Rassegna stampa Fondazione Grimaldi | Modica - da maggio 2016 a dicembre 2016

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Presentazione del libro di Catena Fiorello “L’amore a due passi” 21 maggio 2016

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“L’AMORE A DUE PASSI”. LA SCRITTRICE CATENA FIORELLO PRESENTA A MODICA, ALLA FONDAZIONE GRIMALDI, IL SUO ULTIMO ROMANZO. TRA AMORE E SESSO, UNA STORIA ROMANTICA TRA DUE VICINI DI CASA SESSANTENNI. APPUNTAMENTO SABATO POMERIGGIO 21 MAGGIO ALLE 18,30.

MODICA (RG) - Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa

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giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e Castoldi Picciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 16 maggio 2016

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DOMANI POMERIGGIO A MODICA ALLE 18,30 LA SCRITTRICE CATENA FIORELLO PRESENTA IL SUO ULTIMO ROMANZO “L’AMORE A DUE PASSI”. APPUNTAMENTO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI.

MODICA (RG) – Cresce l’attesa per la presentazione del libro “L’amore a due passi”, il nuovo romanzo di Catena Fiorello che sarà a Modica domani pomeriggio, sabato 21 maggio alle 18,30, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Una storia d’amore e di sesso quella raccontata dalla scrittrice siciliana nel nuovo libro edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Protagonisti due vicini di casa, entrambi vedovi, che riscoprono in una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia l’amore. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e CastoldiPicciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 20 maggio 2016

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CATENA FIORELLO IERI A MODICA PER PRESENTARE IL SUO ULTIMO ROMANZO “L’AMORE A DUE PASSI”. OSPITE ALLA FONDAZIONE GRIMALDI, HA PARLATO DEL SUO AMORE PER LA SICILIA MA ANCHE PER LA PUGLIA, DOVE E’ AMBIENTATO IL NUOVO LIBRO CHE NARRA LA STORIA D’AMORE TRA DUE VICINI DI CASA ORMAI AVANTI CON GLI ANNI MA AL TEMPO STESSO PRONTI A TRASFORMARSI IN “GIOVANI” INNAMORATI. MODICA (RG) – Simpatica, solare e travolgente come solo una vera siciliana sa essere. Si è presentata così Catena Fiorello al numeroso pubblico di Modica che ha partecipato ieri pomeriggio alla presentazione del suo ultimo libro "L'amore a due passi". È stata la Fondazione Grimaldi in sinergia con l'Unitre di Modica, ad ospitare l'evento anche grazie alla profonda stima e amicizia che legano Catena Fiorello al prof. Uccio Barone, presidente della fondazione. "Ho chiesto espressamente all’amico Barone di poter venire a Modica - ha dichiarato Catena Fiorello - perché credo che questa città ed in generale tutto il ragusano stiano dando tanto in questo momento storico alla Sicilia, regione che spesso arranca per tanti problemi. Siamo di nuovo in una fase di retrocessione lo vedo a Catania ma anche in altre zone della Sicilia ed è un peccato perché la nostra è una terra bellissima ed io vorrei che i siciliani tornassero ad avere quello scatto di orgoglio per difenderla e promuoverla". Un grande amore quello di Catena Fiorello per la sua terra anche se questa volta non è la Sicilia ad essere protagonista del suo libro ma il Salento, e in particolare Lecce, a rispecchiare molto in alcuni tratti la città di Modica. "Conosco Catena da molto tempo - ha spiegato il prof Uccio Barone - è una donna molta colta, con una capacità comunicativa non comune, ma soprattutto è una straordinaria guida dei luoghi e delle bellezze d'Italia. Questo suo ultimo libro infatti oltre ad essere un inno all'amore senza età è una straordinaria guida del Salento, della Puglia i cui colori, odori e sapori sono molto vicini a quelli della Sicilia sud orientale. C'è una sorta di parallelismo tra Lecce, la città in cui è ambientato il suo romanzo, e Modica. Sono realtà che non sono ancora state toccate dalle grandi vie di comunicazione, che sono intatte nel loro splendore barocco e soprattutto mantengono relazioni umane virtuose, un capitale sociale fatto sulle tradizioni antiche coniugate con la modernità dei servizi". Ed è stato proprio il Barone ad introdurre la presentazione di Catena Fiorello e del suo libro per poi passare la parola allo scrittore ed

