Dodici anni al CUBEC

Dodici anni al CUBEC

Il lavoro dei sogni non è un sogno impossibile

A cura Michele Montanari Paola Ferrari, Parole facili per comunicare

Dodici anni al CUBEC

Il lavoro dei sogni non è un sogno impossibile

In copertina, Lily Ohira, soprano nello spettacolo Èuro Da Pónte Gran Mózart Tòur al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo.

Modena, marzo 2013.

In seconda di copertina, Mirella Freni.

Audizioni CUBEC settembre 2012.

Sul retro, Se una notte d’inverno nella Bassa... Teatro29 di Mirandola. Attori, cantanti lirici e musicisti d’orchestra del progetto Raccontare il territorio.

Pubblicazione realizzata in occasione dell’evento HAPPY BIRTHDAY CUBEC, il 5 aprile 2014 al Teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena A cura Michele Montanari Paola Ferrari, Parole facili per comunicare Testi Paola Ferrari, Parole facili per comunicare Micaela Magiera Michele Montanari

Un ringraziamento agli sponsor e ai sostenitori

Progetto di

Finanziato da

Progetto grafico e impaginazione Enzo Pancaldi, Freelancing with creativity Fotografie Gabriele Melloni e Stefano Paolini, Studio Cento29 Joseph Nemeth Rolando Paolo Guerzoni Michele Montanari Giuseppe Talamo Un particolare ringraziamento a Paola Molinari Micaela Magiera Fondazione Collegio San Carlo Roberta Barigazzi Marialuce Chalfoun Maria Giovanna Breda Mariangela Montanari Maria Teresa Scapinelli Giuseppe Buccheri CUBEC - Musica e Servizio Coop. Sociale www.belcanto.it Finito di stampare: marzo 2014 © CUBEC - Musica e Servizio Coop. Sociale

In collaborazione con

Operazione Raccontare il Territorio rif PA 2012-1944/RER approvata con DGR 759 del 10/06/2013 da

Finanziata da

Dodici anni al CUBEC

Il lavoro dei sogni non è un sogno impossibile

Dodici anni sono passati da quando Nicolai Ghiaurov ed io decidemmo di intraprendere una nuova avventura insieme: l’insegnamento del canto.

All’inizio ero non poco preoccupata: trasmettere le proprie conoscenze non è certamente cosa facile, a maggior ragione quando si ha a che fare con giovani artisti.

Accanto alla tecnica vocale, devi saper comunicare un’abilità interpretativa, che sia comunque rispettosa della sensibilità e dell’ispirazione di ciascun allievo.

La nostra professione poi è molto particolare perché, da un lato, ti porta a sviluppare aspetti narcisistici del carattere che ti spingono all’esibizione; dall’altro, richiede estrema umiltà, quando impone studio continuo; prudenza nelle scelte del repertorio; rispetto per i colleghi.

Sarei stata capace di passare in modo utile le mie esperienze agli altri?

La calma e la serenità di Nicolai al mio fianco, mi hanno aiutata a vincere gli iniziali timori e a dedicarmi con passione e gioia alla formazione dei giovani.

Non ero più solo una cantante, ma anche, e soprattutto, un’insegnante.

Un’altalena di emozioni difficilmente comprensibili per chi non abbia mai avuto il raro e impareggiabile privilegio di assistere e partecipare alla crescita di giovani individui.

Ciò che ho loro donato in sapere, me l’hanno restituito centuplicato, trasmettendomi un po’ della loro spontaneità, dell’entusiasmo, della freschezza e della genuinità che noi abbiamo perso diventando adulti.

Sono passati ormai dieci anni dalla morte di Nicolai e io continuo ancora al CUBEC, con lo stesso amore per la musica a scoprire talenti, e a formarli per quello che io considero il mestiere più bello del mondo: il cantante lirico!

Mirella Freni

Mirella Freni, Michele Montanari, Francesco Galli.

Lezione concerto del 5 ottobre 2012.

Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, Modena.

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Nella primavera del 2000 nacque il concorso musicale Città di Vignola, la mia insegnante mi presentò Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov, che tennero a battesimo la manifestazione. Di lì a breve nacque l’idea di creare il CUBEC. Avevo 22 anni, passione per l’opera, una piccola esperienza come maestro collaboratore al teatro comunale di Modena e un grande sogno: creare una scuola per giovani cantanti e pianisti collaboratori.

Il 4 novembre del 2002, con la straordinaria passione di Mirella e di Nicola, insieme a Paola Molinari, e con il sostegno entusiasta dell’amministrazione comunale e della parrocchia di Vignola, si inaugurarono i primi corsi per giovani cantanti lirici presso il Palazzo Barozzi.

