MEZZOPIENO News #37 - Marzo / Aprile 2022

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Dalla rete italiana della positività

NUMERO 37

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Mezzopieno News Marzo / Aprile 2022

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - N°1941/2019 Pubblicazione informativa no-profit

JAGO ARTISTA

“Siate curiosi, siate entusiasti!”

MEZZOPIENOfocus

MEZZOPIENOincontra

Il ruolo della creatività nel disegnare il futuro

Valli di Ziri

MEZZOPIENOmondo

MEZZOPIENOItalia

Una nuova chirurgia salva i neonati ancora nel grembo

Nasce in Italia il servizio civile ambientale

MEZZOPIENOlavoro

MEZZOPIENINO

Una seconda opportunità alla tecnologia e all’ambiente

Prode salvapianeta

MEZZOPIENOalimentazione

SCRIVERESISTERE

La ricetta della gratitudine

Dove vanno le farfalle quando piove?

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Intervista esclusiva per Mezzopieno News >> pag. 16/17

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Ph. Michele De Punzio

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www.mezzopieno.org


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COLORARE LE CITTÀ PER CELEBRARE LA GIOIA DI VIVERE

I SUPERMERCATI DOVE GLI ANZIANI POSSONO PARLARE

La Superkilen è una grande piazza e un parco pubblico urbano che sorge a Copenhagen, in Danimarca. Nato come progetto per migliorare il quartiere di

Mentre in molti supermercati vengono eliminate le casse con personale umano per fare spazio a quelle automatiche “fai da te”, nei Paesi Bassi è stato pensato di creare delle “corsie lente” che sostituiscono la velocità e l’efficienza con lo spazio per lo scambio e la relazione umana. La grande catena di supermercati olandese Jumbo ha aperto in circa 200 suoi grandi magazzini delle casse speciali in cui i clienti possono dedicare tempo a fare conversazione, invece di pagare la spesa e andare via velocemente. L’iniziativa è pensata per le persone sole, gli anziani e per coloro che hanno piacere di parlare e fare conversazione tranquillamente e fa parte del programma del Ministero della Salute olandese per combattere l’isolamento sociale. Per far fronte a una quotidianità sempre più dinamica, basata sulla meccanicità e che tende a spostare la comunicazione sul versante virtuale, diverse aziende in collaborazione con il governo locale stanno lavorando per trovare soluzioni alternative, in quella che è stata nominata la Coalizione nazionale contro la solitudine.

Nørrebro e per portarlo a un nuovo concetto di sviluppo urbano che possa ispirare i cittadini, il parco ha lo scopo di celebrare la diversità e la gioia di vivere. Pieno di oggetti provenienti da ogni parte

del mondo, come la popolazione che abita Nørrebro, è stato progettato come una sorta di esposizione mondiale che unisce le persone. Estesa su 30.000 metri quadrati, la Superkilen è costituita da tre aree principali: una piazza rossa, un mercato nero e un parco verde. Il quartiere è diventato un simbolo dell’architettura della gioia, un luogo alla moda e multiculturale frequentato da studenti e artisti e visitato ogni anno da milioni di turisti. Molti degli oggetti nel parco sono stati appositamente importati o ispirati da diverse parti del mondo, come le altalene dall’Iraq, panchine dal Brasile, una fontana dal Marocco, scivoli dal Giappone e cestini dall’Inghilterra. Ci sono insegne al neon di tanti tipi che rappresentano di tutto, da un hotel russo a un salone di bellezza cinese; i coperchi dei tombini vengono da Zanzibar, Danzica e Parigi. In tutto ci sono 108 piante e opere che illustrano la diversità etnica della popolazione locale e del mondo. Superkilen è da poco stato eletto come quartiere più bello del mondo, secondo la classifica 2021 della rivista Time Out. Fonte: Visit Copenhagen; Time Out

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“Molte persone, soprattutto gli anziani, a volte si sentono sole. I nostri negozi sono un importante luogo di incontro per molti e vogliamo giocare un ruolo nell’identificazione e nella riduzione della solitudine. Siamo orgogliosi che molti dei nostri cassieri siano felici di sedersi dietro una Kletskassa (cassa delle chiacchiere), sostengano l’iniziativa e vogliano aiutare le persone a stabilire un contatto reale con loro”, dichiara Colette Cloosterman-van Eerd, responsabile di conformità di Jumbo. Fonte: Jumbo


TRENI SOLARI: L’INDIA DIVENTA IL PRIMO PAESE AL MONDO

L’ECUADOR DICE BASTA ALLE ESTRAZIONI NELLA FORESTA

Le ferrovie indiane sono la quarta rete su rotaia più grande al mondo in termini di dimensioni e, fino a qualche tempo fa, anche uno dei sistemi più inquinanti, con treni alimentati prevalentemente a diesel. Il governo indiano ha avviato negli ultimi anni un programma che sta elettrificando l’intera rete nazionale e che nel 2021 ha stabilito un nuovo record di conversione, superando il 75% di realizzazione. Il piano sarà terminato entro il 2023, diventando il più grande sistema completamente elettrificato al mondo. Le ferrovie indiane stanno adottando un approccio su più fronti per decarbonizzare, dotando la rete di alimentazione a energia solare. Lo scorso anno l’India ha inaugurato a Bina, nel Madhya Pradesh, il primo impianto solare al mondo di alimentazione diretta delle linee aeree ferroviarie. Dopo essere state tra le prime a costruire una linea ferroviaria composta da treni alimentati con il sole, nel 2017 le ferrovie indiane hanno adottato i primi treni DEMU (diesel electric multiple unit) e hanno avviato la costruzione di centinaia di centrali solari sui loro terreni: 960 stazioni sono diventate vere e proprie produttrici di energia pulita con pannelli installati sui loro tetti e altre 550 stanno realizzando i lavori per fare lo stesso, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere emissioni zero entro il 2030. Nel frattempo la linea metropolitana di Delhi si sta attrezzando per essere la prima rete al mondo a servirsi di energia pulita al 100%, dopo che per prima le sono stati riconosciuti dalle Nazioni Unite dei crediti di carbonio. Fonte: Central Organization for Railway Electrification; The Pioneer; The Economic Times; Delhi Metro Rail

La Corte dell’Ecuador ha stabilito che i piani per estrarre rame e oro nella foresta pluviale protetta sono incostituzionali, violano i diritti della natura e pertanto verranno cancellati. La storica sentenza sancisce che i permessi minerari rilasciati a Los Cedros, un’area protetta che comprende parti della Colombia, dell’Ecuador e del Perù, una delle aree più ricche di biodiversità del pianeta, siano revocati definitivamente e che l’area venga restituita alla natura. L’area è sede di fauna e flora che non si trovano da nessun’altra parte sulla Terra e di una biodiversità che comprende orsi, primati, rane e dozzine di rare specie di orchidee in via di estinzione, alcune tra le più rare al mondo. La decisione ha un carattere esecutivo immediato e stabilisce il ripristino dei diritti della natura, sanciti dalla costituzione del Paese, confermandoli ed estendendoli a tutto il resto della nazione, non solo alle aree protette. Le concessioni minerarie, i permessi ambientali e idrici nella foresta sono stati pertanto annullati dopo che il

tribunale ha accolto una causa intentata dalle comunità locali che chiedevano di proteggere la foresta dallo sfruttamento minerario. “Questa è una vittoria storica a favore della natura”, ha affermato Natalia Greene della Global Alliance for the Rights of Nature. “Nessuna attività che minacci i diritti della natura può essere sviluppata all’interno dell’ecosistema della foresta protetta di Los Cedros. Questo costituisce un grande precedente giuridico per continuare con altre foreste protette minacciate”. Fonte: Corte Constitucional del Ecuador

IL SUPERMARKET DEL CLIMA: MENO IMPATTI, MENO PAGHI In Svezia è nato il “supermercato del clima”, il Klimat Butiken, in cui poter fare la spesa consapevolmente. Il prezzo di ogni articolo, infatti, varia in base alla sua impronta di carbonio sull’ambiente, ossia l’inquinamento causato dalla sua produzione e trasporto. Sono state usate risorse non rinnovabili per la sua produzione? Il prodotto iniziale arriva da un paese distante centinaia di chilometri dallo scaffale in cui si trova adesso? Il prodotto è stato processato più e più volte in diversi paesi? Sono queste alcune delle domande che i suoi fondatori si sono posti per stabilire quale prodotto sia più impattante di un altro. Per questo motivo, accanto al prezzo, sugli scaffali di questo supermercato compare un cartello che misura il KgCO₂, ossia i chili di anidride carbonica prodotta durante l’intera vita del prodotto, dalla sua estrazione, produzione, trasporto, fino l’arrivo in

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negozio. Più un articolo ha prodotto CO₂ in tutte le sue fasi, maggiore è il suo costo finale. Inoltre, ad ogni cliente viene computato un limite settimanale di 18,9 KgCO₂, che non deve essere superato, inducendo così il consumatore a scelte responsabili, preferendo prodotti locali, non confezionati o di origine vegetale. In un mondo in cui la produzione alimentare è responsabile di ¼ delle emissioni totali di gas serra, questa tipologia di supermercato ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione a un

consumo sostenibile, riconoscendo quanto una scelta responsabile rispetto a ciò che mangiamo possa impattare sull’ambiente. Fonte: Felix


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LA SCUOLA CHE PRODUCE LA SUA ENERGIA PEDALANDO

L’OLANDA RIDUCE GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DI ANIMALI

Un liceo australiano genera pedalando l’elettricità di cui ha bisogno: la Huonville High School in Tasmania si alimenta solo attraverso fonti rinnovabili, con pannelli solari, l’energia idroelettrica del fiume che scorre dietro alla scuola e anche le sue biciclette. Gli studenti spendono ogni giorno un po’ del loro tempo per produrre l’energia che serve al loro istituto, imparandone il valore attraverso la fatica che occorre per produrla. “Cerchiamo di aumentare la loro consapevolezza sull’efficienza energetica in questo modo”, spiega Michael Fewing, l’insegante che sta insegnando a questi ragazzi quanta energia serve per alimentare le cose. “Vedete questa friggitrice? In questo momento viene alimentata da loro, così sanno quanto devono pedalare e quanta elettricità devono generare per compiere un’azione quotidiana come cucinare”. “Ho capito che possiamo fare la differenza”, dice la giovane studentessa Saila Pereira mentre pedala. Gli studenti del liceo stanno andando a scuola in bicicletta per il desiderio di combattere il cambiamento climatico, implementando una trasformazione che ha contribuito a risparmiare 44.000 dollari in bollette da quando hanno iniziato le loro attività di risparmio energetico e sta anche ispirando i giovani della comunità ad agire per il futuro del pianeta su scala locale. Gli studenti della Huonville High School hanno vinto lo Zayed Future Energy Prize e hanno utilizzato il premio per creare un laboratorio dove i ragazzi imparano e insegnano come l’energia rinnovabile può essere applicata alla vita quotidiana. Fonte: Huonville High School; Zayed Future Energy

DOPO 14 ANNI TROVANO IL FIGLIO RAPITO L’Olanda è il primo paese al mondo a decidere di ridurre per legge il numero di capi di bestiame allevati sul suo territorio: una scelta che il governo ha adottato per abbattere le emissioni e per migliorare l’impatto climatico ed ecologico della sua produzione alimentare. Il Paese, con un territorio della dimensione complessiva di Lombardia e Veneto messe insieme, è il primo esportatore di carne in Europa, possiede da sola circa 100 milioni di capi di bestiame, una densità altissima che impatta notevolmente sul ciclo dell’azoto, attraverso i liquami e il letame che emette e che generano un significativo inquinamento ambientale. Il programma olandese prevede incentivi agli allevatori per dismettere i capi o l’intera attività e per convertirsi da allevamenti intensivi a estensivi. Il piano con un orizzonte di 13 anni stanzia supporti agli allevatori per mantenere meno animali su porzioni più estese di terreno, con l’obiettivo di ridurre i capi del 30% entro il 2035. La legge rappresenta la prima decisione di questo tipo presa da uno Stato sovrano e secondo molti commentatori diventa un precedente importante che potrà aprire la strada ad iniziative simili da parte degli altri paesi nel contesto europeo e internazionale. Fonte: Camera dei Deputati olandese

La sua vicenda aveva ispirato un film, oggi il suo ritrovamento è diventato una storia a lieto fine. Sono passati quattordici anni dal giorno un cui Sun Haiyang e la moglie Peng Siying sono stati divisi dal loro piccolo Zhuo, nato nel 2003 e rapito all’età di 4 anni da uno sconosciuto per strada. I suoi genitori non hanno mai smesso di cercarlo e hanno trasformato il loro negozio di panini dolci a Shenzhen in un centro di raccolta informazioni per bambini scomparsi. Tutte le loro proprietà sono state vendute per offrire ricompense fino a 200.000 yuan (circa 30.000 euro) a chiunque fornisse indizi utili su dove si trovasse il figlio. Molte volte Sun è stato tratto in inganno da informazioni errate o da approfittatori ma negli anni ha aiutato decine di famiglie, formando un sindacato per il supporto alla ricerca di bambini scomparsi attraverso la cooperazione con le ONG, la polizia e i media. Nel 2016 il Ministero della Pubblica Sicurezza ha lanciato un programma di ricerca per i bambini scomparsi chiamato Tuanyuan (Riunione) e una campagna nazionale per combattere la tratta di esseri umani. Questo ha permesso a Sun e Peng di ritrovare loro figlio, oggi diciottenne. Il loro bambino scomparso è stato trovato nella provincia di Shandong, nella Cina orientale. Inconsapevole di MEZZOPIENO NEWS

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essere stato rapito, il ragazzo ha dichiarato: “Ora ho una nuova casa ma entrambi sono i miei genitori”. Grazie al programma Tuanyuan sono stati trovati fino a oggi 8.307 bambini scomparsi.

