Consigli, idee e strategie per il benessere d'autunno
on l’arrivo dell’autunno, salute e benessere passano da scelte consapevoli: alimentazione, attività fisica, prevenzione dei malanni di stagione e cura di corpo e mente. Dalla dieta mediterranea alla skincare mirata, dalla mindfulness alla farmacia dei servizi, fino agli accorgimenti per vista, udito e salute orale, ecco consigli e indicazioni per vivere i prossimi mesi in piena forma
Con Zurich Salute più serenità nella gestione delle spese mediche
Negli
ultimi anni il sistema sanitario italiano si è trovato a gestire sfide crescenti, legate sia alle risorse disponibili sia all’accesso alle prestazioni. I dati ISTAT-SHA del 2023 mostrano come la spesa sanitaria totale abbia raggiunto 176,1 miliardi di euro, di cui circa 130,3 miliardi (74%) sostenuti dal settore pubblico e 40,6 miliardi (23%) direttamente dalle famiglie, mentre solo il 3% è intermediato da fondi o assicurazioni (fonte Panorama Assicurativo+3SPI CGIL Veneto+3Smips+3).
Una quota di spesa “out-of-pocket” superiore ai 40 miliardi di euro, che riflette l’importanza sempre maggiore di strumenti integrativi a supporto dei cittadini (fonte Panorama Assicurativo+2Insalute News+2). Sul fronte dell’accesso, resta il tema delle tempistiche: nel 2024 oltre 4 milioni di italiani (circa il 7% della popolazione) hanno rinviato visite o esami a causa delle liste d’attesa. In questo scenario, le coperture assicurative possono fungere da partner complementari del Servizio Sanitario Nazionale, rafforzandone l’efficacia e contribuendo a garantire ai cittadini non solo l’accesso alle cure, ma anche la serenità di affrontarle con maggiore fiducia (Fonte ANSA.it+1).
Di questo importante tema parliamo con Alessandro Sala, responsabile commerciale dell’Agenzia Zurich di Casatenovo.
A fronte di questi numeri, quali sono le principali difficoltà che riscontrate per le famiglie italiane?
«Il Servizio Sanitario Nazionale è e resta un pilastro fondamentale. Allo stesso tempo, stiamo andando verso un futuro in cui le compagnie assicurative possono operare in sinergia con il sistema pubblico, offrendo un supporto complementare che garantisca cure tempestive e serenità economica alle famiglie. In particolare, quando ci sono esigenze che richiedono risposte rapide – come visite specialistiche o esami diagnostici – la possibilità di contare anche su una copertura privata
diventa un elemento di tranquillità.»
In che modo una polizza sanitaria può essere d’aiuto?
«Una copertura assicurativa non sostituisce il sistema pubblico, ma lo integra. Significa avere risorse già disponibili in caso di necessità, con la possibilità di accedere a visite, esami, ricoveri o terapie riabilitative senza dover attendere troppo a lungo e senza trasformare ogni urgenza in una difficoltà economica. È uno strumento che permette di affrontare la quotidianità con maggiore serenità.»
I clienti vi chiedono un esempio concreto per capire il valore di questa protezione?
«Basta pensare alla vita di tutti i giorni: una visita ur-
Assicuriamo il futuro di chi ami
Scopri le soluzioni Zurich per tutelare il tenore di vita, tuo e dei tuoi cari, in caso di grandi imprevisti.
Agenzia Zurich
Bressanelli Galli Gelpi
Porta & C. Srl
Via G. Sirtori, 17 23880 Casatenovo (LC) 039 9204600 LC501@agenziazurich.it
gente, un esame imprevisto o un piccolo intervento possono comportare spese significative. Avere una polizza sanitaria significa non dover intaccare i risparmi o rimandare cure necessarie, vivendo con più serenità.»
Quali sono le caratteristiche della soluzione Zurich Salute che la rendono adatta a questo contesto?
«La proposta Zurich si distingue per completezza e flessibilità. Copre visite, accertamenti diagnostici e screening, prevede rimborsi per ricoveri chirurgici e non chirurgici, indennità per terapie o riabilitazioni. Offre inoltre un servizio di assistenza che semplifica le pratiche e accompagna la persona in tutte le fasi del percorso. In questo modo la protezione non è solo economica ma anche organizzativa e informativa.»
Tutti in forma con la dieta mediterranea
Tra le buone pratiche da mettere in atto per rimettersi in forma in autunno, un posto di riguardo lo occupa l’alimentazione. Una dieta equilibrata è infatti la compagna di viaggio ideale sulla strada che porta a salute e benessere. Durante le vacanze, solitamente, l’alimentazione è un po’ squilibrata. La cosa migliore è quindi, dopo il rientro, tornare alle buone vecchie abitudini alimentari preferendo una dieta sana che sappia apportare le giuste quantità di carboidrati, legumi e proteine senza mai dimenticare l’importanza dell’idratazione. Insomma, è il momento perfetto per puntare su una dieta del benessere a 360 gradi. A tale proposito la dieta mediterranea è sicuramente l’esempio migliore da seguire. I punti di forza di questo regime alimentare sono la genuinità, la biodiversità, l’utilizzo di prodotti locali e di stagione, tutti aspetti che rendono questo modello alimenta-
re ideale per questo periodo dell’anno. Seguendo la dieta mediterranea, in cui gli alimenti principe sono verdura e frutta, è possibile assicurarsi una serie di micronutrienti e bre essenziali per il benessere generale e per la salute delle difese immunitarie che in autunno potrebbero essere vulnerabili. E’ importante poi includere nel regime alimentare anche prodotti ricchi di nutrienti come i cereali integrali in chicco, tra cui orzo e farro, oltre a pane e pasta integrali.
Si possono consumare moderatamente anche yogurt e latte, legumi, pesce fresco, uova e carne bianca. Mentre va limitato il consumo di carni rosse, dolciumi e cibi ultra processati. Per regolarsi si può seguire il modello del Piatto del Mangiar Sano creato dagli esperti di nutrizione della Harvard T.H. Chan School of Public Health che suggerisce di riempire il piatto per metà con frutta e verdura, per un quarto con cereali in-
tegrali, per un altro quarto con proteine sane e di completare il pasto con grassi
Le best practice per il benessere in autunno
Rimettersi in forma in autunno è uno dei tanti buoni propositi da inserire nella lista delle cose da fare dopo il rientro dalle vacanze. Ma quali sono le best practice da seguire per trovare (o ritrovare) il proprio benessere sico? Innanzitutto, l’attività sica, mangiare bene e non lasciarsi andare alla sedentarietà. Non è possibile pretendere di rimettersi in salute senza fare sport. Attività sica e sport aiutano infatti a vivere meglio, a sentirsi più sani e a elevare il livello qualitativo della vita. Anche se le giornate si accorciano è importante uscire e muoversi. Una semplice passeggiata nel parco o una corsa lungo il ume possono diventare dei veri momenti di piacere e relax. L’arrivo dell'autunno deve essere anche un'opportunità per iniziare percorsi tness e cambiare le proprie abitudini quotidiane. Lo sport è un buon modo per eliminare lo stress, scaricare tensioni e irrequietezza con del sano movimento. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità invita a svolgere attività sica. Allenarsi in autunno inoltre presenta numerosi vantaggi. Uno dei più evidenti è il miglioramento dell'umore, l'attività sica provoca il rilascio di endor ne, noti come ormoni della felicità, che possono contrastare la malinconia autunnale. Inoltre, le sessioni di allenamento possono contribuire a migliorare la qualità del sonno, essenziale per recuperare le energie. La pratica regolare di sport in autunno aiuta anche a mantenere un sistema immuni-
tario forte. L'aumento dei malanni dovuto al cambio stagione è molto comune, ma l'esercizio sico contribuisce a migliorare le difese immunitarie, rendendo il corpo più resistente alle malattie. Prima di iniziare frettolosamente per poi pentirsi di essersi iscritti è bene però scegliere una palestra o una piscina vicino a casa o all’u cio e accertarsi che gli orari siano essibili e adatti alle proprie esigenze: la comodità aiuta la motivazione e dunque il raggiungimento dell’obiettivo. È inoltre utile che la struttura possieda un’attrezzatura varia e, idealmente, offra un’ampia scelta di corsi e istruttori; in questo modo è possibile personalizzare l’allenamento ma anche evitare che subentri la monotonia. È anche importante che ogni cosa venga fatta con cognizione di causa, senza strafare e, soprattutto, senza improvvisare. Bisogna sempre tener presente che dopo un periodo di sedentarietà (vacanze, pigrizia, ecc.) i muscoli hanno bisogno di tempo per recuperare e ra orzarsi. Esagerare con sessioni estenuanti di allenamento può portare a contratture, lesioni muscolari, strappi e tendiniti. E in ultimo, sarebbe opportuno tenere lo stress “in modalità silenziosa”. Riuscire a prendere le distanze da ciò che genera ansia, spegnere computer e cellulari per qualche ora, dedicare un po’ di tempo alla lettura di un buon libro, a sorseggiare una tisana calda, a fare un esercizio di joga o una passeggiata col cane, sono sicuramente il miglior toccasana per ripartire con slancio.
buoni, come olio extravergine d'oliva, semi oleosi o frutta secca a guscio.
Consigli beauty per il dopo-vacanza
Con l'arrivo della stagione più fredda la tintarella va messa da parte in favore di un colorito più sano. Non bisogna però abbandonare la protezione solare: i raggi UV in autunno sono meno forti, ma comunque presenti, a maggior ragione se si fanno gite al mare o in montagna. È anche importante continuare con l'idratazione del corpo: utilizzare sempre e costantemente fluidi nutrienti per evitare che il freddo e lo sfregamento con gli abiti secchino eccessivamente la pelle. Anche se le docce e bagni caldi possono sembrare invitanti nei mesi più freddi, l’acqua troppo calda può seccare la pelle, rimuovendo gli oli naturali. È consigliabile pertanto preferire docce tiepide, limitare il tempo trascorso sotto l’acqua e utilizzare detergenti senza solfati per prevenire la disidratazione cutanea. Per quanto riguarda i capelli, anche se dopo il rientro dalle vacanze appaiono sfibrati e secchi, non è il caso di ricorrere a tagli drastici per farli tornare in perfetta forma. Bastano trattamenti nutrienti da fare a casa o in un salone di bellezza per restituire vitalità alla chioma. E se si vuole cambiare colore, prima di decidere la nuova nuance, meglio aspettare che la carnagione ritrovi il suo colorito naturale.
Benessere psico- sico con la “mindfulness”
La cura personale non si limita alla pelle e al corpo; anche la mente ha bisogno di altrettanta attenzione. Pratiche di mindfulness e meditazione possono aiutare e ridurre stress, tensione e ansia. In particolare, la mindfulness, pratica mentale che consiste nel portare l’attenzione consapevole al momento presente, può essere molto utile per migliorare il proprio equilibrio emotivo.
La parola mindfulness viene tradotta spesso con “consapevolezza”, ma non nel senso generico di “essere coscienti” o “svegli”. È un tipo di consapevolezza speciale, coltivata con intenzione, rivolta all’esperienza del momento presente senza giudizio. Si tratta di osservare pensieri, emozioni e sensazioni del corpo così come sono, senza reagire automaticamente o criticamente. La mindfulness serve pertanto a diventare padroni della propria mente. È infatti una capacità regolatoria che permette di gestire con ef cienza l’attenzione, le emozioni e i pensieri. Questo a sua volta provoca una riduzione dello stress e dell’ansia, un miglioramento dell’umore e la capacità di cambiare alcuni modi automatici di reagire. Esistono molte tecniche di mindfulness, da scegliere in base alle preferenze personali o alla situazione.