Da quel giorno ad oggi il CUBEC, con il supporto della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che dal 2009 ci ha adottati, si è affermato come realtà riconosciuta da studenti di tutto il mondo per l’eccellenza dei suoi insegnanti, per la qualità dei corsi e per i risultati che gli artisti formati a Modena stanno ottenendo nei maggiori teatri nazionali e internazionali.

Un percorso in cui l’entusiasmo dei “giovani” cerca l’esperienza dei “grandi” con quella voglia di fare che contraddistingue la terra Emiliana e che ho sperimentato in tutte le persone e istituzioni; impossibile elencare tutti coloro che ci hanno dato il sostegno, le competenze e la disponibilità che ci hanno permesso di arrivare ad oggi.

Festeggiare 12 anni di attività non è un traguardo… è una nuova partenza con un nuovo sogno: diffondere la cultura e la passione per il belcanto ai giovanissimi e a chi viene da altre culture. Per me il belcanto non è solo uno stile, una tecnica, un periodo storico, ma racchiude anche la straordinaria esperienza di grandi artisti della nostra terra, come Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov, che testimoniano il valore dell’impegno e del sacrificio necessari per far crescere il proprio talento e metterlo a disposizione di tutti.

Michele Montanari

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La storia A sinistra, Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov in alcuni momenti di lezione con gli allievi nella sede del CUBEC al Palazzo Barozzi Boncompagni a Vignola.

Il CUBEC Accademia di Belcanto nasce nella città di Vignola nel 2002, su iniziativa di Michele Montanari e con il supporto di docenti come Mirella Freni, il basso di origine bulgara Nicolai Ghiaurov e Paola Molinari, pianista accompagnatrice per molti anni del soprano modenese, a testimonianza di un legame affettivo oltre che artistico.

La missione della scuola è di tramandare la tradizione del belcanto e creare un sistema di eccellenza internazionale per la formazione dei cantanti lirici in Emilia-Romagna.

Mirella Freni, dopo la scomparsa nel giugno del 2004 di Nicolai Ghiaurov, prende la difficile decisione di terminare la sua luminosa carriera di cantante per dedicarsi unicamente all’insegnamento ai giovani talenti.

Nello stesso anno la regione Emilia-Romagna accredita il CUBEC come centro di formazione professionale.

In alto a sinistra, Palazzo Barozzi Boncompagni a Vignola, già sede del CUBEC. In alto a destra, Palazzo Barozzi Boncompagni, scala elicoidale dell’architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola.

A fianco, Paola Molinari pianista e Michele Montanari, direttore del CUBEC all’inaugurazione della nuova sede all’ex Ospedale Sant’Agostino.

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Dal 2009 l’Accademia si sposta a Modena, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, e diventa CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni, centro professionale per la formazione dei cantanti lirici, collegato con l’alta formazione artistica e musicale e con le realtà produttive dei teatri della regione Emilia-Romagna.

Mirella Freni dà il suo contributo straordinario alla storia della scuola nazionale dell’opera lirica, insegnando ai suoi giovani allievi la vera tecnica e la tradizione del belcanto italiano.

Delle nuove generazioni di cantanti d’opera, spesso si dice che non esistano più le voci del passato, in realtà ci sono voci bellissime, ma è molto difficile trovare bravi maestri.

A sinistra, Mirella Freni e Parvathi Subbiah, soprano.

In alto a sinistra, Mirella Freni, Mario Ventura, Giorgio Pighi e Andrea Landi all’inaugurazione della sede modenese del CUBEC, settembre 2009.

A fianco, Mirella Freni CUBEC, anno accademico 2009-2010.

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La sede

Il CUBEC Accademia di Belcanto di Modena si trova nella regione Emilia-Romagna, terra natale di Luciano Pavarotti, Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini e tanti altri grandi artisti dell’opera lirica.

Per volontà e grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la sede attuale è nel centro storico di Modena, all’interno del polo culturale ex Ospedale Sant’Agostino.

In un grande spazio luminoso, gli studenti hanno a disposizione diverse sale studio con pianoforte, biblioteca interna, aula multimediale, segreteria, uffici, refettorio interno. Una vera comunità formativa, dove i ragazzi hanno la possibilità di conoscersi, socializzare.

A sinistra, Paola Molinari, Mirella Freni e Michele Montanari insieme ai giovani artisti del CUBEC, anno accademico 2009-2010.

Sopra, alcuni scorci della sede all’Ex Ospedale Sant’Agostino.

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Selezioni internazionali

Le selezioni di ammissione si svolgono durante l’incontro internazionale di giovani cantanti lirici con Mirella Freni.

Ogni anno la prima settimana di ottobre centinaia di giovani cantanti da tutto il mondo si radunano a Modena per una settimana di audizioni e prove ad eliminazione per l’ammissione al CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni.

Al termine delle selezioni il pubblico può conoscere i nuovi talenti nella lezione concerto alla quale partecipano i nuovi giovani cantanti, selezionati insieme agli studenti che hanno già frequentato i corsi.

