IL PESCIOLINO ARCOBALENO

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Un percorso liberamente ispirato al libro “Arcobaleno, il pesciolino più bello di tutti mari”, (Pfister Marcus - Nord Sud edizioni). per favorire in primo approccio a COLORI TECNICHE MATERIALI da cui partire per avvicinarsi ad altri ambiti di apprendimento



CONTESTO La sezione dei 3 anni della scuola dell’infanzia Andersen è composta da due insegnanti, ventisei bambini di cui 15 femmine e 11 maschi Di questi, solo undici bambini hanno frequentato il nido di infanzia. Sono presenti sette bambini provenienti da altre culture e paesi (Pakistan, Marocco, Tunisia, Nigeria, Romania); tra questi quattro bambini non parlano e non comprendono la lingua italiana. Nelle prime settimane di scuola, dedicate all’accoglienza e all’osservazione dei bambini, si è evidenziata una significativa diversità di livelli di maturazione personale, in particolare sotto il profilo linguistico, ma anche per quanto attiene le competenze manipolative e grafiche. Nonostante ciò, complessivamente tutti i bambini hanno mostrato interesse verso le attività inizialmente proposte e una discreta attenzione per le storie lette o raccontate.


MOTIVAZIONI E FINALITA’ La storia di Arcobaleno è stata scelta perché ritenuta adatta al nostro intento di avvicinare i bambini al “mondo dei colori”, nonché alle tecniche e ai materiali di uso comune nella scuola dell’infanzia. Ma anche perché il tema dell’amicizia e della condivisione, sottostante alla storia. ci è parso particolarmente indicato ad una “sezione 3 anni”, in cui la maggior parte dei bambini si trova per la prima volta a confrontarsi con il gruppo dei pari. Crediamo anche che l’utilizzo di questa storia, semplice, ma al tempo stesso piena di spunti interessanti, possa rispondere a due esigenze che riteniamo prioritarie: creare contesti didattici piacevoli e accattivanti, atti a suscitare curiosità e motivazione nei bambini proporre temi e argomenti ricchi di opportunità e stimoli per molteplici attività, in grado di sviluppare abilità basilari e, al tempo stesso, conoscenze e competenze differenziate in relazione alle differenti potenzialità dei bambini.


OBIETTIVI e TRAGUARDI di RIFERIMENTO Le attività proposte hanno riguardato principalmente gli ambiti grafico-pittorico e motorio-manipolativo, essendo questi i campi di esperienza prioritari del progetto. Gli obiettivi di riferimento sono stati innanzitutto: sperimentare ed usare adeguatamente tecniche e materiali grafico-pittorico-plastici, sviluppare abilità di tipo manipolativo, incrementare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale. Tuttavia al fine di favorire l’apprendimento del bambino in relazione ai diversi campi di organizzazione del sapere si è voluto arricchire la proposta didattica e dare spazio anche ad altri aspetti, in particolare:quelli riguardanti l’ambito linguistico (la comprensione della storia, la discussione in gruppo, il racconto individuale) l’ambito logico-matematico (la classificazione dei colori, l’ordinamento per grandezze, il riconoscimento della forma) .


METODOLOGIA Nell’impostare il nostro lavoro, abbiamo condiviso alcuni principi metodologici ai quali abbiamo cercato di attenerci durante il percorso: priorità dell’uso delle mani e del corpo come strumento di conoscenza e di costruzione dell’identità. E’ infatti attraverso il fare e l’agire, il movimento e la manipolazione, l’esplorazione e la costruzione – non fini a se stessi ma accompagnati da pensieri, riflessioni, ragionamenti – che il bambino organizza il proprio sapere e acquisisce maggior consapevolezza di sé; l’utilizzo del materiale di recupero per favorire l’intelligenza creativa dei bambini. Perché manipolare svariati materiali, oggetti anche consueti ma rivisti con un’ottica nuova, scoprire il fascino delle piccole cose che ci circondano e delle molteplici funzioni che possono assumere, elaborare ipotesi in merito rappresenta un valido stimolo per lo sviluppo della creatività e del pensiero divergente; la narrazione a sfondo fantastico come modalità delle insegnanti di proporre le esperienze e come stimolo per incentivare il linguaggio orale e arricchire la produzione verbale dei bambini


