Lo strillo

LO STRILLO Giornale dell’ISISS Marco Minghetti di Legnago (VR) info@minghetti.edu.it - www.minghetti.edu.it

ASSEMBLEA D’ISTITUTO DEL 12.11.2018 Visione del film: A PERFECT DAY

È IL 1995. In Bosnia, tre operatori umanitari sono impegnati nella rimozione di un cadavere da un pozzo, per la bonifica dell’acqua. L’operazione viene ostacolata dall’ONU e dalle forze non governative, tanto che viene abbandonata dagli operatori. Sarà poi la pioggia a portare a galla il corpo.

IL DIBATTITO

A cura del sig.

Giovanni Di Cera L’ospite è il coordinatore di Medici Senza Frontiere di Verona, un’organizzazione internazionale privata d’emergenza con lo scopo di portare soccorso sanitario e assistenza medica in tutto il mondo. Questa associazione, fondata il 20 Dicembre del 1971 a Parigi, ad oggi conta 40.000 volontari nel mondo. Durante il dibatti-

to il coordinatore ha illustrato la situazione mondiale attraverso delle slide. Oggi sono 29 i conflitti armati in corso nel mondo, che si dislocano partendo dall’America centro-meridionale passando per l’Africa finendo in Asia. Questi ultimi creano una situazione generale di paura che porta al caos, per questo la rivista Limes definisce il mondo d’oggi CAOSLANDIA.

I PRINCIPI DI MEDICI SENZA FRONTIERE IMPARZIALITÀ

NEUTRALITÀ INDIPENDENZA ETICA MEDICA

N.1 APRILE 2019

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Le nostre foto

Le nostre foto

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CULTURA

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UNO NESSUNA CENTOMILA INCONTRO IN AULA MAGNA 27 NOVEMBRE 2018 con Evarossella Biolo e Marco Artusi

I due attori, della compagnia teatrale Matas Teatri, hanno trattato la tematica del femminicidio attraverso l’interpretazione e la lettura di alcuni testi: Testi sullo stupro di Franca Rave; Scritti di Serena Taldini; Che bello essere noi di Lella Costa; Discorso di Malala al

Nobel.

L’incontro della durata di 2 ore (dalle 10.45 alle 12.35) ha trattenuto tutte le classi quarte e quinte dell’isituto, con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi su questo tema.

Alla fine dell’incontro, i due protagonisti hanno risposto ad alcune domande fatte da alcuni ragazzi.

parlare di violenza è sempre una violenza ma è importante parlarne è importante non rimuovere è importante continuare a riflettere UNO un uomo, un popolo, un’idea

NESSUNA

voi che siete sicuri nelle vostre tiepide case... considerate. (P. Levi)

CENTOMILA nessun uomo è un’isola...perciò non chiedere mai per chi suona la campana...(J.Donne)

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I nostri lavori esposti

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Elaborati grafici della classe 5ALG (Discipline grafiche).

Allestimento a cura della classe 4ALG.

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

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ARTE

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UN TOCCO D’ARTISTA IL MURALES intervista a cura di:

Camilla Paiusco e Giulia Schedovez (4ALG) Durante la quinta ora di mercolesi 5 dicembre, abbiamo fatto un’intervista agli alunni della classe 2CLG, riguardante il murales che stanno realizzando in classe.

4 alunne hanno così risposto: 1. Quando avete iniziato?

«Il progetto è stat0 iniziato alla fine dell’anno scorso.»

2. Con quale insegnante state lavorando al murales?

«Il progetto è seguito da tutti gli insegnanti delle discipline pratiche: Mocciaro, Trinchera e Di Sorbo.»

3. Esiste un tema per questo progetto? Quale?

«No, non esiste un tema specifico però il murales vuole rappresentare una foresta incantata.»

«L’idea è quella di finirlo entro la fine di gennaio.»

4. In quanti partecipano al progetto?

«Tutti gli alunni della classe.»

