MEZZOPIENO News #36 - Gennaio / Febbraio 2022

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Dalla rete italiana della positività

NUMERO 36

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Mezzopieno News Gennaio / Febbraio 2022

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - N°1941/2019 Pubblicazione informativa no-profit

VANNI ODDERA PILOTA FMX

“Se si salta insieme, è la vita che inizia davvero”

MEZZOPIENOfocus

MEZZOPIENOincontra

La vita (in meglio e in peggio) dopo il Covid

Viadellafucina 16

MEZZOPIENOmondo

MEZZOPIENOItalia

Arriva il primo cestino che separa da solo i rifiuti

Approvata la cura per la fibrosi cistica

MEZZOPIENOlavoro

MEZZOPIENINO

Creare lavoro in carcere

L’inventastorie gentili

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Intervista esclusiva per Mezzopieno News >> pag. 16/17

MEZZOPIENOalimentazione

SCRIVERESISTERE

La ricetta della gratitudine

Nella vita anche i desideri cambiano

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www.mezzopieno.org


MEZZOPIENO NEWS mondo Mezzopieno News è pubblicato ogni due mesi dal movimento Mezzopieno. Gli articoli riportati sono frutto della ricerca e del lavoro giornalistico del comitato editoriale, dell’ufficio studi, del gruppo di ricerca, dei volontari e dei membri della comunità Mezzopieno. Ogni articolo è un’elaborazione originale e riporta fatti e situazioni reali. Le fonti originali sono verificate e citate per esteso.

Mezzopieno News è gratuito – nessuno può richiedere denaro o compensi per la sua distribuzione. Il movimento Mezzopieno è un gruppo di pensiero che non ha obiettivi di profitto ma la diffusione dell’approccio positivo e della capacità creativa e collaborativa. Mezzopieno News è distribuito con il contributo volontario dei membri, degli amici e dei simpatizzanti del movimento Mezzopieno. Come frutto della volontà di condividere il proprio pensiero, la pubblicazione è distribuita attraverso il sistema del passaparola, di mano in mano, con la consegna diretta e personale. Nessun diritto di autore è applicato per la proprietà intellettuale degli articoli. Tutto il materiale è di libera distribuzione e riproducibile senza autorizzazione, citando la fonte Mezzopieno News.

ARRIVA IL PRIMO CESTINO CHE SEPARA DA SOLO I RIFIUTI Si chiama Bin-e ed è il primo raccoglitore di rifiuti al mondo a fare la differenziata autonomamente. Si tratta di un cestino intelligente che riconosce, smista e comprime automaticamente i rifiuti. Il suo sistema interno identifica la tipologia di scarto grazie a un riconoscimento basato sull’intelligenza artificiale e sull’elaborazione delle immagini. Un sistema di compressione riduce il volume dei rifiuti introdotti fino all’80% del loro volume e un dispositivo effettua il controllo del livello di riempimento, provvedendo a emettere notifiche automatiche all’azienda di gestione dei rifiuti che viene avvisata quando è pieno e deve essere svuotato.

Inventato da due giovani ingegneri polacchi, il cestino intelligente racchiude in sé i quattro contenitori necessari per la raccolta differenziata: carta, plastica, vetro e indifferenziato, permettendo di unire in un solo spazio tutta la pattumiera. Basta gettare l’oggetto da smaltire nello sportello del Bin-e e al resto pensa tutto lui in automatico. “Nel nostro vecchio ufficio vedevamo che i colleghi lottavano giornalmente con lo smaltimento dei rifiuti perché non sapevano come farlo correttamente”, afferma Jakub Luboński, co-fondatore e padre di Bin-e. “Così abbiamo deciso di eliminare quel fattore, creando un dispositivo che può smistare i rifiuti al posto nostro. Abbiamo creato una soluzione intelligente per la gestione dei rifiuti che migliora il processo di riciclaggio da dove inizia, in ogni individuo. Nelle capitali dell’UE solo il 19% dei rifiuti viene raccolto separatamente, il che significa che l’80% finisce ancora nei contenitori residui”. Fonte: Bin-e

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Il FIUME SOSPESO SULL’AUTOSTRADA: L’INGEGNO È chiamato “ascensore per barche” ed è una lunghissima strada di acqua sospesa che prodigio dell’ingegneria - collega per 21 chilometri i fiumi Mosa e Schelda, nella regione della Vallonia in Belgio. È un dispositivo per il superamento di un dislivello che consente alle imbarcazioni di percorrere rapidamente grandi scarti longitudinali e verticali tra due corpi d’acqua disallineati. Il Canal du Centre attraversa le città di Nimy, Obourg, Ville-sur-Haine e Thieu e contiene diversi ascensori idraulici per barche, costruiti dal 1888 al 1917, che sono ora nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Questi maestosi ascensori sono stati progettati dall’ingegnere Edwin Clark un secolo e mezzo fa per permettere il traffico turistico e commerciale nella regione e risolvere la differenza di altezza di circa 96 metri tra i due fiumi. Il Canal du Centre è una meraviglia dell’ingegneria visitata ogni anno GENNAIO - FEBBRAIO 2022

da decine di migliaia di persone che che salgono su battelli attrezzati per far vivere ai visitatori l’esperienza di volare su un’imbarcazione al di sopra di campi, strade e case. Oltre alla spettacolarità dell’opera, l’ascenso-

re per barche è un sistema ancora estremamente attuale e moderno che permette di superare grandi dislivelli con un consumo minimo di acqua, molto inferiore al dispendioso sistema delle chiuse. Fonte: Canal du centre


LE STRADE CHE INVECE DI FARE RUMORE EMETTONO MUSICA Nel mondo stanno nascendo le strade musicali, tratti che quando vengono percorsi provocano una vibrazione udibile che può essere percepita attraverso la risonanza delle ruote e della carrozzeria del veicolo. Questo rombo si sente all’interno dell’auto e nell’area circostante sotto forma di una melodia musicale. Esistono strade musicali in Danimarca, Ungheria, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Cina, Iran, San Marino, Taiwan, Paesi Bassi e Indonesia. Ogni nota viene prodotta variando la spaziatura di piccole scanalature incise sull’asfalto della strada. Ad esempio, la nota Mi ha una frequenza di circa 330 vibrazioni al secondo, pertanto strisce poste a 61 mm di distanza e percorse da un veicolo a 72 chilometri orari produrranno la nota Mi. In Giappone ci sono diverse strade musicali dove le auto generano melodie di alcune canzoni pop giapponesi. Per sentirle i conducenti devono mantenere una velocità costante di 40Km/h, 50Km/h o 60Km/h, a seconda delle diverse Melody Roads. I micro-solchi incisi

su queste strade hanno una distanza regolare che varia dai 6 ai 12 cm e sono indicate da cartelli stradali dedicati che segnalano l’inizio delle Melody Road e il modo per percorrerle. L’iniziativa è diventata un’originale campagna con l’obiettivo di sensibilizzare alla guida sicura e al rispetto dei limiti di velocità. Fonte: Nagaoka Review

L’ECO-LEGNAME: UNA NUOVA INTUIZIONE ECOLOGICA Un’impresa sociale filippina, “The Plastic Flamingo”, conosciuta anche come “The Plaf”, opera a Manila dal 2019 raccogliendo e trasformando la plastica

che si accumula sulle rive del Pasig, uno dei fiumi più inquinati del mondo, per realizzare materiali e componenti per l’edilizia: l’eco-legname, come lo ha rinominato l’azienda stessa. I prodotti finali di questo processo di recupero, infatti, sono assi, travi ed elementi da costruzione che richiamano il legno e che vengono utilizzati nell’edilizia. Numerosi test e studi condotti confermano che questi prodotti riciclati sono molto robusti e versatili per la realizzazione di abitazioni di emergenza, recinzioni, parapetti e molto altro. Grazie al processo di

raccolta, lavorazione, modellazione e commercio dei prodotti finiti, in ottica di economia circolare, la Plaf ha raccolto nella sua attività oltre 100 tonnellate di rifiuti plastici, in un Paese che ogni anno ne riversa 500.000 nell’Oceano. Oltre alla missione ambientale, l’iniziativa ha uno scopo sociale, quello di educare i cittadini alla raccolta dei rifiuti, al riciclo e al riuso. La Plaf ha l’obiettivo di coinvolgere diverse Organizzazioni Non Governative per la realizzazione di nuovi nuclei abitativi con l’eco-legname, per proteggere e aiutare le popolazioni le cui case sono state distrutte da disastri ambientali. Il prototipo di modulo abitativo d’emergenza è già pronto, è semplice e veloce da costruire ed è sicuro. Una missione che considera l’ambiente e le persone in un rapporto di reciproco aiuto e rispetto. Fonte:The Plaf

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LA DONNA CHE SALVA LE FORESTE E LE DONA AL MONDO

Kris Tompkins è una donna americana che negli ultimi trent’anni ha dedicato la sua vita alla protezione della bellezza selvaggia e della biodiversità. Figlia di un barone del petrolio, ha comprato con i suoi soldi oltre 180.000 chilometri quadrati di terre e aree marine, un’area più grande della Tunisia, formando cinque nuovi parchi nazionali. La sua è stata la più grande donazione di terreni privati nella ​​ storia e ha permesso di conservare 44,7 milioni di acri di terra e marini, ceduti ai governi cileno e argentino, a condizione che rimangano protetti per almeno 99 anni. Un’impresa di conservazione mai realizzata prima su così larga scala, che ha permesso di acquistare immense aree di terra in Cile e Argentina, ripristinare le praterie, le foreste, i corsi d’acqua e le specie animali scomparse, per poi restituirle alla gente. Insieme al marito, ora scomparso, Kris Tompkins ha debellato le coltivazioni invasive, seminato erbe autoctone, rimosso il bestiame che stava danneggiando la fauna locale e riportato le specie animali originarie che erano scomparse. La sua fondazione ha trasformato allevamenti di pecore intensivi in fattorie e parchi rigenerativi, costruito sentieri escursionistici, campeggi e tradizionali rifugi in pietra alimentati a energia solare, aprendo al turismo responsabile. La sua visione è quella di creare un equilibrio tra conservazione e accessibilità e anche permettere di poter generare un reddito alternativo per la gente del posto. Oggi membro del Consiglio per la conservazione del presidente Biden, sta lavorando per reintrodurre le specie native nei 48 Stati degli USA. Fonte: Tompkins Conservation


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L’AUTISMO FA CRESCERE LE AZIENDE: RIVOLUZIONE ASPERGER

SPORT: LE DIVISE NON DISCRIMINERANNO PIÙ IL GENERE

E’ una delle prime aziende al mondo che ha deciso di puntare tutto sulle capacità nascoste e sottovalutate delle persone con autismo e sindrome di Asperger: fondata in Danimarca da Thorkil Sonne, padre di un ragazzo con autismo, Specialisterne (gli Specialisti) è diventata leader mondiale nell’inserimento lavorativo e nella valorizzazione di persone con disturbi del neurosviluppo, solitamente escluse dal mondo del lavoro. Le competenze peculiari di queste persone, come la memoria, l’attenzione ai dettagli, la concentrazione e l’attitudine a svolgere azioni ripetitive, sono educate e organizzate per poter diventare dei punti di forza del lavoratore e dell’azienda. Specilisterne assume e fa assumere da altre aziende persone autistiche e con Asperger, facendo svolgere loro attività in cui riescono a eccellere come nessun altro. Analisi e test dei software, controllo di qualità, computazione dati e implementazione degli standard sono attività particolarmente adatte alle loro caratteristiche di attitudine al ragionamento logico, competenze visivo–spaziali spiccate, facile apprendimento di schemi e memoria a lungo termine particolarmente sviluppata. Queste persone hanno inoltre una particolare propensione al rispetto delle regole e alla sincerità. La società sviluppa le competenze personali, sociali e professionali per le persone con disturbi dell’apprendimento e organizza strategie appropriate per combinarle con i bisogni delle aziende. “Le persone con autismo hanno un tasso di disoccupazione dell’ 85%. Da una parte ci dedichiamo alla formazione per offrire talenti più preparati alle aziende, dall’altra dobbiamo sensibilizzare le imprese e prepararle per avere un’inclusione di successo”, spiega il direttore in Italia Pablo Mas. Fonte: Specialisterne

La Federazione Internazionale di Handball (IHF) ha cambiato il regolamento riguardante le uniformi delle giocatrici permettendo l’uso di pantaloncini e canotte come per gli uomini. La decisione è stata presa in conseguenza alle proteste scoppiate per la scelta di multare la nazionale norvegese a luglio per aver giocato con degli shorts al posto del bikini aderente previsto dalla divisa ufficiale, giudicandoli “abbigliamento inappropriato”. La campagna è stata guidata dall’organizzazione Collective Shout, impegnata nella lotta per l’equità di genere nello sport e fortemente sostenuta dal Ministro per la Cultura e lo Sport norvegese, che ha definito le regole sulle uniformi “stupide e completamente sessiste”. La decisione è stata appoggiata successivamente anche dai ministri dello sport di Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda.“Spero che questo sia l’inizio della fine del sessismo e dell’oggettificazione delle donne e delle ragazze nello sport e che in futuro tutte le donne e le ragazze saranno libere di partecipare alle competizioni sportive senza preoccuparsi per il guardaroba e per le molestie sessuali”, ha affermato Talitha Stone del Collective Shout. Il nuovo regolamento prevede che le atlete possano indossare “pantaloncini corti e aderenti”, in alternativa agli ”slip del bikini”. Fonte: International Handball Federation

