MEZZOPIENO News - Ottobre/Novembre 2017 - Edizione Piemonte

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OTTOBRE/NOVEMBRE 2017

Ti accorgi che sarà un incontro spiazzante a cominciare dalla difficoltà che fai nel pronunciare il suo cognome. Nick Vujicic non lo ricorderai per ciò che non ha – e che è piuttosto evidente, considerato che la tetramelia, una rara malattia genetica, lo ha privato degli arti fin dalla nascita – ma per quello che ti ha restituito. Senza indugiare nel buonismo, la forza del suo sguardo e la dolcezza contagiosa del suo sorriso sono tali che ti dimentichi che non abbia braccia e gambe. E anzi, travolta dal suo carisma, ti chiedi se non sia a te che manchi qualcosa. Al momento dei saluti sai che ti ha trasmesso entusiasmo per la vita e la voglia di concentrarti sulle piccole cose che contano, grata per ciò che – anche con le tue fragilità – puoi fare. “Gioco a golf e a calcio, nuoto, vado a pesca, dipingo, faccio

surf”: non lo dice con arroganza o con semplicismo, piuttosto con la creatività di chi ha dovuto inventare una nuova chiave per superare ostacoli a prima vista (e forse anche a uno sguardo più scrupoloso) insormontabili. Nick è nato in Australia nel 1982 da genitori serbi, vive negli Stati Uniti con la bellissima moglie Kanae, di origini giapponesi e messicane - “Io la chiamo nipsican!” -, due figli e altri due in arrivo (al momento dell’intervista la moglie è in attesa di due gemelli). Suo padre, morto due mesi fa, era un pastore cristiano evangelico. La famiglia è stata ed è la sua stella polare. Quando, vittima di bullismo a scuola, a dieci anni ha pensato di farla finita, visualizzare la disperazione dei genitori al suo funerale lo ha fatto desistere: “Per un genitore che ha un figlio disabile c’è solo un dolore più grande: avere un figlio disabile che decide di togliersi la vita. Io sono stato fortunato perchè avere una famiglia che si prende cura di te non è un dono per tutti.” Nick è autore di documentari, ha partecipato nel ruolo di protagonista al pluripremiato cortometraggio “Il circo della farfalla”, il suo libro “Vita senza limiti” è stato tradotto in 30 lingue. È uno speaker motivazionale, interessato particolarmente alla comunicazione con i giovani; tiene conferenze dall’età di 19 anni e ha condiviso la sua storia con milioni di persone. INTERVISTA PER MEZZOPIENO a pagina 16/17 MEZZOPIENO 1 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

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LO STORICO TRATTATO CHE ABOLISCE LE ARMI NUCLEARI PAGINA 2

MENO RAZZISMO NEGLI STADI PAGINA 10

L’ARTISTA CHE DIPINGE CON LE RUOTE PAGINA 18


LO STORICO TRATTATO CHE ABOLISCE LE ARMI NUCLEARI Due

minuti di applausi, abbracci e le lacrime del presidente della Conferenza hanno salutato nel pomeriggio del 7 luglio 2017 l’approvazione del trattato globale che mette al bando ogni tipo di arma nucleare. Con 122 voti a favore, uno contrario e un astenuto, i Paesi del mondo riuniti all’Assemblea generale Onu di New York hanno deciso di abolire completamente l’uso

delle armi atomiche e di adottare una risoluzione che ne impedisce sostanzialmente la costruzione, lo sviluppo e l’utilizzo. Il traguardo è definito storico dalla comunità internazionale, anche perché fino all’ultimo ha rischiato di slittare, e completa un lungo percorso di campagne e confronto che affonda le proprie radici nei principi fondatori dell’ONU. L’articolo 1 del trattato stabilisce il principio fondamentale dell’accordo che vieta

Le donne che salvano le cicogne

Il Marabù Maggiore asiatico è la cicogna più grande esistente e anche la più rara. Questo enorme uccello alto un metro e mezzo e con ali di due metri e mezzo, sopravvive solamente in due piccoli gruppi in India e in Cambogia. A causa della distruzione dei suoi siti di nidificazione e di alimentazione, per l’inquinamento, la caccia e la raccolta delle uova, la popolazione di questo animale oggi conta meno di 1000 esemplari ed è una

specie in pericolo. Queste cicogne nidificano nelle stesse colonie anno dopo anno ma il taglio degli alberi dove fanno il nido per impedire loro di tornare è diventato un’abitudine da parte degli abitanti dei villaggi. Le grandi Hargila, come sono chiamate in India, hanno un problema di immagine: sono considerate rumorose, sporche e puzzolenti. Nei villaggi rurali dell’Assam, nel nord dell’India, un gruppo di donne si è organizzato

di sviluppare, testare, produrre, acquisire, possedere ma anche trasferire o ricevere, dislocare, incoraggiare, indurre ed effettuare ricerca sulle armi atomiche; anche la “minaccia d’uso” è proibita. Prevista inoltre la bonifica ambientale a carico degli Stati. Il bando entrerà in vigore entro 90 giorni dalla sua ratifica. FONTE: ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE

Rinuncia al suo titolo per la pace

per cambiare la mentalità Il pugile indiano Vijender della gente e far tornare le Singh ha vinto l’incontro cicogne a riprodursi. Le per la finale asiatica dei donne Aaranyak vanno pesi medi WBO contro di villaggio in villaggio l’avversario cinese Zula sensibilizzare la gente: pikar Maimaitiali. Dopo con copricapi a forma di il verdetto della giuria, cicogna, di casa in casa, Singh ha abbracciato il organizzano incontri e suo avversario, ha preso il spettacoli e vanno a tromicrofono e ha dichiaravare insieme agli abitanti to pubblicamente: “Non delle alternative e dei voglio questo titolo, suggerimenti per tornare non voglio tensioad amare questi grandi ni al confine. È un uccelli pacifici. Lavorando messaggio di pace. con i proprietari dei terre- È importante”. ni e con le scuole, questo L’atleta indiano ha piccolo movimento sta rinunciato al titolo cambiando la percezione di campione per degli abitanti dei villaggi offrire la sua fascia e il numero di nidi delle come gesto di pace cicogne è salito da 30 nel tra India e Cina. I 2008 a oltre 150. due Paesi si stanno infatti affrontanFonte: Whitley Award; Internatiodo da mesi in una nal Union for the Conservation of disputa territoriaNature le nell’Himalaya, MEZZOPIENO 2 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

vivendo una grave crisi diplomatica per l’ampliamento di una strada lungo il confine che Pechino vorrebbe far passare attraverso un altopiano conteso dai due governi. Singh ha esortato entrambi i Paesi a ritrovare la pace al confine e a interrompere l’escalation di tensione che rischia

di portare a un conflitto. “Pregate per me, perchè un giorno possa diventare campione del mondo. Vorrei ringraziare tutti voi per il vostro impegno”, ha detto ai suoi fans prima di lasciare la sua cintura all’avversario.

Fonte: India Today


Sposati da 80 anni. Le donne Imam aprono La coppia inseparabile all’Islam gentile Ken Harris, 102 anni, e sua moglie Margaret di 99 anni, si sono sposati due anni prima della seconda guerra mondiale e quest’anno festeggiano 80 anni di matrimonio. Ken, ex macellaio, ha portato tutta la vita con sè la loro fotografia nel portafoglio, da quando si dovettero separare - l’unica volta nella loro vita - durante il conflitto mondiale per il suo trasferimento con le truppe in Birmania. Ken e Margaret dopo la guerra si trasferirono nel Galles del Sud e ora vivono insieme nella stessa casa di cura. L’anziana coppia ha due figli di 77 e 75 anni ed è anche la più vecchia coppia sposata britannica e tra le più longeve al mondo. In occasione del loro 80° anniversario di matrimonio, Ken, ricoverato in ospedale con un’anca rotta, si è riunito con Margaret, che soffre di demenza, per festeggiare insieme un giorno così importante. “Quando Ken è andato in ospedale, non pensava che l’avrebbe mai più vista di nuovo, ma presso la casa di cura di Margaret è stato trovato un posto in modo da tenerli insieme” dicono i figli. “Si tengono la mano ancora tutto il giorno per il ricordo di essere stati separati durante guerra”.

Fonte: The Mirror

Sherin Khankan è nata in Danimarca da un’immigrata finlandese e un rifugiato siriano. Figlia di due mondi, ha fondato la prima moschea femminile del suo Paese. La Mariam Masjid di Copenhagen è diversa da altre moschee perché è guidata da donne ed è aperta ai musulmani che non si identificano nelle moschee tradizionali, basate su un rigida gerarchia maschile, dove le donne di solito assistono alle preghiere da un balcone. Questo centro, insieme ad altri simili in tutto il mondo, sta portando un’alternativa concreta al processo di radicalizzazione dell’Islam, visto in maniera critica anche da una parte degli stessi musulmani. “Molti giovani non vanno volentieri nelle moschee dove si sostiene, per esempio, la politica della Turchia”, dice una ragazza musulmana in un’intervista al Copenhagen Post. “Questa è la vecchia generazione. Non ci identifichiamo.” Moschee per donne stanno aprendo negli Stati Uniti, in Canada e in Germania. “Le cose stanno cambiando e vogliamo riportare l’Islam alla sua essenza spirituale”, dice Sherin. Il dialogo inter religioso è una delle priorità: “Lavoriamo con un gruppo ebreo dove anche le donne guidano i servizi di preghiera”. La moschea di Copenhagen è estremamente aperta nel conciliare i contrasti: qui infatti si celebrano matrimoni tra persone di religione diversa che non sono celebrati nelle moschee tradizionali, la poligamia non è permessa, il diritto di divorziare spetta anche alle donne, in caso di violenza fisica o psicologica l’unione è nulla e in caso di divorzio le madri hanno uguali diritti sui figli.