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amico di Catena, Sandro Maria Distefano che come ha raccontato la scrittrice siciliana ha avuto un ruolo importante in questo libro in quanto le ha suggerito il titolo. "L'amore a due passi - ha spiegato Catena - è nato due anni fa. Avevo deciso di rimanere a Roma ad agosto per festeggiare il mio compleanno che cade proprio la notte di San Lorenzo. Così una mattina, mentre ritiravo la posta, mi sono ritrovata con altri due inquilini del palazzo, un signore ed una signora di una certa età, che sembravano tristi perché un conto è rimanere soli in città per scelta, altra cosa è doverci rimanere perché non hai altre possibilità. E così ho voluto regalare loro una chance, la chance dell'amore tra Orlando e Marilena, li ho chiamati così, queste due persone che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono. E da lì ho immaginato questa storia d'amore e ho deciso anche di farli partire per una vacanza in Puglia, terra che amo tanto. Questo per dire che nessuno può dirsi fuori dai giochi, non c'è età per l'amore. Eppure ancora è un tabù se due persone di 70 anni si innamorano, ma questo tabù deve essere superato. Alcuni mi dicono di aver scritto una storia d'amore tra anziani ma non è così io ho scritto una storia d'amore tra un uomo e una donna". Un incontro, quella alla Fondazione Grimaldi, che ha regalato tante emozioni ai presenti che hanno più volte applaudito la scrittrice siciliana. Catena Fiorello ha poi concluso il suo pomeriggio a Modica con una visita by night della città accompagnata dallo stesso professore Barone, pronto ad illustrare la storia e le bellezze della vecchia Contea di cui la scrittrice è rimasta conquistata. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e CastoldiPicciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 22 maggio 2016

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http://palermo.repubblica.it/societa/2016/05/21/news/musei_aperti_fino_a_mezzanotte_gli_appuntamen ti_di_sabato_21_maggio-140243739/

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Catena Fiorello presenta il suo ultimo romanzo a Modica Pubblicato il 16 maggio 2016 - 17:47 - da Redazione in Cultura, Ragusa

Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”, Orlando e Marilena, sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. Una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». http://www.siciliapress.com/catena-fiorello-presenta-il-suo-ultimo-romanzo-a-modica/

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FONDAZIONE GRIMALDI, 21 MAGGIO

"L'amore a due passi" a Modica l'ultimo romanzo di Catena Fiorello Inviato da Anonimo (non verificato) il 16 Maggio, 2016 - 16:37

Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città.

http://www.nuovosud.it/39744-cultura-ragusa/lamore-due-passi-modica-lultimo-romanzo-di-catenafiorello

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L'amore a due Passi Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, Corso Umberto I, 106, 97015, Modica “L’AMORE A DUE PASSI”. LA SCRITTRICE CATENA FIORELLO PRESENTA A MODICA, ALLA FONDAZIONE GRIMALDI, IL SUO ULTIMO ROMANZO. TRA AMORE E SESSO, UNA STORIA ROMANTICA TRA DUE VICINI DI CASA SESSANTENNI. APPUNTAMENTO SABATO POMERIGGIO 21 MAGGIO ALLE 18,30. MODICA (RG) - Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in

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continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e Castoldi Picciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 16 maggio 2016 https://wheresup.com/index.html#!/it/s/rrRG/modica/e/a89cd2t89p-9355881/lamore-a-due-passi

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L'AMORE A DUE PASSI “L’AMORE A DUE PASSI”. LA SCRITTRICE CATENA FIORELLO PRESENTA A MODICA, ALLA FONDAZIONE GRIMALDI, IL SUO ULTIMO ROMANZO. TRA AMORE E SESSO, UNA STORIA ROMANTICA TRA DUE VICINI DI CASA SESSANTENNI. APPUNTAMENTO SABATO POMERIGGIO 21 MAGGIO ALLE 18,30. MODICA (RG) - Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro».