Tra le più conosciute abbiamo:
• BODY SCAN: è una meditazione guidata in cui si porta attenzione, una parte alla volta, alle diverse aree del corpo. Può essere eseguita da seduti o da sdraiati ed è utile per sviluppare la consapevolezza delle tensioni corporee e per rilassare gradualmente il corpo;
• MEDITAZIONE SEDUTA: è la forma classica della mindfulness formale, si focalizza sul respiro, suoni, pensieri o emozioni. Aiuta a osservare i propri stati mentali senza esserne travolti;
• MEDITAZIONE CAMMINATA: si cammina lentamente notando il contatto dei piedi con il suolo, il movimento delle gambe, il paesaggio. È indicata a chi fatica a stare fermo;
• MINDFUL EATING: mangiare lentamente, assaporando ogni boccone, notando il sapore, la consistenza, il gesto del masticare. Si tratta di una pratica che va oltre il semplice nutrirsi e coinvolge tutti i sensi. Questa tecnica aiuta a sviluppare una relazione più sana con il cibo;
• PRATICHE INFORMALI: sono i piccoli momenti quotidiani in cui si può portare mindfulness: mentre ci si lava le mani, quando ci si allaccia le scarpe, durante tragitto per andare a scuola o lavoro.
Bellezza olistica: selfcare per corpo, mente e anima
Benessere e bellezza sono due facce della stessa medaglia, un connubio che va oltre la supercialità e si radica in un profondo rispetto per sé stessi. Meglio ci si sente e più energia e serenità si trasmettono. Il benessere estetico aiuta a entrare in contatto con il mondo emozionale e sensoriale e aiuta a raggiungere il benessere psico- sico. La bellezza sulla pelle è l’espressione sulla super cie di una dimensione di benessere, armonia e bellezza interiore più profonda e ha il potere di accrescere la ducia in se stessi, di aiutare a gestire le emozioni e lo stress, di migliorare le funzioni cerebrali come lucidità, memoria, capacità di prendere decisioni e soprattutto di aprirsi alle relazioni sociali e al contatto con l’altro. Ma non si tratta più di una bellezza fatta esclusivamente di trucco o diete, ma della corretta cura della persona, della profonda conoscenza del proprio corpo e delle funzionali strategie di vita. È importante pertanto alimentarsi correttamente consumando cibi sani e naturali ed evitando di inquinare il corpo con fumo e dosi elevare di alcool e ca è. Un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca e semi fornisce i nutrienti essenziali per mantenere la pelle luminosa e l’energia vitale.
Gli antiossidanti combattono l’invecchiamento cellulare, mentre gli acidi grassi omega-3 contribuiscono a mantenere la pelle idratata ed elastica. Bere abbondante acqua è fondamentale poi per depurare l’orga-
nismo e mantenere l’idratazione. Allo stesso modo, dedicare dieci minuti al giorno allo stretching o a fare una passeggiata all’aria aperta può sciogliere le tensioni muscolari e migliorare la circolazione, donando al corpo un aspetto più tonico e vitale. La chiave è la regolarità: una routine ben strutturata diventa un appuntamento con se stessi, un momento per staccare dalla frenesia e concentrarsi sul proprio equilibrio. Altro aspetto importante è prendersi cura della propria pelle che è l’involucro e contenitore della bellezza. La beauty routine per soddisfare il benessere psico- sico deve però tradursi in un vero e proprio rituale di piacere, un’esperienza multisensoriale in grado di suscitare sensazioni ed emozioni positive, coinvolgendo i sensi a partire dalla vista (packaging, colore…) no al tatto (texture, skin feel…), all’odore (fragranze, essenze…) e nanche il sapore (in particolare per i prodotti labbra). Anche adottare l’aromaterapia nella routine quotidiana aiuta a ridurre lo stress e rilassarsi. Piccoli accorgimenti come tenere un di usore sulla scrivania o usare una candela profumata durante la lettura serale possono fare una grande di erenza nel lungo termine E per concludere, è importante dormire bene: un sonno ristoratore è un importante alleato del nostro aspetto esteriore. La pelle, infatti, si ripara durante la notte, e un riposo di qualità, si traduce in un incarnato fresco e luminoso.
I nuovi cosmetici: naturali, biologici e aromatici
La cosmetica olistica nasce dalla considerazione che il nostro stato d’animo, così come le nostre emozioni, sono direttamente correlate al nostro aspetto. Per tale ragione la sua finalità è di ricercare, tramite i benefici offerti dalla natura, l’equilibrio tra l’interiorità e l’esteriorità del nostro corpo. Parlare di cosmesi olistica significa, quindi, mettere in primo piano il legame tra pelle e psiche e offrire un’esperienza sensoriale in grado di stimolare sensazioni di benessere assoluto. In questa direzione si inseriscono anche i cosmetici fito olistici, termine che deriva dalle parole greche ϕυτόν “pianta” e hòlos “intero”. I cosmetici fito olistici puntano, nello specifico, a far entrare in sintonia mente, spirito e corpo, vale a dire il più alto livello di benessere attraverso formule cosmetiche appositamente studiate per nutrire corpo e anima. Per rientrare in questa categoria un prodotto fito olistico deve possedere, per principio, tre caratteristiche: essere naturale, biologico e aromatico; quindi, rispettoso dell’individuo e dell’ambiente che ci circonda.
stesso modo, allo stretching o a fare sciogliere le tencircolazione, donando ben strutturata un momento concentrarsi sul proprio prendersi cura e contenitore soddisfare il tradursi in un vero un’esperienza multisened emozioni partire dalla vista (texture, skin e nanche il labbra). Anche quotidiana aiuaccorgimenscrivania o usare lettura serale poslungo termine dormire bene: un alleato del nostro ripara durante la in un incarna-
Lo skincare autunnale: attenzione ai principi attivi
Nutrimento, luminosità, idratazione e rigenerazione sono gli obiettivi della skincare autunnale. È fondamentale selezionare prodotti che contengano principi attivi speci ci, capaci di rispondere alle diverse esigenze della pelle in questa stagione.
Acido ialuronico, vitamina C, ceramidi, collagene, sono vecchi alleati della bellezza e ognuno ha caratteristiche precise e funzionalità in grado di soddisfare le esigenze più di use in questo periodo dell’anno. In particolare:
use
• l’acido ialuronico è uno degli ingredienti più utili contro la pelle secca. Ha la capacità di trattenere l’umidità della pelle, mantenendola idratata e rimpolpata. È utilissimo per il mantenimento della salute della pelle, soprattutto dopo che, per vari mesi, è stata esposta all’aggressione di caldo, raggi solari, vento e salsedine.
dienti
Ha tà e mantenimento la per all’aggressione gi
I 4 step della beauty routine
La cura della pelle non è solo un modo per eliminare il make-up e detergere il viso, ma anche un’occasione per prendersi un attimo per sé e coccolarsi un po’. In generale, un buon trattamento di skincare routine comprende 4 step base: detergere, toni care, nutrire e proteggere.
1
La detersione rimuove il sebo, il trucco e prepara la pelle per il trattamento successivo. Per favorire il
normale ricambio cellulare è importante anche eseguire uno scrub leggero una volta alla settimana e una pulizia viso una volta al mese.
2 Il tonico rimuove qualsiasi traccia di detergente, rinfresca la pelle e ne ripristina il suo valore naturale di pH.
3
L’idratazione è fondamentale per mantenere la pelle elastica e morbida. Particolare attenzione va riposta alla zona del contorno occhi che è la prima a mostrare i se-
Lo si trova in tantissime formulazioni cosmetiche come sieri, tonici, gel, creme, e anche in tantissimi pesi molecolari: più piccolo è, più riesce a penetrare nei vari strati della pelle e
andare in profondità;
• la vitamina C
è un potente antiossidante essenziale per mantenere un incarnato luminoso e uniforme. Aiuta a contrastare i danni causati dai radicali liberi e quindi l'invecchiamento cutaneo. L'applicazione di prodotti con vitamina C può visibilmente migliorare la luminosità e l’uniformità della pelle, riducendo la visibilità delle discromie. Può essere utilizzata sotto forma di siero o incorporata in creme idratanti;
• il collagene è una sostanza naturalmente presenti nel nostro organismo che tende a dissolversi con l’età. È una proteina fondamentale per la riparazione muscolare e cellulare. Il collagene è importante per la skincare routine autunnale perché aiuta a ripristinare i danni causati dall’esposizione al sole e da altri fattori ambientali, aggiungendo volume alla pelle;
• le ceramidi sono lipidi naturali presenti nella pelle che aiutano a mantenere l'integrità della barriera cutanea. Con il calo delle temperature essa può indebolirsi portando a secchezza e irritazione. L'uso di creme ricche di ceramidi aiuta a ripristinare questa barriera, prevenendo la perdita di idratazione;
• la niacinamide, o vitamina B3, ha proprietà lenitive e aiuta a ra orzare la barriera cutanea, riducendo la perdita di idratazione e migliorando l'elasticità della pelle. Inoltre, la sua azione contribuisce a regolarizzare la produzione di sebo, contrastando l’accumulo di oleosità e la comparsa di impurità e, di conseguenza, l’ostruzione dei pori cutanei.
4
gni dell’invecchiamento cutaneo. La crema occhi pertanto deve essere aggiunta alla beauty routine mattutina e serale.
La protezione è il passaggio nale di ogni skincare routine. Applicare una crema con protezione SPF aiuta a difendere la pelle a livello super ciale e cellulare. Usandola, si previene la comparsa di macchie pigmentate, rughe, pelle secca, ma anche il tumore della pelle.
VALUTAZIONE COMPUTERIZZATA DEI CARICHI PRESSORI
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE
DI PLANTARI SU MISURA
SCARPE COMODE UOMO E DONNA
I professionisti del disagio psichico
Nel linguaggio comune psicologo, psichiatra, psicoterapeuta e spesso anche psicanalista vengono spesso utilizzati come termini intercambiabili ma, in realtà, indicano gure professionali ben diverse. Prima di scegliere il professionista a cui decidere di afdarsi è bene capire le di erenze di ruoli e ambiti di queste professioni. Uno psicologo è un laureato in psicologia che, oltre ad aver conseguito la laurea, ha anche svolto un tirocinio e superato l’esame di stato per l’abilitazione professionale e la conseguente iscrizione all’Albo. Svolge essenzialmente attività di prevenzione, cura e riabilitazione volte a promuovere il benessere di singoli individui o gruppi. Nel dettaglio, una volta accolta la richiesta d’aiuto dei pazienti, lo psicologo compie dei colloqui per individuare le strategie più adatte a gestire la problematica presentata. Lo psicologo semplice (non
specializzato in psicoterapia) può anche somministrare test per e ettuare ipotesi diagnostiche, oppure essere uno psicologo di orientamento, o ancora, se ha conseguito qualche corso o master in alcune aree, occuparsi di mindfulness, training autogeno ecc. Lo psicoterapeuta invece è un medico o uno psicologo che ha frequentato una scuola di specializzazione della durata di almeno quattro anni. Lo psicoterapeuta ha l’obiettivo di ridurre la so erenza del paziente agendo sui suoi meccanismi psichici e comportamentali che si trovano alla base di un determinato problema. Lo psicologo, di fatto, fornisce un sostegno per situazioni di cili dal carattere transitorio, mentre lo psicoterapeuta ha modo di trattare patologie psichiche più radicate e invalidanti per l’individuo, cercando di rimuoverne i traumi pregressi. Abbiamo poi la gura dello psicoanalista. Sostanzialmente è
uno psicoterapeuta che ha una formazione a orientamento psicoanalitico: uno dei tanti orientamenti esistenti. Lo psichiatra, in ne, è un laureato in medicina, iscritto all’Ordine dei Medici e con specializzazione in psichiatria. Essendo un medico può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere e valutare esami clinici, cose che né lo psicologo, né lo psico-
terapeuta possono fare. Il suo compito consiste nel valutare la sintomatologia e il decorso clinico e proporre una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico. La psichiatria, più in generale, si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici.
Neurologo , lo specialista del sistema nervoso
La neurologia è una specialità medica che si occupa di studiare, diagnosticare e trattare i disturbi del sistema nervoso centrale e periferico. Il medico specialista che si occupa della diagnosi e del trattamento di queste patologie è il neurologo. I disturbi possono interessare il sistema nervoso centrale, quindi cervello, cervelletto e midollo spinale, che rappresenta il centro di elaborazione dei segnali nervosi.
