Relazione finale Michele Santiccioli A029 A030

T.F.A. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

UNIVERSITÀ

DEGLI

STUDI

DI

PERUGIA

DIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA

AB IL ITAZIONE A029/A030

RELAZIONE FINALE SULL'ATTIVITA' DI TIROCINIO

Relatore

Correlatore

Luigi Bertini

Marco Quarato

Tirocinante Michele Santiccioli

A.A. 2014/2015

1

INDICE

Introduzione ............................................................................................................................... 4 1. Descrizione della scuola ............................................................................................. 5

1.1 Aspetti formativi .................................................................................................... 5 1.2 Aspetti strutturali .................................................................................................. 7 1.3 Aspetti organizzativi............................................................................................. 9 1.4 Rapporto con le famiglie ................................................................................... 11 1.5 Realtà territoriale esterna ................................................................................ 11

2. Descrizione del percorso di tirocinio svolto ...................................................... 13

2.1 Tipologia delle classi ........................................................................................... 13 2.2 Modalità orarie .................................................................................................... 14 2.3 Attività effettuate................................................................................................. 14 2.4 Rapporto con il tutor tirocinante ................................................................... 26 2.5 Rapporto con il tutor coordinatore ............................................................... 26

3. Descrizione ed analisi delle attività osservate .................................................. 28 3.1 Linee progettuali e realizzazione dell’intervento didattico .................. 28 3.2 Strategie e metodologie didattiche ................................................................ 29 3.3 Strumenti e sussidi adottati ............................................................................. 30 3.4 Modalità di verifica e valutazione applicate .............................................. 31 3.5 Clima relazionale della classe ......................................................................... 31 3.6 Interventi attuati con allievi che presentano difficoltà di apprendimento ..................................................................................................... 33 2

4. Riflessione personale sull’esperienza .................................................................. 38

4.1 Individuazione delle competenze acquisite ................................................ 38 4.2 Aspetti che sono stati avvertiti come particolarmente significativi per la propria crescita personale ................................................................... 40 4.3 Punti critici rilevati ............................................................................................. 42

Allegati ....................................................................................................................................... 43

Bibliografia e sitografia ........................................................................................................ 43

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INTRODUZIONE

Con questa relazione illustrerò cosa hanno significato per me questi mesi di Tirocinio Formativo Attivo, che mi porteranno ad abilitarmi per una professione impegnativa, complessa e stimolante che è quella dell’insegnante di educazione fisica e scienze motorie. Date le circostanze e i decreti che stanno ora, proprio mentre scrivo, cambiando l’ordine e il funzionamento delle modalità di selezione dei docenti non so se questo titolo abilitante possa permettermi in futuro di avere un lavoro, so soltanto che è stato un percorso importante che mi ha portato a migliorare e ad apprendere quelle competenze che, se dovesse essere questo il mio vero ruolo, saranno sicuramente essenziali e che sono allo stesso modo utili per me come uomo e come persona.

Questo è stato per me un grosso investimento, in termini di tempo ed energie, ma un investimento su se stessi vale sempre la pena farlo, spero venga ripagato.

Ora andrò a descrivere l’ambiente dove ho svolto il mio tirocinio, l’I.C. “D. Birago” di Passignano e Tuoro sul Trasimeno,

il percorso di tirocinio svolto, le attività osservate e

concluderò con una riflessione su questa esperienza, condotta con dei ragazzi di scuola secondaria di primo grado, a fianco della professoressa Anna Maria Migliarini e sotto la supervisione del professor Marco Quarato.

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I CAPITOLO DESCRIZIONE DELLA SCUOLA Per definire questi aspetti è fondamentale consultare il POF dell’Istituto che verrà allegato in forma integrale al termine dell’elaborato, tramite il link indicante il sito della scuola (“Allegato A”).

1.1.

ASPETTI FORMATIVI

I PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO dell’I.C. “D.Birago” sono elencati nella Carta dei Servizi, introdotta dal D.C.M. 7/06/95, che è un documento nel quale ciascuna scuola definisce i principi fondamentali e le finalità a cui ispira la propria attività e che e’ regolata dagli art. 3-33-34 della Costituzione.

Perché la scuola sia ciò che deve essere occorre tenere presenti i seguenti aspetti: -uguaglianza -accoglienza e integrazione -partecipazione -imparzialità -efficacia e trasparenza -libertà d’insegnamento -obbligo scolastico -continuità In particolare: Uguaglianza: Evitando qualsiasi forma di discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio - economiche a tal fine mette in atto tutte le strategie necessarie a promuovere l’inserimento ed l’integrazione di tutti coloro che si trovino in situazione di “disagio”.

Imparzialità e regolarità: Garantendo obiettività ed equità nell’erogazione dei servizi e nella definizione del sistema di valutazione e di organizzazione, a tal fine esplicita nei documenti ufficiali i criteri adottati e si impegna a rispettarli. Assicura inoltre la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative anche, nei limiti del possibile, nelle situazioni di emergenza.

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Accoglienza Integrazione: Favorendo l'accoglienza, l'inserimento e l’integrazione delle famiglie e degli alunni, soprattutto nelle fasi di primo impatto con l’Istituzione e in quelle di passaggio tra un grado di scuola a quello successivo, nel rispetto del principio della continuità educativa.

Obbligo scolastico e frequenza: L’Istituto si impegna inoltre a far rispettare l'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza tramite interventi di prevenzione; interventi individualizzati e di controllo della evasione e della dispersione scolastica.

Partecipazione, efficienza e trasparenza: Impegnandosi a: a) favorire la partecipazione attiva degli alunni, delle famiglie e di tutto il personale, coinvolgendoli, nelle scelte educative e nell’assunzione delle responsabilità, rendendo espliciti, condivisi e trasparenti i criteri di gestione dell’Istituzione; b) arricchire, in collaborazione con gli enti locali, le attività extrascolastiche per valorizzare la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l'uso di edifici e attrezzature anche fuori dell'orario scolastico; c) garantire la semplificazione delle procedure e un'informazione completa e trasparente sia in ambito amministrativo che educativo-didattico; d) adeguare l’organizzazione scolastica a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità.

Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale: Garantendo la libertà di insegnamento ed il pluralismo culturale dei docenti, se pure nel rispetto delle normative vigenti, delle finalità generali della Sistema Scolastico Nazionale e di quelle specifiche dell’Istituto, oltre che della libertà di coscienza morale e civile degli alunni. Assicurando inoltre interventi organici e regolari di formazione/aggiornamento, anche in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite nel Progetto educativo d'Istituto e dall’ Amministrazione centrale.

L'Istituto Comprensivo "D.Birago" è da sempre all'avanguardia nell'uso delle tecnologie multimediali.

Ciò gli consente di essere al passo con i tempi e con le esigenze di una società sempre più informatizzata. Gli alunni "Nativi Digitali" devono conoscere e utilizzare le tecnologie per essere sempre più cittadini consapevoli.

L’ Istituto si è dotato pertanto di LIM e Netbook; utilizza il registro elettronico e si è visto attribuire dal Ministero il progetto nazionale denominato "Classe 2.0" per l ' A.S. 2013/14.

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Una frase riportata nel POF mi ha colpito particolarmente: “Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita.”

Giovanni Leone

1.2.

ASPETTI STRUTTURALI

L’istituto comprensivo D.Birago comprende più scuole così strutturate: -Scuola dell’Infanzia Passignano s.T. Via F.lli Rosselli: Sezioni.5 - Alunni 133 - Docenti 12 -Scuola Primaria Passignano s.T. Via Gramsci: Classi 13 - Alunni 254 - Docenti 25 - Scuola Secondaria I grado Passignano s.T. Via Gramsci: Classi 6 - Alunni 131 – Docenti 14 - Scuola dell’Infanzia Tuoro s.T. Via Montessori: Sezioni 2 - Alunni 58 - Docenti 5 - Scuola Primaria Tuoro s.T. Via S.Antonio: Classi 8 - Alunni 144 - Docenti 12 - Scuola Secondaria di I grado Tuoro s.T. Via S. Antonio: Classi 6 - Alunni 96 - Docenti 18 Il quadro numerico generale è quindi: TOTALE INSEGNANTI 86 - TOTALE ALUNNI 816 ALUNNI SC. INFANZIA 191 - ALUNNI SC. PRIMARIA 398 - ALUNNI SC. SEC. DI I° G. 227

La scuola è strutturata come una rete tra: famiglie, insegnanti, amministrativi, enti pubblici, ausiliari, A.S.L., territorio ed altre agenzie educative.

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Ingresso della scuola

Palestra

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Campo esterno

1.3.

ASPETTI ORGANIZZATIVI

Analizzeremo ora gli aspetti organizzativi delle scuole secondarie di Passignano e Tuoro sul Trasimeno: ORGANIZZAZIONE ORARIA ALUNNI Attività didattico-educative: Passignano e Tuoro 30 ore.