Fonte: The Copenhagen Post

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Il tappeto della gioia è in India Si chiama “The carpet of joy” (“Il tappeto della gioia”) la fantasiosa iniziativa nata a Goa, la capitale del turismo freak in India: 150.000 fiori di colori diversi che formano un tappeto di oltre 2.000 metri quadrati, grande quanto 13 campi da pallavolo. Quello che all’apparenza sembra un enorme campo di fiori cangianti è in realtà una grandissima installazione artistica di un architetto israeliano, Uri de Beer. I fiori sono migliaia di bottiglie di plastica tagliate a mano una per una dai bambini delle scuole di Goa, dopo essere state recuperate nelle scuole e nelle strade e riciclate per questa iniziativa. L’obiettivo di questo progetto è quello di educare alla pratica della raccolta della plastica e sensibilizzare i giovani indiani, e non solo, ad arrestare l’impressionante mole di rifiuti che sta soffocando Goa e l’India intera. Le coste incontaminate, le colline lussureggianti e il vario ecosistema di Goa sono seriamente compromessi. “Lavorare sulle abitudini dei bambini è un modo per prevenire atteggiamenti sbagliati e coltivare qualche speranza per il futuro”, ha dichiarato Uri de Beer. “Alla fine saranno seguiti anche dagli adulti e magari anche dalle generazioni future”. Uri de Beer ha realizzato molte installazioni di questo tipo nel mondo, la più famosa di fronte al Parlamento israeliano di Tel Aviv. L’artista ha voluto coniare un nome per questo modo di creare i fiori dalla plastica, i “Plastiflora”. Fonte: Museum of Goa


L’UE blocca l’abbattimento della foresta primordiale La Commissione Europea ha sancito la condanna alla Polonia presso la Corte di Giustizia Europea, con procedura d’urgenza, perché fermi il taglio della foresta primordiale di Bialowieza. L’antica area boschiva vergine situata lungo il confine tra

Brivio, visto che “il taglio della foresta sta continuando ad andare avanti anche mentre parliamo, anche con l’uso di macchinari pesanti”. Il 6 luglio scorso l’Unesco aveva chiesto al governo di Varsavia, in occasione del meeting del Comitato dei

Il primo parco acquatico per le persone disabili

La maggior parte dei parchi acquatici non è accessibile a tutti i tipi di disabilità e molti bambini non ne possono usufruire. Nasce per questa ragione a San Antonio, in Texas, il primo parco giochi acquatico ideato espressamente per chi ha disabilità cognitive o fisiche. Il Morgan’s Inspiration Island ha abbattuto i muri dell’inclusione sociale e ed è il primo parco acquatico al mondo accessibile a tutti. L’ideatore, Goldon Hartman, è stato ispirato dalla figlia disabile, che lo ha spinto a fare qualcosa di speciale per bambini speciali. Il parco, oltre a essere bello e divertente, è uno spazio accessibile ma sicuro, senza barriere fisiche o economiche che possano impedire il divertimento. Per questo Hartman nella progettazione di ogni singola attrazione si è avvalso del sostegno di molti consulenti tra cui medici, terapeuti e psicologi. Tra le novità, una carrozzina impermeabile ad uso gratuito che si aziona con l’aria compressa invece delle tradizionali batterie, cosa che la rende più economica e più veloce da ricaricare, e poi ancora braccialetti di geolocalizzazione per trovare la posizione di chi li indossa e il risparmio dell’acqua attraverso sistemi di filtraggio che ne consentono anche il riciclo. Fonte: Morgan’s Wonderland - Volonwrite per Mezzopieno

Un’intera famiglia salvata dalla catena dei bagnanti la Bielorussia e la Polonia è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ed è dimora di una delle ultime foreste primordiali d’Europa. La decisione dell’esecutivo europeo è stata presa dopo ripetuti richiami al governo polacco inascoltati. La procedura d’urgenza, che viene raramente utilizzata, è stata richiesta “per evitare danni irreparabili”, ha specificato il portavoce della Commissione Europea Enrico

Patrimoni mondiali che si è tenuto a Cracovia, di fermare immediatamente i lavori di deforestazione che includevano anche il taglio di migliaia di alberi secolari. Secondo la legge dell’Unione europea (articolo 279), la Corte di Giustizia può prescrivere misure volte a richiedere a uno Stato membro di trattenersi da attività che causano danni gravi e irreparabili. Fonte: Ansa

Decine di persone che si trovavano sulla spiaggia di Panama City, in Florida, hanno compiuto un salvataggio clamoroso che ha permesso di recuperare 9 bagnanti trascinati al largo da una potente corrente oceanica. Un’intera famiglia in difficoltà e altri che hanno tentato di salvarla sono stati riportati a riva da una catena umana di più di 80 persone, dopo un’avventurosa azione di solidarietà d’emergenza. Roberta Ursrey e suo marito hanno visto i loro due figli che chiedevano aiuto al largo. Una coppia vicina si è gettata in acqua nel tentativo di salvare i ragazzi ma sono stati anch’essi trascinati via dalla corrente. Gli altri membri della famiglia hanno provato a salvare il gruppo in difficoltà ma sono stati a loro volta intrappolati. La madre di 67 anni di Roberta aveva avuto un infarto in acqua ed era incosciente. “È stata un’ondata di umanità che ha messo in moto MEZZOPIENO 4 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

le cose, forse non abbiamo perso tutte le speranze in questo mondo” dice Derek Simmons, un ragazzo che ha organizzato rapidamente la catena. “Non c’era un bagnino in servizio e la polizia stava aspettando una barca di salvataggio ma la situazione stava precipitando”. Decine di persone, alcune delle quali hanno riferito di non saper neppure nuotare, hanno legato le mani tra di loro e si sono incamminate nell’oceano. Dopo circa un’ora in acqua, erano esausti ma sono riusciti a salvare tutti.

Fonte: The Guardian


La famiglia più speciale, in una piccola casa felice

Camille e Michael Geraldi sono due coniugi americani di Ellijay, in Georgia. Nella loro vita hanno adottato 88 bambini disabili e li hanno accolti nella loro casa per farli crescere con loro. “I bambini che abbiamo preso con noi erano destinati a morire”, ha detto Camille alla CNN, “ma molti di loro hanno vissuto”. La sua famiglia comprende bambini con disabilità intellettiva, spina bifida e sindrome di Down, alcuni soffrono di autismo o deformità gravi. “Uno dei nostri bambini è nato con un solo lato del cervello. Ci siamo presi cura di lui e ha vissuto fino a 25 anni senza mai avere una piaga da decubito.” La loro storia è iniziata quando Camille, giovane infermiera, ha incontrato Mike, pediatra, in un ospedale di Miami. Lei aveva già preso con sé tre bambini disabili. “Quando Mike mi ha chiesto di sposarlo, gli ho detto che volevo fare una casa per i bambini portatori di handicap e lui mi ha detto che voleva seguire il mio sogno”. Camille fa in modo che i bambini possano sbrigare le cose di casa e avere un ambiente domestico normale. “Vogliamo che siano il più indipendenti possibile”. La più giovane, Isabella, ha 8 anni. Nata da genitori con problemi di dipendenze, è sorda e cieca ma oggi frequenta la scuola un anno più avanti dei suoi coetanei. Poi ci sono due figlie biologiche della coppia. Una di loro, Jacqueline, è nata prematura con gravi danni cerebrali. Tutti vivono nella stessa piccola casa e sono molto uniti.

I Gesuiti restituiscono le terre agli indiani La congregazione dei Gesuiti restituisce più di 500 ettari di terra agli indiani di Rosebud, i Sioux e i Lakota nativi del Sud Dakota, negli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti concesse nel 1880 la proprietà ai gesuiti per costruire scuole, cimiteri e chiese. Secondo una testimonianza di John Hatcher, presidente della missione di St. Francis, “all’inizio avevamo 23 stazioni missionarie ma con il passare degli anni, siccome la gente ha lasciato le campagne, queste sono state chiuse perchè non più utilizzate. È giunto il momento di riconsegnare tutti quegli appezzamenti di terra, che vennero ceduti alla Chiesa per motivi religiosi, alle 13 tribù che li avevano

un tempo.” “Queste terre saranno utilizzate per la coltivazione e per il pascolo, per sviluppare la comunità e anche per praticare ancora le cerimonie religiose”, ha dichiarato Harold Compton, direttore della Società per le Terre Tribali (Tribal Land Enterprises). Oggi circa 25.000 persone vivono in queste terre.

Fonte: CNN

Un intoccabile diventa presidente dell’India La più grande democrazia del mondo ha dal 20 luglio un nuovo presidente, un dalit, classificato nella gerarchia castale indiana come un “intoccabile”. Il nuovo capo dello Stato Ram Nath Kovind, 71 anni, ha vinto contro la rivale Meira Kumar, la prima donna presidente del Parlamento, anche lei una dalit. La loro casta è esclusa dall’organizzazione sociale induista e i suoi membri hanno subito per migliaia di anni discriminazioni, vivendo in condizioni di miseria estrema. Nonostante le caste siano vietate dalla Costituzione, i dalit restano

tutt’oggi ai margini della vita economica, sociale e politica dell’India, costretti a svolgere le mansioni più umili e degradanti perché considerati “impuri”. In India oltre 200 milioni di persone appartengono a questa casta. La scelta di Kovind come candidato per la più alta carica dello Stato è stata considerata da alcuni osservatori come un tentativo di migliorare l’immagine del partito al governo, accusato di non tutelare le minoranze sociali e religiose. Kovind, che succede a Pranab Mukherjee, non è il primo MEZZOPIENO 5 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

presidente dalit dell’India, lo fu anche già KR Narayan, eletto nel 1997. Il dalit più celebre in India è BR Ambedkar, colui che alla nascita della grande democrazia nel 1947 guidò il comitato incaricato di redigere la Costituzione. Fonte: The Hindu

Fonte: Agenzia Fides


MEZZOPIENOpensiero

Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita ed una maniera di essere. Il pensiero Mezzopieno è sempre pro, mai contro. Mezzopieno si pone come alternativa costruttiva al vittimismo, alla polemica e al disfattismo. Il modo di essere Mezzopieno collabora con tutti per offrire delle alternative costruttive e positive ai pessimisti, ai complottisti e a quelli che cercano sempre dei capri espiatori da colpevolizzare. Chi vive Mezzopieno non ha timore di caricarsi delle responsabilità ed è impegnato nell’individuare le alternative alle dinamiche distruttive e al modo di fare che delega agli altri le scelte. Il cambiamento è responsabilità di chi costruisce con intelligenza ed umiltà, collaborando e coinvolgendo il maggior numero di persone possibile. Piuttosto di cercare di demolire ciò che è ritenuto sbagliato, Mezzopieno propone alternative positive e costruttive, buone pratiche ed atteggiamenti che ricercano l’armonia, che non indirizzano energia per contrastare il male, ma che si vanno a sostituire ad esso. La scelta buona scaccia quella cattiva. Chi si identifica nel Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha un approccio positivo e aperto al diverso ed al nuovo. Il cambiamento è un processo che va condiviso da tutti e può avvenire soltanto lentamente, con la presa di coscienza e la partecipazione costruttiva di ogni elemento della società. L’alternativa alla rivoluzione è l’evoluzione. La vera forza che manda avanti il mondo da sempre e che lo ordina attraverso la crescita e la collaborazione di tutti. Chi giudica questo modo di pensare come naif… ha ragione! Non è obiettivo del pensiero Mezzopieno produrre utili o generare profitto. È dimostrato che i buoni esempi “sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future. Questo fenomeno, che in psicologia prende il nome di “elevazione morale’” può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale”. Sottoscrivi anche tu il Manifesto su mezzopieno.org