8. Che impressione vi ha fatto la proposta di questo progetto?

«Inizialmente ci sembrava un pò difficoltoso e impegnativo, ma nonostante il timore iniziale abbiamo ingranato tutti molto bene.»

5. Dove e quali strumenti state usando per realizzare il murale?

«Lo stiamo realizzando sul muro della nostra aula, con l’ausilio di colori acrilici e pennelli piatti e/o a setole.»

6. Quando pensate di finirlo?

LAVORO IN CORSO - PRIMA

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7. Vi sta piacendo come progetto?

«Si, molto.»

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LAVORO FINITO - DOPO

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ARTE - OPERE PICASSIANE

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L’ARTE CON IL GIORNALE Prof.

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a cura di:

Mara DiSorbo e della classe 1CL

Un’opera di Picasso interpretata e rielaborata dai ragazzi della 1CL

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IL FUMETTO

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HANDICAP IMPEDIMENTO, DISAGIO FISICO E MENTALE

Progetto seguito dalla prof.ssa Giovanna De Berti Fumetti di: Erik Zane (4ALG) e Adela Sibisan (5ALG).

Il termine handicap si riferisce alla condizione di svantaggio o di inferiorità di una persona con problemi di tipo fisico o mentale. In questi giorni si preferisce parlare di disabilità, per sottolineare il diritto alla qualità della vita e alla piena integrazione nella società.

STORIA DEL TERMINE: Di origine inglese: hand-in-cap, letteralmente tradotta in “mano nel cappello”, era il nome di un gioco d’azzardo diffuso nel periodo seicentesco; un gioco basato sul baratto, fra due giocatori, di

due oggetti con diverso valore, il giocatore che offriva l’oggetto con valore minore a questa doveva aggiungere un somma di denaro pari all’oggetto dell’avversario. Da allora indica lo svantaggio che viene attribuito in una gara, al concorrente con maggiori possibilità di vincita, così fino all’ottocento. Solo agli inizi del Novecento la parola è stata utilizzata per riferisi ai disabili e ai bambini con una malformazione fisica e successivamente venne estesa anche agli adulti con problemi fisici e mentali.

COS’É L’HANDICAP? Letteralmente la condizione di svantaggio di una persona, rispetto ai propri simili, per disagi fisici o mentali; limitando o impedendo la possibilità di svolgere una vita normale per la sua età, sesso, ambito socio-culturale, per questo sono aumentati gli interventi per migliorare le condizioni di salute.

C’è un’alternanza tra la parola hadicappato e disabile, che mette in evidenza il fatto che lo svantaggio non è una caratteristica della persona, ma un problema che nasce dalla relazione tra lo stato di salute dell’individuo e l’ambiente in cui vive.

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Fumetto n.1

Fumetto n.2

LO STAGE

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STAGE A DUBLINO Lo stage del triennio del grafico e del multimediale Articolo di:

Daniela Manfrin (4ALG) e prof.ssa Beatrice Andrian Le

classi che hanno partecipato allo stage di Dublino, sono state: 3ALG, 3BLM, 4ALG, 4BLM, 5ALG, 5BLM, con partenza il 26 di Settembre e ritorno il 3 Ottobre.

Abbiamo visitato la città di Dublino, osservando i luoghi più comuni e conosciuti, tra cui il villaggio di Glendalought, ed abbiamo anche frequentato le lezioni di Inglese presso una scuola del posto. È stata una bella esperienza, che ci ha permesso di conoscere i modi e le abitudini dello stile di vita Irlandese, e di approfondire la nostra conoscenza della lingua inglese.

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Le nostre foto

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LA LETTURA

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“UN UOMO CHE LEGGE NE VALE DUE” Articolo di Jacopo Vedovato (5ALG)

Con la collaborazione della prof.ssa M. C. Soave e della prof.ssa M. S. Piller Credo che leggere sia un modo per entrare in una visione del mondo e, avendone tante, è possibile trovare la propria che coincide con la ricerca di se stessi, una sorta di via della salute dell’anima come citava l’Oracolo di Delfi. Leggendo, secondo il mio parere, si acquisisce un bagaglio culturale e sentimentale assai importante, in grado di potenziare l’identità del lettore.

