Broadcast & Production - Numero 5/2013

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Anno XV - Numero 5 - Ottobre/Novembre 2013

more than partners... E D I Z I O N E I TA L I A N A D I R A D I O W O R L D & T V T E C H N O L O G Y

ZAMMÙ E LA MULTICANALITÀ

Sommario

On line, on air e anche Tv

NEWS Sedicom SMPTE

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TV IMPOSSIBILI pag.10 FILMMAKERS

pag.14

DIGITAL RADIO pag.16 WEB TV pag. III WEB RADIO pag. VI

REPORT FIERE Aziende al RTVF pag.18 IBC2013 1a p.

pag.50

IN WE SERTO PRO BCAS T D AUT UCTI & UNN ON O

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16TH ANNUAL

8000+ ATTENDEES

300+ VISIONARY SPEAKERS

350+ 12-14 NOVEMBER 2013 CTICC CAPE TOWN SOUTH AFRICA

EXHIBITORS

100+ COUNTRIES REPRESENTED

BUILDING AFRICA’S DIGITAL ECONOMY TECHNOLOGIES, MODELS & SERVICES FOR A DATA-CENTRIC WORLD NEW

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HEAR FROM LEADERS FROM THE TELECOMS, MEDIA & ICT ECOSYSTEM Marc Rennard EVP, Africa, Middle East & Asia Orange

Romeo Kumalo Chief Operating Officer: International Business Vodacom Group

Lulama Mokhobo Group CEO SABC

Jason Njoko CEO Iroko

Essa Al Haddad Group CEO for Africa Etisalat Group

Jason Bigler Director, Product Management Google, USA

Irene Charnley Group CEO Smile

Nicola D’Elia Growth Manager Africa facebook

FREE ATTENDANCE FOR OPERATORS, CIOs CIOs, BROADCASTERS & APP DEVELOPERS 2013 Sponsors: Headline Sponsor

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Sedicom: consolidata esperienza per sfide future! Sedicom, da Gennaio 2013, ha acquisito il ramo d'azienda Vector che dal 1986 è operativo nel settore della produzione e distribuzione di soluzioni software, basate sulla modellazione solida del territorio, per la simulazione e progettazione radioelettrica. La spinta derivata dalla nuova proprietà ha stimolato l’innovazione dei prodotti software e la creatività del gruppo di tecnici specializzati, che sotto questo nuovo fervore, continua a dare il massimo impegno per arricchire e perfezionare il portfolio dei prodotti.

WinRPT La suite di prodotti WinRPT si presenta sul mercato come una soluzione all-in-one in grado di soddisfare il ciclo completo di vita di una rete: dal network design alla fase di ottimizzazione di una rete microwave, puntomultipunto, broadcast, banda larga consentendo inoltre la valutazione in contemporanea dell’impatto ambientale sul territorio. Dopo l’Editor 3D che ha confermato la gestione assolutamente semplice e immediata dei sistemi radianti in diffusione, l'implementazione delle nuove tecnologie tra cui DVBT/T2, ISDB-T/Tb, la gestione dei sistemi PMR, delle stazioni terrene per collegamenti satellitari, è stato in ultimo rilasciato il modulo Archivio e Gestione delle Misure, che rivoluziona il modo di utilizzare le proprie campagne di misura. L’utente infatti importa

le misure da qualunque file di output di uno strumento di misura presente in commercio e archivia i valori misurati su campo organizzandoli per regione, data, frequenza, trasmettitore di riferimento. I valori divengono così visualizzabili nell’ambiente GIS proprietario e quindi fruibili per le analisi di simulazione. La possibilità di confrontare i punti misurati con

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i valori simulati dal tool garantisce analisi ottimizzate e una maggiore affidabilità delle previsioni.

WebRPT Implementata con lo scopo di facilitare il lavoro del project manager, l’applicazione WebRPT, esterna al tool di simulazione WinRPT con cui condivide unicamente il database, consente di accedere ai dati radioelettrici archiviati dai progettisti. Senza una conoscenza approfondita del tool di simulazione, diventa allora intuitivo poter visualizzare la rete puntopunto, multipunto, di diffusione, direttamente su Google Maps, in forma di elenco su file Excel, o addirittura effettuare analisi statistiche generando report dettagliati che descrivono l’evoluzione storica di una rete nel tempo. Multi-thread e multi-core presenti nell’architettura del sistema, permettono inoltre di sfruttare appieno le caratteristiche delle nuove macchine e massimizzare l’efficienza degli algoritmi di calcolo. Per ulteriori informazioni: www.sedicomtech.it, oppure scrivete a sales@sedicomtech.it &

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Le nuove frontiere del coinvolgimento degli spettatori Fra le ricorrenze diventate ormai una importante consuetudine al RadioTV Forum di Aeranti-Corallo ricordiamo anche il prestigioso appuntamento con il Seminario sulle Tecnologie Emergenti della SMPTE (Society of Motion Picture and Television Engineers), che quest’anno si è focalizzato sui modi e sulle tendenze in atto per mettere in primo piano il coinvolgimento dello spettatore Questo Seminario è un appuntamento tecnico di eccezionale rilievo, nato sull’onda dell’iniziativa internazionale “SMPTE Forum on Emerging Media Technologies”. Il Seminario SMPTE di Roma, giunto alla sua quinta edizione anche grazie al grande successo riscosso negli anni precedenti, è stato ospitato anche quest’anno presso la Sala Zurbaran del Radio TV Forum. Fondata nel 1916 a Washington con il nome di SMPE (Society of Motion Picture Engineers) e come associazione di tecnici atti a coordinare la standardizzazione di apparati e processi della nascente industria cinematografica, nel 1950 fu adottata la denominazione attuale, e venne aggiunta la “T” di “Television” per estendere l’ambito di interesse alle emergenti tecnologie televisive. Protagonista di ogni evoluzione della tecnologia cine-televisiva con il ruolo tipico del pioniere, la SMPTE ha iniziato ad occuparsi di alta definizione televisiva nel 1977, e nel 1997 ha adottato un nuovo simbolo per significare la propria apertura ed il proprio interesse per le tecnologie multimediali, quando ai più non era ancora noto nemmeno il significato di questa parola. Logico quindi che un appuntamento della SMPTE sullo specifico tema delle tecnologie emergenti eserciti un grande richiamo sugli appassionati e sugli addetti ai lavori. Un giusto plauso va alla scelta della SMPTE di aver consentito a tutti gli interessati la possibilità di registrarsi e quindi accedere ad un evento dove il profilo dei relatori ed il livello degli interventi era elevatissimo, tipico degli incontri “chiusi”, organizzati a beneficio di una ristretta cerchia di addetti ai lavori. Seguendo l’evoluzione tecnologica, l’attenzione del mercato si è gradatamente spostata negli anni da temi (come quelli dell’alta definizione e del cinema digitale) ormai tecnicamente consolidati a temi più avanzati, come la riproduzione tridimensionale delle immagini in movimento (stereoscopia e 3D) e la possibilità di ricevere contenuti audiovisivi in movimento, anche attraverso il web, vera nuova e sconfinata frontiera nel mondo della comunicazione della quale è oggi possibile intuire solo l’inizio. Piuttosto che darvi conto in forma sinottica della successione dei diversi contributi, trattando ciascuno di essi come una istanza a sé stante, preferiamo presentarvi la (nostra, personalissima) visione d’insieme che abbiamo colto nel seguire 4 B R O A D C A S T

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l’intero evento: riteniamo infatti che, in ultima analisi, i contributi presentati fossero in realtà tessere distinte di un unico mosaico. Che abbiamo provato a ricostruire per voi. Come negli anni scorsi, il Seminario di Roma si proponeva come punto di incontro di tecnici ed esperti del vasto mondo dei media, presentando agli intervenuti i punti di vista dei principali broadcaster italiani, di esperti del settore, e stimolando inoltre la discussione ed il condivisione di informazioni fra i partecipanti al fine di coprire i sempre più numerosi temi che le tecnologie emergenti propongono al mondo della comunicazione in generale e della televisione nello specifico. Queste tecnologie, che ci accompagnano da oltre cinquant’anni, hanno profondamente caratterizzato gli ultimi decenni e stanno assumendo nel nostro tempo un ruolo multiforme, non solo dal punto di vista strettamente tecnico, ma anche da quello sociale, con la progressiva evoluzione del ruolo che i sistemi di intrattenimento audiovisivi hanno rivestito nella nostra società. Stimolato dai progressi sempre più vigorosi della microelettronica, il passaggio alla tecnica numerica ha profondamente marcato il cinema e la televisione, con l’evoluzione dalla televisione a colori a quella ad alta definizione e, sull’onda di tali successi, al Cinema Digitale e all’Ultra High Definition. Formati sempre più ricchi di informazioni (pixel, bit di campionamento colore, cadenza di ripresa, ...) richiedono una quantità di banda in crescita sempre più esponenziale, chiamando quindi la tecnica a concepire strumenti di compatibilizzazione delle

richieste di trasporto con i limiti fisici dei canali realmente disponibili. Diciamo “compatibilizzazione” e non “compressione”, ché questo secondo termine potrebbe suonare riduttivo. Per molto tempo il concetto di “compressione” di un segnale è stato associato anche visivamente ad una certa “povertà” dell’immagine resa sul dispositivo di fruizione. Si “comprime” perché non c’è spazio a sufficienza, come i panni in una valigia colpevoli di ingombrare oltre il volume disponibile: all’arrivo li troveremo un po’ gualciti, ma intanto siamo riusciti a trasportarli, eppoi, suvvia, la conseguente stazzonatura complessiva degli abiti è tutto sommato accettabile. Ecco, su questo “accettabile” si sono giocati parecchi fra i peggiori equivoci del passato, alcuni anche in dubbia fede (paladini dell’IP everywhere in testa). Cosa significa “accettabile”? Per essere visto su uno schermo da 14 pollici, da 29, da 40, da 50? Per essere “visto” da una persona girata di schiena intenta a svolgere faccende magari domestiche? Dalla famiglia seduta a tavola per come il canonico telegiornale dell’ora di cena? Da una persona in relax sul proprio divano in un ambiente con luce attenuata? Probabilmente nessuno di questi casi. Troppe volte si è definito “accettabile” quello che, semplicemente, faceva comodo. E quindi, per la prima volta la tecnologia ha dato l’impressione di andare avanti per fare un passo indietro. Non ci si è preoccupati di dare ai cittadini una televisione “migliore”: troppo spesso ci si è concentrati sul dargli una televisione “tollerabile”. Perché le

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Suono incredibile

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Ciascun altoparlante include un subwoofer per un suono incredibile! Ascoltate la ricchezza del vostro audio in una piccola unità da rack!

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Monitoraggio Avanzato HDMI Ottenete il miglior monitoraggio HDMI di output che supporta l’Ultra HD! Connettetevi a proiettori video o ad un grande schermo TV!

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Avanzato 6G-SDI e Ultra HD Blackmagic Audio Monitor supporta SD, HD e la più recente risoluzione video 4K Ultra HD tramite l’ingresso di alta qualità 6G-SDI con connessione HDMI 4K in uscita a display e proiettori HD e Ultra HD 4K. È possibile monitorare l’audio da uno qualsiasi dei 16 canali audio sull’ingresso 6G-SDI. 6G-SDI è quattro volte più veloce del normale HD-SDI in modo da permettere risoluzioni di immagine quattro volte maggiore di un HD! Questo significa che si ottiene la più avanzata tecnologia a prova di futuro! Piu Connessioni Audio e Video Blackmagic Audio Monitor dispone di due ingressi audio professionali, nonché ingressi video con tecnologia all’avanguardia tra cui ingresso 6G-SDI con uscita loop, HDMI 4K output per monitoraggio, audio analogico bilanciato XLR , audio bilanciato AES/EBU e ingressi audio HiFi consumer. Solo Blackmagic Monitor Audio ha tutti gli ingressi necessari per il monitoraggio video e audio!

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frequenze servono ad altri (beninteso chiari benefattori mossi da spirito filantropico), perché così ci “stanno” più canali, perché sennò l’uplink costa troppo, perché così trasmetto più televendite, perché devo montare un sorgente HD con un live SD e una clip a 15 fotogrammi al secondo da ri-scalare e ri-proporzionare. Eccetera. E non stiamo pensando solo alle emittenti ed ai produttori di contenuti che devono fare i conti con mezzi cronicamente ridotti. Forse qualcuno si ricorderà il 2006. Olimpiadi invernali di Torino, primi esperimenti di broadcasting HD live in Italia. Non tutte le venue di gara disponevano di un sistema di ripresa HD, per cui il canale appositamente realizzato da Rai per trasmettere le Olimpiadi in HD era costretto a diffondere contenuti nativi in SD e poi “upconvertiti”.Per un esperimento era una cosa normale, e anzi è stato meritorio avere consentito a tutti quelli che erano dotati di uno schermo adatto di rilevare le differenze strabilianti fra un segnale ripreso in HD e uno ripreso in SD e poi “upconvertito”, pure con le apparecchiature professionali di cui può disporre una azienda come Rai. Quell’esperimento avrebbe dovuto insegnare a tutti la lezione: l’HD “cattiva” è il peggiore nemico dell’HD. Non servì a nulla. Purtroppo gli (invero scarsi) canali HD per troppe volte sono serviti a diffondere i “soliti” contenuti SD, dopo averli fatti appositamente “lievitare”. Canali premium a parte, se a distanza di sette anni l’HD in Italia è ancora una mosca bianca, lo dobbiamo anche a questo uso improprio di una opportunità che non abbiamo saputo cogliere. Al pubblico generalista non è venuto l’appetito per l’HD, cioè il mercato non ha masterizzato i presupposti per creare una domanda, anche a causa di chi, da pioniere, aveva iniziato a trasmettere immagini “più grandi”. Purtroppo a volte di HD c’era solo il numero di pixel. Ecco perché speriamo ora di poter dire addio al concetto di “compressione” per passare a quello di “compatibilizzazione delle richieste di trasporto con i canali fisici disponibili”. Perché gli operatori e dei diversi soggetti sul mercato (produttori di televisori inclusi), hanno imparato a proprie spese la lezione sulla “user experience”, che se è di livello adeguato, paga. Come hanno ben dimostrato i produttori di telefonini e tablet PC. La loro attenzione si sta sempre più concentrando sul trovare nuovi modi per attirare, fidelizzare l’ascoltatore, regalandogli momenti di intenso piacere, di autocompiacimento e scariche di adrenalina al solo trovarsi nei pressi di un dispositivo ricevente. A cominciare dal “look and feel” del medesimo. Solo a prima vista si potrebbe pensare che non importa il contenuto, importa solo quello che lo spettatore prova nel fruirlo. Abbiamo parlato di video, ma l’audio non è certo meno importante. Alla transizione verso l’era della digitalizzazione, la acquisizione e la

riproduzione di suoni sono arrivate con un certo anticipo rispetto, e hanno sicuramente pagato un prezzo maggiore in termini dell’accoglienza da parte degli addetti ai lavori. Formati non compressi a parte (con l’eccezione dei puristi, vedi l’eterna disputa CD/disco di vinile), l’indubbia comodità si associava ad una resa in riproduzione che da molti era considerata non soddisfacente. C’era indubbiamente del vero: le tecniche di compressione secondo maschera psicoacustica sono sbarcate nel mondo dell’audio quando mancavano sia la necessaria esperienza nel predisporre e nel valutare i risultati, che un hardware commerciale in grado di mettere a disposizione una potenza di calcolo adeguata (stiamo parlando della fine degli anni ‘80). Il risultato è che molti rimasero delusi. Ci volle l’avvento dei sistemi Surround, domestici e da sala cinematografica, insieme ad una disponibilità di contenuti adeguata, per rimettere l’audio al centro dell’esperienza di visione. Il risultato fu ottenuto grazie ai processori digitali di suono, che centrarono l’obiettivo perché non cercavano di fare in modo diverso la stessa cosa che prima si faceva in modo differente (come registrare un mini-disc invece di una cassetta): facevano invece una cosa nuova, che prima non era possibile fare, e per la quale mancavano quindi dati oggettivi di riscontro. L’orecchio umano è uno strumento molto più vigile ed attento di quanto si possa immaginare: è l’unico dei cinque sensi che non riposa mani, e ad esso è affidata la possibilità di autodifesa di tutti gli esseri animati: un rumore nel sonno sveglia, e permette di sfuggire ai predatori. L’orecchio arriva con immediatezza al livello ancestrale, e la parte dell’encefalo preposta all’elaborazione di queste informazioni è in grado di cogliere livelli di sfumature che quella preposta ai coni ed ai bastoncelli dell’occhio umano non si può nemmeno immaginare. A cominciare dalla risoluzione spaziale, che per l’udito è perfettamente sferica, quindi anche dietro, sopra e sotto di noi. Alla ricerca quindi di un coinvolgimento e di una sensazione di realismo sempre maggiori, le ricerche nel settore dell’audio si stanno spingendo verso una dimensione che ricordi il più possibile il modello sferico di sensibilità dell’udito umano. Le direzioni principali di ricerca sono due: la quarta dimensione del suono e il formato di riproduzione. Per “quarta dimensione” si intende il poter disporre di più piani sovrapposti di emissione. Anche un sistema Surround, che prevede svariati



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diffusori posizionati davanti, dietro ed ai lati dell’ascoltatore, non è in grado di restituire con proprietà il messaggio sonoro che, in condizioni reali, arriverebbe all’ascoltatore ad esempio da sorgenti poste più in alto (o sensibilmente più in alto) rispetto all’ascoltatore stesso: il passaggio di un aereo, un rumore che proviene dal tetto di una casa, l’organo di una cattedrale gotica. Sistemi che prevedono uno o due “giri” di diffusori collocati sopra la testa dell’ascoltatore (sempre collocati davanti, dietro e ai lati dello stesso) possono fare una differenza impressionante. Anche se ci rendiamo conto che l’unico modo per comprendere fino in fondo questa affermazione è provare di persona, ad esempio un 22.2. Per quanto riguarda invece il formato di riproduzione, la tendenza è migrare dal modello “a canali” (stereofonico, 5.1, 7.2, ...) che impongono a chi produce contenuti di utilizzare sempre un numero ed una posizione precisi e vincolati di canali, al modello “a oggetti”. Un ”audio object” è composto da un flusso digitale (in sostanza un multiplex dell’intero contenuto sonoro disponibile) e dai relativi metadati, che costituiscono la “mappatura” dell’emissione. In fase di riproduzione, i metadati indicano quali contenuti riprodurre e da quale posizione. Un impianto di riproduzione può essere così realmente “universale”, nel senso che ha la potenzialità di riprodurre audio in qualunque configurazione spaziale sia stata decisa dal regista. La “user experience” è una alchimia di molti fattori, fra i quali, però, c’è sicuramente la piacevolezza visiva di quanto viene percepito. Ecco allora l’HD “vera” anche per i tablet (con contenuti su file), il 3D in casa che non sfonda perché, forse, ci si era preoccupati troppo di cosa avrebbe “visto” lo spettatore e troppo poco di cosa avrebbe “provato”, il 4K invece che fa “wow!”, ed è tutto lì, in quella espressione che tipicamente sfugge a chi ci si trova davanti: lo abbiamo notato varie volte, e ci è venuto naturale pensare al modo in cui è stato deciso il nome per una automobile entrata nella leggenda: la Lamborghini Countach, unica anche in questo. C’è ancora un “se” da risolvere, ma “se” la disponibilità di contenuti sarà di livello adeguato, il 4K sfonderà. Ne siamo sicuri.

L’ing. Franco Visintin premiato dall'ing. Alfredo Bartelletti alle frontiere più recenti. Ma è stata una introduzione diversa dal solito: in vista dell’Assemblea Annuale di SMPTE Italy Section, l'ing. Visintin, già Presidente, ha ringraziato per la fiducia che l'assemblea sarebbe stata pronta a confermargli di nuovo, ma ha ritenuto che fosse venuto il tempo di un avvicendamento: ne raccoglie l'impegnativo testimone l'ing. Alfredo Bartelletti (di BLT Italia), già Segretario e Tesoriere della stessa Italy Section, ruolo che verrà ora assunto dall'ing. Aldo Scotti (Rai Way).Bartelletti ha ringraziato per la fiducia, ma ha aggiunto: "Credo però che l'apporto dell'ing. Visintin sia qualcosa di cui nessuno di noi può fare a meno". E ha quindi annunciato la nomina di Franco Visintin a "Presidente Emerito", di SMPTE Italy, carica istituita appositamente per Visintin che, commosso, ha ricevuto da Bartelletti la targa celebrativa. Per la soddisfazione di tutti gli aderenti, il passaggio di testimone ai vertici della sezione italiana della SMPTE avviene fra due veri entusiasti del settore e della tecnologia. E l’ing. Scotti non è certo da meno. Grazie al contributo dei massimi esperti del settore, nel corso dell'appuntamento SMPTE di quest'anno (giunto alla quinta edizione) si è parlato: dei sistemi di compressione HEVC

(Marco Arena, Centro Ricerche ed Innovazione Tecnologica RAI), delle prospettive di allocazione e di utilizzo dello spettro elettromagnetico e di sistemi per la banda larga mobile 5G, la generazione successiva all'LTE, (Aldo Scotti, Head of the Technical Working Group di Broadcast Network Europe e direttore Innovazione, Certificazione e Sperimentazione Radioelettrica in Rai Way), delle sinergie in corso fra broadcast e broadband (Marco Pellegrinato, Direttore Ricerca e Progettazione Tecnica di Mediaset.), di loudness nella catena di produzione televisiva (Alessandro Travaglini, Technical Sound Supervisor alla FOX International Channels Italy), di tecnologie immersive nell’acquisizione e restituzione cinetelevisiva (Angelo D’Alessio, membro del Board of Editors della SMPTE). Post scriptum: tutti i modelli Lamborghini hanno un nome legato in qualche modo ai tori e al mondo delle corride. C'è però un’eccezione: la Lamborghini Countach, il cui nome riprende un'espressione in lingua piemontese che esprime stupore e meraviglia, che sembra sia stata pronunciata alla Carrozzeria Bertone (forse dallo stesso Nuccio Bertone) alla vista del primo prototipo della vettura.