Fonte: Shanghai Daily


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UNA NUOVA CHIRURGIA SALVA I BIMBI ANCORA NEL GREMBO Un complesso intervento chirurgico effettuato ai feti ancora nel grembo materno è oggi in grado di salvare migliaia di bambini destinati a nascere con Spina Bifida, una malformazione congenita provocata da un difetto nello sviluppo della colonna vertebrale e del midollo spinale. La tecnica di chirurgia fetoscopica a due porte riesce con un intervento mini invasivo a correggere la Spina Bifida senza l’esportazione dell’utero all’esterno e senza sottoporre il feto a pericoli maggiori. Due porte uterine di 4 millimetri eseguono una riparazione chirurgica completa della colonna vertebrale, riducendo al minimo la rottura delle

membrane e la fuoriuscita di liquido amniotico. “Negli ultimi anni numerosi centri in tutto il mondo hanno fatto grandi passi avanti nella riparazione fetale aperta e hanno dimostrato i benefici della chirurgia fetale nel ridurre la gravità della condizione e le complicanze associate”, afferma Bassel Zebian del King’s College Hospital di Londra. Fino a poco tempo fa i genitori dovevano aspettare la nascita del bambino per un intervento chirurgico correttivo oppure abortivano; la casistica indica tuttavia che operare dopo il secondo trimestre aumenta i danni ai nervi e le conseguenze sulla salute a lungo termine, oltre alla possibilità di sviluppo idrocefalo. Sette anni dopo aver eseguito con successo il primo intervento fetoscopico al mondo a due porte per il trattamento della spina bifida, i chirurghi del Texas Children Hospital hanno da poco festeggiato il centesimo intervento chirurgico nel suo genere. Secondo le statistiche, circa un bambino su 13 mila è affetto da spina bifida. Fonte: Texas Children’s Hospital; BBC News; American Journal of Obstetrics & Gynecology; King’s College Hospital

IL BAHREIN APRE AD ALTRE FEDI CON LA PIÙ GRANDE CHIESA

Situata ad Awali, una piccola cittadina nel deserto a 20 chilomteri dalla capitale Manama, la Cattedrale Nostra Signora d’Arabia è stata inaugurata giovedì 9 dicembre: è la più grande di tutti gli emirati. La chiesa, progettata dall’italiano Mattia Del Prete, ha una pianta ottagonale, pareti grigie di pietra serena (reperibile solo a Firenze) e una forma che richiama la tenda sotto cui, secondo il Vecchio Testamento, Mosè parlava al popolo e può ospitare 2.300 fedeli. “Siamo molto contenti di avere un edificio così bello e straordinario, fiore all’occhiello dell’architettura del Bahrein”, ha affermato il vescovo Paul Hinder, vicario nel nord Arabia (Bahrein, Qatar, Kuwait e Arabia Saudita). La costruzione della cattedrale è lo specchio della politica di tolleranza e inclusione che lo stato arabo ha sempre promosso, nonostante le difficoltà legate alle correnti conservatrici: “Non è stato un tema facile per un sovrano così conservatore, musulmano, arabo. Sono sicuro ha avuto una forte opposizione ma è riuscito a superarla”, ha affermato Sheikh Khalid bin Khalifa Al Khalifa, presidente del Consiglio d’Amministrazione del Centro Globale per la Convivenza Pacifica Re Hamad. Il vescovo Hinder ha inoltre affermato: “La tolleranza è importante, ma non è la sola: ci si deve comprendere reciprocamente. Questo non significa che mi debba convertire ma devo avere una corretta comprensione e sbarazzarmi dei pregiudizi. È un processo in divenire che non ha mai fine.” I cattolici nel paese arabo sono 80.000, in maggioranza immigrati filippini e indiani ma anche bahreiniti. Fonte: The National News

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SCAGIONATO DOPO 43 ANNI DI CARCERE TORNA LIBERO Protagonista del più lungo caso di errata condanna nella recente storia degli Stati Uniti, il 61enne Kevin Strickland fu condannato nel 1978 per triplice omicidio e pochi giorni fa scagionato dopo 43 anni di carcere. Una storia di mala giustizia che ha avuto una svolta nel maggio 2021, quando gli avvocati del signor Strickland, guidati dal Midwest Innocence Project, un’organizzazione no-profit che sostiene i condannati vittime di errori giudiziali, hanno presentato una petizione per l’atto di Habeas Corpus, il principio che tutela il diritto dell’arrestato di conoscere la causa del suo arresto e di vederla convalidata da una decisione del magistrato. La Corte Suprema dello Stato del Missouri ha deciso, in seguito a questa reiterata richiesta, di riesaminare il suo caso e infine di rilasciarlo sulla base del confinamento illegale. L’assoluzione dell’uomo non ha tuttavia previsto nessun indennizzo economico per la vittima della ingiusta condanna e per questo motivo il Midwest Innocence Project ha lanciato un’iniziativa popolare per sostenere l’uomo iniziando a raccogliere fondi per permettergli di ricominciare una nuova vita. La raccolta fondi ha avuto una risonanza in tutto il mondo e in poche settimane oltre 30.000 persone hanno contribuito sulla piattaforma GoFundMe raccogliendo per l’uomo una somma vicina a 2 milioni di euro. Fonte: Jackson County Prosecutor; Midwest Innocence Project; GoFundMe

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MANIFESTO Mezzopieno per la pratica positiva

Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita ed una maniera di essere.

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Il pensiero Mezzopieno è sempre pro, mai contro. ___________________________________________________________________________________________________ Mezzopieno si pone come risposta costruttiva al vittimismo, alla polemica e al disfattismo. modo di essere Mezzopieno collabora con tutti Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita e una manieraIl di essere. per stimolare risposte positive all’atteggiamento pessimista, a quello conflittuale e alla ricerca di capri espiatori. Vivere Mezzopieno significa non avere timore di caricarsi delle responsabilità e dell’impegno di individuare stimoli creativi e fecondativi diversi dalle dinamiche distruttive è sempre pro, mai di contro. e Ildipensiero contrasto.Mezzopieno Il cambiamento è responsabilità chi costruisce con umiltà, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile in relazioni collaborative. Mezzopieno si pone come risposta costruttiva alla polemica, al vittimismo e al disfattismo. Il modo di essere Mezzopieno collabora con tutti per stimolare positive all'atteggiamento a quello conflittuale e alla ricerca di capri Piuttosto che cercare di demolire ciòrisposte che è ritenuto sbagliato, Mezzopienopessimista, propone alternative, pratiche e comportamenti che perseguono espiatori. Vivere Mezzopieno significa non avere timore di caricarsi delle responsabilità e dell'impegno di individuare stimoli l’armonia e che non impiegano energia per contrastare ma per creare. La scelta buona prende il posto di quella cattiva. creativi e fecondativi diversi dalle dinamiche distruttive e di conflitto. Ogni processo di cambiamento positivo è responsabilità Chi si identifica nelcon Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha ilun approccio positivo e aperto alindiverso ed collaborative. al nuovo. di chi costruisce umiltà e condivisione, coinvolgendo maggior numero di elementi relazioni Il Piuttosto cambiamento è un processo che va ciò condiviso da tutti esbagliato, può avvenire soltanto lentamente, con la presa di coscienza e la partecipazione che cercare di demolire che è ritenuto Mezzopieno propone alternative costruttive, pratiche e costruttiva di ogni elemento della società. comportamenti che perseguono l’armonia e che non impiegano energia per contrastare ma per creare. La scelta buona prende il posto di quella cattiva. è l’evoluzione. La vera forza che manda avanti il mondo da sempre e che lo ordina attraverso la crescita e la L’alternativa alla rivoluzione collaborazione di tutti. Chi si identifica nel pensiero Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha un approccio positivo ed aperto al diverso e al nuovo. Chi giudica questo modo di pensare come naif… ha ragione! Il cambiamento positivo va condiviso nella molteplicità e richiede di avvenire lentamente, con una presa di coscienza e una Non è obiettivo del pensiero Mezzopieno partecipazione costruttiva ed allargata. produrre utili o generare profitto. È dimostrato che i buoni esempi “sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e L’alternativa alla rivoluzione è l’evoluzione, la vera forza cheduratura manda avanti da sempre e che lo ordina attraverso addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta capaceildimondo influenzarne le azioni future. Questo fenomeno,lache in crescita condivisa e la collaborazione di tutti. può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione psicologia prende il nome di “elevazione morale’” sociale”. Mezzopieno non ha paura di perseguire una nuova innocenza, un disarmo che si fa seme di pace e di armonia. Non è obiettivo di Mezzopieno produrre utili o generare profitto.


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La comunità Mezzopieno è un movimento formato da persone, gruppi, enti e associazioni che condividono l’impegno per la diffusione della cultura della positività e che credono nell’importanza di promuovere un approccio costruttivo e armonioso nella società e nella vita.

CALANO LE EMISSIONI PRO-CAPITE DI CO2 NEL MONDO

L’UFFICIO STUDI MEZZOPIENO L’attività di ricerca è lo strumento attraverso il quale il movimento Mezzopieno approfondisce la sua capacità di interpretare ed analizzare la società e le sue evoluzioni. I programmi di ricerca del movimento sono un laboratorio permanente che coinvolge università, ricercatori, associazioni e gruppi di lavoro. In particolare, Mezzopieno svolge l’attività di studio e analisi in collaborazione col Gruppo di Ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, di cui è membro. MEZZOPIENO NELLE SCUOLE La cultura della positività entra nelle scuole con laboratori di lettura e comunicazione gentile. Attraverso attività, giochi ed esperienze si trasmettono i valori della fiducia, della gratitudine e della collaborazione, per stimolare il lato migliore di ogni studente e la capacità di educare la propria volontà al bello e al buono.

INFO SU WWW.MEZZOPIENO.ORG

DIFFUSIONE DI MEZZOPIENO NEWS: IL CERCHIO DELLA GRATITUDINE Il “cerchio della gratitudine” è il progetto che prende vita dalle relazioni di gratuità e di gratitudine che si vengono a creare intorno a Mezzopieno News: il periodico, nella sua forma cartacea, viene consegnato di mano in mano nel cerchio delle conoscenze e delle persone vicine ai membri della comunità e diventa uno strumento di relazione e di condivisione. I volontari della comunità Mezzopieno sono attivi nella distribuzione di Mezzopieno News in: Ospedali - Case di cura e di degenza - Centri di accoglienza per anziani - Carceri ed istituti penitenziari - Scuole - Parrocchie - Associazioni - Aziende - Circoli - Comunità.

