Multiradio Press News di maggio 2020

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di Carla Passacantando

Un progetto di grande successo per Enrico Falistocco, sviluppato in un mondo a lui sconosciuto non essendo medico. Ha saputo, con numerosi investimenti, creare il gruppo medico Associati Fisiomed. Enrico Falistocco, diplomato all’istituto tecnico commerciale “Einaudi” di Tolentino, è amministratore di Associati Fisiomed. Ha iniziato a lavorare, dopo gli studi, per il gruppo Nuova Simonelli, alcuni anni dopo ha assunto la veste di amministratore di Giorgi Macchine agricole. segue...

editoriale

di Carla Passacantando

In questi ultimi due mesi abbiamo tutti sospeso le attività per far fronte all’emergenza coronavirus. Il lockdown ha bloccato anche noi, così non abbiamo potuto pubblicare il numero di aprile di Multiradio Press News. L’emergenza ha sconvolto quotidianità ed abitudini, ha messo a dura prova le nostre certezze. Abbiamo vissuto giorni duri, non è facile combattere contro un nemico invisibile, ma lo abbiamo accettato e continueremo a farlo. I tolentinati si sono comportati bene durante la quarantena a dimostrazione che siamo consapevoli della situazione che si sta vivendo e non ci servono rimproveri! Capiamo bene cosa sta accadendo. Siamo “vaccinati” alle disgrazie, abbiamo ancora da risolvere i problemi dovuti ai danni del sisma del 2016. Ora, comunque, ci accingiamo a vivere una nuova e attesa “normalità”. L’auspicio è che si riparta con tanto ottimismo. Buona lettura. MPN maggio 2020

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Anno XIV n. 3 - maggio 2020 - chiuso in redazione il 15/5/2020 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23/4/2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

UN’IDEA DI SUCCESSO PER ENRICO FALISTOCCO


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...segue dalla prima

Risale al 2009 l’avvio del gruppo medico Associati Fisiomed che nel corso di questi ultimi anni si è andato sempre più espandendo per numero di sedi, servizi e professionisti. Il gruppo medico ha acquisito anche la gestione e la proprietà dello Studio medico associato Palazzo Europa trasformandolo in Centro medico. Come ha trovato il Centro Fisiomed quando lo ha rilevato? Quali cambiamenti ha apportato? «Non navigava in ottime acque, d’altronde è difficile rilevare una qualunque attività se va bene. La struttura pagava una serie di inefficienze, così come prima operazione ho differenziato il Centro in base alle categorie dei servizi: fisioterapica e diagnostica. Ho iniziato a valutare gli sprechi. Conoscevo già bene la Fisiomed poiché prima vi avevo collaborato come consulente aziendale. Quindi nel 2008 sono stato chiamato da Bruno Pietrella per la direzione amministrativa». Quanti ambulatori ci sono nella struttura? «Il Centro Fisiomed si è ampliato con nuovi ambulatori sparsi nella provincia di Macerata ed uno

anche a Tolentino offrendo nuovi servizi. In questi anni abbiamo allargato la nostra famiglia, ci siamo espansi sia verso l’interno che la costa. “Più sedi, più servizi, più vicini a te” è stato uno dei nostri slogan. Alla sede originaria di Sforzacosta di Macerata, fortemente centrata sulla diagnostica, ma non solo, abbiamo aggiunto il Centro Medico di Palazzo Europa a Tolentino. Dal 2017 siamo anche a Corridonia avendo rilevato l’ex Somachandra e ancora nel 2018 il Laboratorio analisi ricerche cliniche di Civitanova Marche con punto prelievi a Porto Potenza. Da qualche mese, inoltre, abbiamo realizzato una sezione a Corridonia destinata all’area tematica materno – pediatrica, servizio dedicato al mondo della gravidanza, al neonato, alla prima infanzia ed alla crescita. Ora il gruppo medico ha quattro strutture e 219 specialisti». Come si sta facendo fronte all’emergenza coronavirus? «Siamo sempre rimasti aperti e, anche se è brutto da dire, ho dato questa direttiva a dipendenti, medici e specialisti: “dovete pensare che chi entra è positivo e avere la massima attenzione”. Ci siamo riorganizzati prendendo le opportune misure, anzitutto

quelle protocollate dal Ministero della salute, poi altre ancora più rigide per garantire la sicurezza. Naturalmente per i pazienti sono state adottate tutte le precauzioni contenute nelle disposizioni governative: aria sanificata, sala di attesa esterna, guanti, gel igenizzante, moduli di prevenzione, gli appuntamenti sono distanziati. Chiaramente si lavora con numeri ridotti e, a fronte di costi maggiori, le entrate sono state decisamente minori. E’ un periodo in perdita, difficile, ma si va avanti perché è vero che siamo una struttura privata, ma svolgiamo un servizio pubblico. Abbiamo notato che in tanti ci hanno chiamato per risolvere dei dubbi sui loro sintomi in quanto trovavano occupato il numero verde. Le maggiori richieste sono state per le lastre al torace e ammetto che in radiologia c’era chi aveva timori nel garantire questa offerta. Abbiamo poi avviato il videoconsulto, utile per avere un confronto diretto con lo specialista in tutti quei casi in cui non è necessario un contatto fisico, ad esempio: condividere con lo specialista i risultati di esami o referti, rispondere a dubbi o domande sulle terapie, dialogare con il medico e avere rassicurazioni, essere indirizzati eventualmente ad altre pre-

stazioni, esami, approfondimenti, follow up e controlli. Durante la videochiamata è possibile scambiare esami, referti e documenti con lo specialista». Cosa prevede per il futuro, c’è l’intenzione di offrire nuovi servizi? «Ho scritto alla Regione Marche dando la mia disponibilità a supportare il servizio sanitario e contribuire in qualche modo. Noi non abbiamo posti letto, però abbiamo il laboratorio di analisi e medicina dello sport a Civitanova Marche con punto prelievi a Porto Potenza e allora potremmo fare i test sierologici. Stiamo attendendo l’autorizzazione, purtroppo l’iter burocratico non è semplice. Questi test diventano ancora più importanti se a breve le aziende riapriranno». Il Centro Fisiomed opera nel sociale? «Si, in particolare sponsorizzando attività sportive nel territorio come la squadra di clacio a 5 BorgoRosso e Cantine Riunite di Tolentino, Bayer Cappuccini, Puma Volley, Pallavolo Macerata». Multiradio ringrazia Enrico Falistocco per la sua disponibilità e la cortesia.


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I MEDICI MARCHIGIANI E LA SCIENZA TAM TAM di Giusi Minnozzi

Ci siamo sempre fatti delle domande nella vita e dato delle risposte grazie al mondo che ci circonda. Esperti ovunque, il web, l’esperienza di chi ha vissuto il passato prima di noi. Ma non avremmo mai pensato di vivere questo periodo così difficile a causa di un nemico sconosciuto, un virus che mette tutti sullo stesso piano, ognuno chiuso con se stesso a cercare risposte ai tanti perché: Perché proprio io? Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Che cosa posso fare per venirne fuori? Rispetto le regole e poi mi ritrovo in un tunnel scuro senza fine, aspettando di rivedere la luce chissà quando. Un momento complicato che però non è del tutto nuovo. Infatti, se torniamo indietro nel tempo notiamo che ci sono stati tanti medici e scienziati che hanno studiato e scoperto diversi “coronavirus”, pandemie di peste, colera, febbre tifoide e vaiolo, che hanno addirittura creato mutamenti ambientali, economici, trasmigrazioni di interi popoli dalle loro terre. Arrivati nel periodo tra la fine del XX Secolo e l’inizio di questo, quando si pensava che le epidemie fossero annientate, ecco che riemersero delle vecchie patologie come l’influenza e nuove malattie causate da virus rimasti silenti negli angoli remoti di zone dimenticate del Mondo, come HIV, ebola, malaria, tubercolosi, Sars. Grazie alla Medicina molte di queste patologie sono scomparse o comunque sono curabili, altre però ancora esistono perché non sono stati trovati vaccini efficaci e mietono molte vittime. Così, grazie al CESMA, Centro Studi Marche, ci siamo informati sui medici e ricercatori Marchigiani che hanno studiato nel tempo diversi virus all’inizio sconosciuti, proprio come il nuovo “Coronavirus”. La Regione Marche è stata la culla di grandi scienziati nel campo della medicina da fine 800 ad oggi. Tra questi:

• Angelo Celli nato a Cagli (PU). Condusse un’importante lotta contro la malaria. Alla fine dell’ottocento a Roma e nelle Paludi Pontine, nella Maremma, ma anche in Basilicata, infatti, la malaria rappresentava un grave problema. L’impegno politico e sanitario di Angelo Celli, insieme alla moglie Anna Fraentzel, generò la nascita della legislazione antimalarica e soprattutto delle leggi sul CHININO di Stato, profilassi necessaria per combattere la malaria, unita all’alfabetizzazione dei contadini. Per superare difficoltà e ritardi, Angelo Celli si fece promotore dell’utilizzazione profilattica del Chinino;

• Giuseppe Giunchi, nato a Recanati, scienziato e uomo esemplare, Professore Ordinario di malattie infettive alle Università di Perugia, Siena, Roma. L’ illustre clinico era medico dei Papi, da Paolo VI a Giovanni Paolo II, e di statisti quali i Presidenti della Repubblica Antonio Segni, Giuseppe Saragat, Giovanni Leone. Quando Papa Giovanni Paolo II fu colpito dall’attentato, Giunchi fu il primo a diagnosticare il citomegalovirus. La sua ricerca scientifica all’inizio è stata dedicata alla clinica e alla diagnosi delle malattie infettive. Fondatore del CESMA (Centro Studi Marche), alla sua scomparsa Il Cesma è stato a lui intitolato;

• Carlo Marcelletti originario di Moie (AN), cardiochirurgo pediatrico e chirurgo cardiovascolare effettuò il primo caso di trapianto di un cuore ad un bambino. Trattò inoltre la terapia chirurgica di malformazioni congenite del cuore in soggetti di età pediatrica. Nella sua lunga carriera ha visitato più di venticinquemila bambini e ne ha operati più di 10.000;

• Carlo Urbani nato a Castelplanio (AN), fu il primo medico ad identificare e classificare la SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) o polmonite atipica, la malattia al centro dell’epidemie esplosa in Estremo Oriente che provocò numerose vittime. Contrasse anche lui la SARS e chiese di essere immediatamente ricoverato. Ai medici accorsi dalla Germania e dall’Australia disse di prelevare i tessuti dei suoi polmoni, per analizzarli e utilizzarli per la ricerca. Grazie alla prontezza di Urbani solo lui e altri 4 operatori furono gli unici decessi per la SARS in Vietnam. Nativo delle Marche è anche Ferdinando Aiuti, allievo di Giuseppe Giunchi e autorevole immunologo che scoprì i primi casi dei AIDS in Italia e fondò l’Anlaids (Associazione Nazionale per la lotta all’Aids) di cui fu anche Presidente. Nel 1991, in risposta all’articolo di un quotidiano che riportava la falsa teoria che

l’HIV si potesse trasmettere con un bacio, in accordo con la propria paziente sieropositiva Rosaria Lardino, durante un congresso alla Fiera di Cagliari la baciò. Un reporter fotografò la scena e l’immagine fece il giro del mondo. Nel 2007, mentre dirigeva uno dei centri impegnati nella sperimentazione del cosiddetto vaccino per l’AIDS, denunciò le irregolarità della ricerca. La responsabile, sostenuta legalmente dall’Istituto Superiore della Sanità, querelò il Prof. Aiuti chiedendo un risarcimento di 2 milioni e 500 mila euro, ma Ferdinando Aiuti vinse la causa dimostrando scientificamente l’errore. Altri bravi medici marchigiani sono attualmente impegnatinello studio del Coronavirus.

Vi invitiamo a leggere e approfondire tramite il libro, scritto dal Prof. Aiuti e dal prof. Luzi. “Il nostro meraviglioso sistema immunitario” dove i nostri medici approfondiscono e analizzano le epidemie che ci giungono dalle varie parti del mondo. Per alcune di esse Ferdinando Aiuti sostiene che non ci siano nè terapie nè vaccini atti a sconfiggerle.

I Professori Giuseppe Giunchi, Carlo Marcelletti, Fernando Aiuti nella Associazione CeSMa (Centro Studi Marche) hanno ricoperto la carica di Presidente Onorario. Attualmente il Presidente Onorario è il Prof. Giuseppe Luzi, coautore del libro sopra citato.