OSPITARE I SENZATETTO NEL PROPRIO CORTILE: I BLOCK A Seattle, negli Stati Uniti, alcune organizzazioni noprofit hanno ideato un sistema per dare ospitalità alle persone senzatetto in piccoli alloggi costruiti nei cortili e nei giardini delle case della città. L’iniziativa è nata per affrontare l’improvviso aumento di senza fissa dimora presenti nella città e per offrire un riparo ai tanti che sono costretti a vivere per le strade. Il progetto si chiama Block e prende il nome dalla forma delle piccole case, costruite come dei blocchi monolocali completi di tutto ciò che serve per vivere. “Offriamo ai proprietari di case un programma per ospitare una persona senza dimora semplicemente donando una parte del loro giardino e accogliendo un nuovo vicino”, raccontano gli ideatori. I piccoli alloggi sono costruiti con materiali di recupero e il progetto si occupa di assegnarli a persone in difficoltà e di creare le relazioni e fornire supporto continuo a chi le ospita nei propri spazi, per il vicinato e i residenti del quartiere, per avvicinare gli uni agli altri e creare una rete di connessioni e solidarietà. “Non ho molti soldi o

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conoscenze di come poter aiutare le persone ma quello che ho è un cortile e questo ha fatto sì che questo progetto mi parlasse davvero”, racconta Doh una donna che ha concesso uno spazio nel suo cortile. Il programma ha subito funzionato bene, trovando accoglienza per centinaia di persone, tanto che il governo è intervenuto semplificando i permessi e le pratiche dal punto di vista legale, accelerandone il successo. Fonte: The Block Project


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NEL MONDO È NATA UNA NUOVA REPUBBLICA: BARBADOS Il 21 ottobre Barbados ha eletto per la prima volta il presidente della Repubblica. È una donna, ha 72 anni, si chiama Sarah Mason e si è insediata ufficialmente il 20 novembre, nel cinquantacinquesimo anniversario dell’Indipendenza del Paese dal Regno Unito. Il piccolo stato caraibico, infatti, ha ottenuto la propria autonomia nel 1966 mantenendo però formalmente la Regina Elisabetta II come capo di governo fino al referendum dell’anno scorso, che ha decretato l’abolizione della monarchia e ha portato all’elezione odierna. Barbados non è l’unica ex-colonia britannica ad aver deciso di mantenere la Regina come leader del paese: ne sono un esempio Canada, Nuova Zelanda, Australia, Belize e Bahamas. Tuttavia, nel corso degli anni alcuni Stati hanno optato per un sistema democratico, come nel caso della Guyana, di Trinidad e Tobago e Dominica. L’attuale primo ministro di Barbados, Mia Mottley, ha affermato, appena dopo l’elezione di Mason: “abbiamo appena eletto una donna che è unicamente e appassionatamente barbadiana, senza pretendere di essere qualcos’altro e che riflette i nostri valori tradizionali” e ha aggiunto che questo è “un momento fondamentale” nella storia del Paese. La

neo-eletta Sarah Mason non è estranea ai primati: infatti è anche stata la prima donna a servire nella Corte d’Appello di Barbados ed è Governatore Generale del Paese dal 2018. Fonte: Reuters

EGITTO, LE PRIME DONNE NOMINATE GIUDICI

Al Cairo, in Egitto, 98 donne hanno prestato giuramento come prime donne giudice nel Consiglio di Stato del Paese, uno dei principali organi giudiziari, in precedenza composto da soli maschi. Il giudice supremo, Mohammed Hossam el-Din, che le ha nominate, ha affermato che “le donne sono un’importante aggiunta al Consiglio di Stato”, dopo che il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi aveva chiesto alle donne di entrare a far parte del Consiglio di Stato e della Pubblica accusa, due organi giudiziari esclusivamente maschili. Il Consiglio in precedenza aveva attivamente respinto le donne, nonostante le ripetute richieste da parte di diversi organi istituzionali e dalla popolazione. In Egitto la Costituzione prevede che ogni nuova legislazione civile non possa essere contraria alle leggi dell’Islam. “Questo è un giorno memorabile. È un sogno per noi e anche per le generazioni passate”, ha dichiarato Radwa Helmy, una delle giudici donne. “Essere una donna in una delle principali istituzioni giudiziarie in Egitto e nel mondo arabo era un sogno”. Come parte del Consiglio di Stato, i nuovi giudici donne si occuperanno principalmente di controversie amministrative, casi disciplinari e ricorsi, oltre a rivedere i progetti di legge, le decisioni e i contratti del governo.

ARRIVANO LE TENDE DI ALGHE CHE MANGIANO LO SMOG Lo studio londinese ecoLogicStudio ha ideato una particolare tenda da esterni applicabile sulle facciate degli edifici cittadini con la funzione di catturare CO2 e composti inquinanti dall’atmosfera. Questa tenda chiamata Photo.Synth.Etica è composta da diversi moduli da 16,7 per 7 metri che agiscono come fotobioreattori e che sfruttano la luce naturale per nutrire alcune colture, come le microalghe, per sintetizzare l’anidride carbonica, producendo ossigeno ed emettendo una luminescenza nelle ore notturne. Ogni modulo cattura circa 1 Kg di CO2 al giorno, paragonabile all’azione di 20 alberi. L’aria dell’ambiente esterno attraversa dal basso verso l’alto la facciata, l’anidride carbonica e gli agenti inquinanti vengono assorbiti dalle alghe, aumentando così la quantità base di biomassa riutilizzabile. L’ossigeno prodotto dalla fotosintesi è rilasciato all’esterno dalla sommità della tenda. L’obiettivo della bio-tenda è utilizzare le alghe per realizzare delle bio-membrane viventi amiche dell’ambiente. Un’idea che unisce estetica e funzione, architettura e biotecnologia e che si propone di aiutare le città fortemente inquinate a respirare aria più pulita. Fonte: Ecologic Studio; Photo Synthetica

Fonte: Egypt today

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MANIFESTO Mezzopieno per la pratica positiva

Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita ed una maniera di essere.

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Il pensiero Mezzopieno è sempre pro, mai contro. ___________________________________________________________________________________________________ Mezzopieno si pone come risposta costruttiva al vittimismo, alla polemica e al disfattismo. modo di essere Mezzopieno collabora con tutti Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita e una manieraIl di essere. per stimolare risposte positive all’atteggiamento pessimista, a quello conflittuale e alla ricerca di capri espiatori. Vivere Mezzopieno significa non avere timore di caricarsi delle responsabilità e dell’impegno di individuare stimoli creativi e fecondativi diversi dalle dinamiche distruttive è sempre pro, mai di contro. e Ildipensiero contrasto.Mezzopieno Il cambiamento è responsabilità chi costruisce con umiltà, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile in relazioni collaborative. Mezzopieno si pone come risposta costruttiva alla polemica, al vittimismo e al disfattismo. Il modo di essere Mezzopieno collabora con tutti per stimolare positive all'atteggiamento a quello conflittuale e alla ricerca di capri Piuttosto che cercare di demolire ciòrisposte che è ritenuto sbagliato, Mezzopienopessimista, propone alternative, pratiche e comportamenti che perseguono espiatori. Vivere Mezzopieno significa non avere timore di caricarsi delle responsabilità e dell'impegno di individuare stimoli l’armonia e che non impiegano energia per contrastare ma per creare. La scelta buona prende il posto di quella cattiva. creativi e fecondativi diversi dalle dinamiche distruttive e di conflitto. Ogni processo di cambiamento positivo è responsabilità Chi si identifica nelcon Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha ilun approccio positivo e aperto alindiverso ed collaborative. al nuovo. di chi costruisce umiltà e condivisione, coinvolgendo maggior numero di elementi relazioni Il Piuttosto cambiamento è un processo che va ciò condiviso da tutti esbagliato, può avvenire soltanto lentamente, con la presa di coscienza e la partecipazione che cercare di demolire che è ritenuto Mezzopieno propone alternative costruttive, pratiche e costruttiva di ogni elemento della società. comportamenti che perseguono l’armonia e che non impiegano energia per contrastare ma per creare. La scelta buona prende il posto di quella cattiva. è l’evoluzione. La vera forza che manda avanti il mondo da sempre e che lo ordina attraverso la crescita e la L’alternativa alla rivoluzione collaborazione di tutti. Chi si identifica nel pensiero Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha un approccio positivo ed aperto al diverso e al nuovo. Chi giudica questo modo di pensare come naif… ha ragione! Il cambiamento positivo va condiviso nella molteplicità e richiede di avvenire lentamente, con una presa di coscienza e una Non è obiettivo del pensiero Mezzopieno partecipazione costruttiva ed allargata. produrre utili o generare profitto. È dimostrato che i buoni esempi “sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e L’alternativa alla rivoluzione è l’evoluzione, la vera forza cheduratura manda avanti da sempre e che lo ordina attraverso addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta capaceildimondo influenzarne le azioni future. Questo fenomeno,lache in crescita condivisa e la collaborazione di tutti. può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione psicologia prende il nome di “elevazione morale’” sociale”. Mezzopieno non ha paura di perseguire una nuova innocenza, un disarmo che si fa seme di pace e di armonia. Non è obiettivo di Mezzopieno produrre utili o generare profitto. MEZZOPIENO NEWS

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MEZZOPIENO NEWS cosa facciamo

Indice di benessere

La comunità Mezzopieno è un movimento formato da persone, gruppi, enti e associazioni che condividono l’impegno per la diffusione della cultura della positività e che credono nell’importanza di promuovere un approccio costruttivo e armonioso nella società e nella vita.

SEMPRE MENO ADDITIVI CHIMICI IN AGRICOLTURA

L’UFFICIO STUDI MEZZOPIENO L’attività di ricerca è lo strumento attraverso il quale il movimento Mezzopieno approfondisce la sua capacità di interpretare ed analizzare la società e le sue evoluzioni. I programmi di ricerca del movimento sono un laboratorio permanente che coinvolge università, ricercatori, associazioni e gruppi di lavoro. In particolare, Mezzopieno svolge l’attività di studio e analisi in collaborazione col Gruppo di Ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, di cui è membro. MEZZOPIENO NELLE SCUOLE La cultura della positività entra nelle scuole con laboratori di lettura e comunicazione gentile. Attraverso attività, giochi ed esperienze si trasmettono i valori della fiducia, della gratitudine e della collaborazione, per stimolare il lato migliore di ogni studente e la capacità di educare la propria volontà al bello e al buono.

INFO SU WWW.MEZZOPIENO.ORG

DIFFUSIONE DI MEZZOPIENO NEWS: IL CERCHIO DELLA GRATITUDINE Il “cerchio della gratitudine” è il progetto che prende vita dalle relazioni di gratuità e di gratitudine che si vengono a creare intorno a Mezzopieno News: il periodico, nella sua forma cartacea, viene consegnato di mano in mano nel cerchio delle conoscenze e delle persone vicine ai membri della comunità e diventa uno strumento di relazione e di condivisione. I volontari della comunità Mezzopieno sono attivi nella distribuzione di Mezzopieno News in: Ospedali - Case di cura e di degenza - Centri di accoglienza per anziani Carceri ed istituti penitenziari - Scuole - Parrocchie - Associazioni - Aziende - Circoli - Comunità.

Una gran parte dei Paesi del mondo sta riducendo l’utilizzo di additivi chimici in agricoltura, sostituendoli con derivati di origine naturale e colture biologiche. I fertilizzanti chimici a base di azoto, fosforo e potassio hanno contribuito a rilanciare l’agricoltura e a nutrire il mondo. Tuttavia, le rilevazioni hanno dimostrato che un aumento eccessivo del loro impiego sconvolge l’equilibrio dell’ecosistema e lo contamina. Questi fertilizzanti si accumulano nel suolo e possono inquinare i sistemi idrici e impedire alle colture di assorbire i nutrienti del terreno, aumentando il rischio di contaminare corsi d’acqua, zone umide e laghi. L’Unione Europea in questo processo sta rappresentando un modello virtuoso per tutto il mondo con una riduzione del 15% negli ultimi 15 anni, mentre la media mondiale stenta ancora ad abbassarsi a causa di Paesi come Russia, India, Stati Uniti e Cina che fanno ancora ampio uso di questi additivi chimici. L’amministrazione governativa spagnola ha recentemente vietato l’uso di fertilizzanti entro 1,5 km dal Mar Menor, una delle più grandi lagune di acqua salata d’Europa nella regione di Murcia, dopo che cinque tonnellate di pesci morti sono state rinvenute sulle sue coste. I fertilizzanti sono il presupposto su cui si basano le colture intensive e la loro riduzione è un graduale approccio che ne mette in discussione i principi, aprendo a soluzioni più locali e attente ai ritmi e alle esigenze della natura. Fonte: Ufficio Studi Mezzopieno | World Bank

MEZZOPIENO AL LAVORO Il movimento Mezzopieno promuove l’organizzazione positiva del lavoro. All’interno delle aziende della rete Mezzopieno si realizzano percorsi di condivisione di pratiche e modelli finalizzati al benessere delle persone che vi lavorano, per un approccio costruttivo con il gesto lavorativo, con la comunità in cui si lavora, con il mercato e con il mondo.