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Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e Castoldi Picciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 16 maggio 2016 https://allevents.in/modica/lamore-a-due-passi/782037628597758

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Modica - Catena Fiorello ha presentato "L'amore a due passi" Redazione Ragusa 25 Maggio 2016

Simpatica, solare e travolgente come solo una vera siciliana sa essere. Si è presentata così Catena Fiorello al numeroso pubblico di Modica che ha partecipato sabato pomeriggio scorso alla presentazione del suo ultimo libro "L'amore a due passi". È stata la Fondazione Grimaldi in sinergia con l'Unitre di Modica, ad ospitare l'evento anche grazie alla profonda stima e amicizia che legano Catena Fiorello al prof. Uccio Barone, presidente della fondazione. "Ho chiesto espressamente all’amico Barone di poter venire a Modica - ha dichiarato Catena Fiorello - perché credo che questa città ed in generale tutto il ragusano stiano dando tanto in questo momento storico alla Sicilia, regione che spesso arranca per tanti problemi. Siamo di nuovo in una fase di retrocessione lo vedo a Catania ma anche in altre zone della Sicilia ed è un peccato perché la nostra è una terra bellissima ed io vorrei che i siciliani tornassero ad avere quello scatto di orgoglio per difenderla e promuoverla". Un grande amore quello di Catena Fiorello per la sua terra anche se questa volta non è la Sicilia ad essere protagonista del suo libro ma il Salento, e in particolare Lecce, a rispecchiare molto in alcuni tratti la città di Modica. "Conosco Catena da molto tempo - ha spiegato il prof Uccio Barone - è una donna molta colta, con una capacità comunicativa non comune, ma soprattutto è una straordinaria guida dei luoghi e delle bellezze d'Italia. Questo suo ultimo libro infatti oltre ad essere un inno all'amore senza età è una straordinaria guida del Salento, della Puglia i cui colori, odori e sapori sono molto vicini a quelli della Sicilia sud orientale. C'è una sorta di parallelismo tra Lecce, la città in cui è ambientato il suo romanzo, e Modica. Sono realtà che non sono ancora state toccate dalle grandi vie di comunicazione, che sono intatte nel loro splendore barocco e soprattutto mantengono relazioni umane virtuose, un capitale sociale fatto sulle tradizioni antiche coniugate con la modernità dei servizi". Ed è stato proprio il Barone ad introdurre

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la presentazione di Catena Fiorello e del suo libro per poi passare la parola allo scrittore ed amico di Catena, Sandro Maria Distefano che come ha raccontato la scrittrice siciliana ha avuto un ruolo importante in questo libro in quanto le ha suggerito il titolo. "L'amore a due passi - ha spiegato Catena - è nato due anni fa. Avevo deciso di rimanere a Roma ad agosto per festeggiare il mio compleanno che cade proprio la notte di San Lorenzo. Così una mattina, mentre ritiravo la posta, mi sono ritrovata con altri due inquilini del palazzo, un signore ed una signora di una certa età, che sembravano tristi perché un conto è rimanere soli in città per scelta, altra cosa è doverci rimanere perché non hai altre possibilità. E così ho voluto regalare loro una chance, la chance dell'amore tra Orlando e Marilena, li ho chiamati così, queste due persone che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono. E da lì ho immaginato questa storia d'amore e ho deciso anche di farli partire per una vacanza in Puglia, terra che amo tanto. Questo per dire che nessuno può dirsi fuori dai giochi, non c'è età per l'amore. Eppure ancora è un tabù se due persone di 70 anni si innamorano, ma questo tabù deve essere superato. Alcuni mi dicono di aver scritto una storia d'amore tra anziani ma non è così io ho scritto una storia d'amore tra un uomo e una donna". Un incontro, quella alla Fondazione Grimaldi, che ha regalato tante emozioni ai presenti che hanno più volte applaudito la scrittrice siciliana. Catena Fiorello ha poi concluso il suo pomeriggio a Modica con una visita by night della città accompagnata dallo stesso professore Barone, pronto ad illustrare la storia e le bellezze della vecchia Contea di cui la scrittrice è rimasta conquistata. http://www.corrieredelsud.it/nsite/informazione-regionale/sicilia/ragusa/23997-modica-catena-fiorelloha-presentato-qlamore-a-due-passiq.html

