Continuità curricolare matematica

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Istituto Comprensivo Carpi 2 – Anno Scolastico 2012 /2013

CONTINUITA’ CURRICOLARE SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA RACCORDO CLASSI PONTE - AMBITO MATEMATICO GRUPPO DI LAVORO: Monica Battini (Funzione Strumentale Continuità - Scuola dell’Infanzia “Andersen”) Enrica Malavasi (Funzione Strumentale Continuità - Scuola Primaria “Rodari”i ) Sandra Garuti (Scuola dell’Infanzia “Andersen”) Cecilia Volpi ((Scuola dell’Infanzia “I Girasoli”) Antonella Stignani (Scuola Primaria “Da Vinci”) Luca Tabacchi (Scuola Primaria “Rodari”) Aldo Arbore (Scuola Primaria “C. Lugli”), Mara Gozzi (Scuola Primaria “Rodari” e “C. Lugli” - Insegnante di sostegno).

PRESENTAZIONE Il documento qui presentato è la prosecuzione del lavoro iniziato lo scorso anno scolastico sulla Continuità Curricolare all’interno dell’Istituto, che ha visto impegnato un gruppo di insegnanti di scuola dell’infanzia e scuola primaria nell’elaborazione di un piano di raccordo relativamente all’ambito linguistico. In questo anno scolastico è stato preso in considerazione il campo “logico – matematico”, secondo modalità di analisi analoghe a quelle dello scorso anno. Si è elaborato un “PIANO DI RACCORDO” (tabella allegata) che definisce: le competenze in uscita / ingresso (colonna 1), cioè le capacità che si ritiene i bambini debbano aver acquisito al termine della scuola dell’infanzia. la metodologia (colonna 2), in particolare i principi a cui fare riferimento e le attività / i contenuti ritenuti significativi al fine di promuovere un approccio condiviso. le situazioni problematiche o critiche (colonna 3), cioè i “casi” difficili che richiedono particolare attenzione.

OSSERVAZIONI Ad integrazione del Piano di Raccordo allegato, si riportano alcune note relative a quanto emerso nel corso degli incontri, utili ad una miglior comprensione del confronto avvenuto nel gruppo e di quanto sintetizzato nella tabella. Competenze in uscita / ingresso Le insegnanti di scuola dell’infanzia hanno precisato che la definizione dei traguardi rappresenta un impegno da parte delle scuole ad operare nella direzione indicata ma non costituisce “garanzia” del raggiungimento per tutti i bambini degli obiettivi prefissati, soprattutto, al medesimo livello di competenza. Hanno inoltre evidenziato che gli obiettivi risultano più comprensibili se “contestualizzati”, cioè considerati in riferimento alle attività proposte alla scuola dell’infanzia, che non sono disciplinari in senso stretto, ma per lo più legate ai giochi e alle routines di vita quotidiana e/o inserite in progetti trasversali che includono diversi ambiti. Gli insegnanti di scuola primaria sono stati concordi nel considerare i bambini in ingresso molto più competenti, rispetto al passato, in relazione a diversi obiettivi di apprendimento riportati nella colonna 1; in particolare si riconosce una buona padronanza dei cosiddetti “prerequisiti” (es. concetti spaziali, sequenze e riordino cronologico; classificazione, seriazione …), quale risultato della frequenza, ormai generalizzata, della scuola dell’infanzia da parte dei bambini. Maggiori difficoltà vengono invece rilevate rispetto alla logica e all’uso del linguaggio (es. capacità di argomentare, uso dei connettivi logici, ecc.)


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