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MEZZOPIENOcosafacciamo

LE RAPINE STANNO PASSANDO DI MODA

Le rapine a mano armata sono sempre più un ricordo destinato solo ai film western. In Italia il numero di attacchi criminali agli istituti di credito è in costante calo da oltre 10 anni, quasi dimezzato dal 2014. I dati sono stati diffusi dal centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine dell’Associazione Bancaria Italiana che evidenzia come ancora nel 2007 le rapine siano state quasi 3.000, contro le appena 360 dell’anno scorso. Si tratta inoltre, nella totalità dei casi, di attacchi meno violenti rispetto al passato, come osserva Marco Iaconis, coordinatore del centro di ricerca. Il fenomeno non riguarda solo

le banche ma anche uffici postali, tabaccherie, farmacie, esercizi commerciali, esercizi pubblici, imprese della grande distribuzione e pompe di benzina. “In banca il miglioramento è ancora più marcato e diminuisce anche il bottino medio”, spiega Iaconis. Quattro regioni sono state nell’ultimo anno a “rapina zero”: il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta. In questi anni gli sportelli bancari sono diminuiti e moltissime attività si sono spostate sull’home banking ma la riduzione delle rapine è frutto soprattutto di una mole importante di investimenti mirati e della sempre più stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Fonte: Ossif ABI

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Indice di benessere

La comunità Mezzopieno è un movimento formato da persone, gruppi e associazioni che credono nell’importanza di promuovere ed interpretare un approccio costruttivo ed armonioso nella società e nella vita, nel rapporto con gli altri e nella gestione delle sfide e delle difficoltà. La comunità Mezzopieno: Semi Onlus International, Voluntas Foundation, Fondazione Arbor, Gruppo di ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, associazione Volonwrite. Il gruppo di lavoro Mezzopieno è aperto. Nei primi due lunedi di ogni mese ci incontriamo alle 19 alla Casa del Quartiere di via Morgari 14 a Torino, in zona San Salvario.

Mezzopieno News è un veicolo di condivisione per diffondere la cultura della positività, per sensibilizzare e motivare le persone a mettere in gioco le proprie capacità e la propria intelligenza propositiva. Il “cerchio della gratitudine” è il progetto che prende vita dalle relazioni di gratuità e di gratitudine che si vengono a creare intorno a Mezzopieno News: il periodico, nella sua forma cartacea, viene consegnato di mano in mano nel cerchio delle conoscenze e delle persone vicine ai membri della comunità e diventa uno strumento di relazione e di condivisione. I volontari della comunità Mezzopieno sono attivi nella distribuzione di Mezzopieno News in: Ospedali - Case di cura e di degenza - Centri di accoglienza per anziani - Carceri ed istituti penitenziari - Scuole - Parrocchie - Associazioni - Aziende - Circoli - Comunità. L’UFFICIO STUDI MEZZOPIENO

L’attività di ricerca è lo strumento attraverso il quale il movimento Mezzopieno approfondisce la sua capacità di interpretare ed analizzare la società e le sue evoluzioni. I programmi di ricerca del movimento sono un laboratorio permanente che coinvolge università, ricercatori, associazioni e gruppi di lavoro. In particolare, Mezzopieno svolge l’attività di studio e analisi in collaborazione col Gruppo di Ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, di cui è membro.

MEZZOPIENO NELLE SCUOLE

La cultura della positività entra nelle scuole con laboratori di lettura e comunicazione gentile. Attraverso attività, giochi ed esperienze si trasmettono i valori della fiducia, della gratitudine e della collaborazione, per stimolare il lato migliore di ogni studente e la capacità di educare la propria volontà al bello e al buono. MEZZOPIENO 7 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017


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Italia non fa rima

con mafia, corruzione e disservizi. Ecco qualche buona ragione per riconoscere e apprezzare tutto il bello che abbiamo attorno

Redazione

Mezzopieno

Eccellenze made in italy: tutto il bello dell’italia che funziona Scettici, inclini al pessimismo, pronti a piangersi addosso, vittime di provincialismo culturale: questo il ritratto cucito addosso agli italiani, soprattutto in tempo di crisi. Ma complice l’estate appena trascorsa e l’entusiasmo postvacanziero, perché non cercare il bello

che c’è nel nostro Paese? Una rassegna delle eccellenze italiane per vincere la rassegnazione al brutto e nutrire la nostra vocazione a produrre bellezza e qualità.

PATRIA DEL BUON CIBO E DEL BUON VINO L’Italia è il primo paese per numero di ricono-

scimenti DOP, IGP E STG conferiti dall’Unione europea e il primo per standard agricoli a tutela della salute nella produzione ortofrutticola. Secondo il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sono ben 293 i prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti. E 23 prodotti agroalimentari italiani non hanno

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rivali sui mercati internazionali: non solo pasta e pomodori, ma aceto, olio, fagioli, ciliegie, fragole, ravanelli, funghi, prosciutti, sono alcuni dei 120 prodotti per i quali l’Italia si piazza sul podio per valore medio unitario nell’export, valido indicatore di qualità nei mercati internazionali. L’Italia è il primo produttore di vino al mondo: non è solo la quantità a contraddistinguere il vino italiano, lo è soprattutto la qualità. Le stime ISTAT indicano che il 38,5% della produzione italiana è di vini DOC e DOCG, mentre i vini IGP rappresentano il 35% della produzione. Un’eccellenza del Made in Italy molto apprezzata all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, dove aumentano gli appasisonati di Chianti, Brunello di Montalcino, Pinot Grigio, Barolo e Prosecco. Ed è proprio il nostro spumante a ritagliarsi un’importate fetta di mercato, in particolare in Gran Bretagna, ma anche inaspettatamente in Francia, patria dello champagne, che ha scoperto la gioia delle nostre bollicine.

CULLA DELLA CULTURA L’Italia è il paese che detiene il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel mondo con 53 beni nella lista nel 2017: dai Sassi di Matera alla Reggia di Caserta, dal centro storico di Roma alle Cinque Terre, dalle incisioni rupestri della Val Camonica alle Dolomiti, solo per citarne alcuni. Nel 2017 si sono aggiunte alla lista le faggete italiane e le strutture difensive veneziane. L’Italia ha inoltre l’università più antica del mondo occidentale, ancora in funzione, che è l’Università di Bologna, e il primo festival del cinema della storia, il Festival di Venezia, inaugurato nel 1932.


MENS SANA IN CORPORE SANO Se è piuttosto noto il protagonismo italiano in campo enogastronomico e artistico, siamo certamente meno consapevoli dell’eccellenza italiana in campo sanitario L’eccellenza è un’arte e assistenottenuta attraverso ziale. l’addestramento La nostra pee l’abitudine nisola vanta (Aristotele) il primo posto del Bloomberg Global Health Index come Paese più sano del mondo: sulle popolazioni di 163 nazioni, con un punteggio di 93,11 su 100, gli italiani sono risultati il popolo più in salute a livello mondiale. L’indice si è basato su aspettativa di vita (un bimbo nato in Italia ha un’aspettativa di vita di almeno 80 anni), cause di mortalità, rischi per la salute come consumo di tabacco, disponibilità di acqua potabile, malnutrizione e pressione alta. Le ragioni del primato consisterebbero nella dieta mediterranea, considerata da più fonti particolarmente equilibrata, e nell’offerta del servizio sanitario che offre l’accesso a tutti

PRODUZIONI ITALIANE N. 1 NEL MONDO: Yacht di lusso, rubinetteria, piastrelle, occhiali, scarpe. all’assistenza sanitaria gratuita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) la copertura sanitaria determinata dall’accesso alle strutture sanitarie ci vede ai primo posto con una percentuale superiore al 99,5% . L’Italia inoltre si colloca al primo posto in Europa per guarigioni da tumore: in 17 anni (1990-2007), infatti, i pazienti guariti dal cancro sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne). Il primato italiano per le guarigioni, secondo l’Associazione italiana oncologia me-

dica, è soprattutto nei tuProtezione e la Ricerca L’eccellenza è fare mori più frequenti come Ambientale) e il maggior una cosa comune quelli del colon, del seno produttore di energia dal in un modo non comune e della prostata. E grazie sole e geotermica (Fonte (Booker T. Washington) all’immuno-oncologia, che IEA, International Energy ha già dimostrato di migliorare Agency). L’Italia è anche il in maniera significativa la sopravprimo paese europeo per numero vivenza a lungo termine nel melanoma, di agricoltori biologici, ben il 17% del si stanno raggiungendo risultati importanti an- totale di quelli europei. Siamo i più efficienti nel che nel tumore del polmone e del rene. L’Italia campo dei rifiuti: con 41 tonnellate ogni milionon è tra i Paesi più longevi, ma è quello dove ne di euro prodotto distanziamo di parecchio fino a qualche mese fa viveva la donna più an- anche la Germania (65 tonnellate) e, a fronte di ziana al mondo, Emma Morano, 117 anni: nata un avvio a recupero industriale di 163 milioni di il 29 novembre 1899, è stata l’ultima persona tonnellate di rifiuti su scala europea, nel nostro vivente nata nel XIX secolo. Ed è in Italia una Paese ne sono state recuperate 24,1 milioni di delle cosiddette “blue zones”, le zone del mon- tonnellate, il valore assoluto più elevato tra tutti do dove le persone vivono meglio e più a lungo: i paesi europei (dati Fibl-Ifoam). la Barbagia, la regione sugli altipiani montuosi della Sardegna, è quella con la più alta concentrazione al mondo di centenari maschi.