MODALITA’ DI LAVORO Il lavoro con i bambini è stato svolto in modo differenziato in funzione del tipo di attività proposta, incidendo in particolare sulla composizione numerica dei gruppi: le attività a grande gruppo, cioè rivolte a tutto il gruppo sezione, sono state riservate alla presentazione della storia e alle conversazioni/discussioni ad essa inerenti, all’esplorazione e manipolazione libera dei materiali di recupero, alla condivisione collettiva del significato del lavoro che si stava svolgendo; Lavoro a grande gruppo le attività a piccolo gruppo, Piccolo gruppo ossia quelle proposte ad un gruppetto di 5/6 bambini alla volta, Individualizzato sono state tempiper lo più conversazioni su precisi “temi” della storia, o alcune semplici attività a carattere grafico-pittorico; le attività individuali/individualizzate, in cui l’insegnate si è affiancata al singolo bambino, hanno rappresentato una significativa parte del lavoro svolto, in quanto l’approccio a tecniche e materiali mai sperimentati ha reso necessaria una guida specifica da parte dell’adulto TEMPI da novembre a febbraio, indicativamente per 3 / 4 giorni alla settimana



PAROLE IMMAGINI ELABORATI per raccontare il nostro lavoro



ATTIVITA’ DI GRUPPO Situazione di partenza: La strega Rossella (personaggio fantastico che vive nella scatolone dei pupazzi che i bambini usano per addormentarsi) ci fa trovare sul pannello dell’appello (un fondo marino con pesci colorati con contrassegni dei bambini) un grande arcobaleno. “Che cos’è?” ascoltiamo i commenti dei bambini. Il giorno successivo troviamo nello scatolone i personaggi della storia del pesciolino Arcobaleno Ci domandiamo: “Chi sono?”


ATTIVITA’ DI GRUPPO Presentiamo ai bambini la storia di Arcobaleno utilizzando, nel corso del tempo, varie modalità : drammatizzazione con i personaggi rappresentati su cartoncino racconto accompagnato dalla visione delle illustrazioni tramite computer e televisione lettura del libro drammatizzazione con le marionette a bastoncino


Per chi non la conosce … QUESTA

E’ LA STORIA DI ARCOBALENO

Lontano nel mare viveva un pesciolino. Ma non era un pesciolino come gli altri. Era il più bel pesce del mare. Il suo mantello di scaglie brillava di tutti i colori dell’arcobaleno e per questo era chiamato Arcobaleno. Gli altri pesci ammiravano il suo mantello e lo invitavano spesso a giocare. Ma Arcobaleno non si fermava mai a giocare con loro. Un giorno un piccolo pesce color del mare chiese ad Arcobaleno una scaglia luminosa. Arcobaleno rispose: «Regalarti una delle mie scaglie luminose? Ma sparisci!» Il piccolo pesce si spaventò, fuggì via e raccontò agli amici la sua disavventura. Da allora. quando Arcobaleno passava, nessun pesce lo guardava più. Così Arcobaleno cominciò a sentirsi solo. Che se ne faceva delle sue scaglie luminose se nessuno lo ammirava? Un giorno confidò il suo dolore alla stella marina: voleva sapere perché nessuno gli parlava, perché nessuno ammirava più le sue scaglie. La stella marina gli disse di andare nella caverna e chiedere consiglio al polipo Ottopiedi. Arcobaleno trovò la caverna del polipo. Era buio dentro e si vedevano solo due occhi luminosi. Ottopiedi disse. “Ti stavo aspettando! Le onde del mare mi hanno raccontato la tua storia. Ascolta il mio consiglio: regala ad ogni pesce una tua scaglia luminosa. Non sarai più il pesce più bello, ma sarai felice e contento!”. Ma Arcobaleno disse che mai e poi mai avrebbe regalato le sue scaglie. Ma quando il piccolo pesce tornò da Arcobaleno e gli chiese una scaglia luminosa, questa volta Arcobaleno ci pensò e disse: “Ma sì, una scaglietta sola, te la posso regalare!». Arcobaleno, si staccò una delle sue scaglie e la diede al piccolo pesce, il quale, tutto felice disse: «Grazie, Arcobaleno, sei davvero buono!” Arcobaleno sentì muoversi qualcosa nel cuore. Era contento e si mise a nuotare allegro nel mare. Da quel giorno tutti i pesci chiesero una scaglia ad Arcobaleno e lui ne regalava a tutti. E via via che regalava, diventava sempre più allegro. Cresceva intorno a lui il luccichio nell’acqua mentre cresceva la felicità di stare in mezzo agli altri pesci. Rimase infine ad Arcobaleno un’unica scaglia luminosa. Tutte le altre le aveva regalate. Ed era felice, felice come mai prima di allora! “Vieni Arcobaleno, vieni a giocare con noi!” chiamavano gli altri intorno a lui.


