e molta salute…) con pochi cali di concentrazione e attenzione, causata, come è noto, da dolci, farina bianca e bevande gassate. Questi cibi, infatti, immettono subito nel sangue grandi quantità di zucchero e il nostro corpo, per difendersi da questi sbalzi, aumenta la quantità di insulina prodotta dal pancreas, abbassando il livello dello zucchero nel sangue e causando di conseguenza stanchezza e cali di energia.

Se vuoi approfondire, conoscere e padroneggiare tutto il mio metodo “Produttività 300%”, allora ti interesserà sapere che il 23-2425 ottobre terrò l’ultima edizione live di “Produttività 300% - triplica i risultati e goditi la vita”.

Qui trovi tutti i dettagli: https://maxformisano.it/produttivita-300-live/ Qui puoi scrivere per maggiori informazioni: info@maxformisano.iti A cura di Max Formisano per la redazione NM

esclusivamente a quello che fai nel momento presente, in modo non giudicante). e.

RINSALDA LA FORZA DI VOLONTÀ CON UNA SANA ALIMENTAZIONE come carboidrati complessi e proteine, che aumenta- non lo zucchero nel sangue ma in modo graduale.

General- mente una dieta ipocalorica e abbondanza di verdura e frutta garantiscono forza

La mia salute, la vita personale, il tempo libero, sono stati accantonati per un bel po’ di tempo, finché non mi sono deciso ad applicare uno dei miei principi preferiti: non ASPETTTARE IL “SERVIZIO SVEGLIA” DALLA VITA PER CAMBIARE qualcosa di importante, perché quando arriva non solo fa molto male, ma anche, per un bel pezzo, non ti dà la lucidità necessaria per andare nella giusta direzione.

MAX FORMISANO

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NETWORK MARKETING & INVALIDITA’ vs DISABILITA’ 48 www.nmmagazineworld.com

Disabilità: la risorsa umana che non ti aspetti Cosa c’entra la disabilità con il Network marketing?

Probabilmente ti sarai posto questa domanda, ma prima di andare avanti a spiegarti cosa c’entra, voglio fare una premessa molto importante, perché molto spesso quando parlo con le persone confondono la disabilità con l’invalidità, quindi andiamo a vedere le differenze sostanziali e poi andiamo avanti con la risposta al quesito.

Disabilità o Invalidità? Quali differenze nella valutazione medica?

In breve, una differenza tra invalidità e disabilità è nella valutazione medica che viene operata. In questo senso la differenza è la seguente: Mentre nell’accertamento di invalidità la valutazione medica riguarda la capacità lavorativa della persona, l’accertamento dell’handicap si concentra sullo stato di gravità

delle difficoltà sociali e relazionali di un soggetto.

Nel secondo caso, quello dell’handicap, dunque della disabilità, un accertamento medico che lo confermi può dare accesso a servizi sociali e previdenziali nonché a particolari trattamenti fiscali.

Ma approfondiamo il tema.

Invalidità civile: riduzione percentuale della capacità lavorativa.

Come detto la condizione di invalidità civile è differente rispetto alla condizione di handicap o di handicap grave.

La valutazione dell’invalidità civile si basa sulla riduzione della capacità lavorativa, con la conseguente attribuzione di una percentuale. La valutazione medica, come stabilisce la normativa di riferimento deve tendere a determinare la percentuale di riduzione della capacità lavorativa deve basarsi anche sull’importanza che riveste, in attività lavorative, l’organo o l’apparato sede del danno anatomico o funzionale.

Ciò vuol dire che il medesimo problema può avere differenti valutazioni su due persone differenti, in ragione della loro rispettiva professione.

Una volta determinata la riduzione della capacità lavorativa di quella persona, in funzione di come la patologia di cui è affetta influisce sulla sua possibilità di svolgere il proprio lavoro, la commissione valuta quale sia la “capacità” residua.

Ciò che è particolarmente rilevante, nel caso dell’invalidità civile, è proprio il tenore che ha questa valutazione medica. Essa non punta a determinare le difficoltà del soggetto ad inserirsi nel contesto lavorativo (come invece succede nel caso di handicap o di handicap grave), quanto piuttosto la difficoltà del soggetto di eseguire la sua professione nei modi e nei limiti considerati normali per un individuo.

Handicap e handicap grave: per la disabilità si valuta l’integrazione sociale Nell’handicap, per valutare cioè la disabilità, la commissione medica attua con un approccio differente, e la distinzione sostanziale tra le due tipologie è proprio in questa diversa “ratio” della valutazione medica.

Il riconoscimento dello stato di handicap, difatti, prende in considerazione la difficoltà 49

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d’inserimento sociale dovuta alla patologia o menomazione riscontrata.

Il concetto stesso di handicap esprime la condizione di svantaggio sociale che una persona presenta nei confronti delle altre persone ritenute normali e si differenzia dalla menomazione (fisica, psichica o sensoriale) che da quella condizione ne è la causa.

Secondo quanto stabilito dalla normativa di settore la condizione di handicap riguarda coloro che hanno una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e che è tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

La dimensione della valutazione dell’handicap, insomma, è una valutazione sociale e non strettamente afferente al campo lavorativo (come invece accade nel caso dell’invalidità civile).

Fatta questa importante premessa entriamo nel merito di questa rubrica.

Come avrai potuto leggere la frase “riduzione della capacità lavorativa” è presente più di una volta nella definizione tra invalido e disabile, ed è proprio questo il punto di connessione che trova nel network marketing.

Ti voglio dare un paio di informazioni che forse non sapevi, ma un invalido civile percepisce una pensione di invalidità di 297 euro mensili, solamente se supera una percentuale del 74% (ora ti sfido ad andare a lavorare con il 25% delle tue funzionalità corporee) e con questi soldi dovrebbe riuscir a mantenere la sua quotidianità per un mese, penso non serva che ti dia spiegazioni in merito a cosa puoi fare al giorno d’oggi con 297 euro , ti immagini, se riesci a pagare affitto, bollette, spesa, ecc...ecc..

Beh, sicuramente avrà delle agevolazioni in altre cose che magari potrà aiutare concretamente mi dirai, in effetti ci sono, puoi avere la rete degli autobus a 5 euro e il tagliando per il parcheggio disabili, (lo so è indecente, ma non ci possiamo fare nulla).

Ma torniamo al lavoro e vediamo quali siano le possibilità oggettive che un disabile lo trovi.

Ebbene, nonostante la volontà di procedere ad una

riforma del collocamento mirato, ad oggi, non sono stati ancora emanati i decreti legislativi attuativi.

Sebbene dai dati dell'Ottava Relazione al Parlamento sul diritto al lavoro delle persone disabili relativa al biennio 2014-2015, presentata dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali il 28 febbraio 2018, emerga rispetto al passato un aumento del numero degli avviamenti effettivi al lavoro con una crescita, fra i contratti stipulati, della quota di quelli a tempo indeterminato, il tasso di occupazione delle persone affette da disabilità continua a rimanere di gran lunga inferiore rispetto a quello dei lavoratori senza disabilità. FONTE https://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoLavo ro/2019-06-03/l-inserimento-mondo-lavoro-personeaffette-disabilita-l-23-marzo-1999-n-68-20-anni-suaemanazione-162836.php?refresh_ce=1

Vi consiglio di leggere l’articolo.

Quindi fatto chiarezza su questi due argomenti, entriamo in merito ai benefici che un disabile potrà trovare in questo mondo.

Probabilmente penserai subito al denaro, ma credimi non è così.

Quando la disabilità sopraggiunge nel tempo (e non dalla nascita), produce un doppio devastante effetto, il primo è ovviamente oggettivo, fisico, nel mio caso ad esempio a 45 anni una malattia autoimmune chiamata CIDP (polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica autoimmune) ha ridotto drasticamente l’utilizzo delle gambe dalle ginocchia in giù e ha portato ad una fortissima perdita di forza nelle mani, quindi ad un certo punto mi sono trovato ad adoperare ausili vari per potermi muovere o per utilizzare le mani, ma alla fine in una maniera o nell’altra cammini e usi le mani .

Il secondo effetto è quello più devastante, cioè perdi la bussola della vita, pensi che non sarai più utile a nulla, non potrei più realizzare i tuoi progetti, realizzare i tuoi sogni, pensi che dovrai dipendere sempre da qualcuno, sia economicamente che moralmente, insomma tutto ciò che prima era normalità ora è eccezione.

Questo ti destabilizza in maniera talmente potente che il 90% di chi si trova in questa situazione cade nel vortice degli psicofarmaci.

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Ma allora cosa può fare il Network marketing per questa categoria “speciale”, e soprattutto cosa può ricevere in cambio chi ripone la fiducia in una persona con questi problemi?

Cosimo Tremigliozzi

Prima cosa frequentare un ambiente motivato, con persone che non si fermano alle prime difficoltà, che parlano di sogni e di obiettivi, e che soprattutto per far crescere la loro attività non hanno bisogno della fisicità oggettiva (cosa indispensabile in buona parte dei mestieri) apre di nuovo la prospettiva di vita importante a queste persone, seconda cosa , una persona che rinasce di nuovo è di una potenza deflagrante in tutti i sensi.

In questa rubrica mi accompagneranno Marco Antuzi (coach formatore disabile) e Cosimo Tremigliozzi (Networker in ASEA) che già dal questo numero sviscererà la sua esperienza in questo mondo.

Quello che vi faccio non è un appello ma una presa di coscienza e soprattutto la volontà di darvi una prospettiva completamente diversa delle persone che solamente perché siedono su una sedia a rotelle inconsciamente pensiamo siano inutili.

Ricordatevi il disabile NON VUOLE COMPASSIONE, ma vuole solamente avere ancora una opportunità per dimostrare che i problemi lo hanno solamente messo a sedere, ma non lo hanno steso.

A cura di Klinkon Fulvio

Nel Network Marketing disabile è chi pensa di esserlo!

Voglio raccontarvi la mia visione, la mia storia, la mia illuminazione di vita!

Una mattina di 27 anni fa, mi sono alzato e mi sono preparato per andare al lavoro. Amavo il mio lavoro da Vigile del Fuoco ma quel giorno non potevo immaginare che la mia vita Sarebbe Cambiata così radicalmente. Sapevo che con il mio lavoro mi sarei trovato, prima o poi, di fronte a storie di persone sfortunate vittime di un incidente, di un incendio o di un evento importante, ma mai avrei immaginato di essere il protagonista dell’evento, della storia, di questa storia.

Arrivato al lavoro puntuale, quel giovedì, ero stato assegnato come autista di prima partenza. Nel corso della mattinata facemmo un intervento, per l’appunto su un incidente stradale, dove abbiamo operato liberando dalle lamiere l’autista. Dopo pranzo i Vigili 51

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del Fuoco se non escono per interventi si addestrano e ci si allena e durante questa esercitazione comandata una corda si ruppe e, in meno di un secondo, mi trovai steso a terra, sull’asfalto, precipitato dall’altezza di circa 7 mt. in meno di 1 secondo. La conoscenza di primo soccorso acquisita nel Corpo Nazionale e dalla Croce Rossa Italiana hanno dato i suoi frutti autodiagnosticandomi lesione spinale! E così era! Da lì a poche ore ero sotto i ferri presso il Rizzoli di Bologna per poi entrare in rianimazione durante la notte. Questo tipo di evento, così improvviso, così inaspettato, certamente scoraggerebbe chiunque. Ovvio. Ma da subito ho compreso quanto io fossi fortunato ad essere lì in rianimazione vivo dopo quello che era accaduto e per questo da subito ho sfidato la tempistica della riabilitazione, ho ripreso la patente, ho cercato un appartamento al piano terra per essere più libero e autonomo, in ogni caso il mio nuovo obbiettivo era rivedere la mia mobilità, la mia libertà, riavere la mia vita anche se diversa.

Il Network Marketing era già nel mio DNA, avendolo conosciuto nel 1986. Avevo quindi avuto e toccato con mano le potenzialità del passa parola, del cliente soddisfatto che vuole essere seguito, del collaboratore che vuole appartenere a un gruppo, condividere e gioire dei successi di tutti, come una grande famiglia allargata. Al finire del 1992 con alcuni eventi ostativi all’attività del MLM in Italia, mi ero momentaneamente fermato. Ma l’anno seguente cambiò nuovamente tutto. Con l’infortunio sul lavoro e passando da 74 ai 120 Kg., con tutte le conseguenze fisiche e psicologiche del cambiamento, ho dovuto cercare aiuto per ritrovare il mio equilibrio nella vita.

Come dire il caso: ho trovato un dietologo in sovrappeso, da programma nutrizionale copia e incolla che non ha ascoltato nulla di quello che gli dicevo. Deluso dalle sue parole e dal suo atteggiamento ho avuto l’illuminazione di come risolvere tutti i miei problemi. Ho trovato così nuovamente lo strumento che poteva aiutarmi nel Network Marketing soprattutto nella sua forza e capacità di saper ascoltare e condividere i risultati, nel poter ricevere informazioni complete e nell’essere seguito prima e seguendo poi chi usa gli stessi prodotti. Devo comunque ringraziare quel medico perché nella negatività dell’incontro mi ha fatto capire che per il” sistema” io sono un numero mentre io sono Cosimo Tremigliozzi, vivo, con le mie voglie, i miei desideri, i miei sogni, i miei obbiettivi. Ho compreso come posso aiutare me stesso e questo

aiuto grazie al Network Marketing è arrivato anche se quando parliamo con le persone dell’attività di Networker, il più non la conosce, non pensa sia un lavoro e molte ancora, se pur diminuiscono in numero, pensano che sia la solita” catena di Sant’Antonio”. Ma se chiedo poi a queste persone se conoscono la vera storia di Sant’Antonio e cosa aveva fatto per aiutare la sua comunità, nessuno la conosce ed è più facile additare che cercare di comprendere e capire.

Grazie ad alcuni programmi nutrizionali completi e la stimolazione non transdermica dei segnali ho risolto molte delle mie necessità. Ma come tutti i lavori, anche nel Network Marketing, non sempre ti trovi bene e se pur si guadagna tanto, anche in questo lavoro si guardano altri aspetti. Arrivato attorno a 85 Kg. e con molti meno dolori, ho cercato ancora come poter mantenere e migliorare la mia salute.

Prendendo quanto più possibile nella formazione da queste aziende, soprattutto sull’aspetto conoscitivo del nostro corpo, ho compreso come avessi bisogno di stimoli diversi rispetto a quelli che la società attuale ci offre, per ritrovare e mantenere quella salute e quell’attività fisica, mentale ed economica di autofinanziamento all’uso dei prodotti per poi costruire un vero e proprio business. Le” Molecole di Segnalazione Redox” che ASEA è riuscita a stabilizzare e mettermi a disposizione ha chiuso il cerchio. L’importante per me rimane l’utilizzo corretto e costante di ciò che può aiutare ed essere il proprio miglior cliente potendo così raggiungere risultati che possiamo condividere, con la nostra storia, e così facendo aiutare anche gli altri.

La mia gioia era diventata, oltre che aiutarmi, aiutare chiunque volesse essere aiutato. Perdonate il gioco di parole, ma in oltre 30 anni di attività da professionista del settore ho trovato tante persone, normodotate o meno, che alla fine non volevano essere aiutate, non volevano seguire le orme lasciate di chi aveva avuto successo, non volevano cambiare il loro” me interiore” nascondendosi dietro le solite banali scuse dei loro insuccessi additando il sistema del NM. Una delle cose che ho capito e che le persone di successo non necessariamente usano le loro gambe o braccia o schiena o forza per raggiungerlo, usano il loro” me interiore”, la loro forza e il desiderio di raggiungere i loro sogni e imparano a farlo coinvolgendo altre persone e compensando il loro lavoro con le capacità del gruppo. Questo è il cuore 52

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pulsante delle attività di successo e per noi Networker professionisti è il fulcro dove appoggiare la leva che diventa il trampolino di lancio nel business.

Un altro aspetto importante che il Network Marketing mi ha dato e mi dà tuttora è il lavoro su me stesso nell'uscire da quelle zone di confort che per molti disabili è e resta il grande fantasma nero nascosto nell'armadio. Molte persone mi vedono partecipare a incontri, meeting, appuntamenti (prima ma anche ora concluso comunque il periodo di lockdown), e mi vedono sorridente, energico, gioioso e sempre disponibile ad ascoltare e consigliare. Ma non vedono che in auto ho la valigia con il doppio cambio di abiti, anche se sono a poche ore da casa, non vedono le mie mani sporche di alluminio dei cerchielli delle ruote della carrozzina e non comprendono molti miei disagi, ma non è importante che gli altri capiscano che muoversi in carrozzina può essere difficile, preoccupante o qualche volte disastroso, non trovando un bagno accessibile o scale da dover valicare, ma la cosa importante per tutti i disabili che vogliono fare, che vogliono vivere e che vogliono aver successo, al pari di tutti gli altri è muoversi, uscire dalla zona di confort che per un disabile significa anche uscire dalla loro zona protetta, zona di sicurezza fisica ma soprattutto mentale.

Questo è il segreto, non pensare negativamente d’essere un disabile ma pensare positivamente di essere una persona con le proprie diversità! Sfidare la vita a mento alto sapendo che il successo non è dato esclusivamente dal mio lavoro, ma dal lavoro della squadra, sapere che tutti assieme possiamo aiutarci e compensare le nostre capacità.

Pininfarina disegnando le auto più belle al mondo, mentre disegnava era seduto a un tavolo. Sergio Marchionne mentre studiava le sue strategie era in un ufficio seduto alla sua scrivania con una segretaria e uno staff ognuno dei quali aveva le sue mansioni ed erano lì per aiutarlo. Zuckerberg nel sognare Face Book era stravaccato sul letto al college o seduto al computer a digitare il software … etc. etc.

Tra i milionari del mondo, poche sono i lavori che necessitano di attività motorie complesse e questo non tutti lo hanno compreso. Per le persone che vogliono cambiare la loro vita, occorre cestinare i preconcetti del” io non posso”,” io non riesco”,” io non ce la faccio”.

Questa convinzione e la storia dei vari successi raggiunti inseguendo i miei sogni mi ha portato a diventare nel 2010 Pioniere di ASEA in Europa e

portando nel 2012 all'apertura del mercato in Italia prima e nel resto d’Europa poi di questa società, di questo prodotto che uso ogni giorno e che mi ha cambiato la vita nuovamente, in meglio ma soprattutto permettendomi di aiutare migliaia di persone, nell’ambito della propria salute cellulare e anche economica. Il mio lavoro, in sintesi è raccontare la mia storia, condividere il mio percorso verso la salute e il benessere fisico ed economico.

Anche questo successo è comunque dato da un atto di fiducia quando la mia amica e sponsor Silvia Fontana mi ha telefonato quel pomeriggio de 26 luglio 2010 e mi ha trasmesso la sua convinzione, credo e azione nel progetto che voleva portare avanti. Lavorando assieme, in gruppo, in un team affiatato, dove tutti aiutavano tutti, abbiamo vinto entrambi. Ma questa è un’altra storia.

A cura di Cosimo Tremigliozzi

Disabilità: la risorsa umana che non ti aspetti Viviamo in un periodo storico in cui essere efficienti è considerato obbligatorio e chi non lo è sembra destinato a essere messo da parte. Molte persone quindi e a volte anche aziende non sfruttano appieno il potenziale dei disabili.

Disabilità sembra sinonimo di minore efficienza e in tanti credono che un portatore di handicap non sia in grado di svolgere molte attività in modo efficace ed efficiente come è in grado di fare chi è perfettamente normodotato.

In questo articolo ti illustrerò come un disabile possa essere una vera e propria risorsa sociale e umana e possa offrire tantissimo valore anche nel mondo del lavoro. La disabilità infatti può diminuire alcune abilità fisiche che però possono essere facilmente recuperate. Io per esempio sto su una sedia a rotelle sin da quando ero molto piccolo. Questo però non mi ha mai impedito di realizzare i miei sogni ed essere efficace e ricercato nel mio lavoro.

Anzi ti dirò che la disabilità a volte per quanto può sembrare strano a tanti mi ha addirittura avvantaggiato. Quando mi chiamano le aziende e mi chiedono di parlare di resilienza molto spesso 53

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lo fanno proprio perché sanno che nessun altro coach può essere così qualificato proprio perché

È tutta una questione di punti di vista. Se l'imprenditore accorto si rende conto che l'impiegato o il collaboratore disabile può aggiungere nuove abilità e capacità di problem solving all'azienda potrà sicuramente arricchire le potenzialità della propria azienda. Ci vuole però un cambio netto di punto di vista. Smettere di aver paura di percorrere nuove vie e smettere di cercare scuse per rimandare una scelta oramai necessaria.

Mi piace sempre essere molto chiaro. A volte si cercano scuse per non integrare nel mondo lavorativo i portatori di handicap. Ed è giunto il momento anche che i professionisti disabili escano allo scoperto e vendano le proprie competenze senza paura.

E ricorda il mio motto: quando la vita ti mette al palo inizia a ballare la lap dance

io la resilienza l'ho potuta sviluppare lungo tutta la mia storia di vita. L'handicap però mi ha anche aiutato a non temere le cadute e il rifiuto e a rendermi audace abbastanza per bussare a molte porte quando ero ancora un giovane professionista che doveva farsi conoscere.

Un nuovo attivismo per i diritti dei disabili è possibile.

Un nuovo attivismo per i diritti dei disabili è possibile.

Sono onesto. Sono onesto nel dirti che la mia disabilità mi ha aiutato anche a trovare la parola giusta da dire al cliente più scoraggiato. Elaborare la strategia più efficace per aiutare gli imprenditori demoralizzati. Questo non perché io sia speciale ma perché come disabile ho potuto sviluppare una serie di risorse che mi hanno permesso di affrontare le sfide professionali con lo stesso mindset con il quale ho affrontato le sfide che mi aveva posto la vita.

Negli ultimi anni l’attivismo sempre più attivisti per i diritti dei disabili stanno portando avanti le loro lotte contro le discriminazioni vissute proprio dai portatori di handicap. Ma in Italia come vanno le cose? L’attivismo per i diritti dei disabili è sempre più presente ma è, a mio avviso, meno incisivo di come dovrebbe essere. Questo perché la cultura italiana moderna è poco avvezza alla lotta e l’abilismo (pregiudizio verso i disabili) è presente anche in quelle categorie sociali che solitamente sono di ispirazione progressista.

Ci sono moltissimi disabili in grado di poter dare del valore all'azienda e alla società e aspettano solamente qualcuno che ne metta alla prova le capacità. È vero, l'uomo non può volare perché non ha le ali. Eppure, l'aeroplano esiste proprio perché qualcuno non si rassegnava all'idea che l'uomo non potesse volare.

Molti degli attivisti per i diritti dei disabili non sono disabili e così sminuiscono la forza del loro messaggio. Altri attivisti sono sì disabili ma mantengono dei toni moderati e poco combattivi.

Un altro grave problema è l’abilismo interiorizzato. Quando vivi in una società che ti tratta da “diverso” sempre inizi a provare dei 54

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preconcetti persino verso te stesso. Per questo alcuni attivisti hanno paura di alzare la voce per cambiare le cose. Eppure, la storia dovrebbe insegnare.

A cura di Marco Antuzi

Sin dalle lotte per il suffragio universale fino alle proteste contro le segregazioni razziali negli USA degli anni ‘60 l’unica strategia che ha sempre pagato era alzare la voce. In molti ambienti sociali, anche quelli di giustizia sociale, l’abilismo viene considerata una discriminazione minore e così i disabili si trovano soli a dover combattere le loro battaglie.

Per questo motivo continuare a propagandare una forma di battaglia sociale dai toni moderati e concilianti non risolve il problema ma anzi rinforza l’idea che molti anni che i disabili non ricevano discriminazioni così gravi.

Alzare i toni non significa essere violenti o aggressivi. L’attivista per i diritti degli afroamericani Martin Luther King dimostrò che è possibile con il potere della parola e dei gesti cambiare le cose anche in maniera non violenta. Il suo potente discorso “I Have a Dream” ha toccato e mosso le coscienze di milioni di persone in USA e in tutto il mondo. Questo serve ai movimenti per i diritti dei disabili. In Italia abbiamo però anche dei luminosi esempi. Per esempio, la sorella Maria Chiara ed Elena Paolini combattono nel giusto modo la loro, la nostra, battaglia contro l’abilismo. Intelligenti, ironiche ma ferme nelle loro posizioni progressiste nella sorella Paolini danno speranza a tutti quei disabili che non si rassegnano ad essere trattati come esseri umani di Serie B. E ora mi permetto anche di citare “Parità e Disabilità” il mio progetto No Profit che si occupa di lottare per cambiare la comunicazione riguardo alla disabilità.

Ci vogliono messaggi potenti. Ci vuole un nuovo attivismo. Prima di poter realizzare i nostri sogni bisogna iniziare a sognare in modo diverso, più ambizioso. Bisogna imparare a comunicare in modo assertivo senza abbassare la testa. Solo così il messaggio di milioni di disabili diverrà così potente da essere ascoltato da tutti.

Marco Antuzi è life coach, esperto di comunicazione, motivational speaker e trainer.

Collabora in qualità di esperto con alcuni dei più noti blog del settore (www.piuchepuoi.it, www.giacomobruno.it) ed è docente di diverse materie nell'ambito dello sviluppo personale presso l'Università Popolare della Tuscia.

Sono noti i suoi corsi di Autostima, Comunicazione efficace e persuasione ed Educazione emotiva nei quali ha formato diversi coach ed aiutato molte persone comuni a trasformare la propria Vita. È autore dell'ebook "Motivatore di me stesso" edito da autostima.net, ebook di grande successo che ha ottenuto la prestigiosa valutazione di 5/5 dagli utenti del sito in questione.

Ha pubblicato anche l'infoprodotto "Tutti i giorni Domenica" edito da www.piuchepuoi.it e l'ebook "Trucchi psicologici" edito da Giochi di magia Editore. È secondo nella autorevole classifica degli articolisti del sito www.piuchepuoi.it stilata grazie al gradimento dei visitatori del sito. È ideatore e creatore della "Narrazione Trasformativa", tecnica di coaching grazie alla quale aiuta numerosi clienti.

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Marilou Pedretti 58 www.nmmagazineworld.com

Hello, my name is Marilou Pedretti and I was born in Switzerland from a Canadian mother and a father who was himself from a French mother and a Swiss Italian father.

Enough to say that with different cultures running through my veins, the passion of traveling was not difficult to find. Having triple nationality from birth, I have always wanted to travel the world.

But I was also passionate about something else, helping others. I was predestined for a job in the social sector, but for health reasons that led me to months of hospitalization prevented me from completing the studies I wanted. I took a different path and became an aesthetician. Since I was 16, with my independent personality I have always had different Jobs. After my studies I opened my institute directly, but I had to work various jobs alongside to support myself, in other words “La Liberté” which I was seeking was far away.

When I was 28, I was given the opportunity to take on a new challenge which I accepted and graduated in catering. At that time in my life personally and professionally I was not thriving, I had understood that was not living free. I accumulated clients for my institute + I had created a small cake company while waiting for the restaurant. I work a lot and that without being able to choose my schedules. In 2015 I decided to search on internet for opportunities to work at home with flexible hours. I come across

an AD that piqued my interest and I didn’t know it yet, would change my life. An opportunity allowing me to work the hours that I want, from where I want, and with whom I want. I am thinking it’s a scam at first .... too good to be true.

But I decided to go to the meeting, and I went for it in April 2015.

February 2016 the restaurant project starts, and I understand that I have definitely lost my freedom .... moreover, I was losing myself very badly. At the end of 2016 for personal reasons I left the person I lived with, I asked for a divorce, I left him my shares of the restaurant and I saved my life.

There was a choice to be made, I invested everything I had in the restaurant and in the diploma, I have to deal with the divorce and I find myself paying off debts caused by my ex-spouse. I decided this would be the turning point in my life and I went 100% into this network marketing industry.