FORSE NON TUTTI SANNO CHE... Qualche curiosità sulle eccellenze italiane che non ci si aspetta. L’Italia è un Paese davvero green: è il primo in Europa per biodiversità (fonte ISPRA, Istituto Superiore per la

IL PREMIO NOBEL ELOGIA L’ITALIA… “COME IN NESSUNA PARTE DEL MONDO” Roma 14/08/2016, Amartya Sen - Premio Nobel per l’economia 1998 Vorrei presentare un’esperienza personale vissuta dalla mia famiglia durante uno dei nostri tanti viaggi in Italia. Mia moglie si è improvvisamente sentita male e si è rivolta al Pronto Soccorso. Ricoverata al Gemelli di Roma, ha ricevuto immediatamente le cure professionali del caso e poiché i medici hanno deciso di sottoporla a intervento chirurgico di emergenza, questo è stato eseguito nel corso della notte (alle 4 del mattino, il chirurgo in persona mi ha rassicurato che il complesso intervento era andato a buon fine). Le cure e l’assistenza ricevute da mia moglie al Pronto Soccorso e in reparto presso l’ospedale Agostino Gemelli sono state eccellenti. Il servizio sanitario offerto da questo ospedale convenzionato con il pubblico non si è certo rivelato inferiore — anzi, è stato per molti versi superiore — a quanto avremmo potuto aspettarci nei migliori ospedali privati di Boston, dove entrambi insegniamo (siamo docenti all’Università di Harvard). L’intervento è stato eseguito dal dottor Armando Antinori, un chirurgo di grandissime capacità, che era di turno quella notte. Non esagero nell’affermare che un professionista medico del suo calibro non si sarebbe certamente trovato a eseguire un intervento di emergenza di notte in un grande ospedale privato in nessuna parte del mondo. Certo, siamo stati anche fortunati, ma è importante ribadire, nel contesto del dibattito pubblico oggi acceso in tutto il mondo, che l’eccellenza delle cure mediche e la massima responsabilità di gestione possono andare d’accordo anche nel servizio aperto a tutti. Nel nostro caso, le cure sono state pagate dall’assicurazione medica di Harvard, ma è fantastico pensare che tutti i cittadini di questo Paese hanno libero e gratuito accesso a cure mediche di altissimo livello, giorno e notte. MEZZOPIENO 9 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017


MENO RAZZISMO NEGLI STADI ITALIANI La diminuzione di incidenti ed

episodi violenti dentro e fuori dagli stadi era già nota a seguito dell’ultimo rapporto del Viminale, ma di recente anche i fenomeni di discriminazione razziale e territoriale si sono rivelati in calo. È quanto emerge dal report pubblicato dal Centro Studi e Formazione della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) che ha esaminato le sanzioni comminate

alle società calcistiche dal 2010 al 2017. Nel suo rapporto la Figc rileva che gli episodi sanzionati dai giudici sportivi in Serie A, Serie B e Lega Pro sono calati del 74,5% negli ultimi sette anni, passando dai 55 della stagione 2010/2011 ai 14 della stagione appena terminata. In serie A, nello specifico, si è passati dai 20-25 episodi di discriminazione registrati ogni anno tra il 2011 ed il 2015 ai 7 della stagione 2016/2017.

Una margherita contro la solitudine

Il venerdì sera si aspetta con ansia a Bagno a Ripoli, comune alle porte di Firenze: è il giorno della pizza a domicilio, consegnata gratuitamente agli anziani soli. Il progetto di socializzazione è stato avviato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Croce Rossa e il circolo “Lo Stivale” di Candeli: le pizze sono preparate a titolo gratuito dai membri del circolo e i giovani volontari della Cri fanno il giro del territorio per recapitarle. L’occasione, quindi, per mangiare una buona margherita o una napoletana, ma soprattutto per fare due chiacchiere. “I minuti che passano con noi gli cambiano la giornata”, racconta Francesco Mannucci, un volontario. Si tratta di una nuova prospettiva, come spiega Leonardo Pasquinelli, delegato all’Area sociale della Cri ripolese: “Bisogna abbandonare l’idea, ormai desueta, che i servizi a favore dei soggetti svantaggiati debbano riguardare esclusivamente accompagnamenti a visite mediche, fisioterapie e attività simili, per abbracciare invece il pieno significato del termine ‘sociale’ e lavorare sul concetto di integrazione”. Con questo servizio, inoltre, è possibile monitorare le condizioni di salute degli anziani e verificare quali sono le loro esigenze. I beneficiari hanno in media 80 anni, sono soprattutto donne e sono privi di rete familiare oppure hanno i figli o i nipoti lontani. Una decina per ora le persone coinvolte dal progetto, ma le adesioni sono aumentate e da settembre sarà esteso alla consegna quotidiana della cena preparata dalla cucina comunale agli anziani in carico all’ufficio sociale. Fonte: Comune Bagno a Ripoli

Ancor meglio ha fatto la serie B dove, a partire dal 2013/2014, si è verificato soltanto un caso di discriminazione razziale all’anno. Il calo degli episodi di discriminazione è confermato dal valore delle sanzioni inflitte: 65.000 euro quest’anno, contro la cifra record di 725.000 euro raccolta nel 2014.

FONTE: CENTRO STUDI FIGC; GAZZETTA DELLO SPORT

L’Italia è il primo investitore europeo in Africa

Si parla molto del problema della redistribuzione della ricchezza tra i Paesi del mondo e spesso si invoca il principio dell’aiutare i migranti “a casa loro”. La rivista internazionale Forbes, celebre per le sue analisi sulla ricchezza, ha pubblicato una ricerca che rileva un primato italiano poco conosciuto. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa (OCSE) l’Italia è il primo Paese per investimenti in Africa a livello europeo. Il rapporto riporta la somma delle iniziative italiane nel continente africano per un ammontare totale di 11,6 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, soprattutto nei settori delle infrastrutture, dell’energia, della tecnologia, dell’agricoltura e del turismo. L’Italia è la terza nazione al mondo nel continente africano per attività, dopo la Cina e gli Emirati Arabi Uniti. Il rafforzamento della presenza economica italiana in Africa riflette la volontà di lavorare più su partnership “win-win”, dove sono entrambe le controparti a beneficiare, per andare oltre il regime degli aiuti allo sviluppo. Tra il 2014 e il 2015 gli investimenti diretti italiani in Africa sono aumentati del 100%. l’Italia ha inoltre inserito nel bilancio 2017 l’Africa Act, un fondo speciale attraverso il quale il nostro Paese sta mobilitando decine di miliardi di euro, facendo da tramite come hub per gli investimenti in Africa a beneficio di aziende italiane ed estere. Agevolazioni fiscali e accordi specifici stanno facilitando l’accesso al credito per gli investitori privati e un supporto di formazione, tra cui il rafforzamento degli scambi accademici, sta creando competenze per favorire l’imprenditoria e lo sviluppo in e per l’Africa. Fonte: Forbes

MEZZOPIENO 10 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017


NON BUTTATE VIA NIENTE MA SUONATELO Si chiama Elettrodomestica la forma d’arte che coinvolge oggetti di uso comune casalingo e li rende suonabili. Uno svago che unisce ecologia e creatività. Il Riciclato Circo Musicale ha fatto di questa idea una filosofia di vita. Recuperando oggetti di scarto, elettrodomestici e materiale destinato alla discarica, costruisce e suona nelle piazze d’Italia strumenti di ogni tipo: dall’annafiasax, un saxofono costruito con un annaffiatore, all’ombrellino elettrico, violino costruito con un ombrello di legno. Da alcuni anni i 4 ragazzi marchigiani di questo originale circo musicale stanno esplorando anche il mondo dei nuovi rifiuti tecnologici e del loro riutilizzo attraverso la musica e la loro ricerca ha spinto il gruppo a creare un nuovo genere musicale, appunto l’Elettrodomestica. Un bosco inesplorato di suoni inediti, prodotti usando rifiuti e materiali elettronici scartati come vecchie radio o aspirapolveri. Il Lavandaizer (un sintetizzatore analogico fatto di casalinghi, elettrodomestici e giochi elettronici per bambini), il Vignarolophon (un asciugacapelli che suona come un flauto) e decine di altri strumenti musicali suonano sui palchi e riempiono le piazze, svuotando i cassonetti. I ragazzi del RCM insegnano anche attraverso laboratori creativi a costruire da soli i propri strumenti utilizzando rifiuti solidi urbani, residui spesso inquinanti ma dotati di un potenziale armonioso inesplorato. Fonte: Riciclato Circo Musicale

Il quartiere di Palermo rinato con l’arte

Raddoppiano le “spighe verdi” in Italia

Si chiama “Rambla Papireto” il progetto artistico di riqualificazione sociale e urbana curato dall’Accademia di Belle Arti di Palermo che ha restituito colore a Danisinni, un quartiere logorato da disoccupazione, analfabetismo, dispersione scolastica e povertà. L’idea è nata dagli insegnanti di scenografia dell’Accademia che, ottenuto un terreno di 10 mila metri quadrati, hanno cercato di creare una social factory, una galleria a cielo aperto di opere di street art. “La gente del quartiere ha risposto molto bene”, ha detto la docente Valentina Console. “Con i bambini abbiamo avuto risultati straordinari scoprendo anche dei talenti. Il nostro è sicuramente un percorso socioartistico che ha voluto rompere l’isolamento urbano e che continuerà proprio per le importanti e significative sinergie che sta innescando tra gli abitanti e il comune anche sul piano dei servizi pubblici che speriamo si riattivino al più presto”. La cura e il recupero di un quartiere si traducono nella volontà di dare un’immagine diversa alla periferia e con il tempo trasformarla in un itinerario turistico, approfittando della vicinanza con il percorso arabo-normanno patrimonio dell’Unesco: in tal senso, il sindaco Orlando ha confermato l’impegno del Comune a ripristinare la scala storica di Grotta Danisinni, collegamento tra Palazzo dei Normanni e il Castello della Zisa, rendendo il quartiere “un luogo di passaggio, di presenze, di convivenza civile”. Fonte: Rambla Papireto

Aumentano da 13 a 27 le località rurali che nel 2017 potranno vantare il titolo di “Spighe Verdi”, il corrispettivo rurale delle “Bandiere Blu” che premiano le migliori località turistiche balneari d’Italia. Annunciato da FEE Italia (Foundation for Environmental Education) e Confagricoltura, il riconoscimento prende in considerazione indicatori come l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche. “Spighe Verdi – si legge nel comunicato di Confagricoltura - è un programma pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità”. Le Spighe Verdi 2017 sono state assegnate a undici Regioni, due in più rispetto al 2016. Le Marche sono le più premiate con sei località (Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana), seguite da Toscana e Campania con cinque.

