Pesaro, 1860-1861 fatti ed eventi dell’Unità d’Italia
Il 17 Marzo 1861 veniva promulgata la Legge n. 4671 del Regno di Sardegna, che con la pubblicazione sulla “GazARTE E STO RI A NE LLE BAN CHE zetta Ufficiale” del giorno successivo “Invito a Palazzo” sotto l’Alto Patronato del Presidente proclamava ufficialmente la nascita della Repubblica del Regno d’Italia. L’intero corso del 2011 è stato scandito dalle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Italia unita, e anche Banca dell’Adriatico solennizza l’anniversario, con un’esposizione documentaria realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Pesaro e Urbino. In mostra una nutrita selezione di materiali, scelti per proporre uno spaccato della vita nei nostri territori nel biennio 1860-1861. Un evento speciale che Banca dell’Adriatico offre in occasione della decima edizione di “Invito a Palazzo”, l’iniziativa grazie alla quale ogni anno centinaia di palazzi di istituti di credito, solitamente chiusi al pubblico, accolgono i cittadini per mostrare un patrimonio artistico e culturale di grande valore, e alla quale Banca dell’Adriatico ha aderito sin dall’inizio, aprendo le sedi di Pesaro, Teramo, San Nicolò a Tordino, Chieti, L’Aquila. Simone Cantarini, Teofilo Patini, Giovan Francesco Guerrieri, Arnaldo Pomodoro: sono solo alcuni degli artisti presenti nella collezione d’arte di Banca dell’Adriatico, oggi nel Gruppo Intesa Sanpaolo, che comprende numerosi capolavori abruzzesi e marchigiani, esposti negli ampi spazi del Centro Direzionale di Pesaro. DIECI ANNI
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Archivio di Stato di Pesaro e Urbino
Accanto a loro non poteva mancare per festeggiare i centocinquant’anni dell’Italia unita un ospite speciale, il “Garibaldino” di Luigi Varoli (1925), quasi ad accogliere i visitatori e ad accompagnarli lungo una giornata siglata, attraverso un recital, dalle parole di uno dei libri che hanno ‘fatto l’Italia’, Cuore di Edmondo De Amicis. Dopo l’inaugurazione presso il Centro Direzionale di Banca dell’Adriatico l’esposizione dedicata ai centocinquant’anni dell’Unità d’Italia toccherà altre sedi, a confermare quell’attenzione al territorio e alle sue specificità che da sempre è cifra distintiva del nostro operato e che, specie in questo periodo di crisi, intendiamo testimoniare ancora una volta, rafforzando la nostra presenza a fianco di iniziative culturali, e a sostegno delle famiglie e degli imprenditori. Dario Pilla
Direttore Generale Banca dell’Adriatico
L’11 Settembre 1860 le truppe del generale Enrico Cialdini entravano a Pesaro ponendo fine al governo pontificio, durato, salvo brevi parentesi, oltre duecento anni. Una data importante, ricordata nell’intitolazione del Corso principale della città e da alcune lapidi incastonate all’ingresso e all’interno dell’attuale Porta Rimini, unico tra i bastioni dell’antica cerchia muraria a essere sopravvissuto al ‘900. Una data dalla quale l’esposizione Pesaro, 1860-1861. Fatti ed eventi dell’Unità d’Italia prende le mosse nel centocinquantesimo compleanno dell’Italia unita, provando a raccontare quei giorni attraverso documenti e immagini, soprattutto attraverso le parole dei protagonisti. Lampi di storia che focalizzano l’attenzione su quanto è accaduto nella nostra Provincia, per soffermare lo sguardo su figure e aspetti della vita quotidiana di un periodo spesso noto solo perché evocato da pallide reminiscenze scolastiche o distrattamente celebrato, appunto, nella toponomastica. Con l’augurio di una proficua lettura si presenta dunque il breve viaggio nella Pesaro di metà Ottocento: pur nella sua essenzialità si spera possa offrire spunti di approfondimento personale intorno a uno snodo della storia locale e nazionale che ha ancora molto da dire su ciò che è oggi l’Italia. Nel ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del progetto, si ricorda che l’esposizione sarà visitabile anche online all’indirizzo web http://www.issuu.com/miss_nettle.
Antonello de Berardinis Luigi Varoli, Garibaldino, 1925 (collezione Banca dell’Adriatico)
a cura di Antonello de Berardinis Cristina Ortolani fotografie Banca dell’Adriatico salvo diversa indicazione le immagini e i documenti riprodotti provengono dall’Archivio di Stato di Pesaro e Urbino si ringrazia l’Archivio storico diocesano di Pesaro
Archivio di Stato di Pesaro e Urbino
Cristina Ortolani