MTA - Rassegna Stampa 2011

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Così tutto è in ordine Il reparto stampaggio di MTA comprende 59 presse la cui potenza di stampaggio è compresa tra le 50 e le 400 tonnellate. Nel range di materie plastiche lavorate rientrano commodity, polimeri di massa, tecnopolimeri. Significativi i rifornimenti di polipropilene, poliammidi e poliestere, nonché di rinforzati in fibra di vetro o carica minerale e variamente additivati. I materiali vengono convogliati alle macchine da un impianto di distribuzione articolato in 33 tramogge che effettuano lo smistamento verso gli impianti che li lavoreranno. L’intera area risulta suddivisa nei settori A, B e C: in ognuno di questi sono allestite 20 postazioni per il rifornimento delle presse stesse.

Con quale cadenza temporale avviene la rotazione degli stampi? I cambi di stampo mensili sono stimabili in 150. In media, cinque al giorno, se si considera che la lavorazione è ripartita in tre turni, sette giorni su sette. Un addetto in reparto segnala agli operatori a bordo macchina i cambi o le eventuali altre manovre da effettuare in giornata. Uno stampo può essere sostituito anche in coincidenza del cambio versione di un prodotto. Anche il rinnovo del parco macchine prescinde da criteri temporali? Sì, perchè di una pressa valutiamo affidabilità

Referenze prestigiose Gli attuali settori di riferimento per MTA sono auto, moto, veicoli commerciali, mezzi agricoli e movimento terra, oltre il mondo del racing. Il parco clienti annovera i più famosi marchi in ciascun campo. Sul versante dell’elettronica, accanto alle centraline destinate a numerose applicazioni automotive, l’azienda è oggi attiva

nel campo dei quadri di bordo per auto, moto e mezzi agricoli. Quanto all’elettromeccanica, le principali realizzazioni sono fusibili e scatole che li contengono, connettori e terminali di potenza, morsetti batteria, terminali occhiello, tappi radiatore e sensori di livello. La divisione MTA corse sviluppa sistemi completi per vetture da competizione.

e capacità di garantire determinati parametri produttivi e qualitativi. Se i tecnici preposti al controllo di qualità individuano carenze riguardo a questi aspetti, la macchina viene sostituita con un’altra in grado di soddisfare i requisiti del gruppo di lavoro cui è destinata. Rientrano in quest’ottica le presse elettriche già inserite nel reparto? Per ora sono solo due macchine, ma confermano la volontà dell’azienda di essere sempre all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, e costituiscono un investimento molto importante, in considerazione del fatto che il loro costo è superiore a quello delle presse a iniezione ad azionamento idraulico. Immagino contiate di compensare in vantaggi effettivi il maggiore esborso richiesto? Per tutti quei particolari in plastica le cui dimensioni prevedono un tempo ciclo molto

breve, la cui velocità operativa si esprime nell’ordine dei secondi, le presse elettriche garantiscono un risparmio che, stimabile entro i due secondi, rappresenta un target importante nelle fasi di apertura e di estrazione dei pezzi dallo stampo: operazione, quest’ultima, che può essere effettuata simultaneamente all’apertura con grande sincronizzazione dei movimenti. Ma dei vantaggi sono individuabili anche nelle fasi di iniezione, carica e dosaggio del materiale, nel consumo di energia elettrica dimezzato rispetto a quello di una macchina idraulica, nel mancato smaltimento d’olio e nel funzionamento silenzioso. Questi plus non devono tuttavia porre in secondo piano il miglioramento dei punti scarto e della qualità del prodotto. La produzione comprende anche delle referenze standard? Abbracciamo globalmente il campo automo-

Plastix novembre 2011

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