ATTIVITA’ DI GRUPPO Esplorazione dei materiali di recupero che serviranno per la realizzazione dei personaggi della storia e a molte altre attività successive …


Il materiale di recupero viene proposto in una situazione ludica accattivante e lasciato esplorare / manipolare dai bambini, per poi essere utilizzato in un contesto piĂš strutturato (vedi attivitĂ successive).


ATTIVITA’ INDIVIDUALE Ogni bambino rappresenta il il PESCIOLINO ARCOBALENO di tutti i colori – mediante il collage con di MATERIALE DI RECUPERO: bottoni pezzi di stoffa carta strappata tessere mosaico


ATTIVITA’ INDIVIDUALE Ogni bambino realizza i PESCI COLORATI presenti nella storia con DIVERSE TECNICHE e TIPI DI COLORI:: gessetti (pesce arancione) acquerelli (pesce giallo) pennarelli (pesce rosso) colori a dita (pesce verde) pastelli ad olio (pesce “color del mare”)


ATTIVITA’ INDIVIDUALE Attraverso la MANIPOLAZIONE di MATERIALI vari, ogni bambino rappresenta anche altri personaggi della storia: Il POLIPO (realizzazione con il pongo) la STELLA MARINA (collage di carta appallottolata)


ATTIVITA’ INDIVIDUALE Durante il percorso i bambini hanno rappresentato il pesciolino Arcobaleno in molti altri modi … alcuni delle quali sono diventati regali per occasioni speciali … calendario da tavolo regalo di Natale trasformazione di un cd

coloritura di spazi

pittura su sasso regalo festa del papà


DISEGNI con PENNARELLI



LAVORO DI GRUPPO Decidiamo di utilizzare i personaggi realizzati dai bambini per allestire un grande cartellone che raffigura “il mare di Arcobaleno”. Ci mettiamo all’opera, lavorando a gruppi:


Utilizzando la tempera azzurra di tante sfumature diverse, coloriamo il fondale … realizziamo le onde incollando sale colorato … strappiamo delle strisce di carta velina verde per fare le alghe …. incolliamo la sabbia e le conchiglie ….

ci mettiamo anche i personaggi che abbiamo preparato …

alla fine il cartellone è diventato bellissimo!


Lavoro di gruppo: il cartellone del “mare di Arcobaleno�



ATTIVITA’ INDIVIDUALE

rulli e spugne - colori a tempera

Ciascun bambino realizza SFONDI MARINI a grandi dimensioni utilizzando TECNICHE e MATERIALI vari spruzzi - acqua colorata

(Questi sfondi diventeranno le pagine del “librone di Arcobaleno” – la documentazione finale del progetto indirizzata ai bambini e alle famiglie)


papier collè (collage con carta velina strappata)

mani – miscuglio di schiuma da barba, colla e colore a tempera

pennelli - colori a tempera


ATTIVITA’ DI GRUPPO Abbiamo preparato una serie di materiali, funzionali a specifici scopi, sul tema della storia e li abbiamo proposti al gruppo sezione come “giochi” da fare insieme Poi, per dare la possibilità ai bambini di giocare liberamente con essi anche nei momenti non guidati, abbiamo allestito in sezione quella che abbiamo chiamato “la bancarella dei giochi di Arcobaleno”. Essa contiene:


i PERSONAGGI (marionette a bastoncino), per drammatizzare la storia, riprodurre i dialoghi, inventare nuove situazioni ‌


i “LIBRI COLORATI” (fascicoletti di fogli colorati da osservare, sfogliare, confrontare … per cogliere la diversità dei colori e le differenti sfumature …

del MATERIALE di recupero, da associare, e RAGGRUPPARE in base al COLORE (CLASSIFICAZIONE)


“Famiglie” di PERSONAGGI da confrontare e ORDINARE in base alla GRANDEZZA (SERIAZIONE)

Il “gioco delle ombre”: PERSONAGGI della storia da ASSOCIARE alla FORMA corrispondente


ATTIVITA’ INDIVIDUALE Ogni bambino, osservando le illustrazioni del libro e con l’aiuto di domande poste dall’insegnante ha raccontato ”a modo suo” la storia di Arcobaleno.