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ANCORA UNA VOLTA RICOMINCIAMO, INSIEME A VOI In questo lungo periodo di #Io resto a casa i commercianti del centro storico di Tolentino hanno avuto modo di riflettere e fare un breve excursus della nostra vita commerciale di questi ultimi anni. 2008-2010 si vive la profonda crisi economica che tocca tutta l’Europa “ci rimbocchiamo le maniche ce la mettiamo tutta e cerchiamo di resistere” 2016 il nostro territorio viene fortemente colpito dal terremoto che cambierà la nostra vita per sempre “ci rimbocchiamo le maniche ce la mettiamo tutta e cerchiamo di resistere” 2020 quando continuiamo a rimboccarci le maniche e abbiamo capito che non ci sono più i presupposti per resistere, tutto il mondo viene colpito dalla pandemia da covid 19. Fin dal primo momento in cui si percepisce la pericolosità la maggior parte dei nostri negozi chiude per salvaguardare la salute dei clienti, di noi stessi dei nostri dipendenti, e poi permane la paura e poi il vuoto. Ma, oramai è arrivato il momento di capire come possiamo ancora una volta “ricominciare” con le infinite limitazioni, con le infinite applicazioni dei decreti che richiedono misu-

re e dispositivi di protezione anche costosi e, consapevoli che attenendosi alle regole, come è giusto, non si riuscirà a lavorare nemmeno un terzo rispetto a quello che facevamo prima. Questa volta non sarà sufficiente “tirarci su le maniche e mettercela tutta” abbiamo necessariamente bisogno di un sostegno economico a fondo perduto che non sia un’ ele-

mosina, paghiamo le tasse e quando siamo nel bisogno dobbiamo essere aiutati. E’ necessario essere più veloci nel retribuire i dipendenti in cassa integrazione perché è inutile che ci battiamo per aprire al più presto le nostre attività se ci rivolgiamo ad una popolazione senza reddito. Questo pensiero che stiamo esprimendo grazie alla possibilità che ancora una volta ci dà Multi-

radio Press News, è un grido di aiuto che qualsiasi governo dovrebbe prendere in grande considerazione per far sì che i centri storici senza negozi non diventino delle necropoli ma bensì dei luoghi dove tutti i cittadini e i nostri clienti possano ritrovare il giusto calore per ritornare piano piano ad una vita normale. I commercianti del centro storico


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di Carla Passacantando

TRA I TANTI INTERVENTI RITORNA IN AUGE L’ASILO GREEN CHE VERRA’ RICOSTRUITO Lo scorso 4 maggio è stata avviata la fase 2 in riferimento all’emergenza coronavirus e anche nella città di Tolentino, come nel resto in tutto il Paese, sono stati riaperti i cantieri edili. In contrada Rancia sono ripresi i lavori nell’edificio, poco distante dal Castello, dove si stanno realizzando 46 nuovi appartamenti per le famiglie sfollate, avendo l’Amministrazione comunale scelto di adottare al posto delle casette di legno o sae, soluzioni abitative in emergenza, la formula dell’immobiliare invenduto antisismico e gli stabili di proprietà comunale riconvertibili. Nei primi due giorni della riapertura del cantiere sono stati installati i dispositivi anti covid-19 seguendo le nuove regole. «E’ partita anche la seconda squadra – afferma il vice sindaco Silvia Luconi - per effettuare l’intervento per le opere di urbanizzazione in ausilio allo stabile di contrada Rancia». Sono ripartiti anche i lavori per terminare l’impianto di illuminazione al Torrione che nei mesi scorsi è stato oggetto di un intervento di ricostruzione. «Già la settimana prima del 4 maggio – aggiunge Silvia Luconi si stava lavorando al cantiere per la sistemazione di viale Matteotti che si era fermato, se non per poco tempo, per quello necessario, per poi ripartire dato che l’intervento per gli impianti idraulici in corso non poteva rimanere fermo in base alla normativa». Tornando all’emergenza sisma il prossimo 18 maggio, salvo imprevisti, si potrà allestire il cantiere in piazzale della Battaglia per realiz-

zare alloggi per gli sfollati. «Abbiamo già contattato – dice un’impresa edile per il primo lotto e stiamo facendo lo stesso per il secondo. Per i cantieri negli stabili di via 8 marzo e in contrada Paterno, invece, stiamo aspettando l’ok dell’Anac, Autorità nazionale anticorruzione, per l’aggiudicazione dei lavori, comunque, abbiamo già contattato le imprese edili perché la gara di appalto è conclusa. Pensiamo di partire anche con tali cantieri tra la fine maggio e i primi di giugno. La settimana prossima, inoltre, dovrebbe riprendere l’intervento nell’ex ospedaletto dove, anche in questo edificio, verranno realizzati alloggi per chi ha perso la casa con il terremoto. Il 4 maggio sono stati avviati pure i lavori del primo stralcio per la Via Lauretana che consistono nella ridisegnazione del percorso, che permette al pellegrino di raggiungere Loreto attraverso la vecchia via, con segnaletica, guida, piste di mobilità dolce e similari. Siamo nella fase di approvazione del progetto definitivo del secondo stralcio che riguarda principalmente la zona di Tolentino e dei paesi limitrofi». In questi giorni è stato consegnato il progetto preliminare, redatto da Gianfranco Ruffini, per la sistemazione della Basilica di San Nicola che potrebbe essere avviata, se l’iter non subirà rallentamenti, nell’aprile del 2021. «Siamo pronti – continua - anche ad inviare all’Anac i bandi per la gara di progettazione del municipio e della scuola “Lucatelli”, una parte della quale dovrà essere

demolita. Il primo intervento è un lavoro molto importante così la progettazione merita grande attenzione. Per la “Lucatelli” si pensava di effettuare i lavori quest’anno, ma in seguito all’emergenza coronavirus bisognerà attendere il 2021. Ci sono poi i lavori per realizzare la passerella in contrada Le Grazie, di fronte all’autolavaggio, che pensiamo di avviare il 18 maggio. Si inizierà l’asfaltatura della strada Pascucci, in contrada Pianciano. Stiamo approvando il progetto esecutivo della strada Corta del colle e del tratto viario vecchio di contrada Santa Lucia. Per entrambi dobbiamo pubblicare il bando per cercare l’impresa edile che effettuerà i lavori in estate. Abbiamo rescisso il contratto con l’impresa edile che stava eseguendo l’intervento all’ex Mattatoio così pensiamo di ricominciare i lavori nei primi di giugno. Si è in fase di approvazione del progetto per la sistemazione del muro puntellato in via Nazionale n.7. Viene approvato in Giunta municipale il progetto per il miglioramento sismico dell’asilo “Cucciolo” e quindi di conseguenza si procederà con la gara di appalto. Per l’avvio dei lavori, comunque, aspettiamo che il Governo ci dia delle risposte chiare riguardo le norme covid-19 da applicare. Il Campus scolastico da realizzare nella zona Pace, che dovrà ospitare le scuole superiori della città, è in fase finale per indire la gara di appalto. Credo così che non ci sia moltissimo per l’inizio dei lavori. Il cantiere è gestito dalla Provincia di Macerata che è intenzionata a ripartire. Tali lavori sono urgenti. Non sarà facile tenere gli studenti

dei licei nell’ex stabile della Quadrilatero al rientro a settembre per i ristretti spazi. Recentemente abbiamo fatto degli studi per valutare la vulnerabilità sismica delle scuole, dato che sono cambiati i parametri con l’ultimo sisma, così per l’asilo “Green” dobbiamo rispondere alle normative che ci impongono di adottare una soluzione importante che non si può raggiungere con un semplice intervento, ma lo si può avere solo con una demolizione e ricostruzione. Ciò non significa che fino ad oggi i bambini non siano stati sicuri, ma che dobbiamo avere la certezza matematica della sicurezza dello stabile per i prossimi sismi. Ecco, allora, che dobbiamo procedere con provvedimenti importanti. Il progetto di ricostruzione del “Green” è in fase di definizione in questi giorni. Verrà ricostruito il manufatto e tutto quello che c’è intorno, il giardino con verde attrezzato e alberi. Stiamo facendo delle valutazioni così potrebbe essere ricostruito in quel punto oppure no, se ne sta discutendo in queste settimane con i tecnici». L’11 maggio dovrebbero iniziare i lavori al “Formaggino”. Precedentemente sono stati adeguati i locali superiori ed ora l’intervento interesserà la parte inferiore. Ripartiranno i lavori per finire l’adiacente casetta di legno, struttura da usare in caso di emergenza che verrà adibita a centro ricreativo. Stanno riprendendo i lavori per l’allestimento del museo nei locali in via Parisani. L’apertura era prevista per Pasqua, ma è slittata in seguito all’emergenza coronavirus. Il museo potrebbe ripartire entro il mese di maggio.


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APPROVATI IL REGOLAMENTO IMPIANTI TELEFONIA E IL BILANCIO DI PREVISIONE Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

L’ultimo Consiglio comunale si è tenuto in modalità di videoconferenza ed è stato trasmesso in diretta televisiva su Canale14. In apertura il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha informato sulla situazione in essere a Tolentino a seguito dell’emergenza covid-19 ed ha fatto appello alla responsabilità di tutti i cittadini affinché vengano rispettate le disposizioni contro il diffondersi del virus, invitando a restare a casa. E’ stato, inoltre, illustrato dall’assessore all’urbanistica Fausto Pezzanesi il programma comunale per l’installazione degli impianti di telefonia mobile e radiotelevisivi nel comune di Tolentino. Alla fine, dopo la discussione, è stato approvato con 11 voti favorevoli e 5 astenuti delle minoranze il regolamento comunale per l’installazione degli impianti di telecomunicazioni 2020-2022 con la mappa degli impianti e siti sensibili. Sono state così individuate le zone sensibili dove non installare impianti, vicino a scuole, case di riposo, asili, strutture sanitarie, ospedale. La necessità di redigere un regolamento è emersa oltre un anno e mezzo fa quando due società di telecomunicazioni hanno espresso la volontà di realizzare un impianto di stazione radiobase di telefonia mobile di un noto gestore in contrada Le Grazie. L’Amministrazione comunale si era opposta ed aveva proposto altre zone, ma la battaglia continua ancora in tribunale. Sull’argomento è intervenuto Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee per Tolentino per evidenziare la situazione di criticità che c’è nell’area a Colle Redentore per la quale ha chiesto di procedere per la sistemazione. C’è stato poi Gian Mario Marcorelli del Movimento Cinque Stelle che ha lanciato una proposta. «Come hanno fatto altri comuni – ha detto - si potrebbe adottare il principio di precauzione di fronte alle istanze dei gestori allegando “fino a che non avremo certezza che non si facciano esperimenti sulla pelle dei cittadini per la tutela della salute pubblica”. Di seguito è stata approvata con 13 voti favorevoli e 3 astenuti della minoranza la transazione a seguito del contenzioso con la ditta Flora Salvucci. In discussione anche l’accordo per la realizzazione del nuovo campus scolastico in zona Pace, ad est della città. I consiglieri comunali hanno dato parere favorevole con 14 voti e 2 contrari di Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti, del Movimento Cinque Stelle, alla cessione dei beni immobili tra comune ed Amministrazione provinciale e determinazione del valore di iscrizione

a stato patrimoniale. Con 14 voti a favore e 2 contrari di Mercorelli e Cicconetti, infine, è stato aggiornato l’elenco delle strade vicinali d’uso pubblico mediante inserimento della strada vicinale “Pace” ed è stato approvato definitivamente il consorzio tra utenti di strada vicinale Pace. Nella penultima assise consiliare, invece, è stato approvato il Documento unico di programmazione, Dup, 2019–2021, Bilancio di previsione Finanziario 2020-2022 con 12 voti favorevoli della maggioranza e 4 contrari della minoranza. L’assise consiliare si è svolta all’auditorium della biblioteca “Filelfica” a porte chiuse, con la nuova disposizione dei tavoli rispettando le ordinanze ministeriali, come deciso nella conferenza dei capigruppo per poi trasmetterla su Canale 14. «Faremo sanificare – ha detto il primo cittadino – tutti gli edifici scolastici, pubblici e spingeremo a farlo attuare anche alle aziende”. Si è passati poi all’illustrazione del Bilancio preventivo. Le linee guida che hanno ispirato gli obiettivi del Bilancio di previsione 2020 vede il mantenimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi a domanda individuale, il mantenimento delle aliquote e delle tariffe degli anni precedenti, senza aumenti. «Siamo in linea con i tempi per la presentazione del documento – ha spiegato il vice sindaco Silvia Luconi - anche se arriviamo all’illustrazione con un mese e mezzo di ritardo perché è in atto in questi giorni la riforma tributaria per cui le tariffe rimangono invariate. La gestione corrente è pari a circa 17milioni di euro, in conto capitale 25milioni, per conto di terzi 35milioni. Per la cultura ci sono investimenti per 400mila euro. Per i lavori pubblici sono previsti 9.125.000 euro. L’anno corrente sarà dedicato alla regimazione delle acque in contrada Vaglie per 2milioni di euro, in tre stralci e per il 2020 ne sono previsti 700mila. Si è deciso di puntare l’attenzione sulla sistemazione del Fosso Ancaiano per 400mila euro, della strada vecchia di Santa Lucia per 220mila, della ricostruzione dell’asilo Green per 1.700.000 che prevede anche il parco intorno, della sistemazione dell’asilo Cucciolo per 220mila euro. Verrà acquistato uno stabile, per 870mila euro, per il centro logistico comunale. Si procederà al completamento della pista ciclabile in contrada Pianibianchi per 210mila euro. Abbiamo stanziato 60mila euro per la creazione della pista ciclabile tra il Castello della Rancia e l’Abbadia di Fiastra con un finanziamento del Gal Sibilla. Quest’ultima è una pista ciclabile diversa da quella dei Pianibianchi perché è di tipo naturalistica e quindi meno costosa.

Per i servizi a domanda individuale sono previste 63mila euro per il soggiorno estivo per gli anziani, 500mila per gli asili nido, 500mila per le mense di cui 200 per il costo del personale e il resto per l’acquisto dei prodotti. Per quanto concerne il sisma abbiamo 2000 edifici inagibili, sono state presentate 770 pratiche, stimate a qualche settimane fa. Il costo del personale del sisma se nel 2017, con le varie assunzioni fatte, era di 146mila nel 2018 e 2019 la cifra è più che raddoppiata, è di 400mila euro e è dovuta ai ragazzi che lavorano negli uffici. Sono previste poi 41mila euro dovute a messe in sicurezza, container e contengono anche le somme che devono essere rimborsate dalla Regione Marche e ci rientra anche il contributo di autonoma sistemazione”. Alla fine il documento con i relativi allegati è stato approvato con 12 voi favorevoli e 4 contrari delle minoranza. Parere favorevole, inoltre, è stato espresso dai consiglieri comunali alla convenzione per l’esercizio associato delle funzioni dell’Ufficio di segreteria comunale tra il comune di Tolentino e quello di Macerata, dato che in quest’ultimo comune è attualmente vacante. Sono stati 14 i voti favorevoli e 2 gli astenuti, Luca Cesini e Anna Quercetti del Partito democratico. Al termine della seduta, infine, è stato approvato all’unanimità il Regolamento comunale per l’attuazione del regolamento Ue 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali. Anche in questo caso all’illustrazione della delibera ci ha pensato il primo cittadino. Nel precedente Consiglio comunale è stata illustrata l’interrogazione presentata dai consiglieri comunali Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti inerente lo stato dei lavori di realizzazione degli appartamenti sostitutivi delle sae, soluzioni abitative di emergenza. Nell’illustrazione del documento è stato evidenziato che l’Amministrazione comunale ha presentato un cronoprogramma per gli alloggi e che ha deciso di non costruire le sae e siccome sono ormai trascorsi quasi quattro anni dal sisma è stato chiesto di conoscere lo stato dei lavori. Il primo cittadino in merito ha riferito: «Gli alloggi all’ex scuola di Paterno, dove sono in corso i lavori in linea con il programma, dovrebbero essere consegnati nei primi giorni di luglio. Gli 8 alloggi, invece, in contrada Paterno, il cui completamento era previsto per il 30 aprile 2020, slittano al prossimo 30 ottobre con un ritardo medio di sei mesi. Il progetto dei 66 alloggi di piazzale Battaglia è stato appaltato, ma la consegna dai primi di ottobre di quest’anno, slitta al 30 aprile 2021. I 16 alloggi in via 8 marzo, previsti per il 20 giugno 2020, saranno

pronti il 20 gennaio 2021, con un ritardo di circa 7 mesi. I 40 alloggi di contrada Pace, che dovevano essere consegnati verso la metà dell’ottobre 2020, ora saranno pronti il 15 marzo dell’anno prossimo. I 46 appartamenti dello stabile della Rancia dal 4 marzo 2020 passano al 30 ottobre 2020. Si sono verificati in corso d’opera variazioni di materiali e tipologia di costruzione ed è trascorso del tempo per approvazioni e subappalti. Per l’ex ospedaletto è in fase di approvazione una variante così verrà consegnato entro metà maggio. Sono state applicate normative ordinarie al posto di quelle straordinarie senza che venisse applicata la stessa emergenzialità delle sae. Non dipende dal comune. Per l’invenduto Erap dei cinque alloggi di via Terme Santa Lucia, si sta cercando un concordato preventivo”. Sono stati, inoltre, approvati all’unanimità la ricognizione e determinazione del prezzo di cessione delle aree Peep e Pip per l’anno 2020. Approvato anche il piano di alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari per gli anni 2020–2021 con 12 voti favorevoli e 5 contrari delle minoranze. Per quanto concerne il Regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale Irpef è stata confermata e approvata l’aliquota per l’anno 2020 con 11 voti favorevoli e 4 contrari delle minoranze. La mozione, infine, presentata dai consiglieri comunali Gianni Corvatta, Luca Cesini, Anna Quercetti, Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti su “Esposizione foto Presidente della Repubblica nella sala consiliare” è stata ritirata perché all’inizio della seduta era già stata affissa la foto di Mattarella. Nel corso della seduta ha fatto visita mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia. Il vescovo Marconi ha incontrato prima i vari esponenti dell’Amministrazione comunale, dal sindaco Pezzanesi ai componenti della Giunta municipale e poi nel pomeriggio, in concomitanza del Consiglio comunale, tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Il vescovo nel suo discorso ha sottolineato l’importanza per tutti i politici di salvaguardare gli interessi dei cittadini senza cadere in facili populismi e ha citato più volte Don Luigi Sturzo.