Nonostante la forte ripresa economica e della produzione registrate nel 2021, le emissioni inquinanti di diossido di carbonio (CO2) nel mondo non sono aumentate in maniera proporzionale e la tendenza al loro rallentamento, già in corso da tempo, è stata confermata. Dopo il calo record delle emissioni globali di carbonio del 2020 (-5,8% rispetto al 2019) provocato dalla crisi finanziaria conseguente alla pandemia di Covid, le stime per il 2021 ne calcolano un aumento del 4,8%, come conseguenza del rimbalzo della produzione mondiale e dell’incremento della domanda di carbone, petrolio e gas. Con una crescita del PIL mondiale stimata per il 2021 del 5,5%, le emissioni globali sono aumentate proporzionalmente di meno, rimanendo dell’1,2% al di sotto del valore del 2019, anno prima della pandemia. Se si considera al contempo che la popolazione mondiale è aumentata al ritmo dell’1,05% all’anno (circa 80 milioni di individui/anno), il saldo di emissioni inquinanti pro-capite nel mondo risulta essere in calo di circa il 3% negli ultimi due anni. Stati Uniti e Russia, tra i Paesi più inquinanti al mondo, hanno praticamente dimezzato le emissioni di CO2 pro-capite negli ultimi 50 anni mentre l’Europa a 27 ha fatto registrare un calo analogo ma con una particolare diminuzione di circa un quarto solo negli ultimi 15 anni. Secondo le analisi dell’agenzia Internazionale sull’Energia (IEA) non ci sarà più un ritorno completo delle emissioni di CO2 ai livelli pre-crisi e anche i Paesi ancora più inquinanti come Cina e India hanno avviato una transizione energetica che sta rallentando visibilmente le loro emissioni. Fonte: Ufficio studi Mezzopieno; Global Carbon Project; International Energy Agency; Eurostat

MEZZOPIENO AL LAVORO Il movimento Mezzopieno promuove l’organizzazione positiva del lavoro. All’interno delle aziende della rete Mezzopieno si realizzano percorsi di condivisione di pratiche e modelli finalizzati al benessere delle persone che vi lavorano, per un approccio costruttivo con il gesto lavorativo, con la comunità in cui si lavora, con il mercato e con il

MEZZOPIENO NEI COMUNI

Mezzopieno è presente nei Comuni italiani con programmi per la diffusione della cultura della gentilezza e della pratica positiva attraverso l’istituzione degli Assessori della gentilezza, nominati dai Sindaci per la realizzazione di iniziative per stimolare la collaborazione e ridurre la conflittualità nelle comunità. MEZZOPIENO NEWS

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IL RUOLO DELLA CREATIVITÀ NEL DISEGNARE IL FUTURO Condividere il cammino del mondo che sarà

LUCA STRERI

Il futuro è ciò che il mondo è in grado di immaginare, di creare e di far fiorire dal passato, come evoluzione della consapevolezza collettiva e del fluire della bellezza. Il movimento del divenire è un percorso generativo incessante che si modella attraverso la creatività e si alimenta del bisogno di equilibrio e di completezza che sospinge il cammino dell’uomo da sempre. La grande sfida del nostro tempo è la ricerca dell’equilibrio, quello perso con la natura, tra persone, comunità e intenti e passa dal rapporto con il cambiamento e dalla gestione di nuove e crescenti complessità. Il mondo espande la sua vitalità e la sua coscienza e con esse la necessità di equità e di armonia diventano un imperativo sempre più forte nella costruzione di un futuro in cui desiderare vivere. Il tradizionale concet-

to di crescita si sta modificando per incorporare valori che integrano sempre di più nuovi bisogni di generatività e modelli più allargati e condivisi di benessere e di felicità. Creare equità significa coltivare la capacità di raggiungere un uguale trattamento, riconoscendo le differenze; disegnare il futuro vuol dire quindi pensare a nuovi modi in cui confrontarsi con le persone, con la natura e con le comunità, tenendo conto delle loro caratteristiche e dei loro bisogni specifici e ponendosi con uno sguardo capace di contemplarne e valorizzarne la bellezza e la potenzialità creativa. Le scienze moderne sono impegnate nel costruire il mondo di domani cercando di andare oltre il mito del cambiamento e della rivoluzione, immaginando un nuovo modello di evoluzione.

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Creare come fa un artista Per costruire un futuro prospero, le virtù moderne dovranno essere sempre più ispirate ad una nuova estetica, come un’etica capace di creare bellezza, attraverso una rinnovata creatività generativa. La creatività diventa quindi qualcosa che supera la capacità di fare, per diventare un gesto di fiducia e di amore nei confronti del futuro. Lo sguardo dell’artista, capace di trasformare l’ordinario in straordinario e di creare modi nuovi di vedere la realtà, diventa un paradigma del nuovo modo di costruire il mondo di domani, armonizzando beni e strumenti, capacità e bisogni, spinta innovativa e ambizioni umane con la custodia del mondo in cui viviamo. “L’equilibrio dinamico fra l’uomo e la tecnologia: questa è l’arte” afferma MARZO - APRILE 2022

Michelangelo Pistoletto, il padre dell’arte povera. “L’approccio artistico può aiutare a convogliare questa creatività comune verso un profitto non solo professionale ma più esteso, di libertà”. La creatività è la strada per ripensare a un nuovo ruolo dell’uomo nel mondo che supera il saper fare dell’artigiano, per diventare edificazione e rendere la società umana un’opera d’arte. Secondo Pistoletto, nel processo di connessione, interazione e fusione di due elementi si realizza la Trinamica. La si trova, ad esempio, nella reazione fra ossigeno e idrogeno, da cui si ottiene l’acqua, nell’interazione fra masse d’aria calda e fredda, causa dei fenomeni temporaleschi, nella connessione fra polo positivo e polo negativo, che produce energia elettrica, nell’unione fra il maschile e il femminile, che genera un nuovo essere; nella dialettica fra tesi e antitesi, che produce la sintesi; nella fusione fra gli opposti modelli politici dell’assolutismo e dell’anarchia, che ha avviato la democrazia.


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ginazione è nare, sono i modi per la capacità aiutare le persone a “Il futuro significa di guardacapire che non sono DESIGN, CREATIVITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE perdere quello che si re alle cose sole, che esiste una ha ora e veder nascere A Biella, in Piemonte, è nato un percorso di studi accademici che fa della come se pocomunità che la pensa qualcosa che non si ha sostenibilità e della responsabilità un’opportunità di sviluppo per le tessero essecome loro, dargli forza ancora“ organizzazioni attraverso il design, come progetto e costruzione di futuro, e re altrimenti. e dare potere alla loro attraverso l’arte, come strumento di visione e di innovazione radicale capace Haruki Murakami di rigenerare. Il Master Design, creatività e pratiche sociali è un percorso che È la capacità di capacità generativa. forma una nuova classe di imprenditori, manager e innovatori, sperimentando chiedersi ‘come tecniche, strumenti e metodologie trasversali a tutte le discipline, necessari sarebbe se…?’ e se per affrontare le sfide nei tre ambiti della sostenibilità: sociale, ambientale ed c’è mai stato un tempo economica. Il Master affronta i temi degli Obiettivi del millennio integrando le competenze in cui tale capacità è più e i metodi del design per tradurre bisogni espressi o latenti in visioni che mai necessaria questrategiche e in competenze, utilizzando la capacità di interpretazione e di sto è oggi”. Secondo Rob pensiero alternativo dell’arte per comprendere e fronteggiare le sfide della Hopkins, fondatore del società contemporanea. Il Master Executive è organizzato dal Politecnico di LA DEMOPRAXIA movimento Città di tranMilano insieme ad Accademia Unidee – Fondazione Pistoletto e ha l’obiettivo La parola democrazia è composta dai termini demos (popolo) di formare alla professione di facilitatori della trasformazione sociale. Il sizione e autore del libro e kratos (governo, potere) e significa potere del popolo. Il popolo Master fornisce gli strumenti per una conoscenza multidisciplinare orientata Immagina se…, il probleè costituito da tanti individui che, tuttavia, separati l’uno dall’altro, alla sostenibilità, all’innovazione consapevole, al rapporto equilibrato tra le ma è narrativo. La stessa non possono esercitare potere. Un modello che sta lavorando per tecnologie e l’uomo, l’ambiente e la società e sull’approccio artistico per la crisi climatica, unire gli individui affinché il popolo eserciti il potere, superando i trasformazione sociale. Mezzopieno è partner accademico del Master Design, creatività e sviluppo partiti politici, è la Demopraxia, ideata dall’artista Michelangelo così tangibile sostenibile. Pistoletto e dall’economista Paolo Naldini. Attraverso l’Arte della e materiale è Demopraxia, il termine pratica (in greco praxis) sostituisce il un fallimen“Quando tutto il resto è Per saperne di più: www.accademiaunidee.it termine kratos, potere. perso, rimane ancora il to dell’imLe persone sono già unite all’interno delle organizzazioni che futuro” La combinazione di due unità dà vita a una maginazio compongono la società stessa: associazioni, imprese, enti pubblici e terza unità distinta e inedita e per questo ne”. L’attivista inglese noto per privati, comitati, circoli, comunità e ogni altra forma di collaborazione ogni essere umano, per Pistoletto, è un ar- aver ispirato migliaia di comunità M. Stepanek organizzata. In esse le persone trascorrono il loro tempo e ogni giorno compiono scelte, prendono decisioni che concretamente tista, attore privilegiato in grado in tutto il mondo, evoca impattano sulla loro vita di lavoratori, di imprenditori, di fornitori, di innescare processi il bisogno di un Ridi clienti, di associati, di consumatori e di membri di una famiglia. di trasformanascimento Ogni organizzazione è già di per sé un micro-governo o un microzione, di d e l l ’i m m a parlamento, distribuiti nel tessuto sociale. Le pratiche che in essa si incluginazione. compiono esercitano di fatto potere. sione e L’ i m m a Riunite dall’obiettivo di fare qualcosa insieme, queste comunità di condi pratica sono alimentate dalla loro eterogeneità e dalla ginaziopresenza di competenze e capacità diverse e complementari; i n e s ne non loro comportamenti, le loro scelte e le loro pratiche quotidiane, sione; il è solo un attraverso la Demopraxia, sono il modo per realizzare l’ideale vero traatto individemocratico come pratica quotidiana. sformatore duale ma una sociale. visione collettiva. Secondo Per saperne di più: www.demopraxia.org Hopkins, è necessario iniziare a porsi delle domande diverse e per realizzare un mondo migliore dobbiamo re-imparare ad immaginarlo, liberando il potere dell’imma“Abbiamo la capacità di fare cambiamenti ginazione, per creare il futuro che vogliamo. enormi ma stiamo fallendo perlopiù perché Il cambiamento personale è fondamentale abbiamo lasciato deteriorarsi uno strumen- ma non è sufficiente. Partire da una nuova to chiave: l’immaginazione umana. L’imma- narrativa, mostrare che è possibile, immagi-

Potere all’immaginazione

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LE EMOZIONI DIVENTANO MATERIA SCOLASTICA L’educazione emotiva entra per la prima volta a far parte dei programmi scolastici per gli studenti italiani. Dal prossimo anno le scuole medie e superiori potranno inserire nuovi programmi di empatia, di emozioni e di competenze non strettamente cognitive, quelle capacità utili per affrontare la vita. La proposta di legge “Sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi scolastici” approvata dal Senato il 20 gennaio segue una direttiva dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che nel 1993 ha indicato l’elenco delle cosiddette “life skills”, ovvero l’insieme di capacità umane, acquisite attraverso l’insegnamento o l’esperienza diretta, che sono utili per vivere in armonia nella società ogni giorno. Queste competenze sono 10: saper risolvere i problemi, saper prendere decisioni, creatività, senso critico, autoconsapevolezza, capacità relazionali, comunicazione efficace, gestione delle emozioni, gestione dello stress ed empatia. L’obiettivo di questa legge è permettere ai giovani in età scolare di acquisire capacità per superare gli ostacoli che gli si pongono nel corso della vita e di vivere al meglio il mondo e tutte le

VIA LA PLASTICA DAI NEGOZI: ARRIVA IL BONUS ANTIIMBALLAGGI

sue possibilità con gli altri. La proposta di legge, presentata dall’intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, mira ad abilitare l’utilizzo e la valorizzazione delle competenze non cognitive nella scuola italiana e “favorire la cultura della competenza, tesa a integrare i saperi disciplinari e le relative abilità fondamentali, al fine di migliorare il successo formativo prevenendo analfabetismi funzionali, povertà educativa e dispersione scolastica” come cita l’articolo 1 della legge. Fonte: Senato della Repubblica Italiana

L’Italia ha lanciato un piano nazionale per ridurre l’uso della plastica da imballaggio da parte degli esercizi commerciali. Il cosiddetto bonus anti-plastica è pensato per i negozi di alimentari e di detergenti ma anche per chi vende beni non di consumo e prevede incentivi a chi eliminerà gli imballaggi in polietilene e derivati, come bottiglie, pellicole, sacchi, contenitori ed etichette. Le confezioni in plastica rappresentano una quota importante dell’inquinamento globale e interrompere l’utilizzo di quelle usa-e-getta è uno strumento per ridurlo in maniera significativa. Il bonus è un contributo fino a 5.000 euro all’anno, per 40 milioni di euro totali, per gli esercenti che scelgono di vendere i loro prodotti sfusi, riducendo così la messa in circolo di bottiglie e contenitori e di conseguenza le emissioni di diossido di carbonio. I commercianti che richiedono il bonus sono tenuti a rispettare le condizioni di vendita previste dall’ottenimento del finanziamento e non potranno vendere i propri prodotti in contenitori in plastica;