Angelo D’Alessio

Aldo Scotti

E adesso, i titoli di coda Ha aperto i lavori, dando il benvenuto ai partecipanti, il Presidente della Italy Section della SMPTE (www.smpte.it), l’ing. Franco Visintin, cui il passare del tempo regala sempre più energia e sempre più entusiasmo. È una delle persone che hanno veramente costruito la televisione in Italia, e che (per fortuna di tutti) ancora oggi è mosso da una autentica passione per lo studio, la diffusione e la condivisione delle competenze più attuali e più avanzate, senza mai dimenticare il percorso che ha condotto la tecnica ad approdare

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LE TELEVISIONI IMPOSSIBILI ▲ ▲ ▲

a cura dell’Ing. Davide Moro*

Seconda stella a destra... Qualche lettore, dopo avere visto le foto della piscina e del beauty center della Cruise Barcelona ha pensato che ci fossimo disamorati delle sfide avventurose. Se anche voi avete avuto questo dubbio, non preoccupatevi: la vita comoda è durata poco La logistica delle diverse puntate di questa rubrica ha spesso comportato lunghi trasferimenti in auto per raggiungere le località base per le nostre escursioni. Di quelle lunghe ore molte telefonate di lavoro, immancabili, ma anche le lunghe e piacevoli chiacchierate fra compagni di avventura. Fra una parola e l’altra sono uscite molte cose, alcune interessanti, altre meno. Fatto sta che, molto tempo fa, venne fuori che uno di noi aveva la patente nautica. Uomo dalle mille risorse, Vincenzo Potertì: e mentre fioccavano le domande di rito sui trascorsi in mare del nostr’omo, quel dettaglio si parcheggiava in un angolino della memoria, pronto ad uscire al momento opportuno. Per farla breve, a fine agosto Vincenzo mi chiama: c’è da trasferire una barca dall’Elba a la Spezia, la facciamo?

Come dire di no? La barca in questione è di proprietà della Scuola Vela Utopia, di Milano. Nata trentacinque anni fa a Milano, la Una insolita posizione per l’antenna scuola si chiama così perché a quei tempi l’idea di rendere accessibile la navigazione a vela agli abitanti di Milano mantenendo costi grossa sweep orizzontale che può ruotare per tutto lo specchio di poppa alla portata di molte tasche sembrava un’utopia. Appunto. buttando letteralmente a mare tutto quanto incontra sul proprio È un monoscafo da 11 metri, e si chiama Luniblues. Al secolo, una First cammino. Per cui, nel sopralluogo di rito abbiamo deciso di collocare il 36.7 dei cantieri francesi Beneteau. Raccontano gli esperti che abbiamo treppiede nella dinette sottocoperta (lo spazio”living” della barca), davanti a noi un cavallo di razza nel rarefatto mondo della navigazione a facendo emergere il palo dal boccaporto (l’apertura sul ponte che mette vela d’altura. La carena è stata disegnata dal "mago" Bruce Farr, il piano di in comunicazione i locali interni con la coperta, cioè con l’esterno), e coperta è considerato funzionale e ben attrezzato, e in sintesi ci dicono regolandone l’altezza in modo che l’antenna di misura Aldena ALP che il First 36.7, nato per le competizioni, garantisce quel gusto dell'andare 1847710 venga a trovarsi poco sotto il boma, consentendone quindi la a vela precluso agli scafi da crociera pura, conservando però un buon completa manovrabilità. Il dato di fatto è che l'antenna si è venuta a livello di comfort. Non mancando di precisare che per comfort s'intende trovare a circa un metro dall'acqua: una distanza del medesimo ordine di non solo l'abitabilità degli interni, ma anche l'efficienza delle manovre, la grandezza della lunghezza d'onda dei segnali che saremmo andati a vivibilità della coperta e soprattutto il comportamento in acqua. Per sintonizzare. In più, mentre sulla Cruise Barcelona si viaggiava sull'olio, qui capirci, siamo sulla BMW degli undici metri a vela. E, sempre per dare vivremo in presa diretta ogni minima ondulazione o increspatura della un’idea, la superficie complessiva delle vele è di 78 metri quadrati: al netto superficie delle acque, con il risultato di modificare continuamente la dei muri, la superficie di un trilocale. Il percorso che dovremo compiere si posizione dell'antenna ricevente rispetto ad una superficie che possiamo sviluppa lungo quasi 200 chilometri in linea d’aria, ma ovviamente la rotta in prima ipotesi considerare come riflettente. In aggiunta, viste le quote in effettiva verrà scelta in base alle condizioni del mare e del meteo, e si gioco, la variazione di distanza sarà ogni volta “paragonabile” (in senso svilupperà inevitabilmente su una lunghezza maggiore. In ogni caso: a matematico) al valore assoluto della distanza stessa, complicando ancora parte l’indiscutibile sollucchero di fare una cosa del genere, perché in di più le cose. barca a vela, e perché proprio dall’Elba a La Spezia? Una generica barca di È difficile immaginare a priori se e come questo possa avere conseguenze dimensioni paragonabili alla “nostra” Luniblues permette di effettuare sulla ricezione, ma appunto eravamo curiosi di scoprirlo. E poi, perché misure ad una quota molto interessante: sulla Cruise Barcelona abbiamo proprio Elba-La Spezia? Nel viaggio verso Barcellona abbiamo visto che le onde elettromagnetiche dei segnali televisivi riescono a sperimentato la ricezione in allontanamento ed in avvicinamento alla “viaggiare” molto bene sulla superficie del mare, e il limite di copertura è terraferma, e quindi ai siti trasmittenti. dato dall’orizzonte ottico. Abbiamo verificato questo su una nave da Il percorso che ci apprestiamo a compiere è invece grossomodo decine di migliaia di tonnellate, e quindi a svariati metri di altezza dalla ortogonale a quello precedente, e percorre il mar Tirreno in direzione superficie dell’acqua. Sulla Luniblues, invece, dovremo necessariamente nord tenendo ragionevolmente costante la distanza dalla costa, perdipiù misurare a poche decine di centimetri dalla superficie dell’acqua, per infilandosi fra Corsica (cioè Francia) e Italia, in prossimità di quest'ultima. Il consentire la libera rotazione del boma. Il boma è la trave che sostiene la tragitto ideale per verificare sia eventuali problemi di ricezione causati da base della randa, una vela armata sull'albero principale, cui il boma è trasmettitori SFN in arrivo “fuori” intervallo di guardia (ad esempio dal fissato tramite uno snodo detto trozza che consente al boma di ponente ligure con propagazione troposferica), ma anche eventuali modificare il suo orientamento rispetto all'albero. In pratica, il boma è una segnali che riuscissero a viaggiare dalla Corsica fin sulle coste della Toscana 10 B R O A D C A S T

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e (con minore probabilità) della Liguria. Giusto per vedere se dalla Republique ci arriva qualcosa che non dovrebbe.

Issate le vele! La logistica stavolta è un po' più articolata del solito. Lasciamo Milano in auto, ma ovviamente l'auto non ci può seguire sulla Luniblues. Raggiungiamo La Spezia, e parcheggiamo proprio al porto, vicinissimi al punto dove approderemo fra un paio di giorni. Ci trasferiamo alla stazione ferroviaria a piedi, e giù in treno fino a Piombino. Da qui lasciamo la terraferma, e raggiungiamo l'Elba in aliscafo, fino a Cavo, all'estremità nord-orientale dell'isola. All’attracco di Cavo ci vengono a prendere in auto, e raggiungiamo così il Belvedere, dove si trova la base della scuola di vela Utopia. E qui, facciamo conoscenza con la nostra Luniblues. È venerdì sera, domattina dovremo partire all'alba. Prendiamo contatto con la barca e valutiamo come disporci al meglio, attrezzature di misura comprese. Vincenzo Potertì si occupa di verificare tutte le sicurezze della Luniblues. Su una barca a vela come questa significa verificare che i serbatoi dell’acqua e del gasolio (per il motore ausiliario) abbiano il “pieno”, le vele siano in ordine, le scotte (le corde che consentono di orientare le vele) correttamente filate (allentate), i giubbotti e le dotazioni di emergenza presenti ed efficaci. In mare tutto diventa due volte più difficile, per cui è necessario partire con la barca perfettamente in ordine e tutte le cose al proprio posto (in senso letterale). Io invece mi reco sul terrazzo della base e provo a verificare la ricezione in condizioni stazionarie, come per “fare la tara” a quello che troveremo strada facendo. L'attrezzatura che porteremo con noi vede al debutto il nuovo nato di casa Sefram: al posto del 7866 HD T2 che finora ci ha accompagnato ovunque, abbiamo con noi il nuovo super-tablet 7876. Alla possibilità di ricevere ed analizzare segnali praticamente di ogni tipo, il Sefram 7876

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unisce uno splendido schermo panoramico da dieci pollici, con una interfaccia touch screen estremamente pratica e reattiva in grado di controllare integralmente tutte le funzionalità dello strumento. Dispongo il treppiede e, come sempre, faccio per prima cosa la scansione completa della banda TV. Oriento l’antenna a occhio, verso Monte Serra (sulla Fig. 1A terraferma, la cima più elevata della provincia di Pisa e sede di importanti impianti trasmittenti), e avvio la scansione. Guardo i risultati, e la rifaccio: troppo strano quello che è venuto fuori. La seconda passata conferma i risultati della prima. Giudicate voi stessi, Fig. 1A. Quanti canali vedete con un

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LE TELEVISIONI IMPOSSIBILI ▲ ▲ ▲ MER superiore a 36? Uno, tre, cinque... Sono quattordici. I canali ricevibili sono trentatre, e praticamente tutti con valori buoni o ottimi. Niente male, per un puntamento fatto al volo. Vediamo più in dettaglio qualche caso specifico. Dedichiamo sempre volentieri spazio a Europa 7, che si conferma l’unico segnale DVB-T2 che possa essere ricevuto. Trasmette in Banda III, sui 198.500 MHz (Fig. 1B) con modulazione QPSK e 32.000 portanti. In condizioni stazionarie, è una scelta a prova di bomba: e il BER dopo correzione errori di 5 x 10-9 è lì a dimostrarlo. La tipica costellazione ruotata, con modulazione QPSK ha un aspetto curioso (Fig. 1C). Curioso anche l’andamento dello spettro del segnale ricevibile sul canale 25 (Fig. 2A), anche se in pratica il BER non ne risente molto (dell’ordine di 10-8). Il MER per portante (Fig. 2B) conferma l’andamento tormentato di questo segnale. Sul canale 46 vediamo la conferma del fatto che gli echi non fanno necessariamente male: la risposta ad impulso appare piuttosto tormentata (Fig. 3A), ma nonostante un MER non ottimale (24 dB, Fig. 3B) la misura del BER sfoggia un valore a tutta prova (minore di 10-9). Non ci stancheremo mai di sottolineare come la misura del MER in area di servizio non permette di trarre alcuna conclusione né sulla effettiva ricevibilità né tantomeno sulla resilienza di un segnale. Proviamo a vedere se, modificando il puntamento dell’antenna, riusciamo a variare il trasmettitore principale cui si aggancia lo strumento. Come prima cosa serve un segnale su cui è ben visibile il contributo di almeno due trasmettitori, con intensità comparabile. Troviamo un buon esempio al canale 26: come si vede dalla risposta ad impulso (Fig. 4A) col puntamento corrente stiamo ricevendo il contributo di due trasmettitori distinti, entrambi in buona visibilità ottica, senza montagne o altri ostacoli naturali accostati o comunque prossimi al “cammino” principale. Si può notare infatti che la “coda” di entrambi i segnali presenta una notevole pulizia, con il profilo degli echi rapidamente digradante. Il trasmettitore “agganciato” diffonde il CellID, in questo caso pari a 2879 (lasciamo perdere la codifica esadecimale...). Ruotando opportunamente l’antenna, ad un certo punto avviene il “salto”, e il profilo degli echi si presenta come in Fig. 4B: il segnale che prima arrivava a t=0 viene ora visto come un pre-eco, la sua coda si è leggermente sporcata a conferma di un puntamento che, ora, non è più ottimizzato su quest’ultimo impianto, e lo strumento ha agganciato l’impianto con CellID 2982. Siamo ormai al tramonto. Tutto intorno si sta facendo buio. La voce dei compagni di avventura mi richiama a bordo. Domani mattina partiremo letteralmente all’alba. Si spengono le luci a bordo della Luniblues. Ci attendono due giorni che, lo scopriremo poi, si riveleranno antitetici, come il sole e la luna. Vi diamo solo una piccola anticipazione, un dettaglio del tracciato GPS che potete vedere nella Fig. 5. Se qualcuno pensa che una straorzata sia una bibita gigantesca, beh… avrà modo di ricredersi!

Fig. 1B

Fig. 1C

Fig. 2A

Fig. 2B

“Televisioni Impossibili" è un progetto di Davide Moro, realizzato in collaborazione con Delo Instruments per gli strumenti di misura e con Telecomunicazioni Aldena per le antenne. Fig. 3A 12 B R O A D C A S T

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Fig. 3B

Fig. 4B

Fig. 4A

Fig. 5

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FILMMAKERS ▲ ▲ ▲

a cura di Enrico Ventrice*

Grande... e non per caso! Ho conosciuto Alessandro Grande per caso. Ad oggi è il primo, tra tutti i filmmaker protagonisti di questa rubrica, a non aver ancora partecipato a The 48 Hour Film Project, ma in qualche modo vi è entrato in contatto... Alessandro infatti, oltre ad essere un regista e produttore, è socio fondatore della GEM Produzioni, una società di management musicale che durante il tour legato al programma “Tutto in 48 ore”, basato sul celebre concorso internazionale, si è occupata della gestione delle band che hanno suonato dal vivo. Qualche mese dopo il programma, ho incontrato per caso Alessandro al Magna Graecia Film Festival di Gianvito Casadonte, dove veniva proiettato il suo corto “In my prison”. É stato proprio in quella circostanza che ho scoperto che, oltre ad essere un bravo music manager e organizzatore, è anche un ottimo autore e regista, con un curriculum di tutto rispetto alle spalle, nonostante la giovane età. Ad agosto di quest’anno, pur non avendolo incontrato personalmente, mi sono nuovamente imbattuto in un suo lavoro: ho accompagnato un mio amico filmmaker ad un altro festival di cortometraggi e ho scoperto, ancora una volta per caso, che uno dei vincitori era proprio Alessandro Grande con il corto “Margherita”. Non potevo non saperne di più...

moderna del cortometraggio “La sequenza del fiore di carta” di Pasolini. In “Torno subito” tocca il dramma dell’incidente stradale. Il nome di Alessandro inizia a circolare fin da subito nel circuito del cinema indipendente, tanto che “In my prison”, cortometraggio del 2010, viene presentato al Roma Fiction Fest, ottenendo poi oltre 100 selezioni ufficiali in tutto il mondo e oltre 40 riconoscimenti, tra i quali il premio Amnesty International, il premio Corto e Cultura Fandango Film e il premio del pubblico al Tokyo Film Festival, in Giappone. Ha rappresentato inoltre l’Italia nei maggiori festival internazionali: Jordan Film Fest (Giordania), Cyprus Film Fest (Cipro), Detmold International Short Film Fest (Germania), Budapest Film Fest (Ungheria), 24fps Film Festival (Texas), La Boca del Lobo (Spagna), Thess Short Film Fest (Grecia), The Eko Film Fest (Malesia) e molti altri. “Abbattere le barriere linguistiche, culturali e sociali, raccontando anche una storia di pochi minuti, è una soddisfazione grandissima per chi questa stessa storia l'ha vista nascere e crescere dentro di se. Questi sono i momenti che mi appagano maggiormente - afferma Alessandro Grande-, sapere che anche dall'altra parte del mondo, riesco a raggiungere il cuore del pubblico”. Un successo planetario, puntualmente ripetuto con il suo ultimo cortometraggio, “Margerita” in distribuzione da giugno 2013. “Anche per questo lavoro, come per il precedente In My Prison, la critica ha speso bellissime parole - constata soddisfatto Alessandro -. Leggere le recensioni scritte da chi respira cinema da tanti anni, fa ben sperare

Una storia interessante Alessandro nasce a Catanzaro nel 1983. Dopo una laurea magistrale in Storia, Scienze e Tecniche dello Spettacolo, inizia a interessarsi a temi sociali, attraverso i primi lavori sperimentali. In “Fabietto Rispondi” tratta la colpevolezza dell’innocenza, visione

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e mi dà una consapevolezza maggiore per credere sempre di più nei miei mezzi”. Anche qui, grande successo di critica al Giffoni Film Festival, primo premio a Ischia e il solito giro del mondo: New York, Budapest, Marbella, Pakistan, Mumbai, Tolosa, Montreal, Isle of Wight, Ohio, Corinthia, Cipro, Seul, fino a rientrare nei primi sei classificati in California e al Canberra Short Film Festival in Australia. Ancora Alessandro Grande: “Breve o lunga che sia, una storia deve arrivare al cuore di ogni spettatore. Ultimamente mi è capitato di ricevere messaggi bellissimi da alcuni ragazzi coreani che hanno assistito alla proiezione di Margerita a Seul, durante uno degli eventi più importanti di tutta l'Asia, il Jecheon International Music & Film Festival, e questo mi ha ricordato quanto sia forte e potente il cinema”.

Margerita Il protagonista di Margerita è un giovane e abile borseggiatore rom, che affronta il suo primo furto in appartamento. Un’esperienza che gli cambierà la vita. Gli attori del corto, a parte Moni Ovadia e Francesca Valtorta, sono tutti non professionisti e sono soprattutto persone che vivono nei campi rom di Roma, dove sono state girate tra l'altro alcune scene. Spiega Grande: “L’idea nasce dalla voglia di raccontare una tematica attuale, da troppi anni al centro dell'opinione pubblica. Ammetto che dal punto di vista cinematografico non è stata ancora molto esplorata. E questo velo di mistero mi ha spinto ad avvicinarmi di più al mondo dei rom. Ho imparato a conoscere i loro pregi e i loro difetti, quelli di una popolazione che ancora oggi ha enormi difficoltà di integrazione sociale. Il risultato è quello di una favola nera raccontata, però, con leggerezza e autenticità”. Con questo corto viene ancora una volta confermata la sensibilità di Alessandro verso tematiche sociali che spesso sono al centro di un dibattito acceso, non solo a livello politico ma che coinvolge anche e soprattutto l’opinione pubblica. Una grande capacità autorale attraverso la quale ci offre uno spunto interessante di analisi e di riflessione, scavando in profondità, mettendo a nudo le paure e i pregiudizi dello spettatore, per poi stupirlo con un finale morbido, inaspettato. Lo aveva fatto anche con In my prison, affrontando il tema scottante della carcerazione, con il solito finale commovente, pregno di poesia.

Digitale, no problem

* Dal 2007 ad oggi ha curato le ultime 5 edizioni italiane di “The 48 Hour Film Project”, una competizione internazionale di filmmaking che gli ha dato la possibilità di scoprire il talento di centinaia di giovani professionisti della macchina da presa. Nel 2012 è diventato un programma per Rai5: “Tutto in 48 ore”. In questa rubrica Enrico Ventrice presenta i progetti, realizzati o in corso di realizzazione, di alcuni dei migliori filmmaker che ho avuto la fortuna di incontrare, cercando di capire come lavorano e cosa succede nel mondo della produzione cinematografica indipendente in Italia. Per contatti: enrico.ventrice@gmail.com

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La forza della scrittura e della messa in scena è sostenuta anche dalla bellezza delle immagini. Alessandro è molto attento e pulito tecnicamente, il suo stile cattura immediatamente l’attenzione dello spettatore, grazie anche alla sapiente fotografia di Francesco di Pierro, presente in tutti e due i suoi cortometraggi di maggior successo, girati entrambi in digitale. “Nel 2010, prima che esplodesse il mito, ho utilizzato la Canon 5d,

una macchina fotografica con obiettivi cinematografici che addirittura negli Stati Uniti veniva utilizzata per riprese di lungometraggi con distribuzione internazionale nelle sale”. Alessandro è in ottima compagnia oltre che un precursore di nuove tendenze, visto che questa camera è diventata ormai un punto di riferimento stabile per tutti i filmmaker indipendenti costantemente alle prese con problemi di budget. L'ultimo lavoro invece è stato girato con una Red One. “Oggi il digitale riesce a raggiungere dei livelli ottimi, non facendo rimpiangere la pellicola. E riesce a competere a livello internazionale ottenendo anche ottimi risultati. Come ad esempio è il caso del lungometraggio “C'era una volta in Anatolia”, vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2011. E' stato girato interamente in digitale con la Sony F35”. Alessandro ha raggiunto una maturità tale che, a mio avviso, nonostante la sua giovane età, è già pronto per il grande salto: la sfida del lungometraggio non dovrebbe poi essere così lontana. E quando sarà, visti i successi delle opere precedenti, questa volta non sarà certo per caso!