Sede di PASSIGNANO s.T. N° 6 Classi Dal Lunedì al Sabato Orario 8,10-13,10 Sede di TUORO s. T. N°6 Classi Dal Lunedì al Sabato Orario 8,10-13,10 ATTIVITA' DI PROGRAMMAZIONE Programmazione d’Istituto Consigli di Classe Ricevimento Individuale Genitori

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INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE Novembre (Pagellino) Dicembre (Colloquio) Febbraio (Coniglio Docenti - Valutazione) Aprile (Colloquio) Giugno (Consiglio Docenti - Valutazione)

ORGANIZZAZIONE ORARIA INSEGNANTI DOCENZA DIRETTA : N째 18 ore settimanali ATTIVITA' FUNZIONALI : N째 40 + max. 40 ore annue AGGIORNAMENTO,ADEMPIMENTI INDIVIDUALI, RAPPORTI CON LE FAMIGLIE: In base alla programmazione e alle delibere del Collegio dei Docenti

Aula docenti 10

1.4.

RAPPORTO CON LE FAMIGLIE

PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE CONSIGLI DI CLASSE - INTERCLASSE INTERSEZIONE Elezioni annuali: andamento della classe/sezione, suggerimenti, iniziative, visite e viaggi di istruzione, programmazione, piani di studio personalizzati, verifiche.

CONSIGLIO DI ISTITUTO: Elezioni triennali: criteri generali di organizzazione / gestione / funzionamento dell'Istituto, andamento generale dell'Istituto, programmazione economica, bilancio, rapporti con gli Enti Locali e le altre Istituzioni, convenzioni, contratti.

ASSEMBLEE DI CLASSE: Su convocazione: andamento generale della classe, comunicazioni, problemi.

LA SCUOLA HA UN ALBO ON LINE, REPERIBILE SUL SITO DELL’ISTITUTO PER LE COMUNICAZIONI E LE DELIBERE L’Istituto propone a genitori e agli allievi un “patto educativo di corresponsabilità”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascun soggetto educativo (scuola, famiglia, studente), si impegna a rispettare per consentire a tutti di raggiungere al meglio gli obiettivi comuni. Il “patto” è inserito e visibile, all’interno del Sito della Scuola www.comprensivopassignano.gov.it All’interno del medesimo sito sono visibili tutti gli elementi informativi, relativi all’Istituto e utilizzabili da alunni, genitori e docenti.

1.5.

REALTA’ TERRITORIALE ESTERNA

ANALISI SOCIO-AMBIENTALE E DESCRIZIONE DEL TERRITORIO  Passignano è un paese turistico, gli abitanti sono circa 5600, è situato a 280 metri sul livello del mare e il territorio comprende zone rivierasche e di montagna con vegetazione arborea di particolare pregio naturalistico.

Sono molte le associazione sportive, culturali e ricreative presenti.

Le caratteristiche peculiari del territorio, oltre all’esistenza di numerosi centri di educazione ambientale residenziali, costituiscono stimolo e supporto all’azione formativa dell’Istituto.

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Ciò nonostante si evidenziano casi di disagio rapportabili a:  Crisi e trasformazione della famiglia;  Difficoltà di inserimento ed integrazione dovute alle diversità culturali multietniche e religiose, legate ad un forte flusso migratorio da altre regioni italiane e da paesi esteri;  Situazioni di disagio economico dovute alla chiusura di molte attività commerciali e alla tipologia stagionale del lavoro (turismo);

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II CAPITOLO DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI TIROCINIO SVOLTO Considerato il periodo piuttosto breve (Marzo – Giugno) durante il quale doveva essere svolto il tirocinio ho operato solo presso la Scuola Secondaria I° grado di Passignano.

Ho scelto, in accordo con la mia tutor di svolgere le 72 ore di tirocinio diretto in classe presso la scuola di Passignano per dare una continuità all’attività, ho seguito quindi 6 classi.

2.1.

TIPOLOGIA DELLE CLASSI

La scuola è formata da 6 classi parallele con un numero totale di 130 alunni.

Sono presenti n. 20 stranieri e n. 3 alunni diversamente abili.

La classe IA è costituita da 18 alunni: 10 maschi e 8 femmine.

La classe IC è costituita da 18 alunni: 10 maschi e 8 femmine.

La classe IIA è costituita da 24 alunni: 11 maschi e 13 femmine.

La classe IIC è costituita da 25 alunni: 10 maschi e 15 femmine.

La classe IIIA, è composta, da 24 alunni: 13 maschi e 11 femmine.

La classe IIIC è composta da 22 alunni:13 maschi e 9 femmine.

Tipologia di classe 13

2.2.

MODALITA’ ORARIE

ORARIO SCUOLA SECONDARIA PASSIGNANO A.S. 2014/2015 DEFINITIVO DOCENTE

Migliarini

LEGENDA

2.3.

LUNEDI

MARTEDI

MERCOLEDI

1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 2 2 2 2 A A C C T T T T altra scuola

giorno libero

GIOVEDI

VENERDI

SABATO

1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 3 3 1 1 3 3 1 1 C C C C T T T T A A R A A ora riceviment ore sostegno R o

ATTIVITA’ EFFETTUATE

CLASSI PRIME I UNITA’ DI APPRENDIMENTO Il movimento COMPETENZA: Coordinazione, schemi motori, TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali Standard: Saper controllare movimenti riferiti a se stessi e ai diversi ambienti per risolvere un compito motorio Livello avanzato (10 /9) Padroneggia movimenti complessi in vari ambienti Livello intermedio (8/7) Controlla azioni motorie combinate in situazioni complesse e in diversi ambienti Livello base (6) Controlla, a volte guidato, azioni motorie combinate in situazioni semplici in diversi ambienti Livello iniziale (5) Se guidato, compie azioni combinate in situazioni molto semplici pur in ambienti diversi

equilibrio, orientamento in ambiente naturale

Tempi Conoscenze Abilità (OSA) a. Conoscere gli a. Saper utilizzare e elementi delle trasferire le capacità Ottobre/ capacità coordinative coordinative Giugno utilizzate acquisite nei gesti b. Riconoscere le sportivi componenti spaziotemporali nelle azioni c. Conoscere alcune b. Saper utilizzare le attività motorie e variabili spaziosportive in diversi temporali per la ambienti (naturali) realizzazione del gesto sportivo c. Saper utilizzare le abilità apprese in situazioni ambientali diverse

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II UNITA’ DI APPRENDIMENTO Le capacità e abilità motorie TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno è in grado di capire i propri cambiamenti e applicare carichi di lavoro adeguati al miglioramento fisico

COMPETENZA: Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale Conoscenze Abilità (OSA) Tempi a. Conoscere il proprio a. Saper controllare il corpo in funzione al movimento dei Novembre/Marzo movimento segmenti corporei adattandolo ai b. Conoscere i cambiamenti cambiamenti della morfologici preadolescenza Standard: Avere consapevolezza dei b. Saper utilizzare il cambiamenti funzionali e c. Riconoscere ritmi ritmo e saper morfologici del corpo e e informazioni sulle applicare le procedure rielaborare le informazioni procedure per migliorare per migliorare le percettive le capacità condizionali capacità condizionali (forza, resistenza, rapidità, Livello avanzato (10 /9) mobilità articolare) Padroneggia varie situazioni e combina stimoli percettivi per migliorare la propria efficienza Livello intermedio (8/7) Controlla il corpo e utilizza le informazioni sensoriali in diverse situazioni Livello base (6) Controlla il corpo e utilizza, a volte guidato, le informazioni sensoriali in situazioni strutturate Livello iniziale (5) Controlla in parte il corpo in situazioni strutturate, se guidato

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III UNITA’ DI APPRENDIMENTO Io, gli altri e l’attività fisica e sportiva TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno padroneggia le proprie capacità, le adatta a situazioni di gioco, collabora con gli altri, condivide e rispetta le regole e gli altri e gestisce le situazioni competitive Standard Conoscere e applicare regole, tecniche e semplici tattiche dei giochi praticati, mettendo in atto comportamenti leali

COMPETENZA: Gioco, giocosport e sport (aspetti relazionali e cognitivi) Conoscenze Abilità (OSA) Tempi a. Conoscere le a. Saper rispettare le regole e i gesti regole in un’attività Novembre/Giugno arbitrali fondamentali sportiva e svolge un di giochi, sport ruolo attivo praticati, la b. Saper relazionarsi terminologia e gli positivamente elementi tecnici mettendo in atto essenziali b. Conoscere modalità comportamenti cooperative nel corretti e rispetto della diversità collaborativi di ciascuno c. Saper gestire le c. Conoscere le regole proprie abilità del fair play tecniche e partecipare alle Livello avanzato (10 /9) Conosce le regole di più sport scelte tattiche. mostrando più abilità tecniche e tattiche con “stile sportivo” Livello intermedio (8/7) Conosce le regole e sa applicare le tecniche di varie discipline praticate, mostrando fair play Livello base (6) Conosce le regole principali e le tecniche di base dei giochi praticati e guidato applica le norme del fair play Livello iniziale (5) Conosce in parte le regole principali e guidato conosce alcune tecniche dei giochi praticati e regole basilari del fair play

