Movida n.2

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Alla ricerca del festival perduto di Ilaria Barbisan

quando un festival di musica può sostituire la classica vacanza Ormai da diversi anni il mese di luglio è diventato sinonimo di festival. Sono moltissimi gli eventi musicali all’aperto che invitano musicofili e non solo ad affollare nelle notti estive piazze e spazi verdi, trasformandoli in aree di bivacco dove bere e chiacchierare fino a notte fonda, immuni dal caldo diurno lasciato alle spalle. Ma non si tratta solamente di un luogo di aggregazione o di un singolo episodio di svago: per alcuni sono una vera e propria vacanza. Stiamo parlando ovviamente dei festival più o meno lunghi, quelli ormai attrezzati sia nell’offerta logistica che in quella artistica. In Italia e non solo. Perché se è vero che in Europa esiste una cultura del festival, visto spesso come vacanza a tutti gli effetti, in Italia l’ascolto della musica dal vivo è ancora considerato più come un’occasione puntuale e limitata ad un unico giorno. Però non si parla solo di musica: ormai i festival offrono anche dibattiti, conferenze, proiezioni di film, letture, espressioni artistiche: sono una proposta culturale completa. Ecco perché all’estero è prassi comune prenotare i biglietti con mesi d’anticipo: sia per l’evento in sé - specie per quelli che si sono costruiti una certa fama negli anni -, sia per avere diritto ad un prezzo scontato, così come avviene nei normali pacchetti turistici. Perché - c’è da dirlo - il costo dell’intera manifestazione è spesso piuttosto elevato, e se si sommano spese aggiuntive come il trasporto (soprattutto per andare all’estero), si raggiungono cifre per nulla economiche. Ma appunto per questo i festival potrebbero costituire un’alternativa interessante alle solite vacanze. Facciamo allora una breve rassegna di quelli più significativi in Italia e all’estero che avranno luogo nel mese di luglio, il più ricco di appuntamenti (senza contare l’Heineken Jammin’ Festival, il Gods of Metal e il Glastonbury Festival che si sono già svolti a giugno). In Italia, il festival più completo è il Rototom Sunsplash (dal 3 al 12 luglio) a Osoppo, Udine. E’ nato nel 1994 ed oggi è il più grande festival europeo dedicato al reggae. Nella passata edizione parteciparono circa 150 mila persone. Oltre agli importanti ospiti musicali - quest’anno Africa Unite, Sud Sound System, Luciano, Yossou n’dour fra gli altri - propone musica, impegno e divertimento: dibattiti, proiezioni di film, mostre fotografiche, corsi di danza africana, sessioni di meditazione, incontri sulla musica reggae e sulla

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cultura rasta. Il tutto in un’area attrezzata con campeggio e servizi vari. L’Italia Wave Festival

(Livorno, 16-19 luglio) è quello che fino allo scorso anno era noto come Arezzo Wave, il mitico festival nato nel 1988 e diventato fin dall’inizio punto di riferimento per molti giovani italiani, del tutto gratuito. Nel 2007 si è spostato a Firenze e attualmente si tiene a Livorno ma, essendo a pagamento e avendo cambiato location, ormai ha perso parte del suo fascino hippy (i campeggi si trovano nelle vicinanze). Nonostante ciò, la scaletta di quest’anno non delude, così come neppure le offerte culturali: The Chemical Brothers, The Verve, The Ting Tings, il pungente Marco Travaglio e i corti del Milano Film Festival. Se invece oltrepassiamo i confini, ci imbattiamo in festival impressionanti, che si differenziano per le grosse dimensioni e soprattutto per l’alta qualità dell’offerta musicale. Primo fra tutti il Roskilde Festival, che si svolge dal 3 al 6 luglio in Danimarca ed è il secondo più importante in Europa (dopo il Glanstonbury in Inghilterra). Nato nel 1971 è ormai un’istituzione: vi partecipano circa 200 gruppi che spaziano dal rock contemporaneo all’elettronica e dal jazz all’hip hop, i quali assicurano il meglio della musica degli utlimi tempi insieme ad un vasto programma di eventi culturali ed esibizioni artistiche (in questa edizione Slayer, Neil Young, My Bloody Valentine, ecc.). Altro festival imperdibile è il Rock Werchter (Belgio, 3-6 luglio) che, nato nel 1975 e rinnovatosi periodicamente, offre oggi una selezione di musica da far venire i brividi. Ogni anno ci sono tutti i migliori gruppi della scena rock e indie. Nell’edizione 2008 si possono citare fra i tanti Radiohead, Sigur Ros, Babyshambles, Kaiser Chiefs, Lenny Kravitz, Ben Harper. Mettendo a disposizione anche il campeggio, diventa una vera e propria oasi in cui ascoltare musica per quattro giorni di fila. Impossibile non citare l’altro evento clou dell’Europa musicale: lo Sziget Festival, in Ungheria.

Ideato nel 1993 e pian piano allargatosi fino a diventare uno dei più grossi per presenze (circa 500 mila), dura sette giorni ed attira persone da tutto il vecchio continente. Attrezzato col campeggio, si trasforma per una settimana in una vera e propria città a sé stante, con l’esibizione di artisti del calibro di Rem, Alanis Morisette, Jamiroquai. Per completare la rassegna europea, è doveroso anche solamente nominare i festival che si svolgono in Spagna: l’ormai famoso FIB di Benicassim (17-20 luglio), cui si aggiunge il nuovo Summer Case (18-19 luglio) - senza dimenticare il mitico Sonar a giugno Tornando in patria, non si può non concludere con il festival più vicino a noi, che appartiene un po’ a tutti i giovani piemontesi: stiamo parlando ovviamente del Traffic (Torino, 7-13 luglio), al momento il più grande evento gratuito in Italia. Nato cinque anni fa e a carattere tematico, accoglie

MOVÍDAlife - # 2 lug/ago Ø8

oggi migliaia di giovani soprattutto dal nord Italia. Quest’edizione è dedicata al punk, per cui oltre alla musica dei mitici Sex Pistols, Wire, Tricky, e degli innovativi Fujiya Miyagy, c’è come sempre la sezione letteraria, quella cinematografica (al King Kong Microplex) e quella artistica (Torino quest’anno è Capitale del Design). Anche se purtroppo non è ancora all’altezza dei consolidati festival europei che offrono il campeggio e tanti altri servizi, per una volta dobbiamo ritenerci orgogliosi di avere nella nostra regione un evento di alta qualità artistica e soprattutto


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