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D I G I TA L R A D I O ▲ ▲ ▲

a cura di Andrea Borgnino*

Digitalradio: suono perfetto, ma poco chiaro Bene l’idea di valorizzare la crescente copertura DAB con un sito dedicato ad uso degli utenti finali. Peccato che contenga qualche tecnicismo di troppo e sia poco comprensibile da parte dell’utente medio Prima di iniziare a scrivere questa rubrica ho analizzato a fondo il nuovo sito www.digitalradio.it nato per diffondere il messaggio dell’attivazione, in alcune aree del nostro paese, del nuovo servizio di radiofonia digitale in Dab+. Suono perfetto, facilità di utilizzo e esperienza multimediale sono i pilastri della comunicazione web di questa nuova offerta radiofonica. Oltre a questo all’utente viene mostrata una mappa dell’Italia con la copertura del segnale in Dab+ dei diversi consorzi. Ed ecco che iniziano i problemi.. perché un utente “delle radio” dovrebbe conoscere i diversi consorzi che aggregano le radio e quindi vedere non una ma bensì tre mappe diverse? E poi che cosa significano Eurodab o ClubDab se non c’è neanche la lista delle emittenti che si possono ascoltare? Questo è il classico problema di tutte le tecnologie che vanno ad aggiornare qualcosa di già esistente come radio o come è stato per il digitale terrestre televisivo. Nella comunicazione prevale sempre la terminologia da ingegneri che serve difficile l’avvicinamento reale degli utenti a queste tecnologie. Sul sito poi manca qualsiasi informazione alla possibilità di ricevere nuove stazioni o nuove contenuti come se il passaggio alla radio digitale fosse solo legato alla piattaforma di diffusione e non alla possibilità di aprire nuovi spazi per nuovi editori. Se ci guardiamo intorno ci posso accorgere che alcuni prodotti editoriali “radiofonici” sono diventati di successo e così di successo che sono pure usciti dal mezzo radio per essere diffusi e venduti su altre piattaforme. Gli scaffali delle librerie sono oggi pieni di audiolibri realizzati con la stessa cura dei radiodrammi che ascoltavamo su Radio Rai. La versione audio di libri e racconti è un nuovo prodotto editoriale e se invece cerchiamo sulle nostre radio, digitali o analogiche, la troviamo solo su Radio3 o su Radio24. Nei digital store come Itunes invece diversi editori non radiofonici come National Geographic offrono contenuti audio in formato podcast, raggiungendo (e spesso superando) i risultati di molti editori radiofonici. Questo accade nel nostro paese ma ancora di più nei paesi di in lingua inglese che possono accedere ad una maggior offerta di prodotti. Non ultime le audio guide, per visitare musei, mostre oppure intere città: vero e proprio nuovo successo per i turisti che le scaricano da siti ufficiali o le comprano online negli negozi digitali come Google Play direttamente disponibili sui loro smartphone. Questi tre esempi di prodotti audio di qualità ci ricordano come nonostante viviamo in un contesto multimediale dove il video sembra farla da padrone ci sono ancora tantissimi spazio per i contenuti di solo “ascolto”. La radio digitale per avere successo deve riportare ascoltatori al mezzo radiofonico e per farlo 16 B R O A D C A S T

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non può avere come unico slogan attivo “Suono perfetto”. Oltre a questo bisogna usare al massimo le possibilità che la piattaforma di broadcast ci permette di usare e quindi diffondere, a costo zero contenuti di qualità. Non solo intrattenimento musicale ma anche prodotti di qualità che come abbiamo visto hanno trovato il loro gradimento nel pubblico digitale. Il passaggio al digitale ci permette poi di poter creare nuovi stazioni ad hoc per eventi ed usare la radio come uno vero e proprio strumento di servizio. Potrebbe essere il caso dell’evento Expo 2015 che prevede il passaggio sul territorio italiano di milioni di visitatori che potrebbero essere guidati e intrattenuti attraverso diversi canali digitali creati apposta per questo evento. Lo stesso vale per le nostre città d’arte che sono piene di turisti che ormai passano la giornata con l’auricolare per ascoltare la loro guida via radiolina perché non offrirgli un canale radio a loro dedicato con gli eventi, la storia del posto che stanno visitando. Certo ci sono i regolamenti Agcom che non sono flessibili, certo non è facile investire in nuovi prodotti in questo periodo di crisi, ma in fondo queste sono riflessioni per immaginare un futuro della radio analogica o digitale che sia.

* Radioamatore dal 1991, dal 2003 utilizza il nominativo IWØHK. L’attività principale è la radiotelegrafia e il radioascolto in onde corte e la sperimentazione del nuovo standard digitale DRM (Digital Radio Mondiale). Nel 2005 in onda su RadioTre con “Radio di confine”, programma dedicato al mondo delle radio "alternative". Oggi su Radio3 Rai tutti i giovedì alle 11.40 va in onda la rubrica “Interferenze” sul mondo della radio; è project manager delle webradio di Radio Rai.

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REPORT FIERE ▲ ▲ ▲

RADIOTV FORUM 2013 DI AERANTI-CORALLO

La rassegna delle Aziende in expo Come tradizione, pubblichiamo un esaustivo resoconto di quanto è stato presentato dalle aziende espositrici nel corso dell’edizione 2013 del RadioTv Forum di Aeranti-Corallo. Una carrellata di sicuro interesse che presenta soluzioni e proposte specificamente pensate per l’industria italiana del broadcasting. Ad uso di chi non c’era, ma anche come promemoria per i molti (oltre tremila) che hanno partecipato Michele Fazzalari

3D STORM - NEWTEK Come promesso l’anno scorso, finalmente presentato ufficialmente in Italia il Tricaster 8000. Il prodotto si caratterizza per una maggiore versatilità nell’uso del “virtual set” e accetta 4 fonti invece di 2. Questo consente di poter gestire indipendentemente fino a 4 soggetti da posizionare nel set virtuale. Inoltre è anche possibile inserire un set virtuale come fonte di un altro set virtuale. Molto interessante, il nuovo applicativo che consente l’istruzione di macro/automatismi utilizzabili durante la trasmissione. L’8000 consente inoltre l’utilizzo dell’hardware in configurazione back-up a “caldo” per la ridondanza completa di tutto il sistema. Nel mese di luglio è atteso un aggiornamento importante che riguarda la possibilità di utilizzare foto panoramiche; il che consente movimenti di camera più realistici e meno “piatti”.

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Come anticipato nell’anteprima RTVF, presentato in anteprima italiana Matrox Monarch HD: dispositivo che consente il live streaming HDMI e la codifica H.264 per editing e registrazione in qualità Blu-ray e che vede l’inizio della commercializzazione in Italia a partire dalla fine di giugno. Per eventi live Matrox VS4 + Telestream Wirecast con 8 ingressi SDI, registrazione completa degli 8 ingest e, tramite il software Wirecast, gestione della regia per lo streaming finale. Sempre in commercializzazione dalla fine di giugno di quest’anno, molto performante il sistema di distribuzione video e audio su IP Matrox Maevex: si tratta di un extender encoder/decoder via IP del segnale video HDMI 1080p60. L’aparato sostituisce i PC classici utilizzati fino ad ora con un piccolo device hardware “punto-punto”. Basato su piattaforma di codifica/decodifica H.264 dedicata, la Serie Maevex offre un sistema di estensione

Primo anno di presenza per il gruppo “ART Roma” al Radio TV Forum e 2 giorni davvero molto soddisfacenti per il direttore Max Poli: “Siamo davvero contenti – ha dichiarato – ci conoscevano già tanti operatori del settore, ma grazie a questo appuntamento abbiamo potuto ampliare il nostro portafoglio clienti e far conoscere i nostri servizi di formazione e consulenza per le radio a tanti altri operatori della comunicazione”. Molti sono stati gli ospiti della radiofonia allo stand dell’Accademia Radio Televisiva: da Marco Lolli di Radio 2 Rai a Gabriele Manzo di RTL 102.5, dagli editori di “Radio Centro Suono” Romina e Luigi Balducci a

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REPORT FIERE ▲ ▲ ▲

RADIOTV FORUM 2013 DI AERANTI-CORALLO

Fabio Magionami già Station Manager del gruppo RDS, solo per citarne alcuni. La formazione è fondamentale per la crescita delle emittenti, soprattutto per le realtà più piccole – continua Max Poli - in Europa si da molto spazio alla formazione per le aziende (in tutti i settori), mentre qui in Italia di solito si investe molto poco per la crescita del proprio personale”. Questa tendenza, per fortuna, sta invertendo la rotta. Sempre più editori comprendono l’importanza di stare al passo con i tempi, visto che il mondo della comunicazione è in continua evoluzione. Chi non si adegua rischia di rimanere fuori dai giochi. Formare ed aggiornare il proprio personale è fondamentale per stare al passo con i tempi e dunque proporre un prodotto sempre attento alle innovazioni tecnologiche ed ai nuovi modi di comunicare. “Formazione vuol dire crescita – conclude Poli - e la crescita delle piccole e medie emittenti è la “Mission” dell’ART”.

anche una a 12 canali). Tutti gli ingressi e le uscite della macchina sono bilanciati. Acuo 908 dispone di 4 ingressi microfonici bilanciati su connettori XLR con alimentazione phantom attivabile, 8 ingressi linea stereo bilanciati con connettori RJ-45, 2 ingressi digitali AES/EBU e 2 schede audio interne con connessione USB, equalizzazione digitale a tre bande su tutti gli ingressi, 2 ibribi telefonici integrati con equalizzatore parametrico e molte altre caratteristiche che rendono la macchina tra le più performanti attualmente sul mercato. Sviluppata di recente la partner-ship con l’americana Wheatstone Corp. per la distribuzione in esclusiva sul territorio italiano delle consolle digitali IP based e dei processori audio digitali.

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Di grande impatto il Video Server Versio “Channel in a Box” con automazioni on board per ingestion e playout. É inclusa anche la grafica e il Master Control Switch. Della californiana Telestream il software Vantage il più innovativo sistema nel suo genere per la creazione di work flow, l'analisi e la transcodifica. Converte formati e Multiscreen, dotato di Workflow management con analisi contestuale dei flussi video. Consente, partendo da una singola sorgente di preparare e produrre contenuti adatti a diversi formati video contemporaneamente (VOD, TV, Smartphone, Web). Per l’archivio legale il software Observer della Volicon è l’applicazione ideale per registrare allo stesso tempo un elevato numero di segnali video/audio e controllare i livelli di loudness mettendo a disposizione degli utenti il contenuto dei singoli canali sia in modalità Live che in modalità Review con funzioni di sincronizzazione fra diversi canali. Observer è in grado di gestire gli allarmi legati alla mancanza dei segnali in ingresso, sia audio che video, e notificare i comportamenti anomali via e-mail. In grado di esportare clip relative a precisi intervalli temporali può anche essere interfacciabile in tempo reali con i dati Auditel.

Molto interessante “Xlinx” di ON-AIR il nuovo sistema di soluzioni completo, integrato, affidabile, flessibile, economico per il collegamento (con un unico cavo) e la gestione a distanza delle Telecamere dalla regia. Il sistema viene introdotto nel mercato sfruttando una leva di marketing decisamente di grande appeal di questi tempi: il prezzo. I prodotti della linea XLINX infatti, a parità di caratteristiche tecniche, possono vantare livelli di prezzo del 50/75% inferiori alla diretta concorrenza. Xlinx è disponibile nelle versioni H: la più completa basata su un cavo ibrido rame/fibra; C: la più conveniente con cavo Multicore; B: la più economica per collegare una qualsiasi telecamera con uscite SD/HD-SDI alla regia; e, infine, P: la soluzione ideata per le telecamere brandeggiate.

AEV Presentata la nuova consolle on-air Acuo 908 interamente a controllo digitale per “una qualità che non ammette compromessi”. Il numero 8 rappresenta gli otto canali disponibili con doppio ingresso selezionabile (ma ne verrà presto presentata

ARD - ASSOCIAZIONE PER LA RADIOFONIA DIGITALE Le prove nel Trentino hanno coinvolto a tutto oggi 10 canali di Rai, 8 radio nazionali e 21 emittenti radio locali (delle circa 42 attive). L’emissione viene garantita da 4 multiplex in DAB+ ed è stato annunciato che entro la fine dell’anno dovrebbe partire la sperimentazione anche per l’Alto Adige per quello che riguarda l’aspetto delle vendite dei ricevitori in quasi tutti i negozi nella provincia di Trento sono presenti corner dove è possibile acquistare ricevitori digitali; Le vendite vanno bene e il target più attento all’acquisto sembra quello degli over 40. Nell’audizione AGCOM, ARD ha fatto presente la necessità di reperire nuove risorse in tema di frequenze disponibili per la

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radio digitale. Attualmente il Piano nazionale delle Frequenze (delibera AGCOM 300/10) mette a disposizione della Radio Digitale il canale 12 e due tra i canali 6, 7 e 10 per un totale di 12 blocchi, inoltre indica una possibile disponibilità di una porzione del canale 13 a seguito di negoziazioni tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Difesa (la conferenza di Costanza del 2007 ha definito la possibilità di utilizzare il canale 13 per il DAB, previo coordinamento internazionale). Il riassetto del sistema televisivo potrebbe rendere necessario destinare i canali 6 e 7 alla TV. ARD ha quindi proposto all’AGCOM di valutare la possibilità di destinare alla radio digitale il canale 13 nella sua interezza. Il canale 13 (230 – 240 MHz) dispone di 6 blocchi utili per la diffusione di altrettanti MUX. Gli ulteriori 4 blocchi potrebbero supplire alla perdita della disponibilità di uno tra i canali 6 e 7 che tornerebbe nelle disponibilità della TV. La delibera 664/09 stabilisce la destinazione di un blocco al Servizio Pubblico, 2 blocchi ai consorzi di network nazionali e fino ad 11 blocchi alle radio locali per un totale di 14 blocchi. Pertanto servirebbero almeno due blocchi sul canale 13 per pareggiare i conti. Nel frattempo, tutti i ricevitori oggi in vendita hanno incluso nella propria banda di ricezione anche il canale 13, come previsto sia nei profili del WorldDMB Forum che nel sistema di autocertificazione ARD.

AVID Dallo spirito di collaborazione che contraddistingue da sempre i rapporti di Avid con i Broadcaster nazionali, le Emittenti Televisive e i Canali Satellitari, nascono le tre soluzioni proposte quest’anno; soluzioni che rappresentano la risposta alla ricerca, da parte degli editori, di prodotti pratici e innovativi che possano facilitare e velocizzare il flusso di lavoro e delle notizie. Con NewsRoom Light Bundle i broadcaster possono accedere al profilo base dell'operatività di Avid iNews, (il sistema per il controllo newsroom, comunicazione e newscast, leader del mercato che permette di implementare un workflow completo della moderna produzione giornalistica, coprendo tutte le aree della filiera) e Avid News Cutter (il più veloce worklow “file-

based” attualmente disponibile ed una affidabile gestione dei contenuti multimediali) per il controllo e gestione delle notizie, ottimizzando i costi delle agenzie e migliorando l’efficienza della redazione. News Light Bundle è in grado di gestire la completa integrazione digitale della produzione delle news tra il Server Avid AirSpeed 5000 (4 canali di ingest e 4 di playout), e Avid News Cutter, migliorando l’efficienza tra post-produzione e studio playout. Con Archive Light Bundle si possono archiviare e/o gestire sullo storage esterno o sulla libreria LTO il catalogo multimediale dell’archivio video/audio offline in modo semplice ed efficiente abbattendo drasticamente i costi infrastrutturali e recuperando i file conservati con l’applicativo Active Circle per l’archiviazione e la conservazione di grandi volumi di file consentendone un accesso immediato.

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Moltissime le novità presentate da Axel dai Macrotel X e PhoneX: ibridi e processori telefonici per linee POTS e GSM, con ingressi e uscite analogiche e digitali, disponibili in versioni 1 linea e 2 linee; ai Falcon FM e TV: processori audio a 4 e 5 bande con I/O analogiche e digitali, dual MPX out, RDS encoder, SDI; i DLGPlus e Social Hub: sono soluzioni per la generazione del logo e la parte grafica dei palinsesti televisivi, sono prodotti avanzati e multicanale, disponibili sia per SD che per HD e gestiscono contenuti estrapolati da SMS e social network, quali Facebook, Twitter, Flickr; lo XMAM: sistema web-based, scalabile e multiformato per l’archiviazione e la catalogazione di contenuti multimediali audio, video, documenti e foto con integrati innovativi tool per il montaggio dei video online; YouPlay: con il Player TV multiformato e multicanale SD/HD, ideale per produzione, contribuzione live, news e Ob-Van; il DJPro & Soundtrack Studio: un software per l’automazione radio con una completa integrazione del database SQL e di SoundWeb per il controllo via web del Palinsesto in onda; il Ram-Comm: Schedulatore dei palinsesti pubblicitari completamente rinnovato nelle regole di programmazione (rotazioni, conflitto categoria merceologica, numero passaggi, ecc…); e infine il Mediaminer: sistema di fingerprinting per il riconoscimento automatico di audio (spot, canzoni, sigle, etc…) provenienti da sorgenti live e/o file, con generazione di report su data, ora e numero di passaggi.

BITONLIVE Durante il RadioTv Forum il prodotto più “accentratore” è stato senza dubbio la suite per la gestione e la pianificazione della messa in onda, sia di stazioni televisive di piccole dimensioni che di realtà multicanale . Il sistema è composto dal playout radiotelevisivo “Flu-O TV Playout” integrato con componenti grafici e automazioni gestite totalmente da “Philo Media Manager”. Molto

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flessibile Flu-O TV può essere utilizzato sia per canali televisivi classici che per tv informative che per canali innovativi quali quelli musicali e di “RadioVisione” come software di messa in onda che integra in un solo programma le funzioni di playout, graphic generator e mixer video con gestione fino a 4 input esterni differenti. Tra le sue peculiarità segnaliamo la possibilità, tramite il proprio “Device Manager”, di gestire i dispositivi esterni collegati tramite tcp/ip, seriale, gpio (es. matrici, commutatori, processori audio, processori video, remote control); tramite il modulo “Linker” Flu-O mantiene aggiornate in tempo reale le marcature delle clip già presenti in palinsesto, effettua la riconciliazione dei trasmessi, ed è in grado di apportare modifiche al palinsesto pubblicitario. Ulteriori feature di regia video totalmente automatizzata consentono allo speaker radiofonico di gestire con un solo comando la messa in onda di video, canzoni e allo stesso tempo il controllo delle telecamere.

Cache-A Pro Cache che consente di archiviare con grande facilità 1,5/2,5TB di materiale non compresso all’interno di cartucce LTO dal costo di poche decine di euro. Inoltre si è potuto apprezzare la grande flessibilità del video server due canali della Autocue capace di ingestare segnali video/audio, convertirli in due altri formati e simultaneamente renderli disponibili all editing attraverso Avid, FCP e Premier.

BROADCAST SOLUTIONS Azienda di riferimento per il settore dell’integrazione dei sistemi software da più di 6 anni, il suo impegno e i suoi successi sono stati confermati durante il Forum dal successo di presenze allo stand che ci ha letteralmente impedito di poter effettuare l’intervista. Nell’ultimo anno le attività aziendali , oltre ad occuparsi delle innumerevoli realizzazioni e progetti si sono anche dovute spostare ad una improrogabile ristrutturazione aziendale in decisa controtendenza rispetto al periodo economico vigente. L’organizzazione tecnico-commerciale è stata, infatti, consolidata con il potenziamento della sede di Milano a dimostrazione della bontà delle scelte e degli investimenti del fondatore Luca Sciotti. Sempre in primo piano le collaborazioni ormai strettissime con RAI, Mediaset, Sky, La7, l’agenzia ANSA, AVID, ma anche con la casa automobilistica più famosa del mondo, la Ferrari: “Abbiamo creato il sistema di visione interna della Ferrari nei box - ha spiegato Sciotti - realizzando la parte video e il sistema tramite cui da Maranello si guardano tutte le immagini prodotte nel circuito durante il Gran Premio”. Inoltre Broadcast Solutions è anche partner (e rappresentate) del colosso americano Dolby per il quale cura l’implementazione e la configurazione dei sistemi audio multicanale in tutto il mondo televisivo e il Dolby digital per quello del cinema. Per Siemens, infine, è stata curata la parte architetturale dei canali dei videofonini di H3g, l’operatore 3.

BLT ITALIA

Progettati e costruiti presso la sede di Lido di Camaiore in provincia di Lucca i nuovi Videoserver SMS da 2, 3 e 4 unità da rack 19” rispettivamente con 6, 8 e 10 canali HDTV sono macchine da replay o per i contributi registrati da utilizzare durante le trasmissioni. Gli apparati consentono connessioni da remoto via fibra o punto punto. Durante le giornate del Forum si poteva apprezzare la versatilità del sistema con la connessione live tra lo stand di BLT e il mezzo mobile Ipermotion di Cinevideo. Per la fine dell’anno, come ci ha anticipato Alfredo Bartelletti, in arrivo novità per gli apparati con l’implementazione del 4K.

