I Grandi Vuoti degli Scali Ferroviari Milanesi: da Infrastruttura Urbana a Infrastruttura Verde

I Grandi Vuoti degli Scali Ferroviari Milanesi: da Infrastruttura Urbana a Infrastruttura Verde Politecnico di Milano Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Laurea Triennale in Progettazione dell’Architettura Giuseppe MERCURI Relatore: Professore Roy Emiliano Nash Correlatore: Professoressa Debora Magri

POLITECNICO DI MILANO Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura

Tesi di Laurea Triennale

I GRANDI VUOTI DEGLI SCALI FEROVIARI MILANESI: DA INFRASTRUTTURA URBANA A INFRASTRUTTURA VERDE Relatore: Prof. Roy Emiliano Nash Correlatore: Prof. Debora Magri Tesi di Laurea di: Giuseppe Mercuri - Matricola: 947449 Anno Accademico 2021-2022

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Indice Abstract ................................................................................................................. 4 0.

Per una città resiliente che si rigenera secondo una prospettiva sostenibile.............8

1.

Gli scali ferroviari: dal “limite” ai grandi “vuoti urbani” come occasioni di ripensamento della forma urbana....................................................................................... 12 1.1 La costruzione della cintura ferroviaria nella Milano ottocentesca................. 15 1.2 Lo sviluppo della città oltre la ferrovia.......................................................... 23 1.3 La dismissione degli scali ferroviari.............................................................. 31 1.4 L’opportunità suggerita dai terrain vague tra progetto e realtà..................... 37 1.5 Milano 2030: scenari futuri............................................................................ 49

2.

L’esempio europeo: gli scali ferroviari nella rigenerazione della città contempora- -nea........................................................................................................................ 82 2.1 Il nodo denso............................................................................................... 85

2.1.1 King’s Cross a Londra........................................................................ 86

2.1.2 Central Pasila a Helsinki..................................................................... 90 2.2 Il tema del parco.......................................................................................... 95

2.2.1 Sagrera a Barcellona.......................................................................... 96

2.2.2 Clichy Batignolles a Parigi................................................................. 100 3.

Milano Verde. Strategie di rigenerazione “green” per la città del domani............... 104 3.1 Contesto. Il sistema delle aree degli scali milanesi....................................... 107 3.2 Proposte. Linee guida, strategie e visioni per una città che si rigenera......... 125 3.3 Principi di rigenerazione e dispositivi architettonici e urbani........................ 191

4.

PRY22_Un parco lineare per lo scalo di Porta Romana ............................................ 194 Bibliografia e sitografia.......................................................................................... 210 Indice delle figure................................................................................................... 212 Indice delle tavole.................................................................................................. 219 3

Abstract

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Il lavoro di tesi si presenta come una ricerca che prende avvio dal Laboratorio di Progettazione Architettonica 2, in cui ho avuto occasione di affrontare il tema della rigenerazione urbana attraverso lo sviluppo di un progetto che, alle diverse scale, da quella urbana a quella architettonica, ha interessato l’area dello scalo di Porta Romana a Milano. Oggetto della ricerca è quindi il progetto di trasformazione degli scali ferroviari milanesi come occasione di rigenerazione e di ripensamento della forma urbana. A fronte della emergenza ambientale e nell’era post Covid, i Grandi Vuoti degli scali rappresentano un potenziale di rigenerazione di grande valore, capace di innescare un cambiamento importante non solo dal punto di vista fisico dei luoghi ma nei modi di vivere e pensare lo spazio urbano e abitativo in una prospettiva sostenibile. Il lavoro è articolato in quattro capitoli. Nel primo capitolo si ripercorrono i momenti soglia che hanno segnato importanti trasformazioni nelle aree degli scali, dalla loro costruzione alla dismissione fino agli scenari futuri proposti dal nuovo PGT per la Milano 2030, evidenziando il ruolo strategico e fortemente urbano delle aree in oggetto in relazione allo sviluppo dell’intera città. Nel secondo capitolo, attraverso lo studio di best cases europei, si cerca di comprendere quale sia il ruolo strategico degli scali nella città contemporanea e come si possa, alla luce dei cambiamenti economici, sociali e politici repentini, pianificarne e controllarne le trasformazioni che per la grandezza di tali area, richiedono

i tempi della lunga durata. Nel terzo capitolo si studiano le proposte avanzate nei concorsi di progettazione che, negli ultimi anni, a partire dalle linee guida e indicazioni del PGT, hanno visto gli scali milanesi protagonisti di un interessante dibattito sul futuro della città contemporanea. Lo studio dei best cases europei e delle proposte dei concorsi milanesi ha mirato a identificare alcune linee strategiche e a riconoscere alcuni dei dispositivi architettonici e urbani che si rivelano particolarmente efficaci nella rigenerazione delle aree degli scali in relazione alle nuove istanze.

Infine, chiude l’ultimo capitolo, la presentazione e rilettura, alla luce degli studi fatti, del progetto elaborato durante il laboratorio di Progettazione Architettonica 2, da cui è partita la ricerca. Alla luce dello studio fatto emerge come nel progetto contemporaneo di rigenerazione di aree strategiche della città, il verde assuma una fondamentale importanza non solo come materiale di progetto interscalare ma come principio di trasformazione capace di costruire una infrastruttura di paesaggio secondo criteri ecologici e sostenibili anche a fronte di emergenze e cambiamenti socio - politici - economici.

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Introduzione 7

0.

Per una città resiliente che si rigenera secondo una prospettiva sostenibile

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L’immagine del verde nelle città contemporanee spesso corrisponde a spazi ritagliati dal costruito, ciò suggerisce l’intenzione di mostrare la situazione urbana milanese nella storia e nell’attualità dei fatti. Deriva la critica riguardo la mancata osservanza rispetto ai temi attuali di sostenibilità ed ecologia sottintesi alla progettazione della città.

Resta il fatto che il campo di riflessione dell’urbanistica dei prossimi anni sembra finalmente incentrato sulla risoluzione dei “grandi vuoti” rappresentati dagli scali ferroviari come opportunità di rigenerazione della città, infatti, tali aree, parzialmente o totalmente dismesse, dispongono di un’infrastruttura di mobilità pubblica funzionante da poter sfruttare in un’ottica di città policentrica e veloce. Il percorso formativo accademico vissuto sino ad ora mi ha portato ad una sensibilizzazione verso il tema dello spazio aperto, da affrontare attraverso una progettazione consapevole ed accurata. Tali aree vanno considerate, dunque, non come superfici risultanti dai “pieni” del costruito ma come una vera e propria occasione di progettazione attraverso il verde. La pandemia da Covid-19 e i lockdown seguiti han fatto emergere in ognuno di noi il desiderio, prima inconsapevole e scontato, di voler stare all’aria aperta per il mantenimento del proprio benessere psico-fisico, ha risvegliato la coscienza dell’individuo d’esser un “animale sociale” che non può rinunciare alla libertà.

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Il tema del parco verde all’interno della città costituisce il fulcro di una rigenerazione utile per Milano e gli scali ferroviari rappresentano una enorme opportunità da non perdere in un momento storico delicato come l’attuale.

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1.

Gli scali ferroviari: dal “limite” ai grandi “vuoti urbani” come occasioni di ripensamento della forma urbana

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Questo capitolo si occupa di analizzare, attraverso un approccio comparativo, lo sviluppo espansionistico della città di Milano e di come le variazioni funzionali e morfologiche applicate dai diversi Piani Regolatori storici hanno influito sulle modificazioni avvenute all’elemento ferroviario.

La timeline mette a sistema alcuni momenti storici “anni soglia” individuati nel Piano Beruto e nelle principali trasformazioni a cui la cintura ferroviaria è stata sottoposta: • 1860 primo tratto ferroviario a nord-est del nucleo urbano; • 1889 Piano Beruto; • 1914 consolidamento della cintura ferroviaria che circoscrive la città; • 1931 dismissione dello scalo merci Sempione e del tratto ovest della cinta; • 1994 dismissione dei sette scali ferroviari.

L’excursus storico affrontato, aiuta a comprendere le ragioni per cui la città ha assunto uno sviluppo radiale monocentrico inglobando nel costruito aree ampie di vuoto urbano come quelle degli scali merci, successivamente dismessi e lasciati progressivamente in uno stato parziale di abbandono a partire dalla fine del XX secolo sino ad oggi.

L’aspetto più importante di questo capitolo è chiarire le origini della maglia ferroviaria milanese come la vediamo oggi al fine di individuare le cause che portarono all’assetto morfotipologico attuale.

Fig. 1.1 Anno 1969, Piazzale stazione Genova, verso via Tortona Fonte: www.archiviofotograficolombardo.it 13

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1.1 La costruzione della cintura ferroviaria nella Milano ottocentesca

La ferrovia, a partire dall’Ottocento, si è diffusa rapidamente dall’Inghilterra verso il panorama urbano delle principali città del mondo sviluppato, dopo il 1830 le strade ferrate e le locomotive a vapore si insediarono a Milano ed il treno iniziò a caratterizzare e condizionare l’assetto territoriale e l’evoluzione urbana della città in via di sviluppo.

La ferrovia, infatti, fu un elemento importantissimo per lo sviluppo economico e l’espansione della città, essa fu il principale elemento per rafforzare il ruolo di centro primario di scambi con il resto d’Italia e il Nord Europa; benché fu un elemento di tale importanza, la ferrovia non è mai penetrata all’interno della cerchia delle mura spagnole, il primo progetto per una strada ferrata, Milano-Monza, si appoggiò alla prima stazione di Porta Nuova, vicino al Ponte delle Gabelle, fuori le mura nel comune dei Corpi Santi.

Il principale pensiero e scopo, riguardante la realizzazione d’infrastrutture ferrate a Milano, era quello di servire al commercio già dai primi interventi messi in atto, fin dal suo inizio, la strada ferrata costituì un importante fattore di sviluppo economico e commerciale. La costruzione della ferrovia Milano-Monza avvenne nel 1840 “a un solo corso di rotaie” ed entrata in servizio, contò in media, nei primi mesi di attività, 1.750 passeggeri giornalieri.

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Nacque successivamente la volontà di collegarsi alla città di Como, nel 1841 venne realizzato un breve tronco tra Camnago e Lentate e nel 1846 partì il prolungamento della linea Milano-Monza proprio verso la città lariana. Apparve evidente che la prima stazione della tratta Milano-Monza non sarebbe risultata sufficientemente adeguata e quindi si realizzò uno spazio più ampio per la nuova stazione di Porta Nuova alla quale si collegò, dal 1859, anche il nuovo tronco ferroviario Milano-Magenta della linea Milano-Torino [Fig. 1.2]. La costruzione di questa linea anticipò di pochi mesi lo scoppio della Seconda Guerra di Indipendenza. Nel 1846 venne inaugurato il tronco ferroviario Milano-Treviglio, facente parte della strada ferrata Ferdinandea Lombardo Veneta Milano-Venezia, come nel caso della linea per Monza, essa non entrò mai all’interno delle mura spagnole e la nuova stazione di Porta Tosa, alla quale si agganciò tale linea ferroviaria, si trovava ad est della città consolidata nel comune dei Corpi Santi. La nuova ferrovia, a differenza della linea per Monza, era a “doppio corso di rotaie” concedendo così maggiore opportunità di traffico. Dal 1846, anno di realizzazione del primo tronco della linea Milano-Venezia, passarono undici anni per il completamento dell’intero percorso.

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La stazione di Porta Tosa ebbe un ruolo di connettore tra la linea che si spingeva verso Venezia ed il primo tratto di collegamento tra le stazioni milanesi a nord est della città, nel 1861 inoltre, si agganciarono anche i treni della linea di Piacenza e di Pavia, la stazione di Porta Tosa divenne poi secondaria con la successiva realizzazione della prima Stazione Centrale, inaugurata nel 1864. Milano contava 169.100 abitanti all’interno della cerchia di mura e si assisteva ad una prima espansione verso nord senza prevedere l’insediamento di nuovi abitanti.

MAGENTA TORINO

TREVIGLIO MONZA

VENEZIA

PIACENZA PAVIA

Fig. 1.2 Anno 1860, primo tracciato ferroviario milanese per Magenta-Torino, Treviglio-Monza, Venezia, Piacenza-Pavia Rielaborazione personale 17

Dal 1861 al 1884, la città di Milano, con il consolidamento della rete ferroviaria assiste ad una prima crescita urbana della città. La lottizzazione selvaggia principalmente verso nord, avvenuta in quegli anni, sollevò la necessità di regolare la crescita urbana, nel 1884 dunque, la Giunta Comunale diede incarico a Cesare Beruto per la progettazione del Piano Regolatore d’ampliamento del Comune di Milano. L’anello di ampliamento della città era basato su una struttura radiocentrica direzionata tramite le radiali che dal centro si estendevano verso la ferrovia in corso di formazione circondante l’urbano.

Si iniziava a prefigurare una cintura che racchiudeva il piano Beruto [Fig. 1.3]: • sul lato occidentale c’erano le linee di Torino e Como, quest’ultima con l’abbandono della stazione di Porta Nuova, si collegava direttamente alla Centrale; • dal lato orientale c’erano le tratte di Venezia, Piacenza e Pavia; • ad ovest di Centrale, superato il raccordo con la linea di Como, era situata la stazione di Porta Garibaldi che fungeva da scalo per le merci; • a sud ovest, invece, si inseriva la linea di Vigevano sulla quale era sorta la stazione di Porta Genova.

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Con il continuo aumento degli scambi commerciali e la crescita del traffico ferroviario, la città di Milano ebbe necessità di un grande scalo di smistamento merci che trovò realizzazione in quello di Porta Sempione, la sua costruzione andò a rilento a causa del disaccordo degli enti cittadini interessati, i quali sostenevano che il nuovo scalo era troppo vicino al centro città e potesse ostacolare lo sviluppo urbanistico che continuava a crescere a macchia d’olio (tale scalo, infatti, scomparì poiché riassorbito completamente nel tessuto urbano). La linea per Vigevano fu collegata con i tracciati preesistenti, oltre che dal tratto dello scalo Sempione anche a sud con quello di Porta Romana aperto a seguito di esaminazioni della situazione ferroviaria milanese da parte della Commissione di Studio presieduta dall’assessore Tagliasacchi e insediatisi nel 1884. Fu così che nacque il primo assetto della circonvallazione ferroviaria milanese [Fig. 1.4]. Nel progetto era anche previsto il raddoppio per la linea per Vigevano nel tratto tra Porta Sempione e Porta Genova, oltre all’apertura del raccordo verso Rogoredo.

Fig. 1.3 Anno 1889, Piano Beruto Fonte: www.lombardiabeniculturali.it 19

MONZA COMO

MAGENTA TORINO

VENEZIA

VIGEVANO

PIACENZA PAVIA

Fig. 1.4 Anno 1889, consolidamento della prima cintura ferroviaria milanese in relazione al piano Beruto Rielaborazione personale 20

MONZA COMO

MAGENTA TORINO

VENEZIA

VIGEVANO

PIACENZA PAVIA

Fig. 1.5 Anno 1931, ampliamento della cinta ferroviaria e sviluppo a macchia d’olio della città Rielaborazione personale 21

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1.2 Lo sviluppo della città oltre la ferrovia

La nuova cinta ferroviaria non limitò l’espansione urbana milanese a “macchia d’olio” che continuò a crescere oltre ad essa; dunque, oggi l’elemento ferroviario condiziona la permeabilità di traffico e di interscambio tra città storica e periferia, risulta una cesura netta all’interno del tessuto urbano. Dopo la guerra, nel 1945, a seguito del blocco del Piano Regolatore del 1934, fu bandito un Concorso di idee per il nuovo Piano Regolatore in cui diversi progetti e su tutti il Piano AR proposero modelli di sviluppo alternativo, più in linea con il concetto di riduzione del consumo di suolo e di rottura rispetto al modello radiocentrico di espansione visto finora, era previsto il contenimento della popolazione residente a 850.000 abitanti, con il decentramento da Milano di un terzo dei posti di lavoro nell’industria, con uno sviluppo in quartieri dislocati all’esterno e raggiungibili da un ricco sistema di ferrovie e metropolitane. Tale Piano fu uno dei primi ad illustrare con chiarezza il tentativo di riportare il sistema infrastrutturale ferroviario al centro dello sviluppo della città, ribaltando l’approccio monocentrico praticato fino a quel momento. Il Piano AR, dunque, prevedeva di destinare il centro storico a funzioni residenziali e culturali, liberandolo da quelle commerciali, direzionali e finanziarie, ma il nuovo 23

Piano Regolatore non disciplinava tali trasformazioni, lasciando invece il centro città in balia delle pressioni speculative.

Il risultato di queste operazioni fu una densità edilizia che venne continuamente incrementata nel centro e nella fascia di espansione berutiana, progressivamente saturata senza curarsi di verde e servizi.

La vecchia Stazione Centrale nel 1932 fu totalmente demolita, con essa scomparve anche il lungo viadotto delle linee che arrivavano da est ad ovest oltre il ponte che scavalcava il corso Loreto, con l’entrata in servizio della nuova Centrale, l’assetto ferroviario milanese assunse una fisionomia non troppo diversa da quella attuale e gli scali ferroviari con il passare del tempo persero la loro funzioni di grandi aree adibite a scarico merci e divennero vuoti urbani in disuso. La variante generale del piano del 1976/1980, inoltre, spinse sulla costruzione, avviata nella seconda metà degli anni ’60, delle prime due linee metropolitane, che a sistema con la cinta ferroviaria esistente, modificarono sostanzialmente la rete dei trasporti milanese conferendole nuova efficienza. Per la prima volta non si assiste ad una incidente espansione del territorio urbanizzato milanese ma si va verso una risistemazione interna di infrastrutture e servizi; tuttavia, i grandi scali ferroviari rimasero in parte 24

o totalmente dismessi. Il riassetto ferroviario concluso negli anni ’30, mise in ordine molte cose ma privò la città di un collegamento ferroviario diretto tra le linee provenienti da sud-est e quelle dirette a nord-ovest, dunque, nel 1984 si progettò il Passante ferroviario, passaggio sotterraneo di collegamento nord-sud, completato nel 2007 con sbocco nella stazione di Rogoredo. Questo fu l’ultimo grande intervento avvenuto sul piano dell’accessibilità ferroviaria, tuttavia, i problemi dovuti alla cinta ferroviaria milanese non risultano ancora risolti.

MONZA COMO

MAGENTA TORINO

VENEZIA

VIGEVANO

PIACENZA PAVIA

Fig. 1.6 Anno 2022, tracciato ferroviario attuale Rielaborazione personale 25

Con il Piano Beruto la città assisteva ad una prima espansione del tessuto urbano consolidato oltre alla cerchia delle mura spagnole con una superficie di 18,25 kmq per una popolazione di 526.000 abitanti insediabili in 25 anni. Si prevedeva dunque, solo per l’intervento berutiano una densità abitativa di 28.822 ab/kmq, dal 1891 al 1911 si verificò di fatto un forte aumento della popolazione che raggiunse 600.000 abitanti e 220.000 nuovi vani tra il 1881 e il 1911 con l’insediamento delle principali industrie all’interno del territorio urbanizzato, tuttavia vi era uno squilibrio di densità abitativa dalla Milano del 1871 a quella post berutiana, infatti la densità abitativa diminuì, dal 1871 al 1911, di 12.500 ab/kmq, risultando pari a 8.015 ab/kmq questo denota il fallimento delle previsioni del Piano Beruto, la città di Milano nella relazione tra abitanti e superficie territoriale non risulta essere equilibrata come altre città europee o come nel suo passato. Con il riordino e l’ampliamento della cinta ferroviaria si diede agio all’espansione della città a macchia d’olio, radiale e monocentrica, ciò portò ad una visione della città lontana da quella a cui si ambisce oggi, densa e policentrica. La cinta ferroviaria, con il suo impianto concentrico attorno alla città consolidata, rappresentava un ostacolo alle comunicazioni e non costituiva un elemento di relazione efficace che mediasse tra spazio urbano e rurale. Il Piano Beruto, tuttavia, era predisposto, ancora dentro il confine ferroviario e si concretizzava secondo un modello radiocentrico che proiettava verso 26

l’esterno le radiali che lo caratterizzavano, era previsto uno sviluppo equipotenziale, uguale in tutte le direzioni della città, Beruto utilizzava una metafora organica per descrivere ciò: “la pianta della nostra città presenta molta somiglianza con la sezione di un albero, vi si notano assai bene i prolungamenti e gli strati concentrici. Non si è fatto quindi che darle la voluta maggiore estensione”; il Piano di Beruto metteva quindi a sistema spazi pubblici aperti e aree residenziali dalla forma urbana precisa; tuttavia, risultò una prima espansione non totalmente funzionale dal punto di vista demografico della città. La cinta ferroviaria avrebbe potuto garantire un bordo urbano efficace che mediasse, attraverso insediamenti di nuove funzioni, spazi aperti e aree verdi, nella relazione tra margine urbano e rurale, di fatto però, l’espansione di Milano continuò senza curarsi di politiche di riduzione del consumo di suolo con conseguente incremento dello sprawl urbano. Gli interventi di espansione della città causarono negli anni uno squilibrio tra dinamica demografica e dinamica del consumo di suolo, ciò è evidente, ad esempio, se si mette a confronto il caso di Milano con quello di Parigi, dove agli inizi del XX secolo la densità demografica risultava circa di 30.000 ab/kmq.

Andamento densità abitativa: Milano [Tab. 1.1]

Parigi [Tab. 1.2]

Il Piano Albertini del 1934 [Fig. 1.7] vede la prima grande espansione del tessuto urbanizzato, oltre la cinta ferroviaria milanese. Le previsioni di ampliamento del Piano Albertini prevedevano: 100 kmq di nuova espansione con un aumento di 3.650.000 abitanti, tuttavia, ciò che si verificò dal 1921 al 1936 fu un incremento della popolazione di 414.417 abitanti, 885.583 abitanti in meno rispetto alle previsioni del Piano Albertini, non soddisfatte anche nel caso in cui si fosse considerato il numero di abitanti più alto che contò la città di Milano nella sua storia (1.732.000 abitanti nel 1971). I dati sulla densità demografica previsti dal piano messi a confronto con quelli reali fanno pensare ad un errore di pianificazione, infatti, questo può essere riconducibile a una variazione di funzione da parte della città di Milano che passò dall’esser considerato come grande nodo infrastrutturale unico al centro del commercio nazionale a polo attrattivo ma non forte quanto negli anni passati. In questa visione, infatti, con il passare del tempo, i grandi scali merci persero la loro funzione primaria andando verso parziali o totali dismissioni, le affluenze di commercio a scala nazionale si facevano sempre più limitate e le aree si evidenziavano dunque come grandi vuoti ferrati all’interno del tessuto urbano milanese.

Conviene quindi chiedersi se la continua espansione di superficie costruita attorno al centro abbia rappresentato un modello espansionistico positivo, poiché se uno sviluppo radiocentrico e uniforme poteva essere ragionevole per una città 27

di 490.084 abitanti (nel 1901), forse, non lo era più per una città la cui popolazione era cresciuta in soli venti anni fino a circa 600.000 abitanti, forse sarebbe risultato più conveniente un intervento di rigenerazione urbanistica della città come avvenne per Parigi nel 1852 con l’intervento di Haussmann. Tra i progetti presentati nel dopoguerra, il Piano AR prevedeva un contenimento della popolazione residente a 850.000 abitanti, con il decentramento da Milano di un terzo dei posti di lavoro nell’industria, con uno sviluppo in quartieri dislocati all’esterno e raggiungibili da un ricco sistema di ferrovie e metropolitane. Tale Piano fu uno dei primi ad illustrare con chiarezza il tentativo di riportare il sistema infrastrutturale ferroviario al centro dello sviluppo della città, ribaltando

Fig. 1.7 Anno 1934, espansione di Milano oltre la cinta ferroviaria, Piano Albertini Fonte: www.stagniweb.it 28

l’approccio monocentrico praticato fino a quel momento. Oggi invece gli scali ferroviari rappresentano grandi aree dismesse di rottura all’interno di un ambiente urbano consolidato, con la loro sistemazione vi è da trattare anche il contesto limitrofo per adempiere a temi di accessibilità, permeabilità, sostenibilità ambientale, relazioni sociali e mix funzionali. La sfida è raggiungere una densificazione pianificata negli ambiti suddetti, mantenendo una grande percentuale di superficie territoriale adibita a parco che possa essere elemento di relazione tra tessuti urbani differenti ricostruendo una nuova rete ecologica interna alla città di Milano (PGT 2030). L’elemento verde quindi insieme a una serie di servizi che garantiscano una vivibilità sicura costituiscono i requisiti primari per la rigenerazione degli scali, al fine di ottenere un policentrismo più in linea con la visione europea di sviluppo della città contemporanea.

Fig. 1.8 Espansione della città oltre la cinta ferroviaria Fonte: www.milanoattraverso.it

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1.3 La dismissione degli scali ferroviari

Dal 1860 sino ad oggi la cintura ferroviaria ha modificato il suo aspetto in relazione alla morfologia del tessuto urbano milanese. La “timeline” [Tav. 1.2] rappresenta gli anni che hanno caratterizzato le principali modificazioni avvenute rispetto alla cintura ferroviaria milanese e gli aspetti qualitativi dei Piani urbanistici vigenti in quegli anni. I diversi Piani hanno previsto obiettivi differenti rispetto alle esigenze, varie durante lo sviluppo della città, richieste dalla popolazione milanese. Dalla fine del XIX secolo all’inizio del XX secolo, la città di Milano si configurava densamente costruita, con assetto radiocentrico e sfruttava il tracciato ferroviario per fini commerciali, oggi le esigenze sono cambiate, lo sviluppo della città non si è contenuto entro il limite della cintura ferroviaria (sprawl urbano) e si evidenzia, dunque, una mancanza di aree verdi. La cintura ferroviaria costituisce un’opportunità di rigenerazione considerando l’impatto che ha all’interno della città di Milano, sia dal punto di vista ambientale che infrastrutturale. Mobilità sostenibile, incentivazione alla mobilità pubblica, mix funzionale, alta densità vs parco verde, attrattività, sono alcuni dei punti da perseguire per una rigenerazione “green”. La dismissione degli scali, quindi, rappresenta oggi un’opportunità di rigenerazione per la città.

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Mappe storico interpretative dell’evoluzione urbana di Milano in relazione al tracciato ferroviario e all’infrastruttura principale Anno 1860

Anno 1889

Tav. 1.1 Rielaborazione personale 32

Anno 1931

Anno 2022

33

Tav. 1.2 Rielaborazione personale

1889

1860

1914

Cartografia:

Aspetti qualitativi:

Aspetti qualitativi: Patch di costruito denso a FAR alta Milano come centro nazionale degli scambi commerciali ferroviari

Cartografia:

Nucleo circoscritto da elemento verde agricolo

Piccoli commerci e artigianato diffuso

Cartografia:

Aspetti qualitativi:

Pop.

Dati quantitativi:

Ampliamento radiale della città consolidata insinuando viali alberati

St = 75,00 kmq Ab. = 599.200 Sc (pieni) = 25,85 kmq

S.T.

Verde + infr. (vuoti) = 49,15 kmq

S.vuota

Tipologia edilizia a corte chiusa

Tracciato ferroviario:

S.C.

Densità ab. = 7.989,33 ab/kmq

Ampliamento sezione stradale per nuovi viali alberati

Densità costr. (FAR) = 0,345

Tracciato ferroviario:

Dati quantitativi:

Dati quantitativi:

St = 9,70 kmq

St = 74,00 kmq

Ab. = 169.100

Ab. = 490.084

Sc (pieni) = 2,47 kmq

Sc (pieni) = 18,25 kmq

Verde + infr. (vuoti) = 7,23 kmq

Verde + infr. (vuoti) = 55,75 kmq

Densità ab. = 17.432,99 ab/kmq

Densità ab. = 6.622,76 ab/kmq

Densità costr. (FAR) = 0,255

Densità costr. (FAR) = 0,247

Tracciato ferroviario:

Scalo Greco-Breda

1940

1935

1930

1920

Ampliamento e smantellamento 1915

1910

1900

1895

1890

1885

1905

Consolidamento cinta ferroviaria

Un nuovo piano per Milano: il Piano Beruto 1880

1875

1870

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1865

ANNI 1860

Prima linea ferroviaria milanese fuori le mura

Scalo merci Porta Sempione

1925

Prima stazione Centrale di Milano

2022

1931

Aspetti qualitativi: Gli ex scali merci - nuovi binari verdi e connessioni ecologiche

Cartografia:

1994 Cartografia:

Il parco come elemento attrattivo e caratterizzante lo spazio pubblico

Ricchezza di servizi tra funzioni ricreative, commerciali e orti urbani

Cartografia: Aspetti qualitativi:

Isolati residenziali con elementi verdi tra tipologie a corte aperta

Aspetti qualitativi: Terziarizzazione della città di Milano: IN - Funzioni terziarie OUT - Funzioni industriali

Espansione su assi verdi radiali impostati dal Piano Beruto

Isolati industriali - tipologie in linea

Tracciato ferroviario:

Scalo Porta Nuova

Tracciato ferroviario:

Tracciato ferroviario:

Dati quantitativi: St = 181,68 kmq Ab. = 1.369.231 Sc (pieni) = 129,45 kmq Verde + infr. (vuoti) = 52,23 kmq (20,90 verde)

Densità ab. = 7.536,50 ab/kmq Densità costr. (FAR) = 0,713

Dati quantitativi:

Dati quantitativi:

St = 187,20 kmq

St = 181,68 kmq

Ab. = 992.036

Ab. = 1.374.582

Sc (pieni) = 41,60 kmq

Sc (pieni) = 133,60 kmq

Verde + infr. (vuoti) = 145,60 kmq

Verde + infr. (vuoti) = 48,08 kmq (di cui 24,18 verde)

Densità ab. = 5.299,34 ab/kmq

Densità ab. = 7.565,95 ab/kmq

Densità costr. (FAR) = 0,222

Densità costr. (FAR) = 0,735 Scalo Farini

Scalo Farini - Visioni future

2020

2015

2010

2005

2000

Il ruolo degli scali nella città contemporanea 1995

1990

1985

1980

1975

1970

1965

1960

1955

1950

1945

Inizio dismissione scali merci

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36

1.4 L’opportunità suggerita dai terrain vague tra progetto e realtà

L’amministrazione comunale, alla fine del XX secolo, per promuovere una strumentazione urbanistica sceglie di utilizzare i Documenti Direttori come quello del Passante ferroviario. Il Documento Direttore del Progetto Passante del febbraio 1984 avvia una riflessione sulle relazioni che sarebbero scaturite dalla realizzazione del Passante ferroviario, oltre che analizzare le politiche territoriali adatte per governare i settori urbani direttamente connessi alle nuove infrastrutture. Concentrare quindi lo sviluppo di funzioni terziarie nelle aree localizzate intorno alle stazioni del nuovo Passante. Con il Documento Direttore si individuano i “progetti unitari” o “progetti d’area” di riqualificazione di estese parti del territorio urbano, di proprietà pubblica, per lo più del Comune di Milano e delle FS, facendo risaltare le potenzialità dei consistenti cosiddetti “vuoti urbani”, esso individua tre aree territoriali da trasformare contestualmente infrastrutture: Garibaldi-Repubblica-Centrale; il sistema urbano nord-ovest della città interessato dalle linee ferroviarie in uscita dalla stazione FS Garibaldi, dai gasometri della Bovisa, dalle aree industriali circostanti le stazioni FS e FNM di Certosa, Quarto Oggiaro, Affori, Musocco e Bruzzano; il Sistema urbano sud est legato alle aree della stazione FS di Porta Vittoria.

37

L’amministrazione Comunale milanese ha voluto valorizzare queste aree per dirigere un processo di trasformazione di sviluppo urbanistico con notevoli benefici per la comunità. Le proposte definite nel Documento Direttore han comportato notevoli modifiche alla Variante generale da apparire come un vero e proprio “nuovo piano urbanistico per Milano”. Oltre al Progetto Passante [Fig. 1.9], altro evento significativo di trasformazione, da considerare nell’attuale ottica di rigenerazione degli scali ferroviari dismessi attraverso l’insediamento di grandi parchi, è stato il Progetto di “nove parchi per Milano” elaborato

Fig. 1.9 Anno 1984, progetto Passante Fonte: www.pim.mi.it/sistema-informativo-territoriale/archivio-cartografico 38

dagli architetti Cecchi, Lima, Nicolin e Traversi nel 1994. Il progetto “nove parchi per Milano” [Fig. 1.10] ha proposto la riqualificazione economica ed ambientale di alcune aree dismesse. Il tema del parco veniva proposto come spazio aperto pubblico con carattere di centralità e capacità attrattiva con la creazione del tessuto urbano intorno ad esso; quindi, l’obiettivo più ampio era quello di portare in periferia la qualità del centro storico, di operare nelle aree industriali ormai abbandonate ma anche nelle zone della città mai considerate, ciò per potenziare l’insediamento e ridisegnare la mappa delle relazioni urbane. I nove ambiti territoriali individuati per l’intervento erano le aree di: • Marelli-Naviglio della Martesana, • Maserati-Parco Lambro, • Porta Vittoria-Largo Marinai d’Italia, • Porta Romana/OM, • Porta Genova -Naviglio Grande, • Baggio-Piazza d’Armi, • San Siro-Ippodromo, • Bovisa-Quarto Oggiaro, • Parco Sempione-Ferrovie Nord con tre nuove strade, le tre Promenade: Garibaldi-Bovisa, Romana-Naviglio Grande e Marelli-Certosa, che sorgono negli spazi interstiziali della città e consentono una relazione tra le nove aree di intervento.

Il progetto dei Nove parchi [Fig. 1.10] non è stato né una variante al Piano Regolatore, né un progetto esecutivo, bensì ha dettato le linee guida strategiche per un atto di decentramento urbano con lo scopo di rendere più vivibile la città. A luglio 2005 con l’Accordo Quadro tra il Comune di Milano e FS SpA, si definiscono gli obiettivi generali ed il percorso che dà avvio al processo di riqualificazione dei sette scali ferroviari. Nel dicembre 2007 Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato aderiscono all’Accordo di Programma. L’AdP toccava vari temi, dalla visione strategica alla centralità del verde, del trasporto ferroviario,

delle abitazioni per i ceti più deboli, delle funzioni pubbliche, sino all’attivare processi e dibattiti pubblici per discutere sul futuro delle aree ferroviarie dismesse. Ultimati e definiti gli accordi, nel maggio 2012 il Consiglio Comunale, approva il Piano di Governo del Territorio (PGT), ricondizionando lo sviluppo delle aree al potenziamento del nodo ferroviario.

Fig. 1.10 Anno 1995, nove parchi per Milano Fonte: www.pim.mi.it/sistema-informativo-territoriale/archivio-cartografico 39

Struttura urbana tessuto nord

Struttura urbana tessuto ovest

PGT

Piano di Governo del Territorio

Morfologia

GRANDI VUOTI

Morfologia Infrastruttura

Infrastruttura Rapporto tra pieno e vuoto Rapporto tra pieno e vuoto

Morfologia

GRANDI VUOTI MACROFRAMMENTI

MAPPA STELLARE ASSI

TESSUTI CENTRI STORICI

TESSUTI CENTRI STORICI

PARCHI URBANI POTENZIALI ED ESISTENTI

MICRO PARCHI VILLE

Fig. 1.11 Analisi interpretative struttura urbana esistente Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/ urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/

PIENO OMOGENEO

Il Piano rinnova strategie e contenuti di pianificazione, promuovendo uno sviluppo urbano più equo e sostenibile a guida pubblica per conseguire l’interesse generale. Riuscire a identificare i molteplici aspetti della struttura urbana nella sua 40

MAPPA STELLARE PIAZZE

MAPPA STELLARE PIAZZE

OMOGENEITÀ MODERNA

OMOGENEITÀ MODERNA

VUOTO OMOGENEO

VUOTO OMOGENEO

PARCHI URBANI POTENZIALI ED ESISTENTI

MICRO PARCHI VILLE

ROGGE PARCO SUD

Infrastruttura Rapporto Rapporto tra pieno e vuototra pieno e vuoto

MAPPA STELLARE ASSI

BOULEVARD BOULEVARD METROPOLITANIMETROPOLITANI

RADIALI STORICHE

Morfologia Infrastruttura

PIENO OMOGENEO

complessità [Fig. 1.11] significa, saper leggere con consapevolezza le relazioni tra i “pieni” e i “vuoti”, ciò è l’approccio perseguito dal PGT.