RECUPERARE I TESSUTI DI SCARTO DIVENTA OBBLIGATORIO Dal 1° gennaio 2022 la raccolta differenziata dei rifiuti tessili è diventata una pratica obbligatoria in tutta Italia. Con questa decisione il nostro Paese anticipa di tre anni il recepimento della direttiva Ue contenuta nel “Pacchetto di direttive sull’economia circolare” da attuare in tutta Europa entro il 2025. L’obiettivo della nuova legge è produrre meno scarti e trovare il modo di reimmettere quanti più tessuti dismessi possibili nel ciclo produttivo, riducendo gli sprechi. Per questo gli enti locali stanno lavorando per garantire la raccolta dei vestiti e degli scarti di tessuto in maniera capillare e stanno organizzando reti di riciclo, di riuso e di smaltimento che coinvolgono cittadini, associazioni, aziende ed enti su vasta scala nazionale. In Italia il tessile è il quarto settore produttivo per utilizzo di materie prime e risorse idriche dopo quello alimentare, le costruzioni e i trasporti e la percentuale di prodotti tessili che finiscono nella quota indifferenziata dei rifiuti è oggi del 5,7%, secondo le indagini condotte dall’istituto Ispra. La media nazionale pro capite di recupero di rifiuti tessili è di 2,6 chili per abitante, contro circa 25 chilogrammi di tessuti che in media ogni anno vengono persi o dispersi da ognuno di noi. Abbigliamento, scarpe e accessori usati in Italia sono raccolti attraverso appositi cassonetti da aziende registrate come gestori ambientali. Il tutto avviene in sinergia tra associazioni, imprese e cooperative attive nel settore della della raccolta differenziata, della commercializzazione e della lavorazione dei rifiuti tessili. Fonte: Decreto Legislativo 152/2006 D.L. 1° marzo 2021, n. 22 ; Ispra

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per acquistarli sarà quindi necessario avere un recipiente riutilizzabile portato da casa o acquistato sul posto. Obiettivo di questa iniziativa, resa possibile grazie all’approvazione della manovra finanziaria 2020 e che si colloca nel programma europeo varato nel 2019 per ridurre le emissioni inquinanti, è stimolare i commercianti e le aziende a produrre e progettare contenitori senza plastica ed ecologici. Fonte: Legge di bilancio dello Stato italiano 2022; Gazzetta Ufficiale


NASCE LA LOTTERIA NAZIONALE PER CHI È IN DIFFICOLTÀ

RECORD DI TRAPIANTI NEL 2021: NONOSTANTE IL COVID

Arriva in Italia la prima lotteria in cui vincono tutti. I fondi raccolti con i biglietti e i premi, infatti, sono destinati a progetti di valore sociale per tutto il Paese, agli enti del Terzo settore no-profit e a generare lavoro. La Lotteria Filantropica Italia riuscirà a destinare l’intero ricavato a scopi filantropici e di utlità sociale in diversi ambiti tra cui cultura, sanità, formazione e istruzione, infanzia e sport. Lo Stato non terrà nulla per sé e i vincitori potranno decidere a chi destinare i premi e diventare benefattori e intestatari di progetti di solidarietà o a supporto di cause sociali e iniziative per il bene comune.

Il 2021 è stato un anno record nelle donazioni di organi e nei trapianti in Italia. Sono stati 3.778 quelli eseguiti, 341 in più rispetto al 2020. Le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule nel 2021 sono tornati ai livelli pre-pandemia e le adesioni al programma di donazione hanno raggiunto numeri mai avuti prima, secondo il Centro nazionale trapianti. Dopo la forte frenata del 2020, quando l’impatto del Covid-19 aveva portato un calo del 10%, il 2021 ha segnato +12,1% donazioni di organi e +9,9% trapianti. Negli ultimi 12 mesi sono state recepite 3.201.540 dichiarazioni di volontà, il numero più alto mai raccolto in un anno da quando la registrazione del consenso dei cittadini avviene al rinnovo della carta d’identità.

Il nuovo istituto delle lotterie filantropiche, pubblicato in Gazzetta Ufficiale su decreto ministeriale del 27 luglio 2021, stabilisce che qualsiasi organizzazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali potrà organizzare la propria lotteria e creare in questo modo un coinvolgimento del proprio indotto a partecipare. Lo scopo è aumentare l’impatto sociale delle attività degli enti senza scopo di lucro e delle associazioni di volontariato e di utilità sociale che in Italia danno lavoro a più di un milione di persone, con oltre sei milioni di volontari.

Per quanto riguarda i trapianti di tessuti umani, nel 2021 ne sono stati effettuati 18.506, oltre 4mila in più rispetto all’anno precedente (+29,7%). In quasi metà dei casi si è trattato di trapianti di tessuto muscolo-scheletrico (+33,8%), ma sono in aumento tutte le tipologie di intervento (membrana amniotica +71,8%, cornea +17,5%, cute +13,5%, valvole cardiache +12,9%), mentre i trapianti di vasi sanguigni sono raddoppiati ed è stato registrato il primo caso di donazione e trapianto di tessuto adiposo. Le regioni con più interventi sono state la Lombardia (686), il Veneto (523) e l’Emilia Romagna (486). Per quanto riguarda i soli trapianti da vivente, il Veneto guida la classifica nazionale (76), davanti a Emilia Romagna (64) e Lazio (46).

Fonte: Gazzetta Ufficiale; Lotteria Filantropica Italia

Fonte: Centro Nazionale Trapianti Vuoi altre buone notizie dall’Italia?

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I NUOVI PATRIMONI DELL’UMANITÀ DEL 2021 A dicembre, come da tradizione, si è riunito il comitato dell’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, per valutare le proposte avanzate dagli Stati firmatari della Convenzione del 2003 sulla Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale e approvare i beni e i luoghi da proteggere per l’umanità. Anche quest’anno la lista dei nuovi ingressi è lunga e variegata: dalla Rumba congolese, alla ricerca e raccolta del tartufo in Italia, dalla Durga Puja in India (festival hindu), alla Fiesta Grande de Tarija (Bolivia), così come la gustosa soup joumon haitiana o la melodia Falak del Tajikistan. Per alcuni Paesi si è trattata

della prima volta che l’UNESCO ne accetta le proposte: è il caso di Micronesia, Montenegro, Repubblica Democratica del Congo, Danimarca, Seychelles, Timor Est, Islanda e Haiti. Quest’anno ha visto anche l’approvazione di due domande presentate da un ampio consorzio

di Paesi uniti da patrimoni che li accomunano: la prima è la calligrafia araba, nata per “trasmettere armonia, grazia e bellezza”, candidata da Arabia Saudita, Algeria, Bahrain, Egitto, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Mauritania, Marocco, Oman, Palestina, Sudan, Tunisia, Emirati Arabi Uniti e Yemen. La seconda, invece, è la falconeria, arte millenaria, proposta da Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Kazakistan, Corea del Sud, Kirghizistan, Mongolia, Marocco, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Portogallo, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Slovacchia, Spagna e Siria.

NASCE IN ITALIA IL SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE Nasce in Italia il Servizio Civile Ambientale, un nuovo strumento che favorisce l’attivismo e la formazione sulle tematiche ambientali, la green economy e la sostenibilità. Questo programma offre ai giovani un’esperienza di valore formativo e civile che fornisce competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro in ambiti specifici d’intervento dedicati alla transizione ecologica e alla preservazione ambientale. I progetti coinvolgono i centri di ricerca pubblici, le università e le associazioni di protezione ambientale legalmente riconosciute e gli enti di protezione ambientale nazionali, regionali e locali, nonché le organizzazioni private e le Pubbliche Amministrazioni. Il Servizio formerà gli operatori anche sulle nuove professionalità richieste nei settori “green”, tra cui: tutela e valorizzazione delle biodiversità, lotta allo spreco alimentare, promozione delle energie rinnovabili, sviluppo delle nuove tecnologie ambientali, bio-economy, economia circolare, blue economy e tutela del patrimonio marino costiero e molti altri.

Fonte: Unesco

ARRIVA IL PRIMO TRAGHETTO ECOSOSTENIBILE ITALIANO Il San Cristoforo, impegnato nel trasporto di mezzi e passeggeri sul lago Maggiore, è il primo tragetto ecosostenibile italiano. Costruito nel 1965 dai cantieri navali Breda di Venezia, può portare 22 veicoli

e 420 passeggeri, è un traghetto bidirezionale, ossia è possibile guidarlo sia da prua che da poppa e grazie all’ultimo intervento di riqualificazione energetica, è diventato a propulsione ibrida e full electric. “Il refitting del traghetto San Cristoforo è un altro dei traguardi raggiunti. L’adeguamento progressivo della flotta verso una propulsione ibrida elettrica e in futuro la costruzione di imbarcazioni full electric è un percorso irreversibile di innovazione e trasformazione che Gestione Navigazione Laghi ha già intrapreso da diversi anni e costituisce una direttrice imprescindibile per lo sviluppo futuro del nostro

servizio”, ha affermato Alessandro Acquafredda, direttore generale della Gestione Governativa Navigazione Laghi. Il San Cristoforo, infatti, non è il primo a subire il refitting ecologico, ma è stato preceduto dalla motonave Topazio. Il processo di rinnovamento della flotta è in pieno sviluppo: sono infatti già in opera due nuovi refitting e la costruzione di quattro imbarcazioni ibride destinate alla navigazione nei Laghi Maggiore, Como e Garda, oltre al progetto FEP (Full Electric Project) presentato al Ministero per la realizzazione di ulteriori tre nuove motonavi completamente elettriche. Fonte: VCO News

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Fra gli obiettivi del Servizio Civile Ambientale definiti nel Protocollo interministeriale vi è quello di orientare i giovani al di sotto dei 35 anni verso i nuovi green jobs e formare una generazione di professioni verdi con le conoscenze ambientali e la preparazione necessaria per contribuire a rinnovare il modo in cui la società umana vive in relazione con l’ambiente e la natura. Fonte: Ministero per le politiche giovanili


L’ITALIA DICE BASTA ALL’UCCISIONE DI ANIMALI PER PELLICCIA MUORE PER UN INCIDENTE MA I La commissione Bilancio del Senato italiano ha approvato un emendamento che vieta definitivamente e su tutto il territorio gli allevamenti di visoni, volpi, procioni, cincillà e altri animali finalizzati alla produzione di pellicce. La decisione sarà operativa dal 1° gennaio 2022 e consentirà agli allevamenti esistenti di mantenere gli animali già presenti nelle strutture fino al 30 giugno 2022, data entro la quale dovranno essere liberati. La legge permetterà di salvare 7039 visoni presenti negli allevamenti attualmente attivi in tutta Italia. Il Senato ha previsto per gli allevatori degli indennizzi che permetteranno di compensare i mancati profitti. L’Italia è il ventesimo Paese europeo che introduce divieti o severe restrizioni all’attività di produzione di pellicce animali. La fine di questa pratica giunge dopo una campagna avviata da anni da diverse organizzazioni della società civile insieme a un intergruppo parlamentare di senatori e deputati, oltre a un grande numero di personaggi noti e non. In una lettera aperta inviata a dicembre al premier Draghi e ai ministri competenti diverse personalità del mondo dello spettacolo e della moda coordinate dal gruppo PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) rivendicavano: “…possiamo lasciarci alle spalle gli allevamenti di animali da pelliccia, responsabili di tanto inutile dolore, e guardare al futuro con volontà di cambiamento positivo e propositivo”. Molti stilisti italiani tra i quali Gucci, Furla, Armani, Versace, Valentino e Prada non utilizzano più pellicce animali nelle loro collezioni e secondo PETA oltre il 90% degli italiani è contrario agli allevamenti di animali da pelliccia. Fonte: Peta; Senato della Repubblica Italiana

SUOI ORGANI SALVANO 7 VITE

È accaduto a Moncalieri, in provincia di Torino: una donazione multiorgano ha permesso di effettuare 7 trapianti salvavita ad altrettante persone che attendevano organi nuovi per poter sopravvivere. L’eccezionale espianto

GENOVA, IL TRASPORTO PUBBLICO DIVENTA GRATIS Genova è la prima grande città italiana a rendere il trasporto pubblico gratuito per specifici mezzi e fasce orarie. Da inizio dicembre la città ha iniziato la sperimentazione delle corse gratis, a partire dagli impianti verticali (ascensori, funicolari e cremagliere) e dalla metropolitana. L’obiettivo, ha spiegato il sindaco Marco Bucci è di “incentivare l’utilizzo di questo tipo di trasporto a discapito di quello privato, riducendo così non solo i veicoli in circolazione ma anche le emissioni di CO2” Questa fase di sperimentazione durerà 4 mesi. Gli impianti verticali saranno gratuiti tutta la settimana senza limiti di orario, mentre per la metropolitana la gratuità riguarderà le due fasce orarie di cosiddetta “morbida”, ovvero tutti i giorni dalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 22. “Questa sperimentazione è un’ottima notizia per l’Italia – dichiara Enrico Musso, coordinatore della mobilità urbana sostenibile del comune di Genova – e non c’è alcun dubbio che questa sia la direzione giusta in cui andare. Si introduce nella logica di ridurre il traffico privato a beneficio del trasporto pubblico ed è una logica che è rivolta a ridurre i costi complessivi per la mobilità urbana per l’ambiente, per la qualità dell’aria e anche per il congestionamento del traffico privato”. “Questa è una iniziativa forte, che prova a toccare aspetti fondamentali del trasporto pubblico – evidenzia Marco Beltrami, presidente di Amt, azienda di trasporto pubblico di Genova – e rappresenta un’avanguardia nella ricerca di nuovi modelli di sostenibilità e attrattività delle città». Fonte: AMT Genova

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multiplo è avvenuto presso l’Ospedale Santa Croce, dove un 46enne, giunto già in gravissime condizioni, è deceduto a causa di una emorragia cerebrale. I familiari hanno immediatamente acconsentito alla donazione di tutti gli organi vitali sani, consentendo così di raggiungere pazienti bisognosi in attesa in diverse parti d’Italia. Il cuore, una parte del fegato, un rene ed entrambe le cornee sono stati trapiantati a pazienti di Torino, i polmoni a Bologna, un’altra parte del fegato a Palermo e l’altro rene in Calabria. “Un ringraziamento infinito alla famiglia che ha dovuto decidere in tempi brevi e in un momento così doloroso”: questo messaggio del direttore generale della Asl TO5, Angelo Pescarmona, esprime la gratitudine dei medici che si sono trovati a compiere un’operazione fuori dal comune di fronte a un gesto di non ordinaria generosità. “Ora altre persone potranno affrontare la loro vita con maggiore speranza”, ha ricordato Pescarmona. “Un esempio di grande umanità”. Fonte: ASL TO5 Piemonte


MEZZOPIENO NEWS 52 passi

sito

www .mezzopieno.org

Ogni primo Martedì del mese, dalle ore 20 alle 22,30 il cammino individuale prosegue con momenti di incontro comuni, per condividere i passi settimanali e dialogare intorno ad essi. Ci trovi a Torino, presso la Casa del Quartierie di S. Salvario in Via Morgari 14, nella sala torretta al 1° piano. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Se vuoi partecipare registrati inviando una e-mail a info@mezzopieno.org.