BV MEDIA BV Media quest’anno si è presentata al RadioTV Forum con un catalogo prodotti ulteriormente ampliato. Oltre alle note soluzioni per il playout e la programmazione radiofonica, quali

BLUTEK Grande successo al Radio TV Forum per Blutek. Presentate le ultime novità in fatto di produzione broadcast come Autocue(APS) con Newsroom integrata e il nuovo Comrex LiveShot versatile e performante encoder 3G/4G o in Wi-Fi in modalità Full-Duplex per collegamenti live SD/HD. Presso lo stand è stato presentato il sistema di archiviazione LTO5

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MusicMaster, Traffic2000 e ZenonMedia, ha presentato l’ultima release del suo logger audio e video, StirlitzMedia Inspector, in grado, oltre che a riconoscere i contenuti attraverso l’utilizzo di una tecnologia di fingerprinting proprietaria, anche di analizzare, in tempo reale, il rispetto della normativa europea per quanto riguarda il Loudness e il riconoscimento di metadati. Novità interessanti hanno anche riguardato il pacchetto prodotti sviluppati per creare una interazione attiva e bidirezionale tra gli ascoltatori e la loro emittente: MusicMaster Live, PhoneBox4 e CrowdRadio.Grande interesse anche per il sistema di emissione televisiva, basato su piattaforma Apple, ToolsOnAir: una suite completa per qualsiasi emittente TV e Radio in cerca di uno strumento innovativo. “La vera novità del 2013 - ci ha raccontato Roberto Bellotti (fondatore e General Manager di BV Media) - è l’introduzione, per la prima volta, di soluzioni hardware all’interno del nostro portfolio prodotti. Marchi come Audioscience, schede audio professionali, e Sonodyne, studio monitor attivi e prodotti per il mercato retail, quasi sconosciuti nel nostro paese ma ben posizionati sui mercati esteri, ci permettono di offrire soluzioni alternative alle tradizionali con un rapporto qualità/prezzo vincente”.

Security, Energy e Telecomunicazioni. L’azienda di Torino ha presentato i suoi brand distribuiti e i suoi servizi puntando particolarmente sulle UPS monofase e trifase della rappresentata Riello. In particolare è stata presentata al mondo broadcast la linea “Multi Sentry” ad alta efficienza e alto rendimento. La serie è ideale per la protezione di apparati broadcast, sistemi informatici, reti di telecomunicazioni e sistemi critici in genere, dove i rischi connessi all’alimentazione con una scarsa qualità dell’energia, possono compromettere la continuità delle attività e dei servizi con costi elevatissimi. Gli apparati Multi Sentry sono disponibili nei modelli 10-12-1520-30-40-100-120 kVA con ingresso ed uscita trifase, con tecnologia On Line a doppia conversione secondo la classificazione VFI-SS-111, come definito dalla norma IEC EN 62040-3. Gli apparati di questa serie sono progettati e realizzati con le tecnologie e la componentistica più avanzata, questo consente di garantire la massima protezione delle utenze alimentate, nessun impatto sulla linea di alimentazione e un non trascurabile risparmio energetico.

COMSYTEC L’azienda rappresenta circa 25 aziende e ormai da 9 anni è un punto di riferimento del settore. Dei progetti abbiamo scritto nell’anteprima qui di seguito dettagliamo alcuni nuovi prodotti apprezzati durante il Forum. Per Harmonic presentata la serie 9000, composta dall’ Encoder ELC 9000 e Multiplexer Prostream 9000, che oltre a codificare i normali contenuti video per DTT/DTH codifica ulteriori differenti profili per OTT/VOD; nuovo anche l’Encoder Ellipse 3000 per contribuzione , in grado di codificare MPEG2/4 in SD/HD 420/422 8/10bit e con uscita ASI/IP/IF/banda L Aviwest: trasmettitore per telecamere 3G/4G-LTE, con 8 x 3G/4G-LTE modem interni e 2 interfacce USB che può essere collegato a qualsiasi camera professional SD/HD SDI, analog (BNC) e HDMI e montato tramite V-Mount, Gold Mount o PAG lok plates. Plura: generatore e monitor FTM-043-3G HD/SD SDI 3G, analogico e con audio test. Dektec: analizzatore e waveform monitor USB-3 per HD/SDI. VDL: completa gamma di prodotti per DAB/DAB+/DMB , ovvero

CINEVIDEO

Continua l’innovazione nel settore del broadcast radiotelevisivo grazie anche alla regia mobile “Ultra Emotion” di Cinevideo. L’iper tecnologico Van viene utilizzato ormai nei maggiori eventi nazionali ed internazionali come la recente copertura della finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio effettuata con due sistemi di Hiper Slow Motion (fino a 2600 FPS, ma la regia mobile supporta fino a 4 sistemi contemporaneamente) che hanno consentito la visione definita del più piccolo e impercettibile movimento in campo. L’attività recente dell’azienda ha incluso la copertura del Golden Gala “Pietro Mennea” 2013 e la tappa italiana del campionato del mondo di beach volley al Foro italico di Roma.

COMPASS DISTRIBUTION Compass (già Agencavi) è un punto di riferimento per System integrator, Carrier, Rivenditori e Installatori attivi nei settori IT,

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encoder, multiplexer, ETI Monitor e Ricevitore di Monitoraggio RF/ETI per controllo trasmettitori ed area di copertura. ABC: ricevitore di monitoraggio 4T2R remoto DVB-T/T2 per postazione e nuovo ricevitore DVB-T/T2 portatile USB XTASI RF, entrambi in grado di misurare MER,BER, costellazione,spettro , tabelle SI e demodulare il video

video , Low-latency tally , Zero latency tra le sorgenti, audio meters per 16 canali. Nevion: matrice UTAH-100/UDS 4K Signal , progettata per Ultra-High-Definition TV Production pannello di controllo Utah-100/UDS x-y ;Full matrix control panel per matrici fino a 144x144 , High resolution OLED displays con 6 pulsanti - pannello di controllo Matrici per IPAD ;Full matrix control panel per matrici sino a 144x144 , Display di controllo dello status della matrice. Nevion: Encoder di contribuzione completamente modulare Kyrion CM5000 per applicazioni Satellite o Reti IP , SD/HD MPEG-4 AVC 4:2:0 8bit / 4:2:2 8/10-bit , DVB-S/S2 modulatore -decoder di contribuzione Kyrion DR5000 - SD/HD MPEG-2 / MPEG-4 per applicazioni Satellite o Reti IP, SD/HD MPEG-4 AVC 4:2:0 8-bit / 4:2:2 8/10-bit , 4 RF, 2 ASI, 2 IP input. Ancora per Nevion da segnalare RTS + Omneo: è stata introdotta la prima generazione di prodotti Omneo -compatibili.

CONFCOMMERCIO

D1 GROUP D1 Group ha presentato il sistema completo di gestione della LiveU, brand israeliano di punta per up-link broadcast. A partire dall’LU70-HD:strumento per trasmissioni Broadcast Live che offre performance di elevata qualità attraverso l’utilizzo del software LiveU, che somma diversi network traducendo il flusso d’informazioni in un codec h264 (4:2:2) ad elevata qualità video. La trasmissione è garantita sommando fino a 10 connessioni in simultanea: 3 modem LTE, 4 modem UMTS/3G,WIFI/LAN,WIMAX ed infine la nuova banda satellitare Ka-Sat. LU40s: versione “leggera” (sta nel palmo di una mano!) rispetto alla precedente, è dotato di 2 modem LTE e di 2 modem UMTS/3G,WIFI/LAN mantenendo alte prestazioni con un codec h264 (4:2:0). Il risultato della stretta collaborazione tra l’innovazione tecnologica di LiveU e l’innovazione di processo di D1Group è il KaLive: fusione tra i prodotti LiveU e tecnologia Ka-Sat. Queste tecnologie e sistemi di trasmissione mai integrati prima in un’unica piattaforma grazie ad un’antenna auto puntante di piccole dimensioni (dimensioni cm 68x68 peso kg 15,5) vengono così ottimizzate per la banda satellitare Ka-Sat con tutti gli apparati LiveU. Questo si ottiene semplicemente selezionando l’opzione dall’interfaccia grafica, garantendo così trasmissioni live, via satellite, di qualità Broadcast, da qualsiasi parte d’Europa. Attraverso questa soluzione, non si rischierà più di trovarsi in condizioni d’insufficienza del network avendo la sicurezza di essere sempre in diretta. D1Group assiste il cliente, non solo attraverso la fornitura dell’apparato LiveU e dell’antenna KaLive, ma, in quanto provider di banda, si occupa anche della fornitura e del monitoraggio della connessione satellitare Ka-Sat.

Importante è stata la presenza “fisica” di Confcommercio per la prima volta al RTVF. Gli operatori del broadcast hanno potuto approfondire le peculiarità dei prodotti e dei servizi loro dedicati. I pacchetti per l’Energia e per il Credito sono stati gli argomenti più discussi e sui quali si sono anche concentrate le maggiori richieste. Dai confronti si sono evidenziate delle esigenze. Esigenze che Tradecom Energia (società partecipata da Confcommercio) ha tradotto in azioni. Infatti è in preparazione l’introduzione di contratti di fornitura di energia elettrica “tagliati” su misura per le esigenze del settore Broadcast. Per il nostro settore sono anche allo studio contratti speciali in tema di accesso al credito e assicurazioni.

CVE COMMUNICATION VIDEO ENGINEERING Un’edizione del RTVF 2013 ricca di soddisfazioni per il team di CVE i clienti riconoscono un marchio storico e solido nel contempo. In termini di muovi prodotti sono state fatte alcune presentazioni in anteprima mondiale. Nevion: DTT monitor , TNS 547, ricevitore DVNB-T/T2 per postazioni trasmittenti in grado di monitorare sia segnali ASI che Rf e di effettuare in real time tutte le misure possibili e ripresentarle via web interface ad un ipotetico centro di controllo.Nevion: modulatore M6100 , il più avanzato modulatore satellitare con la nuova tecnologia Clear Channel ed il precorrettore Equalink, grazie ai quali si riesce ad ottenere un guadagno di banda significativo. Nevion: Multiviewers MV82 (8 in) e MV164 (16 in); Full frame rate

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autunno 2013 - Supplemento a Broadcast&Production 5/2013

Editore: NewBay Media Italy Srl - Direttore Responsabile: Andrea Rivetta - Stampatore: Sady Francinetti s.n.c.

Tecnologia audio e soluzioni web-based

Plug-in e cloud per il new sound

Il plug-in Sonnex Fraunhofer Pro-Codec permette ai tecnici che effettuano il mixing ed il mastering di valutare fino a cinque codec in tempo reale all'interno di un ambiente di lavoro audio digitale, generare un mix ottimizzato e codificare contemporaneamente, ed in tempo reale, secondo differenti profili di codifica. Sonnox afferma che il Fraunhofer Pro-Codec plug-in Versione 2 introduce la possibilità di masterizzare direttamente per iTunes, e di supportare inoltre i più recenti codec audio multicanale. I tecnici del suono possono ora valutare i risultati prodotti dal codec iTunes Plus di Apple in tempo reale, consentendo quindi un notevole risparmio di tempo nella preparazione diretta del programma "Mastered for iTunes". Sonnox ha aggiunto il codec Apple

iTunes Plus al proprio ProCodec plug-in per consentire un monitoraggio preciso e fedeli del comportamento delle catene di codifica iTunes, valutando immediatamente il risultato sui propri contenuti, consentendo quindi di correggere i livelli e gli altri parametri necessari. La nuova versione è inoltre completata dai più recenti codec MPEG Surround, dalle codifiche AAC-LC multicanale e HE-AAC multicanale, mettendo a disposizione in modo comodo e immediato anche questi compact ai produttori di tracce surround. Questi codec forniscono una qualità audio eccellente, in grado di garantire migliori risultati per il missaggio di musica surround. Vengono attualmente utilizzati nel broadcasting e nello streaming di contenuti surround, e vengono nativamente supportati da una ampia gamma di dispositivi e sistemi operativi, fra i quali il recente Android 4.1. Per ulteriori informazioni: www.sonnoxplugins.com

Altra soluzione da segnalare è SAM Vibe, un tool cloud-based per il broadcasting: invece di sfruttare server locali per immagazzinare e gestire i contenuti da programmare, SAM Vibe permette agli utilizzatori di uploadare la propria libreria musicale su una piattaforma cloud, per poi effettuare lo Streaming online dei vari contenuti. È stato specificamente pensato per stazioni indipendenti, canali specializzati e tematici, e canali online "brandizzati" per singoli artisti e "company radio". Gli sviluppatori hanno messo al primo posto la facilità di utilizzo: font di corpo generoso e specifiche azioni per la regolazione del contrasto colore permettono un impiego facile ed immediato anche a persone con problemi di vista o di daltonismo. È inoltre perfettamente compatibile con i sistemi di "screen reading" utilizzati per i non vedenti. Anche i broadcasters consolidati possono trovare in SAM Vibe una solida ed efficace piattaforma per l'automazione radiofonica, l'archiviazione cloud, le funzionalità di streaming, integrazioni con widgets e players utilizzati per i

siti Internet. Con SAM Vibe è possibile realizzare e mettere on-line una stazione radiofonica di impronta professionale in soli 10 minuti, senza richiedere l'acquisto e la messa in esercizio di alcune infrastrutture. L'intero processo è assolutamente semplice ed immediato: è sufficiente effettuare l'upload dei vari contenuti, impostare i criteri per la messa in onda e le regole di rotazione. Poi si può addirittura spegnere il computer con cui si è effettuato tutto questo. SAM Vibe funziona in completa autonomia 24 ore al giorno, per sette giorni alla settimana. Tutti i contenuti possono essere condivisi fra i diversi canali che la stazione desidera mettere in onda. Per ulteriori informazioni: www.samvibe.com


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A CURA DELLA REDAZIONE DI ALTRATV.TV*

Tu chiamale, se vuoi, video-emozioni: il boom delle web-series Si alza l’asticella della produzione audiovisiva digitale in Italia. Sempre più strutturate le esperienze nostrane, che hanno visto in questa prima metà dell’anno 2013 moltiplicarsi le esperienze. Si tratta di web-series e web-format seriali, che sfruttano sempre di più le leve dei social network e le potenzialità della rete, intercettando pubblici “verticali”, ovvero tematici e ad alto potenziale di coinvolgimento. Engagement è la parola chiave per definire questi nuovi formati video legati alla rete, che vengono definiti anche “web-pure” , in quanto nascono in un ambiente totalmente digitale. Perciò se da un lato si assottigliano le web tv degli “indipendenti” (la ricerca Netizen presentata nel numero precedente di Broadcast ha evidenziato questa flessione del 7% rispetto all’anno precedente), in Italia si rafforzano le posizioni dominanti e crescono le sperimentazioni sempre più strutturate di aziende, multinazionali o Piccole e Medie Imprese. Già nel 2007 le realtà non radiotelevisive che decidevano di investire in format di narrazione in rete e sui social network erano state definite “first mover”, e questo aveniva nell'ambito dei lavori dell’osservatorio sull’enterprises generated content dell’Università Bocconi. All'epoca si trattava di uno sparuto drappello di innovatori. Erano definiti “first mover” perché avevano iniziato a muoversi in ambiente "pure-digital" con una consapevolezza maggiore. Oggi sono molte di più le aziende che propongono percorsi a medio-lungo termine in rete basati su racconti digitali o web-series. Il brand è laterale, ciò che conta è la storia e il coinvolgimento dello user, il riconoscersi in un personaggio, in una narrazione, in una “conversazione”. Una dimostrazione di questa nuova “primavera” delle web-series è data dal progetto di Misura, denominato “Gus & Ben”, che sta per Gusto e Benessere. La web-serie è affidata a volti conosciuti anche fuori dalla rete, Lucia Ocone e Paolo Casiraghi, ha una durata entro i tre minuti – tipica dei prodotti snack programm – e riesce ad ingaggiare un bel coinvolgimento con gli utenti. Il Format è sviluppato da Misura e dall’agenzia digitale Bright.ly. C’è poi Telecom Italia, con la nuova web-serie proposta sulla piattaforma “A Voi Comunicare”: credere in un sogno e realizzarlo grazie all’impegno, alla determinazione ed anche alle nuove tecnologie. È la storia dei protagonisti di #Acchiappasogni, questo il titolo della serie. Ventiquattro puntate, di circa tre minuti ciascuna, per raccontare le storie di persone comuni e dimostrare che “volere è potere”. Online la prima puntata con la storia di Matteo Terzi, meglio conosciuto come “Soltanto”. Laurea in Scienze Politiche e tre anni di esperienza nel mondo lavoro, Matteo decide di prendere la sua chitarra e iniziare a suonare in giro per l’Europa. “La felicità è condividere se stessi con gli altri”, per questo rientrato a Milano, prosegue il suo viaggio in rete dove trova l’approdo più naturale per condividere e concretizzare la sua passione. Dopo le due web series “Scelte Sostenibili” e “Permesso di Soggiorno” lanciate nel 2012, #acchiappasogni supera volutamente i temi green e sociali per lanciare una provocazione a chi crede nella possibilità di un mondo sostenibile, guardando verso l’innovazione

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sociale. Un altro recentissimo caso di successo è rappresentato dal video di Sammontana. Si tratta di un cortometraggio firmato dal filmaker fiorentino Virgilio Villoresi. Tutti gli effetti del video sono elaborati con la tecnica dello stop motion, muovendo gli oggetti dal vivo, per un totale di 3550 scatti che in successione creano l'illusione del movimento. Il progetto nasce in collaborazione con Armando Testa. C’è poi il bellissimo progetto multimediale di Alce Nero, un vero e proprio viaggio reale e digitale alla scoperta dei protagonisti del buon cibo, una fotografia dell’Italia agricola del biologico dalla Sicilia alle Dolomiti con gli agricoltori disposti a condividere racconti, idee, storie. Cibo Vero è diventato anche una pubblicazione, “Cibo Vero: storie di passione per la terra”, per Giunti Editore. Da segnalare anche il film per la rete prodotto da Enel per raccontare la sua storia. L'azienda ha voluto ricordare i suoi cinquant’anni – ovvero 18.250 giorni – percorrendo 40 Paesi nel mondo e facendo firmare l’opera a 40 registi differenti scelti attraverso il crowdsourcing e poi allineati con conference call via Skype dal regista Kal Karman, a capo del progetto. Quindi anche in Italia si inizia a fare sul serio, o per meglio dire sul serial. Il modello, però, resta quello americano. Oltreoceano le web-series sono una costante tra le aziende, editoriali e non solo. Su tutti un progetto definisce al meglio questa rivoluzione digitale: si tratta di “Will It Blend? Ed è un web-format online sul canale YouTube dell’azienda americana di frullatori BlendTech: brevi video ironici e divertente durante i quali vengono frullati vari tipo di oggetti, dalle scarpe ai tablet fino agli iPhone (nel giorno dell’attesa uscita). Blendtech ha costruito una narrazione vincente intercettando una community appassionata, e ha moltiplicato anche le vendite online del +522%. Perché il video online seriale, oggi, consente anche di fare business. http://alceneromielizia.com/cibovero/ http://www.avoicomunicare.it/

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News sul video on line A Verona il web-drama cingalese

Puglia on the road

Manoj arriva in Italia dallo Sri Lanka in cerca di lavoro. Qui si scontra con i problemi di integrazione che vivono oggi gli immigrati come lui. La sua storia si dipana in Kunatu, Tempeste, la prima web serie cingalese girata in lingua originale a Verona e sottotitolata in italiano. Un web drama pieno di colpi di scena e risvolti noir diretto da Suranga Deshapriya Katugampala. Su Kunatu.com sono disponibili i episodi della web-serie. http://www.kunatu.com

Se molti ragazzi decidono di lasciare la loro terra in cerca di miglior sorte all’estero o quantomeno nel Nord Italia, Luisa e Teresa hanno scelto di restare in Puglia e di far conoscere attraverso una web tv tutte le enormi potenzialità del loro territorio. Forte passione per la propria terra e voglia di raccontare lo sviluppo culturale e sociale del territorio sono gli elementi caratterizzanti di Tv on the Road, la web tv creata dalle giovani ragazze pugliesi per promuovere la loro terra e valorizzare il ruolo del Terzo Settore di supporto alle attività degli Enti Pubblici. Luisa e Teresa hanno in cantiere molti progetti. http://www.tvontheroad.it/

La Marina fa web tv Dopo l'Esercito Italiano, l'Arma dei Carabinieri e l'Areonautica Militare anche la Marina Militare si dota di una propria web tv per far conoscere le attività della Forza Armata. Otto i canali disponibili sul nuovo portale www.marina.difesa.it, dove trovano spazio attività che vanno oltre quelle prettamente militari. Tra le tante il supporto ai naviganti, il contrasto all’inquinamento marino, l’aiuto in occasioni di pubbliche calamità. www.marina.difesa.it

Il lavoro corre in rete Le offerte di lavoro scorrono anche in video. La società di servizi dedicati alle risorse umane Quanta ha lanciato il primo telegiornale dedicato alle offerte per chi è in cerca di occupazione. I tg sono suddivisi per zona di riferimento e gli annunci corredati di codici di riferimento che consentono di accedere ai dettagli dell’offerta. http://it.quanta.com

Altratv.tv è il primo osservatorio e network delle web tv e dei media digitali in Italia. Giampaolo Colletti ne è il fondatore. Per contatti info@altratv.tv

Teletopi 2013, settima volta dell’oscar delle web tv Per il settimo anno consecutivo Altratv.tv lancia la sfida con il contest che premia le migliori web tv italiane. Fino a giovedì 31 ottobre sarà possibile iscriversi online ai Teletopi 2013, gli oscar delle web tv italiane. Tredici le categorie per la nuova edizione del contest: informativa, di denuncia, turistica, degli italiani all’estero, giovane, sportiva, da community, universitaria, realizzata dalla Pubblica Amministrazione, realizzata da network editoriali, aziendale esterna o detta anche brand tv, aziendale interna o detta anche business tv e infine piattaforma digitale green. Quattro le menzioni speciali: per il miglior format, per il miglior modello di business, per il miglior modello di social tv e per il miglior modello di mobile tv. I dettagli sul sito Teletopi.tv. Anche quest’anno ci sarà un premio speciale espressione del voto della Rete. Otto i giurati che valuteranno la tv che corre in rete: Alessandra Comazzi (La Stampa), Luca De Biase (Sole24Ore), Antonio Sofi (Rai3), Alberto Puliafito (Blogo.it), Maria Volpe (Corriere della Sera), Giovanna Cosenza (Università di Bologna), Riccardo Staglianò (Repubblica) e Carmen Lasorella (RaiNet e

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Presidente di giuria). La premiazione avverrà a Bologna venerdì 29 novembre alle ore 17 nell’ambito del meeting nazionale delle web tv italiane Punto IT, previsto presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna in via Azzo Gardino 22 proprio venerdì 29 e sabato 30 novembre.