Risky? Maybe. But it was the best professional choice of my life. My first experience was with an American company. Let's say that it was my first baby, complications happen, and I was no longer aligned with what was going on internally, but I fell in love with this way of living and helping others. So, I took the time to look for “THE” company where I will put my roots down and build my empire.  My criteria was not easy to meet. I was desiring a company with ethical values, family, having proven itself but remaining visionary, solid, and reliable. Wanting products for health that added value at a price accessible to all, a different technology differentiating them from others but especially European labels and certifications. A fair compensation plan, allowing everyone to grow in the same way and once again 59

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stable. February 2018, I got my hands on the nugget, on this company which will become my treasure and where I will put all my energy and my passion.

March 1, 2018, I started my new project and I start from 0, with fears, but never doubting that I know where I'm going. August 2020, I achieve, with my team, one million in monthly turnover.

30 months of work going from 0 to 1 million turnover, building a team of 1,500 people, made up of warriors, besides my feminist side is still there, nearly 90% of women in the team. It sounds surreal and yet .... this is what happens when you are totally passionate, committed and dedicated to what you are doing. 2018 was the first steps, the basics, 2019 was a year of construction and duplication, 2020 is a different year that then ever experienced and where the numbers are exploding. I understood that my secret in this journey would be to help others grow, to persevere at each step, but above all to remember why I am doing this. Helping others and traveling the world to discover culture…In 2018 I was able to go around 5 countries and in 2019 it was dozens of trips. (Brazil, France, Switzerland, Italy, Spain, Costa Rica, Dubai, Canada etc. …) I have found a way to help others financially and physically, to travel the world and to grow personally every day to be a better version of myself. I can't avoid talking about my team, without them nothing would have been possible, with them everything becomes possible.

Cohesion, sharing, vision, love for this job reigns.

Cherry on the cake? I have found love in this industry and today I am married to the most wonderful man who has become my business partner. Today my life is transformed all because of a decision. Believe in your dreams, believe in people, believe in this industry but above all believe in yourself and I like to repeat to my team that if their “why” are stronger than all their excuses, anything is achievable. The network marketing story.

We hear about superstar network marketers making huge amounts monthly. Of course, these people are the exceptions. For us, we might feel happy with only a few hundred dollars extra a month.

• We don’t have an opportunity to earn extra in our full-time jobs.

• We don’t have extra money to invest in a business.

• We don’t want to risk our family’s security by investing large amounts of cash and debt into a business franchise.

• We can’t afford to quit our jobs to start a new business.

• We don’t want to be burdened with long leases, overhead and staffing of a business or store.

Is there still an opportunity for us?

Yes. We call it, “Network marketing.”

In network marketing we can invest our time and effort, with very little cash expenditure, to build customers and distributors for our business.

Will we need new skills for this profession? Yes. but we can invest and learn. We spend money on products and services, transportation costs to rallies and trainings, and sometimes a babysitter, if needed. There will be a cost.

Does that mean everyone will become a successful superstar in network marketing?

No. Not at all.

How many people want to start their own business, but don’t want to take a huge risk?

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• Personal development. For me, I never heard the word “goals” until I joined network marketing.

• New friends. Positive people that enhance our social life.

• Great product or service experience.

• An opportunity to help and serve others.

• A possible part-time bonus check to help with our monthly budget.

• A chance to have hope in our lives that we did not have before.

Is becoming a network marketing superstar within our control?

No. But our odds will be better than becoming a movie star or NBA player for sure!

The good news is that we have some control over our future. We don’t have a “gatekeeper” that tells us, “You are chosen.” Or “You are not chosen.”

We can increase our odds of success by learning new skills, and by working more effectively. This is great news. We feel motivated when we know our efforts make a difference.

Yes, a few people will become superstars in network marketing. Many more will earn full-time incomes. And many, many more will earn parttime incomes. And there will be a huge number of network marketers who enjoy the benefits of the products, or the new connections in their lives.

For most people, the time and new skill learning commitment won’t fit their life’s goals. They may be impatient. Or, they have other more important goals in their lives.

Does this mean that no one should get involved in network marketing? Of course not. What are few of the benefits people receive from their network marketing part-time business?

To summarize.

• Only a few people will become network marketing superstars.

• Many will get an income.

• Many more will simply enjoy the other benefits of network marketing.

• We have more control over our ultimate success.

How about that negative critic that said, “Nobody 61

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makes any money!” Why is this critic so negative about network marketing? This person had a bad experience in network marketing or had a friend with a bad experience. They joined to become a network marketing superstar, and it didn’t happen. And they didn’t get a good part-time income either.

Based on their experience, they will leave a negative review. And there is something about people. We love sharing bad news.

Not everyone will achieve or get what they want in life. But that should not mean that we give up trying. For many, network marketing is our chance to change our lives.

So, when we become successful in network marketing, realize that many people did not. And for them, their anti-network marketing opinions are valid.

By Tom “Big Al” Schreiter, author of the Big Al Books at http://www.BigAlBooks.com.

Enjoy the free downloads.

Ciao, mi chiamo Marilou Pedretti e sono nata in Svizzera, da madre canadese e padre che era lui stesso di madre francese e padre svizzero.

Abbastanza per dire che con culture diverse che mi attraversavano le vene, la passione di viaggiare non era difficile da trovare. Avendo la tripla nazionalità dalla nascita, ho sempre voluto viaggiare per il mondo. Ma ero anche appassionata di qualcos'altro, volevo aiutare gli altri. Ero predestinata ad un lavoro nel settore sociale, ma per motivi di salute che mi hanno portato a mesi di ricovero, mi ha impedito di completare gli studi che volevo al fine di raggiungere questo scopo. Ho preso un percorso diverso e sono diventata un estetista. Da quando avevo 16 anni, con la mia personalità indipendente ho sempre avuto lavori diversi. Dopo i miei studi ho aperto direttamente il mio istituto, ma ho dovuto fare altri vari lavori a fianco del primo per sostenermi, in altre parole "La Liberté" che cercavo era lontana.

Quando avevo 28 anni, mi è stata data l'opportunità di affrontare una nuova sfida che ho accettato e mi sono laureata in catering. A quel tempo della mia vita, personalmente e professionalmente non ero fiorente, avevo capito che non si viveva lavorando gratis. Ho accumulato clienti per il mio istituto e avevo creato una piccola azienda di torte, nel frattempo, che preparavo l’apertura di un ristorante. Lavoravo molto e questo senza poter scegliere i miei orari. Nel 2015 ho deciso di cercare su internet opportunità di lavorare a casa con orari flessibili. Mi sono imbattuta in un annuncio che ha raggiunto il mio interesse e non sapevo ancora, che proprio questo annuncio avrebbe cambiato la mia vita. Un'opportunità che mi permette di lavorare le ore che voglio, da dove voglio e con chi voglio. Sto pensando che è una truffa in un primo momento .... troppo bello per 62

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essere vero. Ma ho deciso di andare ugualmente alla riunione, mi ricordo che era nel mese di aprile 2015.

persone, composto da guerrieri, quasi il 90% della squadra sono donne. Sembra surreale, eppure …. questo è ciò che accade quando sei totalmente

Febbraio 2016 il progetto del ristorante inizia, e capisco che ho sicuramente perso la mia libertà …. inoltre, mi stavo perdendo, infatti le cose andavano molto male. Alla fine del 2016 per motivi personali ho lasciato la persona con cui ho vissuto, ho chiesto il divorzio, gli ho lasciato le mie azioni del ristorante e mi sono salvata la vita.

C'era una scelta da fare, ho investito tutto quello che avevo nel ristorante e nel diploma, ho a che fare con il divorzio e mi ritrovo a pagare i debiti causati dal mio ex-coniuge. Ho deciso che questo sarebbe stato il punto di svolta nella mia vita e mi sono buttata al 100% in questo settore, cioè il network marketing.

Rischioso? Forse. Ma è stata la migliore scelta professionale della mia vita. La mia prima esperienza è stata con un'azienda americana.

Diciamo che è stato il mio primo bambino, le complicazioni che sono accadute mi portarono a non essere più in linea con loro, ma mi sono innamorato di questo modo di vivere e aiutare gli altri. Così mi sono presa il tempo di cercare l’azienda dove mettere le mie radici e costruire il mio impero. I miei criteri non erano facili da soddisfare. Desideravo un'azienda con valori etici, famiglia, visionaria, solida e affidabile. Volendo prodotti per la salute che hanno un valore aggiunto ad un prezzo accessibile a tutti, una tecnologia diversa che li differenzia dagli altri, ma soprattutto le etichette e le certificazioni europee. Un piano di compensazione equo, che permetta a tutti di crescere allo stesso modo e ancora una volta stabile. Febbraio 2018 ho messo le mani sulla pepita, su questa azienda che diventerà il mio tesoro e dove metterò tutta la mia energia e la mia passione.

Marzo 2018 inizio il mio nuovo progetto e parto da 0, con paure, ma senza mai dubitare di sapere dove sto andando. Agosto 2020, con il mio team, raggiungo un milione di fatturato mensile. 30 mesi di lavoro che vanno da 0 a 1 milione di fatturato, la costruzione di un team di 1.500

appassionato, impegnato e dedicato a quello che stai facendo. 2018 è stato l’anno dei primi passi, dove si sono messe le basi, il 2019 è stato un anno di costruzione e duplicazione, il 2020 è un anno diverso dove i numeri stanno esplodendo.

Ho capito che il mio segreto in questo viaggio 63

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sarebbe stato aiutare gli altri a crescere, a perseverare ad ogni passo, ma soprattutto a ricordare perché lo sto facendo. Aiutare gli altri e viaggiare per il mondo alla scoperta della cultura... Nel 2018 sono stata in grado di andare in giro in 5 paesi e nel 2019 ho fatto decine di viaggi. (Brasile, Francia, Svizzera, Italia, Spagna, Costa Rica, Dubai, Canada ecc. …) Ho trovato un modo per aiutare gli altri finanziariamente e fisicamente, per viaggiare per il mondo, e per crescere personalmente ogni giorno, e per essere una versione migliore di me stessa. Non posso evitare di parlare della mia squadra, senza di loro nulla sarebbe stato possibile, con loro tutto diventa possibile. La coesione, la condivisione, la visione, l'amore per questo lavoro regnano.

Ciliegia sulla torta? Ho trovato l'amore in questo settore e oggi sono sposata con l'uomo più meraviglioso che è anche diventato il mio socio in affari. Oggi la mia vita è trasformata, tutto a causa di una decisione. Credete nei vostri sogni, credete nelle persone, credete in questo settore ma soprattutto credete in voi stessi, e mi piace ripetere al mio team che se il loro "perché" sono più forti di tutte le loro scuse, qualsiasi cosa è realizzabile.

Non vogliamo essere gravati da contratti di locazione lunghi, spese generali e personale di un'azienda o di un negozio.

C'è ancora un'opportunità per noi?

Sì. Lo chiamiamo "Network marketing".

Nel network marketing possiamo investire il nostro tempo e il nostro impegno, con pochissime spese in contanti, per costruire clienti e distributori per la nostra attività.

Avremo bisogno di nuove competenze per questa professione? Sì. ma possiamo investire e imparare. Spendiamo soldi per prodotti e servizi, costi di trasporto per raduni e corsi di formazione, e talvolta una babysitter, se necessario. Ci sarà un costo.

Questo significa che tutti diventeranno una

La storia del marketing di rete.

Quante persone vogliono avviare la propria attività, ma non vogliono correre un rischio enorme?

Sentiamo parlare di network marketer superstar che fanno enormi quantità di denaro al mese.

Naturalmente, queste persone sono le eccezioni.

Per noi, potremmo sentirci felici solo con poche centinaia di dollari in più al mese.

Non abbiamo l'opportunità di guadagnare un extra nei nostri lavori a tempo pieno.

Non abbiamo soldi extra per investire in un'azienda.

Non vogliamo rischiare la sicurezza della nostra famiglia investendo grandi quantità di denaro e debito in un franchising aziendale.

Non possiamo permetterci di lasciare il nostro lavoro per avviare una nuova attività.

superstar di successo nel network marketing?

No. Niente affatto.

Per la maggior parte delle persone, il tempo e il nuovo impegno di apprendimento delle abilità non si adattano gli obiettivi della loro vita.

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Potrebbero essere impazienti. Oppure, hanno altri obiettivi più importanti nella loro vita.

Questo significa che nessuno dovrebbe essere coinvolto nel network marketing? Certo che no.

Quali sono alcuni dei vantaggi che le persone ricevono dal loro business part-time di network marketing?

- Sviluppo personale. Per me, non ho mai sentito la parola "obiettivi" fino a quando non sono entrato a far parte del network marketing.

- Nuovi amici. Persone positive che migliorano la nostra vita sociale.

- Ottima esperienza di prodotto o servizio.

- Un'opportunità per aiutare e servire gli altri.

- Un possibile assegno di bonus part-time per aiutare il nostro budget mensile.

- Un'occasione per avere speranza nella nostra vita che non avevamo prima.

Sta diventando una superstar del network marketing sotto il nostro controllo?

La probabilità saranno sicuramente più alte che diventare una star del cinema o giocatore NBA di sicuro!

La buona notizia è che abbiamo un certo controllo sul nostro futuro. Non abbiamo un "custode" che ci dice: "Sei stato scelto". Oppure, "Non siete scelti".

Possiamo aumentare le nostre probabilità di successo imparando nuove competenze e lavorando in modo più efficace. Questa è una grande notizia. Ci sentiamo motivati quando sappiamo che i nostri sforzi fanno la differenza.

Sì, alcune persone diventeranno superstar nel network marketing. Molti altri guadagneranno redditi a tempo pieno. E molti, molti altri guadagneranno redditi part- time. E ci sarà un numero enorme di network marketer che godono dei benefici dei prodotti, o le nuove connessioni nella loro vita.

Per riassumere.

Solo poche persone diventeranno superstar del network marketing.

Molti avranno un reddito.

Molti altri potranno semplicemente godere degli altri vantaggi del network marketing.

Abbiamo un maggiore controllo sul nostro successo finale.

Che ne dici di quel critico negativo che disse: "Nessuno fa soldi!" Perché questo critico è così negativo sul network marketing? Questa persona ha avuto una brutta esperienza nel network marketing, o aveva un amico con una brutta esperienza. Si sono uniti per diventare una superstar del network marketing, e non è successo. E, non hanno ottenuto un buon reddito part-time.

In base alla loro esperienza, lasceranno una recensione negativa. E c'è qualcosa nelle persone.

Amiamo condividere cattive notizie.

Non tutti raggiungeranno o otterranno ciò che vogliono nella vita. Ma questo non deve significare che non ci possiamo provare. Per molti, il network marketing è la grande occasione per cambiare le proprie vite.

Così, quando si diventa di un leader di successo nel network marketing, ti renderai conto che molte persone non ci hanno provato semplicemente per l’opinione di un altro.

-Di Tom "Big Al" Schreiter, autore dei Big Al Books http://www.BigAlBooks.com.

Goditi i download gratuiti.

A cura di Roberto Carboni

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In questi anni ho capito che il valore più grande che mi rappresenta è la libertà

Chiara Rosiglioni 66 www.nmmagazineworld.com

Sono Chiara Rosiglioni, ho 53 anni sono nata a Venezia ma cresciuta in Belgio e poi tornata in Italia dopo la nascita di mia figlia nel 1991.

Ho avuto diverse esperienze professionali, dalla Comunità Europea al ramo assicurativo e finanziario, per poi aprire un'attività commerciale a Senigallia. Contemporaneamente ho fatto anche l’organizzatrice di eventi ma a seguito di un grave incidente stradale e dopo una lunga degenza in ospedale ho rivalutato le mie priorità, ho deciso di riprendere in mano la mia vita e di realizzare i miei sogni che erano rimasti nel cassetto per troppo tempo. Troppe persone sopravvivono fino a che non succede un evento che le porta a capire che meritano qualche cosa di più e a quel punto, come è successo a me si pongono delle domande che le portano a prendere delle decisioni che a volte trasformano la loro vita…. Dopo un anno, molto difficile in cui ho perso tutte le mie certezze, è nato qualcosa di incredibile perché mi sono resa conto che la vita è una sola e merita di essere vissuta al meglio senza rimpianti … per questo motivo mi sono avvicinata al Network Marketing, alla Formazione e allo Sviluppo Personale nel 2013.

In questi anni ho capito che il valore più grande che mi rappresenta è la libertà intesa nelle sue varie forme. Il Network Marketing mi permette di essere libera ma non solo, mi permette di sviluppare me stessa e di aiutare le altre persone a raggiungere i propri desideri.

Per me è una professione full time a cui dedico tutte le mie energie ma capisco che per molte persone questa attività viene svolta in forma di part time o addirittura come un hobby e come tale spesso diventa un costo e non un guadagno.

Dopo diverse esperienze in questo settore sia nei prodotti sia nei servizi, a dicembre 2019 ho scelto il progetto MWRLife che rappresentava l'unione delle mie due più grandi passioni i viaggi e il network marketing.

Grazie alla costanza e alla determinazione oltre che ad un duro lavoro sono riuscita a raggiungere le prime qualifiche nel giro di pochi mesi. Ora

faccio parte del 100 K Ring Earner dell’ Azienda che mi ha anche dedicato un articolo nella rivista di Business For Home (https://www.businessforhome.org/2020/08/chia ra-rosiglioni-from-italy-is-mwr-life-newest100000-ring-club-member/) in quanto ho raggiunto questo risultato in meno di 7 mesi di attività .

Si, ho bruciato le tappe! Perché sono convinta che il network marketing ama la velocità e volevo essere fonte di ispirazione per la mia squadra, dimostrando che se potevo farlo io potevano farlo tutti. Non ci sono limiti di età, cultura, sesso, colore della pelle, il network marketing è “democratico” e “meritocratico”, partiamo tutti con le stesse possibilità, ciò che fa la differenza è la capacità di superare i propri limiti migliorando noi stessi tramite la formazione e lo sviluppo personale, che sarà anche un arricchimento e un valore aggiunto per tutti i campi della nostra vita.

L’unico investimento è il nostro tempo, che spesso sprechiamo in attività inutili, per questo motivo da 10 mesi il tempo che dedico a tutto il 67

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mio team e alla crescita di quest’azienda in Italia (e non solo in quanto ho sviluppato l’attività in oltre 15 paesi) sia il tempo meglio speso in tutta la mia vita. Vorrei dare a più persone possibili le competenze che le permetteranno, forse, di raggiungere traguardi importanti. Sicuramente potranno migliorare il loro modo di affrontare le difficoltà che la vita inevitabilmente gli porrà di fronte. La formazione, il senso di adesione, la cultura creata all’interno della nostra Community accresce la nostra fiducia in noi stessi e la possibilità di avere un guadagno aggiuntivo oltre a moltissimi risparmi sui propri acquisti, fa sì che i motivi per cui una persona aderisce al club come membro oppure semplicemente come ospite siano molteplici.

Fin da subito, quando a dicembre ho avuto la possibilità di parlare con il Fondatore e CEO Yoni Ashurov, ho capito che MwrLife era molto diversa dalle altre aziende di Network Marketing. La maggior parte delle aziende propone il consumo e la distribuzione di beni o servizi prodotti da loro o da terzi che comunque andranno a cambiare le abitudini del cliente/distributore sostituendoli a quelli che normalmente usano con quelli da loro promossi e/o distribuiti.

MWR LIFE lascia liberi i propri membri di mantenere inalterate le loro abitudini permettendo loro di poter acquistare ad un miglior prezzo e con notevoli vantaggi gli stessi alberghi, villaggi, crociere, gli stessi voli e le stesse attività che avrebbero comunque acquistato prima di diventare membri.

Alla base del servizio offerto da MWR LIFE c’è la piattaforma TRAVEL ADVANTAGE, il nostro più grande orgoglio in quanto siamo l’unica azienda che opera in questo settore che ha sviluppato una propria piattaforma di prenotazione garantendosi così la gestione e lo sviluppo della stessa senza dover dipendere da scelte altrui.

TRAVEL ADVANTAGE è affiliata all’ETOA “European Tourist On-line Agency” ed avendo sede in FRANCIA può operare all’interno dei paesi UE in libertà di prestazione di servizi senza la necessità di costituire una sede fisica in ogni

paese. Questa è un ulteriore garanzia di trasparenza e serietà.

I Consulenti Lifestyle non sono agenti di viaggio, non vendono viaggi o pacchetti viaggio, la loro è una semplice attività di intermediazione tra i clienti e MWR LIFE. I membri acquistano i servizi tramite TRAVEL ADVANTAGE che risponderà a norma delle leggi europee in materia di viaggi verso di loro, assumendosi la gestione delle loro prenotazioni.

MWR LIFE non è solo “viaggi” e i servizi annessi ma si è evoluta affiancando ai servizi di prenotazione anche un vero e proprio DUTY FREE per i viaggiatori, un MALL On-line che ci permette di usufruire di prezzi eccezionale anche per l’acquisti di prodotti. Anche in questo caso non vendiamo beni prodotti dall’azienda ma facciamo da intermediari tra i più grandi e famosi brand produttori di abiti, scarpe, profumi ecc. e i membri fornendo loro i prezzi migliori.

L’altro aspetto da tenere in considerazione in una azienda di network marketing è il piano compensi, che in questo caso è strutturato in mondo tale da poter permettere anche ai novizi la possibilità di accedere ad una rendita in maniera semplice e anche veloce.

Per la prima volta dopo 7 anni di attività in questo settore ho intuito che con questa azienda avrei potuto realizzare quello che avevo sempre desiderato, la visione di Yoni di rendere accessibile a tutti la possibilità di viaggiare e realizzare i propri desideri (Making Wishes Real è infatti il nome di quest’azienda) unita all’innovazione e alla possibilità di sviluppo facevano di MWR LIFE l’opportunità migliore che mi potesse capitare. Questo ha fatto sì che la fiducia che io ho riposto nell’azienda e che l’azienda ha ricambiato mi dà la sicurezza e la determinazione necessaria per sviluppare al meglio l’attività. Sono consapevole di poter contare su un supporto constante a 360 gradi da parte dell’azienda e da tutte le persone che operano nel CORPORATE. L’azienda nata nel 2013 è in piena espansione con fatturati in crescita esponenziale con un 68

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management esperto che la porterà sicuramente a far parlare molto di sé in questo settore. I Presidenti Eric Aubin e Ilian Evtimov oltre ad essere molto competenti e presenti sono sempre disponibili cosa non sempre scontata, in molti anni di network non mi era mai capitato di sentirmi così a mio agio e di non sentirmi soltanto un numero in più.

Ho deciso da anni di creare la mia identità come “Turista di Professione” in quanto ritengo necessario crearsi una propria immagine, un proprio marchio e non identificarsi totalmente all’azienda che rappresento. Sentendomi in sintonia totale con la mia azienda ho deciso di inserirla anche nel mio sito www.turistadiprofessione.com per lo sviluppo dell’attività.

Ovviamente tutti i Networker credono per prima cosa nella bontà del proprio prodotto o servizio oltre che sviluppare un mindset vincente che non tema il giudizio degli altri ma soprattutto in linea con i propri valori.

Oggi mi sento una Donna completamente appagata, all’inizio di una lunga e fantastica avventura.

Lavoro con persone che stimo e spero che con il mio contributo possano realizzare i loro desideri.

Posso considerare le migliaia di persone che fanno parte del mio team come il dono più grande che abbia mai avuto. La fiducia che ripongono in me mi rende felice e al tempo stesso responsabile del loro percorso.

aspirazioni, sono andata dalle 8 persone più vicine a me, di cui mi fidavo e che volevo al mio fianco in questo cammino…. Il mio merito non è stato aver avuto una grande visione ma riuscire a trasmetterla, perché con loro in meno di 8 mesi ci hanno raggiunto oltre 2.000 persone nel nostro business….

Il segreto è dare a tutte le persone che decidono di intraprendere un attività di Network Marketing ciò che più desiderano, non dobbiamo pensare che le persone desidereranno ciò che vogliamo noi ma aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.

Chi vorrà raggiungere i livelli più alti dovrà impegnarsi, diventare indipendente e agire con costanza senza cercarsi scuse per raggiungere il successo.

L’EGO è ciò che distrugge la maggior parte dei Networker, avere l’umiltà di seguire il metodo di lavoro impostato dalla propria azienda invece senza cercare di reinventare la ruota è ciò che ti porterà lontano in qualsiasi azienda di network perché se ci sono persone che hanno i risultati che tu desideri ti basterà seguire ciò che hanno fatto loro, il sistema che ogni azienda che si rispetta a creato per semplificare la DUPLICAZIONE… senza inventarti niente di nuovo che ti farebbe solo perdere tempo.

Non serve arruolare “molte" persone ma creare una cultura con loro lavorando i profondità e dando loro ciò che si aspettano e non il contrario…."

A cura di Klinkon Fulvio

Sono convinta che il nostro lavoro ci porterà a realizzare tutto quello che vogliamo, ci permetterà di avere più TEMPO da dedicare a ciò che ci è più caro, più DENARO per soddisfare i nostri bisogni ma soprattutto ci permetterà di avere quello che per me, come ho detto prima, rappresenta il valore più grande di tutto … la LIBERTA’.

“Il successo nel network parte da una DECISIONE, e dopo aver deciso che questa azienda era ciò che più si avvicinava al raggiungimento di tutte le mie 69 www.nmmagazineworld.com

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Nuovo modo di fare social shopping

CoinShare nasce con la fondazione della stessa nel luglio del 2018 da imprenditori di grande rilievo nello scenario italiano: Luigi Maisto, Daniele Viganò ed Alberto Ferlin.

che possono essere spese sia online che offline presso i partner affiliati.

Dal lancio CoinShare non ha mai smesso di evolversi aggiungendo continue implementazioni alla piattaforma e alla app per garantire l’esperienza migliore agli utilizzatori. In aggiunta, anche il numero di partners affiliati è cresciuto grazie al sempre maggiore utilizzo della moneta digitale che, con tutti i suoi benefici, sta diventando il metodo di pagamento preferito da tantissimi.

CoinShare è una delle prime aziende italiane che ha lanciato una ICO (Initial Coin Offering) per la creazione di una piattaforma di Social Commerce in Blockchain, che si fonda sul modello della sharing economy, permettendo agli utenti di percepire un Cashback (che si tramuta in token/gettoni) per ogni acquisto effettuato, ed in maniera addizionale, anche per gli acquisti della sua community.

La piattaforma premia gli utenti più attivi della sua community grazie ad un algoritmo in grado di rilevare le attività’ degli stessi membri.

I FONDATORI La community attualmente vanta numerose collaborazioni offrendo grandi possibilità’ di business e ad oggi conta più di 400.000 utenti.

Vanta numerosi consensi e adesioni, sostenendo anche organizzazioni di beneficenza a scopo sociale garantendo a tutti i sottoscrittori che l’1% del ricavato totale viene devoluto in progetti Social Corporate Responsability.

CoinShare viene lanciata con effetto immediato sul mercato l’8 ottobre 2018 con chiusura l’8 dicembre 2018 consentendo ai contributori del progetto di acquistare tokens Coinshare Join (TCJ) ad un prezzo vantaggioso di 0,12 dollari e ricevere token bonus in criptovaluta.

I token, comunemente conosciuti anche come monete digitali, possono essere utilizzati per acquistare prodotti sulla piattaforma e gift cards

Luigi Maisto: amministratore delegato e fondatore di CoinShare, è un imprenditore ed innovatore che vanta un importante portfolio di partecipazioni azionarie in varie aziende attive in diversi settori e mercati. Ha fondato MyG21 Ltd. nel 2014, la prima community di condivisione e origine del progetto Coinshare. Le aziende del suo portafoglio superano i 35 milioni di euro di entrate e danno lavoro a oltre 1.500 persone.

Secondo il fondatore, “la sharing economy e la blockchain stanno rivoluzionando lo scenario dell’economia mondiale: stiamo realizzando attraverso la catena dei blocchi la piattaforma che permetterà di concepire un consumo social dei beni e servizi, generando un cashback ad ogni acquisto da spendere nuovamente all’interno

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della piattaforma. Un nuovo modo di concepire lo shopping online in ottica sociale”.

Daniele Viganò: CIO e co-fondatore di CoinShare, è un imprenditore seriale, consulente e relatore internazionale che ha lavorato in diversi settori tra cui farmaceutica, immobiliare, tecnologia, sport e intrattenimento. Ha co-fondato un gruppo che opera nel mercato della Switching Economy con oltre 5 milioni di clienti in Italia e Spagna.

