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Lucia Cervo voce recitante Fiorenzo Pereno sassofoni Fabio Gorlier pianoforte Luciano Viotto progetto e sceneggiatura

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Duke, Harry & Pres In viaggio con Ellington Con il dolce supporto di

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LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE

Duke, Harry & Pres In viaggio con Ellington

Reading jazz Tratto da Natura morta con custodia di sax di Geoff Dyer (Einaudi 2013)

Lucia Cervo, voce recitante Fiorenzo Pereno, sassofoni Fabio Gorlier, pianoforte Luciano Viotto, progetto e sceneggiatura

Si ringraziano per la collaborazione

La fruizione del jazz, nella sua caleidoscopica mutevolezza, scopre scenari nuovi con uno spettacolo non convenzionale, poco praticato nell’orizzonte espressivo attuale. La forma reading jazz mescola bene teatro (non solo di parola), musica e immagini.

La fonte? Uno straordinario saggio-romanzo, il capolavoro di Geoff Dyer Natura morta con custodia di sax (Instar Libri 1993, nuova edizione Einaudi 2013), che in Italia ha vissuto un’autentica fortuna editoriale e che ha offerto a Luciano Viotto, autore del progetto, la possibilità di esplorare diverse modalità espressive, intrinsecamente connesse ai suoi contenuti, non solo letterari.

Il libro è un saggio composto da sette romanzi brevi, dove il jazz non è il solo leitmotiv: è un forte richiamo costante che rende fruibile un testo ricco di suggestioni, con aperture alla fotografia, al teatro o all’immaginazione attraverso l’improvvisazione, il tratto distintivo del jazz.

Da queste premesse si muovono le tracce del progetto, per una sorta di improvvisazione meditata sui capitoli di Natura morta, un libro che sprigiona le “Note” di un autore inglese che volutamente non descrive le vite di alcuni fra i più grandi protagonisti come sono state scolpite nella storia del jazz: i capitoli sono legati tra loro attraverso otto dialoghi (con ironia, e con divertenti diversivi) tra Duke Ellington e Harry Carney, il suo autista “baritono”, nella voce e nel suono, in viaggio per raggiungere le mete dei loro concerti. Sullo sfondo, le immagini mute che descrivono l’età centenaria del jazz.

La scenografia del reading non è quella tradizionale: gli spettatori sono protagonisti, come “comparse” che entrano attivamente nei cambi di scena, essendo seduti ai tavoli di un mitico locale di jazz, il Birdland di New York. Spicca al centro della scena un tavolo, con una custodia e il sax, una bottiglia di coca-cola vuota con una mezza sigaretta sulla corona, un cappello (il feltro di Lester Young), un sax, spartiti; i “segni” racchiusi nel titolo del libro: Natura morta con custodia di sax, ovvero la raffinatezza nella semplicità, declinata nella famosa fotografia scattata da Herman Leonard nel 1949.

La voce recitante è la cameriera del jazz club che dopo una memorabile jam session deve riordinare tutto: nel suo aggirarsi fra i tavoli, viene “distratta” da fogli di giornale, menu, riviste dimenticate sulle sedie; vi sono anche un sassofonista tiratardi che ha partecipato alla serata, seduto in un angolo del locale e che non vuole tornarsene a casa. Un pianista, che arriva all’ora esatta ma nel posto sbagliato.

Il significato profondo del reading costituisce un esempio concreto di piena condivisione e divulgazione culturale “alta” (ma non specialistica), in grado di coinvolgere una vasta gamma di fruitori, o di coloro che del jazz hanno solamente una vaga conoscenza.

Lucia Cervo incontra il teatro nel 2000, quando entra nella compagnia torinese Teatro delle Forme, con lavori sulla ricerca e la sperimentazione, il recupero della tradizione popolare. Dal 2008 si dedica ad altre attività artistiche (con Apothema Teatro Danza, teatro di prosa, musica e ballo). Nel 2013 partecipa al progetto di reading Pres, Melodious & Chet di Luciano Viotto.

Fiorenzo Pereno si è diplomato in sassofono nel luglio 2014 presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, sotto la guida di Pietro Marchetti. Vanta al suo attivo numerose partecipazioni a rassegne e concerti in diversi contesti artistici (dalla classica al jazz). Nel 2013 è stato coinvolto da Luciano Viotto nel reading Pres, Melodious & Chet.

Fabio Gorlier, diplomato in pianoforte presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, si è laureato in discipline delle arti e dello spettacolo. Pianista brillante e versatile, si è accostato al jazz con notevole successo, collaborando con i più importanti artisti contemporanei. Oltre alla partecipazione a numerosi festival e rassegne, vanta una solida attività didattica.

Luciano Viotto, ricercatore di jazz, ha pubblicato studi e discografie apparsi su libri e periodici. Nel 2013 ha realizzato una mostra su Chet Baker e avviato un progetto di reading jazz in più capitoli (da Pres, Melodious & Chet a Duke, Harry & Pres). Scrive di musica e letteratura su www.distorsioni.net.