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Ecco i prossimi incontri del gruppo di Torino

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Comunicazione empatica La scoperta della felicità secondo lo Yoga

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I 52 PASSI SONO UN PERCORSO DI IMPEGNO PERSONALE CHE CONSISTE NELL’AFFRONTARE PICCOLI PROPOSITI SETTIMANALI, UNO PER OGNI SETTIMANA DELL’ANNO, CON L’OBIETTIVO DI VEDERE IL LATO MEZZOPIENO DEL MONDO. LE QUATTRO AREE DI IMPEGNO: - IL RAPPORTO CON SE STESSI - LE RELAZIONI - IL RAPPORTO CON LA NATURA - LA SPIRITUALITÀ

LE BUONE ABITUDINI

UN ALLENAMENTO ALLA FELICITÀ Identità condivisa 1) Pensa a una persona nella tua vita che ti sembra quanto più possibile differente da te. Potrebbe avere diversi interessi, un diverso orientamento politico o credo religioso oppure differenti esperienze di vita. Potrebbe essere persino qualcuno con cui hai avuto un conflitto personale o che appartiene a un altro gruppo che è entrato in conflitto con un gruppo a cui appartieni tu. 2) Poi fai una lista degli aspetti che molto probabilmente condividi con questa persona. Forse lavorate entrambi per la stessa azienda o frequentate la stessa scuola. Forse entrambi avete dei figli o un partner. Probabilmente entrambi avete avuto il cuore spezzato a un certo punto della vita oppure avete perso una persona amata. Al livello più ampio possibile, entrambi appartenete al genere umano, il che significa che condividete il 99,9% del vostro DNA. 3) Ripercorri questa lista di aspetti in comune. In che modo ti fanno vedere l’altra persona in una nuova luce? Invece di vedere semplicemente questa persona come qualcuno di non familiare, o come membro di un altro gruppo, ora prova a vederla come un individuo i cui gusti ed esperienze possono coincidere con i tuoi, in qualche misura.

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La ricerca suggerisce che gli esseri umani hanno una propensione molto radicata verso la gentilezza e la generosità ma alcuni ostacoli possono prevenire i loro impulsi altruistici. Una delle più grandi barriere all’altruismo è la differenza di gruppo. Ci sentiamo molto meno motivati ad aiutare qualcuno che sembra non appartenere al nostro gruppo o tribù e possiamo addirittura provare ostilità nei suoi confronti. Gli studi, tuttavia, hanno evidenziato invariabilmene che la percezione di chi sia “parte del nostro gruppo ristretto” è malleabile. Ecco perché una chiave per promuovere l’altruismo – che comporta l’agire per promuovere il benessere altrui anche a costo del proprio – consiste nel riconoscere quanto abbiamo in comune con gli altri, anche se ciò non appare immediato a prima vista. (In collaborazione con greatergood.berkeley.edu)

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Prova a dire “no” a qualcos a che non deside ri fare

Telefona a un amico con cui non parli da tempo

Cucina una ta di vecchia ricet famiglia


MEZZOPIENO NEWS intervista mente nel momento in cui l’ho terminato si è spezzato il piedistallo e si è distrutto. È stata l’occasione per rifarlo e mi è venuto meglio! Vedere il bicchiere mezzo pieno è una regola e una capacità. Bisogna imporsi di vederlo mezzo pieno. Chi vede solo l’impossibilità, vive male. Nella vita c’è equilibrio: c’è sempre un punto alto a cui corrisponde un punto basso.

Jago Artista GATTO

ELISABETTA

Siate curiosi, siate entusiasti! Cosa significa per te il bicchiere mezzo pieno? È proprio una modalità mia naturale: tendo a vedere il lato positivo in ogni accadimento. Essendo una per-

sona che fa cose, mi metto nella condizione di chi si sbilancia e quindi cade. Io sbaglio continuamente! Ma quel fallimento, quell’errore, quel tentativo non andato a buon fine è un’opportunità per imparare e per costru-

ire una mia dimensione di felicità. Sbagliare è fondamentale e il bicchiere può solo essere mezzo pieno. Ti faccio un esempio molto recente. Avevo appena fatto un ritratto in argilla, mi era venuto benissimo; esatta-

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Ciò che ho colto dalle tue opere è l’intenzione di dare visibilità alla fragilità, alla sofferenza, all’invisibile: è questa la funzione o il valore sociale dell’arte? Ci sono immagini che descrivono la nostra contemporaneità in modo molto forte e potente e costringono a una riflessione. Io non voglio imporre il

Considerato da molti critici uno dei più grandi artisti contemporanei, Jacopo Cardillo, in arte JAGO, opera nel campo della scultura, della grafica e della produzione video. Originario della Ciociaria, oggi ha il suo studio all’interno della chiesa Sant’Aspreno ai Cruciferi, nel Rione Sanità a Napoli. All’età di 24 anni ha esposto alla Biennale di Venezia il busto in marmo di Papa Benedetto XVI, “Habemus papam”, che gli è valso la Medaglia Pontificia. Quando il Papa ha abdicato, Jago ha sentito l’esigenza di rimettere mano a quell’opera, spogliandola dei paramenti e rielaborandola nell’“Habemus hominem”, una delle sue opere più note. Jago affonda le sue radici nella tradizione dei maestri del Rinascimento per portarle alla luce nella contemporaneità, in un rapporto diretto con il pubblico: mediante l’utilizzo dei video e dei social network condivide il processo produttivo delle sue opere, cosa che gli è valsa l’appellativo di “The Social Artist”. Dai piccoli sassi di fiume scolpiti a sculture monumentali, le sue opere invitano a riflettere sul nostro tempo: da “Figlio Velato”, esposta permanentemente all’interno della Cappella dei Bianchi nella Chiesa di San Severo fuori le mura, a “Pietà”, una intensa meditazione sul dolore, all’installazione “Look Down”, che esorta a prestare attenzione. JAGO ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali e l’investitura come Mastro della Pietra al MarmoMacc del 2017. È stato professore ospite presso la New York Academy of Art. Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell’ESA, è stato il primo artista ad aver inviato una scultura in marmo, “The First Baby”, sulla Stazione Spaziale Internazionale, tornata sulla terra a febbraio 2020 sotto la custodia del capo missione, Luca Parmitano.


MEZZOPIENO NEWS intervista mio pensiero ma proporre delle immagini a cui altri possono unire i loro significati. Non bisogna essere per forza capiti, c’è poesia anche nel non esserlo. Quello che è bellissimo è il meccanismo di restituzione, nel bene e nel male.

no. È bello immaginare di poter tendere a un altezza solo ideale, c’è uno slancio allo stare in vita accompagnati da bellissime domande. Chi possiede il divino sa riconoscerlo.

Hai dato definizioni di bellezza come “stato dell’essere”, come “indossare bene Nella tua opera è molto forte l’ispirazione ai model- il proprio corpo”. La tua li, ma con “Venere” è una un accento bellezza fuori fortissimo dal tempo, Vedere il bicchiere dai canoni e sull’umanità. mezzo pieno è una dalle mode, Qual è per te regola e una il rapporto tra lontana dalla capacità umano e diviperfezione no? delle forme. Se c’è il divino Cos’è per te il credo che sia in tutte bello? le cose, non solo nell’umaSe oggi vai in un museo non si parla mai di bello, di bellezza. “Bello” lo usano solo i bambini perché lo possiedono nella loro purezza e sanno riconoscerlo. Io cerco di tenere vivo il bambino che è in me. La bellezza è conservare lo stupore con cui vedono i bambini. Noi siamo troppo disconnessi dal bello

tanto che abbiamo la neces- nica cosa che conta in ogni sità di descrivere la bellezza mestiere: tutti ce l’abbiamo, poi la perdiamo con parole diventando più sofistiingranaggi di La bellezza è cate. Ma la un sistema e conservare lo bellezza non dimentichiastupore con ha bisogno mo di allenarla. cui vedono i di essere Tutti studiamo bambini descritta, è nel letteratura ma rapporto con le in pochi sappiamo cose. usare le parole nel modo Cosa ispira e cosa nutre la giusto e metterle in poetua creatività e come imma- sia. La creatività è il motogini che possa aiutarci a re propulsivo che ci rende differenti da altre creature, rendere il futuro più bello? Non mi piace parlare al plu- è un’energia che abbiamo rale, io cerco di essere la a disposizione. Io alimento persona migliore possibile e nutro la creatività facenper me. Il mondo cambierebbe in un giorno se abbandonassimo il tentativo di cambiare gli altri. Dobbiamo essere più egoisti, non fintamente altruisti parlando di un “noi”. Dobbiamo occuparci di noi stessi per fare il bene degli altri: siamo tutti interconnessi, dobbiamo farci di più gli affari nostri, prendere più tempo per noi, volerci bene e smettere di parlare di un noi. La creatività è l’u-

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do. Curiosità ed entusiasmo sono ciò che alimenta la creatività. Siate curiosi, siate entusiasti! Cosa bolle in pentola? Quali sono i tuoi progetti futuri? Ne ho una marea! Quello a cui tengo particolarmente è una mostra personale, “Jago -The exhibition” che a marzo sarà a Palazzo Bonaparte a Roma: per la prima volta lo spazio espositivo sarà anche uno studio d’artista, dove completerò e realizzerò nuovi progetti artistici e opere monumentali.


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“Oltre le nuvole c’è sempre il sole”

Noemi Conforti Come vedi il mondo Mezzopieno? Invia la tua foto a redazione@mezzopieno.org

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Il notiziario della positività dei giovani giornalisti gentili

DALLE REDAZIONI GENTILI LOCALI RIPULIRE I BOSCHI E RISCOPRIRE LA BELLEZZA A Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, i cittadini volontari dedicano i fine settimana per ripulire il loro paese e i boschi. Nel 2021 hanno raccolto 15 tonnellate di rifiuti dedicando 1200 ore di lavoro gratuito. Da due anni questi cittadini si sono organizzati in un un’associazione chiamata RipuliamoLO. Nel paese, immerso nel parco naturale della Valle del Ticino, ci sono molte aree boschive che spesso vengono lasciate sporche dalle persone che vi passano e che gettano i rifiuti nella natura. Con i rifiuti raccolti, i volontari hanno creato un albero di Natale di penumatici dismessi e anche gli addobbi per gli alberi di Natale. Nell’asilo nido comunale e nel centro di accoglienza per anziani è stato avviato un progetto, La bellezza non ha età, per insegnare fin dai primi anni di scuola a rispettare l’ambiente.

Lonate Pozzolo (VA)

IL VERDICCHIO DI JESI È IL VINO MIGLIORE DEL MONDO

Jesi (AN)

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è il vino bianco più buono del mondo. “Questo splendido bianco si apre con seducenti aromi di macchia mediterranea, fiori gialli primaverili, eucalipto e agrumi. Il delizioso sapore offre sentori di succosa pesca gialla, finocchio, mandorla bianca e un accenno di pompelmo insieme a un’acidità piccante. Una nota minerale e salina aggiunge profondità. Assolutamente fenomenale”. Così viene descritto nella classifica mondiale dei 100 vini migliori del 2021 secondo gli esperti di Wine Enthusiast che lo piazzano al secondo posto assoluto tra 22.000 vini provenienti da tutto il mondo e al primo tra i bianchi. Il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini, Alberto Mazzoni si dichiara entusiasta “dei riconoscimenti sempre più numerosi che riceviamo dalla critica nazionale e internazionale. Il consorzio marchigiano conta 16 denominazioni per un totale di 652 soci.

