pagina 28
Perché esserci è essere ben interpretati. * Quando è arrivato settembre la bestia non smetteva e non smetteva di alitare aveva mille specchietti e rossetti alcune alucce d’anatra appena ingerita al ciglio delle labbra. La bestia dello specchio non aveva mai sonno aveva deciso di costruire la strada, ed ogni cosa che passava sugli occhi non alterava il progetto. Un giorno le ho domandato cos’era che la teneva dritta come una formidabile spina: - la lucidità vaga - mi ha risposto. * Ogni giorno, in questa nuova casa, che è una vecchia casa dai vetri del terrazzo tetti color panna, antenne in equilibrio, una palma lontana che è tutta scompigliata da questo vento. Tu sei il fantasma d’indaco seduto al tavolo Guardi con me fuori, verso la palma che dondola non diciamo niente non possiamo sentirci. * Questo luogo della mente diventato un verde spagine
magazzino di poesia 05.2