MEZZOPIENO 11 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

Fonte: Confagricoltura


Arriva il farmaco intelligente contro il cancro Dopo una lungo processo di valutazione, l’Agenzia Italiana per il Farmaco ha approvato il Keytruda (Pembrolizumab) per l’uso nella terapia delle neoplasie del polmone, incluse quelle inoperabili, per le quali fino ad ora esisteva solo la chemioterapia. Si tratta di un nuovo “farmaco intelligente” che si è rivelato in grado di colpire e demolire alcuni tumori del polmone ad oggi incurabili. Questo medicinale di tipo biologico appartiene alla famiglia degli anticorpi monoclonali ed è capace di aggredire in maniera efficace e mirata solo le cellule tumorali, agendo sul sistema immunitario del paziente ammalato e inducendolo a riconoscere e distrug-

gere le sue cellule maligne. Uno studio pubblicato sull’autorevole rivista medica internazionale “Lancet Oncology”, rileva come il nuovo farmaco utilizzato su 300 pazienti dichiarati incurabili abbia permesso di mantenere in vita e in buone condizioni il 70% dei malati trattati, rispetto a circa il 40% di quelli curati con la sola chemioterapia. Per oltre il 50% di essi poi non vi è più stata progressione della malattia. Gli anticorpi monoclonali sono una delle più importanti scoperte della ricerca scientifica e farmacologica degli ultimi decenni e hanno consentito di guarire definitivamente molti tumori del sangue una volta mortali

come linfomi, mielomi e leucemie. Da una decina di anni sono utilizzati anche per la cura dei tumori solidi con ottimi risultati, come per esempio nella cura del melanoma della pelle, una volta letale al 90%. Fonte: Agenzia Italiana del Farmaco; Lancet Oncology

L’azienda che ha abolito orari e cartellino Ad Arba, un piccolo paese vicino a Pordenone, un’azienda con oltre 200 dipendenti sta innovando il modo di lavorare ed è riuscita a coniugare le esigenze della produzione con quelle dei lavoratori, incrementando risultati e qualità della vita. La Graphistudio confeziona album fotografici per matrimoni, i dipendenti sono per il 70% donne e non costringe gli impiegati a orari fissi. Niente cartellini, ognuno organizza il suo tempo, i team si accordano per i lavori e rispettano le scadenze. Si tratta soprattutto di giovani e mamme, per le quali la flessibilità è importante per accudare figli e genitori anziani, ma anche per favorire la crescita personale e della famiglia. Un sistema che supera il fordismo e sta producendo risultati tangibili: la vita in azienda funziona meglio e il prodotto spopola nel mondo. “La sirena che suona mi ha sempre dato fastidio, è qualcosa che ti limita. Quando ho fatto il mio percorso ho voluto farlo diversamente”, dice il presidente e fondatore Tullio Tramontina. “Se lavori libero, lavori meglio e dai di più. E si lavora più in team, gli obiettivi sono di tutti”. In fabbrica è stata creata l’auto-organizzazione dei dipendenti, una responsabilizzazione verso l’azienda ma anche nei confronti dei colleghi. La flessibilità è negli orari e, quando serve, anche nelle mansioni. “Ognuno fa il proprio, ma si sposta facilmente di ruolo”, racconta il fondatore. “Qui tutti si sentono liberi, anche di inventare, di creare, di proporre idee, me le ritrovo sul tavolo tutti i giorni.” Fonte: La Repubblica MEZZOPIENO 12 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

La notte sbianca la città I Retakers sono cittadini volontari che hanno scelto di dedicarsi in maniera concreta al recupero degli spazi e dei beni pubblici della propria città. La notte del 13 luglio a Roma si sono organizzati e sono scesi in strada per la “Notte Sbianca” e hanno rimosso adesivi e affissioni abusive da pali, muri e cabine, ridipinto diversi elementi di arredo urbano ricoperti di graffiti vandalici, eliminato gli scarabocchi dai muri, raccolto rifiuti per strada e riportato i quartieri alla loro bellezza. La gente al lavoro racconta: “Il nostro punto di partenza è un atteggiamento positivo e costruttivo, alla lamentala sostituiamo i fatti. Ci prendiamo cura di Roma perché crediamo che il buon esempio sia il mezzo più potente di educazione, perché vogliamo generare processi virtuosi e mostrare concretamente che un’alternativa al degrado esiste, perché riteniamo che educare alla

bellezza sia fondamentale”. Ogni settimana tanti cittadini si riappropriano del loro quartiere, tornano a sentirlo “lolo”(”retake” significa appunto “riprendere”). L’iniziativa conta a Roma 82 gruppi e in tanti in Italia hanno deciso di fare lo stesso e mettersi in gioco per migliorare l’aspetto della propria città, anche a Milano, Bergamo, Bolzano, Torino, Bari, Palermo, Trieste, Capua e Brescia . Il gruppo Retake di Milano ha ricevuto lo scorso anno l’Air Quality Alliance International Award per l’importanza del suo impatto sociale. Nelle loro attività utilizzano vernici speciali che riducono le polveri sottili inquinanti in polveri inerti. Fonte: in collaborazione con Retake Roma


I commercianti sconfiggono il pizzo

Fabio Messina, giovane imprenditore palermitano, e la moglie Valeria di Leo sono stati i primi in Italia ad aprire un punto-vendita certificato “no pizzo”, nel quale si vendono solo prodotti di imprenditori, artigiani e commercianti che si sono ribellati pubblicamente al racket delle estorsioni. La loro storia ha fatto cadere un muro e ha motivato tanti altri a fare lo stesso e a creare un movimento di azione che si sta diffondendo dalla Sicilia anche in altre regioni del nostro Paese. Il movimento “Addiopizzo” ha creato una rete tra commercianti, imprenditori, liberi professionisti e consumatori che si rifiutano di sottostare alle intimidazioni delle estorsioni e del pizzo. I commercianti si impegnano pubblicamente a denunciare eventuali richieste estorsive e pubblicamente rendono nota la loro scelta di non pagare il pizzo. Allo stesso modo, i consumatori si impegnano pubblicamente e moralmente a scegliere nei loro consumi prodotti appartenenti alla “lista no pizzo”. Lo scopo della rete è quindi quello di stare tutti insieme dalla stessa parte, senza ambiguità e con la voglia di innescare un effetto domino che coinvolge tutti, esercenti, consumatori e cittadini. La sfida ha interessato solo in Sicilia 1036 negozi e imprese “no pizzo”, 186 esercenti e 36 marchi certificati “liberi dal pizzo”. L’iniziativa, diffusa ora su tutto il territorio siciliano, ha ottenuto di sensibilizzare i cittadini, farli riflettere e agire, riuscendo a creare progressivamente una rete di persone che non siano solo consumatori consapevoli ma cittadini consci del proprio ruolo e del proprio potere all’interno della società civile. Fonte: Addio Pizzo

Dal carcere in aiuto per i non vedenti Ha una doppia valenza il protocollo d’intesa siglato tra l’Unione Italiana Ciechi e il Ministero della Giustizia, per impegnare i detenuti nello svolgimento di lavori di pubblica utilità a favore di persone ipo e nonvedenti: risarcire la comunità del danno causato dalla propria condotta e prevenire la recidiva. Grazie a questa convenzione si vuole rendere effettiva la funzione riparativa prevista nella messa alla prova, di cui ad oggi stanno usufruendo circa 9 mila persone e di cui altre 13 mila hanno fatto richiesta. Si tratta di misure alternative al carcere nella forma di prestazioni non retribuite, in favore della collettività, che possano offrire agli imputati l’opportunità di voltare pagina e creare le condizioni per una corretta partecipazione alla vita sociale. Segno che la condanna non rappresenta uno stigma.

Ripartire a 50 anni. L’azienda assume i brizzolati

Si tratta di una delle prime iniziative del genere in Italia e un pionieristico cambio di paradigma nel settore del lavoro: dare lavoro alle persone di mezza età che lo hanno perso e che rappresentano la categoria più in difficoltà a ricollocarsi. Questa è la scelta di un’azienda di Busto Arsizio, in provincia di Varese, che ha deciso di assumere tra la sua forza lavoro solo tecnici di età superiore ai 45 anni. Il progetto punta al reinserimento dei disoccupati non più giovani che vogliono accettare la sfida di rimettersi in gioco. L’obiettivo, oltre a rispondere a un’esigenza sociale, intende rendere più eterogeneo il personale e accrescere il livello di esperienza dell’azienda con profili di maggiore maturità, saggezza e affidabilità nella professione. I primi inquadramenti sono stati nel settore dell’assistenza al cliente, attraverso un progetto pilota chiamato Eolo45 che durerà alcuni mesi. “Abbiamo lavorato sodo e costruito tantissimo in questi anni”, commenta l’amministratore delegato Luca Spada. “Facciamo attenzione alle persone e vogliamo dare un forte segnale di speranza ai tanti disoccupati senior vittime della recente crisi. Credo personalmente molto in questa idea e spero sarà di esempio per altre aziende sul territorio”. Fonte: Eolo; Corriere della Sera

Come spiega il ministro Andrea Orlando, con questa iniziativa “si afferma il principio secondo il quale l’esecuzione della pena non deve solo essere un momento di riabilitazione, ma anche un modo per restituire alla società ciò che le è stato tolto con la violazione della legge. L’idea che chi ha sbagliato possa aiutare chi si trova in difficoltà rappresenta un messaggio di grande forza”. Detenuti che stanno scontando una pena e persone con una disabilità, in questo percorso di mutua solidarietà, alimenteranno insieme, quindi, un circolo virtuoso per rendere piena ed effettiva l’inclusione nella società.

MEZZOPIENO 13 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

Fonte: Forum Terzo Settore


MEZZOPIENO52passi Ogni primo Lunedì del mese il cammino individuale prosegue con momenti di incontro comuni, per condividere i passi settimanali e dialogare intorno ad essi.

I 52 PASSI SONO UN PERCORSO DI IMPEGNO PERSONALE CHE CONSISTE NELL’AFFRONTARE PICCOLI PROPOSITI SETTIMANALI, UNO PER OGNI SETTIMANA DELL’ANNO, CON L’OBIETTIVO DI VEDERE IL LATO MEZZOPIENO DEL MONDO. LE QUATTRO AREE DI IMPEGNO SONO: r ti iv e cr

2 ottobre - PRENDERE LA VITA PER MANO 6 novembre - RENDERE TUTTO PIÙ SEMPLICE 4 dicembre - ESERCIZI DI FELICITÀ

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- IL RISPETTO DELL’AMBIENTE - LA SPIRITUALITÀ

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LE BUONE ABITUDINI

UN ALLENAMENTO ALLA FELICITÀ

Gli amici mostrano il loro amore nelle difficoltà, non nei momenti felici. (Euripide)

Come tratteresti un amico?

1. Per prima cosa, pensa a quando un tuo caro amico si sente davvero male con se stesso oppure sta attraversando un brutto momento. Come reagisci nei confronti dei tuoi amici in queste situazioni (se sei al tuo meglio)? Se possibile scrivi che cosa normalmente fai o dici e il tono con il quale parli ai tuoi amici. 2. Ora pensa a quando sei tu a sentirti male con te stesso o ad attraversare un momento difficile. Come reagisci nei tuoi confronti in queste situazioni? Se possibile scrivi che cosa normalmente fai o dici e il tono con il quale parli con te stesso. 3. Hai notato delle differenze? Se si, chiediti il perché. Quali fattori e quali paure entrano in gioco che ti portano a trattare te stesso e gli altri in modo così diverso? 4. Elenca ciò che pensi cambierebbe se tu trattassi te stesso nei momenti di difficoltà nello stesso modo in cui reagisci nei confronti di un amico.