Viganò potrebbe così essere uno dei pochissimi imprenditori, o forse l'unico, ad aver concluso una Ipo e una Ico nello stesso anno. “Tutto merito della squadra” è solito ripetere ed è ritenuto da molti osservatori un innovatore visionario nel suo settore. Non è un caso che le novità da lui introdotte sul mercato dei comparatori oggi siano state adottate da molti competitor.

Alberto Ferlin: Iscritto all’albo dei Dottori commercialisti e revisori contabili, dopo aver svolto un processo di crescita professionale presso altre strutture, ha fondato nel 2007 la boutique Ferlin Tiozzo & Associati specializzata nell’offrire consulenza fiscale, e servizi di financial advisory. Ha sviluppato sia in italia che all’estero importanti esperienze nelle operazioni di M&A, finanza straordinaria nonché corporate finance, sia nell’ambito di processi di ristrutturazione di gruppi che nell’ambito del private equity. È membro dell’international fiscal Association (IFA).

Advisor per le strategie di investimento ha collaborato al lancio di alcuni fondi di investimento speculativi.

L’APERTURA SUL MERCATO CoinShare ha lanciato ufficialmente il suo progetto nel 2018 con un’offerta formativa che si è tenuta a Barcellona la prima settimana di ottobre dello stesso anno, con la partecipazione di molti ospiti d’eccezione e numerosi protagonisti dell’economia e della finanza. Nello stesso anno, grazie all’accordo con Aidbricks di Progetto Famiglia Onlus, Coinshare supporta la costruzione di un asilo nido nel villaggio di Koupela nel BurkinaFaso.

Le tappe seguenti del tour formativo si sono svolte a Monte. Carlo, in calendario dall'8 al 10 dicembre 2019 registrando un sold out con il programma di formazione The Blockchain Academy, per proseguire con le tappe di Miami e Dubai. CoinShare ha inoltre fatto tappa a Lugano, Milano, Roma, Torino, e Madrid, e partecipa frequentemente, in qualità di sponsor, alle più importanti conferenze sulla Blockchain, con l’obiettivo di far conoscere il progetto a livello internazionale.

Nel 2019 CoinShare ha tenuto il suo vero e proprio debutto nazionale in presenza di migliaia di visitatori durante l’importante Conferenza Nazionale sulla Blockchain che si è tenuta a Roma, La Blockchain Week Rome 2019 #BWR19 dove ha partecipato come sponsor principale dell'evento realizzando due conferenze plenarie e tenendo un corso di formazione sulla Blockchain della durata di ben 3 giorni per illustrare al mondo imprenditoriale e sociale le opportunità offerte dai nuovi paradigmi della Blockchain. A Roma è stato inoltre tenuto a battesimo il lancio della IEO (Initial Exchange Offer) del nuovo Token di Coinshare il TCJ che è finalmente liberamente acquistabile sul notissimo exchange Latoken (presente nelle prime 10 posizioni mondiali della autorevole classifica di Coinmarketcap) al prezzo fisso e stabilito di 0,12$ permettendo a chiunque di accedere al crowdfunding della azienda anche con cifre piccolissime a partire da 1$.

Il CEO internazionale di CoinShare Luigi Maisto ha così commentato il debutto romano di CoinShare e la quotazione del Token TCJ su Latoken: "Dopo oltre un anno di durissimo lavoro per creare un team internazionale di assoluto livello per mettere a terra il progetto ora iniziamo ad essere operativi worldwide portando finalmente un incredibile valore in termini economici e di innovazione ai nostri utilizzatori", Maisto aggiunge "La rivoluzione del Cashback avviene in Blockchain in quanto utilizzando questa innovativa tecnologia abbiamo voluto privilegiare la trasparenza del sistema verso gli utenti e la 72

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possibilità di ognuno di loro di sentirsi anche libero di investire nel nostro token con cifre irrisorie: un miracolo possibile solo ad un uso sapiente ed innovativo della Blockchain"

CoinShare ha inoltre già attivato nuove e prestigiose partnership in numerose nazioni, per quanto riguarda l'Italia le partnership con Radio Monte. Carlo al mattino dalle 7 alle 10 nella trasmissione " Bonjour Bonjour ". dove sono state mandate in onda delle interviste live in cui CoinShare racconta lo stato dell'arte del fenomeno blockchain. CoinShare è stato anche main sponsor nelle tappe del tour di Bobo Vieri per l'estate 2019 nella famosa Bobo Summer Cup, un evento unico di sport e solidarietà che si svolge dal 2017 ogni estate in giro per l'Italia con la presenza di vip e ospiti d'eccezione nelle

Ora, a distanza di due anni, CoinShare si presenta come l’Amazon utilizzante moneta digitale che garantisce un cashback agli utilizzatori ed opportunità di business che possono essere sfruttate da tutti coloro che desiderano avere un guadagno mensile extra. Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito www.coinshare.com

LA TECNOLOGIA DELLA BLOCKCHAIN E LA MONETA DIGITALE

La Blockchain, letteralmente "catena di blocchi”, è una struttura dati condivisa ed immutabile. È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia.

La Blockchain si conferma un validissimo strumento per tracciare efficacemente i passaggi di transazioni economiche ma anche per la filiera GDO come soluzione al problema della tracciabilità dei prodotti alimentari che si trovano nei supermercati e nei punti vendita della grande distribuzione organizzata. Questo garantisce una svolta in termini di sicurezza e tutela della salute dei consumatori. spiagge italiane.

La piattaforma ha inoltre organizzato due eventi esclusivi, riservati a partecipanti selezionati e consistenti in due giornate a Roma e Milano a settembre 2019 dove l’azienda ha avviato il training dei molti Ambassador che hanno voluto entrare nel progetto e portalo avanti.

Ad oggi CoinShare si conferma l'applicazione leader nel settore dell'e-commerce utilizzante la moneta digitale, disponibile sia per iOS che Android.

Nel nostro paese, fra le prime aziende a comunicare al pubblico l’applicazione della tecnologia alla propria filiera troviamo la francese Carrefour. A seguire l’intuizione francese segue l’americana Walmart affidandosi al colosso americano IBM che ha amplificato nell’ottobre del 2017, l’ampliamento ed il potenziamento del suo network per la filiera alimentare IBM Food Trust.

Gli esperimenti con questa nuova tecnologia hanno preso piede in altri paesi come il Vietnam, la Spagna, il Portogallo ed il Senegal.

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La tecnologia Blockchain applicata al Social Shopping, come funziona con CoinShare: Nei blocchi di Etherum vengono scritte tutte le attività che i membri della community effettuano (acquisti, vendite, cashback e persone/negozi fisici fatti iscrivere alla community).

Parallelamente ogni acquisto effettuato attraverso la piattaforma Coinshare consente di generare un credito in Criptovaluta che viene a sua volta scritto nella Blockchain e che di conseguenza è spendibile all’interno del circuito.

In alternativa questi crediti possono essere scambiati o convertiti in altre criptovalute sui principali exchange.

Vediamo più nello specifico come funziona: le attività effettuate all’interno di questo circuito generano una classifica tra i partecipanti che consente di ricevere bonus in criptovaluta a seconda del posizionamento. Per questo motivo più viene utilizzato CoinShare, più si condivide e quindi aumentano le possibilità di guadagnare crediti bonus.

Secondo i dati del 2017 di We Are Social, sono più di 2,56 miliardi gli utenti che utilizzano i social e la percentuale di questi utenti che utilizza i social media per cercare prodotti da acquistare è del 2,5%. Questo significa che per gli esercenti, sfruttare le dinamiche di Social Commerce o Social Shopping rappresenta un’opportunità da non perdere. Ogni utente CoinShare ha la possibilità di avere indietro una parte dei soldi spesi sotto forma di criptovaluta ogni volta che acquista qualcosa ed accumulare ulteriori token grazie agli acquisti della propria community. I membri della community CoinShare sono chiamati “Sharer”.

CoinShare si distingue da tutti gli altri sistemi di fidelizzazione che regalano punti, permettendo ai suoi utenti di accumulare token gratuitamente.

Inoltre, il valore dei premi in criptovaluta cresce insieme alla cripto-economia ed alla quota di mercato dei servizi e delle infrastrutture basati sulla blockchain.

GALAXY: L’EVOLUZIONE MONDIALE DI COINSHARE L’evoluzione mondiale di CoinShare si chiama Galaxy Project che lancia la piattaforma a livello mondiale da gennaio 2021 e la cui presentazione al pubblico ed ai contributori è partita quest’anno. Infatti, il 2020 presenta una sfida ulteriore con l’obbiettivo di sviluppare un nuovo sistema socioeconomico che permetta alle persone di migliorare la qualità della vita.

Il lancio ufficiale del progetto Galaxy avverrà il 9 gennaio 2021 e sarà presentato dal Chief Communication Officer di CoinShare: Francesco Facchinetti. Sarà un Business & Show poiché’ insieme a Per comprendere la ragione dell’evoluzione del progetto CoinShare su scala mondiale, alcuni dati devono essere presentati prima di poter descriverne l’eccezionalità: Sono di 4,9 Trilioni le stime previste per la spesa su piattaforma e-commerce nel 2021 e con il nuovo progetto Galaxy, fondato da Luigi Maisto, Daniele Viganò ed Alberto Ferlin, le possibilità di crescita si espandono davvero per tutti.

Una risposta concreta per i venditori Il 50% del volume delle transazioni nell’eCommerce globale non proviene più da carte di credito e di debito. I sistemi tradizionali di pagamento sono oggi problematici per quanto riguarda tre aspetti: (i) commissioni elevate (tra il 3% ed il 7%), (ii) chargeback e frodi (che hanno portato fino a 40 miliardi di dollari di perdite) e (iii) pagamenti lenti che in alcuni casi si prendono fino a 7 giorni.

La moneta digitale rappresenta concretamente il futuro, dando una risposta a diversi motivi: è accessibile a tutti, è senza confini, le commissioni sono ridotte ed è decentralizzata.

Questi aspetti devono essere analizzati uno ad uno: 74

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(i) l’accessibilità permette di abbattere quelle barriere che si incontrano quando si richiede per esempio una carta di credito; dando quindi la possibilità a tutti di poter possedere criptovalute; (ii) La mancanza di confini permette di raggiungere facilmente diverse parti del mondo in pochissimo tempo; (iii) Le commissioni ridotte presentano un vantaggio per il consumatore che così facendo evita di pagare dal 3 al 7% in più sul prezzo di acquisto; infine (iv) La decentralizzazione offre la possibilità di non essere governati da un’autorità centrale, il che svincola l’intero sistema da controlli, inflazioni e deflazioni.

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Sulle ricariche di moneta digitale

Sull’affiliazione di negozi e persone che vogliono entrare attivamente nella community E da gennaio 2021 per la struttura mondiale puoi guadagnare su tutti i consumi ed ottenere la priorità di posizionamento sul mercato Galaxy.

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Parlando concretamente di dati possiamo ad oggi constatare che il 14,4% degli americani possiede Bitcoin, il 32% degli europei pensa che le criptovalute siano la moneta del futuro, 50% dei millennials preferiscono le crypto e 3 Trilioni è il numero che quantifica l’impatto che la blockchain avrà sul commercio globale entro il 2030.

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Galaxy si presenta ai suoi fruitori attraverso Coinshare:

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Il mondo Galaxy: Un digital Network in Blockchain

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GALAXY SHOW - 9 gennaio 2021 – Assago Entrare a far parte di Galaxy consente opportunità di business, da subito guadagni fino a 5 livelli -

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A cura della Redazione

Sulla vendita delle membership cards.

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Prima di affrontare l’argomento, vorrei consigliarti 4 domande strategiche per crescere nel tuo business: 1)

Quali sono i miei obiettivi?

2) Quale strategia voglio adottare per raggiungerli?

3)

Quali risorse ho a disposizione?

4)

Come penso di misurare il lavoro svolto?

Ragionare principalmente in termini di microobiettivi, che se raggiunti ci porteranno sicuramente ad un livello più elevato è la strategia migliore.

Gli indicatori di prestazioni chiave (KPI) sono dei valori che ci permettono di comparare alcune metriche con la finalità di migliorare la strategia di distribuzione e vendita. Monitorarli aiuterà l’imprenditore a identificare i progressi verso gli obiettivi di vendita, marketing e distribuzione.

Ormai è indispensabile osservare e studiare determinati KPIS anche nel Network Marketing.

Gli indicatori di prestazioni chiave (KPI) sono dei valori che ci permettono di comparare alcune metriche con la finalità di migliorare la strategia di distribuzione e vendita. Monitorarli aiuterà l’imprenditore a identificare i progressi verso gli obiettivi di vendita, marketing e distribuzione.

Fissarsi, ad esempio, come primo obiettivo l’aumento delle proprie vendite e successivamente la crescita della propria down line, o la duplicazione di mese in mese è la strada migliore verso la carriera.

Anche se sembra strano, molti, troppi distributori operano ancora senza una precisa strategia, in modo “selvaggio”, desiderando di aumentare le vendite e reclutando alla cieca potenziali candidati (a volte ignari circa l’opportunità offerta, ed il prodotto proposto)

Ormai è indispensabile osservare e studiare determinati KPIS anche nel Network Marketing.

Qual è la mia strategia?

Per crescere nel nostro settore è importante porsi degli interrogativi che ci permetteranno di stabilire un piano strategico dettagliato.

I KPIs ci permetteranno di ottenere una “finestra” oggettiva e misurabile sull’andamento in generale della nostra attività e dei nostri distributori.

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La regola delle 13 settimane

Il miglioramento del “tenore” della distribuzione nel Network Marketing può permettere di reclutare ed aiutare tutte le nuove reclute ad avere immediatamente successo.

I distributori che fanno più di 800 euro (esempio) di vendite nelle loro prime 4 settimane andranno in media a vendere 3.200 euro nelle loro prime 13 settimane.

I distributori che totalizzano meno di 800 euro nelle loro prime 4 settimane faranno in media 900 euro nelle loro prime 13 settimane. Questi sono due dei tre elementi costitutivi di quella che chiamiamo la "Regola delle 13 settimane".

Al contrario, tra coloro che abbandonano in un anno, il 50% si è fermato nelle prime 13 settimane, il terzo elemento costituto della comprensione.

Si tratta di un toccante contrasto tra successo e fallimento, che supporta la necessità di un sistema di avvio rapido, oggettivo e solido per pianificare una strategia efficace di crescita.

Perché gli indicatori di prestazioni chiave sono importanti?

Gli indicatori KPI sono importanti, proprio come sono indispensabili la strategia e la definizione degli obiettivi. Senza KPI, è difficile misurare i progressi nel tempo. Prenderesti decisioni basate sull'istinto, sulle preferenze personali o su altri fattori, o ipotesi infondate. Gli indicatori KPI ti informano di maggiori informazioni sulla tua attività e sui tuoi clienti, in modo da poter prendere decisioni informate e strategiche. Ma i KPI non sono importanti da soli. Il vero valore sta nelle intuizioni utilizzabili che emergono dall'analisi dei dati. Nel Network Marketing permettono di elaborare strategie più accurate per aumentare le vendite, nonché capire dove ci possono essere potenziali criticità nella nostra attività.

conseguenza la propria strategia. Questo può essere utilizzato per educare la nostra down line e si riuniscono per la risoluzione dei problemi critici.

Come ci possono aiutare gli indicatori di performance?

Facciamo chiarezza: gli indicatori KPI devono essere scelti e monitorati in base alla propria strategia. Generalmente i KPI supportano alcuni obiettivi mentre sono irrilevanti per altri. Con l'idea che i KPI dovrebbero differire in base all'obiettivo misurato, è possibile considerare una serie di indicatori di prestazioni comuni per il Network Marketing.

Un indicatore di prestazioni è una misurazione quantificabile o un dato utilizzato per misurare le prestazioni rispetto a un obiettivo. Ad esempio, alcuni distributori potrebbero avere l'obiettivo di aumentare il traffico verso la propria pagina del 50% nel prossimo anno.

In relazione a questo obiettivo, un indicatore di prestazioni potrebbe essere il numero di visitatori unici che la pagina riceve ogni giorno o quali sorgenti di traffico inviano i visitatori (pubblicità a pagamento, ottimizzazione dei motori di ricerca, pubblicità del marchio o del display, un video di

YouTube, ecc.)

Inoltre, i dati relativi agli indicatori KPI possono essere espansi verso l’intero team ingrandendo di 78 www.nmmagazineworld.com

La performance nel Network Marketing è tutto!

In questo articolo ho voluto parlare di indicatori di prestazioni chiave nel network marketing perché a mio parere un Networker professionista deve essere in grado di sposare l’arte della vendita con la capacità di relazionarsi con le altre persone, senza però tralasciare l’analisi dei dati oggettivi relativi all’andamento del proprio business.

Quante persone hanno acquistato da te?

Potrebbe essere uno strano indicatore di prestazioni chiave per te pensando ad un solo prodotto? Sembra che non sia accaduto nulla vero? Non proprio. Le statistiche mostrano che le persone che si uniscono al network marketing, nei primi 90 giorni fanno zero soldi. Circa il 20% di loro rimarrà nel business, perché capiscono che ci vuole tempo per costruire un business al fine di iniziare a produrre un risultato in termini di rendita.

Tuttavia, l'80% si fermerà perché hanno fatto zero entrate, perché non hanno fatto soldi.

Ora, per le persone che totalizzano 1 - che si tratti di un euro, un kit o un prodotto - le statistiche dicono che di quelle persone, circa il 70% rimarrà in attività nei successivi 90 giorni.

Quindi la mia domanda è questa, vorresti che un 50% in più di persone rimanesse nella tua attività invece di smettere? Se la risposta è sì, allora devi assicurarti che ogni singola persona che si unisce alla tua attività totalizzi almeno un euro entro i primi tre mesi. Vendere almeno un prodotto, forse, oppure reclutare un paio di persone e ottenere qualche commissione in modo da ottenere qualche risultato in termini di percentuali, è estremamente importante perché se non si fanno soldi, il tasso di abbandono del business sarà sempre più elevato.

Non bisogna fare molto: come detto precedentemente, è necessario ragionare per micro-obiettivi, per

crescere successivamente. Ecco, questo è l’indicatore di prestazioni chiave più importante per il tuo business. Devi guardare costantemente attraverso la tua struttura organizzativa e chiederti se questa persona ha totalizzato dei risultati, in termini di fatturato.

E prendere l'abitudine, quando nuove persone si uniscono alla tua attività, raggiungerle e dire, "Ciao, guarda che sono in grado di aiutarti a fare un po’ 'di soldi in fretta. Mi dai la possibilità di farlo?"

Indicatori di prestazione chiave per il Network Marketing Gli indicatori di prestazioni chiave per il Network Marketing generalmente sono poco affrontati nei blog e dai consulenti ma sono veramente importanti al giorno d’oggi.

In questo articolo condividerò le metriche di base per le aziende e professionisti Networker.

Esistono comunque due macro-tipologie di KPIs: quelli relativi al settore e quelli relativi al marketing ed all’e-commerce, entrambi di estrema importanza. È di estrema importanza che il tuo backoffice preveda l’esposizione di questi indicatori in modo che ad ogni accesso, in tempo reale, tu possa avere un quadro chiaro relativo all’andamento del tuo business, proprio per stabilire degli obiettivi chiari, quantificabili e misurabili nel medio-breve periodo.

Ogni azienda avrà il compito di selezionare gli indicatori indispensabili per i propri team: 1. Frequenza di reclutamento 2. Tasso di attività 3. Ordini per rappresentante attivo 4. Dimensione media dell'ordine o della parte di casa 5. Sviluppo della leadership Frequenza di reclutamento MLM. Questa metrica si concentra sul numero di venditori nell'organizzazione. È in funzione 79

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dell'opportunità, del prezzo del kit e del periodo di tempo di inattività.

Frequenza attività. La frequenza media di attività per ogni membro del tuo team.

Detto in parole più semplici, il periodo medio in cui ogni membro opera ed ottiene risultati (ovviamente se un membro si iscrive ed opera una sola volta, farà scendere l’asticella della media, così se possiedi uno o più team composti da distributori che operano con continuità, raggiungendo ottimi risultati anche nel mediolungo periodo, la media si alzerà drasticamente) Ordini per ref attivo. Quanti ordini effettuano in un mese distributori della tua azienda? È importante anche differenziare gli ordinativi effettuati per ogni canale: internet, off-line e social media, perché in un’epoca di transizione come questa, è indispensabile conoscere in che tipologia di canale iniziare a fare degli investimenti, anche e soprattutto sulla base dei ritorni.

Dimensione media dell'ordine. Sulla base dei prodotti offerti dall’azienda, conoscere la cifra media di ogni ordine è una cosa molto importante per riuscire a prefiggersi dei risultati.

Questo valore è considerato indispensabile perché ci permette di stabilire in modo chiaro l’andamento della rete di vendita e del distributore nel dettaglio.

Sviluppo della leadership. Secondo alcuni professionisti questa è la metrica più importante di tutte nelle best practice di Network Marketing.

Esiste una chiara correlazione tra la crescita dei ricavi e il numero di leader in un'organizzazione di Network Marketing. Il numero di leader è un indicatore predittivo di crescita e stabilità.

Aumentando il numero di

leader, le entrate aumenteranno automaticamente in futuro. Al contrario, diminuendo il numero di leader i ricavi diminuiranno.

Quali sono gli indicatori di performance chiave per le vendite?

Gli indicatori di performance chiave delle vendite sono misure che ti dicono come sta andando la tua azienda in termini di conversioni e ricavi. È possibile esaminare gli indicatori KPI di vendita correlati ad un canale specifico, un periodo di tempo, un team, un dipendente e così via per prendere decisioni aziendali.

Esempi di indicatori di prestazioni chiave per le vendite includono: • Vendite (conversioni): il numero totale degli ordini è l’indicatore in assoluto più importante da monitorare perché è quello che ci dà nell’immediato la contezza sulla situazione economica della nostra azienda.

I distributori possono monitorare le vendite totali per ora, giorno, settimana, mese, trimestre o anno.

• Tempo di risposta del team di vendita: In generale, i lead spesso ricevono tempi di risposta lenti dai team di vendita. Infatti, uno studio di risposta principale di 2.241 aziende statunitensi ha scoperto che il tempo medio di prima risposta delle aziende B2B ai loro lead era di 42 ore!

Questo è un problema perché la qualità di un lead si degrada nel tempo. Questa ricerca ha rilevato che "le probabilità di effettuare un contatto di successo con un lead sono 100 volte maggiori quando si verifica un tentativo di 80

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contatto entro 5 minuti, rispetto ai 30 minuti dopo l'invio del lead.

prodotto. Sono inclusi la produzione, i salari dei dipendenti e i costi generali.

Quindi la domanda è: quanto velocemente il tuo team di vendita risponde ai lead? E quanto velocemente risponde il team di vendita della concorrenza ai lead?

• Mercato totale disponibile rispetto alla quota di mercato di un rivenditore: il monitoraggio di questo KPI ti dirà quanto la tua attività sta crescendo rispetto ad altri tuoi competitors.

Una volta misurato questo indicatore KPI, è possibile migliorarlo.

• Valore medio dell'ordine: a volte chiamato carrello medio, la dimensione media dell'ordine indica quanto un cliente spende in genere in un singolo ordine.

• Utile lordo: calcola questo KPI sottraendo il costo totale delle merci vendute dalle vendite totali.

• Margine medio: il margine medio, o margine di profitto medio, è una percentuale che rappresenta il tuo margine di profitto in un periodo di tempo • Numero di transazioni: questo è il numero totale di transazioni. Utilizzare questo indicatore KPI insieme alla dimensione media dell'ordine o al numero totale di visitatori del sito per informazioni più approfondite.

• Tasso di conversione: il tasso di conversione, sotto forma di percentuale, è il tasso di conversione o acquisto degli utenti di un ecommerce o di un’attività di vendita. Questo viene calcolato dividendo il numero totale di visitatori (a un sito, una pagina, una categoria o una selezione di pagine) per il numero totale di conversioni.

• Confronto tra clienti nuovi e clienti abituali. Molti proprietari di aziende si concentrano solo sull'acquisizione dei clienti, nel Network Marketing è molto importante l’acquisizione di nuovi clienti e nuovi distributori, tuttavia la fidelizzazione dei clienti può anche aumentare la fedeltà, il marketing del passaparola e i valori degli ordini più elevati.

• Costo delle merci vendute (COGS): COGS indica quanto si sta spendendo per vendere un

• Affinità prodotto: questo indicatore KPI indica quali prodotti vengono acquistati insieme.

Questo può e deve informare le strategie di promozione incrociata (o cross-sell) o più precisamente ti darà una indicazione oggettiva su che prodotto associare in relazione ad un secondo (altro) prodotto.

• Relazione di prodotto: questo il valore che indica quali prodotti vengono visualizzati consecutivamente. Anche in questo caso, utilizzare questo KPI per formulare tattiche di cross-selling efficaci.

• Livelli di inventario: questo KPI potrebbe dirti quanto magazzino è a portata di mano, per quanto tempo il prodotto è fermo o i prodotti poco ordinati da spingere, oppure nella situazione contraria, quanto velocemente il prodotto sta vendendo, ecc.

• Prezzi competitivi: è importante valutare il successo e la crescita della propria attività rispetto a quella dei competitors.

Monitora le strategie di pricing dei tuoi concorrenti e confrontale con le tue facendo una comparazione dei prezzi a parità di prodotto e caratteristiche (qualora il prodotto non sia esclusivo).

• Il Customer Lifetime Value (CLV) è il valore di durata del cliente e viene talvolta definito “valore di durata” o “valore del cliente a vita”. In generale, è una misura di quanto profitto si guadagna da un singolo cliente nel corso della vita del cliente stesso.

Il Life Time Value, in pratica, indica il valore generato da un utente nel corso del tempo.

Immaginiamo quattro situazioni:

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• Un utente visita il tuo e-commerce ed effettua piccoli ordini una volta ogni tanto o addirittura una sola volta;

Questo KPI relativo agli e-commerce può essere talvolta molto frustrante ma può dirti molto sul tuo progetto attuale e sul tuo sito web.

• Un utente effettua piccoli ordini più volte, in modo assiduo e regolare;

L'abbandono del carrello ti dice se l’e-commerce della tua azienda sta uccidendo o allontanando le persone in massa. È una delle metriche più fastidiose da visualizzare nella dashboard, ma è anche una delle metriche più eloquenti e utili da analizzare.

• Un utente effettua ordini consistenti senza regolarità o addirittura una volta sola; • Un utente effettua ordini consistenti più volte, con regolarità.

Questo attributo è così vitale che molte aziende cercano di calcolare in modo specifico CLV attraverso un customer Lifetime Value Model. La formula CLV esamina tre fattori: • la quantità prevista di denaro che un cliente paga in un unico acquisto • le probabilità che quel cliente faccia acquisti in ripetizione • il costo di acquisizione di quel cliente (in primo luogo) Altri fattori possono svolgere un ruolo nel determinare ciò che un cliente pagherà nel corso della sua “vita”. È, tuttavia, un buon punto di partenza, e capire le modalità per aumentare quel valore che andrà verso un lungo percorso verso l'aiutare a convertire più clienti.

Ci sono alcune strategie comuni per fare questo. È possibile aumentare l'ordine medio dell’acquisto di ogni cliente, o aumentare la velocità con cui le persone acquistano da noi.

• Entrate per visitatore (RPV): RPV ti dà una media di quanto una persona spende durante una singola visita al tuo sito. Se questo indicatore KPI è basso, è possibile visualizzare l'analisi del sito Web per vedere come è possibile aumentare le vendite online.

• Tasso di abbandono del carrello: Il tasso di abbandono del carrello è la percentuale di persone che lasciano il carrello dopo aver messo gli articoli nel tuo negozio.

Secondo i dati Statista, nel 2018 l'abbandono del carrello è in media del 72,4 per i rivenditori online. È alto. Troppo alto.

