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Sarebbe forse più giusto se la SAUBER tornasse all’antico suo nome
from Monza GP 2022
by Netweek

Qui il discorso non è propriamente uguale a quello più avanti in questo speciale, dedicato alla Williams, ma in parte usare un nome così importante come quello di Alfa Romeo, peraltro per soli scopi economico-pubblicitari, e avere questi risultati non fa bene sia al team che al Marchio italiano. Con molta probabilità l’idea di Sergio Marchionne, che aveva fortemente voluto questa partnership con gli svizzeri della Sauber, prevedeva uno sviluppo diverso di quello che si è poi concretizzato. Strade che potrebbero separarsi, a maggior ragione se anche i proprietari della società elvetica d’investimenti Longbow Finance, dopo aver acquistato nel 2016 da Peter Sauber il team, lo mettessero in vendita nei prossimi mesi. Dei due piloti, uno è un veterano e l’altro è l’unico debuttante. Valtteri Bottas, che qualcuno già vedeva in difficoltà ai tempi della Williams, ha avuto la svolta della carriera con l’improvviso ritiro di Nico Rosberg in Mercedes. Nel 2017 si è liberato il sedile accanto a Lewis Hamilton che gli ha fruttato dieci vittorie e due titoli di Vicecampione del mondo. Il cinese Zhou Guanyu, forte di un contributo economicocha ha messo a piedi il nostro Antonio Giovinazzi, per ora ha perso nettamente il confronto con il compagno di squadra, e questo lo si poteva immaginare. Quello che non si poteva immaginare, ma solo sperare, è che dopo uno spaventoso incidente come quello capitato al via di Silverstone, il pilota asiatico ne uscisse praticamente incolume. Miracoli della sicurezza attuale, ma che rischiano di far ricordare la sua prima stagione di Formula 1 più da miracolato che da speranza.
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In alto e a lato, Valtteri Bottas.



Un team che per motivi extrasportivi, e purtroppo drammatici, ha dovuto rivedere i suoi piani pochi giorni prima del via del Mondiale. L’esclusione di Nikita Mazepin per le vicende dell’invasione russa in Ucraina ha costretto il team americano con base in Europa a trovarsi in poco tempo un altro pilota, oltre soprattutto a rinunciare alla pioggia di soldi che il mediocre pilota dell’Est garantiva nelle casse del team. Se per gli sponsor in un modo o nell’altro una soluzione è stata trovata, quella relativa alla scelta del pilota è andata ancora meglio. Con il ritorno dell’ex Kevin Magnussen, scaricato proprio per far posto a Mazepin alla fine del 2020, è successo che il danese figlio d’arte ha subito ripagato mister Haas con un quinto posto alla gara d’esordio stagionale, a cui ha fatto seguire altre prestazioni in zona punti. Chi invece finora ha vissuto