LETTURA
IL RIFUGIO 1 Leggi attentamente il testo e rispondi alla domanda.
Con il passare dei giorni i miei pensieri si rivolsero a mettermi al riparo dai selvaggi, se ce ne fossero stati, o dalle bestie feroci eventualmente presenti nell’isola. Avevo diverse idee sul tipo di abitazione da costruire. Potevo scavare una grotta nella terra o farmi una tenda; in breve decisi di fare entrambe le cose. Mi accorsi presto che il luogo in cui mi trovavo non era adatto per viverci, principalmente perché si trattava di un terreno basso e acquitrinoso vicino al mare, poco salubre. Inoltre non c’era acqua da bere nelle vicinanze; decisi perciò di trovarne uno migliore. Esaminai i requisiti del luogo da trovare: 1. essere salubre e fornito di acqua potabile; 2. offrire riparo dal calore del sole; 3. essere sicuro dai predatori, uomini o bestie che fossero; 4. avere la vista sul mare, caso mai fosse arrivata una nave a salvarmi. Trovai una piccola pianura sul lato di un colle. La fiancata della collina era così ripida che nessuno avrebbe potuto raggiungere quella pianura dalla cima. C’era una rientranza nella roccia che sembrava l’apertura di una caverna, ma in realtà non c’era alcuna grotta. Pensai di piantare la mia tenda davanti ad essa. Disposi intorno alla tenda pietre e terra in modo da rialzare il terreno di circa un piede e mezzo. Ci volle molto lavoro, ma alla fine costruii un recinto così saldo che nessuno avrebbe potuto oltrepassarlo e io potevo entrare per mezzo di una scala. Mi trovavo finalmente ben protetto e potevo dormire tranquillo su un’amaca che avevo recuperato dalla nave. Una volta al giorno andavo a caccia con il fucile per vedere se potevo uccidere qualche animale buono da mangiare. Trovai delle capre e ne uccisi una: la carne mi bastò per un bel pezzo. Spesso piangevo, ma poi rifettevo sul fatto che, dei miei undici compagni di viaggio, solo io mi ero salvato. Presto avrei perso la nozione del tempo, perciò incisi con il coltello su una tavola: «Sono arrivato qui il 30 settembre 1659». Ogni giorno facevo una tacca su un lato dell’asse: quello era il mio calendario. Decisi di mettere le mie idee per iscritto, non tanto per lasciarle in eredità a qualcuno, quanto per liberarmi dai pensieri che mi affiggevano la mente. Cominciai quindi a tenere un diario. (D. Defoe, Robinson Crusoe, Gruppo Editoriale Raffaello)
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OdA Leggere e comprendere un testo narrativo adottando opportune strategie per analizzarne il contenuto; interiorizzare e ricostruire la sequenza narrativa (racconto d’avventura).