Oppure il sistema nervoso periferico che, invece, comprende i nervi incaricati di trasportare i segnali dalla periferia al sistema nervoso centrale e viceversa. Sono moltissime le patologie che possono colpire il sistema nervoso centrale e/o periferico, alcune di queste sono di natura genetica e possono manifestarsi n dalla nascita o a qualsiasi età, altre invece sono di tipo neurodegenerativo e compaiono soprattutto con la vecchiaia e il deterioramento delle cellule.
Altre ancora sono collegate allo stile di vita del paziente, associate per esempio ad alcolismo e malnutrizione che determinano una carenza di vitamine indispensabili per la salute del sistema nervoso.
In una provincia in cui uno su quattro è over 65, ben 13.000 lecchesi hanno il diabete
G.B. Mangioni Hospital implementa e rafforza gli ambulatori di Geriatria e Diabetologia
In un contesto demografico in rapido cambiamento, la provincia di Lecco si trova ad affrontare sfide significative legate all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle patologie croniche. Nel 2023, gli over 65 residenti in provincia erano 82.000, rappresentando il 24,8% degli abitanti. Parallelamente, circa 13.000 persone convivono con il diabete mellito di tipo 1 e 2. Per rispondere a queste esigenze, G.B. Mangioni Hospital, ospedale di GVM Care & Research accreditato SSN, ha rafforzato e implementato due ambulatori specialistici interconnessi dove riceve la dottoressa Emanuela Gianotti: l’ambulatorio di Diabetologia e l’ambulatorio di Geriatria. L’obiettivo è offrire alla popolazione lecchese un punto di riferimento nella gestione integrata delle patologie croniche e dell’invecchiamento, con servizi specialistici che rispondono alle reali esigenze del territorio.
Ambulatorio di Diabetologia: un approccio personalizzato L’ambulatorio di Diabetologia è dedicato alla diagnosi e al trattamento del diabete di tipo 1 e 2, con particolare attenzione alla personalizzazione della terapia. Il servizio si rivolge a pazienti maggiori di 18 anni, sia con nuova diagnosi che con diabete noto ma non ben controllato. “Oggi molte persone
convivono con una combinazione di fattori di rischio come l’infiammazione, il sovrappeso, l’insulino-resistenza che portano ad un elevato rischio di sviluppare patologie “cardiometaboliche” come il diabete tipo 2, la cardiopatia ischemica, la malattia renale cronica, la steatosi epatica, l’obesità. Sappiamo che le alterazioni vascolari che poi portano alle complicanze del diabete iniziano già prima della sua diagnosi e anche prima del suo esordio, già nello stato di prediabete. Se poi consideriamo che il diabete nella maggior parte dei casi non dà sintomi se non quando si manifestano già le complican-
ze legate alla malattia, vediamo come sia fondamentale eseguire esami ematochimici periodici e una valutazione diabetologica per identificare e trattare quanto più precocemente possibile la patologia, con una terapia il più possibile sartoriale e innovativa”, afferma la dottoressa Gianotti.
Ambulatorio di Geriatria: una visione multidimensionale dell’anziano Rivolto a pazienti over 65, l’ambulatorio di Geriatria effettua una valutazione multidimensionale (VMD) che considera aspetti cognitivi, funzionali, nutrizionali e sociali. Attraverso test specifici come MMSE, ADL, BADL e Barthel Index, il geriatra può individuare misure preventive e terapeutiche adeguate, ottimizzare la terapia farmacologica e, se necessario, prevedere brevi ricoveri per la gestione di condizioni acute. L’ambulatorio offre anche percorsi integrati con altre specialità, quali ad esempio l’Ortopedia, la Ginecologia e l’Otorinolaringoiatria. “L’aspetto peculiare del geriatra – dichiara la dottoressa Gianotti - è il diverso approccio clinico al paziente anziano che spesso ha a che fare con la multimorbidità
cioè la presenza di diverse patologie che contribuiscono al peggioramento dell’autonomia funzionale e della qualità di vita, nonché con la politerapia, cioè l’utilizzo di molti farmaci che possono interferire tra di loro aumentando gli effetti collaterali. La valutazione multidimensionale che viene effettuata nell’ambulatorio di Geriatria permette una visione del paziente nella sua globalità, comprendendone non solo gli aspetti clinici, ma anche quelli funzionali, cognitivi e sociali: le problematiche maggiormente affrontate sono il peggioramento dell’autonomia, il decadimento cognitivo e le modificazioni del comportamento, i disturbi della sfera psichica come depressione ansia, la perdita di forza con i disturbi del cammino e cadute. L’obiettivo ultimo del geriatra è di preservare il più possibile una buona qualità di vita dell’anziano”.
I pazienti possono prenotare le visite direttamente sul sito gbmangioni.it o allo 0341 478111
Holidays blues: la malinconia post vacanziera
Il rientro dalle vacanze non è solo la ne di un piacevole periodo di svago dove si può decidere liberamente del proprio tempo, ma spesso, è anche, il ritorno ai problemi e ai ritmi della vita reale che richiedono organizzazione, puntualità e precisione. Per questo, a volte, la ne delle ferie può rappresentare una fonte di stress. La depressione da rientro che in letteratura scienti ca è de nita “Post vacation o holiday blues” può provocare insonnia, stanchezza, mal di testa, irritabilità e sbalzi d’umore. Si tratta di una sindrome sempre più di usa che interesserebbe almeno 6 milioni di italiani e, in forma lieve, 1 su 2. I sintomi possono essere accusati maggiormente dalle persone che già so rono di un qualche disagio psicologico (di coltà a gestire allo stress, depressione, scarsa autostima) oppure coloro che hanno di coltà sul lavoro o nelle relazioni sociali. In genere l’ansia da rientro dura qualche settimana e tende a ridursi di giorno in giorno man mano che ci si riassetta sulle attività quotidiane. Quando però i sintomi di post vacation blues permangono, sarebbe opportuno rivolgersi a uno specialista in grado di diagnosticare le cause di questa “sintomatologia”, che potrebbero andare oltre la classica sindrome da rientro. Per a rontare in modo più rilassato e tranquillo il rientro dalle vacanze è possibile adottare una serie di piccole strategie utili per il ritorno alla routine quotidiana.
Le tecniche anti-stress
Ecco alcuni consigli pratici:
• Tornare dalle vacanze 2 o 3 giorni prima che le ferie siano e ettivamente nite: anticipare leggermente il rientro può essere un’ottima strategia per ammortizzare l'impatto tra il relax delle vacanze e il ritorno alla vita di tutti i giorni.
• Programmare attività piacevoli e grati canti per il post vacanza. Fare sport, prendersi cura delle proprie relazioni sociali possono favorire un rientro caratterizzato da benessere continuativo.
• Tornare gradualmente alla quotidianità: è bene evitare di sovraccaricarsi subito con troppi compiti da svolgere. Meglio diluirli stilando un programma delle attività da svolgere giorno per giorno. Questo potrebbe essere un modo per evitare di accrescere lo stress e avere un senso di controllo degli impegni giornalieri.
• Curare l’alimentazione specie se durante le ferie si è esagerato o i ritmi si sono modi cati. Una dieta equilibrata aiuta, dopo il rientro dalle vacanze, a sentirsi meglio sicamente. E questo ha e etti positivi anche sulla mente e la percezione del benessere generale, oltre a ridurre l’ansia. L’alimentazione va di pari passo con la forma sica e la qualità del sonno, curare anche questi ultimi due punti appare quindi di fondamentale importanza per sfavorire l’accentuarsi della malinconia post vacanziera.
Sbalzi
d’umore: è colpa dell’autunno
L'autunno è legato a molti disturbi dell’umore, quali malinconia, tristezza, sonnolenza, ansia, irritabilità e che, nei soggetti più vulnerabili, può sfociare nella Sindrome da Depressione Autunnale (SAD). Sembra che la malinconia d’autunno sia imputabile alla diminuzione della luce solare, che in uisce sui ritmi circadiani e sul livello di serotonina nel cervello, oltre che alla riduzione dell’attività sica all’aria aperta a cause delle condizioni meteorologiche avverse.
Studi recenti, soprattutto nei Paesi nordici (dove le ore di luce solare sono inferiori rispetto alle nostre latitudini), hanno infatti dimostrato la stretta correlazione tra la carenza di luce solare e la minore produzione di serotonina, detto anche “ormone del benessere e del buon umore” associata all’innalzamento dei livelli di melatonina, il cosiddetto “ormone del sonno”.
Pertanto, quando i giorni si accorciano e diventano più bui, aumenta anche il livello di melatonina che, sostituendosi alla serotonina, può portare sonnolenza, apatia e alterazioni dell’umore. Per affrontare il mal d’autunno la terapia migliore è quella di tornare a uno stile di vita che permetta di stare all’aperto più ore al giorno e avere un’alimentazione sana ed equilibrata. Trascorrere almeno un’ora al giorno alla luce naturale (anche quella scarsa dell’autunno fa bene) favorisce la stabilizzazione degli ormoni che regolano il tono dell’umore. Meglio ancora sarebbe se durante il tempo trascorso all’aperto si praticasse un po’ di sport, come camminata, corsa, bicicletta, stretching. L’attività sica aumenta la produzione di endor ne e serotonina. Per quanto riguarda l’alimentazione, andrebbero privilegiati alimenti come cereali integrali, che danno energia alle cellule del cervello, pesce, che migliora i processi cognitivi grazie alla presenza degli acidi grassi, l’olio di oliva e frutta a guscio, ricchi di vitamine e di antiossidanti. Abitudini salutari sì, ma anche alcune s ziosità che aiutano l’umore: alcuni quadretti di cioccolato fondente e un paio di tazzine di caffè al giorno (una al mattino e una dopo pranzo) aiutano a combattere la sonnolenza, a concentrarsi e a carburare.
Per gestire l’ansia da rientro, fronteggiare stress, problemi emotivi e interpersonali può essere utile praticare le tecniche di rilassamento. Meditazione, respirazione profonda, rilassamento muscolare, visualizzazione sono solo alcune tipologie. La respirazione profonda consiste nel concentrarsi sulla propria respirazione, inspirando lentamente attraverso il naso, trattenendo il respiro per alcuni secondi e poi espirando lentamente attraverso la bocca.
Esercizi come questo si possono fare nei momenti di maggiore ansia o quando si preferisce, anche più volte al giorno. Il principio alla base del rilassamento progressivo è semplice: si contraggono brevemente in sequenza determinati gruppi muscolari, per poi rilasciarli di colpo. Dopo la contrazione, il rilassamento viene percepito in modo più intenso e più conscio e si diffonde nel corpo man mano che i gruppi di muscoli in tensione si rilassano.
È molto utile contro stress, dolori e insonnia. La visualizzazione invece consiste nel creare immagini mentali di luoghi o situazioni piacevoli e rilassanti. Si può chiudere gli occhi e immaginare di essere in un posto felice e tranquillo, come una spiaggia soleggiata o un giardino fiorito, concentrandosi sui dettagli sensoriali (suoni, odori, colori, ecc.). Questa tecnica aiuta a promuovere uno stato di calma e benessere.
gli concentrandosi
Dieta detox per affrontare i mesi freddi
La natura in autunno elimina ciò che è super uo per affrontare al meglio la rigidità del clima invernale. Anche il nostro sico nei periodi di passaggio si modi ca perché risente del cambio di energia generale. È quindi il momento di adottare una dieta disintossicante ed equilibrata per attivare il processo di depurazione, migliorare lo stato psico sico, e dunque, anche le “prestazioni” del sistema immunitario. Un’alimentazione scorretta e non equilibrata, per contro, può indebolire il sistema immunitario causando maggiore suscettibilità a raffreddori, in uenze, bronchiti oltre a disturbi gastrointestinali. Punto fermo di una dieta disintossicante è l’idratazione: bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno contribuisce attivamente allo smaltimento di tossine e altri “materiali” di scarto. Si possono introdurre anche tè e tisane. Particolarmente consigliati sono il tè alla menta e il tè verde. Il primo, ha un elevato potere depurativo poiché agevola la digestione e l’eliminazione delle scorie in eccesso. Il secondo, perché svolge una potente azione antibatterica, soprattutto a livello del cavo orale, inibendo lo sviluppo e la proliferazione di diversi batteri e virus.