Struttura urbana tessuto sud

Struttura urbana tessuto est

GT

orio

PGT

Morfologia

Infrastruttura

Rapporto tra pieno e vuoto

Morfologia

Piano di Governo del Territorio Morfologia

Infrastruttura

Morfologia

Rapporto tra pieno e vuoto

Infrastruttura

Rapporto tra pieno e vuoto

GRANDI VUOTI MACROFRAMMENTI

MAPPA STELLARE ASSI

PARCHI LINEARI

COLLANA

Morfologia

NE IGLIA A NTE)

Infrastruttura

BOULEVARD METROPOLITANI

Rapporto tra pieno e vuoto

COLLANA RADIALI STORICHE

ECCEZIONE ALLA GRIGLIA (TESSERA MANCANTE)

TESSUTI CENTRI STORICI

PARCHI MONUMENTO

VIALI ALBERATI

NAVIGLI

RAGGI VERDI ROGGE PARCO SUD

PARCHI URBANI POTENZIALI ED ESISTENTI

MICRO PARCHI VILLE

NAVIGLI GRIGLIA MINUTA

SPAZI MONUMENTALI

PIENO OMOGENEO

ANELLO FERROVIARIO

PARCO SUD

TESSUTO DI FRANGIA

PARCO SUD SISTEMA LAMBRO

GIARDINI INTERNI TANGENZIALE

Il suolo assume una notevole rilevanza nella predisposizione del nuovo assetto progettuale per la città di Milano con limitazione nell’edificazione e salvaguardia del suolo come risorsa.

CAVE

CITTÀ GIARDINO

41

Il modello di sviluppo della città di Milano è radiocentrico, la città era racchiusa all’interno della cerchia murata dei Bastioni circondata da una campagna con orti e giardini, tema principale del PGT, dunque, corrisponde ad un potenziamento della cerchia e degli assi di penetrazione per ridare valore alla struttura storica della città. Rispetto al passato, Milano, negli ultimi decenni, si è sviluppata con maggiore velocità, la conseguenza è stata che i nuovi centri urbani si sono strutturati lungo i grandi assi di scorrimento che dal centro escono verso l’esterno, non si percepisce un inizio ed una fine. Il progetto del verde vuole ridare equilibrio ad un sistema urbano saturo, partendo da una scala extra territoriale, si evidenziano due

Fig. 1.12 Progetto 8 raggi verdi Fonte: blog.urbanfile.org/2013/05/25/cosa-sono-i-raggi-verdi 42

grandi corridoi ambientali ad est e ad ovest: il fiume Lambro ed il fiume Olona, che restituiscono un vero parco peri-urbano mettendo in relazione tutti gli spazi frammentati. Il progetto definisce per la città lo spazio per nuovi polmoni verdi, la superficie di spazio aperto potrà superare il 50% della superficie totale. Alla rete degli spazi aperti si contrappone il progetto dei Raggi Verdi [Fig. 1.12] ossia una rete di percorsi pedonali e ciclabili. Gli otto raggi (di una lunghezza media tra i 7 e i 12 Km lineari), uno per zona, partono dal centro verso l’esterno confluendo in un anello circolare, una cintura di verde urbano, un “sistema verde” capace di connettere tutte le aree verdi esistenti e di progetto. Lo spazio pubblico, quindi, non deve essere per il cittadino una cosa scontata bensì un valore che favorisce miglioramenti sulla qualità dell’aria con l’assorbimento di CO2, sul microclima, sulla produzione di ossigeno e nell’aumento dei livelli di biodiversità. Tutto ciò significa progettare per Milano un futuro con logiche ecologiche che miglioreranno le condizioni di salute della città.

Il PGT per delineare progettualmente la forma e la struttura della città pubblica, pensa a criteri di recupero e di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente per salvaguardare la città storica.

Si considerano principi tecnici ed economici per favorire i processi di sostituzione edilizia e principi progettuali e quantitativi per la riqualificazione di aree oggi sottoutilizzate, come ad esempio le aree ferroviarie, aree industriali dismesse (brown field) che sono strategiche per lo sviluppo della città. La visione di progetto del Piano corrisponde sostanzialmente ad una sovrapposizione del modello reticolare nuovo rispetto a quello radiale: lo sviluppo futuro di Milano deve essere progettato in rete con il territorio regionale, Milano deve assumere progressivamente una configurazione urbana da città monocentrica a città reticolare policentrica [Figg. 1.13 e 1.14]. Tutto ciò al fine di disegnare un’immagine di riferimento per il futuro e rendere aperta e flessibile la struttura del piano verso un modello più contemporaneo e creativo di fare città.

Matrice di sviluppo

Città lenta e città veloce

Nuova forma della città sulla base del progetto della città pubblica

Fig. 1.14 Dalla città monocentrica alla città policentrica Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/ Fig. 1.13 Schema planimetrico - dalla realtà puntuale al sistema interconnesso dei nuovi centri Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/ 43

1. Milano metropoli a rete tra 9. Rinnovamento fisico e fun centro e periferia

zionale del territorio contami nato o dismesso

2. Sviluppo urbano in coeren 10. Acqua come presupposto

za con il progetto dell’assetto

ambientale irrinunciabile per infrastrutturale Milano

3. Incremento abitativo e 11. Urbanistica verso politicasa per tutti (Social Housing) che energetiche innovative

4. Incentivazione della creati vità e del terziario propulsivo

12. Qualità diffusa dei servizi

5.Tutela delle identità di quar

13.Centralità di quartiere e

tiere e degli ambiti monu- micropermeabilità del verde mentali e paesaggistici

6. Permeabilità dei grandi si14. Tempi senza pause della città stemi ambientali, connessio ne con i nuovi parchi urba ni

7. Progetto della Rete Eco- 15. Gestione e manutenzio logica Comunale

ne della città e degli spazi pubblici

8. Preservare e promuovere 16. Sussidiarietà come princi un uso efficiente degli ambiti

pio di relazione virtuosa pub agricoli blico-privato 44

Fig. 1.15 Obiettivi espressi dal PGT previgente Fonte: www. comune. milano.it/ aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/ pgt-previgente/documento-di-piano/

Aree per servizi esistenti

Aree da progettare

Fig. 1.16 Previsioni di piano a nord della Circle Line Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/

Aree per servizi esistenti

Aree per servizi esistenti Aree da progettare

4.14 VIE D’ACQUA Pg. 307

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

Aree per servizi esistenti

4.13 RONDA SUD

Aree da progettare

Aree per servizi esistenti

Ambiti di Trasformazione

4.9 PORTE VERDI Pg. 265

Aree per servizi esistenti

4.4 WEST PARK Pg. 219

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione

4.12 INTERQUARTIERE Pg. 289

Aree da progettare

Ambiti di Trasformazione

4.3 PARCO CASCINE Pg. 211

Ambiti di Trasformazione

4.2 RING

Aree per servizi esistenti

Aree da progettare

4.11 GREENWAY SUD Pg. 281

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

4.1 BASTIONI Pg. 193

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

4.15 BOULEVARD MONUMENTALE Pg. 315

Aree da progettare

4.10 ROTONDE ARTE Pg.272

Aree per servizi esistenti

4.8 CIRCLE LINE Pg. 254

Ambiti di Trasformazione

4.7 ARCO VERDE Pg. 245

Aree da progettare

4.6 FILO ROSSO Pg.237

Aree per servizi esistenti

A sud il progetto si pone l’obiettivo di valorizzare il sistema delle acque a Milano, di collegare il corso del fiume Darsena e l’area Melchiorre Gioia e Monluè. Progettualmente, le acque da valorizzare, sono quelle del Naviglio Grande, un lungo fiume che scorre nel tessuto urbano interrotto solo dalle antiche mura di Milano.

4.5 PARCO LAMBRO Pg,.229

Ambiti di Trasformazione

BASE

A nord il piano propone nuovi sistemi di collegamento verso il nucleo centrale di Milano (la statale del Sempione, la Comasina, la Valassina) e che si presentano nel loro equilibrio pieni-vuoti e nella loro struttura morfologica come grandi boulevard urbani. Il sistema dei Boulevard Metropolitani rientra, quindi, in un progetto più ampio, dove allo studio dell’aspetto infrastrutturale si aggiunge l’analisi dello spazio pubblico; le strade vengono considerate non solo come luogo dello spostamento ma anche della sosta e della fruizione dello spazio pubblico. Il progetto dello spazio pubblico è l’occasione per affrontare anche il ripensamento di due importanti piazze urbane: piazzale Firenze e piazzale Loreto oltre a considerare il grande scalo Farini.

Fig. 1.17 Previsioni di piano a sud-ovest della Circle Line Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/ 45

CANOTTIERI

PORTA ROMANA

Il progetto della Greenway Sud, pista ciclo-pedonale immersa nel verde, prevede la dismissione di alcune aree FS. Il mutamento degli ambiti di trasformazione urbani di scali ferroviari dismessi permette di trovare un nuovo baricentro dell’area sud della città, che diventa un elemento di unione e di connessione. L’obiettivo di progetto è la continuità ambientale lungo il tratto San Cristoforo

fino a Rogoredo, passando per Porta Romana, collegando tutti i parchi che si trovano sull’asse est-ovest. Il PGT predispone a sud diverse impostazioni di tracciato ferroviario al fine di determinare situazioni in cui sia facilmente attraversabile.

Si ricava la soluzione del tracciato sopraelevato che permette di inserire funzioni sotto i binari o passage ciclo-pedonali.

TIBALDI

ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

strategia ferrovia

EP^EME REZMKPMS TEZIWI

TEVGS ZMPPE #

RYSZS TSRXI

GERSXXMIVM

TEVGS EVKIPEXM

EP^EME REZMKPMS TEZIWI

TEVGS VEZM^^E

TSRXI WER GVMWXSJSVS

FSGGSRM

TEVGS HIP XVIRS

VSQERE

TEVGS XMFEPHM

XMFEPHM

SQE

VSQSPS

GYGMRIPPE

CANOTTIERI

MYPQ

PORTA ROMANA

centralità esistente

TIBALDI

ROMOLO

SAN CRISTOFORO

edifici > 20m edifici = 20m

TEVGS QSRGYGGS

edifici < 20m

spazio pubblico

edifici nel parco

connessione spazio pubblico connessione carrabile ciclabile rambla

ROGOREDO

centralità nuova

centralità esistente edifici > 20m edifici = 20m edifici < 20m

spazio pubblico

trasporto pubblico edificio

edifici nel parco

trasporto pubblico in quota

connessione spazio pubblico

trasporto pubblico in quota con terrapieno

connessione carrabile ciclabile rambla

trasporto pubblico edificio

trasporto pubblico in quota trasporto pubblico in quota con terrapieno

CANOTTIERI

PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

CANOTTIERI

PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

CANOTTIERI

PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

CANOTTIERI ROGOREDO PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

CANOTTIERI

PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

CANOTTIERI

PORTA ROMANA

ROMOLO

giardini via argelati

PORTA ROMANA

parco alessandrini

nuov parco di porta romana

parco spadolini

parco ravizza

giardini via tibaldi

ROGOREDO

parco ex sieroterapico

4.12 INTERQUARTIERE Pg. 289

4.7 ARCO VERDE Pg. 245

TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

CANOTTIERI

PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

ROGOREDO

CANOTTIERI

linea ferroviaria pista ciclopedonale parchi esistenti giardini privati spazi dedicati sport TIBALDI

ROMOLO

SAN CRISTOFORO

CANOTTIERI

TIBALDI

SAN CRISTOFORO

4.13 RONDA SUD

46

1 ha

ROGOREDO

PORTA ROMANA TIBALDI

ROMOLO

CANOTTIERI

Fig.linea 1.18 ferroviaria 6,460 km pista ciclopedonale Previsioni di piano a6,460 sudkmdella Circle Line, Progetto Greenway parchi esistenti 11 ha giardini privati 3 ha Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/ spazi dedicati sport

PORTA ROMANA TIBALDI

parco ex sieroterapico

CANOTTIERI

SAN CRISTOFORO

san cristoforo

ROGOREDO

SAN CRISTOFORO

giardini via argelati

4.11 GREENWAY SUD Pg. 281

4.6 FILO ROSSO Pg.237

san cristoforo

ROGOREDO

PORTA ROMANA TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

CANOTTIERI

nuovo parco del treno

4.5 PARCO LAMBRO Pg,.229

4.10 ROTONDE ARTE Pg.272

4.15 BOULEVARD MONUMENTALE Pg. 315

CANOTTIERI

nuovo parco del treno

TIBALDI ROMOLO

SAN CRISTOFORO

MYPQ

ROMOLO

PORTA ROMANA

6,460 km 6,460 km 11 ha 3 ha 1 ha

ROGOREDO

PORTA ROMANA

ROGOREDO

linea ferro dism per chiaravalle

pa

do va

A est di Milano, il tracciato ferroviario delinea una netta separazione all’interno del tessuto urbano.

Il PGT vuole affrontare questa criticità di divisione, lo scavalcamento del tracciato dei binari ferroviari. L’ipotesi di progetto è quella di estendere alcuni viali e boulevard alberati oltre la ferrovia, attraversandola con ponti e sottopassi per poi riconnettersi sino al Parco Lambro, con una porta d’attraversamento “ponte verde” del Parco Forlanini. L’obiettivo del progetto è quello di rendere più accessibile alla città il grande sistema del Lambro. ttino

ruba

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione

4.10 ROTONDE ARTE Pg.272

Aree per servizi esistenti

4.9 PORTE VERDI Pg. 265

Aree da progettare

4.8 CIRCLE LINE Pg. 254

Aree per servizi esistenti

4.7 ARCO VERDE Pg. 245

Ambiti di Trasformazione

4.6 FILO ROSSO Pg.237

Aree da progettare

4.5 PARCO LAMBRO Pg,.229

Aree per servizi esistenti

BASE

Ambiti di Trasformazione

Ambiti di Trasformazione Aree per servizi esistenti

forlanini Aree per servizi esistenti

e

at

en ec

m MILANO LIN

ulle

se

Ambiti di Trasformazione Aree da progettare

Aree da progettare

Aree da progettare

Aree da progettare

Aree per servizi esistenti Aree da progettare

4.14 VIE D’ACQUA Pg. 307

Aree per servizi esistenti

Aree per servizi esistenti

La ferrovia oggi divi-de due realtà urbane molto distinte.

Nel progetto il suo ruolo può ribaltarsi e trasformarsi da elemento di cesura Fig. 1.19 in elemento Previsioni di piano ad est della Circle Line di connessione Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente/documento-di-piano/ 4.4 WEST PARK Pg. 219

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

Aree per servizi esistenti

4.13 RONDA SUD

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

Aree per servizi esistenti

4.12 INTERQUARTIERE Pg. 289

Ambiti di Trasformazione

4.3 PARCO CASCINE Pg. 211

nuo va p a

4.2 RING

Aree per servizi esistenti

Aree da progettare

4.11 GREENWAY SUD Pg. 281

Ambiti di Trasformazione

Aree per servizi esistenti

4.1 BASTIONI Pg. 193

Ambiti di Trasformazione

47

48

1.5 Milano 2030: scenari futuri

Dall’accordo non ratificato Dastu del 2013-2014 vengono espresse le esigenze e condizioni delle comunità locali [Fig. 2.14] per la definizione di linee di intervento per la trasformazione degli scali ferroviari dimessi.

Sebbene l’ascolto abbia riguardato in particolare le condizioni dei margini urbani contigui all’infrastruttura ferroviaria, i partecipanti hanno sottolineato la possibilità che la trasformazione degli scali sia una importante opportunità per trattare temi di portata più ampia e riorganizzare parti di città a scale diverse. Due, in particolare, sono le scale di riferimento rilevanti emerse dal confronto con i partecipanti: • la prima riguarda il contesto immediatamente prossimo, la ridefinizione dei perimetri e la necessità di collocare il progetto dello scalo entro un intorno maggiormente significativo. Ciò al fine di affrontare e trattare problemi maturati in aree che si trovano spesso al di fuori degli scali. La trasformazione degli scali potrebbe essere l’occasione, infatti, per collocare spazi e servizi in grado di intercettare bisogni espressi da porzioni ampie di città, o per ricollocare in maniera più appropriata funzioni e servizi che altrove creano problemiproprio per la mancanza di spazi opportunamente progettati.

49

7 ex campo dei fiori

3 lancetti

2

•

La seconda scala rilevante emersa dalla discussione è la scala vasta e ciò sottolinea la necessità di pensare alle trasformazioni degli scali entro un sistema territoriale adeguato.

La collocazione all’interno del sistema territoriale urbanizzato milanese dei progetti sugli scali ferroviari tiene conto, non solo a temi di impatto ambientale, ma anche alla valorizzazione delle opportunità di connessione e di uso. Il rapporto Dastu schematizza attraverso rappresentazioni diagrammatiche ma efficaci i principali nodi e temi da trattare [Fig. 1.20]. Dall’ascolto svolto intorno ai diversi scali, sono emerse questioni ricorrenti relative al ruolo che gli scali potrebbero e dovrebbero avere in futuro. Gli scali per la loro natura di spazi dell’infrastruttura, per le dimensioni in alcuni casi molto consistenti, e per la localizzazione in ambiti semi-centrali, si trovano in posizione intermedia tra parti della città con caratteristiche eterogenee. In alcuni casi rappresentano vere e proprie cesure, in altri sono vissuti come luoghi interdetti e/o invisibili.

bovisa

6

parco savarino

1

5

7 ex campo dei fiori

domodossola

3 lancetti

2

6

1

8

*

9 4

5 domodossola

Principali temi e nodi emersi - Farini garibaldi

1. Villa Simonetta e il suo parco 2. Relazioni con il quartiere Cenisio 3. Palazzo delle Poste/catalizzatore di situazioni problematiche (con P.zzale Lugano) 4. Palazzo delle Dogane e rapporto con aree scalo

Principali temi e nodi emersi - Farini 1. Villa Simonetta e il suo parco 2. Relazioni con il quartiere Cenisio 3. Palazzo delle Poste/catalizzatore di situazioni problematiche (con P.zzale Lugano) 4. Palazzo delle Dogane e rapporto con aree scalo

5. Riorganizzazione e valorizzazione delle aree comprese tra lo scalo, il Cimitero Monumentale i servizi esistenti 6. Relazioni tra quartiere Cenisio e stazione Lancetti 7. Attraversamento viabilistico (trasporto pubblico) Via Caracciolo / Viale Jenner 8. Ruolo delle preesistenze 9. Quali funzioni e servizi di scala urbana all’interno dello scalo (tra Bovisa e Garibaldi)

5. Riorganizzazione e valorizzazione delle aree comprese tra lo scalo, il Cimitero Monumentale i servizi esistenti 6. Relazioni tra quartiere Cenisio e stazione Lancetti 7. Attraversamento viabilistico (trasporto pubblico) Via Caracciolo / Viale Jenner 8. Ruolo delle preesistenze 9. Quali funzioni e servizi di scala urbana all’interno dello scalo (tra Bovisa e Garibaldi)

Fig. 1.20 Mappe strategiche Dastu Fonte: www.fssistemiurbani.it/content/dam/fs-sistemi-urbani/scali-milano/ADP_SCALI_MI_ALL-K_PAR-SI.pdf 50

8

*

9

4

porta romana

fiume lambro

parco ravizza

lambrate lambrate

loreto

1

1

* 4

parco ravizza

4 3

3

parco agricolo sud milano

8 6 Principali temi e nodi emersi - Porta Romana e Rogo

* 4

roggia

corvetto

lodi TIBB porta romana

*

parco agricolo sud milano

brenta

1

5

segrate

6

2

roggia vettabb ia parco alessandrini

2 5 *

lodi TIBB porta romana

*

5

porta romana

piola

3

2

brenta

vettabb

1. Rapporto con la città a nord di Porta Romana

ia

corvetto

*

2. Permeabilità con il tessuto in trasformazione a sudporto di diPorta mare Romana

porta vittoria

3. Attraversamento nord-sud7 dello scalo 9 Porta rogoredo Romana

parco agricolo sud milano

4. Dotazione di servizi e verde all’interno dello scalo Porta Romana

TRASFORMAZIONE DEGLI SCALI FERROVIARI MILANESI - Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali

Principali temi e nodi emersi - Lambrate

5. Mitigazione/impatto ferrovia - rapporto Principali temi e nodi emersi - Porta Romana e Rogoredo

1. Attraversamento nord-sud

1. Rapporto con la città a nord di Porta Romana

con il progetto “Rotaie verdi”

2. Relazioni est-ovest tra diverse parti di città

6. Connessione tra Porta Romana e Rogoredo 7. Connessione Rogoredo-Chiaravalle

2. Permeabilità con il tessuto in trasformazione a sud di Porta Romana

3. Lo spazio verde di via San Faustino

TRASFORMAZIONE DEGLI SCALI FERROVIARI MILANESI - Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali

4. Relazioni con i progetti limitrofi (sinergie)

8. Relazioni con il tessuto a nord dello scalo Rogoredo e mancanza di servizi (punto di aggregazione sociale)

3. Attraversamento nord-sud dello scalo Porta Romana

5. Edilizia residenziale a servizio delle funzioni esistenti nel contesto (per esempio, università, istituti di cura, centri sportivi, etc.)

9. Ruolo della stazione TAV di Rogoredo

4. Dotazione di servizi e verde all’interno parco dello scalo Porta Romana 1 solari 5. Mitigazione/impatto ferrovia - rapporto con il progetto “Rotaie 10 verdi”

genova 6. Connessione tra Porta Romana e2Rogoredo porta

7. Connessione Rogoredo-Chiaravalle

1

parco solari

10 7

56

2

*

9

8

porta genova grande naviglio

s. cristoforo

9

8. Relazioni con il tessuto a nord dello scalo Rogoredo e mancanza di 3 servizi (punto di aggregazione sociale) 9. Ruolo della stazione TAV di Rogoredo parco argelati

4

sesto marelli romolo

3

*

7

6

8 grande naviglio

s. cristoforo

4

5

pontale

romolo

parco nord

parco argelati

villa S. G

parco agricolo romolo sud milano romolo

bicocca

6

2 1 3

greco-breda

5 parco agricolo sud milano

Principali temi e nodi emersi - Porta Genova e San Cristoforo

*

precotto

1. Connessione tra Navigli, Darsena e Parco delle Basiliche 2. Ruolo della stazione di Porta Genova 3. Nodo di Ripa Ticinese 83 (ostello)

Principali temi e nodi emersi - Porta Genova e San 4. Cristoforo Retri e natura dei bordi 1. Connessione tra Navigli, Darsena e Parco delle Basiliche 2. Ruolo della stazione di Porta Genova

5. Relazioni con l’acqua (Naviglio e servizi) 6. Stazione Autocuccette di A. Rossi

3. Nodo di Ripa Ticinese 83 (ostello)

7. Dotazione di servizi nei quartieri problematici

4. Retri e natura dei bordi

8. Relazioni nord-sud tra diverse parti di città

5. Relazioni con l’acqua (Naviglio e servizi)

9. Spazi aperti e nodi da ripensare

6. Stazione Autocuccette di A. Rossi

10. Estensione delle zone a precedenza pedonale all’interno dello scalo

7. Dotazione di servizi nei quartieri problematici 8. Relazioni nord-sud tra diverse parti di città 9. Spazi aperti e nodi da ripensare 10. Estensione delle zone a precedenza

Principali temi e nodi emersi - Greco Breda 1. Relazione con i quartieri Bicocca e Precotto, e con i servizi di base (istruzione e verde di quartiere) 2. Connessione con il sistema del verde a scala urbana (collegamenti con Parco Nord) 3. Valorizzazione e salvaguardia del borgo storico

51

Nella maggior parte dei casi la loro trasformazione è intesa come occasione per ricucire quartieri e per ottenere spazi di dialogo e di connessione tra città storica, città moderna e città in corso di trasformazione. In questi termini il progetto per gli scali è da intendersi come un’occasione per passare da una condizione di spazio “murato e intercluso” a nuovo spazio di relazione tra parti anche molto differenti di città. Il modo con cui operare questa ricucitura e connessione, tuttavia, è legato al modello di città che verrà proposto sulle aree degli scali. Le aree degli scali potrebbero assumere un ruolo fondamentale per la città quale sede di servizi e centralità urbane a scale differenti. La presenza di tali servizi potrebbe contribuire a rigenerare e rivitalizzare parti urbane “periferiche”. Tra i servizi da considerare è emersa più volte la rilevanza della presenza dell’acqua come risorsa da valorizzare in termini di costruzione di relazioni con il Naviglio sia per quanto riguarda attività lungo l’acqua, nell’acqua o anche come possibile nuova infrastruttura di trasporto pubblico. Infine, negli scali è prevista una quota di spazio aperto da destinare a parco. La natura e i caratteri di queste aree verdi avranno un ruolo fondamentale.

52

Parchi da gestire e da curare, oltre che da utilizzare, possono essere un modo per garantire presidio dello spazio pubblico e attivare processi di coinvolgimento e di appropriazione importanti per la qualità stessa degli spazi.

lo scalo come occasione per realizzare un parco e posizionare i volumi ai bordi?

Farini

Lo scalo è un’occasione per: • connettere un sistema di spazi aperti e parchi a scala urbana e territoriale; • per realizzare un parco e posizionare i volumi ai bordi.

lo scalo come occasione per realizzare un parco e posizionare i volumi ai bordi?

parco villa scheibler

Fig. 1.21 Richieste delle comunità locali per ogni scalo Fonte: www.fssistemiurbani.it/content/ dam/fs-sistemi-urbani/ scali-milano/ADP_ lo scaloSCALI_MI_ALL-K_PARè una occasione per connettere SI.pdfun

parco nord

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lancetti ex campo dei fiori

alo è una one per ttere un ma di spazi i e parchi la urbanaLambrate e toriale? Lo scalo diventa occasione per:

parco monte stella

Porta Romana e Rogoredo

lo scalo come occasione per realizzare uscita 8un Lambrate i parco e posizionare volumi ai bordi?

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sistema di parchi a scala urbana (da parco lambro a parco forlanini)?

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parco dellain che modo lo scalo martesanadiventa • migliorare l’attraversabilità e occasione l’accesso al centro città; per migliorare lambrate l’attraversabilità e • realizzare un parco e posizionare l’accessoparco al centro città? i volumi parcoai bordi; lambro trotter giardino di parchi a • connettere un sistema lucarelli scala urbana (da parco Lambro a città parco Forlanini). centro studi parco dell’acqua centro crespi lo scalo è una verde s. faustino occasione per parco forlanini connettere un

sistema di spazi aperti e parchi a scala urbana e territoriale?

cimitero monumentale

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centro crespi

parco dell’acqua verde s. faustino

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lo scalo è u occasione pe connettere sistema di p a scala urb parco lambr parco forla

TRASFORMAZIONE DEGLI SCALI FERROVIARI MILANESI - Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali Gruppo di lavoro DAStU, Politecnico di Milano

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parco segantini

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parco alessandrini

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Lo scalo diventa occasione per: • realizzare un grande parco centrale posizionare i volumi bordi; un loe scalo come occasione perairealizzare parco le centrale e FS posizionare •grande connettere stazioni e MM;i volumi ai bordi?

•lodeterminare un sistema di spazi scalo come occasione per connettere leverdi stazioni fs elamm? lungo linea ferroviaria sud a completamento del progetto “Rotaie verdi”.

giardino m. candia

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lo scalo entro un sistema di spazi verdi lungo la linea ferroviaria sud? a completamento del progetto rotaie verdi?

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parco della vettabbia

San Cristoforo e Porta Genova bellin

Lo scalo diventa occasione per: • nuovi servizi per il Giambellino; • ottenere una stazione centro di servizi culturali e legati al design; • avere un sistema di spazi verdi a scala urbana in relazione con il Naviglio Grande; • realizzare un nuovo fronte urbano per Porta Genova.

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MANIFATTURA FRAIZZOLI

AREA EX LORO PARISINI

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Scuola media Rinascita Livi

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parco baden powell

Greco Breda

lo scalo dentro a un sistema di spa verdi a scala urbana in relazione c naviglio grande e la rete delle ac

parco agricolo sud milano TRASFORMAZIONE DEGLI SCALI FERROVIARI MILANESI - Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali Gruppo di lavoro DAStU, Politecnico di Milano

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Lo scalo diventa occasione per: bicocca nuovi servizi per i quartieri village • realizzare un percorso tematico intorno allo scalo. lo scalo è un modo quali per realizzare un in grado di raccontare la storia di risposte a bisogni hangar commercio differenti? percorso tematico in loisir Bicocca e di connettere spazi e grado di raccontare la storia di bicocca e servizi; di connettere spazi e • connettere un sistema di parchi servizi? a scala urbana, da parco nord a università parco Lambro attraverso parco Martesana; residenza bicocca • offrire nuovi servizi per i quartieri centro terapeutico intorno allo scalo. ay

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Centro sportivo IRIS

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università stazione collina dei ciliegi nucleo segnanino

lo scalo è un’occa un sistema di par parco nord a par parco martesana?

parco nord

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parco lambro naviglio

parco martesana

53

Attraverso l’Accordo di Programma (AdP) 2017 il tema degli scali ferroviari viene affrontato secondo i temi climatici, sociali ed economici, vengono sviluppate strategie urbane orientate alla gestione efficace dei rischi ambientali e all’adattamento ai cambiamenti climatici [Fig. 1.22], per fare in modo che la città passi da uno sviluppo monocentrico radiale ad uno policentrico contemporaneo. Temi ecologici dirigono gli approcci progettuali per il raggiungimento di una certa qualità degli spazi pubblici e di servizi, punti determinanti che valorizzerebbero la coesione territoriale e sociale di una città policentrica.

Una città policentrica attrattiva e inclusiva

Una città green

Una città di nodi, densa e accessibile

La rigenerazione dei sette scali ferroviari costituisce un’enorme opportunità per la città di Milano al fine di risanare aree dismesse e connettere tessuti urbani, realizzati a fronte di una espansione non curante di temi di sprawl urbano e consumo di suolo, oggi slegati tra loro proprio a causa dell’elemento ferroviario all’interno della città. Il PGT ha impostato linee guida e temi da seguire per la rigenerazione puntuale degli ex scali merci [Fig. 1.23], tra questi: • promuovere una mobilità sostenibile e il trasporto pubblico su ferro; • sostenere l’innovazione sociale e produttiva; • accogliere funzioni di eccellenza; • promuovere attività economiche eco sostenibili e nuovi posti di lavoro; • contribuire alla rigenerazione urbana delle aree svantaggiate favorendo la coesione sociale; • accrescere il riequilibrio ambientale e il miglioramento della qualità dell’aria e dei suoli urbani; • generare nuove aree pubbliche, parchi e servizi.

Milano sta cambiando ancora una volta la sua popolazione che, con l’immigrazione e l’arrivo di nuove generazioni attratte dalla città dinamica, sta invertendo il processo di declino demografico avviato negli anni ’70.

Fig. 1.22 Diagrammi strategie PGT2030 su scali ferroviari Rielaborazione personale

54

La città deve essere in grado di accompagnare efficacemente questi processi insediativi, demografici e socioeconomici. Il riutilizzo degli scali ferroviari costituisce un punto focale in quest’ottica di evoluzione, per la loro dimensione e per la loro posizione nella città, per il loro essere parte di un sistema infrastrutturale fondamentale e per la loro natura di connettori potenziali tra quartieri e parti di città. Gli scali ferroviari prevedono una loro sistemazione attraverso la promozione di forme di sviluppo sostenibile, finalizzate alla rigenerazione degli ambiti dismessi, per favorire la nascita dell’economia 4.0 e aree attrattive capaci di favorire processi di sviluppo economico e sociale della città di Milano. All’interno delle aree dismesse si favoriranno interventi diversificati, a basso impatto ambientale, accentrati sull’innovazione tecnologica e sui processi di relazione tra

produzione e servizi, con la necessità di promuovere inclusione economica, sociale e civile. Temi prioritari saranno: • l’accesso alla casa, all’istruzione, alla sanità e all’assistenza; • sviluppo delle attività culturali e sportive; • garanzie di sicurezza per i cittadini più deboli; • affermazione di standard di vita adeguati e sostenibili.

In ogni area sono prefissate percentuali minime di costruito per social housing, l’articolazione dell’offerta di servizi abitativi favorirà l’utente ad affitti a canone agevolato. L’edilizia sociale, diventa elemento centrale per lo sviluppo di una città attrattiva specialmente per studenti, famiglie e giovani a basso reddito, anziani, ecc…, rinnovando così quella mixité sociale che rappresenta un valore peculiare e fondante di Milano.

Fig. 1.23 PGT2030 - Elementi caratterizzanti le linee strategiche riguardanti gli scali ferroviari dismessi. Rielaborazione personale 55

Gli scali ferroviari, dentro la città, oggi costituiscono un “limite” tra quartieri che nella loro identità hanno natura differente e che necessitano però di un rinnovamento urbano: centro e periferia. Non sarà necessario “smantellare” il quartiere con tutte le sue caratteristiche, ma sarà fondamentale trovare un punto di equilibrio tra il nuovo e l’esistente. I progetti per gli scali dismessi, dovranno risolvere gli elementi di criticità e le fratture con l’esistente, integrando gli spazi pubblici in modo che si possano mantenere le distanze per favorire l’accessibilità pedonale e ciclabile, favorire la rigenerazione degli edifici dismessi e dei luoghi abbandonati.

Importante nella progettazione saranno i punti di raccordo tra ‘vecchio’ e ‘nuovo’ che dovranno rappresentare una linea di apertura attraverso l’insediamento di funzioni centrali per i quartieri. Il carattere identitario di Milano è dato da una forte complessità sociale e funzionale, si ritrovano dunque insediamenti caratterizzati dall’isolato a cortina, di relazioni e di spazi di socialità, con attività commerciali e artigianali al basamento degli edifici, oppure, a disposizione aperta, in cui il punto centrale è il rapporto con il verde che rappresenta l’elemento essenziale per la ricerca di una nuova qualità urbana. Oggi è possibile unire le diverse identità dei 56

quartieri attraverso l’infrastruttura ferroviaria, per garantire una relazione sociale tra parti di città compiute, articolate ed eterogenee, tipologicamente, socialmente e funzionalmente, integrate con il contesto. Nei nuovi insediamenti degli scali l’articolazione del mix funzionale [Fig. 1.24] e la sperimentazione di tipologie insediative ed edilizie, possono essere l’occasione per offrire forme di abitare nuove, in grado di garantire ricchezza e qualità urbana, così si possono evitare gli effetti della mono-funzionalità o della mancanza di identità, tuttavia, bisogna considerare che l’inserimento di grandi parchi all’interno di queste aree è fondamentale i quali dovranno coesistere insieme ad un’alta densità pianificata. Strategica è l’individuazione di spazi collettivi di comunità al fine di costruire relazioni intermedie tra lo spazio pubblico e quello domestico, evitando discontinuità e favorendo l’integrazione fra funzioni differenti. Gli scali diventano aree per l’innovazione attraverso una progettazione urbana sostenibile, in grado di integrare temi urbanistici (tutela, recupero, qualità dello spazio, densità), ambientali (acqua, aria e suolo) e della mobilità (trasporti ed accessibilità).

gli ne

aa

aa

zione

FAMIGLIE FUNZIONALI MIX FUNZIONALE MIX ABITATIVO Residenziale sociale e convenzionata Tipologie residenza sociale Residenza sociale e convenzionata in locazione

Funzioni non residenziali

≥ 32%

Residenza libera

Residenza sociale e convenzionata

≥ 30%

Funzioni non residenziali

Residenza

≥ 32% Residenza sociale e convenzionata

Residenza libera

23%

Convenzionata ordinaria

≥ 44%

77%

Residenza sociale

44%

Convenzionata agevolata

22%

11%

Canone Canone moderato sociale

≥ 40%

In locazione

Fig. 1.24 Articolazione del mix funzionale prevista Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt/adp-scali-accordo-di-programma

57

Per la progettazione sostenibile di questi spazi urbani sarà necessario tenere conto dei principi della bioedilizia, della città intelligente (smart city) e dell’efficienza [Fig. 1.25], fattori che agiscono su diversi ambiti: lo spazio pubblico, il quartiere e l’edificio, secondo la filosofia della rete, per cui ogni elemento funziona bene autonomamente, ma messi a sistema funzionano meglio. I quartieri potranno essere concepiti attraverso lo sviluppo di smart grid, a loro volta alimentate di informazioni attraverso la dotazione di sensori connessi in rete in grado di monitorare diversi parametri (qualità dell’aria, rumore, calore, presenza umana, movimento, ecc), anche attraverso la sperimentazione di nuovi elementi di arredo urbano che permettono di monitorare gli aspetti microclimatici del luogo.