MEZZOPIENO NEI COMUNI

Mezzopieno è presente nei Comuni italiani con programmi per la diffusione della cultura della gentilezza e della pratica positiva attraverso l’istituzione degli Assessori della gentilezza, nominati dai Sindaci per la realizzazione di iniziative per stimolare la collaborazione e ridurre la conflittualità nelle comunità. MEZZOPIENO NEWS

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MEZZOPIENO NEWS focus

apprezzamento della natura. Ma le tre categorie più comuni hanno riguardato tematiche sociali e legate alla società. 1. Solidarietà. Gli esperti hanno previsto che le difficoltà e le esperienze che abbiamo condiviso a causa della pandemia potrebbero alimentare la solidarietà e avvicinarci gli uni agli altri, sia all’interno delle nostre comunità che globalmente. Allo stesso modo, la sociologa Monika Ardelt dell’Università della Florida ha notato che “questo tipo di eventi globali possono essere risolti soltanto se lavoriamo insieme come una comunità mondiale”. L’esperienza condivisa della pandemia può aiutare a nutrire una identità più globale e inclusiva che promuova la solidarietà internazionale.

IN CHE MODO LA VITA POTREBBE ESSERE MEGLIO (OPPURE PEGGIO) DOPO IL COVID

Le previsioni di 57 scienziati sulle potenziali conseguenze positive e negative della pandemia (pubblicato per la prima volta sul GGSC magazine il 6 aprile 2021)

In che modo le pandemie cambiano le nostre società? IGOR GROSSMANN OLIVER TWARDUS

Le precedenti pandemie hanno coinciso con cambiamenti nell’architettura e nella pianificazione urbanistica e con una maggiore attenzione verso la salute pubblica. Eppure gli effetti psicologici e sociali dell’influenza spagnola, la peggiore epidemia del 20° secolo, sono stati percepiti in seguito come meno gravi di quanto atteso, forse perché hanno avuto origine all’ombra della Prima Guerra Mondiale. Neppure ricordiamo epidemie più recenti come l’influenza asiatica del 1957 e l’influenza di Hong Kong del 1968.

Immaginare e pianificare il futuro può essere un potente meccanismo di adattamento per acquistare un senso di controllo nei tempi sempre più incerti della vita durante la pandemia. Nel corso dell’ultimo anno diversi esperti hanno annunciato che il mondo dopo il COVID sarebbe stato un posto completamente diverso, con valori mutati e una nuova mappa delle relazioni internazionali. A complemento delle voci di giornalisti, esperti e decisori politici, uno di noi (Igor Grossmann) si è imbarcato nell’impresa di raccogliere le opinioni dei principali studiosi mondiali di scienze sociali e comportamentali, fondando il progetto World after COVID [il Mondo dopo il Covid, n.d.r.]. In una serie di 57 interviste abbiamo invitato scienziati, MEZZOPIENO NEWS

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insieme a futurologi, a riflettere sui cambiamenti sociali e psicologici, positivi e negativi, che potrebbero verificarsi dopo la pandemia e sul tipo di saggezza di cui abbiamo bisogno in questo momento. I risultati di questo colloquio sono sorprendenti, sia per la mutevolezza che per l’ambivalenza nelle previsioni degli esperti.

Tre opportunità dopo il COVID-19­­­ Come mostrato dal grafico, le proiezioni degli esperti variano da una migliore cura per gli anziani, a un maggiore pensiero critico circa la disinformazione, fino a un maggiore GENNAIO - FEBBRAIO 2022

2. Cambiamenti strutturali e politici. Nei primi momenti della pandemia, gli esperti hanno anche creduto che avremmo potuto vedere sforzi proattivi e un desiderio sociale di introdurre cambiamenti strutturali e politici verso società più giuste, diverse e inclusive. La filosofa Valerie Tiberius dell’Università del Minnesota ha suggerito che la pandemia potrebbe portare “ad una maggiore consapevolezza della nostra vulnerabilità e dipendenza reciproca”. Ayse Uskul, psicologo culturale dell’Università del Kent nel Regno Unito ha condiviso questa opinione e previsto che questa consapevolezza “ci motiverà a combattere in maniera più decisa l’ineguale distribuzione di risorse e diritti non soltanto dove viviamo, ma su scala globale”. 3. Legami sociali rinnovati. La pandemia ha limitato la nostra abilità di incontrare faccia a faccia amici e parenti, e messo in luce quanto vulnerabili possano essere alcuni vicini o membri della nostra famiglia. Il fondatore e direttore del Greater Good Science Center e professore all’Università della


MEZZOPIENO NEWS focus – flessibilità nell’agenda lavorativa, riduzione dei tragitti casa/ lavoro – hanno anche menzionato possibili costi, quali la perdita di informazioni sociali nelle comunicazioni virtuali e gli svantaggi per le persone che non possono permettersi internet ad alta velocità o servizi digitali.

California Berkeley, Dacher Keltner, ha suggerito che la pandemia potrebbe insegnarci quanto “assolutamente sacre siano le nostre migliori relazioni” e che il valore di tali relazioni sarà molto più alto nel mondo post pandemico. Allo stesso modo Jennifer Lerner – professoressa di processi decisionali presso l’Università di Harvard – ha argomentato come la pandemia abbia condotto le persone a “imparare chi sono i loro vicini, sebbene non li conoscessero prima, poiché hanno scoperto di aver bisogno di loro”.

Rischi del post pandemia E per quanto riguarda le previsioni di conseguenze negative della pandemia? Le opinioni sono nuovamente molto varie, con oltre la metà degli argomenti citati da meno del 10% degli intervistati. Solo due previsioni sono state menzionate da almeno dieci esperti: una potenziale instabilità politica e l’aumento di pregiudizi e razzismo. 1. Aumento di pregiudizio o razzismo. Molti esperti hanno discusso come le condizioni verificatesi durante la pandemia ci hanno portato a concentrarci all’interno della nostra cerchia, diventando più sprezzanti verso coloro che ne sono fuori. Lisa Feldman Barrett, membro della American Academy of Arts & Sciences and the Royal Society of Canada, ha notato come le precedenti pandemie hanno visto “le persone trincerarsi maggiormente dietro alle loro credenze di ciò che sta dentro oppure al di

fuori di un certo gruppo”. 2. Instabilità politica. Allo stesso modo, molti esperti hanno discusso come concentrarsi maggiormente sulla nostra cerchia possa esacerbare le esistenti divisioni politiche. L’ex presidente della Society for Philosophy and Psychology, Paul Bloom, ha argomentato come una minore considerazione di chi è al di fuori della nostra cerchia fosse visibile sia internamente che a livello internazionale dove “un Paese biasima l’altro e non si lavora abbastanza insieme”.

Lo yin e lo yang dell’effetto COVID Quasi la metà degli intervistati ha menzionato spontaneamente che il medesimo cambiamento può essere una forza per il bene oppure per il male. Per esempio, gli esperti hanno predetto che potremmo vedere una maggiore accettazione delle tecnologie digitali a casa e sul lavoro. Ma a parte i benefici di tutto ciò MEZZOPIENO NEWS

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Nel mezzo di questa complessità, gli esperti hanno soppesato di quale tipo di saggezza abbiamo bisogno per fare accadere maggiori cambiamenti positivi nel futuro. Molti hanno argomentato che non ci occorre, soltanto, la volontà di sostenere cambiamenti politici e strutturali ma anche alcune strategie psicologiche che promuovano un corretto discernimento: guardare le cose in prospettiva, il pensiero critico, riconoscere i limiti della nostra conoscenza, la compassione e comprensione dei sentimenti altrui. In altre parole gli esperti hanno raccomandato un sapere che si concentri sulla meta-cognizione, che sottolinei un’adeguata regolazione delle emozioni, mindfulness e un giudizio più saggio circa tematiche sociali complesse. La buona notizia è che queste strategie psicologiche sono malleabili e allenabili; un modo in cui possiamo coltivare saggezza e prospettiva, per esempio, è adottare un punto di vista in terza persona, da osservatore, nelle nostre sfide. Di fatto, nonostante alcune speranze per il fuGENNAIO - FEBBRAIO 2022

turo, è altrettanto possibile che il cambiamento dopo la pandemia non si noti neppure. Non perché i cambiamenti non avverranno ma perché le persone si adattano rapidamente alle loro immediate circostanze. (In collaborazione con greatergood.berkeley.edu)


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NASCE LA FORESTA CONDIVISA DEL PO: 200 CHILOMETRI VERDI APPROVATA LA CURA PER LA FIBROSI CISTICA “Condivisa” perché chiunque – istituzioni, cittadini, aziende agricole, imprese, associazioni – può contribuire a realizzarla: la “Foresta Condivisa del Po Piemontese” si propone di mettere a sistema gli interventi di riqualificazione ambientale avviati negli ultimi trent’anni lungo la fascia fluviale del Po e nelle aree circostanti per costituire una “foresta di vicinato” con l’ambizioso obiettivo di giungere a 1,5 milioni di alberi e arbusti, uno per ciascun abitante dei 53 Comuni attraversati. “In questo periodo storico – ha dichiarato il vicepresidente e assessore alle Foreste, Fabio Carosso - in cui è necessario intervenire

prontamente con azioni puntuali per contrastare gli effetti devastanti del riscaldamento globale, la Foresta - alberi e arbusti, ma anche nuove zone umide e aree verdi attrezzate - ha già ricoperto circa 500 ettari di territorio e costituisce una vera e propria fabbrica produttrice di ossigeno e di assorbimento di gas serra.” Il presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, Roberto Saini, ha aggiunto: “È un’azione concreta che fornisce risposte reali a un problema oggi al centro dell’attenzione a livello globale: pur essendo coscienti che si tratta di un ambito circoscritto vogliamo dare concretezza a quegli obiettivi che anche la conferenza Cop26 di Glasgow ha posto in agenda per gli anni a venire. La Foresta condivisa del Po piemontese è anche uno strumento di riqualificazione dell’ambiente del Parco, che si concretizza in aree verdi, boschi, piantagioni di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, prati e praterie: un nastro verde-azzurro che si estende per quasi 200 chilometri”. Fonte: Ufficio stampa Regione Piemonte

Un farmaco efficace per il trattamento della Fibrosi Cistica è stato approvato dalle principali autorità sanitarie mondiali ed è ora disponibile anche in Italia per tutte le fasce d’età. Commercializzato con il nome Kaftrio, è efficace nel migliorare le funzioni dell’apparato respiratorio e gastrointestinale delle persone affette da quella che è la malattia genetica grave più diffusa; questa nuova terapia permette ai pazienti una remissione dei principali sintomi, una più facile gestione della malattia nei suoi aspetti clinici e una migliore qualità di vita. “Il nuovo farmaco è particolarmente importante poiché riesce a coprire la maggioranza dei pazienti con Fibrosi Cistica, con una riduzione del numero delle riacutizzazioni infettive respiratorie, episodi che compromettono la funzionalità polmonare determinandone un progressivo declino”, spiega la dottoressa Enza Montemitro dell’Unità Operativa di Fibrosi Cistica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. “È iniziata una nuova era nella storia della malattia. Le nuove terapie hanno profondamente cambiato l’aspettativa di vita dei pazienti, con un impatto positivo sia sulla malattia

GLI SCARTI SI SCAMBIANO: NASCE LA SIMBIOSI INDUSTRIALE Una start up bolognese formata da tre giovani architetti ha lanciato la piattaforma Sfridoo che permette alle imprese di vendere e comprare avanzi, invenduti, sottoprodotti e scarti di produzione che andrebbero persi o che avrebbero un elevato costo di gestione e smaltimento. La missione del progetto è, come descrivono gli stessi ideatori, quella di “generare la simbiosi industriale tra le imprese, intesa come scambio di sottoprodotti, avanzi di magazzino e cespiti aziendali. Creare un mercato dove il termine rifiuto viene inteso come risorsa, proponendo alle imprese progetti e strumenti”. Il processo inventato dalla startup permette all’azienda interessata di inviare una richiesta per i prodotti che intende smaltire, inserendo i propri dati e prodotti oggetto di vendita. Sfridoo mette in contatto l’offerta con la domanda e crea l’incontro con altre aziende con esigenze complementari, fino a giungere alla compravendita vera e propria. In questo modo si viene a formare una rete di imprese virtuose che contribuiscono alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare. Molte sono le aziende italiane che hanno già cominciato a utilizzare la piattaforma, valorizzando i propri scarti e ottimizzando le tecnologie di gestione. L’azienda è nata 4 anni fa e si è recentemente allargata anche al mercato delle attrezzature aziendali. Con la piattaforma Riusoo, oggi rimette in circolo anche i macchinari che vengono dismessi dalle aziende ma che possono essere riutilizzati da altre, creando un vero e proprio mercato secondario che grazie alle possibilità offerte dalla rete permette importanti ottimizzazioni economiche e ambientali. Fonte: Sfridoo; Riusoo