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Ecco i prossimi appuntamenti aperti a tutti presso la Casa del Quartiere di San Salvario di Via Morgari 14 a Torino (saletta al primo piano):

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5. La prossima volta che sei in difficoltà, prova a trattare te stesso come un buon amico e guarda che succede. La Ricerca suggerisce che le persone sono normalmente più dure con se stesse di quanto non siano con gli altri. Anziché aiutarci ad avere successo, questo atteggiamento rende un errore o una situazione stressante ancora più faticosi, al punto che si tende a evitare situazioni nuove o impegnative per paura di fallire e provocare una nuova ondata di autocritica. Poiché le persone trovano più naturale essere compassionevoli verso gli altri che verso se stesse in una situazione impegnativa, un modo per aumentare l’autocompassione è di immaginare cosa diremmo ad un amico in quella situazione e poi indirizzare gli stessi sentimenti verso noi stessi. Riflettere su quanto siamo capaci di gentilezza verso gli altri ci ricorda che possiamo fare lo stesso nei confronti di noi stessi, che anche noi ci meritiamo compassione. Trattare te stesso o te stessa con questo tipo di simpatia e comprensione – piuttosto che buttarti giù – ti aiuta a reagire alle situazioni difficili con una resilienza molto maggiore.

MEZZOPIENO 14 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

In collaborazione con The Greater Good Science Center presso UC Berkeley http://ggia.berkeley.edu; http://greatergood.berkeley.edu


MEZZOPIENO52passi

VUOI FARE IL PRIMO PASSO?

getti g o e r t a n i Elim i mai che non ha egli utilizzato n esi ultimi 12 m

Scrivi su un foglio tre cose che ti rendono felice

Fai un regalo a qualcuno senza motivo

MEZZOPIENO 15 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

limento p m o c n u i Fa merita o l e s i h c a


MEZZOPIENOintervista ELISABETTA GATTO

commento che sono positivo perchè ho trovato la speranza.

L’hai trovata nella fede?

So che Dio esiste non perchè ho visto gli angeli, ma perchè ho visto i demoni. Ho assistito a 13 miracoli: ciechi che hanno ritrovato la vista, sordi l’udito, zoppi che hanno ripreso a camminare, schiene raddrizzate. E io stesso continuo a tenere un paio di scarpe pronte nell’armadio! Quello che intendo dire è: continuate a sognare!

Qual è il tuo rapporto con il limite?

Nick Vujicic “Sono positivo perchè ho trovato la speranza” Il tuo ottimismo ha restituito coraggio a molte persone in difficoltà. Cosa significa per te vedere il bicchiere mezzo pieno?

Riesco a vedere il bicchiere mezzopieno perchè ho visto il bicchiere vuoto. Ma so che il pensiero positivo non basta. In In-

dia ho visto bambine di dieci anni vendute come schiave, vittime di sfruttamento sessuale: a loro non bastava che dicessi “Siate positive!”. Ho pensato che salvandone una, facendole incontrare la redenzione e una risposta in Gesù, sarebbe stata un modello per le altre e si sarebbe innescato

un circolo virtuoso. Così è stato: questa ragazza ha trovato un lavoro, ha risparmiato i soldi per tornare al bordello e salvarne un’altra. E così via. L’ottimismo è molto superficiale se dietro non c’è la speranza. Quando mi dicono “Nick, ma tu sei una persona positiva!”

MEZZOPIENO 16 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

Da ragazzo una pallonata sul mio piccolo piede – che chiamo cosciotto di pollo! – mi ha costretto a letto per un mese: allora ho capito cosa vuol dire essere disabile. A chi, come me, ha una disabilità dico sempre: “Sei meraviglioso così come sei”. A un certo punto della mia vita io vedevo solo i cocci, ma dai cocci rotti può sorgere un’opportunità. Dio li rende meravigliosi. Quando non ottieni un miracolo, prova a essere tu un miracolo per qualcun’altro. Prendi un giorno alla volta. Non arrenderti. Proprio oggi a un giovane predicatore che si rammaricava di non poter essere un testimone in giro per il mondo per problemi di salute ho detto: “Sii una luce qui”.

Tu non ti sei arreso. Senti di aver realizzato il tuo sogno oggi?

Non avrei mai immaginato di realizzare quello che ho. Quando ho saputo che sa-


rei diventato padre, alla gioia si è unito il timore per come avrei potuto abbracciare mio figlio quando avesse avuto bisogno di consolazione. Allora ai miei figli ho insegnato, quando hanno bisogno di me, di venire loro stessi ad abbracciarmi. Sei meraviglioso Lo stesso così come sei è capitato quando mi sono innamorato di mia moglie: come avrei potuto tenerla

per mano? Poi ho capito che la cosa importante per renderla felice era riuscire a tenere il suo cuore.

catapecchia sudicia. Quando i suoi genitoQuando non ottieni ri si sono separati ha un miracolo, pensato di non avere prova a essere tu un miracolo più alcuna ragione per per qualcun’altro vivere e ha meditato il suicidio. Prima di compieSembra proprio che tu abbia incontrato la felicità... re questo gesto è voluta andaLa mia vita è difficile, ma al tempo re per l’ultima volta in chiesa. Quel stesso facile perchè ogni giorno raccolgo giorno il pastore invece di predicare ha destorie che raccontano di quanto la mia vita ciso di proiettare il mio dvd in cui mostro come vivo senza arti. Dopo la visione la ha incoraggiato quella degli altri. Vorrei raccontarvi una storia. Quella di ragazza ha pensato: “Se lui non si è arreso, una ragazza diciottenne, povera, che vive- non lo farò neanche io”. Ha trovato un lava con la madre, il padre e i fratelli in una voro come cameriera ed è stata lei stessa a

raccontarmi questa storia quando un giorno, per caso o forse no, sono entrato come cliente nel ristorante dove lavora. In Indonesia ho parlato a una folla di 2030 mila persone. Un uomo mi ha chiesto di perdonare la sua gente. Quando gliene ho chiesto il motivo mi ha risposto che era perchè avevano fatto copie pirata del mio dvd. Allora io ho ribattuto: Halleluja!”

L’ironia è una qualità rara ed è tra quelle che possiedi!

Mi affido all’ironia anche per sottrarre le persone all’imbarazzo quando non sanno come approcciarsi alla mia disabilità. Ad esempio, quando realizzano che non possono stringermi la mano per salutarmi dico loro: “Brr...Fa così freddo che non sento più le dita!” In questi ultimi anni ho viaggiato così tanto che ho calcolato di aver speso almeno sei mesi in volo. Per rompere la noia, complice un amico pilota, mi sono fatto mettere in una cappelliera per spaventare i passeggeri quando sistemavano le valiegie oppure ho finto davanti a tutti di essere il comandante di bordo!

Tu definisci la tua vita “assurdamente felice”. Credi sia questa energia il motore per cambiare il mondo?

Voglio un cambiamento che abbia un impatto a lungo termine. Dobbiamo influenzare chi influenza. Un po’ per volta pianteremo semi di amore, speranza, fede. Siamo la generazione che ha meno scuse per non voler cambiare il mondo. Vorrei che i miei interlocutori fossero i membri del governo. Voglio entrare nel sistema scolastico per parlare di bullismo. Questo è l’inizio. Non vi stancate di fare il bene”. MEZZOPIENO 17 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017


L’ARTISTA CHE DIPINGE CON LE RUOTE Realizza opere originali e apprezzatissime, esposte nelle grandi mostre e contese dai galleristi: Mattia Luparia, in arte Mat, 27 anni, tetraplegico dalla nascita, non parla, muove poco le mani ma capisce tutto e usa la sua sedia a rotelle per dipingere. Il suo strumento artistico sono i pneumatici della sua sedia a rotelle. Il giovane torinese ha trovato spazio per il suo estro grazie al padre Fulvio, importante creativo che dipinge sulla stoffa nel suo laboratorio e lavora per i più importanti marchi italiani e

internazionali, vantando collaborazioni, tra gli altri, con Jil Sander, Miu Miu, Faliero Sarti. Tra le più importati idee di Fulvio Luparia, quella di mettere tre grandi pennelli legati ai piedi della carrozzina del figlio, abbattendo con la creatività la barriera della disabilità. “Mattia arricchisce il mio lavoro”, afferma l’artista. “Con lui basta uno sguardo per intendersi e sprigionare forti emozioni”. Un percorso in crescita che ha portato le opere di Fulvio e Mat a Paratissima, a White e alla prima Fashion Week di Torino dello scorso anno e al progetto Valemour di

Ora si può condividere il taxi

La prima App per condividere i taxi, tempo e denaro è nata a Torino e si chiama Wetaxi. L’idea è di una startup formata al Politecnico di Torino e consente di condividere il trasporto, riducendo notevolmente non solo i costi ma soprattutto l’impatto ambientale di ogni spostamento. L’applicazione per smartphone consente di sincronizzare le richieste di spostamento degli utenti e metterli sugli stessi taxi - tutto online - calcolando anche la tariffa condivisa in anticipo e con estrema precisione e con la possibilità di pagamento in automatico oppure in contanti a bordo. “L’iniziativa è nata da un gruppo di giovani torinesi che hanno deciso di investire le proprie competenze sul territorio a favore dei cittadini”, racconta Massimiliano Curto di Wetaxi, “ e hanno creato delle partnership con le cooperative locali di taxi.” Anche i taxisti sono contenti e “orgogliosi di far parte di un progetto così innovativo e trasparente che rilancia un nuovo modo di vivere i taxi e la città”, come afferma Selene Concas di Taxi Torino. Questa iniziativa scavalca il gradino presente tra utenti che si lamentano dei costi eccessivi dei taxi e cooperative che sostengono di non riuscire a tagliare i costi, consentendo il risparmio da parte dei passeggeri e riducendo i costi di gestione per i proprietari dei taxi.