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A CURA DI RADUNI – USTATION*

Radio Zammù on line e on air In questo numero ci spostiamo in Sicilia, dove radio Zammù è una delle poche radio universitarie italiane che trasmette anche su FM grazie alla collaborazione con una emittente locale A parlarci di questa esperienza è Roberto Sammito, station manager “Radio Zammù è stata fondata nel 2005 da un gruppo di studenti che hanno raccolto l’invito dei professori Enrico Escher e Luciano Granozzi. Ha iniziato le trasmissioni come web radio della facoltà di Lingue con la direzione del giornalista Gianluca Reale. Il grande impegno degli studenti ha permesso alla radio una rapida crescita diventando un punto di riferimento per la comunità accademica. Nel 2007, tramite il coinvolgimento del Centro orientamento e formazione, è divenuta radio ufficiale dell’ateneo catanese, iniziando le trasmissioni su fm, adeguando gli studi e aumentando le ore di trasmissione. Dal giugno 2011, la radio è stata affidata alla gestione del gruppo RMB. Attuale direttore responsabile è Mariano Campo, responsabile dell'Ufficio stampa e Bollettino d'Ateneo dell’Università di Catania, e trasmette sulle frequenze 90.00, 88.2 e 89.4 mhz”. Negli anni la radio ha collaborato con le più interessanti realtà della città. Ha seguito e promosso importanti eventi come il Working capital di Telecom, gli Stati generali del comune di Catania, diversi festival musicali, l'ultimo il Tour de Forst, e molti altri eventi culturali. Nel mese di luglio siamo stati partner di un concerto elettroacustico organizzato dagli studenti dell'Istituto musicale Vincenzo Bellini e di un'iniziativa di action sport legata al Wakeboarding. Qual’é la vostra mission? Vogliamo essere la voce della comunità accademica, quindi di studenti, docenti e personale dell'università. Vogliamo seguire tutte le iniziative del nostro ateneo informando gli ascoltatori e vogliamo dare voce a tutte le istanze di chi vive la nostra università. Non dimentichiamo di guardare anche alla città con cui giorno per giorno costruiamo un dialogo. Quale il punto di forza? Nel contesto radiofonico catanese è raro trovare radio con molti programmi e tanti speaker, ci si affida soprattutto a pc che mandano musica h24. Noi invece puntiamo molto anche sulle parole e sui contenuti, non solo sulla musica. Produciamo almeno cinque o sei programmi al giorno e li curiamo come meglio possiamo. Vogliamo dare a chi ci segue la possibilità di ascoltare una radio diversa. La nostra apertura alle iniziative sul territorio, la vocazione culturale e non economica ci permettono di essere più vicini al pubblico e più liberi.

ricambio di collaboratori è frequente e quindi tutte le volte dobbiamo formarli in maniera adeguata nel minor tempo. E la vostra struttura organizzativa? La nostra redazione è composta da circa 25 studenti e viene coordinata da un direttore editoriale che si occupa dei contenuti giornalistici e da un direttore artistico che cura gli aspetti legati soprattutto al modo di condurre e traccia le linee guida. Il loro braccio destro è lo station manager che è un po' il tutto fare della radio visto che si occupa degli aspetti tecnici, dell'aggiornamento del sito e lavora a stretto contatto con gli studenti formandoli in diretta e con incontri preparatori. Gli studenti si occupano di programmi diversi o di ruoli diversi in base agli interessi e alle attitudini, ci sono redattori, giornalisti, conduttori e tecnici. La loro collaborazione è volontaristica, per loro rappresenta la possibilità di imparare-facendo. Sviluppi futuri? Dalla prossima stagione Radio Zammù e Zammu.tv (la web tv d'ateneo) avvieranno dei progetti comuni lavorando sulla cross-medialità e sulla contaminazione dei media e dello staff. Si cercherà di eliminare la distinzione tra le redazioni e i mezzi per puntare ad un progetto di comunicazione integrata tra tutti i media d'ateneo. Si collaborerà anche con il laboratorio di teatro e scenografia. Zammù non sarà più solo la radio ma un laboratorio multimediale a servizio degli studenti e dell'ateneo che farà, formazione e informazione. Il futuro delle radio universitarie in Italia secondo te? Difficile dirlo, le radio universitarie sono molto diverse tra loro. Il loro futuro dipenderà molto anche dal metodo di fruizione della radio. Se tecnologie di internet libero e in ogni luogo si affermeranno presto anche l'ascolto della radio cambierà e le radio universitarie italiane potrebbero avere risorse umane pronte a sfruttare le occasioni del web. Purtroppo, al momento l'ascolto via web è una percentuale tanto bassa da non essere nemmeno considerata dai dati d'ascolto. Le cose però cambieranno, l'incognita è quando. Ci si dovrà far trovare pronti. Per il resto, per avere successo dovranno tenere sempre in mente qual è il loro target e parlare a questo. Hanno una funzione, essere la voce degli atenei italiani e questo dovranno fare.

* La rubrica è curata da Tiziana Cavallo, giornalista ed esperta di community media, co-founder Ustation e tra i soci fondatori di Raduni, che è un’associazione di studenti e professionisti accomunati dalla passione per il modello di radio universitaria. Info: www.raduni.org. Ustation.it è il media network in Italia, che aggrega contenuti prodotti dai media universitari e dai singoli studenti reporter. Info: www.ustation.it

Qualche nota sulla vostra dotazione tecnica? La nostra sede è in uno stabile che condividiamo con uffici dell'università, aule e con gli studi della web tv d'ateneo. Abbiamo a disposizione una sala riunioni uno studio per la diretta e uno per registrare. Gli ambienti sono comodi e possiamo lavorare in maniera professionale. Il software di regia che abbiamo scelto è Easywave della Ematic, crediamo che sia un buon software completo e non troppo complicato. Quest'ultima caratteristica è fondamentale per una radio in cui il

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DELO INSTRUMENTS

Code One (società tedesca che opera nel settore dell’emittenza radiofonica e televisiva che sviluppa “in house” i suoi prodotti innovativi di cui DELO è distributore ufficiale) è rimasta positivamente sorpresa della risposta ed dell’ampio interesse suscitato dal nuovo kit Broadcast Backpack durante il RadioTv Forum. La tecnologia mobile broadcast è in grado di trasmettere segnali video attraverso le reti IP utilizzando reti aggregate wireless o linee terrestri DSL. Code One ha rinnovato il kit costituito da un pratico zaino che contiene l’unità di trasmissione e ha presentato il nuovo modello BPK-2: più piccolo, più leggero (4,5 kg), più facile da utilizzare e con prestazioni migliorate. si tratta di una vera e propria “regia mobile” in un semplice zaino che permette un’aggregazione simultanea fino a 12 canali IP ottimizzata per le trasmissioni in diretta in alta definizione anche nelle condizioni più difficili. Un codificatore di alte prestazioni e una speciale tecnologia di bonding garantiscono uno streaming video in HD fino a 30 Mbit/s. Il FEC integrato, il controllo adattivo del bit rate e una serie di antenne compatte ad alte prestazioni permettono una ridotta latenza per migliorare le radiocronache. Il sistema IFB è integrato come linea di ritorno audio per eventuali indicazioni dalla regia e per conversazioni incrociate in diretta. Il sistema funziona mediante una “duplice codifica” che consente una registrazione e diffusione via streaming in parallelo fornendo contemporaneamente diverse qualità del video.

DELTRONICS Per la prima volta al RTVF, l’azienda di Casoria (NA) ha presentato il Led Wall ad alta definizione P4mm espressamente dedicato ad installazioni broadcast. Nuovi ed estremamente interessanti i nuovi moduli magnetici flessibili e quelli in alluminio monoblocco per installazioni rapide anche di grandissimi formati compatibili con tutti i maggiori segnali e formati video. I led vengono controllati da centraline dedicate che possono gestire fino a 8 ingressi video con risoluzioni grafiche Full HD in HDMI e SDI.

DIEM TECHNOLOGIES Come accade ogni anno è sempre difficile sintetizzare in poche righe tutte le novità di Diem. Quest’anno il “focus-on” lo dedichiamo

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all’OTT (Over the Top Television). Si tratta del sistema di Ericsson per il delivery dei contributi video sui nuovi media. (Smartphone, Tablet, PC). Il delivery è di tipo “adattivo”, questo vuol dire che il sistema riconosce il tipo di rete e la quantità di banda a disposizione del fruitore e, in base a questi dati, seleziona il formato e la risoluzione del contributo video più idonea per l’utente finale. Presentato anche Giraffic (distributed cloud streaming) un software che, in associazione con OTT, consente la distribuzione in “ cloud” utilizzando spazi HD in PC privati. Questo garantisce allo stesso tempo all’operatore una sensibile riduzione del consumo di banda della propria CDN e agli utenti finali una maggiore velocità di fruizione dei contenuti.

DMG COMMUNICATION

Distributore ormai consolidato di soluzioni di alto contenuto tecnologico a prezzi decisamente competitivi DMG ha recentemente presentato i nuovi prodotti della Micronix, società Giapponese specializzata nelle applicazioni EMI (Electro Magnetic Interference). Introdotta la nuova famiglia di analizzatori di Spettro palmari real time a 3.3 GHz e 8.5 GHz. Questa caratteristica li rende unici nel loro genere e permette all’utilizzatore di coprire un'ampia gamma di applicazioni. La funzione real time, utilizzando la FFT, mette a disposizione sia l’andamento che l’informazione di IQ da cui si possono ricavare il dato EVM e la costellazione. Se si pensa alla corrente e futura comunicazione digitale come l’LTE si può desumere che le potenzialità di misura di questo analizzatore di spettro sono certamente ragguardevoli. Proposti 5 diversi modelli che differiscono in base alla banda, all’applicazione e all’equipaggiamento con Tracking Generator o senza. Gli apparati, leggeri, versatili e competitivi, possono essere gestiti da un PC via USB con l’apposito software di controllo. La stessa interfaccia consente di immagazzinare i dati delle misure su una chiave USB in modo semplice e guidato. Recentemente, infine, DMG ha aggiunto al suo catalogo tutta la serie di prodotti per i test delle fibre ottiche e general purpose (oscilloscopi, multimetri, alimentatori ecc.) per assecondare al meglio le richieste dei suoi clienti.

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ELECTROSYS

Di grande impatto, infine, il 30kW FM digitale contenuto in un solo rack da 40 unità.

ENRICO PIETROSANTI

Come si può aumentare significativamente il rendimento di un apparato trasmittente dvb-t o dvb-t2? La risposta di Electrosys è stata l’adozione di una soluzione che consente di ottenere alte efficienze di utilizzo senza pregiudicare la sistemistica e l’architettura generale degli apparati: l’utilizzo di amplificatori con stadi di potenza in tecnologia Doherty. Presentati per la prima volta da Electrosys durante l’IBC del 2011, in questi due anni la divisione R&D ha raggiunto livelli di ottimizzazione e ingegnerizzazione tali da consentire l’immissione sul mercato di una linea dedicata di trasmettitori ad alta efficienza tra le più performanti reperibili attualmente nell’intero mercato broadcast mondiale. Con l’utilizzo dell’amplificatore a stadi di potenza in tecnologia Doherty, infatti, si ricavano alcuni essenziali vantaggi: linearità - elevata efficienza semplicità di realizzazione. Attualmente tale tecnologia restringe fortemente la sua possibilità di utilizzo su poche frequenze; la tecnologia Doherty attuale consente un utilizzo di banda di circa 30MHz limitando quindi le possibili trasmissioni ai quattro canali UHF. L’attuale panorama del mercato televisivo europeo e l’attenzione di Electrosys agli assets del broadcast mondiale hanno richiesto un ulteriore sforzo progettuale che si concretizzerà verso la fine del 2013 con la realizzazione di apparati con tecnologia Doherty broadband: in grado cioè di coprire l’intera banda UHF mantenendo valori di efficienza e prestazioni paragonabili al Doherty versione “tuned”. Sono attualmente in test alcuni dispositivi con soluzioni particolari (focalizzate sul metering e sulle linee di adattamento interne al pallet) che consentiranno di ottenere un ottimo compromesso tra efficienze di apparato e banda disponibile.

Grande successo allo stand di Enrico Pietrosanti! Moltissimi visitatori si sono soffermati a valutare le qualità tecniche dei prodotti esposti. Tutte positive le impressioni sui nuovi Analizzatori di spettro e vettoriali portatili della ANRITSU, veloci e facili da usare grazie al touch screen e con la dinamica più elevata al mondo. Altro prodotto che ha riscosso un’elevata attenzione è stato il Deva Radio Explorer, uno strumento compatto, facile da usare, indipendente dal PC, che esegue tutte le misure sul segnale delle stazioni radio FM: potenza RF, decodifica RDS, frequenze alternative, profondità di modulazione, analisi di spettro, pilot etc. Importante poi, la funzione che consente di acquisire nella sua memoria interna i dati insieme alle coordinate GPS. In questo modo è possibile analizzare il segnale su mappe di Google, verificando la copertura sul territorio. Grande curiosità hanno destato le soluzioni per il trasporto dell’audio e del video su reti IP, confermando il trend positivo relativo a questa tecnologia. Nello stand erano esposti molti prodotti della Deva, della APT con il famoso algoritmo brevettato APTX, e della Alitronika. Per reti IP proprietarie esposti i prodotti della Selit con il nuovo ponte a 17 e 24 GHz.

ETERE Dopo il NAB è stato presentato in anteprima italiana Nunzio sistema Newsroom completo che supporta il processo di produzione dallo sviluppo dell’idea iniziale alla trasmissione finale. L’applicativo, infatti, segue il processo in tutte le sue fasi: dalla riunione con i direttori, alla assegnazione dei singoli servizi e al loro tracking di lavorazione, al completamento della playlist del notiziario (rundown) fino alla messa in onda. Il sistema si completa con la funzione di ricezione e filtraggio dei lanci di stampa, editing video, voice over, MOS. Nunzio si integra perfettamente con Etere MAM e Etere Workflow. Infine in arrivo l’integrazione nel Master Control Panel di MTX (Channel in a Box) delle funzioni di Audio Shaffle e DVE Effect.

ELENOS Novità 2013 il 3kW digitale in 2unità da rack: l’ETG 3000; apparato che rappresenta il primo di una nuova linea digitale in uscita nel prossimi mesi. La nuova linea di trasmettitori FM digitale di Elenos sarà rivoluzionaria in termini di dimensioni, pesi e consumi. La nuova linea sarà estremamente versatile tanto che con la semplice riconfigurazione del firmware delle macchine sono possibili tutte le applicazioni possibili in ambito FM (sia analogico che digitale).

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EUROTEK

inaugurato con una diretta fiume di 27 ore durante l’ultima MilleMiglia. La Smart Live SAT è dotata di sistema Up-Down fino a 10Mbit/s; di antenna motorizzata autopuntante prodotta “in house” da OndaLiveSAT, WiFI, Streaming . La piccola Smart è equipaggiabile in base alle necessità con Encoder audio/video per trasmissioni radio o televisive.

EXHIBO L’azienda di Milano punta molto per il mercato italiano sul nuovo

Presentati i sistemi robotizzati di puntamento dei ponti radio che consentono di creare in brevissimo tempo link per dirette/live televisive. Grazie alla possibilità di telecomandare da postazioni remote, quali ad esempio i mezzi mobili DSNG, il puntamento della sezione di ricezione semplicemente sfruttando le coordinate GPS, il Broadcaster potrà collegarsi con lo studio di produzione o nella dorsale di contribuzione e riversare i contenuti, anche in alta definizione, a costi estremamente vantaggiosi rispetto ad un collegamento satellitare di contribuzione. I sistemi digitali sono già in uso presso operatori Americani come ABC, CBS e FOX che ne hanno decretato l’assoluta qualità.La sezione Head End è stata arricchita dai nuovi encoder e decoder full HD MPEG-4 / H264. Anche per questi nuovi Encoder e Decoder è stato introdotto l’uso di connessioni IN/OUT realizzate con gli innovativi connettori SFP che svincolano le schede dal tipo di collegamento che può essere indifferentemente Coassiale, IP o Fibra in base alle singole esigenze dell’utilizzatore.Già disponibile il nuovo trasmettitore DVB-T2, con potenze fino a 1200 W raffreddati ad aria con la modularità classica che contraddistingue Eurotek, riconosciuta anche dalla Nera Telecommunications Ltd. che ha sottoscritto un accordo di collaborazione per i paesi del Far East che iniziano ora la transizione da Analogico a Digitale.

Digital 9000 sistema wireless multicanale composto da ricevitore (EM 9046), microfono a mano (SKM 9000) e trasmettitore bodypack (SK 9000), il sistema Digital 9000 è stato progettato per contesti caratterizzati da un elevato numero di canali e, quindi, da uno spettro di frequenze densamente popolato.Disponibili due modalità di trasmissione: modalità HD (High Definition), che permette di trasmettere un segnale audio non-compresso e privo di anomalie, comportandosi come se si trattasse di un microfono ‘wired’ di elevata qualità; e modalità LR (Long Range), sviluppata per situazioni e scenari che presentano difficoltà di trasmissione e in presenza di molte sorgenti di interferenza, per assicurare la portata massima di segnale tramite l’impiego di un codec audio digitale proprietario Sennheiser. Molto interessante la possibilità di trasmettere il segnale audio non compresso che riporta una qualità estremamente pura che vede la sua migliore espressione di utilizzo in contesti di Musica dal vivo sia leggera che classica con l’utilizzo delle capsule microfoniche già consolidate di Sennheiser specificamente “tagliate” per usi musicali estremi. Il Digital 9000 è proposto con 8 canali e può essere connesso in linea con altri apparati Digital 9000. la gestione in questo caso è affidata ad un software attraverso un pannello/sinottico unico. Tutti i parametri relativi ai microfoni (compreso lo stato delle batterie) sono monitorati dal SW di gestione. Infine per celebrare il 25imo anniversario dell’uscita del modello HD25, Sennheiser produrrà un’edizione speciale delle HD25 definita con l’estensione “alluminium” è che sarà appunto proposta al pubblico con le scocche in metallo tornito.

EUTELSAT (ONDALIVESAT) La “rivoluzione quattroruote” per la produzione di notizie in loco e la trasmissione via satellite è stata presentata al RadioTv Forum. L’”Onda Live Sat” offre la soluzione per rendere più efficiente e pratica la raccolta e la distribuzione di news sul territorio. Non solo, date le sue caratteristiche può diventare uno strumento versatile sul quale fondare start up innovative e un veicolo snello adatto a qualsiasi tipo di freelance. Il mezzo, che ha buon diritto può essere considerato la più piccola regia mobile con UP-Link satellitare in banda KA disponibile sul mercato, è stato preparato dall’azienda di Bologna Onda Teleelectronic. Ribattezzato anche Smart Live Sat dal nome del veivolo di partenza, il mini (molto mini) van è stato

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FISCHER CONNECTORS

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Dopo alcuni anni Fischer ritorna al RTVF con la sua gamma completa di connettori circolari Push/Pull specifici per il mondo del broadcast in particolare per l’area video. L’azienda di Monza, filiale italiana della Fischer Connectors SA svizzera, ha presentato la gamma di connettori Triax HD-PRO dedicato al mondo della TV in Alta Definizione. Come novità, presentate le nuove soluzioni assemblate in fibra ottica, adatte per impieghi nel mondo audio/video e in tutte quelle applicazioni dove i problemi sono le distanze di trasmissione e/o disturbi da RF, ai quali le fibre sono intrinsecamente immuni. Completa ovviamente la gamma Fischer tutto il catalogo (composto da più di 10.000 voci) dei connettori multipolari, coassiali, per alta tensione, alta corrente, ecc.

streaming, e i sistemi completi di ripresa, montaggio news e messa in onda dedicati agli editori locali e satellitari dalle caratteristiche “cost effective” tra le migliori sul mercato. Inoltre, continuando la tradizione di costante ricerca di soluzioni per “nuovi“ problemi, ha proposto i prodotti della Decimator (multiview e convertitori da campo), della Brightcast (luci a Led di altissima qualità), dlla IOIndustries (mini camere 2K passo C), oltre alle matrici e ai prodotti Blackmagic.

