FCP_5

Page 1

5

Fogli di cultura

Fogli a cura del Settore Adulti di Azione Cattolica Segreteria: Tel. 06.6631545 Fax 06.6621256 segreteria.adulti@azionecattolica.it

popolare

SANITÀ E SERVIZI SOCIALI

INTERROGATIVI POSTI DALLA PRIVATIZZAZIONE DEL WELFARE

1) Le questioni sul tappeto *Vi è stato un periodo in cui prevaleva la presunzione che la valenza pubblica di un servizio dipendesse dalla natura giuridica dell’ente che lo svolgeva: era considerato pubblico solo quanto attivato dallo stato o da un ente di natura pubblica. Nel tempo si è invece positivamente affermato che la natura pubblica di un servizio dipende dall’utilità che esso produce alla persona e alla collettività, a prescindere dalla natura giuridica del soggetto erogatore. Oggi si avverte una forte spinta alla privatizzazione dei servizi, ma una precisazione appare necessaria: non basta essere privato per risultare efficace al bisogno e per assumere una dimensione sociale, ancora una volta la "pubblicità del servizio" dipende dalla risposta effettiva al bisogno personale nel quadro di una socialità da custodire per il bene comune. *Anche il termine sussidiarietà trova oggi applicazione in un contesto mutato rispetto a quello che lo aveva generato, e pare soggetto a qualche semplificazione o addirittura a possibili ambiguità. Il principio di sussidiarietà nasce infatti con la

Dottrina sociale della Chiesa (Quadragesimo Anno, 1931, e Mater et Magistra, 1961) e si diffonde con il progredire dell’Europa (Trattato di Maastricht, 1992). Sussidiarietà implica il riconoscimento del primato della persona e delle formazioni sociali rispetto allo stato (ma non la sua esclusione), esprime l’esigenza che l’organismo superiore non faccia ciò che può essere esercitato dall’inferiore, e nel contesto europeo indicava, nel momento di convergenza sovranazionale, l’autolimitazione degli organismi comunitari rispetto a quelli nazionali e locali (si parla appunto di sussidiarietà verticale – fra istituzioni – e orizzontale – nel coinvolgimento sociale –). Il dibattito attuale rischia di avvalorare la tesi che sia sussidiario tutto ciò che non è istituzionale (quindi anche le imprese ed ogni privato in genere) sostenendo la prospettiva che l’ente pubblico possa avere un ruolo solo dove vi è constatata carenza di iniziativa privata, affidando ogni funzione regolatrice esclusivamente al mercato. 2) Che cosa possiamo fare? In un contesto secolarizzato e in una


situazione in cui la legge civile non è garanzia di legittimità morale, le comunità cristiane devono saper assumere la responsabilità di una lettura critica anche del contesto culturale e della situazione socio-politica. Per fare questo occorre una adeguata formazione che sappia fare riferimento alla Dottrina sociale della Chiesa, e quindi al recupero del concetto di bene comune rispetto all’individualismo, del valore della persona a prescindere dal suo avere; al rifiuto dell’esasperante competitività, alla conferma delle necessarie garanzie per i più deboli, anche se nella società dell’abbondanza essi sono minoranza. La valutazione dei modelli sociali non potrà essere affidata alla sola valutazione economica ma dovrà tener conto anche della tenuta del tessuto sociale. Il confronto fra culture, facilitato dalla globalizzazione, dovrà permettere di esportare diritti più che importare precarietà. La giustizia dovrà essere non solo un enunciato, come aspirazione, ma verificata nella prassi. In un momento in cui si constata una critica alla parte prima della Costituzione resta infatti valido il principio che afferma: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…» (art.3 Cost.). Riferimento valido resta l’affermare, che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…» (art.32 Cost.). La recente modifica del Titolo V della Costituzione – su Regioni, Province e Comuni – che inserisce il concetto di sussidiarietà verticale e orizzontale (artt.118,120 Cost.), riconosce allo stato la competenza e la responsabilità sui livelli essenziali ed uniformi di assistenza, da garantire ad ogni cittadino a prescindere dalla Regione di appartenenza (Cost. art.117, lett.m). 3) ●

Per animare la discussione Vi è oggi un certo allarme per l’affidamento al mercato di settori tradizionalmente considerati non commerciali come la sanità e l’assisten-

4) ● ●

● ●

za. L’affermazione che «non si può dare tutto a tutti» è avvertita come l’avviso che il socio-sanitario sarà sempre meno pagato con la fiscalità generale e sempre più sostenuto direttamente dal cittadino nella prospettiva dell’introduzione di ticket e di forme assicurative. Come giudicare il tendenziale arretramento dell’ente pubblico nei confronti della sanità e dei servizi sociali? Di fronte alla spesa sanitaria è più giusta un’imposta o il ticket? Occorre interrogarsi e verificare quali effetti producono sulla vita delle persone il consumismo sanitario indotto dagli erogatori e “il sistema di mercato” applicato al campo socio-assistenziale. L’aumento della spesa – legata all’innovazione tecnologica ma anche all’invecchiamento della popolazione – può portare ad un costo talmente elevato del sistema da produrne il collasso, aprendo le porte ad un “fai da te” che garantirebbe cure solo a chi risulta economicamente più forte. Come mantenere un criterio di equità sociale? Come trovare una effettiva integrazione fra sussidiarietà verticale che sposta funzioni verso le comunità locali e sussidiarietà orizzontale, che coinvolge associazionismo e volontariato? Per saperne di più Riferimenti già segnalati su Quadragesimo Anno, Mater et Magistra; Costituzione. D.Lgsl.229/ 1999 su Norme per la realizzazione del Servizio sanitario nazionale (Bindi) e Legge 328/2000 su Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Turco) del governo dell’Ulivo, con le proposte in atto avanzate dal Governo della Casa delle Libertà (rapporto di lavoro dei medici, fondazioni ospedaliere, livelli essenziali di assistenza – Lea –, contributo dei cittadini alla spesa sanitaria…) h t t p / w w w. m i n i s t e r o s a l u t e . i t / , www.minwelfare.it stampa quotidiana o periodica quali Animazione sociale, Aggiornamenti sociali.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.