Fonte: Wetaxi; Quotidiano

Piemontese - Volonwrite per

Mezzopieno

Geox. Con lui un gruppo di ragazzi Down ha realizzato coloratissimi tessuti utilizzati come base per scarpe a edizione limitata e per borse. Mattia, tenace e orgoglioso del suo lavoro, è ormai un artista avviato: è presentato a Pitti a Firenze e a Première Classe a Parigi, fa piccole mostre in Piemonte e un suo dipinto è usato per il packaging innovativo del Caffè Costadoro. FONTE: LA STAMPA - VOLONWRITE PER MEZZOPIENO

Gli ospedali di eccellenza torinesi La Società Italiana di Chirurgia ha riconosciuto l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino quale centro di riferimento nazionale di eccellenza per la cura della patologia pancreatica, grazie allo straordinario intervento di duodenocefalopancreasectomia effettuato con successo negli scorsi mesi. Il più difficile intervento di chirurgia addominale è stato eseguito nell’ospedale torinese dall’equipe di Chirurgia Generale del dott. Renzo Leli su una paziente di 80 anni affetta da una rarissima forma tumorale del pancreas che le lasciava poche speranze. L’operazione segna un primato nella storia medica. All’Ospedale Mauriziano per la prima volta in Italia è stato eseguito l’impianto di un dispositivo per la modulazione della contrattilità cardiaca. L’intervento è stato effettuato dal dott. Stefano Grossi su un paziente di 57 anni, affetto da una forma avanzata di scompenso cardiaco non idoneo a trapianto di cuore, la cui capacità di contrazione residua del muscolo cardiaco era ormai al limite della

MEZZOPIENO 18 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

sopravvivenza. Si tratta di una nuova tecnologia capace di migliorare la contrattilità del cuore affetto da insufficienza cardiaca, mediante la stimolazione del muscolo cardiaco con impulsi elettrici ad alto voltaggio. Questa modalità non ha lo scopo di produrre il battito del cuore, come avviene per i pacemaker, ma determina una rimodulazione del metabolismo tramite una stimolazione elettrica che produce un aumento della forza di contrazione del muscolo cardiaco, contrastando così l’insufficienza cardiaca. L’intervento è stato eseguito in anestesia locale. Fonte: ASLTO2; Quotidiano Piemontese Volonwrite per Mezzopieno


Le bici rubate si ritrovano grazie ai torinesi Tutto ha inizio con il furto di una bicicletta nei pressi di un teatro a Torino. Pierluigi Freni, 29 anni, con le sue nozioni di base di ingegneria, decide di fare qualche cosa per i ciclisti rimasti a piedi. Insieme a quattro amici ha studiato un sistema che permette di ritrovare la propria bici rubata, in maniera quasi infallibile. Un antifurto tanto piccolo da poter essere inserito nel manubrio e che con un sistema di localizzazione GPS individua la posizione del mezzo con una precisione di pochi metri. L’antifurto è invisibile ed è collegato a una applicazione mobile che permette ai proprietari di risalire al luogo dove si trova la bici per recuperarla. Il sistema segnala anche quando la bicicletta viene spostata, grazie a un sensore di movimento e può inviare sul telefono un codice da presentare alle forze dell’ordine insieme con la carta d’identità del veicolo per dare il via alla denuncia e alle ricerche. Con questa invenzione i cinque amici hanno fondato una startup, Sherlock, che è stata selezionata per entrare nei programmi di formazione di SETsquared, in Gran Bretagna, il più importante incubatore al mondo di società innovative. Con oltre 3 milioni di bici rubate all’anno in Europa, l’invenzione torinese promette di modificare il trend dei furti in tante città dove l’uso delle due ruote è sempre più diffuso.

L’università che fa trovare più lavoro al mondo è a Torino

Fonte: Sherlock Il Politecnico di Torino è il miglior ateneo al mondo per trovare lavoro. La classifica internazionale stilata dall’istituto britannico QS sui migliori atenei al mondo vede il “Poli” al primo posto nel Graduate Employability Rankings 2018. L’università torinese sbaraglia la concorrenza di altri 600 atenei di tutto il mondo in uno dei cinque indicatori considerati, quello che valuta il tasso di occupazione dei laureati MEZZOPIENO 19 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

entro il primo anno dalla laurea. Dalla facoltà di Torino sono usciti oltre 6000 laureati lo scorso anno, con un tasso in forte aumento, e il 94% di loro ha trovato lavoro entro i primi 12 mesi, il miglior risultato tra tutte le facoltà del mondo. La media nazionale di impiego dei neo-laureati è del 76%. Nell’ultimo anno accademico il 14% degli studenti del Poli era straniero. “Il Politecnico ha investi-

to molto in questi anni nella qualità della formazione, offrendo percorsi di studio impegnativi che sanno contemperare solidi fondamenti disciplinari con un approccio trasversale e multidisciplinare”, ha dichiarato il rettore Marco Gilli. “È un grandissimo riconoscimento per il formidabile lavoro che la nostra comunità universitaria ha svolto in questi anni”. Fonte: QS Limited; La Stampa; Politecnico di Torino


In Piemonte aumentano gli infermieri di comunità e di famiglia

Le gru scelgono il Piemonte per l’inverno

Per potenziare l’offerta di servizi territoriali e domiciliari, dopo la sperimentazione avviata nel Cuneese, il modello Co.N.S.E.N.So. (Community Nurse Supporting Elderly in a changing Society) Negli ultimi tre anni, tra dicembre e gennaio, le sarà adottato anche in altre realtà del Piemonte: aumentano così gli infermieri di comunità e di fagru hanno fatto la loro apparizione sulle sponde miglia, professionisti che si occupano dell’assistenza ai cittadini una volta fuori dell’ospedale. Secondel fiume Po, nella riserva naturale compresa tra do una recente indagine Censis, l’85% dei cittadini dichiara di fidarsi degli infermieri di famiglia e le provincie di Alessandria e Vercelli. I maestosi la fiducia aumenta oltre il 90% negli ultrasessantacinquenni. Riconosciuta la valenza strategica di animali alti un metro e trenta, con un’apertura questa figura, la Regione Piemonte in questi anni ha anche rafforzato la collaborazione operativa alare di due, hanno scelto il Piemonte per svernare e oggi vi si radunano in gran con le Università di Torino e del Piemonte Orientale attraverso il master di I livello in “Infermierinumero - almeno mille ogni anno - mentre in passato i loro avvistamenti nella stica di Famiglia e Comunità”. Il modello si declina in modo differenziato in relazione alle esigenze zona erano soltanto sporadici. Sulla rotta migratoria che le porta dall’Ungheria del territorio, sempre con un’attenzione particolare per le situazioni di fragilità e le fasce più deboli: al Nord Africa, la loro destinazione usuale, le gru passano sulla Pianura Padana nei comuni montani del cuneese le iniziative si sono tradotte in visite a domicilio e nella creazione dove, negli ultimi anni, si fermano a trascorrere l’inverno cibandosi delle granaglie di ambulatori della salute dedicati in particolare alla popolazione anziana e alle persone in condiche restano dopo la trebbiatura. zione di cronicità, nell’Asl unica di Torino si punta sull’home visiting “Gli animali si sanno adattare a situazioni e condizioni diverse”, spiega lo zoologo per mamma e bambino, nell’Asl di Novara sull’infermiere dedicato alle ed esperto di conservazione faunistica Toni Mingozzi. “Non sappiamo ancora dire famiglie, nell’Asl VCO sull’educazione terapeutica dei malati cronici, perché sono così tante e hanno scelto il Piemonte per svernare. È un fenomeno nell’Asl TO3 sulla gestione integrata per utenti affetti da Broncopneupiuttosto recente.» La ragione della nuova destinazione migratoria potrebbe essere mopatia cronico ostruttiva e nell’Asl di Asti a iniziative per i pazienti in il cambiamento climatico che ha allungato il periodo di riproduzione delle gru, situazione di fragilità. La diffusione di questo progetto si integra con il aumentando al contempo le zone dove esse possono trovare cibo. potenziamento della rete delle Case della Salute in tutto il Piemonte. Fonte: Lazampa

La casa di Lollo ci accoglie come figli Lollo era un ragazzo con un grande cuore, a volte stava in silenzio ma si vedeva che pensava a qualcosa di importante. Amava la moto ma un giorno questo amore lo ha ucciso. Il 16 dicembre del 2014 ha avuto un incidente e ci ha lasciato. A casa sua noi abbiamo continuato ad andarci e lì sua mamma Flavia ci fa fare i compiti, ci aiuta quando abbiamo delle difficoltà e si gioca insieme. La chiamiamo “la casa di Lollo” ed è diventata una seconda casa per molti di noi, spesso facciamo anche delle feste. La mamma di Lollo ha coinvolto altre persone che ci aiutano a usare i computer, ci insegnano a cucinare, alle ragazze a

cucire e anche dei corsi di trucco. Lollo aveva la dislessia e sua mamma ha deciso di dare un aiuto speciale ai ragazzi che nella nostra scuola hanno lo stesso problema: per loro ci sono delle persone che li aiutano a fare i compiti e spiegano loro le cose troppo difficili. Adesso la casa di Lollo è diventata un’associazione e siamo sempre in tanti. Grazie Lollo perché tu non ci hai lasciati ma noi siamo venuti a casa tua a trovarti.

Articolo scritto dai piccoli giornalisti dell’Istituto S.Maria di Moncalieri (TO)

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Fonte: Regione Piemonte

MEZZOPIENO NELLE SCUOLE

La gentilezza in aula


MEZZOPIENOprogetti POVERTÀ SALUTE FINANZA ETICA ECOLOGIA APPROVVIGIONAMENTO IDRICO SOSTEGNO ALL’INFANZIA COSTRUZIONE DI STRUTTURE HIV/AIDS TERAPIE SANITARIE INSERIMENTO LAVORATIVO RICERCA SCIENTIFICA DIALOGO INTERRELIGIOSO DISABILITÀ CULTURA DELLA POSITIVITÀ CRESCITA PERSONALE

LA FORESTA DELLA GRATITUDINE Si chiama Karunagiri, la Collina della Compassione, il luogo in cui quest’anno abbiamo piantato la nostra piccola foresta. 2100 piantine di eucaliptus e di papaya, una per ogni bambino delle strutture Mezzopieno: orfanotrofi, ostelli per bambini abbandonati, case di accoglienza per bimbi affetti da HIV/AIDS, con disabilità, ciechi e sordi. Nella regione del Telangana (India del sud), tra le più povere del Paese, il loro recupero e reinserimento nella società e nel mondo del lavoro è una delle priorità dei programmi del SEMI/Mezzopieno dal 2005. Nella zona di Karunagiri (distretto di Khammam), la piantagione è vigilata dai bambini della casa Jyothi Nivas, un centro che ospita piccoli ciechi e sordi dei villaggi tribali delle campagne della regione. I bimbi si prendono cura delle piante procurando l’acqua necessaria, tenendo pulito il terreno circostante e difendendo l’area da incendi e tagliatori di legna abusivi. Il progetto di compensazione ecologica Mezzopieno si occupa di piantare ogni anno un numero di alberi equivalente alle emissioni prodotte dalle attività di comunicazione del Movimento. Il progetto opera in India insieme alle cooperative di agricoltori delle campagne del Telangana e alle congregazioni missionarie locali. PARTECIPANTI: Semi Onlus, Diocesan Charitable Trust Khammam, Franciscan Sisters of Our Lady of Grace MAGGIORI INFORMAZIONI SU WWW.MEZZOPIENO.ORG (SEZIONE PROGETTI)

SPIRITUALITÀ CULTURA / CONOSCENZA MEZZOPIENO 21 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017


MEZZOPIENOtralagente

NOTIZIEflash

Qual è per te il bello dell’Italia?