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Catena Fiorello a Modica presenta l'amore a due passi Melania Abbate Attualità 24 Maggio 2016 Catena Fiorello sabato a Modica per presentare il suo ultimo libro “L’amore a due passi”. Ad accoglierla un pubblico numeroso che si è lasciato travolgere dalla simpatia dell’autrice. Una donna molto colta, con grandi capacità comunicative, ma soprattutto capace di guidare i suoi lettori nei luoghi e nelle bellezze d'Italia. Questo suo ultimo libro infatti oltre ad essere un inno all'amore senza età è una straordinaria guida del Salento, della Puglia, i cui colori, odori e sapori sono molto vicini a quelli della Sicilia sud orientale. C'è una sorta di parallelismo tra Lecce, la città in cui è ambientato il suo romanzo, e Modica. "L'amore a due passi" - ha spiegato Catena Fiorello - è nato due anni fa, quando decise di rimanere a Roma per festeggiare il suo compleanno. Così una mattina, mentre ritirava la posta, ha incontrato due inquilini del palazzo, un signore ed una signora di una certa età, che sembravano tristi. Così, l’autrice ha deciso di regalare loro una chance d'amore. L’amore tra Orlando e Marilena,i due protagonisti del romanzo, che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono. Un libro che racconta l’amore senza età, che al giorno d’oggi è ancora un tabù se due persone di 70 anni si innamorano, ma questo tabù deve essere superato. La scrittrice conclude dicendo “Alcuni mi dicono di aver scritto una storia d'amore tra anziani ma non è così io ho scritto una storia d'amore tra un uomo e una donna". La presentazione del libro ha regalato tante emozioni ai presenti che hanno più volte applaudito la scrittrice siciliana. Catena Fiorello ha poi concluso il suo pomeriggio a Modica con una visita notturna della città che l’ha conquistata. MELANIA ABBATE

http://www.canale74.com/news/attualita/5667-catena-fiorello-a-modica-presenta-l-amore-a-duepassi.html

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http://ragusaoggi.it/67886/-l-amore-a-due-passi-la-scrittrice-catena-fiorello-presenta-a-modica-allafondazione-grimaldi-il-suo-ultimo-romanzo

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Catena Fiorello sabato a Modica INSERITO IN 16 MAGGIO 2016 DA CREATTICA IN ATTUALITÀ WITH 0 COMMENTS

Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. http://www.ragusatg.it/2016/05/16/catena-fiorello-sabato-a-modica/

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Amore e sesso a sessanta anni Added by Redazione on 16 May 2016 La scrittrice Catena Fiorello ritratta in occasione dell’uscita del suo ultimo libro ‘L’amore a due passi’

MODICA – Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorelloedito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorelloe dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e Castoldi Picciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento.

http://turismoibleo.com/2016/05/16/catena-fiorello-sorella-di-beppe-e-rosario-presenta-il-suo-libro-amodica/

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Catena Fiorello a Modica presenta sabato 21 maggio il nuovo libro “L’amore a due passi”. Appuntamento alla Fondazione Grimaldi 16 maggio 2016 ore 16:23 Fonte: redazione - 365 letture Cultura Nessun commento

Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman

Fiorello

e

dell’attore

Beppe.

Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso

di

dedicare

il

mio

ultimo

romanzo

a

questo

amore».

Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città.

http://www.radiortm.it/2016/05/16/catena-fiorello-a-modica-presenta-sabato-21-maggio-il-nuovo-librolamore-a-due-passi-appuntamento-alla-fondazione-grimaldi/

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Inserito da Giovanni Giannone il 16 maggio 2016 at 16:53

Modica – “L’Amore a due passi”. Catena Fiorello presenta il suo ultimo romanzo La scrittrice Catena Fiorello ritratta in occasione dell’uscita del suo ultimo libro ‘L’amore a due passi’, 1 maggio 2016, a Roma. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro».Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e Castoldi Picciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento.

http://www.novetv.com/modica-lamore-a-due-passi-catena-fiorello-presenta-il-suo-ultimo-romanzo/

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‌.. http://www.ragusanews.com/articolo/66360/catena-fiorello-a-modica