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polmonare che sullo stato nutrizionale”. L’Ospedale Bambino Gesù si occupa dei casi particolarmente complessi, compresi quelli provenienti dall’estero per interventi come il trapianto di polmone, un’opzione terapeutica per i casi di insufficienza respiratoria severa. La nuova terapia rallenterà il declino funzionale degli organi bersaglio (fegato e polmoni), riducendo sempre di più il numero dei pazienti che necessitano di trapianto d’organo. Nel mondo oltre 100.000 persone soffrono di questa patologia estremamente invalidante e in alcuni casi letale. Fonte: Osservatorio Malattie Rare; Ospedale Bambino Gesù


ARRIVANO I NONNI DI COMUNITÀ

L’ITALIA PRIMA AL MONDO NELLA PRODUZIONE DI VINO

Una rete di nonne e nonni che appartengono alla comunità, per dare supporto ai genitori in difficoltà o fragili e valorizzare le risorse all’interno del tessuto sociale: sono oltre 300 i “Nonni di comunità” volontari che da tre anni in tutta Italia hanno messo a disposizione tempo, affetto ed esperienza per 1200 famiglie con bambini da zero a tre anni. I nonni di comunità si prendono cura dei bambini quando i genitori non possono, li accompagnano a scuola, li fanno giocare, alimentano la loro creatività, raccontano loro storie, li portano a fare sport, passeggiate, laboratori o a volte li accudiscono semplicemente mentre fanno il loro pisolino.

Il progetto “I nonni come fattore di potenziamento della comunità educante a sostegno delle fragilità genitoriali” è promosso dall’Impresa sociale “Con i bambini” con Auser Lombardia capofila e si svolge in Lombardia, Toscana, Umbria e Basilicata, coinvolgendo decine di partner. Con l’aiuto dei Nonni di Comunità, adeguatamente formati e preparati, i bambini e i loro genitori possono contare su un accesso ai servizi del territorio flessibile con forme di prolungamento dell’orario. Le sedi territoriali Auser sono utilizzate per accogliere, creare comunità, organizzare momenti di formazione sulla cura e la crescita del bambino e per condividere laboratori e momenti di festa. Questo impegno organizzato punta a contrastare l’isolamento socio culturale e la povertà educativa delle famiglie e a prevenire il rischio di deprivazione dei bambini. Fonte: Auser

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L’Italia supera la Francia ed è la prima al mondo per la produzione di vino. Nonostante la pandemia e il calo della produzione mondiale di vino, il nostro Paese riesce a mantenere il titolo di primo produttore al mondo. Il mercato del vino è calato nel 2021 del 7% rispetto alla media dell’ultimo ventennio per il crollo dei raccolti nei principali Paesi produttori, a causa anche delle gelate primaverili tardive e delle condizioni meteo complessivamente sfavorevoli. L’Italia precede la Spagna, che ha superato la Francia ed ora è il secondo produttore mondiale. I dati sono stati resi noti dalla Coldiretti sulla base di quelli preliminari raccolti dall’Osservatorio Internazionale dei Vini, che hanno evidenziato gli effetti dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni in occasione della Conferenza Cop 26 di Glasgow.

“Il vino è il prodotto italiano più esportato all’estero e rappresenta un elemento di traino per l’intero sistema Paese”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Il vino italiano negli ultimi 30 anni ha visto il tasso alcolico crescere di un grado e la produzione di uve più precoci, meno acide e più dolci rispetto al passato; il caldo ha cambiato anche la distribuzione sul territorio dei vigneti, che tendono a espandersi verso l’alto con la presenza della vite anche a quasi 1.200 metri di altezza. Il fatturato del vino Made in Italy ha raggiunto livelli record con un valore di quasi 12 miliardi di euro nel 2021, superando anche i risultati del periodo pre Covid. Fonte: Coldiretti; Osservatorio Internazionale del Vino

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L’ITALIA SUPERA E ANTICIPA DI 15 ANNI L’UE SUL RICICLO CARTA In Italia si ricicla l’87,3% della carta utilizzata, il tasso di riciclo degli imballaggi, della materia in cellulosa e del cartone ha superato nel 2020, con 15 anni di anticipo, l’obiettivo europeo dell’85% fissato per il 2035. Il primato italiano è il risultato della vocazione storica dell’industria delle cartiere ma lo è soprattutto nel recupero di materiale da riciclare. Non disponendo delle risorse per la materia prima, l’Italia ha sviluppato negli anni una particolare sensibilità e un’eccellenza nella capacità e nella propensione a recuperare e riusare la carta e i suoi derivati. La media di riciclo dell’Ue è del 73,9%, oltre 15 punti percentuali in meno rispetto al nostro Paese. L’eccellenza italiana è stata raggiunta grazie ai 600 impianti di riciclo distribuiti in tutto il territorio che hanno trasformato 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero, aumentando del 3,2% la produzione di materia prima rispetto all’anno precedente. Il settore punta a rafforzare questo primato grazie al Pnrr che prevede oltre 58 miliardi di euro per l’attuazione di iniziative nell’ambito della Rivoluzione verde e la transizione ecologica, di cui 1,5 miliardi per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento di quelli esistenti.

NASCE IN ITALIA IL SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE Nasce in Italia il Servizio Civile Ambientale, un nuovo strumento che favorisce l’attivismo e la formazione sulle tematiche ambientali, la green economy e la sostenibilità. Questo programma offre ai giovani un’esperienza di valore formativo e civile che fornisce competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro in ambiti specifici d’intervento dedicati alla transizione ecologica e alla preservazione ambientale. I progetti coinvolgono i centri di ricerca pubblici, le università e le associazioni di protezione ambientale legalmente riconosciute e gli enti di protezione ambientale nazionali, regionali e locali, nonché le organizzazioni private e le Pubbliche Amministrazioni. Il Servizio formerà gli operatori anche sulle nuove professionalità richieste nei settori “green”, tra cui: tutela e valorizzazione delle biodiversità, lotta allo spreco alimentare, promozione delle energie rinnovabili, sviluppo delle nuove tecnologie ambientali, bio-economy, economia circolare, blue economy e tutela del patrimonio marino costiero e molti altri.

Fonte: Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri; Comieco

UNA NUOVA TERAPIA RESTITUISCE LA VISTA A 10 BAMBINI Per la prima volta in Italia una rara forma di distrofia retinica ereditaria è stata curata grazie a una terapia innovativa e i primi 10 bambini hanno potuto tornare a vedere. La nuova terapia genica è stata sviluppata con successo dalla Clinica Universitaria Vanvitelli di Napoli, il primo centro nel nostro Paese e tra i primi in Europa dove si applica questa tecnica che raggiunge il suo traguardo dopo circa 15 anni di ricerca e sperimentazione. “I dieci pazienti trattati - spiega Francesca Simonelli, professore ordinario di Oftalmologia e direttrice della Clinica Oculistica dell’Università - oggi possono scrivere,

leggere e muoversi in autonomia”. I bambini provenienti da Piemonte, Lombardia e da diverse altre regioni hanno reso Napoli il punto di riferimento nazionale per il trattamento delle malattie rare della retina, un’eccellenza europea

che conferma la Clinica Oculistica Vanvitelli come il primo centro in Europa per numero di pazienti pediatrici con una forma di malattia ereditaria della retina trattati con terapia genica. Un trattamento definitivo che combina durabilità, efficacia e un profilo di sicurezza favorevole. “Siamo particolarmente orgogliosi di aver potuto contribuire alla fattibilità di questa operazione. L’emozione di vedere le immagini di questi bambini che riescono, specie di sera, a giocare a pallone riempie di gioia”, ha dichiarato Antonio Giordano, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria. Fonte: Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli

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Fra gli obiettivi del Servizio Civile Ambientale definiti nel Protocollo interministeriale vi è quello di orientare i giovani al di sotto dei 35 anni verso i nuovi green jobs e formare una generazione di professioni verdi con le conoscenze ambientali e la preparazione necessaria per contribuire a rinnovare il modo in cui la società umana vive in relazione con l’ambiente e la natura. Fonte: Ministero per le politiche giovanili


LE BUCCE D’ARANCIA DI SCARTO DIVENTANO OGGETTI Il Gruppo Sanpellegrino ha elaborato un progetto di economia circolare per il riuso degli scarti di produzione come le bucce d’arancia che processati diventano un materiale per la produzione di oggetti di eco-design. A questo progetto chiamato “Sicily ®evolution” hanno collaborato l’azienda dei Fratelli Branca, fornitori della materia prima e Krill Design, specialista di economia circolare che ha trasformato le bucce in biopolimeri, un materiale biodegradabile di nuova generazione modellabile con la stampa 3D, di cui l’azienda Seletti ha curato il design. Il processo è realizzato in quattro passaggi: riciclo degli scarti delle arance, trasformazione e sviluppo del biomateriale, produzione on demand con manifattura digitale e infine disegno e produzione di articoli d’arredo sostenibili. Uno dei prodotti di questo progetto è la lampada elettrica da tavolo a forma di spicchio d’arancia, in edizione limitata, ma anche vassoi e ciotole che rimandano inequivocabilmente alle arance siciliane da cui sono nati. “Il progetto rappresenta un impegno concreto a favore della sostenibilità ambientale e dell’innovazione, per questo ci siamo affidati a partner italiani d’eccellenza. La Sicily’s ®evolution celebra uno dei nostri territori chiave attraverso una logica sostenibile e di valore condiviso, in linea con le azioni strategiche del Gruppo Sanpellegrino”, ha dichiarato Stefano Marini, Amministratore Delegato di Sanpellegrino. Fonte: Krill Design; San Pellegrino

SALPA LA PRIMA NAVE ELETTRICA AL MONDO

Una rivoluzione nel mondo del trasposto marittimo è iniziata: la prima nave elettrica a guida autonoma è stata inaugurata ed è pronta a stabilire un nuovo standard nella navigazione a emissioni zero. Si chiama Yara Birkeland e collegherà la città norvegese di Porsgrunn ai porti di tutto il mondo con

LA TORRE ITALIANA CHE ESTRARE ACQUA DAL DESERTO Il progetto italiano ideato dall’architetto Arturo Vittori è una torre capace di ricavare acqua potabile per i luoghi più aridi e poveri del mondo. Nasce in seguito a un viaggio in Etiopia, dove la siccità è un grave problema, e diventa per lui una missione di vita. La torre inventata da Vittori raccoglie fino a 80 litri d’acqua al giorno e convoglia l’umidità presente nell’atmosfera e l’acqua piovana, raccolta, immagazzinata e poi filtrata e distribuita agli abitanti del villaggio. La torre prende il nome dall’albero di fico “Warka”, un simbolo per il popolo che si raduna sotto la sua ombra, e anch’essa svolge una funzione sociale. Costruita a mano dagli abitanti dei villaggi con materiali naturali come il bambù, è composta da una rete, una tettoia per trattenere la rugiada e una cisterna per la raccolta dell’acqua. Recentemente Vittori ha ideato torri fornite di pannelli solari che consentono anche la produzione di energia elettrica e quindi l’illuminazione e la possibilità di alimentare dispositivi elettronici. Dopo il grande successo di questo progetto, riprodotto anche in altre parti del mondo, Vettori ha creato il Warka Village, un villaggio con capanne in bambù, un orto, una cucina comune, un laboratorio artigianale e un bagno rifornito di acqua completamente estratta dall’aria. Fonte: Warka Water

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il suo carico di 60 container. Nel 2017 la collaborazione italo-norvegese ha dato inizio al progetto di una nave autonoma, completamente elettrica, che trasporterà i suoi carichi di fertilizzanti destinati soprattutto ai mercati asiatici. Senza equipaggio, il controllo della navigazione sarà affidato a tre centri di controllo a terra. Nei primi mesi il carico e lo scarico della nave saranno ancora affidati a un ristretto gruppo di tecnici imbarcati sulla nave ma secondo il parere di Jon Sletten, direttore dello stabilimento Yara di Porsgrunn, l’obiettivo è di rendere totalmente autonome tutte le operazioni. La Yara Birkeland, lunga 80 metri e larga 15, ha una velocità di crociera di 13 nodi (circa 24 chilometri l’ora). Secondo i calcoli dell’armatore, la portacontainer potrà ridurre il traffico locale su strada di circa 40 mila mezzi pesanti l’anno. La nave container è prodotta da Vard, una società del gruppo italiano Fincantieri, e dalla Yara Marine Technologies, un’azienda norvegese fondata nel 1905, prima al mondo a creare un fertilizzante azotato che ha contribuito a trasformare l’agricoltura. Fonte: Vard


52passi

sito

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Ogni primo Martedì del mese, dalle ore 20 alle 22,30 il cammino individuale prosegue con momenti di incontro comuni, per condividere i passi settimanali e dialogare intorno ad essi. Ci trovi a Torino, presso la Casa del Quartierie di S. Salvario in Via Morgari 14, nella sala torretta al 1° piano. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Se vuoi partecipare registrati inviando una e-mail a info@mezzopieno.org.

