La legione italiana. Bahia Blanca 1856

La Legione Agricola Militare Italiana, il fronte dimenticato del Risorgimento Testo di Moreno Salvatore

Nel 1856 Garibaldi scrive: “Molti di noi nel continente, sono determinati ad andare in America. Ed io li incito a fondare lì una nuova Italia, per poter un giorno aiutare l’antica”.

Visione di uno scenario futuro o utopia? Casualità, ho appena finito di leggere ‘Italici. Il possibile futuro di una community globale’ (Casagrande editore).

La storia degli eventi la si può vedere su YouTube, al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=m6GZRROYUIo

Bahia Blanca. Monumento a Garibaldi

Durante il Risorgimento alcuni italiani combatterono all’estero, in difesa degli ideali di libertà in cui credevano. Con il loro contributo hanno fatto splendere il nome d’Italia prima che diventasse una realtà nazionale.

Nel 1855 il Governo di Buenos Aires decise di creare la prima fondazione di una colonia agricola, nella zona dove attualmente sorge Bahia Blanca. A questo scopo dall’Italia partirono coloni che univano la conoscenza delle attività agricole a quella di funzione di soldati di frontiera. Nasce così, nel 1856, la Legione Agricola Militare Italiana. Molti discendenti dei legionari e delle loro famiglie, sono ancora oggi presenti nel territorio.

Il contributo dei legionari fu fondamentale per il luogo, grazie anche a uomini della statura di Filippo Caronti. Il quasi ingegnere – titolo non conseguito a causa dell'esilio politico imposto dalla guerra in Italia - tra le tante opere, nel 1858 creò il primo molo di legno, studiò la distribuzione dell'acqua potabile. e realizzò lavori topografici nella regione. Di seguito fu anche colonnello dell’esercito argentino. Alla sua morte, nel 1883, fu menzionato come "el hombre más importante de Bahía Blanca".

Altra conferma dello speciale legame – storico, culturale e sociale – che lega Italia ed Argentina.