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“L’AMORE A DUE PASSI”. LA SCRITTRICE CATENA FIORELLO PRESENTA A MODICA, ALLA FONDAZIONE GRIMALDI, IL SUO ULTIMO ROMANZO Pubblicato il: 17/05/2016, 11:53 | di redazione

| Categoria: Associazioni| Articolo pubblicato in Spazio Aperto APPUNTAMENTO SABATO POMERIGGIO 21 MAGGIO ALLE 18,30. MODICA (RG) - Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana, tra l’altro sorella del noto showman Fiorello e dell’attore Beppe. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Quasi usando il ritmo incalzante della pizzica salentina, Catena Fiorello fa interagire i due personaggi principali del libro con la bellezza del paesaggio pugliese, tra le suggestioni degli antichi ulivi e il fascino delle vecchie masserie, dove la luce, la generosità del Sud e soprattutto il potere salvifico di un sentimento come l’amore, capace di sovvertire ogni situazione anche a qualsiasi età, sono la conferma romantica che più ci si poteva attendere. «L’amore conta solo due passi – dice Orlando sorprendendo Marilena, durante la divertente e musicale Notte della Taranta – Perché si è in due ad amare, e nel nostro caso sono il mio passo e il tuo che si ripetono e si ripeteranno, se lo vorrai, sempre allo stesso modo, uno di fianco all’altro». Insomma una storia d’amore un po’ sui generis, sicuramente diversa dalle tante che in continuazione, dai media ai social, alla tv, ci vengono presentate preconfezionate e targetizzate. Non un’ennesima storia tra teenager ma tra due persone che nel vero amore ritrovano la loro stessa giovinezza. «Innamorarsi a 60 anni secondo me è normale – dice Catena Fiorello – Come lo è sempre, quando accade. Per questo ho deciso di dedicare il mio ultimo romanzo a questo amore». Un amore tra “grandi”, non più tabù ma un possibile spaccato reale della nostra società. Un appuntamento da non perdere, quello di sabato pomeriggio alla Fondazione Grimaldi di Modica, ancora una volta punto di riferimento culturale della città. redazione

http://www.vittoriadaily.net/notizie/associazioni/3457/lamore-a-due-passi-la-scrittrice-catena-fiorellopresenta-a-modica-alla-fondazione-grimaldi-il-suo-ultimo-romanzo

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Domani a Modica la scrittrice Catena Fiorello, tra barocco e cioccolata presenta il suo nuovo romanzo alla Fondazione Grimaldi 20 maggio 2016 ore 17:16 Fonte: serena cannizzaro - 307 letture Cultura Nessun commento

Cresce l’attesa per la presentazione del libro “L’amore a due passi”, il nuovo romanzo di Catena Fiorello che sarà a Modica domani pomeriggio, sabato 21 maggio alle 18,30, ospite della Fondazione Grimaldi (corso Umberto I, 106). C’è infatti anche la città della Contea tra le tappe italiane in cui viene presentato il libro, una riconfermata rivelazione per l’autrice siciliana. Oltre all’autrice interverranno il presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone e lo scrittore Sandro Maria Distefano. Una storia d’amore e di sesso quella raccontata dalla scrittrice siciliana nel nuovo libro edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Protagonisti due vicini di casa, entrambi vedovi, che riscoprono in una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia l’amore. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e CastoldiPicciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento.

http://www.radiortm.it/2016/05/20/domani-a-modica-la-scrittrice-catena-fiorello-tra-barocco-ecioccolata-presenta-il-suo-nuovo-romanzo-alla-fondazione-grimaldi/

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‌. http://www.ragusanews.com/articolo/66637/catena-fiorello-presenta-il-suo-nuovo-romanzo-a-modica

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‌‌ http://www.quotidianodiragusa.it/2016/05/23/cultura/catena-fiorello-a-modica/24497