Un’occasione unica di verificare il lavoro svolto durante gli studi con Mirella Freni.

A sinistra, selezioni nell’ottobre 2012, giovani artisti del CUBEC. In alto, scorcio della Fondazione Collegio San Carlo.

In basso, Paola Molinari e Mirella Freni durante le selezioni nell’ottobre 2013.

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Accademia di eccellenza per cantanti lirici

Gli studenti ammessi al CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni sono impegnati a tempo pieno da ottobre a giugno. Le lezioni principali sono quelle di canto con Mirella Freni, di studio del repertorio coordinate dalla pianista Paola Molinari e di arte scenica con registi del calibro di Enzo Dara e Lamberto Puggelli, recentemente scomparso. Gli studenti seguono inoltre corsi di italiano, storia del melodramma, psicoacustica, fonetica e dizione e acquisiscono esperienza in concerti e spettacoli in teatro.

L’Accademia è un centro di formazione accreditato della Regione Emilia-Romagna ed è certificato UNI-EN ISO 9001.

Il software gestionale InCrescendo permette agli studenti di accedere online a tutti i servizi didattici e all’archivio audio delle lezioni con Mirella Freni.

Gli studenti più meritevoli ricevono borse di studio intitolate a Nicolai Ghiaurov e hanno un supporto per l’alloggio presso il Collegio San Carlo di Modena.

A sinistra, Claudia Sasso, soprano e Francesca Pivetta, pianista.

In alto a sinistra, Olga Busuioc, soprano e Mirella Freni.

In alto a destra, Valeriu Caradja, tenore e Mirella Freni.

A fianco, allievi a lezione al CUBEC.

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Il successo degli allievi

A sinistra, Le nozze di Figaro, Teatro comunale Luciano Pavarotti, Modena febbraio 2013.

Più del 70% degli allievi diplomati al CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni ha intrapreso la carriera di cantante lirico. Cantano in tutti i teatri dell’Emilia-Romagna e nei più importanti teatri italiani e internazionali.

Un rapido elenco di alcune di queste gloriose istituzioni, conferma la caratura dei percorsi artistici intrapresi, dal Teatro alla Scala, Milano al Teatro dell’Opera, Roma e poi Teatro Comunale Luciano Pavarotti, Modena; Metropolitan Opera House, New York; Covent Garden Opera House, Londra; Wiener Staatsoper, Vienna; Salzburg Festival, Salisburgo; L.A. Opera, Los Angeles; Gran Teatre del Liceu, Barcellona; New National Theater, Tokyo; Beijing Opera, Beijing; Sidney Opera House, Sydney e tanti altri. È difficile orientarsi e tenere il passo con i successi di questi giovani artisti e il CUBEC cerca di tenerne traccia aggiornando sistematicamente i profili dei propri artisti sul sito web www.belcanto.it

In alto, Concerto dei giovani artisti del CUBEC e della Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera accompagnati dall’Accademia dell’Orchestra Mozart, diretta da Boris Shaefer, 27 novembre 2011.

A fianco, Mirella Freni e i giovani artisti del CUBEC e di ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione al termine dello spettacolo Èuro Da Pónte Gran Mózart Tòur, 23 marzo 2013.

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Scuola per pianisti collaboratori

La grande esperienza di Paola Molinari al fianco dei più grandi cantanti tra cui Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Katia Ricciarelli e tanti altri è di fondamentale supporto non solo per la formazione dei cantanti, ma anche dei pianisti accompagnatori.

Dal 2005, oltre ad accompagnare le lezioni e insegnare il repertorio ai cantanti, la pianista Paola Molinari insegna nel corso per pianisti collaboratori del CUBEC. La figura del pianista collaboratore è di straordinaria importanza per il teatro d’opera; tutti i pianisti che frequentano i corsi con Paola Molinari al CUBEC hanno trovato lavoro sia in teatro, in Emilia-Romagna, in Italia e all’estero, che presso lo stesso CUBEC Accademia di Belcanto di Modena.

A sinistra, Paola Molinari, pianista.

In alto a destra, Paola Molinari e Mirella Freni al CUBEC.

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I numeri

La provenienza degli iscritti alle selezioni può, per esperienza, essere così suddivisa: 60% dall’Italia, 20% dall’Unione Europea, 8% dall’Europa orientale, 8% dall’America, 3% dall’Asia, 1% da Africa e Australia.

Gli studenti trovano vitto e alloggio grazie alla collaborazione con il Collegio San Carlo di Modena, uno dei più antichi e prestigiosi collegi universitari in Italia o in appartamenti nel centro storico cittadino.

A sinistra, cantanti provenienti da Moldavia, Georgia, Cina, Corea, Polonia, Francia, Brasile, Venezuela, Iraq.