Per quanto riguarda le tisane, quelle più indicate sono a base di tarassaco, erba depurativa per eccellenza, di carciofo, alleato del fegato, e betulla, ottimo depurante del sangue. Oltre all'assunzione di tè e tisane, la depurazione passa anche dalla tavola. In questo particolare periodo dell'anno è opportuno prepararsi all'inverno portando sulla nostra tavola alimenti che non appesantiscano il carico di tossine. Sì, quindi, a frutta e verdura di stagione, come mele, uva, pere, cavoli barbabietole, zucche, nutrienti che contenendo antiossidanti, hanno un’azione depurativa e rinforzante e contrastano la formazione dei radicali liberi. È poi importante limitare l’assunzione di alcol e cibi processati per ridurre il carico di lavoro del fegato. Ricordiamo in ne che è indispensabile, durante il periodo di detox, concedersi momenti di relax per disintossicarsi dallo stress. Ottimo lo yoga e la meditazione, ma anche l’ascolto di musica rilassante e un riposo di qualità.
Come prevenire i “malanni di stagione”
L'autunno porta con sé un cambiamento di clima che può in uire sul nostro benessere. Le temperature si abbassano, l’umidità aumenta e le giornate si accorciano, creando condizioni ideali per la proliferazione di virus e batteri. Questo periodo è infatti noto per un aumento dei malanni stagionali che coinvolgono le alte e le basse vie respiratorie: laringiti, tonsilliti, bronchiti, polmoniti, senza tralasciare gli stati di ra reddamento, più fastidiosi che debilitanti. Patologie che possono rendere l’inverno faticoso da superare. Per questo, già all’inizio dell’autunno, dovremmo preoccuparci di costruire una solida difesa nei confronti delle aggressioni esterne, attraverso uno stile di vita sano e l’adozione di misure adeguate alla nostra protezione. Ecco alcune strategie per ridurre il rischio di ammalarsi durante l’autunno: 1. igienizzare le mani: ogni giorno veniamo a contatto con migliaia di germi toccando mille super ci diverse, dal sedile del tram alla tastiera del computer, dalla scrivania al carrello della spesa. Le mani sono uno dei principali veicoli di trasmissione di ra reddore e in uenza, è quindi importante lavarle con frequenza con acqua e sapone per almeno un minuto o con detergenti speci ci per circa 20 secondi;
2. aprire le nestre per cambiare aria a intervalli regolari: non è necessario so rire il freddo, bastano pochi minuti per sentirsi rigenerati!
3. limitare i contatti diretti con chi è già ammalato;
4. osservare una buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso e lavandosi successivamente le mani;
5. alimentazione equilibrata: consumare cibi ricchi di vitamine e minerali per supportare il sistema immunitario.
6. idratazione: bere molta acqua per mantenere le mucose umide e funzionali. Acqua sì, ma anche tisane; le spezie e le erbe utilizzate nella loro preparazione possono costituire infatti rimedi o cinali da non sottovalutare;
7. attività sica: mantenersi attivi per ra orzare le difese immunitarie. Largo agli sport allora: piscina, pilates, jogging, ma anche una semplice camminata quotidiana, magari portando a spasso il proprio cane, per rigenerare l'organismo; 8. vestirsi adeguatamente: con l’arrivo dell’autunno iniziano i primi freddi, è quindi il momento di fare un cambio di stagione anche nell'armadio. In realtà, non si tratta solo di una scelta di look, non è infatti il freddo che fa ammalare, ma le escursioni termiche repentine. La soluzione migliore, quindi, è quella di coprirsi bene, ma senza esagerare, scegliendo un abbigliamento strati cato a “cipolla”; 9. riposo su ciente: per un sistema immunitario super-e ciente è necessario dormire regolarmente almeno 7-8 ore a notte per permettere all’organismo di ricaricarsi e rigenerarsi.
Per rafforzare il sistema immunitario e contrastare l'insorgenza dei malanni di stagione la natura ci mette a disposizione tanti prodotti: miele, propoli, pappa reale ma anche rosa canina, zenzero, echinacea solo per citarne alcuni.
Il miele possiede proprietà antibatteriche e può aiutare a lenire le irritazioni della gola. La pappa reale è ricca di nutrienti e vitamine; contribuisce a fornire energia e vitalità supportando le funzioni metaboliche. La propoli è un potente alleato contro infezioni e infiammazioni grazie alla sua azione antibatterica, antivirale e antimicotica. Riduce infiammazioni e dolori, quindi utile per il trattamento di mal di gola e faringiti e altre forme infiammatorie. Lo zenzero rafforza le difese del corpo e per la sua proprietà antibiotica migliora la risposta ai virus dell’influenza.
La rosa canina è un perfetto tonico ed energizzante naturale, ideale per contrastare stress e spossatezza. Ottima fonte di vitamina C, è utile come antinfiammatorio e per rafforzare le difese immunitarie e combattere i malanni dell’apparato respiratorio. L’echinacea, infine, è un fitoterapico molto utilizzato nella prevenzione di raffreddore, influenza, infezioni batteriche delle vie aeree essendo una buona fonte di vitamina C e flavonoidi.
Miele, echinacea, zenzero: la “natura amica”
respiratoria: coprire tossisce, con successivamente
: consumare cibi ricchi supportare il sistema mantenere le sì, ma anche nella loro prerimedi o cira orzare le allora: pisciuna semplice camportando a spasso il l'organismo; dell’autunno momento di nell'armadio. In di look, non ma le escursoluzione migliore, ma senza esastrati cato a immunitario dormire regolarper permettere rigenerarsi.
Educazione alimentare
per “mantenersi in salute”
Il metabolismo è l’insieme di quei processi biochimici che il nostro organismo utilizza per ricavare energia dagli alimenti e dalle sostanze nutritive che introduciamo quotidianamente. Energia di cui abbiamo bisogno non solo per muoverci, ma anche per garantire il dispendio energetico necessario a tutte le funzioni vitali (metabolismo basale) come la respirazione, la circolazione del sangue o la riparazione delle cellule. Al metabolismo basale si deve poi aggiungere il metabolismo energetico, determinato dal movimento e dall’attività sica che si compie ogni giorno, e dalla termogenesi indotta dagli alimenti.
È evidente, pertanto, che il sistema metabolico svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della nostra salute. E parallelamente, gioca un ruolo signi cativo anche nella regolazione del peso corporeo. Non a caso, metabolismo veloce e perdita di peso sono strettamente correlati: un metabolismo “veloce” (alto) ha la capacità di convertire rapidamente il cibo in energia, mentre un metabolismo “lento” (basso) può contribuire all’aumento di peso poiché impiega più tempo per questo processo.
Ma come si può accelerare il metabolismo per dimagrire e mantenerci in buona salute? La strategia vincen-
te per sbloccare il metabolismo è, innanzitutto, quella dell’educazione alimentare. Una alimentazione disordinata o scorretta è una delle principali cause del metabolismo lento e, di conseguenza, di aumento del peso corporeo. Se si vuole accelerare il metabolismo è importante introdurre alcune semplici abitudini alimentari come:
• iniziare la giornata con una colazione ricca di nutrienti;
• mangiare poco e spesso a ritmi regolari. Così facendo si mantiene il metabolismo costantemente più attivo. Si possono fare cinque/sette spuntini giornalieri, anziché solo due pasti importanti;
• mangiare lentamente e masticare bene i cibi per evitare fastidiosi sensi di gon ore e pesantezza gastrica;
• adottare una dieta varia e moderata, in cui tutti i nutrienti siano inclusi e assicurarsi di variare anche l’apporto calorico, cioè la quantità di cibo introdotto ogni giorno. Per mantenere un metabolismo attivo è poi importante adottare alcune salutari abitudini di vita come:
• preservare una buona qualità del sonno e ridurre lo stress con pratiche di meditazione, yoga o trascorre più tempo all'aria aperta;
• fare attività sica due/tre volte alla settimana. Eseguire esercizi di
Autunno
0341 237 191 psicoterapia-itaca it
toni cazione alternati ad attività aerobiche come corsa, camminata veloce, ciclismo o nuoto aiuta ad accelerare il metabolismo. Infatti, se da un lato l’allenamento di resistenza contribuisce a costruire e mantenere la massa muscolare, dall’altro, le attività aerobiche aumentano la capacità cardiorespiratoria. Inoltre, il corpo continua a bruciare calorie anche dopo l’allenamento, mantenendo elevato il dispendio energetico e favorendo così un
La dieta che “accelera” il metabolismo
La dieta ideale che risveglia il metabolismo corrisponde alla sana alimentazione “mediterranea” frazionata e ben bilanciata, capace di soddisfare a pieno tutti i fabbisogni dell’organismo. Deve contenere una giusta quota di proteine, carboidrati di qualità (cereali integrali, meglio limitare farine bianche e zuccheri), frutta e verdura. Il metabolismo, infatti, lavora a seconda di ciò che mangiamo. Se non introduciamo proteine a sufficienza ma tanti carboidrati e grassi, non sarà possibile costruire/mantenere una giusta componente muscolare e il metabolismo trasformerà i carboidrati in eccesso, in grassi, aumentando pertanto solo la massa grassa. Per limitare l’aumento di peso negli anni è fondamentale conservare infatti massa magra, anche con diete ricche di fibre per favorire un microbiota “buono” contro l’obesità. È importante poi, riequilibrate l’apporto tra i cibi di origine vegetale e quelli di origine animale a favore dei primi. La corretta proporzione dovrebbe prevedere almeno il 60% circa di alimenti di origine vegetale. Tra questi ci sono cerali integrali, legumi, frutta, verdura, bacche, spezie e olio d’oliva. Il restante 40%, invece, dovrebbe essere di origine animale. Ne fanno parte pesce, uova e, da assumere in misura minore, carni bianche e rosse.
I cibi portafortuna
In autunno maturano alcuni cibi che sono considerati portafortuna. Tra questi troviamo l'uva, simbolo di allegria e ricchezza e la zucca che, grazie alla sua capacità di rinascere ogni anno e la sua forma rotonda e accogliente, è spesso associata alla rinascita spirituale, alla fertilità e alla vita. Le castagne, invece, sono spesso considerate simbolo di fertilità, prosperità e previdenza.
In passato il castagno e i suoi frutti erano associati a proprietà protettive. Si credeva che il legno di castagno potesse allontanare gli spiriti maligni, mentre i frutti venivano utilizzati in rituali per proteggere le persone. Abbiamo poi la mela, simbolo di fecondità, eterna giovinezza e secondo i Celti, del sapere tramandato.
La melagrana merita un’attenzione particolare perché ha un ricco simbolismo in molte tradizioni culturali e religiose.
Nell’Antico Testamento compare come simbolo di fertilità e abbondanza, mentre per i Cristiani era simbolo di resurrezione e vita eterna.
Nella mitologia greca, invece la melagrana era legato al mito di Persefone, rapita da Ade, il dio degli inferi. Si racconta che Persefone mangiò sei semi di melagrana, legandosi così al regno dei morti per sei mesi ogni anno, creando così il ciclo delle stagioni.
Cconsumare in
on l’arrivo dell’autunno e l’abbassarsi della temperatura aumenta il piacere di mangiare cibi caldi. È il momento ideale per preparare zuppe, minestre e passati di verdura: piatti che permettono di consumare gli ortaggi di stagione in modo sano e gustoso. Zuppe e minestroni sono piatti nutrienti, riscaldanti, che possono essere facilmente preparati in anticipo e si prestano molto bene anche a essere integrate con cereali (riso, farro, orzo, miglio ecc.) e legumi (ceci, lenticchie, fagioli, piselli), alimenti importantissimi perché ricchi di proteine ad alto valore biologico e che sostituiscono le carni rosse o altri cibi più faticosi da assorbire. Sempre utile, utilizzare spezie come zenzero, paprica, curcuma e rosmarino per dare sapore alle ricette, limitando così il consumo di sale sodico. Le spezie non solo migliorano il gusto, ma hanno anche proprietà antin ammatorie e antiossidanti. Sempre consigliato, poi, condire con olio extravergine preferibilmente aggiunto a crudo. Tra gli ortaggi autunnali abbiamo: bietole, broccoli, carote, carcio, cavoli, cime di rapa, cipolle, fagiolini,
nocchi, alcuni tipi di insalata, porri, radicchio, rapa, sedano, spinaci e zucca. Da non dimenticare poi i funghi, che non sono né frutta né verdura (fanno parte di una famiglia a sé, i Myceti) ma sono di stagione e fanno molto bene. Ogni tipo di fungo ha proprietà diverse ma, in generale, grazie al contenuto di selenio hanno un grande e etto sul sistema immunitario, antipertensivo e antitumorale. I porcini per esempio contengono vitamina C, B3, B5, vitamina D e aiutano ad abbassare il colesterolo.