Per massimizzare l’efficienza degli edifici, essi dovranno essere dotati di impianti alimentati da fonti rinnovabili (geotermia, solare termico, fotovoltaico). Affrontare il tema della mobilità sostenibile è essenziale per definire i caratteri che assumerà la città di domani attraverso gli scali ferroviari. I servizi di sharing, dovranno essere sempre più orientati all’elettrico e sarà necessaria una moderazione della mobilità privata a favore degli spostamenti pubblici.

t district

SMART DISTRICT PIATTAFORMA

LUOGHI

Piattaforma urbana

Riqualificazione edilizia

App Sensori Analisi dei dati Piattaforme tecnologiche

Approvigionamento energetico Residenze sociali Residenza libera Servizi pubblici

Smart Lighting

Mobilità elettrica Car sharing elettrico Colonne di ricarica Biciclette elettriche Servizi e pianificazione della mobilità Gestione energetica Logistica elettrica

PERSONE Gestione delle energie rinnovabili

Coinvolgimento della cittadinanza Business Residenti Visitatori

Fig. 1.25 Smart city - aspetti principali e protagonisti Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt/adp-scali-accordo-di-programma 58

Fig. 1.26 La rigenerazione di Porta Nuova è un esempio di “nuovo centro funzionale per la città di Milano” con funzioni funzioni che, siti in un’area strategica per la città, garantiscono maggior vitalità.

Fonte: www.welcometoitalia. com/it/milano/porta-nuovala-citta-che-sale/ 59

Il PGT 2030 costituisce una strategia partendo dal “vuoto” attraverso lo sviluppo di infrastrutture blu e verdi che hanno origine dai grandi sistemi ambientali metropolitani. L’obiettivo è costruire reti ecologiche e relazioni tra aree urbanizzate ed elemento verde mediante politiche di risparmio di consumo di suolo, di riconnessione tra spazi pubblici e privati, di riforestazione e di rigenerazione ambientale. La maglia infrastrutturale verde comprenderà i parchi peri-urbani e i circa 731 mila mq riconquistati all’interno degli scali ferroviari, in totale è previsto un sistema di venti nuovi parchi all’interno della città, attraverso interventi di rigenerazione ambientale. Soluzioni integrate di progettazione architettonica permetteranno una riduzione di emissione di gas serra, un azzeramento del fabbisogno energetico degli edifici con la messa in atto di processi di recupero circolare di materiali e favorendo il drenaggio delle acque ed il recupero della biodiversità. Dal punto di vista economico-sociale la nuova presenza di verde a parco consentirà di avere spazi urbani più vivibili e adatti a soluzioni di mobilità sostenibile, ciò contribuirà ad una maggiore sicurezza e ad un incremento delle relazioni sociali. Il sistema delle aree verdi deve essere organizzato come rete, per formare un unico e continuo sistema di spazi verdi interconnessi, fino a raggiungere le aree agricole esterne e i sistemi territoriali. Requisiti perché le aree a verde funzionino come rete ecologica sono, insieme alla dimensione e alla 60

consistenza, la continuità, l’alto livello di connessione fra le parti, la biodiversità [Fig. 1.28]. La rete ecologica del verde è un sistema multiscalare, ovvero, integra una visione a scala ampia-infrastrutturale, di connessione tra le grandi aree naturalistiche e protette, con un lavoro di riconnessione e potenziamento del verde locale (interscalarità).Il sistema della cintura ferroviaria, oltre agli scali dismessi, ha già assunto oggi una connotazione di connessione ecologica spontanea, caratterizzata da un’elevata biodiversità vegetale faunistica. Questa caratteristica può essere salvaguardata e incentivata, attraverso specifiche procedure che prevedano la gestione di questi spazi.

Fig. 1.27 Vista dal Ponte della Ghisolfa verso Scalo Farini Fonte: Rivista Lotus - art. 161MeteoMilano

61

Fig. 1.28 Biodiversità esistente all’interno degli scali da salvaguardare Fonte: Rivista Lotus - art. 161MeteoMilano

62

Conyza Canadensis

Conyza Canadensis

Phytolacca Americana (Uva turca / Pokeweed)

Artemisia Vulgaris

Artemisia sp.

Setaria Italica

Verbena Officinalis

Parthenocissus Quinquefolia (Vite del Canada / Virginia Creeper)

Buddleja Davidii

Oenothera sp.

Cinopodium Vulgare

Glaucium Flavum

63

Il verde urbano nella rigenerazione degli scali si inserisce e contribuisce a sviluppare sistemi, sottosistemi e reti, sia di tipo ecologico che agricolo, che possono efficacemente garantire servizi ambientali di mitigazione di varie forme di inquinamento (atmosferico, del suolo, acustico, paesaggistico), contribuendo alla capacità di rispondere alle sollecitazioni che l’ambiente ha sul sistema urbano. Attraverso la scelta di soluzioni progettuali - degli spazi aperti e del costruito - che prevedano un incremento del grado di naturalità, il verde può diventare un elemento strategico Parchi e giardini urbani a Milano nella mitigazione e nella compensazione degli effetti derivanti dai mutamenti atParchi Milano di cui e giardini urbani a negli scali mosferici, contribuendo alla gestione dei fenomeni delle isole di calore; concorrendi cui negli scali do in questo modo al miglioramento del parchi urbani di rilievo livello di nuovi comfort microclimatico.

Gli spazi Farini, San Cristoforo, Porta collettivi dei futuri scali ferroviari saranno Romana nuovi urbani di rilievo di caratterizzati daparchi un’ampia disponibilità San Cristoforo, Porta verde [Fig. Farini, 1.29], condizione che eleva il ruolo del parcoRomana urbano a nuovo cuore pulsante della vita pubblica. Spazi d’interazione e di socialità potranno dare un nuovo carattere alle aree verdi, il parco, quindi, diventa elemento di centralità della vita collettiva.

12.220.000 mq

12.220.000 mq 731.000 mq 3

3

731.000 mq

12.220.000 mq

Parchi e giardini urbani 12.220.000 mqa Milano

Parchi e giardini urbani a Milano

di cui 731.000 mq negli scali

di cui 731.000 mq negli scali

3 3

nuovi parchi urbani di rilievo nuovi parchi urbani di rilievo Farini, San Cristoforo, Porta Quota di giardini e parchi Farini, San Cristoforo, Porta Romana previsti negli scali Romana Farini St 651.114 mq Porta Romana St 217.207 mq

San Cristoforo St 171.683 mq Porta Genova St 102.291 mq Lambrate St 70.716 mq Greco Breda St 72.166 mq Rogoredo St 21.079 mq

65% 40% 40% 80% 80% 30% 30% 35% 35% 30% 30% 30% 30%

Fig. 1.29 Analisi quantità di verde previsto da PGT2030 Rielaborazione personale 64

65%

mq

e da ungo

Integrare spazio verde e spazio costruito potrà creare negli scali ferroviari un paesaggio urbano unico, il cui punto di forza è l’armonia del rapporto tra verde e forme architettoniche, integrando gli spazi aperti con il costruito. Fasce a verde, filari, boulevard, reti di piccoli giardini, ma anche grandi spazi centrali, radure e aree alberate, oasi ecologiche, giardini tematici e attrezzati, aree sperimentali di produzione agricola, orti urbani; la varietà di forme e tipologie delle aree destinate a verde [Fig. 1.30] potrà costruire a sua volta elemento di varietà di relazione tra i nuovi quartieri e quelli esistenti.

Quota di verde nelle aree urbane di Milano e quota di verde previsto negli scali Aree urbane

Composizione del verde a Milano e incremento grazie al verde previsto negli scali

Nuovi parchi negli scali

+731 mila mq

Totale verde

146 mln mq

21,3 mln mq verde pubblico

+1%

57 milioni mq

14,6%

della

area di getto

Per la rigenerazione degli scali ferroviari, l’obiettivo è ottenere luoghi sicuri, vitali e accessibili a tutti, attraverso spazi pubblici disegnati per accogliere attività ad ogni ora ed in ogni giorno della settimana, grazie alla ricchezza di spazi disponibili e alla loro flessibilità d’uso, capace di adattarsi a tutte le generazioni. Lo spazio aperto dovrà garantire un’elevata percezione di sicurezza (protezione degli spazi pedonali dai rischi e dai disagi del passaggio delle auto), insieme alla concentrazione di attività economiche e sociali.

Aree coltivate e servizi in Parco Agricolo Sud

Verde pubblico

21,3

35,6

+3%

Superficie territoriale degli scali

1,3 mln mq

56%

A Parco Nord B Parchi pubblici in Parco Agricolo Sud C Parchi e giardini urbani

730.865 mq verde pubblico previsto negli scali

2,5 6,6

12,2

A B

C

+5,5%

Fig. 1.30 Analisi quantità composizione del verde esistente e previsto da PGT2030 Rielaborazione personale 65

La connettività sarà elemento principale di rigenerazione urbana per metter in relazione gli ambiti urbani ad oggi separati in maniera netta dalla cinta ferroviaria esistente. Gli scali ferroviari con la loro superficie territoriale e capacità edificatoria, forniranno, in una logica di crescita urbana non diffusa, ma per addensamenti su nodi, ambiti nuovi accessibili e vivibili da utenti capaci di sfruttare la mobilità sostenibile e/o pubblica per, ad esempio, raggiungere il posto di lavoro. Gli ambiti ferroviari, dunque, caratterizzeranno Milano come una città densa e accessibile lungo i binari trasformandoli da “non luoghi” a “luoghi strategici”, nodi attrattivi per il mix funzionale e sociale capaci di accogliere. La città si distacca dunque dall’assetto monocentrico radiale assunto fino ad oggi per affrontare, attraverso gli interventi sugli scali ferroviari, un cambiamento significativo nell’impostazione urbanistica della città. Milano assumerà un carattere simile a quello di Londra che vede impianti urbani come King’s Cross (scalo rigenerato dislocato dalla città consolidata di 29,5 km Londrae nuovo centro lunghezza attrattore), dunque i nodi Circle Line degli scali ferroviari avranno un forte carattere 11 stazioni identitario, numerose funzioni gli in4 esistenti, 5renderanno nuove, 2 rifunzionalizzate, oltre alle 7 proposte dal PUMS del terventi attrattivi e una rinaturalizzazione garantirà Comune di Milano lo sviluppo di reti ecologiche che entrano nella città per risolvere il problema dell’isola di calore. La rigenerazione degli scali ferroviari è un’occasione fondamentale per sviluppare il progetto di linea di cintura che da Stephenson porta fino San Cristoforo, con 66

collegamenti organizzati e gestiti alla scala urbana; in una logica di superamento della struttura radiale verso un sistema a rete policentrico. L’efficienza dei punti di interscambio tra le diverse reti di trasporto si può raggiungere affrontando il tema della frequenza degli spostamenti [Fig. 1.31], individuando un numero adeguato di interscambi e linee di frequenza coerenti. Con la rigenerazione degli scali ferroviari, la città, fatta di maglie e relazioni, avrà l’occasione di riappropriarsi di ampi territori che hanno determinato per decenni una cesura insanabile nel suo tessuto urbano.

In termini di accessibilità, i collegamenti viabilistici necessiteranno di analisi [Fig. 1.32] per ottenere tratti di mobilità sostenibile che riducano i tempi di spostamento.

Frequenza di servizio attuale da 30 a 60 minuti 60 min

Frequenza di servizio in prospettiva da 10 a 20 minuti 0

0 10

20

mi

n

30 Totale linea

Cintura Nord

n

mi

Cintura Sud e Est

Fig. 1.31 Future frequenze di spostamenti e tempi di percorrenza Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/ urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt/adp-scali-accordo-di-programma

29,5 29,5 km km

lunghezza lunghezzaCircle CircleLine Line

11 11 stazioni stazioni

4 esistenti, 5 nuove, 2 rifunzionalizzate, 4 esistenti, 5 nuove, 2 rifunzionalizzate, oltre alle 7 proposte dal PUMS del oltre alledi7 Milano proposte dal PUMS del Comune

Comune di Milano

Gli spostamenti pedonali e ciclabili dovranno garantire il massimo della permeabilità, attraverso percorsi protetti per favorire in particolare le fasce più fragili della popolazione: bambini, anziani e portatori di handicap, secondo i principi del Piano Eliminazione Barriere ArchitettoniFrequeF nrzea FreqFureenqzuaednizsaerdvi zsie orvizio che (PEBA).

Gli scali ferroviari milanesi, a prospep ttrio vaspde attua altetuda 60 minuti ale30daa 30 a 60 minuti cavallo tra centro e periferia, oggi privi di attività, rappresentano ancora, fortissimi 60 min 0 60 min 0 elementi di interruzione delle relazioni urbane: vere e proprie barriere lunghe fino a due chilometri, che allontanano tra loro i quartieri che vi si affacciano.

20 30

Riduzione del tempo impiegato per gli spostamenti a piedi attraverso gli scali grazie alla copertura parziale dei binari, ai ponti, alle passerelle e ai sottopassi previsti.

B A Farini A Stazione S Lancetti - Stazione MM Cenisio: oggi 35', domani 16' ( -19') B Villa Simonetta - Parco Bassi: oggi 50', domani 16' ( - 34')

Rogoredo Stazione MM Porto di Mare - Parco Trapezio: oggi 20', domani 15' (-5')

30

A Totale linea B

Totale linea

Romana A Fondazione Prada - Stazione MM Lodi T.i.b.b. : oggi 13', domani 8' ( -5') B Giardino M. Candia Esselunga via Ripamonti: oggi 25', domani 20' ( -5')

Cintura Nord A

B

m

Cintura N

Porta Genova A Mudec - Stazione MM Porta Genova : oggi 21', domani 14' ( -7')

B Mudec - Parco B. Powell: oggi 30', domani 10' ( -20')

Lambrate

Greco

San Cristoforo

Stazione Lambrate FS - Via S. Faustino: oggi 27', domani 22' (-5')

Teatro Arcimboldi Stazione MM Precotto: oggi 20', domani 15' (-5')

Stazione S San Cristoforo - Alzaia Naviglio Grande: oggi 26', domani 3' (-23')

Fig. 1.32 Future frequenze di spostamenti e tempi di percorrenza - nuova viabilità prevista Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt/adp-scali-accordo-di-programma 67

SAN CRISTOFORO ST = 171.683,00 mq Sup.Parco ≥ 137.346,40 mq SLPmax = 8.000,00 mq di cui 2.800 mq per Housing Sociale PORTA GENOVA ST = 102.291,00 mq Sup.Parco ≥ 30.687,30 mq SLPmax = 33.000,00 mq di cui 11.500 mq per Housing Sociale

PORTA ROMANA ST = 217.207,00 mq Sup.Parco ≥ 86.882,80 mq SLPmax = 247.000,00 mq di cui 98.800 mq per Housing Sociale

Fig. 1.33 Scali oggetto di intervento PGT2030 Rielaborazione personale 68

GRECO-BREDA

FARINI

ST = 72.166,00 mq Sup.Parco ≥ 21.649,80 mq SLPmax = 20.000,00 mq di cui 7.000 mq per Housing Sociale

ST = 651.114,00 mq Sup.Parco ≥ 423.224,10 mq SLPmax = 650.000,00 mq di cui 130.000 mq per Housing Sociale

LAMBRATE ST = 70.716,00 mq Sup.Parco ≥ 24.750,60 mq SLPmax = 53.380,00 mq di cui 18.683 mq per Housing Sociale

ROGOREDO ST = 21.079,00 mq Sup.Parco ≥ 6.323,70 mq SLPmax = 24.200,00 mq di cui 8.470 mq per Housing Sociale 69

5

Progetti Internazionali

In vista dell’Accordo di Programma, la società Sistemi Urbani, in collaborazione con il Comune di Milano, ha invitato cinque Studi internazionali a fornire idee per la riconversione degli ex scali ferroviari milanesi dismessi, i risultati sono stati

presentati nell’aprile 2017 in una mostra organizzata a Porta Genova per consentire un dibattito pubblico e giungere all’approvazione dell’Accordo di Programma tra Comune, Regione e la società FS.

Fig. 1.34 Porta Genova esposizione “5 scenari in mostra a Milano” Fonte: www.archdaily.com/868864/mad-presents-historical-future-milan-reborn-for-the-scali-milano-masterplan-during-milan-design-week

70

Progetto MECANOO Il progetto immagina gli scali come hub multimodali e luoghi in cui tutte le generazioni possono vivere, lavorare e incontrarsi, collegati tramite mezzi di trasporto pubblico e tramite una rete capillare di piste ciclabili e percorsi verdi, non solo a livello locale ma anche a scala regionale.

Gli scali fungeranno da catalizzatori di una radicale trasformazione verso una città circolare e sostenibile. La visione di Mecanoo è fondata quindi sulla connettività di persone, spazi opportunità e ambizioni.

Fig. 1.35 Inquadramento cinta ferroviaria Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/

Fig. 1.36 Visione di Milano presente / futuro Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/ 71

Si prevede di trasformare gli scali in ‘hub’ della mobilità, dove si incontrano più sistemi di trasporto (treno, metropolitana, tram, autobus, car sharing e biciclette).Gli hub sono collegati ad altre aree su scala locale, metropolitana e regionale grazie a mezzi pubblici di alta qualità in combinazione con piste ciclabili e aree pedonali, dunque, la macchina diventa inevitabilmente un mezzo di trasporto meno attraente. In futuro milioni di metri quadri di parcheggi potranno essere trasformati radicalmente e contribuire al miglioramento della qualità urbana. La città progettata e costruita per ospitare l’automobile viene ripensata alla scala delle persone che vivono giornalmente gli spazi.

Fig. 1.37 Diagrammi - Margine aree verdi Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/ 72

Fig. 1.38 Vista a volo d’uccello Scalo Farini 1 Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/

73

Progetto EMBT Intitolata “Miracoli a Milano” il progetto si concentra sull’importanza dell’acqua come mezzo per collegare la città con la sua popolazione, la sua natura e la sua storia”. Ognuno dei sette distretti ferroviari ha un proprio carattere: “alcuni degli scali saranno dedicati alla programmazione culturale, al design e alla moda, mentre altri saranno destinati a giovani aziende e start-up”.

Fig. 1.39 Inquadramento cinta ferroviaria Fonte: www.mirallestagliabue.com/project/ miracoli-a-milano-scali-milano/

Fig. 1.40 Porta Genova esposizione “5 scenari in mostra a Milano” Fonte: www.archdaily.com/869952/ 74

L’acqua sarà un supporto e un mezzo per la rigenerazione, lo studio descrive ciò come: “elemento miracoloso” che unirà città, natura, storia e diverse utenze come pedoni, ciclisti e pattinatori, e che trasformerà Milano in un luogo più confortevole.

Fig. 1.41 Diagrammi strategie e Vista a volo d’uccello Scalo Farini Fonte: www.archdaily.com/869952/ 75

Progetto STEFANO BOERI ARCHITETTI Il “Fiume Verde” è un progetto di riforestazione urbana. Il Progetto mira a realizzare sul 90% dei sette scali un sistema continuo di parchi, boschi, oasi, frutteti e giardini ad uso pubblico, legati tra loro da corridoi verdi e piste ciclabili. Nel rimanente 10% si prevede la costruzione di bordi urbani ad alta densità in grado di ospitare servizi nuovi per i quartieri: soprattutto residenze e spazi di studio/laboratori per i giovani, ma anche servizi culturali e di assistenza al cittadino (biblioteche, ambulatori, asili), oltre che edilizia sociale e di mercato.

Si calcola che in un anno il “Fiume Verde” possa assorbire 50 mila tonnellate di CO2 e produrre 2 mila tonnellate di ossigeno, con 300 tonnellate/anno di inquinanti abbattuti, il sistema verde consente di ridurre di 30 GWh/anno il consumo energetico grazie all’opera di raffrescamento del verde sulle superfici urbane.

Fig. 1.42 Vista progetto dal Bosco Verticale Fonte: www.stefanoboeriarchitetti.net/project/un-fiume-verde-per-milano/

76

Fig. 1.43 Inquadramento progetto Fonte: www.stefanoboeriarchitetti.net/project/un-fiume-verde-per-milano/

77

Progetto CINO ZUCCHI ARCHITETTI Il progetto cerca di creare nuovi luoghi di incontro tra parti di città differenti e sino ad ora sconnesse, un rigoglioso mondo vegetale dà ritmo e forma nuove urbanità in grado di rispondere a desideri e bisogni, la matrice degli spazi collettivi rappresenta il più efficace dispositivo di controllo della forma urbana: il verde non viene utilizzato come mero «standard» o «servizio» ma come strumento di progettazione della città e del territorio. A definire il progetto vi è il tema dello spazio aperto, elemento di qualità, il nome del progetto, infatti, è “sette bellissimi broli” e garantisce nuovi legami tra la metropoli estesa e la reale scala urbana dei siti in cui sono ubicati, ospitando nuovi servizi e nuovi spazi aperti con elevate qualità ambientali; spazi verdi in grado di creare una nuova atmosfera conviviale per i quartieri, riattivando la rete di percorsi attraverso i terreni agricoli esistenti rimanendo contigui alle espansioni della metropoli e creando nuove reti ecologiche all’interno della città.

Fig. 1.44 Inquadramento progetto Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects/urban-design/ca109/ 78

Fig. 1.45 Inquadramento progetto Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects/urban-design/ca109/

79

Progetto MAD ARCHITECTS Intitolato “Futuro Storico”, propone di riorganizzare gli scali ferroviari in una serie di microsistemi interconnessi che seguono cinque concetti spaziali: “Città delle connessioni”, “Città del verde”, “Città della vita”, “Città della cultura” e “Città delle risorse“.

Fig. 1.46 Inquadramento Fonte: www.archdaily.com/868864/ 80

Fig. 1.47 Render Scalo Farini Fonte: www.i-mad.com/press/mad

81

2.

L’esempio europeo: gli scali ferroviari nella rigenerazione della città contemporanea

82

Questo capitolo affronta lo studio dei best cases europei per comprendere possibili sviluppi strategici degli scali ferroviari nella città contemporanea alla luce dei cambiamenti economici, sociali e politici. I best cases presi in esame sono: • King’s Cross a Londra (Regno Unito); • Central Pasila a Helsinky (Finlandia); • la Sagrera a Barcellona (Spagna); • Clichy Batignolles a Parigi (Francia).

I primi due casi rappresentano esempi progettuali che determinano un nodo denso di riferimento per la città consolidata, invece, la Sagrera a Barcellona e Clichy Batignolles a Parigi definiscono un nuovo rapporto tra città e scalo attraverso l’inserimento di un parco urbano.

Si affronta il tema del nodo denso poichè tali aree rigenerate forniscono alla comunità una serie di servizi che le rendono catalizzatori all’interno del territorio urbanizzato. Con il tema del parco, invece, si approccia al progetto di rigenerazione approfondendo il carattere morfotipologico del nuovo insediamento al fine di liberare maggiore spazio a terra senza ridurre i valori di Floor Area Ratio e rendendo dunque l’area appetibile da un punto di vista economico per gli investitori.

Lo studio dei best cases vuole identificare linee strategiche per offrire spunti progettuali e dispositivi architettonici / urbani efficaci nella rigenerazione degli scali ferroviari milanesi.

Fig. 2.1 Inquadramento europeo - Finlandia, Regno Unito, Francia, Spagna Rielaborazione personale 83

84

2.1 Il nodo denso

Gli scali ferroviari assumono nuovissimo carattere passando da luoghi di degrado e parzialmente o totalmente abbandonati a nuovi poli catalizzatori della comunità, poli accentratori di funzioni che rendono vive parti di città poco frequentate sino al momento della loro rigenerazione. Gli scali offrono una opportunità di sviluppo per le principali metropoli europee nel passare da città monocentriche a policentriche garantendo così diversi scenari di benessere e vivibilità, in un sistema di nodi densi utili. La densità abitativa, in questi casi di rigenerazione, assume un ruolo importante nel buon funzionamento del quartiere, infatti, alla base della rigenerazione si studia la tipologia del costruito insediabile in modo da garantire abitazioni e servizi che dialogano tra loro in un unico sistema collegato direttamente con la nuova ferrovia. La ferrovia, oggi, non rappresenta più solo un luogo di transito ma, deve essere come una città nella città, ricca di servizi e attività, c’è bisogno che questi luoghi vengano salvaguardati e resi utili alla comunità.

I progetti presi in considerazione in questo paragrafo sono: • King’s Cross a Londra (Regno Unito); • Central Pasila a Helsinky (Finlandia); esempi di rigenerazione di scali ferroviari che esprimono al meglio il ruolo che devono assumere questi luoghi oggi attraverso compenetrazioni di spazi interni ed esterni in relazione ad aree verdi e tipologie di costruito che ottimizzano la superficie coperta.

85

KING’S CROSS LONDRA Geolocalizzazione e dati quantitativi Progettazione: Allies e Morrison, Porphyrios Associates e Townshend Landscape Architects Sup.Territoriale: 270.000 mq SLP: 740.000 mq Indice di edificabilità: 2,70 mq/mq Spazi aperti: 108.000 mq

86

CONCEPT Il corso del Regent’s Canal e la nuova viabilità definiscono isolati urbani per un insediamento denso di nuovi edifici e restaurati.

PROGRAMMA 280.000 mq di nuovi uffici, 47.000 mq di negozi, bar, ristoranti e luoghi per il tempo libero, 2.000 abitazioni, una università e luoghi educativi.

R E A C H

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Jellicoe Gardens O

Lewis Cubitt Square

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Lewis Cubitt Park

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Gasholder Park

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Granary Square

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2. Principali assi di sviluppo del nodo

The Coal Office

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C A M L E Y

1. Principali nuclei di sviluppo del nodo

C

Regent’s Canal

Camley Street Natural Park G O O D S

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Nodo denso

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Francis Crick Institute

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Cultura / Educazione / Hotel 8%

Commerci

Fig. 2.2 Concept - Fonte: www.kingscross.co.uk Programma - Fonte: www.kingscross.co.uk

6%

P A N C R A S

British Library

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King’s Cross

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St Pancras International

29%

Uffici

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D

87

E

E

T

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI Un “passage” pedonale collega Pancras Square alle stazioni ferroviarie, la viabilità interna viene migliorata con vie ciclo pedonali e carrabili.

MORFOLOGIA E TIPOLOGIE Edifici massivi e alti concentrano il maggior numero di residenti e funzioni minimizzando il consumo di suolo con tipologie in linea, a torre e ibride.

Torre

88

Linea

Linea (corte)

Ibrido

Fig. 2.3 Viabilità, mobilità e connessioni - Rielaborazione personale Morfologia e tipologia - Rielaborazione personale

VERDE E SPAZIO PUBBLICO

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA Le emissioni di carbonio sono prossime allo zero, grazie all’utilizzo di energie rinnovabili (biometano) e misure passive (ventilazione mista).

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1,700+

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nuove abitazioni ad opere concluse

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specie di piante e 400 alberi

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G O O D S WAY

600+ Le colonne dello storico telaio della guida del gasometro racchiudono un parco circolare con vista verso St Pancras.

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REGENT’S CANAL

di 67 acri di superficie totale a parco pubblico, piazze e spazi aperti

Gasholder Park

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REGENT’S CANAL

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Il parco sopraelevato segue la curva del Regent’s Canal, collegando Granary Square con Gasholder Park. Costruito su quello che era un vecchio viadotto ferroviario.

nuove costruzioni di cui 20 restaurate

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Bagley Walk

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Lewis Cubitt Park In cima alla zona dello shopping di Coal Drops Yard, e proprio dietro l’angolo di Granary Square. Questo è lo spazio verde principale di Kings Cross.

Fig. 2.4 Verde e spazio pubblico / Sostenibilità e ecologia Fonte: www.kingscross.co.uk 89

CENTRAL PASILA HELSINKI Geolocalizzazione e dati quantitativi Progettazione: Cino Zucchi Architetti Sup.Territoriale: 590.000 mq SLP: 730.000 mq Indice di edificabilità: 1,2 mq/mq Aree verdi: 23.600 mq

90

CONCEPT Una piattaforma sopraelevata offre un nuovo superamento ferroviario e un nodo denso caratterizzato dalla presenza di un accorpamento di torri.

PROGRAMMA Uffici e residenze vengono poste in un unico edificio minimizzando i percorsi casa-lavoro, alla base delle torri si trovano commerci e spazi pubblici.

56

Alignments

Programma e principali assi spazio aperto

blic interest. he low volumes of the buildings are required alignments. This prescripN s that the edges of the public space ting streets and the new elongated ub area A are defined at least partialng fronts.

Buildable area Public space Maximum perimeter of the tower Ground floor mandatoryalignement Tower mandatoryalignement

Principali assi di sviluppo del nodo come superamento dell’infrastruttura

Alignments

18/12/2009 16.32.06

PASILA Pasila

In the single building plots, the Detailed Plan specifies theMeilahti maximum footprint of the towers in plan, MEILAHTI the location of the pedestrian access (when needed, the buildings have distinct entrances at the different STADION levelsStadion with internal connections between them) TÖÖLÖ for a private garden or a low and a defined area Toolo extension of the ground floor space to host different KAMPPI

Kamppi

functions of public interest.

The high and the low volumes of the buildings are ruled by some required alignments. This prescription guarantees that the edges of the public space toward the existing streets and the new elongated square in the sub area A are defined at least partially by the building fronts.

Public space Maximum perimeter of the tower Ground floor mandatoryalignement Tower mandatoryalignement

Nodo denso a sistema con infrastruttura ferroviaria

20091218cino.indd 56

20091218cino.indd 13

Buildable area

18/12/2009 16.32.06

18/12/2009 16.28.15

Mixitè funzionale torri

Fig. 2.5 Concept - Rielaborazione personale Programma - Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects 91

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI Il progetto si integra con il contesto attraverso trasporti pubblici e privati, la nuova piattaforma sopraelevata offre nuove connessioni sostenibili.

MORFOLOGIA E TIPOLOGIE La tipologia a torre garantisce un prinicipio insediativo che ottimizza la superficie al suolo coperta senza rinunciare alla massima capacità abitativa.

51

94

Arterial road Collector road

Arterial road

Local road

Collector road

Cycle path

Cycle path

Tram

Metro

Local road Tram

Train

Metro

Illustration plan

78 Planivolumetrico isolato

80

79 76

81

20091218cino.indd 51

79 77

18/12/2009 16.31.58

77

Train 20091218cino.indd 94

18/12/2009 16.34.36

18/12/2009 16.34.36

N

N

N

A2_T4, Typical Office plan

N 20091218cino.indd 80

78

Uffici T4

20091218cino.indd 81

20091218cino.indd 77

18/12/2009 16.33.34

N

A2_T4, Typical Housing plan

Abitazioni T4

A3_T5, Typical Housing plan Level +142mt Level +142mt Level +93 mt 20091218cino.indd 76

A3_T5, Typical Office plan

Uffici T5 18/12/2009 16.33.35

20091218cino.indd 77

A3_T5, Typical Housing plan

Abitazioni T5

Level +145.5 Levelmt+145.5 Level +96,5 mt mt

18/12/2009 16.33.18

18/12/2009 16.33.17

Level +149 Level mt +149 Level mt +100 mt

18/12/2009 16.33.18

76

Livello +93 m

N N Level +93 mt

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Level +96,5 Level +152.5mt LevelLevel +152.5mt +103.5 mt mt

Livello +100,5 m

Sviluppo terrazze verdi semipubbliche 20091218cino.indd 20091218cino.indd 79 20091218cino.indd 79 78

Livello +156 m

Level +156 Level mt Level +156Level +107 mt +100 mt mt

Livello +159,5 m

Level +159.5 Levelmt+159.5 Level +110.5 mt mt

A3_T5, Penthouses A3_T5,A3_T5, Penthouses and Sky Housing deck and and Sky greenhouse deck

Sviluppo attico N

Fig. 2.6 Viabilità, mobilità e connessioni - Rielaborazione personale Morfologia e tipologia - Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects

18/12/2009 16.33.26 18/12/200918/12/2009 16.33.26 16.33.20

A3_T5, Typical Office plan

20091218cino.indd 76

92

18/12/2009 16.33.17

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Le torri si innestano a terra attraverso una base multilivello caratterizzata da spazi pubblici e semi pubblici, elemento di relazione con la ferrovia..

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA Si pone attenzione al consumo eccessivo delle risorse naturali sia in termini di uso del suolo che di consumo energetico (studio soleggiamenti).

68

Helsinki Location Latitudine 60˚12’N Longitudine 24˚55’E Temperature di progetto Riscaldamento -23.7˚C Riscaldamento -19.5˚C Raffrescamento 25.9˚C

Traffico stradale e rumore ferroviario

69

Attacco a terra +15 m Ambiente ventilato Vento prevalente da sud ovest

N

Rete di teleraffreddamento di Halsingin Energia (con anche rete di teleriscaldamento separata) velocità 4-5m/s (www.windfinder.com )

Level +15 mt

20091218cino.indd 68

18/12/2009 16.32.47

PV orientamento ottimale inclinazione a 38° verso sud

Turbine eoliche integrate

Raccolta acqua piovana da copertura inclinata

71

Collettore solare fotovoltaico integrato all’edificio

Alto isolamento termico

Estate 12-15°C

Attacco a terra +24 m

Mix funzionale uffici e residenze per ottimizzare i movimenti casa lavoro e ridurre impatto ambientale

N

Terrazze verdi soleggiate e ventilate

Level +24 mt

20091218cino.indd 69

Miglioramento del microclima esterno, dei soleggiamenti e della ventosità

18/12/2009 16.32.50

Inverno 20-30°C

Energia di teleriscaldamento e teleraffrescamento centralizzato, ciclo acque e raccolta/trattamento rifiuti

Energia del suolo integrata nella sottostruttura

Fig. 2.7 Verde e spazio pubblico / Sostenibilità e ecologia Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects/urban-design/er029/

Sezione attacco a terra e superamento ferrovia Section AA

93

94

2.2 Il tema del parco

Le aree degli scali ferroviari si trasformano in luoghi d’interesse pubblico volti alla comunità come zone verdi che si relazionano al territorio urbanizzato in continuità con il verde rurale. Attraverso la trasformazione degli scali ferroviari in grandi aree verdi infatti, sarebbe possibile rigenerare l’intero tratto ferroviario costituendo una rete ecologica nuova (es. progetto “Rotaie Verdi” Milano) che si innesta dall’esterno fino all’interno della città. Il tema del parco offre numerosi vantaggi dal punto di vista ecologico, considerando il continuo aumento delle temperature il parco aiuta a diminuire il fenomeno dell’isola di calore in città. L’inserimento di una biodiversità vasta e di corsi d’acqua all’interno del masterplan permette di rinfrescare la temperatura dell’aria tramite: processi di evaporazione delle fronde degli alberi e umidità prodotta dai corsi d’acqua.

