Ski-alper 88

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come nel periodo pre-gara, anche in corsa l’elemento energetico principale da considerare è rappresentato dai carboidrati. Durante la gara, inoltre, il cibo deve avere alcuni requisiti che nascono dal seguente principio: dal momento in cui l’atleta ha in mano l’alimento, al momento in cui quest’ultimo inizia a essere assimilato, deve passare pochissimo tempo. Quindi deve essere: di facile gestione (l’atleta, per evitare di scomporsi e di deconcentrarsi, deve prendere il cibo e portarlo alla bocca nel più breve tempo possibile); facilmente masticabile (la cavità orale, nel pieno sforzo fisico, ha bisogno di essere libera per una respirazione ottimale); di facile digeribilità e di rapida assimilazione (due requisiti che, se mancano, penalizzano fortemente la resa atletica). Infine, ovviamente, il cibo deve essere energetico! È difficile trovare alimenti che soddisfino in pieno tutte le richieste sopra riportate, considerando anche che il grado di digeribilità è soggettivo, per cui lo stesso cibo può risultare per alcuni facilmente digeribile e per altri no. Cibi potenzialmente validi sono rappresentati da frutta secca, banane, latte condensato, piccoli panini, che devono essere assunti, per quanto possibile, a intervalli regolari e in funzione delle necessità dell’atleta e del suo grado di preparazione. Un approccio più sistematico alla gestione delle energie in corsa lo si può invece ottenere con l’uso di integratori specifici che offrono maggiori garanzie in termini di praticità di utilizzo e di resa energetica. «qualcosa di energetico che nel caso di bisogno poPersonalmente consiglio, sulla base della mia espeassumere in gara. Come per l’articolo pubblicato sul tesse venirmi in aiuto». Un caso alquanto anomarienza sia come atleta che come nutrizionista, quelli numero 87 di Ski-alper, abbiamo chiesto alcuni lo ci viene invece offerto dall’americana Stevie in forma di gel, per una serie di vantaggi quali il consigli pratici a Paolo Conti, biologo nutrizionista, Kremer che la scorsa estate ha vinto la Jungfrau packaging (tascabile, resistente ma deformabile), l’ediplomato in naturopatia e collaboratore del progetto Agisko Natural Sport Nutrition. «Dal punto di levata trasportabilità e la praticità di consumo. ParMarathon di 42 chilometri, con il tempo di 3h 22’ ticolarmente valido, a mio parere, è l’Agisko Gel vista nutrizionale, gli elementi fondamentali per 42’’, laureandosi campionessa del mondo di corsa (Bioearth), la cui consistenza e composizione, tra una resa di gara ottimale sono tre: equilibrio glicein montagna su lunga distanza e sfiorando per mico, equilibrio salino e giusta idratazione. Così l’altro, non si alterano alle basse temperature. Un poco più di un minuto il record della corsa. Stevie, atleta allenato ne deve assumere una busta ogni circome è ormai sua abitudine in gara, non si è alimentata e non ha utilizzato i punti di ristoro preca 45’-60’ di gara. La dose va aumentata se il grado senti sul percorso neanche per bere. Non aveva di allenamento non è ottimale. Infine, molto importante è la corretta idratazione per mantenere liun’assistenza personalizzata e si è quindi costruita velli ottimali di acqua e di sali minerali (è ormai il titolo mondiale in completa autonomia. Silvia noto che un deficit di sali minerali è in stretta relaSerafini, classe 1989, durante l’Endurance Challenge di San Francisco di 80 chilometri, dove è LO SAPEVATE CHE... zione con il crampo muscolare). In questo caso è • il freddo può incrementare l’utilizzo dei carboidrati, arrivata quinta con il tempo di 7h 11’ 58’’, a consigliata l’assunzione di un integratore idroa opera di modificazioni endocrino-metaboliche salino specifico. Recenti studi dimostrano differenza del solito non ha avuto un’assistenza personale in gara. Riguardo al suo • è il glicogeno muscolare che non deve calare per avere che il comportamento spontaneo non riesce una buona tenuta nelle fasi finali della gara regime di integrazione ha detto: «A San a garantire una condizione di idratazione • la risposta insulinica all’ingestione di carboidrati durante Francisco ho mangiato solo barrette che ideale, deve quindi esserci attenzione verso l’attività fisica è bassa e quindi parlare di indice glicemico alto mi ero portata io nel marsupio e ho bevula cura dell’idratazione e per questo motito uno o due bicchieri di sali a ogni ristoo basso perde di significato vo si consiglia, in generale, di bere il più ro, ristori che erano abbastanza frequen• una diminuzione del 5% di acqua nell’organismo è causa possibile, compatibilmente con lo svolgersi ti, circa ogni cinque miglia». di crampi. Una riduzione superiore al 7% può causare della gara. Quindi, se nel giorno che preceallucinazioni e morte de la gara l’uso di integratori specifici può • l’Agisko Drink (Bioearth), bevuto in corsa, è in grado essere una scelta, durante la competizione Cosa mangiare di coprire tutte le richieste idrosaline dell’atleta diventa quasi una necessità. In effetti la loro Analizzate le regole di base e fatto tesoro delle • è il sodio lo ione che si perde in maggior praticità e il loro apporto energetico è tale da esperienze di alcuni atleti, proviamo adesso a quantità durante la sudorazione renderli preferibili al normale cibo». capire quale sia la tipologia ottimale di alimenti da


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