LA SCUOLA NEL BOSCO

A Bologna è nata una scuola nel bosco. Una scuola senza lezioni, senza banchi e senza aule, completamente circondata dal verde e dalle piante del bosco. È un progetto educativo nato dalla volontà di due mamme della provincia di Bologna che coinvolge bambini dai tre ai sei anni e si ispira ai principi dell’outdoor education, l’educazione all’aperto, del gioco libero e dello sviluppo delle autonomie e delle emozioni. In queste scuole si sta fuori con il sole, la pioggia, il vento, arricchendo l’esperienza del mondo, osservando i colori, i suoni, gli odori con i diversi tempi atmosferici e nel corso delle stagioni. Tante scuole in Italia stanno nascendo nei boschi, a Verona, Torino, Bolzano, Vicenza, Varese, Messina.

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Bologna


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UNA SECONDA OPPORTUNITÀ ALLA TECNOLOGIA E ALL’AMBIENTE Sviluppare innovazione sostenibile partendo dal doppio presupposto di migliorare sia la qualità della vita delle persone che quella dell’ambiente. Recuperare e valorizzare le potenzialità residue della tecnologia che molto spesso vede terminare la sua utilità a causa dell’obsolescenza. Questi principi hanno ispirato una giovane azienda nata a Torino, la Domethics, una startup innovativa che lavora in uno dei settori di più recente affermazione, il cosiddetto IOT o Internet Of Things, l’internet delle cose. “Nel mondo ci sono circa 6 miliardi di vecchi smartphone inutilizzati e allungare la vita per l’1% di essi per un anno potrebbe evitare l’emissione in atmosfera di 280.000 tonnellate di CO2”, racconta Mirko Bretto, uno dei fondatori, parlando del suo approccio a Mezzopieno. “L’obiettivo di dare una nuova vita a vecchi dispositivi dimenticati in un cassetto o destinati a diventare rifiuti elettronici, e contestualmente aumentare il benessere in casa, ci ha ispirati ad inventare Adriano, un dispositivo che rende smartphone e tablet dismessi delle porte digitali per “Il futuro della tecnologia è semplificare l’automazione domestica, con per avere più tempo per essere umani” possibilità di gestire la propria

abitazione utilizzando la domotica e con una spesa molto contenuta”. Questo dispositivo composto da hardware e software permette l’apertura dei cancelli, delle tapparelle elettriche, gestisce la qualità dell’aria e “parla” con gli elettrodomestici. Può gestire la sicurezza, monitorare l’abitazione e far risparmiare sulle bollette fino al 30% grazie alla gestione intelligente del riscaldamento, raffreddamento e gestione del consumo elettrico. Può inoltre occuparsi del monitoraggio remoto e dell’assistenza domiciliare di disabilità lievi e di sostegno all’anzianità.

“Ci siamo ispirati ad Adriano Olivetti e alle sue pratiche di impresa come strumento a servizio della comunità, in cui crediamo molto. Grazie ai vantaggi fiscali e burocratici che la struttura di startup ci ha dato, siamo cresciuti molto fino a diventare, dopo cinque anni, una PMI innovativa che si occupa di scouting tecnologico, la ricerca di prodotti e di soluzioni tecnologiche e su commissione. Le nuove tecnologie sono complesse e molte aziende necessitano di supporto per inserirle nei loro processi, di analisi di usabilità e di personalizzazioni. La nostra attività principale consiste nel generare valore partendo da semplici idee e dai bisogni reali che il mercato evidenzia. Adriano, in particolare, nasce dalla volontà di ridurre lo spreco di risorse elettroniche, materie prime preziose, terre rare e ore di lavoro e di proporre sul mercato un prodotto a un basso costo e semplice da usare”. Un approccio che punta ad umanizzare la tecnologia e a portare benessere.

Mirko Bretto

LE BUONE PRASSI MEZZOPIENO AL LAVORO

Dal programma Mezzopieno per l’organizzazione positiva del lavoro nelle aziende

INNOVARE E UMANIZZARE LA TECNOLOGIA Luca Streri

La tecnologia che oggi viene prodotta è molto potente e complessa, solitamente più di quanto un utente medio sia in grado di comprendere e di gestire. L’elettronica è spesso pensata per facilitare o accelerare un processo umano, ponendolo come priorità, ma rischia di tralasciare o addirittura prevaricare il suo impatto sulla società e sull’ambiente. Riflettere sul futuro della tecnologia significa renderla più umana, sostenibile ed equa, lavorando perché gli effetti che essa produce possano andare oltre l’uso per cui è pensata. Umanizzare la tecnologia significa intenderla come strumento per il miglioramento della vita delle persone che al contempo permetta loro di essere più umane e anche più naturali. L’applicazione dell’intelligenza artificiale su scala globale e aziendale sta ridisegnando i confini del mondo dell’industria e delle attività di impresa e delineando contorni nuovi ai mercati. La nascita di veri e propri ecosistemi digitali rivoluziona il modo in cui ogni azienda, anche non direttamente legata alla tecnologia, organizza le catene dei valori, stimolando un processo di trasformazione che richiede di adattare le tecnologie ai clienti e ai processi, di adeguare i propri obiettivi a quelli delle persone e non più il contrario. Per realizzare questo nuovo modello di sviluppo, le aziende possono seguire la via di rinforzare la ricerca tecnologica interna o di creare dei rami indipendenti o addirittura delle startup che investano in idee imprenditoriali e innovative, dando spazio alla creatività e ai talenti, spesso anche per finanziare le idee dei loro dipendenti. L’opzione è quella di creare degli incubatori di innovazione interni all’azienda oppure di appoggiarsi a enti che lo fanno come università o poli tecnologici. La creazione di startup separate dall’azienda è una scelta che permette una flessibilità e una velocità di reazione maggiore, la semplificazione dei processi e l’impiego della metodologia growth hacking, un processo di sviluppo che unisce il marketing all’informatica e alle competenze multidisciplinari. La consapevolezza da cui partire è che l’implementazione delle nuove tecnologie è sempre meno dipendente dalla sola idea o dall’intuizione tecnologica che può valere il 10/20% dell’intero processo realizzativo, secondo le stime di Bretto, mentre occorre dedicare strutture con capacità imprenditoriali, propensione al rischio, agilità e capacità di implementazione e di relazione con il mercato, con il sistema bancario, gli investitori, i finanziatori e l’indotto tecnologico.

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DOVE VANNO LE FARFALLE QUANDO PIOVE?

Progetto della cooperativa La Meridiana Monza (articolo tratto dal Numero 11 - anno 2 Scriveresistere)

La risposta della Redazione di Scriveresistere che parla di pioggia, di buio e di luce A chi nella vita non è capitato di soffermarsi ad ammirare le farfalle, il loro piccolo volo, il posarsi delicato su foglie e fiori, il loro pavoneggiarsi fra i colori! Chi non ne percepisce la leggerezza, l’eleganza e nello stesso tempo vede la fragilità di quelle ali sottili rivestite di quella magica, impalpabile polverina che è proibito persino sfiorare! Almeno così ci è stato raccontato fin da bambini. Le farfalle ci collegano mentalmente al sole, al tepore e al calore, al cinguettio degli uccelli o il cicaleggio delle cicale, appunto. Le farfalle non vengono in mente quando si alza il vento, si carica il cielo di nubi, scende il buio della notte… come se fragile significasse solo assenza di forza, di risorse: fragile e basta. Vi siete mai chiesti dove vanno le farfalle quando piove? Noi sì e non sappiamo la risposta. Ci sentiamo sicuramente fragili come farfalle ma anche forti perché accettiamo la nostra fragilità e scopriamo risorse che non conoscevamo. Con questa domanda vogliamo solo fare una provocazione, usare questa visione come una metafora per parlare della vita di ognuno di noi, la vita tra gioie e dolori, leggerezza e affanno, sogno e realtà, desiderio e paura… Si vola, ci si sente liberi e leggeri, belli e felici… finché non piove! La “pioggia” sopraggiunge nostro malgrado, sorprende e spinge a cercare riparo, cambiare strada, riformulare i progetti, condiziona il cammino, limita. Ferma. E se fermarsi fosse il segreto per andare avanti? Noi abbiamo profondamente capito che bisogna lasciarsi bagnare dalla pioggia, entrare dentro la vita che si ha, comunque essa sia, nel bene e nel male. Non è facile, certo, ma proprio i limiti sono l’opportunità che si presenta e che va colta, afferrata. Se c’è il sole c’è anche la pioggia e saper attendere, sostare nel vuoto un momento, rende più forti e capaci di apprezzare ciò che si ha, che si è avuto, per scoprire in sé abilità nuove e impensabili, nascoste e inutilizzate. Attorno a noi sicuramente ci sono tanti maestri di vita da cui ricevere grandi lezioni: dagli anziani che sanno dare valore al tempo e sentono gli anni come un dono; da chi ha sbagliato e deve pagare il proprio errore e si accorge che… l’anima non teme sbarre; da chi deve lasciare la propria terra e ha il coraggio di affrontare il vuoto, l’ignoto; da chi fra noi dice che “Non basta la SLA per spegnere la vita”…

REDAZIONE SCRIVERESISTERE

Questa rubrica è scritta con gli occhi e con il cuore da persone che amano il mondo ma che non hanno più la possibilità di muoversi e di parlare perché immobilizzati dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica; un sistema elettronico di scrittura oculare permette loro di redigere questa rubrica, una lettera alla volta. Le loro riflessioni, il loro approccio alla vita, diventano un percorso condiviso con tutti, un’opportunità di andare oltre il quotidiano donata da chi ha un rapporto radicale e intimo con il tempo e con lo spazio, persone che la vita ha scelto per aiutarci a guardare più lontano. Il progetto di scrittura insieme a queste persone nasce soprattutto dal coraggio e dalla capacità di chi non si rassegna alla malattia e che continua a vedere avanti, al futuro, senza mai perdere la gratitudine per la vita e per il mondo.

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Si vince, si perde, si vive

NATALIA CERAVOLO

Cosa si cela nella testa di un campione? Cos’è una sconfitta? Cosa siamo stati prima di diventare tutto questo, adesso? Cosa può nascere, di bello, da una caduta? Eccomi qui, in quest’esordio. Perché iniziare una rubrica parlando di fallimenti? “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”. Questo lo dice Michael Jordan, che insomma non ha bisogno di presentazioni, quindi chi sono io per dire cose brutte dei tiri che alla fine non vanno a canestro? The Last dance è una docuserie recuperabile su Netflix che racconta l’ascesa della superstar Michael Jordan e la storia dei Chicago Bulls degli anni ‘90 con filmati inediti dell’indimenticabile stagione 1997-98. Ha tutto quel lato umano che piace tanto a me, quello stare dietro ai palchi duranti i concerti, per vedere come si fa a stare su, al di là delle luci abbaglianti. La abbiniamo a due consigli di lettura, che vanno bene dai 5 ai 99 anni. Il ritratto di Agassi in Open è quello di un atleta umorale, anticonformista, scapigliato, che emana un fascino quasi “maledetto”. Insicuro e talvolta smarrito, perché alla perenne ricerca di se stesso e del suo sé più autentico, il tennista statunitense viene spesso frainteso dalla stampa che ne stigmatizza i comportamenti più bizzarri, interpretandoli come superficiali e arroganti. In realtà Agassi si rivela un uomo che ha bisogno di un buon rapporto con gli altri, per dare il massimo. Una persona cui preme moltissimo il benessere dei propri cari, della comunità in cui vive e del mondo intero. L’uomo dietro il campione. I pilastri che sostengono il palcoscenico. Come ritorna la storia quando si hanno gli occhi aperti per accoglierla, vero? Tu vali! Allenati a sognare. Questo libro racconta le vere storie di Leo, Cristiano, Marta, Andrés e altri sette bambini. Sono storie emozionanti di vite piene di ostacoli ma anche di gioie. Il desiderio di realizzare un sogno ha spinto tutti questi bambini ad allenare al massimo qualità come la pazienza, la costanza, la creatività. Tu vali spiega le ventidue qualità a cui fecero ricorso questi bambini diventati poi…Beh scopritelo da soli, così saprete in che cosa consistono e potrete svilupparle per realizzare un sogno: che sia andare sulla luna, diventare dentista o qualunque altra cosa. Ah, per rispondere alla domanda di prima e cioè quella in cui mi ponevo in alternanza irrealistica a Jordan. Sono Natalia, ho 39 anni. Sono una donna, una figlia, una madre, un’operaia della parola. E una sognatrice. Buon diritto al fallimento, alla rivincita e al sogno.