Si definiscono dunque aree umide, zone separate ma in continuità con la città consolidata, tuttavia questi elementi da soli non garantirebbero nessun riscontro economico e vengono quindi definite da processi insediativi di nuova volumetria costruita (nuova Slp).

I progetti presi in considerazione in questo paragrafo sono: • la Sagrera a Barcellona (Spagna); • Clichy Batignolles a Parigi (Francia); esempi di rigenerazione di scali ferroviari in parchi che determinano polmoni verdi all’interno del territorio urbano a sistema con quello rurale.

95

LA SAGRERA BARCELLONA Geolocalizzazione e dati quantitativi Progettazione: Carlos Ferrater, Xavier Martí Galí, Giulio Lavina, Xavier Guell, Manuel Ruisánchez, Maria Pilar de la Villa Sup.Territoriale: 1.640.000 mq SLP: 1.658.000 mq Indice di edificabilità: 1,01 mq/mq Aree verdi: 393.600 mq

96

CONCEPT Il parco lineare diventa elemento ecologico alla vasta scala e fornisce un superamento delle antiche barriere della città (ferrovia) alla scala locale.

PROGRAMMA La nuova stazione concentra attività commerciali, uffici e hotel, un’intensa fruizione collettiva legano i diversi nuclei urbani (Sant Martì e Sant Andreu).

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Rete ecologica

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Fig. 2.8 Concept - Fonte: www.ferrater.com/project/sagrera-lineal-park/ Programma - Rielaborazione personale

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97

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI Le reti di trasporto vengono rese più efficienti con due piste ciclabili a doppio senso lungo il parco, accessi veicolari alla stazione a terra e interrati.

MORFOLOGIA E TIPOLOGIE Le tipologie morfologiche usate sono diverse e la loro disposizione segue gli assi viari preesistenti ai bordi del parco lineare nord sud.

Torre

Linea

Linea (corte)

Ibrido

Fig. 2.9 Viabilità, mobilità e connessioni - Rielaborazione personale Morfologia e tipologia - Rielaborazione personale

98

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Il parco, punto centrale dell’intervento, sarà un nodo ecologico tra Barcellona e la Valle del Besòs, offre spazi ricreativi e servizi per gli utenti.

1

1. VERGER ESTADELLA

2 2. SANT ANDREU MOSAIC

3

3. SANT MARTI ADORA

4

4. JARDINS DE BIENVENUE

Fig. 2.10 Verde e spazio pubblico Fonte: www.afasiaarchzine.com/2015/04/rcr-aldayjover-west-8/ 99

CLICHY BATIGNOLLES PARIGI Geolocalizzazione e dati quantitativi Progettazione: François Grether, Jacqueline Osty, OGI Sup.Territoriale: 540.000 mq SLP: 450.000 mq Indice di edificabilità: 0,80 mq/mq Aree verdi: 102.600 mq

100

Culture/entertainment (cinema)

PROGRAMMA Vario, con nuove funzioni per la comunità all’interno del contesto consolidato, alla scala architettoai nica gli edifici ibridi Soffrono una mixitè funzionale. nt e Ru

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Parcheggio

Parcheggio pulman pullman

Paris Courthouse Tribunale

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M 14

de

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Carico merci Cargo zone

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M 14

3

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Odéon Teatro Odèon Théâtre de l’Europe

M 14 M 13

Berthier Workshops Laboratori of Paris Opera

Berthier Saussure

Te re sa

Sede Regionale Regional Headquarters of the Judicial Police della Polizia (DRPJ) Giudiziaria

C

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Centro raccolta Waste sorting centre differenziata

RER

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-L az rique ahé rip pé re rd ra va le u ilw Bo ay Léon Biancotto Palestra Liceo / Lycée -Collège cBalzac Gym Università om pl ex

M 13

M

h tc vi po ro st Ro

CONCEPT Il progetto propone la creazione di un pezzo contemporaneo della città, misto, aperto e piacevole da vivere con una architettura sostenibile.

de

Cli ch y

Culture/entertainment (cinema)

e Ru v la is st M

M 14

Br id ge

Private and social housing Residenze

M èr e

M 14

Offices Uffici Negozi, servizi activities Shops, services,

Boul evar d Pe reire

Pont Cardinet Transilien station

Private and social housing

3 crèches 1 childcare centre

S

3 school complexes

L

Batignolles P

J

Centro Interdistrettuale Monceau Inter-district and “culture-entertainment” centre e culturale PLOT 08Judicial - Social housing Precinct di TVK +Offices Tolila Gilliland

C

H

Inter-district commercial centre

Te re sa

Saussure

Judicial Precinct Distretto Giudiziario

L

C

3 crèches

G

2 gyms

H

1 childcare centre

A

1 community centre

M

1 nursery school

S

3 school complexes

Shops, services, activities

P

1 maternal and child health centre

Inter-district and “culture-entertainment” centre

L

1 middle school

1 maternal and child 1 middle school

giardini sospesi

cinema commerci

Insediamento verde

Viste e soleggiamenti

centro intrattenimento commerci

Masse in movimento

Concept edificio Plot e8 di Gausa + Raveau + Avenier Cornejo

Fig. 2.11 Concept - Fonte: www.theplan.it/eng/award-2017-Mixed-Use Programma - Fonte: www.parisetmetropole-amenagement.fr

Po Tran

Monceau

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Sa in t-

Boule vard Pere ire

Martin Luther Martin Luther King Park King Park

cinema

centro intrattenimento parcheggi

101

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI Si incentiva la mobilità pubblica, connettendosi alla città con un fitto sistema metropolitano, localmente invece vi sono collegamenti ciclopedonali.

RER

Jusqu’à Mantes la Jolie

M 14

C

Saint-Denis-Pleyel

Mairie de Saint-Ouen M 13

Clichy Saint-Ouen RER

M 13

MORFOLOGIA E TIPOLOGIE Edifici ibridi garantiscono una buona concentrazione di Slp favorendo l’insediamento di un parco lineare (nucleo) e un’ottima qualità architettonica.

RER

D

RER

B

Clichy

Nanterre la Folie

Porte de la Chapelle

L

Porte de Clichy

Porte de St-Ouen E

RER

Levallois Perret

La Défense RER

E RER

Porte d’Asnières

Pantin

Pont Cardinet

A

Gare du Nord

Gare Saint-Lazare

Porte Maillot Porte Dauphine

Clichy-Batignolles

Gare de l’Est

Place Charles de Gaule-Étoile T

3b

Montreuil

Châtelet-Les-Halles

RER

A

Gare de lyon

Boulogne Billancourt

Gare Montparnasse M 14

Pont du Garigliano T

RER

3a

Olympiades

C

RER

D

Porte d’Ivry

M 13 RER

B

RER

Ivry sur Seine

C

Accorpamento moduli Plot e8

Linea

Linea (corte)

Ibrido

Fig. 2.12 Viabilità, mobilità e connessioni - Rielaborazione personale Morfologia e tipologia - Fonte: www.theplan.it/eng

102

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Scendendo di scala il verde caratterizza anche le scelte architettoniche definendo spazialità semi pubbliche verdi all’interno degli edifici.

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA Diverse sono le strategie sostenibili, che hanno reso il quartiere “città sotenibile” dell’anno al “Green Building & City Solutions Awards”: 1) Edifici ad alta efficienza energetica

2) Produzione di energia rinnovabile

3) Dieci ettari di natura in città

4) Mobilità lenta e trasporti collettivi

5) Raccolta dei rifiuti pneumatica

6) L’onnipresenza delle piante

Coperture verdi semipubbliche Plot e8

7 TUBO PIENO 6 POMPA CHE USA L’ENERGIA EOLICA

collega stagno e serbatoio

preleva l'acqua dalla cisterna per riempire le aree verdi

AREA BAGNATA BIOLAGO

CONDOTTI 1 RECUPERO ACQUA PIOVANA

Rapporto pubblico privato attacco a terra Plot e8

Fig. 2.13 Verde e spazio pubblico / Sostenibilità e ecologia Fonte: www.parisetmetropole-amenagement.fr

nei rivoli che costeggiano il parco

5 TUBO PER IRRIGAZIONE PARCO 4 FORNITURA AL LAGO

ACQUA PIOVANA STOCCATA

SERBATOIO DI STOCCAGGIO

2 L’ACQUA PIOVANA SI INFILA NEL SUOLO

grazie al verde permeabile

3 L'ACQUA IN ECCEDENZA VIENE CANALIZZATA

in un serbatoio di stoccaggio sotterraneo

103

3.

Milano Verde.

Strategie di rigenerazione “green” per la città del domani

104

Questo capitolo esplora, attraverso un approccio comparativo, alcuni progetti prodotti da Studi internazionali di architettura per i bandi di concorso di ciascuna area di rigenerazione, al fine di individuare in chiave critica gli approcci progettuali proposti in termini di sostenibilità e qualità dello spazio. Si inizia da una fase di analisi dimensionale e morfotipologica su ciascuno dei sette scali per poi individuare obiettivi e prescrizioni prodotti dal PGT vigente. Seguono le proposte progettuali fornite dagli Studi vincitori dei bandi di concorso per individuare i dispositivi urbani ed architettonici che possano consentire una rigenerazione di qualità in termini di sostenibilità e spazio verde. Di fatto, i temi analizzati concorrono all’individuazione del giusto rapporto densità del costruito vs parco verde, infatti, i progetti devono proporre veri e propri nuovi parchi in grado di inserirsi all’interno della città a sistema con le reti ecologiche provenienti per lo più da sud di Milano. La città di Milano, dunque, non ha bisogno di piccoli ritagli di verde all’interno del costruito bensì le aree dei sette scali offrono la possibilità di donare allo spazio verde un ruolo da protagonista. La parte conclusiva del capitolo offre una visione complessiva, sia in termini qualitativi che quantitativi, delle strategie e dei dispositivi architettonici/urbani proposti.

Fig. 3.1 Render di progetto per Scalo Porta Romana Fonte: www.scaloportaromana.com 105

106

3.1 Contesto.

Il sistema delle aree degli scali milanesi

Lo scalo Farini si posiziona a nord ovest della cinta ferroviaria di Milano [Fig. 3.3], a nord del Cimitero Monumentale in diretta vicinanza con i binari della stazione di Porta Garibaldi, con una superficie territoriale di 651.114 mq è lo scalo più esteso rispetto a tutti gli altri e, confrontandolo con gli ambiti storici della città consolidata, risulta più grande del Parco Sempione che conta 470.000 mq. Lo scalo si interfaccia con due parti della città diverse tra loro, dalle tipologie morfologiche contrastanti e fortemente caratterizzate dalla propria epoca di costruzione, a sud vi sono principalmente blocchi urbani della città di Beruto, mentre a nord le tipologie del costruito sono diversificate e costituiscono un assetto morfotipologico urbano misto, vi sono corpi in linea e edifici a blocco, più piccoli, che liberano spazi aperti più ampi rispetto alla città Berutiana. Lo scalo quindi si pone come elemento di relazione tra due tessuti urbani dalle densità FAR differenti, la città di Beruto, infatti, con i suoi blocchi urbani conta una densità del costruito nettamente maggiore rispetto a quella post Berutiana che risulta meno compatta lasciando spazio ad un’espansione della città più dispersiva.

107

108

Per lo scalo Farini il PGT [Fig. 3.4] prevede l’inserimento di un parco verde non più piccolo del 65% della superficie territoriale, 423.224 mq, la Superficie Lorda di Pavimento (Slp) massima ammissibile conta 650.000 mq, con un indice di utilizzo territoriale pari a 2,99 mc/mq. Lo scalo Farini vuole, attraverso il progetto di rigenerazione, fornire un forte elemento di relazione tra parti di città finora distanti tra loro, attraverso un rapporto ben preciso tra verde e costruito (parco vs densità del

costruito) per garantire la presenza di nuovi servizi capaci di attrarre la comunità.

Fig. 3.2 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Farini Rielaborazione personale

Fig. 3.3 Inquadramento planimetrico - Scalo Farini Rielaborazione personale

Fig. 3.4 Previsioni PGT2030 Scalo Farini Rielaborazione personale

109

110

Lo scalo Greco-Breda si posiziona a nord della città [Fig. 3.6], limitrofo all’area universitaria di Bicocca, offre uno spunto di rigenerazione che deve essere in grado di mettere a sistema due parti di città dall’assetto funzionale e morfologico differenti, ad ovest dell’area si posizionano i grandi blocchi a corte aperta e chiusa dell’università Bicocca di Milano, mentre ad est, corpi in linea e edifici a blocco industriale caratterizzano l’aspetto urbano misto della città. Il PGT [Fig. 3.7] propone, per quest’ambito, di 72.166 mq, uno sviluppo a parco non inferiore al 30% della superficie

territoriale, con un Slp di 20.000 mq e una continuità ciclo pedonale trasversale e longitudinale tra i quartieri.

Fig. 3.5 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Greco Breda Rielaborazione personale

Fig. 3.6 Inquadramento Scalo Greco Breda Rielaborazione personale

Fig. 3.7 Previsioni PGT2030 Scalo Greco-Breda Rielaborazione personale

111

112

Lo scalo Lambrate si posiziona ad est della cinta ferroviaria [Fig. 3.9], ha uno sviluppo di 70.716 mq disposto ad est del tracciato ferroviario esistente, tuttavia, il PGT [Fig. 3.10], per quest’area, prevede una nuova funzione di “cerniera” tra i quartieri attualmente separati dai binari. Ad ovest dell’area vi è un assetto morfotipologico ben definito caratterizzato dalla presenza di blocchi urbani della città Berutiana, mentre ad est l’assetto urbano risulta misto e composto da blocchi industriali, corpi in linea e torri residenziali. Attraverso il

nuovo scalo si prevedono connessioni ciclo-pedonali e verdi tramite sottopassaggi capaci di superare l’ostacolo ferrovia e determinare una nuova relazione tra i diversi tessuti della città.

Fig. 3.8 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Greco Breda Rielaborazione personale

Fig. 3.9 Inquadramento Scalo Lambrate Rielaborazione personale

Fig. 3.10 Previsioni PGT2030 Scalo Lambrate Rielaborazione personale

113

114

Lo scalo Rogoredo è il più piccolo scalo tra i sette, si trova a sud est della cinta [Fig. 3.12] ed ha una superficie territoriale di 21.079 mq, vicina alla superficie territoriale di Piazza Duomo che conta 17.000 mq.

Tale ambito si posiziona ad ovest del tracciato ferroviario che da Milano si prolunga verso sud e si interfaccia ad ovest con un assetto morfotipologico misto composto da differenti isolati, tra cui blocchi industriali e corpi in linea caratterizzanti corti chiuse e aperte, a est, invece, la residenza è protagonista con conformazioni di

isolati con corpi in linea singoli o a corte aperta. Il PGT [Fig. 3.13] prevede una superficie a verde non inferiore al 30% della superficie territoriale e nuove connessioni ciclo pedonali.

Fig. 3.11 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Rogoredo Rielaborazione personale

Fig. 3.12 Inquadramento Scalo Rogoredo Rielaborazione personale

Fig. 3.13 Previsioni PGT2030 Scalo Rogoredo Rielaborazione personale

115

116

Lo scalo Porta Romana è localizzato a sud della cinta ferroviaria milanese [Fig. 3.15], ha una superficie territoriale di 217.207 mq, maggiore del grande vuoto urbano della città di Milano determinato dal Giardino Indro Montanelli con i suoi 172.000 mq di sviluppo. L’area si relaziona con diverse parti di città, il suo sviluppo longitudinale tocca tipologie di assetto urbano e isolati differenti. A nord si estende la città di Beruto con i suoi blocchi urbani a corte chiusa, a sud, allontanandosi dal centro, la città si fa meno densamente costruita con assetti morfotipologici misti dalla presenza di corpi in linea, torri residenziali e blocchi industriali.

Il PGT [Fig. 3.16] per quest’ambito prevede una superficie a verde non inferiore al 40% della superficie territoriale, verde che dovrà esser elemento di relazione tra parti di città oggi distanti, l’intervento dovrà garantire almeno il 60% della superficie territoriale a spazi pubblici e a connessioni ciclo pedonali verso Piazzale Lodi.

Fig. 3.14 Inquadramento Scalo Porta Romana Rielaborazione personale

Fig. 3.15 Inquadramento Scalo Porta Romana Rielaborazione personale

Fig. 3.16 Previsioni PGT2030 Scalo Porta Romana Rielaborazione personale

117

118

Lo scalo Porta Genova dallo sviluppo di 109.130 mq si localizza a sud ovest della cinta ferroviaria [Fig. 3.18], limitrofo al Naviglio Grande, per questo il PGT [Fig. 3.19] prevede nuove connessioni verdi lungo il canale in un’ottica di rigenerazione dello scalo dismesso. L’ambito risulta una lingua di vuoto che si insinua all’interno dell’urbanizzato denso, di fatto si relaziona ad est con la città Berutiana e ad ovest con un assetto morfotipologico densamente costruito ma dalle tipologie differenti. Attraverso lo scalo il PGT definisce l’inserimento di 33.000 mq di Slp, superficie a

parco non inferiore al 30% della superficie territoriale, nuova continuità della maglia viaria locale e nuove connessioni ciclo pedonali longitudinali fino all’ambito di San Cristoforo.

Fig. 3.17 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Rogoredo Rielaborazione personale

Fig. 3.18 Inquadramento Scalo Porta Genova Rielaborazione personale

Fig. 3.19 Previsioni PGT2030 Scalo Porta Genova Rielaborazione personale

119

120

Lo scalo San Cristoforo si posiziona a sud ovest della cinta ferroviaria milanese [Fig. 3.21], il suo sviluppo longitudinale si relaziona per un grande tratto al Naviglio Grande oltreché a tessuti morfotipologici differenti della città, a nord vi sono tipologie a torre e in linea del quartiere Giambellino, a sud, isolati a corte aperta, blocchi di residenze singole e linee residenziali. In questa parte di città lo spazio aperto ne fa da padrone, a differenza della città consolidata Berutiana, per questo, per non contrastare l’assetto urbano preesistente, il PGT [Fig. 3.22] prevede una superficie a parco non inferiore all’80% rispetto

ai 171.000 mq di superficie territoriale.

Tale approccio da parte del Piano per quest’ambito di trasformazione, ovvero, mantenere a parco gran parte dell’area, risulta la risposta più consona al problema ambientale a cui la città è continuamente sottoposta.

Fig. 3.20 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Rogoredo Rielaborazione personale

Fig. 3.21 Inquadramento Scalo San Cristoforo Rielaborazione personale

Fig. 3.22 Previsioni PGT2030 Scalo San Cristoforo Rielaborazione personale

121

Matrice di Sintesi

Inquadramento dimensionale e morfotipologico + Sintesi previsioni PGT 122

Tav. 3.1 Allegato esterno 01_Localizzazione

02_Vista aerea e Profilo urbano

03_Dati e Confronto

04_Assetto Morfotipologico 1

05_Previsioni PGT

2

Farini

•

Parco Sempione St Scalo Farini St Slpmax Slpconv.

It Sparco

= 470.000 mq = 651.114 mq = 650.000 mq ≥ 20% SLP = 2,99 mc/mq ≥ 65% St

Blocco urbano (Beruto) 1) Linea corte aperta; 2) Corte chiusa

Misto 3) Linea; 4) Blocchi

3

Greco - Breda Lambrate Rogoredo

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

• • •

C. Buenos Aires St Scalo Greco-B. St Slpmax Slpconv.

It Sparco

= 56.000 mq = 72.166 mq = 20.000 mq ≥ 35% SLP = 0,83 mc/mq ≥ 30% St

Corte aperta e chiusa 1) Linea corte aperta; 2) Corte chiusa

Misto 3) Linea; 4) Blocco

3

Staz. Centrale St Scalo Lambrate St Slpmax Slpconv.

It Sparco

= 99.100 mq = 70.716 mq = 53.380 mq ≥ 35% SLP = 2,27 mc/mq ≥ 35% St

confine area di progetto

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

Blocco urbano (Beruto) 1) Linea corte chiusa; 2) Corte aperta

Misto 3) Blocco; 4) Torre; 5) Linea

2

3

4

•

confine area di progetto

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

2

•

Blocco industriale 1) Blocco

Misto 2) Linea corte chiusa

Corte aperta 3) Linea corte aperta; 4) Linea

3

•

4

confine area di progetto

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

confine area di progetto

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

• • • •

4

3

• Blocco urbano

= 172.000 mq = 217.207 mq = 247.000 mq ≥ 35% SLP = 3,41 mc/mq ≥ 40% St

1) Linea corte chiusa

Misto 2) Linea; 3) Torre

2

confine area di progetto

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

• • • •

Misto 1) Torre; 2) Linea

• • •

Assetto urbanistico “cerniera” tra i quartieri separati, funzioni residenziali, terziarie, commerciali e legate all’università; Nuova polarità funzionale in corrispondenza della nuova stazione ferroviaria integrata alla stazione MM, funzioni terziarie, commerciali e di servizio; Continuità ciclo-pedonale est/ovest e nord/sud; Accessibilità a parcheggi pubblici stazione, recapito di persone (“kiss and ride”); Integrazione collegamenti ciclo-pedonali, verso la rete del PRU Pompeo Leoni.

•

Prevalente presenza di spazi pubblici e verde sulla St; Nuovo sistema di spazi aperti pubblici in relazione all’intorno (Darsena, Parco Solari, Parco Argelati) nel rispetto delle caratteristiche paesaggistiche storiche; Assetto urbanistico “cerniera” tra i quartieri separati e nuova polarità funzionale in corrispondenza dell’ex stazione ferroviaria, elevata accessibilità, funzioni legate alla creatività e al sistema moda-design; Nuove funzioni culturali.

• •

Collegamento alla “Passeggiata Urbana” dei Bastioni; Connessione ciclo-pedonale e carrabile sistema della “Ronda”; Connessioni ciclo-pedonali Giambellino / Barona Localizzazione di funzioni e servizi che permetta elevata accessibilità al sistema di trasporto collettivo; Nuove funzioni legate allo sport, al turismo e alle attività ricreative; Completamento viabilità di quartiere pedonale; Nuovi collegamenti su ferro stazione di S. Cristoforo / Certosa / Rogoredo; Collegamento al “Viale Circolare”; Nuovo parcheggio connesso alle stazioni.

• •

•

• • • • • •

Blocco urbano (Beruto)

3

• • •

3) Linea corte aperta

2

3

confine area di progetto

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

collegamenti del verde

viale verdi

verde di progetto

viabilità carrabile

verde pensile

rete carrabile

Misto 1) Linea; 2) Torre

St St Slpmax Slpconv.

It Sparco

Continuità ciclopedonale est/ovest con “Parchi delle Cascine” / “Collana Verde”; Continuità nuovo parco / San Cristoforo / Santa Giulia / Porto di Mare; Connessione ciclo-pedonale e carrabile “Ronda” / progetto; Nuovo sistema lineare di aree a verde connettore all’ambito Rogoredo-Toffetti e parco Alessandrini; Collegamento diretto “Viale Circolare” a nord; Localizzazione nuove funzioni che assicuri accessibilità pedonale e ciclabile alla stazione di Rogoredo; Centralità dello spazio pubblico.

• • •

Connessione pubblica PRU Rubattino/aree in corso di trasformazione, PRU/ferrovia e stazione; Connessione ciclopedonale e verde tramite sottopassaggi; Salvaguardia dello spazio verde esistente; Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

Aree a verde ≥ 30% St; Nuova connessione ciclo-pedonale nord-sud; Nuovo sottopassaggio ferroviario di collegamento all’area PII di Santa Giulia; Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

Spazi pubblici e di uso pubblico ≥ 60% St, comprendendo aree oggetto di riqualificazione; Superficie verde ≥ 40% St; Parco urbano trasversale, funzione di connessione nord/sud, connesso ai nuovi spazi pubblici; Connessione ciclo-pedonale verde parallela alla cintura ferroviaria est/ ovest e nord/sud; •Collegamento pedonale coperto nuova stazione dei treni / stazione Lodi TIBB (linea MM3); Mitigazione dell’inquinamento acustico ferroviario; Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

Nuovo parco ≥ 30% St; Continuità ciclo-pedonale longitudinale fino all’ambito di San Cristoforo; Completamento viabilità locale interrotta, nuova continuità della maglia viaria nord; Nuova connessione via Bergognone / via Carlo Torre alternativa a viale Cassala e viabilità di quartiere di ricucitura della rete stradale locale e di accesso alle nuove funzioni; Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

= 170.000 mq = 102.291 mq = 33.000 mq ≥ 35% SLP = 0,91 mc/mq ≥ 30% St 1

Cimitero Monumentale San Cristoforo

•

5

rete carrabile

St St Slpmax Slpconv.

It Sparco

Assetto urbanistico “cerniera” tra i quartieri separati, funzioni residenziali, terziarie, commerciali e legate all’università.

Misto 4) L. corte aperta; 5) Blocco

1

Repubblica Staz. Centrale Porta Genova

Rifacimento della stazione ferroviaria e riqualificazione delle aree strumentali; Nuova accessibilità viaria su via Breda; Continuità ciclo-pedonale trasversale e longitudinale; Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

• • •

rete carrabile

2

rete carrabile

St St Slpmax Slpconv.

It Sparco

•

rete carrabile

1

Giardino I.Montanelli Porta Romana

Assetto urbanistico “cerniera” tra i quartieri separati, manufatti pensili, riqualificazione architettonica e funzionale; Nuovi margini urbani, completamento edilizio orientato alla residenza universitaria; Stazione di Greco una delle stazioni di porta del SFR.

5

• •

= 17.000 mq = 21.079 mq = 24.200 mq ≥ 35% SLP = 3,44 mc/mq ≥ 30% St

Nuovo parco compatto ≥ 65% St, escludendo le aree di mobilità; Copertura parziale della linea ferroviaria a verde percorribile; Mitigazione dell’inquinamento acustico ferroviario; Nuove relazioni viarie nord/sud; Nuove connessioni viarie nord-ovest/sud-est; Connessione pubblica Bovisa/Lancetti/MM5 in via Cenisio; Collegamenti ciclo-pedonali Parco Porta Nuova/Parco Palizzi; Ripristino giardino Villa Simonetta; Edilizia residenziale sociale (20% SLP tot); Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

rete carrabile

• • •

Piazza Duomo St Scalo Rogoredo St Slpmax Slpconv.

It Sparco

• • • • • • • • • •

4

1

Porta Romana

percorribilità ferroviaria

viabilità ciclopedonale

2

1

Porta Genova

confine area di progetto

Assetto urbanistico “cerniera” tra i quartieri separati, funzioni residenziali, terziarie, commerciali e legate all’università; Parco lineare connettore da Porta Nuova a Bovisa; Ricomposizione morfologica dei margini urbani, garantendo connessioni tra parco e contesto; Nuova area ambientale che favorisce mobilità lenta e trasporto pubblico su determinate direttrici; Nuovo tratto metro tramviario in elevato; Buona qualità architettonica per tutti gli interventi; Riqualificazione delle aree esterne adiacenti all’ambito progettuale.

rete carrabile

1

San Cristoforo

• • •

4

07_Prescrizioni

06_Obiettivi • • •

= 25.000 mq = 171.683 mq = 8.000 mq ≥ 35% SLP = 0,14 mc/mq ≥ 80% St

Misto 3) Linea corte aperta

Corte aperta 4) Blocco; 5) Linea corte aperta

4

5

• • • • • • • • •

Nuovo ponte pedonale e ciclabile su Naviglio Grande; Interventi rispettosi dei vincoli amministrativi per la difesa e tutela del suolo.

123

124

3.2 Proposte.

Linee guida, strategie e visioni per una città che si rigenera

I Masterplan vincitori dei Bandi di Concorso indetti per la rigenerazione dei sette scali ferroviari dismessi, sono: • “Agenti Climatici” di OMA per Farini e San Cristoforo; • “Innesto” di Barreca & La Varra perGreco-Breda; • “Lambrate Streaming” di Caputo Partnership International per Lambrate; • “Agroscalo 2020” di Andrea Caputo per Porta Genova; • “Ground Up” di Outcomist, Diller Scofidio + Renfo, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati e Arup per Porta Romana; • “Abitare il Bordo” di Gregorio Pecorelli per Rogoredo.

I Bandi vedono come soggetto banditore FS Sistemi Urbani S.p.A. insieme a C40 Cities Climate Leadership Group con accordo di COIMA SGR S.p.A., nel caso dello scalo di Porta Romana; per quanto riguarda invece, il sito di Rogoredo si è fatto riferimento al bando di concorso AAA Architetti cercasi 2019 sancito in collaborazione ad FS Sistemi Urbani S.p.A. I Progetti hanno posto particolare attenzione all’assetto urbanistico e morfologico, ai sistemi di accessibilità e connessioni viabilistiche, al sistema del verde, di ecologia e di sostenibilità e alla presenza di servizi e mixitè funzionale.

125

Scalo Farini - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Assetto urbanistico e morfologico Il grande Parco Farini pensato da OMA viene garantito dall’addensamento a nord di tutta la nuova morfologia costituita da isolati urbani con torri e con linee che caratterizzano diversi ambienti dalla concentrazione FAR differente. Complessivamente il Progetto garantisce 402.461 mq di Slp con una FAR di 0,97 lasciando 307.213 mq a verde pubblico attrezzato, come richiesto dal Bando di Concorso. Il filtro ecologico con il suo fitto volume verde di alberi si espande a sud dell’area circondando il tracciato ferroviario, ciò per consentire una mitigazione dell’inquinamento acustico e costituire un ambiente aerato dai venti provenienti da sud.

Nonostante un’elevata densità di costruito a nord, la nuova morfologia costituisce una certa porosità e permeabilità che accoglie la vita pubblica della città all’interno degli isolati. A partire dal parco/ filtro ecologico, il verde, grazie alla permeabilità del nuovo quartiere denso, si insinua come elemento urbano a nord dell’area. Il Progetto propone di integrare la nuova morfologia a 48.771 mq di edifici esistenti riutilizzati [Fig. 3.23]. Il progetto si inserisce in un sistema ecologico di spazi verd preesistenti, centrali alla città consolidata come il parco di City Life o Parco Sempione e più esterni come il Parco Nord Milano o Parco Lambro.

1

2 Il nuovo Centro Sportivo recupera uno degli spazi architettonici in disuso delle ferrovie per ospitare attività sportive inedite in questo settore della città.

Mosaico verde 1

3

2

Filtro Ecologico 3

Fig. 3.23 Principio insediativo locale + rifunzionalizzazioni Rielaborazione personale 126

Brera si apre alla città in una grande Corte Aperta.

Sopra ad essa, connessa alla corte, vi è una Terrazza punto di vista panoramico sulla città e un grande laboratorio all’aperto.

L’Ex Deposito Merci viene aperto alla comunità riutilizzando la manica nord come struttura per uno Spazio Eventi e Concerti, quella a sud, a ridosso della ferrovia, come Giardino d’Inverno che ospiterà Green Startup e Giardino Multimediale .

Insieme al sistema verde preesistente milanese, Agenti Climatici vuole offrire alla comunità un ambiente confortevole attraverso il verde che genera un microclima perfetto che contrasta il fenomeno dell’isola di calore.

Parco Nord Parco di Monza

Parco Lambro

Monte stella

Bosco in città

Parco Sempione

Ippodromo

Idroscalo

City Life Giardini Indro Montanelli

Parco delle cave

San Cristoforo

Fig. 3.24 Principio insediativo alla scala vasta Rielaborazione personale 127

Scalo Farini - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Accessibilità e connessioni viabilistiche Il sistema infrastrutturale è concepito per essere prevalentemente adibito a mobilità pedonale (pedestrian friendly), lo scalo è attraversabile in 17 minuti [Fig. 3.25] grazie alle superfici pedonali di progetto che ammontano al 90% del totale delle strade previste.

17

mi n

200 m

400 m

600 m

Un sistema complesso di infrastrutture consente all’area di diventare una piattaforma intermodale per persone e merci tra l’area metropolitana ed il centro città. Lo schema di circolazione si integra con la rete stradale attuale, estendendo i benefici del progetto alle zone limitrofe.

Lo scalo è raggiungibile [Fig. 3.26]: • in tram, lungo un nuovo percorso che costituisce la spina dorsale del sistema di trasporto pubblico dello Scalo Farini, riconnettendosi verso il centro città; • in treno e in metro, dalle fermate Lancetti (linee S) e Cenisio (M5) e grazie ai nuovi ponti e alla fitta rete ciclopedonale, per cui tutti i punti dello scalo Farini sono raggiungibili da entrambe le stazioni entro 10 minuti a piedi e 5 minuti in bicicletta; • in bicicletta, grazie alla “bicycle highway”, pista ciclabile lunga 6 km tra i nodi ferroviari di Bovisa e Porta Garibaldi; [Fig. 3.26] • in auto, secondo uno schema di distribuzione interna della circolazione e un sistema di wayfinding digitale che indirizza l’utente verso il parcheggio interrato. [Fig. 3.25]

in

6m

3 min

micro clima

densità attività commerciali

visibilità dagli edifici

sensori

arredo urbano segnaletica intelligente sicurezza

accessibilità

pista ciclabile

Fig. 3.25 Mobilità, viabilità e connessioni Rielaborazione personale 128

L’habitat urbano progettato per aumentare il comfort dell’utente e stimolare gli spostamenti pedonali e ciclabili

Nuovo parco

città car sharing centro logistico

Il nodo intermodale della stazione Lancetti supporta lo scambio di merci e di persone con la città. Gli spazi attualmente dedicati ai parcheggi sotterranei si Fig. rendono disponibili in futuro ad accogliere spazi per la logistica e le forme di 3.26 shared mobility Nuovo layout della mobilità

Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

90% DI STRADE PEDONALI E 14 KM DI PISTE CICLABILI

BOVISA Linee S

BOVISA

VILLAPIZZONE

bus 90

S

LANCETTI

tram 2 nuove ciclabili CENISIO M5

nuova ciclabile espressa

ciclabili esistenti M2 M5 S GARIBALDI

PORTA GARIBALDI

tram n.2 bus n. 90 piste ciclabili

129

Scalo Farini - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Sistema del verde, ecologia e sostenibilità Il parco si posiziona a sud ovest dell’area, dove una fascia di alberi di grandi dimensioni compone un limpidarium d’aria [Fig. 3.27], che mantiene l’aerazione proveniente da sud fresca grazie all’evaporazione delle fronde degli alberi e all’umidità prodotta dai corpi d’acqua che riducono la temperatura dell’aria. Una nuova aria, più fresca e meno inquinata, si espande riducendo calore ed inquinamento atmosferico.

Fig. 3.27 Sfruttamento ventosità proveniente da sud, aerazione urbana, orientamenti edifici e vegetazione Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

130

Lungo i due versanti della linea ferroviaria, si integrano con il parco, suoli minerali e vegetazioni spontanee che garantiscono il funzionamento ecologico del Masterplan [Fig. 3.28]. Il nuovo tessuto urbano viene orientato trasversalmente al parco favorendo la libera circolazione della ventosità proveniente da sud, anche all’interno degli spazi aperti limitrofi al costruito.

