Urban Nature 2024

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REDAZIONE

Gianmarco Murru - Direttore

Cristina Delunas – Caporedattrice

Alessandro Bruno Biscaccianti

Carla Cossu

Giuseppe Cuboni

Gianniantonio Domina

Francesco Fois

Alberto Mua

Giovanni Pischedda

Dino Scaravelli

Salvatore Restivo

Andrea Rattu

Laura Sanna

COMITATO SCIENTIFICO

per Urban Nature 2024

Carla Cossu

Cristina Delunas

Francesco Fois

Gianluca Iiriti

Alberto Mua

Massimo Sanna

COMITATO ORGANIZZATORE

Sara Carboni

Andrew Daughetee

Cristina Delunas

Danny Doherty

Roberto De Muro

Michela Tronci

James Robson

Wayne Urcelay

Ellis Wills

Danny Doherty

SPONSOR

Piccole Prede

Enermed

Segreteria di redazione: redazione.naturalistica@gmail.com

EDITORIALE

Si rinnova l’appuntamento annuale con il numero di Naturalistica dedicato a Urban Nature Un collage di immagini, testimonianze, diapositive che vuole essere un ricordo per quanti vi hanno preso parte e un arrivederci alla prossima edizione.

Anche quest’anno Naturalistica ha aderito all’iniziativa voluta dal WWF Italia e in contemporanea con le maggiori città italiane. Sabato 28 settembre la manifestazione, giunta all’ottava edizione nazionale e la quarta per la città di Cagliari, è stata occasione per parlare di Natura a partire dalla biodiversità che ci circonda nella città. L’edizione cagliaritana del 2024 ha preso spunto dal titolo, Urban Nature, in lingua inglese.

Grazie alla sensibilità per i temi ambientali della Wall Street English School, la rinomata scuola d’inglese con sede in viale Regina Margherita, la festa della Natura è stata articolata in laboratori didattici bilingue, dedicati alla conoscenza della biodiversità dei corridoi ecologici cittadini. Il piccolo museo itinerante di Naturalistica ha proposto quest’anno insetti locali e tropicali, piante, modelli didattici, minerali, fossili e tanti altri elementi della nostra Natura. Urban Nature ben si è inserita nella filosofia della scuola dove l’esperienza tramite laboratori è per gli studenti un modo efficace, piacevole e innovativo di apprendimento.

Tanti cittadini hanno condiviso una mattinata all’insegna della biodiversità per conoscerla, tutelarla e conservarla in un contesto divertente di sperimentazione bilingue. Piante, farfalle e api impollinatrici dei corridoi ecologici sono state protagoniste di una narrazione sulla Natura singolare e insolita che ha trovato il filo conduttore nelle aree incolte della città raccontate in lingua inglese

Tutti gli anni l’iniziativa ha l’intento di diffondere il valore della Natura in città per il benessere delle persone. Promuovere un rinnovato modo di pensare e pianificare gli spazi urbani con l’obiettivo di favorire azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole nel proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani e rafforzare l’inscindibile legame tra salute umana e salute della Natura, a partire dalle città.

L’Associazione Stampa Sarda, per la seconda volta, ha condiviso l’evento con il riconoscimento di 3 crediti formativi per i giornalisti partecipanti. La manifestazione infatti ha offerto l’opportunità di conoscere i più diffusi errori giornalistici in campo naturalistico a partire dalle definizioni di insetti, ragni, funghi, ma anche gli strani casi di mimetismo batesiano e rari endemismi. Coinvolgere la stampa locale è un passo fondamentale nella divulgazione legata ai temi della Natura perché la corretta comunicazione inizia dalla conoscenza di ciò che ci circonda.

La sede della Wall Street English di viale Regina margherita si è trasformata per un giorno in un laboratorio naturalistico dove le differenze linguistiche italiane/inglesi si sono congiunte nella terminologia scientifica universale in quella che è stata una vera festa per celebrare la Natura.

Hanno fatto da cornice all’evento alcune tele dipinte che, con l’accento sull’inquinamento della terra e dei mari, sugli incendi e sulla scomparsa delle api, hanno ricordato che la prima causa di scomparsa della biodiversità origina dai comportamenti dell’Uomo.

Quest’anno Urban Nature ha cambiato il collaudato format del convegno tradizione facendo dei visitatori i maggiori interpreti della giornata. Dare la parola ai cittadini, soddisfarne le curiosità sugli esseri viventi vuol dire innanzitutto creare consapevolezza e conoscenza. La protezione della Natura inizia quando si conosce, chi conosce protegge.