I prataioli invece contengono zinco, vitamina D, vitamine B, potassio e fosforo. Oltre agli ortaggi, nei mesi autunnali è importante il consumo di frutta. Quella di stagione aiuta a sostenere il sistema immunitario, contrastare i radicali liberi e rallentare l'invecchiamento. Alcune varierà contribuiscono addirittura a mantenere una pelle idratata e tonica (esistono creme a base di zucca o melagrana che hanno proprietà antiossidanti) o a ridurre i livelli di colesterolo. Tra
i più importanti frutti autunnali troviamo: mele, pere, uva, cachi, castagne, melagrana e agrumi. Le pere sono ricche di calcio mentre melagrana e uva sono dotati di particolari proprietà antin ammatorie e diuretiche, sono ricche di sali minerali e sostanze antiossidanti.
Un posto a parte meritano le castagne. Oltre ad essere deliziose se consumate arrosto, possono essere macinate per ot-
tenere la farina di castagne, molto usata in cucina. Sono ricche di potassio, magnesio, fosforo, sono povere di grassi, ricche di bre e soprattutto di zuccheri complessi o amidi e quindi serbatoio ideale di energia. Semaforo verde anche per la frutta secca e i semi: noci, nocciole, mandorle e pinoli sono ottimi alleati per l’autunno poiché sono ricchi di grassi sani, proteine e sali minerali essenziali.
Circuito Salute
CASATENOVO (LC) - Via De Gasperi, 10/bis (Vicinanze PUPA FACTORY STORE) m 039.59.71.504 Per prenotazione farmaci Whatsapp L 344.02.20.019 k farmaciacampofiorenzo@gmail.com E Farmacia-Campofiorenzo Q farmaciacampofiorenzo Da Lunedì a Sabato 8.30-19.30 ORARIO CONTINUATO
Servizi e premi per prenderti cura di te ogni giorno con la nostra
Emicrania e variazioni climatiche in autunno
L'autunno può essere un periodo di cile per chi so re di emicrania. Il passaggio da un periodo di relax a un ritmo di vita più frenetico, associato alle uttuazioni della pressione atmosferica, alla diminuzione della luce solare e alle variazioni di temperatura e umidità, può in uenzare il sistema nervoso e scatenare l'emicrania in particolare nella forma con aura. Si tratta di una particolare forma di cefalea primaria, molto più frequente nelle donne rispetto agli uomini, caratterizzata da una serie di sintomi di carattere visivo, motorio, sensitivo, della parola e del linguaggio che precedono il dolore vero e proprio. Si tratta di sintomi reversibili e transitori che possono comparire singolarmente oppure in sequenza. Diversamente dalla classica emicrania, l'emicrania con aura presenta una minore frequenza di attacchi dolorosi, distribuiti in modo più irregolare nel tempo. Si tratta di un fenomeno elettrico che coinvolge alcune aree della corteccia cerebrale. Si distinguono principalmente tre tipologie:
1. l'aura visiva: è la più di usa e si caratterizza per essere totalmente reversibile. La sua durata è sempre inferiore a sessanta minuti;
2. l'aura somatosensoriale: si manifesta attraverso disturbi sensitivi tipo “punture di spilli”. Si di ondono lentamente dall’estremità di un arto no a interessare un’area più o meno vasta del viso;
3. l'aura complessa: è meno frequente e oltre ai disturbi sensitivi compaiono anche disturbi del linguaggio con di coltà a esprimere i propri pensieri o semplici parole.
Le cause che la determinano sono in parte ancora incerte ma esistono alcuni fattori che possono favorire un attacco di emicrania, oppure aggravarne i sintomi. Alcuni di questi sono:
• fattori ambientali: variazioni climatiche (vento, caldo o freddo eccessivi, pioggia, cambiamento di stagione), esposizione al sole o alla luce intensa, rumori e odori;
• fattori psicologici: stress o forti emozioni;
• fattori ormonali: menarca, disturbi mestruali, utilizzo di contraccettivi orali o di terapia ormonale sostitutiva, gravidanza;
• stili di vita non salutari: consumo eccessivo di alcol, fumo, droghe;
• dieta non equilibrata: consumo eccessivo di insaccati, carni e zuppe in scatola, sughi pronti, patatine, spezie, formaggi stagionati, cioccolata;
• : alterazioni del ritmo sonno-veglia o privazione del sonno;
• viaggi lunghi soprattutto in aereo.
Per prevenire l’emicrania (sia con, sia senza aura) è necessario pertanto combattere lo stress, seguire una corretta alimentazione (consumare tanta frutta e verdura, bere molta acqua, limitare i cibi che richiedono una digestione lunga e complessa), non fumare, limitare il consumo di alcolici e praticare regolarmente sport. È provato scienti camente che le persone meno attive hanno maggiori possibilità di so rire di emicrania mentre è su ciente mezz’ora di attività sica tutti i giorni per avere grandi bene ci.
Approccio di cura alternativo con i nutraceutici
Sebbene esistano numerosi farmaci efficaci contro l'emicrania, talvolta non sono sufficienti alla risoluzione delle problematiche che tale disturbo comporta. Esiste inoltre la possibilità che alcuni pazienti non tollerino le terapie farmacologiche o sono soggetti vulnerabili (anziani, adolescenti, donne in gravidanza), da qui la necessità, nella pratica clinica, di approcci alternativi per il trattamento di questa patologia. Un esempio è il ricorso ai nutraceutici (la parola nasce dall’unione di nutrizione e farmaceutica) ovvero quei preparati che vengono prodotti dalla sintesi di sostanze presenti in alimenti e piante in grado di fornire particolari benefici per l'organismo e utilizzabili sia a scopo preventivo che curativo. Queste sostanze riescono a ridurre la frequenza degli attacchi e i sintomi correlati all’emicrania con aura migliorando così la qualità di vita, e a ridurre la durata e la disabilità del fenomeno. I nutraceutici non hanno bisogno di prescrizione medica, ma è sempre consigliabile consultare un professionista prima di iniziare un trattamento.
Ossa sane con la “vitamina del sole”
La vitamina D è chiamata anche “vitamina del sole” ed è presente nel corpo umano in due forme: la vitamina D2 (ergocalciferolo), assunta attraverso l’alimentazione e la vitamina D3 (colecalciferolo), ormone sintetizzato dall’organismo a livello cutaneo grazie all’esposizione ai raggi ultravioletti B (UVB). E’ coinvolta nel funzionamento del sistema immunitario, di quello endocrino e dell’apparato cardiovascolare ed è essenziale nella regolazione dell’assorbimento di calcio e fosforo nel tratto gastrointestinale e di conseguenza nel processo di ossi cazione. Insieme all’ormone paratiroideo mantiene il bilancio tra il calcio circolante nel sangue e nei liquidi extracellulari e quello nei depositi delle ossa.
La sua carenza può dunque causare rachitismo nei bambini, deformazioni ossee di varia natura, osteomalacia, denti deboli e vulnerabili alla carie. La principale fonte di vitamina D è la sintesi cutanea che avviene quando la pelle viene esposta ai raggi solari (raggi UVB).
Per attivarla, a una persona giovane, bastano dieci/quindici minuti al giorno di esposizione al sole anche al mattino o nel tardo pomeriggio, in primavera, estate e autunno, con viso, mani e avambracci scoperti. Anche una normale attività all’aperto, di solito, basta a questo fabbisogno. Tuttalpiù, si può fare ricorso, nella propria alimentazione, a quei cibi che ne contengono una buona quantità come: il pesce (in particolare salmone, sardine, aringhe, tonno), l’olio di fegato di merluzzo, il tuorlo d’uovo, il fegato e le verdure a foglia verde scuro come bietole, cicoria, cavolo riccio e broccoli. Sono disponibili in commercio anche alimenti arricchiti con vitamina D, come latte e yogurt, margarina, latte di soia, cereali per la prima colazione.
La forti cazione alimentare con vitamina D rappresenta un'ulteriore strategia per migliorare l'apporto di questa vitamina nella dieta. In caso di carenza o per speci che esigenze, la vitamina D può essere assunta tramite integratori.
Questi vanno prescritti dal medico che, dopo aver diagnosticato l’ipovitaminosi D grazie a esami del sangue speci ci, stabilisce il tipo di farmaco, i tempi e le modalità di assunzione. Va evitato assolutamente il “fai da te” in quanto potrebbero veri carsi casi di tossicità per supplementazioni non necessarie o dosi eccessive.
Verdure scrocchianti, formaggio
e pesce per la bocca dei bambini
La salute orale dei bambini inizia a tavola. Una dieta equilibrata è fondamentale per prevenire la carie e favorire il corretto sviluppo dei denti da latte e permanenti.
Zuccheri e acidi: i nemici silenziosi Gli zuccheri alimentano i batteri orali, che producono acidi in grado di erodere lo smalto dentale. L’OMS raccomanda di limitare gli zuccheri liberi (aggiunti, miele, succhi) a meno del 10% del fabbisogno energetico giornaliero, idealmente al 5%. I cibi appiccicosi (biscotti, caramelle) sono più dannosi dei carboidrati liquidi. Le bevande zuccherate o acide, come succhi e bibite, erodono lo smalto se sorseggiate spesso.
Alimenti amici dei denti
1. Latte e derivati: Latte, yogurt e formaggi duri forniscono calcio, fosforo e vitamina D, essenziali per smalto e ossa mascellari. La caseina protegge dai danni acidi.
2. Verdure croccanti: Carote, sedano e nocchi, consumati crudi, puliscono i denti, stimolano la saliva e ra orzano le gengive. Le verdure a foglia verde apportano calcio.
3. Frutta a basso contenuto di zuccheri: mele, pere, frutti di bosco e kiwi, ricchi di bre e vitamina C, favoriscono la pulizia orale e la salute gengivale. Limitare frutti zuccherini come banane e uva.
4. Pesce e uova: salmone, alici, sardine e uova o rono fosforo e vitamina D, che supportano l’assorbimento del calcio.
5. Frutta secca e semi: mandorle, noci e semi di sesamo sono fonti di calcio e fosforo.
6. Cereali integrali: apportano magnesio, utile per l’assorbimento di calcio.
7. Acqua e tisane: l’acqua stimola la saliva, riduce l’acidità e rimuove residui. Il tè verde ha proprietà antin ammatorie.
8. Probiotici: yogurt e alimenti fermentati possono favorire un microbiota orale equilibrato.
Cibi da limitare
Evitare o moderare zuccheri semplici, bevande acide, cibi appiccicosi (caramelle mou, torrone), succhi zuccherati e snack salati, che favoriscono la crescita batterica. Cibi duri (ghiaccio, cocco) possono danneggiare lo smalto così come aceto e succo di limone. Preferire spezie o formaggi grattugiati al sale. Igiene orale: indispensabile insegnare ai bambini a spazzolare i denti due volte al giorno con dentifricio al fluoro e a usare il filo interdentale. Evitare di spazzolare subito dopo cibi o bevande acide: meglio un risciacquo con acqua. Le visite regolari dal dentista pediatrico sono cruciali per monitorare lo sviluppo dentale. Educare i bambini a una dieta sana e a buone abitudini igieniche è il miglior investimento per un sorriso sano
Adolescenti e adulti: dieta buona, bel sorriso
Per un sorriso sano e splendente in età adolescenziale e adulta, l'alimentazione gioca un ruolo cruciale. Una dieta equilibrata è fondamentale per prevenire condizioni come carie e gengiviti.
