Sant’Angelo in Lizzola ai tempi di Terenzio Mamiani 1799-1885 L’Italia onesta, democratica, responsabile, quella che sa stare insieme e dividere onori e oneri è quella che ha festeggiato il 17 marzo. Nella memoria dei nostri antenati e di tutte le generazioni presenti, passate e future che hanno concorso e concorreranno con il loro sacrificio e impegno a fare sempre più prospero, unito e forte il nostro Paese, deve rimanere vivo e vitale il ricordo e il significato di quella giornata e del percorso di costruzione dell’Italia unita che ha attraversato questi 150 anni di storia italiana. A conclusione di questo percorso di ‘memorie’, l’Amministrazione Comunale di Sant’Angelo in Lizzola vuole ricordare uno dei personaggi fondamentali del Risorgimento italiano e dell’Unità d’Italia. Egli fu infatti il primo ministro della Pubblica Istruzione del neonato Regno Italiano. l’Amministrazione Comunale
Sant’Angelo in Lizzola ai tempi di Terenzio Mamiani 1799-1885 a cura di organizzazione e allestimento per immagini, documenti e spunti grazie a Archivio storico Diocesano di Pesaro e Urbino; Parrocchia di San Michele Arcangelo, Sant’Angelo in Lizzola; Archivio di Stato di Pesaro e Urbino; Archivio storico Comunale di Sant’Angelo in Lizzola; Accademia Agraria di Pesaro; Giorgio Benelli; Massimo Bonifazi; Franca Gambini; Marco Gerunzi; Gabriella Giampaoli; Angelo Marcolini; Gianni Pentucci in corsivo nel testo titoli di libri e riviste, indirizzi web, citazioni ed estratti da documenti e opere a stampa; le fonti sono date di volta in volta; ove non diversamente segnalato le notizie su Terenzio Mamiani sono tratte da A. Brancati-G. Benelli, Divina Italia, Urbania 2004; i disegni di Romolo Liverani sono tratti da L’Isauro e la Foglia. Pesaro e suoi castelli nei disegni di Romolo Liverani, Pesaro 1986
Esiliato a causa della sua partecipazione ai moti rivoluzionari del 1831, Terenzio Mamiani non ebbe dopo quella data troppe occasioni di rivedere il castello di famiglia. Eppure il piccolo borgo di Sant’Angelo, antico feudo dei Mamiani, gli fu sempre molto caro, come solo possono esserlo le memorie dei luoghi nei quali si è trascorsa la giovinezza. Per Terenzio, ma ancor più per il padre Gianfrancesco, Sant’Angelo rappresentava la quiete, la possibilità di raccogliersi intorno agli affetti famigliari in una dimensione meno fastosa rispetto alla animata vita cittadina, ma forse prediletta proprio per la sua pacatezza. Attraverso brevi lampi, quasi delle luci orientate su precisi fatti e luoghi, questa esposizione ripercorre in parallelo le vicende di Terenzio Mamiani e di Sant’Angelo in Lizzola, sullo sfondo degli eventi che portarono all’Unità d’Italia. Una serie di frammenti presentati in ordine cronologico, a punteggiare di vicende particolari una pagina di storia assai più ampia, che in questo centocinquantesimo anno di festeggiamenti si è presentata a noi con nuova vivacità. La fonte, alla quale Terenzio si dimostra così affezionato; lo stesso palazzo Mamiani, pesantemente rimaneggiato dopo la II guerra mondiale; le case
in collaborazione con Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Archivio di Stato di Pesaro e Urbino
Comune di Sant’Angelo in Lizzola
schierate lungo via Borgo insieme con il teatro e la chiesa della Scuola, della quale restano solo poche immagini: sono alcune tra le tappe di un percorso nella Sant’Angelo di metà Ottocento, ‘spigolature’ che raccontano il piccolo mondo abitato dai contemporanei di Mamiani. Come di consueto ringrazio tutti coloro i quali hanno contribuito con dati, immagini o suggerimenti a completare questo lavoro, primo fra tutti Giorgio Benelli, autore insieme ad Antonio Brancati dei più approfonditi e documentati studi su Terenzio Mamiani. Un ringraziamento all’Archivio di Stato di Pesaro e Urbino e all’Archivio storico Diocesano di Pesaro con i quali è da tempo in atto una proficua collaborazione; infine, grazie al sindaco Guido Formica e all’Amministrazione comunale di Sant’Angelo in Lizzola, che hanno voluto questo omaggio a uno dei loro concittadini più illustri, e ai dipendenti comunali per la puntuale organizzazione. Cristina Ortolani L’esposizione è ‘visitabile’ anche online, sul sito web del Comune di Sant’Angelo in Lizzola (www.comune.santangeloinlizzola.pu.it) e all’indirizzo http://issuu.com/miss_nettle