Il Masterplan risulta un unico sistema integrato tra componenti naturali ed urbane, equilibrato con apporti energetici attivi e passivi ad impatto zero. È previsto un sistema per lo stoccaggio, il riuso e drenaggio delle acque meteoriche, l’energia termica può essere interamente fornita mediante una rete urbana per tele-riscaldamento e tele-raffreddamento a partire da centrali tecnologiche di quartiere alimentate da sistemi di scambio geotermico. Alla scala architettonica [Fig. 3.29] infine si prevede l’utilizzo di materiali ad alta percentuale di componente riciclata e di sistemi fotovoltaici in facciata e coperture.

Fisica della costruzione per masse e facciate Riuso ed integrazione degli edifici esisitenti Materilali da costruzione ricliclabili (economia circolare) Solare termico Architettura modulare e adattabile a future variazioni d’uso

- Coperture bianche riflettono luce e caldo. Alto grado di albedo - Superfici verticali nere assorbono luce e caldo. Basso grado di albedo Il caldo resta nella parte alta degli edifici ed è esplusa grazie al vento senza discendere verso la strada.

pia z z a d’a cqua

centrale tecnologica

edficio autonomo

vasca di depurazione acque meteoriche

pia z z a d’a cqua

sistemi per produzione di energia rinnovabile integrativa

termnale “thermal bus”

centrale tecnologica

nn omo copertuerdeficpiioanaeutcoo SRI > 76

energia da fonti rinnovabili

vasca di depurazione acque meteoriche

sistemi per produzione di energia rinnovabile integrativa

l bus”

centrale tecnologica

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coperture piane con SRI > 76

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Fig. 3.29 Strategie per la riduzione della domanda energetica dell’edificio Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini facciate con gradiente di emissività

collettori acque meteoriche a dispersione graduale

rm/ al bus” teleriscadam“tehneto teleraffrescamento

Fig. 3.28 Micro clima generato dal sistema verde Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini “thermal bus”

Fisica della costruzione per masse e facciate Riuso ed integrazione degli edifici esisitenti Materilali da costruzione ricliclabili (economia circolare) Solare termico Architettura modulare e adattabile a future variazioni d’uso

-

Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

-

Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

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+ + + + + +

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Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

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Le superfici chiare del parco riflettono iVENTI raggi solari CONVETTIVI riducendo la temperatura del suolo

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La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita che contrasta l’isola di calore

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Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

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Le superfici chiare del parco riflettono i raggi solari riducendo la temperatura del suolo

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La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita che contrasta l’isola di calore im ret misio e c ne itta ne din lla a

Un processo vegetale per ripulire i suoli inquinati

im ret misio e c ne itta ne din lla a

131

Scalo Farini - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Servizi e mix funzionale A sud, nuovi servizi pubblici in continuità e in sinergia con quelli esistenti donano alla città nuove aree di collettività e di svago [Fig. 3.30]. A nord, invece, il progetto propone un preciso insieme di funzioni terziarie e residenziali, affiancate a luoghi di produzione culturale e a nuove manifatture urbane [Fig.3.31]. Il riuso e la valorizzazione del patrimonio esistente rappresentano scelte coerenti con la volontà di offrire spazi già oggi immediatamente adattabili alla visione strategica dell’area, in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e circolarità espressi nel progetto di trasformazione dello scalo.

Fig. 3.30 Funzioni spazi aperti Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini 132

Fig.3.31 Principali funzioni isolato urbano Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

FASE 0 - SUBITO

INIZIO

FASE 0

FASE 1 - 2030

FASE 2 - 2040

VERDE ATTREZZATO 110.000 sqm

FASE 1 5 ANNI CICLO ECOLOGICO

PARCO 110.000 sqm

FASE 2

FASE 3 - 2050

VERDE ATTREZZATO 160.000 sqm

FASE 3

VERDE ATTREZZATO 270.000 sqm

PARCO

SUPERFICI

SUPERFICI

PARCO 271.115 sqm + 42.465 sqm PARCO 110.000 sqm

SVILUPPO CULTURALE ATTIVAZIONE SOCIALE

PARCO temporaneo

BONIFICA NATURALE CRESCITA ECONOMICA PAESAGGIO EFFIMERO

SLP Fig. 3..32 Evoluzione masterplan durante le fasi di costruzione Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

TEMPO Fasi del Masterplan Il processo di sviluppo dell’area è stato diviso per fasi [Fig. 3.32], dalla bonifica del suolo alla realizzazione del parco. Durante il corso degli anni si prevedono usi temporanei, dall’inizio dei lavori sarà possibile sfruttare le aree già bonificate che accoglieranno attività ludiche e laboratori temporanei.

133

Scalo Farini - “AGENTI CLIMATICI” di OMA

Il progetto, in relazione al tema di adattamento e sviluppo che persegue, si caratterizza sotto il punto di vista della resilienza economica. Esso predispone infatti una serie di possibili scenari di sviluppo progettuale in diretto rapporto allo scenario economico a cui si riferiscono. Il progetto così è in grado di essere attuato entro le più diverse coordinate di sviluppo economico della città di Milano ed è pronto ad adattarsi a una ampia pluralità di orientamenti di carattere funzionale.

Agenti Climatici è attuabile sia nell’ambito di scenari di crescita economica, anche particolarmente sostenuta, ipotizzando un aumento delle volumetrie progettuali per la realizzazione di una “città globale”, che nell’ambito di una crisi economica, ipotizzando ad esempio l’uscita dell’Italia dall’UE con la conseguente realizzazione del progetto attraverso piccole operazioni residenziali e produttive. La resilienza del progetto è legata anche alla scelta di precise tipologie insediative di costruito il cui sviluppo immobiliare nel tempo è possibile sia in contesti di forte crescita, a seguito dell’impulso di importanti investitori interessati a grandi investimenti di carattere unitario, che nella prospettiva di una pluralità di iniziative di taglia piccola e media.

1200

valore immobiliare

In ogni ipotesi prefigurata resta comunque invariata la maglia delle infrastrutture ambientali a cui si aggiungono i molteplici sviluppi dei servizi destinati alla comunità. La città pubblica diviene quindi lo sfondo ma soprattutto il principio organizzatore dei molteplici 2020 ¥ 2030 scenari di sviluppo futuro dell’area. valore immobiliare

2040

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valore immobiliare

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2040

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2050

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La differenziazione degli investimenti (high rise, low rise) per risponde più agilmente alle oscillazioni del mercato

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1100 1200

Capitale

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900

800

1000

800

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700

500

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Farini

400 300

Milanofiori

400

300

Fig. 3.33 Milanofiori Scenari di sviluppo economico CityLife ex FieraMilano Fonte: www.oma.com/projects/scalo-fariniBicocca Cascina Merlata 200

300

100

Santa Giulia

200

Porta Nuova

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Cascina Merlata Milanofiori Bicocca Farini

200

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2000

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1980

1990

2000

2010

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Porta Nuova

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CityLife ex FieraMilano

Porta Nuova

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Santa Giulia

2020

2030

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2020

0

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2030

1970

1980

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2000

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¥

Città globale

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad altre funzioni.

Grandi investimenti Piccoli investimenti 2050

Capitale europea

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Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo si concentra sulle attività terziarie, sulla residenza di fascia alta e sui servizi per una società benestante.

€

Milano manifattura

Politiche locali e nazionali favoriscono la trasformazione dell’area verso un modello originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo crescente qualificando lo Scalo come polo di una manifattura ad alta intensità di cultura e tecnologia.

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SuperMilano

La città mantiene il proprio primato economico in Italia e si conferma leader internazionale in ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area soddisfa una domanda residenziale sia per la middle class che per fasce più solvibili. Le multinazionali scelgono Farini proseguendo il successo di Porta Nuova.

Casa dolce casa

L’appeal di altre città europee emergenti come sede di headquarters spiazza Milano e lo Scalo Farini si trasforma progressivamente in una zona residenziale per la costante domanda insediava che la città deve soddisfare.

Farini

2030

Italexit

L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona).

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2040

135

Scalo Farini Matrice Riassuntiva Progetto

“AGENTI CLIMATICI” di OMA 136

Tav. 3.2 Allegato esterno AGENTI CLIMATICI di OMA

CONCEPT

PROGRAMMA

SLP STprog.

STprog.

SLP

Dergano Edificato

Edificato

Spazi aperti e viabilità

Cultura e sport Spazi aperti 13% e viabilità

13%

Bovisa

Villapizzone

Parco Farini

Piazze

Maciacchini

Ghisolfa Parco Nord Parco di Monza

Parco San Cristoforo

Filtro ecologico

Cultura e sport

7%

Piazze Uffici e10% coworking

Uffici e coworking

30%

Commerci

Commerci

17%

Residenza

46%

Filtro ecologico

36%

Isola

Residenza

Cenisio

Bosco in città

Verde a Parco 28%

Verde a Parco

Garibaldi

Parco Lambro

Monte stella

Sarpi

IL TESSUTO DELLA CITTÀ

Parco Sempione

Ippodromo City Life

Idroscalo

Giardini Indro Montanelli

Parco delle cave

SCALO FARINI

STprog.

SLP

Edificato

Mosaico verde San Cristoforo Spazi aperti e viabilità Piazze

Cultura e sport

Filtro Ecologico

PIANTA COPERTURA

Uffici e coworking

Commerci

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Filtro ecologico

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

FILTRO ECOLOGICO

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

MORFOLOGIA E TIPOLOGIA

MIXITÈ FUNZIONALE

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Campi sportivi Residenza

Ponti

Verde a Parco

200 m

400 m

600 m

Filtro ecologico

17

min

Isolato urbano con torri

150.000 mq

Slp = 66057 mq St = 2 ha FAR = 3,30

Tripla linea Slp = 19035 mq St = 1 ha FAR = 1,90

in

6m

Verde urbano 115.000 mq

Isolato urbano con linee

3 min

Slp = 17780 mq St = 2 ha FAR = 0,89

BOVISA

LANCETTI

VILLAPIZZONE

PAESAGGIO E VERDE URBANO

PEDESTRIAN FRIENDLY

MOBILITÀ CARRABILE - SMART PARKING STAZIONE CENTRALE

Spazi semipubblici Corti

¥

CENISIO

81.862 mq

valore immobiliare

Città globale

GARIBALDI

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad altre funzioni.

Spazi pubblici Piazze

Grandi investimenti

33.750 mq

Piccoli investimenti 2040

2050

€

valore immobiliare

2020

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

ACCESSIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

2030

2040

2050

€

€

Grandi investimenti La differenziazione degli investimenti Piccoli investimenti (high rise, low rise) per risponde più agilmente alle oscillazioni del mercato

2030

Rapporto con ferrovia:

€

900

valore immobiliare

800

2040

2030

2040

2020

valore immobiliare

€

2030

2040

900

Piccoli ¥ investimenti

2050

I cicli economici corrispondono ad una 1100 oscillazione degli investimenti immobiliari 800

€

2030

€

€

oggi

2040

2050

2050

oggi

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per Grandi le loro investimenti sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che Piccoli investimenti l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad La differenziazione degli investimenti altre funzioni. (high rise, low rise) per risponde più agilmente alle oscillazioni del mercato

Città globale

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno ¥ resa un paradiso fiscale. Scalo Farini Grandi diventainvestimenti sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters Piccoli investimenti lasciano poco spazio ad 500 altre funzioni.

Bruxelles e altre località europee trasferiscono 2020 2030 2040 2050 € 1200 a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, oggi amministratori pubblici e manager privati I cicli economici corrispondono ad una si insediano a Milano che si trasforma in 400 oscillazione degli investimenti immobiliari un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo 1100 L’Asia e la Cina l’Italia come si concentra sullescelgono attività terziarie, sullahub per La differenziazione degli investimenti le loro sedidiaziendali grazie scelte per politiche residenza fascia alta e suiaservizi una 300 e di sostegno alle imprese internazionali che (high rise, low rise) per risponde più agilmente società benestante.

1000 Milanofiori l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini alle oscillazioni del mercato diventa sedetrasferiscono di numerose multinazionali e i ¥ Giulia Bruxelles e altre località europee Santa 200 nuovi headquarters lasciano poco spazio ad a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, altre funzioni.privati 900 amministratori pubblici e manager

€

Città globale

€

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Bicocca

Capitale europea CityLife ex FieraMilano

€

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Bicocca

Città globale

2030

1200

1100

1000

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800

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1200 600

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1000

STRATEGIE ECOLOGICHE 1100 400

900 1000 300

800 900 200

700 800 100

600 1200

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600

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500

300

Milanofiori

900

Bicocca

0 600

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Rho Fiera 1970

1980

1990

2000

€

2010

200

2015

100

€

Bicocca

CityLife ex FieraMilano

Capitale europea Milano manifattura CityLife ex FieraMilano

Farini Cascina Merlata

Bicocca

Bicocca

€

€

Bicocca

Capitale europea CityLife ex FieraMilano

Cascina Merlata

FariniSuperMilano

CityLife ex FieraMilano

Cascina Merlata

Milano manifattura CityLife ex FieraMilano

Cascina Merlata Bicocca Farini

Bicocca

CityLife ex FieraMilano

Cascina Merlata

Italexit

Italexit

SuperMilano

CityLife ex FieraMilano

Casa dolce casa Italexit

Cascina Merlata

Farini

Bicocca

Casa dolce casa

Farini

SCENARI DISuperMilano SVILUPPO ECONOMICO Casa dolce casa

Casa dolce casa

Farini

Bicocca

Italexit

Farini

CityLife ex FieraMilano

Cascina Merlata

Italexit

Casa dolce casa

Italexit

Casa dolce casa

FariniSuperMilano

¥

Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo si concentra sulle attività terziarie, sulla residenza di fascia alta e sui servizi per una società benestante.

Parco

Città globale

265.000 mq

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede multinazionali Politiche localidienumerose nazionali favoriscono la e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad trasformazione dell’area verso un modello altre funzioni. originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo crescente qualificando lo Scalo come polo di una manifattura ad alta intensità di cultura e tecnologia.

Milano manifattura

Capitale europea

Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in La grande città mantiene il proprio primato economico un pivot dell’Unione.

Lo sviluppo in concentra Italia e si conferma leader internazionale in si sulle attività terziarie, sulla ambiti diversi quali alta la moda il design.

L’area residenza di fascia e suied servizi per una soddisfabenestante. una domanda residenziale sia per società la middle class che per fasce più solvibili. Le multinazionali scelgono Farini proseguendo il successo di Porta Nuova.

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

SuperMilano

BOSCO LINEARE BUFFER ZONE

Milano manifattura

Politiche locali e nazionali favoriscono la trasformazione dell’area verso un modello originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo L’appeal diqualificando altre città europee crescente lo Scaloemergenti come polocome di sedemanifattura di headquarters Milano e lo e una ad altaspiazza intensità di cultura Scalo Farini si trasforma progressivamente tecnologia. in una zona residenziale per la costante domanda insediava che la città deve soddisfare.

Casa dolce casa

INIZIO

FASE 0

FASE 1

PARCO 110.000 sqm

Italexit

FASE 2

VERDE ATTREZZATO 160.000 sqm

FASE 3

VERDE ATTREZZATO 270.000 sqm

PARCO PARCO 271.115 sqm + 42.465 sqm PARCO 110.000 sqm

SVILUPPO CULTURALE ATTIVAZIONE SOCIALE

PARCO temporaneo

BONIFICA NATURALE CRESCITA ECONOMICA PAESAGGIO EFFIMERO

SLP

SuperMilano

La città mantiene il proprio primato economico in Italia e si conferma leader internazionale in ambiti diversi la moda ed il design.

L’area L’Italia decide quali di uscire dall’Europa e Milano soddisfauna unafase domanda residenziale sia per affronta impegnativa: il mondo la middle classlocali che per fasce più in solvibili. delle imprese si trasferisce altre Le multinazionali scelgono proseguendo città (Monaco di Baviera,Farini Lione, Barcellona).il successo Porta Nuova.

Milano nondirappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

VERDE ATTREZZATO 110.000 sqm

5 ANNI CICLO ECOLOGICO

NEW BRERA

FASE 1 - FARINI 2020

TEMPO

BIENNALE DEL PAESAGGIO

Casa dolce casa

L’appeal di altre città europee emergenti come sede di headquarters spiazza Milano e lo Scalo Farini si trasforma progressivamente in una zona residenziale per la costante domanda insediava che la città deve soddisfare.

Italexit

FariniSuperMilano

SuperMilano

Cascina Merlata Milano manifattura

Milano manifattura

Cascina Merlata

Porta Nuova

Via Cenni

Milano 2

100 700

€

CityLife ex FieraMilano

Santa Giulia

200 800

400

€

Città globale

Milano manifattura

SuperMilano Casa dolce casa

FariniSuperMilano

Capitale europea

CityLife ex FieraMilano

Cascina Merlata

Capitale europea Milano manifattura

Casa dolce casa

Capitale europea

€

Città globale

Capitale europea Milano manifattura

Milano manifattura

Milano manifattura

Venti da Sud - Ovest

Milano manifattura

FariniSuperMilano

Cascina Merlata

700

La differenziazione degli investimenti (high rise, low rise) per risponde più agilmente 600oscillazioni del mercato alle 1200

Città globale

Capitale europea

l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini Bruxelles e altre località europee trasferiscono diventa sede di numerose multinazionali e i a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, nuovi headquarters lasciano poco spazio ad amministratori pubblici e manager privati altre funzioni. si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo Politiche localisulla e nazionali favoriscono la si concentra sulle attività terziarie, trasformazione dell’area residenza di fascia alta e sui servizi per una verso un modello società benestante. originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo L’Asia e la Cina scelgono l’Italiaqualificando come hub per crescente lo Scalo come polo di le loro sedi aziendali una grazie a scelte politiche manifattura ad alta intensità di cultura e e di sostegno alle imprese internazionali che tecnologia. l’hanno resa un paradiso fiscale.

Scalolocalità Farini europee trasferiscono Bruxelles e altre diventa sede di numerose multinazionali e i direzionali: eurocrati, a Milano agenzie e uffici nuovi headquarters lasciano poco spazio Politiche locali e nazionali favoriscono la ade manager privati amministratori pubblici altre funzioni. dell’area trasformazione verso un amodello si insediano Milano che si trasforma in originale in cui le attività manifatturiere un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo e quelle di servizio si siintegrano in sulle modoattività terziarie, sulla concentra crescente qualificando lo Scalo di come polo residenza fascia altadie sui servizi per una una manifattura ad alta intensità di cultura e società benestante. tecnologia.

La città mantiene il proprio primato economico in Italia e si conferma leader internazionale in ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area soddisfa una domanda residenziale sia per la middle class che per fasce più solvibili. Le Bruxelles e altre località europee trasferiscono multinazionali a Milano agenzie e uffici direzionali:scelgono eurocrati,Farini proseguendo il Politiche locali e nazionali favoriscono la successo di Porta amministratori pubblici e manager privatiNuova. trasformazione dell’area verso un modello si insediano a Milano che si trasforma in originale in cui le attività manifatturiere un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo e quelle di servizio si integrano in modo Laconcentra città mantiene il proprio primato economico si sulle attività terziarie, sulla crescente qualificando in lo Scalo come polo di in Italia e si internazionale residenza diconferma fascia altaleader e sui servizi per una manifattura ad alta intensità di cultura e ambiti diversi quali launa moda ed il design.

L’area società benestante. tecnologia. soddisfa una domanda residenziale sia per la middle class che per fasce più solvibili. Le L’appeal altre città europee emergenti come multinazionali scelgono Farini di proseguendo il sede di headquarters spiazza Milano e lo successo di Porta Nuova.

Scalo Farini si trasforma progressivamente in una zona residenziale per la costante 2040 domanda insediava Politiche locali e nazionali favoriscono la che la città deve soddisfare. trasformazione dell’area verso un modello originale in cui le attività manifatturiere città mantiene e quelle di servizio si La integrano in modoil proprio primato economico in lo Italia e sicome conferma leader internazionale in crescente qualificando Scalo polo di L’appeal di altre ad città europee emergenti ambiti diversi lacome una manifattura alta intensità di quali cultura emoda ed il design. L’area sede di headquarterssoddisfa spiazza una Milano e lo residenziale sia per domanda tecnologia.

Scalo Farini si trasforma progressivamente la middle class che per fasce più solvibili. Le in una zona residenziale per la costante multinazionali scelgono Farini proseguendo il domanda insediava che la cittàdideve successo Porta Nuova.

L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano soddisfare. affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona).

Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali La città mantiene il proprio primato economico e internazionali e Farini si sviluppa attraverso in Italia e si confermapiccole leader internazionale in residenziali e produttive.

L’appealoperazioni di altre città europee emergenti come ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area sede di headquarters spiazza Milano e lo soddisfa una domanda residenzialeesia per L’Italia decide di uscire dall’Europa Milano Scalo Farini si trasforma progressivamente la middleuna class che per fasce più solvibili. Le affronta fase impegnativa: il mondo in una zona residenziale per la costante multinazionali scelgono Farini proseguendo delle imprese locali sidomanda trasferisce in altre cheil la città deve insediava successo di Porta Nuova.Lione, Barcellona). città (Monaco di Baviera, soddisfare.

Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini 2040 si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

SuperMilano

Capitale europea

insediano a Milano che si trasforma in Portasi Nuova L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub€per Milano 2 100 un grande pivot dell’Unione. sviluppo Via Cenni le loro investimenti sedi aziendali grazie a scelte politiche PoliticheLolocali e nazionali favoriscono la Grandi si concentra sulle attività terziarie, sulla e di sostegno800alle imprese internazionali che Rho Fiera trasformazione dell’area verso un modello residenza di fascia alta e sui servizi perattività una manifatturiere Piccoli l’hannoinvestimenti resa un paradiso fiscale. Scalo Farini originale in cui le società benestante. e quelle di servizio si integrano in modo diventa sede di0 numerose multinazionali e i 2020 2030 2040 2050 1970 oggi 1980 1990 2000 2010 2020 hub per L’Asia e la2015 Cina scelgono l’Italia come nuovi headquarters lasciano poco ad crescente qualificando lo Scalo come polo di La700 differenziazione deglispazio investimenti le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche 800 € corrispondono ad una I cicli economici altre funzioni. una manifattura ad alta intensità di cultura e (high rise, low rise) per risponde più agilmente e di sostegno alle imprese internazionali che 500 oscillazione degli investimenti immobiliari tecnologia.

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La differenziazione degli investimenti 1000 si insediano a Milano che si trasforma in trasformazione dell’area verso un modello (high rise, low rise) per risponde più agilmente un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo 2020 2030 2040 2050 1200 500 originale in cui le attività manifatturiere 600 oggi si concentra sulle attività terziarie, sulla alle oscillazioni del mercato e quelle di servizio si integrano in modo ¥ investimenti Grandi 300 I cicli economici corrispondono ad una residenza di fascia alta e sui servizi per una 900 crescente qualificando lo Scalo come polo di oscillazione degli investimenti immobiliari società benestante.

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2020 2030 2040 2050 Santa Giulia a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, oggi immobiliare € 200 in Italia e si conferma leader internazionale in 800 amministratori pubblici e manager privati ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area I cicli economici corrispondono ad una si insediano a Milano che si trasforma in 1000 300 400 soddisfa una domanda residenziale sia per oscillazione degli investimenti immobiliari 1100 PortaunNuova grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo Bruxelles e altre località europee trasferiscono la middle class che per fasce più solvibili. Le Milano 2 100 Milanofiori si concentra sulle attività terziarie, sulla Via Cenni 700 a Milano agenzie e uffici direzionali: multinazionali Farini proseguendo il Politiche locali scelgono eeurocrati, nazionali favoriscono la L’Asia e ladiCina scelgono l’Italia come residenza fascia alta e sui servizi perhub unaper Santa Giulia La differenziazione degli investimentiRho Fiera oggi amministratori pubblici e manager privati successo di Porta Nuova.

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1970 1980 1990 2000 2010 2015 un paradiso fiscale. Scalo 2020 2030 e quelleLo di sviluppo servizio si2040 integrano in modo l’hanno resa Farini € PortasiLaNuova concentra sulle attività terziarie, sulla città mantiene il proprio primato economico Santa Giulia crescente qualificando lo Scalo come polo di diventa sede 100 di numerose multinazionali ei Milano 2 800 200 residenza diconferma fascia alta e manifattura sui servizi per Via Cenni 900 in Italia e si leader internazionale una ad una altainintensità di cultura e nuovi headquarters lasciano poco spazio ad Rho Fiera società benestante. ambiti diversi quali latecnologia. moda ed il design. L’area altre funzioni.

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La differenziazione degli investimenti 800 1970 1980 1990 2000 2010 2020 città Le Via Cenni L’appeal di altre europee emergenti come trasformazione dell’area verso un modello Grandi investimenti multinazionali scelgono Farini proseguendospiazza il Rho Fiera (high rise, low rise) per risponde più agilmente sede di headquarters Milano e lo 400 originale in cui le attività manifatturiere successo di Porta Nuova. alle oscillazioni del mercato Scalo Farini si trasforma progressivamente Piccoli investimenti e quelle di servizio si integrano in modo 600 1200 0 in una zona residenziale per la costante oggi 700 crescente qualificando lo Scalo come polo di 1970 1980 1990 2000 2010 2015 2040 2020 2030 2020 2030 2040 2050 Politiche locali e nazionali favoriscono la che la città deve domanda insediava La differenziazione degli300investimenti una manifattura ad alta intensità di cultura e trasformazione dell’area verso un modello soddisfare.

I cicli economici corrispondono ad una (high rise, low rise) per risponde più agilmente tecnologia. originale in cui le attività manifatturiere 500 1100 Milanofiori oscillazione degli investimenti immobiliari alle600oscillazioni del mercato città mantiene e quelle di servizio si La integrano in modoil proprio primato economico Bruxelles e altre località europee trasferiscono Santa Giulia in lo Italia e sicome conferma leader internazionale in crescente qualificando Scalo polo di 200 a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, ambiti diversi la emoda ed il design. L’area una manifattura alta intensità di quali cultura amministratori pubblici e manager privati L’appeal di altre ad città europee emergenti come 400 1000 soddisfa una domanda residenziale sia per tecnologia.

500 si insediano a Milano che si trasforma in sede di headquarters spiazza Milano e lo Portaun Nuova la middle class che per fasce più solvibili. Le oggi grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo Scalo Farini si trasforma progressivamente Milano 2 100 Via Cenni multinazionali scelgono Farini proseguendo il si concentra sulle attività terziarie, sulla in una zona residenziale per la costante Rho Fiera successo di Porta Nuova.

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300 soddisfa una domanda residenziale sia per Milano non rappresenta più un mercato in Milanofiori la middle class che per fasce più solvibili. Le grado di attrarre grandi investimenti nazionali Porta Nuova La città mantiene il proprio primato economico Milano 2 multinazionali scelgono Farini proseguendo il 100 Santa Giulia 700 eleader internazionali e Fariniinsi sviluppa attraverso Via Cenni in Italia e si confermaL’appeal internazionale 200 di altre città europee emergenti come successolocali di Porta Nuova. favoriscono la piccole operazioni e produttive.

Politiche e nazionali ambiti diversi quali lasede modadied il design.residenziali L’area La differenziazione degli investimentiRho Fiera headquarters spiazza Milano e lo trasformazione dell’area verso un modello soddisfa una domanda residenziale sia per progressivamente (high rise, low rise) per risponde più agilmente Scalo Farini si trasforma Porta Nuova originale in cui le attività manifatturiere L’Italia decide uscire dall’Europa e Milano la middle classdiche per fasce più residenziale solvibili.

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500 tecnologia.

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Rho Fiera L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano successo di Porta Nuova. affronta una fase impegnativa: il mondo 0 delle imprese locali si2040 trasferisce in altre 1970 1980 1990 2000 2010 2015 2020 2030 città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona).

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L’appeal di altre città europee emergenti come Milano non rappresenta più un mercato in sede di headquarters spiazza Milano e lo grado di attrarre grandi investimenti nazionali Porta Nuova Scalo Farini si trasforma progressivamente 2040 2020 2030 Milano 2 e internazionali e Farini si sviluppa attraverso in una zona residenziale per la costante Via Cenni piccole operazioni residenziali e produttive.

Rho Fiera domanda insediava che la città deve

€

LIMPIDARIUM D’ARIA - ORIENTAMENTO MORFOLOGIA

2040

I cicli economici corrispondono ad una oscillazione degli investimenti immobiliari

Città globale

1000 valore immobiliare

900

St = 651.114 mq Sprog. = 417.101 mq Sc = 55.888 mq Sparco = 265.000 mq Slp = 402.461 mq Densità FAR = 0,97

2020

€

Grandi investimenti

1000

1200

Dati quantitativi:

La differenziazione degli investimenti (high rise, low rise) per risponde più agilmente alle oscillazioni del mercato

Grandi investimenti La differenziazione degli investimenti Piccoli investimenti (high rise, low rise) per risponde più agilmente oggi alle600oscillazioni del mercato

2050

I cicli economici corrispondono ad una 1100 valore oscillazione degli investimenti immobiliari immobiliare

Ponte

¥

2050

700

1200

2020

2030

I cicli economici corrispondono ad una oscillazione degli investimenti immobiliari

€ € € FASI DEL MASTERPLAN ¥ Città globale € € € €¥

I cicli economici corrispondono ad una oscillazione degli investimenti immobiliari 1100

1000 valore immobiliare

Città globale

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini ¥ sede di numerose multinazionali e i diventa nuovi headquarters Grandi investimenti lasciano poco spazio ad altre funzioni.

Piccoli investimenti Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo si concentra sullescelgono attività terziarie, sullahub per L’Asia e la Cina l’Italia come residenza fascia alta e suiaservizi una le loro sedidiaziendali grazie scelte per politiche società benestante. e di sostegno alle imprese internazionali che

Capitale europea

2020

Grandi investimenti Piccoli investimenti

1200

2020

valore immobiliare

Capitale europea

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad altre funzioni.

¥

I cicli economici corrispondono ad una oscillazione degli investimenti immobiliari valore immobiliare

CONNESSIONI

¥

Città globale

valore immobiliare

SUPERFICI

2030

I cicli economici corrispondono ad una oscillazione degli investimenti immobiliari

SUPERFICI

2020

valore immobiliare

CENTRO STORICO

2030

Casa dolce casa

Casa dolce casa Italexit

L’appeal di altre città europee emergenti come sede di headquarters spiazza Milano e lo L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano Scalo Farini si trasforma progressivamente affronta una fase impegnativa: il mondo in una zona residenziale per la costante delle imprese locali si trasferisce in altre domanda insediava che la città deve città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona). soddisfare.

Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

Italexit

L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona).

Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

Italexit

L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona).

Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

FASE 2 - BIENNALE DEL PAESAGGIO

BIKE EXPRESS WAY FASE 3 - CANTIERI APERTI 2025

FASE 0

FASE 1

FASE 3

FASE 4

CANTIERI APERTI

137

Scalo Greco-Breda - “INNESTO” di Barreca & La Varra Assetto urbanistico e morfologico Il Progetto rappresenta un elemento di ricucitura del tessuto urbano che integra e valorizza l’area con i quartieri circostanti. Il Masterplan presenta prevalentemente tipologie di costruito in linea, sviluppate secondo un’alta flessibilità dello spazio, che, con i loro margini netti, costituiscono stanze urbane ben definite ed una gerarchia di spazi a terra articolati [Fig. 3.34]. In totale vi sono 400 appartamenti ed una residenza per studenti da circa 300 posti letto immersi in uno spazio verde da 45.042 mq. Il nuovo disegno urbano all’interno dell’area permette di liberare spazio a parco solo a nord e, nella fascia nord ovest, lungo il tracciato ferroviario, dunque, nei pressi del costruito, stanze urbane verdi definiscono lo spazio aperto che si relazionano con facciate e tetti verdi.

Parco urbano

Parco agricolo

Nuova Via Breda

Vecchia Via Breda

Fig. 3.34 Principio insediativo locale + principali assi di insediamento Rielaborazione personale 138

Fig. 3.33 Principio insediativo Rielaborazione personale

Fig. 3.35 Render vista a volo d’uccello Fonte: www.barrecaelavarra. it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/ 139

Scalo Greco-Breda - “INNESTO” di Barreca & La Varra

B 250 m

350 m

in

2m 3 min

140

150 m

in

Fig. 3.37 Render 1 - Spazio pubblico ribassato Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/

ARING HU SH

4m

Accessibilità e connessioni viabilistiche Un parco lineare sul tracciato della via Breda pedonalizzata si allaccia con i percorsi ciclopedonali a scala urbana e definisce gli spazi centrali del cuore del progetto. Nuovi collegamenti interrati est ovest [Fig. 3.36], permettono di attraversare il tracciato ferroviario consentendo un passaggio ciclopedonale dal cuore del nuovo intervento fino all’area universitaria Bicocca, infine, alla scala di quartiere, gli orti urbani ricuciono le connessioni verdi urbane e di viabilità dolce, riallacciandosi con i giardini pubblici a sud est e prefigurando la futura apertura di collegamento con i giardini della Fondazione Luce e quelli pubblici a nord est.

Fig. 3.36 Pedestrian Friendly Rielaborazione personale

Schema di circolazione al contorno

Rete strad STRADE ESISTENTE AREE CARRABILI PROPOSTE PARCHEGGI PERTINENZIALI / FLOTTE PRIVATE SHARING HUB / POSTI AUTO CAR SHARING PUBBLICHE

ST RE AR ED AR ED

ST

RE E

T

VIA

DOLF ATO

SH

A

A. Via Breda

RED A

VIALE

MONZ A

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SH

DA BRE

VIA AN

VIA GIL

ET

VIA

BRE DA

Il progetto sviluppa sistemi di mobilità differenti, tra questi: i percorsi carrabili esistenti vengono integrati fino all’interno del Masterplan [Fig. 3.38], la mobilità dolce invece viene gestita tramite la creazione di un nodo intermodale che integra sistemi di sharing urbano, con un incremento dei punti di ricarica elettrica, riduzione della dotazione di sosta e la presenza di veicoli elettrici. Bike sharing, car sharing permettono di ridurre il tasso di motorizzazione all’interno del nuovo quartiere fino al 66% (riduzione di emissioni di CO2), questo anche grazie all’incremento di superfici ciclopedonali per uno sviluppo di 3,2 km lineari. Inoltre, viene favorita la mobilità pubblica attraverso Schema di circolazione al contorno convenzioni speciali e agevolazioni per i residenti tramite la creazione di gruppi di acquisto unificato.

VIA B

ED

AR

VIA RU

SH

CCEL

AI

ET

RE

ST

ET

RE

ST

1.65m 2

AI

CEL RUC

B. Via Ruccel CCEL

AI

BRE

DA

VIA

BRE

DA

VIA RU

VIA

VIA

ED

AR

SH

CHECK POINT

C

B

Rete stradale de L’INNESTO

STRADE ESISTENTE

AREE CARRABILI PROPOSTE

PARCHEGGI PERTINENZIALI / FLOTTE PRIVATE

STRADA CONDIVISA

STRADE ESISTENTE PERCORSI CARRABILI PROPOSTI CHECK POINT PARCHEGGI PERTINENZIALI / FLOTTE PRIVATE STRADA CONDIVISA SHARING HUB / POSTI AUTO CAR SHARING PUBBLICHE

2.50m

B. Via Ruccel

SHARING HUB / POSTI AUTO CAR SHARING PUBBLICHE

SISTEMA CICLABILE

A

PARCHEGGIO SERVIZI

PERCORSO CARRABILE ESTERNO

Schema di accessibilità veicolare

Sezioni tip

SHARING HUB

1

16m

S8

BU

4.5m

6.5m

3m

A. Via Breda

BUS

MULTIMODAL SHARING HUB

86

P 1.65m 2m

TRA M7

P

P 6.20m

2m 1.6m

B. Via Ruccelai doppio senso | OGGI

1.65m 2m

3.25m

3m

C. Via Ruccelai senso unico | OGGI

a MM

5

CARICO/SCARICO

PERCORSO CARRABILE ESTERNO

B

C

MOBILITÀ INTERNA

SISTEMA CICLABILE

BUS 86

STRADE ESISTENTE

PERCORSI CARRABILI PROPOSTI

a MM1

PARCHEGGI PERTINENZIALI / FLOTTE PRIVATE

SHARING HUB / POSTI AUTO CAR SHARING PUBBLICHE

6

8 1/

8 US

PARCHEGGI E Schema di accessibilità veicolare FLOTTA PRIVATA

B

Mobilità attiva, sostenibile e seamless

MOBILITÀ INTERNA

P 2.50m

6.35m

2m 1.6m

3.4m

3.50m

3m

STRADE ESISTENTE

B. Via Ruccelai doppio senso | PROGETTO

CARRABILI PROPOSTI C. PERCORSI Via Ruccelai senso unico | PROGETTO PARCHEGGI PERTINENZIALI / FLOTTE PRIVATE

SHARING HUB / POSTI AUTO CAR SHARING PUBBLICHE Fig. 3.38 Nuovo sistema di viabilità carrabile integrata nel masterplan Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/

Sezioni tipologiche

141

Scalo Greco-Breda - “INNESTO” di Barreca & La Varra Sistema del verde, ecologia e sostenibilità Lo spazio verde non si predispone come vero e proprio parco urbano, bensì il Masterplan definisce il verde di quartiere e le aree in cui servizi all’aperto [Fig. 3.39], come gli orti urbani, delineano un più ampio appezzamento di superficie verde ma comunque frammentata. Il verde agricolo di progetto (orti di comunità), si apre verso l’esterno e favorisce la sua accessibilità pubblica.