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Il quadro sintetico dei principali provvedimenti di carattere fiscale, contributivo e finanziario del governo Conte Con il presente spazio vogliamo dare un quadro sintetico dei principali provvedimenti di carattere fiscale, contributivo e finanziario adottati con le varie manovre emanate di recente dal Governo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Decreto “Cura Italia” (D.L. N. 18/2020 convertito dalla Legge n. 27/2020) e altri provvedimenti Principali disposizioni: - indennità di 600 euro a favore di professionisti, co.co. co., artigiani, commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, collaboratori sportivi ed altre categorie di lavoratori autonomi; - sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per le colf; - il mod. 730/2020 potrà essere presentato entro il 30/09/2020; - sospensione degli adempimenti tributari per tutti i soggetti e sospensione dei versamenti delle ritenute, IVA, contributi previdenziali e assistenziali per le imprese/lavoratori autonomi con ricavi/ compensi non superiori a 2 MLN/euro; - riconoscimento a favore dei lavoratori dipendenti di un premio “COVID-19” di 100 euro per il mese di marzo 2020; - credito di imposta a favore imprese/lavoratori autonomi per le spese di sanificazione ambienti di lavoro e protezione individuale; - riconoscimento di un credito di imposta per “negozi e botteghe” pari al 60% del canone di locazione di marzo 2020; - detrazione IRPEF 30% per le persone fisiche/enti non commerciali che effettuano nel 2020 erogazioni liberali a sostegno del contrasto COVID-19; - sospensione delle cartelle di pagamento/avvisi dell’Agenzia della Riscossione e delle attività di controllo, liquidazione, accertamento, ecc. dell’Agenzia delle Entrate, nonché dei versamenti per la rottamazione;

- istituzione per il 2020 del bonus pubblicità a favore delle imprese/lavoratori autonomi che investono in “campagne pubblicitarie” nella misura del 30% delle spese effettuate; - introduzione di misure di sostegno finanziario a favore delle PMI (sospensione della revoca fidi e delle rate mutui e finanziamenti); - ampliamento della possibilità di richiedere la sospensione del pagamento delle rate di mutuo prima casa; - concessione della CIG, anche in deroga per le piccole imprese, per un periodo non superiore a 9 settimane. Decreto “Liquidità” (D.L. N. 23/2020 in fase di conversione in Legge) Il decreto “Liquidità”, tra le altre disposizioni, prevede: - sostegno alla liquidità delle imprese/lavoratori autonomi/ professionisti titolari di partita IVA mediante la concessione fino al 31/12/2020 di finanziamenti bancari garantiti dalla Stato (SACE S.p.a.). La garanzia è rilasciata alle seguenti principali condizioni: • durata finanziamento non superiore a 6 anni, con un eventuale pre-ammortamento fino a 24 mesi; • il finanziamento deve essere destinato a sostenere costi del personale, investimenti e capitale circolante; • l’importo da finanziare non deve essere superiore al 25% del fatturato 2019 o al doppio dei costi del personale 2019; • la garanzia è prestata al 100% per i finanziamenti fino a 25.000 euro; al 90% (oltre all’eventuale garanzia Confidi del 10%) per finanziamenti fino a 800.000 euro per imprese con ricavi fino a 3,2 milioni di euro e fino a 499 dipendenti; al 90%, 80% e 70% per importi più alti ed imprese di maggiori dimensioni, con procedure e condizioni particolari. Il decreto dispone altresì: - che per il 2020 non è sanzionato l’insufficiente acconto IRPEF/IRES/IRAP qualora risulti non inferiore all’80% della somma dovuta su base

previsionale; - sono sospesi per i mesi di aprile e maggio i termini dei versamenti delle ritenute alla fonte, dell’IVA e dei contributi previdenziali ed assistenziali per le imprese/professionisti, con ricavi/compensi non superiori a 50 MLN/euro, che hanno subito una diminuzione di fatturato del 33% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; per ricavi superiori a 50 MLN/ euro, la diminuzione del fatturato deve essere del 50%. Decreto “Rilancio” (approvato dal Consiglio dei Ministri il 13/05/2020 ed in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) Principali novità: - proroga della CIG da emergenza COVID-19 fino al 31/10/2020 e del blocco licenziamenti per motivi economici che passa da 2 a 5 mesi; - estensione al mese di aprile delle indennità di 600 euro di cui al decreto Cura Italia e introduzione di nuovi indennizzi con ampliamento della platea dei beneficiari; - viene introdotto il reddito d’emergenza (Rem) da 400 a 800 euro per i nuclei famigliari in difficoltà, con condizioni d’accesso; - indennità mensile ai lavoratori domestici (colf e badanti) di 500 euro per aprile e maggio 2020, con condizioni d’accesso; - proroga e aumento indennizzo dei congedi parentali per genitori lavoratori; - bonus del 110% per i lavori di riqualificazione energetica, antisismica e impianti fotovoltaici, con possibilità di cessione del credito anche a banche e di ricevere lo sconto equivalente direttamente nella fattura emessa dall’impresa che realizza i lavori; - credito di imposta del 60% per i canoni di affitto di marzo/aprile/maggio pagati dalle imprese con ricavi non superiori a 5 MLN di euro e con riduzione del fatturato di almeno il 50%; - introduzione di un credito di imposta del 60% per le spese di sanificazione degli

ambienti e degli strumenti utilizzati; - cancellazione della rata dell’IRAP da pagare a giugno 2020 (saldo 2019 e primo acconto 2020) per tutte le imprese fino a 250 MLN di euro di fatturato; - spostamento al 16/09 dei versamenti delle ritenute, IVA e contributi sospesi dai decreti Cura Italia e Liquidità per le imprese colpite dal COVID-19, con possibilità di pagare in quattro rate mensili; - rinvio delle notifiche delle cartelle esattoriali e degli avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate/Riscossione; - cancellazione dell’acconto IMU di giugno per gli alberghi ed esenzioni degli spazi aggiuntivi di occupazione del suolo pubblico necessari agli esercenti per rispettare il distanziamento sociale; - aumento al 50% del credito di imposta a favore delle imprese/lavoratori autonomi per le spese pubblicitarie sostenute nel 2020; - è previsto un meccanismo di aiuti a fondo perduto da 2.000 euro a 40.000 euro a favore delle imprese fino a 5 MLN di euro di ricavi, in proporzione alle perdite di fatturato subite; - è riconosciuto un bonus vacanze fino a 500 euro per ogni nucleo famigliare; - ai rimborsi fiscali non si applicano le compensazioni dei debiti iscritti a ruolo, inoltre il limite di crediti compensabili dalle imprese con F24 sale da 700.000 a un milione di euro; - è prevista per le piccole e medie imprese una riduzione delle bollette delle utenze per tre mesi; - sono previsti bonus per l’acquisto di biciclette o monopattini e riduzioni tariffarie per gli abbonamenti annuali per il trasporti pubblico locale. E’ importante ricordare che le disposizioni del decreto Liquidità e del decreto Rilancio possono subire variazioni in sede di conversione in legge dei decreti stessi.


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UNA DIMENSIONE DIVERSA: PENSIERI E PAROLE DI BARBARA TIZI COMUNICARE di Solidea Vitali

Ricorderemo i mesi di Marzo e Aprile, e lo faremo perché siamo entrati in una nuova dimensione, spiazzati da un virus e confinati nelle nostre case. Così, senza preavviso, senza possibilità di prepararsi a un mondo che si è fermato per proteggerci. Incredulità, angoscia e paura sono state le emozioni evidenti. Disorientamento e preoccupazione per il futuro hanno continuato a scavare nei nostri cuori, e i pensieri. E la ricerca di informazioni per cercare di conoscere il covid-19. A volte troppe, confuse e contradditorie. Una dimensione che ci ha costretti a fare i conti con il nostro sistema di vita, frenetico e scontato, e che ha portato al centro di tutto la persona e gli affetti; che ci ha messo difronte alla malattia e alla morte. Non servono tante parole per capire la nostra fragilità, servono invece cuori e menti che riescano a mantenere al centro di tutto il valore delle persone, la lucidità e il buon senso. C’è chi ha gridato al complotto, chi ha sminuito, chi si è tutelato e chi, suo malgrado, ha guardato in faccia il covid-19. «Tutto è cominciato il 9 marzo mentre tornavo a casa dal lavoro. Ero in macchina e avvertivo un malessere strano, brividi, pressione al torace e giramenti di testa. Arrivata a casa, mi sono

misurata la febbre: 37,5. Ho pensato a una normale influenza ma, nei giorni a seguire, la febbre è aumentata, accompagnata da forti dolori in tutto il corpo, soprattutto alle gambe. Non percepivo odori e sapori, e non riuscivo a lavarmi le mani perché avevo un’ipersensibilità assurda» racconta Barbara Tizi, 47 anni, fisioterapista presso la Fisiosport di Macerata. Inizia così la sua esperienza con il covid-19. L’intervento del suo medico di base Alba Mosca è stato determinante per guidarla e seguirla in questa nuova dimensione. «Da una testata giornalistica locale ho appreso la notizia del decesso di un paziente che seguivo, poi di suo figlio e lì ho avuto la sensazione che crollasse il mondo. Quel giorno lo inserisco nella lista dei più brutti della mia vita.» Il tampone arriva 16 giorni dopo l’inizio del virus, positivo. Barbara vive isolata in una stanza della sua casa, vive di terrore e paure, di ricordi e pensieri. Paura per sé e preoccupazione per i suoi familiari, per il marito Costantino e per i tre figli, Benedetta, Ludovico e Lucia. «Quando sono stata contagiata non erano ancora in atto le misure restrittive. Inevitabilmente la mia mente è andata a tutte quelle persone con le quali ero venuta a contatto. Ogni giorno telefonavo alle mie colleghe, ai miei pazienti e agli amici. Sentivo forte la responsabilità nei loro confronti e il senso d’impotenza.»

Isolamento. Una stanza, l’angoscia e l’imprevedibilità di un virus che nessuno ancora conosce. Barbara in una stanza e il resto della famiglia nelle altre. Divisi per il loro bene e il coraggio e la speranza da dover trovare, per forza. «Una condizione irreale. E’ stato come esser messa in una dimensione impensabile. Ho guardato in faccia il covid-19 e vissuto per più di un mese con la sua imprevedibilità. Ogni notte mi sono addormentata con la paura che potesse succedere qualcosa. Mi sentivo annientata, stordita» dice Barbara al telefono, commossa, emozionata, con la voce di chi ha temuto il peggio e oggi, anche se a fatica, lo racconta. «Mi hanno aiutato le parole delle persone a me vicine affettivamente, della mia amica Simona; il supporto incondizionato di mia sorella Valentina; il sostegno della mia famiglia, della quale non potevo più occuparmi. Isolata ma non sola.» Una dimensione che ti fa scorrere davanti agli occhi tutta la tua vita, che ti fa piangere lacrime fino a non averne più, che ti ricorda quanto siano importanti le persone che hai accanto e quanto sia preziosa la vita. «Ancora non sono fuori da questa malattia - al momento in cui scrivo è il 17 aprile – ma sto acquisendo una nuova forza, nella stanchezza riesco a vedere una luce profonda. A Tolentino la situazione sembra sotto controllo quindi esorto ognuno a mante-

nere alta l’attenzione. Desidero ringraziare la Dottoressa Alba Mosca, che mi è stata sempre vicina, gli amici e tutte le persone che mi hanno dimostrato un interesse sincero. Un ringraziamento speciale lo dedico alla mia famiglia, a mio marito e ai miei figli che se la sono cavata benissimo da soli, che hanno portato avanti la casa e cucinato.» Barbara ha scritto, ha scritto tutti i fogli sparsi nella sua stanza, ha lasciato traccia delle sue paure, ha impresso parole dettate dal suo cuore, ha fermato i suoi pensieri e evidenziato la speranza e la fiducia di tornare alla vita normale. Quella in cui puoi stringere a te i tuoi cari, e i tuoi figli. Guardarli negli occhi, andare oltre ed esserci. “Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere.” Runelore

IL PARCO GRANDE POTEVA ESSERE DEDICATO A NAZARENO BRANDI Voglio raccontare la storia del Parco grande di piazza Beato Angelico e via Santa Rita da Cascia, dedicato dall’Amministrazione comunale con una recente delibera al Torino. Avevo chiesto al sindaco Giuseppe Pezzanesi di intitolare tale spazio verde al commendatore Nazareno Brandi, padre di Gabriella, Grazia e Isabella, che dopo la morte di Nazareno Gabrielli ha diretto l’omonima azienda per quasi tutta la sua vita. Nazareno Brandi è stato un uomo di cultura e di grande umanità, ha aiutato tante famiglie in difficoltà costruendo an-

che il Politeama. Dedicare all’imprenditore tale spazio era un desiderio della figlia Gabriella Brandi Martarelli che, avanzando negli anni, lo avrebbe voluto realizzato. Del resto suo padre ha scritto lunghe pagine di storia della città di Tolentino. Tutto però è cambiato. L’Amministrazione comunale ha preferito intitolare quell’area verde “Parco grande Torino”, in memoria della squadra di calcio pluricampione d’Italia e spina dorsale della nazionale degli anni ‘40 del ‘900. Tale formazione, una delle più forti della storia del calcio, ebbe il tragico epilogo il 4 maggio 1949, in quella sciagura aerea nota come Tragedia di Superga perse la vita l’intera squadra. C’è rispetto per tutti, ma cosa c’entra Tolentino con tale storia? L’assessore Giovanni Gabrielli mi ha chiarito che oramai è così, precisando che in futuro se ne terrà conto per un altro giardino.