HISPASAT

GESTITEL

Prima volta al RadioTv Forum per Hispasat, operatore spagnolo di telecomunicazioni satellitari per servizi commerciali e governativi. L’holding spagnola è partecipata da Abertis, Telefónica e Eutelsat e dalle aziende del settore pubblico spagnolo INTA (Instituto Nacional de Técnica Aeroespacial), SEPI (Sociedad Estatal de Participaciones Industriales) e CDTI (Centro para el Desarrollo Tecnológico e Industrial). L’azienda dispone di una flotta di 6 satelliti disposti su 3 posizioni orbitali che coprono l’Europa, l’America (Nord e Sud) e il Nord Africa. Previsto per il 2014 il lancio del nuovo satellite AMZ 4 (dove AMZ sta per Amazonas) destinato a rafforzare i servizi per il continente americano. Mentre nel 2016 l’H1F per l’Europa. Previsto in settembre il “riposizionamento” di AMZ 1. Attualmente in posizione 61°ovest per la copertura del continente americano, migrerà nella posizione 36°ovest consentendo l’ampliamento della sua area operativa all’Europa e al Nord Africa.

Presentato il nuovo cassetto integrato per rack 19” “Tecno GB AVR”, che integra assieme alla protezione fulmini, alla protezione sovratensioni, alla monitoria del pannello elettrico, il nuovo stabilizzatore di rete. Con questa ulteriore caratteristica tecnica l’apparato Gestitel rappresenta oggi l’unica soluzione “all in one” disponibile sul mercato a livello mondiale. Oggi Gestitel, dopo oltre 15 anni di presenza e successi nei mercati italiano ed europeo, è strutturata a livello internazionale e propone i suoi apparati attraverso distributori in tutto il mondo.

HMEDIA ICARUSNET

La H Media di Roma ha presentato al RadioTv Forum soprattutto la sua struttura fatta di tecnici e professionisti impegnati nel settore professionale e broadcast sin dal 1993. Forte di una collaborazione a livello nazionale con la Video Signal, al loro fianco nello stand, ha portato all’attenzione dei visitatori gli ultimi progetti di mezzi mobili e sistemi di ripresa realizzati per clienti Italiani e per il mercato estero. Molto attuali ed estremamente performanti i sistemi “chiavi in mano” per WEB TV, i Flycase “ultraportatili” per le dirette

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Durante la due giorni del Forum IcarusNet ha presentato per la prima volta al pubblico la nuova Carsat Advanced: mezzo veloce, compatto in grado di superare le barriere del digital divide. La Carsat Advanced ha colpito gli operatori del settore grazie al suo rivoluzionario modo di razionalizzare gli spazi, rendendo il mezzo comodo, facile da usare, affidabile e preciso con l’ausilio della miglior tecnologia presente sul mercato. La nuova antenna auto

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puntante per la banda KA, “Sat&Go”, istallata sopra al tettuccio, consente di erogare connettività internet in modalità wi-fi, rendendo così il mezzo adatto all’uso in ambienti broadcast, per la protezione civile e per il controllo del territorio. La connessione è possibile semplicemente cliccando un bottone: l’antenna si auto posiziona il satellite e si è in grado di effettuare un pochi secondi trasmissioni live. Carsat Adv, inoltre, è in grado di gestire videoconferenze in ogni luogo e di consentire attività che vanno dal newsgathering alle trasmissioni in diretta in multicamera, sia streaming per il web o per la tv. Icarusnet, infine, ha recentemente aperto una sede a Modena dedicata espressamente allo sviluppo di tecnologie e alla ricerca di nuovi mercati in ambito satellitare ed in particolare in banda KA.

FTP, offre funzionalità di rete, possibilità di visione e controllo remoto e i dati video e audio si possono inviare allo studio. Comprende la funzione Live streaming, il trasferimento dei file già registrati durante la registratione del filmato, il supporto per il trasferimento sicuro dei file (FTPS, FTPES e SFTP) e il mark In/Out delle clip in camera. Le dimensioni sono estremamente ridotte: 178 x 198 x 416 mm (L x A x P) e il peso, con batteria inclusa, è di circa 2,45 kg.

INNOVACTION

M-THREE SATCOM

Punto di riferimento per i maggiori costruttori di apparati italiani con una produzione di moduli di amplificazione RF che ormai ha superato le 8000 unità annue, l’azienda di Lamezia Terme ha portato al Radio TV Forum i suoi nuovi trasmettitori compatti da 2 e 5 kW che, completi di eccitatore, occupano rispettivamente 2 unità (per il 2000W) e 4 unità (per il 4000W). I trasmettitori sono equipaggiati con i nuovi LD-MOS con 65:1 di VSWR che consentono di raggiungere un valore dichiarato di efficienza della macchina del 73%. Di rilievo la bassa sensibilità ai disadattamenti in uscita, con conseguente robustezza intrinseca. Per il futuro è in fase di studio avanzato la messa in produzione dell’apparato da 250 kW FM le cui dimensioni oggi sono un segreto ben custodito ma che dovrebbero rappresentare un nuovo record in tema di dimensioni ridotte relativo ad apparati di questa potenza.

JVC PROFESSIONAL EUROPE Novità JVC il camcorder GY-HM650E, nuova videocamera portatile ProHD munita di doppio codec, FTP integrato e connettività Wi-Fi per riprendere e condividere i filmati delle notizie a una velocità senza precedenti. Il doppio Codec consente la registrazione simultanea Full HD/SD o registrazioni pronte per il web. Il camcorder è dotato di un obiettivo grandangolare Fujinon con zoom 23x ( 29mm – 667mm ) che offre una nitidezza eccellente e prestazioni superiori in presenza di poca luce e di tre sensori CMOS estremamente sensibili: F11 (60 Hz) / F12 (50 Hz) a 2000 lux, l’illuminazione minima è un incredibile 0,15 lux (tipica.). Il modello GY-HM650 registra filmati HD o SD su schede SDHC/SDXC in una gamma di formati file, MP4 incluso (compatibile con flussi di lavoro XDCAM EX™), MOV (compatibile con Final Cut Pro™) e AVCHD , MXF con metadati descrittivi completi, che si possono inviare alla videocamera tramite Wi-Fi. Predisposta per Wi-Fi con connettività di rete e funzioni

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Quest’anno la World Teleport Association per gli Awards for Excellence 2013 ha selezionato M-Three Satcom tra le 3 finaliste per il titolo di “2013 Independent Teleport of the Year”, questo ha ulteriore dimostrazione della qualità del lavoro svolto negli ultimi anni dall’azienda di Milano Presentato al RTVF il nuovo ricevitore satellitare prodotto per MThree dalla partner Elber: l’ESE un apparato volutamente low cost, pensato per le emittenti radiofoniche, ma non solo, l’ESE presenta un ingresso DVB-S/S2 e uscite Audio/Video analogiche (ESE-01A), uscite Audio tipo AES/EBU. Presentato anche il CLEBER (sempre prodotto da ELBER): ricevitore multipurpose con possibilità di alloggiare differenti schede in base agli standard Audio/Video richiesti. M-Three ha presentato durante il Forum le attività del suo partner Telsat riguardanti gli aggiornamenti dei sistemi di antenna DVB-T di Raiway. Infine presentati al mercato i sistemi di monitoraggio della DGQoS, il nuovo DGQoS-Meter (DTT Network Analyzer), DGQoS-Server (Centralized network management systems) e il DGQoS View3 & View4 (Monitoring terminal/ HQ DTV monitoring at transmitter site). I sistemi di monitoraggio della DGQoS consentono all'operatore la verifica accurata della qualità dei segnali ricevuti dall'utente finale nella propria abitazione, simulando la qualità di ricezione di set-top boxes e TVset. I terminali realizzano in tempo reale innumerevoli misure: livello del segnale RF, MER, C/N, BER e PER. Le misure vengono raccolte dal sistema centralizzato di gestione che le mette a disposizione dell’editore.

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MEWAY

GPS e i riferimenti di tempo con formati d'uscita tipo Time Code o NTP della Masterclock. La Broadcast Pix con il proprio mixer Mica ha attirato parecchio l'attenzione dei visitatori. Questa macchina, pur mantenendo un prezzo contenuto, è in grado di gestire un piccolo studio avendo già a bordo il Character Generator, il server per la gestione dei file video oltre al controllo delle telecamere brandeggiabili, il mixer audio ed molto altro. La famiglia dei mixer Broadcast Pix contempla una gamma che va dal doppio banco effetti fino al piccolo “Flint” particolarmente valido per le IPTV.

ORAD ITALIA

L’azienda di Roma ha presentato l’APP “Extra TV”per Iphone e Ipad interamente sviluppata “in house”. Il software è destinato agli editori broadcast che desiderano veicolare su piattaforma mobile i loro contenuti live e i contenuti speciali. L’applicazione, che attualmente è disponibile per iOS e sarà editata entro fine anno anche per i sistemi Android, si caratterizza per la sua estrema facilità di utilizzo tra le migliori della categoria. Il prodotto è fornito sia come servizio utilizzando i server di Meway sia come pacchetto “stand-alone” personalizzabile. Il prodotto business si chiama “Mecast”, anch’esso interamente sviluppato da Meway, e consente la gestione e la diffusione di contenuti Live e On Demand. Il supporto per l’integrazione dei prodotti è completo e vengono dall’azienda direttamente forniti servizi di Web Design, SEO, digital marketing oltre che naturalmente quelli di web casting, web TV, content distribution, tecnologie peer-to-peer, piattaforme per la gestione degli ADV.

Orad è l’azienda tedesca leader nel comparto della grafica real-time 3D, nelle soluzioni video server, negli applicativi MAM. In Italia è rappresentata dalla ORAD Italia Srl che ora ha una nuova sede in Roma (Via Domenico Lupatelli 54). Nuovo il software RadioTv per regie automatiche di Radio e piccole emittenti Tv. Consente tramite riconoscimento vocale via microfono di switchare automaticamente da una telecamera all’altra. L’applicativo è completo di tutti i template grafici classici di Orad. Presentata anche l’ultima evoluzione del VJ production, server molto potenti e perforanti, contenuti in 1 sola unità da rack. Dopo l’acquisizione della Ibis, Orad porta sul mercato i nuovi MAM dedicati alla grafica, mentre a breve verranno presentate le nuove macchine grafiche 4 e 6K per la gestione dei contenuti grafici realtime da utilizzare in ambienti di produzione con superfici videowall molto estese.

NETWORK ELECTRONICS Nell’edizione 2013 del Radio TV Forum la Network Electronics ha presentato molti prodotti delle sue rappresentate: Albiral (www.albiral.com), AVP (www.jackfield.com), Broadcast Pix (www.broadcastpix.com), Decimator Design (www.decimator.com), Masterclock (www.masterclock.com), Murrypro (www.murrypro.com), Omnitek (www.omnitek.tv), Osee (www.osee-dig.com) e Teracue (www.teracue.com). Tra i brand di spicco Teracue, giovane azienda Tedesca, che ha recentemente fornito Encoder e Decoder al consorzio Galileo, alla Telespazio e a Mediaset (per i collegamenti dei TG con le sedi estere). Anche il Centro Televisivo Vaticano ha scelto Teracue per il trasferimento di contenuti video di qualità tra i suoi siti. Teracue propone encoder e decoder per SD e HD in formato MPEG e H264, ricevitori sia per rack 19” sia modulari per DTT e SAT. Inoltre sono disponibili un'ampia gamma di IPTV Gateway per segnali DTT e SAT e i software per il transcoding e la conversione di formato. Esposti anche gli orologi analogici e digitali, i ricevitori

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PROFESSIONAL SHOW Professional Show ha portato al RadioTv Forum i prodotti e marchi da lei distribuiti in Italia tra i quali la gamma completa di TVU Networks, Junger Audio, TSL e DVB Control nonché ha presentato al pubblico il “Kapricorn Contribution Player KHP200R” un contribution player multiformato in grado di riprodurre i contenuti direttamente dalle Card P2/SDHC/SxS/CF Card/Professional Disc (PDWU2 optional version), senza necessità di riversare i dati su hard disk o di essere connesso a storage esterni.

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Negli ultimi mesi i sistemi di trasmissione su rete 3G/4G hanno avuto un notevole incremento di interesse ed uso da parte dei broadcaster, TVU Networks, con la sua gamma completa di prodotti di qualità indiscussa e provata, è stata sicuramente protagonista sia in Italia sia all’estero ottenendo notevoli successi commerciali. I server di ricezione TVU sono oggi operativi presso i centri di ricezione dei maggiori editori sia italiani (RAI Saxa Rubra, RAI Napoli, Sky News 24, Mediaset, LA 7) che stranieri aprendo di fatto nuove possibilità di business per i free lance che ogni giorno decidono di dotarsi degli “zaini TVU” per i servizi Live sul territorio. Free lance che, inoltre, entrano a far parte del “TVU worldwide network” che estende ulteriormente le loro possibilità di lavoro. Per quanto concerne il Kapricorn si tratta di un playout di contribuzione pensato espressamente per gli utenti che hanno la necessità di avere in una sola macchina la possibilità di “suonare” facilmente e immediatamente file o contributi video provenienti da P2, SXS, CF, SD e addirittura XDCAM. Attraverso una pratica interfaccia è possibile mandare in play direttamente dalla card oppure è possibile copiare i file nella memoria interna creando una playlist.

APP per smartphone con regolazione temporale della potenza e installano di serie l’RDS. Sono dotati dei nuovi alimentatori ad altissimo rendimento PFC che contribuiscono ad elevare l’efficienza generale della macchina fino a oltre il 72%. Con la stessa tecnologia e le medesime caratteristiche sono anche disponibili le potenze 1600, 2000 e 2500 W contenute in 3 unità. Dall’esperienza IBOC, di cui RVR è esclusivista, sono stati sviluppati i nuovi prodotti DAB e DAB+, pronti per le necessità del mercato in evoluzione.

ROHDE&SCHWARZ ITALIA

SCREEN SERVICE Dal laboratorio di ricerca e sviluppo di Screen (che impiega oltre il 35% della forza lavoro del gruppo), nasce la nuovissima DAB Series: gamma completa di trasmettitori in grado di supportare tutti gli standard digitali (DAB, DAB+ e T DMB) sia su reti SFN che MFN, con potenze da 1mW fino ad oltre 28kW, precorrezione adattativa digitale lineare e non lineare con caricamento automatico delle curve per ogni canale e livello di potenza. Gli apparati, disponibili nella versione Ultra HE (High Efficency), presentano un design modulare e compatto e possono essere raffreddati ad aria o a liquido. Altra grande novità, ampiamente apprezzata in epoca di assegnazione e riassegnazione delle frequenze televisive digitali, è l’ingegnoso apparato IRRM2 LCN nato per consentire la gestione intelligente e semplice di 2 o più differenti LCN in diverse aree SFN. Con l’avvento del digitale terrestre infatti, i canali vengono ordinati automaticamente durante la sintonizzazione secondo liste numerate attraverso la funzione LCN (inserita nel Transport Stream). Tuttavia, resta il problema tecnico della gestione dei canali nelle varie regioni dove si rischiano sovrapposizioni di LCN tra emittenti diverse. Con l’apparato IRRM2 LCN questo problema è ormai risolto. Sempre più all’avanguardia l’Ultra HE Series (High Efficency), oggi migliorata con l’adozione dei nuovi amplificatori che incrementano le performance degli apparati. La serie UHE è strutturata a partire da circuiti elettrici innovativi che consentono di raggiungere efficienze massime del 43%, con un valori tipici del 38%, senza compromessi qualitativi: modulazione e precisione degli shoulder non subiscono variazioni. Con questi apparati si

Continua la proposta dei nuovi prodotti della DVS (acquisita nel 2012) che ampliano il portfolio di Rohde & Schwarz Holding. Si tratta degli Storage e degli Ingest di alta gamma, prodotti già leader nel mercato che coinvolge le principali Major Cinematografiche mondiali e che ora con merito rappresentano un punto di riferimento anche per il settore broadcast. proposti in anteprima per il mercato italiano gli Head-End di nuova concezione basati su gateway IP, Coder e Multiplex completamente software based, 4K e H.265. Per quello che riguarda l’alta frequenza prossimo il lancio sul mercato del nuovo trasmettitore 5kW Fm liquid cooled di Rohde & Schwarz. Si tratta di una macchina con livelli di efficienza tra i più alti certificabili al momento, ultra compatta “All in one rack” che raccoglie in un solo rack l’apparato completo dei filtri e delle pompe di raffreddamento. Infine segnaliamo la recente acquisizione della GMIT, azienda specializzata in sistemi Multi Viewer anche per piattaforme OTT

RVR Della nuova serie DDS (Direct Digital Synthesis) l’eccitatore in sintesi diretta PTX30DDS. Nel nuovo apparato il segnale digitale viene direttamente convertito in RF aumentando così sensibilmente la qualità del segnale stesso. L’apparato è già pronto per gli standard DRM e DRM+; dotato di SFN e di ingressi multisistemi LR, MPX, ESEBU e LAN. Della serie TEX nuovi i trasmettitori in tecnologia “free scale”da 30 a 1000 W contenuti in 2 sole unità da rack 19”. Gli apparati sono controllabili da remoto HTTweb da PC o con

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SES

riducono i consumi elettrici del 50% e si contengono ulteriormente gli spazi occupati nei siti. Significativo il ritorno degli investimenti in tempi brevi con l’ulteriore vantaggio di avere macchine di nuova generazione con 2 anni di garanzia e pronte al passaggio allo standard DVB-T2.

SE.DI.COM.

L’azienda ha acquisito il ramo d’azienda della Vector specializzato in sistemi software di simulazione TLC. Ormai prodotti consolidati gli applicativi vengono proposti al mercato con il supporto dello storico team di risorse tecniche che, formatosi come Vector, fa ora parte integrante della nuova realtà societaria. WinRPT è ormai alla sua dodicesima release e si pone come uno dei punti di riferimento del mercato. Mercato che, viste le significative referenze del sistema, ha ormai oltrepassato i confini geografici del nostro Paese per allargarsi al mondo intero. La versatilità delle risorse sta consentendo, inoltre, di porre in essere le basi per futuri sviluppi nell’ambito di infrastrutture TLC e dei servizi ad esse connesse.

SEMATRON ITALIA Grande successo riscontrato dalla Sematron Italia per l’ottava edizione del RadioTv Forum, dove a recitare il ruolo da protagonista nel ventaglio delle numerose novità presentate è stato il nuovissimo sistema di connettività satellitare “Everywhere Live” nelle sue tre configurazioni ‘Trasportabile’, ‘Fly Away’ e ‘Veicolare’ e le sue nuovissime antenne in banda KA. Particolare interesse destato anche sul prodotto “Everywhere Live Production Studio”, sistema di regia trasportabile in un 6U rack per la gestione fino a 6 videocamere in SD/HD, 2 media player, 2 sorgenti grafiche in overlay e 12 canali audio stereo. Sul versante encoding tra le varie soluzioni per head-end digitali la famiglia di prodotti Sematron con i modelli SEM3900 HD IRD e gli encoder SEM3200 H.264 SD/HD e SEM3202 MP2/H.264 SD. Nello stand Sematron sono presenti anche gli ultimissimi dispositivi ADTEC con Adaptative Bit Rating, Teradek ed Optibase.

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Al RadioTv Forum di quest’anno - SES ha organizzato, il workshop “HD e oltre: soluzioni satellitari innovative verso il futuro della televisione” durante il quale ha illustrato alla platea i suoi servizi satellitari per il mercato italiano. Il convegno si è aperto con l’intervento di Pietro Guerrieri, General Manager di SES in Italia, dal titolo “SAT-IP, la TV via satellite su tutti gli schermi di casa senza bisogno di internet”. SAT-IP è la nuova tecnologia di SES per la ricezione satellitare, che demodula e converte i segnali satellitari direttamente su protocollo IP per una distribuzione multischermo in-home su qualsiasi dispositivo abilitato all’IP, come tablet, PC, laptop, smartphone, Connected TV, console di gioco e lettori multimediali. Durante il workshop il team di Ses Astra Italia ha illustrato i servizi di playout e delle soluzioni ibride SES per network DTT e DTH. E’ stata inoltre presentata alla platea un’importante iniziativa di SES, destinata a dare grande impulso allo sviluppo dell’Ultra HD in Italia e nel mondo: la trasmissione di contenuti UHD nel nuovo standard HEVC. da un satellite ASTRA a 19,2 gradi est. “Il nuovo sistema di encoding HEVC offre un miglioramento fino al 50% nell'efficienza nella codifica rispetto alle precedenti trasmissioni di prova in MPEG-4 ed è quindi destinato a diventare lo standard del futuro per le trasmissioni in 4K - ha dichiarato Pietro Guerrieri-. Ci attende un futuro di schermi televisivi sempre più grandi che solleciteranno definizioni sempre più spinte. Il satellite è la tecnologia ideale per supportare la sempre crescente qualità delle immagini ed SES grazie alla sua esperienza è in grado di sbloccare il mercato dell’Alta Definizione in chiaro anche in Italia”. Infine, SES ha appena annunciato il successo del lancio di SES 6: salgono quindi a 53 i satelliti della flotta. Il prossimo lancio di SES è previsto nel mese di luglio 2013, quando un vettore ILS Proton porterà in orbita da Baikonur il satellite ASTRA 2E, realizzato da Astrium.