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Martedì 1 MARZO: Camminare verso se stessi Martedì 5 APRILE: Comunicazione empatica Martedì 5 MAGGIO: io ez La scoperta della felicità s la secondo lo Yoga it a Pe s i r is si v criv pas erti a 2 5 i e lla newsletter d

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Ecco i prossimi incontri del gruppo di Torino

I 52 PASSI SONO UN PERCORSO DI IMPEGNO PERSONALE CHE CONSISTE NELL’AFFRONTARE PICCOLI PROPOSITI SETTIMANALI, UNO PER OGNI SETTIMANA DELL’ANNO, CON L’OBIETTIVO DI VEDERE IL LATO MEZZOPIENO DEL MONDO. LE QUATTRO AREE DI IMPEGNO: - IL RAPPORTO CON SE STESSI - LE RELAZIONI - IL RISPETTO DELL’AMBIENTE - LA SPIRITUALITÀ

LE BUONE ABITUDINI

UN ALLENAMENTO ALLA FELICITÀ La capsula del tempo Per creare la tua personale capsula del tempo, compila la lista che segue su un foglio bianco, tralasciando i punti dell’elenco che non fanno per te: - la descrizione dell’ultimo evento sociale a cui hai partecipato - la descrizione di una recente conversazione con un amico - una foto scattata da poco - la descrizione di come hai conosciuto un nuovo amico o conoscente - un recente aggiornamento del tuo status che hai postato su un social network - un estratto da un progetto a cui ti stai dedicando a scuola o al lavoro Nascondi la capsula del tempo in un posto dove non puoi vederla e segna sul tuo calendario di riaprirla fra tre mesi. Una volta che i tre mesi saranno passati, trascorri qualche minuto a rileggere la lista che hai scritto. C’è qualcosa che ti colpisce come particolarmente importante o significativo rivisto a distanza di tempo? Normalmente documentiamo gli eventi chiave della nostra vita: matrimoni, nascite, lauree e successi professionali. Presumiamo, infatti, che siano questi i tipi di accadimenti che vorremo ricordare in futuro. La Ricerca tuttavia suggerisce che ritornare su esperienze

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di tutti i giorni può portarci più gioia di quanto ci aspettiamo. Ciò che in un primo momento appare ordinario può assumere un significato inatteso con il passare del tempo quando sappiamo apprezzare un singolo momento di appagamento, una piccola parte della nostra vita che è arrivata e se n’è andata. La ricerca sul tema delle “previsioni emozionali” suggerisce che non siamo molto abili ad anticipare le nostre reazioni emotive a eventi futuri. Perciò tendiamo a non documentare eventi ordinari perché da un lato sottovalutiamo il piacere che ci dà il richiamarli alla mente e dall’altro sopravvalutiamo la nostra capacità di ricordarli. Tenendo volontariamente traccia di questo tipo di eventi, creiamo delle opportunità per il nostro sé del futuro di sperimentare una scarica di felicità. (In collaborazione con greatergood.berkeley.edu)

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Scatta una fotografia a c iò di più bello ch e hai nella tua vita

Cammina per un’ora nella tua città, senza una meta precisa

per Fai qualcosa o rendere il tu iù condominio p bello


MEZZOPIENO NEWS intervista Ancora oggi per me quando torno a casa ho bisogno di solitudine, intimità e calore umano e qui trovo tutto e so che lo troverò sempre. Mi piace lavorare il legno grezzo di castagno, costruirmici il letto in cui dormo e qualche mobile, un legno, antico, forte, onesto e saggio, che cresce senza chiedere niente e dà tanto, tantissimo, ti riscalda le ossa e l’anima. Un legno che mi ricorda così tanto mio nonno che non potrei starne lontano nemmeno se lo volessi.

Vanni Oddera Pilota FMX GATTO

ELISABETTA

Se si salta insieme, è la vita che inizia davvero Cosa significa per te il bicchiere mezzo pieno? Per me il mezzo pieno è la voglia di vivere. Sei nato e cresciuto in un paesino

sull’appennino ligure, dove “inverni da Grande Nord si alternano a primavere da sogno, ed estati afose ad autunni da New England”. Qual è il tuo rapporto con la natura? Io ci vivo dentro da sempre,

ne sono immerso. La natura sono i seicentomila metri quadrati di valli, boschi e prati dove sono cresciuto facendo tutto ciò che mi pareva. La natura per me è libertà, è una casa dove rifugiarsi per leccarsi le ferite.

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Come si esprime la tua ricerca di libertà? Attraverso lo sport, le scorribande nei boschi con le Pit Bike, i salti nei fiumi con le biciclette infuocate. E anche provando a sfidare ogni giorno i propri limiti. Ci vuole forza.

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“In questa casa non entrerà mai una moto!”: come spesso accade, il messaggio inoppugnabile della mamma al figlio di 7 anni che chiede una minimoto è una profezia che non si avvera. E così Vanni Oddera è diventato un pilota. Dopo essersi accontentato di guardare per otto anni le moto sgommare lungo la pista da cross di Sassello, a quindici anni decide di non andare più a scuola fino a che non avesse avuto la sua motocicletta. A mettere fine a quello sciopero interviene il nonno, che gli regala la sua prima CRE 50 cc. Poi con il diploma una Honda 125 cc, un CRE 125 cc con i primi stipendi da cameriere e da lì le gare regionali. Si appassiona al freestyle motocross, prova le sue prime rampe in mezzo al bosco poi entra nella crew della DaBoot e da allora non ha più smesso di fare acrobazie in sella alla sua moto. Ha girato l'Italia e l'Europa facendo show, ma le piste più insolite e complesse sono quelle che ha sperimentato da quando ha inventato la mototerapia per coinvolgere persone con disabilità o problemi psicofisici. Le sfide non lo hanno mai spaventato. Neppure da ragazzino, quando decise di addomesticare un grosso cinghiale, Scheggia. Quindi perché non portare una moto da cross in ospedale? Dal 2014 con l’attività “Freestyle Hospital” percorre le corsie degli ospedali in sella alla moto trasportando i bambini ricoverati. “Se si salta da soli è solo un salto; se si salta insieme è la vita che inizia davvero”.


MEZZOPIENO NEWS intervista Il desiderio di superare non posso controllare, per la il limite è più forte della fragilità. paura? La moto è diventata uno La libertà è più forte della strumento di paura, ci libertà. “Casa” aiuta a sono le tavolacombatLa libertà è più terla. Io te con gli amici, forte della paura, la cucina della non ho ci aiuta a paura per mamma, la birrecombatterla ria aperta con tuo quello che fratello. Ma cercavi riguarda me, un varco per volare ho paura solo sopra tutti. quando sono coinvolti gli altri, per quello che Volevo la mia moto, con ruote tassellate per andare nei miei boschi, per spiccare il volo! La moto regala questo senso di libertà, ma soprattutto è per tutti. È quello che ho voluto provare nel 2008 con la mototerapia: ho condiviso la mia passione per la moto con ragazzi speciali. Lo scopo della mototerapia è quello di regalare loro una giornata unica e soprattutto permettere loro di provare la moto. Sono dimostrati gli effetti positivi della mototerapia. A marzo 2020, grazie a uno studio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, vengono

riconosciuti i benefici della mototerapia sui pazienti oncologici. Ma la moto aiuta le persone con una disabilità non solo per la libertà che regala, ma anche per la sensazione di scavalcare un grande ostacolo. Ad esempio, grazie alla mototerapia, i bimbi autistici sono riusciti a dormire da soli nel loro letto. A gennaio 2019 ho organizzato la prima vacanza per disabili; da quel momento, ogni tre mesi, organizzo diverse giornate.

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tutti si fermano ma nessuno si ricorda dei ragazzi speciali. Insieme a un gruppo di amici ho studiato un protocollo per portare la mia moto direttamente a casa delle persone.

Qual è stata la tua prova più grande? Mettere al mondo mia figlia. È stato un grande cambiamento, una grande responQuesta esperien- sabilità. za ti ha cambiato lo sguardo? Qual è la tua soddisfazione No, il mio sguardo più grande? è sempre lo stesso. Dei risultati non mi è mai importato nulla, non ho mai Che cos’è il progetto Moto- ritirato premi, per me sono terapia Take-away? dei raccogli-polvere. La sodÈ una declinazione del pro- disfazione vera arriva dal getto legata all’emergenza rendere felici gli altri. sanitaria. Con la pandemia

Il vero salto è stato quello di entrare in ospedale... L’esperienza in ospedale è stata assurda, difficilissima, è il sogno di un bambino che si realizza. È servito proprio questo: pensare le cose come un bambino, abilità che crescendo si perde. Ce lo ricorda il Piccolo Principe. All’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova sono entrato in punta di piedi, ringrazio chi ha creduto

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in questo progetto e ha saputo guardare con gli occhi di un bambino. Portare le moto in ospedale permette a tanti bambini ricoverati di dimenticarsi per un attimo della malattia.

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“All’ora più buia segue la luce”

Diego Mariani Come vedi il mondo Mezzopieno? Invia la tua foto a redazione@mezzopieno.org

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Il notiziario della positività dei giovani giornalisti gentili

DALLE REDAZIONI GENTILI LOCALI MUORE PER UN INCIDENTE MA I SUOI ORGANI SALVANO 7 VITE

A Moncalieri, in provincia di Torino, una donazione multiorgano ha permesso di effettuare 7 trapianti salvavita ad altrettante persone che attendevano organi nuovi per poter sopravvivere. L’eccezionale espianto multiplo è avvenuto presso l’Ospedale Santa Croce dove un quarantaseienne, giunto già in gravissime condizioni, è deceduto a causa di una emorragia cerebrale. I familiari hanno immediatamente acconsentito alla donazione di tutti gli organi vitali sani, consentendo così di raggiungere pazienti bisognosi in attesa in diverse parti d’Italia. Il cuore, una parte del fegato, un rene ed entrambe le cornee sono stati trapiantati a pazienti di Torino, i polmoni a Bologna, un’altra parte del fegato a Palermo e l’altro rene in Calabria. “Un ringraziamento infinito alla famiglia che ha dovuto decidere in tempi brevi e in un momento così doloroso. Grazie alla loro generosità altre persone potranno affrontare la loro vita con maggiore speranza. Un esempio di grande umanità” ha dichiarato il direttore dell’ASL Angelo Pescarmona.

Moncalieri (TO)

IL RIFUGIO CHE ACCOGLIE I SENZATETTO CON I LORO ANIMALI

Milano

A Milano nel quartiere Baggio ha aperto una casa rifugio che accoglie i senzatetto con i loro animali. Le persone che vivono per strada, senza una casa dove dormire e quindi senza un posto dove poter portare i propri amici a quattro zampe possono trovare accoglienza e comprensione. I cani, per i senzatetto, sono più che degli amici, sono veri e propri membri della famiglia. Quando si affezionano agli animali, i senzatetto preferiscono restare per strada al freddo anche in inverno, quando le temperature scendono sottozero, per non separarsi da loro. Con questa casa rifugio cani e padroni hanno l’opportunità di avere un posto dove stare insieme e non patire il freddo e la solitudine.

XYLELLA: ARRIVANO I CANI ANTIBATTERIO La prima squadra cinofila anti Xylella con cani specializzati nell’individuazione precoce del batterio attraverso l’olfatto è stata presentata a Fasano (Brindisi) dove sono entrati in azione i primi cani addestrati per individuare l’insidiosa malattia degli ulivi. I cani sono stati addestrati e sono capaci di identificare piante infette da Xylella ancor prima della comparsa di sintomi riconoscibili, potranno essere di enorme utilità nei controlli all’interno dei vivai e dei punti di entrata delle importazioni di piante dall’estero. Il progetto è nato dalla collaborazione fra Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (Enci), Unaprol, Coldiretti e CNR-IPSP (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante). I cani riescono a raggiungere un livello di accuratezza del 100% e sono in grado di identificare il batterio individuando il suo odore specifico.