Anche se non tutti i negozi possiedono un tasso così alto, la media lo fa. Quali sono le ragioni più comuni? Quasi tutti hanno a che fare con i punti di dolore di acquisto chiave: •

Spedizione costosa

•

Nessuna spedizione gratuita

•

Inconsapevole dei costi di spedizione

•

Spedizione lenta

•

Ricerca

•

Processo lungo

•

Interfaccia utente del sito non valido

Affrontando i tassi di abbandono del carrello alla fonte: • Migliorare la velocità del completamento di on ordine • È possibile aiutare i nuovi clienti ad effettuare gli ordini seguendoli personalmente, soprattutto se si tratta di nuovi potenziali distributori Da parte dell’azienda: essere più chiari sui tempi di consegna e sulle clausole tipiche del business in Network Marketing In primo luogo, è necessario combattere i punti critici durante il processo di checkout, e quelli più importanti ruotano intorno alla spedizione: •

Costo

•

Quando è ora di spedire 82

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• Date di consegna stimate esposte chiaramente nelle pagine di checkout • Costo di acquisizione del cliente (CAC): CAC ti dice quanto la tua azienda spende per l'acquisizione di un nuovo cliente. Questo viene misurato guardando la vostra spesa di marketing e come si rompe per singolo cliente.

Rendi tutto più semplice Qual è il processo che porta dei nuovi clienti o dei nuovi potenziali distributori verso il completamento di un ordine nella tua azienda?

Se riusciremo a leggere bene tutti questi dati, avremo intrapreso di sicuro la strada verso il successo!

I KPIs devono essere “tradotti in numeri”, perché solo così sarà possibile effettuare delle comparazioni nel corso del tempo. I KPIs nel Network Marketing e nell’e-commerce variano da settore a settore e da azienda in azienda.

KPI alla mano, adesso è il momento di passare all’azione per affinare le tue strategie per ecommerce. Come puoi raggiungere, concretamente, gli obiettivi pianificati?

Quest’ultima domanda è particolarmente importante!

Più snello, chiaro e semplice è il processo da parte di un cliente per effettuare un acquisto, meglio è.

A cura di Tamburelli Andrea per la redazione NM

Pensa ai modi in cui puoi rendere il processo più semplice e più snello e ragiona in termini di opportunità.

Se l'acquisto di qualcosa da voi prende solo un clic o due, il cliente sarà probabilmente più disposti a fare acquisti con voi in futuro. Se si tratta di una lunga lotta, potrebbero guardare altrove, anche se gli piace il tuo prodotto.

Come possiamo essere sicuri che la nostra strategia sta funzionando e che le risorse a disposizione siano adeguatamente impiegate per il raggiungimento degli obiettivi?

Come abbiamo visto, il punto di forza del web rispetto ai media tradizionali è proprio la capacità di monitorare in modo capillare tutte le performances.

Abbiamo la possibilità di analizzare ogni singolo click di ogni singolo cliente o potenziale distributore e studiare il percorso che una persona ha fatto o delineare una strategia possibile per condurre alla conversione un lead, oppure conoscere chi parla di noi o sapere come spingere un determinato prodotto sulla base di metriche precise ed oggettive.

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VALERIO FIORETTI

LE 11 STRATEGIE DEI GRANDI INFLUENCER 84 www.nmmagazineworld.com

Strategia 2. Renditi utile alla gente che ti trovi di fronte LE 11 STRATEGIE DEI GRANDI INFLUENCER

Strategia 3. Semplice e chiaro Strategia 4. Impegnatici con tutto te stesso

Hai un messaggio e vuoi diffonderlo nel mondo.

Ma come fai ad essere sicuro che il tuo messaggio si farà sentire in mezzo a tutto il rumore? Cosa farai per essere certo che la tua voce non venga persa nella mischia?

Attenzione, quando parlo di “messaggio” non mi riferisco ad una filosofia o a un modo di pensare astratto, penso a tutta quella che è la tua comunicazione per far conoscere il tuo brand, il tuo servizio o il tuo prodotto.

Il fatto che lo chiami “messaggio” o “voce” sta a significare che la comunicazione commerciale o marketing, oggi, sono più efficaci se prendono la forma di un dialogo quasi personale o in ogni caso con toni meno da venditore o piazzista.

Ho studiato decine di influencers e top marketers nel mondo e ho trovato degli elementi che li accomunano, causa o risultato del loro incredibile successo.

Parlo di persone che seguo e conosco bene come Jeff Walker, Brendon Burchard, Frank Kern, Neil Patel, Eben Pagan, Ryan Deiss, professionisti con cui mi confronto abitualmente di persona o che mi guidano nei loro mastermind privati di alto livello.

Parlando di strategie, sono quindi riuscito a identificarne 11 che, con le dovute - non eccessive - personalizzazioni, possono essere adottate da chiunque.

Attenzione, non si tratta per forza di strategie tecniche, di marketing automation o dell’uso di piattaforme. Spesso è più una questione di mindset e di adottare una corretta mentalità o attitudine.

Strategia 1. Tratta i tuoi follower come fossero amici

Strategia 5. Connettiti con il tuo perché Strategia 6. Crea una mailing list Strategia 7. Credi in te stesso, sii te stesso Strategia 8. Mantieni un atteggiamento positivo Strategia 9. Affronta le tue paure Strategia 10. Punta sugli strumenti più semplici Strategia 11. Circondati delle persone giuste Queste strategie sono qualcosa di più di semplici consigli, perché vengono dal mondo reale, da applicazioni concrete e casi di successo conclamanti.

Leggile, prendi nota e preparati a cambiare le tue abitudini o modo di pensare alla comunicazione o marketing della tua azienda.

STRATEGIA 1: TRATTA I TUOI FOLLOWER COME SE FOSSERO AMICI Una cosa che fanno i top influencer è trattare i propri follower come amici. Può sembrare un po’ controintuitivo, però funziona. “Voglio che la gente non si iscriva solo ai miei eventi o ai miei corsi” mi ha detto una volta Brendon Burchard, “voglio che si sentano bene quando leggono i miei contenuti gratuiti, voglio che possano trarre utili indicazioni dai miei podcast o video, proprio come farebbe un amico che ti consiglia nei momenti di difficoltà.” È ovvio che ci sia un distacco fra la persona reale e il suo alter ego “influencer” più popolare e famoso, ma conoscendo personalmente alcuni di loro posso dire con certezza che non dimenticano mai che queste sono persone reali con un cuore reale, problemi reali, passioni reali e famiglie reali, e così si ritrovano a preoccuparsi per loro molto, molto a fondo, più di quanto il pubblico possa pensare.

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Essere amico di tutti è impossibile, è vero, soprattutto quando il tuo pubblico cresce enormemente, però puoi essere amichevole e puoi prenderti cura delle persone che ti seguono in molti modi che spesso vengono ignorati o trascurati.

Ti faccio qualche esempio.

Incontro di persona.

Quando incontri di persona qualcuno che ti segue, ti stima e ha fiducia in te, tu devi agire esattamente come vorresti che reagisse il tuo idolo o mentore.

Non sottovalutare le reazioni del tuo corpo, del tuo sguardo e il tono della tua voce, sono tutti messaggi che invii e che dicono al tuo interlocutore che ci tieni a lui.

Quando incontro qualcuno che non vede l’ora di parlarmi, anche solo per salutarmi o farmi una domanda, entro in uno stato di “forzata amicizia e confidenza” perché glielo devo e voglio coltivare quel rapporto che, fino a quel momento è stato unidirezionale (lo spettatore > me) ed è quindi giunto il momento di ricambiare, invertendo l’attenzione (da me > lo spettatore).

Come?

Offrendo la mia massima attenzione.

Questo significa ascoltare e non sentire cosa ha da dirmi, avvicinarmi a lui entrando in confidenza con il suo spazio personale, guarda negli occhi mentre parla, evitare qualsiasi distrazione (smartphone, altre persone che parlano, pensare ad impegni successivi, ecc.…), avere un comportamento con il corpo che non denoti impazienza o scarso interesse.

Sembrerà strano ma in questo modo ottieni subito due vantaggi: le persone apprezzano ancora di più il fatto di averti incontrato, tu riesci a memorizzare meglio chi hai incontrato, e stai pur certo che all’incontro successivo te ne ricorderai. È online?

Sui social è semplice, rispondi ai commenti sempre dal tuo profilo privato, non da quello istituzionale ed evita risposte standard.

Mentre se si tratta di feedback che ti arrivano dalla tua mailing list, fai anche qui in modo di rispondere personalmente, firmandoti con il tuo nome e offrendo contenuti pertinenti (non standard) al tuo interlocutore.

Una cosa che dovresti sempre evitare è di usare una casella email o un indirizzo del tipo “noreply@tuodominio.com" oppure di aggiungere quelle odiose note in calce, del tipo “questo indirizzo email è usato solo per le newsletter e non è monitorato, non rispondere!”.

Se lo fai equivale a dire “beccati il mio marketing e non provare contattarmi per dirmi cosa ne pensi”.

Ora dimmi, un amico farebbe così?

STRATEGIA 2: RENDITI UTILE ALLA GENTE CHE TI TROVI DI FRONTE La seconda strategia che quasi ogni influencer che ho studiato utilizza consiste nel non concentrarsi nel far crescere la propria audience ma nell’aiutare chiunque ci si ritrovi davanti e ha bisogno, soprattutto nelle prime fasi della propria trasformazione. In particolare, si impegnano ad aiutare una persona alla volta.

I social media sono solo un riflesso della vita e interfacciarsi con quante più persone possibile genera subito una valanga di ottimi risultati e conseguenze. Primo fra tutti, ovviamente, l’aiuto concreto che si riesce ad offrire ad ognuno. È ovvio che non si può aiutare tutti, di persona, ma mentre si genera “del bene” e si aiuta concretamente qualcuno ad ottenere risultati, accade anche qualcos’altro di estremamente positivo.

CREA UN IMPATTO. Significa appunto cambiare la vita alle persone, portarle su binari diversi, farle deviare dal percorso che stanno seguendo e che non porta a nessun risultato concreto.

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Chi subisce questo cambiamento sarà eternamente grato a colui o colei che ha contribuito in modo sostanziale a questo nuovo benessere e diventerà, più o meno volontariamente, il tuo Ambassador e portavoce spontaneo nella tua community, sui social e agli eventi.

Non solo, aiutare da vicino e concretamente chi ha deciso di seguirti ti offrirà spunti oltre che umani, di marketing e prodotto che mai avresti potuto pensare di comprendere.

Io stesso ho capito quali prodotti creare, compresa la community Evangelisters, solo dopo aver aiutato di persona un discreto numero di imprenditori, aver capito le loro esigenze e scoperto cosa mancava nel mercato dell’infobusiness.

Gli americani chiamano questa attività: to generate Goodwill.

Ovviamente non è un’attività da poter svolgere su tutta l’audience, ma su un pubblico selezionato, e questo ci porta sicuramente alla strategia n.6 che troverai più avanti.

Come ha detto Pat Flynn: “Cerca solo di aiutare la tua audience, i tuoi guadagni sono una conseguenza di quanto bene aiuti il tuo pubblico. Ogni volta che devo prendere una decisione, ripenso a quella frase e mi chiedo: ‘è questo il modo migliore in cui posso aiutare la mia audience?’ Se non è così, allora non lo faccio.”

STRATEGIA 3: SEMPLICE E CHIARO. Potresti pensare che il tuo messaggio debba essere rivoluzionare per fare la differenza, ma i maggiori influencer tuttavia enfatizzano il fatto che essere chiari e semplici, ed è questa la strategia più efficace.

“Uno dei miei segreti per avere successo non è quello di reinventare la ruota,” ha detto Amy Porter field. “Non sono sempre impegnata a creare nuovi programmi, andando qua e là. Se qualcosa funziona per me, lo rifaccio più e più volte.”

Purtroppo, questa mancata concezione di semplificazione e linearità spesso ci porta a commettere uno degli errori più gravi e comuni, quello di complicare le cose non solo a noi, ma anche al nostro potenziale cliente, propri come quando con il tuo sito web stai dicendo troppe cose, usando un linguaggio in eccesso e offrendo troppe scelte.

Se fai così gli unici risultati che otterrai saranno quelli di generare incertezza e che alla fine nessuno sarà in grado di capire la storia, la tua storia, che stai cercando di raccontare.

Una cosa che consiglio sempre di fare è questa.

Focalizza l’attenzione sul tuo brand positioning e su attività che puoi offrire ai clienti molto differenti, senza scendere in dettagli e senza offrire subito upgrade o livelli più avanzati.

Nel caso di valerio.it ad esempio si possono trovare 3 corsi online, 3 libri e una serie di contenuti gratuiti.

Da nessuna parte si trovano indicazioni su gli altri 14 corsi online, la membership Evangelisters, gli altri 3 libri, i report speciali, le consulenze, il programma di coaching e il mastermind.

Tutto è volutamente celato per non generare confusione od offrire eccessive scelte al visitatore che, davanti ad una mole così impressionante di opzioni, non sarebbe in grado non solo di fare la scelta giusta, ma con ogni probabilità, alcuna scelta immediata.

Semplificando il tutto invece, il visitatore ha la possibilità di effettuare una scelta dettata solo in base al tipo di media più adatto (leggere, seguire un corso, fruire di contenuti gratuiti) o per tipologia e argomento.

STRATEGIA 4: IMPEGNATICI CON TUTTO TE STESSO La quarta strategia di cui ti voglio parlare è quella apparentemente più ovvia ma meno seguita dai più: di lavorare sodo affinché il proprio messaggio si diffonda nel mondo, specialmente attraverso i momenti di difficoltà e scoraggiamento.

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All’inizio partivo con idee incredibilmente vincenti, nella mia testa o sulla carta, iniziavo a lavorarci con entusiasmo ma dopo poco tempo le abbandonavo per dar spazio a nuove incredibili intuizioni o perché il risultato ottenuto non rispecchiava quello che mi aspettavo.

Ho provato e fallito per mesi, sempre con nuove idee o attività, fino a quando non ho deciso di prendere quella che pensavo fosse la migliore, e dedicandomici fino in fondo senza mollare.

Dopo un anno di intenso lavoro il brand valerio.it iniziava ad essere seguito da un numero sufficientemente alto di persone da permettermi di monetizzare il mio know-how e fare la differenza nella mia nicchia.

“La grinta è il più grande fattore singolo e perditore del successo” ha detto Jon Gordon. La grinta, l’ha definita come “l’abilità di andare avanti e perseverare, nonostante il rifiuto, l’avversità e le sfide.”

Il problema è il nostro comportamento davanti alle difficoltà che minano il nostro entusiasmo e minacciano la nostra capacità di progredire con il progetto avviato.

Noi ci comportiamo come le mucche :) Quando arriva una tempesta ciò che fanno le mucche è molto naturale, cercano di scappare dal temporale. L’unico problema è che non sono molto veloci. Quindi, come le mucche iniziano a muoversi, la tempesta si muove con loro, massimizzando solo la quantità di dolore, di tempo e frustrazione che possono ricevere da quella tempesta.

Noi facciamo la stessa cosa.

Spendiamo così tanto tempo delle nostre vite solo cercando di sfuggire costantemente alle difficoltà inevitabili che derivano dalle circostanze a cui ci hanno portato le nostre stesse scelte. Ciò che hanno capito gli stakanovisti, e la gente sopraffatta dall’autodisciplina, è che procrastinare la risoluzione dei problemi ha l’unico effetto di amplificarli

Aspettare ti rende sempre peggiore e il perfezionismo è solo una scusa a rimandare continuamente.

Quelli che sono capaci di essere forti nelle avversità e lottare per ciò che ritengono importante, saranno quelli che riusciranno a far sentire il proprio messaggio.

Brendon Burchard ha rinunciato ad una carriera lucrosa in una grande azienda di consulenza per inseguire il suo sogno e per anni ha fatto letteralmente la fame, arrivando a non potersi permettere neanche di comprarsi il cibo per i suoi pasti quotidiani.

La perseveranza e il tendere costantemente verso l’obiettivo con dedizione, lavoro e applicazione lo hanno portato al successo.

STRATEGIA 5: CONNETTITI CON IL TUO PERCHÉ Senza un chiaro collegamento alla ragione per cui stai facendo quello che stai facendo, ti stancherai, sbanderai o fallirai nel tentativo di comunicare ciò che stai cercando di dire. Gli influencer enfatizzano quanto sia importante continuare a fare riferimento al proprio “perché”.

Ogni volta che inizia ad essere stanca, indifferente o perde la concentrazione, Crystal Paine si ripete: “Cerco di ricordare a me stessa di quelle e-mail e quegli incontri che ho avuto con donne con lacrime agli occhi e che mi raccontano di come il mio blog abbia impattato le loro vite, la loro famiglia, la loro casa, il loro lavoro. Cerco di ricordalo e mi dico ‘Ne vale la pena e devi continuare ad andare avanti. Se mi arrendo ora mi comporto da codarda.’”

Amy Porterfield ha raccontato una storia sentita da un lettore mentre era ad un webinar, riguardante l’incredibile impatto che ha avuto nella sua vita. “Qualcuno mi ha detto: ‘Amy, questa lezione mi ha cambiato la vita un anno fa.

Non avrei mai pensato di poter lasciare il mio lavoro e fondare il mio business che adoro. E oggi, mio marito non lavora grazie a quello che faccio. Lui bada ai nostri bambini mentre io poto avanti la mia impresa.”

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“Ho dovuto schiarirmi la voce perché in quel momento era rotta dall’emozione,” ha ammesso Amy. Ha pensato tra sé e sé: “Fino a quando continuerò a sentire storie come questa, continuerò a farlo ogni giorno che mi è dato.”

A me capita di continuo quando partecipo ad incontri, seminari e convention. Sarà perché il mio motto o saluto tradizionale recita proprio “Fai la differenza e crea un impatto”, ma le persone che mi avvicinano mi dicono proprio questo: “Grazie, perché hai creato un impatto nella mia vita. Oggi non sarei qui, in questo fantastico evento, circondato da persone super e con un’attività di successo, se non avessi seguito i tuoi consigli un anno fa.”

Essere connessi con le proprie motivazioni ti aiuta a evitare di lavorare per le ragioni sbagliate. Se fai quello che fai solo per gli applausi o il denaro, allora darai alla tua audience il potere di dirti quando fermarti. Quando smettono di applaudire o quando, per qualche motivo non comprano da te come ti aspettavi, è esattamente quando smetti anche tu di credere in quello che stai facendo. Ci saranno momenti in cui non applaudiranno o acquisteranno, quello è il momento in cui dovrai avere qualcosa di più grande e importante per farti continuare.

Quindi prima di passare al tuo prossimo prodotto o di rivedere il tuo piano marketing, fatti questa domanda: “perché sto facendo tutto questo?” e risponditi con sincerità.

La risposta che ti dai sarà la tua ancora di salvezza nei momenti peggiori che potranno arrivare durante il tuo viaggio verso il successo.

STRATEGIA 6: CREA UNA MAILING LIST Questo è stato forse il consiglio più sentito e famoso. È qualcosa che raccomandiamo tutti ai nostri studenti.

Perché raccogliere indirizzi e-mail?

Come faccio a raccoglierli?

Creare una mailing list avrebbe dovuto essere la mia priorità numero uno sin dall’inizio.

Se hai una mailing list di fan leali e follower, quando sarai pronto a lanciare qualcosa di nuovo, avrai un’audience che sarà pronta a starti a sentire. I social media vanno bene ma possono andare avanti fino a un certo punto quando si sta competendo con tutti gli altri, per non parlare del fatto che quei contatti non sono effettivamente tuoi, e tu non hai alcun controllo su di essi.

Quando è il momento migliore per iniziare a costruire la propria lista?

La risposta è semplice: 10 anni fa. Ma se non lo hai fatto allora, la seconda soluzione è: oggi.

Se dovesse ricominciare oggi ovviamente inizierei a raccoglierebbe gli indirizzi e-mail in cambio di qualcosa di valore. Quell’omaggio o birbe da scambiare, di cui avrai sentito parlare, è critico per le sottoscrizioni.

Nessuno si iscrive alla tua newsletter solo per sapere che cosa avrai da raccontare, giusto? Ma se dessi in omaggio un PDF intitolato: ‘Cinque Punti Chiave per fare X’ o ‘Come ottenere Y in meno di 7 giorni’, con le opportune attenzioni, riceveresti centinaia e forse migliaia di indirizzi email perché stai dando qualcosa estremamente in cambio.

La strategia n.2 in questo caso ti aiuta enormemente.

L’aver aiutato un certo numero di persone ti avrà sicuramente dato una precisa mappa dei percorsi di ognuno, avrai capito cosa cerca la tua audience e di cosa ha effettivamente bisogno.

A questo punto ti basta raccogliere le idee e sintetizzare in un documento di poche pagine o in un breve video, i concetti più utili ed immediati che possano essere apprezzati dal tuo pubblico.

Dai questo in cambio di ogni nuovo indirizzo email che si affaccia sulle tue landing page o blog.

E non farti scoraggiare. Se la tua mailing list è piccola al momento, hai uno strumento su cui poter fare leva. Quando stai iniziando, quando hai dieci e-mail nella tua lista, dovresti assolutamente sapere chi sono quelle persone, quali sono i loro problemi e cosa puoi fare per 89

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aiutarli. Quella è la tua opportunità per lavorare a contatto con loro.

quello che vuoi comunicare. Il trucco è restare fedeli a quella voce.”

Come ti ho già detto, quando inizierai a farlo, i tuoi follower ti saranno attaccati più di chiunque altro perché stai dedicando loro del tempo e delle attenzioni. Ora hai l’opportunità di farlo.

Perché? Perché si tratta di “far sapere alla tua audience che sarà coerente e che potranno affidarsi a noi in modo permanente.”

STRATEGIA 7: CREDI IN TE STESSO, SII TE STESSO Che tu lo chiami “essere sé stessi”, “trovare la tua voce”, o qualcos’altro, aumentare la sicurezza in sé stessi è una delle cose più importanti che possiamo fare per la nostra audience e il nostro messaggio.

Credo che la cosa più grande che mi ha aiutato negli ultimi anni sia stata aumentare la fiducia nelle mie capacitò perché ho iniziato a bloggare come persona timida e insicura, e ogni critica mi colpiva davvero duramente. Volevo scappare.

Volevo nascondermi sotto un sasso e far finta di non esistere. Ho imparato molto sul coraggio.

Si tratta di un aspetto critico perché persino un messaggio molto importante può non essere ben accolto.

Quello che ho fatto è dirmi: “senti Valerio, se qualcuno lo legge e migliora la propria vita, anche se fossero solo cinque persone su mille, continua a farlo.”

Non posso basarmi solo sul numero di commenti, like e condivisioni. Se dovessi credere che il messaggio di ognuno si possa misurare solo su queste metriche, allora nessuno andrebbe oltre il primo mese di lavoro.

Credo che metterci il cuore in ciò che scrivi sia ciò che renda vivo ogni tuo contenuto. E tutto questo solo grazie a te e a ciò in cui credi. Quando si tratta di rendere efficace il tuo messaggio, essere sé stessi può effettivamente essere più importante delle proprie abilità di narratore o marketer.

Jeremy Cowart ha detto che questo è il suo più grande consiglio rivolto agli scrittori: “Sii autentico. Credo che ci sia molto da imparare in questo: identificare la tua voce e capire cosa sia

Certo, più confidenza ottieni, più ti metti in gioco, più darai luogo a critiche, ma superati i primi duri affronti al tuo ego, diventerai più forte, perché con le critiche arriverà il doppio, il triplo, dieci volte tanto in feedback positivi e messaggi di complimenti.

La mia pelle è diventata più dura, e questo fa parte del ruolo del leader, un ruolo che devi necessariamente assumere se vuoi diventare una guida per molti.

STRATEGIA 8: MANTIENI UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO Il modo in cui poniamo il nostro messaggio può avere impatto sulla gente più di quanto a volte realizziamo. Se non ti poni nel modo giusto per avere successo, non lo raggiungerai di conseguenza.

Lewis Howes ha raccontato che durante il suo cammino avrebbe voluto imparare prima di ogni altra cosa, a come avere a che fare con le emozioni e il proprio atteggiamento. “Credo che tantissime energie ed emozioni vengano sprecate perché fuori luogo o usate in modo non intelligente,” ha raccontato “se potessi ricominciare da capo leggerei libri, o cercherei qualcuno in grado di insegnarmi di più.”

Se ci pensi e guardi ai grandi personaggi di ogni epoca, è proprio così. Si tratta davvero di condizionare sé stessi al successo, perché avere successo non è questione di fortuna. Credo che si tratti di concentrarsi allenando il proprio cervello a portarti in “quel luogo” dove capisci che puoi farcela.

La nostra intelligenza emotiva e il condizionamento derivano da come ci poniamo di fronte alle circostanze. Per essere l’autore della tua stessa storia devi riuscire a scriverla tu. Non devi necessariamente accettarla.

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“Ho scritto molti libri che nessuno ha mai letto,” ha detto Jen Hatmaker, “Ma lo sai cosa? Ti dirò che non rimpiango nulla di tutto ciò, nemmeno un giorno, neanche un grammo del mio lavoro, neanche un minuto delle difficoltà che ho dovuto affrontare. È stato utile per me, per sviluppare le mie abilità, per imparare cosa significhi essere una scrittrice, trovare la mia voce, fare pratica in un ambiente con una posta in gioco relativamente bassa. Nel senso, quando non molta gente sta comprando o leggendo ciò che scrivi, il tuo atteggiamento di solito è quello del ‘Proviamo a darci un’opportunità’”.

Ora chiediti: come potrebbe il tuo atteggiamento influire sul successo del tuo messaggio?

STRATEGIA 9: AFFRONTA LE TUE PAURE Ci saranno centinaia di ostacoli che si frapporranno sul tuo cammino mentre starai cercando di realizzare i tuoi sogni, ma la paura è la più comune. Ciascuno è spaventato dalle cose più differenti. Ecco come gli influencer che ho studiato o conosciuto hanno superato le loro paure.

Alcuni optano per un approccio diretto di accettazione. Qualcuno pensa “Ci sono alti e bassi ogni giorno. È spaventoso come una corsa sulle montagne russe. La paura è naturale, ma bisogna andare avanti ugualmente.”

Altri invece hanno trovato un modo per girarci intorno. “Sono ansiosa.” Ha detto Amy Porterfield. “È assurdo. Non faccio in tempo a dare a quella preoccupazione un piccolo spazio nella mia testa che distrugge tutta la creatività e l’entusiasmo che sto mettendo nei progetti a cui sto lavorando. In quei momenti devo dire a me stessa: ‘Perfetto. Per gli ultimi dieci minuti ti sei preoccupata di quella cosa, adesso mettiamo via quella paura e concentriamoci solo su ciò che dobbiamo fare.’ Dico veramente questo a me stessa.”

Per quanto riguarda Rory Vaden, ha un modo interessante di approcciarvisi: “L’azione cura la paura.” Ha detto. “Se possiamo aiutare altre persone, allora tutte le paure e le preoccupazioni

e gli errori e tutte le cose che sbagliamo, semplicemente scompariranno permettendoci di andare avanti.”

Infine, Jeff Goins ha ammesso che il suo trucco per superare la paura è di riconoscere ciò che lui definisce “una paura buona che ti spinge fuori dalla paura cattiva. L’ho imparato da Jody Noland, un amico con cui ho scritto proprio di questo argomento nel mio libro, The Art of Work. Jody è questa persona che ha sentito la chiamata a 58 anni. Le ho chiesto ‘Jody, cosa ti ha spinto a farlo?

Hai trovato il coraggio improvvisamente?’ e mi ha risposto: ‘No, non sono diventata coraggiosa … non avevo paura di fallire, perché stavo già fallendo. Ero più spaventata di non provarci nemmeno.”

Altre persone, come Brendon Burchard affrontano le proprie paure mettendosi ancora di più in gioco, ed è quello che faccio anche io.

Accountability, ovvero prendersi pubblicamente la responsabilità di qualcosa che bisogna fare.

Qualcosa di impegnativo, di ambizioso, di spaventoso o di difficile, ma che una volta annunciato a tutti, va per forza di cose fatto.

