It's Different 39.2015

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It’s Different magazine edizioni Mille srl anno 6 n.39/2015. free press Autorizzazione Tribunale di Ravenna n.1329 del 05/05/2009 - itsdifferent.it

PHOTO ANGELA LO PRIORE

IT’S DIFFERENT N. 39/2015


Il sapore del mare

Piazza Saffi, 13 Punta Marina Terme (Ra) Tel.0544.437228 www.ristorantecristallo.com - cristalloristorante_55@virgilio.it

chiuso mercoledĂŹ



info@itsdifferent.it n.39/ 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Paolo Gentili (paologentili@itsdifferent.it) ART DIRECTOR Tobia Donà (tobiadona@itsdifferent.it COMITATO DI REDAZIONE Laura Sciancalepore (laurasciancalepore@itsdifferent.it) Tobia Donà (tobiadonà@itsdifferent.it) Carlo Lanzioni - Claudio Notturni - Mara Pasti FOTO EDITOR Lucia Pianvoglio Crediti fotografici: l’editore è a disposizione degli aventi diritto

Ravenna via Cavina, 19 tel.0544.684226 - 348.7603456 - 0544.1990044 info@millemedia8.it REALIZZAZIONE GRAFICA Luca Vanzi (lucavanzi@itsdifferent.it) WEB DESIGNER Millemedia8 Ravenna www.millemedia8.it STAMPA Tip. GE:GRAF srl Edizione Emilia Romagna

72°MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA La Biennale di Venezia 2015

Paolo Gentili Il rientro dalle vacanze ci consegna un autunno davvero intenso e come sempre It's Different sarà pieno di suggestioni. Presenti anche quest'anno a Venezia per la Mostra del Cinema, vi proporremo gli scatti più belli e vi faremo un resoconto dei principali eventi presenti in questa edizione, oltre ad una carrellata dei premi più rappresentativi e magari qualche retroscena gustoso. Abbiamo raggiunto a Venezia anche la fotografa Angela Lo Priore, autrice della scorsa copertina e, in questo numero, protagonista di un'intervista in cui parla del suo attuale progetto fotografico “Food for thought” sulle strane relazioni che si intrecciano col cibo, e nel frattempo si chiacchiera di donne e dintorni. Scopriremo la magia dell'Andalusia, i segreti del deserto algerino, ed evocheremo la lontana Polinesia. Guillermo Mordillo, fumettista argentino ormai ultraottantenne, uno dei più famosi del mondo, è stato sorpreso a Maiorca da Tobia Donà e ci parlerà di umorismo, progetti e istinto, mentre altri artisti, come Giulio Catelli e Carla Plessi, ci presenteranno la personale espressione del loro talento attraverso la propria arte. Impossibile raccontarvi tutto: molto meglio sedersi e sfogliare. Buona lettura a tutti.

vita contemporanea





















Montiamo il campo in questo scenario da favola, immersi nel grande Sahara, lontani anni luce dal nostro mondo. Il giorno dopo proseguiamo la scesa verso sud, attraversando veri e propri labirinti formati da innumerevoli pinnacoli rocciosi che disorientano e nascondono la visuale generale. Facciamo il punto numerose volte sulla carta dato che vogliamo passare fuori dalla pista ufficiosa e notiamo che ci ritroviamo molto più a est di quello che pensavamo. Proprio per questo fuoripista, però, abbiamo a disposizione degli scenari naturali indescrivibili per bellezza ed unicità. Attraversiamo, per esempio, una valle completamente disseminata di enormi alberi secolari, bruciati dal sole e posti su enormi zolle di sabbia mantenuta solamente dalla forza delle radici, ormai anch'esse rinsecchite. Numerose sono le gazzelle che ci attraversano davanti, spaventate dal passaggio dei mezzi, ed anche enormi varani i quali, però, incuranti di noi ed intenti alla loro dose di sole quotidiana. Arriviamo, dopo tre giorni di marcia, presso l'unico passaggio che ci permetterà di salire sulla catena montuosa dell'Assekrem. Questo varco naturale è praticamente un “buco” largo solamente 2-3 metri fra gli enormi massi e formazioni rocciose che si trovano ai piedi della catena montuosa. Alla vista del passaggio ci rincuoriamo perché solamente questo punto ci assicura di essere sul luogo esatto ed un eventuale errore di navigazione non ci avrebbe consentito di tornare sui nostri passi dato che avevano superato il limite del non ritorno, per quanto riguarda la scorta carburante. Dopo qualche giorno arriviamo alla vetta dell'Assekrem (2800 mt.), famosa per la bellezza del paesaggio delle sue "canne d'organo", ossia pinnacoli di roccia che al tramonto si vestono di un arancio fuoco, creando uno spettacolo unico al mondo. Proprio su questa vetta si trova l'eremo di padre Focault, eremita religioso di inizio secolo, che era riuscito a guadagnarsi la stima ed il rispetto dei Tuareg della zona. Passiamo la serata nell'unico Hotel degno di nota di Tamanrasset, antichissima oasi ai piedi della montagna, centro carovaniero che sulla spinta del grande turismo di fine anni Ottanta aveva perso un po' del suo antico fascino in nome delle comodità del "progresso". 
Quest'oasi ha ancora del fascino da vendere, con i Tuareg che girano a dorso di cammello nelle sue viuzze e con il souk dall'antica fisionomia, ancora intatta. Riforniti i mezzi di carburante, continuiamo il nostro viaggio alla volta dell'oasi di Djanet, distante 700 km. Una volta arrivati, con piacere constatiamo che qui tutto è ancora genuino e non “modernizzato”. Singolarissime ed affascinanti sono le escursioni presso i numerosi siti con graffiti rupestri risalenti all'era durante la quale tutta la zona era rigogliosa e verde: un contrasto stridente con il paesaggio desertico attuale. Tramonti di un rosso inverosimile dipingono, ogni tardo pomeriggio, tutta la valle ed i rilievi montagnosi, regalandoci la sensazione di essere su un altro pianeta.


