brochure parco ecologico san jachiddu 2009

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ubicazione e cenni storici

Forte San Jachiddu sorge all’interno di un complesso collinare molto articolato, che con profonde digitazioni si inserisce fra le tre vallate dell’Annunziata, di S. Licandro e di Giostra/S. Michele della. Le pendici retrostanti dei Peloritani consentono di raggiungere, lungo il “sentiero natura”, attraverso un incantato boschetto di querce da sughero, monte Serrazzo (m. 428) e rocca dell’Arme (m. 470); superata portella dell’Urgo, si percorre la linea di cresta fino a monte Tidora (m. 604) e monte Ciccia (m. 609), da cui si dominano entrambi i versanti ionico e tirrenico con una spettacolare vista sulle isole Eolie e capo Milazzo, per un percorso complessivo di circa due chilometri. Discendendo a portella Castanea è possibile poi proseguire lungo i sentieri forestali dei colli S. Rizzo. Il territorio del Parco, delimitato dal lato nord dai torrenti Annunziata e S. Licandro, dal lato sud dai torrenti S. Michele e Giostra ed alle spalle dagli ultimi contrafforti dei Peloritani, è strettamente legato alla storia, alle leggende e probabilmente ai primi insediamenti stabili di quello che è il più

ampio territorio della Messina attuale. La frequentazione di questi luoghi è stata costante nel tempo e, se pure non dimostrabile da rovine a causa delle periodiche distruzioni che hanno caratterizzato Messina, può essere dedotta da varie notizie storiche e dalla toponomastica. Nel periodo bizantino, precedente pertanto all’insediamento degli arabi a Messina, numerosi furono gli eremiti (tra cui il più noto fu S. Nicandro o S. Licandro) che, seguendo per lo più la regola di S. Basilio, presero dimora nelle cavità ancora oggi visibili nella zona e lì praticarono in solitudine la loro fede. Sulla sponda del Torrente S. Michele, inoltre, i Carmelitani fondarono la loro prima sede (1235 circa), dopo quella abbandonata sul monte Carmelo di Gerusalemme. Quel luogo, a causa della vita eremitica dei frati, si chiamò “Ritiro”, nome conservato ancora oggi per indicare l’intero quartiere; lo stesso Forte S. Jachiddu potrebbe trarre il suo nome da S. Gioacchino, protettore dell’ordine insieme a S. Anna ed a S. Giuseppe.

“Forte S. Jachiddu” rises on a plain, at 330 metres above sea level, and offers a panoramic view of the entire area of the Straits of Messina. It was built in the last decades of the 19th century with other defensive structures planned to fortify both sides of the Straits; having fallen into decay, it was restored towards the end of the 20th century. Today the “Forte” and its surroundings are in the care of the social cooperative Scirin which has promoted for years the project of an ecological park (“Parco Ecologico S. Jachiddu”) suited to various experiences: from intense relation with nature to environmental education, territorial promotion, cultural and artistic experimentation, meditation. In fact the park not only offers to the visitors a magnificent view of the Straits, of the city of Messina and of the Peloritani Mountains, but it also gives them the opportunity to follow a guided tour through paths and the reading of informative boards which favour a deep contact with the beauty of the environment by illustrating its peculiarities and the related mythical-symbolic suggestions.


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