È consigliabile privilegiare alimenti ricchi di calcio e fosforo quali formaggi stagionati, yogurt (senza zuccheri aggiunti), latte, verdure a foglia verde (come spinaci) e mandorle. Questi nutrienti non solo ra orzano lo smalto dei denti e la densità ossea, ma contribuiscono anche a riequilibrare il pH del cavo orale, contrastando gli acidi.
L'assunzione di frutta e verdura fresca ebrosa, come mele, carote, sedano e nocchi, è particolarmente utile perché stimola le gengive, favorisce l'autodetersione dentale e aumenta la produzione di saliva. Questi alimenti apportano anche vitamine essenziali, come la vitamina C (presente in kiwi, peperoni, fragole) e la vitamina D, che proteggono le gengive dalle in ammazioni e supportano il sistema immunitario. Non dimenticare i cereali integrali, ricchi dibre che riducono il rischio di malattia parodon-
tale e la fermentazione batterica dei carboidrati. Bere molta acqua è essenziale: agisce come detergente naturale, diluisce gli acidi, stimola la salivazione e, se uorurata, ra orza lo smalto. Dolci canti come lo xilitolo possono o rire una protezione aggiuntiva contro i batteri della carie. In generale, adottare uno stile alimentare sano come la dieta mediterranea, combinato con un'adeguata attività sica, è un potente scudo contro le patologie orali e sistemiche.
Placca e tartaro, nemici
silenziosi del sorriso
Un sorriso sano non si costruisce solo con lo spazzolino. Dietro denti apparentemente puliti può nascondersi un problema che cresce giorno dopo giorno: il tartaro. Non è solo una questione estetica, ma un segnale di squilibrio nella salute orale, spesso sottovalutato.
Tutto parte dalla placca, una pellicola invisibile composta da batteri, saliva e residui di cibo, che si forma dopo ogni pasto. Se non viene rimossa entro 12-18 ore, si indurisce e si trasforma in tartaro, grazie ai minerali presenti nella saliva. A quel punto, non basta più la pulizia quotidiana.
Le cause sono molteplici: igiene orale poco accurata, dieta ricca di zuccheri, scarsa salivazione, fumo,
alcol e predisposizione genetica
Anche alcune malattie, come il diabete, favoriscono la formazione di placca.
Il tartaro può accumularsi sopra le gengive, visibile e più facile da trattare, oppure sotto, dove diventa più aggressivo e può favorire la parodontite, una malattia che danneggia i tessuti di sostegno del dente.
La prevenzione parte da gesti semplici: lavarsi i denti almeno due volte al giorno, usare lo interdentale, scegliere un dentifricio al uoro e, se possibile, uno spazzolino elettrico. Anche il collutorio aiuta, così come una dieta equilibrata e una buona idratazione Masticare gomme senza zucchero dopo i pasti stimola la salivazione e
aiuta a mantenere il pH della bocca in equilibrio.
Quando il tartaro è già presente, l’unica soluzione è rivolgersi al dentista. La detartrasi, e ettuata con strumenti a ultrasuoni o manuali, è l’unico modo per eliminarlo. Nei casi più avanzati, si ricorre alla levigatura radicolare, che pulisce in profondità e favorisce la guarigione delle gengive.
Controlli regolari dal dentista, almeno due volte l’anno, permettono non solo di rimuovere il tartaro, ma anche di intercettare eventuali problemi prima che diventino seri. La salute della bocca è parte integrante del benessere generale: proteggerla signi ca prendersi cura di sé, ogni giorno.
CNon si vedono subito, ma agiscono in profondità. Placca e tartaro, se non vengono rimossi tempestivamente, sono tra i principali responsabili delle patologie del cavo orale.
Il primo danno è spesso la carie: gli acidi prodotti dai batteri corrodono lo smalto, aprendo la strada a dolore e, nei casi peggiori, alla perdita del dente. Ma il problema non si ferma qui. Quando il tartaro si accumula lungo il bordo gengivale, può provocare gengivite, con arrossamento, gonfiore e sanguinamento. Se trascurata, questa infiammazione evolve in parodontite, una malattia che colpisce i tessuti di sostegno del dente e l’osso. Le gengive si ritirano, si formano tasche infette, i denti si muovono e possono cadere.
La parodontite è anche legata al diabete: ne peggiora il controllo e aumenta il rischio di complicanze. Ma non è l’unico disturbo associato. Placca e tartaro contribuiscono all’alitosi, favoriscono la candidosi orale e le ulcere aftose. Anche la xerostomia, riducendo la protezione naturale della saliva, espone a carie e infiammazioni.
Poiché la placca si rimuove facilmente quando si è appena formata, anche attraverso l’igiene orale a casa, ecco che lavarsi i denti con regolarità diventa il miglior investimento per mantenere la salute orale.
Detartrasi e sbiancamento dentale
ome rimuovere placca e tartaro e ritrovare un sorriso brillante? È una domanda che molti si pongono, soprattutto quando l’estetica incontra la salute. La detartrasi e lo sbiancamento dentale sono le due procedure che, distinte ma spesso complementari, portano a un rinnovato sorriso.
La detartrasi è una pulizia accurata che rimuove placca e tartaro, quei depositi duri che lo spazzolino non riesce a eliminare. Si esegue con strumenti a ultrasuoni e manuali, seguiti da lucidatura e, in alcuni casi, da tecniche come l’Air Flow. Il trattamento dura circa un’ora e può essere ripetuto più volte l’anno. È fondamentale, come abbiamo visto, per prevenire carie, gengiviti e parodontiti.
Lo sbiancamento, invece, agisce sul colore dei denti. Utilizza gel a base di perossidi che liberano ossigeno e schiariscono le pigmentazioni profonde. Può essere e ettuato nello studio odontoiatrico, a casa con mascherine personalizzate, o con una combinazione delle due tecniche. I risultati variano in base al tipo di discromia, alle abitudini alimentari e all’età. Gli e etti collaterali sono lievi e transitori, come sensibilità o irritazione gengivale.
A darsi a professionisti è essenziale per ottenere bene ci reali e duraturi. Perché ritrovare un sorriso brillante non signi ca solo migliorare l’aspetto: è prendersi cura di sé, a partire dalla bocca.
Ottobre, mese della vista: come proteggere gli occhi e vedere bene a lungo
Ogni anno, il secondo giovedì di ottobre segna la Giornata Mondiale della Vista, un’occasione per riportare l’attenzione su un tema spesso sottovalutato: la salute oculare. In un’epoca dominata dagli schermi e da ritmi frenetici, prendersi cura degli occhi non è solo una questione di benessere, ma un investimento sulla qualità della vita.
Occhi sotto stress Smartphone, tablet, computer: la luce blu emessa da questi dispositivi è diventata una presenza costante, ma non innocua. Bruciore, secchezza, mal di testa sono solo alcuni dei sintomi legati all’a aticamento visivo. Gli oculisti consigliano la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti, distogliere lo sguardo per 20 secondi verso un punto distante almeno 6 metri. Anche la distanza dal monitor (40-45 cm per i portatili, 60 cm per i ssi), la regolazione della luminosità e l’uso di caratteri più grandi possono fare la di erenza. Occhiali con ltro anti-luce blu e l’uso di lacrime arti ciali aiutano a mantenere l’idratazione oculare, mentre sbattere le palpebre con frequenza è un gesto semplice ma e cace.
Sole e igiene: buone abitudini che proteggono
I raggi ultravioletti non risparmiano gli occhi. Cornea, cristallino e retina sono esposti a rischi concreti, dalla cataratta ai danni permanenti. Gli occhiali da sole non sono un vezzo, ma una protezione necessaria: devono avere il marchio CE e garantire una schermatura UV al 100%. L’igiene personale è altrettanto importante.
Mani pulite prima di toccare gli occhi, rimozione del trucco prima di dormire e attenzione all’uso delle lenti a contatto — da limitare a 6-8 ore al giorno, evitando l’acqua e utilizzando solo soluzioni speci che — sono regole che riducono il rischio di infezioni.
A tavola per la vista: il ruolo dell’alimentazione
La dieta incide anche sulla salute degli occhi. Frutta e verdura colorata — spinaci, carote, kiwi, peperoni — sono ricche di vitamine A, C ed E, zinco e luteina, sostanze che proteggono la retina e contrastano la degenerazione maculare. Il pesce azzurro e le uova, fonti di Omega-3, completano il quadro. Ridurre il consumo di carne rossa, zuccheri
e grassi aiuta a contenere l’in ammazione. Bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno favorisce la produzione di lacrime, mentre attività sica, sonno regolare e l’addio al fumo sono scelte che fanno bene anche agli occhi.
Controlli regolari: la prevenzione che salva la vista Molte patologie oculari, come il glaucoma, si sviluppano in silenzio. Per questo, le visite oculistiche non andrebbero rimandate. I neonati dovrebbero essere sottoposti al test del ri esso rosso alla nascita; i bambini, visitati a 12-18 mesi, poi a 3, 6 e 10 anni. Chi porta gli occhiali dovrebbe fare controlli ogni sei mesi. Gli adulti, ogni due anni, con cadenza annuale dopo i 40. Dopo i 65 anni, una visita all’anno è raccomandata, mentre chi so re di diabete dovrebbe sottoporsi a esami ogni 6-12 mesi. Tecnologie come l’OCT, che restituisce immagini dettagliate di retina e nervo ottico, sono strumenti preziosi per diagnosi precoci e monitoraggi accurati.
La vista è un bene fragile, ma difendibile. Con gesti quotidiani e controlli mirati, è possibile preservarla nel tempo.
NProblemi a scuola?
Potrebbe essere la vista
Secondo gli esperti, circa l’80% delle informazioni apprese a scuola viene recepito attraverso la vista. Un dato che evidenzia quanto una buona capacità visiva sia determinante per il rendimento scolastico. Eppure, molti disturbi oculari nei bambini restano non diagnosticati, finendo per compromettere concentrazione, lettura e partecipazione in classe.
Quando un alunno fatica a seguire le lezioni o mostra segni di disattenzione, il problema potrebbe non essere cognitivo, ma visivo.
il proprio
Difficoltà nel leggere alla lavagna, nel copiare correttamente o nel mantenere il segno durante la lettura sono campanelli d’allarme da non ignorare. La miopia, l’astigmatismo e altri disturbi visivi, se non corretti, possono generare frustrazione, calo dell’autostima e persino ansia da prestazione. Per questo, il Ministero della Salute raccomanda controlli oculistici regolari, soprattutto in età scolare. Intervenire precocemente significa offrire agli studenti gli strumenti per apprendere con serenità e raggiungere potenziale.
Occhiali acustici, nuova frontiera dell’udito
el panorama degli ausili uditivi, una novità sta attirando l’attenzione di medici e utenti: gli occhiali con ampli cazione sonora integrata. Un dispositivo che unisce correzione visiva e supporto acustico, pensato per chi convive con una perdita uditiva lieve o moderata. Il vantaggio?
Un design discreto, che supera il tradizionale imbarazzo legato agli apparecchi acustici.
Le tecnologie impiegate sono due. La prima, più consolidata, è la conduzione ossea: il suono viene trasformato in vibrazioni e trasmesso direttamente all’orecchio interno attraverso l’osso mastoideo. È indicata per chi ha problemi all’orecchio esterno o medio, ma conser-
va una buona funzionalità dell’orecchio interno. I modelli attuali sono compatti e poco invasivi. La seconda è la conduzione aerea, che sfrutta microfoni e altoparlanti miniaturizzati inseriti nelle astine. Il suono viene elaborato digitalmente, con un’attenzione particolare alla voce e alla riduzione dei rumori di fondo. Il risultato è una migliore comprensione del parlato, anche in ambienti a ollati, senza occludere il condotto uditivo. Questi occhiali non sostituiscono gli apparecchi per ipoacusie gravi. Per una scelta consapevole, è fondamentale sottoporsi a una visita specialistica, che consenta una diagnosi accurata e un adattamento personalizzato.
La miopia nei giovani può progredire velocemente. Ma con le lenti MiYOSMART puoi correggerla e rallentarne la progressione. Il ritorno a scuola è il momento giusto per un check visivo.