A questo punto, inizia la risalita verso nord. Arriviamo ad Illizi dopo due giorni di fatiche e ci fermiamo solamente il tempo necessario per riparare le balestre di due fuoristrada che hanno mal digerito la pista appena conclusa.
 La mattina dopo si riparte seguendo uno spettacolare itinerario che costeggia l'enorme mare di sabbia del Grand Erg Orientale, attraversandolo per una cinquantina di km sulle sue enormi dune. Assistiamo anche allo straordinario fenomeno della fioritura del deserto: enormi dune coperte di fiori viola e gialli! Indubbiamente siamo immersi in un'altra dimensione e fare il campo notturno in questo scenario rimane un'esperienza indelebile nei nostri cuori. Incontriamo anche una delle ultime carovane di dromedari che ancora vagano nel Sahara per il trasposto di mercanzie. L'incontro avviene nei pressi di un pozzo situato vicino ad un sito di tombe preislamiche. Durante il the di rito, cerchiamo di parlare con il capo carovana …ma la discussione non va oltre i gesti, dato che parla solamente un antico idioma della zona. Riusciamo a stento a capire che subito dopo l'abbeverata delle bestie, dopo tre giorni di cammino, si sarebbe diretto verso una località che noi non siamo riusciti a trovare sulle nostre mappe. Proseguiamo il nostro viaggio in una natura senza tempo per ricollegarci, dopo il terzo giorno, alla pista che avevamo usato venti giorni prima, in senso contrario, per scendere verso sud. 
Praticamente a questo punto la nostra avventura volge al termine ed ora ci attende una rapida risalita verso Tunisi tramite asfalto. Nei giorni che si susseguono si parla alla radio CB solamente delle emozioni forti che ci hanno segnato anche questa volta e dei meravigliosi scenari che il Sahara ci ha permesso di godere. Le mille difficoltà superate hanno fortificato un pochino di più il nostro animo ed hanno fatto crescere questa nostra passione per il deserto ed il suo mondo sincero: in pratica, hanno alimentato quello che si definisce generalmente mal d'Africa. 
Torneremo ben presto nel Sahara, rispettando i suoi tesori naturali ed affrontando con umiltà la sua immensa potenza perché noi non dobbiamo dimenticare che siamo solamente dei granelli di sabbia……. 

INSH'ALLAH !!




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Ho avuto l'occasione di incontrarlo di persona nell'isola di Mallorca, dove egli ama trascorrere molti mesi, disegnando e giocando a golf. Mi ha dato appuntamento per colazione, nel suo ristorante preferito, Il Modigliani, un luogo elegante con una vista mozzafiato sul mare, in cui i piatti italiani sono ottimi. TD: Che cosa rende il tuo lavoro sempre attuale? GM: Io ho sempre lavorato seguendo il mio istinto poiché non ho fatto studi superiori. Il mio istinto è stato quindi la mia scuola. Il mio stile è cambiato negli anni poiché il mio istinto è inevitabilmente cambiato. Ma ciò che non è mai cambiata è la mia intenzione, quella di un mondo migliore. TD: La tua definizione di umorismo? GM: L'umorismo è la tenerezza della paura: lo dicevo trent'anni fa e lo trovo più che mai attuale ora, data la situazione internazionale.


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TD: Come hai cominciato? GM: Dopo un periodo trascorso in America alla Paramount a disegnare Braccio di Ferro, ho sentito il bisogno di recarmi in Europa. L'America è molto diversa dall'America Latina, dove sono nato. Arrivai a Parigi negli anni '60 e, non conoscendo la lingua, trovai impiego come illustratore di biglietti di auguri. In quel contesto è nato il mio disegno umoristico senza parole. È stato un caso. TD: Progetti in corso? GM: Ora stiamo lavorando a un film di animazione in 3D, un progetto molto complesso che porteremo a termine entro qualche anno e che ancora ha bisogno di tante cure. La produzione ha richiesto che i miei personaggi parlino, sarà la prima volta, e sono molto curioso di sentire la voce della mia giraffa.