In alto a sinistra, giovane artista proveniente dal Guatemala.

In alto a destra, soprano dal Sud Africa.

A fianco, artisti provenienti da Turchia, Giappone, Francia.

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I progetti

Il CUBEC nel corso di questi dodici anni di vita ha sviluppato innumerevoli progetti formativi e culturali, collaborando direttamente con diverse istituzioni nazionali e internazionali.

A Modena con l’Istituto superiore di Studi musicali Vecchi-Tonelli, con la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo, l’Emilia-Romagna Teatro Fondazione, la Cappella musicale del Duomo di Modena; in Emilia-Romagna con la Regia Accademia Filarmonica di Bologna.

A livello internazionale con il Galina Vishnevskaya Opera Centre di Mosca, l’Opern Studio Bayerische Staatsopern, l’Iraqi National Symphony Orchestra, il Peace Through Arts Center di Baghdad, FESNOJIV - Fondazione dello Stato per il Sistema delle Orchestre giovanili ed infantili del Venezuela.

Alcuni dei progetti realizzati sono:

Fondazione Nicolai Ghiaurov

La Fondazione Nicolai Ghiaurov, è nata ufficialmente il 6 luglio 2007. Dopo la scomparsa di Nicolai Ghiaurov, Mirella Freni ha maturato, col sostegno della famiglia, l’idea di realizzare una Fondazione in ricordo del famoso cantante lirico di origine bulgara, modenese di adozione. La Fondazione ne porta avanti la passione per l’insegnamento ai giovani, la fiducia per lo sviluppo della società civile attraverso la musica, oltre a conservarne e diffondere l’archivio multimediale conferito alla Fondazione dalla famiglia.

A sinistra, Nicolai Ghiaurov, basso.

In alto a sinistra, Nicolai Ghiaurov, Mirella Freni, Aldo Sisillo. Teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena.

In alto a destra, Nicolai Ghiaurov a Vignola alla ricerca di… ciliegie.

Modena città del Belcanto

Modena città del Belcanto è un protocollo d’intesa frutto della collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e il Comune di Modena (impegnati nel sostegno e nel coordinamento delle attività), l’Istituto superiore di Studi musicali O. Vecchi - A. Tonelli e il CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni, che si occupano di formazione, e la Fondazione Teatro Comunale di Modena, attiva nella produzione di eventi.

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Il Ponte del Belcanto

A sinistra, Mirella Freni al El Centro Nacional de Acción Social por la Música a Caracas in Venezuela per il progetto Il Ponte del Belcanto, nato dalla cooperazione internazionale e culturale tra Italia e America Latina, grazie all’alleanza tra il CUBEC e la FESNOJIV, due istituzioni accomunate dalla passione per l’educazione alla musica e dalla vocazione alla crescita dei giovani.

In alto a sinistra, fotografia a figura intera di Giacomo Puccini.

Sul passe-partout in cartone è stampigliato l’autore della fotografia, lo studio Varischi e Artico in Corso Vittorio Emanuele, 22 a Milano.

La fotografia è montata in una cornice realizzata con i decori del proscenio del vecchio Metropolitan di New York e un passe-partout con il tendone del medesimo teatro. È stata donata a Mirella Freni dal sovrintendente Joe Volpe del Metropolitan Theater di New York in occasione del Gala per i cinquanta anni di carriera dell’artista.

Il progetto Il Ponte del Belcanto, premiato con la Targa d’Argento dal Presidente della Repubblica, nasce dalla cooperazione internazionale e culturale tra Italia e America Latina, grazie all’alleanza tra il CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni e la FESNOJIV. Il progetto, che mira al riscatto dei giovani in situazioni di disagio attraverso la musica vocale, si concretizza con lo scambio di studenti ed insegnanti.

Mirella Freni ospita Puccini

La mostra Mirella Freni ospita Puccini è stata inaugurata il 2 aprile 2011. La preziosa raccolta di documenti e immagini resi disponibili da Mirella Freni e Paolo Maffei, appassionati collezionisti di Puccini, ha permesso la realizzazione dell’iniziativa promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Il cantiere delle arti

Il Cantiere delle Arti, un progetto originale e specifico promosso dalla Regione Emilia-Romagna, ha inteso sviluppare e promuovere, a partire dal novembre 2010, percorsi di mobilità artistica, di cooperazione multiculturale di diretta interconnessione con la realtà produttiva nel settore delle performing arts, aventi protagonisti giovani attori, musicisti e cantanti lirici.

I tre partners coinvolti nel progetto sono Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Regia Accademia Filarmonica di Bologna, CUBEC - Musica e Servizio Cooperativa Sociale.

In alto a destra, concerto dei giovani artisti del CUBEC accompagnati dall’Accademia dell’Orchestra Mozart, diretta da Boris Schaefer.

