La Neurologia italiana 3 14

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Figura 1. Alterazioni RM tipiche della CADASIL A

B

Estesa iperintensità della sostanza bianca sottocorticale (A), dei poli temporali (B) e delle capsule esterne (C) nelle sequenze FLAIR. Infarti lacunari multipli (sequenze T1) (D). Microsanguinamenti nelle sequenze T2W_FFE (E).

C

D

Nelle fasi più avanzate della malattia si manifestano deficit cognitivi fino a determinare, in alcuni pazienti, un quadro di demenza conclamata e una sindrome pseudobulbare che, nel complesso, comportano un crescente grado di disabilità [Opherk et al., 2004; Chabriat et al., 2009]. La malattia è tuttavia caratterizzata da un’estrema variabilità fenotipica, per cui sempre più frequentemente sono riportati in letteratura pazienti con quadri clinici piuttosto lievi anche in età avanzata [Mourad et al., 2006; Pescini et al., 2008]. Dal punto di vista neuroradiologico, la CADASIL è caratterizzata da un’estesa leucoencefalopatia che coinvolge anche il polo anteriore dei lobi temporali, da iperintensità della capsula esterna, infarti lacunari e microsanguinamenti localizzati prevalentemente a livello dei gangli della base e dei talami [Auer et al., 2001; Lesnik Oberstein et al., 2001; Dichgans et al., 2002; Markus et al., 2002; van den Boom et al., 2003] (Figura 1). Per quanto tipico, il coinvolgimento dei poli temporali e della capsula esterna non è patognomonico e manca in circa un quarto dei pazienti [Pantoni et al., 2010; Pescini et al., 2012].

E

Influenza dei fattori di rischio vascolare Nella CADASIL non è stata dimostrata alcuna correlazione genotipo-fenotipo tantoché si può osservare una notevole variabilità dell’espressività clinico-radiologica anche tra individui appartenenti alla stessa famiglia e quindi portatori della stessa mutazione [Singhal et al., 2004; Adib-Samii et al., 2010]. Tale variabilità potrebbe essere giustificata dall’effetto di altri fattori, ambientali o genetici. Sebbene in passato si ritenesse che la presenza dei comuni fattori di rischio vascolare, particolarmente se gravi, fosse un criterio di esclusione per la diagnosi di CADASIL [Davous, 1998], nel corso degli anni si è visto come, soprattutto nella fascia d’età medio-avanzata, la concomitante presenza di fattori di rischio vascolare, particolarmente ipertensione arteriosa e dislipidemia, sia comune anche nei pazienti affetti da CADASIL [Adib-Samii et al., 2010; Pantoni et al., 2010]. Negli ultimi anni vi è stata dunque una crescente attenziola neurologia italiana

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