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Presentato ieri sera a Modica “L’amore a due passi”, il nuovo romanzo di Catena Fiorello. Ospite alla Fondazione Grimaldi, la Fiorello ha parlato del suo amore per la Sicilia 22 maggio 2016 ore 19:27 Fonte: redazione - 591 letture Attualità Nessun commento Simpatica, solare e travolgente come solo una vera siciliana sa essere. Si è presentata così Catena Fiorello al numeroso pubblico di Modica che ha partecipato ieri pomeriggio alla presentazione del suo ultimo libro “L’amore a due passi”. È stata la Fondazione Grimaldi in sinergia con l’Unitre di Modica, ad ospitare l’evento anche grazie alla profonda stima e amicizia che legano Catena Fiorello al prof. Uccio Barone, presidente della fondazione. “Ho chiesto espressamente all’amico Barone di poter venire a Modica – ha dichiarato Catena Fiorello – perché credo che questa città ed in generale tutto il ragusano stiano dando tanto in questo momento storico alla Sicilia, regione che spesso arranca per tanti problemi. Siamo di nuovo in una fase di retrocessione lo vedo a Catania ma anche in altre zone della Sicilia ed è un peccato perché la nostra è una terra bellissima ed io vorrei che i siciliani tornassero ad avere quello scatto di orgoglio per difenderla e promuoverla”. Un grande amore quello di Catena Fiorello per la sua terra anche se questa volta non è la Sicilia ad essere protagonista del suo libro ma il Salento, e in particolare Lecce, a rispecchiare molto in alcuni tratti la città di Modica. “Conosco Catena da molto tempo – ha spiegato il prof Uccio Barone – è una donna molta colta, con una capacità comunicativa non comune, ma soprattutto è una straordinaria guida dei luoghi e delle bellezze d’Italia. Questo suo ultimo libro infatti oltre ad essere un inno all’amore senza età è una straordinaria guida del Salento, della Puglia i cui colori, odori e sapori sono molto vicini a quelli della Sicilia sud orientale. C’è una sorta di parallelismo tra Lecce, la città in cui è ambientato il suo romanzo, e Modica. Sono realtà che non sono ancora state toccate dalle grandi vie di comunicazione, che sono intatte nel loro splendore barocco e soprattutto mantengono relazioni umane virtuose, un capitale sociale fatto sulle tradizioni antiche coniugate con la modernità dei servizi”. Ed è stato proprio il Barone ad introdurre la presentazione di Catena Fiorello e del suo libro per poi passare la parola allo scrittore ed amico di Catena, Sandro Maria Distefano che come ha raccontato la scrittrice siciliana ha avuto un ruolo importante in questo libro in quanto le ha suggerito il titolo. “L’amore a due passi – ha spiegato Catena – è nato due anni fa. Avevo deciso di rimanere a Roma ad agosto per festeggiare il mio compleanno che cade proprio la notte di San Lorenzo. Così una mattina, mentre ritiravo la posta, mi sono ritrovata con altri due inquilini del palazzo, un signore ed una signora di una certa età, che sembravano tristi perché un conto è rimanere soli in città per scelta, altra cosa è doverci

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rimanere perché non hai altre possibilità. E così ho voluto regalare loro una chance, la chance dell’amore tra Orlando e Marilena, li ho chiamati così, queste due persone che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono. E da lì ho immaginato questa storia d’amore e ho deciso anche di farli partire per una vacanza in Puglia, terra che amo tanto. Questo per dire che nessuno può dirsi fuori dai giochi, non c’è età per l’amore. Eppure ancora è un tabù se due persone di 70 anni si innamorano, ma questo tabù deve essere superato. Alcuni mi dicono di aver scritto una storia d’amore tra anziani ma non è così io ho scritto una storia d’amore tra un uomo e una donna”. Un incontro, quella alla Fondazione Grimaldi, che ha regalato tante emozioni ai presenti che hanno più volte applaudito la scrittrice siciliana. Catena Fiorello ha poi concluso il suo pomeriggio a Modica con una visita by night della città accompagnata dallo stesso professore Barone, pronto ad illustrare la storia e le bellezze della vecchia Contea di cui la scrittrice è rimasta conquistata. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e CastoldiPicciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento.

http://www.radiortm.it/2016/05/22/presentato-ieri-sera-a-modica-lamore-a-due-passi-il-nuovo-romanzodi-catena-fiorello-ospite-alla-fondazione-grimaldi-la-fiorello-ha-parlato-del-suo-amore-per-la-sicilia/

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Inserito da Giovanni Giannone il 23 maggio 2016 at 05:28