Tahi, Shiatsu, Tu ina: esperienze di benessere orientale
Imassaggi orientali sono una delle pratiche più antiche e affascinanti nel mondo del benessere. Sono trattamenti che non solo mirano al rilassamento sico, ma anche, e soprattutto, a riequilibrare l'energia interna del corpo e stimolare l’energia vitale. Ogni tradizione orientale ha sviluppato il proprio metodo, basandosi su principi loso ci e medici profondamente radicati nella cultura del paese d’origine. Dai massaggi cinesi e thailandesi a quelli giapponesi e ayurvedici, ogni tecnica ha una sua speci cità e offre numerosi bene ci per la salute.
MASSAGGIO THAI
Il massaggio Thai, originario della Thailandia, è una combinazione di yoga passivo, stretching, pressioni e digitopressioni lungo i canali energetici del corpo, conosciuti come sen. Si tratta di uno dei massaggi orientali più completi che mira al ripristino delle condizioni di benessere. Il praticante utilizza non solo le mani, ma anche gomiti, ginocchia e piedi per eseguire le manovre, spesso muovendo il corpo del ricevente in posizioni simili a quelle dello yoga. Solitamente viene eseguito su un materassino con i riceventi vestiti di abiti comodi e senza oli.
MASSAGGIO SHIATSU
Lo Shiatsu è una tecnica giapponese che si basa sulla pressione delle dita su speci ci punti del corpo per stimolare il usso energetico. Deriva dal concetto di ki, o energia vitale, che deve scorrere liberamente per mantenere il corpo in salute. Il massaggio mira a bilanciare il usso energetico lungo i meridiani, canali invisibili attraverso cui scorre l'energia.
MASSAGGIO AYURVEDICO
Il massaggio Ayurvedico, nato in India più di cinquemila anni fa, prende il nome dalla medicina naturale indiana Ayurveda (che signi ca “conoscenza della vita”) e racchiude anche principi loso ci ed esistenziali secondo cui corpo e mente sono un’unica entità. Il massaggio ayurvedico viene eseguito con oli caldi e praticato in modo variegato con mani, gomiti o piedi a seconda dei risultati che si intendono ottenere.
MASSAGGIO TUI NA
Il Tui Na o massaggio Tuina è una delle più antiche forme di massaggio cinese. È caratterizzato da numerose manovre e manipolazioni, sapientemente combinate fra loro, allo scopo di offrire un trattamento personalizzato per ciascuna persona. Può essere applicato sia su speci che zone del corpo che su punti di agopuntura per ottenere bene ci su tutto l'organismo.
Equilibrio tra corpo e mente:
lo scopo dei massaggi
Il massaggio è tra i più antichi trattamenti terapeutici conosciuti e applicati. O re una soluzione molto e cace per alleviare il dolore, eliminare la fatica e raggiungere uno stato di benessere. L’origine della parola può essere fatta risalire al verbo greco “masso”, che vuole dire: stimolo, impasto con le mani. O dal verbo arabo “masch”, traducibile in: premo, friziono. Le prime attestazioni di questa pratica risalgono a circa 7000 anni fa, e nel testo cinese Kung Fou, del terzo millennio a. C., si trovano le prime indicazioni su come svolgerlo. L’obiettivo di questa pratica era, ed è tuttora, il raggiungimento di un equilibrio tra corpo e mente. Sedute di massaggio possono infatti aiutare ad alleviare dolori muscolari e articolari, aiutare a sciogliere tensioni muscolari, migliorare la circolazione sanguigna e stimolare la circolazione linfatica, favorire il rilassamento e ridurre lo stress, contrastare l’invecchiamento della pelle e ridurre gli inestetismi cutanei. Tuttavia, non tutti i massaggi sono uguali.
È infatti importante conoscere la di erenza tra massaggio terapeutico e massaggio benessere per scegliere il trattamento più adatto alle proprie esigenze. Il massaggio terapeutico, o massoterapia, ha come obiettivo il ristabilimento parziale o totale di organi non in condizioni di salute. Uno degli aspetti distintivi del massaggio terapeutico è la sua capacità di essere personalizzato in base alle esigenze individuali del paziente. Prima di iniziare il trattamento, il
professionista e ettua una valutazione dettagliata per comprendere la storia clinica del paziente, le sue condizioni siche attuali e gli obiettivi speci ci del trattamento. In Italia può essere praticato esclusivamente da Fisioterapisti e Masso sioterapisti con rispettiva laurea e attestati di specializzazione: gure professionali che hanno conoscenze in ambito anatomico, siologico, biologico del corpo umano. Il massaggio benessere, invece, è una pratica che si concentra principalmente sul rilassamento e sul miglioramento del benessere generale dell'individuo, è progettato per o rire un'esperienza di piacere e tranquillità. Questo tipo di massaggio utilizza tecniche dolci e movimenti uidi per alleviare lo stress, migliorare la circolazione sanguigna e promuovere un senso di calma e serenità. È particolarmente indicato per chi desidera prendersi una pausa dalla frenesia quotidiana e dedicare del tempo a sé, senza la necessità di a rontare problematiche siche speci che. Dal momento che non si tratta di manipolazioni di tipo sanitario, i massaggi benessere o relax possono essere svolti da diverse gure professionali: Masso sioterapisti, Fisioterapisti o Massaggiatori MCB (che pur trattandosi di professionisti di tipo sanitario, nella maggior parte dei casi conoscono anche le tecniche per svolgere trattamenti di tipo rilassante) e da operatori olistici: gure specializzate proprio nei massaggi benessere, che utilizzano manipolazioni mirate a stimolare il rilassamento tanto sico, quanto mentale.
Riflessologia plantare: nei piedi la soluzione
La riflessologia plantare o riflessologia del piede è una tecnica di medicina alternativa, che consiste nella pressione e nel massaggio di alcuni parti della pianta dei piedi con lo scopo di alleviare patologie o disturbi che interessano altre parti del corpo. L’assunto su cui si fonda questa pratica, infatti, è la corrispondenza tra alcune zone dei piedi e determinati organi, ghiandole, articolazioni, terminazioni nervose, strutture ossee. Chi esegue la riflessologia plantare è dell'idea che, con il massaggio e la pressione dei piedi, il quadro sintomatologico di numerose condizioni patologiche acute e croniche migliori sensibilmente. Tra le condizioni che i riflessologi ritengono di poter alleviare con uno dei loro trattamenti, rientrano: l'asma, le infezioni alle vie respiratorie, la cattiva digestione, l'emicrania, il dolore alla schiena, il dolore e i disturbi legati a stati d’ansia e stress. È importante sottolineare chiaramente, che la riflessologia plantare non si sostituisce in alcun modo a una visita medica, né a una terapia farmacologica per qualsivoglia patologia.
dettagliata per paziente, le sue conspecifici del tratesclusivamente con rispettiva figure profesambito anatomico, umano. Il massagsi concentra miglioramento è progettato tranquillità. tecniche dolci e stress, migliorare promuovere un senso indicato per frenesia quosenza la necessità specifiche. Dal manipolazioni di tipo possono essere professionali: Massofisiote MCB (che pur sanitario, nella anche le tecniche rilassante) e da opera nei massaggi manipolazioni mirate a sti quanto mentale.
Massaggio terapeutico per il benessere degli atleti
Il massaggio sportivo è una tipologia efficace di massaggio terapeutico, che ho l’obiettivo di assistere gli atleti di ogni livello a migliorare le loro performance atletiche, prevenire infortuni e favorire il recupero muscolare. Deve essere eseguito da un professionista specializzato con una formazione in ambito sportivo e una conoscenza approfondita dell’anatomia e della fisiologia umana, e che possiede le competenze necessarie per trattare tensioni muscolari, contratture e altri problemi diffusi tra gli atleti. Numerose sono le proprietà benefiche attribuite a questa tipologia di massaggio, tra le più importanti citiamo: la riduzione delle tensioni muscolari, la stimolazione della microcircolazione locale, l’effetto drenante, il decongestionamento e rilassamento dei tessuti e la
riduzione dello stato d'ansia con conseguente miglioramento dell'umore.
Le varie fasi in cui è consigliato sono quelle dell’allenamento, del pre-gara, del post-gara e dell’intra-gara. Prima di una competizione serve per riscaldare i muscoli, aumentare la loro elasticità e preparare il corpo alla competizione. Dura pochi minuti e consiste in
manovre e tecniche di attivazione, veloci ma non troppo pressanti. In alcuni sport, il massaggio può essere praticato anche tra le prove o gli intervalli per mantenere i muscoli caldi e rilassati. Abbiamo poi il massaggio post-gara che aiuta a ridurre il dolore muscolare, favorire il recupero e rimuovere le tossine accumulate durante lo sforzo. Si
esegue diversi minuti dopo il termine della competizione, favorendo, con la manipolazione, il drenaggio del sangue e delle tossine verso gli organi preposti all’espulsione. Ecco quindi il massaggio di mantenimento da fare nel contesto degli allenamenti che rilassa e tonifica la muscolatura contratta. Il massaggio sportivo si applica anche in ambito terapeutico, nel caso in cui l’atleta abbia subito un intervento o un incidente che ha compromesso la sua muscolatura. Quando ci si sottopone a un intervento, si è costretti a stare fermi per diverso tempo, di conseguenza possono presentarsi contratture o dei cedimenti della muscolatura, il massaggio sportivo pertanto può integrarsi perfettamente nel percorso fisioterapico di recupero. Tutti possono usufruire dei benefici di questo tipo particolare di massaggio, indipendentemente dall'età, dal tipo di sport praticato e dal proprio livello prestativo.
Tecniche e manovre del massaggio sportivo
Ogni massaggio sportivo ha una sua finalità, ci sono quelli decontratturanti o che prevengono l’insorgenza di microtraumi, così come ci sono quelli specifici per il mantenimento, ma la principale differenza è nella tecnica applicata dal massaggiatore. Tra quelle più usate abbiamo:
• lo sfioramento, eseguito con i pollici o i palmi delle mani, si utilizza per riscaldare i muscoli e migliorare la circolazione prima di un allenamento intenso o di una gara;
• l’impastamento, effettuato con entrambe le mani, serve per trattenere e rilasciare il muscolo attraverso una pressione. Dopo uno sforzo o una competizione sportiva, i
muscoli sono contratti e rigidi, per questo motivo si usa la tecnica dell’impastamento, che ha un’intensità variabile in base al tipo di muscolo da stimolare;
• le percussioni, eseguite con le nocche e i palmi della mano, sono utilizzate per migliorare il tono muscolare;
• la coppettazione, che per essere eseguita richiede le mani a coppa, ha come obiettivo la tonificazione muscolare;
• la vibrazione, eseguita con le punte di alcune dita o anche a mani intere, ha lo scopo di “far vibrare” il muscolo e in particolare i tessuti che lo formano, per distenderlo o rilassarlo.
Viale Giuseppe Verdi, 23 | Tel. 039 990 9400
Allattamento al seno: protegge, rafforza
e crea un legame forte tra mamma e figlio
Quando una mamma prende in braccio il suo bambino e lo allatta, sta facendo qualcosa di molto più profondo che semplicemente sfamarlo: gli sta offrendo protezione, conforto, salute. E lo fa con un gesto naturale, antico, che oggi la scienza conferma essere tra i più efficaci per il benessere del neonato e della madre. Il latte materno è un alimento completo, pensato dalla natura per accompagnare la crescita del bambino nei suoi primi mesi di vita. Contiene zuccheri che aiutano l’intestino a funzionare bene, grassi che nutrono il cervello, proteine, vitamine e tanti altri elementi che servono a crescere forti. Ma soprattutto, è ricco di anticorpi: le difese che aiutano il bambino a combattere infezioni, raffreddori, otiti e problemi intestinali. E non solo: chi è stato allattato al seno ha meno probabilità di sviluppare obesità, diabete, allergie e persino alcuni tipi di tumore.
Anche lo sviluppo mentale e emotivo ne trae beneficio. Il contatto con la mamma, il calore della pelle, lo sguardo durante la poppata: tutto questo aiuta il cervello a maturare, favorisce la calma e rafforza il legame affettivo. Il latte materno contiene sostanze che migliorano l’umore e aiutano il bambino a sentirsi sicuro e sereno.
