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n. 111 ed. italiana

E D I Z I O N E

I T A L I A N A

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LE TECNICHE DI CONTROLLO MENTALE DEL XXI SECOLO IL LINGUAGGIO PERDUTO DELLE PIANTE GUARIRE LE MALATTIE CRONICHE CON L’ACQUA LA GRANDE FRODE DELLA PIRAMIDE DI CHEOPE IL GAS DI BROWN PER UN FUTURO DI ENERGIA PULITA BAMBINI INDACO: DAL MITO ALLA SCIENZA € 8,00 - Rivista bimestrale nr. 111 - Vol. 4 - agosto - settembre 2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n.46) - Art.1, Comma 1, DCB - Padova


LETTERE AL DIRETTORE

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EDITORIALE 5 EDIZIONE ITALIANA Periodico Bimestrale Anno XX - Numero 111 AGOSTO - SETTEMBRE 2014

VILLAGGIO GLOBALE

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Parliamo della rimozione di importanti articoli informativi da parte di Google, della minaccia alla biodiversità costituita dai pesticidi, dei cambiamenti nel campo magnetico terrestre, della frode dei vaccini anti-influenzali, dei metadati, di jihadismo e petrolio, dello scandalo della revisione del glifosato in Europa, e altro.

IL CONTROLLO MENTALE NEL XXI SECOLO

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Di Steven DiBasio. Le tecnologie in grado di insinuarsi nella mente e controllare i comportamenti sono diventate sempre più sofisticate nel corso dei decenni, ma vengono tenute nascoste per motivi di sicurezza nazionale. Alcuni degli ultimi sviluppi che sono stati resi pubblici hanno risvolti inquietanti.

IL LINGUAGGIO PERDUTO DELLE PIANTE – prima parte

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Di Stephen Harrod Buhner. Imparando a ritrovare il legame con la natura e con le altre forme di vita, possiamo scoprire la saggezza delle piante. La loro chimica si intreccia in una rete complessa con la vita di tutti gli organismi, preservandoli e addirittura guarendoli quando sono malati.

DISIDRATAZIONE E MALATTIE CRONICHE – seconda parte

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Di Fereydoon Batmanghelidj. Per combattere le malattie causate dalla disidratazione, dobbiamo bere acqua a sufficienza e includere nella nostra dieta sale marino e minerali. Questo semplice regime può fare bene a chi soffre di diabete, cardiopatie, dolori reumatici, emicrania e persino cancro.

UNA NUOVA LETTURA SULLA FRODE DELLA GRANDE PIRAMIDE

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Di Scott Creighton. Il diario manoscritto del Colonnello Richard Howard Vyse rivela delle gravi discrepanze, finora ignote, sull’interpretazione dei geroglifici relativi al faraone egizio Khufu, che lasciano pensare che nella Grande Piramide sia stata perpetrata una frode che ha influenzato e manipolato l’opinione generale su questo monumento.

SCIENCE NEWS

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Presentiamo una proposta di Christopher Carmody sul baricentro, dove il centro di una massa è nel contempo un punto di gravità zero e anche il punto di emanazione dell’intera attrazione gravitazionale di un corpo. Le leggi baricentriche dimostrano la verità: tutto è in uno e uno è in tutto.

LA STORIA E IL FUTURO DEL GAS DI BROWN

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Di J. J. Hurtak e Desiree Hurtak. Le ricerche sul gas di Brown, o gas ossidrico, continuano di buon passo in tutto il mondo: si stanno esplorando nuove applicazioni in vari campi, fra cui la saldatura, l’industria automobilistica e persino la trasmutazione delle scorie nucleari.

LE SORPRENDENTI ANOMALIE DELLA PROVINCIA DEL SICHUAN

DICHIARAZIONE DI INTENTI NEXUS riconosce che l’umanità è sottoposta ad un massivo processo di trasformazione. Tenendo presente tutto ciò, NEXUS cerca di fornire informazioni «difficili da ottenere», per assistere le persone attraverso tali cambiamenti. NEXUS non ha legami con alcuna ideologia od organizzazione religiosa, filosofica o politica.

Di Paul Stonehill. Una delle culle della civiltà cinese, il Sichuan è una regione dai molti segreti, fra cui interferenze geomagnetiche, avvistamenti di UFO, eventi paranormali, singolari manufatti antichi, strane immagini che si creano nel paesaggio, misteri criptozoologici e molto altro.

THE TWILIGHT ZONE

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In questo numero presentiamo due post pubblicati da Linda Moulton Howe su Earthfiles.com sugli avvistamenti UFO di un residente in Perù, i suoi incontri con un essere grigio che comunicava telepaticamente e i suoi viaggi con uno spirito guida alla sorgente delle anime.

PUNTO ZERO POLITICA DI AUTORIZZAZIONE ALLA RIPRODUZIONE Mentre incoraggiamo attivamente la riproduzione e la diffusione delle informazioni di NEXUS, chiunque colto a guadagnarci soldi, senza la nostra espressa autorizzazione, finirà nei guai quando lo becchiamo!