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Fasano (BR)


MEZZOPIENO NEWS lavoro

CREARE VALORE IN CARCERE Produrre manufatti con il lavoro realizzato all’interno degli istituti carcerari: Made in Carcere è un marchio che concretizza il principio dell’economia rigenerativa, un modello che unisce produttività e valorizzazione di persone in condizione di isolamento e di vulnerabilità sociale. Nata a Lecce nel 2006 con la forma di cooperativa, l’impresa di Luciana delle Donne si è inserita nel mercato della sartoria e delle confezioni, con un approccio basato sulle persone, prima ancora che sul prodotto, ponendosi come obiettivo il reinserimento lavorativo e sociale grazie alle opportunità offerte dall’espansione dell’economia circolare. Il suo messaggio è “Creatività e bellezza possono ricostruire le vite”. Partendo dai tessuti di scarto dismessi e donati da aziende dell’indotto tessile, donne e uomini che stanno scontando una pena in carcere vengono formati e inseriti in un processo produttivo e creativo ad alta componente manuale. Nascono in questo modo nuovi mestieri che poggiano le loro basi su quella che l’imprenditrice leccese identi-

fica nelle tre T riparative: Tecnologia, Talento, Tolleranza. Attraverso l’Officina creativa in carcere si possono recuperare mestieri e tradizioni, stimolando la creazione di nuove professionalità e risvegliando i talenti sopiti, inquadrando il processo nelle logiche di sostenibilità ambientale e sociale. Il principio è che lo scarto non esiste, né materiale né umano. L’approccio è simile a quello montessoriano, l’educazione al bello come strumento di redenzione e di riconciliazione. Nel territorio pugliese il principio di questa economia rigenerativa si replica inoltre nelle Sartorie sociali, officine creative dove giovani donne a rischio di emarginazione sociale vengono supportate per la creazione di piccole imprese e brand sociali, attraverso la formazione e la fornitura di materiali provenienti dal ciclo dell’economia circolare.

I prodotti sono poi venduti attraverso una vasta rete organizzata di rivenditori partner indipendenti e su una piattaforma di e-commerce che permette anche la personalizzazione di alcuni prodotti, andando a rispondere alla necessità di branding di clienti aziendali, la regalistica, gadget personalizzati e articoli per le sponsorizzazioni. Oggi l’impresa coinvolge 30 persone a tempo pieno e 65 detenuti in diversi penitenziari in una decina di città che dal sud d’Italia stanno esportando questo modello in diverse realtà anche al nord.

“Creatività e bellezza possono ricostruire le vite”

Luciana delle Donne

LE BUONE PRASSI MEZZOPIENO AL LAVORO

L’ECONOMIA RIGENERATIVA Luca Streri

Dal programma Mezzopieno per l’organizzazione positiva del lavoro nelle aziende

La generazione è il processo di creazione che origina vita partendo da altra vita, l’espressione più alta del potere fecondante della natura umana e della sua capacità di espandersi nel tempo e nello spazio. In campo economico e sociale il concetto di generatività è associato all’azione trasformativa che imprime una nuova forza creativa, superando l’aspetto produttivo per diventare strumento di promozione dei principi vitali del capitale umano e sociale e della valorizzazione delle persone e dei processi collaborativi. La rigenerazione va alla radice di questi concetti per recuperare uno stato di equilibrio ideale, creando le condizioni che permettano la ristrutturazione di una condizione perduta e i presupposti favorevoli al fiorire della vita e alla sua piena realizzazione. Questi concetti sono le matrici del ruolo più alto e puro del lavoro, un “atto creatore”. Principi che rimandano al significato più elevato per il lavoratore, per una sua concreta realizzazione, la crescita personale e comunitaria, l’inclusione e la coesione sociale. Attraverso il lavoro, il lavoratore può superare il suo stato sociale e realizzare le sue ambizioni alimentando allo stesso tempo il mondo e il suo desiderio di contribuire al suo funzionamento. Un’economia rigenerativa lavora per contribuire alla felicità e al benessere umano attraverso il riscatto sociale, l’affermazione della capacità e la ristrutturazione dell’equilibrio tra uomo e natura. Un lavoro generativo riesce a conciliare autorealizzazione e realizzazione, vita personale e vita sociale. Un lavoro che non si esaurisce nel mezzo per il sostentamento ma che permette il recupero di uno stato di dignità morale, sociale e umana e restituisce la possibilità di riscattarsi da una condizione di pregiudizio o di svantaggio. L’economia rigenerativa può operare come un sistema costituito da componenti che creano in modo sistematico e organizzato condizioni favorevoli al fiorire della vita e alla prosperità delle persone. La rigeneratività sposta l’asticella più in alto rispetto alla sostenibilità perché oltre ad assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere il bene delle generazioni future, si pone come obiettivo di riparare anche i danni e le ferite del passato. Rivitalizzare, ricostruire le condizioni che permettano uno sviluppo equilibrato in senso sociale, ambientale ed economico.

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NELLA VITA ANCHE I DESIDERI CAMBIANO

Progetto della cooperativa La Meridiana Monza (articolo tratto dal n. 11/ 2021 di Scriveresistere)

LUIGI

Chi di noi non ha mai pensato di poter trovare una “lampada di Aladino” e di buttarsi a capofitto dentro una bella favola? Io l’ho fatto tante volte, pensavo di chiedere al Genio di diventare più bello e più ricco, di fare una bella vita e di avere gli amici più cari sempre vicino per condividere le mie fortune. Forse è il nostro egoismo che guida le nostre scelte nella vita quotidiana, una vita vissuta spesso superficialmente quando tutto scivola placidamente sull’onda di un mare calmo che ricorda la canzone di Orietta Berti. Casa e lavoro, amici e divertimento, un giro in moto e una pizza. La vita può essere così all’infinito se non succede qualche imprevisto che la cambia in modo radicale. Allora cambia il tuo senso della vita e ricominci da zero se vuoi. Quando ho smesso di respirare sono scivolato in un angolo dove tutto era bello e il silenzio e la pace erano invitanti. Ho aperto gli occhi per pochi secondi e ho visto le divise sgargianti del 118 che si davano da fare, poi sono tornato nel mio angolo di pace dove mi piaceva stare. Così è iniziata la mia nuova vita, una vita legata indissolubilmente alla macchina del respiro, una compagna di viaggio indispensabile per la mia sopravvivenza ma non facile da sopportare perché è un automa che respira a modo suo e ti devi adeguare in fretta ai suoi ritmi o ti tocca soffrire. La vita cambia e tu cominci a percorrere la strada che ti porta in una nuova dimensione dove ti puoi dedicare a nuove esperienze, probabilmente quelle che erano dentro di te, rese possibili proprio dalle contingenze di una vita che non ti ha permesso di realizzare i tuoi sogni e le tue vocazioni. Non sei più l’egoista di prima e ti godi la vita giorno per giorno senza problemi e senza rimpianti perché non hai nemmeno il tempo di pensare a quanto ti resta da vivere perché vivi e basta. Se potessi esprimere un desiderio oggi chiederei di fare tutto per gli altri, per i miei figli che si devono ancora realizzare, per la mia famiglia che si deve occupare anche di me, per i miei fratelli che continuino a vivere sereni e in salute, per i miei amici che stiano sempre bene e per i malati di tutti i tipi che siano sereni come lo sono io.

PICHECA

Questa rubrica è scritta con gli occhi e con il cuore da persone che amano il mondo ma che non hanno più la possibilità di muoversi e di parlare perché immobilizzati dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica; un sistema elettronico di scrittura oculare permette loro di redigere questa rubrica, una lettera alla volta. Le loro riflessioni, il loro approccio alla vita, diventano un percorso condiviso con tutti, un’opportunità di andare oltre il quotidiano donata da chi ha un rapporto radicale e intimo con il tempo e con lo spazio, persone che la vita ha scelto per aiutarci a guardare più lontano. Il progetto di scrittura insieme a queste persone nasce soprattutto dal coraggio e dalla capacità di chi non si rassegna alla malattia e che continua a vedere avanti, al futuro, senza mai perdere la gratitudine per la vita e per il mondo.

Chi di noi non ha mai pensato di poter trovare una “lampada di Aladino” e di buttarsi a capofitto dentro una bella favola?

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MEZZOPIENO NEWS scuola

Progetto Strade Gentili

Progetto Strade Gentili

Mezzopieno - La rete italiana della positività

Mezzopieno - La rete italiana della positività

Avviso n°

Avviso n°

MULTA MORALE Effetti sulla nostra vita

Regola violata

Effetti sulla nostra vita

Parcheggio sulle strisce pedonali

Dobbiamo attraversare rischiando di essere investiti

Parcheggio sulle strisce pedonali

Dobbiamo attraversare rischiando di essere investiti

Parcheggio in seconda fila

Ingorga il traffico e fa innervosire la gente

Parcheggio in seconda fila

Ingorga il traffico e fa innervosire la gente

Parcheggio davanti a passo carrabile

Qualcuno che deve uscire di casa arriverà in ritardo e sarà arrabbiato

Parcheggio davanti a passo carrabile

Qualcuno che deve uscire di casa arriverà in ritardo e sarà arrabbiato

Parcheggio sul marciapiede

I pedoni non possono passare e hanno difficoltà a districarsi tra le auto

Parcheggio sul marciapiede

I pedoni non possono passare e hanno difficoltà a districarsi tra le auto

MEZZOPIENO.ORG

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Regola violata

MULTA MORALE

Parcheggio in zona riservata ai disabili I disabili non si muovono facilmente, diamo loro la nostra comprensione ...

Parcheggio in zona riservata ai disabili I disabili non si muovono facilmente, diamo loro la nostra comprensione ...

LA PROSSIMA VOLTA PENSACI e pensa all’effetto dei tuoi gesti noi impariamo a farlo ogni giorno e non dovremmo essere noi a insegnarti le buone maniere

LA PROSSIMA VOLTA PENSACI e pensa all’effetto dei tuoi gesti noi impariamo a farlo ogni giorno e non dovremmo essere noi a insegnarti le buone maniere

Gli alunni della scuola ________________________________

I bambini del quartiere ________________________________

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MEZZOPIENO NEWS alimentazione

La ricetta della Gratitudine

La cucina che fa bene a noi e all’ambiente

Paté invernale per tartine

Questa rubrica porta a tavola le ricette per valorizzare alimenti che solitamente sono scartati, che butteremmo via e che a volte non sappiamo abbiano ancora una energia residua imprevedibile e sorprendente. Il nostro modo di cucinare e di nutrirci diventa così un gesto di gratitudine e di amore per la Terra e per noi. La rubrica è curata da Elena Carmilla, chef di cucina naturale e scrittrice di libri di alimentazione naturale. Per avere più ricette della gratitudine: www.elenacarmilla.eu info@elenacarmilla.eu

Regola numero 1: guardare bene dentro alla vaschetta degli scarti di verdure. Si trovano un sacco di ingredienti preziosi! In inverno ancora di più, gli scarti aumentano: il gambo del cavolfiore e del broccolo, le “bucce” del sedano rapa (che non sono bucce perché di solito arriva nei banchi ortofrutticoli già mondato), le foglie esterne verde scuro dei porri, i gambi fibrosi di sedano, scarti di rape, daikon etc. Considerare questi come “scarti” è un disonore. Qui riporto una ricetta esempio con quello che avevo in casa, ma ogni combinazione creativa è buona!

Ingredienti

● Gambo e foglie di cavolfiore ● Un pezzo di daikon o rape stantie

● Foglie esterne di porri ● Tahin ● Olio evo ● Sale ● Semi di sesamo tostati ● Un cucchiaino di lievito alimentare in fiocchi o succo di limone

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Preparazione Mettere sul fuoco una casseruola con poca acqua, il minimo sufficiente alla quantità di ingredienti da cuocere. Recuperare tutto il recuperabile dalle verdure, tagliarle a tocchetti e metterle sbollentare. Scolarle preferibilmente al dente, conservando il brodo, e farle raffreddarle leggermente. Metterle in un mixer e frullarle con un po’ dell’acqua di cottura, fino ad ottenere una crema liscia a ed omogenea. Aggiungere un filo d’olio evo, sale e uno o due cucchiai di tahin, amalgamando bene. Alla fine, per richiamare il sapore del patè, aggiungere un cucchiaino di lievito alimentare in fiocchi e mescolare. Se invece si desidera richiamare la freschezza dell’hummus, aggiungere succo di limone. Guarnire con semi di sesamo tostato e servire con crostini di pane abbrustolito.