SIELCO Presentato con successo il nuovo trasmettitore 2kW FM che utilizza

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i nuovi Mosfet BLF174 che a breve verranno utilizzati su tutta la linea GT di Sielco. Oggi i BLF 174XR rappresentano lo stato dell’arte in materia di RF e garantiscono rendimenti sino a qualche anno fa assolutamente inimmaginabili. I nuovi Mosfet portano l’efficienza media degli apparati al 70% reale. Inoltre occorre sottolineare che il comportamento fisico del Mosfet in regime di funzionamento sull’applicazione di Sielco garantisce livelli di riscaldamento inferiori alla media valutata. Il sistema Sielco è basato su un insieme di fattori quali l’equilibrio generato dalla potenza, dall’alimentazione e dalla dissipazione, tutti fattori che concorrono al raggiungimento di una eccellenza nella qualità generale delle macchine.

di filtri per il DAB. Lo sviluppo della linea per il DVB-T con la nuova serie di filtri CTV/U/DVB8-5 UHF a 8 poli raffreddati a liquido per potenze fino a 10 kW rms. Molto interessante la BMU (Broadcast Monitoring Unit) che, attraverso l’uso di accoppiatori direzionali, consente di monitorare sul sito e da remoto via SNMP i valori relativi al funzionamento del sistema di antenna (Diretta, Riflessa, Return Loss).

SISVEL TECHNOLOGY

SI MEDIA

Sisvel Technology rappresenta il ramo ricerca, sviluppo e consulenza tecnica del Gruppo Sisvel e molte sono, attualmente, le partnership con centri di ricerca pubblici e privati nate allo scopo di identificare soluzioni tecniche innovative e commercialmente valide. Una delle aree di ricerca su cui è focalizzata l’azienda torinese è l’intrattenimento domestico. Sisvel Technology ha sviluppato, infatti, il 3D Tile Format, una tecnologia che, oltre ad offrire una qualità dell’ immagine migliore rispetto alle tradizionali trasmissioni 3D, consente al broadcaster di trasmettere in alta risoluzione sia in 3D sia in 2D HD senza dover raddoppiare l'occupazione di banda del canale. Quest’anno, per la prima volta al Radio TV Forum, i visitatori hanno goduto della visione di contenuti 3D su display autostereoscopici grazie all’evoluzione del Tile Format, il 3DZ Tile Format. Questa tecnologia all’avanguardia, sviluppata collaborazione con l’azienda russa Triaxes, consente di fruire dei contenuti in 3D senza l’uso degli occhiali speciali. Allo stand durante il Forum si sono potuti apprezzare i contenuti stereoscopici realizzati da Quartarete e fruibili live dal canale satellitare di SES Astra sulla posizione orbitale 19.2° Est. L’innovativo formato di codifica di Sisvel Technology diventa quindi compatibile con tutti i display esistenti sul mercato: 2D HD, 3D con occhiali attivi, 3D con occhiali passivi e 3D autostereoscopici.ù

La grandissima affluenza di pubblico nel corso di entrambi i giorni, ha senz’altro contribuito al successo della manifestazione. Per SI Media è stato un ottimo momento per incontrare i propri clienti italiani e presentare gli ultimi sviluppi dei nostri software. Il reparto ricerca e sviluppo ha dedicato la maggior parte degli sforzi soprattutto per quel che concerne l’implementazione dell’area del MediaCG (Interactive Graphic Manager): è stata sviluppata la gestione delle grafiche 3D e migliorata la parte di grafica on line. Anche la parte del MAM è stata ulteriormente implementata proiettandosi sempre di più verso l’idea della multi-piattaforma integrata, con particolare attenzione al mondo del web e dei social network. I dibattiti e gli interventi che si sono susseguiti hanno alimentato con profitto la discussione, definendo con chiarezza le strategie che dovranno essere seguite per superare definitivamente il periodo di recessione del settore.

SIRA Ormai dopo 36 anni di qualità indiscussa non ci si stupisce poi tanto se la sira continua ad essere un punto di riferimento nel mercato mondiale dei sistemi di antenna. Il suo catalogo oggi spazia dal broadcast, alle telecomunicazioni alle antenne per il controllo del traffico aereo. Le ultime novità riguardano la nuova linea completa

SOFTWARE CREATION L’azienda di Latina ha puntato quest’anno sulla solidità dell’applicativo OnAir SE. una soluzione completa per la gestione del palinsesto televisivo dell’emittente. Dal contratto stipulato col cliente, alla messa in onda degli eventi programmati, OnAir supporta tutte le operazioni che completano il processo produttivo. Il sinottico, completamente configurabile e personalizzabile, guida l'operatore consentendogli di acquistare in familiarità con le caratteristiche del software. L’hardware è dedicato e la sua configurazione permette un efficace controllo del playout : interfacce Gpo, display Lcd, matrici di commutazione, schede di PlayOut. OnAir SE è strutturato per poter gestire in modo integrato i palinsesti televisivi di più emittenti utilizzando un'unica interfaccia

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grafica che consente di avere sotto controllo tutti i dati di contratti, clienti e programmazioni televisive. Tutti i dati del palinsesto televisivo confluiscono nel Modulo di PlayOut che si occupa della messa in onda effettiva del palinsesto. Il Modulo di PlayOut inoltre comprende una serie di funzioni specifiche per la messa in onda : gestione delle dirette, taglio degli eventi in onda, gestione matrici, controllo dell'output video e altre ancora.

apposite; titolazioni, logo inserter, memoria per playback sull'unità a stato solido integrata da 128 GB con capacità fino a 4 ore, video di controllo multiscreen nativo con uscita video. E gran finale con la tecnologia ormai consolidata da Sony: l’introduzione della tecnologia 4K in tutti gli ambiti produttivi professionali e consumer.

SONY

TISCALI

Ottima accoglienza per la nuova Anycast Touch. Si tratta di un mixer audio/video dimensionato per piccole produzioni live dal costo “entry-level” decisamente basso che ne consente l’utilizzo anche per editori di WebTV assieme ai camcorder delle serie PMW e HXR. L’Anycast Touch è dotato di Mixer Audio/Video; camera control in connessione remota (funzioni pan, tilt e zoom); streaming costante e in tempo reale su Internet, LAN e altre linee

In questo periodo di grande fermento ed evoluzione delle webTV, Tiscali non poteva non stupirci con la sua proposta. Infatti al RTVF è stato presentato il pacchetto “Streamago”. Il servizio consente in modalità cloud a chiunque di sviluppare servizi professionali di live broadcasting sul web integrando TV live, lineare e on-demand. Oltre agli “spazi” sono offerti una serie di tool che consentono, a chi si affaccia a questo nuovo mercato, sia l’accesso che la costruzione

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“fisica” di una WebTV. la piattaforma consente di effettuare streaming live o registrato verso qualunque dispositivo fisso (PC o MAC) o mobile, ed è in grado di archiviare in automatico la registrazione degli eventi live per arricchire la playlist e offrirli in modalità VOD. Per favorire l’accesso alle piattaforme sono state introdotte tariffe concorrenziali rispetto ai competitor (che in ogni caso sono tutti stranieri). Presentati anche i servizi Indoona (che integra la fonia con il social network e presenta la funzionalità live sstreaming) e Istella che rappresenta un nuovo motore di ricerca dedicato alla conoscenza ed alla condivisione della cultura italiana e non solo.

Anteprima italiana per la Ki Pro Quad (4K/QuadHD/2K/HD Solid State Recorder). Si tratta di un registratore a 4K per camcorder con uscita video 4k o Ultra HD e con una capacità fino a 2 X 512 GB a Stato Solido che corrispondono a circa 90 minuti di riprese. Particolarità di rilievo è che le schede di memoria a Stato Solido possono essere sostituite in sequenza non appena la prima è “piena” senza interrompere la registrazione. Altra interessante novità è il mini convertitore AJA Hi5-4K dotato di 4 ingressi SDI 4K e di 1 uscita HDMI 4K. Il convertitore consente la visualizzazione e il controllo del segnale video su monitor tradizionali 4K con ingressi HDMI. Sempre di AJA il Mini-Converter ROI (dove ROI sta per Region Of Interest). Si tratta di un convertitore da DVI (HDMI) a SDI che consente di selezionare e mettere in onda “parti” e/o “selezioni” di desktop del computer. L’applicazione viene utilizzata per veicolare anche live contenuti presi dal PC o dal web in maniera diretta.

VIDEO SIGNAL

VIDEOTELECOM PROJECT Videotelecom Project grazie all’esperienza maturata negli anni offre soluzioni ottimizzate sia per configurazioni mobili che da studio. L’azienda di Basaluzzo progetta e realizza studi e impianti televisivi in Italia e all’estero, mezzi mobili OBVAN e Uplink. Oggi, di particolare interesse, è la nuova linea di sistemi di comunicazione per telecamere. Durante il RTVF Videotelecom ha presentato l’innovativo sistema di interfaccia per telecamere in fibra ottica: l’ unità di controllo CCU che consente di collegare telecamere di ogni marca e tipo ed avere su un unico cavo il trasporto bidirezionale dei segnali HD, SD e il controllo di produzione, permettendo di utilizzare camcorder che lavorano in formato HD o SD anche quando siano richieste le tipiche funzioni CCU, RCP, Intercom, Tally ecc finora disponibili solamente nelle telecamere da studio. Sullo stesso cavo fibra ottica ibrido viene anche fornita l’alimentazione alla camera, raggiungendo distanze superiori ai 500 metri. Vidotelecom Project ha proposto infine una nuova antenna

Axon Digital Design ha riscosso un grande successo con il suo sistema di controllo Cortex che permette di controllare sia apparati Axon che apparati di altri produttori in modo da essere il cuore di ogni sistema. Inoltre Axon con le sue flessibili soluzioni era presente anche su tutti i mezzi mobili presenti all’esterno della fiera, in particolare sulla flotta Cinevideo, società di produzione di Pescara. Anche le soluzioni Apantac sono state molto apprezzate in particolar modo il MiniQ, un modulo compatto (solo 25 cm di profondità dello chassis!) e il MicroQ, un modulo quad fisso anch’esso molto compatto con capacità di pieno schermo. Phabrix con gli strumenti della serie Rx500 e Rx2000 insieme al pluripremiato SX, ha riscosso un particolare interesse da parte degli installatori e integratori di sistemi video grazie alla flessibilità e semplicità di utilizzo. Presentata anche Trilogy e il nuovo sistema di intercom Messanger, sistema di comunicazione ad alte prestazioni dal prezzo contenuto. Vidigo ha presentato una nuova soluzione di Toolbox dedicata e personalizzata con l’utilizzo di Skype. Plura con la sua nuova serie SFP sta rivoluzionando il mercato dei monitor LCD perché questa serie di monitor include la possibilità di visualizzare ogni tipo di segnale, anche proveniente da fibra. Infine Dektec con il suo DTU-351, reduce dal prestigioso Pick Hit Award aggiudicatosi al NAB 2013 come miglior nuovo prodotto, colpisce grazie al suo interessante per le unità USB-3 che permette di ottenere i segnali HD-SDI in un tablet, laptop o PC.

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per la trasmissione satellitare in banda KU in versione “Naked” (per contenere costi e pesi) con disco da 1,5 mt. in offset ed una meccanica studiata per ottenere il massimo della stabilità e precisione, adattabile alle esigenze del cliente per installazione su qualsiasi mezzo.

XDEVEL

Come ampiamente descritto nell’anteprima del RTVF, novità principali di quest’anno è l’applicativo XAutomation nelle versioni RT (la “radiovisione”) e XL (il “cuore” della radio). La caratteristica principale del sistema è la possibilità di gestire con una unica risorsa l’intero processo di messa in onda in TV e radio. Questo è possibile solo grazie alla grande semplicità del sistema sviluppata al reparto ricerca & sviluppo di Xdevel che conosce a fondo le esigenze di un editore radiofonico. Per le Web Radio e le Web TV è stato presentato l’XwebPlayer: il player multiformato per tutti i dispositivi sia desktop che mobile che in una sola schermata raccoglie il meglio della sua emittente, lo streaming, i canali tematici, i social network collegati e le notizie sempre aggiornate. L’applicativo consente il Social Sharing ed è dotato del “configuratore” per la creazione della grafica della propria Web Radio o TV. Su richiesta o per applicazioni particolari Xdevel può “customizzare” l’applicativo e/o fornire un servizio di hosting avanzato.

YOUTUBE Nata nel 2005 oggi YouTube è una piattaforma che conta oltre 100

ore di video caricate ogni minuto nel mondo e 1 miliardo di utenti unici mensili, di cui, secondo stime Nielsen, circa 20 milioni in Italia. Si tratta di un luogo di condivisione dove trovano spazio i contenuti degli utenti come pure contenuti realizzati da content creator professionisti e broadcaster di ogni dimensione. Basti pensare a Rai, la 7 o Fox per citarne alcuni in Italia. In occasione della 8va edizione del Radio Tv Forum sono state presentate alle decine di rappresentanti delle emittenti regionali e del mondo dei broadcaster del web le possibilità di business che si aprono per chi sceglie di entrare nel programma di partnership offerto da YouTube. Nel corso degli anni infatti, con l’obiettivo di tutelare il diritto d’autore e permettere ai creatori di contenuto di trarre profitto dai propri lavori online, YouTube ha investito oltre 30 milioni di dollari per creare Content ID; un sistema sofisticato e altamente tecnologico grazie al quale ciascun content owner può rivendicare la proprietà dei propri contenuti e di conseguenza decidere come gestirli: ad esempio bloccandoli, controllandoli o, come sceglie di fare la grande maggioranza dei partner, monetizzandoli attraverso la pubblicità e trasformandoli dunque in una opportunità di business incrementale. Di recente è stata inoltre introdotta la possibilità di richiedere l'accesso gratuito al servizio di LiveStreaming direttamente dal proprio canale. Si tratta di un mondo ricco di opportunità: nel mondo ci sono già più di un milione di partner, centinaia anche in Italia. Tutti gli interessati possono visitare il sito www.youtube.com/parnters per saperne di più e scoprire come accrescere il proprio pubblico e il business della propria attività.


SPECIALE FIERE ▲ ▲ ▲

IBC 2013

Una edizione dell’IBC al passo con i tempi Quest'anno l'aereo è della compagnia di bandiera olandese, l'aereo dei tulipani che inspiegabilmente sfoggia da sempre una livrea azzurra, l'unico colore del quale non abbiamo ancora visto un tulipano Davide Moro Di primissimo mattino finisco in mezzo ad un gruppo di persone dall'apparente aria sudamericana. Accanto a me una signora anziana, sembra molto impaurita, forse è la prima volta che vola. Tiene in braccio la borsetta, a cui si stringe come ad un talismano. Al momento del decollo l'assistente di volo riesce a convincerla a riporre la borsa sotto al sedile, ma non appena le ali del 737 prendono aria e si inarcano, subito la borsetta le ritorna in grembo, con una stretta quasi spasmodica. Nello stesso momento due signori corpulenti seduti dall'altra parte del corridoio si fanno un

fuggevole segno della croce. Ecco, i miei compagni di viaggio, che beninteso nulla avevano a che fare con il broadcast, raffiguravano come meglio non si sarebbe potuto il clima che da poco più di un anno aleggia sul mercato italiano del broadcast. La borsa costantemente sotto controllo, bene stretta in grembo, con i relativi cordoni serrati a dovere. Il segno della croce, un affidamento forse sincero ad una entità esterna a noi stessi, ché davvero noi da soli non sappiamo più cosa inventarci per cavarcela. Non condividiamo ovviamente questi stereotipi con i quali talvolta si descrive lo stato attuale del mercato, tuttavia

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trovarceli accanto addirittura impersonati dal vero mentre il pilota aveva messo, come si dice, la manetta in tasca per chiedere ai due General Electric la take-off thrust, cioè il massimo che gli stessi possono dare, ci ha fatto riflettere. Chi spinge e chi frena, chi tira in avanti e chi all'indietro. La signora che sembrava in indissolubile simbiosi con la propria borsa la abbandona prontamente non appena nel corridoio si appalesa il carrello dei viveri. Ubi maior. La colazione sull'aereo azzurro è un tramezzino integrale con scrambled eggs, vale a dire pane e frittata. L'edizione della speranza, dove tanti vanno

anche per provare che potrebbe davvero mostrare concreti segnali di inversione di tendenza si presenta in modo piacevolmente rustico. Buon segno. Atterriamo in orario, e a Schiphol, guarda caso, piove. La navetta per la fiera si fa attendere solo un istante, riparte un attimo dopo e in dieci minuti siamo alla ex fabbrica di biciclette più famosa del broadcast. La fiera si apre fra poco, e il RAI Convention Center è già un brulicare di persone.

Ma insomma, come è andata questa fiera? Bene, male, così così?... Una costante di tutti questi giorni:

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la mattina e la sera, sulla metropolitana si viaggiava con il riscaldamento acceso. Logico quindi che l'atmosfera non fosse "hot". Nemmeno all'interno dei quattordici padiglioni dell'IBC. Diciamo che è stata una IBC "tiepida". Le cifre ufficiali parlano di un lieve incremento di visitatori rispetto a quelli registrati lo scorso anno, pochi punti percentuali. Abbiamo il

massimo rispetto per gli organizzatori dell’IBC e per quello che, ogni anno, riescono a richiamare e a far concretizzare. Ma che ci fossero più persone dell’anno scorso, per quello che abbiamo visto percorrendo in lungo ed in largo le varia hall, davvero a noi non risulta. Non è andata male, sicuramente una buona affluenza, ma anche la diffusa sensazione che rispetto allo

Roberto Gaddoni Rohde & Schwarz

scorso anno ci fosse qualche visitatore di meno. Mentre però lo scorso anno, ma anche all'ultima edizione del NAB, la distribuzione dei visitatori era chiaramente asimmetrica, con una sobria affluenza alla zona della radiofrequenza ed i padiglioni dedicati alla "bassa" dove si faceva fatica a camminare, quest'anno l'affluenza era meno sbilanciata fra i due comparti tecnologici. Forse perché i confini fra i produttori stanno diventando sempre più labili: osservando il "floor plan» dell'IBC era impossibile non notare che almeno due nomi storici dell'alta frequenza, Harris Broadcast e Rohde&Schwarz, avevano lo stand al padiglione 7, tradizionalmente il regno della grafica e della postproduzione. Un caso? No, semplicemente queste aziende hanno costruito nel tempo una gamma di prodotti molto

estesa, con una significativa presenza nel mondo della bassa frequenza.

Sobrietà a 4K Una edizione dell'IBC sobria, quindi, dove non sono state presentate novità eclatanti, e dove il motivo conduttore è stato: evoluzione senza rivoluzione. Pur in assenza di effetti speciali, va detto che era comunque chiaramente visibile un filo conduttore: il 4K, ormai definitivamente uscito dagli scaffali dei laboratori di ricerca e ampiamente disponibile dal punto di vista della tecnologia. Camere, mixer, sistemi di archiviazione, codifica, delivery e anche broadcasting: tutto parlava la lingua del 4K. Ed era un linguaggio trasversale, adeguatamente stratificato anche dal punto di vista dei costi e delle fasce di prodotto. Il 4K non arriverà domani


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IBC 2013

nelle nostre case, ma potenzialmente potrebbe farlo. Una demo del consorzio DVB mostrava una trasmissione 4K effettuata su un singolo canale terrestre a 8 MHz, utilizzando lo standard DVB-T2. La compressione era HEVC, e nel multiplex c'era posto anche per un PLP in T2 Lite, il subset del DVB-T2 dedicato alla ricezione in movimento. Diversi operatori satellitari presentavano demo di contribuzione live 4K, con codifica 4:2:2 e frame rates da 25 a 60p, con codifica HEVC o AVC. Segnaliamo il contributo 4K che arrivava all’IBC in diretta dal circuito di Misano Adriatico, che ha visto la collaborazione di numerose aziende complementari. Complice la ricorrenza del MotoGP di San Marino, una camera 4K riprendeva in diretta uno dei viali di accesso alle tribune (per

2000 effettuavano la compressione in MPEG-4 AVC a 60p e 10 bit, 4:2:2. I quattro flussi venivano quindi inviati tramite una antenna da 1,4 metri e un amplificatore da 400 W al satellite Eutelsat 5W, Stefano Tura con Canon modulazione DVB-S2 questioni di diritti non era 16APSK, rendendo così purtroppo possibile mostrare le disponibili 89 Mbps di banda immagini della pista). Il utile su un convenzionale comunicato stampa ufficiale transponder Ku da 36 MHz. Il non riporta i marchi delle feed veniva ricevuto all’IBC camere utilizzate, ma a quanto con una antenna da 2,4 metri, ci è dato sapere la Canon Eosquindi decodificato e mostrato C500 era quella che allo stand Eutelsat riprendeva il viale in diretta. (l’occasione è buona anche per L’intera catena di produzione e segnalare l’arrivo di Markus contribuzione è stata allestita Fritz nel gruppo, in veste di utilizzando apparati marketing manager). Fra consolidati, da tempo presenti decoder e monitor 4K il sul mercato, a dimostrazione di collegamento era realizzato come il 4K possa essere sempre con quattro cavi 3Gaffrontato ricorrendo ad SDI. apparati già disponibili, ed in Il sistema di compressione taluni casi già utilizzati dai HEVC, comprensibilmente diversi team di produzione. Il gettonatissimo presso tutti i feed 4K è stato prodotto da costruttori di encoder e Sky Italia in 3480x2160 a piattaforme di head-end al 60p. Le sequenze in diretta momento riesce a trattare uscivano dal mixer attraverso segnali 4K con una cadenza quattro connessioni 3G-SDI, massima di 25 o 30 per raggiungere la piattaforma fotogrammi al secondo: di acquisizione contenuti di davvero troppo pochi per Ericsson. Quattro encoder per assicurare una visione fluida e contribuzione Ericsson AVP piacevole con una risoluzione

così elevata. Ma è solo questione di tempo: l’HEVC sembra il partner perfetto per consentire la distribuzione all’utente finale di segnali UHD. Cambiamo la sigla in quanto 4K è un formato impiegato per la produzione, mentre l’Ultra High Definition è un sistema previsto per la distribuzione dei contenuti: come se la miriade di codec e wrapping non fosse sufficiente a far girare la testa. Un’eccellente dimostrazione in questo senso si trovava allo stand del consorzio DVB, l’ente che ha standardizzato gli standard di diffusione per la televisione digitale (terrestre, satellite e cavo) che, pur non adottati in tutto il mondo sono di sicuro quelli che hanno avuto il maggiore successo nel mondo intero. Un contenuto UHD su file era stato compresso HEVC a 25 Mb/s, e veniva riprodotto in loop da un video server. Logicamente, una compressione per diffusione (e quindi 4:2:0) e effettuata su file, quindi non in tempo reale, può ottenere il massimo dell’efficacia da un determinato codec. Un altro contenuto, pensato per dispositivi mobili e quindi a risoluzione decisamente più ridotta, veniva compresso in H264 ad un bitrate pari a 1 Mb/s. I due flussi venivano inviati ad un sistema trasmittente DVB-T2 che diffondeva il contenuto UHD su profilo main, ed il contenuto mobile su profilo

Tiziano Mantovani SKY

Markus Fritz SES

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NEW T2 Lite. Il segnale irradiato dal trasmettitore, posto sulla Alticom Tower di Amsterdam, veniva ricevuto all’interno dell’IBC tramite due dispositivi distinti (per onestà, va detto che si tratta di due prototipi): un set top box DVB-T2 Broadcom, in grado di ricevere e decodificare segnali UHD HEVC, ed un ricevitore Sony in grado di decodificare il segnale T2 Lite. Un monitor Sony 4K permetteva di rendersi conto di persona di cosa possa oggi essere trasportato sul “vecchio” canale terrestre da 8 MHz. Il flusso T2 Lite veniva visualizzato su un tablet.