Infatti come diceva Valentino Bompiani:” Un uomo che legge ne vale due”.

In quanto appassionato lettore classicista, volevo consigliarvi alcuni titoli che da sempre mi hanno coinvolto amorevolmente, dandomi delle emozioni così forti che, quantunque mi sia sforzato nel

provare a raccontarle, mi risultano tutt’ora inenarrabili.

Per la letteratura russa consiglio Il sosia di Dostoevskij, in quanto offre in maniera assai forte e divertente il tema del doppio. Parliamo di uno sdoppiamento psichico del protagonista, utile a capire come a volte non sempre i sogni possono essere realtà, ma la realtà possa essere un sogno.

Un altro libro che consiglio è La metamorfosi di Kafka.

Una storia stupefacente, paradossale, tragica come un melodramma pucciniano, dove il protagonista trasformato in un enorme insetto è preoccu-

pato a riorganizzare la sua vita a questa nuova particolare condizione.

Ciò che nel nostro mondo viene considerato ovvio e naturale, per Kafka è il terribile.

Infine Notre-Dame de Paris di Victor Hugo.

Libro non così avulso (sempre secondo il mio modesto parere) dalla storia contemporanea e da tematiche sociali e politiche che l’autore svilupperà successivamente.

Storia avventurosa, dove amore, passione, gelosia, ferocia, tenerezza, non bastano a togliere l’irresistibile suggestione e il possente fascino che la pervade.

Auguro a tutti una buona lettura e come diceva il grande Seneca:” La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata” Grazie a tutti per l’attenzione!

Un pittore fuori dal tempo.

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RIFLESSIONI

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LIBERTÀ a cura di:

Sofia Corsato (4AT)

La

parola libertà mi ha sempre riportata all’immagine di un cielo azzurro, lì per dirti: vola!

Come una rondine che viaggia senza confini ma con una meta fissa.

Cara libertà, insegnaci a vivere con te. Penso che ognuno nel suo piccolo almeno una volta si sia sentito a causa di un pensiero, una situazione, una malattia, oppure qualcosa o qualcuno che ha impedito la visuale, bloccato senza te. Tu cammini sempre per la strada, così leggera, non fai rumore, te ne stai tranquilla in silenzio mentre vieni ferita dalle bombe, ma se riusciamo a prenderti per mano anche il peggiore dei temporali lascerà spazio a una melodia che risuonerà gioia all’infinito.

Se penso a te magica libertà mi accorgo di quanto oggi giorno, soprattutto da noi occidentali, vieni sottovalutata.

Dimentichiamo che anche quando compiamo un banalissimo passo o ci ostiniamo a sapere ciò che sta oltre una siepe, lo facciamo perchè siamo liberi di poterlo fare. La libertà non è un dato di fatto, è una scelta.

Tu ci permetti di dare spazio alla fantasia, sba-

gliare, progettare, ricominciare, sei serenità dell’animo, conseguenza dell’intelligenza umana e del nostro volere.

Chiedi perciò di essere messa in pratica, siamo già ricchi di belle parole, tu ci chiedi di agire.

Talvolta purtroppo la scelta è di qualcun altro.

Come il povero naufrago costretto ad attraversare il mare per fuggire nella speranza di salvare i propri sogni che scappa senza interruzione attirato da te, magnetica libertà.

O come una giovane ragazza del Ruanda obbligata anche lei a scappare con la famiglia e andare a vivere in una foresta.

O lo schiavo sottomesso in continuo lavoro e il cittadino ebreo perseguitato ingiustamente, oppure le donne, a lungo discriminate spesso con motivazioni infondate.

Così preziosa e fragile, a volte instabile, per tanto ferita in passato.

Se penso alla libertà penso a quel muro che per anni ha impedito a migliaia di uomini di essere liberi.

Povera libertà più ti penso più mi ricordo di quanto sei stata calpestata.