LA MONGOLIA ABOLISCE LA PENA DI MORTE 1 luglio - Republic of Mongolia

UNA RACCOLTA DI PENSIERI, SENSAZIONI ED ESPERIENZE DEL BELPAESE VISTO DALL’INTERNO: COSA NOI ITALIANI AMIAMO DELL’ITALIA.

L’UE ADOTTA IL TRATTATO CHE BANDISCE LE ARMI NUCLEARI 7 luglio - United Nations

MANUELA

GIOVANNA

Il sapore e il piacere di vivere in Italia

Il calore di sentirsi a casa

Dell’Italia amo il gusto di saper vivere con gusto. Intendo per gusto l’attenzione, l’eleganza, la particolarità, diversa da regione a regione, ma che ti garantisce di vivere godendo di paesaggi, colori, cibo.

L’Italia per me è come una casa in cui stare comodi. La sento nella pancia: luce, odori e nostalgia come di un tempo passato.

SALGONO A 53 I SITI DELL’UNESCO IN ITALIA. CONFERMATO IL PRIMATO MONDIALE 9 luglio - Organizzazione delle Nazioni Unite

IL TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE AI MASSIMI STORICI 1 agosto - Istat

IL MOZAMBICO DICHIARATO LIBERATO DALLE MINE ANTIUOMO DOPO 20 ANNI 1 luglio - Norwegian’s People Aid

MINA

L’arte dell’accoglienza

Mi piace viaggiare e ho visitato molti Paesi ma ciò che amo dell’Italia è il calore delle persone, la loro apertura. In nessun posto ci si sente accolti come in Italia: la nostra ospitalità è rinomata nel mondo e fa sentire speciali le persone che visitano il nostro Paese. Far sentire a casa chi viene a trovarci diventa, alle volte, una vera arte e penso che come italiani dovremmo esserne orgogliosi.

MARGHERITA

Natura, storia e cibo

In Italia si vive molto bene, io sono pugliese e da me a fine giornata si va a camminare sul mare e passa qualsiasi preoccupazione. Ora vivo a Torino e c’è tanta storia dappertutto, la gente è davvero gentile ed educata e non è vero che i torinesi sono freddi. Le persone in Italia sono molto solari e poi siamo un bel popolo, molto allegro e gioviale. In Italia abbiamo il cibo più buono del mondo, nessuno ha la nostra pizza e poi... i panzerotti! MEZZOPIENO 22 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017

RECORD DI TURISTI IN ITALIA. MAI COSÌ TANTI 2 settembre - Federturismo

IL PIÚ GRANDE AIUTO ECONOMICO MAI STANZIATO DALL’UE VA AI TERREMOTATI ITALIANI 13 settembre - Parlamento Europeo

ARRIVA IN COMMERCIO IL FARMACO INTELLIGENTE CONTRO IL CANCRO 1 luglio - Agenzia Italiana del Farmaco


SANTE

ANGELICA

La bellezza del mare

Il Bel Paese dal cuore aperto

Sono nato in un paesino sul mare che ancora oggi è legato alla pesca e al turismo. Il bello dell’Italia, per me, è la sua costa con spiagge meravigliose e uniche al mondo. Tra le zone più belle c’è la costiera amalfitana che ogni anno attira tanti visitatori e questo mi fa capire quanto sono fortunato a vivere in un Paese così bello.

La nostra Italia, dai mille sapori, profumi, colori e incantevoli scorci, ricca di storia, arte e cultura, è in primis il bel paese dell’ospitalità, della gente di buon cuore, della sanità pubblica, dell’accoglienza.

L’EOLICO ARRIVA A COPRIRE IL 20% DELLA PRODUZIONE ENERGETICA EUROPEA 11 settembre - Wind Europe

L’ISOLA DI PASQUA DIVENTA LA PIÚ GRANDE RISERVA MARINA DEL SUD-AMERICA 11 settembre - Matangi Tonga

GLI INUIT OTTENGONO DAL GOVERNO CANADESE DI CREARE LA PIÚ GRANDE RISERVA DELL’ARTICO 14 agosto - Radio Canada

381 NUOVE SPECIE DI ANIMALI SCOPERTE IN AMAZZONIA

GIORGIA

31 agosto - WWF

Il colore tutt’intorno

Il bello dell’Italia è il suo colore. Trovo che in Italia tutto è più intenso e vissuto in maniera più piena: il piacere di incontrarsi, il piacere di un caffè, di un sorriso, il piacere delle piccole cose in generale. Viviamo in un Paese dalla bellezza strepitosa, ne siamo avvolti da quando nasciamo e la assorbiamo costantemente in maniera spesso inconscia e senza quasi accorgercene la irradiamo intorno a noi, rendendo tutto più colorato.

LUCA

Trasformare la normalità in eccellenza

Oltre alle cose scontate come il mare, il sole e il cibo, è fantastica la capacità di rendere eccellenze anche le cose più banali come, ad esempio, l’arte di arrangiarsi in strumento di invidiato ingegno.

MEZZOPIENO 23 OTTOBRE-NOVEMBRE 2017


MEZZOPIENOeditoriale

Vivere il bello che abbiamo L’Italia è tra i Paesi al mondo dove si vive più a lungo e il primo in assoluto per la salute dei suoi abitanti. Molti indicatori internazionali vedono la nostra nazione tra quelle con la migliore qualità della vita; ciononostante la percezione del benessere tra le persone sembra essere bassa. Come mai? Chi ha viaggiato sa quanto l’italianità sia un elemento profondamente amato nel mondo e marchio di uno stile di vita ambito non solo dai vip internazionali ma un po’ da tutti. Se tuttavia pensiamo che gli stranieri abbiano degli stereotipi nei nostri confronti, forse non ci accorgiamo di quanto questi siano radicati soprattutto dentro di noi. Si dice che in Italia non c’è lavoro e che le tasse sono troppo alte. Sappiamo bene quanto diffuso sia il lavoro nero nel nostro Paese, eppure la disoccupazione ufficiale italiana è storicamente in sostanziale linea con la media europea, così come l’imposizione fiscale che è fondamentalmente simile al resto d’Europa e comunque inferiore ad altre nazioni che invidiamo e dove la sanità, per esempio, è a pagamento. Tasse e lavoro inoltre sono dei mezzi, non degli obiettivi. In Italia il numero medio di anni lavorati nella vita di una persona è il più basso di tutta l’UE, gli

Mezzopieno News è pubblicato ogni due mesi dal movimento Mezzopieno nelle versioni locali di Piemonte, Umbria e Marche. Gli articoli riportati sono frutto della ricerca e del lavoro giornalistico del comitato editoriale, dell’ufficio studi, del gruppo di ricerca, dei volontari e dei membri della comunità Mezzopieno. Ogni articolo è un’elaborazione originale e riporta fatti e situazioni reali. Le fonti originali sono verificate e citate per esteso. SE CREDI NELLA BELLEZZA E NELLA POSITIVITÀ, CONDIVIDILA Mezzopieno News è scritto dalla gente e riporta le notizie dei suoi lettori e dei simpatizzanti del pensiero Mezzopieno. Articoli, lettere, suggerimenti e collaborazioni sono inseriti nella pubblicazione secondo i parametri della linea editoriale condivisa. L’applicazione per inviare scritti, fotografie ed articoli

italiani passano circa 10 anni in meno a faticare rispetto agli svedesi. Gli italiani inoltre sono tra i popoli più attivi nel volontariato, segno di una nostra grande capacità di autorealizzazione slegata da un compenso. Il nostro sistema assistenziale è tra i più inclusivi al mondo. La sanità e l’istruzione gratuite e i programmi per l’alleviamento delle vulnerabilità raggiungono tutte le categorie di cittadini e il modello di welfare italiano è preso come esempio da tanti Paesi. Un dato che fa riflettere: il tasso di suicidi in Italia è tra i più bassi al mondo, addirittura un terzo di quello del resto d’Europa. I media amano scovare gli avvenimenti che mostrano il nostro Paese come il peggiore e un certo modo di fare propaganda politica fa lo stesso con la tecnica del “noi lo avremmo fatto meglio”. Tutto questo contribuisce a creare un clima di negatività e di sfiducia generalizzata. Senza nascondere le difficoltà, a volte anche grandi, non si può però non constatare che in Italia tutto sommato si vive bene e che c’è davvero poco da invidiare agli altri Paesi in termini di saldo tra ciò che abbiamo e ciò che manca. Siamo tra le nazioni in cui si sta meglio e sicuramente trai privilegiati del mondo. Forse in Italia soffriamo il confronto con un grande passato che ci ha contraddistinto e facciamo fatica ad abituarci ad un mondo che va avanti e che si ammoderna, così legati come siamo alla nostra storia e alle nostre

è consultabile nelle pagine dedicate del sito del movimento. Mezzopieno News è gratuito – nessuno può richiedere denaro o compensi per la sua distribuzione. Il movimento Mezzopieno è un gruppo di pensiero che non ha obiettivi di profitto ma la diffusione dell’approccio positivo e della capacità creativa e collaborativa. Mezzopieno News è distribuito con il contributo volontario dei membri, degli amici e dei simpatizzanti del movimento Mezzopieno. Come frutto della volontà di condividere il proprio pensiero, la pubblicazione è distribuita attraverso il sistema del passaparola, di mano in mano, con la consegna diretta e personale. Nessun diritto di autore è applicato per la proprietà intellettuale degli articoli. Tutto il materiale è di libera distribuzione e riproducibile senza autorizzazione, citando la fonte Mezzopieno News.

tradizioni. Siamo stati i migliori artisti, inventori e scopritori della storia e stiamo patendo il fatto di non essere più i migliori e di dover condividere una realtà sempre più allargata e competitiva. La nostra grandezza ci sta facendo forse diventare pigri ed egoisti, la reazione di difesa al cambiamento, invece di stimolarci, rischia di abbatterci, trasformandoci in vittimisti e autolesionisti. Non avremo l’efficienza degli orologiai svizzeri ma se arriviamo in ritardo è per intrattenerci con qualcuno a ridere o a bere un bicchiere di buon vino in compagnia, non invaderemo i mercati internazionali con i nostri prodotti di massa ma la nostra creatività fa sognare tutto il mondo, forse non troveremo subito lavoro quando lo perdiamo ma possiamo sempre contare su amici, famiglie e volontari che non ci lasciano mai sentire soli. In qualsiasi posto troviamo cose buone, bellezza, genuinità e gente allegra; in Italia tutti hanno la possibilità di esprimersi e di provare a realizzarsi, in sicurezza e serenità. Forse dovremmo parlare un po’ di più con i nostri nonni e sforzarci di abbandonare quell’atteggiamento che ci fa rimpiangere sempre qualcosa che vediamo negli altri e raccogliere un po‘ di serenità e di fiducia da tutto quello che abbiamo attorno a noi, accorgendoci che l’erba del vicino non è sempre più verde.

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Luca Streri

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