Mi capita di continuo di farlo, è il modo migliore per spronarsi e per essere costretti ad affrontare i propri demoni, le proprie indecisioni e per spingere le proprie capacità al massimo.

Un esempio?

Questo stesso scritto che stai leggendo è frutto di accountability.

Quando ho annunciato la nascita di Evangelisters e l’ho promosso attivamente ai miei follower, non avevo ancora nulla in mano di quello che sarebbe stato il prodotto finito, se non un’ottima idea.

Non avevo il materiale pronto, non avevo tutti gli argomenti nel piano editoriale, non avevo neanche un sito web a dire la verità…

L’idea di lanciare una community che richiedesse un impegno costante e di livello elevato mi terrorizzava, ma sapevo che era la cosa giusta da fare.

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Come vincere la paura?

Dire a tutti che l’avresti fatto.

Prendere l’impegno con gli iscritti, che si affidavano a me e mi pagavano anticipatamente per avere qualcosa di eccezionale da lì a breve, è stata la molla che mi ha fatto superare ogni possibile ostacolo.

Frank Kern guadagna milioni di dollari lavorando ancora con lo stesso MacBook Pro del 2008. Ha solo aggiunto un monitor e una tastiera nuovi.

Spesso la ricerca spasmodica della tecnologia all’ultimo grido è solo il nostro rifugio per trovare scuse plausibili alla scarsa voglia di lavorare.

Fai così, inizia dalle cose più semplici: scrivi.

STRATEGIA 10. PUNTA SUGLI STRUMENTI PIU’ SEMPLICI

Pubblica 4 post al giorno su 3 canali social.

La gente spesso chiede quali strumenti specifici debbano usare per aumentare l’impatto del proprio messaggio. Cosa è saltato fuori dagli influencer che ho analizzato è che la strategia chiave, indipendentemente dagli strumenti utilizzati, è quella di mantenerli affilati e imparare a come usarli.

Manda una e-mail alla tua lista, suggerendo di leggere il tuo blog.

“Credo che più strumenti abbiamo nella nostra cintura, più confidenza riusciamo a costruire nell’ottica di influenzare e avere un impatto sugli altri.” Ha detto Lewis Howes. “Quando non abbiamo una cintura per gli strumenti, è difficile essere sicuri di sé stessi e se abbiamo una cintura senza strumenti, in quel caso è anche peggio perché ti manca sempre quello di cui hai bisogno al momento giusto.”

Qual è lo strumento più giusto per te?

YouTube, podcast, Facebook, Twitter, blog?

Cambia poco. Scegli e basta, fai e impara, non crearti scuse del tipo “non ho quel plug-in o mi manca quella piattaforma.” La tecnologia aiuta sicuramente, ma la tua missione non è usare gli strumenti, piuttosto creare contenuti e diffonderli fra il tuo pubblico.

Conosco persone incredibili che hanno ottenuto risultati ancora più incredibili usando un sito web gratuito come Tumbler o Wordpress e un social media, senza budget e senza attrezzature professionali.

Jeff Walker usa ancora lo stesso account a Weber con il quale ha iniziato 15 anni fa.

Scrivi un articolo del tuo blog ogni settimana.

Registrati con lo smartphone mentre leggi il tuo ultimo articolo, e posta il video su YouTube e l’audio sul podcast.

Raccogli i tuoi migliori 5 blog post in un unico PDF, aggiungi una tua introduzione e delle conclusioni, e avrai un libro da dare gratuitamente a chi si iscrive alla tua mailing list.

Diciamoci la verità, il nostro miglior strumento siamo noi stessi, è che a volte ci dimentichiamo di dove abbiamo messo il libretto di istruzioni.

Strategia 11: Circondati Delle Persone GIUSTE Come influencer con un messaggio da condividere al meglio, una delle strategie più efficaci è di circondarsi di persone che supportano le nostre idee e ci danno il tipo di consigli che ci permettano di continuare sulla giusta strada.

Puoi fare tutto il lavoro da solo?

Sì.

Hai bisogno di un team?

Forse. Più probabilmente la risposta corretta è sì, ma solo da un certo punto in avanti.

Quando ho lanciato valerio.it come brand online nel settore dell’info-business mi sono dato un limite o un traguardo, dipende da come lo si vede, mi sono detto “mi troverò un collaboratore solo dopo che avrò raggiunto il traguardo di

Brendon Burchard usa un sito in Wordpress con un template da $45.

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100.000 euro di ricavo online, fino ad allora devo fare tutto con le mie forze.”

E così è stato.

Fino a poco tempo fa tutto il mio business era gestito unicamente da me, in ogni aspetto, dal girare i video allo scrivere i testi, dal creare le campagne ad organizzare i contenuti del mio blog.

Le persone giuste si valutano in diversi modi, dalla preparazione tecnica all’impegno ed entusiasmo che esprimono in quello che fanno, fino ai sacrifici che affrontano per svolgere al meglio i compiti affidati.

Quando capisci se le persone che hai scelto sono quelle giuste?

Ci è voluto un po’ per capirlo e ti garantisco che nel momento stesso in cui sono arrivato a questa conclusione mi sono sentito sollevato, emozionato ed estremamente soddisfatto.

Le persone migliori con cui potrai mai lavorare sono quelle che si preoccupano per te e che ti dimostrano, senza che tu lo chieda, piena condivisione dei tuoi obiettivi e dei tuoi valori.

A cura di Valerio Fioretti per la redazione di NM

Questo mi ha permesso di specializzarmi o di approfondire tutti gli aspetti della mia attività, diventando un esperto in ogni ambito o tema su cui andassi a lavorare.

Oltre a soddisfare una mia personale curiosità e inclinazione, tutto questo mi ha permesso, al momento più opportuno, di poter scegliere e valutare con attenzione per persone di cui mi volevo circondare.

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LA BASE FILOSOFICA DELLA VITA di Renzo Maggiore Dagli uomini contemplativi traggono ispirazione gli uomini d’azione

Dietro ogni decisione e azione consapevole c’è sempre una ‘filosofia’.

La bilancia dei valori soppesa il gioco dei comportamenti in un’etica a volte rigida, dipendente dal condizionamento del contesto, altre volte dettata da ragionamenti e sentimenti di uomini intellettualmente liberi. Quest’ultima ‘razza’ di pensatori illuminati è la principale deputata a creare filosofie atte a garantire effetti sociali duraturi, il cui segno positivo non è affatto scontato.

La filosofia è l’amore per la conoscenza, un mondo che parte da sentimenti di affetto per trasformarsi in potenza di parola, proselitismi sinceri o strumentali. Appare paradossale come certi uomini non si rendano conto che il loro ‘stile di vita’ poggia proprio sulle forme di pensiero imperanti, sul sapere appreso e diffuso, sugli schemi di ragionamento e di abitudine comuni. Ogni scelta, a livello personale, famigliare e politico deriva dall’impostazione filosofica di fondo, più o meno presente alla coscienza di individui e gruppi; questa filosofia che diventa motore di azioni e reazioni si basa sui valori, le credenze e le convinzioni su ciò che davvero è importante per il sistema. Prima di agire or dunque, sarebbe opportuno conoscere a monte la piattaforma di riferimento.

In principio fu il Verbo

Persino l’ideatore di questo mondo aveva probabilmente un disegno originale; a conferma di questa ipotesi, i ‘testi sacri’ ci indicano che il punto di partenza della realtà materiale è appunto la Parola. L’Essere dichiara un concetto, un’idea, e la realizza. La divinità umana sta proprio in questo potere ‘alchemico’ di creazione attraverso la designazione della parola che trasforma l’energia in forma. Ciò che si dice l’uomo fa la differenza nella sua realtà e l’insieme di parole che costituisce un’idea o un progetto sottende una filosofia.

Se l’idea è la vallata, la filosofia è la cima del monte.

Se il progetto è il fiume, la filosofia è la sorgente.

Vi è una filosofia assoluta?

La risposta è no, perché l’Assoluto è integralmente ‘essere naturale’, privo di elucubrazioni. Tuttavia, la miglior filosofia è proprio quella che scaturisce dallo spirito, dal contatto diretto e illimitato con l’innominabile Invisibile. Le parole, in questo magnifico caso, nascono dalla quiete della mente attraverso l’intuizione, non dai passaggi razionali e dalla deduzione logica: è una filosofia senza filtri che non fa affidamento su credenze e convinzioni limitanti, bensì su un’apertura infinita all’universo.

Un ordine cosmico si impossessa di corpo e mente donando pace e luce che spalancano le porte della verità. L’amore per la conoscenza sfocia allora nell’Amore. Naturalmente.

Dietro ogni decisione e azione consapevole c’è sempre una ‘filosofia’.

La bilancia dei valori soppesa il gioco dei comportamenti in un’etica a volte rigida, dipendente dal condizionamento del contesto, altre volte dettata da ragionamenti e sentimenti di uomini intellettualmente liberi.

Quest’ultima ‘razza’ di pensatori illuminati è la principale deputata a creare filosofie atte a garantire effetti sociali duraturi, il cui segno positivo non è affatto scontato.

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Le regole base della comunicazione (tratte dalle teorie di Charles Berner) 1. Ascolto attivo Abbiamo due orecchie e una lingua perché dobbiamo ascoltare più di quanto parliamo.

San Bernardino da Siena Spesso non ascoltiamo, ma sentiamo soltanto e ci affidiamo inevitabilmente all’istinto e alla nostra mappa mentale per interpretare il messaggio dell’altro. L’ascolto attivo prevede al contrario un’attenzione completa, senza la quale percepiamo soltanto una parte di ciò che viene comunicato.

Un messaggio è composto dal contenuto e dalla forma che lo veicola.

Il contenuto non è composto semplicemente dalle parole pronunciate, ma si rivela attraverso il significato profondo a volte nascosto - di quelle parole: fermandosi alla superficie, è praticamente impossibile comprendere il messaggio.

A tal fine è importante la forma, vale a dire le informazioni provenienti dalla qualità ‘paraverbale’ (timbro, volume, tono, ritmo con cui si parla) e da quella ‘non verbale’ (postura, gesti, respiro, mimica, sguardo…).* All’ascolto attivo corrisponde l’osservazione completa: come sentire non è ascoltare, così guardare non è vedere!

Solo con l’attenzione ai particolari dunque si possono raccogliere dati sufficienti a carpire l’interezza del messaggio verbale, la sua coerenza con aspetti inconsci che soltanto il corpo e la sua energia possono rivelare.

2. Sospensione del giudizio La sospensione del giudizio mette a tacere la discussione interna e apre la strada alla creatività.

Deepak Chopra Se ascoltiamo l’altro considerando l’ascolto semplicemente come un inevitabile e insignificante momento di attesa prima di prendere noi la parola, non stiamo realmente ascoltando. Se tendiamo subito a giudicare le affermazioni o i modi dell’altro, ci precludiamo non soltanto l’ascolto, ma anche una comunicazione davvero

scambiante, l’unica che ci consente di creare un rapporto sincero e profondo con le persone attraverso lo sviluppo della cosiddetta empatia.

Il giudizio è frutto della nostra mappa mentale e presuppone che la mappa dell’altro sia sbagliata; ma la mappa, di per sé, non è mai sbagliata! Ogni volta che ci lasciamo sedurre dal giudizio, perdiamo segnali importanti che l’interlocutore ci invia, ostacolando nel contempo in noi stessi la possibilità di crescere.

La premessa fondamentale per un ascolto attivo e per l’accettazione dell’altro è la Consapevolezza che ognuno di noi è un punto di vista unico e irripetibile: la nostra verità sul mondo dipende dalla mappa mentale che si è costruita attraverso la nostra esperienza di vita. Non possiamo perciò avere la pretesa che la mappa altrui corrisponda alla nostra.

Quando siete sicuri di aver ragione la probabilità di avere veramente ragione è circa del 5 per cento!

Richard Bandler 3. Non interrompere Non c’è mezzo più sicuro per spezzare il legame comunicativo tra voi e i vostri interlocutori che quello di smettere di guardarli negli occhi.

Lenny Laskowski Quando si interrompe una persona mentre parla, quest’ultima, anche se a volte non lo dà a vedere, interpreta l’interruzione - a seconda dei casi - come un’incapacità di ascoltare o una mancanza di rispetto, che si ripercuote sul grado di stima verso l’altro e spesso anche sull’autostima. Allorché si renda davvero necessario interrompere, a causa ad esempio dell’eccessiva prolissità dell’interlocutore, è bene intervenire gentilmente facendo notare l’eventuale divagazione o l’opportunità di far parlare anche gli altri, o ancora richiamare l’attenzione sull’effettiva mancanza di tempo.

L’ascolto è fondamentale per arricchire la nostra mappa di nuovi significati e quindi per crescere!

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8 4. Attenersi al tema Se siete interessati al vostro tema se veramente credete nel vostro messaggio e volete condividerlo con gli altri, i movimenti verranno dal vostro interno e tenderanno ad essere appropriati al discorso.

Lenny Laskowski Quando si inizia un dibattito, è bene discutere sul tema prescelto finché non si giunga ad un approfondimento soddisfacente per tutti gli interlocutori. Lasciare a metà una discussione non è sintomo di una comunicazione sana.

Si sceglie un tema puntando quindi alla chiarezza espositiva e ad una seria trattazione nel rispetto delle diverse opinioni, concludendo il confronto con domande del tipo: “Sei soddisfatto di come abbiamo trattato l’argomento? C’è ancora qualche lato della cosa che ci sfugge?”

5. Dire la verità senza ferire Col tono giusto si può dire tutto. Col tono sbagliato nulla: l’unica difficoltà consiste nel trovare il tono.

George Bernard Shaw Non si dovrebbe mai agire d’impulso guidati da emozioni negative, ma nemmeno riflettere troppo prima di parlare, altrimenti si rischia di dire cose che non si pensano affatto. Essere autentici e sinceri è il metodo migliore per essere congruenti nella comunicazione: essere ‘congruenti’ significa far confluire tutti gli aspetti della comunicazione (verbale, para-verbale e non verbale) nella stessa direzione. L’unico problema nel dire la verità è la paura di offendere l’altro o di svelare un segreto personale. Nella comunicazione tuttavia conta il modo in cui si dice una cosa più che la cosa in sé: è questo aspetto che possiamo migliorare, innanzitutto in noi stessi, tenendo appunto a mente che l’offesa sta nella maniera impropria di esprimere un commento piuttosto che nel contenuto spiacevole dello stesso.

6. Comunicare con l’essere cosciente Nulla ha potere su di me all’infuori di ciò cui io lo conferisco mediante i miei pensieri coscienti.

Anthony Robbins La straordinaria capacità di automatizzare i comportamenti dopo un certo periodo di apprendimento ci consente di poter svolgere più compiti contemporaneamente senza pensarci più di tanto: siamo spesso ‘inconsapevoli’ del nostro agire anche perché interiorizziamo gran parte dei comportamenti più comuni della cultura di provenienza e portiamo con noi energie di tipo genetico, emozioni e stati d’animo appresi nell’infanzia e nell’adolescenza.

Se in gran parte le informazioni presenti nell’inconscio ci aiutano nel corso della vita, dall’altra rappresentano un vero e proprio ostacolo: in mancanza di un nostro controllo cosciente, la cosiddetta mente “reattiva” (nominata anche “emotiva” o “balistica”) ci può indurre a comportamenti inutili o controproducenti; nella comunicazione interpersonale ad esempio rispondiamo agli stimoli dell’interlocutore quasi per riflesso condizionato, tendendo a reagire invece di rispondere da persona adulta dopo aver ascoltato e preso atto della posizione altrui. La relazione viene allora inficiata da abitudini mentali, dinamiche e programmi sclerotizzati, stereotipi, pregiudizi appresi; non usciamo da questi schemi fissi se non affidandoci all’essere cosciente: diveniamo cioè consapevoli dello schema osservandolo dall’alto, ne percepiamo la rigidità e decidiamo consapevolmente di superarlo.

Le domande opportune Ascolto attivo significa anche saper porre domande precise, quando necessario, per aiutare l’interlocutore a direzionare efficacemente le sue energie mentali verso il riconoscimento di un bisogno e l’eventuale raggiungimento di un obiettivo comune. Generalmente, per rispettare le regole dell’ascolto attivo, è consigliabile formulare domande in base ai significati espressi dall’interlocutore, per esempio quelli che riteniamo non totalmente compresi o meritevoli di approfondimento.

Spesso la nostra comunicazione non funziona e rimane legata alle stesse dinamiche, proprio 97

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perché non siamo capaci di trasformare le affermazioni e le sentenze derivanti dalla mappa soggettiva in domande rivolte all’altro: tuttavia, sono proprio le domande efficaci a farci uscire dagli schemi, contribuendo a migliorare la situazione comunicativa all’interno delle relazioni. Occorre dunque imparare a porre quesiti a sé stessi e agli altri piuttosto che continuare ad esprimere giudizi derivanti dalle nostre convinzioni assolute, dal nostro credere di ‘ aver ragione’.

Nella fase di ascolto, le domande dovrebbero avere l’obiettivo di conoscere meglio l’interlocutore (nei suoi modi di comunicare) e i significati che esprime attraverso il linguaggio. Una presenza consapevole e l’attenzione all’altro, favoriscono l’apertura e la chiarezza e, con esse, la conoscenza della mappa del mondo (la percezione soggettiva della realtà). I dati che siamo in grado di raccogliere, ci consentiranno di agire un adeguamento efficace, tale da intensificare la sintonia e aumentare le possibilità di ottenere il nostro obiettivo, qualunque esso sia.* Un esempio di domanda per conoscere è: “Potresti chiarirmi cosa intendi quando dici che…?”

Vi sono anche domande per sostenere l’obiettivo, ma riguardano meno la fase d’ascolto di cui stiamo parlando: servono inizialmente a capire se la nostra proposta risponda o meno alle esigenze dell’interlocutore (“La cosa ti interessa?”).

In seconda battuta (accertato l’interesse), tali domande diventano rinforzi positivi sulla necessità di aderire alla nostra istanza; facciamo cioè sentire all’interlocutore il ‘piacere’ di accogliere l’idea.

Un esempio di domanda per sostenere l’obiettivo: “Hai mai pensato a cosa proveresti in caso di successo di questa iniziativa?”

Alla pari vi possono essere rinforzi negativi, vertenti a evidenziare il ‘dolore’ insito nella rinuncia ad un prodotto o a un progetto. Molti venditori utilizzano domande indirette del tipo: “Pensi a cosa perderebbe se rinunciasse a questa opportunità!?” In linea generale, alle persone piace essere ascoltate per scoprire sé stesse, il più

nobile fine dell’io. Non è un fatto di egoismo, ma di ricerca del come contribuire con la propria esistenza al sistema universale.

Quando si ascolta veramente una persona, aiutandola a capirsi, si contribuisce all’evoluzione dell’altro e quindi – essendo tutto collegato nella grande rete della vita – anche alla propria evoluzione e a quella globale.

Per ascoltare attivamente si mettono da parte pregiudizi, stereotipi e condizionamenti, e si pone l’attenzione esclusivamente sull’altro. Lo si può fare con il cuore o con l’aiuto di tecniche apprese, il cui utilizzo è comunque intenzionale, un obiettivo stabilito in base a precisi valori.

Quante persone sanno veramente ascoltarti?

Non molte, vero?

Prenditi allora la responsabilità di farlo in prima persona!

Fermati un po’ in silenzio… mettiti in ascolto.

Sssssss…

Tu sei il tuo silenzio!

TRATTO DAL LIBRO SAPER ESSERE DI RENZO MAGGIORE

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Per la pubblicitĂ sulle pagine di NMmagazine +39 393 140 1390 romacomunicazione.commerciale@gmail.com

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PARLIAMO DI INTEGRATORI ALIMENTARI

singolarmente per ogni integratore alimentare, al Ministero della Salute attraverso il sistema “Alimenti Soggetti a Notifica”. Le modalità di acceso e di uso del sistema “Alimenti Soggetti a Notifica” sono contenute nel manuale scaricabile presente nella sezione modulistica. In caso di rilievi, il Ministero informa l’OSA con lettera scritta. L’operatore troverà anche nel sistema le richieste, ma in ogni caso farà fede solo la lettera protocollata. L’OSA ha 30 giorni per adeguarsi a quanto richiesto con le modalità previste nel manuale. Nelle comunicazioni inviate dal Ministero è indicato in oggetto un codice (es: codice: i5ih2/56478) identificativo della pratica.

Per alimenti notificati attraverso il sistema precedente e che quindi non sono presenti nel sistema di notifica elettronica la procedura di variazione va fatta usando la modalità nuova notifica per inserire i dati dell’alimento. In questo caso l’OSA al momento della “nuova notifica” provvederà a segnalare al sistema che il prodotto è stato già notificato, inserendo anche il codice precedentemente attribuito. Poi la procedura continuerà come se fosse una “nuova notifica”.

La richiesta elettronica va presentata utilizzando esclusivamente il sistema di notifica elettronica.

Chi può richiederlo

L'immissione in commercio di ogni integratore alimentare da parte di un operatore del settore alimentare (OSA) è subordinata alla procedura di notifica elettronica al Ministero, che ne valuta la conformità alla normativa vigente al fine di garantire la sicurezza dei prodotti e la corretta informazione ai consumatori. La notifica elettronica va fatta,

Operatori del settore alimentare (OSA) responsabili della commercializzazione in Italia dell’integratore alimentare oggetto della notifica.

Gli OSA italiani accedono al sistema attraverso il “portale imprese” come indicato nel manuale utente. Gli OSA europei o di San Marino accedono al sistema dopo avere richiesto opportuna chiave di accesso all’ufficio 4, come indicato nel manuale utente.

Cosa serve per richiederlo Dati dell’OSA (da inserire SOLO al primo accesso nel sistema) Informazioni relative al prodotto da notificare: 101

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Stabilimento di produzione Composizione, forma di presentazione/formato/gusti, se applicabile Dose giornaliera, se applicabile

DICHIARAZIONI NUTRIZIONALI

Elenco ingredienti Quantità degli ingredienti, quando previsto dalla normativa vigente Nome preciso dell’ingrediente ai sensi dell’art.17 del reg. 1169/2011 Presenza in etichetta delle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa specifica (Dir. 2002/46/CE; DL 169/2004) Presenza in etichetta di indicazioni volontarie ai sensi del Reg. 1924/2006 una copia dell'etichetta conforme a quella usata per la commercializzazione in formato pdf bollettino o bonifico attestante il versamento dei diritti spettanti al Ministero della Salute

Per `` indicazione nutrizionale '' si intende qualsiasi indicazione che afferma, suggerisce o implica che un alimento ha particolari proprietà nutrizionali benefiche dovute a: L'energia (potere calorifico): fornisce fornisce a un'aliquota ridotta o aumentata o non fornisce I nutrienti o altre sostanze:

FONTE: http://www.salute.gov.it/portale/ministro /p4_8_0.jsp?lingua=italiano&label=servizi online&idMat=APINF&idAmb=IA&idSrv=FS NN&flag=P

contiene contiene in proporzioni ridotte o aumentate o non contiene Le indicazioni nutrizionali sono consentite solo se sono elencate nell'allegato del regolamento (CE) n.

1924/2006 , modificato da ultimo dal regolamento (UE) n . 1047/2012 .

Indicazioni nutrizionali consentite

BASSA ENERGIA Un'affermazione secondo cui un alimento è a basso contenuto energetico, e qualsiasi altra indicazione che potrebbe avere lo stesso significato per il consumatore, può essere fatta solo se il prodotto non contiene più di 40 kcal (170 kJ) / 100 g per i solidi o più di 20 kcal (80 kJ) / 100 ml per i liquidi. Per gli edulcoranti da tavola si applica il limite di 4 kcal (17 kJ) / porzione, con 102 www.nmmagazineworld.com

proprietà dolcificanti equivalenti a 6 g di saccarosio (circa 1 cucchiaino di saccarosio).

ENERGIA RIDOTTA Un'affermazione secondo cui un alimento è a ridotto contenuto calorico e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere presentate solo se il valore energetico è ridotto di almeno il 30%, con l'indicazione delle caratteristiche che lo rendono (s) il cibo ridotto nel suo valore energetico totale.

SENZA ENERGIA Un'affermazione secondo cui un alimento è privo di calorie e qualsiasi altra indicazione che potrebbe avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto non contiene più di 4 kcal (17 kJ) / 100 ml. Per gli edulcoranti da tavola si applica il limite di 0,4 kcal (1,7 kJ) / porzione, con proprietà dolcificanti equivalenti a 6 g di saccarosio (circa 1 cucchiaino di saccarosio).

avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se la somma degli acidi grassi saturi e degli acidi grassi trans nel prodotto non supera 1,5 g per 100 g per i solidi o 0,75 g / 100 ml per i liquidi e in entrambi i casi la somma degli acidi grassi saturi e degli acidi grassi trans non deve fornire più del 10% di energia.

SENZA GRASSI SATURI L'indicazione che un alimento non contiene grassi saturi e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se la somma dei grassi saturi e degli acidi grassi trans non supera 0,1 g di grassi saturi per 100 go 100 ml.

BASSO ZUCCHERI L'indicazione che un alimento è a basso contenuto di zuccheri e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se il prodotto non contiene più di 5 g di zuccheri per 100 g per i solidi o 2,5 g di zuccheri per 100 ml per i liquidi.

POCO GRASSO L'indicazione che un alimento è a basso contenuto di grassi e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se il prodotto contiene non più di 3 g di grassi per 100 g per i solidi o 1,5 g di grassi per 100 ml per i liquidi (1,8 g di grassi per 100 ml per il latte parzialmente scremato).

SENZA ZUCCHERI

SENZA GRASSI

SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

L'indicazione che un alimento è senza grassi e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere presentate solo se il prodotto non contiene più di 0,5 g di grassi per 100 go 100 ml. Tuttavia, le indicazioni espresse come "X% senza grassi" sono vietate.

Un'indicazione in cui si afferma che gli zuccheri non sono stati aggiunti a un alimento e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere presentata solo se il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o qualsiasi altro alimento utilizzato per il suo dolcificante proprietà. Se gli zuccheri sono naturalmente presenti negli alimenti, sull'etichetta deve figurare anche la seguente indicazione: “CONTIENE ZUCCHERI NATURALMENTE PRESENTI”.

BASSO GRASSI SATURI

L'indicazione che un alimento è senza zuccheri e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere presentate solo se il prodotto non contiene più di 0,5 g di zuccheri per 100 go 100 ml.

L'indicazione che un alimento è a basso contenuto di grassi saturi e qualsiasi altra indicazione che può 103 www.nmmagazineworld.com

BASSO SODIO / SALE Un'indicazione secondo cui un alimento è a basso contenuto di sodio / sale e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere presentate solo se il prodotto non contiene più di 0,12 g di sodio o il valore equivalente per il sale, per 100 go per 100 ml. Per le acque diverse dalle acque minerali naturali che rientrano nel campo di applicazione della direttiva 80/777 / CEE, questo valore non deve superare 2 mg di sodio per 100 ml.

lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto contiene almeno 3 g di fibra per 100 go almeno 1,5 g di fibra per 100 kcal.

ALTA FIBRA Un'affermazione secondo cui un alimento è ricco di fibre e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se il prodotto contiene almeno 6 g di fibre per 100 go almeno 3 g di fibre per 100 kcal.

BASSISSIMO SODIO / SALE Un'affermazione secondo cui un alimento è molto povero di sodio / sale e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto non contiene più di 0,04 g di sodio o il valore equivalente per il sale, per 100 go per 100 ml. Questa dichiarazione non deve essere utilizzata per acque minerali naturali e altre acque.

FONTE DI PROTEINE Un'affermazione secondo cui un alimento è una fonte di proteine e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se almeno il 12% del valore energetico dell'alimento è fornito da proteine.

ALTO CONTENUTO DI PROTEINE SENZA SODIO o SENZA SALE Un'affermazione secondo cui un alimento è senza sodio o senza sale e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto non contiene più di 0,005 g di sodio o il valore equivalente per il sale, per 100 g.

Un'affermazione che un alimento è ad alto contenuto di proteine e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se almeno il 20% del valore energetico dell'alimento è fornito da proteine.