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IV UNITA’ DI APPRENDIMENTO Educazione alla salute, igiene, benessere TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno possiede conoscenze relative all’educazione alla salute, prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita Standard Essere in grado di utilizzare l’attività motoria per la tutela della salute

COMPETENZA: Sicurezza, prevenzione, primo soccorso e salute (corretti stili di vita) Tempi Conoscenze Abilità (OSA) a. Conoscere le a. Saper condividere, regole di rispettare le regole per Novembre/Giugno convivenza civile una convivenza civile e in diversi contesti nello sport b. Conoscere gli effetti delle attività b. Saper applicare motorie e sportive principi metodologici per il mantenimento su se stessi dello stato di salute

Livello avanzato (10 /9) Adattare autonomamente per se e per gli altri le norme per mantenere corretti stili di vita Livello intermedio (8/7) Mette in pratica norme per il proprio benessere psicofisico Livello base (6) Utilizza le norme basilari per la prevenzione degli infortuni durante l’attività Livello iniziale (5) Conosce le norme per star bene in salute, ma ne mette in pratica solo alcune

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CLASSI SECONDE

I UNITA’ DI APPRENDIMENTO Il movimento (schema corporeo) COMPETENZA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali

Coordinazione, schemi motori, equilibrio, orientamento in ambiente naturale

Conoscenze (OSA) a. Conoscere gli elementi delle capacità coordinative generali e speciali utilizzate

Abilità (OSA) a. Saper utilizzare e trasferire le abilità Ottobre/Giugno coordinative acquisite per realizzare gesti tecnici dei vari sport

b. Riconosce le b. Saper utilizzare le componenti spaziovariabili spazioStandard: temporali nelle temporali per la Saper controllare movimenti azioni realizzazione del riferiti a se stessi nei diversi gesto tecnico nei vari ambienti per risolvere un compito c. Conoscere sport motorio attività motorie e sportive in diversi ambienti naturali c. Saper orientarsi ed Livello avanzato (10 /9) utilizzare le abilità Padroneggia movimenti complessi apprese in situazioni in vari ambienti e si orienta con ambientali diverse responsabilità Livello intermedio (8/7) Controlla azioni motorie combinate in situazioni complesse nei vari ambienti naturali Livello base (6) Pratica, a volte guidato, alcune attività motorie nei diversi ambienti naturali Livello iniziale (5) Se guidato, compie azioni combinate in situazioni molto semplici, se pur in ambienti naturali diversi 18

Tempi

II UNITA’ DI APPRENDIMENTO Le capacità e abilità motorie (capacità condizionali) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

COMPETENZA: Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale Tempi Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) L’alunno è in grado di a. Conosce il sistema a.b. Saper controllare capire i propri cardio-respiratorio in il movimento dei Novembre/Marzo cambiamenti e sa applicare funzione al movimento segmenti corporei carichi di lavoro adeguati adattandolo ai al miglioramento fisico b. Conosce i cambiamenti cambiamenti della morfologici Standard Avere consapevolezza dei preadolescenza cambiamenti funzionali e c. Saper utilizzare il morfologici e rielaborare c. Riconosce ritmi e ritmo e le procedure le informazioni percettive informazioni sulle per incrementare le procedure per migliorare capacità condizionali Livello avanzato (10 /9) le capacità condizionali Padroneggia varie (forza, resistenza, situazioni e combina mobilità articolare, stimoli percettivi per rapidità) migliorare la propria efficienza Livello intermedio (8/7) Controlla il corpo e utilizza le informazioni sensoriali in diverse situazioni Livello base (6) Controlla il corpo e utilizza, a volte guidato, le informazioni sensoriali in situazioni strutturate Livello iniziale (5) Guidato, riesce a controllare il corpo in situazioni strutturate

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III UNITA’ DI APPRENDIMENTO Il corpo e la comunicazione corporea TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riesce ad usare vari codici espressivi per comunicare con gli altri Standard Essere in grado di comunicare ed esprimere idee ed emozioni attraverso il corpo e l’utilizzo degli oggetti

COMPETENZA: Espressività corporea

Tempi

Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) a. Conoscere a. Sa usare Gennaio/Marzo semplici tecniche consapevolmente il di espressione linguaggio del corpo corporea rappresentando idee e stati d’animo b. Conoscere le b. Sa utilizzare in forma proprie espressiva, creativa, potenzialità originale il proprio corpo e espressive e gli oggetti creative

Livello avanzato (10 /9) Sa improvvisare ed interpretare in situazioni concrete o astratte utilizzando più elementi espressivi Livello intermedio (8/7) Sa rappresentare e comunicare utilizzando il movimento e la mimica Livello base (6) Sa esprimere semplici sensazioni ed emozioni attraverso le tecniche acquisite Livello iniziale (5) Se guidato, riesce ad esprimere sensazioni ed emozioni con il linguaggio corporeo

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IV UNITA’ DI APPRENDIMENTO Attività sportiva, alimentazione, prevenzione, salute TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

COMPETENZA: Gioco, gioco-sport e Tempi sport; sicurezza, prevenzione, primo soccorso, salute Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) L’alunno è consapevole della propria a. Conoscere regole, a. Sa gestire le abilità Gennaio/ efficienza fisica e sa mantenerla con un gesti, terminologia, specifiche partecipando Maggio corretto stile di vita. Si integra con gli altri elementi essenziali attivamente a strategie e li rispetta condividendo i valori dello tecnici e tattici di di gioco coprendo vari sport (fair play) ed impegnandosi per il giochi e sport ruoli bene comune b. Conoscere regole b. Sa relazionarsi con per convivenza civile gli altri mettendo in Standard Conoscere ed applicare regole, tecniche e e modalità atto comportamenti cooperative semplici tattiche dei giochi praticati, corretti, collaborativi mettendo in atto comportamenti leali per una convivenza c. Conoscere effetti tutelando la propria salute dell’attività motoria e civile sportiva Livello avanzato (10 /9) Conosce le regole di più sport mostrando abilità d. Conoscere regole tecniche e tattiche con “stile sportivo” e del “fair play” adattando per se e per gli altri norme per un corretto stile di vita Livello intermedio (8/7) Conosce le regole e sa applicare le tecniche di vari sport con “fair play” e per il proprio benessere psico-fisico Livello base (6) Conosce le regole principali le tecniche di base dei giochi praticati e, guidato, applica norme del “fair play” e norme per la prevenzione degli infortuni Livello iniziale (5) Se guidato, conosce le regole basilari di alcuni sport, norme del “fair play” e le basilari norme di sicurezza e prevenzione

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c. Sa organizzare semplici percorsi e applicare principi metodologici utili per mantenere un buono stato di salute

CLASSI TERZE I UNITA’ DI APPRENDIMENTO Il corpo umano e la comunicazione corporea TRAGUARDI PER LO COMPETENZA: Padronanza del proprio Tempi SVILUPPO DELLE corpo, percezione sensoriale ed COMPETENZE espressività corporea Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) L’alunno, costruisce la propria a. Conoscere i sistemi a.b. Saper identità personale e la cardio-respiratorio e manifestare consapevolezza di sé, la Ottobre/Maggio muscolare in funzione autocontrollo del percezione del proprio corpo, al movimento proprio corpo pur delle sue funzioni utilizzando le rilevando conoscenze e gli aspetti b. Conoscere i cambiamenti comunicativo-relazionali del cambiamenti della morfologici linguaggio corporeo-motoriosportivo preadolescenza Standard c. Saper utilizzare il Avere consapevolezza dei c. Riconoscere ritmi e ritmo e applicare cambiamenti funzionali e piani di lavoro per informazioni sulle morfologici, rielaborare le incrementare le procedure per informazioni percettive ed capacità condizionali migliorare le capacità per raggiungere una essere in grado di comunicare condizionali (forza, ed esprimere idee ed emozioni efficienza fisica attraverso il corpo. resistenza, rapidità, Livello avanzato (10 /9) d. Saper decodificare mobilità articolare) Padroneggia varie situazioni e gesti arbitrali in relazione al combina stimoli percettivi per d. Conoscere le regolamento di gioco migliorare la propria efficienza. proprie potenzialità e rappresentare Si esprime usando più elementi espressive idee e stati d’animo espressivi mediante gestualità Livello intermedio (8/7) Controlla il corpo e utilizza le informazioni sensoriali in diverse situazioni. Si rappresenta e comunica con il movimento e la mimica.

Livello base (6) Controlla il corpo e utilizza, a volte guidato, le informazioni sensoriali in situazioni strutturate. Esprime semplici sensazioni ed emozioni.

