Broadcast & Production - Numero 6/2013

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O&R

Fig. 5A

Fig. 5B

Fig. 5C

Fig. 6A

Fig. 6B

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lori di tutti i parametri in Fig. 5B), anzi è l’ennesima dimostrazione di come lo spettro di un segnale digitale a banda larga dica solo una parte della verità. specie se, come nel nostro caso (Fig. 5A), ci siamo “aiutati” impostando una scala di soli 2 dB per divisione. Nella risposta ad impulso di questo canale vediamo chiaramente tre trasmettitori (Fig. 5C), e potremmo azzardare che quello più vicino a noi (il “pre-eco” a una ventina di chilometri “più vicino” del segnale principale) abbia una potenza sensibilmente inferiore rispetto al trasmettitore principale. Per quanto una antenna di misura sia molto direttiva, e quindi discrimini con decisione segnali che pervengono da direzioni diverse da quella di puntamento, va ricordato che ci troviamo in mezzo al mare: quindi tutti i contributi sFN che riceviamo possono provenire solo dalla costa, soprattutto se ci stiamo focalizzando su quello che arriva dalla distanza minore. Praticamente perfetto, invece il canale 39 (Fig. 6A), pur se trasmesso con un code rate lievemente più aggressivo (3/4) di quanto visto nei casi precedenti, e a dire il vero non previsto in letteratura fra quelli adatti alla modalità sFN. il Ber prima di Viterbi (sempre Fig. 6A) è dell’ordine del 10-7, a prova di tutto. semmai, il fatto che fra Ber prima e dopo Viterbi vi sia solo una decade di differenza lascerebbe pensare ad una distribuzione dei (pochi) errori non del tutto favorevole. La cosa curiosa è che, nonostante un mer vicino ai 37 dB (ricordiamo che il tipico valore soglia di capitolato era fino a pochi anni fa pari al massimo a 35 dB, ma misurato all’uscita della macchina, non in area di servizio), il segnale sul canale 39 avrà alla fine più errori del segnale sul canale 26 (si veda il tasso di errore dopo Viterbi in Fig. 4A), nonostante quest’ultimo avesse un mer pari a 27 dB circa, cioè dieci di meno. Pulitissima in ogni caso la risposta ad impulso (Fig. 6B). in navigazione, dalle parti di Livorno, ritroviamo il segnale dVB-t2 di europa7 (Fig. 7A), che nonostante un andamento dello spettro non proprio ottimale fa registrare parametri di ricezione di assoluto favore. europa7 sta trasmettendo in QPsK, e la costellazione ruotata ha il caratteristico andamento visibile in Fig. 7B. in ogni caso, sono due anni che proviamo a trovare una condizione in cui le trasmissioni televisive in standard dVB-t mostrino la corda (pardon, la scotta), ma di fatto non ci siamo ancora riusciti. il dato assume maggiore rilevanza se pensate che ogni volta ci siamo messi nelle condizioni di ricezione più possibile diverse da quelle che il progettista ragionevolmente considera. in questa avventura, in particolare, il dato di fatto è che l'antenna si è venuta a trovare a circa un metro dall'acqua: una distanza

BroAdcAst & ProductioN • dicemBre/geNNAio 2014


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