Design in Italy

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I colori richiamavano alla mente immediatamente la società telefonica pubblica, con un arancione acceso che rivestiva l’acciaio nella parte anteriore, le parti in polimero nere e la parte posteriore e il contenitore delle monete grigi. Il progetto era molto intuitivo per qualunque fruitore: un pannello esplicativo del funzionamento nella parte centrale in alto, posizionata sotto il display, indicava durante la composizione numerica il numero che si stava chiamando e successivamente l’importo in lire ancora disponibile. La piastrina con fessura in alto dove inserire il denaro era inclinata, come la parte centrale su cui erano collocati il pannello selettore e la cornetta. In basso, ben visibile, vi era la bocchetta da cui ritirare il denaro rimanente con il resto espulso dalla macchina. Stessa logica di funzionamento anche nella versione a carta telefonica, in cui in aggiunta troviamo spie che si illuminavano, per permettere all’utente di capire dove inserire e dove ritirare la scheda nei vari passaggi di utilizzo. La cornetta anch’essa dalla forma molto semplice e allungata era facilmente afferrabile sia da adulti che da bambini. Il Rotor non venne mai convertito per accettare l’Euro e dal 2002 venne man mano sostituito dal successivo telefono pubblico “Digito” prodotto da Urmet e IPM Group.

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