Livello iniziale (5) Guidato, riesce a controllare il corpo in situazioni strutturate ed esprime qualche emozione con il corpo 22

II UNITA’ DI APPRENDIMENTO Il movimento e le capacità e abilità motorie TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali Standard: Saper controllare movimenti riferiti a se stessi nei diversi ambienti per risolvere un compito motorio Livello avanzato (10 /9) Padroneggia movimenti complessi in vari ambienti e si orienta con responsabilità Livello intermedio (8/7) Controlla azioni motorie combinate in situazioni complesse nei vari ambienti naturali Livello base (6) Pratica, a volte guidato, alcune attività motorie nei diversi ambienti naturali Livello iniziale (5) Se guidato, compie azioni combinate in situazioni molto semplici, se pur in ambienti naturali diversi

COMPETENZA: COORDINAZIONE, SCHEMI MOTORI, EQUILIBRIO, ORIENTAMENTO Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) a. Conoscere gli elementi delle capacità coordinative generali e speciali utilizzate

a. Saper utilizzare e trasferire le abilità coordinative acquisite per realizzare gesti tecnici dei vari sport

b. Riconosce le componenti spazio-temporali nelle azioni

b. Saper applicare schemi e azioni di movimento per risolvere in forma originale e creativa un c. Conoscere attività motorie e determinato problema sportive in diversi motorio ambienti naturali c. Saper utilizzare le variabili spaziotemporali per la realizzazione del gesto tecnico nei vari sport d. Sapersi orientare nell’ambiente naturale attraverso lettura e decodifica di mappe

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Tempi

Novembre/Maggio

III UNITA’ DI APPRENDIMENTO Attività sportiva TRAGUARDI PER LO SVIPLUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno sperimenta i corretti valori dello sport (fair play), si integra nel gruppo rispettando le regole, gli altri, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni ed impegnandosi per il bene comune Standard Conoscere ed applicare regole, tecniche e semplici tattiche dei giochi praticati, mettendo in atto comportamenti leali

COMPETENZA: Gioco, gioco-sport e sport Tempi (aspetti relazionali e cognitivi) Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) a. Conoscere a. Saper padroneggiare regole, gesti Dicembre/Maggio molteplici capacità arbitrali più coordinative adattandole importanti, alle situazioni richieste terminologia, dal gioco in forma elementi tecnici e tattici essenziali di originale e creativa, con varianti giochi e sport praticati b. Conoscere b. Partecipare in forma modalità collaborativa e cooperative che propositiva alla scelta di valorizzano la strategie di gioco e alla diversità di loro realizzazione ciascuno nelle (tattica) adottate dalla attività sportive c. Conoscere regole squadra del “fair play” c. Saper applicare il regolamento tecnico dei giochi anche assumendo ruoli diversi

Livello avanzato (10 /9) Conosce le regole di più sport mostrando più abilità tecniche e tattiche con “stile sportivo” Livello intermedio (8/7) Conosce le regole e sa applicare le tecniche di vari sport con “fair play” Livello base (6) Conosce le regole principali le tecniche di base dei giochi praticati e, guidato, applica norme del “fair play” Livello iniziale (5) Guidato, conosce le regole basilari e gli elementi tecnici di alcuni sport e norme basilari del “fair play”

d. Saper gestire gli eventi di una gara in modo consapevole, autocontrollandosi nel rispetto dell’altro e accettando la sconfitta

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IV UNITA’ DI APPRENDIMENTO Educazione alla salute, prevenzione, primo soccorso e benessere TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita Standard Essere in grado di utilizzare l’attività motoria per la tutela della salute

COMPETENZA: Sicurezza, prevenzione, primo Tempi soccorso e salute (corretti stili di vita) Conoscenze (OSA) Abilità (OSA) a. Conoscere le a. Acquisire consapevolezza regole della delle funzioni fisiologiche e dei Gennaio/Giugno convivenza civile, cambiamenti conseguenti in contesti liberi e all’attività motoria strutturati per prevenire e b. Assumere consapevolezza soccorrere della propria efficienza fisica b. Conoscere gli applicando principi effetti delle metodologici utili e funzionali attività motorie e per mantenere un buono stato di sportive su se salute (metodiche di stessi allenamento, alimentazione, prevenzione, primo soccorso, ecc…)

Livello avanzato (10 /9) Sa adattare autonomamente per se e per gli altri le norme per mantenere corretti stili di vita Livello intermedio (8/7) Sa mettere in pratica norme e regole del fair play per il proprio benessere psicofisico Livello base (6) Sa utilizzare le norme basilari per la prevenzione degli infortuni durante l’attività Livello iniziale (5) Guidato, mette in pratica basilari norme igieniche e sanitarie

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2.4.

RAPPORTO CON IL TUTOR TIROCINANTE

Con la professoressa Anna Maria Migliarini, mia tutor tirocinante il rapporto è stato subito schietto e basato sull’empatia. Ho seguito con piacere le sue lezioni e qualsiasi domanda abbia posto ho sempre trovato risposte precise e puntuali. Quando necessario mi ha fornito il materiale per approfondire determinati argomenti. Una cosa di cui sono stato felice è che la professoressa mi ha lasciato molto spazio nel rapportarmi con gli alunni, facendomi gestire qualche lezione, questo mi ha dato modo di mettere in pratica alcune delle metodologie apprese a lezione integrandole alle mie conoscenze e capacità.

La professoressa sa gestire le classi in maniera autorevole, è abile a proporre molte attività e a farle apprezzare ai ragazzi. Sa come motivare la classe ed i ragazzi hanno stima e rispetto per lei.

Oltre alle attività in classe, promuove molte attività esterne come orienteering, progetti come vela o passeggiate del CAI ed ogni anno attiva il gruppo sportivo per i ragazzi che non praticano sport in associazioni esterne alla scuola.

La ritengo una persona molto competente, dalla quale ho potuto “rubare” con gli occhi parecchie cose sia nel contesto scolastico interno sia per come si rapportava con gli studenti nella gita scolastica a cui ho partecipato o nelle attività esterne.

La professoressa ha anche favorito l’ampliamento delle mie competenze sull’uso del Registro Elettronico e della LIM.

2.5.

RAPPORTO CON IL TUTOR COORDINATORE

Il rapporto con il professore Marco Quarato, nostro tutor coordinatore, è stato prevalentemente indiretto per quello che mi riguarda. Oltre alle esperienze frontali di lezione nelle quali sono stato presente e abbastanza partecipe, nella relazione non sono mai entrato in grande empatia.

Per rapporto indiretto intendo dire che se c’erano delle domande da porre al professore per dei dubbi che mi riguardavano, magari chiedevo prima se altre persone avessero le stesse richieste e spesso uno solo di noi chiedeva delucidazioni e le condivideva poi con tutti gli altri.

I dubbi che emergevano in caso di incomprensioni alle richieste venivano affrontate in gruppo, forse è stata questa una metodologia scelta dal professore per favorire la cooperazione tra pari e una relazione maggiore tra noi corsisti.

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Durante i laboratori ho avuto modo di confrontarmi in maniera maggiore ed ho appreso l’uso di nuove tecnologie e programmi utili all’insegnamento.

Ritengo il Professor Quarato molto preparato e con un bagaglio di conoscenze invidiabili.

Il compito che ha dovuto svolgere, cioè quello di seguire 30 tirocinanti tutti con grandi dubbi e grosse preoccupazioni, in un tempo veramente breve non era facile. E’ riuscito ad inserire parecchie lezioni e attività laboratoriali, dando modo a tutti di completare il tirocinio indiretto ed è stato sempre disponibile nel riceverci o rispondere alle nostre e-mail.

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III CAPITOLO DESCRIZIONE ED ANALISI DELLE ATTIVITA’ OSSERVATE Il tirocinio è stato svolto a partire da Marzo, mi sono quindi inserito in una situazione già ben delineata per quello che riguarda gli aspetti progettuali riguardanti le classi e la realizzazione dell’intervento didattico.

3.1.

LINEE PROGETTUALI E REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO DIDATTICO

Per le unità di apprendimento si rimanda al Cap. 2.3 Classi I Secondaria Passignano e Tuoro: I quadrimestre: Test d’ingresso cap. fisiche, Psicomotricità (esercizi, giochi individuali, a coppie, a squadre, a circuito per capacità coordinative generali e speciali) II quadrimestre: Giochi a squadre (storia, fondamentali con tecnica, partite) di pallavolo, basket, pallamano, calcio a cinque, volano, hockey.

Progetti: gruppo sportivo pomeridiano aprile, maggio (martedì); vela (2 lezioni teoriche + 1 pratica); continuità con classi V primaria (passeggiata con esperti CAI: giovedì 21 Maggio).

