Book preview of Loclitio

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aveva generato il pianeta nella sua bellezza, potendo finalmente creare un mondo privo di ogni male. Non poté soffermarsi ulteriormente su quella rappresentazione che la porta si aprì, investendola con odore di cenere e frutti acerbi. "Prego" le disse Deneb, spostandosi da un lato per consentirle di passare. Entrato anche lui si chiuse la porta alle spalle, stupendo tanto Sereeny con quel gesto da farla girare all'improvviso. Vide il simbolo di Loclitio, enorme, inciso sulla parte interna del portone, prima di rendersi conto che il copricapo le era calato sulle spalle, lasciandola a volto scoperto. Non appena si apprestò a rimetterselo, però, la mano del suo Promesso raggiunse il lembo di stoffa, trattenendolo “Non vi è bisogno che ti copri” disse, emettendo un rumore che Sereeny ricondusse ad un sorriso “Questo di certo non diminuirà la tua umiltà”. “Questa intimità non ci è concessa” rispose, abbassando il capo abbastanza che da impedire a lui di guardarla in volto, continuando a tirare la stoffa nonostante la stretta ferrea di Deneb. "Non vi è nessuno in questo luogo che possa parlare, se non io e te" le spiegò lui, senza però convincerla. Era strano come Deneb, figlio del Sindaco della Contea, avesse scelto proprio lei come futura moglie. Sereeny era nata con tre Doti innate, ma a causa del suo inserimento tardivo al Rifugio mancava della prima, fondamentale, benedizione. Nessuno avrebbe mai accettato una donna così come madre dei propri figli, seppur fosse la più intelligente, fine ed educata di tutto il corso, con i migliori voti in qualsiasi materia e con l'assenza, arrivata solo alla quinta sessione, di due virtù. Nessuno tranne Deneb. Solo pensando a come il ragazzo l'accettasse anche con quell'incurabile difetto Sereeny decise di mostrargli, dopo quattro anni dal giorno in cui si erano conosciuti, il suo viso.


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