Questa rubrica nasce con la voglia di unire. L’ idea che la sottende è che, guardando bene, tutto è collegato. Un macro tema che collega libri, film e serie tv, tutto col sacro file rouge della parola. La rubrica è a cura di Natalia Ceravolo, due figli, una manciata di dolori e gioie ad ogni angolo. Sul suo canale instagram raccoglie tutto, per non perdere il segno: https://www.instagram.com/nataliaceravolo/?hl=it Per ascoltarla tutte le domeniche su Radio capital: https://www.capital.it/programmi/betty/puntate/;

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MEZZOPIENO NEWS alimentazione

La ricetta della Gratitudine

La cucina che fa bene a noi e all’ambiente

MEDAGLIONI VEGETALI CON SCARTO DI ESTRATTORE

Questa rubrica porta a tavola le ricette per valorizzare alimenti che solitamente sono scartati, che butteremmo via e che a volte non sappiamo abbiano ancora una vita energia residua imprevedibile e sorprendente. Il nostro modo di cucinare e di nutrirci diventa così un gesto di gratitudine e di amore per la Terra e per noi. La rubrica è curata da Elena Carmilla, chef di cucina naturale e scrittrice di libri di alimentazione naturale. Per avere più ricette della gratitudine: www.elenacarmilla.eu info@elenacarmilla.eu

La regola del buon dottore diceva di assumere 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. In ogni stagione dell’anno, un bel bicchiere di estratto fresco da bere è una sana alternativa. L’estrattore a bassa velocità, non surriscaldando la polpa dei vegetali, permette di ricavare un concentrato di vitamine fresche ed enzimi vivi, e ormai questi robot hanno anche prezzi ragionevoli. Per evitare un apporto eccessivo di zuccheri della frutta, le verdure sono l’ideale, persino cavolo verza, rape e spinaci possono essere aggiunte ad un succo di carote o barbabietola, ottenendo un mix dal sapore gradevole. Gli scarti dell’estrattore sono costituiti da fibre nobili e molto asciutti di consistenza, perciò sono adatti a numerose preparazioni. Mentre con gli scarti della frutta si possono preparare biscotti e dolci. Qui vi propongo una ricetta salata, sfiziosa e proteica.

Ingredienti

● Verza, carota, sedano, spinaci o altre verdure in proporzione variabile da cui ricavare 200 g di polpa

● 80 g farina ceci ● 60 ml di acqua ● 1 cucchiaio di olio evo ● Sale ● Spezie (facoltativo)

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Preparazione Versa in un mixer da cucina l’acqua e gli scarti di polpa e frullali aggiungendo a pioggia la farina di ceci e l’olio evo. Aggiungi una presa di sale e lascia riposare l’impasto per almeno un’ora. In alternativa, insaporisci con un pizzico di curry, curcuma o altre spezie a piacere. Trascorso il tempo di riposo, potrai scegliere se cuocere i medaglioni in una padella antiaderente oppure in forno. Nel primo caso, scalda la piastra e versa una cucchiaiata di impasto, allargandola e schiacciandola leggermente, per ottenere una sorta di frittella. Dopo alcuni minuti, quando si sarà rappresa, girala e cuocila ancora qualche minuto sull’altro lato. Questo metodo è il mio preferito, anche se un pochino più laborioso. Per la cottura in forno, prepara una teglia con la carta antiaderente ed accendi il forno a 180°C. Con una spatola forma dei dischetti di impasto leggermente livellato e distanziati tra loro, versa un filo d’olio e inforna per 10-15 minuti a seconda dello spessore. In forno, i medaglioni vengono leggermente più asciutti ma nel frattempo si può pensare al contorno e ad altre


MEZZOPIENO NEWS incontra

VALLI DI ZIRI

Una cooperativa di comunità per valorizzare la biodiversità locale “Piedi sul territorio e testa nel mondo”

MARIANI

DIEGO

Nelle valli di Zeri, in Lunigiana, è nata una cooperativa a prevalenza femminile che si dedica al recupero di una razza ovina selezionata nel corso di secoli, tutt’oggi allevata allo stato semi brado. In questo territorio sospeso sopra l’Appennino, punto di passaggio di vie antiche e melange unico di tradizioni linguistiche, culturali e gastronomiche che sono toscane, liguri ed emiliane insieme, inizia la nostra storia. Una storia legata a doppio filo all’agnello di Zeri, oggi presidio di Slow Food ma giunto quasi all’estinzione prima che Cinzia Angiolini, figlia di pastori, decidesse di ritornare in queste vallate per riprendere un mestiere antico, presto diventato una ragione di vita. Oggi la sua azienda agricola alleva oltre trecento capi e, in consorzio con altre aziende del territorio guidate quasi esclusivamente da donne, valorizza e tutela la pecora e l’agnello di razza zerasca. Capisco che non sarà un’intervista come le altre quando Cinzia, al telefono, mi

invita a raggiungerla per pranzo nel suo agriturismo dove gustando formaggi della zona e torta d’erbi, un piatto della tradizione lunigianese, incontro la donna prima dell’allevatrice. Intorno al tavolo con noi, il suo compagno Renato e Alex, naturalista e guida ambientale che collabora con gli allevatori per gestire la loro convivenza con il lupo, ritornato a popolare queste valli dopo una lunga assenza.

per sviluppare una filiera corta in grado di valorizzarlo al meglio. Non è facile aggregare visioni diverse, anche a livello di amministrazioni pubbliche. So di rappresentare una minoranza delle persone che vivono su questo territorio ma credo che possiamo continuare a essere quello che siamo e farlo nella maniera migliore possibile. Vorrei essere in grado di mostrare ai giovani di questa zona che è possibile costruire delle economie intorno alle nostre eccelPerché una cooperativa di co- lenze. munità? Siamo nati grazie ad un bando Che cosa ha di speciale la razza della Regione Toscana che si pro- zerasca? Perché vale la pena di poneva di arrestare lo spopola- lottare per salvarla dall’estiziomento della montagna, inverten- ne? do il trend di impoverimento delle Tutti le riconosco la grande carateconomie di queste aree oggi teristica di non possedere il senmarginali. Ricordo che ho compi- tore di selvatico delle altre razze lato a mano la richiesta, fissando le ovine. In realtà, io la allevo perché mie idee di una comunità che po- trovo fondamentale che in un tesse guardare oltre al punto dove mondo come quello di oggi, in aveva visto fino a quel momento. cui tutti siamo occupati da grandi L’idea è stata quella di partire da questioni, ci si dedichi a cose apun prodotto, come può essere l’a- parentemente meno importanti gnello ma anche il grano 23 (grano come salvare un seme o un aniantico d’altura n.d.r.) o la castagna male. MEZZOPIENO NEWS

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Foto di Yarin del Vecchio

Quando penso alla pecora, penso a una grande opportunità per noi e per gli animali di continuare ad abitare questo territorio. In questo animale io vedo una bellezza fuori misura… gli uomini che

sono venuti prima di me hanno allevato una razza robusta, capace di vivere dove altre razze non sarebbero state capaci. Mi piace pensare di portarmi dietro una razza in grado di sopravivere in un


MEZZOPIENO NEWS incontra luogo dove non è facile vivere ma che è talmente bello che non accetto di non vedere la primavera arrivare: perché quando arriva la bella stagione penso che anche quest’anno siamo fuori dai casini, che l’inverno è passato e ci aspettano mesi migliori. Anche se vorrei allevarli tutti, qualcuno lo devo macellare. Sono consapevole che posso allevarli

vare questa razza è tutto questo insieme. Sei andata via da ragazza per poi ritornare in queste valli. Cosa ti ha spinto a riprendere il lavoro di tuo padre? A 14 anni sono andata a Carrara, in quella che allora era per me una grande città. Amavo disegnare e dopo il liceo artistico ho lavorato

Foto di Yarin del Vecchio

solo se qualcuno li mangia. È ciò che mi consente di rimanere qui, anche se mi costa fatica e impegno. È un’apparente contraddizione: ciò che salva la zerasca è proprio il fatto che venga consumata. È un nodo di Salomone, il segno dell’infinito… per me alle-

per anni come restauratrice fino a che un grave problema di salute, a causa dei solventi che usavo nel mio lavoro, mi ha costretto a fermarmi. Dopo essere stata ricoverata, nel 2006 ho deciso di ritornare qui dove mio papà allevava circa

riuscita to, a mestieri del passato? a stare Io vedo questo paesaggo soltanto LA BUONA PRATICA SUGGERITA DA in piedi in una certa maniera e credo che VALLI DI ZIRI: perché tutto dipenda da questo. L’equiGuardate le persone e gli animali negli occhi l o r o librio possibile tra cielo, monti e a v e v a - paesi oggi così disadorni. È questa no biso- la mia visione filosofica, pittorica gno di se vuoi. cento animali. Lui se n’è andato me. La zerasca ha salvato me per Il senso di inquietudine che mi dà due anni fa ma per me rimane un prima e perciò io ora salvo lei. Al- il rudere, il non vedere la gente grande riferimento e ancora oggi cune di quelle pecore, dopo quasi in paese, io l’ho riempito con gli quando devo risolvere qual- venti anni sono ancora insieme a animali ma non posso pensare cosa penso a che cosa fareb- me. che questi paesi torneranno a vibe lui. Penso alla Nené (Cinzia chiama vere come quando ero bambina. ogni sua pecora per nome n.d.r.) Ci sono però popolazioni che qui Cosa è rimasto della sensi- che è nata da una pecora moren- sarebbero capaci di viverci e che bilità artistica dei tuoi anni te e perciò l’ho allevata con il bi- oggi lasciano la loro terra. Le vedi formazione? beròn e oggi non viene al pascolo diamo ogni sera alla televisione. Io sono rimasta la stessa con le altre pecore ma aspetta in Perché queste montagne non bambina che se trovava un stalla che io vada a darle da man- possono diventare il loro porto? gatto per strada se lo infilava giare. Ho allevato animali che altri Qui potrebbero vivere come sandentro alla giacca per portar- non avrebbero allevato e mi han- no, allevando e coltivando la terra. lo a casa. Anche oggi non so no cambiato la vita in meglio. Mi piace pensare che questi paesi passare davanti a qualcosa In tutto ciò l’appoggio di Renato un domani vivranno grazie ai curfacendo finta di nulla. è stato fondamentale. Lui ha fat- di, ai siriani. La generazione di mio to la differenza. Insieme abbiamo nonno, che negli anni ‘30 andava Dove trovi la forza di anda- richiesto il mutuo, abbiamo fatto sino in Francia con il carretto e l’are avanti nonostante la fa- tanto per costruire il nostro pezzo sino per lavorare, avrebbe capito. tica di mestiere che chiede di futuro. Sarebbe stata capace di vedere così tanto? nell’altro essere umano una risorGli animali sono la mia spin- Che cosa può rappresentare sa e accoglierlo, anche quando ta. Anche nei momenti in cui per il futuro della montagna arriva da terre lontane. sono stata veramente male, l’attaccamento, persino ostinacome dopo l’operazione, quello che mi faceva alzare MEZZOPIENO Incontra è dedicato a nuovi stili di vita improntati all’etica e alla sostenidal letto era bilità. Andiamo a trovare persone, associazioni ed enti che sono alla ricerca di alternative la necessità positive ai modelli tradizionali nel loro vivere quotidiano e nella loro attività. Per conoscerli di prendere trascorrere del tempo insieme, per farci ispirare e contagiare dal loro esempio…e per condividere con mi cura degli loro il senso del messaggio Mezzopieno. animali. Sono

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MEZZOPIENO NEWS ringraziarevoglio

Ringraziare voglio Per il mio lavoro e per averne uno - Rachele

Ringraziare voglio il divino labirinto degli effetti e delle cause per la diversità delle creature che compongono questo singolare universo, per la ragione, che non cesserà di sognare un qualche disegno del labirinto... ... per lo splendore del fuoco, per l’arte dell’amicizia, per l’odore medicinale degli eucalipti... RingraziareVoglio è un progetto che ha l’obiettivo di riconoscere e portare alla luce le sensazioni, le emozioni e i pensieri che danno prodondità e colore all’esistenza, rendendoli patrimonio comune. Un racconto collettivo ispirato dalla poesia di Borges a cui ognuno può partecipare scrivendo e condividendo il proprio personale contributo per celebrare la bellezza della vita, il proprio ringraziamento. Il progetto è ideato e curato da Lorenza Anselmi.