Classi II Secondaria Passignano e Tuoro: I quadrimestre: Test d’ingresso cap. fisiche, preparazione cap. condizionali II quadrimestre: Teoria: apparati corpo umano (locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio, sistema nervoso), traumi da sport Progetti: progetto stand up: 9 sport con fase di classe, di istituto, distrettuale (giochi a squadre), gruppo sportivo pomeridiano aprile, maggio (martedì).

Tuoro: progetto vela (2 lezioni teoriche + 1 pratica): venerdì 22 e 29 Maggio, 6 giugno.

Classi III Secondaria Passignano e Tuoro: I quadrimestre: Test d’ingresso cap. fisiche, preparazione cap. condizionali II quadrimestre: Teoria: ripasso apparati corpo umano con riferimenti ad alcool, fumo, droga, gli sport (squadra-pallavolo, pallamano, calcetto, volano, basket, tennis, tennis-tavolo, hockey, atletica leggera, tecnica, regolamento, fair play), traumi da sport, doping, alimentazione e malattie, olimpiadi antiche e moderne.

Progetti: Stand Up (fase di classe, d’istituto, distrettuale) Tuoro: progetto vela (2 lezioni teoriche + 1 pratica) martedì 12 e 19 Maggio, 30 Maggio.

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3.2.

STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE

CLASSI PRIME Le lezioni di motoria sono state effettuate in palestra e nel cortile della scuola. Le attività svolte hanno aiutato i ragazzi ad acquisire autonomia, a credere maggiormente nelle proprie possibilità, ad accrescere le loro abilità ed a interiorizzare il senso del rispetto, delle regole e degli altri.

Pertanto gli obiettivi programmati sono stati raggiunti. Le classi hanno partecipato al progetto in continuità con le classi V della Primaria con un’uscita sul territorio, in collaborazione con il CAI di Perugia, e questa esperienza ha permesso loro di condividere il tempo con altri rispettando i ritmi di ognuno e di osservare e analizzare l’ambiente insieme ad esperti naturalisti. E’ stato attivato il progetto vela con il Club velico di Passignano e sono state svolte 2 lezioni teoriche ed una pratica. Gli alunni si sono divertiti e al tempo stesso hanno conosciuto l’ambiente lacustre sotto un altro aspetto ed hanno fatto un’esperienza in barca a vela.

Il metodo utilizzato è stato globale-analitico, induttivo e deduttivo per facilitare l’apprendimento e la rappresentazione mentale del movimento. Per farli interagire tra loro è stato privilegiato il lavoro di gruppo, a piccoli gruppi, gioco di ruoli, senza trascurare lo spirito di iniziativa e la creatività di ciascuno. Le lezioni didattiche in palestra si sono svolte in tre tempi: un primo momento dedicato alla fase di riscaldamento in gruppo, nella fase centrale è stato trattato l’argomento del giorno e poi, nella fase finale, un lavoro leggero.

CLASSI SECONDE Le lezioni di motoria sono state effettuate in palestra, e nel cortile della scuola. Le attività svolte hanno aiutato i ragazzi ad acquisire autonomia, a credere maggiormente nelle proprie possibilità, ad accrescere le loro abilità ed a interiorizzare il senso del rispetto, delle regole e degli altri.

Pertanto gli obiettivi programmati sono stati raggiunti. Le classi hanno partecipato al Progetto Stand Up, torneo sportivo con fasi di classe, di istituto e provinciale in cui gli alunni, lavorando in piccoli gruppi hanno svolto 9 tipi di giochi sportivi a squadre. Questa attività ha favorito la crescita individuale, l’autonomia, la fiducia in sé stessi e nelle proprie potenzialità, lo sviluppo di competenze motorie diverse e la collaborazione e unione nel gestire al meglio le situazioni di gioco. Tale progetto è stato importante per aver incluso tutti, dai bravi ai meno bravi, dai competenti ai meno competenti e tutti insieme si sono divertiti dimostrando di superare le barriere della diversità. Anche l’uscita didattica ai Monti Sibillini nel periodo invernale ha 29

permesso ai ragazzi di fare un’esperienza di “passeggiata per i sentieri innevati” guidati dagli esperti del CAI. Hanno imparato le basi del soccorso alpino e si sono entusiasmati, divertiti e allo stesso tempo si sono aiutati a vicenda dimostrando spirito di gruppo.

Il metodo utilizzato è stato globale-analitico, induttivo e deduttivo per facilitare l’apprendimento e la rappresentazione mentale del movimento. Per farli interagire tra loro è stato privilegiato il lavoro di gruppo, a piccoli gruppi, gioco di ruoli, senza trascurare lo spirito di iniziativa e la creatività di ciascuno. Le lezioni didattiche in palestra si sono svolte in tre tempi: un primo momento dedicato alla fase di riscaldamento in gruppo, nella fase centrale è stato trattato l’argomento del giorno e poi, nella fase finale, un lavoro leggero.

CLASSI TERZE Nelle attività scolastiche sono stati rispettati gli Obiettivi Educativi Generali, in particolare PECUP ed OGPF stabiliti dal Consiglio di classe ed approfondito, laddove c’era pertinenza, alcuni aspetti dell’Ed. alla salute ed alla cittadinanza.

I Metodi usati sono stati: deduttivo, induttivo, problem-solving e sono stati fatti molti lavori a piccoli gruppi, a gruppi misti, a coppie d’aiuto e per gruppi eterogenei usando strategie quali il role-play ed i giochi imitativi per favorire il rapporto interpersonale, compattare il gruppo classe nel rispetto di tutti e far riflettere i ragazzi sul proprio comportamento e sulle proprie capacità.

3.3.

STRUMENTI E SUSSIDI ADOTTATI

Classi prime Gli strumenti utilizzati sono stati i piccoli e i grandi attrezzi della palestra, libro, dvd, LIM. Classi seconde Gli strumenti utilizzati sono stati i piccoli e i grandi attrezzi della palestra, libro, dvd, LIM Classi terze Gli strumenti utilizzati sono stati i piccoli e grandi attrezzi a disposizione nella palestra e nello spazio esterno la scuola. Per alcuni argomenti è stata usata la LIM per collegamenti internet, CD, DVD, schemi di vario tipo e libro di testo.

30

3.4.

MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE APPLICATE

Classi prime Modalità di verifica del livello di apprendimento Sono state effettuate esercitazioni pratiche: individuali, in gruppo, a piccoli e grandi gruppi; test; giochi a squadre miste ed osservazioni sistematiche durante le lezioni.

Criteri di valutazione: situazione di partenza, ritmo di apprendimento, impegno, partecipazione, grado di socializzazione, comportamento e conoscenze acquisite con competenze raggiunte.

Classi seconde Modalità di verifica del livello di apprendimento Sono state effettuate esercitazioni pratiche: individuali, in gruppo, a piccoli e grandi gruppi; test; giochi a squadre miste, osservazioni sistematiche durante le lezioni, esercitazioni scritte: verifiche sugli argomenti teorici.

Criteri di valutazione: situazione di partenza, ritmo di apprendimento, impegno, partecipazione, grado di socializzazione, comportamento e conoscenze acquisite con competenze raggiunte.

Classi terze Modalità di verifica del livello di apprendimento Sono state effettuate esercitazioni pratiche individuali, attraverso test oggettivi; esercitazioni collettive, confronti a gruppi e a squadre, interventi orali, interrogazioni, verifiche scritte ed osservazioni sistematiche.

Criteri di valutazione: hanno tenuto in considerazione le condizioni di partenza, il processo di apprendimento, l’impegno dimostrato, il comportamento, le conoscenze acquisite, le abilità e le competenze raggiunte.

3.5.

CLIMA RELAZIONALE DELLA CLASSE

Classi prime La classi hanno partecipato sempre con entusiasmo alle lezioni di motoria. Hanno imparato a condividere le regole scolastiche per una convivenza civile e responsabile. Gli obiettivi educativi delle classi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni, anche se alcuni hanno ancora 31

bisogno di essere ripresi nel comportamento. Tutti si sono impegnati durante le attività proposte e sono migliorati nell’organizzazione del lavoro raggiungendo un’autonomia sufficiente che gli permetterà, il prossimo anno, di applicarsi con maggior rendimento.

Classi seconde Le classi si sono presentate abbastanza motivate ed hanno partecipato alle lezioni di motoria con entusiasmo a volte eccessivo, ma propositivo. Infatti la maggior parte dei ragazzi ha dimostrato subito una certa vivacità e alla luce delle problematiche comportamentali emerse, soprattutto nel primo quadrimestre, la programmazione è stata mirata alla condivisione delle regole basilari per una convivenza civile, al miglioramento dei rapporti interpersonali e alla conoscenza di sé, delle proprie difficoltà e delle proprie potenzialità senza tralasciare la creatività e lo sviluppo della personalità di ciascuno di loro. Invece, per quanto riguarda le conoscenze e le abilità motorie acquisite le classi hanno dimostrato di possedere più che buone capacità ed hanno raggiunto pienamente gli obiettivi per l’impegno, la partecipazione e il crescente sforzo per migliorarsi.