Il connubio fra Naturalistica e Wall Street English School, fra Naturalisti e insegnanti di Inglese, tra esperti e cittadini è stata una felice sperimentazione di come contesti differenti possono fondersi quando è la Natura ad essere protagonista.

Con questo spirito multidisciplinare e internazionale la redazione rinnova l’invito a Urban Nature con l’appuntamento per il 2025

Cristina Delunas

URBAN NATURE CAGLIARI 2024 - INTRODUZIONE

Gentili amiche e amici, colleghe e colleghi Urban Nature è una notevole occasione formativa per parlare di biodiversità, per conoscerla anche negli spazi urbani di cui siamo spesso distratti fruitori anzichè attenti osservatori.

L'Associazione della Stampa Sarda ha accolto subito e per la seconda volta la proposta di Naturalistica, il cui impegno per la Natura è noto e riconosciuto. Cristina Delunas, fra i fondatori della rivista e promotrice della manifestazione, è una giornalista e quindi attenta ai temi dell'accuratezza delle informazioni, uno degli obblighi deontologici.

Accuratezza, verifica, soprattutto quando si parla di argomenti scientifici, quindi anche delle Scienze Naturali sono irrinunciabili. Urban Nature è anche formazione e aiuta a far chiarezza sugli errori, spesso grossolani, che noi giornalisti facciamo quando, a volte per la fretta, rinunciamo a rivolgerci agli esperti. Ecco perchè questo corso usufruisce dei crediti formativi.

Mi auguro che siano in tanti ad approfittare dell'occasione: magari smetteremo così di chiamare il "ragno violino" un insetto, chissà. Auguro buon lavoro a tutte e tutti, e nello spirito dell'incontro "bilingue", I wish to express my best wishes to all of you.

Simonetta Selloni – Presidente Associazione Stampa Sarda

Siamo orgogliosi di accompagnare nella sua avventura editoriale la rivista scientifica Naturalistica che per il quarto anno consecutivo organizza Urban Nature per la città di Cagliari. Mediterranea ospita fin dal primo numero il lavoro coordinato dalla Dott.ssa Cristina Delunas, giornalista e collaboratrice tecnica del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari. Decine di ricercatori, naturalisti e scienziati pubblicano contenuti originali, in alcuni casi scoperte inedite, che contribuiscono a migliorare la cultura scientifica universale. La passione è l’unica strada per fare un buon lavoro e i risultati confermano che la direzione è quella giusta. Non resta che augurare lunga vita a Naturalistica sempre in prima linea nelle iniziative a favore della Natura e nella corretta divulgazione. Gianmarco Murru – Giornalista fondatore e direttore della testata giornalistica Mediterraneaonline

Comunicare la scienza non è mai stato facile per un giornale o una tv generalista. Occorre attenzione e competenza, più di quella normalmente richiesta quando si trattano notizie di cronaca. Occasioni come Urban Nature, giornata di formazione e cultura realizzata all’interno della scuola di Inglese Wall Street English School, sono dunque preziose per chi come me è una professionista dell’informazione. Anzi è stata una doppia occasione, ha permesso di apprendere concetti scientifici legati alla Natura e migliorare la conoscenza della lingua inglese. E si perché il corso, si è tenuto nelle due lingue, in modo da permettere l’acquisizione di nuovi vocaboli, quelli usati più spesso nelle riviste specializzate.

Parlare dei fatti della scienza, delle nuove scoperte, dell’ambiente e della natura che ci circonda è fondamentale anche per chi vuol fare una informazione corretta e rivolta alla gente. Quella gente comune alla quale noi giornalisti ci rivolgiamo o dovremmo rivolgerci, perché è nostro compito filtrare e scegliere tra gli infiniti accadimenti quelli che sono degni di essere portati all’attenzione del più vasto pubblico. Ed

è su questa scelta che incide la professionalità di un giornalista. L’attenzione si rivolge spesso su notizie che fanno tendenza o in generale di cattivo auspicio, mentre le notizie positive vengono considerate poco rilevanti o poco attrattive, come quelle che riguardano l’ambiente e la Natura di cui si parla solo ed esclusivamente in termini catastrofici colpevolizzando l’uomo e il progresso.

