Racconti dal lato buio

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joe hill gabriel rodriguez

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La terrificante versione di Joe Hill della serie tv culto Un salto nel buio non è mai arrivata in televisione... ma i morti sono irrequieti e rifiutano di rimanere sepolti! Michael Benedetto adatta gli episodi scritti da Hill per le illustrazioni del co-creatore di Locke & Key Gabriel Rodríguez! Tre storie che vi proietteranno in un mondo macabro e malvagio! Avventuratevi fuori dal mondo illuminato da quel tiepido sole che considerate realtà e preparatevi a partire per un agghiacciante viaggio...

joe hill gabriel rodriguez

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“Per me la fascinazione è del tutto personale. Recitai in un film intitolato Creepshow che mio padre stava realizzando assieme a George Romero. Ero il ragazzino con la bambola voodoo. Un salto nel buio discendeva da quel film.” Joe Hill

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avete mai avuto quella sensazione di vivere la vostra vita in uno stato di sonnambulismo? come se fluttuaste da un evento all’altro senza nessuna reale conseguenza o scopo?

scusate. dovrei presentarmi. sono ziggy, il bel giovanotto sulla sedia da bagnino. era l’inizio dell’estate e così mi sentivo. non fraintendetemi... stavo vivendo il mio sogno. avevo la residenza estiva tutta per me perché mamma era via per lavoro. potevo dormire tutta la mattina e stare fuori tutta la notte. nessuna regola, nessuno a cui dare spiegazioni.

nel mezzo avevo il mio lavoro di capo bagnino alle piscine semprestate a tenermi occupato.

e il novantotto percento di quel lavoro si riduce a una sola cosa: essere dei fusti. una gran bella situazione, finché è durata.

...non posso venire in sauna, tesoro. mi mancano ancora venticinque vasche.

non credi che dovresti andarci piano?

ci sto andando piano. e non farmi la paternale, bo miller. addormentarsi di fronte a general hospital non fa di te un dottore.

...ma il problema del vivere i tuoi sogni è che non ti resta molto tempo per dormire.

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“che sogno è stato il vostro, monsignore? vogliate raccontarmelo, vi prego.”

allora il mio insegnante, il signor mitchell, mi fece una proposta.

la storia di shakespeare non si rivelò poi così malaccio. pare che io abbia un talento per la recitazione.

c’era questa ragazza, madeline, che stava sviluppando un progetto speciale durante la pausa invernale.

c

a metà dell’ultimo anno, non mi ero svegliato in tempo per l’esame finale di inglese.

doveva filmare una scena del riccardo iii per entrare in un prestigioso programma di studi shakespeariani in inghilterra.

il signor mitchell mi disse che se l’avessi aiutata e lei fosse stata accettata, mi avrebbe dato otto.

avevo bucato il semestre e non mi sarei diplomato.

quindi scuola estiva e niente lavoro da bagnino. niente feste. niente divertimento. pessime notizie su tutta la linea.

qualche giorno dopo mi trasferii a casa di mamma a brody island. invitai un paio di amici che cercavano un posto dove stare per l’estate.

tra fr d m n v

una cosa ridicola. un ricatto bello e buono. ovviamente accettai.

“m’è parso d’essere fuggito a forza dalla torre e di essermi imbarcato per raggiunger per mare la borgogna...”

di giorno lavoravo sodo in piscina...

...e la sera un flusso regolare di amici e gente del posto si presentava per quella che sembrava una festa infinita. non era facile, ma ce la mettevamo tutta.

“dio, che pena! mi parve di annegare. che pauroso strepito dell’acque sentivo negli orecchi, e innanzi agli occhi e quali orrende immagini di morte!”

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alla fine, maddy venne accettata e poté andare in inghilterra. il signor mitchell mi diede otto e io mi diplomai. vittoria su tutta la linea, giusto?