ATTIVITA’ DI GRUPPO Partendo dalla scoperta di parole “importanti” presenti nella storia, (amicizia, tristezza, felicità …) ci si è confrontati sul loro significato … Da ciò è nato il libriccino “LE PAROLE DI ARCOBALENO”, che raccoglie la sintesi delle conversazioni dei bambini

Attraverso una storia si possono compiere tanti percorsi conoscitivi, uno di questi è la scoperta di parole nuove. Il racconto del significato di questi termini “COSA VUOL DIRE” è lo spunto per raccontare di sé e delle proprie esperienze

La copertina del libriccino








Alla fine del lavoro, utilizzando gli elaborati realizzati durante il percorso, per ciascun bambino è stato preparato un “librone di Arcobaleno”, che è stato illustrato e consegnata alle famiglie nella assemblea di sezione Nella presentazione è stato scritto: “Il presente fascicolo vuole essere una sorta di documentazione del progetto svolto. Non include tutto il percorso intrapreso, ma è una sintesi dei passaggi più significativi. E’ rivolto a voi genitori, affinché possiate “toccare con mano” le attività dei vostri figli, ma anche ai bambini, che in questo modo possono, insieme a voi, ricordare e ripercorrere il lavoro realizzato a scuola. Vuole essere anche un “libro – gioco”, in quanto parte del materiale è stato predisposto in modo che i bambini possano continuare a giocare con la storia di Arcobaleno ed inventarsi nuove avventure

la copertina del librone

Buona lettura ai grandi, buon divertimento ai piccoli! Angela e Monica” .


Il librone di Arcobaleno Presentazione del progetto ai genitori Storia e racconto individuale Sfondo: rulli e spugne - colori a tempera


Il librone di Arcobaleno Presentazione dei “giochi di Arcobaleno” e il libriccino “Le parole di Arcobaleno”” Il lavoro di gruppo “Il mare di Arcobaleno” Sfondo: spruzzi – acqua colorata


Il librone di Arcobaleno “Tasche” con i personaggi della storia “Tasche” con sagome vuote da colorare o trasformare Sfondo: pennelli – colori a tempera


Il librone di Arcobaleno Fondale “vuoto”, con stella marina e polipo, da utilizzare come “spazio-gioco” insieme ai personaggi raccolti nelle precedenti pagine Sfondo: mani – miscuglio di schiuma da barba, colla e colore a tempera



OSSERVAZIONI CONSIDERAZIONI VALUTAZIONI per riflettere sul nostro lavoro



PUNTI DI FORZA A lavoro ultimato possiamo sicuramente fare una valutazione complessivamente positiva del progetto, individuando i seguenti punti di forza: l’argomento scelto si è rivelato adatto a motivare e coinvolgere i bambini e a modulare la proposta didattica (tutti i bambini si sono appassionati alla storia di Arcobaleno e hanno partecipato alle attività proposte con entusiasmo, ciascuno secondo il proprio livello di sviluppo e le proprie potenzialità); la modalità di lavoro prevalentemente adottata, l’approccio individualizzato, necessario per accostarci in modo efficace i bambini, ha rappresentato una proficua occasione per un’osservazione puntuale delle capacità e delle competenze individuali dei singoli bambini, di cui ancora non si aveva riscontro trattandosi di una sezione di 3 anni la documentazione ideata (il librone di Arcobaleno) crediamo possa essere una modalità, ovviamente non esaustiva, ma sicuramente significativa di raccontare il lavoro svolto essendo essa una raccolta degli elaborati individuali e una sintesi del percorso collettivo, presentati in forma tale da poter essere “letti” sia dai genitori che dai bambini


NODI CRITICI Nell’intenzione di dare conto anche delle difficoltà incontrate durante il percorso, individuiamo quelli che possiamo definire “nodi critici”. Si tratta in realtà di aspetti che già avevamo messo in conto all’inizio, e che qui segnaliamo perché sappiamo che hanno inciso sul nostro lavoro . Questi possono riassumersi sotto la voce “aspetti organizzativi e gestionali”, derivanti da “incontro – scontro” di scelte metodologiche che abbiamo sostenuto (ad es. la prevalenza di attività individualizzate, l’attenzione verso le modalità di presentazione delle attività e di coinvolgimento dei bambini, l’utilizzo di materiali “sporchevoli” … ); fattori oggettivi del contesto in cui ci siamo trovati ad operare (alto numero dei bambini della sezione, scarsa compresenza delle insegnanti, mancanza di spazi adeguati, quali atelier di pittura …) In sintesi, tutte cose di “ordinaria amministrazione” alla scuola dell’infanzia, che hanno reso impegnativo il nostro percorso, ma proprio per questo ne siamo soddisfatti!


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