Sottomessa a un mondo senza pietà.

Amica libertà, sei un

respiro profondo che riempie l’anima e fa sentire pieni di vita. Ma occhio sveglio e testa al meglio che la paura è sempre in agguato, ci vuole coraggio per abbatterla perchè se ho paura creo un ostacolo e se quell’ostacolo non lo affronto mi impedirà di andare avanti, di conseguenza non sarò più veramente libero.

Libero è Leopardi che immagina indeterminati spazi e annega il suo pensiero nell’immensità.

Liberi saremo noi se non ci lasciamo trascinare dagli altri, se non diventiamo schiavi di oggetti, se facciamo nostri diritti e doveri, se sapremo cogliere i limiti che ci aiutano a non uscire fuori strada perchè come ci ricorda Gaber nella sua celebre canzone “la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”.

Cara libertà, esigente, moderna e bella signora, ricordaci di partecipare.

Credo che non esista manifestazione più grande dell’essere una persona libera che nel poter esprimere la propria opinione e mettere in gioco i propri talenti verso tutti, insieme alla gente.

Sofia Corsato

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SPORT

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LA GIORNATA DELLO SPORT 7 Marzo 2019 L’assemblea si è svolta il giorno 7 Marzo 2019, con l’aiuto dei rappresentan-

ti di istituto per l’organizzazione delle varie attività.

Abbiamo potuto scegliere tra Badminton, Ping Pong, Basket, Pallavol0, Zumba, Calcio A5, MMA, Fifa, la proiezione di 2 film a tema sportivo, e una camminata in riva all’Adige.

I ragazzi hanno dimostrato molta partecipazione ed interesse per le varie discipline sportive.

E’ stato un bel momento di aggregazione e di confronto.

Daniela Manfrin (4ALG)

Illustrazione di Sofia Pasquali (5ALG)

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PROGETTO PEDIATRIA

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QUANDO LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE DIVENTA GRANDE E COMUNICA ATTRAVERSO L’ARTE Prof.

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Immaginate

un lungo corridoio, pieno di porte, le pareti vuote e da poco affrescate di un colore leggero ed effimero, quasi inodore. Entrate, accompagnati dagli autori e dagli artisti di un’opera d’arte meravigliosa che dona alle pareti un nuovo sapore e senso dell’essere.

Sono partiti da qui i lavori di rifacimento della Nuova Pediatria all’Ospedale Mater Salutis di Legnago. Un progetto in grande stile dai quali sorgerà il nuovo reparto coordinato dalla dottoressa Martina Soprana e diretto dal dottor Federico Zaglia.

Dopo la realizzazione dei disegni da parte dei ragazzi delle classi prima e seconda del Liceo Artistico Minghetti di Legnago, anche i disegni dei cartoni preparatori sono giunti dunque a termine.

Rimane solo da dipingere il grande murales predisposto per le sei pareti principali.

Il progetto si occupa da anni di interventi di abbellimento del reparto con elementi mobili realizzati a scuola, da quest’anno si evolve e porta gli alunni ad operare in loco con il compito di decorare le pareti delle stanze, un’esperienza diretta sul territorio. Partendo dalla sala d’attesa fino a quella dei giochi,

Articolo di:

Alessandra Varolo

entra ora nel vivo della decorazione muraria.

Tutto questo è possibile grazie al mio team di lavoro a scuola e alle collaborazioni della professoressa Jessica Visentin, della professoressa Mara Di Sorbo, del professor Massimo Bozzolin e del professor Alexander Henry Hough. Un grazie particolare va allo sponsor del progetto: Associazione “Il sorriso di Beatrice”, presieduta da Rino Davoli.

Nelle scorse settimane abbiamo incontrato i ragazzi nel corso di una conferenza e abbiamo condiviso, attraverso parole e video esemplificativi, il vero significato di questo lavoro che coinvolgerà moltissime persone, piccoli, grandi e famiglie.