FONTE DI [NOME DELLA VITAMINA / E] E / O [NOME DEL MINERALE / I] SENZA SODIO / SALE AGGIUNTI Un'indicazione in cui si afferma che sodio / sale non è stato aggiunto a un alimento e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere presentata solo se il prodotto non contiene sodio / sale aggiunto o qualsiasi altro ingrediente contenente sodio / sale aggiunto e il prodotto contiene non più di 0,12 g di sodio, o il valore equivalente di sale, per 100 go 100 ml.

Un'indicazione che un alimento è una fonte di vitamine e / o minerali e qualsiasi indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto contiene almeno una quantità significativa come definito nell'allegato della direttiva 90 / 496 / CEE o un importo previsto dalle deroghe concesse a norma dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, sull'aggiunta di vitamine e minerali e di talune altre sostanze agli alimenti [1].

FONTE DI FIBRE Un'indicazione secondo cui un alimento è una fonte di fibre e qualsiasi indicazione che può avere

ALTO [NOME DELLA VITAMINA / E] E / O [NOME DEL MINERALE / I] 104

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Un'affermazione secondo cui un alimento è ricco di vitamine e / o minerali, e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore, può essere fatta solo se il prodotto contiene almeno il doppio del valore di "fonte di [NOME DELLA VITAMINA / S] e / o [NOME MINERALE / I] ».

CONTIENE [NOME DEL NUTRIENTE O ALTRA SOSTANZA] Un'indicazione secondo cui un alimento contiene una sostanza nutritiva o un'altra sostanza, per la quale condizioni specifiche non sono stabilite nel presente regolamento, o un'indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore, possono essere presentate solo se il prodotto è conforme a tutte le disposizioni applicabili del presente regolamento, in particolare l'articolo 5.

Per le vitamine e i minerali si applicano le condizioni dell'indicazione "fonte di".

AUMENTATO [NOME DEL NUTRIENTE] Un'affermazione in cui si afferma che il contenuto di uno o più nutrienti, diversi da vitamine e minerali, è stato aumentato, e qualsiasi affermazione che può avere lo stesso significato per il consumatore, può essere presentata solo se il prodotto soddisfa le condizioni per la fonte dell'indicazione di 'e l'aumento del contenuto è almeno del 30% rispetto a un prodotto simile.

RIDOTTO [NOME DEL NUTRIENTE] Un'indicazione in cui si afferma che il contenuto di una o più sostanze nutritive è stato ridotto e qualsiasi indicazione che potrebbe avere lo stesso significato per il consumatore può essere presentata solo se la riduzione del contenuto è almeno del 30% rispetto a un prodotto simile, ad eccezione di micronutrienti, dove è accettabile una differenza del 10% nei valori di riferimento fissati nella direttiva 90/496 / CEE, e per il sodio, o il valore equivalente per il sale, dove è accettabile una differenza del 25%.

L'indicazione "grassi saturi ridotti" e qualsiasi altra indicazione che potrebbe avere lo stesso

significato per il consumatore possono essere fatte solo: a) se la somma degli acidi grassi saturi e degli acidi grassi trans nel prodotto recante l'indicazione è almeno del 30% inferiore alla somma degli acidi grassi saturi e degli acidi grassi trans in un prodotto simile; e b) se il contenuto di acidi grassi trans nel prodotto recante l'indicazione è uguale o inferiore a quello di un prodotto simile.

L'indicazione "zuccheri ridotti", e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore, può essere fatta solo se la quantità di energia del prodotto recante l'indicazione è uguale o inferiore alla quantità di energia in un prodotto simile.

LIGHT / LITE Un'indicazione in cui si afferma che un prodotto è "leggero" o "leggero" e qualsiasi indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore deve seguire le stesse condizioni fissate per il termine "ridotto"; l'indicazione deve anche essere accompagnata da un'indicazione delle caratteristiche che rendono l'alimento "leggero" o "leggero".

NATURALMENTE / NATURALE Se un alimento soddisfa naturalmente le condizioni stabilite nel presente allegato per l'utilizzo di un'indicazione nutrizionale, il termine "naturale / naturale" può essere utilizzato all'inizio dell'indicazione.

FONTE DI ACIDI GRASSI OMEGA-3 L'indicazione che un alimento è una fonte di acidi grassi omega-3 e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto contiene almeno 0,3 g di acido alfa-linolenico per 100 ge per 100 kcal, ovvero almeno 40 mg della somma di acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico per 100 ge per 100 kcal.

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ACIDI GRASSI AD ALTO OMEGA-3 L'indicazione che un alimento è ad alto contenuto di acidi grassi omega-3 e qualsiasi altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se il prodotto contiene almeno 0,6 g di acido alfa-linolenico per 100 ge per 100 kcal, ovvero almeno 80 mg della somma di acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico per 100 ge per 100 kcal.

ALTO GRASSI MONOSATURI Un'affermazione secondo cui un alimento è ad alto contenuto di grassi monoinsaturi e qualsiasi affermazione che possa avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se almeno il 45% degli acidi grassi presenti nel prodotto derivano da grassi monoinsaturi a condizione che monoinsaturi il grasso fornisce più del 20% di energia del prodotto.

Registro UE sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute Lo strumento di ricerca consente solo la ricerca di indicazioni sulla salute * e non di indicazioni nutrizionali . * Le indicazioni sulla salute per le quali è garantita la protezione dei dati di proprietà (e per le quali il diritto di utilizzo dell'indicazione è limitato a vantaggio del richiedente) sono elencate solo qui . https://ec.europa.eu/food/safety/labelling_nutrition/ claims/register/public/?event=search

PARLIAMO DI CRIPTOVALUTE

ALTO GRASSI POLINSATURI Un'affermazione secondo cui un alimento è ad alto contenuto di grassi polinsaturi e qualsiasi affermazione che potrebbe avere lo stesso significato per il consumatore possono essere fatte solo se almeno il 45% degli acidi grassi presenti nel prodotto derivano da grassi polinsaturi a condizione che polinsaturi il grasso fornisce più del 20% di energia del prodotto.

ALTO GRASSO INSATURATO L'indicazione che un alimento è ad alto contenuto di grassi insaturi e qualsiasi indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore può essere fatta solo se almeno il 70% degli acidi grassi presenti nel prodotto deriva da grassi insaturi a condizione che i grassi insaturi fornisce più del 20% di energia del prodotto.

FONTE: https://ec.europa.eu/food/safety/labelling_nutrition/ claims_en

La regolamentazione delle criptovalute trova spazio in Italia nella normativa sul contrasto al riciclaggio di denaro e specificamente nel D.lgs. 90/2017 introdotto in attuazione della IV Direttiva Antiriciclaggio dell’Unione Europea (Direttiva UE 2015/859).

La fonte richiamata fa riferimento al concetto di “valuta virtuale”, al “prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale” e ai “prestatori di 106

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servizi di portafoglio digitale" (i c.d. wallet providers), definizioni che non troviamo in nessun altro testo normativo, con la conseguenza che le stesse incidono solamente sugli obblighi di antiriciclaggio.

Invero, per valuta virtuale s'intende testualmente: “la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi e trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”.

Altresì, per prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale si intende: “ogni persona fisica o giuridica che fornisce a terzi, a titolo professionale, servizi funzionali all’utilizzo, allo scambio, alla conservazione di valuta virtuale e alla loro conversione da ovvero in valute aventi corso legale”.

Il D.lgs. 90/17, inoltre, è di notevole importanza in materia in quanto: - ha modificato il D.lgs. 13 agosto 2010, n. 141, disponendo che le previsioni ed i requisiti per l’esercizio dell’attività di cambiavalute si applicano anche “ai prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, come definiti nell’articolo 1, comma 2, lettera ff), del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231”, i quali sono altresì tenuti all’iscrizione in una sezione speciale del registro tenuto dall’Organismo degli Agenti e dei Mediatori che raccoglie tutti i soggetti autorizzati ad esercitare l’attività di cambio valute.

- è intervenuto sul D.L. 167/90, imponendo agli intermediari finanziari ed agli operatori non finanziari di trasmettere all’Autorità i dati inerenti alle operazioni transfrontaliere oltre i 15.000 € avvenute in valuta virtuale.

Regolamentazione criptovalute: i bitcoin vanno dichiarati?

Con l'interpello n° 956-39/2018 l'Agenzia delle Entrate della Lombardia ha chiarito un punto di notevole importanza per la regolamentazione delle criptovalute, sulla disciplina fiscale applicabile al Bitcoin e sulla necessità di dichiarazione fiscale.

In merito, si è chiarito che la dichiarazione delle criptovalute dipende da quale ipotesi si configura, ovvero:

- per le criptovalute detenute presso un intermediario residente in Italia, i bitcoin e le altre criptovalute non vanno dichiarate, in quanto il Fisco è in grado di sapere autonomamente se si posseggono o meno criptovalute;

- per le criptovalute detenute al di fuori di un intermediario residente, i bitcoin e le altre criptovalute vanno dichiarate qualora si detengano presso un intermediario residente all'estero oppure qualora si detengano in Italia al di fuori del circuito degli intermediari residenti.

In sostanza, bisogna dichiarare le criptovalute sia che si detengano presso un intermediario risiedente all'estero (ad esempio un Exchange wallet con sede negli Stati Uniti) e sia che si detengano presso un wallet (portafoglio elettronico) gestito personalmente dal contribuente.

I bitcoin e le altre criptovalute vanno dichiarate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, alla voce "Altre attività estere di natura finanziaria", dichiarando il controvalore in euro delle criptovalute al 31 dicembre del periodo di riferimento.

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Infine, le criptovalute non sono soggette a tassazione patrimoniale, ovvero all’imposta sul valore dei prodotti finanziari, dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato, in quanto tale imposta si applica solo ai depositi e ai conti correnti di natura bancaria.

- nel quarto, viene delineato un approccio regolatorio con riguardo alla fase della successiva negoziazione delle cripto-attività oggetto di preventiva emissione e diffusione al pubblico.

Regolamentazione criptovalute: le regole della Consob e la comunicazione UIF

Da ultimo, in materia di cripto valute, va collocata una recente comunicazione dell’UIF (Unità di informazione finanziaria per l’Italia) sull'utilizzo anomalo di valute virtuali e sul possibile loro utilizzo ai fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

La Consob, organo che nel nostro Paese si occupa di regolamentare il mercato finanziario mobiliare e tutelare gli interessi degli investitori, ha avviato

In altre parole, la Consob, con tale consultazione pubblica, ha l'interesse di delineare giuridicamente i cripto-asset, da cui derivare il confine tra comportamenti leciti e illeciti.

Con tale comunicazione, la UIF richiede ai destinatari del D.lgs. 231/2007, di prestare massima attenzione nell'individuazione di operazioni sospette connesse all’uso di valute virtuali e, a tale scopo, evidenzia alcuni profili comportamentali ritenuti "a rischio", tra i quali: - costituzione anomala della provvista impiegata in acquisti di Virtual asset; - utilizzo di Virtual asset in operazioni speculative; una consultazione (“documento per la discussione”) volta a delineare il primo approccio regolatorio di impronta domestica delle ICOs (“Initial Coin Offerings”) e della successiva fase di scambio e negoziazione dei crypto-assetsnei quali investono i risparmiatori italiani.

- utilizzo di Virtual asset connesso con i sospetti di abusivismo e con violazioni della disciplina in materia di offerta al pubblico di prodotti finanziari e prestazione di servizi di investimento.

Il documento per la discussione pubblicato si divide in quattro paragrafi, ovvero: - nel primo, viene fornita una succinta rappresentazione del fenomeno di diffusione delle ICOs e dei connessi aspetti di interesse per la Consob; - nel secondo, si trova un primo esercizio di definizione degli elementi costitutivi del fenomeno in esame; - nel terzo, invece, viene delineato un approccio regolatorio rispetto alle offerte di cripto-attività di nuova emissione;

Un carico fiscale complessivo pari al 59,1% dei profitti commerciali, in aumento di 6 punti, 238 ore necessarie per gli adempimenti fiscali e 14 pagamenti l’anno. È il ritratto della tassazione che grava sulle imprese in Italia, secondo il rapporto ‘Paying Taxes 2020’ realizzato dalla Banca Mondiale e da Pwc, che in base al mix tra peso del fisco e fatiche 108

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connesse, assegna alla Penisola il 128º posto sui 190 Paesi in esame, in peggioramento rispetto al già non entusiasmante 116º posto della precedente edizione. FONTE: SOLE 24 ORE

Le imposte pagate sono il 17,94% (infatti euro 179,40 sono esattamente il 17,94% dell'importo iniziale lordo di euro 1.000,00)

È vero che gli incaricati alle vendite dirette pagano il 17,94% di imposte su tutte le loro provvigioni?

Puoi ripetere il medesimo esempio con qualunque importo e noterai che il risultato non cambia, la tassazione agevolata dell'incaricato alle vendite a domicilio è sempre al 17,94%.

Si!!!!!!

A cura di Klinkon Fulvio

Come stabilito dalla legge 173 del 2005 (ex art.

25-bis del D.P.R. 29/09/73 nr. 600) tutte le provvigioni, di qualsiasi importo, che riceve un incaricato alla vendita diretta hanno una tassazione con una ritenuta a titolo d'imposta del 23% calcolata sul 78% delle provvigioni percepite ovvero il 17,94%

Facciamo un esempio: Un incaricato alle vendite, promuovendo la vendita di beni o servizi di un'azienda, guadagna durante un mese di attività euro 1.000,00 di provvigioni lorde.

L'azienda su quell'importo lordo effettuerà una ritenuta a titolo d'imposta così calcolata:

Il 23% calcolato sul 78% dell'importo lordo di 1.000,00 Il 78% di euro 1.000,00 = euro 780,00 Il 23% di euro 780,00 = euro 179,40 (imposte) Euro 1.000,00 (provvigioni lorde) - Euro 179,40 (imposte) = euro 820,60 (provvigioni nette)

Il giorno 16 del mese successivo l'incaricato riceverà dall'azienda un bonifico di euro 820,60 netti

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Nel prossimo numero di NMmagazine ✓ ✓ ✓ ✓

La decontestualizzazione La competenza Il tempo libero Attività tradizionale VS Network Marketing

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LA DECONTESTUALIZZAZIONE Molto spesso nel mondo del Network Marketing, ci si trova nella condizione di dover parlare o trattare un argomento con amici o conoscenti che è totalmente (o quasi), al di fuori del contesto in cui operate tradizionalmente, con il risultato che le persone che vi ascoltano non danno la giusta importanza alle vostre parole, proprio perché riconoscono le vostre competenze in settore diverso da quello di cui state parlando.

Quindi è necessario che riuscite a creare (se non è già esistente) uno o più strumenti che siano utili a dare informazioni portando il discorso fuori dal contesto in cui sei conosciuto, tanto da portarti a dover dire questa semplicissima frase: "Ciao Carlo, come sai io faccio il meccanico e non ho conoscenze specifiche nel settore, e proprio per questo motivo mi avvalgo di uno strumento, dove troverai chi ha competenze specifiche in materia e soprattutto troverai delle risposte professionali in merito, scarica (ad esempio) la app gratuitamente e lì trovi tutto ciò di cui ti accennavo. Guardala e poi ti richiamo."

Fate in maniera che il vostro team di lavoro abbia a disposizione una applicazione, dei video, dei pdf, ecc. ecc. che siano utili a dare informazioni specifiche del settore in cui state operando, e che soprattutto siano date da persone autorevoli.

Continua nel prossimo numero....

LA COMPETENZA La competenza specifica in materia è un altro elemento importante da dover tener conto quando si ha a che fare con gli interlocutori. Anche in questo caso nel mondo del Network Marketing, molto spesso gli incaricati hanno informazioni troppo superficiali, e quando non sanno rispondere in maniera appropriata ad un futuro cliente o incaricato, si rischia il più delle volte di perderlo .

Anche in questo caso l'uso corretto degli strumenti messi a disposizione da parte del vostro

team, tolgono dallo spiacevole imbarazzo di non saper rispondere al nuovo incaricato.

Creare anche in questo caso un sistema che ti possa mettere in condizioni di poter dire questa semplicissima frase: "Ciao Carlo, come sai io faccio il meccanico e sono da poco tempo in questo settore per potermi permettere di darti risposte precise, e proprio per questo motivo mi avvalgo di uno strumento, dove troverai chi ha competenze specifiche in materia e soprattutto troverai delle risposte professionali date da persone preparate. Guardala e poi ti richiamo."

Continua nel prossimo numero....

Questo è l'argomento che più ci sta a cuore.

La nostra esperienza nel mondo del Network Marketing ci ha portato a ragionare su un elemento oggettivo che puntualmente si è verificato nel corso delle nostre partecipazioni ai diversi progetti di NM. Lavorare per avere più tempo libero, ma utilizzando proprio il tempo libero, con il rischio che se non ottieni risultati, lo hai solo sprecato.

Premetto che nulla avviene per caso e i soldi non cadono dal cielo. Ovviamente ci vuole impegno, costanza e dedizione, ma se riusciamo a delegare agli strumenti una buona parte del lavoro iniziale, mentre noi dedichiamo il tempo alle nostre attività appaganti, allora sicuramente una parte del tempo libero a disposizione possiamo dedicarlo a ciò che più ci gratifica in quel momento, lasciando che ci sia chi per noi svolga le principali attività per poter interessare o dare informazioni al futuro cliente o collaboratore .

Anche in questo caso il vostro compito e quello del vostro team sarà quello di creare degli strumenti che vi permettano di dire: 111

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"Ciao Carlo, domani pomeriggio dedico il mio tempo libero ai bambini e poi sono in palestra, quindi non riesco ad incontrarti, però le prime informazioni dettagliate posso dartele ugualmente, infatti mi avvalgo di uno strumento, dove troverai chi ha competenze specifiche in materia e soprattutto troverai delle risposte professionali date da persone preparate. Questo ti sarà utile per capire immediatamente se il progetto che porto avanti potrà essere utile anche a te e ai tuoi obiettivi. Guardala e poi ti richiamo."

Continua nel prossimo numero....

NEGOZIO VS INCARICATO ALLE VENDITE Partiamo dall’inizio e vediamo passo per passo come si apre un’attività tradizionale, come si apre un’attività di incaricato alle vendite a domicilio e come si apre un’attività di intermediario non iscritti come incaricati alle vendite, cioè tutti quegli incaricati che operano con aziende che non hanno sede fiscale in Italia, o che la hanno ma il codice ATECO dell’azienda non rientra nelle aziende di vendita diretta.

Partiamo dal negozio tradizionale, vediamo i passi da fare: APRIRE PARTITA IVA: Scegliere se aprire o meno una partita IVA non è una decisione semplice. I fattori da considerare sono molteplici e non sempre si hanno a disposizione tutti gli elementi per fare una scelta consapevole. Si dovrà valutare il regime più indicato (quello forfettario o quello ordinario); la cassa professionale cui iscriversi (sempre che ce ne sia una); il codice ATECO della propria attività, e così via.

Prima di vedere come si apre una partita IVA, dunque, si dovrà analizzare lo “scenario di partenza”, così da capire se vale o meno la pena fare la partita IVA oppure se scegliere altre strade (come, ad esempio, creare una società o utilizzare la ritenuta

d’acconto). Si dovranno analizzare le differenze tra i vari regimi fiscali (e tenere in considerazione le cause ostative per l’accesso a uno piuttosto che l’altro); valutare i costi che implica la creazione di una partita IVA – sia quelli “una tantum” da sostenere inizialmente, sia quelli “annuali” -; le procedure burocratiche per l’apertura e il mantenimento della partita IVA e molto altro ancora. Ad esempio, prima di poter aprire una partita IVA è necessario dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, che dovrà essere utilizzato per inviare e ricevere tutte le comunicazioni ufficiali.

Insomma, gli adempimenti richiesti per l’apertura della partita IVA sono molteplici. Vediamo nel dettaglio nel vademecum che segue quali sono i fattori da tenere in considerazione quando si vuole aprire una partita IVA. Aprire una partita IVA: come funziona il regime ordinario Una partita IVA con regime ordinario può essere aperta da chiunque voglia avviare un’attività professionale o un’attività produttiva. Chi decide di intraprendere questa strada (sono obbligati a farlo tutti coloro che svolgono attività lavorativa in forma autonoma e non soggetti a reddito da lavoro dipendente) è chiamato a sottostare a diversi obblighi di natura contabile, amministrativa e burocratica. Per l’incaricato alle vendite è prevista solo dopo i 6000 euro lordi annui di provvigioni percepite.

Continua nel prossimo numero....

ACQUISTO RAMO D’AZIENDA (se non è una nuova attività) Il trasferimento di azienda o di ramo d’azienda avviene ogni volta che, a seguito di operazioni societarie (cessione, scissione, fusione, affitto, usufrutto), muta il titolare dell’attività e i rapporti 112

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preesistenti continuano con il nuovo titolare.

Quando il trasferimento ha per oggetto solo una parte del complesso aziendale, si parla di cessione del ramo d’azienda, cioè di un’entità economica organizzata in maniera stabile la quale, anche dopo il trasferimento, conservi la sua identità e consenta il perseguimento di uno specifico obiettivo.

PUBBLICITÀ Presupposto della cessione del ramo d’azienda è l’esistenza di una realtà produttiva autonoma.

Gli effetti del trasferimento del ramo d’azienda sono: – trasferimento dei beni facenti parte del complesso aziendale; – cessione dei contratti con la clientela, fatta eccezione per quelli di carattere personale; – trasferimento del personale, che continua a lavorare per il nuovo titolare; – mantenimento della medesima attività svolta dall’imprenditore che ha ceduto il ramo d’azienda; – divieto di concorrenza per chi ha ceduto l’azienda per il periodo di cinque anni dal trasferimento.

Debiti e crediti nella cessione del ramo d’azienda La cessione del ramo d’azienda comporta la cessione dei debiti e dei crediti ad essa inerenti. Tuttavia, il trasferimento automatico di debiti e crediti da chi cede a chi acquista è stato spesso messo in dubbio dalla giurisprudenza. É quindi consigliabile che i contraenti si cautelino, prevedendo espressamente nel contratto di cessione i crediti e debiti da cedere.

Non previsto per l’incaricato alle vendite a domicilio perché.

Continua nel prossimo numero....

CONTRATTO DI LOCAZIONE COMMERCIALE: Il contratto di locazione commerciale detto anche ad uso non abitativo si riferisce ad immobili destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, turistiche o professionali. Ma quali sono le norme che lo regolano? Vediamole assieme Quando si parla di contratto di locazione di fa riferimento generalmente all’art. 1571 del codice civile, che descrive tale situazione giuridica come un obbligo di un dato soggetto, ovvero il locatore, di fare godere ad un alto, il conduttore una cosa mobile o immobile per un certo periodo di tempo, a fronte di un corrispettivo economico.

Ci sono, però, regole diverse da rispettare in base alla destinazione d’uso del bene, in modo particolare la legge differenzia le locazioni ad uso abitativo, da quelle commerciali.

Vediamo, quindi, di capire quali sono le caratteristiche del contratto e i diritti e doveri dei soggetti interessati, ponendo attenzione anche al cosiddetto diritto di prelazione, nel caso in cui il proprietario decidesse di vendere la proprietà.

Non previsto per l’incaricato alle vendite a domicilio perché.

Continua nel prossimo numero....

COMUNICAZIONE SCIA La SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività - è la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale), senza dover più attendere i tempi e l’esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte 113

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degli enti competenti. La SCIA, ai sensi dell’art. 19 della legge 241/90, produce infatti effetti immediati.

La dichiarazione dell’imprenditore sostituisce le autorizzazioni, licenze o domande di iscrizioni non sottoposte a valutazioni discrezionali o al rispetto di norme di programmazione e pianificazione, così come di vincoli ambientali, paesaggistici, culturali, ecc.

Ricorrendo tali presupposti, alle imprese è sufficiente presentare la SCIA, correttamente compilata e completa in ogni sua parte per avviare la propria attività.

Per consentire lo svolgimento dei controlli successivi da parte degli uffici ed organi di controllo a ciò preposti, la pratica deve essere corredata delle prescritte autocertificazioni circa il possesso dei requisiti soggettivi (morali e professionali, quando richiesti per lo svolgimento di determinate attività) nonché oggettivi (attinenti la conformità urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria, ambientale etc. dei locali e/o attrezzature aziendali) e all’occorrenza, quando previsto, devono anche essere allegati elaborati tecnici e planimetrici.

La compilazione dei campi e l’aggiunta degli allegati occorrenti devono quindi fornire le informazioni e gli elementi necessari a descrivere compiutamente l’attività.

CORSI OBBLIGATORI Tabella corsi obbligatori e relative sanzioni Per ottemperare a quanto stabilito nel D.lgs. 81/08, tutte le aziende che comportano la presenza di altre persone ad esclusione del Datore di Lavoro devono frequentare i corsi obbligatori in materia di sicurezza sul lavoro. Tali inadempienze comportano delle sanzioni pecuniarie o detentive.

CORSO SICUREZZA DEI LAVORATORI - RISCHIO BASSO - INFORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA (art. 36/37) RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 37 SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro CORSO SICUREZZA DEI LAVORATORI - RISCHIO MEDIO - INFORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA (art. 36/37) RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 37 SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro CORSO SICUREZZA DEI LAVORATORI - RISCHIO ALTO - INFORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA (art. 36/37) RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 37 SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro Corso R.S.P.P. (Datori di Lavoro) - RISCHIO BASSO RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 34

E’ importante sottolineare che ogni pubblica amministrazione destinataria di una SCIA deve accertare, entro 60 giorni dal ricevimento, il possesso e la veridicità dei requisiti dichiarati,

SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro

Non previsto per l’incaricato alle vendite a domicilio perché.

RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 34

Continua nel prossimo numero....

Corso R.S.P.P. (Datori di Lavoro) - RISCHIO MEDIO

SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro

Corso R.S.P.P. (Datori di Lavoro) - RISCHIO ALTO

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RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 34

accoglie i proventi non riconducibili all’attività caratteristica dell’impresa (per es. contributi in conto esercizio, proventi immobiliari non rientranti nell’attività tipica aziendale, plusvalenze derivanti dalla vendita di cespiti sostituiti per il normale deperimento economico-tecnico subito).

SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro

Corso R.L.S. (fino a 50 dipendenti) RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 37 SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro

B) Costi della produzione: i costi di produzione sono suddivisi a seconda della loro natura: •

materie prime, sussidiarie, di consumo e merci: si indicano in questa voce gli acquisti di beni fisici;

•

servizi: es. consulenze, spese di manutenzione, royalties, assicurazioni, spese telefoniche;

•

spese per godimento di beni di terzi: es. affitti, canoni di leasing;

•

spese per il personale: salari e stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto maturato nell’esercizio, trattamento di quiescenza, altri costi per il personale;

•

ammortamenti (di immobilizzazioni) e svalutazioni (di immobilizzazioni e di crediti): la disciplina civilistica dell’ammortamento dei cespiti materiali prevede che il piano d’ammortamento debba essere effettuato in relazione alla residua vita utile del bene, con sistematicità e sulla base di un programma pluriennale;

•

variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

•

accantonamenti per rischi;

•

altri accantonamenti;

•

oneri diversi di gestione: es. spese amministrative, commerciali.

Corso R.L.S. (più di 50 dipendenti) RIFERIMENTO LEGISLATIVO: D.lgs. 81/08 - Art. 37 DURATA: 64 ore SANZIONI IN CASO DI INADEMPIENZA: Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro.

CONTINA....

Per incaricato alle vendite non è previsto nessun corso, neanche in presenza di una rete di distributori perché...

Continua nel prossimo numero....