La Natura però va oltre e supera anche queste nostre limitate vedute. La Natura riesce quasi sempre a riorganizzarsi e a ritrovare il suo equilibrio. Basterebbe dare uno sguardo ai campi che con un termine dispregiativo vengono chiamati “incolti” o “abbandonati” delle nostre periferie urbane per scoprire un mondo a se stante, di piante aromatiche e cespugli odorosi di essenze, fiori pregiati, insetti impollinatori, bruchi o farfalle.

Sono terreni che guardiamo con diffidenza e sospetto o che associamo all’incuria e invece sono uno splendido esempio di come la natura trovi sempre il modo di adattarsi alle circostanze e all’uomo. Incurante del traffico, del rumore e persino superando gli ostacoli dovuti ai mezzi comunali che tagliando i germogli prima che completino il loro ciclo, la Natura va avanti e si organizza. In questi luoghi si cela un mondo ricco di relazioni tra esseri viventi, di cui noi ignoriamo l’esistenza, ma nel quale si può ritrovare l’essenza stessa della Natura, la sua forza e la sua potenza. Se solo stessimo ad osservare un attimo questi spazi se li guardassimo con occhi diversi impareremmo ad amarli e rispettarli.

Non sono luoghi incolti, come mi ha insegnato la collega Cristina Delunas – specializzata in giornalismo naturalistico- si tratta di veri e propri laboratori dove l’uomo e la natura si incontrano e imparano a convivere.

L’evento Urban Nature è servito anche a questo per chi lo ha seguito, capire che a volte non c’è bisogno di fare un duro trekking in montagna per incontrare la natura, essa è già intorno a noi, basta saperla vedere.

Alessandra Addari - Giornalista

ECOLOGICAL CORRIDORS/ CORRIDOI ECOLOGICI

RICORDANDO URBAN NATURE

Ecological corridors are areas that connect plant and animal populations which have been separated by human-made environments. These corridors help maintain the flow of biodiversity, which is often blocked by barriers such as houses, roads, buildings, farms, and other city infrastructures. In urban areas, ecological corridors are what’s left after the land has been fragmented by urbanization.

There are different types of ecological corridors:

Linear corridor These are long, narrow strips of vegetation, like hedges or rows of trees.

Disturbance habitat corridor. These include man-made features like streets, artificial canals, and railways.

Stepping-stones. These are patches of land that are not cultivated, like abandoned plots in cities. In our cities, biodiversity moves through these stepping-stones. These areas are usually uncultivated, empty urban spaces that help nature cross over man-made barriers like concrete and asphalt. Here, nature can evolve alongside human development. Stepping-stones are important habitats for pollinators like butterflies and bees. In these spaces, we can also find rare and protected species, such as orchids and medicinal plants.

I corridoi ecologici sono aree che collegano popolazioni di piante e animali che sono state separate da ambienti creati dall'uomo. Questi corridoi aiutano a mantenere il flusso della biodiversità che è spesso bloccato da barriere come case, strade, edifici, fattorie e altre infrastrutture cittadine. Nelle aree urbane, i corridoi ecologici, sono ciò che rimane dopo che il territorio è stato frammentato dall'urbanizzazione. Esistono diversi tipi di corridoi ecologici:

Linear corridor. Si tratta di lunghe e strette strisce di vegetazione, come siepi o file di alberi.

Disturbance habitat corridor. Questi includono elementi creati dall'uomo come strade, canali artificiali e ferrovie.

Stepping-stones. Si tratta di appezzamenti di terreno non coltivati, come i terreni abbandonati delle città. Nelle nostre città, la biodiversità si muove attraverso gli stepping-stones. Queste aree sono solitamente spazi urbani incolti e vuoti che aiutano la natura ad attraversare le barriere create dall'uomo come cemento e asfalto. Qui, la natura può evolversi insieme allo sviluppo umano. Gli stepping-stones sono habitat importanti per impollinatori come farfalle e api. In questi spazi possiamo trovare anche specie rare e protette, come orchidee e piante medicinali.

Is it a stepping stone?

After many months the

Does it is a stepping stone? What can you see?

flight

It is food for the

Dopo aver introdotto il concetto di stepping stone, è stato chiesto ai partecipanti di riconoscere diversi corridoi scologici presenti in città, dove si trovano e cosa si può trovare in essi.

Le persone presenti si sono esercitate nella descrizione di luoghi, piante e animali con termini in lingua inglese. Il risultato è stato divertente, ma soprattutto, il cimentarsi con un’altra lingua, ha aggiunto difficoltà nella descrizione per cui le entità descritte risultano maggiormente fissate nella memoria collettiva per un riconoscimento futuro e una protezione spontanea da parte delle singole persone.