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Italy & Iraq musica per la pace

Retraining and reorientation for Iraqi musicians and music teachers for enhancing the new Iraq music building è un progetto di formazione e orientamento, rivolto a musicisti e insegnanti di musica iracheni, per contribuire alla rinascita e valorizzazione del patrimonio musicale in Iraq.

Tecnico della valorizzazione dei beni/prodotti culturali

Inizia a fine 2011 e si conclude nella primavera del 2012, il corso per Tecnico della valorizzazione dei beni e prodotti culturali approvato dalla Provincia di Modena e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla regione Emilia-Romagna. Sede del corso è il CUBEC, Accademia di Mirella Freni, che partecipa alla presentazione del progetto alla Provincia di Modena.

22 aprile 2012, Museo Civico Archeologico di Modena, presentazione delle attività di riabilitazione e restauro dell’Iraqi National Museum di Baghdad e concerto-incontro con l’ensemble di giovani musicisti italiani e iracheni del progetto Italy & Iraq e con i cantanti allievi di Mirella Freni in occasione della manifestazione Musei da gustare organizzata dalla Provincia di Modena.

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MI RE LA - La voce dell’anima

Il progetto Mi Re La coinvolge alcune scuole primarie della città di Modena in un percorso finalizzato alla conoscenza del canto e del belcanto, che prevede laboratori realizzati all’interno delle scuole e un evento finale con tutti i bambini partecipanti ai laboratori. L’evento vede coinvolta Mirella Freni, alcuni allievi del CUBEC e una docente esperta di didattica musicale.

Dal 2013 il CUBEC ha aperto le porte ai bambini dal 3 al 10 anni con MI RE LA - scoprimusica, lezioni di musica e canto per giocare con la musica e le note e scoprire il talento dei giovani cantanti in erba!

InCRESCENDO

Software per la gestione della formazione musicale dall’attività didattica alla segreteria InCRESCENDO è un software nato dalla collaborazione fra il CUBEC e Expertweb. Consente la gestione completa delle necessità organizzative, amministrative e di comunicazione di un istituto di formazione musicale.

Funder 35 A sinistra, messa in scena di una fiaba musicale dei ragazzi del progetto MI RE LA insieme a cantanti professionisti del CUBEC al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo.

MI RE LA è realizzato dalla professoressa Marialuce Chalfoun, mentre la docenza è di Sara De Matteis, giovane artista del Cubec.

In alto sinistra, Marialuce Chalfoun, insegnante e Mirella Freni, soprano.

In alto destra, bambini del progetto MI RE LA.

Il progetto di ampliare l’esperienza del CUBEC, raccontando al pubblico in una serie televisiva l’esperienza formativa al CUBEC e realizzando una APP specifica per l’apprendimento del belcanto nelle scuole primarie, è risultato vincitore per l’edizione 2012 del fondo per l’impresa culturale giovanile - Funder 35 -, promosso a livello nazionale dall’ACRI. L’idea progettuale è stata inoltre presentata dall’Associazione Sequence, in partnership con CUBEC e Tele Radio Città, e con la regia di Stefano Cattini e di Voice Off all’attenzione della regione Emilia-Romagna.

La film commission regionale ha deciso di sostenere il progetto che è stato così ampliato anche alla realizzazione di un documentario sulle lezioni di canto, la vita degli studenti e l’attrattività che il territorio modenese sviluppa per lo studio della lirica a livello mondiale.

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Raccontare il territorio

Formazione per cantanti d’opera, per registi, attori, drammaturghi e musicisti. È il progetto Raccontare il Territorio, nato dalla collaborazione sperimentata con successo per oltre tre anni tra CUBEC - Musica e Servizio Cooperativa Sociale, Emilia-Romagna Teatro Fondazione e Regia Accademia Filarmonica di Bologna, e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso le risorse del contributo di solidarietà Fondo sociale europeo per le persone e il territorio colpito dal sisma del maggio 2012.

Il risultato di questo laboratorio formativo è una nuova figura di operatore dello spettacolo dal vivo e mediatore culturale, in grado di parlare una pluralità di linguaggi performativi, che sa assumere un ruolo attivo nella ideazione, costruzione, gestione di esperienze culturali autonome e di gruppo, innovative e sperimentali e che fa dell’interdisciplinarietà un valore aggiunto nel proprio bagaglio di competenze, avendo sviluppato più ampie capacità comunicative, sociali e relazionali.

Il progetto è stato ideato per fornire una risposta concreta a registi, produttori, compagnie professionistiche, enti che si occupano di cultura in termini organizzativi e promozionali che richiedono sempre più professionalità consapevoli delle maggiori espressività e creatività che si possono realizzare lavorando in reti e aprendosi a contaminazioni di genere.