Il progetto predispone una nuova gestione idrica sostenibile per l’intero ciclo dell’acqua [Fig. 3.40], vengono riutilizzate le acque meteoriche minimizzando il consumo e lo spreco di quella potabile.

Infine, il progetto, attraverso strategie ecologiche alla scala architettonica [Fig. 3.41], raggiunge l’obiettivo “Zero Carbon”.

Viale dei Gelsi Sistema Martesana

Giardino comunitario Orti del Community Food Hub Frutteto

Vivaio

Mitigazione verde Ciclocross e area di biodiversità Giardini privati

Serre

Connessioni verdi e varietà degli spazi verdi attrezzati

142

Fig. 3.39 Connessioni verdi e varietà degli spazi verdi attrezzati Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/

Gli edifici dispongono di isolamento termico e orientamento est ovest che massimizza gli apporti di luce naturale per una riduzione ottimale dei consumi, inoltre, il Masterplan è alimentabile da tele-riscaldamento di quarta generazione ad energia rinnovabile (solare termico, recupero energia dei reflui urbani) e da impianti fotovoltaici. La progettazione degli edifici avviene con materiali a basso impatto ambientale che non entra in conflitto con il paesaggio ricco e variegato che accresce la biodiversità del quartiere.

Stoccaggio delle acque piovane

Schema dei deflussi

Trincee drenanti

Tetti verdi drenanti

Superficie verde permeabile

Pavimentazione semi-permeabile

Contatori intelligenti

Fig. 3.40 Gestione idrica sostenibile Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/

Gestione della carenza idrica, dell’acqua in eccesso e valorizzazione delle acque reflue

Fig. 3.41 Interscalarità strategie ecologiche Rielaborazione personale

Zero Waste Store

Coperture verdi

Circular Economy District

Frangisole esterni mobili

Alto Isolamento termico

Illuminazione naturale

Connessione Ecologica con Parco Nord

Sustainable Food Services

Acquaponica Ventilazione meccanica con Recupero Termico Serramenti doppio vetro Compost Riutilizzo del rifiuto solido urbano per produrre fertilizzanti

Illuminazioni Led Ponti termici Ridotti

143

Scalo Greco-Breda - “INNESTO” di Barreca & La Varra Servizi e mix funzionale Il progetto offre un mix funzionale vario [Fig. 3.42], mette a sistema soluzioni intelligenti per promuovere e accelerare start up, per sviluppare nuovi modelli di produzione, consumo e stili di vita, orientati alla circolarità attraverso l’attivazione della comunità. Un Community Food Hub di 1.200 mq e una Urban Farming, insieme alle strutture residenziali, compongono una nuova area vivibile con dotazioni di vari servizi di quartiere. Il progetto, inoltre, propone l’inserimento di servizi ecosistemici come lo Zero Waste Store, attività commerciale delle risorse prodotte dal quartiere. Si predispongono infine alloggi per locazione agevolata, residenze per studenti, tipologie residenziali speciali (cluster flat, co-living), servizi per persone in difficoltà, spazi comuni su più livelli [Fig. 3.42] a supporto della comunità locale e orti urbani. Il progetto propone dei programmi e delle strategie per ottimizzare le capacità di resilienza di abitanti e fruitori attraverso: la consapevolezza del rischio e la messa in rete dei dati ambientali tramite App [Fig. 3.43]. Attraverso lo smartphone tutti i servizi di quartiere applicati nel progetto vengono monitorati e promossi. Un’applicazione scaricabile gratuitamente rappresenta così il mezzo per entrare in relazione con tutto ciò che il quartiere smart promuove e per informare il cittadino dei diversi erogatori di servizi.

Community Food Hub Bar ristoro Lab di cucina Living cucina di comunità Guest House Portineria di quartiere Urban Farming

Residential

Spazi evento, mercato Spazi di supporto all’orto Orti

Living Lavanderia

Community Garden

Hobby Room

Serre

Circular Economy District

Cycle hub

Spazi di incontri, placemaking

Residenza temporanea per studenti

Spazi di lavoro

Fig. 3.42 Mixitè funzionale e programma di economia circolare Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/

GESTIONE MATERIALI SOSTENIBILI, COMPOSTAGGIO DI COMUNITÀ

SMART PARKING

FLOTTA SHARING DI QUARTIERE DEDICATA

RECUPERO ACQUE GRIGIE E NERE, GESTIONE IDRICA SOSTENIBILE

ATTIVITÀ INCLUSIVE E BENEFICI PER LA COMUNITÀ

BIODIERSITÀ, RI-VEGETAZIONE URBANA E ORTI URBANI

RESILIENZA E ADATTAMENTO CONTATTI INFO E SOS

ARCHITETTURA E DESIGN URBANO, MESSA A SISTEMA DEI PERCORSI INNOVATIVI

Fig. 3.43 Servizi app di quartiere Rielaborazione personale 144

Fasi del masterplan A partire dalle 10 sfide definite da C40, il progetto identifica obiettivi al fine di raggiungere in fase G1: ZERO CO G2: 30 ANNI 2 operativa un progetto Zero Carbon Ilfund Fig. 3.44]. Il Il primo housing sociale zero carbon in italia coinvolgimento di lungo periodo nella gestione responsabile e resiliente delle risorse, degli spazi e della progetto, attraverso tecnologie costruttive innocomunità vative e sostenibili vuole ottenere, in un arco temporale di 30 anni, un bilanciamento delle emissioni di CO2 pari a zero. Si perseguono dunque tre punti che caratterizzano l’offerta: 1) il primo housing sociale zero carbon in Italia, 2) gestione responsabile e resiliente delle risorse, degli spazi e della comunità nel lungo periodo, 3) human adaptive zone, un quartiere collaborativo con un cuore agricolo.

Questi “goal” rappresentano l’essenza della proposta progettuale ed ognuno di essi risponde in modo diverso alle 10 sfide proposte.

CO2e

0

56.708 t

G3: UNA COMUNITÀ Un quartiere collaborativo con un cuore agricolo, una Human Adaptive Zone per ricucire relazioni urbane.

- 13.481 t Legenda: Sistema costruttivo

- 21.597 t

Bioremediation e forestazione urbana TLR 4G e energia elettrica verde Mobilità Estensione TLR 4G al vicinato Milan Zero Carbon Fund

- 8.089 t

- 5.157 t - 8.451 t

0 L’INNESTO

BUSINESS AS USUAL

MILAN ZERO CARBON FUND

Bilancio emissioni di CO2 su 30 anni

02

01

Efficienza energetica del sito e fornitura di energia pulita

Gestione dei materiali sostenibili, economia circolare e rifiuti

03

Mobilità verde

04

Resilienza e adattamento

05

Nuovi servizi ecologici per il sito e l’ambiente circostante

06

Crescita verde e città intelligenti

07

Gestione idrica sostenibile

08

Biodiversità, ri-vegetazione urbana e agricoltura

09

10

Azioni inclusive e benefici per la comunità

Architettura e design urbano innovativi

10 Sfide

Sezione prospettica

6

Manuale dell’Abitante

Strategie Progettuali

Comportamento Attuale

Comportamento Atteso

Strumento del “Manuale”

3

Fig. 3.44 Obiettivi identificati a partire dalle 10 sfide di C40 Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda/ 145

Scalo Greco-Breda Matrice Riassuntiva Progetto

“INNESTO” di Barreca & La Varra 146

Tav. 3.3 Allegato esterno INNESTO di Barreca & La Varra

CONCEPT

PROGRAMMA

STprog.

SLP

STprog.

Bicocca

Parco urbano

Edificato

Economy district Edificato

Spazi aperti e viabilità

Spazi aperti e viabilità 27% Student

Verde agricolo

Verde agricolo

SLP Economy district

11%

5% 7%

Commerci

Commerci

Maciacchini

Student house

house

33%

Teatro degli Arcimboldi 8%

Verde ludico (sport)

Verde ludico (sport)

9%

Precotto

Ortisti di Via Breda

Residenza

Residenza Verde a Parco

Verde a Parco

55%

45%

Martesana

Parco agricolo

ASSI DI POTENZIALE SVILUPPO DEL MASTERPLAN

Nuova Via Breda

SCALO GRECO BREDA

STprog.

SLP

Edificato

Economy district

Spazi aperti e viabilità

Vecchia Via Breda Student

Commerci

house

ATTACCO A TERRA E PIANTA COPERTURA Verde agricolo

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Verde ludico (sport)

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

MIXITÈ FUNZIONALE

ASSE PRINCIPALE DI INSEDIAMENTO - NUOVA VIA BREDA

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

MORFOLOGIA E TIPOLOGIA

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Residenza Verde a Parco

PARCO AGRICOLO NORD

Parco agricolo 5.773 mq

B

ARING HU SH

Isolato urbano aperto Slp = 10400 mq St = 1 ha FAR = 1,04

BICOCCA 150 m

250 m

350 m

2m in

PRECOTTO

Isolato urbano ibrido aperto

Slp = 10448 mq St = 1 ha FAR = 1,05

3 min

Verde urbano

4m in

32.475mq

PAESAGGIO E VERDE URBANO

PEDESTRIAN FRIENDLY

MOBILITÀ CARRABILE - SMART PARKING

Spazi semipubblici Corti STAZIONE CENTRALE

15.000 mq

Spazi pubblici Piazze 25.000 mq

CENTRO STORICO Parco 44.743 mq

CONNESSIONI

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

ACCESSIBILITÀ

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

SVILUPPO DEL MASTERPLAN SU 30 ANNI

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

56.708 t

CO2e

Rapporto con ferrovia:

- 13.481 t Legenda:

Coperture verdi

Zero Waste Store Circular Economy District

Frangisole esterni mobili

GESTIONE MATERIALI SOSTENIBILI, COMPOSTAGGIO DI COMUNITÀ

ATTIVITÀ INCLUSIVE E BENEFICI PER LA COMUNITÀ

Sistema costruttivo

- 21.597 t

Bioremediation e forestazione urbana TLR 4G e energia elettrica verde

G1: ZERO CO2

G2: 30 ANNI

G3: UNA COMUNITÀ

Il primo housing sociale zero carbon in italia

Il coinvolgimento di lungo periodo nella gestione responsabile e resiliente delle risorse, degli spazi e della comunità

Un quartiere collaborativo con un cuore agricolo, una Estensione TLR 4G Human Adaptive Zone per ricucire relazioni urbane.

Mobilità

al vicinato

Milan Zero Carbon Fund

- 8.089 t

Alto Isolamento termico

Sottopasso

Illuminazione naturale

SMART PARKING

- 5.157 t

BIODIERSITÀ, RI-VEGETAZIONE URBANA E ORTI URBANI

- 8.451 t

0

Dati quantitativi: St = 72.166 mq Sc = 8.030 mq Sparco = 45.042 mq Slp = 24.000 mq Densità FAR = 0,33

Acquaponica

FLOTTA SHARING DI QUARTIERE DEDICATA

Ventilazione meccanica con Recupero Termico

RESILIENZA E ADATTAMENTO CONTATTI INFO E SOS

Compost Riutilizzo del rifiuto solido urbano per produrre fertilizzanti

Illuminazioni Led Ponti termici Ridotti

RECUPERO ACQUE GRIGIE E NERE, GESTIONE IDRICA SOSTENIBILE

ARCHITETTURA E DESIGN URBANO, MESSA A SISTEMA DEI PERCORSI INNOVATIVI

MILAN ZERO CARBON FUND

Bilancio emissioni di CO2 su 30 anni

EMISSIONI CO2 FINO ALLA FASE OPERATIVA DEL MASTERPLAN

02

01

Serramenti doppio vetro

Sustainable Food Services

L’INNESTO

BUSINESS AS USUAL

0

Connessione Ecologica con Parco Nord

Efficienza energetica del sito e fornitura di energia pulita

Gestione dei materiali sostenibili, economia circolare e rifiuti

03

Mobilità verde

04

Resilienza e adattamento

05

Nuovi servizi ecologici per il sito e l’ambiente circostante

06

Crescita verde e città intelligenti

07

Gestione idrica sostenibile

08

09

Biodiversità, ri-vegetazione urbana e agricoltura

10

Azioni inclusive e benefici per la comunità

Architettura e design urbano innovativi

10 Sfide

Manuale dell’Abitante

Strategie Progettuali

Comportamento Attuale

Comportamento Atteso

Strumento del “Manuale”

3

STRATEGIE ECOLOGICHE

STRATEGIE PASSIVE

APP DI QUARTIERE - INFORMAZIONI SULLE BUONE PRATICHE E LINEE GUIDA

10 SFIDE DE L’INNESTO

Sezione prospettica

147

6

Scalo Lambrate - “LAMBRATE STREAMING” di Caputo Partnership International Assetto urbanistico e morfologico L’assetto urbanistico del progetto si articola da nord a sud seguendo il terrapieno del fascio di binari [3.45] ed è caratterizzato da quattro parti affiancate, la linea centrale costituisce la colonna vertebrale del sistema ed è composta da morfologie in linea e a torre con logge verdi caratterizzanti la base del costruito e piazze coperte per lo spazio a terra. Di fianco al costruito si affacciano le linee infrastrutturali di mobilità sostenibile e le linee esterne del sistema verde.

Tre Piazze coperte

Fig. 3.45 Principio insediativo locale - Tre piazze coperte Rielaborazione personale 148

Gli edifici risultano diversificati nella modalità di distribuzione degli alloggi, che varia a seconda della categoria abitativa, ogni edificio ha spazi condominiali ad uso esclusivo. La struttura del “pieno” viene intervallata dal “vuoto” del Parco e da piazze coperte costituendo un sistema di pieni e vuoti sinuoso nella morfologia e integrato perfettamente con il parco.

Fig. 3.46 Attacco a terra e vista a volo d’uccello - Scalo Lambrate Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate/

149

Scalo Lambrate - “LAMBRATE STREAMING” di Caputo Partnership International Accessibilità e connessioni viabilistiche La nuova viabilità è concepita per integrare la vita urbana a servizio dei residenti, con la realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali che vanno ad integrarsi con la mobilità dolce esistente ad est dello scalo [Fig. 3.47]: per privilegiare lo svolgimento di tutte le attività individuali e collettive. La mobilità sostenibile interna al progetto viene integrata con quella carrabile all’interno dello scalo che costituisce l’asse lineare principale insieme a quello del costruito. Le nuove connessioni viabilistiche, a servizio del traffico veicolare nonché della mobilità dolce, infatti, si sviluppano lungo due direttrici che si ricongiungono nel tratto finale per innestarsi sulle vie D. Trentacoste e S. Faustino. La prima affianca il fronte est dell’edificato [Fig. 3.48] con un andamento sinuoso, la seconda, esclusivamente ciclopedonale, è contenuta da una ricca area verde a bosco, tra il limite ferroviario e gli edifici ad est.

5 in

m

400 m

300 m

200 m

12 min

3 min

Fig. 3.47 Mobilità, viabilità e connessioni Rielaborazione personale 150

Fig. 3.48 Render 1 - Viabilità carrabile limitrova alla piazza coperta Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate/

151

Scalo Lambrate - “LAMBRATE STREAMING” di Caputo Partnership International Sistema del verde, ecologia e sostenibilità Il verde viene messo a sistema con quello urbano ad est dello scalo, offrendo un’occasione di movimento ciclopedonale nel verde [Fig. 3.49]. Verso il bordo dell’area si aprono ampi spazi operativi ospitanti diverse attività, da quelle ludiche all’orticoltura, frutticoltura e agricoltura urbana, indirizzate a pratiche di carattere comunitario. Un’ampia gamma di biodiversità, contribuisce ad abbattere le sostanze inquinanti presenti e ad esaltare il concetto di area prettamente residenziale a servizio di pedoni e ciclisti, dove prevale l’aspetto naturalistico. L’elemento verde amplifica i vantaggi rispetto al tema della diminuzione dell’impronta della CO2 caratterizzando un microclima confortevole per gli utenti.

Gli edifici risultano diversificati nella modalità di distribuzione degli alloggi, che varia a seconda della categoria abitativa, ogni edificio ha spazi condominiali ad uso esclusivo. La struttura del “pieno” viene intervallata dal “vuoto” del Parco e da piazze coperte costituendo un sistema di pieni e vuoti sinuoso nella morfologia e integrato perfettamente con il parco.

tema Sistema delle Sistema delle relazioni relazioni delle settore relazioni settore urbano urbano settore Milano Milano urbano est -est Milano est Sistema - Sistema delle delle relazioni Sistema relazioni di delle quartiere di relazioni quartiere Lambrate di quartiere LambrateLambrate Fig. 3.49 mbrate LambrateLambrate

Sistema delle relazioni locali elemento verde Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate/

152

Sistema Sistema delle delle relazioni Sistema relazioni locali dellelocali relazioni locali

Alla scala architettonica, le piazze coperte determinano spazi aperti ombreggiati e freschi grazie anche alla presenza di tetti e fronti verdi che conferiscono un importante contributo energetico [Fig. 3.51]. Infine, le acque meteoriche provenienti dagli edifici vengono recuperate per l’irrigazione di tetti verdi, verde pensile e verde verticale con colture idroponiche, l’acqua in esubero viene utilizzata per laghetti e fontane, luoghi con acqua permanente che caratterizzano aree umide, elementi di gioco e favoriscono la presenza di flora e fauna acquatica che controlla lo sviluppo di nocivi.

Fig. 3.50 Render 2 - Sistema di accesso piazza coperta Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate/

Materiali ad elevate quantità di riciclato (>30%) Piazze con tetti verdi che riducono le radiazioni solari incidenti

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Gestione sostenibile, smart e resiliente delle acque meteoriche

Potenziamento del grado di Biodiversità

Gestione sostenibile dei rifiuti, riduzione rifiuti destinati a discarica

Fig. 3.51 Strategie ecologiche locali Rielaborazione personale 153

Scalo Lambrate - “LAMBRATE STREAMING” di Caputo Partnership International Servizi e mix funzionale Il progetto configura nuove aree attrezzate per attività ludiche e sportive che associate all’orticoltura e al giardinaggio soddisfano ampiamente i bisogni essenziali dei residenti. L’ orticoltura urbana, sia di tipo collettivo che privato, migliora la qualità della vita dei residenti che praticano tale attività all’aria aperta. Spazi e servizi ad uso pubblico caratterizzano la proposta di “Tre piazze nel parco” come aree pubbliche vivaci [Fig. 3.52], integrando la presenza degli abitanti del quartiere insieme a quelli del diretto contesto. Lo spazio aperto, quindi, costituisce una parte centrale del progetto che oltre a orti comunitari, piazze e un parco urbano, include anche installazioni artistiche lungo il bordo del tracciato ferroviario come

Fig. 3.52 Render 3 - Piazza nel parco vivibile anche nelle ore notturne Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate/ 154

la “Quinta di Poesia”[Fig. 3.53]. Il Masterplan sviluppa un distretto residenziale autonomo con funzioni che rispettano il fabbisogno espresso dal quartiere in termini di servizi sia di scala locale che di scala sovralocale (risoluzione del nodo viabilistico, servizi socio-sanitari ed educativi). Inoltre, un secondo distretto, presenta servizi d’eccellenza a supporto di studenti, lavoratori e visitatori temporanei (formazione professionale, co-working).

Fig. 3.53 Render 4 - Percorso lungo “Quinta di Poesia” Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate/

Fasi del masterplan Il progetto si divide in lotti, e si definisce un cronoprogramma fino al 2030 che pianifica le fasi di realizzazione del masterplan. Per il lotto A sono iniziate, a partire dal 2021, le attività di bonifica del terreno, per iniziare poi le prime opere private. La chiusura di questa fase è prevista a fine 2024.

A fine 2022 avranno inizio ulteriori attività per edifici privati e pubblici che termineranno a fine 2025. Al termine delle opere pubbliche si prevede l’apertura al pubblico del lotto A e l’inizio attività di costruzione del lotto B. Complessivamente i lavori, compresa la manutenzione, termineranno nel 2034.

FASE 1 - REALIZZAZIONE LOTTO A (NORD) 2021 / 2024

APERTURA ATTIVITÀ PUBBLICHE

FASE 2 - REALIZZAZIONE LOTTO A (SUD) 2025 / 2026

LOTTO B

FASE 3 - REALIZZAZIONE LOTTO B 2027 / 2030

Fig. 3.54 Fasi temporali di progetto Rielaborazione personale 155

Scalo Lambrate Matrice Riassuntiva Progetto

“LAMBRATE STREAMING” di Caputo Partnership International 156

Tav. 3.4 Allegato esterno LAMBRATE STREAMING di Caputo Partnership International

CONCEPT

PROGRAMMA

SLP STprog.

STprog.

Edificato

Parco Nord

Uffici e coworking

SpaziPiazze collettivi4% Verde privato (tetti verdi)9%

Spazi collettivi

Verde agricolo

Verde agricolo

Piazze

L’innesto

Ortica

Verde ludico (sport)

Acquabella Parco Lambro

Farini

Spazi aperti Commerci e viabilità 10%

12% 3%

Commerci

12%

4%

Verde ludico (sport) 7%

Residenza Verde a Parco

Residenza

73%

Verde a 59% Parco

Lambrate FS

Tre Piazze coperte

STprog.

Parco Sempione

City Life

SLP

Edificato Uffici e 7% coworking

Verde privato (tetti verdi)

Spazi aperti e viabilità

Parco di Monza

Idroscalo

Commerci Spazi collettivi

Piazze

Tetti verdi

Verde privato (tetti verdi)

SCALO LAMBRATE

SLP Uffici e coworking

Spazi aperti e viabilità

Parco Forlanini

Città studi

Piola

IL TESSUTO DELLA CITTÀ

Edificato

Giardini Indro Montanelli

Verde a parco

Orti urbani

Verde agricolo Verde ludico (sport)

Parco della Vettabbia

ATTACCO A TERRA E PIANTA COPERTURA

Parco Agricolo Sud

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

SISTEMA VERDE

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

MORFOLOGIA E TIPOLOGIA

MIXITÈ FUNZIONALE

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Campi sportivi

Residenza

Tetti verdi 4.243 mq

Verde a Parco 5 in m

3 min 400 m

300 m

200 m

12 min

Base con edifici in linea e puntuali

Verde agricolo

Slp = 13445 mq St = 2 ha FAR = 0,67

Verde urbano

2.828 mq

41.722 mq

STAZIONE CENTRALE

CITTÀ STUDI

PAESAGGIO E VERDE URBANO

PEDESTRIAN FRIENDLY

MOBILITÀ CARRABILE

Spazi semipubblici Sistema piazze coperte POLITECNICO DI MILANO

CENTRO STORICO

ACQUABELLA

4.243 mq

ORTICA Spazi pubblici Piazze + Verde 44.551 mq

Parco 48.935 mq

CONNESSIONI

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

ACCESSIBILITÀ

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

FASI DEL MASTERPLAN Impianti fotovoltaici

Rapporto con ferrovia:

START OPERE PRIVATE

Coperture verdi

Materiali ad elevate quantità di riciclato (>30%) Piazze con tetti verdi che riducono le radiazioni solari incidenti

FASE 1 - REALIZZAZIONE LOTTO A (NORD) 2021 / 2024 Acqua di falda energia rinnovabile con Pompa di calore

Parziale dismissione

Dati quantitativi:

Gestione sostenibile, smart e resiliente delle acque meteoriche

St = 70.716 mq Sc = 6.080 mq Sparco = 48.935 mq Slp = 22.505 mq Densità FAR = 0,32

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Gestione sostenibile dei rifiuti, riduzione rifiuti destinati a discarica

Biogenetic storage

APERTURA ATTIVITÀ PUBBLICHE

Potenziamento del grado di Biodiversità

Alto Isolamento termico

FASE 2 - REALIZZAZIONE LOTTO A (SUD) 2025 / 2026

Illuminazione naturale

LOTTO B

Frangisole mobili

STRATEGIE ECOLOGICHE

EFFICIENZA ENERGETICA ED ENERGIA A BASSE EMISSIONI

FASE 3 - REALIZZAZIONE LOTTO B 2027 / 2030

157

Scalo Rogoredo - “ABITARE IL BORDO” di Gregorio Pecorelli Assetto urbanistico e morfologico L’assetto urbanistico del progetto garantisce oltre che un collegamento diretto con Parco Agricolo Sud anche una gerarchia di spazi a terra: piazze pubbliche su strada, aree pubbliche chiuse dalle facciate degli edifici e ambiti privati a piano terra degli edifici. Le diverse scale di intersezione non si articolano secondo un principio di interno/ esterno, ma sono rese con tattiche compositive diverse: il salto di quota, l’assenza di pavimentazione, la qualità del verde. Le tipologie morfologiche utilizzate [Fig. 3.55] nel progetto sono edifici in linea e ibridi (linea+torre). La diversità di alloggi garantisce un mix sociale all’interno del Masterplan, si articolano appartamenti per singles (44%), appartamenti per coppie (26%), appartamenti per famiglie (33%), gli appartamenti single sono situati nelle due stecche sul lato est dell’area, ed hanno uno spiccato carattere collettivo data la presenza del ballatoio di accesso, spazio di condivisione informale.

Fig. 3.55 Inquadramento masterplan / Parco Agricolo Sud + Principio insediativo volumetrie Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/ 158

Fig. 3.56 Masterplan Scalo Rogoredo + Vista a volo d’uccello Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/

159

Scalo Rogoredo - “ABITARE IL BORDO” di Gregorio Pecorelli Accessibilità e connessioni viabilistiche Il Masterplan si caratterizza da una certa permeabilità verso via Toffetti [Fig. 3.57] dove si aprono due piazze pubbliche sul fronte strada che costituiscono anche i principali punti di accesso verso le stanze urbane delle corti aperte. Accessibili tramite dei cambi di direzione, le corti aperte verdi identificano degli spazi a carattere collettivo.

300 m

200 m

100 m

in

5m

Fig. 3.57 Render 1 - Permeabilità di accesso da Via V. Toffetti Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/ 160

Fig. 3.58 Inquadramento + Mobilità, viabilità e connessioni Rielaborazione personale

Sistema del verde, ecologia e sostenibilità L’area naturale del Parco Agricolo Sud viene messa in collegamento con la permaforesta [Fig. 3.59] (o foresta alimentare), sistema basato sullo sfruttamento del suolo che massimizza la materia verde, le specie vegetali permettono di ottenere con il tempo le condizioni ideali alla produzione, dunque, gli arbusti crescenti vengono gradualmente sostituiti da specie produttive, fino a raggiungere una foresta nella quale quasi tutte le specie presenti sono commestibili.

La permaforesta inoltre apporta benefici climatici agli edifici, costituendo uno strumento utile al raffrescamento passivo in estate, abbassando così i consumi e i costi.

Fig. 3.59 Render 2 - Permaforesta Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/

161

Scalo Rogoredo - “ABITARE IL BORDO” di Gregorio Pecorelli Alla scala architettonica vengono studiati i soleggiamenti, le logge incrementano l’ombreggiamento in estate e una doppia esposizione est ovest contribuisce al miglioramento dell’aerazione interna. Gli edifici presentano sui propri tetti pannelli solari fotovoltaici e un sistema di raccolta delle acque piovane per il riciclo, ad esempio, per l’irrigazione degli spazi verdi.

Sistema di raccolta delle acque piovane per l’irrigazione degli spazi verdi

Pannelli solari fotovoltaici

Alto isolamento termico

Permaforesta

Illuminazione naturale Doppia esposizione

Frangisole mobili e loggie incrementano l’ombreggiamento

Fig. 3.60 Schema riassuntivo - Strategie ecologiche di risparmio energetico Rielaborazione personale Fig. 3.61 Sezione - Strategie ecologiche di risparmio energetico Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/

162

Servizi e mix funzionale Il Masterplan garantisce la percentuale di edificazione prevista a locazione convenzionata e co-housing (60 unità per Single, 40 per Coppie, 50 per famiglie), l’attacco a terra, si articola su salti di quota e relazioni spaziali interne tra spazi collettivi, commerciali e pubblici [Fig. 3.63]. Un centro visitatori fornisce informazioni sul Parco Agricolo Sud e sull’Abbazia di Chiaravalle [Fig. 3.62], contribuendo così alla valorizzazione e alla riqualifica del territorio. Lo spazio aperto verde infine definisce secondo una propria gerarchia servizi ludici e sportivi.

Fig. 3.63 Monolocale / Bilocale / Trilocale Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/

Fig. 3.62 Render 3 - centro visitatori Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2/

163

Scalo Rogoredo Matrice Riassuntiva Progetto

“ABITARE IL BORDO” di Gregorio Pecorelli 164

Tav. 3.5 Allegato esterno ABITARE IL BORDO di Gregorio Pecorelli

CONCEPT

PROGRAMMA

SLP

STprog.

SLP

STprog.

Edificato

Urbano / Rurale

Commerci

Commerci

7%

Spazi Edificato 19% Collettivi

Spazi Collettivi

7%

Spazi Pubblici

Spazi Pubblici

8%

Morsenchio

Corvetto

Santa Giulia Porto di Mare

Spazi aperti e viabilità

Spazi aperti 29% e viabilità

Corti verdi

Corti verdi 13% Residenza

Verde ludico (sport)

Verde ludico (sport)

Verde a Parco

Residenza

78%

12%

Verde a Parco

27%

Città studi

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

Verde ludico

SCALO ROGOREDO

STprog.

SLP Commerci

Edificato

Spazi

Collettivi Corti verdi Spazi Pubblici

Permaforesta Spazi aperti e viabilità

INQUADRAMENTO MASTERPLAN - PARCO AGRICOLO SUD

CortiVERDE verdi SISTEMA

PRINCIPIO INSEDIATIVO VOLUMETRIE E APPARTAMENTI TIPO PER TIPOLOGIA

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

MORFOLOGIA E TIPOLOGIA Isolato urbano aperto

ATTACCO A TERRA E PIANTA COPERTURA Attivazione Piani Terra

Residenza

MIXITÈ FUNZIONALE

Verde ludico E SPAZIO PUBBLICO VERDE (sport)

Slp = 8115 mq St = 1 ha FAR = 0,81

LAMBRATE STREAMING

Verde a Parco

Campi sportivi

Verde urbano 2.442 mq 300 m

CENTRO STORICO

200 m

100 m

in

5m

PORTA VITTORIA FORLANINI

Permaforesta

Isolato ibrido

5.691 mq

Slp = 3732 mq St = 1 ha FAR = 0,37

CALVAIRATE

PEDESTRIAN FRIENDLY

MOBILITÀ CARRABILE

GROUND UP

PAESAGGIO E VERDE URBANO Spazi semipubblici Corti aperte 3.583 mq

CORVETTO PORTO DI MARE

SANTA GIULIA

Spazi pubblici Parco e piazze su strada 8.220 mq

Parco 8.133 mq

CONNESSIONI

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

ACCESSIBILITÀ

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

Rapporto con ferrovia:

Sistema di raccolta delle acque piovane per l’irrigazione degli spazi verdi

Corti verdi con differenze altimetriche Pannelli solari fotovoltaici

Tetti piani per installazione pannelli solari fotovoltaici; Facciate con schermature fonoassorbenti

Parziale dismissione Dati quantitativi: St = 21.079 mq Sc = 4.057 mq Sparco = 8.133 mq Slp = 18.448 mq Densità FAR = 0,88

Alto isolamento termico

Connessione Ecologica con Parco Agricolo Sud

Permaforesta

Un centro visitatori fornisce informazioni sul Parco Agricolo Sud

STRATEGIE ECOLOGICHE

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Illuminazione naturale Doppia esposizione

Frangisole mobili e loggie incrementano l’ombreggiamento

EFFICIENZA ENERGETICA ED ENERGIA A BASSE EMISSIONI

165

Scalo Porta Romana - “GROUND UP” di Outcomist, Diller Scofidio + Renfo, PLP, Carlo Ratti Ass., Arup Assetto urbanistico e morfologico Il Masterplan alla scala vasta si relaziona in maniera diretta al sistema verde del Parco Agricolo Sud [Fig. 3.64]. Alla scala locale l’area rappresenta invece una cesura netta nel tessuto urbanizzato, per ritrovare tale legame il progetto prevede nuove volumetrie dalla tipologia differente [Fig. 3.65], vi sono edifici in linea con conformazione a corte che si relazionano con il contesto della città di Beruto, tipologie a torre che si interfacciano con la Torre Prada e ibridi che sfruttano i vantaggi morfotipologici della tipologia in linea e a torre. L’edificato a est si interfaccia con una piazza sopraelevata che diventa caratterizzante lo spazio pubblico, ad ovest, invece, la tipologia a corte si affaccia verso il parco lineare e spazi verdi privati ospitanti servizi di comunità. Le volumetrie si dispongono ai lati del lotto, attorno ad un nucleo centrale che costituirà il grande parco sopraelevato. Lungo il perimetro le altezze risultano costanti creando un chiaro confine urbano come i lotti del Piano Beruto, tuttavia, le altezze crescono ad est rispondendo alla necessità di creare volumetrie per uffici.

I volumi di tipologia in linea a corte aperta sono prevalenti, questi si sviluppano in altezza tramite gradoni di terrazze aperte verdi.

Fig. 3.64 Principio insediativo alla scala vasta Rielaborazione personale

Foresta sospesa

Campo selvatico

Matrice industriale Matrice insediativa Beruto Campi sportivi Eco Zone

Fondazione Prada

Fig. 3.65 Layerizzazione - Principio insediativo Rielaborazione personale 166

Fig. 3.66 Masterplan Scalo Porta Romana Fonte: www.scaloportaromana.com/

167

Scalo Porta Romana - “GROUND UP” di Outcomist, Diller Scofidio + Renfo, PLP, Carlo Ratti Ass., Arup Accessibilità e connessioni viabilistiche Le strategie di mobilità proposte sono volte a rinforzare e favorire i collegamenti ciclopedonali e l’accessibilità ai sistemi di trasporto collettivo, migliorando il raggiungimento dei diversi servizi entro un raggio di 15 minuti a piedi (circa 1,5 km

di distanza) [Fig. 3.67]. Il progetto favorisce i collegamenti di mobilità dolce nord-sud attraverso connessioni trasversali all’area e est-ovest tramite una foresta sospesa al di sopra del tracciato ferroviario semi interrato, rafforzando la connessione Fondazione Prada - Piazza Trento, e Nuovo Parco - Piazzale Lodi. Per la mobilità veicolare, invece, vengono predisposte strutture di parcheggio interrate..