“camminavamo in su e in giù a coperta sulle sconnesse plance, quando a un tratto m’è sembrato che mio fratello inciampasse e, cadendo, venisse addosso a me, che mi sforzavo di tenerlo su, e mi sbalzasse via di soprabordo negli agitati flutti dell’oceano.”

e anche conoscere maddy non fu malaccio.

l’unico lato negativo è che, appunto, maddy doveva andarsene. le dissi che mi avrebbe trovato qui ad aspettarla quando fosse tornata.

...evidentemente persi la cognizione del tempo. non mi aspettavo di rivedere maddy tanto presto.

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le cose non andarono proprio bene. ma questo non mi frenò. avevo una gran bella situazione per le mani. una tonnellata di amici. feste tutte le sere. zero responsabilità... cioè, tranne quella del bagnino. ma, come dicevo, il novantotto percento di quel lavoro si riduce all’essere dei fusti…

“dormivi forse, tu, quando si consumava quello scempio?”

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...l’altro due percento è assicurarsi che nessuno anneghi.

che...?

aiuto! qualcuno mi aiuti!

oh, no.

ellen...

nessuno sapeva. nessuno immaginava che io stessi dormendo mentre lei stava annegando. a detta di tutti, ero “in servizio”.

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il coroner disse che, probabilmente, anche se fossi arrivato in tempo, non avrei potuto salvarla. parlava di un indebolimento delle sue pareti cardiache. mamma dovette interrompere il suo viaggio di lavoro e tornare per il processo. chiese di rappresentarmi a uno dei suoi colleghi, un pezzo grosso dell’avvocatura.

non m’interessa cos’hanno detto lì dentro. avevi un lavoro da fare e non l’hai fatto.

neanche un’ora e l’udienza era finita. il giudice mi disse persino di non farmene una colpa.

signor miller. mi dispiace tanto io-

non è un’ammissione di responsabilità, ma solo una generica dimostrazione di condoglianze.

ehi, tu! ehi!

tanto valeva non esserci affatto. stavi dormendo sul lavoro e adesso mia moglie è morta.

signor miller, so di... avervi deluso... ma non credo stessi... è difficile ricordare...

indietro, signore. non può importunare il mio cliente.

cristo santo, ziggy. chiudi la bocca. hai già creato abbastanza guai. ora fai silenzio.

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quando uscivo di casa mi meravigliavo che ci fossero ancora persone lĂŹ fuori...

la festa era finita. non so se fossero i miei amici ad aver paura di vedere me o io di vedere loro.

alla piscina avevo chiuso. non importava a nessuno di un mio ritorno.

per lo piĂš stavo in casa e cercavo di dormire, ma, per la prima volta nella mia vita, non ci riuscivo. ogni volta che chiudevo gli occhi ero terrorizzato da cosa sarebbe potuto accadere, quindi tiravo le tende e provavo a isolarmi dal mondo.

...che vivevano le loro vite normali.

senza preoccupazioni. senza quel senso di colpa debilitante.

non c’era nessuno che capisse cosa mi stava succedendo. nessuno con cui parlare.

e per un po’ credetti che non ci fosse nessuno messo peggio di me.

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non avevo idea di quanto mi sbagliassi.

che diavolo è successo? un evento del lato buio! e tu ne sei l’epicentro!

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La terrificante versione di Joe Hill della serie tv culto Un salto nel buio non è mai arrivata in televisione... ma i morti sono irrequieti e rifiutano di rimanere sepolti! Michael Benedetto adatta gli episodi scritti da Hill per le illustrazioni del co-creatore di Locke & Key Gabriel Rodríguez! Tre storie che vi proietteranno in un mondo macabro e malvagio! Avventuratevi fuori dal mondo illuminato da quel tiepido sole che considerate realtà e preparatevi a partire per un agghiacciante viaggio...

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“Per me la fascinazione è del tutto personale. Recitai in un film intitolato Creepshow che mio padre stava realizzando assieme a George Romero. Ero il ragazzino con la bambola voodoo. Un salto nel buio discendeva da quel film.” Joe Hill

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