MEZZOPIENO NEWS incontra

VIADELLAFUCINA16 Il primo condominio museo al mondo

“Un esperimento di trasformazione collettiva attraverso il potere dell’arte e della bellezza”

MARIANI

DIEGO

Nel cuore del quartiere di Porta Palazzo, a Torino, nel 2016 è nato il primo esperimento internazionale di condominio-museo grazie a un’idea dell’artista Brice Coniglio. Il progetto ha preso le mosse da una open call internazionale - la cui prima edizione ha ricevuto oltre 400 candidature da tutto il mondo - volta a selezionare con la partecipazione degli stessi condomini gli artisti che avrebbero trascorso un periodo di residenza nel condominio di via La Salle 16 (già “via della Fucina”). Durante il loro soggiorno gli artisti hanno realizzato interventi e opere negli spazi comuni al fine di attivare il dialogo tra le diverse comunità che lo abitano e favorire la riqualificazione del maestoso edificio ottocentesco, allora in stato di trentennale degrado e abbandono. Nel tempo, e con successive residenze, il condominio-museo è diventato una fabbrica di produzione culturale e innovazione sociale ospitando opere e performance di giovani artisti così come

contributi di grandi maestri quali Giorgio Griffa o Michelangelo Pistoletto. Abbiamo incontrato Kaninchen-Haus, l’associazione promotrice del progetto impegnata a elaborare un modello che renda replicabile l’idea anche in altri condomini. Nell’androne sono accolto dalle co-curatrici dello spazio, Antonella Prasse e Caterina Guadagno, che dopo una visita alle opere installate nella scala condominiale, mi invitano a prendere posto nei locali dell’ex portineria, oggi convertita a sede dell’associazione.

d’arte. Nel caso di Turi Rapisarda il diaologo è avvenuto con i bambini del condominio che sono stati ritratti e fotografati. Crediamo che il dialogo sia alla base di tutte le opere realizzate, sebbene ogni artista scelga il mezzo con cui intende comunicare. Anzi, questo aspetto è un vero e proprio criterio di selezione: tra due artisti entrambi con un buon curriculm si preferirà accogliere quello che ha una visione più partecipata del progetto. Trattandosi di un’opera che entra nello spazio di vita quotidiano, invadendo in un certo senso la sfera privata, è essenziale avvicinarsi Gli stessi abitanti del condomi- con discrezione, apertura e voglia nio hanno votato gli artisti che di dialogare. sarebbero venuti a risiedere, in una sorta di curatela condomi- In che modo i residenti entrano niale. Che dialogo si è instau- in relazione con le opere esporato tra gli artisti residenti e gli ste? inquilini del palazzo ? Abbiamo realizzato una serie di Molto dipende dal tipo di proget- interviste per dare voce ai diretti to che gli artisti intendono portare interessati e chiedere loro come avanti. Simona Anna Gentile, per ci si sente a vivere in un condoesempio, ha richiesto espressa- mio-museo, che cosa è cambiato mente uno scambio con i con- da quando la nostra associazione domini chiedendo loro pezzi di lavora qui dentro. Da parte nostra tessuto per realizzare la sua opera possiamo dire che alcune perforMEZZOPIENO NEWS

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Iacopo Seri e Sandra Sanchez – Apparizioni (2017)

mance li hanno inclusi in senso attivo. Penso a Iacopo Seri e Sandra Sanchez che nel 2017, insieme alla presentazione dei totem realizzati con oggetti abbandonati rinvenuti nelle cantine, hanno organizza-

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to una vera e propria parata con gli inquilini facendo loro indossare delle maschere sciamaniche e inscenando un rito collettivo di rinascita, accompagnati da canti e strumenti musicali di varie tradi-


MEZZOPIENO NEWS incontra zioni. Oppure alla performance di Antonella Fittipaldi che nel 2018 è rimasta sdraiata tra le rampe di scale rievocando un passato recente del condominio in cui le persone senza fissa dimora cercavano riparo all’interno durante l’inverno.

capita il ragazzo che è molto contento di LA BUONA PRATICA SUGGERITA DA vivere con un’opera VIDADELLAFUCINA16: d’arte accanto e saSalutate i vostri vicini di casa luta tutti i visitatori, così come l’inquilino che si sente invaso nel suo spazio privato; questa tensione è parte In fondo la dimensione pubblica e quella privata del condominio-museo Antonella Fittipaldi – My home is where my dogs are (2018) sono ben delineate; che si tratti di un opening o di un altro evento in cui le porte del condominio si aprono al pubblico c’è chi sceglie di partecipare e chi sceglie di stare a casa. La natura ibrida del luogo aumenta in un certo senso gli spazi di manovra e ci ha consentito, per esempio, di fare un’opening in pieno lockdown dedicato esclusivamente ai residenti.

Come si concilia la dimensione privata del condominio con quella pubblica del museo? Il nostro progetto è un ibrido vissuto da più di duecento persone. All’interno di questo meccanismo

integrante dell’esperimento. Chi ricorda gli spazi per com’erano prima del progetto, tende ad essere più accogliente, consapevole del miglioramento avvenuto negli ultimi anni. MEZZOPIENO NEWS

L’arte può prendersi cura di un luogo e trasformarlo ? Niente è meglio dell’arte per farlo. Credo che per noi artisti sia l’unico modo per vivere gli spazi in cui si abita. Con l’arte risulta più semplice anche comunicare, soprattutto quando non si dispone di un linguaggio comune. Qui a Viadellafucina16 l’ostacolo più grande è

rappresentato dall’avere lingue e abitudini diverse, quando però si parla con il mezzo dell’arte ecco che tutto diventa più semplice. L’arte è quella fase preliminare che ti permette di immaginare qualcosa che ancora non è stato realizzato nella vita sociale. In questa luce possiamo pensare all’arte come veicolo di cambiamento.

MEZZOPIENO Incontra è dedicato a nuovi stili di vita improntati all’etica e alla sostenibilità. Andiamo a trovare persone, associazioni ed enti che sono alla ricerca di alternative positive ai modelli tradizionali nel loro vivere quotidiano e nella loro attività. Per conoscerli e trascorrere del tempo insieme, per farci ispirare e contagiare dal loro esempio…e per condividere con loro il senso del messaggio Mezzopieno. PAG. 25

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MEZZOPIENO NEWS ringraziarevoglio

Ringraziare voglio Per essere arrivato alla mia età senza problemi - Franco Ringraziare voglio il divino labirinto degli effetti e delle cause per la diversità delle creature che compongono questo singolare universo, per la ragione, che non cesserà di sognare un qualche disegno del labirinto... ... per lo splendore del fuoco, per l’arte dell’amicizia, per l’odore medicinale degli eucalipti... RingraziareVoglio è un progetto che ha l’obiettivo di riconoscere e portare alla luce le sensazioni, le emozioni e i pensieri che danno prodondità e colore all’esistenza, rendendoli patrimonio comune. Un racconto collettivo ispirato dalla poesia di Borges a cui ognuno può partecipare scrivendo e condividendo il proprio personale contributo per celebrare la bellezza della vita, il proprio ringraziamento. Il progetto è ideato e curato da Lorenza Anselmi.

Per il momento prima di addormentarsi - Elisa Per l’odore del caffè alla mattina - Ivo Per il piacere che si prova quando si rende felice qualcuno - Denise, 2^ media Ist. Galileo Per avere avuto l’opportunità di fare quello che ho voluto nella vita - Livio Per i libri di Isabelle Allende - Renata Per l’acqua quando si ha sete - Fabio, 5^ elementare, scuola Pacchiotti

Per gli incontri lungo il cammino - Pasquale Perché ho tanti dubbi e la voglia di comprendere - Laura Per avere del tempo per ringraziare - Stefania Perché siamo tutti interconnessi - David Per le coperte calde d’inverno - Cristina Per la neve, quando scende - Marco Per il colore delle cose - Fabiana

Per gli incontri belli lungo il cammino - Tiziana

Per le persone che aiutano gli altri - Maylis, classe 1^ scuola Carducci

Per avere gli occhi per vedere il mondo - Rita

Per chi ti sorride senza vergona né paura - Marcella

Per le mie bambine e la loro gioia di vivere - Arianna Per vivere in un Paese in pace - Angelica

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Per................................................................................... (scrivi qui il tuo ringraziare voglio)


MEZZOPIENO NEWS progetti

LA NUOVA GRAFICA MEZZOPIENO POVERTÀ SALUTE ECONOMIA ETICA ECOLOGIA APPROVVIGIONAMENTO IDRICO SOSTEGNO ALL’INFANZIA COSTRUZIONE DI STRUTTURE BUONE PRATICHE INSERIMENTO LAVORATIVO RICERCA SCIENTIFICA DIALOGO INTERRELIGIOSO DISABILITÀ CULTURA DELLA POSITIVITÀ CRESCITA PERSONALE SPIRITUALITÀ CULTURA / CONOSCENZA

Questo numero di Mezzopieno News ha una nuova veste grafica, la stessa che anche il nuovo sito internet di Mezzopieno indosserà a partire dal 2022. Abbiamo scelto di iniziare il nuovo anno con una rinfrescata della nostra immagine che simboleggia il nostro entusiasmo e la gioia di essere quello che Mezzopieno è diventato in questi anni. 7 anni fa nasceva la nostra freepress nazionale di sole buone notizie, la prima in Italia, da allora molte cose sono cambiate. La campagna che nel frattempo abbiamo lanciato per portare la Parità di Informazione Positiva nei media italiani ha fatto molta strada. Tanti giornalisti e redazioni hanno risposto al nostro appello e la proposta di portare più positività nell’informazione si è diffusa velocemente e in molte forme diverse. Oggi si possono trovare buone notizie in tanti modi e ci fa piacere vedere che le cose si stiano muovendo nella direzione giusta. Per questo, Mezzopieno News è oggi diventata di più di una sola rivista di buone notizie. I contenuti speciali che negli anni abbiamo costruito insieme a tanti amici e compagni di viaggio della nostra rete della positività, oggi l’hanno resa un contenitore di approfondimento, di riflessione e di buone pratiche che tocca tanti aspetti della vita e del mondo, dal lavoro alla scuola, dal benessere personale all’economia circolare a tavola, dalla ricerca scientifica ai giochi per bambini. Accogliendo i tanti contributi che alimentano ogni giorno la nostra rete, siamo diventati, quasi senza accorgercene, una rivista generalista a tutti gli effetti. Tutto senza mai inserire pubblicità né sponsorizzazioni. Anche il movimento Mezzopieno è cresciuto molto in questi anni, nato come un progetto giornalistico, è diventato una rete nazionale di associazioni, enti, imprese, scuole, Comuni e persone che lavorano insieme per diffondere la cultura della positività in tanti modi diversi e a differenti livelli. La nostra attività si realizza attraverso l’economia del dono, principio con il quale Mezzopieno opera in tutti suoi contesti. Anche il sito è stato realizzato con questa filosofia. Vi invitiamo ad andare a vedere sul nostro sito cosa significhi, nella sezione del sito internet - Chi siamo/percorsi/denaro. Tutto questo è nel nuovo Mezzopieno News e nel nuovo sito Mezzopieno.org due profili che dialogano fra di loro, per continuare a stimolare il lato migliore di tutti quelli che entrano nel mondo Mezzopieno e nel Cerchio della Gratitudine che lo alimenta. Se vi piace, fatecelo sapere! IL PROGETTO: www.mezzopieno.org PARTNER COINVOLTI: Paralelo, Studio Netiquette

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Ciao! Sono

BICCHIERINO MEZZOPIENO!

Ti propongo un gioco in cui scatenare la tua fantasia. Hai a disposizione un tabellone di sei colonne e sei righe. Ti servirà un dado (ma se vuoi puoi usarne due).

Il primo lancio (o il primo dado) indicherà il numero della riga, il secondo il numero della colonna. L’incrocio fra riga e colonna ti mostrerà un’immagine del tabellone. Ripeti il doppio lancio per quattro volte (se capiti sulla stessa figura, rifai il tiro), in modo da ottenere quattro immagini, che saranno i quattro ingredienti principali della tua storia gentile.

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VARIANTE ALLEGRA Se ti trovi in bella compagnia, la storia gentile può essere “cucinata” insieme. Chi tira il dado la prima volta arriva a ottenere due figure, e racconta l’inizio della storia ispirandosi a esse. Dopo un po’ sospende la narrazione (meglio se in un punto emozionante, come una scelta, un bivio, un pericolo) e passa il dado a chi si trova accanto, che sorteggerà altre due immagini e farà procedere la storia fino a un altro punto incerto. Di nuovo il dado cambierà mani e troverà due figure nuove per far avanzare il racconto, e così via, ricominciando il giro, se necessario. Anche in questo caso, se ti va, mandami la creazione del gruppo, le storie mi piacciono tanto! PAG. 28 MEZZOPIENO NEWS GENNAIO - FEBBRAIO 2022

Giulia RIBET, Stefania BOZZALLA GROS, Caterina PAVAN, Carla GAI

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ATTENZIONE Se capiti su una casella-jolly con la mia immagine puoi scegliere una figura-ingrediente a tuo piacimento fra quelle del tabellone. Se capiti su una casella Inventa-Tu (indicata col “?”) puoi scegliere liberamente un ambiente, un personaggio, un oggetto, anche se non è disegnato sul tabellone. A questo punto mescola nella tua mente gli ingredienti e crea una storia gentile, ispirata dai disegni e condita dalla tua immaginazione. Se ti va, scrivila (o fatti aiutare a scriverla) su un foglio o una e-mail e inviamela, sarò felice di leggerla.