Un luogo complesso dove la malattia potrà essere alleggerita dalla forma più profonda con la quale si possa operare: l’Arte. Non solo, parallelamente alla forma pittorica, gli studenti creeranno oggetti plastici colorati da inserire e sospendere in aria nelle stanze dei piccoli pazienti, volti a trasformare le paure in forme fantastiche e amiche, cercando di far dimenticare, anche solo per un attimo, ogni sofferenza.

Non si tratta solo di murales, né semplici decorazioni parietali o graffiti, si tratta di immagini che

pulsano dentro l’anima, accolgono con gioia e serenità l’ospite che vi dovrà soggiornare, questa volta “pazientemente”. Accadrà che il valore aggiunto di un tono coloristico, vibrerà come un timbro musicale sulle note della sofferenza e del dolore, giacerà consapevole che la cromoterapia è entrata nella considerazione dell’oggi dove già ieri Kandinskij aveva valorizzato in un breve saggio “Lo spirituale dell'Arte” il significato terapeutico del colore sulla psiche.

Il direttore della Nuova Pediatria all’Ospedale Mater Salutis di Legnago, dottor Federico Zaglia descrive così il progetto: “Non stiamo semplicisticamente costruendo delle mura abbellite seguendo una mappa, ma preparando l'accoglienza e la cura di bambini e delle loro famiglie. Ognuno col suo ruolo”.

La responsabile del progetto Prof.ssa Alessandra Varolo ringra per la collaborazione, i colleghi: Jessica Visentin, Mara Di Sorbo, Massimo Bozzolin e Alexander Henry Hough.

Gli alunni della classe 4BLM, in modo particolare: Giovanni Mazzon, Anna Frattucello, Anna Modenese e Martina Ventimiglia.

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LO STRILLO

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Le foto

PROGETTO PEDIATRIA

PROGETTO PEDIATRIA

Le foto

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BIBLIOTECA

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I DIRITTI DEL LETTORE Articolo di:

Prof.ssa Maria Serena Piller Nel suo celebre saggio “Come un romanzo“, Daniel Pennac elenca i dieci diritti imprescrittibili del lettore, un decalogo che possiamo adottare nella nostra biblioteca.

1. Il diritto di non leggere.

Naturalmente, “non leggere” non significa “non leggere mai“, o non si sarebbe più lettori… ma una qualche pausa dovremo pur prendercela, no?

2. Il diritto di saltare le pagine. È il libro che deve essere al servizio del lettore, non il contrario, perciò se il suddetto libro è noioso in alcuni punti, il lettore deve avere tutto il diritto di saltarli.

3. Il diritto di non finire il libro.

Proprio non capisco coloro che finiscono a ogni costo tutti i libri che iniziano: perché sprecare tempo a leggere un libro che non piace, quando potremmo impiegare lo stesso tempo a leggerne uno migliore?

4. Il diritto di rileggere.

Odio quelli che, vedendomi rileggere un libro, dicono: «Ma non l’hai già letto? Perché non ne leggi uno nuovo?» Lo so io perché non ne leggo uno nuovo, tranquillo.

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.

Detesto anche coloro che criticano le scelte altrui, o che addirittura costringono a leggere un determinato libro. Ti va di leggere Guerra e Pace? Oppure Tre metri sopra il cielo? Ottimo, liberissimo di farlo.

6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa).

Assolutamente legittimo, oltre che liberatorio, scegliere di leggere un libro per estraniarsi dalla realtà, per vivere in un mondo migliore. In mancanza di meglio, un buon libro aiuta sempre.

7. Il diritto di leggere ovunque.

Questo è il diritto che reclamo di più, ma che spesso mi viene negato: cosa c’è di male nel leggere sulla corriera, in attesa all’ufficio postale o dal medico, sulla brandina mezza sfondata che sta in terrazzo, a testa in giù in posizione yoga oppure… lì-dove-so-io?

8. Il diritto di spizzicare.

Altro diritto indispensabile, ma che certe case editrici hanno pensato bene di rendere impossibile incartando i loro libri con la pellicola protettiva, in modo che non vi si possa sbirciare dentro prima di acquistare… Per fortuna, però, ci sono gli estratti scaricabili gratuitamente.