Classi terze Sin dall’inizio dell’anno scolastico, la maggior parte del gruppo-classe si è dimostrata motivata e partecipe alle lezioni pratiche e attenta alle lezioni teoriche, anche se il comportamento, a volte, è stato poco controllato e hanno avuto bisogno di essere richiamati all’ordine e al rispetto delle regole più volte. All’interno della classe IIIA c’è un alunno con problemi di apprendimento e disabilità cognitiva che, pur avendo il sostegno, ha seguito comunque la programmazione ed ha partecipato a tutte le attività della classe riuscendo ad ottenere risultati soddisfacenti.

Al termine dell’anno scolastico, dal punto di vista educativo-didattico la maggior parte ha interiorizzato le regole scolastiche e sportive ed ha accettato il confronto per una convivenza civile.

Tutte le classi hanno partecipato al Progetto Stand Up, un’attività promossa dal CSI in cui gli alunni, divisi in piccoli gruppi, hanno gareggiato tra loro in 9 specialità diverse di sport (pallamano, pallavolo, pallacanestro, hockey) e giochi di squadra (volano, calcio-tennis, pallatennis, disco-tennis, tennis dolce). Questo torneo li ha aiutati nella crescita personale in quanto hanno condiviso obiettivi, valori ed emozioni che lo sport può dare migliorando ancor più i rapporti interpersonali e trascorrendo momenti piacevoli insieme.

32

3.6.

INTERVENTI CON ALLIEVI CHE PRESENTANO DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO

Ho seguito in modo particolare un alunno affetto da Disturbo Pervasivo di Sviluppo - Autismo e la docente di sostegno Prof.ssa Claudia Protani si è resa subito molto disponibile per favorire l’accettazione della mia presenza.

A scuola è seguito per 18 ore settimanali dalla Prof.ssa Claudia Protani docente di sostegno e per 12 ore settimanali da due educatori (uno per 9 ore e una per 3 ore) questo permette di coprire l’intero tempo-scuola. L’alunno frequenta la classe 1^, da due anni segue un percorso secondo il “Metodo Rapizza” con la supervisione della dott.ssa Pierina Neri secondo la seguente tabella: Interventi riabilitativi PSCICOTERAPIA FISIOTERAPIA LOGOPEDIA

Tipologia

Sede

Orario

Operatore

no no -Terapia Dott.

Borghese

Abitazione dell’alunno

A settimane alterne il martedi e il mercoledi( seconda settimana), martedi e giovedi ( quarta settimana) dalle 10.45 alle 13.

E’ prevista L’alternanza di più operatori.

Il venerdì dalle 9.00 alle 11.00

Dott.ssa L. Nocente

-Logopedia

ASSISTENZA DOMICILIARE ALTRO

Scuola

si

Abitazione dell’alunno

N° 6 ore settimanali

Educatore M.Coccolini

Dieta Montinari

Metodo Rapizza

Pierina Neri

Svolge regolarmente per 2 ore settimanali attività di logopedia con la Dott.ssa Lucia Nocente che fa riferimento al Dott. Massimo Borghese.

Segue la dieta “Montinari” che, tra l’altro, prevede di non assumere alimenti che contengano caseina e glutine.

La classe è composta da 18 alunni che si mostrano educati e sereni e sono accoglienti nei suoi confronti.

33

L’alunno viene a scuola volentieri, accetta di svolgere il lavoro individualizzato fuori dalla classe dimostrandosi collaborativo soprattutto nelle prime ore della mattinata, anche se in alcuni giorni è oppositivo, a volte sono presenti comportamenti aggressivi.

Per quanto riguarda gli apprendimenti accetta di svolgere in piccoli gruppi attività motorie e l’attività di pattinaggio. E’ autonomo nell’uso dei servizi igienici e nelle piccole azioni di igiene personale (abbottonarsi, mettere la tuta, togliere le scarpe, mettere i pattini) e nell’alimentarsi.

Nell’area senso-percettiva e motoria presenta iperacusia, è pertanto bassa la tolleranza ai rumori, e a volte chiude le orecchie con le dita, manifesta una contrazione del viso per esprimere fastidi o si attiva sul piano motorio. Possiede una buona conoscenza dello schema corporeo, riconosce le principali parti del corpo, le nomina e sa indicarle su richiesta. Buono il controllo posturale, si muove agevolmente, salta, corre, sale e scende le scale. Sono presenti difficoltà relative alla motricità fine e alla coordinazione oculo-manuale che si riflettono sul tratto grafico.

Per quanto attiene all’area linguistico-comunicativa dimostra di recepire la comunicazione orale: segue semplici azioni su comando verbale ed indica oggetti e semplici immagini.

La comunicazione spontanea presenta forte limitazioni. Utilizza diverse forme di comunicazione: 

Gestuale: cioè con azioni del corpo, in particolare indica con la mano destra oggetti/azioni che desidera fare.



Comunicazione motoria: la utilizza manipolando oggetti, ad esempio prende i pattini per dire che vuole andare in palestra, o il bicchiere per comunicare che ha sete.



Comunicazione verbale: la utilizza per comunicare in via preferenziale all’adulto i propri bisogni quali andare al bagno, andare in palestra , alla finestra fare merenda. Utilizza prevalentemente la parola frase.

Usa il sì in maniera funzionale solo come risposta a domande poste o ad azioni. Non utilizza il no. Nel rispondere a domande che non comprende o per le quali non sa elaborare una risposta, ripete la stessa domanda espressa dall’adulto, talvolta accompagnata dall’affermazione “si”.

Utilizza il linguaggio non verbale, spesso in maniera problematica, per richiamare l’attenzione dell’altro o per entrare in relazione con i compagni (spinte, strattonamenti, …). Più in generale comunica in maniera globale situazioni di malessere fisiologico o frustrazione attraverso comportamenti problematici (pianto, movimenti stereotipati, corse su e giù per l’aula lamentandosi, calci).

Nell’area cognitiva presenta difficoltà di generalizzazione. Classifica elementi in base a due o tre qualità. Le categorie con le quali si lavora sono quelle dei cibi, colori, animali, oggetti della vita 34

quotidiana, mezzi di trasporto, oggetti scolastici. Completa seriazioni di tre o più elementi.

Guidato riesce a riordinare semplici sequenze temporali note trovando minore difficoltà con quelle che riguardano gli oggetti conosciuti rispetto a quelle che prevedono una successione di azioni.

Per quanto riguarda gli apprendimenti nell'area linguistica legge e scrive parole piane in auto dettatura, guidato produci frasi minime, non utilizza gli articoli e le proposizioni.

Verbalizza frasi bi-termine e tri- termine, non risponde sempre in maniera corretta alle domande sul Chi? Cosa fa? Che Cosa? Dove?.

Per quanto riguarda gli apprendimenti nell'area logico-matematica, numera in senso progressivo fino a 50 e in modo regressivo da 10 a 1, completa semplici sequenze numeriche e opera semplici addizioni e sottrazioni con il supporto di materiale strutturato (scatola della matematica).

La progettazione annuale degli apprendimenti scolastici viene elaborata congiuntamente con gli operatori del servizio specialistico privato e la famiglia dell'alunno sulla base delle condizioni e dei bisogni evidenziati in ingresso e delle indicazioni emerse dal confronto collettivo.

L'intervento tiene conto anche delle caratteristiche, degli interessi, della personalità dell'alunno.

Si articola per obiettivi educativi e di apprendimento e, pertanto, si differenzia nei tempi e nei contenuti della programmazione currriculare di classe.

OBIETTIVI EDUCATIVI: • • • • • • • • • •

migliorare l'autonomia personale e sociale aumentare progressivamente i tempi di lavoro migliorare gradualmente la propria aggressività e le situazioni di malessere Dedicare alle attività svolte il tempo necessario Partecipare ai giochi in piccolo gruppo Rispettare le regole Comportarsi correttamente durante il gioco/attività Relazionarsi in modo corretto con i propri compagni Acquisire competenze per migliorare la comunicazione non solo dei propri bisogni Migliorare la manualità fine e la coordinazione visuo-motoria

STRATEGIE Le strategie adottate cercano di stimolare l'alunno all'esecuzione quotidiana di prassie dell'attività scolastica nei vari momenti di permanenza a scuola, cercando di guidarlo all'osservazione degli altri, delle loro abitudini per favorire l'apprendimento di competenze comunicative ed acquisire modalità relazionali. L'ambiente è organizzato in maniera tale da incrementare la motivazione e consentire all'alunno di allargare la gamma di funzioni comunicative: per esprimere richieste, rifiutare, descrivere.