Modica – Catena Fiorello ha presentato il suo ultimo libro “L’amore a due passi” Simpatica, solare e travolgente come solo una vera siciliana sa essere. Si è presentata così Catena Fiorello al numeroso pubblico di Modica che ha partecipato sabato pomeriggio alla presentazione del suo ultimo libro “L’amore a due passi”. È stata la Fondazione Grimaldi in sinergia con l’Unitre di Modica, ad ospitare l’evento anche grazie alla profonda stima e amicizia che legano Catena Fiorello al prof. Uccio Barone, presidente della fondazione. “Ho chiesto espressamente all’amico Barone di poter venire a Modica – ha dichiarato Catena Fiorello – perché credo che questa città ed in generale tutto il ragusano stiano dando tanto in questo momento storico alla Sicilia, regione che spesso arranca per tanti problemi. Siamo di nuovo in una fase di retrocessione lo vedo a Catania ma anche in altre zone della Sicilia ed è un peccato perché la nostra è una terra bellissima ed io vorrei che i siciliani tornassero ad avere quello scatto di orgoglio per difenderla e promuoverla”. Un grande amore quello di Catena Fiorello per la sua terra anche se questa volta non è la Sicilia ad essere protagonista del suo libro ma il Salento, e in particolare Lecce, a rispecchiare molto in alcuni tratti la città di Modica. “Conosco Catena da molto tempo – ha spiegato il prof Uccio Barone – è una donna molta colta, con una capacità comunicativa non comune, ma soprattutto è una straordinaria guida dei luoghi e delle bellezze d’Italia. Questo suo ultimo libro infatti oltre ad essere un inno all’amore senza età è una straordinaria guida del Salento, della Puglia i cui colori, odori e sapori sono molto vicini a quelli della Sicilia sud orientale. C’è una sorta di parallelismo tra Lecce, la città in cui è ambientato il suo romanzo, e Modica. Sono realtà che non sono ancora state toccate dalle grandi vie di comunicazione, che sono intatte nel loro splendore barocco e soprattutto mantengono relazioni umane virtuose, un capitale sociale fatto sulle tradizioni antiche coniugate con la modernità dei servizi”. Ed è stato proprio il Barone ad introdurre la presentazione di Catena Fiorello e del suo libro per poi passare la parola allo scrittore ed amico di Catena, Sandro Maria Distefano che come ha raccontato la scrittrice siciliana ha avuto un ruolo importante in questo libro in quanto le ha suggerito il titolo. “L’amore a due passi – ha spiegato Catena – è nato due anni fa. Avevo deciso di rimanere a Roma ad agosto per festeggiare il mio compleanno che cade proprio la notte di San Lorenzo. Così una mattina, mentre ritiravo la posta, mi sono ritrovata con altri due inquilini del palazzo, un signore ed una signora di una certa età, che sembravano tristi perché un conto è rimanere soli in città per scelta, altra cosa è doverci rimanere perché non hai altre

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possibilità. E così ho voluto regalare loro una chance, la chance dell’amore tra Orlando e Marilena, li ho chiamati così, queste due persone che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono. E da lì ho immaginato questa storia d’amore e ho deciso anche di farli partire per una vacanza in Puglia, terra che amo tanto. Questo per dire che nessuno può dirsi fuori dai giochi, non c’è età per l’amore. Eppure ancora è un tabù se due persone di 70 anni si innamorano, ma questo tabù deve essere superato. Alcuni mi dicono di aver scritto una storia d’amore tra anziani ma non è così io ho scritto una storia d’amore tra un uomo e una donna”. Un incontro, quella alla Fondazione Grimaldi, che ha regalato tante emozioni ai presenti che hanno più volte applaudito la scrittrice siciliana. Catena Fiorello ha poi concluso il suo pomeriggio a Modica con una visita by night della città accompagnata dallo stesso professore Barone, pronto ad illustrare la storia e le bellezze della vecchia Contea di cui la scrittrice è rimasta conquistata.

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“L’amore a due passi” di Catena Fiorello quando, tra vicini di casa, nasce un sentimento senza età 22 maggio 2016 redazione Cultura, Libri 0