9. Il diritto di leggere ad alta voce.

Questo è più un dovere che un diritto: il diritto dovrebbe essere “avere sempre qualcuno disposto a leggere a voce alta”. In ogni caso, non c’è niente di meglio che leggere un libro a qualcun altro o sentirselo leggere… è magico, in una parola.

10. Il diritto di tacere.

Sante parole. Perché mai dovrebbero importare le famose “impressioni” su di un libro letto? Svelarle è come rompere l’intimità che si è creata tra libro e lettore, assolutamente da non fare.

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BIBLIOTECA

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UNA BIBLIOTECARIA AMERICANA A LEGNAGO Prof.

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Vi piacerebbe trascorrere

un periodo all’estero come ragazza alla pari?

Tra i tanti giovani che ogni anno partono per mete lontane c’è anche chi ha scelto la nostra provincia per vivere questo tipo di esperienza…

Anahí è una ragazza dell’Illinois che abita vicino a Chicago e da qualche mese vive nella bassa veronese. Non è la prima volta che viene in Italia e due anni fa ha trascorso una mattinata in alcune classi della nostra scuola.

Ha lavorato per cinque anni in biblioteche di diverse città americane, nel servizio distribuzione.

Da qui è nata l’idea di una intervista…

Che caratteristiche hanno le biblioteche negli Stati Uniti?

«Sono luoghi molto grandi e accoglienti, frequentati da persone di tutte le età e categorie sociali, spesso aperti anche nel fine settimana e alla sera. Le biblioteche

Articolo di:

Maria Serena Piller

non sono un semplice deposito di libri: offrono molti servizi aggiuntivi quali la consegna di libri a domicilio e l’organizzazione di corsi e di eventi.

Alcune di esse sono state designate come strutture ufficiali di accettazione dei passaporti del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.»

Come sono organizzate le biblioteche in cui hai lavorato?

«Quasi tutte le biblioteche negli Stati Uniti sono organizzate nello stesso modo. Il materiale che non è fiction viene catalogato usando il sistema decimale Dewey, come la biblioteca del Congresso.

Molte biblioteche offrono servizi accessori quali fotocopiatrici, fax, stampe, stanze di lettura e di computer. Di solito i materiali sono suddivisi in tre categorie: adulti, bambini, adolescenti. Ogni categoria, a sua volta, ha ulteriori suddivisioni.»

Che cos’è la Biblioteca del Congresso?

«E’ la più grande biblioteca del mondo e si trova a Washington. Ha milioni di documenti in centinaia di lingue e conserva anche opere rarissime, come ad esempio una Bibbia di Gutenberg (il primo libro stampato a caratteri mobili in Europa nella metà del 1400).»

I ragazzi americani preferiscono i libri digitali o quelli in forma cartacea? E quali generi?

«In generale leggono soprattutto i libri in forma cartacea, ma ci sono giovani che utilizzano entrambe le tipologie. Le ragazze sono lettrici molto più assidue rispetto ai maschi. Tra i libri più amati ci sono quelli di fantasy, non fiction e fiction e i romanzi con gli adolescenti come protagonisti sono apprezzati anche dagli adulti.

Da un confronto con i dati della nostra biblioteca, si può proprio affermare che i lettori del Minghetti condividono le preferenze dei loro coetanei americani...

Grazie, Anahí!»

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INTERVISTA

INTERVISTA AL NOSTRO DIRIGENTE prof. PAOLO BELTRAME Intervista a cura di:

Daniela Manfrin, Camilla Paiusco, Sara Brunazzo, Francesco Morosato Giovedi 11 Aprile 2019, ci

siamo recati in presidenza per un’intervista al nostro Dirigente Scolastico Prof.

Paolo Beltrame: Da quanti anni è in questa scuola?

Ho iniziato ad insegnare il 13 Novembre del 1987, sono diventato Preside a Settembre del 2012.

