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Cambiare nome in ASTON MARTIN non ha cambiato la sostanza
from Monza GP 2022
by Netweek
La notizia era nell’aria da tempo, o almeno in molti pensavano che entro fine anno sarebbe arrivata. Così in piena estate, pochi giorni dopo aver spento trentacinque candeline, è uscito ufficialmente allo scoperto Sebastian Vettel annunciando che l’anno prossimo non correrà più. O, almeno, non lo farà di certo nel Mondiale di Formula 1. Ci sono tanti ricordi che legano la nostra Monza con il tedeschino dai modi gentili ma dal carattere fuori dagli schemi. 2008, per esempio. La sua prima vittoria con la Toro Rosso, di fatto la discendente della Minardi. Ma anche i successivi due trionfi targati Red Bull nelle stagioni di due dei quattro titoli mondiali vinti. Senza dimenticare le sue annate in Ferrari che gli hanno portato quattordici vittorie, nessuna però in Brianza dove se non altro è comunque salito tre volte sul podio. Da quando ha lasciato Maranello passando alla corte di papà Stroll in Aston Martin (… ex Racing Point, ex Force India, ex Spyker, ex Midland, ex Jordan …) pochi lampi e tante delusioni. Forse è meglio così, che non continui a scalfire un’immagine di un grande con il casco sulla testa, oltre che uno dei più intelligenti quando se lo toglie.

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Di Lance Stroll stiamo ancora aspettando quei numeri che, gli va riconosciuto, comunque aveva fatto intravvedere prima della Formula 1. Certo il patrimonio sterminato di papà Lawrence gli può consentire di restarci fino all’età della pensione, ma se il discorso per un futuro da altre parti vale per Vettel, in misura non molto diversa vale per questo ragazzo di ventitré anni con oltre centodieci gare all’attivo ma salito solo due volte sul podio, di cui una proprio da noi due anni fa.