I risultati sono una serie di attività rese a favore dei territori, delle persone e delle associazioni colpite dal sisma, con corsi, eventi, concerti, laboratori, e produzioni artistiche originali.

Attività congiunta tra attori, cantanti lirici e musicisti d’orchestra del progetto Raccontare il territorio, realizzata in partnership con Emilia-Romagna Teatro Fondazione e in collaborazione con Regia Accademia Filarmonica di Bologna.

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Dicono di noi

Patrizio Bianchi

Assessore Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro della Regione Emilia-Romagna “Va pensiero” non è solo il più famoso dei cori di Verdi, ma è un pilastro essenziale della nostra identità nazionale. Nel cuore di questo coro vi è la più potente delle descrizioni di cosa sia la libertà di un popolo.

“Arpa d’or dei fatidici vati, perché muta dal salice pendi?” Dice il coro mentre la musica spinge ad un sussulto di dignità. Un popolo schiavo non ha musica, e gli strumenti della conoscenza tramandata dai padri rimangono muti, come muta è la voce della passione e dell’intelligenza.

Mirella Freni dopo aver portato nel mondo la voce più alta della nostra cultura e del nostro sapere nazionale, ha ripreso l’arpa d’oro della nostra cultura più alta e l’ha trasmessa tramite il suo insegnamento a giovani che oggi in tutti i teatri del mondo portano avanti il meglio della nostra identità.

Grazie Mirella, buon compleanno Cubec.

Gian Carlo Muzzarelli

Assessore Attività produttive della Regione Emilia-Romagna Novembre 2002-aprile 2014.

Sono passati ormai 12 anni dall’avvio dei primi corsi a Vignola del CUBEC, l’Accademia di Belcanto Mirella Freni. Il CUBEC è diventato negli anni un punto di riferimento italiano e internazionale per i giovani cantanti lirici, che si apprestano a vivere una professione diversa dalle altre, in cui è necessario avere passione, talento, spirito di sacrificio, impegno a migliorarsi costantemente e non dare mai per scontate le competenze acquisite.

Sono doti e valori che caratterizzano profondamente Mirella Freni, che non a caso è riuscita a caratterizzare così profondamente la “sua” Accademia, con il contributo di uno staff di grandi capacità.

Per Vignola, per Modena, per tutta l’Emilia-Romagna, un’Accademia di Belcanto come il CUBEC significa portare avanti una tradizione che, tanto nella musica classica e lirica quanto in quella “leggera” e popolare, è sempre stata d’eccellenza, e proprio in Mirella ed in Luciano Pavarotti ha le sue stelle più luminose.

Per restare grandi, dobbiamo valorizzare i tanti talenti di queste terre: il contributo del CUBEC è fondamentale. Grazie di tutto!

Carlo Vitali

Giornalista e critico musicale Ho seguito da cronista le attività dell’Accademia di Belcanto diretta da Mirella Freni; in particolare il progetto Italy&Iraq, di cui apprezzo le alte motivazioni etiche. Diamo pure per scontato che un’artista come Mirella può fare di più per la pace e la comprensione fra i popoli di quanto non sia concesso a un battaglione di grandi diplomatici, politici o economisti.

Questo è il magico potere della bellezza, cui Dostoevskij attribuiva il compito di salvare il mondo.

Ma anche sul piano dell’economia coltivare la musica e le arti può rivelarsi un buon affare. Uno studio scientifico pubblicato nel luglio 2010 dall’Institut zur Zukunft der Arbeit di Bonn cifra sino ad un +2,1% il contributo di 29 teatri lirici tedeschi fondati prima del 1800 al prodotto interno lordo delle aree circostanti.

A Bilbao, il museo Guggenheim ha rivitalizzato l’economia regionale basca in crisi dopo la deindustrializzazione degli anni Novanta. Le ricadute economiche del festival di Aix-en-Provence si stimano a 15 milioni di euro l’anno, tre volte quanto le sovvenzioni pubbliche ricevute; la stessa proporzione fu rilevata a suo tempo per il progetto Anversa 93, capitale europea della cultura.

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Per una comunità come Modena, che ospita eccellenze imprenditoriali e ricchi giacimenti di beni culturali, il CUBEC può rappresentare un importante motore di sviluppo civile accanto al Teatro comunale Pavarotti, al Liceo musicale Vecchi-Tonelli, al Festival estense Grandezze e Meraviglie, all’Associazione Amici dei Teatri Modenesi e a tutte le numerose iniziative che a queste realtà fanno capo sul territorio provinciale.

E dunque: buon compleanno al CUBEC e cento di questi giorni alla grandissima Mirella Freni!

Roberto Adani

Sindaco di Vignola fino al 2009 Capita di rado che una persona dotata di grande talento ed esperienza abbia anche la passione e la capacità di trasmettere tale passione e la tecnica acquisita ai più giovani. Questa forte determinazione a trasmettere l’amore per il bel canto, io l’ho ritrovata in Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov.

