Diretta espressione del lavoro culturale del fondatore, il sacerdote Gaetano
Chierici, la collezione è preziosa testimonianza della scienza e della
museologia del tardo Ottocento.
Nel 1862 Chierici ordina il Gabinetto di Antichità Patrie, ampliato nel 1870
come Museo di Storia Patria, il cui nucleo fondamentale è la Collezione di
Paletnologia. Conservata negli arredi e con l’ordinamento originari, l’esposizione
si articola in tre serie.
La prima riunisce i materiali archeologici della provincia di Reggio Emilia.
Rimangono ad essa subordinate le due serie con materiali extraprovinciali,
che illustrano rispettivamente l’archeologia di altre regioni d’Italia e le culture
archeologiche ed etnologiche di altri paesi europei e di altri continenti.
Una quarta sezione espone “sepolcri” trasportati intatti in Museo.
Nella serie locale i materiali, esposti integralmente, sono ordinati entro sequenze
cronologiche e suddivisi per provenienza, per materia, per tecnologia,
per tipologia.