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Parliamo dei viaggi dell’Anima in altre dimensioni e dei suoi passaggi terreni nel corso di varie esistenze, iniziamo a fare il punto sul fenomeno dei cosiddetti “Bambini Indaco”, ed esaminiamo le “relazioni pericolose” fra i servizi di intelligence militari e le cosiddette scuole per lo sviluppo del potenziale umano e delle capacità extrasensoriali.

RECENSIONI 89


Il controllo mentale del XXI secolo di Steven DiBasio © 13 gennaio e 10 marzo 2014 E-mail: steven.dibasio@gmail.com Pubblicato su VeteransToday.com Prima parte: http://tinyurl.com/oubee4j Seconda parte: http://tinyurl.com/mhbpyd3

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Le tecnologie in grado di insinuarsi nella mente e controllare i comportamenti sono diventate sempre più sofisticate nel corso dei decenni, ma vengono tenute nascoste per motivi di sicurezza nazionale. Alcuni degli ultimi sviluppi che sono stati resi pubblici hanno risvolti inquietanti.

PRIMA PARTE – Una teoria del complotto?

Il controllo mentale è un argomento che viene comunemente percepito come una “teoria del complotto” o “roba da X-Files”. Insomma, è visto come qualcosa che probabilmente “non è reale”, e di cui non vale certo la pena di preoccuparsi troppo. Questo atteggiamento deriva almeno in parte dalla convinzione diffusa che il cervello umano sia talmente complicato – “ciò che c’è di più complesso nell’universo” è una definizione comune – che non è possibile, e forse non lo sarà mai, comprenderlo a fondo. Un autore, per esempio, descrive il cervello definendolo di una complessità “forse infinita”,1 mentre un altro, David Brooks del New York Times, scrive che “probabilmente è impossibile” che “una mappa dell’attività cerebrale” possa rivelare stati mentali come emozioni e desideri.2 Analogamente, Andrew Sullivan, blogger ed ex redattore di New Republic, ritiene che le neuroscienze siano tuttora “in fasce” e che conosciamo il cervello umano solo superficialmente, e per supportare questa posizione si ricollega a un articolo del New Yorker.3 Il servizio di punta del numero di ottobre 2004 della rivista Discover, intitolato “Il mito del controllo mentale”, avverte il lettore che anche se il controllo mentale è il pane quotidiano della “fantascienza familiare”, non c’è ragione di preoccuparsi troppo, perché decifrare per davvero il “codice neurale” sarebbe come svelare gli altri “grandi misteri della scienza” come “l’origine dell’universo e della vita sulla Terra”, e in definitiva è assai poco probabile.4 Secondo l’articolo, dato che il cervello è “il più importante mistero della scienza” e probabilmente “il più difficile da risolvere”, nella peggiore delle ipotesi il controllo mentale rimane una preoccupazione remota.5 L’idea di fondo sembra essere quella che un sofisticato controllo mentale è improbabile se prima non si comprende appieno il cervello, e al momento noi non conosciamo abbastanza il cervello. La concezione del “codice neurale” Naturalmente è possibile mettere in dubbio la nozione che comprendere totalmente il “codice neurale” sia un prerequisito per il controllo mentale, dato che non sempre è necessario sapere come funziona qualcosa perché ne seguano degli effetti. Tuttavia, presupporre che il cervello sia complesso al punto che ciò che siamo riusciti a “interpretare” finora non è che una minima parte non è corretto... » shop.nexusedizioni.it

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Il linguaggio perduto delle piante di Stephen Harrod Buhner © 2003 The Foundation for Gaian Studies 8 Pioneer Road Silver City, NM 88061, USA E-mail: info@gaianstudies.org Sito Web: http://gaianstudies.org

Prima parte

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Imparando a ritrovare il legame con la natura e con le altre forme di vita, possiamo scoprire la saggezza delle piante. La loro chimica si intreccia in una rete complessa con la vita di tutti gli organismi, preservandoli e addirittura guarendoli quando sono malati.