Sony cambia pelle Fra i grandi marchi specializzati nella produzione di contenuti, Sony è forse quello che ha maggiormente evidenziato la volontà di cambiare pelle: l’approccio di Sony, tradizionalmente basato su dispositivi che vengono poi assemblati in un sistema in grado di rispondere alle specifiche esigenze del cliente, all’IBC 2013 si presentava in modo piuttosto diverso. Quella che segue è solo la nostra interpretazione, e niente lo annunciava in modo esplicito, ma abbiamo avuto la chiara sensazione che il colosso nipponico stia spostando il focus dai dispositivi, per quanto eccellenti, ai sistemi. Tanto l’allestimento quanto una serie di migliorie ed

innovazioni introdotte nell’argenteria di famiglia portavano il visitatore a focalizzare il workflow, più che i dispositivi necessari a realizzarlo. Proviamo a spiegare così questa nostra sensazione. Anche se lo scopo finale è sempre stato definire una soluzione in grado di soddisfare le necessità ed il modo di lavorare del cliente, tipicamente si partiva dai prodotti più adatti e si cercava il modo più efficace di comporre con essi lo la soluzione più adeguata allo specifico caso. Il marketing era quindi orientato ai prodotti, con nomi e prestazioni bene in evidenza, primedonne che venivano di volta in volta ingaggiate in una compagnia teatrale ritagliata su misura per ogni specifica replica dello spettacolo. Quest’anno abbiamo avuto l’impressione che l’approccio sia cambiato: il focus è sul workflow. Per una quantità di applicazioni e di workflow differenti, Sony propone la “sua” soluzione, con una propria architettura. Data la soluzione, si utilizzano i prodotti come lettere dell’alfabeto per comporre parole e frasi. Se manca una lettera, se ne fa evolvere una esistente. Può sembrare una differenza sottile, ma a nostro avviso è una evoluzione radicale, che porta il workflow al centro dell’attenzione. In questo modo, cadono di colpo

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New REDEL T7 series

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Gianfranco Penocchio SONY

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REDEL T7 and REDEL F series

Old REDEL F series

Improved VSWR performance up to 3 Ghz Watertight to IP68 as per IEC 60529 Fully intermatable with 1051 series Integrated 3Ghz connector and HD cable solution HD/SD signal compliant Extensive range of models and cables available Ergonomic and robust connector protection

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IBC 2013

le barriere all’ingresso: se adeguatamente scalato, un workflow può vestire le necessità di ogni budget di lavoro, e si tratta solo di sviluppare le “lettere” in grado di adattarsi alle diverse “taglie” del workflow. Senza scandalizzarsi se, quando una lettera è troppo “piccola” (come livello di prezzo o di fascia di mercato) la scelta può ora essere reperirla sul mercato, piuttosto che svilupparla in casa o, al contrario, rinchiudersi in una torre eburnea di eccellenza non compromettibile. È una scelta intelligente, perché permette di proporre workflow di livello “best practice”, ma scalabili praticamente su ogni necessità, rimuovendo il vincolo di non potere (o volere) “entrare” in fasce di prodotti e di mercato considerate non in linea con l’allure del marchio. Se il focus dell’azienda è un prodotto, questo approccio suona sacrilego. Se il focus è l’architettura di sistema, allora i prodotti sono scatole il cui scopo è garantire che quello specifico sistema, modellato a pantografo a partire dal reference workflow, possa avere le prestazioni che è chiamato ad avere. Beninteso, Sony non sarebbe la prima azienda ad adottare questo modo di proporsi sul mercato, ma è sicuramente la prima delle “grandi” a farlo. Si veda ad

esempio la completa soluzione cloud di gestione contenuti presentata da Sony al NAB2013 per il mercato americano e introdotta in Europa proprio in occasione dell’IBC. Con la struttura cloud, Sony consente virtualmente a tutti (dati i costi, anche in pratica) di accedere all’expertise, alle piattaforme ed alla sistemistica (sottolineiamo: le stesse) sviluppate da chi si occupa di contenuti da sempre per soddisfare le esigenze di chi ha fatto dei contenuti un business colossale, come le major del cinema o i grandi broadcaster. Se la nostra interpretazione è corretta, ne vedremo delle belle. Praticamente tutti i costruttori specializzati presentavano la versione 4K dei propri dispositivi di produzione e gestione di contenuti. Si conferma che il satellite sta vivendo un momento molto positivo. Da un lato, la richiesta di banda dei sistemi 4K mette la tecnologia

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satellitare in pole position per una rapida transizione alla contribuzione 4K, come pure per la distribuzione verso l'utente finale. Dall'altro, la prontezza con cui il mondo del satellite si è aperto al mondo IP (forse anche grazie alla tecnologia sviluppata per le esigenze delle comunicazioni telco) sta conservando agganciata alla cresta dell'onda anche la distribuzione satellitare. Un’ultima nota relativa ad un annuncio fatto alla conferenza stampa: Sony sarà sponsor Fifa per Brasile 2014 e per l’evento curerà la produzione in 4K!

Minimizzando Camere e ottiche stanno diventando sempre più piccole e leggere, ed emerge la tendenza a sviluppare modelli di camera poliedrici, in grado di essere a seconda dei momenti un camcorder da spalla di ottimo livello ma anche una eccellente camera da studio, in grado di lavorare in

produzioni live multicamera, con CCU sempre più compatibili e trasversali e sensori 4K sempre più diffusi. Produrre oggi un importante evento live in 4K valorizza sicuramente l'archivio per applicazioni future, ma al tempo stesso permette di mandare in onda un flusso HD effettuando un "crop" all'interno del fotogramma 4K, regalando al regista una dimensione creativa fino ad ora sconosciuta, se non a prezzo di compromessi con la risoluzione dell'immagine. Un altro tema molto trasversale è stato il concetto di "cloud". Introdotta timidamente da alcune start-up pochi anni fa, questa architettura di chiara estrazione IT ha definitivamente conquistato anche i produttori broadcast di fascia alta, che stanno iniziando ad offrire fra i propri servizi anche la possibilità di utilizzare "a consumo» infrastrutture messe a disposizione da loro stessi per svolgere attività che erano tipicamente svolte da apparati di proprietà degli utilizzatori. Il prossimo passo sarà proporre modelli funzionali e di business in grado di convincere i diversi protagonisti della produzione e del broadcasting a fare il grande passo, e provare almeno ad assaggiare le potenzialità che l’architettura cloud può offrire. Passare con confidenza da un oggetto che si vede e che si tocca, esclusivamente a propria disposizione, ad una entità efficace, efficientissima, ma virtuale, richiederà ancora un po' di tempo.

BNC, adieu? Con ogni probabilità, poi, questa edizione dell’IBC segnerà l’inizio del viale del tramonto per una pietra miliare del broadcasting post bellico: le interfacce SDI (di varia capacità), con attacco BNC. Lo storico connettore a baionetta e' nato quasi settanta anni fa, per impieghi militari, e lo avevano pensato talmente &

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bene che è diventato lo standard di fatto per le connessioni di segnale nel mondo del video broadcasting. Ha attraversato fiero l'era dell'analogico, si è trovato perfettamente a suo agio nell'era digitale, ha affrontato di petto l'avvento del'HD, riuscendo nuovamente ad imporsi al prezzo di un lieve maquillage. Il connettore BNC, pratico, veloce, robusto ed affidabile è però rimasto spiazzato dall'arrivo del 4K. Che, lo ricordiamo, ha risoluzione quattro volte maggiore rispetto all'HD. E quindi un flusso con una necessità di banda passante molto superiore. Se poi aggiungiamo il fatto che per il 4K si parla già di cadenze di ripresa a 120 fotogrammi al secondo, allora la gloriosa interfaccia SDI non ce la fa davvero più. A questa IBC si è aperta la discussione. Cosa potrà sostituire l'SDI su connettore BNC? C'è chi preferisce una versione evoluta dell'HDMI, progettata per "reggere" una banda passante fantascientifica. Chi sostiene che l'HDMI sia uno standard "consumer", e quindi inadatto ad impieghi professionali (manca ad esempio la sicurezza

antistrappo sull'innesto). Chi moltiplica i cavi necessari per trasportare un singolo segnale, arrivando fino a sedici cavi per un singolo servizio 8K. E chi invece ha timidamente avanzato un dubbio: ma se facessimo tutto in IP? Gelo in sala. E' difficile rinunciare alle proprie abitudini. In effetti sono passati diversi anni da quando l'IEEE e la SMPTE hanno (separatamente) standardizzato un modo di veicolare segnali video digitali tramite switch Ethernet. Il processo di attuazione ha preso un po' più di tempo. In realtà , circa dieci anni . Però ci siamo. Praticamente tutti i produttori di sistemi che trasportano, maneggiano, gestiscono o indirizzano segnali video digitali avevano presso il proprio stand qualcosa perfettamente adatto a sdoganare l'IP anche nel mondo della produzione video

di fascia alta. In effetti nel campo della radiofrequenza ci siamo arrivati prima: da qualche tempo, i ponti radio IP sono di fatto uno standard, sposato anche dai sistemi di collegamento satellitari più innovativi. L'IP dovrebbe avere un avvenire certo anche al di fuori delle infrastrutture di produzione: numerosi costruttori hanno presentato la propria soluzione per realizzare una infrastruttura IP interamente end-to-end. L'obiettivo generale è quello di sviluppare solide infrastrutture

A/V basate su cavi CAT-5: l'economicità e la facilità di posa di questi ultimi sono in effetti argomenti difficili da confutare. Giorni contati quindi per l'SDI? Non lo sappiamo. Di sicuro, l'ondata IP è in arrivo, e potrebbe spalancare le porte anche ad aziende che, tradizionalmente, con gli innesti a baionetta non hanno mai avuto a che fare. Il dato di fatto è che un numero sempre maggiore di potenziali clienti nascerà (in senso anagrafico) con un cavo di rete sotto al braccio. E la possibilità di avere una connessione

VETRINA COMMERCIALE

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semplice, in grado di trasportare in un solo cavo e per la produzione live molteplici flussi audio e video, segnali di controllo e metadati potrebbe essere la carta vincente dell'interfaccia IP.

Sandro Gumiero Rohde & Schwarz

Trasmissione in linea Il comparto dell’alta frequenza non faceva eccezione rispetto al leit motiv generale di “evoluzione senza rivoluzione”. Un tema ormai condiviso da praticamente tutti i costruttori è quello dell’elevata efficienza energetica: condiviso ma aperto, se è vero che ad ogni appuntamento di rilievo del settore si assiste al debutto di rendimenti sempre più sbalorditivi e di soluzioni che permettono di raggiungere detti valori con sempre meno vincoli. Un anno fa parlavamo dei vantaggi offerti dalla circuitazione Doherty in termini di rendimento elettrico, sottolineando al contempo come questo particolare schema fosse “a banda stretta”, inadatto quindi in assenza di altri accorgimenti alla realizzazione di amplificatori realmente agili in frequenza. È passato un anno e, anche grazie all’intuizione di uno dei principali costruttori di semiconduttori di potenza (NXP), il Doherty a banda larga è fra noi. L’accorgimento che prevede invece la modulazione della tensione di alimentazione degli stadi finali in base alle caratteristiche dinamiche del segnale da amplificare, scelto con convinzione da Thomson, ha fatto meno proseliti del previsto, forse perché si è rivelata di più difficile

adozione da parte di costruttori che invece hanno trovato molto più comodo e veloce appoggiarsi ai risultati delle ricerche di NXP. In ogni caso, vi segnaliamo quelli che ci sono sembrati i primi della classe in questa rincorsa all’elevata efficienza. Sotto il profilo dell’efficienza pura, la carta vincente è stata probabilmente giocata da Rohde & Schwarz, che per la serie di trasmettitori THV9, raffreddati ad aria, dichiara un rendimento tutto compreso che arriva al 46% in Banda III e con modulazione COFDM TV o DAB. I produttori italiani non sono però stati a guardare: Onetastic punta sull’elevatissima densità di potenza, e presenta il nuovo OneDriver che in un telaio da una unità rack riesce ad alloggiare modulatore, ricevitore sat o in banda TV, ricevitore GPS, ingressi ASI, cancellatore d’eco e 130 W RMS di potenza di uscita. Non

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vi bastano? La serie OneCompact offre dotazioni analoghe ma con una potenza di uscita fino a 300 W RMS in due unità (con alimentatore singolo) oppure tre unità (con alimentatore ridondato). Sul fronte OEM, segnaliamo il nuovo modulo di Techno Design Engineering, un pallet che impiega la recente tecnologia Doherty a banda larga ma che grazie ad un design particolarmente innovativo riesce a contenere gli ingombri in pianta richiesti da questa nuova circuitazione, e conservando quindi la piena compatibilità elettrica, dimensionale e meccanica con i pallet in tecnologia tradizionale, consentendo quindi un semplice ed immediato upgrade a tutti i costruttori che avessero a catalogo modelli basati sulla tecnologia consolidata.

Prendendo le misure Sul fronte Test and

Measurement segnaliamo il nuovo generatore reference grade multistandard BTC (Broadcast Test Center) sempre di Rohde&Schwarz. In un fattore di forma tipico di generatore di questa classe, il BTC compendia due generatori RF completamente indipendenti ed in grado di funzionare in modalità SFN, ciascuno con una banda passante pari a 160 MHz. Elemento distintivo del nuovo BTC è la possibilità di definire ed eseguire autonomamente complesse sequenze di test per verificare la rispondenza a determinati standard o requisiti, validando quindi anche la produzione di serie in modo completamente automatizzato. Vi rimandiamo al numero 6 di Broadcast&Production per un resoconto puntale sui prodotti e sui marchi principali presenti all’IBC2013.

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Il 4K embedded in un... motorino italiano!

All'IBC il 4K è stato il protagonista indiscusso, e molti produttori hanno concentrato i propri sforzi progettuali e produttivi per rendere da subito questa tecnologia alla portata di tutti. Un esempio eccellente di questa filosofia ci arriva dal mini-van allestito dallo specialista danese Stjernholm & Co per Nimb TV, utilizzan-

do apparati Blackmagic Design epartendo da un veicolo davvero speciale. Nimb TV è una società di produzioni broadcast nata da poco in Danimarca. Una startup, come si dice. Piccola e giovane, ma con le idee chiare: per affacciarsi sul mercato hanno scelto di puntare subito al massimo, e hanno allestito un mezzo mobile in grado di effettuare produzioni completamente 4K. E, insieme ai propri partner, sono riusciti a dimostrare quanto può essere facile e "leggero" produrre oggi in 4K. Il mezzo che hanno allestito è una pietra miliare dell'industria italiana: l'Ape Piaggio. L'OB van sarà utilizzato per produzioni 4K multicamera nel mercato danese. E'già stato prenotato per la sezione "boot camp" della prossima stagione della versio-

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ne danese di "X Factor", che si svolgerà in varie location a Copenaghen. Il van può gestire fino a 8 camere, e dispone di sincronizzatori di quadro su ogni ingresso per consentire l'impiego di sorgenti senza genlocking. Non manca ovviamente il mixer audio (con relativo monitoring) e la possibilità di "uscire” in HD. Tutto l'insieme ha consumi di energia estremamente ridotti: è sufficiente una comune presa di rete a 230V, di tipo (e amperaggio) domestico. Andando al di là di quella che per certi aspetti può essere una efficace trovata di marketing, è indubbio che il mezzo sta a testimoniare come ormai produrre in 4K è solo una questione di scelta, e non di budget disponibile. Osservando attentamente i diversi apparati esposti all'IBC (e molti di que-

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sti erano vere e proprie novità) si poteva notare che in vari casi gli apparati 4K affiancavano un analogo prodotto HD, e venivano proposti a costi che lo scorso anno erano tipici della corrispondente versione HD. Per la produzione live il discorso è più complesso, e sicuramente comporta costi tecnologici di livello ancora superiore a quelli richiesti per le produzioni HD. Ma in ogni caso il sasso è lanciato. E il fatto che una giovane realtà appena nata abbia deciso di puntare subito in alto ci è piaciuto molto. L’allestimento completo, come lo vedete in queste foto, ha avuto un costo di poco superiore a 20.000 Euro. “Furgone incluso!” ha precisato con malcelata soddisfazione Simon Westland, direttore vendite EMEA di Blackmagic Design.

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INDICE INSERZIONISTI

Azienda

pag.

Azienda

Africa com

II cop

Lupo Light

57

Aldena Telecomunicazioni

11

M-Three satcom

Bel Power Europe

39

Rohde & Schwarz

17

Sira

39

BLT Italia

23

Sitel

49

Blueshape (New Cell Top)

15

Techno Design Engineering

51

BV Media

25

Telsat

I cop

6

Telsat

43

BitOnLive

37

Canon Consumer Electronics

Comrex

19

BV Media

I

Elle Erre Elettronica

55

Eutelsat Italia

II

9

Direttore Responsabile e Publisher B&P Andrea Rivetta

Fluidstream

VIII VII

Lemo

53

JVC

Lynx Technik

13

Octoshape

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INSERTO WEBCAST

Association - CES Show III cop

Eutelsat Italia

Presidente Steve Palm Vice Presidente Carmel King Direttore Vendite Eric Trabb

IV cop

5

Blackmagic Design

pag.

Periodica Italiana

V

Broadcast & Production - Ottobre/Novembre 2013

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5/13

(1) Tipo di azienda ❏ A Emittente Radio ❏ B Emittente TV

Prov

❏ 1 Nazionale ❏ 2 Locale ❏ 3 Satellite ❏ 4 Web ❏ C Centro di Produzione A/V ❏ D Centro di Postproduzione A/V ❏ E Azienda Distributrice/Rappresentante

❏ F Azienda Produttrice ❏ G Fotografo Prof. ❏ H Consulente ❏ I Ag. Pub/Concess. ❏ J Laboratorio A/V. ❏ K Altro _____________ _______________________

(2) Funzione in azienda ❏ A Proprietario/Presidente ❏ B Ammininistratore Delegato/Direttore Generale ❏ C Dirigente o Funzionario Tecnico ❏ D Dirigente o Funzionario Commerciale ❏ E Produzione o Programmazione

❏ F Redazione ❏ G Comp. Grafica ❏ H Montaggio ❏ I Altro _____________ _______________________

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❏ B Decisione finale

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DICONO CHE IL FUTURO NON CI STIA IN UNA SCATOLA. Da Martedì 7 Gennaio a Venerdì 10 Gennaio 2014 Las Vegas, Nevada • CESweb.org • #CES2014

LA COSA BELLA È CHE LAS VEGAS NON HA CONFINI. Per quattro giorni, quelli che progettano il futuro si riuniscono in una città costruita sul rinnovamento continuo. Qui i marchi, i mercati e le economie convergono su qualcosa che è molto più di una fiera. E nel 2014, non c’è opportunità migliore per connettersi con le persone che contano. La sola domanda quindi è: “Perché tu non dovresti entrare nel tuo futuro?”. Registrati oggi al CESweb.org

THE GLOBAL STAGE FOR INNOVATION



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