Sono stato Vice Preside per 10 anni e sono Preside da 7 anni.

Che cosa l’ha spinta a diventare insegnante e poi Preside?

«Sono diventato insegnante perchè mi piaceva l’idea di comunicare qualcosa di “mio”, qualcosa che fa parte della mia istruzione, agli alunni.

Era un modo per fare qualcosa di “bello” per la società!

Con il tempo sono diventato Preside: è stato una sorta di processo naturale perchè dopo un periodo di Vicepreside sono arrivato al concorso che mi ha dato la possibilità di svolgere questo lavoro.»

Quali sono i lati negativi e positivi nello svolgere l’attività di Preside?

«Il lavoro di Preside è molto impegnativo perchè è pieno di responsabilità, di incontri, ecc...

Cio’ ha i suoi lati positivi, perchè faccio un lavoro che mi tiene sempre occupato, e allo stesso tempo negativi, perchè mi

lascia poco spazio da dedicare al tempo libero.»

Che cosa migliorerebbe nella nostra scuola?

«Priviligerei le iniziative dei docenti e degli studenti, favorendo l’apertura anche pomeridiana della scuola, per attività extra scolastiche o approfondimenti.»

Quand’era studente cosa ne pensava della scuola?E qual‘era la sua materia preferita?

«Mi piaceva andare a scuola e la materia che preferivo era Italiano.

Grazie al mio insegnante ho sempre amato la scuola e questo mi ha spinto anche a diventare professore: l’idea di aiutare i ragazzi a vivere la scuola non come un obbligo ma come un momento di crescita personale, mi ha portato a svolgere questo lavoro.»

Se non facesse il Preside, quale lavoro le sarebbe piaciuto fare?

«L’educatore o una professione che mi avesse permesso di fare del bene in società.

Un tempo sono stato animatore: l’idea di stare a contatto con i giovani e di insegnare loro qualcosa, mi dava soddisfazione e gratificazione.»

Sente molto il peso dell’incarico di essere Preside?

«A volte si, non è una pro-

fessione da affrontare con leggerezza perchè molto impegnativa, ma è anche ricca di stimoli!

Io sono molto affaticato per il fatto che sono Dirigente in due scuole, e pertanto ho maggiori responsabilità e impegni.

Però mi piace il mio lavoro: non è la solita routine quotidiana, ma ogni giorno sono occupato da cose nuove e diverse.»

Le dispiace andarsene da questa scuola?

«Mi dispiace, ma penso che sia giusto lasciare spazio ad una persona nuova!»

Lei trascorre molte ore a scuola. Riesce nonostante gli impegni di lavoro a trovare il tempo per coltivare i suoi hobby?

«Preferisco trascorrere il mio tempo libero concedendomi una pausa di riflessione. Mi piace prendermi dei momenti per pensare e stare in famiglia.»

Per concludere, le chiediamo quale augurio si sente di rivolgere a tutto il personale e agli studenti della scuola?

«Di voler bene alla scuola, perchè è un’opportunità che merita di essere vissuta in pieno.»

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Ringrazio per la collaborazione le colleghe : Maria Serena Piller Giovanna De Berti Andreina Vantaggiato Maria Cristina Soave Varolo Alessandra Mara Di Sorbo Jessica Visentin Ringrazio per la collaborazione e partecipazione le classi 4ALG e 5ALG, in modo particolare gli alunni/e: Daniela Manfrin (capo di redazione) Camilla Paiusco (capo di redazione) Giulia Schedovez (capo di redazione) Jacopo Vedovato Sofia Pasquali Erik Zane Adela Sibisan Mattia Stopazzola Sofia Corsato Francesco Morosato Sara Brunazzo I ragazzi della 4BLM per averci fornito le foto di un articolo.

Ringraziamo il nostro Dirigente per l’intervista rilasciata e per l’autorizzazione alla pubblicazione del nostro primo giornalino scolastico!!!

La responsabile del progetto “Il giornalino della scuola”, prof.ssa Beatrice Andrian.

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