Per gran parte del periodo in cui gli esseri umani hanno abitato la Terra, la loro integrazione nell’ambiente è stata tale per cui, fino a tempi piuttosto recenti, non vi era separazione fra uomo e natura. Questa concezione trova un riscontro nel sapere che giunge a noi dalla maggior parte delle culture indigene e antiche: questi popoli non avvertivano sé stessi e la natura come entità separate. L’intimo intreccio dell’umanità con le altre forme di vita durante tutta l’evoluzione significa che l’intero sviluppo della specie umana, in quanto specie distinta, non si può separare dagli ecosistemi in cui si è sviluppata. Una simile interconnessione con l’ambiente è talmente fondamentale per la nostra specie che, in definitiva, non possiamo comprendere noi stessi come esseri umani senza conoscere in una certa misura la natura stessa. Poiché l’esperienza della natura e delle altre forme di vita è integrata tanto profondamente nella storia della nostra specie, l’uomo possiede una predisposizione genetica verso la natura e le altre forme di vita: tuttavia occorrono delle esperienze specifiche per attivarla. Edward O. Wilson chiama questo sentimento o interesse innato verso le forme e i sistemi viventi, ovvero per la natura, biofilia. Questa affinità innata verso tutte le forme di vita – verso cose che nella prospettiva occidentale non appaiono neppure come vive – è stata sistematicamente denigrata fin dai tempi dei poeti romantici. Difficilmente viene mai insegnata durante il processo educativo. Fra gli scienziati e gli insegnanti c’è la tendenza ad attribuire uno speciale status ontologico o di realtà fondamentale alle particelle scoperte dai fisici, e si vede il tentativo di emulare o privilegiare questo orientamento in altre discipline. C’è una convinzione intrinseca per cui la comprensione della fisicità e interrelazione della materia nella sfera più microscopica in qualche modo riesca meglio a integrare le persone nella realtà rispetto ad altri approcci. Si crede generalmente che un sistema occidentale basato sulla scienza possa avvicinare la gente al modo in cui le cose sono “davvero” e che quindi abbia più valore. Alla base di questa convinzione c’è un altro presupposto, più radicato, per cui adottare un sistema simile ci dà una conoscenza sufficiente per avere un controllo effettivo sulla natura e sulle malattie. Di conseguenza, gli si attribuisce una sorta di supremazia fra gli approcci per descrivere il mondo. Altri approcci, come quelli che riguardano l’interiorità della natura, per esempio, da questa prospettiva appaiono “nebulosi”, meno accurati, non altrettanto utili o reali.... » shop.nexusedizioni.it

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Disidratazione: la causa di molte malattie croniche di Fereydoon Batmanghelidj

Tratto dalla trascrizione di una conferenza per il Government Health Forum, Washington, DC, USA 28-30 marzo 2003 Pagina Web: http://tinyurl.com/k2bam38

Seconda parte

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Per combattere le malattie causate dalla disidratazione, dobbiamo bere acqua a sufficienza e includere nella nostra dieta sale marino e minerali. Questo semplice regime può fare bene a chi soffre di diabete, cardiopatie, dolori reumatici, emicrania e persino cancro.

I segni della disidratazione In che modo si rivela la disidratazione? Ci sono quattro modalità principali: la sensazione percettiva, i sistemi di razionamento idrico del corpo, le crisi fisiche per mancanza di acqua e le complicazioni patologiche... e come sapete, quando si parla di complicazioni patologiche, una delle eventualità possibili è la morte. La percezione della sete, la stanchezza non motivata da un duro lavoro, oppure quando vi svegliate al mattino e non ve la sentite di alzarvi dal letto... questi sono segnali di disidratazione. Vi conviene bere dell’acqua immediatamente. Per otto ore avete privato il vostro cervello di energia, idroelettricità, e se vi sentite stanchi è proprio per la disidratazione. L’acqua può “tirarvi su”: nel giro di tre minuti riuscirete a uscire dal letto. Vampate, irritazione, ansia, avvilimento, depressione, inadeguatezza, pesantezza alla testa, voglie alimentari o agorafobia sono tutte complicazioni della disidratazione. La depressione è decisamente un segno di disidratazione. In che modo il corpo gestisce la carenza idrica I segnali che il corpo manda quando ha veramente sete sono asma, allergie, ipertensione, diabete dell’adulto e malattie autoimmuni. Tutti sono prodotti dalla disidratazione. Gli alveoli hanno bisogno di acqua. Quando inspirate, risucchiate l’acqua dalla periferia agli alveoli, e queste goccioline d’acqua microscopiche, unendosi, creano una tensione superficiale. La tensione superficiale è un tipo di tensione molto potente: produce la costrizione che sfruttiamo per fare uscire l’aria dagli alveoli. La respirazione dipende dall’acqua, ed è per questo che l’asma è un segno di disidratazione: per preservare l’acqua, l’istamina fa contrarre i bronchioli, stimola direttamente e indirettamente la formazione del muco e ostruisce i bronchi. Dato che gli alveoli sono membrane molto delicate, non si devono seccare. Ogni 24 ore, solo con la respirazione, perdiamo circa un litro d’acqua. Se la persona, che respira costantemente, non dispone di acqua per sostituire quella persa, gli alveoli diventano fragili e si spezzano. È così che si crea la fibrosi cistica. Per evitare che questo accada, la Natura fa in modo che la persona smetta di respirare. Purtroppo, noi medici non l’abbiamo mai capito. Oggi ci sono 17 milioni di asmatici in America, e in Gran Bretagna e altrove la proporzione è la stessa. Eppure, tutte queste persone potrebbero alleviare l’asma molto facilmente aumentando l’assunzione di acqua... » shop.nexusedizioni.it

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Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine. Kahlil Gibran

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