Per la fine della malattia – grazie - Filippo Per sapere che c’è qualcosa più grande di me che non passerà mai - Alfio Per il suono dei violini - Raffaella

Per l’attesa - Carmela Per il mio gatto e per tutti gli animali - Efrem, scuola Carducci Per gli incontri della vita - Edoardo Per questa giornata - Gisella

Per il sole che scalda anche d’inverno - Rita Per i miei studenti che mi hanno riempito la vita - Carla, scuola Leopardi Per le persone gentili - Ottavia

Per il mare d’inverno - Guido Per le mie passioni, la pesca, la bici e la montagna - Enrico Per mia moglie e le mie figlie - Fabiano

Per il sapore delle cose nuove e delle scoperte - Arianna Per la fede e per la preghiera - Silvia

Per il profumo del ragù di mia mamma - Lucio Per accorgermi di esistere - Luana

Per le coperte calde - Gemma

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Per chi non ha pregiudizi - Fabio

Per................................................................................... (scrivi qui il tuo ringraziare voglio)

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MEZZOPIENO NEWS progetti

RIFORMARE L’INFORMAZIONE PER RENDERLA PIÙ COSTRUTTIVA POVERTÀ SALUTE ECONOMIA ETICA ECOLOGIA INFORMAZIONE COSTRUTTIVA SOSTEGNO ALL’INFANZIA COSTRUZIONE DI STRUTTURE BUONE PRATICHE INSERIMENTO LAVORATIVO RICERCA SCIENTIFICA DIALOGO INTERRELIGIOSO DISABILITÀ CULTURA DELLA POSITIVITÀ CRESCITA PERSONALE SPIRITUALITÀ CULTURA / CONOSCENZA

Nel mese di febbraio 2022 è stato pubblicato il rapporto di ricerca “Cos’è una buona notizia?”, redatto dall’Ufficio studi Mezzopieno in collaborazione con l’Università di Padova. Lo studio ha analizzato i contributi di 80 giornalisti italiani, raccolti dal 2018 al 2021 nel confronto sulla campagna nazionale per la Parità di Informazione Positiva #Mezzopieno e ha preso in esame le interviste strutturate che hanno indagato le dichiarazioni del campione di giornalisti nel processo di riflessione su “Cos’è una buona notizia” e su 4 elementi chiave che caratterizzano l’informazione costruttiva. Le notizie sono una lente attraverso la quale si percepisce e si comprende il mondo circostante e contribuiscono a dare forma alla realtà; l’analisi del processo che porta i giornalisti a selezionare quali notizie comunicare nella miriade di notizie possibili e come esse vengano scritte, mette al centro il ruolo di chi si occupa di informazione sul benessere della società e del mondo. L’analisi quali-quantitativa strutturata e l’analisi di contenuto, basate sulla codifica diretta e automatica delle interviste testuali, hanno prodotto delle rilevazioni sui parametri utilizzati dai giornalisti per definire le buone notizie e per stabilire il ruolo dell’informazione nel costruire la fiducia dei lettori e nel ridurre la conflittualità. A partire dal mese di marzo 2022 una nuova indagine nazionale coinvolgerà lettori e giornalisti in un confronto allargato che sonderà lo stato dell’informazione in Italia e le dinamiche che stanno attraversando i media, fortemente sotto pressione dal calo di fiducia da parte dei lettori e indeboliti da un mercato dell’informazione sempre più deregolamentato e in crisi di consensi. L’indagine online raccoglierà le sensazioni e rileverà le opinioni di chi fruisce dell’informazione e di chi la produce, con l’obiettivo di creare una base di dati estesa e condivisa da presentare alla Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva del 3 maggio 2022. Obiettivo di questo lavoro è la comprensione del fenomeno dell’allontanamento dei lettori dall’informazione e la stesura di un decalogo di buone pratiche per rilanciare la buona informazione e la predisposizione di un tavolo di lavoro nazionale sull’informazione costruttiva. IL PROGETTO: www.mezzopieno.org/ricerca e pubblicazioni PARTNER COINVOLTI: Università di Padova, giornalisti, editori e professionisti della comunicazione italiani. MEZZOPIENO NEWS

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Giulia RIBET, Stefania BOZZALLA GROS, Caterina PAVAN, Carla GAI

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BICCHIERINO MEZZOPIENO

PRODE SALVAPIANETA Quando provi rabbia puoi: fare una nuotata, correre veloce in un prato, lanciare sassi in un fiume, gridare la tua rabbia al vento...

Quando sei triste puoi: abbracciare il tronco di un albero, fare una passeggiata in un bosco o sul bagnasciuga, guardare un bel panorama, accarezzare un gatto, giocare con un cane, ascoltare il cinguettio degli uccelli...

Quando sei felice puoi: coricarti su un prato, fare un castello di sabbia, far volare un aquilone su quel prato o quella spiaggia, lanciare in alto una bracciata di foglie secche e danzare mentre ti cadono addosso...

Quando hai caldo puoi: bere acqua fresca da una fontanella, mettere i piedi in un torrente, fare un tuffo in mare, sederti all'ombra di un albero, mangiare frutta fresca...

Tu hai caldo, sei triste, sei felice, provi rabbia... ma anche la Terra, a modo suo, vive le stesse emozioni. Spesso soffre.

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NOTIZIEflash

Cosa significa per te costruire il futuro? Lo abbiamo chiesto alle persone che lavorano al Master in Design, creatività e pratiche sociali del Politecnico di Milano e Accademia UNIDEE

RILASCIATA UNA PRIGIONIERA DI COSCIENZA DOPO 1644 GIORNI IN EGITTO 31 dicembre - al-Qaradawy L’EUROPA METTE FINE ALLA PLASTICA MONOUSO 14 gennaio – Unione Europea

ALESSANDRA

Di fronte ad una domanda che riguarda il futuro il primo istinto è quello di volgere lo sguardo a una visione intimistica, che riguarda la nostra sfera privata, personale. Ma è semplice rendersi conto che per costruire qualcosa di solido e duraturo bisogna saper progettare in grande e il miglior modo per farlo è condividere la propria visione con chi, intorno a noi, sta guardando nella stessa direzione. Questo, secondo me, è l’unico modo per creare progetti solidi e duraturi, di più ampie vedute possibili, che travalicano le possibilità del singolo e le potenziano.

ARMONA

IL PRIMO TRAPIANTO DI CUORE DA UN MAIALE A UN UOMO 11 gennaio - Bartley Griffith Baltimora LE VENDITE DI AUTO ELETTRICHE IN EUROPA SUPERANO LE DIESEL 17 gennaio – Financial Times LA PRIMA DONNA A DIVENTARE CAPO DELLA MARINA MILITARE BRITANNICA 19 gennaio - Royal Navy PAPUA NUOVA GUINEA ABOLISCE LA PENA DI MORTE 24 gennaio - National Parlament of Papua New Guinea

Costruisco il futuro se nelle mie azioni quotidiane faccio parte della soluzione e non del problema.

IL PAKISTAN ELEGGE IL PRIMO GIUDICE DONNA DELLA CORTE SUPREMA DELLA SUA STORIA 24 gennaio – Pakistan Supreme Court

CLARA

Costruire il futuro significa progettare al meglio per il presente, tenendo conto di quali sono le sfide più importanti del nostro tempo e di quali soluzioni possiamo adottare per farvi fronte. Non ci è dato sapere cosa accadrà e che forma prenderanno le nostre scelte in uno scenario in continua evoluzione, ma possiamo lavorare per porre le migliori basi che siamo in grado di immaginare oggi.

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MARZO - APRILE 2022

L’EUROPA SUPERA GLI OBIETTIVI DEL PIANO DECENNALE 2020 SULLE RINNOVABILI 31 gennaio - Eurostat SCOPERTA UNA DELLE BARRIERE CORALLINE PIÙ VASTE DEL MONDO 31 gennaio – 1 Ocean Tahiti


MEZZOPIENO NEWS tralagente

NOTIZIEflash PAOLO

Il futuro è sempre e solo il prodotto del presente. Se vogliamo costruire il futuro dobbiamo costruire il presente. Non si sfugge dalla responsabilità della storia. La si abbraccia. È in questo abbraccio che si genera il futuro che vogliamo.

L’ARABIA SAUDITA ASSOLVE DALLA PENA DI MORTE UN DETENUTO DOPO 10 ANNI DI RECLUSIONE 1 febbraio - Dawood al-Marhoon L’ISLANDA DICE ADDIO ALLA CACCIA ALLE BALENE 4 febbraio - Svandis Svavarsdottir LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DEGLI ANIMALI ENTRA NELLA COSTITUZIONE ITALIANA 8 febbraio - Camera dei Deputati

SAVERIO

Contribuire a costruire il futuro è il non accontentarsi del ruolo di comparsa nella propria vita. Esserci partecipando e mettendosi a disposizione dell’altro in maniera attiva.


MEZZOPIENO NEWS editoriale

L’ESPERIENZA DELLA MERAVIGLIA Accompagnati dalle nostre abitudini camminiamo ogni giorno tra le situazioni della vita, cercando nel quotidiano di sfuggire alla banalità, inseguendo quei rari momenti che danno un senso alle nostre giornate e a tutta la nostra vita. Ma se tante sono le occasioni e gli incontri che viviamo, non altrettanto frequentemente possiamo dire di sentirci appagati, ritrovandoci a volte addirittura annoiati da una routine spesso uguale a sé stessa. La eccezionale ricchezza dell’epoca in cui viviamo è certamente la grande quantità di opportunità che abbiamo a disposizione, elementi che riempiono la nostra vita e che possiamo cogliere oppure subire. Ricolmi di stimoli, di relazioni e di beni e viziati da un mondo opulento come non si era mai visto nella storia, farciamo la nostra esistenza a piùnonposso, diventando sempre più esigenti e con maggiore difficoltà ad accontentarci, più abituati a lamentarci che a gioire. Ciò che può trasformare tutto questo in pienezza di vita, è la meraviglia. Quando lo stupore prende il posto del dubbio e smettiamo di dare ciò che capita per scontato, allora una dimensione nuova delle nostre aspettative può predisporci a vivere questa miracolosa forma di rivelazione. Nell’esperienza della meraviglia un bagliore improvviso e limpidissimo si manifesta facendoci percepire una grandezza che ci supera, un punto di contatto con l’infinito, qualcosa che ci coinvolge più grande di noi stessi e di cui ci sentiamo parte. Un incanto che può diventare stato di grazia, una vertigine che contiene un momento di eternità. La meraviglia oltrepassa la nostra fragilità e il rumore che ci circonda per portarci

in un’altra dimensione, riconoscendo l’armonia dentro al frastuono, modificando la percezione del tempo e allargandola. Una vastità che trascende il quotidiano e che ci eleva da noi stessi per farci partecipare ad uno spiraglio luminosissimo del divenire, senza timori né pretese. Questa sospensione della realtà trasporta in uno stato di appagamento, privo di spiegazione ma pieno di significato che ci eleva al di sopra delle misure autoreferenziali e limitanti del nostro io. Toccati dalla meraviglia, non solo conquistiamo una nuova misura dell’idea che abbiamo di noi stessi ma anche del nostro modo di essere in relazione con il mondo, compiendo un adattamento mentale dove raggiungiamo e ci impossessiamo di ciò che ci appare grandioso e ammirevole. Un paesaggio sconfinato, un panorama maestoso, il dettaglio di un elemento naturale o la semplicità di un miracolo della vita, la grandezza di un istante o la profondità di un’emozione, una prima volta, lo stupore di sentirsi vivi, lo sguardo felice di un bambino, un gesto di gentilezza gratuita; ogni filo d’erba contiene una biblioteca dedicata alla meraviglia. La meraviglia nasconde un mistero che non richiede di essere svelato ma che realizza il suo significato nel solo atto di manifestarsi. È la risposta della vita alla gratitudine, un dono che diventa patrimonio della memoria, come un’eredità permanente. La meraviglia è strettamente connessa con la felicità, con la bellezza nascosta nella sua rivelazione, una sublimazione che dà grandezza al silenzio. Quanto stupore senza ammirazione, quanta presunzione senza riconoscenza. Camminiamo sulla meraviglia e non ce ne ac-

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corgiamo più, distratti dal cinismo di chi è accecato da troppa grandezza. Come la punta del nostro naso, rischiamo di non notare le cose più belle della vita, abituati dalla loro costante presenza e assuefatti dal loro silenzio dorato. Torniamo umani, pronti a lasciarci stupire con semplicità, liberandoci dalle aspettative, a riscoprire la grandiosa meraviglia che ammanta ogni cosa. Creiamo spazio per la meraviglia, predisposti a vivere e ringraziare il presente, riconoscendo ogni opera e ogni persona come un regalo. Nulla è dovuto. Niente si crea da solo. La meraviglia è il premio di chi si riconosce piccolo davanti all’immensità della vita, una profondità che trasforma e riconcilia l’individuo con il mondo, l’umano con il trascendente. La meraviglia è una scelta, non un fatto, sta negli occhi e nel cuore di chi guarda, non nelle cose. È un gesto d’amore che si può scegliere e anche apprendere, una predisposizione, un atteggiamento artistico. Scegliamo allora di lasciarci meravigliare ogni giorno, facciamolo diventare un’abitudine, sfogliando il libro del mondo con lo sguardo del bambino che riconosce di trovarsi dentro qualcosa più grande di sé che proviene da lontano, alla presenza di un potere creativo immisurabile. Organizziamoci per il meglio, rimaniamo pronti per il peggio e apriamoci a stupirci e ad accogliere la meraviglia, prima con gli occhi chiusi e poi ‘aprendoli’.

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Luca Streri

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