Didascalie leggere Museo Chierici

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REGIONE TRANSPADANA Sportello n° 54

Sono qui esposti i reperti provenienti da due siti mantovani dell’Età del bronzo. Il primo è quello di Bellanda, ubicato nel territorio di Gazoldo degli Ippoliti, che fu esplorato dal Chierici e dal Bandieri fra 1881 e 1882. Si trattò di uno scavo modello, per quei tempi, che consentì di accertare la presenza di terramare anche nord del Po. L’intervento dei due reggiani diede però vita a una querelle con gli storici locali che accusarono il Chierici di trafugare, grazie all’opera del Bandieri, i reperti venuti in luce. Il secondo sito è quello di Demorta, posto nel comune di Castel d’Ario e collocato in parte sulla sponda e in parte sul fondo del paleoalveo percorso dall’omonimo Scolatore vallivo. Don Francesco Masè, che da qualche anno aveva individuato il sito, nel 1876 invitò il Chierici ad effettuarvi uno scavo. Tale scavo durò tre giorni e consenti di rilevare la stratigrafia archeologica oltre che di recuperare una significativa messe di reperti. Non trovando però oggetti di bronzo e per contro raccogliendone molti di selce, don Gaetano pensò di trovarsi di fronte ad un sito pre-terramaricolo. Sul fondo dello sportello troviamo infine vari reperti preistorici, sia ceramici che litici, oltre che i calchi di due asce in rame e in bronzo, provenienti dai siti perispondali dei laghi varesini.

1 Tazza carenata con ansa “cornuta” a dischi laterali recante all’interno della vasca una decorazione a croce. Bellanda 2 Scodella del Bronzo Antico finale, proveniente da Remedello e che per errore, probabilmente dopo la morte del Chierici, finì in questo sportello 3 Pugnale in bronzo con manico a giorno. Bellanda 4 Eccezionale cuspide di freccia in osso. Bellanda 5 Spatola in legno fossilizzato: una rarità per gli abitati terramaricoli. Il Bandieri, che come è possibile vedere nello sportello, trovò molti reperti in legno, ipotizzò la presenza di un falegname all’interno della terramara. Bellanda 6 Tazza carenata con parete decorata da sottili solcature terminanti con fori pervi in prossimità dell’ansa. È tipica dell’area benacense. Demorta 7 Ansa ad ascia, caratteristica dell’inizio della media Età del bronzo. Demorta 8 Lunga lama in selce d’importazione. Demorta 9 Cuspidi di freccia a tranciante trasversale. Laghi varesini

per saperne di più CHIERICI G., La terramara di Bellanda nel Mantovano, Bullettino di Paletnologia Italiana, 1881, Vol. VII, pp. 68-86, Tav. VI TIRABASSI I., Demorta: la complessa lettura dell’abitato preistorico, IF-Reporter, pp110-113, nov. 2008 TIRABASSI I., Archeologia preistorica e vicende umane nei territori di Bellanda in Gazoldo e di Villa Cappella dal 1878 ai giorni nostri, Postumia 2012, Anno 23, n°1 TREVISAN D., L’abitato dell’età del Bronzo di Demorta (MN): i materiali ceramici rinvenuti nell’Ottocento, 2016, P.d’A., 2012-2014, n° 6


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