Una coppia straordinaria per talento e storia professionale, ma anche caratterizzata da un’altrettanto sorprendente umanità e semplicità. Amo le persone miti perchè, come diceva Bobbio, sono quelle che rendono vivibile l’aiuola in cui trascorriamo la nostra esistenza. Penso che questa loro virtù, se andassimo all’estrema sintesi, abbia caratterizzato l’atmosfera magica del Centro universale di Belcanto di Vignola.

Ho visto molti ragazzi trasformati nel canto in poche settimane, ma ancora di più andarsene trasformati nell’animo, nella passione e nel modo in cui avrebbero affrontato in futuro questo mestiere così pieno di sacrifici e di delusioni, ma capace di grandi soddisfazioni. Penso che più di tutto, fosse questa capacità di intervenire partendo dalle corde vocali per arrivare all’anima dei giovani cantanti ad affascinarmi.

La città di Vignola ha amato in quegli anni la voce dei cantanti che usciva dalle finestre di palazzo Barozzi e molti hanno percorso i gradini che portavano al piano nobile del palazzo, non tanto per la bellezza della scala a chiocciola del Barozzi, ma incuriositi da quei canti, spesso si sedevano e rimanevano ad assistere ad uno spettacolo per certi versi più affascinante di un’opera in teatro.

Vignola rimane comunque orgogliosa di aver ospitato Mirella Freni e aver ospitato il CUBEC. L’importante alla fine è che il nostro territorio rimanga per il mondo intero, grazie alla passione di Mirella Freni e di tutti gli altri, ancora il territorio del bel canto.

Giorgio Pighi

Sindaco di Modena Un gesto d’amore per la propria città: questo è il pensiero spontaneo che va all’Accademia del Belcanto, pensando alla generosità e alla passione con cui Mirella Freni, non sazia della fama mondiale dovuta alla sua straordinaria carriera, ha voluto nella “sua” Modena una scuola di alta formazione musicale per i giovani, un vero e proprio investimento sul futuro artistico di giovani talenti a cui offrire opportunità.

Credo di essere interprete degli unanimi sentimenti dei concittadini nei confronti di Mirella, esprimendo ammirazione per quanto ha dato ad un’arte tanto difficile e raffinata, ma soprattutto gratitudine per l’eredità artistica che intende lasciare ai giovani che intendono seguire i suoi passi.

Andrea Landi

Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Tra le eccellenze della nostra città un posto di assoluto rilievo occupa il bel canto, quella forma d’arte che ha reso celebre Modena nel mondo attraverso le voci straordinarie di Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Raina Kabaivanska. Parliamo non solo di grandi artisti ma di un vero e proprio patrimonio culturale che • 33

ha le sue radici nella storia e nella tradizione musicale di questa città e, in quanto tale, merita di essere conservato e tramandato alle nuove generazioni. È quanto da anni sta facendo Mirella Freni, con passione e generosità, nella sua Accademia di Belcanto che la Fondazione si onora di sostenere e ospitare nei locali dell’ex Ospedale Sant’Agostino. L’Accademia, oltre ad essere un punto di riferimento importante per la formazione di giovani cantanti lirici italiani e stranieri, tiene viva la tradizione del teatro d’opera che storicamente costituisce uno dei tratti fondamentali dell’identità nazionale. Per questo salutiamo i suoi primi dieci anni di attività con l’augurio che questa sia solo la prima tappa di un lungo lavoro a sostegno del talento dei giovani.

Aldo Sisillo

Direttore Fondazione Teatro Comunale di Modena L’attività del CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni, con i cui allievi stiamo lavorando proprio in questi giorni a una nuova produzione delle Nozze di Figaro, si è affermata in questi dieci anni di vita quale realtà di inestimabile valore per la nostra vita musicale e per l’opera lirica. La preparazione di cantanti che hanno avviato brillanti carriere sui palcoscenici internazionali contribuisce ogni giorno a mantenere l’immagine, la tradizione e la fama di Modena quale luogo di elezione per il belcanto nel mondo. Ma verso questa Accademia dev’essere debitrice anche la vita e la prosperità stessa dell’intero genere operistico; è infatti solo attraverso la qualità del suo veicolo principale, il canto, e grazie a grandi, rarissimi maestri che, come Mirella Freni, sanno trasmetterne la tecnica e la tradizione interpretativa che l’opera continua ad avere oggi il successo che merita.

A Mirella Freni va infine il nostro affetto e la gratitudine per aver fatto del proprio successo e di quello della sua scuola un esempio di rigore e di serietà, nel rifiuto della popolarità ad ogni costo, con la mente e il cuore rivolti alla musica.