MEZZOPIENINO

LA STORIA GENTILE DI BICCHIERINO MEZZOPIENO “UN CAPOLAVORO” Una domenica pomeriggio io mi trovavo sul TAVOLO, come spesso mi capita, mentre Lucilla e Simeone erano in giardino a giocare. Attorno a me, oltre alle briciole della merenda, c’erano MATITA, gomma, fogli e pennarelli, tutti sparsi qua e là. Come sempre le mie amiche goccioline chiacchieravano fra loro, ma a parte il loro bisbigliare c’era un gran silenzio su quel tavolo. Era davvero strano: quando non ci sono i piccoli umani, infatti, noi oggetti di casa abbiamo sempre un sacco di cose da raccontarci. Invece quel giorno ognuno se ne stava per conto suo. Chiesi chiarimenti alla gomma e lei mi spiegò che i pennarelli avevano litigato per decidere chi fosse quello preferito dai bambini. Il rosso diceva che, visto che era il più consumato, era lui il prescelto. L’azzurro sosteneva di essere lui il più usato, si vedeva dai segni che tracciava sul foglio. Il verde diceva di aver sentito Lucilla dire alla mamma che era il suo colore preferito. Simeone, secondo le parole dell’arancione, preferiva lui a qualunque altro. Insomma, chiusi nella scatola avevano litigato a lungo e ora ogni colore se ne stava per conto suo, offeso. Le goccioline avevano ascoltato tutto e si erano messe a confabulare fra loro. Dopo pochi secondi SAGGEZZA raggiunse la matita e le sussurrò qualcosa all’orecchio. Matita sorrise e si avvicinò a un foglio, realizzando un bellissimo disegno, con le montagne, un grande lago, alberi, nuvole, uccelli, fiori e FARFALLE. Aggiunse il sole, una strada e un piccolo paesino con il parco giochi, alcuni alveari e una MONGOLFIERA in volo. A gran voce le goccioline le fecero tanti complimenti, attirando l’attenzione degli altri oggetti sparpagliati sul tavolo. Ero curioso, cos’avevano ideato, quelle briccone? CREATIVITÀ disse: «È un disegno bellissimo, matita. Certo che se il cielo fosse azzurro sarebbe ancora più bello.» Il

pennarello azzurro, incuriosito, raggiunse il foglio, guardò con attenzione e fu d’accordo. Si stappò e colorò il cielo. «Così va decisamente meglio», disse GIOIA, «ma se il prato fosse verde, allora…» Il pennarello verde chiaro si avvicinò, concordò con lei e colorò il prato. Poi chiamò suo fratello verde scuro e insieme riempirono le foglie degli alberi e dei fiori. «Ottimo lavoro! Peccato solo che il sole non abbia nessun colore», disse ASCOLTO. Il giallo si stiracchiò e, oltre al sole, colorò le api e qualche fiorellino. Avevo capito il trucco! «Fantastico!», dissi, mi piacerebbe ancora di più se i tronchi degli alberi e i tetti delle case non fossero vuoti.» Il pennarello marrone e quello rosso si scambiarono un mezzo sorriso e diedero colore ai tronchi, allo steccato, ai tetti e alle MELE sull’albero. Uno dopo l’altro tutti i pennarelli aggiunsero il proprio colore al disegno. Alla fine fu chiaro che matita e pennarelli,

, avevano saputo creare un vero e proprio ca-

polavoro. Quel pomeriggio matita dovette disegnare per un’ora di fila fino a consumarsi la punta. Alla sera sul tavolo c’era una mostra di dipinti: il mare pieno di pesci e conchiglie, un albero di Natale con mille decorazioni, un tendone da circo con tanto di giocolieri, pagliacci e acrobati. Erano tutti quadri a colori, naturalmente . MEZZOPIENO NEWS

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MEZZOPIENO NEWS tralagente

Una buona pratica introdotta grazie al periodo che abbiamo attraversato. Ce l’hanno suggerita i partecipanti agli incontri dei 52 passi

LE GALAPAGOS CREANO UN NUOVO PARCO MARINO PROTETTO DI 38.000 CHILOMETRI 1 novembre – Presidente Lasso Guillermo LA RUSSIA LIBERA DUE PRIGIONIERI DI COSCIENZA DOPO 4 ANNI 3 novembre - Amnesty International

STEFANIA

Prima di sera alzo lo sguardo al cielo, RINGRAZIO e osservo almeno per qualche istante in silenzio... Spesso colgo dei piccoli dettagli che sto imparando ad interpretare come segni per un pensiero o intuizione.

PIERO ED ELENA

OLTRE CENTO PAESI RAGGIUNGONO L’ACCORDO PER RIDURRE Il METANO DEL 30% ENTRO IL 2030 12 novembre - COP26

CANCELLATA L’ESECUZIONE A MORTE DI UN CONDANANTO IN OKLAHOMA 18 novembre – Governatore Kevin Stitt

UGO E FIORE

Noi abitiamo in un piccolo condominio di 4 famiglie nella prima periferia di Torino. Il rapporto con i nostri vicini di casa è variegato con alti e bassi, come immaginiamo succeda in molti condomini. Durante il lockdown ci siamo messi all’opera per “fare” in casa gnocchi e tagliatelle. Abbiamo così pensato di condividere con loro una parte della nostra “produzione”, almeno una voltra alla settimana. Interessante constatare che ci ritornavano torte e ciambelle. Un condominio “in movimento”.

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ASSOLTO E LIBERATO DOPO 10 ANNI DI DETENZIONE UN DETENUTO PER BLASFEMIA IN PAKISTAN 9 novembre – Lahore High Court

IN ITALIA TUTTI I CERTIFICATI ANAGRAFICI DIVENTANO DISPONIBILI ONLINE E GRATIS 15 novembre – Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale

Durante i lockdown forzati, una pratica che ci siamo riproposti e’ stata quella di cercare, nei vari momenti della giornata,in qualsiasi cosa ci capitasse,il lato positivo, - MEZZOPIENO - anche nelle avversita’, e capire che per trovare la Felicita’ non bisogna avere o attendersi chissa’ quali cose.

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NOTIZIEflash

GENNAIO - FEBBRAIO 2022

IL PORTOGALLO ABBANDONA IL CARBONE 22 novembre - Endesa APPROVATO IL PRIMO ACCORDO MONDIALE SULL’ETICA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE 25 novembre - Audrey Azoulay, Unesco DISCOLPATO DOPO 43 ANNI DI CARCERE TORNA LIBERO 23 novembre - Kevin Strickland


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NOTIZIEflash ANGELICA

Fare di tutto per non sprecare nulla e dargli valore! Il dono di un sorriso, di una parola, di un gesto gentile, di una passeggiata, di un incontro (fosse anche solo online o da un balcone a un altro!), dell’ascolto di una musica, di un pasto sulla tavola, della condivisione anche del poco, di un buon sentimento, di un raggio di sole... Saper dire, più volte al giorno...Grazie.

GIANNI

Durante il lockdown io e gli altri abitanti del palazzo in cui vivo abbiamo iniziato a ritrovarci nel nostro giardino, che prima non utilizzavamo mai. È stata un’occasione per conoscerci meglio e sentire un senso di comunità. Oggi non soltanto manteniamo occasioni di ritrovo come pranzi, castagnate (vorremmo anche acquistare un barbecue condominiale!), ma so di potermi rivolgere a loro se ho bisogno di qualcosa e sono contento quando i miei vicini fanno lo stesso con me.

L’EUROPA APPROVA LA POLITICA AGRICOLA COMUNE 24 novembre – Parlamento europeo ALBANIA E KOSOVO APRONO ALL’UNIFICAZIONE DEI DUE STATI 1° dicembre - Edi Rama, Primo ministro Albania LA FRANCIA BANDISCE GLI ANIMALI DAI CIRCHI 1° dicembre - Presidente della Repubblica francese L’EUROPA PROGRAMMA L’USCITA DAI MOTORI A COMBUSTIONE: L’ITALIA APPROVA IL PIANO 10 dicembre – Ministero della transizione ecologica


MEZZOPIENO NEWS editoriale

LA SOLITUDINE DEL MALE E LA CONSOLAZIONE DEL BENE Capita spesso di chiederci, perché esista il male e se è giusto che ci sia. Cosa lo causa e che controllo abbiamo su di esso. All’opposto siamo intimamente attratti dal bene e sentiamo il desiderio di trattenerlo il più possibile nella nostra vita, dubitando a volte di poterlo fare proprio a causa del male. Bene e male sono due estremi talmente assoluti da confonderci, rapirci, sconvolgerci. Sono così opposti e distanti, e talvolta dirompenti, da impedirci di afferrarli completamente, trovandoci ad oscillare tra uno e l’altro, a volte sopraffatti dal desiderio di capire come governarli, disarmati nella incapacità di slegarci dal loro effetto totalizzante sulla nostra vita. Ci interroghiamo se sia più forte il bene o il male e se gli esseri umani siano intrinsecamente buoni o cattivi, se anche il mondo lo sia. Qualcuno pensa che la realtà sia un caos irrazionale e che la sofferenza e le ingiustizie predominino. Certo, il male si fa riconoscere brutalmente, urla e lacera nel suo processo di divisione, mentre il bene sussurra, avvolge con delicatezza, accarezza senza clamore nella costruzione del mondo che alimenta. La realtà è fatta di entrambi ma la nostra percezione, ingannata dallo stridore del male, ci induce spesso a credere che ci sia più male che bene nel mondo o, se non altro, che il primo più spesso vinca nei confronti del secondo. Il male procede rumorosamente alimentandosi della rabbia e della antitesi che egli stesso nutre, è un principio ablativo che determina la distanza dagli altri, da sé stessi, dal proprio corpo, dal mondo, da Dio, dalla natura, dalla comprensione, dalla pace, dalla conoscenza, da una realizzazione. La separazione che il male persegue contiene già in sé la radice del suo epilogo, la sua cannibalizzazione. Il male si nutre di debolez-

za e infine divora sé stesso. Il bene è un patto con l’infinito. Alimentare il bene è quindi la risposta al desiderio di eternità che dimora in ognuno di noi e significa innanzitutto riconoscerlo. Coltivarlo e proteggerlo è il modo per permettere al bene di uscire dall’ombra del male e diventare bellezza. Perseguire la giustizia, curare le ferite del mondo, accogliere con pazienza, imparare ogni giorno ad essere migliori, rendere migliore l’universo intorno a noi, sono le scelte di bene che riparano l’equilibrio spezzato dal male, guariscono il mondo e lo mandano avanti da sempre. Stare nel bene è il modo per contribuire al processo di creazione in cui siamo immersi, per partecipare al suo cammino e per nutrire il mondo, solleva dal peso del male e avvolge di senso la vita e i gesti, facendo fiorire l’esistenza. Ogni gesto di bene ha in sé la potenza della creazione e risuona nel profondo di ogni animo che tende alla felicità propria e degli altri. Allora rispondiamo al chiasso del male con il rumore festoso del bene, la gioia. Non permettiamo alle vittorie del male di avvelenare la nostra vita, di renderci cinici e indifferenti ma restiamo puri nel cercare strade alternative. Coltiviamo la nostra capacità di rispondere al male senza altro male, cerchiamo il senso delle nostre scelte per non aver paura del male, dell’errore e della possibilità di sbagliare, ascoltiamo il silenzio operoso del bene e riempiamolo di gratitudine. Uniamo le mani attorno alla fragilità che non si oppone al male ma che si offre nella sua delicatezza. Fidiamoci del bene, anche quando non lo vediamo, perché tutto attorno a noi sta creando e sta costruendo. Smettiamo di vedere il passato con nostalgia e come scrigno del bene, accusando i cambiamenti e il presente di essere un peggioramento. Non ce-

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diamo al rancore e all’odio nei confronti del male ma offriamogli il nostro bene; è questo l’unico modo di trasformarlo. Non cerchiamo di sconfiggere il male, per non alimentarlo. Facciamo le cose bene e facciamolo senza aspettativa. Attraiamo il bene con il nostro bene e impariamo a trarre il bene dal male. Accogliamo il bene come elemento fondante della nostra esistenza e diamogli uno spazio speciale nella nostra vita, troviamo nel bene la forza per non scoraggiarci davanti al male; non temiamo di rimanerne delusi perché il bene germoglia con lentezza ma il suo effetto continua a fecondare inesorabilmente. Portiamo con noi il bene e le persone che fanno del bene nella nostra vita e non vergogniamoci di essere teneri nei confronti del bene e del suo aspetto umile e schivo. Soffermiamoci a guardare il bene negli occhi, parliamogli insieme e portiamolo a tutti come un regalo prezioso da scoprire. Non ci preoccupiamo di contrastare il male ma proponiamo la nostra versione del bene senza imporla. Il bene è il principio costitutivo della vita. Non pensiamo che serva compiere qualcosa di grande per fare il bene ma riconosciamolo anche nelle cose piccole, nei piccoli atti di giustizia e di riparazione. Lasciamoci ispirare da chi fa il bene e accettiamo che esista il male, senza timore, ricordando che la felicità è un equilibrio consapevole della coesistenza di bene e male. Il bene è ciò che dà la gioia di vivere e senso alle nostre fatiche. Non abbiamo paura di essere traditi dal bene ma non aspettiamo di perderlo per capire che non possiamo vivere senza esso.

GENNAIO - FEBBRAIO 2022

Luca Streri

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