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OBIETTIVI DIDATTICI • • • • • • • •

Eseguire comandi/ordini/ una consegna con memorizzazione della traccia mnesica esecutiva Formulare frasi bi-termine e tri-termine per esprimere bisogni e richieste Usare il si/no in maniera funzionale leggere semplici frasi Produrre parole e frasi in autodettatura Comprendere le consegne di un messaggio che coinvolgano non solo il fare ma anche un oggetto Comprendere ed eseguire consegne di crescente complessità Eseguire semplici addizioni e sottrazioni entro la decina

MODALITA' D'INTERVENTO Con l'equipe di lavoro si concordano modalità flessibili di intervento: • Momenti in cui l'alunno lavora nel gruppo classe, per partecipare alla cultura del compito con i compagni, per partecipare alle attività comuni, per svolgere attività personalizzata.

• Momenti in cui lavora all'esterno della classe: informa individuale con supporto dell'insegnante/educatore, con sussidi e supporti multimediali.

Si adotta un'impostazione educativo-didattica dove l'alunno viene incoraggiato e rassicurato rendendolo consapevole delle sue conquiste; si stimola l'interesse affinché trovi la motivazione al lavoro; si utilizza un linguaggio essenziale e si pongono domande semplici e chiare; si utilizza la facilitazione e i supporti visivi per favorire gli apprendimenti e l'acquisizione di concetti; si promuovono occasioni di operatività e concretezza stimolando l'attitudine all'osservazione. Con i docenti curriculari si condividono modalità di intervento e regole chiare per contrastare i comportamenti reattivi e limitare le pretese volitive.

VERIFICA/VALUTAZIONE La valutazione viene svolta nella fase iniziale per accertare i prerequisiti e valutare i livelli di partenza; in itinere per avere consapevolezza della situazione e rendere flessibile il percorso;nella fase finale del percorso per verificare i processi di insegnamento/apprendimento.

Si valuta attraverso: osservazione diretta, prove pratiche, produzioni grafo-pittoriche, produzioni scritte.

La somministrazione delle prove di verifica/valutazione prevede la presenza e la guida verbale dell'adulto.

L’alunno, durante quest’anno scolastico, ha seguito con regolarità il tempo scolastico strutturato nell’alternanza di settimane a frequenza completa del tempo scuola (30 ore) e di settimane a frequenza ridotta per consentire lo svolgimento di sedute di logopedia svolte a livello domiciliare.

36

All’inizio di quest’anno scolastico si è continuato, durante il primo quadrimestre, a seguire l’organizzazione didattica strutturata attraverso il metodo “Rapizza” secondo le modalità concordate con la dott.ssa Neri e la famiglia.

La regolarità e la strutturazione dei tempi e degli spazi di lavoro, la prevedibilità delle situazioni hanno permesso all’alunno di contenere la propria emotività, fornendogli sicurezza e punti di riferimento che lo hanno sostenuto nell’attenzione e nell’apprendimento. Fondamentale è stata la strutturazione del tempo, attraverso un calendario per immagini, dove l’alunno all’arrivo a scuola, attaccava i cartellini riferiti alla scansione giornaliera della mattinata. E’ stato organizzato anche il materiale di lavoro su ripiani diversi di un armadio al fine di favorire la verbalizzazione e lo scambio comunicativo, alle pareti della stanza sono stati attaccati immagini relative agli ambienti che l’alunno frequentava maggiormente ( palestra, bagno, aula….) sempre con il fine di stimolare la comunicazione ed il linguaggio .

Il rapporto con i coetanei è ancora mediato dalle figure educative. L’alunno sempre più ricerca la compagnia dei suoi pari e spesso chiede di lavorare in classe. E’ stato ben accolto dalla classe, tutti interagiscono con lui e lo stimolano alla comunicazione e al gioco collettivo. Partecipa alle lezioni di scienze motorie con la classe interagendo correttamente con i compagni e rispettando le regole.

A volte tende ad isolarsi e a riprodurre, attraverso la gestualità, i movimenti del corpo e la voce, parti cantate di cartoni animati. In generale alterna periodi in cui pare già, all’arrivo a scuola, più sereno e collaborativo ad altri nei quali è più irrequieto e chiuso in se stesso. Le situazioni di cambiamento lo destabilizzano e possono portarlo ad assumere comportamenti non corretti.

Durante quest’anno scolastico ha partecipato a tutte le uscite e visite guidate previste per la classe, (viaggio d’istruzione, uscite nel territorio, passeggiata con il C.A.I., progetto vela) inoltre ha partecipato al progetto “liberi di crescere”, in tale progetto sono state individuate due tipologie di attività (nuoto/acquaticità ed equitazione integrata) significative per la crescita e l’autonomia personale e sociale dell’alunno.

L’alunno ha accettato la mia presenza e nei miei confronti non ha mai mostrato aggressività.

Ho notato che nei momenti di attività di pattinaggio riesce a rilassarsi.

Mi rendo conto che seguire un alunno che presenta questi problemi non è facile, però ogni piccolo progresso ripaga gli sforzi compiuti, sicuramente c’è bisogno di mettere in campo tutte le sinergie per cercare di fargli vivere serenamente il tempo scuola.

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IV CAPITOLO RIFLESSIONE PERSONALE SULL’ESPERIENZA

Questa esperienza è stata per me fondamentale in quanto non mi era mai capitato di rapportarmi in un contesto scolastico con dei ragazzi di questo ordine di scuola.

Avendo svolto progetti per parecchi anni con gli alunni della Scuola Primaria ho avuto modo di confrontare i due tipi di attività e di relazione che si istaurano in due diversi ordini di scuola.

Ho ampliato il mio bagaglio culturale e professionale.

Riguardo al tirocinio diretto in classe ho avuto modo di assistere alle lezioni teoriche, alle interrogazioni, ai vari tornei di Istituto, alla gestione delle lezioni pratiche (dal riscaldamento alle esercitazione ai giochi) allo sviluppo delle tesine d’esame, utilizzo della LIM e registro Elettronico.

Mentre il tirocinio diretto in classe è stato per me importante, ma quasi prevedibile, date le conoscenze personali, il tirocinio diretto a scuola è stato una novità assoluta, mi ha permesso di partecipare ai Consigli di Classe, al ricevimento dei genitori, di vivere gli ambienti di lavoro come l’aula insegnanti e di prendere parte alle uscite didattiche.

Un aspetto particolare che vorrei riportare è stata la partecipazione alla gita scolastica di tre giorni a Milano e luoghi Manzoniani con le classi terze.

Questa esperienza mi ha permesso di osservare ed entrare in empatia con i docenti e gli alunni al di fuori del contesto scolastico e mi ha dato modo, una volta tornati a scuola, di sentirmi parte integrata del contesto scolastico, sia per gli alunni che per i docenti.

4.1.

INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE

Il tirocinio mi ha dato modo di sviluppare, accrescere ed acquisire molte competenze importanti per il ruolo di insegnante e non solo.

Queste competenze si possono racchiudere in 4 macroaree: -Disciplinari -Pedagogico-didattiche -Organizzative -Comunicativo-relazionali Nelle competenze disciplinari posso dire di avere appreso molto grazie al tirocinio diretto in classe con la professoressa Migliarini e nei corsi seguiti con i nostri professori Quarato, 38

Arteritano, Bertini e Piccotti. Ho una maggiore consapevolezza e competenza per quello che concerne la preparazione del materiale didattico, la progettazione e la conduzione delle lezioni e delle altre attività didattiche, nella stesura delle prove di verifica, nella gestione dei lavori di gruppo e delle attività individualizzate e nell’integrazione dell’alunno disabile, nonché nella gestione della disciplina.

Nell’ambito pedagogico-didattico, grazie alla partecipazione alle lezioni “trasversali” sento di aver migliorato e ampliato le mie conoscenze e competenze nel modo di interagire con gli allievi in maniera positiva, nel gestire le mie emozioni, nel gestire i conflitti che si possono creare in ambiente scolastico e ho un’aumentata capacità nel conoscere e gestire le situazioni di disabilità e nell’aiutare l’allievo disabile nel suo percorso formativo.

Nell’aspetto organizzativo, ho compreso come gestire tempi, spazi e risorse a disposizione nelle ore di attività, come strutturare unità di apprendimento e unità didattiche senza tralasciare nessun aspetto, quanto sia importante il rispetto degli accordi presi con gli studenti e l’accuratezza nello svolgere e nel far svolgere le varie attività.

In ambito comunicativo-relazionale posso dire di aver appreso come relazionarmi con il gruppo e con i singoli ragazzi, anche se questo dipende molto dal contesto, ma in generale penso di avere maggiori competenze. Anche nel rapporto comunicativo c’è stato un incremento dei saperi e del vissuto in classe (attenzione e ascolto nei riguardi del docente tutor e degli allievi). Oltre che con i ragazzi quest’aspetto va coltivato con tutte le figure che fanno parte del mondo scolastico, è impensabile insegnare senza avere una buona capacità relazionale e comunicativa con tutto l’ambiente.

