L'Unione Europea nasce a Maastricht all'1,22 di mercoledì 11 dicembre 1911. A spingerla nel mondo un Trattato con 252 articoli, 17 protocolli, 31 dichiarazioni. Da allora ad oggi, ha visto i suoi 12 soci fondatori divenire una platea di 27, ancora in espansione, e assistito a 4 guerre mondiali. Manipolata e promossa da governi e costituenti, a tratti è incappata nelle bocciature dei popoli, ha tenuto a battesimo l'euro ma mancato l'appuntamento con una Costituzione, un popolo, un'anima. Oggi ha persino il numero di telefono chiesto invano da Kissinger. Non sa però sollevarsi e prender voce nel mondo che si scuote di dosso il passato, vive e si riprogetta nella comunicazione globale.
Raggiunta la maturità, l'Unione s'avvolge da tempo in un frenetico immobilismo. Si accanisce a somministrare il cilicio di nuovi patti di solidarietà, nell'illusione di sanare così tare congenite. Più che mai urge cambiare strada rispetto a questa deriva, ripensare il cammino fatto.