Non accettiamo il fatto che in questa città si perda un’occasione importante per la memoria storica. Tanti anni fa vennero intitolati i giardini pubblici adiacenti a Palazzo Europa al cantante John Lennon dei Beatles con l’indignazione di tanti cittadini, com-

preso il giornalista Piero Ciarapica che a quel tempo disse che la toponomastica avrebbe dovuto ripercorrere la memoria della città. E’ questo un modo per mantenere viva la storia di Tolentino nelle nuove generazioni. Oriana Forconi


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LA POVERTA’ A TOLENTINO TRA SISTEMA DI GOVERNANCE ED INCLUSIONE SOCIALE

L’Ambito Territoriale Sociale XVI da anni realizza progetti per le famiglie e le persone in situazione di povertà ed esclusione sociale attraverso tre livelli organizzativi: - un Tavolo Povertà, convocato durante l’anno, organismo politico di programmazione dove concertare obiettivi per contrastare il fenomeno della povertà; - una Commissione Povertà, che si incontra ogni 15 giorni presso i Servizi sociali del Comune di Tolentino ed è composta da Enti di Terzo Settore, Enti Ecclesiali e con il compito di attivare una “presa in carico integrata e accompagnamento” a favore di soggetti e delle famiglie in situazione di povertà estrema ed esclusione sociale; - una Cabina di regia formata da tre portavoce che hanno il compito di sensibilizzare la comunità: Guglielmo Pagano (Rapporti con gli Enti del Terzo Settore e del privato profit per il reperimento risorse economiche), Massimo D’Este (Rapporti con la Chiesa e le associazioni ecclesiali di riferimento) e Fabio Corradini (Rapporti con le Istituzioni Pubbliche). I portavoce sono accompagnati da un referente dei Servizi Sociali ATS 16 nella persona della Dr.ssa Lucia Della Ceca (Referente Area povertà dell’ATS 16). A questa organizzazione si aggiungono una serie di servizi si-

tuati presso il centro polifunzionale chiamato “LA SORGENTE” sito in Via Nazionale n. 18 a Tolentino. Il centro è concepito come un luogo di relazione dove le famiglie possono, gratuitamente usufruire, di due servizi: • Vestiti solidali: le famiglie possono donare dei vestiti in buono stato al centro di raccolta Caritas presente all’interno dell’emporio solidale, la quale ridonerà gratuitamente gli stessi alle famiglie che ne hanno bisogno. • Spesa solidale: la spesa solidale è una sorta di “minimarket speciale” dove non è previsto l’uso del denaro per fare acquisti. Si può accedere all’emporio mediante una tessera a punti conferita sulla base di determinati requisiti che tengono conto dei redditi e della composizione del nucleo famigliare, in modo da garantire la massima equità possibile. I servizi sono aperti due giorni a settimana con i seguenti orari: - Martedì dalle ore 17.00 alle ore 19.00 - Venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00 La sfida che i componenti del tavolo si sono dati non è tanto capire “dove finisce l’assistenza pubblica e dove inizia l’assistenza privata”, bensì se “la Pubblica Amministrazione e gli Enti del Terzo Settore a Tolentino e più in generale nei Comuni dell’ATS 16 sono in grado di fare sistema” al fine di creare una rete virtuosa per contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita,

costruendo un “modello” d’intervento condiviso. Spesso pensiamo che i poveri sia gente lontana da noi, eppure se andiamo ad analizzare i dati del nostro comune di Tolentino la povertà cresce. A Tolentino sono state effettuate 80 prese in carico per famiglie in situazione di povertà, la maggior parte ha tra i 30/45 anni. Interessante anche il dato di carico di vulnerabilità all’interno dei nuclei familiari. Si tratta infatti di famiglie numerose con figli minori e di nuclei familiari con disabili. Ben 54 famiglie usufruiscono di una misura importante di contrasto alla povertà, il Reddito di cittadinanza. Questi 5 anni di lavoro insieme ci hanno confermato che è necessario fare pezzi di cammino insieme, contaminarsi con gli altri e tra noi, tessere dei legami, creare una rete diffusa perché “debolezze disperse, messe insieme, possono essere una forza”. La nostra realtà è così virtuo-

sa che anche il Vescovo durante la sua visita pastorale ha voluto conoscere le prassi operative di collaborazione e sinergia messe in atto tra il pubblico e il privato nel nostro Comune. Proprio alla luce di queste considerazioni i componenti del tavolo LANCIANO UNA PROPOSTA: Il 17 Ottobre di ogni anno ricorre la “Giornata Mondiale contro la Povertà”, istituita dall’ONU nel 1992, ma a Tolentino è anche il giorno in cui festeggiamo il nostro Santo Patrono, San Catervo, e pertanto vorremmo che la settimana in cui cade il 17 Ottobre, possa diventare un tempo nel quale la nostra comunità possa incontrarsi per fare percorsi di formazione e confronto insieme, anche con testimonianze ed iniziative volte a coinvolgere, altresì, tutto il mondo delle aziende profit e delle grandi organizzazioni del territorio, affinché vedano come un valore il “donare” sapendo di fare il bene non solo del singolo “povero” ma di tutta la comunità!


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Il Lockdown alla Poltrona Frau, intervista all’AD Nicola Coropulis TAM TAM di Giusi Minnozzi

Alcuni giorni fa abbiamo fatto una chiacchierata con l’amministratore delegato di Poltrona Frau , il dottor Nicola Coropulis. Innanzitutto Dottor Coropulis, come ha passato questo periodo di Lockdown? «Ho fatto il lockdown come tutti noi, a casa a Bari con i figli, la mia bellissima moglie e i miei cani. Devo dire che è stato un periodo molto intenso, difficile, un periodo in cui ho dovuto insieme a tutti i miei collaboratori affrontare la gestione di questa situazione imprevista, mai verificata prima. Però posso affermare che questo lavoro continuo, sostenuto dallo spirito di appartenenza di tutti i collaboratori della Poltrona Frau è stato fondamentale perché l’azienda è rimasta viva anche quando era fisicamente chiusa. Poltrona Frau è riuscita a ripartire ben prima di altre aziende del territorio. Abbiamo chiuso alla mezzanotte del 25 di marzo, ma, già dal 16 aprile avevamo ripreso a far funzionare una linea di cucitura per la produzione di mascherine destinate ad uso  interno e a partire, dal 20 aprile, grazie al lavoro fondamentale di supporto che abbiamo ricevuto da Confindustria di Macerata e dal prefetto di Macerata, la dottoressa Rolli, che voglio ringraziare per quanto ha fatto nel totale assoluto rispetto della legge, abbiamo potuto ricominciare con la produzione di alcuni ordini per ospedali e quelli destinati ai servizi essenziali. L’azienda di fatto ha ripreso la sua attività di produzione 27 di aprile perché rientra tra quelle che rivestono una rilevanza strategica per l’economia nazionale. Da lunedì 4 maggio la produzione è ripartita al completo, mentre negli uffici siamo pochissimi: la maggior parte delle persone lavora in smart working come ha fatto anche nel periodo di lockdown. Anche io sono a Tolentino per tre o quattro giorni alla settimana, ma in ogni caso il supporto all’operatività aziendale è comunque garantito».

Tutto questo dà un senso di ritorno alla normalità... «Una normalità che dobbiamo costruire insieme con senso di responsabilità rispettando le regole e rispettando i protocolli di sicurezza: tutto quello che ci è stato detto nei protocolli governativi e tutto quello che l’azienda ha messo a disposizione dei propri collaboratori per lavorare con la più assoluta serenità. Abbiamo fatto prove per tutto il mese di aprile. Chiunque arrivi in Poltrona Frau viene sottoposto a controllo della temperatura via termoscanner, deve indossare la mascherina ed eventualmente guanti. Ci sono tutti presidi per la sanificazione delle mani con i gel disinfettanti. In più abbiamo fatto per tutta la struttura una sanificazione integrale che ripetiamo ogni due settimane oltre alla sanificazione giornaliera degli spazi lavorativi». Qual è stata la sua emozione più bella? «L’emozione più bella è stata quella di entrare in produzione e di vedere le persone al lavoro come sempre. Facevano le cose che hanno sempre fatto e questo mi ha dato un senso di normalità e di continuità. La cosa poi che mi ha fatto ancora più piacere è stato che sotto le mascherine ho visto le persone sorridere, contente per il fatto di essere ritornate, ripartite. C’è un certo senso di gioia per questa ripartenza che non sarà facile perché il contesto intorno a noi non lo è proprio, ma questa forza dei collaboratori di Poltrona Frau è veramente un elemento che rende l’azienda unica e che la fa amare nel profondo. C’è la volontà di contribuire al benessere sociale di una collettività. Non dimentichiamoci che noi siamo il motore più importante del progresso economico e sociale, sicuramente per la città di Tolentino e anche per i territori limitrofi, visto che diamo lavoro direttamente a 600 persone e c’è una rete di fornitori, di terzisti, che lavora per noi. Devo dire che l’elemento più importante è proprio quello della voglia di ripartire, della voglia di superare questo momento».

Come vede questa nuova fase invece a livello economico e produttivo? «Penso che oggi noi dobbiamo completare le attività e gli ordini che avevamo nel nostro “tubo produttivo”, cosa che ci garantisce un minimo di visibilità e gestire questo in maniera oculata, al tempo stesso stiamo vedendo dei segnali di ripresa in alcuni mercati. Non dimentichiamoci che la Cina è il nostro mercato principale al di fuori dell’Italia e la Cina è già ripartita. A questo riguardo devo dire una cosa molto importante che è bene ricordare: i nostri collaboratori in Cina e anche i nostri rivenditori in Cina, partner media e altri con cui lavoriamo in Cina hanno fatto una gara di generosità e di solidarietà per inviarci mascherine,  termo scanner e quello che serve per farci ripartire. Quindi questo è veramente un gesto di grandissimo apprezzamento per Poltrona Frau, indice di quello che l’azienda significa per queste persone le quali non sono soltanto nostri collaboratori ma persone che lavorano e fanno business con noi e questo io l’ho apprezzato

tantissimo. Per questo quindi l’impegno mio personale e di tutti i collaboratori della Poltrona Frau è di dare il massimo per produrre i nostri meravigliosi prodotti con la qualità di sempre, anzi, meglio di sempre, con l’eccellenza che li contraddistingue. Speriamo che riaprano presto i negozi in Italia ed in Europa perché la filiera deve essere aperta da monte a valle. Noi siamo in mezzo, tra i nostri fornitori di materie prime e i nostri rivenditori,  quindi se i nostri venditori sono chiusi è difficile alimentare il tubo produttivo. Mi auguro che questa ripresa sia più veloce possibile. Sono consapevole delle difficoltà. Abbiamo preso tutte le misure possibili per gestire questa fase e ne dovremo prendere altre che valuteremo caso per caso. Per ora quello che non ci manca è l’entusiasmo e la volontà di fare le cose al meglio». Ringraziamo il dottor Coropulis, sperando di rivederci presto, di riabbracciarci presto, magari con le mascherine.


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COVID 19 - EMERGENZA FAMIGLIA Pillole di pedagogia di Laura Nardi

Eccoci alla tanto attesa Fase 2, ma come ci siamo arrivati? Come è stato da genitori vivere il tempo della Fase 1? È stato solo un tempo della restrizione, dei limiti, del “sempre dentro casa” o è stato un tempo in cui abbiamo potuto abitare la nostra casa, una casa che non è fatta solo di mura ma è anche uno spazio di vita, di relazioni, una sacralità dello spazio del silenzio che permette alla parola di emergere? Ho ascoltato molte storie di uomini e donne che grazie al Covid 19 si sono accorti di avere dei figli, e anche di figli che si sono accorti di avere dei genitori. E non sempre sono state scoperte piacevoli! Quella che vivevamo era una vita piena di impegni “fuori”, la settimana era così organizzata e strutturata da sfruttare al massimo il proprio tempo, da non lasciare tempo al “dentro”, le agende non avevano più uno spazio libero perché spazio libero significava incontro con se stessi, con la propria vita. E che ne abbiamo fatto di quelle agende così fitte di impegni? Che ne abbiamo fatto della nostre paure, dei nostri mille impegni? Niente. Ci siamo fermati. Abbiamo respirato e abbiamo ricominciato a vivere. E forse era necessario fermarsi, per cambiare passo. Abbiamo vissuto un vuoto fertile, che ha generato nuove vite, nuove relazioni, scoperte meravigliose.