There is Anethum foeniculum L.
Macaone caterpillars.
Papilio machaon L. take

Observe and remember this butterfly.

A PROPOSITO DI URBAN NATURE

In questa nuova edizione di Urban Nature ho avuto il piacere di partecipare ancora una volta come artista. La location, la Wall Street English a Cagliari, ben si presta ad accogliere il pubblico anche dal punto di vista di esposizioni temporanee.

Come gli altri ospiti ho avuto la possibilità di presentarmi in Inglese, occasione quindi di rilievo internazionale data dalla manifestazione

Per tutto l’evento ho esposto 4 dipinti ad olio, che rappresentano rispettivamente l’inquinamento marino e delle spiagge, l’incendio dei boschi e la problematica delle Api che scompaiono Ho avuto così modo, attraverso la mia arte, di parlare di diverse tematiche ambientali, operando alla stregua di un Pittore/giornalista che racconta per immagini la Natura attraverso i prima e i dopo l’azione sconsiderata dell’uomo. Urban Nature è ormai un appuntamento fisso dove la Natura può trovare un messaggio di protezione anche nell’arte della pittura. Raccontare i miei dipinti in inglese è stata un’esperienza divertente e nuova che ha messo in pratica non solo la conoscenza della lingua, ma anche le conoscenze del pubblico sui maggiori temi ambientali.

Roberto De Muro – Pittore

Quando arte e Natura si incontrano…

Urban Nature è stato un evento per la divulgazione del valore e della salvaguardia della Natura in città. Ha prospettato un nuovo disegno per pianificare gli spazi urbani, mettendo al centro la biodiversità e i doni del paesaggio. Urban Nature proietta un modello di comunicazione che restituisce il giusto peso all’ambiente e agli spazi naturali all’interno dei centri urbani. La formula ha suscitato molta curiosità e penso che coniugare le lingue italiano e inglese per divulgare principi base delle Scienze Naturali sia stata veramente innovativa.

Grazie a tutti gli oganizzatori.

Pertecipare a Urban Nature nella sua versione bilingue alla Wall Street English School Cagliari è stato davvero incredibile. Non solo traffico e smog, ma anche orchidee e biodiversità sorprendenti sono presenti negli ambienti urbani. Scoprire insetti e piante spettacolari in città mi ha lasciata a bocca aperta. Ho apprezzato particolarmente le collezioni dei Naturalisti; vedere da vicino minerali, geodi e druse della nostra Sardegna è sempre affascinante e un vero privilegio.

Sara Carboni - Social media manager

L’evento denominato Urban Nature del WWF ha fornito l’occasione di organizzare il 28 settembre scorso, presso la “Wall Street English School” di Cagliari, una conferenza sulla biodiversità urbana che ritroviamo nell’area cittadina di Cagliari; tale biodiversità riguarda il regno vegetale, quello animale ma anche, in maniera del tutto inaspettata, anche il regno dei funghi. Infatti nei parchi cittadini cagliaritani, nelle aiuole lungo le strade urbane, negli spazi aperti che troviamo nelle periferie sono state reperite specie fungine molto interessanti dal punto di vista scientifico, alcune addirittura nuove per la scienza. Assieme al micologo Alberto Mua, conduco da diversi anni uno studio approfondito delle specie fungine che crescono all’interno del parco urbano nel Colle di San Michele, e questo studio ha visto la sua contretizzazione, fino ad ora, con la stesura di due articoli scientifici pubblicati sulla rivista Naturalistica. Nel corso dei numerosi sopralluoghi alla ricerca dei funghi nel sito, abbiamo fatto la sorprendente scoperta di una nuova specie del genere Pseudosperma, per l’esatezza lo Pseudosperma calciphilum, e altre rarità come la bellissima Hygrocybe chlorophana, il coloratissimo Leucoagaricus variicolor, il Leucoagaricus croceobasis, Leucoagaricus bonii, Amanita strobiliformis, accanto a quelle specie che possiamo comunemente reperire nei parchi urbani e giardini come la Russula insignis, Xerocomellus redeuilhii, Suillellus luridus, Lepista sordida, i Suillus collinitus e granulatus: Tale diversità di specie presenti nasce dal fatto che in questi spazi urbani è possibile reperire una varietà di essenze vegetali sia autoctone che impiantate le quali danno origine, quando tale situazione si concretizza, a una maggiore diversità di specie reperite. Insomma, l’evento annuale del WWF ha dato modo di poter illustrare, nella accogliente location della “Wall Streert School” di Cagliari, qualche colorata specie dei nostri “muhrooms of urban nature” reperite nel contesto cittadino di Cagliari con inaspettata sorpresa da parte del pubblico. Massimo Sanna – Micologo