Mariangela Bastico

già Senatore della Repubblica La disponibilità della grandissima Mirella Freni di formare giovani cantanti, selezionati per le loro capacità ed attitudini, provenienti da tutto il mondo, costituisce un’opportunità straordinaria per Modena, che si consolida sempre più come la terra del belcanto.

Ho direttamente conosciuto la passione, la straordinaria competenza e la tenacia di Mirella nel formare giovani cantanti. Ho visto in più occasioni la vicinanza con cui li segue, l’ansia per le loro prestazioni , la soddisfazione per i loro migliori risultati. Ho, infatti, seguito fin dal suo inizio l’importante esperienza formativa dell’Accademia del Belcanto, allora accolta a Vignola, e ho contribuito - da Assessore Regionale alla scuola e formazione - al suo consolidamento.

Non mi stancherò mai di ringraziare Mirella, artista internazionale e insieme profondamente radicata nella sua città, per avere scelto Modena per la sua Accademia, arricchendo il nostro territorio di un’eccellenza mondiale, di cui andiamo giustamente orgogliosi.

Roberto Franchini

Presidente Fondazione Collegio San Carlo di Modena L’incontro tra la Fondazione San Carlo e il CUBEC Accademia di Belcanto di Mirella Freni può apparire un fatto insolito. Nulla di più sbagliato. Entrambi lavorano con i giovani: per quanto ci riguarda è una scelta 34 ·

inscritta nel nostro statuto e sempre riconfermata. Entrambi hanno radici profonde nel nostro territorio, ma allo stesso tempo possiedono uno sguardo lungo e una ferma volontà di collegare con mille fili Modena ai luoghi di qualità internazionali della cultura.

Infine, entrambi, sanno che un lavoro ben fatto richiede costanza, volontà, passione.

P.S. Il grande etnologo francese Lévi-Strauss scrisse che la musica è una macchina per sopprimere il tempo. Se osservo Mirella Freni al lavoro con i suoi allievi non posso che dargli ragione.

E provare invidia e ammirazione.

Adriana Querzè

Assessore Istruzione, rapporti con l’università del Comune di Modena L’amore e la dedizione per il proprio lavoro costituiscono la base di ogni successo. Questi sentimenti possono donare fama, ricchezza o semplicemente senso di far bene e con piacere ciò che si sa e si desidera fare. Ho sempre saputo dello straordinario amore di Mirella Freni per il proprio lavoro oltre che, naturalmente, del talento che l’ha resa famosa ed apprezzata nel mondo.

Da alcuni anni so che questo amore e questa dedizione sono “debordati”, con l’entusiasmo contagioso che caratterizza Mirella, in un altro ambito: quello dell’insegnamento.

Il CUBEC, Accademia del Belcanto, ha saputo connettere questa straordinaria offerta, che è culturale, didattica e personale, con la domanda di formazione qualificata che, da parte di moltissimi giovani, proviene da tanti Paesi del mondo.

Grazie a queste straordinarie condizioni il CUBEC, in questi anni, ha saputo intrecciare relazioni importanti con le tante eccellenze ed esperienze musicali modenesi, tanto da far pensare che Modena, oltre che Città del Belcanto possa ambire a diventare Città dell’Insegnamento del Belcanto.

Stefano Marchetti Giornalista

A Mirella Freni mi legano un affetto e un’amicizia che durano ormai da molti anni. Ricordo quando andai a farle visita per la prima volta nella “sua” Accademia di belcanto, il CUBEC: allora aveva sede a Vignola, a Palazzo Boncompagni, e così quella mattina mi trovai ai piedi della famosa scala a chiocciola disegnata dall’architetto Jacopo Barozzi, un trionfo di eleganza e perfezione, quasi un segno del percorso che lega la Terra al Cielo. Ero lì, davanti a quella meravigliosa spirale, e dal primo piano sentivo arrivare le voci dei cantanti durante le lezioni, Mimì e Rodolfo, Violetta e Alfredo: pensai sùbito che in quel luogo, in quel momento, si univano tutte le armonie della nostra vita, quei tesori di cui Mirella è stata ed è splendida interprete, voce e maestra. Ebbi la certezza di essere in un luogo di Bellezza.

Quella Bellezza, oggi spesso sciupata e rinnegata, che anche in questa Accademia ha trovato nuova linfa e passione, e che si affida ai giovani per cantare anche nel futuro.

Ivan Bacchi

Ex direttore Istituto superiore di studi musicali Vecchi - Tonelli di Modena Stando vicino a Mirella, in occasione dei tanti momenti di collaborazione musicale tra CUBEC e l’Istituto Vecchi - Tonelli, si ha sempre la sensazione di diventare parte stessa di quel lunghissimo filo che essa stessa ha iniziato a dipanare passando per i grandi Luoghi della Lirica e le persone che hanno lavorato artisticamente con lei: è veramente un grande onore.

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