CONTO ECONOMICO Vediamo le voci che compongono un conto economico di una tradizionale attività A) Valore della produzione: questa voce è così suddivisa: •

ricavi delle vendite e delle prestazioni (al netto di resi, sconti ed abbuoni): si comprendono qui i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi che costituiscono l’attività caratteristica e tipica dell’impresa e i ricavi di carattere accessorio all’attività principale;

•

variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati, prodotti finiti;

•

variazioni dei lavori in corso su ordinazione;

•

incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;

•

altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto esercizio: questa voce

C) Proventi e oneri finanziari: questa classe di componenti economiche include i proventi derivanti dalla gestione degli investimenti finanziari, sia temporanei che duraturi (per es. dividendi da partecipazioni, interessi attivi bancari), nonché gli oneri finanziari (per es. interessi passivi bancari, interessi passivi su mutui, interessi passivi su prestiti obbligazionari); essa è suddivisa in quattro voci:

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•

proventi da partecipazioni con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate;

•

altri proventi finanziari;

•

interessi ed altri oneri finanziari;

•

utili e perdite su cambi (sottovoce 17-bis del conto economico), include sia le differenze di cambio realizzate sia quelle da valutazione a fine esercizio.

Il reddito fiscale è infatti determinato apportando al risultato netto d’esercizio le variazioni in aumento e in diminuzione conseguenti all’applicazione dei criteri stabiliti dalle disposizioni fiscali contenute nel TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi). CONTINUA ...

Per l’incaricato alle vendite tutto questo non è assolutamente previsto perché...

Continua nel prossimo numero....

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie: •

•

rivalutazioni di partecipazioni, di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni e titoli diversi dalle partecipazioni iscritti nell’attivo circolante: il termine rivalutazioni si riferisce solo ai ripristini di valore delle attività finanziarie quando sono venuti meno i motivi di una precedente svalutazione; svalutazioni di partecipazioni, di immobilizzazioni finanziarie diverse dalle partecipazioni, di titoli iscritti nel circolante diversi dalle partecipazioni.

E) Proventi e oneri straordinari: questa voce comprende i proventi e gli oneri non imputabili ed estranei alla gestione ordinaria (per es. le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla cessione di rami aziendali o di immobili civili non strumentali).

Risultato prima delle imposte Il risultato lordo d’esercizio è ottenuto dalla differenza fra i ricavi e i costi dell’esercizio e rappresenta il risultato civilistico prima del conteggio delle imposte correnti, differite e anticipate, determinate sulla base delle disposizioni in materia fiscale e imputate al conto economico.

Utile (perdita) d’esercizio Il risultato netto d’esercizio è ottenuto dalla differenza fra i ricavi e i costi dell’esercizio, comprensivi delle imposte e rappresenta l’ultima voce del conto economico civilistico.

Il risultato civilistico costituisce anche il punto di partenza per la determinazione del reddito d’impresa, cioè del reddito fiscale sul quale calcolare le imposte dovute.

ADEMPIMENTI FISCALI Le imposte che la ditta individuale dovrà versare sono: IRPEF: ovvero l’Imposta sul reddito delle persone fisiche, un’imposta sul reddito progressiva. Questo significa che aumenterà in modo proporzionale in base all’incremento del proprio reddito.

Si parte da un 23% per i redditi fino a 15000 euro.

Da 15001 euro fino a 28000 euro si paga il 27%.

Da 28001 euro fino a 55000 euro si paga il 38%.

Da 55000 euro a 75000 euro si paga il 41%.

Oltre i 75000 euro si paga il 43%.

IRAP: ovvero l’Imposta Regionale attività produttive, determinata dalla base imponibile per l’aliquota vigente nella regione dove si genera il valore netto della produzione (ex Art. 35 del TUIR); IVA: l’imposta sul valore aggiunto che oggi è pari al 22%, ma che potrebbe salire al 25% dal 1gennaio 2019: IRES: l’imposta sui redditi delle società, questa non deve essere pagata dalle ditte individuali, ma è bene specificare che la Legge di Bilancio 2018 ha posticipato alle dichiarazioni del 2019 l’arrivo dell’IRI 116

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(Imposta sul Reddito Imprenditoriale) grazie alla quale si assimileranno sotto un unico trattamento fiscale IRPEF e IRES. L’IRI dovrebbe ammontare al 24%.

Alle spese sostenute per il commercialista e le tasse dovute allo Stato, chi decide di aprire una ditta individuale deve tener conto di un ulteriore costo che sarà tenuto a versare annualmente: la Previdenza.

Con il temine Previdenza si fa riferimento al sistema pensionistico che lo Stato o altri enti garantiscono al cittadino. Questo sistema permette di godere della pensione alla fine della propria attività lavorativa, sempre che si siano versati in maniera corretta e continuativa i relativi contributi, pagati in rate trimestrali ogni anno. CONTINUA...

Per l’incaricato alle vendite tutto questo non è assolutamente previsto perché...

Continua nel prossimo numero....

DICHIARAZIONE DEI REDDITI La dichiarazione dei redditi è il documento fiscale e contabile che il contribuente deve presentare ogni anno al Fisco per comunicare i propri redditi ed effettuare i relativi versamenti delle imposte.

La dichiarazione dei redditi assume denominazioni differenti a seconda del contribuente che presenta il modello considerato: •

modello 730 per i dipendenti;

•

modello Unico PF per le persone fisiche titolari di partita IVA;

•

modello Unico SP per le società di persone;

•

modello Unico SC per le società di capitali;

•

modello Unico ENC per gli enti non commerciali.

I riferimenti normativi fondamentali in materia di dichiarazione dei redditi sono: •

il TUIR ovvero il “Testo Unico delle imposte sui redditi” di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;

•

il “decreto sull’accertamento fiscale” di cui al Decreto del presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600;

•

il “regolamento sulla presentazione telematica della dichiarazione dei redditi” di cui al Decreto del Presidente della Repubblica numero 322 del 22 luglio 1998. CONTINUA...

Per l’incaricato alle vendite tutto questo non è assolutamente previsto perché...

Continua nel prossimo numero....

Crediamo che tutte queste informazioni siano veramente utili soprattutto a chi è presente in questa industria da poco tempo.

Ci sono argomenti che talvolta sono di ostacolo nel colloquio con un probabile nuovo incaricato, perché magari sono poco conosciuti o non si hanno competenze specifiche in materia.

Numero dopo numero vi forniremo queste informazioni che potrete tranquillamente dar da consultare a chi vi ponera queste domande.

A cura di Kinkon Fulvio

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Sistema Unilevel con Indirette su Livelli (Unilevel Plan) Il Sistema Unilevel (Unilevel Plan) è forse il piano più semplice e classico del MLM. Ogni incaricato ha la possibilità di sponsorizzare una (uni) linea di persone lunga a piacere senza nessuna limitazione.

L’assenza di limitazioni fa sì che ognuno possa creare quanti rami desidera….

CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO

Differenze Imprenditoriali (Stair Step break away Plan). Sistema Binario (Binary Plan) I Sistemi Binari sono molto potenti e necessitano di una adeguata conoscenza sia da parte dell’azienda che li propone, sia da parte degli incaricati che vi partecipano.

Come suggerisce il nome, un “Sistema Binario” può esser visto come una matrice 2xn dove 2 è il massimo …. CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO

Differenze Imprenditoriali (Stair Step break away Plan) È il piano compensi forse più diffuso nel mondo del MLM. Molto potente e meritocratico, permette di pagare infiniti livelli secondo una logica meritocratica legata alle Qualifiche ottenute dai vari incaricati.

Le provvigioni “indirette” sono calcolate come differenza tra la qualifica attuale dell’incaricato che ha promosso la vendita e la mia. …. CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO

Sistema Binario con Spillover (Spillover Binary Plan)

Naturale estensione del Binary Plan nella quale si dà la possibilità agli incaricati di scegliere in quale punto del proprio albero binario andare ad inserire i propri incaricati (Spill Over). …. CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO Matrici Forzate (Matrix Plan) Conosciuto anche col nome di Forced Matrix Plan, questo piano è molto comune in ambito di MLM e consiste nel definire il numero massimo di incaricati sponsorizzabili direttamente ed il n° massimo di livelli che si andranno a pagare (NxM). …CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO Unilinea (Monoline Plan) Molto particolare, come suggerisce il nome stesso, consiste nel definire un’unica linea (Monoline) di sponsorizzazione. È quindi assimilabile ad una Matrice Forzata 1xn dove n=infinito…CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO Piano Generazionale (Generational Plan) È un piano compensi pensato per qualifiche particolarmente alte che permette di pagare non tanto livelli ma “generazioni” intese come insiemi di livelli compresi tra persone aventi determinate qualifiche che per semplicità espositiva chiameremo “Leader”.

Questa tipologia di Bonus viene solitamente corrisposta in abbinamento con sistemi a differenza imprenditoriale o Unilevel. CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO Global Pool Per le stesse motivazioni di “saturazione delle provvigioni” illustrato nel caso del “Generational Plan…CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO

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Guardiamo da un altro punto di vista

Trasformare uno dei problemi del network marketing in un pregio

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NON POSSIAMO FAR FINTA DI NULLA!!!

AFFRONTIAMO LA SITUAZIONE DI PETTO. Una semplice azione è sufficiente a far desistere il vostro nuovo probabile incaricato ad iniziare l’attività con voi.

Di cosa sto parlando? Digita la parola network marketing su Google ed esce più o meno questo:

Ci sono varie spiegazioni in merito a ciò, la prima che reputo molto importante sottolineare è il frame mentale che la parola truffa evoca immediatamente nella mente della persona, e per approfondire questo argomento vi consiglio il libro “La Parola Magica “di Paolo Borzachiello, dove vi sarà fin da subito chiaro come l’utilizzo di una semplice parola influenzi in maniera determinante la scelta della persona.

La seconda è condizionata dalla scarsa volontà degli amministratori di gruppi social (che utilizzano la parola Network Marketing per denominare il loro gruppo) di cancellare o impedire la pubblicazione di veri e propri schemi ponzi o scam o attività che nulla hanno a che vedere con il settore, ed anche qui vi porto degli esempi:

La parola truffa associata alla parola network marketing è usata molto spesso, e nonostante poi si diano spiegazioni dettagliate in merito alla differenza tra un settore legale regolamentato da una legge italiana, e uno schema ponzi o piramidale, il più delle volte il risultato è pessimo.

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Che sia lecito farlo è fuori discussione, è solamente un annuncio, ma la realtà è che il più delle volte neanche chi lo scrive sa che magari è in uno schema ponzi e se tenti di farglielo capire ti risponde: guarda che la società è registrata ecc.…ecc...

Ovviamente per chi è anni che bazzica nel settore è facilissimo riconoscere queste realtà, ma per il novizio del network marketing avere un punto di osservazione e la capacità di analisi di un Networker datato è difficilissimo, risultato finale? ✓ No, guarda ci devo pensare ✓ Ma non sarà mica quella roba delle piramidi ✓ Ma quella roba è una truffa ecc. ecc.

Ce ne sono parecchie di situazioni simili e non vogliamo star qui ad elencarvele tutte perché lo scopo è quello di trovare la soluzione e non rosolarsi nel problema.

Quindi? Quindi abbiamo due possibilità, o cancellare tutti i siti con la parola truffa /network marketing tentando di coprire ogni notizia, oppure non ci resta che utilizzare un vecchio consiglio che un geometra arredatore mi ha insegnato.

Qual è il trucco? ora ve lo racconto come realmente accaduto.

Mi trovavo in un appartamento assieme a questo geometra (un caro amico) e mentre discuteva con gli operai su come posizionare del materiale, gli faccio notare che un angolo del soggiorno aveva un difetto evidente e che probabilmente i proprietari se ne sarebbero accorti.

Gli faccio una semplice domanda, come pensi di nascondere quel difetto? E lui mi lasciò di stucco con la risposta: Non lo nascondo affatto, anzi lo evidenzio a tal punto da diventare un pregio.

Scrostò le malte, creò una cornice con il carton gesso e lo illuminò a dovere, beh il risultato fu spettacolare.

Ed è quello che faremo noi con lo strumento della rivista.

Sì, proprio così, non nasconderemo nulla anzi la metteremo in evidenza, gli creeremo la sua cornice e la illumineremo.

Saremo così democratici da lasciare spazio anche a chi ci punta il dito, ad una condizione sola però, che ci dicano come siano andati realmente fatti.

Perché questa richiesta specifica? Semplicemente perché nel 90% e più dei casi la truffa che con tanto clamore espongono, non deriva dall’azienda di network marketing a cui ha aderito, non deriva dal prodotto che ha acquistato, ma dalle false aspettative vendute da incaricati che pur di venderti qualcosa, ti promettono cose oggettivamente irrealizzabili e risultati altrettanto irrealizzabili.

Per ovvi motivi non utilizzeremo i nomi delle aziende almeno che il “truffato” non abbia esposto denuncia querela personalmente.

Ne abbiamo intervistati tre fin d’ora e ognuno apparteneva ad un settore diverso del NM. Ve li proponiamo uno alla volta così da permettere all’eventuale accusato di poter avere un contradditorio se vorrà.

A cura di Klinkon Fulvio

INTERVISTIAMO FABIO G. (di Trieste) NM - Ciao Fabio G. intanto grazie per la disponibilità del tempo che ci stai dando, passo immediatamente alla domanda principale che arriva direttamente al punto.

Cosa pensi del Network Marketing?

Fabio – Per me è una cazzata pazzesca, non posso dire che sia una truffa ma si avvicina molto a questo concetto.

NM – ovviamente davo per scontata questa risposta altrimenti non saresti qui a essere intervistato, ma voglio chiederti perché la pensi così, o meglio cosa è successo perché tu abbia questo giudizio così pessimo del NM

122 www.nmmagazineworld.com

Fabio – Perché ho girato a vuoto come una trottola e alla fine ho speso solo soldi di benzina e non ho guadagnato nulla.

NM – ma scusami Fabio conosci qualche attività al mondo che si guadagni senza fare nulla?

Fabio – No!

NM – proprio nulla o qualcosina l’hai messa in tasca?

Fabio – si boh qualche carta da 100 euro da un paio di prodotti che mi ha venduto Marco, ma nulla in confronto a quello che mi era stato detto NM – e cosa ti era stato detto?

Fabio – che se prendevo il kit grande, avrei avuto più percentuale di guadagno subito, e che bastava mettere tre persone sotto e la cosa sarebbe partita alla grande.

NM – scusa questo lo hanno detto ad una presentazione ufficiale? cioè un relatore di serata ha detto questo davanti ad un pubblico?

Fabio – No, anzi non lo so, perché non ci ho capito nulla alla presentazione ma me lo ha detto Marco (lo sponsor) quando siamo andati in pizzeria dopo questa presentazione.

NM – e allora come hai potuto pensare che li fosse possibile?

Fabio – e che ne so!! Io di Marco mi fidavo, era così gasato e poi non avrei mai pensato che mi dicesse cazzate?

NM – ma tu sapresti dirmi il piano compensi dell’azienda?

Fabio – NO!!

NM – perché?

Fabio – non ci capisco nulla con tutte quelle percentuali e quei pallini.

NM – Ma hai chiesto a Marco qualche spiegazione?

Fabio – in realtà si.

NM – e cosa hai capito?

NM – Scusa Fabio so di essere insistente ma cosa ti ha detto Marco? O meglio tu cosa hai capito?

Fabio – non sono mica scemo, me lo ha detto e ho capito, mi ha detto prendi il kit più grande che così guadagni di più da subito e poi c’è da mettere sotto tre persone, e mi ha detto che se non le avessi avuto io le avrebbe messo lui o cascavano dall’alto.

Fabio – che c’è da buttar dentro gente con questo kit da 2500 e si guadagna bene.

NM – ma tu sai che il reclutamento fatto in questa maniera è illegale?

Fabio – sì ma Marco mi ha detto che è tutto regolare, che l’azienda è registrata in Italia e che il piano dei guadagni è approvato per legge.

NM – Cascavano dall’alto?

Fabio – Si, non ho capito bene come, ma mi ha mostrato dei pallini che rappresentavano quelli sopra di lui e che quando mettevano dentro altri potevano solo andare sotto, così io avrei avuto persone anche se non le mettevo, quindi non serviva che io facessi nulla e avrei guadagnato comunque.

NM – Ma il piano dei guadagni dice che devi buttar dentro gente con il kit da 2500? Io lo conosco il piano marketing di questa azienda e non dice così Fabio – si beh, ma Marco mi ha detto che così facciamo “i schei” velocemente.

NM – i 2500 euro di prodotti li usi o li vendi?

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Fabio – nessuno dei due, a me non interessa prendere quelle pillole (è un’azienda di integratori) e ho provato a venderli a un paio di loro ma mi hanno detto che sono cari e che è un’inculata, perché anche in supermercato costano meno.

NM – scusa trovano gli stessi integratori in supermercato?

Fabio – beh non la stessa marca, ma insomma vitamine sono vitamine uguali per tutto no, lì c’è scritto vitamina b12 e qui anche, solo che li costano 7,90 e qui 34 euro, quindi è un’inculata.

NM – ma scusa tu sai che ci sono delle differenze invece, cioè come prendere il Tavernello o un Puiatti del 82, entrambi hanno scritto vino ma c’è una notevole differenza, comunque lasciamo stare questo discorso.

NM – sei riuscito a “buttare dentro le tre persone”??

Fabio – NO!!

NM – Come mai?

Fabio – ho parlato con due miei colleghi di lavoro e hanno detto che non hanno soldi e che questa roba è una truffa.

NM – scusa Fabio, ovviamente questo non è il metodo giusto spero tu lo abbia capito, ma ti chiedo c’erano degli appuntamenti che ti spiegavano come fare?

Fabio – si bisognava andare di lunedì sera a fare formazione o cose del genere, (ha aderito all’azienda 6 mesi prima del lockdown quindi c’erano ancora riunioni) ci sono andato due volte poi mi sono rotto perché c’era sempre uno che spiegava i prodotti, uno che ti insegnava telefonare, insomma robe che non fanno per me.

successo, comunque un’ultima domanda te la voglio fare, in quanto come ben sa ti ho contattato perché hai scritto un post su un gruppo dove dicevi di stare attenti a questa azienda che era una truffa e che ti faceva solo perdere soldi , ma non ti è venuto in mente che forse il modo di operare in realtà sia completamente diverso? E che magari sia stato Marco a darti delle indicazioni sbagliate, mentre se seguivi il metodo di lavoro che in realtà serve per ottenere risultati le cose sarebbero andate diversamente?

Fabio – sì ma in altre maniere cioè quella di vendere, andare alle riunioni, ecc. ecc. non mi interessava NM – ultima cosa poi ti lascio andare, ma se non hai mai seguito nessun consiglio dell’azienda, non sei andato alle riunioni di formazione ecc. ecc. ma hai solo seguito i consigli Marco mi spieghi perché hai dato della truffatrice all’azienda e non a Marco?

Fabio – perché ho firmato il contratto con l’azienda non con Marco, è lei che ha preso i soldi del kit.

Abbiamo tentato di contattare Marco (il suo sponsor), ma anche lui ha lasciato l’attività e non ha voluto parlare dell’argomento.

Riflessione finale.

Sembra chiaro che qui ci sia comportati tutto meno che da Networker, questo è un problema molto serio e molto frequente, traete voi le conclusioni, il consiglio che vi diamo è di utilizzare questa intervista come esempio da mostrare ai nuovi incaricati, cioè renderli consci che se è questo il comportamento che vogliono tenere per portare avanti l’attività, questo sarà il risultato che otterranno.

Nel prossimo numero l’intervista a Roberto che invece è incappato in un vero SCAM. A cura di Klinkon Fulvio

NM- mi fermo qui perché le risposte che mi hai dato sono più che sufficienti per capire cosa sia 124 www.nmmagazineworld.com

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USA vs ITALIA in anteprima le aziende nate in USA che verranno confrontate sul mercato italiano a partire dal prossimo numero‌ STAY TUNED

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Dal suo entusiasmo deriva il nostro obiettivo comune: stimolare le persone in tutto il mondo a vivere una vita migliore e più sana!

Nonostante la Juice Plus+ Company continui a fare grandi passi in avanti, restano saldi i principi fondamentali a guida del nostro successo. I nostri principi: LONGEVITÀ: sin dalla nostra nascita ci siamo sempre concentrati sul ruolo di accompagnatori del benessere dei nostri clienti, dei rappresentanti, del personale e dei partner.

UNA VISIONE PER CAMBIARE IL MONDO “Inspiring Healthy Living Around the World” Juice Plus+ è qualcosa di più del meglio di frutta e verdura: Juice Plus+ ci aiuta a migliorare il nostro stile di vita e a sentirci meglio. E questo da più di 20 anni.

La vera storia di Juice Plus+ inizia però molto prima: nel 1970 Jay Martin fonda la NSA (National Safety Associates) a Collierville, Tennessee (USA).

Questa azienda aveva l’obiettivo di migliorare e rendere più sicura la vita delle persone. Si occupò in un primo momento di rilevatori antincendio.

Negli anni ’80 la gamma dei prodotti offerti comprendeva anche filtri dell’acqua e dell’aria: in modo coerente l’azienda si occupa adesso oltre che della sicurezza anche della salute delle persone.

Nel 1993 viene creato il fondamento dell’azienda di cui parliamo oggi: Juice Plus+. Da quel momento The Juice Plus+ Company si è sviluppata in modo costante e ha ampliato la sua offerta di prodotti.

Iniziata come una piccola attività di vendita diretta, adesso è diventata un'azienda globale e di successo che aiuta le persone a vivere una vita migliore in più di 20 paesi. I nostri uffici centrali europei a Londra e Basilea sono responsabili del coordinamento delle nostre attività in tutti i paesi dell'Europa, del Medio Oriente e dell'Africa. Nulla ci appassiona di più di essere in grado di avere un'influenza duratura e positiva sulla qualità della vita delle persone.

AUTENTICITÀ: è nel nostro DNA dire ciò che facciamo e fare ciò che diciamo, in tutti i nostri rapporti.

QUALITÀ: il nostro impegno è nel fornire prodotti e servizi sostenibili e di prima qualità, tanto per i nostri clienti quanto per il nostro personale.

COMUNITÀ: per una vita salutare ci vuole molto di più che un corpo in salute, serve una comunità di amici che la pensano allo stesso modo con un obiettivo comune. È ciò che chiamiamo la Juice Plus+ Family. Per far la nostra parte nei confronti dei più bisognosi, abbiamo creato la Juice Plus+ Foundation.

SEMPLICITÀ: cerchiamo di rendere tutto il più semplice possibile, dal mantenimento di una buona alimentazione alla gestione di una solida attività imprenditoriale.

APERTURA: condividiamo apertamente i nostri principi fondamentali e siamo lieti di ricevere feedback sulla nostra mission, sui prodotti, sui servizi e sull’azienda.

Nel 2013 abbiamo festeggiato il nostro ventesimo anniversario: abbiamo sempre messo le persone al centro del nostro lavoro e oggi The Juice Plus+® Company si trova all’apice nel settore salute e alimentazione. Uno dei mercati più importanti del 21° secolo. Puoi diventare anche tu un Plus. JUICE PLUS+ EXPERIENCE PERCHÉ LA VITA VUOLE ESSERE VISSUTA Tu ami la tua vita. Per questo motivo ti mantieni in forma e ti tratti bene. Tu vuoi assaporare e 127

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Fonte: sito ufficiale

Non è sempre facile a causa della vita frenetica dei nostri giorni. Per questo motivo noi di Juice 128 www.nmmagazineworld.com

Fondata nel 2008, doTERRA è stata costruita con la missione di condividere oli essenziali della massima qualità con il mondo. Dopo aver visto di persona gli incredibili vantaggi che si possono ottenere dall'utilizzo di queste preziose risorse, un gruppo di professionisti sanitari e aziendali si è proposto di trasformare questa missione in realtà. Hanno formato una società e l'hanno chiamata doTERRA, un derivato latino che significa "Dono della Terra".

Il primo ostacolo da superare, tuttavia, era stabilire uno standard di qualità in un settore che non ne aveva mai avuto uno. Non era sufficiente fornire semplicemente oli essenziali alle case di tutto il mondo; i fondatori di doTERRA si sono impegnati a fornire solo oli essenziali della massima qualità e puri in modo che le famiglie potessero sapere con certezza che stavano usando solo il meglio per promuovere la salute e il benessere dei loro cari. Questo impegno ha portato alla creazione di un nuovo standard di qualità: CPTG Certified Pure Theristical Grade ® .

Per realizzare una visione così grandiosa come portare gli oli essenziali nel mondo, era necessario un team di persone dedicate. Questa squadra dovrebbe essere composta da persone dedite al duro lavoro, all'impegno, alla passione e alla visione. Quella squadra è cresciuta sin dal suo inizio iniziale, ma la missione rimane la stessa: fornire oli essenziali che attraggano tutti, dal principiante all'esperto, e che possano essere usati in sicurezza sui tuoi cari.

Condividere gli oli essenziali è un'esperienza unica ei fondatori di doTERRA hanno riconosciuto che sarebbe stato necessario un modello di vendita altrettanto unico. Per facilitare al meglio le esperienze personali degli oli essenziali, doTERRA utilizza un modello di vendita diretta che consente ai distributori di lavorare con i clienti invece del marketing di massa. Questo approccio più individuale consente alle persone di sperimentare in prima persona l'incredibile potere degli oli essenziali sviluppando allo stesso tempo relazioni di fiducia. Questo modello ha anche creato l'opportunità per gli individui e le famiglie di realizzare i loro sogni di indipendenza finanziaria. Oltre 2 milioni di sostenitori del benessere, ora utilizzano e vendono i prodotti doTERRA in tutto il mondo.

La prima offerta di oli essenziali doTERRA comprendeva 25 oli singoli e 10 miscele ed è stata introdotta per la vendita il 25 aprile 2008.

Da allora, l'offerta di prodotti doTERRA ha aggiunto molti più oli singoli e miscele di oli, nonché nutrizionali, termali e prodotti per una vita sana basati sulle tecnologie degli oli essenziali e una filosofia di benessere completa. Ovviamente, quell'offerta non potrebbe essere possibile senza una rete botanica globale di artigiani e distillatori. Poiché doTERRA è diventato un partner fidato nel settore degli oli essenziali, è stato anche in grado di aiutare le comunità a migliorare il proprio futuro economico attraverso il suo modello Co-Impact Sourcing ® e la doTERRA Healing Hands Foundation ™ .

Con sede in una struttura all'avanguardia a Pleasant Grove, Utah, doTERRA continua a lavorare per realizzare la sua visione di fornire a tutte le famiglie di tutto il mondo i benefici salutari degli oli essenziali. Cosa significa doTERRA?

Fondata nel 2008, la missione di doTERRA sin dall'inizio è stata quella di condividere gli oli 129 www.nmmagazineworld.com

essenziali di altissima qualità con il mondo. Dopo aver visto gli incredibili vantaggi dell'utilizzo di queste preziose risorse, un gruppo di professionisti sanitari e aziendali ha deciso di trasformare questa missione in realtà. Hanno

formato una società e l'hanno chiamata doTERRA, un derivato latino che significa "Dono della Terra".

Il primo ostacolo che dovevano superare era stabilire uno standard di qualità in un settore che non ne aveva mai avuto uno in precedenza. I fondatori di doTERRA si erano impegnati a fornire solo gli oli essenziali più puri e di altissima qualità. Questo impegno ha portato alla creazione di un nuovo standard di qualità: CPTG Certified Pure Theristical Grade ® . Ogni olio doTERRA è mantenuto al massimo livello di purezza possibile.

Ora, doTERRA significa più di "Dono della Terra". Significa benessere, guarigione e speranza.

doTERRA oggi doTERRA si procura, testa, produce e distribuisce oli essenziali e prodotti correlati a oltre cinque

milioni di sostenitori e clienti di doTERRA Wellness. I prodotti dell'azienda sono venduti in 18 mercati internazionali e oltre.

Attraverso pratiche di approvvigionamento responsabile e leader del settore, doTERRA mantiene i più alti livelli di qualità, purezza e sostenibilità in partnership con coltivatori locali in tutto il mondo attraverso Co-Impact Sourcing ® . La doTERRA Healing Hands Foundation ® , un'organizzazione senza scopo di lucro registrata 501 (c) (3), offre risorse e strumenti alle comunità e alle organizzazioni di beneficenza per aumentare la fiducia in se stessi, aumentare l'accesso all'assistenza sanitaria, promuovere l'istruzione, migliorare i servizi igienico-sanitari e combattere tratta.

Grazie ai benefici per la vita degli oli essenziali, doTERRA sta cambiando il mondo una goccia, una persona, una comunità alla volta.

