Promemoria, numero 4

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Poi ho sempre collezionato oggettistica “gattesca”, ho fatto anche delle mostre a Ravenna, posseggo migliaia di gatti sotto tutte le forme, ora chiusi in scatole, ma in giro per casa ce ne sono parecchi. Diciamo che ora è finita la frenesia... dell’acquisto, ne ho di tutte le parti del mondo, il più raro viene da una capanna di indios del Mato Grosso. Le collezioni servono agli amici, che per anni mi hanno regalato gatti così andavano sul sicuro! Pensa che ho un migliaio di francobolli solo con gatti! Però la passione non mi ha mai ‘sovrastato’, non ho speso di più di quello che potevo permettermi, non è stata predominante nel tempo libero. A un giovane collezionista direi di ‘farsi scegliere’ e di essere originale! Domanda n. 7, proposta da Luisa Majone, 5 maggio Nel film Midnight in Paris di Woody Allen, il personaggio principale, Gil, scrive un romanzo il cui protagonista è il proprietario di un negozio-nostalgia, ossia un mercatino dell’antiquariato. Gil, americano, non solo ama gli oggetti del passato ma ritiene che l’epoca ideale in cui avrebbe voluto vivere è la Parigi artistica degli anni ‘20. Il suo desiderio è così forte che magicamente tutte le notti a mezzanotte viene a contatto con illustri artisti di quell’ epoca. La mia domanda è: Archivio Stroppa Nobili, coltivando la tua passione hai mai pensato che avresti voluto vivere in un’altra epoca? quale? e perché? Ci ho pensato innumerevoli volte. Praticamente, ogni volta che trovo un oggetto! Quando acquisto qualcosa, il mio primo pensiero non è per l’oggetto stesso. Penso alle tante storie cui può essere stato testimonio quell’oggetto. Esempio: tra gli oggetti di una delle foto che ho postato c’è una gomma. Chi l’ha usata? Cosa ha cancellato? Oppure il coltello per innesti: dove è stato usato? Le piante innestate saranno ancora vive? Naturalmente sono esempi all’estremo, ma rendono l’idea. Oppure anche guardando una foto, che blocca l’istante per sempre. Cosa sarà successo un minuto dopo? A volte la risposta si trova, molto spesso no. Quindi il fatto di tornare indietro nel tempo per vivere in quella tale epoca è un pensiero (un sogno) piuttosto ricorrente; però non per viverci per sempre, solo per dare una sbirciatina qua e là per poi tornare nella mia epoca, e poi magari ripartire per un’altra. Quale epoca preferisco? Tutte, ma ovviamente le più misteriose mi attirano molto, come l’antico Egitto, i Maya, mi piacerebbe osservare da una collina il complesso di Stonehenge o il Colosseo mentre vengono costruiti... Sembra che siano lì da sempre, ma non è così! Mi piacerebbe sentire la voce

di Rossini mentre scherza o vedere passare il Duca d’Urbino davanti alla Villa Miralfiore. Il collezionismo ti dà modo di fantasticare su tutte queste cose. Non tutti lo fanno, ma quando entrate in un palazzo storico o in una vecchia casa, non cercate di immaginare il silenzio o le voci di chi ci abitava? Non cercate di immaginare il rumore di sottofondo dei carretti per la strada, gli odori, buoni e cattivi?... Provate a farlo! Luisa Majone Grazie per l’esauriente risposta... Complimenti a Memoteca Pian del Bruscolo per l’iniziativa. In attesa della pubblicazione della rivista buon proseguimento a tutti... Anche Archivio Stroppa Nobili ha raccolto l’invito a suggerire una domanda: Un suggerimento ce l’ ho io! Nessuno (o quasi) si è mai chiesto chi si nasconde dietro all’Archivio Stroppa Nobili. Finale, 6 maggio L’intervista prevedeva sette domande: con la citazione di Midnight in Paris il cerchio si chiude. Quindi: chi sei, caro Archivio Stroppa Nobili? Come vuoi essere presentato sulle pagine di “Promemoria”? Hai un avatar? (Magari un bell’ illustre pesarese d’epoca?) Vuoi aggiungere qualcosa a quanto è stato detto/scritto/postato sin qui? Chi ti ha suggerito questa domanda??? :-) Chi sono? Sono un normalissimo operaio e lavoro in fabbrica. Mi chiamo Gabriele Stroppa Nobili e ho la veneranda età di 44 anni, 8 mesi e una manciata di giorni. Spesso la parola “Operaio” viene usata con una specie di disprezzo. Si tende ad associare il lavoro di operaio ad una persona di poca cultura, magari grezza e che non sa nemmanco interloquire in garbata maniera. Oltre ai giustamente celebrati Luminari della cultura, c’è un mondo nascosto di persone con una cultura molto vasta, a cui spesso piace rimanere nell’ombra. Questo profilo di Facebook ne è la conferma. Scorrete le varie foto e in molte troverete dei commenti molto interessanti.Tra loro ci sono anche altri operai, contadini, negozianti, commessi, che però sono persone vive e con interessi come me. La cultura e l’interesse per questo tipo di materie non viene dal tipo di mestiere che uno a volte è obbligato a fare, viene dalla passione e dalla voglia di conoscere. Claudio Zidolani Come si dice su Fb: Ti Quoto! Come voglio essere presentato su “Promemoria”? Non so, ti scrivo il mio curriculum da operaio e poi vedi tu. Da piccolo non giocavo con i

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