7

m

in

Fig. 3.68 Foresta sospesa, connessione est-ovest Fonte: www.scaloportaromana.com/

in

5m Piazzale Lodi

Piazza Trento

12

400 m

300 m

n

mi

ada

ione Pr

Fondaz

200 m

Fig. 3.67 Mobilità, viabilità e connessioni Rielaborazione personale 168

3 min

Il Masterplan predispone il Parco centrale come elemento di superamento del tracciato ferroviario nord sud che permette lo sbarco sulla foresta sospesa (elemento di connessione est ovest).

Fig. 3.69 Layerizzazione elementi di collegamento nord-sud e est-ovest Fonte: www.scaloportaromana.com/

169

Eco-Zone Eco-Zone Scalo Porta Romana - “GROUND UP” di Outcomist, Diller Scofidio + Renfo, PLP, Carlo Ratti Ass., Arup Residenze Ovest - Sezione N-S

Sistema del verde, ecologia e sostenibilità Le caratteristiche paesaggistiche del progetto creano un impianto verde dinamico, includendo un grande parco al centro del Masterplan “Campo selvatico”, una passeggiata sopraelevata verde che corre da est a ovestCampo sopra Selvatico la ferrovia “Foresta sospesa” e un’area verde lungo i binari “Eco-zone”.

“Campo selvatico” si estende da nord a sud, scavalcando il tunnel ferroviario per creare un ininterrotto spazio verde pubblico, è concepito come un prato incolto con sentieri che si incrociano, creando un paesaggio condiviso tra persone e natura.

Viale Alberato Questo ambiente autosufficiente Campo si trasforma nel Selvatico corso delle stagioni [Fig. 3.70] garantendo dinamicità durante l’anno. Tale zona, comprende nella sua topografia grandi cisterne e apparecchiature di filtraggio che depurano l’acqua piovana canalizzata nella Eco-zone per riutilizzarla. “Foresta Campo Selvatico - Sezione N-S sospesa”, passeggiata verde sopraelevata che corre da est a ovest, copre i binari ferroviari lonForesta Sospesa Foresta Sospesa gitudinalmente per 1,1 km, definendo una continuità viabilistica est ovest. Inoltre, l’area, arricchita Attraversamenti Alberati da oltre 500 alberi, è in grado di ridurre l’impatto acustico e visivo della ferrovia verso le proprietà Eco-zone Eco-zone Eco-zone residenziali private.

Cortili e Giardini Privati Foresta Sospesa

Cortili e Giardini Privati

Campi Sportivi

Eco-Zone

Eco-Zone

Eco-Zone

Residenze Ovest - Sezione N-S

Alberati

Viale Alberato

Campo Selvatico

Eco-zone

Campo Selvatico - Sezione N-S Foresta Sospesa

Attraversamenti Alberati Eco-zone

Eco-zone

Fig. 3.70 Sezioni elementi verdi + Mutamenti campo selvatico Residenze Est - Sezione N-S Fonte: www.scaloportaromana.com/

Cortili e Giardini Privati

Residenze Est - Sezione N-S Estate

Autunno

Inverno

Autunno Estate

Inverno Autunno

8

170

8

“Eco-zone” si estende per 30 metri lungo i lati delle rotaie attive (sviluppo est ovest) ed è composta da vegetazione boschiva intervallata da zone umide e orti comunitari in cui crescono alberi da frutta, piante aromatiche e ortaggi che mitigano l’impatto visivo e sonoro dei treni in transito insieme alla “Foresta sospesa”.

Il progetto si propone come zero carbon free, ovvero, favorisce soluzioni energetiche impiantistiche e costruttive che minimizzano le emissioni di CO2. La logica circolare basa le fondamenta per il funzionamento e la creazione del quartiere in maniera sostenibile, infatti, si persegue una ottimizzazione delle dispersioni sin dalla fase di costruzione degli edifici, che in un’ottica di sistema circolare risultano flessibili nel tempo.

Fig. 3.71 Logiche di ecologia circolare alle diverse scale Fonte: www.scaloportaromana.com/

171

Scalo Porta Romana - “GROUND UP” di Outcomist, Diller Scofidio + Renfo, PLP, Carlo Ratti Ass., Arup Servizi e mix funzionale Le nuove funzioni si immergono in un contesto ricco di attività, vi sono aree con ristoranti, caffè e bar, piazzale Lodi diventa una “food hall”, da cui è raggiungibile la nuova stazione ferroviaria e la piazza sopraelevata ad est con una serie di offerte culturali, commerciali, spazi per il co-working, spazi per eventi e residenze. A sud, vicino alla Fondazione Prada, si prevede il nuovo Laboratorio Prada, edificio in linea con orientamento nord sud, sulla sua copertura, un’ampia terrazza piantumata, che fungerà da spazio eventi.

Fig. 3.72 Ex officine di riparazione delle ferrovie Fonte: www.scaloportaromana.com/

172

Nuovi campi sportivi sono dislocati nell’angolo nord ovest del sito, fornendo uno spazio ricreativo per studenti e giovani professionisti durante i Giochi Olimpici. Nuovi servizi per la comunità sono previsti nelle aree emergenti a sud ovest che ospitano le residenze convenzionate studentesche, il Villaggio Olimpico per le Olimpiadi Cortina 2026 e le ex officine di riparazione delle ferrovie [Fig. 3.72] in una nuova forma con minimarket, F&B, showroom digitali, palestre e sale comuni.

Fasi del masterplan Il progetto è sviluppato secondo tre fasi temporali di cantierizzazione, la prima fase comprende la realizzazione delle volumetrie proposte per il Villaggio Olimpico con strutture in acciaio e legno modulari dalla rapida realizzazione. Nella seconda metà del 2024 si prevede la realizzazione della “foresta sospesa” sopra i binari della ferrovia che integri già, per le Olimpiadi (2026), gli attraversamenti ciclo-pedonali in direzione nord sud sull’intera area.

Parallelamente alla prima fase si provvederà alla realizzazione di altre volumetrie previste su tutta l’area in modo libero. Successivamente alle Olimpiadi le strutture temporanee del Villaggio Olimpico potranno essere smontate e riutilizzate per altri eventi e si prevede il completamento dell’intera volumetria entro il 2030.

FASE 1 - VILLAGGIO OLIMPICO 2021 / 2025

Fig. 3.73 Fasi temporali di progetto Rielaborazione personale

CAMPO SELVATICO

VILLAGGIO OLIMPICO

EDIFICIO PRADA

FASE 2 - SPAZI PUBBLICI ULTIMATI 2025 / 2027

ECO ZONE

EDIFICI LANDMARK

FASE 3 - COSTRUZIONE AREA SUD 2027 / 2030

AREA SUD

173

Scalo Porta Romana Matrice Riassuntiva Progetto

“GROUND UP” di Outcomist, Diller Scofidio+Renfo, PLP, Carlo Ratti Associati, Arup 174

Tav. 3.6 Allegato esterno GROUND UP di Diller Scofidio + Renfo, PLP, Carolo Ratti, Arup e OUTCOMIST

CONCEPT

PROGRAMMA

STprog.

SLP

STprog.

Campo selvatico

STprog.

SLP

Servizi privati residenze

Servizi privati residenze

8%

Spazi aperti e viabilità

Uffici e coworking Spazi aperti 15% e viabilità

Uffici e coworking

26%

Piazze sospese + Foresta sospesa

Piazze sospese Villaggio +Olimpico Foresta / 11% sospesa Studentato

Villaggio Olimpico / Studentato

13%

Piazze

Cultura, sanità Piazze e 10% benessere

Cultura, sanità e benessere

Edificato 19%

Edificato

Foresta sospesa

Corti verdi Verde ludico (sport)

Corti verdi 4% Commerci Verde ludico 3% (sport)

Verde a Parco

Verde a Parco Residenza

38%

6%

Commerci

9%

Residenza

38%

SLP Servizi privati residenze

Matrice industriale

Edificato

PLANIMETRIA RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

Matrice insediativa Beruto Campi sportivi Eco Zone

Uffici e coworking

Spazi aperti e viabilità

Campo Selvatico Foresta Sospesa

Fondazione Prada Eco Zone

SCALO PORTA ROMANA INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Piazze sospese + Foresta sospesa

Villaggio Olimpico / Studentato

Piazze

Cultura, sanità e benessere

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

ATTACCO A TERRA E PIANTA COPERTURA Attivazione Piani Terra

SEZIONE

SISTEMA VERDE

MORFOLOGIA E TiPOLOGIA Commerci

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Campi sportivi Foresta Sospesa

m

in

Corti verdi Verde ludico (sport) 7

11.000 mq

n

5 mi Piazza Trento

Piazzale Lodi

3 min

Verde a Parco 12

CENTRO STORICO

400 m

300 m

min

Macroedificio puntuale

Base con torre

Residenza

Campo Selvatico

Slp = 38480 mq St = 1 ha FAR = 3,85

Slp = 11568 mq St = 1 ha FAR = 1,16

45.000 mq

Corti verdi

Linea

ne Prada

Fondazio

8.688 mq

Slp = 6875 mq St = 1 ha FAR = 0,69

200 m

Eco Zone

Isolato urbano aperto 1

45.000 mq

Slp = 25830 mq St = 1 ha FAR = 2,58

LANCETTI

PAESAGGIO E VERDE URBANO

PEDESTRIAN FRIENDLY

MOBILITÀ CARRABILE

BOCCONI

Isolato ibrido

Slp = 39116 mq St = 2 ha FAR = 1,96

FONDAZIONE PRADA

Isolato urbano aperto 2 Slp = 37456 mq St = 2 ha FAR = 1,87

CORVETTO

Spazi semipubblici Corti 8.688 mq

Spazi pubblici Piazze + Foresta Sospesa

Padiglione in linea Slp = 2638 mq St = 1 ha FAR = 0,26

45.614 mq

PARCO AGRICOLO SUD

Parco 121.636 mq

Spazi sportivi recuperati

Piattaforma digitale di monitoraggio spazi pubblici

CONNESSIONI

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

ACCESSIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

Rapporto con ferrovia:

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

FASI DEL MASTERPLAN CAMPO SELVATICO Uffici Strutture prefabbricate acciaio legno

VILLAGGIO OLIMPICO

Ponte

EDIFICIO PRADA

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Villaggio Olimpico - Strutture prefabbricate acciaio legno

FASE 1 - VILLAGGIO OLIMPICO 2021 / 2025

Dati quantitativi:

St = 217.207 mq Sc = 41.314 mq Sparco = 110.609 mq Slp = 206.635 mq Densità FAR = 0,95

Connessione Ecologica con Parco Agricolo Sud

STRATEGIE ECOLOGICHE

EDIFICI LANDMARK ECO ZONE

Uso dell’acqua di falda estratta per irrigazione dei campi agricoli

INTERSCALARITÀ INFRASTRUTTURA ECOLOGICA

FASE 2 - SPAZI PUBBLICI ULTIMATI 2025 / 2027

AREA SUD

FASE 3 - COSTRUZIONE AREA SUD 2027 / 2030

175

Scalo Porta Genova - “AGROSCALO 2020” di Andrea Caputo Assetto urbanistico e morfologico L’assetto urbanistico prevede una serie di padiglioni temporanei in legno per diversi usi ad esempio, serra panoramica, aree attrezzate per il fitness e aree per il gioco dei bambini. I padiglioni si posizionano sul limite del lotto seguendo l’andamento lineare dell’unico edificio preesistente all’interno dell’area e posizionandosi a cavallo tra il tracciato ferroviario preesistente e l’elemento di

verde agricolo, dunque si può già comprendere la forte relazione funzionale tra spazio aperto e costruito, il parco agricolo funge da elemento caratterizzante lo spazio pubblico. L’edificio lineare preesistente viene mantenuto e restaurato con una aggiunta/addizione di volume lineare verso nord [Fig. 3.74] che ospiterà una serra panoramica caratterizzante la nuova area dello scalo.

1 La nuova serra addizionata all’ex edificio permette il recupero di uno degli spazi architettonici in disuso delle ferrovie per ospitare attività volte alla vita comunitaria, all’agricoltura e allo sport.

Fig. 3.74 Principio insediativo locale + rifunzionalizzazioni Rielaborazione personale

1

176

Fig. 3.75 Render vista a volo d’uccello Fonte: www.lifegate.it/ agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo 177

Scalo Porta Genova - “AGROSCALO 2020” di Andrea Caputo

150 m

200 m

2 min

3m

in

8 min

in

4m

Fig. 3.76 Mobilità, viabilità e connessioni + Render 1 Rielaborazione personale (sopra); Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo (sotto)

178

250 m

Accessibilità e connessioni viabilistiche Nuovi percorsi di collegamento si connettono dal fronte est del Naviglio Grande fino all’interno dell’area, costituendo percorsi pedonali tra i nuovi campi agricoli. Il progetto restituisce l’area alla fruibilità pubblica, riconnettendo la stazione, i Navigli e zona Tortona attraverso la nascita di un luogo multifunzionale per grandi e bambini.

Fig. 3.77 Render 2 - Viabilità nel verde agricolo Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

179

Scalo Porta Genova - “AGROSCALO 2020” di Andrea Caputo

Sistema del verde, ecologia e sostenibilità Il progetto si pone l’obiettivo di superare la distanza tra città e campagna in un’ottica di valorizzazione reciproca, promuovendo uno stile di vita sostenibile e riducendo l’impatto ambientale dei consumi energetici e dei comportamenti quotidiani, infatti, si propone un modello di economia circolare nel quale città e campagna vengono fuse insieme attraverso la promozione attività culturali, commerciali e sociali a sistema con le attività dello spazio aperto.

180

Fig. 3.78 Render 3 - Nuovo verde urbano e serra panoramica Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

Servizi e mix funzionale Il progetto “Agroscalo 2020” riqualificherà lo scalo ferroviario trasformandolo in un’area agricola produttiva, sperimentale e multifunzionale.

Nell’area ferroviaria ci sarà un’attività agricola che svilupperà l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla trasformazione di oltre 150 specie di erbe, germogli, fiori e ortaggi, fino alla vendita.

Gli spazi potranno accogliere fiere, un mercato settimanale, laboratori didattici e incontri pubblici, coniugando al meglio le identità agricole, culturali, sociali e commerciali.

Fig. 3.79 Render 4 - Padiglione mostra e nuovo campo agricolo Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

181

Scalo San Cristoforo - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Assetto urbanistico e morfologico Tutta l’area del Masterplan è adibita a parco, l’unica volumetria presente risulta posizionata a sud ovest, si tratta della stazione incompiuta di Aldo Rossi. L’interno si trasforma in una grande stanza a cielo aperto a disposizione del parco e della città. La morfologia del parco è data dalla presenza di specchi d’acqua naturali ed una grande collina a nord che diventa tribuna naturale per le attività sportive e punto panoramico.

Il progetto dello scalo San Cristoforo fa parte dello stesso pensiero dello Studio OMA che mette a sistema due nuovi parchi (San Cristoforo e Farini) con il sistema ecologico preesistente. Se lo scalo Farini rientra nell’alta pianura asciutta al centro di un’area densamente urbanizzata, quello di San Cristoforo è invece immerso all’interno della bassa pianura irrigua ed intercetta trasversalmente le acque purificandolo attraverso un sistema di piante acquatiche.

1

La stanza all’aperto avvolta da un sottile rivestimento permanente per proteggere l’ambiente interno dagli insetti, riqualifica la stazione incompiuta di Aldo Rossi che riconquista la sua monumentalità.

1 Fig. 3.80 Principio insediativo locale + rifunzionalizzazioni Rielaborazione personale 182

Il nuovo parco San Cristoforo si posiziona lungo le radiali storiche dei Navigli, nuovo supporto d’acqua che si accosta al sistema delle tangenziali e diviene una nuova centrità pubblica alla scala metropolitana. Visto il carattere ecologico del progetto, il contesto idrografico risulta di primaria importanza, il corso naturale delle acque da nord ovest a sud est s’interseca in San Cristoforo con il sistema storico dei Navigli deninendo un’infrastruttura ecologica che mette in risalto il parco.

Fig. 3.81 Principio insediativo alla scala vasta Rielaborazione personale 183

Scalo San Cristoforo - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Accessibilità e connessioni viabilistiche La nuova piazza minerale direttamente connessa alla stazione e al parco Sud definisce il luogo di accesso dell’area. Tuttavia, il Masterplan non ha veri e propri segni viabilistici all’interno del parco, se non per i due ponti che scavalcano il tracciato blu della piscina naturale, quindi, il verde verrà modificato dagli utenti che con la loro frequente presenza all’interno dell’area creeranno percorsi naturali all’interno del parco.

4 min

2m

7

m

in

in

1 min in

2m

Fig. 3.82 Mobilità, viabilità e connessioni Rielaborazione personale 184

Sistema del verde, ecologia e sostenibilità Tutta l’area è adibita a parco, una collina verde costruita con i materiali di riporto provenienti dagli scavi, protegge il contesto dall’inquinamento acustico della ferrovia. Infine, un sistema integrato di fitodepurazione [Fig. 3.83] diventa un’occasione di riqualificazione, sia sotto il profilo naturalistico che paesaggistico. Con questo processo si creano aree umide e piscine naturali.

Fig. 3.83 Funzionamento sistema di specchi d’acqua naturali e fitodepurazione Fonte: www.laboratoriopermanente.com/works/agenti-climatici/

PROCESSO DI FITODEPURAZIONE

SAN CRISTOFO

VENTI CONVETTIVI

+ + + + + +

-

- -

+

+ ++ +

Le superfici chiare del parco riflettono i raggi solari riducendo la temperatura del suolo

Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

- - -- -

-

-

La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita che contrasta l’isola di calore

Un processo vegetale per ripulire i suoli inquinati PROCESSO DI FITODEPURAZIONE

Blue space, il specchio d’ac processo di e raffresca l’aria

Attraverso un processo naturale l’acqua di Milano viene purificata prima di essere rimessa nel sistema territoriale

FARINI BREEZE

SAN CRISTOFORO MICROCLIMA

VENTI CONVETTIVI

+ + + + + +

+ + + + + +

-

- -

+

- - -- -

+ ++ +

Le superfici chiare del parco riflettono i raggi solari riducendo la temperatura del suolo VENTI CONVETTIVI

Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

-

- -- -

-

La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita che contrasta l’isola di calore

Un processo vegetale per ripulire i suoli inquinati

Attraverso un processo naturale l’acqua di Milano viene purificata prima di essere rimessa nel sistema territoriale SAN CRISTOFORO MICROCLIMA

PROCESSO DI FITODEPURAZIONE

Blue space, il grande specchio d’acqua innesca un processo di evaporazione che FARINI BREEZE raffresca l’aria circostante

La differenza di calore tra caldo della città e il microclima fresco del par genera una nuova brezza pulita

+ + + + + +

+ + + + + +

-

- -

+

- - -- -

+ ++ +

Le superfici chiare del parco riflettono i raggi solari riducendo la temperatura del suolo

Il vento inquinato di Milano viene filtrato dalle chiome delle conifere

-

- -- -

-

La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita che contrasta l’isola di calore

Un processo vegetale per ripulire i suoli inquinati

Attraverso un processo naturale l’acqua di Milano viene purificata prima di essere rimessa nel sistema territoriale

PROCESSO DI FITODEPURAZIONE

Blue space, il grande specchio d’acqua innesca un processo di evaporazione che raffresca l’aria circostante FARINI BREEZE

SAN CRISTOFORO MICROCLIMA

VENTI CONVETTIVI

La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita

La superficie del nuovo pa acquatico costituisce un nuovo corridoio ecologico per lo spostamento di animali

+ + + + + +

+ + + + + +

-

- -

+

+ ++ +

Le superfici chiare del parco riflettono i raggi solari riducendo la temperatura del suolo

- - -- -

-

- -

-

-

-

La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita che contrasta l’isola di calore

Un processo vegetale per ripulire i suoli inquinati

Attraverso un processo naturale l’acqua di Milano viene purificata prima di essere rimessa nel sistema territoriale

Blue space, il grande specchio d’acqua innesca un processo di evaporazione che raffresca l’aria circostante

La differenza di calore tra il caldo della città e il microclima fresco del parco genera una nuova brezza pulita

La superficie del nuovo parco acquatico costituisce un nuovo corridoio ecologico per lo spostamento di animali

185

Scalo San Cristoforo - “AGENTI CLIMATICI” di OMA Servizi e mix funzionale La piazza di accesso al parco sarà sede delle numerose attività ed eventi che si svolgono periodicamente sui Navigli come mercati all’aperto, concerti e spettacoli, inoltre, un’ampia tettoia ombrosa protegge i servizi della piscina segnalando l’area balneabile.

186

Fig. 3.84 Render 1 - piazza di accesso al parco Fonte: www.laboratoriopermanente.com/works/agenti-climatici/

Fig. 3.85 Vista a volo d’uccello Scalo San Cristoforo Fonte: www.laboratoriopermanente.com/works/agenti-climatici/

187

Scalo San Cristoforo Matrice Riassuntiva Progetto

“AGENTI CLIMATICI” di OMA 188

Tav. 3.7 Allegato esterno AGENTI CLIMATICI di OMA

CONCEPT

PROGRAMMA STprog.

Piazze

9%

Piscina Naturale

20%

Verde ludico (sport)

9%

Verde a Parco

62%

Densità urbana

Parco Farini

Intensità ambientale

Parco Nord Parco San Cristoforo

Farini

Monte stella

Parco Lambro

Parco Sempione

Bosco in città

Idroscalo

IL CONTESTO IDROGRAFICO

City Life Parco delle cave

Darsena

SCALO SAN CRISTOFORO

Campi sportivi STprog.

Vasche di fitodepurazione Piazze

Lambro Meridionale

Naviglio Grande

Naviglio Pavese Piscina Naturale

Fiume Lambro Parco della Vettabbia

Filtro Ecologico

Verde ludico (sport)

PLANIMETRIA PARCO

Parco delle Risaie Parco Agricolo Sud

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

MIXITÈ FUNZIONALE

FILTRO ECOLOGICO

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

MORFOLOGIA E TIPOLOGIA

Verde a Parco

VERDE E SPAZIO PUBBLICO

RHO FIERA Campi sportivi

4 min

2m

7

m

in

in

Padiglione in linea

Ponti

1 min

Slp = 2940 mq St = 1 ha FAR = 0,29

IPPODROMO

Parco verde 168.943 mq

in 2m

SAN SIRO

MOBILITÀ CARRABILE

PAESAGGIO E VERDE URBANO

PEDESTRIAN FRIENDLY

Spazi pubblici Piattaforma piscina

CENTRO STORICO

900 mq

DARSENA

Spazi pubblici Piazza mercato 20.000 mq

Spazi pubblici Collina campi sportivi 31.150 mq

Parco 137.793 mq

CONNESSIONI

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

ACCESSIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

Rapporto con ferrovia:

Agroscalo

Piazza Napoli Giardino delle Crocerossine Corte Verde

Ponte

Piazza Tirana

Largo dei Gelsomini

Darsena

Parco Baden Powell

Parco S. Cristoforo

Parco Segantini Milano Greenway

CITTÀ (ACQUA SPORCA)

Parco ex Area Pozzi

Dati quantitativi:

St = 171.683 mq Sc = 2.740 mq Sparco = 168.943 mq Slp = 4.241 mq Densità FAR = 0,03

Area progetto Ospedali Parco delle Colline

Vasche di Firodepurazione

Parco la Spezia

Deposito M4

PARCO SUD (ACQUA PULITA)

Parco Agricolo Sud

CONTINUITÀ DEL VERDE

FILTRO ECOLOGICO

STRATEGIE ECOLOGICHE - FITODEPURAZIONE

189

190

3.3 Principi di rigenerazione e dispositivi architettonici e urbani

La rigenerazione degli scali ferroviari milanesi, secondo i progetti vincitori ai Bandi di Concorso studiati sino ad ora, colloca come dispositivo urbano chiave il tema del parco, in alcuni casi questo diventa elemento di relazione con un sistema ecologico alla scala vasta, come nel caso del progetto di OMA in “Agenti Climatici” dove lo scalo Farini viene posto a sistema con l’alta pianura asciutta e San Cristoforo con la bassa pianura irrigua. In altri casi il dispositivo urbano del parco è elemento caratterizzante lo spazio aperto attraverso servizi comunitari come orti urbani, piazze e spazi di collettività, ne è esempio “Lambrate Streaming”, in cui il verde assume una fondamentale importanza come materiale di progetto interscalare poiché integrato dalla scala urbana a quella architettonica. Nei progetti di rigenerazione analizzati inoltre le attività ai piani terra degli edifici diventano protagonisti insieme al verde urbano fornendo maggiore vitalità ai luoghi, Rogoredo con il progetto “Abitare il Bordo” ne è un esempio come anche “Agroscalo 2020” a Porta Genova che presenta serre verdi, attività culturali e mostre di arti visive in sinergia con lo spazio aperto. Il caso dello scalo di Porta Romana “Ground up” propone di fornire al dispositivo urbano del parco un carattere aggiunto rispetto a quelli finora citati, 191

“Campo Selvatico” e “Foresta Sospesa”, infatti, diventano elementi di superamento del tracciato ferroviario seminterrato.

Oggi il parco urbano, in una metropoli come Milano non può essere l’unico dispositivo di rigenerazione, la sua realizzazione deve trovare integrazione con altri dispositivi architettonici che lo rendano fruibile dal punto di vista sociale ed economico. La rigenerazione degli scali ferroviari milanesi ed europei, oggi più che mai, rappresenta quindi un’opportunità per fornire alla città nodi densi sicuri e vivibili in sinergia con i temi attuali di eco-sostenibilità.

Matrice di Sintesi

PRINCIPI DI RIGENERAZIONE 192

Tav. 3.8 Allegato esterno 01_Parco

02_Tipologie architettoniche

03_Programma

04_Ecologia

05_Fasi e usi nel tempo

“Agenti Climatici”

BOSCO LINEARE BUFFER ZONE

n.2 Tipologie in linea (Corte aperta)

NEW BRERA

¥ valore immobiliare

Città globale

Piazza del mercato Market, commerci indipendenti e commerci di comunità

L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad altre funzioni.

Grandi investimenti Piccoli investimenti 2020

2030

2040

2050

Capitale europea

I cicli economici corrispondono ad una oscillazione degli investimenti immobiliari

FASE 1 - FARINI 2020

n.55 Tipologie in linea

€

BIENNALE DEL PAESAGGIO

€

Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo si concentra sulle attività terziarie, sulla residenza di fascia alta e sui servizi per una società benestante.

€

Milano manifattura

Politiche locali e nazionali favoriscono la trasformazione dell’area verso un modello originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo crescente qualificando lo Scalo come polo di una manifattura ad alta intensità di cultura e tecnologia.

La differenziazione degli investimenti (high rise, low rise) per risponde più agilmente alle oscillazioni del mercato

Venti da Sud - Ovest 1200

n.27 Tipologie a torre

oggi

SuperMilano

1100

La città mantiene il proprio primato economico in Italia e si conferma leader internazionale in ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area soddisfa una domanda residenziale sia per la middle class che per fasce più solvibili. Le multinazionali scelgono Farini proseguendo il successo di Porta Nuova.

1000

900

FASE 2 - BIENNALE DEL PAESAGGIO

n.34 Tipologie a blocco

800

Casa dolce casa

700

L’appeal di altre città europee emergenti come sede di headquarters spiazza Milano e lo Scalo Farini si trasforma progressivamente in una zona residenziale per la costante domanda insediava che la città deve soddisfare.

600

Filtro Ecologico Focus sotenibile e tempo libero per la comunià

Parco lineare

500

400

CANTIERI APERTI

Milanofiori

SCALO FARINI

SPARCO = 265.000 mq

0

100

300 m

BIKE EXPRESS WAY

Il ponte delle arti Arti visive, performance ed eventi

S.L.P. = 402.461 mq

Foyer urbano Tempo libero per la comunità

STRATEGIE ECOLOGICHE

LIMPIDARIUM D’ARIA - ORIENTAMENTO MORFOLOGIA

Farini

300

Bicocca

Italexit

Cascina Merlata

Porta Nuova

Via Cenni

Milano 2

100

L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona).

Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

CityLife ex FieraMilano

Santa Giulia

200

Rho Fiera 0

FASE 3 - CANTIERI APERTI 2025

1970

1980

1990

2000

2010

2015

2020

2040

2030

SCENARI DI SVILUPPO ECONOMICO

“Agenti Climatici”

Collina del Loisir Campi sportivi per la comunità n.3 Tipologie in linea Parco lineare

n.7 Tipologie a blocco

Piscina naturale Focus sostenibile e tempo libero per la comunià

CITTÀ (ACQUA SPORCA) Vasche di Firodepurazione

Fitodepurazione Focus sostenibile

PARCO SUD (ACQUA PULITA)

Alzaia del mercato Commerci di comunità

SCALO SAN CRISTOFORO

SPARCO = 168.943 mq

0

100

300 m

S.L.P. = 4.241 mq

Stanza all’aperto Tempo libero per la comunità

FILTRO ECOLOGICO

STRATEGIE ECOLOGICHE - FITODEPURAZIONE

Piazzale Lodi e Piazza sospesa Market e Business Center

Campo selvatico Focus sostenibile e tempo libero per la comunità

CAMPO SELVATICO

AREA SUD

n.6 Tipologie in linea (Corte aperta)

“Ground up”

Parco nucleo

n.2 Tipologie in linea

VILLAGGIO OLIMPICO

Eco-zone orti e spazi pubblici Comunità e focus sostenibile

EDIFICIO PRADA

FASE 1 - VILLAGGIO OLIMPICO 2021 / 2025

FASE 3 - COSTRUZIONE AREA SUD 2027 / 2030

n.2 Tipologie a torre EDIFICI LANDMARK

Foresta sospesa Focus sostenibile

n.6 Tipologie a blocco

ECO ZONE

Laboratorio Prada Performance, eventi e formazione n.1 Tipologie ibride

SCALO PORTA ROMANA

SPARCO = 110.609 mq

0

100

300 m

S.L.P. = 206.635 mq

Corti verdi Tempo libero per la comunità

Sport - Villaggio Olimpico Palestre e campi sportivi per comunità

FASE 2 - SPAZI PUBBLICI ULTIMATI 2025 / 2027

CO2e

56.708 t

- 13.481 t Legenda:

Parco frammentato

n.2 Tipologie in linea (Corte aperta)

Circular Economy District

Bioremediation e forestazione urbana TLR 4G e energia elettrica verde

Frangisole esterni mobili

“Innesto”

Mobilità

Community food hub Commerci indipendenti e di comunità

Estensione TLR 4G al vicinato

Alto Isolamento termico

Milan Zero Carbon Fund

Illuminazione naturale

Connessione Ecologica con Parco Nord

n.2 Tipologie ibride

Orti urbani e giardini privati Comunità e focus sostenibile

- 5.157 t Ventilazione meccanica con Recupero Termico

0

100

300 m

Serramenti doppio vetro

0

S.L.P. = 24.000 mq

STRATEGIE ECOLOGICHE

Illuminazioni Led

0

Ponti termici Ridotti

L’INNESTO

BUSINESS AS USUAL

MILAN ZERO CARBON FUND

Bilancio emissioni di CO su OPERATIVA 30 anni 2 SVILUPPO FINO ALLA FASE DEL MASTERPLAN (ZERO CARBON FUND)

STRATEGIE PASSIVE

Piazze coperte verdi Focus sostenibile

n.4 Tipologie in linea Doppio parco linearea

- 8.451 t

Sustainable Food Services Compost Riutilizzo del rifiuto solido urbano per produrre fertilizzanti

SPARCO = 45.042 mq

- 8.089 t

Acquaponica

Giardini comunitari Comunità e focus sostenibile

SCALO GRECO - BREDA

Impianti fotovoltaici Coperture verdi START OPERE PRIVATE

Materiali ad elevate quantità di riciclato (>30%)

n.2 Tipologie a blocco

Nuova viabilità pubblica Tempo libero per la comunità Piazze con tetti verdi che riducono le radiazioni solari

Gestione sostenibile, smart e resiliente delle acque meteoriche

Acqua di falda energia rinnovabile con Pompa di calore

Gestione sostenibile dei rifiuti, riduzione rifiuti destinati a discarica

SPARCO = 48.935 mq

0

300 m

100

FASE 1 - REALIZZAZIONE LOTTO A (NORD) 2021 / 2024

FASE 2 - REALIZZAZIONE LOTTO A (SUD) 2025 / 2026

LOTTO B

Alto Isolamento termico

Illuminazione naturale

Parco verde Tempo libero per la comunità

SCALO LAMBRATE

APERTURA ATTIVITÀ PUBBLICHE

Biogenetic storage

Potenziamento del grado di Biodiversità

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Quinta di poesia Arti visive

Frangisole mobili

FASE 3 - REALIZZAZIONE LOTTO B 2027 / 2030 Sezione prospettica

S.L.P. = 22.505 mq

STRATEGIE ECOLOGICHE

Corti verdi Tempo libero per la comunità

“Abitare il bordo”

“Lambrate streaming”

Sistema costruttivo

- 21.597 t

Coperture verdi

Zero Waste Store

Piazze ribassate e Circular economy district Performance ed eventi n.12 Tipologie in linea

n.1 Tipologie in linea (Corte aperta)

STRATEGIE PASSIVE

6

Sistema di raccolta delle acque piovane per l’irrigazione degli spazi verdi

Info-Point Parco Agricolo Sud

Parco lineare

Corti verdi con differenze altimetriche

n.4 Tipologie in linea

Pannelli solari fotovoltaici Tetti piani per installazione pannelli solari fotovoltaici; Facciate con schermature fonoassorbenti

Alto isolamento termico

Connessione Ecologica con Parco Agricolo Sud

n.1 Tipologie ibride

Permeabilità viabilistica

Permaforesta Un centro visitatori fornisce informazioni sul Parco Agricolo Sud

SCALO ROGOREDO

SPARCO = 8.133 mq

0

100

200 m

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Illuminazione naturale Doppia esposizione

Frangisole mobili e loggie incrementano l’ombreggiamento

Permaforesta Focus sostenibile

S.L.P. = 18.448 mq

STRATEGIE ECOLOGICHE

STRATEGIE PASSIVE

“Agroscalo 2020”

n.2 Tipologie in linea Parco lineare

Arti visive, performance ed eventi

Serra verde Focus sostenibile

Orti urbani Comunità e focus sostenibile

SCALO PORTA GENOVA

220907_Matrice 3.3.indd 1

SPARCO = 9.227 mq

0

100

200 m

S.L.P. = 8.152 mq

Verde urbano Tempo libero per la comunità

23/09/2022 19:20:54

193

4.

PRY22 Un parco lineare per lo scalo di Porta Romana

194

A conclusione dell’elaborato, il quarto capitolo vuole individuare strategie di rigenerazione per lo scalo di Porta Romana attraverso un approccio interscalare del progetto architettonico partendo dalla definizione del Masterplan giungendo a soluzioni architettoniche capaci di utilizzare minor suolo permeabile possibile. Il progetto cerca di rispondere ai fabbisogni della comunità locale prendendo in considerazione i punti forniti dal PGT e cercando di donare alla città un nuovo parco lineare verde, come opportunità di connessione tra urbano e rurale offrendo in unico luogo i benefici di entrambe. Gli interventi fondamentali, dunque, sono stati indirizzati alla rigenerazione dello scalo grazie alla creazione di un assetto urbanistico capace di liberare quanto più spazio aperto possibile e fornire diverse funzioni di tipo commerciale, terziario, residenziale sociale e per studenti. Questo approccio per generare un nuovo polo attrattivo denso capace di rendere maggiormente frequentata l’area di analisi. Scendendo di scala la decisione di trattare un edificio che si sviluppa in altezza, piuttosto che in superficie, nasce dalla volontà di ottimizzare il consumo di suolo, andando a rispondere alle necessità funzionali e all’aumento della densità di popolazione, il verde assume quindi una importanza come materiale di progetto interscalare e principio di trasformazione capace di costruire una infrastruttura di paesaggio secondo criteri ecologici e sostenibili.