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Per chi volesse conoscere la vera vita polinesiana, West Samoa è uno dei pochissimi luoghi dove si può gustarla nel modo migliore. La popolazione in tutta l'isola è di circa 160.000 abitanti ed una buona parte risiede nella capitale Apia, in cui non esistono grattacieli ed è ancora tutto articolato attorno alla concezione del villaggio, con il capo villaggio che dipende da un consiglio eletto. Tutti lavorano le risorse e tutti ne ricavano benefici. Un buon esempio è il villaggio turistico dove abbiamo soggiornato: il cosiddetto proprietario (americano) ha costruito il villaggio turistico a sue spese, ma non è lui il proprietario bensì tutto il villaggio, quindi il guadagno è di tutti e tutti possono usufruire delle strutture in qualunque momento e per qualunque motivo. In questo mondo irreale, per noi che abbiamo perso dei valori importanti, avvertiamo che c'è molta serenità fino al punto in cui te la senti di entrare nel più profondo del tuo intimo, una serenità avvertita anche da quei pochissimi turisti- tra l'altro sono solo i cosiddetti turisti fai da te, come me e i miei amici di viaggio- tanto che alcune persone hanno scelto di vivere in questi posti, tipo il proprietario del villaggio turistico, che era un armatore di New York, o come il famoso scrittore Stevenson, l'autore de "L'isola del tesoro", per capirci, che è venuto a vivere e a morire in questi luoghi. E' un luogo dove non c'è spazio per il telefono, dove l'auto in prevalenza serve per il trasporto dei prodotti al mercato, ma è anche un luogo dove c'è la folla, sotto il sole, ai botteghini per il gioco del lotto (piccolo segno di benessere). E' un luogo dove i pescatori scendono a pescare ancora con barche ricavate direttamente dagli alberi e vanno ancora in apnea. Isola situata tra l'Equatore e il Tropico del Capricorno, la temperatura è ideale in tutto l'anno tra i 22 ed i 30 gradi (senza umidità sulla costa): nella nostra estate è il loro periodo delle piogge, sono frequenti ma non noiose, principalmente all'interno. L'attrezzatura fotografica consigliata è di quelle più classiche per le foto.

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Coppa Volpi al maschile per Fabrice Luchini che recita in una delle pellicole più apprezzate della Mostra, L'Hermine di Christiane Vincent, film che ha conquistato anche il premio per la miglior sceneggiatura. Il ruolo di Luchini è quello di un presidente d una corte d'assise di una rigidità estrema, che viene risvegliato, nel suo apparato emotivo, da una signora della giuria popolare, un'anestesista che aveva conosciuto anni prima e che gli aveva suscitato all’epoca le medesime sensazione. Un amore platonico che si gioca con delicatezza ed equilibrio in una cornice sociale che ben rappresenta la Francia attuale. Sicuramente, la presidenza della giuria affidata ad Alfonso Cuaròn ha spostato le preferenze verso autori latino americani, come l'esordiente venezuelano Lorenzo Vigas, vincitore del Leone d'Oro per il miglior film, andato al suo Desde allà: senza nulla togliere a quest'opera, forse erano altri i titoli che meritavano un posto al sole, come quella di Gitai, Sokurov o lo stesso Gaudino. Tra gli ospiti d'onore, Vasco Rossi è stato tra i più acclamati: presente alla mostra con il documentario Il decalogo di Vasco, diretto da Fabio Masi, ha proposto due proiezioni gratuite (data la mole di biglietti emessi e “bruciati” in nemmeno un'ora) per l'opera in cui viene omaggiato e rappresentato in diversi suoi momenti. Si è offerto ai fan con grande generosità e ha attraversato il red carpet da protagonista, firmando autografi e concedendosi senza remore.

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JOHNNY DEEP


La musica ha proposto diversi documentari di grande interesse per pubblico e critica: Heart of a dog di Laurie Anderson, vedova dell'indimenticato Lou Reed e lei stessa artista di calibro, ha commosso tutti per la semplicità e sincerità estrema rappresentata in questo film, che è un modo come un altro – il modo di Laurie, inevitabilmente - per elaborare un lutto, per raccontare un amore senza infingimenti e non detti, ma anche una riflessione su quella che è diventata l'America, e New York , dopo l'11 Settembre: un cambiamento di prospettiva importante, quasi antropologico, per un concetto irrimediabilmente mutato di libertà, di protezione, di controllo. Bellissimo anche il documentario sulla Joplin, Janice- Little girl blue di Amy Berg, un ritratto concentrato soprattutto sulla dimensione interiore della cantante morta quarantacinque anni fa, un lavoro durato otto anni per un risultato di grande impatto, alla cui proiezione presenziava anche Gianna Nannini, da sempre innamorata della figura di questa triste cantante texana. Luca Guadagnino ha presentato il film con Tilda Swinton, insieme a una parata di attori di spessore, da Ralph Fiennes a Stefania Rocca, A bigger splash, sul quale è impossibile dare un giudizio definitivo: o lo si ama o lo si detesta. Juliette Binoche ne L'attesa diretto da Pietro Messina, alla sua prima esperienza sul lungometraggio, ha incantato per capacità e bellezza.

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AMBER HEARD

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PHOTO MARTINA MARSICO

nuovo in città graffiante perché lo fai tu !

nasce il nuovo

unoedintorni.net



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