Oltre questi aspetti nel percorso di tirocinio ho notato un incremento nello spirito di iniziativa, nella disponibilità alla collaborazione, un maggiore senso di responsabilità, di senso critico e riflessione su quanto è stato fatto o c’era da fare, un maggiore interesse per il lavoro (non solo come disponibilità ad apprendere ma anche in maniera propositiva) e un’aumentata capacità di affrontare situazioni impreviste.

39

4.2.

ASPETTI CHE SONO STATI AVVERTITI COME PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI PER LA PROPRIA CRESCITA PERSONALE

Questo tirocinio, molto faticoso per il numero di ore da dedicargli e il tempo, riferito ai mesi, relativamente breve è stato per me estremamente importante.

L’università da sola non mi aveva dato certe conoscenze teoriche e la possibilità concreta di entrare nel mondo scolastico per quello che riguarda gli istituti di scuola secondaria di primo e secondo grado.

In questo percorso ho incontrato persone, tra cui professori, colleghi e insegnanti che hanno contribuito alla mia crescita.

Anche le esperienze che ho compiuto sia nel tirocinio diretto che in quello indiretto a scuola e in università, sono state momenti fondamentali che porterò nel mio viaggio.

Significative sono state le lezioni del professor Batini per la materia pedagogia sperimentale che mi hanno permesso di aprire la mente e farmi vedere nuovi modi di affrontare l’insegnamento, con una didattica nuova basata sui ragazzi e sulla loro attivazione, portando stupore, interesse e motivazione nelle proprie discipline. Mi ha colpito molto un piccolo paragrafo del suo libro dove parla di competenze come bagaglio culturale, che riporto testualmente: “Concetti come quello di “bagaglio culturale”, ad esempio, debbono essere ridefiniti. Il concetto di “bagaglio culturale” era latore di un significato preciso. Proviamo ad accogliere pienamente la metafora:

nel viaggio della vita un bagaglio particolarmente grande e provvisto di molti

contenuti culturali era ritenuto un’attrezzatura indispensabile, che avrebbe permesso a ciascun soggetto di affrontare qualsiasi situazione, attingendo al bagaglio stesso secondo le necessità della vita. Restando nella metafora, un soggetto con un bagaglio pesante,

più ampio e

voluminoso, composto da molti “colli” sarebbe stato favorito rispetto a un altro con un bagaglio leggero e di modeste dimensioni, in quanto maggiormente preparato ad affrontare i differenti “climi” e le diverse “situazioni” di vita. La metafora funziona in una società stabile, nella quale le “fermate” di quel “viaggio” siano definite, i mutamenti sostanziali, nella vita di un soggetto, si contino sulle dita di una mano, i “mezzi di trasporto” utilizzati siano relativamente pochi e rendano tutto sommato semplice portare con sé un bagaglio voluminoso, di cui sia possibile prevedere il contenuto. La metafora perde la propria efficacia, anzi, rovescia il proprio significato qualora, invece, come oggi, le “stazioni” del “viaggio” siano molte, molti i “mezzi di trasporto”, molte le differenze climatiche, molte le modificazioni e, in sintesi, i cambiamenti.

In più, questi cambiamenti non sono definiti né prevedibili. Affrontare un viaggio pieno di soste, 40

ripartenze, che richiede spostamenti continui, utilizzando, ogni volta, molteplici mezzi di trasporto, portando con sé un bagaglio pesante è oltremodo faticoso, come sanno bene coloro che hanno esperienza di viaggi non organizzati. La condizione migliore per viaggiare è quella di partire con un bagaglio leggero e intelligente, che contenga l’essenziale, cercando poi ciò che serve e non è contenuto nel bagaglio a ogni fermata, a ogni tappa, secondo necessità (posto che tali necessità non sono prevedibili ex ante). Le destinazioni non possono essere conosciute, nemmeno per sommi capi, prima della partenza, ed è dunque pressoché impossibile (nonché, come esplicitato sopra, ingombrante) costruirsi un bagaglio in grado di fronteggiare ogni situazione. Meglio disporre di un bagaglio leggero, che permetta di aggiungere, di tappa in tappa, ciò che è necessario e di lasciare ciò che non serve più. Proprio come un bagaglio pesante ingombra e rende più complessi gli spostamenti, un’articolazione strutturata e completa del sapere personale rende “rigido” il modo di vedere le cose, più complesso il cambiamento, l’innesto, l’acquisizione di novità, impedisce di navigare nel cambiamento. Il bagaglio pieno e pesante non consente di portarsi dietro dei souvenir da ogni luogo visitato. La continua evoluzione dei saperi richiede infatti, oggi, il possesso delle competenze essenziali, quelle di base e quelle trasversali e, con la felice espressione dell’oms, le life skills, che costituiscono il bagaglio leggero al quale ciascuno può, di volta in volta, agganciare le conoscenze e le competenze che gli sono utili per quel tratto di strada. Per i viaggiatori di oggi è opportuno un bagaglio leggero: si tratta, infatti, di viaggiatori che debbono saper trarre profitto da ogni tappa, e trovarvi la spinta per il tragitto successivo.”(Batini Federico, Insegnare per competenze, p.18-19) Altra tappa fondamentale del tirocinio è stata il convegno del CAPDI “Il benessere dello studente: L’educazione fisica per vivere meglio” svoltosi il 13/03/15 che mi ha fornito tanti spunti ultili sull’insegnamento per competenze riferito alla nostra disciplina e i metodi più innovativi da utilizzare in ambito scolastico.

Anche la Lectio Magistralis della professoressa Daniela Lucangeli svoltasi ad Assisi il 14/05/15 dal titolo “L’apprendimento difficile” valevole come tirocinio riferito agli allievi con disabilità è stata emozionante, ricca di significati e mi ha permesso di capire ancor meglio come rapportarmi in queste situazioni in contesto scolastico e umano.

Le stesure di unità di apprendimento con i professori Arteritano e Quarato fatte in gruppo (apprendimento cooperativo), hanno permesso di confrontarmi, relazionarmi e mettere in campo le mie conoscenze con i compagni di corso e sono state fondamentali per la crescita, perché lì abbiamo veramente provato cosa voglia dire essere insegnanti collaborativi e creativi, in grado di preparare unità di apprendimento che siano significative e motivanti per i nostri allievi.

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Sicuramente avrò tralasciato qualcosa di questi mesi intensi ma guardandomi indietro sono più che soddisfatto del percorso svolto e del Michele che esce da questo tirocinio.

4.3.

PUNTI CRITICI RILEVATI

Se il percorso è stato fondamentale per la mia crescita questo non vuol dire che non possa essere migliorato per chi dovrà affrontarlo in futuro o comunque, per dare un’idea delle difficoltà che ho riscontrato.

I punti critici rilevati sono stati innanzitutto i tempi, è stato molto difficile, pur rinunciando a molti dei miei impegni, seguire tutte le lezioni, affrontare tutto il tirocinio, preparare esami e attività laboratoriali nei tempi che erano veramente ristretti. Avrei preferito avere più tempo a disposizione per assimilare i concetti delle lezioni, ripassarli in maniera adeguata con i giusti modi.

Avrei messo tra le prime attività le lezioni di laboratorio cosicché da subito avremmo preso dimestichezza con i nuovi programmi che la tecnologia ci offre, fare attività pratica subito mi avrebbe sicuramente motivato di più.

Nel corso abbiamo parlato molto di nuovi modi di insegnare, so che per 200 persone nelle attività trasversali, o per 30 persone in aule che non lo consentono sia difficile provare certe metodologie, ma sarei stato contento di sperimentarle di più rispetto a quanto è stato detto e fatto.

Tante lezioni potevano essere messe in piattaforma senza bisogno di leggerle tramite slide e il tempo in aula essere utilizzato per attività innovative che venivano lette sulle slide e che noi dovremmo poi proporre ai nostri studenti.

Anche per gli esami e la consegna degli elaborati i tempi si sono accavallati troppo e bastava un piccolo imprevisto per rischiare di non arrivare adeguatamente preparati o con elaborati preparati troppo in fretta.

Si è preteso tanto e questo ha generato qualche momento di ansia e preoccupazione, favorita pure da una incertezza su quello che questo percorso, che è stato un investimento, potrà poi offrirci realmente in termini di possibilità di impiego. Spero che non resti un altro foglio di carta che attesta un’abilitazione importante che si somma ai tanti altri fogli sudati che però non rendono merito a chi li ha ottenuti in termini di lavoro e riconoscimenti economici.

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ALLEGATI - “Allegato A” http://www.comprensivopassignano.gov.it/images/Documenti/Didattica/POF_A.S.2014-15.pdf

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

-Batini Federico“Insegnare per competenze”, Loesher Editore, 2013 -Mollo Gaetano“Linee di pedagogia generale”, Morlacchi editore U.P., Nuova edizione 2014 - Niccolai Elisa,“Conoscere e affrontare i bisogni educativi speciali”, casa editrice Danna, 2015

www.capdi.it www.edscuola.it www.istruzione.it www.orizzontescuola.it

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