C’è chi si è accorto di vivere in una casa che non gli piace, e allora ha spostato qualche mobile, tinteggiato una parete; c’è chi si è accorto che le relazioni hanno bisogno di tempo, cura e piccole attenzioni per essere autentiche, profonde e che questo tempo ci ha restituito una dimensione umana del vivere in famiglia. C’è chi ha conosciuto i propri figli, li aveva visti alla nascita e se li è ritrovati adolescenti, sconosciuti, con una “custodia del cellulare al posto delle mani”, senza interesse a incontrare i propri genitori e la passione per il trap. Ma poi cos’è il trap? E i genitori si sono arrabbiati, volevano essere visti dai figli, e via punizioni per il cellulare a tavola, la Tv accesa…ho assistito a figli interdetti che con gli occhi sgranati hanno guardato i genitori e gli hanno detto: “ma ti dov’eri prima?” Eh già…dove eravamo? C’è chi si è messo a impastare, a fare il pane, ha imparato l’attesa della lievitazione, e a scoperto che gli piace, che la vita è fatta di attesa e che il tutto e subito non era un modo sano di vivere. C’è chi ha scoperto che il proprio divano di casa è comodo, che si può leggere un libro con la luce del sole e che giocare con i propri figli sul tappeto è divertente. Ho visto genitori costruire cucine di cartone, fattorie o acquari con le confezioni di cartone delle uova… Finalmente questo tempo ha restituito ai figli qualcosa che apparteneva loro: i genitori. È una meraviglia. L’unico problema è stato per i genitori: in molti mi hanno chiamata, esausti, messi in crisi

dal pianto del bambino di 18 mesi, dall’energia di un figlio di 3 o dalla complessità del mondo di un figlio di 10. Per cui i bambini sono ansiosi? Caro genitore l’ansia probabilmente era la tua. Hai scoperto che un bambino ha troppa energia e non ti fa riposare, ebbene sì, è vivo! Cosa avranno imparato i nostri bambini da questo tempo? Cosa avranno respirato? Quale è stato l’ossigeno con cui abbiamo nutrito le nostre case? Ho letto molti articoli di autori preoccupati per i bambini…ma di cosa? Certo i bambini hanno vissuto un tempo difficile perché chiusi in casa ma i bambini hanno anche vissuto un tempo di routine con il padre e la madre, e questo è stato un dono meraviglioso. Nessun bambino di nessuna epoca ha potuto vivere 52 giorni lo spazio di casa, il tempo della famiglia, senza alcuna distrazione degli amici, le serate, le vacanze. E se questo tempo è stato mal vissuto dai genitori ovvio che per i figli è diventato un inferno e probabilmente i figli ve lo hanno anche dimostrato, facendovi passare attimi terribili. Io spero che ci siano genitori per cui questo tempo, pur portando con se dolore per le persone che non ci sono più, per la terribile situazione mondiale, sia stato un tempo lento, di colazioni insieme, di pranzi e cene senza corse, di tempo condiviso, di abitudini nuove, di abbracci senza fretta e di relazioni piene. Un tempo di grandi doni. E se questo non è stato, peccato!

abbiamo sprecato una grande opportunità. Forse abbiamo vissuto il nostro tempo a lamentarci per il coronavirus che ci ha tenuti in casa anziché vivere ciò che la vita ci offriva; abbiamo speso ore inutili davanti i programmi spazzatura della tv anziché condividere la lettura di un libro con il proprio figlio o semplicemente chiedere “cosa ti piace” alla persona che ci sedeva accanto sul divano. Abbiamo sprecato il tempo a pensare a quello che avevamo perduto anziché fissare l’attenzione su quello che avevamo trovato. E ora? Ora siamo alla Fase 2, e non è un “liberi tutti”, è un tempo del rientro ad una quotidianità, ed è necessariamente un tempo della scelta, torniamo a vivere una vita che ci stressava o ne iniziamo un’altra?: “scegli, appena potrai. Appena te lo permetterai, appena te lo riconoscerai, appena lo accetterai, forse, ti accorgerai che il momento della scelta è già qui e ti guarda sorridente, pronto a benedirti” (E. Mignanelli, www.hundresofbuddhas.com)


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Parliamo di Tassa Rifiuti: IL GOVERNO CENTRALE TORNI INDIETRO SUGLI AUMENTI E DIA POSSIBILITÀ AI SINDACI DI AVERE VOCE IN CAPITOLO! L’Ata3 per mezzo del suo Presidente Dott. Massimo Principi, lo scorso Aprile ha inviato a questo Ente il nuovo piano economico finanziario per la Tassa Rifiuti. Il Comune di Tolentino, con nota spedita il 12 maggio 2020, ha fatto sentire la sua voce, ritenendo non condivisibile un’imposizione dell’aumento delle tariffe, soprattutto in questa fase, in quanto stiamo attraversando la crisi economica,sociale e sanitaria più grande e disastrosa degli ultimi decenni e quando questa pandemia mondiale arresterà la sua corsa, lascerà dietro di se una scia di disoccupazione e di incertezza senza eguali, senza considerare che il nostro territorio era già afflitto da un’altra tragedia, come quella del sisma del 2016. Per fare chiarezza, chi è Arera? E’ l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, nasce nel 1995 e diventa operativa nel 1997; inizialmente ha compiti quali quelli di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell’acqua potabile per poi ampliare il suo raggio d’azione rivolgendosi anche alle tariffe sui rifiuti e alla loro regolamentazione, cercando di predisporre sistemi tariffari certi, trasparenti e basati su criteri predefiniti (legge di bilancio del 2018, numero 205 del 27/12/17;Arera formula osservazioni e proposte al governo e ha per questo potere consultivo, ma ha anche potere normativo di secondo livello (può fare regolamenti);il suo Presidente è di nomina recente; nel 2018 infatti il Governo Movimento Cinque Stelle e Lega aveva indicato Stefano Besseghini. Da una proiezione effettuata dal nostro ufficio tributi, partiamo da un “segno +” di almeno il 4,8% delle famiglie con 4 occupanti, per arrivare addirittura ad “segno +” del 11,82% di plurilicenze alimentari e 3,89% per ristoranti, bar e somministrazioni in genere che ad oggi risultano tra le categorie maggiormente colpite per via dei provvedimenti restrittivi che il Governo Centrale dovrà adottare per permettere loro di continuare la propria attività. Non possiamo non dimenticare le imprese: un’azienda medio grande di 1059 Mq passa da € 2.935,55 a € 3.088,28. Siamo preoccupati da questa scelta perché contribuirà alla progressiva cessazione di imprese, imprenditori e partite iva che sono i pilastri del paese e in questo caso di Tolentino, visto che danno di che vivere alla maggior parte dei cittadini.

nell’esercizio delle proprie attività. Benché ci reputiamo da sempre vicini alla cittadinanza e al mondo imprenditoriale, riteniamo che da soli non riusciremmo mai ad offrire una tutela a 360 gradi se il Governo Centrale composto dal Partito Democratico e dal Movimento Cinque Stelle non ci affianca in questa grande azione di tutela. Abbiamo avuto modo di leggere in vari articoli di Finanza Pubblica, che sembra che Arera stia facendo pressione sul Governo per far sì che obblighi i Comuni ad applicare le nuove tariffe (alleghiamo alcuni dei documenti in nostro possesso); noi chiediamo con forza, invece, che l’Ata con i comuni al suo interno, si unisca e faccia fronte comune per convincere il Governo Nazionale guidato appunto dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, a dialogare con Arera stessa quale organo prettamente politico al fine di ripensare circa la soluzione attualmente proposta a nostre spese e quanto mai avventata in questa fase. Sappiamo che la decisione di Arera è stata dettata dal fatto che era prassi consolidata di alcuni comuni di inserire all’interno dei costi della tassa rifiuti, spese non direttamente riconducibili, come ad esempio il piano neve, ma riteniamo che si possono apportare delle correzioni cercando di non vessare ulteriormente la cittadinanza.

Sappiamo anche che in queste ultime ore Arera sta proponendo agevolazioni per i soggetti maggiormente colpiti dalla crisi, ma ad oggi questo non scongiura l’applicazione degli aumenti e riteniamo pertanto non sufficiente una soluzione di questo tipo in quanto servirebbe solo a prorogare di alcuni mesi la scelta che comunque presto o tardi verrà applicata, ma sappiamo bene che altresì che questa crisi non si risolverà nell’anno in corso e quindi anche la proposta fatta ai comuni di applicare il conguaglio a fine 2020 rateizzandolo nei tre anni successivi, sia un balzello troppo pesante quanto inopportuno. Le agevolazioni proposte da Arera, inoltre, sembra debbano essere finanziate con i bilanci e questo, come dicevamo sopra,non riuscirebbe a fare la differenza. Comunichiamo che questo Ente, per mezzo dell’Amministrazione Comunale, si farà portavoce di questa problematica,coinvolgendo anche le forze di minoranza cittadine che sono maggioranza al governo centrale, in tutte le sedi deputate alla relativa trattazione,partendo Siamo amareggiati anche dal fatto che il nostro raggio di intervento dal Consiglio Comunale Cittadino, (il 28 Maggio infatti approveremo sia piuttosto limitato, poiché qualora volessimo fare delle riduzioni le tariffe del 2019), passando per la Prefettura, la Presidenza della Re(come già in passato abbiamo fatto e come anche in questa occasione gione, fino ad arrivare al Governo, certi che molti altri Sindaci stanno avremmo intenzione di fare), non sarebbero mai abbastanza incisive combattendo la stessa battaglia, che non viene creata per motivazioni da coprire gli aumenti anche perché dovremmo utilizzare fondi propri politiche o a scopo polemico (insieme possiamo raggiungere un buon di bilancio e questo è un grande limite, fermo restando che l’Ente con risultato per la collettività), ma per un principio di sostegno e di vicipropri atti ha cercato di intervenire con dei contributi per i giovani im- nanza concreta alla popolazione in un momento così difficile come prenditori, per le aperture di nuove attività, per casi di disagi a seguito quello che stiamo vivendo. di lavori pubblici importanti che hanno causato diminuzioni limitazioni

Anche Tolentino nel cuore nella battaglia della tassa sui rifiuti Anche il gruppo Tolentino nel cuore vuole percorrere questa battaglia insieme al Sindaco, all’Assessore al Bilancio Silvia Luconi e a tutta la Giunta -aggiunge Monia Prioretti, capogruppo consiliare-. Abbiamo a tal scopo appena presentato una mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, in cui chiediamo a tutta l’assise, ma in particolare a PD e M5S di far fronte comune con Sindaco e Giunta. I cittadini e le partite IVA, che saranno le più colpite da queste modifiche tariffarie, non hanno solo bisogno di sussidi assistenzialistici una tantum, ma hanno bisogno di poter lavorare e di essere accompagnati in un cammino di ripresa, con leggi fiscali che possano tutelarli e agevolarli. I bilanci comunali così come sono strutturati, non sono in grado di fare la differenza su una cartella tributaria e hanno bisogno di essere spalleggiati dallo Stato. Il semplice rimandare di qualche mese il pagamento di un aumento dovuto a modifiche tariffarie che ci vengono imposte proprio oggi

in pieno periodo di crisi, periodo in cui molte attività sono ancora chiuse (e lo sono ormai da almeno 2 mesi) crediamo che sia assolutamente irrispettoso verso chi sta affrontando un momento così difficile. Chiediamo pertanto anche ai consiglieri di minoranza che spesso a parole si sono dichiarati vicini ai cittadini in difficoltà e alla maggioranza hanno chiesto tavoli di confronto di fornire un aiuto concreto e di farsi portavoce, insieme a Sindaco, Giunta e tutta la maggioranza, di questa esigenza nei confronti dei propri partners politici che sono ora al Governo. Ci aiutino a convincerli che i Sindaci non possono essere le braccia dei provvedimenti statali e che dovrebbero avere più margine di manovra e non essere dei semplici applicatori di normative imposte dall’alto. Questo processo di modifica, al momento non lo riteniamo percorribile;se il servizio di nettezza urbana esiste, è fatto bene ed è un valore aggiunto è giusto che si paghi; in questa fase però, le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti ed è il momento di unirsi per creare dei provvedimenti che vadano nella stessa direzione e cioè verso la cittadinanza, senza cercare paternità, ma perseguendo il bene comune.


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APPROVATO IL PIANO ANTENNE Nel Consiglio Comunale dello scorso Marzo abbiamo approvato (con i voti della sola maggioranza perché Corvatta, Quercetti e Cesini -Laboratorio delle Idee e PD- più Mercorelli e Cicconetti -Movimento Cinque Stelle- si sono astenuti), il regolamento di installazione degli impianti di telefonia mobile e radiotelevisivi (comunemente detto “piano antenne”). Un lavoro capillare fatto dall’attuale Assessore all’Urbanistica Fausto Pezzanesi e dal Consigliere Delegato all’Ambiente Antonio Trombetta, entrambi di concerto con tutta l’Amministrazione Comunale, che ha fortemente voluto questo atto soprattutto affinché non avvengano più casi come la brutta storia dell’Antenna Wind in Contrada Le Grazie, vicenda iniziata nel 2018, per la quale stiamo ricorrendo e contro la quale ci opporremo fino in fondo per tutelare il nostro territorio. Un aiuto sostanziale ci è stato dato dall’Ing. Micucci dell’Arpam e dall’Ing. Girotti, nostro tecnico incaricato; entrambi hanno contribuito alla redazione del piano unitamente al nostro Perito Chimico Duilio Bellini. A cosa serve il piano? Serve per far sì che i gestori che ci chiedono la possibilità di installare nuove postazioni all’interno del nostro tessuto urbano, debbano farlo in luoghi che sono stati individuati preliminarmente dall’amministrazione comunale e servano anche per far sì che non sia lasciata loro la facoltà di scegliere liberamente il luogo più consono e comodo senza considerare le esigenze della comunità. Va detto anche che i gestori dovranno comunque sempre interfacciarsi con il comune e con gli enti preposti perché se tra i luoghi individuati dal piano e di conseguenza scelti di dovessero essere situazioni esistenti meritevoli di ulteriori approfondimenti e accorgimenti, l’Amministrazione Comunale può intervenire anche in tal senso: va detto infatti che vanno sempre prediletti luoghi di proprietà comunale, zone industriali e comunque aree dove ci sia scarsa abitabilità; oltre a questo si devono valutare anche utilizzi di impianti già esistenti purché non siano eccessivamente sovraccaricati. L’Amministrazione Comunale ha altresì individuato oltre 40 zone sensibili (parchi, scuole, case di riposo etc ) dove sostanzialmente si vieta qualsiasi tipo di installazione. Merita un approfondimento l’argomento del 5G.