Vorrei esprimere il mio più sincero ringraziamento a Cristina e a tutto il team di Urban Nature per aver scelto Wall Street English come luogo per ospitare questo evento così ispirante. È stato un vero onore collaborare da vicino con Cristina. Credo fermamente che la compassione e la conoscenza siano le basi di un futuro migliore: senza di esse, non possiamo davvero andare avanti. Eventi come questo ci fanno capire come anche gli elementi più piccoli della natura, come i fiori, le api e le farfalle locali, abbiano un impatto profondo sull’ambiente e, in fin dei conti, sulle nostre vite. Ci ricordano che le nostre azioni, sia individuali che collettive, plasmano il futuro in modi che spesso non notiamo subito. Questo evento è stato un grande promemoria per mantenere una mente aperta, guardare al quadro generale e riconoscere l’importanza del mondo naturale nel costruire un futuro sostenibile, è un messaggio che cerco sempre di trasmettere ai miei studenti di Wall Street English.

I’d like to express my heartfelt thanks to Cristina and the Urban Nature team for giving Wall Street English the opportunity to host this inspiring event. Working closely with Cristina was a true honor. I’ve always believed that compassion and knowledge are the cornerstones of a brighter future without them, we can’t progress. Events like this highlight how even the smallest elements of nature, such as local flowers, bees, and butterflies, have a profound impact on our environment and, ultimately, our lives. They remind us that our individual and collective actions shape the future in ways we may not immediately notice. This event was a powerful reminder to stay open-minded, see the bigger picture, and appreciate the natural world’s role in creating a sustainable future something I try to instill in my students at Wall Street English.

Andrew Daughetee – Wall Street English School teacher

THE NATURALIST’S TABLE

Il tavolo del naturalista è costituito da numerosi oggetti raccolti per lo più durante le escursioni nei boschi, lungo le spiagge, tra le rupi di una montagna o lungo i fiumi. I reperti più frequenti sono minerali e rocce, fossili animali e vegetali, piume di uccelli, insetti, sezioni di tronco, foglie, frutti e semi di piante, ossa, crani e corna di mammiferi, aculei di istrice, teste e carapaci di testuggini, lische di pesci, conchiglie, spugne e stelle marine. Poi ci sono ritrovamenti che stimolano la curiosità perchè non si capisce bene cosa sia o a chi sia appartenuto, ma viene raccolto perché ci si sente attratti. Non vi sono dubbi invece quando, complice la fortuna, si ritrovano corna di cervo, di daino, di muflone o mandibole di cinghiale, tutti mammiferi che vivono tra gli alberi e arbusti della Sardegna. Nel tempo l’accumulo di tutti questi reperti provenienti dai più disparati ambienti naturali vanno a costituire una vera e propria collezione. Non mancano bellissimi fossili come trilobiti, ammoniti, denti di squalo, denti di dinosauro, mandibole di Mosasauro che talvolta arrivano da lontane terre come il Marocco, il Brasile o il Sudafrica. Minerali, fossili, conchiglie o qualsiasi altro pezzo da collezione spesso si possono ritrovare nei mercatini dell’usato dove, tra oggetti e cianfrusaglie, si possono acquistare per pochi euro reperti provenienti da viaggi o raccolti in escursioni per monti e mari. La collezione così costituita custodisce, insieme ai reperti, molteplici storie che si intrecciano tra le emozioni di un viaggio e la passione di conservare elementi che fanno apprezzare le meraviglie mondo naturale. Le collezioni naturalistiche svolgono l’importante compito di far conoscere le Scienze Naturali. Quando sono esposte in un palazzo della città i cittadini possono ammirare le bellezze della Natura. Un modo alternativo per trasportare e vivere la Natura in città. Urban Nature appunto!

Edoardo Quercus Iiriti, Elias Pontecorvo, 8 e 11 anni – Aspiranti Naturalisti

a non temere gli insetti…

Imparare

Il primo passo per proteggere la biodiversità è conoscere la Natura che ci circonda.

The first step to protect biodiversity is to know the Nature that surrounds us.

Arrivederci a Urban Nature 2025!

We’ll meet again at Urban Nature 2025!

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