Fonte: sito ufficiale

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Isagenix / i-sa-je niks / sostantivo

L'evidenza originale e l'azienda del benessere basata sulla natura, specializzata in soluzioni per la salute permanente.

Provenienti da antiche credenze di una "vita equilibrata".

Isagenix, una società a conduzione familiare, è stata fondata nel 2002. I co-fondatori, Jim e Kathy Coover, affiancati dal figlio Erik, hanno sostenuto la loro visione iniziale di avere un impatto sulla salute mondiale e liberare le persone dal dolore fisico e finanziario, e in il processo, creare l'azienda di salute e benessere piÚ affidabile e rispettata al mondo.

Un'azienda globale Siamo un'azienda a conduzione familiare con 600 dipendenti negli Stati Uniti e 800 in tutto il mondo. Operiamo in 14 mercati in quattro continenti, con oltre 7 miliardi di dollari di vendite cumulative.

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Sostenibilità

Beneficenza

Ci impegniamo a fare ciò che è giusto in termini di impatto sul pianeta. Ciò significa sforzarsi di aumentare i nostri sforzi per la sostenibilità e cercare costantemente nuovi modi per fare ancora di più.

Abbiamo donato più di 3,3 milioni di dollari in finanziamenti a 79 organizzazioni non profit a livello globale e ci impegniamo a finanziare oltre 5 milioni di pasti a bambini e famiglie bisognose nel 2020. Fonte: sito ufficiale 132

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https://www.nmmagazineworld.com/premio-awards-2020 133 www.nmmagazineworld.com

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https://www.youtube.com/channel/UCva-2WT7LV9to73PdeuFSMA 135 www.nmmagazineworld.com

LUCA VANIN

Formazione online: chi, cosa, quando e come.

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5. Saper gestire il percorso di crescita che va

oltre i semplici videocorsi Se hai almeno 5 di questi requisiti sei a buon punto! Come dici? “Eh! Sono 5 e devo averli tutti?”.

Diciamo che saresti decisamente avvantaggiato.

Con il lockdown ci siamo accorti un po’ tutti che il web permette di raggiungere più persone contemporaneamente, senza particolari sforzi.

Chi deve offrire formazione, spiegare alle persone come funziona un servizio o un prodotto, avvicinarle e aiutarle a cambiare atteggiamento, si è subito lanciato nella formazione online, cercando strumenti e strategie per farlo nel migliore dei modi.

In questo breve articolo, voglio darti qualche indicazione su come sfruttare la formazione online nelle tue attività e nel business e indicarti quali strade percorrere per evitare errori e problemi.

Chi può fare formazione online?

La risposta teorica potrebbe essere tutti, e sarebbe molto bello. In realtà, dobbiamo essere specifici.

Per fare formazione online devi avere specifici requisiti, alcuni dei quali più semplici altri più complicati.

Vediamoli:

1. Sapere cos’è e come funziona 2. Avere un progetto formativo ben definito in mente 3. Saper utilizzare la tecnologia indispensabile per erogare corsi online 4. Sviluppare contenuti formativi digitali in diversi formati

Se riprendiamo il tema del titolo, può erogare formazione online chi deve aiutare altre persone a capire un fenomeno, conoscere un prodotto o un servizio, risolvere problemi, sostenere un cambiamento. In tutti questi casi, la formazione online può effettivamente aiutarti a portare quello che sai a chi vuoi tu.

Per farlo devi ovviamente documentarti, studiare e non lasciare nulla al caso: le persone sono molto esigenti oramai e devi quindi proporre loro soluzioni e contenuti di un certo livello.

Cosa fare nella formazione online?

Prima di tutto distinguiamo tra le due dimensioni: sincrono e a-sincrono.

Sincrono è tutto ciò che accade in tempo reale: una chat, un webinar, un meeting online, una live.

Per usufruire di contenuti sincroni, devi semplicemente esserci esattamente in quel posto (virtuale) in quel momento.

Diverso è ciò che rientra nella categoria asincrono: questo articolo, scritto in un momento passato e letto ora è il tipico esempio di un contenuto a-sincrono. Altri esempi? Un video registrato, un messaggio in un forum, la registrazione di una live, un pdf da leggere.

Se passiamo sul lato dei contenuti, puoi immaginare di produrne di diversi tipi.

I più semplici da immaginare sono i video corsi: ti metti davanti a una telecamera e spieghi tutto ciò che ritieni utile per i tuoi allievi online.

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Un secondo tipo di contenuto sono sicuramente i webinar: in videoconferenza condividi in diretta i tuoi contenuti, interagendo con i tuoi partecipanti dal vivo. Inutile aggiungere che questo è uno dei miei modi preferiti: raggiungi migliaia di persone e interagisci in tempo reale con loro.

Esistono anche altri tipi di contenuti che magari non hai ancora considerato:

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E-Book e report Esercizi e attività Esplorazione di risorse Dimostrazioni pratiche Problem solving Brain storming Casi studio da analizzare Discussione online

Come vedi ci sono davvero tante opportunità.

Quando sfruttare la formazione online?

La risposta è relativamente semplice: quando hai contenuti di valore che vuoi condividere con un certo numero di persone, perfettamente erogabili a distanza e magari con accesso a-sincrono (ossia, ognuno accede quando e come vuole).

Se hai questo profilo, alla fine di questo articolo ti ho raccolto un bel po’ di informazioni pratiche e risorse che ti possono aiutare.

A un secondo livello, puoi usare la formazione online quando ti senti pronto per farlo, da un lato, e quando hai la reale e concreta necessità di raggiungere i tuoi allievi online, senza vederli fisicamente, dall’altro.

Perché questa puntualizzazione?

Perché devi evitare di fare formazione online perché la fanno tutti.

Questa è una trappola molto pericolosa che ti porterà a spendere un sacco di soldi e a perdere tempo. E io onestamente vorrei evitarti tutto ciò,

perché ho già visto decine di errori in questa direzione.

Passa alla formazione online con questi modelli in testa:

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Corsi introduttivi per presentare il tuo prodotto o servizio Supporto nella fase di on boarding ossia di avvicinamento e orientamento iniziale dei tuoi nuovi contatti, appena entrati nel tuo team Formazione alle tecniche di ingaggio e proposta commerciale Gestione degli aggiornamenti di prodotto, strategia, ecc.

Risoluzione di problemi Gestione delle obiezioni Community management

In tutte queste occasioni, la formazione nel Network Marketing diventa una leva strategica fondamentale.

Come costruire la tua formazione online?

Veniamo all’atto pratico, parlando prima di tutto di quello che ti serve materialmente e successivamente di come realizzarlo praticamente, con una serie di risorse gratuite.

Materialmente hai bisogno di: -

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Un computer decente e sufficientemente aggiornato Un microfono professionale Una webcam di qualità Un tool per creare presentazioni (ad esempio PowerPoint) Un tool per registrare lo schermo (ce ne sono moltissimi online gratuiti) Contenuti strutturati

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Per fare accedere i tuoi partecipanti ai tuoi corsi online, avrai bisogno di almeno due tipi di piattaforme.

1. Piattaforma webinar per erogare la formazione online 2. Piattaforma e-learning per erogare i contenuti a-sincroni Queste due piattaforme risolvono due problemi differenti, come avrai capito e sono integrate in quello che può essere definito il tuo eco-sistema di formazione online. Se la tua offerta formativa è più articolata, integrando diverse forme di corsi, con diversi capitoli e moduli tematici, si tratta di creare una vera e propria Academy online.

L’ultimo punto che ti serve è un programma formativo: definisci e organizza i temi della tua formazione online in modo ordinato, passando dal generale allo specifico, dal semplice al complesso, aiutando i tuoi allievi a adattarsi progressivamente al tuo modo di presentare i contenuti, al tuo stile e alla tua visione del mondo.

Una volta realizzato il programma, devi concretamente registrare i videocorsi oppure erogare i webinar che di volta in volta registrerai e raccoglierai nella tua piattaforma online.

Immagino poi che non ti dispiaccia avere qualcuno che ti spiega in modo chiaro e semplice come realizzare concretamente i tuoi corsi online, vero?

Bene, abbiamo realizzato per te un webinar gratuito evergreen. Cosa significa? Puoi partecipare quando e come vuoi, gratuitamente, anche subito se hai voglia e hai un’ora di tempo.

In questo seminario virtuale ti spiego il mondo della formazione online in meno di 50 minuti: prenditi un’ora tutta per te, isolati e preparati a scoprire un mondo straordinario.

Ecco il link per accedere al seminario gratuito di 50 minuti: http://bit.ly/webinar-corsi-online Infine, se vuoi un percorso ad hoc per imparare come usare la formazione online nel tuo business, creare e distribuire corsi online di qualità professionale e monetizzare le tue conoscenze e la tua esperienza, puoi farlo iscrivendoti al nostro workshop online intensivo di tre ore!

Trovi la pagina di iscrizione a questo indirizzo: https://bit.ly/tua-academy e se usi il coupon NMMW hai 10 euro di sconto!

Approfittane subito!

A cura di Luca Vanin per la redazione NM

Come passare all’azione: le risorse a tua disposizione.

Ho pensato di raccogliere per te alcune risorse pratiche, quasi tutte gratuite, per aiutarti a realizzare la tua formazione online Prima di tutto, devi leggere. Abbiamo preparato per te una guida completa che ti spiega tutto quello che ti occorre per creare, distribuire e vendere corsi online, creando una vera e propria Academy online. La trovi a questo link: È completamente gratuito e preparati a leggere molto: sono oltre 40 pagine di contenuti unici.

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Grazie! Siete in molti che hanno aderito all'invito e vi ringrazio di cuore, significa che in molti volete dare una buona reputazione alla vostra attività. E avete compreso lo spirito della rubrica.

Eccoci alla prima intervista a cui ne seguiranno altre.

Voglio dirvi che tutti potranno avere uno spazio in cui raccontare la loro esperienza con le regole del rispetto verso i colleghi Networker, e verso le loro aziende, con cui fanno o hanno fatto attività.

Vogliamo stimolare solo le testimonianze reali, quelle vissute da voi che fate del NM il bello e il brutto di una esperienza.

Perché come dico sempre: prima vengono le persone e poi viene il business.

Siamo noi stessi che nel ruolo di Networker cambiamo il colore dell'esperienza del prossimo collega, noi che lo scegliamo e lui che inizia, siamo insieme, le due facce della stessa medaglia.

Noi siamo i soli responsabili del miglior risultato, noi siamo responsabili di come comunichiamo il nostro prodotto, sia esso un integratore, sia esso un servizio.

Noi che lavoriamo sul campo creiamo contemporaneamente la nostra e altrui “reputazioni”. Ricordatevi che la reputazione è tutto nel NM, e sapete cosa è la reputazione di un Networker? La reputazione è tutto quello che gli altri dicono di te quando tu non sei presente. Lo so qualcuno potrebbe fare spallucce, ma prima o poi dovrete fare i conti per come avete lavorato o per come scegliete le persone per fare network, o peggio ancora per la vostra scelta di aziende poco serie.

Le persone che si sono candidate direttamente all’intervista, oppure che sono state proposte dall'editore hanno in comune la voglia di dire la loro sul NM. Nessun filtro, pubblicheremo direttamente il vostro punto di vista. Promesso!

Un’ultima cosa; come selezioniamo i Networker?

Non solo leader o Networker di successo straordinario, ci piace dare spazio anche a chi ha appena iniziato, a chi ha provato da solo a fare attività e ne ha vissuto appieno il bianco e il nero del lavoro più “chiacchierato” nel mondo della vendita diretta o indiretta. Nessuno più di un Networker sa cosa si dice del NETWORK MARKETING in famiglia o sui social. Eppure, voi lo fate lo stesso. Questo è quello che ci premia.

Ecco perché è importante la testimonianza di chi il lavoro lo fa sul campo. Non permettete a nessuno di dirvi qualcosa, se non ha fatto prima di voi o meglio di voi quella cosa. Questa è una bella regola anche al di fuori del MLM, siete d'accordo?

Vogliamo dare spazio ai più semplici, a quelli che hanno sperimentato l’attività da neofiti, quelli che dal nulla hanno provato con passione lo yin e lo yang del NM e che possono raccontarlo.

Magari come Stefano, che ha cambiato idea sul NM provandoci gusto nel farlo. Ma poi? Cosa è accaduto?

Ascoltiamolo nella sua testimonianza.

Ho conosciuto Stefano come un coach ribelle, che senza peli sulla lingua esprime i suoi valori sul web e off line, anche come persona non è certo un personaggio che passa inosservato direi che è a pieno titolo lui stesso lo yin &yang dell'intervista che segue.

Nessuno scampa all'effetto “Butterfly”.

Una farfalla che sbatte le ali in Cina, può creare un tornato a New York e a nessuno piacerà quell'effetto. Pensiamoci prima.

Iniziamo.

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a fare Business o Network. Attualmente risulta essere l'unico libro di riferimento su questo ambito e per chi fa Network Marketing o Business sui social usando l'approccio diretto.

COME HAI CONOSCIUTO IL NM? Volevo mettere a servizio di questo settore le mie competenze ed esperienza ma prima mi serviva dimostrare che tali competenze ed esperienze potessero effettivamente fare la differenza quindi... quale modo migliore se non provare io stesso facendo il Networker e partendo da zero?

Da quando sono diventato un Coach e Formatore la mia attività si è spostata al 90% online.

In pratica, svolgo il mio lavoro sul Web e i Social adottando chiaramente un approccio diverso da quello che normalmente avrei usato nella vita reale. Il risultato è stato così incredibile e immediato che ne è nato appunto il libro, ottimo strumento per chi fa il Networker e totalmente super partes, e che ha reso duplicabile quello che ho fatto io, usando solo il Social, un Cellulare, il mio Mac e senza spendere 1 solo centesimo in pubblicità. Piu Networker di così!

Ciao Stefano, puoi dirci in due parole chi sei e cosa fai?

Mi chiamo Stefano Ferruggiara, classe 1970, e sono un Imprenditore da quando avevo 25 anni, sono poi diventato Coach e Formatore nel 2008, per mettere la mia esperienza e competenza personale e professionale a servizio degli altri.

La mia Mission? Aiutare le persone e attività a comprendere la propria identità e potenziarle, rafforzarla, e acquisire le conoscenze, abilità e competenze utili a realizzare i propri obiettivi e propositi, in modo veloce, sicuro e più allineato a chi sono profondamente.

Nel 2019 sono diventato anche Autore, scrivendo un libro sul Relationship Marketing dal titolo "LIKE A PRO": ossia su come creare relazioni con sconosciuti, su Social Network, utili

COSA PENSAVI DEL NM PRIMA DI CONOSCERLO? Sinceramente. ho sempre pensato che fosse un buon modo per arrotondare, adatto a tutti, ma non proprio a me visto che amo investire tutto il mio tempo lavorativo (e oltre) nella mia attività, che amo.

Ho sempre comunque avuto un certo scetticismo a riguardo perché le persone pensano che fare NM sia come prendere un biglietto della lotteria certi di aver vinto. Il NM è un lavoro e che uno lo faccia part-time o a tempo pieno, richiede: impegno, metodo, costanza... e il fatto che io non l'abbia mai fatto e ho ottenuto fin da subito risultati ne è la prova, oltre che una grande soddisfazione nel vedere che ciò che ha permesso al mio lavoro di 'vivere' era applicabile 142

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al Network e funzionasse egregiamente e per tutti.

QUALE È STATA LA TUA ESPERIENZA PIU' YIN? (o più negativa) NEL NM? Purtroppo, è un metodo di marketing e nonostante il 'metodo NM' sia ineccepibile, alcune aziende 'ci giocano su'.

Ho scoperto che la parola chiave per alcune compagnia non è il prodotto, come dovrebbe essere, ma nel marketing ossia nella pubblicità, palese o occulta.

Così ci ritroviamo circondati spesso da campagne pubblicitarie che promuovono prodotti dai poteri miracolosi e sempre troppo tardi ti accorgi che, nella migliore delle ipotesi, avresti potuto trovare lo stesso prodotto se non di qualità superiore, nel mercato classico e a prezzo più basso (non avendo ricarichi per dover mantenere una rete di Network) oppure, come è capitato a me, scopri che le campagne pubblicitarie millantano o cercando di far percepire, con un linguaggio studiato a” d’hoc”, benefici che in realtà i prodotti non hanno.

Questo va a discapito dei Networker che, quando lo scoprono, è sempre troppo tardi perché oramai il danno è fatto. Consiglio personale, informarsi è sempre meglio. Farlo è sempre complesso.

Purtroppo, non esistono ancora sufficienti controlli e le persone, limitandosi a fidarsi e prive degli strumenti o conoscenze adeguati, non fanno verifiche, e si ritrovano con la motivazione sotto i piedi, quando lo scoprono, per la delusione e con molti soldi spesi oltre alla faccia persa a volte mollano. È un peccato perché il NM è davvero un sistema che potrebbe dare a molti la serenità di un'entrata costante nel tempo e, impegnandosi nel giusto modo, anche di una certa portata, come dimostrano in effetti i numeri italiani e mondiali, e visto i tempi che corrono, un'opportunità reale.

HAI VOLUTO O POTUTO RISOLVERE QUESTO PROBLEMA DA SOLO? Personalmente ho avuto la pazienza, capacità e audacia di indagare e scoprire tutti i dati celati dietro campagne di marketing studiate a dovere perché l'utente pensasse precise cose, o comunicandole anche spudoratamente.

Ma quanti si farebbero le stesse domande che mi sono fatto io e andrebbero fino in fondo? Quanti hanno le giuste competenze per recuperare le informazioni per effettuare una analisi corretta dei prodotti?

Personalmente sono contento di aver scritto il libro e avviato il progetto connesso perché così posso, oltre a fornire un metodo che funziona sui Social - fondamentale in questa epoca e che trova impreparate la gran parte delle compagnie - assistere direttamente chi intende fare Network da professionista e in modo sicuro.

Servirebbe un'associazione di settore che vegli direttamente su tutto questo e soprattutto che si occupi di tutelare chi intende fare Network.

QUALE È STATA LA TUA ESPERIENZA PIU' YANG (o più positiva) NEL NM?

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La mia esperienza positiva è stata, soprattutto, l'aver constatato che, come ho detto prima, se ci si impegna con metodo, costanza, passione... i risultati arrivano per tutti e poi, chiaramente, che il metodo che ho usato per anni sui Social ha funzionato benissimo e non solo per me! È stata l'aver raggiunto traguardi importanti, partendo da zero, in meno di due mesi la prima volta e la seconda in soli 15gg, usando solo i Social, il mio Cellulare e il mio fedele Mac; come anche vedere una rete crescere da 0 a 7 persone, a 19, a oltre 160 in pochissimi mesi e aver guadagnato decisamente bene e più di quanto mi aspettassi; è stato conoscere persone nuove, aiutarle a crescere e guadagnare, condividere con loro i successi... tutto questo è stato davvero emozionante e gratificante.

A cura di Paola Cafarelli Grazie Stefano spero di averti tra i futuri autori

del libro che uscirà nel 2021 su: Una vita da Networker “

Come si capisce dall'intervista come molti di voi Stefano ha scelto di vendere un prodotto in cui credeva, a volte capita che il marketing superi l'effettivo beneficio reale del prodotto stesso. Vi sarà capitato anche a voi di avere lamentele, oppure di non dare il giusto valore tra rapporto qualità /prezzo.

Chi ci mette la faccia a volte con amici e parenti spesso, se è una persona che vuole il bene altrui, e non solo profitti, capita si scontri con le obiezioni di clienti insoddisfatti. Figuriamoci poi se parliamo di parenti o amici! Che fare?

Questo deve solo stimolare il professionista a vendere ciò di cui non è pienamente convinto o forse non pienamente informato. Ecco cosa intendo per responsabilità morale del Networker, la responsabilità di essere sempre presente alla persona a cui si propone il prodotto. Chiediamoci se davvero migliorerà la sua qualità di vita oltre che il nostro conto corrente.

Questo è un buon Networker. Il resto solo un effetto “Butterfly”.

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PAGINA PUBBLICITARIA A PAGAMENTO

Mettiamo in chiaro una cosa: se volete fare il Networker per divertimento continuate pure a postare animali, piante, tramonti e.... il catalogo dei prodotti aziendali aspettando che qualcuno, per sbaglio forse, vi contatti.

Siamo sicuri al 100% che IL VOSTRO PROFILO e/o pagina, oltre a non portarvi nessun vantaggio né guadagno, VI STA ADDIRITTURA TOGLIENDO DEI CONTATTI. Sì, perché LA PRIMA COSA che le persone osservano quando vengono contattate o arrivano sul vostro profilo è proprio la qualità di quello che trovano.

Vi mettereste mai in affari con qualcuno che non ha un’immagine credibile?

Andreste mai ad una cena d’affari con qualcuno che si presenta in bermuda e canottiera?

Vi fidereste di qualcuno che non mette neanche il suo vero viso nella foto profilo?

Davvero mandereste dei soldi ad uno che si chiama Nonché Uneuro?

Ok, fin qui pensiamo che sia tutto chiaro. Ora parliamo seriamente.

Sei un Networker Professionista o vuoi diventarlo?

Vuoi che la tua presenza sui Social TI PORTI CONTATTI INTERESSATI o, perlomeno, NON TI FACCIA PERDERE QUELLI CHE HAI?

“CURATORI E CREATORI D’IMMAGINE nel NETWORK MARKETING”

Al giorno d'oggi qualsiasi Networker sa creare un profilo base su Facebook.

Ma quanti sanno utilizzarlo?

Da recenti statistiche il 93% dei Networker non utilizza il proprio profilo, o la propria pagina, in modo profittevole.

Anzi, nella maggior parte dei casi, l'utilizzo di argomenti e immagini inadeguate comporta una perdita di credibilità in chi lo osserva.

Al momento, se non sei già un professionista, hai questi problemi: 1) Non sei credibile.

2) Non sei autorevole.

3) Non sei “seguibile” 4) Non attrai contatti.

5) Non attrai guadagni.

6) Non accettano le tue richieste d’amicizia.

7) Qualcuno addirittura ti toglie l’amicizia.

8) Qualcuno smette di seguirti.

La situazione non è delle migliori. Abbiamo una soluzione?

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Vorresti mettere in mostra il tuo lato migliore?

Essere credibile e autorevole nel tuo settore?

Attrarre contatti in target e, di conseguenza, guadagni?

Vorresti fare in modo che ti chiedano gli altri l’amicizia e che ti seguano?

Ma, logicamente, abbiamo anche i professionisti che hanno già una credibilità.

Come utilizzarla al meglio però lo sapranno?

Il tempo lo hanno?

Infatti, a questo punto, ci sono altri due problemi da risolvere: 1) Non hai competenze di marketing.

2) Non hai tempo per studiarle e per applicarle sul tuo profilo.

Per molti di voi è così, lo sappiamo per esperienza navigando costantemente su Facebook e per avercelo confessato voi stessi richiedendo il nostro aiuto.

Per noi è un pregio quando qualcuno è consapevole di non avere le competenze.

Qualcuno di voi starà pensando di averle le competenze, e magari ha provato a creare immagini per la copertina e per i post, ha provato a creare un video e a caricarlo per postarlo.

Magari ha creato un canale YouTube e ha provato a caricare video. Ha provato a crearsi un sito. Ha provato a creare certo. A qualcuno su mille sarà venuto anche bene.

Poi avrà iniziato a postare due post al giorno, a creare un video ogni tre giorni, a scrivere un articolo sul blog.... Dopo un po’ un post al giorno, un video a settimana, un articolo ogni 15 giorni....

Dopo un altro po’ un post alla settimana, un video al mese, un articolo ogni due mesi...

Alla fine...quando capita.

Risultato? Tanto tempo perso e tutto il lavoro nel dimenticatoio.

Nessuno va a guardare quello che hai creato uno, o due, o tre mesi fa.

Devi essere sul pezzo costantemente.

Devi mostrare ogni giorno i tuoi miglioramenti, i cambiamenti, l’attualità.

Devi restare visibile nel web, in superficie e

diventare un faro che viene visto anche da molto lontano.

A noi non resta che offrirti la soluzione, cioè: 1) Le nostre competenze specifiche nel MARKETING PER NETWORKER 2) IL NOSTRO TEMPO per applicarle sul tuo profilo.

Tu stesso puoi fare una piccola analisi della situazione.

Basta che rispondi a queste domande: 1) Hai, nel tuo profilo, un’immagine in copertina che attrae contatti? La cambi a seconda degli eventi? Ha i colori giusti ed il testo adeguato?

2) Hai una foto profilo adeguata dove sei riconoscibile? Usi il tuo vero nome?

3) Crei almeno 2 post adeguati alla tua attività OGNI GIORNO? Con la giusta grafica?

4) Sei riconoscibile se qualcuno condivide le tue immagini?

5) Hai almeno un video, anche formato da immagini e testo, che parla di te?

6) Hai un video da copertina per la tua pagina?

Soprattutto hai una pagina?

7) Posti almeno 2 volte al giorno sulla tua pagina e ricondividi taggando?

8) Hai idea di cosa postare OGNI GIORNO? Questa è una piccola parte, c’è molto di più dietro, ma può bastare per farti capire che non sei in una bella situazione. Ti ripetiamo che il rischio che corri, nel continuare così, non è solo quello di non essere credibile, né tantomeno autorevole, e quindi non attrarre contatti, ma anche quello di far scappare quei pochi che già hai.

Il Network Marketing è fatto di persone, di relazione, di scambi, di valore, di ispirazione, di informazione, della giusta motivazione anche (non eccessiva), di semina.

La soluzione ce l’hai qui davanti.

Ci occuperemo NOI di tirar fuori e mostrare a tutti il meglio di te, con gli STRUMENTI GRAFICI E DI MARKETING adeguati al settore del NETWORK MARKETING e utilizzando IL NOSTRO TEMPO. 146

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CODICE ZERO RC è una startup formata da giovani dinamici e creativi coordinati e supervisionati da un personaggio inserito da molti anni nel settore del network marketing prima come associato indipendente di note aziende e, da alcuni anni, come CEO e DIRETTORE della prima ed unica Rivista italiana dedicata a questo settore.

Tra i nostri clienti abbiamo già diversi nomi importanti, soprattutto internazionali e quindi non italiani, che hanno capito il vantaggio di delegare questa area del loro business a chi ha le competenze giuste per potersi dedicare completamente alla loro attività di Top Networker.

Soprattutto in America ed Asia la figura del” Creator and Curator of Image” è tenuta in grandissima considerazione. Logicamente non è riportato il nome di chi cura questa area a meno che non lo decida il cliente.

Per i lettori di NM MAGAZINE abbiamo deciso di dedicare una straordinaria offerta.

Fino al 31/12/2020 sarà possibile acquistare il nostro servizio con il 70% di sconto al solo costo di 100 euro mensili (minimo 3 mesi) invece di 350 euro mensili (sempre minimo 3 mesi).

Il servizio dedicato esclusivamente al NETWORK MARKETING comprende: •

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Creazione di copertine per eventi temporanei.

Creazione di due immagini fisse per i post Creazione di due post giornalieri da inserire nella pagina e condivisione sul profilo con relativi tag.

Pubblicazione negli orari e nei modi in cui è possibile veicolare la maggiore attenzione del pubblico.

Collegamento ad un profilo Instagram per condivisione post di Facebook (se lo avete) Creazione di 1 video per copertina pagina (utilizzando video personali o, in mancanza, foto/immagini e testo).

Consulenza su ciò che volete pubblicare autonomamente.

Altro a richiesta (Sponsorizzate, creazione canale YouTube, profilo Instagram, LinkedIn, Twitter ecc..)

Il tempo è denaro e affidarsi a degli esperti ve ne farà risparmiare molto.

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Aggiornamento di tutte le aree scoperte, pulizia di ciò che non è utile e inserimento dei giusti dati di contatto, anche tramite WhatsApp. Creazione di copertine adeguate e foto profili.

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Ci sono tre qualità che ogni individuo deve avere per raggiungere il successo: la pazienza di un monaco, il coraggio di un guerriero, l’immaginazione di un bambino.

(Sharad Vivek Sagar)

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