Alcuni consiglieri di minoranza hanno preferito astenersi dalla votazione del regolamento e tra le varie motivazioni hanno anche detto che avrebbero preferito che all’interno del documento in questione ci fosse un chiaro riferimento al 5G nel senso che si aspettavano che il comune e il Sindaco si opponessero agli impianti di antenne con tale tecnologia. Ci chiediamo per quale motivo la politica si faccia partendo dal presupposto che la cittadinanza digerisca tutto soprattutto quando si trattano argomenti sensibili: peccato infatti che questi consiglieri si sono dimenticati di dire che la loro maggioranza governativa statale (il paese, lo ricordiamo, è governato proprio dal Pd e dal Movimento Cinque Stelle) ha già espletato un bando dal valore di oltre 6 milioni di euro (sei milioni di euro!!) con il quale ha “venduto” le frequenze del 5G ai principali gestori attuali di telefonia (notizia ricavabile da qualsiasi motore di ricerca internet). Abbiamo inoltre avuto modo di vedere che alcuni sindaci dei comuni si sono pronunciati con articoli di giornale contro l’installazione del 5G e quello che ci chiediamo è come un Sindaco possa superare la legge statale quando questa ha già fatto tutti i passi in materia mettendo nelle mani dei gestori le frequenze di cui stiamo parlando. Anche noi abbiamo a cuore la salute della cittadinanza e la tutela del territorio e lo dimostriamo praticamente con l’atto che abbiamo approvato in consiglio e abbiamo fatto dei sopralluoghi sui luoghi sensibili e attualmente sede di impianti per capire se le antenne installate rispettavano i requisiti normativi e individuandone anche di abusive, opportunamente segnalate subito dopo. La provincia ci sta fornendo proprio in queste ore la relazione precisa di quanto scriviamo cosi’ che i soggetti interessati possano prenderne visione. Vi chiediamo di non ascoltare le grida di allarme di aspiranti candidati a consultazioni elettorali di prossima scadenza (come ad esempio le regionali), ma di essere disposti a contattare l’Amministrazione Comunale che sarà ben lieta di potervi dare tutte le spiegazioni necessarie in materia, supportati però da esperti in materia che non hanno bisogno di fare politica, ma raccontano semplicemente la verità dei fatti. Restiamo come sempre a disposizione.


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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DELLA GIUNTA MUNICIPALE

Con la crisi sismica del 2016 è stato previsto che i comuni coinvolti potessero assumere personale, strettamente necessario ad assicurare la piena funzionalità degli uffici speciali per la ricostruzione, con forme contrattuali flessibili, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale. La normativa prevede, inoltre, che tali assunzioni siano finanziate fino al termine dello stato di emergenza, attualmente stabilito al 31 dicembre prossimo. Il Dipartimento della Protezione civile ha, a suo tempo, determinato le risorse spettanti per il suddetto personale alle regioni coinvolte nella crisi sismica e ciascuna di esse ha poi ripartito tali risorse ai comuni interessati, così che gli stessi non avessero problemi di bilancio. Nel corso del tempo e in periodi diversi, quindi, il comune ha assunto unità di personale che dovrebbero terminare il proprio servizio nell’ente prima del termine previsto per la fine dello stato di emergenza, essendo stati assunti con contratti precedenti all’introduzione della deroga al termine di 36 mesi complessivi per i contratti a tempo determinato, introdotta, dal Ccnl del 21 maggio 2018. La cessazione di tali unità di personale che ormai hanno acquisito competenze proprie per ciò che riguarda la complessa normativa sulla ricostruzione e conoscenze specifiche relative all’organizzazione e alle modalità di lavoro al comune di Tolentino, procurerebbe notevoli problemi in relazione a un’attività indispensabile per la città e le numerose persone coinvolte. L’amministrazione comunale, per tutti questi motivi, intende proseguire nel rapporto di lavoro con gli otto dipendenti il cui contratto in scadenza prima del 31 dicembre 2020, sarà prorogato, in base alla delibera n.106 del 14 aprile 2020, fino al termine attualmente previsto per la fine dello stato di emergenza. Verrà denominato “Parco grande Torino” lo spazio verde pubblico delimitato da piazza Beato Angelico e via Santa Rita da Cascia di Tolentino. Lo scorso 14 giugno sono terminati i lavori delle “Opere di completamento della lottizzazione Sant’Egidio” che prevedevano anche la realizzazione di un parco posto in prossimità di piazzale Beato Angelico. L’Amministrazione comunale, con delibera n.105, ha ritenuto opportuno intitolare quell’area verde “Parco grande Torino”, in

memoria della squadra di calcio Associazione calcio Torino, pluricampione d’Italia e spina dorsale della nazionale degli anni ‘40 del ‘900. Tale formazione, che è stata una delle più forti della storia del calcio, ebbe il tragico epilogo il 4 maggio 1949, in quella sciagura aerea, nota come Tragedia di Superga, perse la vita l’intera squadra. Con questo nome, benché si identifichi comunemente la squadra che perì nella sciagura, si usa definire l’intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi e di una Coppa Italia. La sciagura si verificò quando l’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato una partita amichevole contro il Benfica, organizzata per aiutare il capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira, in difficoltà economiche. Nell’incidente così perse la vita l’intera squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-1943 alla stagione 1948-1949, che costituiva la quasi totalità della Nazionale italiana. Nel disastro aereo di Superga di Torino morirono anche i dirigenti della squadra e gli accompagnatori, l’equipaggio e tre noti giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore, fondatore di Tuttosport, Renato Tosatti della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti e Luigi Cavallero, La Nuova Stampa. Il compito di identificare le salme fu affidato all’ex commissario tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo, che aveva trapiantato quasi tutto il Torino in Nazionale. La squadra del Torino fu proclamata vincitrice del campionato 1948/49 a tavolino e gli avversari di turno, così come lo stesso Torino, schierarono le formazioni giovanili nelle restanti quattro partite. Il giorno dei funerali più di mezzo milione di persone scese in piazza a Torino per dare l’ultimo saluto ai giocatori. Lo shoc fu tale che l’anno seguente la Nazionale si recò ai Mondiali in Brasile viaggiando in nave. Per tali eventi storici il comune di Tolentino ha ritenuto opportuno denominare il nuovo spazio verde “Parco grande Torino”. La Giunta comunale, nell’ambito della modifica dell’organizzazione e della revisione della struttura delle aree, in questi anni di mandato, ha voluto rimodulare l’assetto organizzativo del comune di Tolentino approvando la nuova struttura organizzativa dell’ente. Con tali provvedimenti nell’ambito dell’Area servizi amministrativi è stato istituito l’Ufficio gare, quale organo di supporto al Rup per l’effettuazione delle

procedure di gara finalizzate alla individuazione dei soggetti cui affidare i lavori, i servizi e le forniture per conto del comune di Tolentino. A tal proposito è stato approvato il regolamento per il funzionamento dell’Ufficio gare, al fine di disciplinare l’attività di supporto alle aree organizzative del comune, ovvero ai responsabili unici dei procedimenti per lo svolgimento delle procedure d’appalto. A tal proposito a seguito delle modifiche al Codice dei contratti e dell’esperienza maturata dall’ufficio nel periodo di funzionamento intercorso, è emersa la necessità di aggiornare alcune norme contenute nel regolamento indicato. La Giunta, pertanto, con apposito atto n.104, ha provveduto ad approvare il testo aggiornato del regolamento dell’Ufficio gare predisposto dall’ufficio competente. Il provvedimento di natura organizzativa, non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata. All’inizio di febbraio hanno avuto inizio i lavori di riqualificazione di viale Matteotti, che interessano sia il rifacimento della strada che dei marciapiedi, oltre ai sottoservizi. L’esecuzione di tali opere hanno comportato la chiusura alla viabilità veicolare del tratto viario compreso tra la “rotatoria di Piazzale Europa fino all’ingresso del Parcheggio multipiano, con ingresso e uscita proprio in viale Matteotti. Considerato il notevole disagio arrecato alle attività commerciali situate in tale zona, a causa della chiusura alla circolazione veicolare e pedonale del corrispondente tratto viario, rendendo difficile il raggiungimento delle attività stesse da parte degli utenti, causando agli stessi esercizi una contrazione dei ricavi, che si va ad aggiungere ad una già difficile situazione economica in cui versano le predette attività, il sindaco e la Giunta, con delibera n.99 del 31 marzo 2020, hanno ritenuto opportuno costituire un fondo per la concessione di contributi a sostegno delle attività commerciali, site in viale Giacomo Matteotti e Piazzale Europa, nello specifico le attività collocate nel tratto viario compreso tra la rotatoria di Piazzale Europa fino all’ingresso del Parcheggio multipiano. Lo scopo è quello di aiutare le attività nel pagamento della tassa rifiuti 2020 con una riduzione del 50%, destinando a tale contributo l’importo di 8mila euro. Pertanto la Giunta ha approvato la proposta di delibera che prevede la pubblicazione di un bando per la concessione di un contributo per le attività commerciali di viale Matteotti per un importo

massimo pari al 50% di quanto dovuto per la tari 2020. Il comune per far fronte ai lavori della messa in sicurezza del Palazzetto dello sport “Giulio Chierici” ha richiesto il contributo destinato alla realizzazione di investimenti per opere pubbliche, in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile per l’anno 2020, in base al decreto del capo di dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno. Il legale rappresentante del comune provvederà ad avanzare la documentazione richiesta per ottenere il finanziamento. Responsabile unico del procedimento è stato nominato l’architetto Marta Salvatori, tecnico dell’area Lavori pubblici e manutenzione del comune. L’articolo 1, comma 30, della legge 160 del 2019, dispone che il contributo è attribuito ai comuni in misura differenziata, sulla base della popolazione residente al primo gennaio 2018 e che quindi, ai comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti è assegnato un importo pari a 90mila euro e che Tolentino di fatto rientra in tale fascia. Il comune ritiene quindi opportuno di aderire al bando per l’importo stabilito dal suddetto decreto pari a 90mila euro, in particolare per quanto concerne la messa in sicurezza di un edificio pubblico, candidando il seguente intervento per il Palazzetto dello sport “Giulio Chierici”. La giunta municipale con atto n.97 del 27 marzo 2020 ha così deliberato in merito fornendo agli uffici competenti l’atto di indirizzo in modo da partecipare alla richiesta del suddetto contributo per ottenere il finanziamento al fine di dare avvio alle procedure secondo la tempistica prevista ed imposta dal provvedimento. La legge 27 dicembre 2019, n.160, prevede l’assegnazione di contributi ai comuni per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di: efficientamento energetico, compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; sviluppo territoriale sostenibile, compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. C’è così la possibilità di beneficiare del contributo per i comuni che realizzano una o più delle opere pubbliche di cui all’articolo 1, comma 31, della legge 160 del 2019 e che l’entità dei


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contributi da assegnare, secondo quanto disposto dal comma 30, è complessivamente pari a 497.220.000 euro. In un momento tanto difficile per tutta l’Italia, duramente colpita dall’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Covid-19, con molti contagiati e vittime, tanto che al fine di contenere la diffusione del virus il Governo ha emanato diversi provvedimenti restrittivi che hanno comportato la chiusura di tutte le attività commerciali e di tutti i servizi non indispensabili al funzionamento minimo della nazione, l’Amministrazione comunale di Tolentino ha varato una serie di provvedimenti per essere di ausilio ai cittadini e agli esercenti. Infatti la situazione in essere sta creando gravi difficoltà economiche alle attività commerciali ed alla popolazione residente anche in virtù del fatto che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha stabilito precise norme, ai fini del contenimento dell’emergenza epidemiologica, che determinano limitazioni degli spostamenti e chiusure di attività, e di conseguenza rendono necessaria l’adozione di misure a sostegno delle attività economiche e della cittadinanza. I comuni italiani per far fronte alle difficoltà che si sono venute a creare per questa difficile situazione hanno richiesto al Governo tramite Anci la possibilità di una anticipazione nella erogazione dei trasferimenti statali a loro favore. Pertanto è stato ritenuto opportuno adottare disposizioni di

propria competenza per il differimento dei termini di versamento di alcune entrate comunali in forza rispetto a quanto previsto dai vari regolamenti comunali. Quindi il sindaco Pezzanesi e gli assessori hanno elaborato, insieme agli uffici competenti, un atto di Giunta, n.96, per adottare le seguenti misure finalizzate alla mitigazione degli effetti dell’emergenza sul sistema economico e sociale del territorio comunale: Tari, ferme restando le modalità di determinazione delle tariffe 2020 in base alla Legge n.160/2019, la scadenza della prima rata è prorogata al 16/06/2020; per gli affitti attivi relativi ai locali ad uso di proprietà comunale non abitativo si dispone che per il periodo in cui il Dpcm 11.3.2020 ha previsto la chiusura delle attività, e fino al termine di detto periodo, salvo proroghe, l’esenzione dal pagamento dei relativi canoni; retta degli asili nido e centro diurno CentroArancia per il periodo di chiusura si dispone l’esenzione della quota mensilmente dovuta; nel caso in cui i contribuenti abbiano pagato anticipatamente gli importi non dovuti in forza del presente provvedimento, gli stessi saranno portati a copertura di quanto dovuto per il primo periodo successivo alla fine dell’emergenza. Per quanto riguarda la tassa rifiuti è stata prorogata la scadenza al prossimo 16 giugno. E’ stato sospeso il pagamento delle rette degli asili nido e del CentroArancia in quanto le famiglie non usufruiscono di questi servizi erogati dal comune.

