Conoscere il territorio: Arte e Storia delle Madonie. Studi in memoria di Nico Marino, Vol. II

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di Nico Marino, Voi. 11(2012)

disposto dalla defunta ex padrona3. Ancora a Polizzi ritroviamo Pietro Muschetto, libertus di Petralia Sottana, che loca la sua persona a Giovanni Rini per tutti i servìtìa eius massarìe possibilia et honesta per la mercede di onze 3.21 l'anno curri esu etpotu et scapi quanto po' rumpiri4. Clausole che ritornano, con il compenso di 4 onze l'anno, anche per un altro liberto, Antonio Notarbartolo, che loca la sua persona per i servizi di casa nella stessa cittadina di Polizzi5. Il fenomeno della schiavitù a Gangi è noto dallo studio6 di una fonte ufficiale, Ì riveli del 1548, che presentano, allo stesso tempo, Ì caratteri di censimento della popolazione e dichiarazione dei redditi, permettendo una perfetta quantificazione. Dei 4094 residenti (le anime) in quell'anno a Gangi, raccolti in 1091 nuclei familiari (i fuochi), gli schiavi sono in tutto 70, pari all'I ,6% della popolazione. Di essi 44 sono uomini, 26 donne, per la maggior parte compresi nella fascia di età tra i 18 e i 49 anni. Il numero più rilevante è dato da negri (45), non mancano i bianchi (3), gli altri appartengono a varie etnie. Da una indagine condotta su alcuni quinterni, discontìnui e frammentari, contenenti atti di battesimo dell'Archivio Storico Parrocchiale di Caltavuturo risulta che tra i circa 2200 battesimi registrati tra il 1515 ed il 1559 soltanto 11 riguardano schiavi, 4 maschi e 7 femmine, che all'atto di ricevere il sacramento assumono nomi cristiani. DÌ essi sono segnati soltanto Ì nomi e quelli dei proprietari: Joanna scava di... oppure, tra gli altri, Martinu, scavo di Nicolapuhiocu, che risulta sposato con Gali scava dello stesso Nicola e madre di numerosi figli che nascono pure nella condizione giuridica di schiavi7. Da fonti notatili aggiungiamo che, ancora attorno alla metà del Cinquecento, il nobile siracusano Antonio Stona alias Catalanotto vende a Caltavuturo al magnifico Giovanni Giacomo Tegira duos servos mgros, uno di nome Cristoforo di 27 anni circa ed una femmina di 26 salvagios de monte de barca...ad usum magasene assicurando che essi non sono soliti pixiarì lo letto. Prezzo concordato per i due schiavi, che provengono dall'Africa magrebina, in tutto 46 onze, di cui 24 per il maschio e 22 per la donna8. Circa un anno dopo, ancora un siracusano vende, sempre ad usum magaseni, al magnifico Geronimo de Forte di Caltavuturo quondam servam olivastram nomine Clumis, proveniente da Tripoli, per il prezzo di 22 onze9. Infine a Caltavuturo nel 1640 viene sepolto Giuseppe Cicala, schiavo che porta il cognome del padrone, il cui cadavere viene trasportato dal feudo non ancora abitato di Valledolmo, la cui Ikentia populandi 3

Asti, not. Valerio Di Bernardo, voi. 10898, e. 92v, Polizzi 4 ottobre 1564. Asti, not. Alfonso Matta, voi. 10912, e. 62v, Polizzi 8 settembre 1564. Ibidem, e. 20r, Polizzi 29 gennaio 1564 (stile corrente 1565). 6 A. Di Pasquale, Note su la numerazione e desiri;-io,it generale del SKegm ài Sicilia dell'anno 1.548, Palermo 1970. 7 Archivio Parrocchiale di Caltavuturo, Registri di battesimo. La ricerca è stata condotta da Luigi Romana che mi ha comunicato Ì dati esposti e che ringrazio. 8 Asti, not. N . N . di Castelbuono (in realtà di Caltavuturo), voi. 250, II serie, numerazione erosa, Caltavuturo 10 dicembre 1550. L -* Ibidem, numerazione erosa, Caltavuturo, 16 marzo 1551. 4 5


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