Fig. 4.1 Vista a volo d’uccello Rielaborazione personale 195

Attraversamento area est ovest

Attraversamento area nord sud

Prolungamento vie del contesto

Incroci e nuclei principali

Unione degli incroci tramite linee curve

Unione prolungamenti 1

Unione prolungamenti 2

Stazione ferroviaria

Piazze di accesso alla stazione

Lotti destinati a parco e volumi

Fascia di destinazione edificato

Unione percorso e volumi

Relazioni percorso volumi

Fig. 4.2 Concept Rielaborazione personale 196

Assetto urbanistico e morfologico L’area dello scalo di Porta Romana divide il quartiere, costituendo un elemento di divisione tra parti di città differenti (matrice ottocentesca di Beruto e matrice industriale). L’obiettivo è quello di eliminare tale divisione progettando un elemento di collegamento nord sud ed est ovest, i binari ferroviari quindi non saranno più un impedimento all’attraversamento ma solo una presenza all’interno del nuovo parco verde. Il prolungamento delle vie circostanti all’interno del profilo del lotto consente una maggiore continuità tra il contesto e l’area di progetto, così, il nuovo edificato e il costruito preesistente potranno dialogare e fondersi in un unico sistema connesso. Le linee direttrici delle vie circostanti vanno quindi a creare dei nuclei fondamentali all’interno del lotto, questo consente di individuare i punti su cui focalizzare l’attenzione e permettere l’attraversamento dell’area. Internamente al lotto ci si distacca dalle linee rette e spezzate del contesto inserendo linee sinuose che collegano i lati periferici dell’area tramite una maglia meno rigida. L’attraversamento nord sud avviene tramite percorsi sopraelevati che definiscono un elemento chiave all’interno del parco, fruibile anche al piano terra dove vi sono attività commerciali e, in corrispondenza del nodo centrale, la stazione ferroviaria.

Fig. 4.3 Masterplan e attacco a terra Rielaborazione personale 197

I lotti posti a nord e sud rispetto al nodo centrale sono destinati a piazze di accesso alla stazione, i lotti restanti, invece, vengono predisposti per l’inserimento di un parco, aree residenziali e uffici. Al fine di minimizzare gli inquinamenti acustici verso l’edificato, questo viene distribuito lungo il perimetro dell’area, definendo una cornice per l’intero parco. Gli edifici, inoltre assumono lo stesso linguaggio tipologico delle diverse parti di città con le quali si relazionano [Fig. 4.5] e con il percorso sopraelevato definiscono diversi rapporti, sottolineando la compenetrazione tra volumi e percorsi. Gli spazi verdi costituenti il nuovo parco urbano nascono dal prolungamento delle vie circostanti, definendo lo spazio attraverso forme rigide e spezzate, in contrasto con le linee sinuose del percorso sopraelevato.

Fig. 4.5 Tipologie edificato Rielaborazione personale 198

Costruito al bordo

Percorso sopraelevato

Parco

Fig. 4.4 Relazione Masterplan/Contesto Rielaborazione personale

in

Edificio in linea

Accessibilità e connessioni viabilistiche I percorsi ciclabili costituiscono un collegamento tra la stazione ferroviaria e la stazione Lodi TBB della linea metropolitana MM3, oltre ad essere un elemento di unione all’interno dell’area, che consente la percorribilità degli spazi aperti. Gli spazi verdi all’interno dell’area, attraverso la ciclabile, si relazionano ai parchi cittadini: • Giardino Marcello Canbia, ad Est • Parco delle Memorie Industriali e Parco Alessandrina Ravizza, ad Ovest.

7

m

Edificio ibrido

in

5m Piazzale Lodi

Piazza Trento

12

400 m

Edificio a torre

300 m

n

mi

3 min

da

one Pra

Fondazi

200 m

Fig. 4.6 Mobilità, viabilità e connessioni Rielaborazione personale 199

Calcolo SLP

EDIFICIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

PIANI 7 7 5 5 8 6 5 5 5 6 9 11

AREA x PIANO (mq) 798 728 348 394 846 664 664 674 530 483 903 676

SLP x PIANO (mq) 5586 5096 1740 1970 6768 3984 3320 3370 2650 2898 8127 7436 = 52 945 mq

13 14

16 25

935 702

14960 17550 = 32 510 mq

15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

12 12 6 7 9 7 8 9 8 7 7 6

356 600 463 778 964 709 783 1080 594 731 1134 722

4272 7200 2778 5446 8676 4963 6264 9720 4752 5117 7938 4332 = 71 458 mq

26 27 28 29

14 8 14 10

766 766 766 1028

10724 6128 10724 10280 = 37 856 mq

30 31 32 33

26 6 16 6 6 26 4 3 22

735 971 656 540 920 680 602 846 843

19110 5826 10496 3240 5520 17680 2408 2538 18546 = 85 364 mq

Tab. 4.1 SLP per ogni edificio Rielaborazione personale

a e Ingegneria delle Costruzioni | 200 i Progettazione Architettonica 2 Alessandro Menghini

SLP totale = 280 133 mq Area totale lotto = 235 489 mq FAR = 0,84

S.L.P. TOTALE= 280 133 mq Area totale lotto= 235 489 mq FAR= 0,84

ED 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

CALCOLO SLP

13 14

15 16

17 18 19 20 21 22 23 24 25

Edifici 13 - 14

Edifici dal 30 - 33

26 27 28 29

Edifici dal 26-29

30

31

Edifici dal 15-25

32

33

Edifici dal 1- 12 201

SLP tota

Servizi e mix funzionale Una mixitè funzionale varia rende denso il nuovo nodo infrastrutturale, servizi commerciali, culturali, spazi collettivi, uffici e residenze interconnessi in un unico sistema permettono, inoltre, di limitare gli spostamenti casa-lavoro.

Fig. 4.7 Funzioni attacco a terra e copertura Rielaborazione personale 202

Sistema del verde, ecologia e sostenibilità II parco lineare funziona da filtro ecologico rendendo l’area maggiormente vivibile, inoltre, il verde diventa elemento di relazione attivo tra l’attacco a terra degli edifici e del percorso sopraelevato con lo spazio aperto, usufruibile per allargare le attività che si svolgono all’interno, anche all’esterno, costituendo una interconnessione tra spazi. La posizione del parco è strategica poichè protegge gli edifici dall’inquinamento acustico provocato dalla ferrovia e rientra in un sistema di reti ecologiche: est ovest con il progetto della Greenway sud e nord sud con Parco Agricolo sud.

Mix funzionale nelle torri per ridurre spostamenti casa - lavoro Filtro ecologico lineare lungo i binari per ridurre l’inquinamento acustico

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

Connessione Ecologica con Parco Agricolo Sud

Fig. 4.8 Strategie ecologiche Masterplan Rielaborazione personale

Uso dell’acqua di falda estratta per irrigazione del parco

203

1) Volume semplice

2) Volume sezionato

Residenze

3) Terrazze verdi

I tagli della volumetria semplice iniziale permettono di captare maggiormente la luce naturale

Uffici

Commerci

Il vuoto a sud ovest genera moti convettivi che raffrescano gli ambienti interni Fig. 4.9 Genesi terrazze verdi, vuoto a sud ovest e mixitè funzionale torre Rielaborazione personale 204

La tipologia a torre è quella che meglio definisce il rapporto tra spazio aperto e costruito, con una Sc di 702 mq per 25 piani e una Slp di 17.550 mq. Tale tipologia permette di concentrare in una superficie coperta “ridotta” gli utenti in diverse funzioni che permettono di ridurre i movimenti casa-lavoro. La torre, rispetto alle altre tipologie di costruito, si sviluppa attorno ad un core sfruttando tutti i fronti, l’assetto interno ospita tre bilocali e tre trilocali per pianta con un’attenzione particolare alla distribuzione di bagni e cucine per assicurare una flessibilità dello spazio. Il coronamento ospita, invece, plurilocali con grandi terrazze all’aperto, qui, il taglio netto della morfologia permette di catturare energia solare riutilizzata per tutto lo sviluppo della torre. Per favorire il senso di comunità all’interno della torre, lungo lo sviluppo del corpo, vi sono spazi comunitari verdi e ben soleggiati che, grazie al vuoto posto a sud come un “canale ventilato”, garantiscono confort durante la stagione calda. La torre Romana costituisce un sistema architettonico in completa sinergia con il verde, grazie alla sua caratteristica tipologica di minimizzare la superficie coperta e, in questo caso, considerando le proprietà ecologiche e di sostenibilità offerte dagli spazi comuni all’intero del corpo.

Sviluppo corpo

Livello + 40,2 m

Livello + 46,8 m

Livello + 53,4 m

Livello + 60 m

Fig. 4.10 Piante corpo - taglio alloggi e terrazze verdi Rielaborazione personale 205

Fig. 4.11 Sezione prospettica torre e percorso sopraelevato Rielaborazione personale 206

Fig. 4.12 Nodo denso - Nucleo centrale Rielaborazione personale 207

Matrice di Progetto

PRY22 Un parco lineare per lo scalo di Porta Romana 208

Tav. 4.1 Allegato esterno PRY22 _ Un parco lineare per lo Scalo di Porta Romana di Giuseppe Mercuri

CONCEPT

PROGRAMMA Uffici e coworking

Costruito al bordo

Edificato 17% Residenze Studentato

Edificato

Attraversamento area est ovest

Attraversamento area nord sud

Spazi aperti e viabilità

Incroci e nuclei principali

Percorso principale di superamento ferrovia

Fascia di destinazione edificato

Unione percorso volumi

2%

Spazi collettivi

Residenza Corti verdi 7%

Filtro ecologico

Filtro ecologico

Verde a Parco

Verde a Parco

12% 2%

13% Residenza

4%

Incroci e nuclei principali

Unione degli incroci con linee curve

13%

Commerci

Piazze

Corti verdi

Percorso sopraelevato

6%

Residenze Studentato Cultura

Commerci Spazi aperti Spazi 31% e viabilità collettivi

Piazze

Uffici e coworking

Cultura

65%

28%

Matrice industriale Matrice insediativa Beruto

Uffici e coworking Edificato

Fondazione Prada

Residenze Studentato Cultura

ATTACCO A TERRA E PIANTA COPERTURA

Commerci Spazi aperti e viabilità

Spazi collettivi

SCALO PORTA ROMANA

Attivazione Piani Terra

0

MASTERPLAN E RIBALTAMENTI

200

600 m

0

RELAZIONE MASTERPLAN / CONTESTO

600 m

SEZIONE

Piazze RELAZIONE PERCORSO / VOLUMI

MORFOLOGIA E TiPOLOGIA

VERDE E SPAZIO PUBBLICO Residenza

Corti verdi Filtro ecologico

m

in

VIABILITÀ, MOBILITÀ E CONNESSIONI

200

7

Verde a Parco in

5m Piazza Trento

3 min

Piazzale Lodi

Parco lineare

Linea

61.196 mq

Slp = 10280 mq St = 1 ha FAR = 1,03

Corti verdi 16.000 mq

12

CENTRO STORICO

400 m

300 m

min

Ballatoio

one Prada

Fondazi

Slp = 9720 mq St = 1 ha FAR = 0,97

200 m

Filtro ecologico 8.700 mq

LANCETTI

PAESAGGIO E VERDE URBANO

PEDESTRIAN FRIENDLY

MOBILITÀ CARRABILE

BOCCONI

Isolato ibrido

Slp = 87364 mq St = 1 ha FAR = 8,74

FONDAZIONE PRADA

Spazi semipubblici Corti 16.000 mq

CORVETTO

Torre

Slp = 17550 mq St = 1 ha FAR = 1,76

Spazi pubblici Piazze + Percorso sopraelevato 60.000 mq

PARCO AGRICOLO SUD Parco 104.023 mq

0

CONNESSIONI

1000

3000m

SISTEMA TRASPORTI PUBBLICI

0

ACCESSIBILITÀ

100

300 m

COMPONENTI E CARATTERI SPAZIO PUBBLICO

SOSTENIBILITÀ E ECOLOGIA

Rapporto con ferrovia:

1) Volume semplice

Mix funzionale nelle torri per ridurre spostamenti casa - lavoro

2) Volume sezionato

3) Terrazze verdi

I tagli della volumetria semplice iniziale permettono di captare maggiormente la luce naturale

Mixitè funzionale riduce gli spostamenti inquinanti casa-lavoro

Residenziale

Ponte Filtro ecologico lineare lungo i binari per ridurre l’inquinamento acustico

Dati quantitativi:

Parco verde mitigazione effetti isola di calore

St = 217.207 mq Sc = 35.890 mq Sparco = 164.331 mq Slp = 280.133 mq Densità FAR = 0,84

25% Uffici

Connessione Ecologica con Parco Agricolo Sud

Commerci

Il vuoto a sud ovest genera moti convettivi che raffrescano gli ambienti interni

Uso dell’acqua di falda estratta per irrigazione del parco

STRATEGIE ECOLOGICHE

GENESI TERRAZZE VERDI

STRATEGIA DI RAFFRESCAMENTO PASSIVO

209

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA CAPITOLO 1 Ogliari F., Ruote e binari in Lombardia , Silvana Editoriale, Milano 1993 Briano I., Storia delle ferrovie in Italia, Cavallotti Editore, Milano, 1977 Schiaffonati F., Castaldo G., Martino M., Il progetto di rigenerazione urbana, Maggioli Editore, 2016 Musinelli E., Tartaglia A., Nodi infrastrutturali e rigenerazione urbana, Maggioli Editore, 2019 Abitare - Cinque Visioni per Milano

CAPITOLO 2 Machedon E., Mulligan J., Alireza Z., Scali Ferroviari a Milano, Rigenerazione Urbana: Casi studio, AECOM, 2016 Abitare - n. 558 Cino Zucchi Architetti, One Works, Buro Happold London, Central Pasila Tower Area Detailed Plan Area - n. 125 AND Architettura - n.19 Cino Zucchi > Casa Gausa+Raveau actarchitecture, Avenier-Cornejo Architects, Good Vibration - Clichy Batignolles, Actar, 2019

CAPITOLO 3 Domus - n. 1041, 2019 Domus - La nuova faccia di Rogoredo Lotus International - n. 161 MeteoMilano a+t - Density Series MVRDV - FARMAX: Excursions on Density Luca Reale, Densità, città, residenza. Gangemi Editore, 2008 Bruce Mau e Rem Khoolaas, S, M, L, XL: Small, Medium, Large, Extra-Large Rem Khoolaas, Delirious New York. Electa, 2021

210

CAPITOLO 1 www.storiadimilano.it www.milanoattraverso.it www.lombardiabeniculturali.it www.dati.comune.milano.it www.comune.milano.it www.fssistemiurbani.it www.geoportale.comune.milano.it www.archiviofotograficolombardo.it www.abitare.it www.pim.mi.it www.stagniweb.it www.blog.urbanfile.org www.metrogramma.com www.archdaily.com www.mecanoo.nl www.mirallestagliabue.com www.stefanoboeriarchitetti.net www.zucchiarchitetti.com

www.ferrater.com www.west8.com www.barcelonasagrera.com www.archeyes.com www.afasiaarchzine.com www.parisetmetropole-amenagement.fr www.tvk.fr/ www.domusweb.it www.querkraft.at

CAPITOLO 3 www.comune.milano.it www.archdaily.com www.fssistemiurbani.it www.c40reinventingcities.org www.coima.com www.oma.com www.barrecaelavarra.it www.caputopartnership.it

www.i-mad.com

www.architetticercasi.eu

CAPITOLO 2

www.scaloportaromana.com

www.kingscross.co.uk www.alliesandmorrison.com

www.gregoriopecorelli.it www.lifegate.it www.laboratoriopermanente.com

www.abitare.it www.programme.openhouse.org.uk www.architectsjournal.co.uk www.zucchiarchitetti.com www.area-arch.it www.archiportale.com www.myhelsinki.fi www.one-works.com 211

INDICE DELLE FIGURE CAPITOLO 1 Fig. 1.1 Anno 1969, Piazza stazione Genova - Fonte: www.archiviofotograficolombardo.it

13

Fig. 1.2 Anno 1860, primo tracciato ferroviario milanese per Magenta-Torino, Treviglio-Monza, Venezia, Piacenza-Pavia – Rielaborazione Personale 17 Fig. 1.3 Anno 1889, Piano Beruto - Fonte: www.lombardiabeniculturali.it

19

Fig. 1.4 Anno 1889, consolidamento della prima cintura ferroviaria milanese in relazione al piano Beruto - Rielaborazione personale 20 Fig. 1.5 Anno 1931, ampliamento della cinta ferroviaria e sviluppo a macchia d’olio della città - Rielaborazione personale 21 Fig. 1.6 Anno 2022, tracciato ferroviario attuale - Rielaborazione personale

25

Fig. 1.7 Anno 1934, espansione di Milano oltre la cinta ferroviaria, Piano Albertini - Fonte: www.stagniweb.it 28 Fig. 1.8 Espansione della città oltre la cinta ferroviaria - Fonte: www.milanoattraverso.it

29

Fig. 1.9 Anno 1984, progetto Passante - Fonte: www.pim.mi.it/sistema-informativo-territoriale

38

Fig. 1.10 Anno 1995, nove parchi per Milano - Fonte: www.pim.mi.it/sistema-informativo-territoriale

39

Fig. 1.11 Analisi interpretative struttura urbana esistente - Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it 40 Fig. 1.12 Progetto 8 raggi verdi - Fonte: blog.urbanfile.org/2013/05/25/cosa-sono-i-raggi-verdi

42

Fig. 1.13 Schema planimetrico - dalla realtà puntuale al sistema interconnesso dei nuovi centri - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

43

Fig. 1.14 Dalla città monocentrica alla città policentrica - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

43

Fig. 1.15 Obiettivi espressi dal PGT previgente - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

44

Fig. 1.16 Previsioni di piano a nord della Circle Line - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

45

Fig. 1.17 Previsioni di piano a sud-ovest della Circle Line - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

212

45

Fig. 1.18 Previsioni di piano a sud della Circle Line, Progetto Greenway - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

46

Fig. 1.19 Previsioni di piano ad est della Circle Line - Fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/pgt-previgente

47

Fig. 1.20 Mappe strategiche Dastu - Fonte: www.fssistemiurbani.it/content/dam/fs-sistemi-urbani/scali-milano 50 Fig. 1.21 Richieste delle comunità locali per ogni scalo - Fonte: www.fssistemiurbani.it/content/dam/fs-sistemi-urbani/scali-milano 53 Fig. 1.22 Diagrammi strategie PGT2030 su scali ferroviari - Rielaborazione personale

54

Fig. 1.23 PGT2030 - Elementi caratterizzanti le linee strategiche riguardanti gli scali ferroviari dismessi - Rielaborazione personale 55 Fig. 1.24 Articolazione del mix funzionale prevista - Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt

57

Fig. 1.25 Smart city - aspetti principali e protagonisti - Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt

58

Fig. 1.26 La rigenerazione di Porta Nuova esempio di “nuovo centro funzionale per la città di Milano” con funzioni funzioni che, siti in un’area strategica per la città, garantiscono maggior vitalità - Fonte: www.welcometoitalia.com/it/milano/porta-nuova-la-citta-che-sale

59

Fig. 1.27 Vista dal Ponte della Ghisolfa verso Scalo Farini - Fonte: Rivista Lotus - art. 161MeteoMilano

61

Fig. 1.28 Biodiversità esistente all’interno degli scali da salvaguardare - Fonte: Rivista Lotus - art. 161MeteoMilano 62 Fig. 1.29 Analisi quantità di verde previsto da PGT2030 - Rielaborazione personale

64

Fig. 1.30 Analisi quantità composizione del verde esistente e previsto da PGT2030 - Rielaborazione

65

Fig. 1.31 Future frequenze di spostamenti e tempi di percorrenza - Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt

66

Fig. 1.32 Future frequenze di spostamenti e tempi di percorrenza - nuova viabilità prevista - Rielaborazione da fonte: www.comune.milano.it/aree-tematiche/urbanistica-ed-edilizia/attuazione-pgt

67

Fig. 1.33 Scali oggetto di intervento PGT2030 - Rielaborazione personale

68

Fig. 1.34 Porta Genova esposizione “5 scenari in mostra a Milano” - Fonte: www.archdaily.com/868864

70

Fig. 1.35 Inquadramento cinta ferroviaria - Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/

71

Fig. 1.36 Visione di Milano presente / futuro - Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/

71

Fig. 1.37 Diagrammi - Margine aree verdi - Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/

72 213

Fig. 1.38 Vista a volo d’uccello Scalo Farini 1 - Fonte: www.mecanoo.nl/Projects/project/196/

73

Fig. 1.39 Inquadramento cinta ferroviaria - Fonte: www.mirallestagliabue.com/project

74

Fig. 1.40 Porta Genova esposizione “5 scenari in mostra a Milano” - Fonte: www.archdaily.com/869952/

74

Fig. 1.41 Diagrammi strategie e Vista a volo d’uccello Scalo Farini - Fonte: www.archdaily.com/869952/

75

Fig. 1.42 Vista progetto dal Bosco Verticale - Fonte: www.stefanoboeriarchitetti.net/project/un-fiume-verde-per-milano/

76

Fig. 1.43 Inquadramento progetto - Fonte: www.stefanoboeriarchitetti.net/project

77

Fig. 1.44 Inquadramento progetto - Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects/urban-design/ca109/

78

Fig. 1.45 Inquadramento progetto - Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects/urban-design/ca109/

79

Fig. 1.46 Inquadramento - Fonte: www.archdaily.com/868864/

80

Fig. 1.47 Render Scalo Farini - Fonte: www.i-mad.com/press/mad

81

CAPITOLO 2 Fig. 2.1 Inquadramento europeo - Finlandia, Regno Unito, Francia, Spagna - Rielaborazione personale

83

Fig. 2.2 Concept - Fonte: www.kingscross.co.uk / Programma - Fonte: www.kingscross.co.uk

87

Fig. 2.3 Viabilità, mobilità e connessioni / Morfologia e tipologia - Rielaborazione personale

88

Fig. 2.4 Verde e spazio pubblico / Sostenibilità e ecologia - Fonte: www.kingscross.co.uk

89

Fig. 2.5 Concept - Rielaborazione personale / Programma - Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects

91

Fig. 2.6 Viabilità, mobilità e connessioni - Rielaborazione personale / Morfologia e tipologia – Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects 92 Fig. 2.7 Verde e spazio pubblico / Sostenibilità e ecologia - Fonte: www.zucchiarchitetti.com/projects/urban-design/er029/ 93 Fig. 2.8 Concept - Fonte: www.ferrater.com/project/sagrera-lineal-park / Programma - Rielaborazione personale 97 Fig. 2.9 Viabilità, mobilità e connessioni / Morfologia e tipologia - Rielaborazione personale

98

Fig. 2.10 Verde e spazio pubblico - Fonte: www.afasiaarchzine.com/2015/04/rcr-aldayjover-west-8

99

Fig. 2.11 Concept - Fonte: www.theplan.it/eng/award-2017-Mixed-Use / Programma - Fonte: www.parisetmetropole-amenagement.fr 101 Fig. 2.12 Viabilità, mobilità e connessioni - Rielaborazione personale / Morfologia e tipologia - Fonte: www.theplan.it/eng 102 Fig. 2.13 Verde e spazio pubblico / Sostenibilità e ecologia - Fonte: www.parisetmetropole-amenagement.fr 103 214

CAPITOLO 3 Fig. 3.1 Render di progetto per Scalo Porta Romana - Fonte: www.scaloportaromana.com

105

Fig. 3.2 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Farini - Rielaborazione personale

108

Fig. 3.3 Inquadramento planimetrico - Scalo Farini - Rielaborazione personale

108

Fig. 3.4 Previsioni PGT2030 Scalo Farini - Rielaborazione personale

109

Fig. 3.5 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Greco Breda - Rielaborazione personale

110

Fig. 3.6 Inquadramento Scalo Greco Breda - Rielaborazione personale

110

Fig. 3.7 Previsioni PGT2030 Scalo Greco-Breda - Rielaborazione personale

111

Fig. 3.8 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Greco Breda - Rielaborazione personale

112

Fig. 3.9 Inquadramento Scalo Lambrate - Rielaborazione personale

112

Fig. 3.10 Previsioni PGT2030 Scalo Lambrate - Rielaborazione personale

113

Fig. 3.11 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Rogoredo - Rielaborazione personale

114

Fig. 3.12 Inquadramento Scalo Rogoredo - Rielaborazione personale

114

Fig. 3.13 Previsioni PGT2030 Scalo Rogoredo - Rielaborazione personale

115

Fig. 3.14 Inquadramento Scalo Porta Romana - Rielaborazione personale

116

Fig. 3.15 Inquadramento Scalo Porta Romana - Rielaborazione personale

116

Fig. 3.16 Previsioni PGT2030 Scalo Porta Romana - Rielaborazione personale

117

Fig. 3.17 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Rogoredo - Rielaborazione personale

118

Fig. 3.18 Inquadramento Scalo Porta Genova - Rielaborazione personale

118

Fig. 3.19 Previsioni PGT2030 Scalo Porta Genova - Rielaborazione personale

119

Fig. 3.20 Vista a volo d’uccello e sezione urbana - Scalo Rogoredo - Rielaborazione personale

120

Fig. 3.21 Inquadramento Scalo San Cristoforo - Rielaborazione personale

120

Fig. 3.22 Previsioni PGT2030 Scalo San Cristoforo - Rielaborazione personale

121

Fig. 3.23 Principio insediativo locale + rifunzionalizzazioni - Rielaborazione personale

126

Fig. 3.24 Principio insediativo alla scala vasta - Rielaborazione personale

127

Fig. 3.25 Mobilità, viabilità e connessioni - Rielaborazione personale

128

Fig. 3.26 Nuovo layout della mobilità - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

129

Fig. 3.27 Sfruttamento ventosità proveniente da sud, aerazione urbana, orientamenti edifici e vegetazione - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini 130 Fig. 3.28 Micro clima generato dal sistema verde - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

131

Fig. 3.29 Strategie per la riduzione della domanda energetica dell’edificio - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini 131 215

Fig. 3.30 Funzioni spazi aperti - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

132

Fig.3.31 Principali funzioni isolato urbano - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

132

Fig. 3.32 Evoluzione masterplan durante le fasi di costruzione - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini 133 Fig. 3.33 Scenari di sviluppo economico - Fonte: www.oma.com/projects/scalo-farini

134

Fig. 3.34 Principio insediativo locale + principali assi di insediamento - Rielaborazione personale

138

Fig. 3.35 Render vista a volo d’uccello - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda 139 Fig. 3.37 Render 1 - Spazio pubblico ribassato - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti

140

Fig. 3.36 Pedestrian Friendly - Rielaborazione personale

140

Fig. 3.38 Nuovo sistema di viabilità carrabile integrata nel masterplan - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda 141 Fig. 3.39 Connessioni verdi e varietà degli spazi verdi attrezzati - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda 142 Fig. 3.40 Gestione idrica sostenibile - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda

143

Fig. 3.41 Interscalarità strategie ecologiche - Rielaborazione personale

143

Fig. 3.42 Mixitè funzionale e programma di economia circolare - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda 144 Fig. 3.43 Servizi app di quartiere - Rielaborazione personale

144

Fig. 3.44 Obiettivi identificati a partire dalle 10 sfide di C40 - Fonte: www.barrecaelavarra.it/progetti/innesto-scalo-greco-breda 145 Fig. 3.45 Principio insediativo locale - Tre piazze coperte - Rielaborazione personale

148

Fig. 3.46 Attacco a terra e vista a volo d’uccello - Scalo Lambrate - Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate 149 Fig. 3.47 Mobilità, viabilità e connessioni - Rielaborazione personale

150

Fig. 3.48 Render 1 - Viabilità carrabile limitrova alla piazza coperta - Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate 151 Fig. 3.49 Sistema delle relazioni locali elemento verde - Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate 152 Fig. 3.50 Render 2 - Sistema di accesso piazza coperta - Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate 153 Fig. 3.51 Strategie ecologiche locali - Rielaborazione personale

153

Fig. 3.52 Render 3 - Piazza nel parco vivibile anche nelle ore notturne - Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate 154 216

Fig. 3.53 Render 4 - Percorso lungo “Quinta di Poesia” - Fonte: www.caputopartnership.it/portfolio-item/scalo-lambrate 154 Fig. 3.54 Fasi temporali di progetto - Rielaborazione personale

155

Fig. 3.55 Inquadramento masterplan / Parco Agricolo Sud + Principio insediativo volumetrie - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2 158 Fig. 3.56 Masterplan Scalo Rogoredo + Vista a volo d’uccello - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2

159

Fig. 3.57 Render 1 - Permeabilità di accesso da Via V. Toffetti - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2

160

Fig. 3.58 Inquadramento + Mobilità, viabilità e connessioni - Rielaborazione personale

160

Fig. 3.59 Render 2 – Permaforesta - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2

161

Fig. 3.60 Schema riassuntivo - Strategie ecologiche di risparmio energetico - Rielaborazione personale

162

Fig. 3.61 Sezione - Strategie ecologiche di risparmio energetico - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2

162

Fig. 3.62 Render 3 - centro visitatori - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2

163

Fig. 3.63 Monolocale / Bilocale / Trilocale - Fonte: www.gregoriopecorelli.it/477-2

163

Fig. 3.64 Principio insediativo alla scala vasta - Rielaborazione personale

166

Fig. 3.65 Layerizzazione - Principio insediativo - Rielaborazione personale

166

Fig. 3.66 Masterplan Scalo Porta Romana - Fonte: www.scaloportaromana.com

167

Fig. 3.67 Mobilità, viabilità e connessioni - Rielaborazione personale

168

Fig. 3.68 Foresta sospesa, connessione est-ovest - Fonte: www.scaloportaromana.com

168

Fig. 3.69 Layerizzazione elementi di collegamento nord-sud e est-ovest - Fonte: www.scaloportaromana

169

Fig. 3.70 Sezioni elementi verdi + Mutamenti campo selvatico - Fonte: www.scaloportaromana

170

Fig. 3.71 Logiche di ecologia circolare alle diverse scale - Fonte: www.scaloportaromana

171

Fig. 3.72 Ex officine di riparazione delle ferrovie - Fonte: www.scaloportaromana

172

Fig. 3.73 Fasi temporali di progetto - Rielaborazione personale

173

Fig. 3.74 Principio insediativo locale + rifunzionalizzazioni - Rielaborazione personale

176

Fig. 3.75 Render vista a volo d’uccello - Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

177

Fig. 3.76 Mobilità, viabilità e connessioni + Render 1 - Rielaborazione personale (sopra); - Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

178

Fig. 3.77 Render 2 - Viabilità nel verde agricolo - Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

179

Fig. 3.78 Render 3 - Nuovo verde urbano e serra panoramica - Fonte: www.lifegate.it/agroscalo-2020-milano-porta-genova-campo-agricolo-innovativo

180 217

Fig. 3.79 Render 4 - Padiglione mostra e nuovo campo agricolo - Fonte: www.lifegate.it

181

Fig. 3.80 Principio insediativo locale + rifunzionalizzazioni - Rielaborazione personale

182

Fig. 3.81 Principio insediativo alla scala vasta - Rielaborazione personale

183

Fig. 3.82 Mobilità, viabilità e connessioni - Rielaborazione personale

184

Fig. 3.83 Funzionamento sistema di specchi d’acqua naturali e fitodepurazione Fonte: www.laboratoriopermanente.com/works/agenti-climatici 185 Fig. 3.84 Render 1 - piazza di accesso al parco - Fonte: www.laboratoriopermanente.com

186

Fig. 3.85 Vista a volo d’uccello San Cristoforo - Fonte: www.laboratoriopermanente.com

187

CAPITOLO 4 Fig. 4.1 Vista a volo d’uccello - Rielaborazione personale

195

Fig. 4.2 Concept - Rielaborazione personale 196

218

Fig. 4.3 Masterplan e attacco a terra - Rielaborazione personale

197

Fig. 4.4 Relazione Masterplan/Contesto - Rielaborazione personale

198

Fig. 4.5 Tipologie edificato - Rielaborazione personale

198

Fig. 4.6 Mobilità, viabilità e connessioni - Rielaborazione personale

199

Fig. 4.7 Funzioni attacco a terra e copertura - Rielaborazione personale

202

Fig. 4.8 Strategie ecologiche Masterplan - Rielaborazione personale

203

Fig. 4.9 Genesi terrazze verdi, vuoto a sud ovest e mixitè funzionale torre - Rielaborazione personale

204

Fig. 4.10 Piante corpo - taglio alloggi e terrazze verdi - Rielaborazione personale

205

Fig. 4.11 Sezione prospettica torre e percorso sopraelevato - Rielaborazione personale

206

Fig. 4.12 Nodo denso - Nucleo centrale - Rielaborazione personale

207

INDICE DELLE TAVOLE CAPITOLO 1 Tav. 1.1 Mappe storico interpretative dell’evoluzione urbana di Milano in relazione al tracciato ferroviario e all’infrastruttura principale - Rielaborazione personale

32

Tav. 1.2 Timeline - Rielaborazione personale 34

CAPITOLO 3 (Rielaborazioni personali) Tav. 3.1 Inquadramento dimensionale e morfotipologico + Sintesi previsioni PGT2030 - Allegato esterno 122 Tav. 3.2 Farini. Matrice Riassuntiva Progetto “AGENTI CLIMATICI” di OMA- Allegato esterno

136

Tav. 3.3 Greco-Breda. Matrice Riassuntiva Progetto “INNESTO“ di Barreca & La Varra - Allegato esterno

146

Tav. 3.4 Lambrate. Matrice Riassuntiva Progetto “LAMBRATE STREAMING” di Caputo Partnership - Allegato esterno 156 Tav. 3.5 Rogoredo. Matrice Riassuntiva Progetto “ABITARE IL BORDO” di Gregorio Pecorelli - Allegato esterno 164 Tav. 3.6 Porta Romana. Matrice Riassuntiva Progetto “GROUND UP” di Outcomist, Diller Scofidio + + Renfo, PLP, Carlo Ratti Associati, Arup - Allegato esterno 174 Tav. 3.7 San Cristoforo. Matrice Riassuntiva Progetto “AGENTI CLIMATICI” di OMA - Allegato esterno

188

Tav. 3.8 Matrice di Sintesi PRINCIPI DI RIGENERAZIONE - Allegato esterno 192

CAPITOLO 4 (Rielaborazione personale) Tav. 4.1 Matrice di Progetto PRY22_Un parco lineare per lo scalo di Porta Romana - Allegato esterno

208

219

Grazie.

Ringrazio per primi il prof. Roy Nash, relatore di tesi e Debora Magri, correlatrice. Dalle loro presenti indicazioni e suggerimenti deriva in gran parte la struttura di questo testo. Devo a loro l’aver accettato con disponibilità e interesse la proposta di una ricerca sull’argomento dei Grandi Vuoti degli scali ferroviari milanesi, focalizzando il tema sul parco come elemento generatore di un nuovo nodo a sistema con l’urbanizzato.

Grazie agli amici che mi hanno sostenuto durante il mio percorso universitario; un ringraziamento speciale ad Anxhelo, Asia, Benedetta, Gianmarco, Leonardo, Maria, Maria Elena, Samuele e Sebastiano, amici con i quali ho condiviso i momenti più belli del mio percorso universitario svolto finora; grazie a Sara per avermi incoraggiato e sostenuto fin dall’inizio dei miei studi; tutta la mia gratitudine va infine alla mia famiglia ed in particolare a mia Mamma, per avermi supportato - e sopportato - durante il periodo di stesura della tesi.

221