Stesso discorso per gli affitti dei locali di proprietà comunale a partire, ad esempio, da quelli a piano terra di Palazzo Sangallo, ex Michelina, dove una nuova attività doveva aprire, dopo i lavori, proprio in questo periodo. Il comune con delibera n.95 ha affidato, anche per il biennio 2020/2021, la direzione artistica della Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte a Evio Hermas Ercoli fissando il compenso allo stesso in 4.000 euro da corrispondere al termine della Biennale 2021. E’ stato confermato il rapporto convenzionale con l’associazione Popsophia per lo svolgimento del Festival dell’umorismo negli anni 2020 e 2021, verso un contributo alla stessa di 35.000 euro annui, da corrispondere al termine di ciascuna edizione del Festival, una volta che sia stata prodotta la relativa rendicontazione. Il comune ha deciso di sviluppare per l’anno in corso un programma che comprenda, oltre al Festival, azioni di avvicinamento alla 31° Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte, programmata per il 2021, per una spesa preventivata in 2.200 euro. La somma totale relativa al anno 2020, pari a 37.200 euro trova copertura per 12.500 al capitolo 553 “Spese culturali finanziate con la legge regionale 75/97”, Bilancio 2020 e per 24.700 al capitolo 572 “Spese per manifestazioni culturali”. Si è stabilito che una implementazione della spesa per la migliore organizzazione, comunicazio-

TERME TERME SANTA SANTA LUCIA: LUCIA: LO LO STRUMENTO STRUMENTO DEL DEL FUTURO FUTURO PER PER LA LA TUA TUA SALUTE SALUTE Le terme rappresentano uno strumento di fondamentale importanza per la sanità pubblica ed una componente di assoluto rilievo per la valorizzazione dell’ambiente e del territorio. In questo scenario di imprescindibile rilevanza del settore termale e delle sue potenzialità sul fronte della tutela della salute pubblica, già dalla fine di febbraio, presso le Terme Santa Lucia di Tolentino sono state implementate tutte le procedure di sanificazione e di distribuzione dei dispositivi di protezione individuale, a tutela di operatori e utenti, misure che via via il Governo ha suggerito per ridurre il dilagare del contagio da COVID-19. Proprio nella prospettiva di riadeguamento dell’offerta, dei servizi e delle strutture allo scenario post emergenziale, chi oggi si reca presso la sede delle Terme viene accolto, con modalità rispettose del distanziamento sociale, da personale dotato di mascherina, visiera, guanti e camice monouso che, presa la temperatura, inviterà l’utente a disinfettarsi le mani, ad indossare a sua volta guanti, mascherina e copriscarpe per poi indirizzarlo agli ambulatori specialistici che operano sempre su prenotazione. Ogni reparto è operativo e funzionante, ad esclusione del centro estetico che dovrà attendere ancora qualche giorno. Il poliambulatorio garantisce le prestazioni dei medici convenzionati, il centro di riabilitazione prosegue con le sedute anche domiciliari. Sono come sempre efficientemente organizzate le visite medico-sportive, sempre previa prenotazione. Altro capitolo riguarda il centro termale. Proprio in questi giorni Federterme, quale associazione nazionale di categoria, ha inviato a tutte le stazioni termali italiane le linee guida da adottare per una riapertura graduale delle cure inalatorie. Le terapie praticate con le acque termali che preve-

devano postazioni singole, come i bagni e le cure idropiniche, alcune terapie inalatorie (aerosol, doccia nasale, nebulizzazione ad ultrasuoni) e le insufflazioni, potranno riprendere la loro attività. Possono proseguire, inoltre, i percorsi vascolari e le cure ginecologiche che godono dei benefici delle acque salsobromoiodiche, come noto efficaci per permettere un recupero riabilitativo post operatorio. E’, infatti, possibile curare e prevenire infiammazioni e stati cronici, anche in camp o ginecologico, grazie alla comprovata efficacia antisettica di queste straordinarie acque. Più delicata, e sicuramente da approfondire, la possibilità di riaprire, altre cure inalatorie (inalazioni a vapore, nebulizzazione). Nonostante l’acqua sia nebulizzata a temperature elevate, superiori ai 40 gradi, bisogna attendere le linee guida al fine di operare in assoluta sicurezza. Tutto il personale è stato da subito formato per garantire il massimo rispetto delle norme, sia a tutela della propria salute, che dei pazienti e dei fruitori del centro termale. Il lockdown ci ha aiutato a rivedere tante abitudini di vita e a riconsiderare le priorità ed i rapporti umani. Crediamo che sia emersa anche una nuova consapevolezza: quanto sia importante prenderci cura di noi stessi e della nostra salute. Noi siamo pronti, con tanta passione, a mettere a Vostra disposizione la nostra professionalità. E come sempre: VI ASPETTIAMO!

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ne, ampliamento del programma di “Biumor & Popsophia” del biennio 2020/2021 potrà essere finanziata se e in quanto saranno accertati contributi e fondi o vantaggi economici concessi da enti pubblici, privati, sponsor, ciò secondo specifico indirizzo dell’Amministrazione comunale. Il comune, inoltre, ha deciso che, in relazione all’attuale momento di emergenza a causa della pandemia di covid-19, il cronoprogramma delle iniziative sarà stilato in un momento successivo, in accordo con la direzione artistica. Per l’Amministrazione comunale, tra gli eventi culturali di punta della città di Tolentino figura la Biennale Internazionale dell’umorismo nell’arte, che dal 1961, senza soluzione di continuità, si propone ogni due anni con il concorso internazionale di arte umoristica e caricaturale e relativa mostra, esposizioni personali e rievocative. A partire dalla edizione del 2013 la direzione artistica è stata affidata a Evio Hermas Ercoli aderendo così alla proposta di realizzare, nell’ambito della cornice della Biennale, il “Festival dell’umorismo” in co-organizzazione con l’associazione culturale “Popsophia”, attivando con quest’ultima una convenzione disciplinante lo svolgimento del Festival. E’ stato anche sviluppato il progetto Biumor, nello spirito della “Biennale tutti gli anni, Biennale tutto l’anno”, proposto dalla direzione artistica e fatto proprio dall’Amministrazione comunale.

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TAVOLI PROGRAMMATICI PER LA CITTÀ DI TOLENTINO te a qualsiasi livello. In uno degli ultimi comunicati stampa, il sindaco si è lamentato del fatto che le Anche la città di Tolentino, forze di minoranza non si come il resto del mondo, è sono fatte sentire in questo costretta a far fronte ad un periodo. periodo spaventoso dove la tenuta sociale ed economi- Il Consiglio comunale, luoca della città è messa dav- go deputato al dialogo tra vero a dura prova. maggioranza e minoranza, previsto ad aprile, è stato In più la città deve ancora cancellato dall’Amministrariuscire a riprendersi dalle zione perché “non vi erano terribili conseguenze del si- urgenti argomenti di cui sma. trattare”. In questa fase così complessa da gestire servirebbero Nel periodo peggiore dal doamministratori illuminati, poguerra ad oggi, nei mesi capaci e competenti, che si in cui tutto il mondo è in giaprono alle altre anime del- nocchio per una pandemia la città (forze di opposizio- che ha sconvolto la vita di ne, associazioni, sindacati, miliardi di cittadini, si è riteecc.) per decidere insieme nuto opportuno non discutequali siano le azioni più ido- re delle azioni da intraprennee a tutela dei cittadini più dere, rinviando il consiglio colpiti dall’emergenza e per comunale non al 10/15 Magimplementare azioni volte a gio ma al 30 Maggio. far ripartire il tessuto produttivo locale. Il Partito Democratico chiede come si possano rivolgePurtroppo a Tolentino così re non è stato e, come accade accuse di immobilismo ai oramai da molti anni, l’at- partiti di opposizione, dopo tuale Giunta decide in modo questo atteggiamento di totalmente autonomo chiusa chiusura da parte dell’attuanelle proprie stanze, sorda le maggioranza. ad ogni richiesta di confronto e condivisione delle scel- Il risultato? È sotto l’occhio

di tutti. Ogni ulteriore commento alla gestione di questa emergenza da parte dell’Amministrazione comunale è del tutto superfluo. Due esempi su tutti: 1. Le rapidissime elargizioni dei 118 mila euro concessi dal governo nazionale, con metodi talmente oggettivi e trasparenti che sono in gran parte finiti ai nuclei familiari già a carico dei servizi sociali e quindi sono stati utilizzati per alleviare le casse del Comune, lasciando senza alcun aiuto moltissime persone aventi diritto.

Di fronte all’assenza di volontà da parte di questa maggioranza di ascoltare le anime della città, il Partito Democratico chiede con forza che vengano avviati una serie di tavoli programmatici con le associazioni del territorio al fine di discutere insieme a loro circa le possibili iniziative che possono aiutare la collettività ad uscire nel migliore dei modi da questa emergenza. Il Partito Democratico chiede che vengano in particolare ascoltati le associazioni impegnate nel sociale e successivamente quelle di categoria per capire da un lato come poter meglio aiutare chi è stato economicamente più esposto e colpito dall’emergenza e dall’altro quali possono essere le migliori azioni per far ripartire il motore economico della città.

2. La consegna del “kit di montaggio mascherine” agli over 65, che purtroppo ha fatto sorridere l’intera provincia. Buona iniziativa se a sostegno di qualche azienda locale, altrimenti sarebbero stati almeno euro 5000,00 che potevano costituire un “Siamo tutti sulla stessa sostegno barca, fragili e disorientati, per le aziende locali. ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti ll Partito Democratico di To- chiamati a remare insieme” lentino non intende attendere in silenzio. (Papa Francesco)


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di Carla Passacantando

MACCIONI: LA SANITA’ IN PROVINCIA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS Il direttore dell’Area vasta 3, Alessandro Maccioni, fa il punto della situazione della sanità in provincia ai tempi del coronavirus. Sono trascorsi quasi tre mesi dall’emergenza e tante sono state le scelte fatte dalla direzione dell’Area Vasta 3 per far fronte all’emergenza.

covid hospital, che è stata realizzata nel centro fiera di Civitanova Marche. Questa consentirà di accogliere i malati tuttora presenti negli ospedali delle Marche e per far fronte ad un eventuale emergenza futura. Ai 45 letti per malati covid dell’ex palazzina di Macerata, delle malattie effettive, si aggiunge così «Lo scorso 8 marzo – dice Ales- la nuova struttura civitanovese». sandro Maccioni - abbiamo fatto una riunione per convertire il La realizzazione del nuovo primo ospedale della provincia, Centro covid hospital, creaquello di Camerino, in covid e to con Guido Bertolaso, però dopo qualche giorno la stessa viene criticata. sorte è toccata a quello di Civita- Cosa ne pensa a riguardo? nova Marche. «E’ un investimento che va inIl tutto è avvenuto velocemente quadrato come un’azione di perché in quel momento le ne- proiezione futura qualora dovescessità di terapia intensiva per se verificarsi una ripresa può o i malati erano talmente alte che meno importante dell’epidemia. non potevamo fare altrimenti. Se ciò avvenisse la regione MarIl nosocomio di Camerino aveva che è pronta con questa struttu100 posti letto, mentre quello di ra a dare una risposta diversa riCivitanova Marche 180. spetto a come è stata affrontata Abbiamo dovuto poi trasforma- l’emergenza lo scorso marzo. re il punto nascita di Civitanova E’ un centro di qualità, dove Marche in covid a supporto delle sono presenti strumentazioni mamme che avevano contratto il moderne di ultima generazione, virus. gli ambienti sono bellissimi, puliti E sette sono state le donne che e tecnologicamente avanzati. hanno partorito li. Bisognerebbe dire a coloro che Abbiamo, inoltre, avuto il proble- criticano di indicare anche quale ma dei trasferimenti dei malati dovrebbe essere l’ospedale da da Civitanova Marche in altre potenziare accogliendo 100 o 80 strutture, anche fuori Macerata. posti letto di terapia intensiva e I dializzati sono stati trasferiti nei semi dell’Area vasta 3: Camenosocomi di Macerata, Recanati rino, Civitanova Marche, Mae Tolentino perché la dialisi di Ci- cerata, San Severino Marche o vitanova Marche è stata dedica- Recanati? Condivido in pieno la ta al covid. scelta fatta dal presidente della Per il nosocomio di Camerino, Regione Marche, Luca Ceriscioinfine, abbiamo dovuto disloca- li. re sul territorio tutta una serie di Mi risulta, tra l’altro, che il miniservizi». stro della sanità ha auspicato che ogni regione dovrebbe adeOra con la fase 2 si sta proce- guarsi con una struttura del gedendo verso un’altra direzione nere in base alla popolazione e essendo diminuiti i contagiati. certi parametri». «Con l’approvazione della delibera n.523 della Regione Mar- Ci sono state donazioni imche, che risale a qualche giorno portanti durante l’emergenza fa, ora facciamo il percorso in- coronavirus che sicuramente verso per ritornare agli ospeda- hanno dotato gli ospedali di li come li conoscevamo prima strumenti medici di ultima gedell’emergenza coronavirus, an- nerazione? che in seguito all’inaugurazione «Abbiamo raggiunto circa dell’importante struttura, Centro 1.700.000 euro.

Per la struttura di Camerino abbiamo avuto donazioni che hanno consentito di installare una nuova tac, un tavolo radiologico telecomandato digitale di ultima generazione, sono stati cambiati quasi tutti gli ecografi, abbiamo ricevuto quattro ventilatori polmonari ed altrettanti letti nuovi di rianimazione. C’è stata una solidarietà incredibile che ci ha permesso di rinnovare più velocemente attrezzature e la tecnologia sugli ospedali. Donazioni importanti sono giunte anche al nosocomio di Civitanova Marche e di Macerata dove sono stati piazzati 30 nuovi letti per le malattie infettive, un apparecchio radiografico portatile ed ecografi palmari. Tanti sono stati anche i dispositivi di protezione donati come mascherine, camici, guanti, prodotti per disinfettare, calzari, tute monouso. Sono molto soddisfatto per le moltissime donazioni ricevute: chi dona significa che condivide gli sforzi e le azioni che abbiamo messo in campo per contenere l’emergenza coronavirus». Come è stata questa sua esperienza vissuta in questi ultimi due mesi caratterizzati dall’emergenza covid-19? «Per certi aspetti mi ha fatto riscoprire l’importanza di una sanità come quella italiana e quella marchigiana. I problemi sono stati affrontati meglio in Italia che in altri paesi all’avanguardia nel mondo. Un’immagine che non dimenticherò mai è quella del trasporto dei morti per coronavirus in un isolotto, a Manatthan, sotterrati poi senza un nome. La nostra sanità con tutte le criticità che ha non ha mai fatto cose del genere e mai lo farà. Ciò ci deve far capire di quanto dobbiamo tenere alla nostra sanità e di quanta solidarietà c’è per migliorare il nostro sistema sanitario».

provincia di Macerata serve ancora oppure no? «E’ da realizzare urgentemente. C’è la necessità di costruirlo anche perché l’ospedale di Macerata ha, comunque, tanti anni sulle spalle e per quanto uno possa riammodernarlo e riorganizzarlo non sarà mai una struttura efficiente dove poter garantire certe qualità oggi richieste nella sanità. Una struttura nuova, inoltre, attira medici perché garantisce sicurezza. Noi abbiamo la necessità di attrarre professionisti nelle nostre strutture sanitarie».

A che punto è l’iter per l’avvio dei lavori di ricostruzione post sisma dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Tolentino? «L’iter sta andando velocemente rispettando le tempistiche illustrate lo scorso dicembre nel corso di un incontro per presentare il progetto alla cittadinanza di Tolentino. A breve sarà approvato il progetto esecutivo in base al quale poi si andrà a predisporre il bando di gara per trovare l’impresa edile che dovrà realizzare i lavori. Quindi stiamo rispettando i temi previsti a suo tempo. L’ospedale nuovo di primo Stiamo rispettando la tabella di livello dell’Area vasta 3 della marcia che avevamo indicato».

Umberto Re e Delia Forconi festeggiano le nozze di diamante.