Per la mamma, i vantaggi sono altrettanto importanti. L’allattamento aiuta il corpo a riprendersi dopo il parto, riduce il rischio di anemia e di alcune malattie come il diabete e l’osteoporosi. Più a lungo si allatta, più si abbassa la possibilità di sviluppare tumori al seno e alle ovaie. Inoltre, il legame che si crea durante l’allattamento può aiutare a prevenire la depressione post-partum, rafforzando il senso di fiducia e di competenza.
C’è anche un aspetto pratico: allattare non costa nulla. Non servono biberon, latte artificiale o sterilizzatori. Si ri-
C'sparmia sulle spese mediche, perché i bambini allattati si ammalano meno, e si riduce anche l’impatto sull’ambiente, perché non si producono rifiuti. In sintesi, l’allattamento al seno è una
è chi lo considera semplice, chi lo guarda con imbarazzo, chi lo abbandona troppo presto. L’allattamento al seno è spesso circondato da idee sbagliate che rischiano di confondere le neomamme. Ecco cinque tra i miti più diffusi, e le verità che aiutano a fare chiarezza.
- Mito 1: allattare è sempre semplice. Non è vero. All’inizio può essere difficile: dolore, attacchi poco efficaci, dubbi. Serve tempo, pazienza e il supporto di chi conosce davvero il processo.
- Mito 2: se il latte sembra poco, non basta. corpo materno si regola sulle richieste del neonato. Più il bambino poppa, più latte si produce. Le quantità variano e l’aspetto può ingannare.
scelta che fa bene a tutti: al bambino, alla mamma, alla famiglia e alla società. Sostenere le donne che decidono di allattare significa investire nella salute, nel benessere e nel futuro.
- Mito 3: allattare in pubblico è inappropriato. Assolutamente no. È un diritto riconosciuto. Nutrire un figlio è naturale e non dovrebbe mai essere motivo di imbarazzo o giudizio.
- Mito 4: dopo pochi mesi, il latte perde valore. Falso Anche dopo il sesto mese, il latte materno continua a fornire nutrienti e anticorpi. È utile finché mamma e bambino lo desiderano.
- Mito 5: serve una dieta perfetta. Non serve. Basta mangiare in modo equilibrato. Non sono necessarie rinunce
M I R I A M S O M M E S E
O S T E O P A T A D . O . R . O .
Osteopata per adulti, bambini
Osteopata neonatale
Osteopatia in gravidanza
Facilitazione tappe dello sviluppo
Personal fitness trainer ISSA CFT
Insegnante massaggio neonatale
Trattamento pavimento pelvico
Trattamento pistola percussione
Medici a domicilio: l’assistenza personalizzata
Con il passare del tempo e l’evolversi della tecnologia, i molteplici settori sanitari hanno messo a disposizione dei pazienti sempre più servizi e attività. Tra questi, il servizio medico a domicilio merita particolare attenzione. Si tratta di un servizio ideato per chiunque, per qualunque necessità e per ogni contesto, non è infatti dedicato esclusivamente a pazienti fragili o che sicamente sono impossibilitati a raggiungere studi medici, laboratori o ospedali.
È, piuttosto, particolarmente apprezzato dalle persone che preferiscono il comfort e la sicurezza della propria abitazione rispetto agli ambulatori ospedalieri e da chi per motivi di lavoro o familiari non riesce a recarsi presso le strutture mediche negli orari imposti dalle prenotazioni e che quindi trovano nelle visite mediche a domicilio una soluzione unica, e ciente ed economica. I bene ci che se ne traggono sono molteplici: possibilità di personalizzare il servizio sulla base delle proprie esigenze, accedere in tempi brevi alle visite specialistiche (a seconda della tipologia di visita richiesta e degli eventuali esami e test da fare, il medico riesce a intervenire anche nell’arco di 24/48 ore), eliminazione degli spostamenti verso le strutture sanitarie risparmiando tempo, energie e disagi (ciò vale special-
mente quando i pazienti vivono in condizioni di mobilità limitata o sono a etti da gravi patologie), rispetto della privacy e della riservatezza, continuità assistenziale (di norma ogni dottore che e ettua visite a domicilio lascia sempre la propria disponibilità per eventuali incontri futuri).
Ricordiamo poi che una visita a domicilio può rappresentare anche un modo facile e funzionale per coinvolgere i familiari nel processo di guarigione di un proprio caro. Essere “in famiglia” durante una visita specialistica rassicura il paziente, soprattutto se anziano e fragile, e lo pone in uno stato di tranquillità e rilassamento superiore.
All’interno delle mura domestiche, infatti, gli anziani si sentono sicuri, accettati, sereni e quindi più disposti a con darsi con i medici. A domicilio si possono e ettuare diverse visite mediche, sia generiche sia specialistiche, alcuni esami diagnostici, prelievi ematici, microbiologici e citologici e prestazioni infermieristiche di varia natura. Tra le visite mediche specialistiche rientrano per esempio quelle pediatriche, cardiologiche, dermatologiche, ginecologiche e ortopediche. Per quanto riguarda la diagnostica a domicilio si possono e ettuare radiogra e per diversi distretti corporei, ecogra e, elettrocardiogramma, Holter e monitoraggio della pressione.
Per i più fragili il geriatra viene a casa
Una visita geriatrica a domicilio è una valutazione medica specialistica eseguita a casa di un paziente anziano, ideale per chi ha difficoltà a spostarsi.
Con questo sistema si evita così alla persona anziana, soprattutto se indebolita e insicura al di fuori del proprio ambiente domestico, la fatica e la difficoltà di recarsi presso uno studio medico o un pronto soccorso. La visita specialistica geriatrica a domicilio è un aiuto prezioso per affrontare le sfide legate all’invecchiamento e garantire al proprio caro le cure necessarie
EDIZIONI CARTACEE
anche quando non può spostarsi da casa. La visita domiciliare permette allo specialista di valutare aspetti come la memoria, la mobilità, l'equilibrio, la forza muscolare, lo stato emotivo e la capacità di svolgere le attività quotidiane con lo scopo di ritardarne il declino cognitivo e garantirgli un’autosufficienza e un livello qualitativo di vita superiore.
In alcuni casi, la visita può essere utile anche per la valutazione ai fini del riconoscimento dello stato di invalidità e delle relative prestazioni.
netweek.it
Netweek, presente in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, è leader nell’informazione locale cartacea.
Questo significa, prima di tutto, prossimità, conoscenza, interesse e passione per i territori trattati.
51
settimanali locali
Oltre
400 .000
copie diffuse/settimana
Più di
44 .000
notizie prodotte al mese
Farmacia dei Servizi: la salute a portata di tutti
La Farmacia dei Servizi, che le Linee di indirizzo del Ministero della Salute indicano tra i pilastri della sanità di prossimità, è un modello in grado di rispondere in modo efficace alla domanda di salute della collettività e alle esigenze organizzative del Servizio Sanitario Nazionale. Rappresenta un'evoluzione del ruolo tradizionale della farmacia che mira a offrire una serie di servizi sanitari aggiuntivi, oltre a quello classico di distribuzione di prodotti farmaceutici, per migliorare l'assistenza territoriale e ridurre il carico su ospedali e medici di base. Questa innovazione rappresenta un punto di riferimento sanitario più vicino ai cittadini, soprattutto per chi soffre di malattie croniche. ed è un'importante opportunità di prevenzione e diagnosi precoce di eventuali patologie. Grazie a essa sta migliorando la qualità della vita dei pazienti indipendentemente dalle loro condizioni di fragilità.
L’offerta di servizi in farmacia è ormai ampia e variegata:
• Accesso rapido e diretto ai servizi di base: molte farmacie offrono orari flessibili e la possibilità di accedere a esami e controlli di base senza lunghe attese. Questo è fondamentale soprattutto nelle zone più remote, dove i servizi medici possono essere distanti o difficilmente accessibili.
• Misurazioni e analisi di base: pressione arteriosa, glicemia, colesterolo, esami diagnostici come ECG e spirometria. Questi servizi sono
molto utili, per esempio alle persone affette da malattie croniche che possono ricevere in questo modo un monitoraggio costante e personalizzato direttamente in farmacia, garantendo una maggiore continuità nella cura e una gestione più efficace delle terapie.
• Telemedicina: offrire consulenze a distanza con medici specialisti rappresenta un grande passo avanti per garantire assistenza anche in contesti di emergenza o per chi ha difficoltà a muoversi.
• Screening e prevenzione: partecipazione a campagne di prevenzione e screening per varie patologie, come il tumore al colon retto.
• Somministrazione di vaccini: in alcune farmacie è possibile ricevere vaccinazioni, anche in collaborazione con medici e infermieri.
• Consulenze personalizzate: offerta di consulenza su stili di vita sani, gestione delle malattie croniche e riconciliazione della terapia farmacologica.
• Prenotazione di esami e visite: assistenza nella prenotazione di visite specialistiche ed esami.
• Servizi legati al Fascicolo Sanitario Elettronico: attivazione, arricchimento e consultazione del FSE.
• Servizi legati al COVID-19: esecuzione di tamponi rapidi e test per la rilevazione di anticorpi.
• Assistenza domiciliare: partecipazione a servizi di assistenza domiciliare.
• Educazione sanitaria: realizzazione di campagne di educazione sanitaria e prevenzione.
FSE: la “memoria” sanitaria di ogni cittadino
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è uno strumento digitale che raccoglie e organizza i dati e i documenti sanitari di un cittadino, permettendo sia la consultazione diretta della propria storia clinica che la condivisione con i professionisti sanitari. Sostanzialmente è la memoria della vita sanitaria e clinica di ogni cittadino italiano. È come un "cassetto digitale" che contiene informazioni come referti, prescrizioni, anamnesi e altri documenti relativi alla nostra salute. Si può accedere al proprio FSE da PC o dispositivi mobili, tramite credenziali SPID, CNS o CIE. Si può scegliere di rendere visibili i documenti del FSE ai professionisti sanitari facilitando così la comunicazione e la collaborazione tra medico e paziente. L’esempio più tipico è un ricovero in urgenza in pronto soccorso, in stato di incoscienza e quindi senza la possibilità di comunicare informazioni
importanti relative alla propria salute, come la presenza di eventuali allergie. Grazie al Fascicolo Sanitario è possibile anche prenotare visite mediche ed esami, modificare gli appuntamenti e cambiare il proprio medico curante.
Prestazioni in farmacia
Presso le Farmacie dei Servizi è possibile effettuare le prestazioni di primo livello, dette anche prestazioni analitiche di prima istanza attraverso personale formato e dedicato alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnosticoterapeutiche. Nel dettaglio i test che si possono fare sono:
• test per glicemia, colesterolo e trigliceridi;
• test per la misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito;
• test per la misurazione di componenti nelle urine quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria;
• test ovulazione, test gravidanza, test menopausa per la misura dei livelli dell’ormone FSA nelle urine;
• test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci. Non è ammesso che il prelievo di feci e/o urine avvenga direttamente in farmacia salvo che la farmacia abbia disponibilità di un servizio igienico dedicato in via esclusiva al pubblico.
È possibile effettuare anche servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali quali:
• dispositivi per la misurazione non invasiva della pressione arteriosa;
• dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite auto – spirometria;
• dispositivi per la misurazione non invasiva della saturazione percentuale dell’ossigeno;
• dispositivi per il monitoraggio della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca con modalità non invasive, in collegamento funzionale con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali;
• dispositivi per l’esecuzione di elettrocardiogrammi con modalità di tele cardiologia, da effettuarsi in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali.
Le farmacie pubbliche e private, per l'effettuazione delle prestazioni di cui sopra e l'assistenza ai pazienti, devono utilizzare spazi dedicati e separati dagli altri ambienti, che consentano l'uso, la manutenzione e la conservazione delle apparecchiature dedicate in condizioni di sicurezza nonché l’osservanza della normativa in materia di protezione dei dati personali. Il farmacista ha inoltre l’obbligo di esporre nei locali della farmacia, in modo chiaro e leggibile, l’indicazione delle tipologie di prestazioni analitiche disponibili agli utenti.