Umberto e Delia. Due giovani poveri ma belli. Nella chiesa dei Cappuccini di Tolentino il 25 aprile del 1960 avete coronato il vostro sogno d’amore. Oggi quella unione brilla come un diamante: la pietra più bella e preziosa associata a chi arriva ad un traguardo di vita e di cuore come il vostro. In 60 anni di matrimoni avete condiviso e costruito molto, sempre con fede, coraggio, amore, pazienza e rispetto reciproco. Grazie per l’esempio che ci avete mostrato. Siete ancora bellissimi e noi vi amiamo tanto.

Vostra figlia Patrizia e vostra nipote Giulia


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DIOGENE Verso Sera dott.Franco Belluigi

Il 21 febbraio, data a me vicina perché coincide con il giorno della mia nascita, e che festeggio sempre meno con il passare degli anni, si è rivelata una data tragica. A Codogno è iniziata l’odissea della infezione da coronavirus, quel coronavirus che oggi è diffuso in tutto il mondo creando una serie di eventi tragici, quel virus che già aveva colpito con tutta la sua virulenza la Cina. Un evento triste che ci sta togliendo la libertà, le certezze, le abitudini, lo stile di vita creando in noi ansia, paura e tanti altri sentimenti negativi. Io, che ormai sono vecchio, ricordo gli anni della seconda guerra mondiale e, per quanto fossi un bambino, sentivo tutti i disagi che lo stato di guerra procurava ogni giorno, dai bombardamenti che venivano annunciati con il sibilo di una sirena, alle privazioni della libertà, alle restrizioni alimentari, alla rinuncia forzata di tanti altri privilegi di cui godevamo. Ho vissuto in questi anni tanti eventi, più o meno gravi, che hanno caratterizzato la vita del nostro paese, personali e non, ma quasi tutti determinati dalla volontà degli uomini Oggi l’aggressione del Covid 19 rappresenta una guerra difficile da combattere per mancanza in parte di quelle armi che sarebbero necessarie per contrastare questa infezione che non rispetta nulla e nessuno e che aggredisce in modo particolare le persone anziane già affette anche da altri mali con una aggressività

che spesso non lascia scampo. Non scendo nei particolari di questa infezione da Covid 19 perché anche il meno attento di noi è stato subissato dalle notizie dei vari programmi televisivi che spesso hanno indugiato anche su tragici particolari. Siamo stati ridotti per combattere questo virus ad abbandonare le nostre abitudini richiudendoci tutti in casa. L’isolamento e il relativo distanziamento sociale rappresentano l’arma migliore per far si che l’infezione non si diffonda e nel tempo si esaurisca. Questo ritiro forzato ha riportato alla mia mente Diogene che alla ricerca della felicità era convinto di dovere rinunciare spontaneamente ad ogni bisogno materiale riducendosi a vivere in una botte lontano da tutti in completa solitudine e senza il minimo rispetto per il suo corpo. Non si lavava più, viveva in un ambiente sporco lontano da ogni regola civile. Per noi è successo l’esatto contrario. Ognuno di noi, rispondendo alla necessità di un isolamento si è ritirato in casa per combattere, per sfuggire quel piccolo invisibile mostro che si chiama Covid 19. Diogene cercava la libertà uscendo dalle regole, oggi noi cerchiamo la libertà di difenderci estraniandoci dalla società, da tutto ciò che esprimeva la nostra normale conduzione di vita anche per tutelare la nostra salute. Diogene ha scelto liberamente il suo nuovo stato noi non possiamo fare diversamente. Ne va della nostra salute, della nostra vita e di chi ci sta vicino. Noi anziani non usciremo dalle regole del vivere civile, impareremo a stare in casa inventandoci qualche passatempo, recuperando quei valori di una buona capacità di relazionarci con gli altri componenti della famiglia. Relazione che spesso subisce un danno per il tenore

di vita che conduciamo. Sempre di fretta, sempre alla ricerca di nuove esperienze, trascurando spesso quelli che ci sono vicini. Non possiamo negare che questa lontananza anche dalle persone care, ci procura sofferenza, tristezza. Quanti abbracci mancati, quante strette di mano evitate quante parole taciute, quanti sguardi che finiscono nel vuoto, quante occasioni mancate, quante ansie, quanta paura. Questo è un tempo sospeso ma noi non dovremo sprecarlo perché ci aiuterà a rivedere il nostro stile di vita, a rivisitare quanto di buono c’è nel mondo, ad apprezzare tutte quelle piccole cose che non riuscivamo più a vedere. E’ vero c’è un vuoto all’interno del quale siamo alla ricerca di una luce di speranza, quella speranza che spesso trova ristoro nella fede, quella speranza di cui abbiamo tanto bisogno noi anziani. Non ricordo chi ha detto che la vecchiaia è “ quel benedetto e beato tempo dove io speravo e sognavo la felicita e sperando e sognando la godevo”. Oggi e ormai da tempo viviamo nell’incertezza, nell’ansia che questo benedetto virus, si fa per dire, possa aggredirci determinando uno stato patologico a volte senza ritorno. La necessità forzata di stare in casa tutto il giorno spesso ci porta a riflettere sulla nostra vita e sul susseguirsi degli eventi che hanno caratterizzato il nostro mondo e di getto ci viene in mente presuntuosamente di dare una risposta a quello che è successo. E’ la natura che si è ribellata stanca dello scempio che ne abbiamo fatto mancandole spesso di rispetto, ognuno per la sua parte?

O magari è il Buon Dio che ci vuole richiamare al recupero di buoni sentimenti per rispondere a questa società dominata da troppi valori materiali? Nell’uno e nell’altro caso è forse un tentativo di riflessione per migliorare il genere umano che è sempre più vittima dei suoi valori negativi, che spesso non sa più scegliere fra il bene ed il male. La mia non è una lacrima di moralismo spicciolo, ma è la ricerca di una risposta che possa giustificare quello che sta succedendo. Quello che dico timidamente potrebbe far trasalire quanti leggono questi miei pensieri considerando il mio ruolo scientifico, come medico, che dovrebbe trovare spiegazioni solo su dati tecnici. Non so voi, ma io in questo momento tragico faccio appello a tutto ciò che può spiegarci in qualche modo quello che sta succedendo e che ci ha portato a cambiare le nostre abitudini. Siamo passati da una totale libertà ad uno stato di giusta “reclusione” per sfuggire alla aggressione di questo coronavirus che non ha colore politico, ne ‘di razza, ne’ di censo, ma che “democraticamente” non porta rispetto a nessuno. Il prezzo per combatterlo e la rinuncia alla nostra libertà, e la rinuncia alle nostre frequentazioni, alle nostre strette di mano, ai nostri abbracci cosi importanti nella relazione. Ogni persona è ridotta ad un potenziale “nemico”. Anche gli affetti più intimi, come vecchio faccio riferimento al mio ruolo di nonno, ci sono negati creando una solitudine a volte difficile da superare. Quante favole non raccontate! Non ci rimane che fare riferimento all’ottimismo della ragione e del cuore. Non ci rimane che sperare!

NELLE EMERGENZE SIAMO SEMPRE IN PRIMA LINEA Nel corso di questi mesi in cui siamo rimasti tutti a casa, per contenere il contagio da COVID 19, qualcuno ha continuato a svolgere, con massimo impegno ed attenzione, le attività essenziali per le nostre comunità. Insieme a medici, infermieri, a tutto il personale sanitario, alle forze dell’ordine, alla protezione civile, ai vigili del fuoco, ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali, e proprio tra questi, dobbiamo riconoscere il merito degli operatori del Cosmari che con la loro ininterrotta attività hanno dato un fondamentale apporto nella quotidiana raccolta dei rifiuti di tutta la provincia di Macerata. Infatti, le attività svolte dall’Azienda, non solo hanno continuato ad assicurare l’igiene urbana e la raccolta “porta a porta” , ma sono state incrementate a favore di frequenti sanificazioni stradali e dalla raccolta separata e a domicilio dei soggetti risultati positivi alla patologia covid o in quarantena obbligatoria, con particolare osservanza dei protocolli nazionali e regionali. Moltissimi gli interventi attivati dall’Azienda a supporto di un’azione istituzionale d’urto alla pandemia. Per questo sono state formate due nuove squadre e raddoppiati i passaggi con le spazzatrici attrezzate per l’erogazione di acqua addizionata a prodotto sanificante, per il lavaggio delle strade e di tutte le pertinenze stradali. Sono state ulteriormente potenziate le attività di lavaggio con idropulitrici delle piazze e dei punti di maggior transito pedonale, ed intensificati i lavaggi e la sanificazione dei cassonetti stradali dell’umido, del vetro e di quelli riservati a pannolini e pannoloni. Si ringrazia il Sindaco Giuseppe Pezzanesi che pubblicamente ha rivolto a tutto il personale del Cosmari, alla Direzione, al Presidente ed al CdA, parole di sincera stima e gratitudine. Sentire la vicinanza della Città ha significato veramente molto! Il nuovo servizio è stato calibrato in maniera tale da assicurare la massima tutela al personale dipendente e alla privacy dei cittadini interessati dal contagio, apportando quotidianamente, e su indicazione dell’ente, quegli

aggiustamenti che si rendevano necessari all’interno di un programma attenzionato e di grande rigore. In generale, tutti gli interventi sono stati attuati dall’Azienda sulla base di una puntuale programmazione disposta dalla Direzione generale, che ha collaborato al meglio con il Comune di Tolentino e con i 55 Comuni della nostra Provincia, oltre a Loreto, per ottimizzare un servizio rivelatosi sempre più essenziale alle nostre popolazioni. L’Azienda rende noto che, nel rispetto delle Ordinanza del PRM Ceriscioli, a tutela della salute pubblica, tutti i rifiuti provenineti da utenze di malati COVID, di positivi o in quarantena obbligatoria, hanno seguito un percorso dedicato, senza essere trattati presso gli impianti aziendali ma conferiti direttamente al termovalorizzatore di Rimini. Ancora una volta il territorio ha potuto contare su una struttura, quella di Cosmari, già organizzata e di livello, che si è dimostrata fondamentale in tutte le recenti calamità e che ha saputo affrontare con grande professionalità ed efficienza, oltre che con spirito di assistenza morale, una nuova e repentina richiesta, supportando al meglio l’attività emergenziale degli enti locali. L’Azienda ringrazia tutti quei cittadini che hanno dato segni di apprezzamento per il lavoro svolto al proprio fianco da una realtà imprenditoriale che sente come propri, non solo gli obiettivi legati al territorio e all’ambiente, ma al rispetto del cittadino e della persona.


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ADDIO A IVANO LANCIONI Addio all’imprenditore Ivano Lancioni. Il tolentinate aveva 62 anni. Da tempo combatteva contro una malattia che non è riuscito a sconfiggere. La notizia della morte ha sconvolto tutti. L’uomo era molto conosciuto non solo a Tolentino, ma anche in tutto il maceratese e non solo. Era ben voluto da tutti. Era il titolare della Elle Imballaggi, una parte del Lancioni Group che il tolentinate aveva costruito con sacrifico nel corso degli anni. Un uomo forte che aveva saputo rischiare per crescere con la sua azienda e per creare occupazione. Il sessantaduenne aveva assunto per diversi anni la presidenza della Confcommercio di Tolentino e si era impegnato organizzando diverse iniziative con i commercianti a favore della città. Per diversi anni era stato così il punto di riferimento di artigiani e piccoli imprenditori all’interno delle associazioni di categoria. Aveva poi una grande passione per i cavalli e lo sci. Amava la vita, era sempre disponibile ad ascoltare con grande ottimismo.

ADDIO A DIVA DELLA CECA Cara Nonna, potrei stare ore ed ore a raccontare e descrivere ogni singolo momento passato insieme in 32 anni della mia vita. Si perché è proprio così, 32 anni sempre insieme, abitando nella stessa casa e passando tanto ma tanto di quel tempo nel negozio di famiglia che proprio TE, inizialmente da sola e poi con l’aiuto di MAMMA, hai creato e portato avanti, con le tue mani. Ricordo ancora quando da piccola venivo lì e per passare il tempo mi facevi giocare a fare la commessa o ad incartare e scartare scatole vuote come fossero dei regali venduti. Sei stata un esempio di vita in tutti i sensi, mi hai insegnato tanto e per questo te ne sarà sempre grata. Ho cercato in tutti i modi e spero di essere stata all’altezza, durante la tua malattia, di ricambiare almeno un briciolo di quanto tu abbia dato a me e ad alla nostra famiglia, come MOGLIE, MAMMA e NONNA. Il bene che ti ho voluto e ti vorrò per sempre non è descrivibile a parole, e credo che in tanti possano dire la stessa cosa, me lo ha confermato quando te ne sei andata, tutto l’affetto e la vicinanza, che i cittadini di Tolentino e non, ci hanno dimostrato. Non pensavo sinceramente che ricevere così tanti messaggi e telefonate, da chi non poteva fare altro, ci riempisse così tanto il cuore di gioia. E’ con queste parole che voglio darti un ultimo saluto e chiederti di vegliare sempre su di NOI. Un bacione grande, la tua Sofia.

ADDIO A MASSIMO DE NARDO CI SALVA, QUALCHE VOLTA, LA MERAVIGLIA. CI SALVA, QUALCHE VOLTA, UN SOGNO. Carissimo Massimo, hai scritto tu questa splendida frase. E d’improvviso ti sei addormentato in un sogno meraviglioso. Un sogno che mai avevi smesso di costruire, credendo con dolce fermezza che un mondo diverso - più nobile, più giusto, più generoso - è davvero possibile. In questi sedici anni condividere il tuo slancio intellettuale, il tuo entusiasmo creativo, la tua libertà di pensiero e la tua passione civile è stato per me uno straordinario privilegio. Con te in tutto c’è stata bellezza e pienezza di senso. Grazie, e ancora grazie. Chiara La nostra amicizia risale a quando sei arrivato a Tolentino. In radio abbiamo tantissimi ricordi di te, della tua voce meravigliosa, che ci prestavi sempre per leggere poesie d’amore o racconti. Ciao Massimo, ti ricorderemo sempre. Multiradio - Oriana Forconi

CIAO A BELLEDE STORTONI Addio a Bellede Stortoni in Piermattei. La donna aveva 81 anni e da qualche anno combatteva contro una malattia che non è riuscita a sconfiggere. Bellede Stortoni era molto attiva nel volontariato. Era coordinatrice provinciale delle benemerite e prima della malattia andava nelle scuole di Tolentino per aiutare nel servizio mensa. Faceva parte dell’associazione Aido di Tolentino presieduta dalla figlia Loredana Piermattei. Per festeggiare i suoi 80 anni era stata organizzata una bellissima festa.


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