Simpatica, solare e travolgente come solo una vera siciliana sa essere. Si è presentata così Catena Fiorello al numeroso pubblico di Modica che ha partecipato alla presentazione del suo ultimo libro “L’amore a due passi”. È stata la Fondazione Grimaldi in sinergia con l’Unitre di Modica, ad ospitare l’evento anche grazie alla profonda stima e amicizia che legano Catena Fiorello al prof. Uccio Barone, presidente della fondazione. “Ho chiesto espressamente all’amico Barone di poter venire a Modica – ha dichiarato Catena Fiorello – perché credo che questa città ed in generale tutto il ragusano stiano dando tanto in questo momento storico alla Sicilia, regione che spesso arranca per tanti problemi. Siamo di nuovo in una fase di retrocessione lo vedo a Catania ma anche in altre zone della Sicilia ed è un peccato perché la nostra è una terra bellissima ed io vorrei che i siciliani tornassero ad avere quello scatto di orgoglio per difenderla e promuoverla”. Un grande amore quello di Catena Fiorello per la sua terra anche se questa volta non è la Sicilia ad essere protagonista del suo libro ma il Salento, e in particolare Lecce, a rispecchiare molto in alcuni tratti la città di Modica. “Conosco Catena da molto tempo – ha spiegato il prof Uccio Barone – è una donna molta colta, con una capacità comunicativa non comune, ma soprattutto è una straordinaria guida dei luoghi e delle bellezze d’Italia. Questo suo ultimo libro infatti oltre ad essere un inno all’amore senza età è una straordinaria guida del Salento, della Puglia i cui colori, odori e sapori sono molto vicini a quelli della Sicilia sud orientale. C’è una sorta di parallelismo tra Lecce, la città in cui è ambientato il suo romanzo, e Modica. Sono realtà che non sono ancora state toccate dalle grandi vie di comunicazione, che sono intatte nel loro splendore barocco e soprattutto mantengono relazioni umane virtuose, un capitale sociale fatto sulle tradizioni antiche coniugate con la modernità dei servizi”. Ed è stato proprio il Barone ad introdurre la presentazione di Catena Fiorello e del suo libro per poi passare la parola allo scrittore ed amico di Catena, Sandro Maria Distefano che come ha raccontato la scrittrice siciliana ha avuto un ruolo importante in questo libro in quanto le ha suggerito il titolo. “L’amore a due passi – ha spiegato Catena – è nato due anni fa. Avevo deciso di rimanere a Roma ad agosto per festeggiare il mio compleanno che cade proprio la notte di San Lorenzo. Così una mattina, mentre ritiravo la posta, mi

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sono ritrovata con altri due inquilini del palazzo, un signore ed una signora di una certa età, che sembravano tristi perché un conto è rimanere soli in città per scelta, altra cosa è doverci rimanere perché non hai altre possibilità. E così ho voluto regalare loro una chance, la chance dell’amore tra Orlando e Marilena, li ho chiamati così, queste due persone che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono. E da lì ho immaginato questa storia d’amore e ho deciso anche di farli partire per una vacanza in Puglia, terra che amo tanto. Questo per dire che nessuno può dirsi fuori dai giochi, non c’è età per l’amore. Eppure ancora è un tabù se due persone di 70 anni si innamorano, ma questo tabù deve essere superato. Alcuni mi dicono di aver scritto una storia d’amore tra anziani ma non è così io ho scritto una storia d’amore tra un uomo e una donna”. Un incontro, quella alla Fondazione Grimaldi, che ha regalato tante emozioni ai presenti che hanno più volte applaudito la scrittrice siciliana. Catena Fiorello ha poi concluso il suo pomeriggio a Modica con una visita by night della città accompagnata dallo stesso professore Barone, pronto ad illustrare la storia e le bellezze della vecchia Contea di cui la scrittrice è rimasta conquistata. Catena Fiorello è una scrittrice siciliana. Ha pubblicato per Baldini e Castoldi Picciridda nel 2006, per Rizzoli Casca il mondo, casca la terra nel 2011, Dacci oggi il nostro pane quotidiano nel 2013 e Un padre è un padre nel 2014. Ora, con L’ amore a due passi, racconta un amore in Salento.

http://www.cronacaoggiquotidiano.it/2016/05/22/lamore-a-due-passi-di-catena-fiorello-quando-tra-vicinidi-casa-nasce-un-sentimento-senza-eta/

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http://247.libero.it/rfocus/26090349/1/-l-amore-a-due-passi-a-modica-l-ultimo-romanzo-di-catenafiorello/

Catena Fiorello sabato a Modica RagusaTG 16 maggio 2016 18:06 Notizie da: Provincia di Ragusa

Fonte immagine: RagusaTG - link Un “gendarme” temuto e una “brigantessa”. Orlando e Marilena. Sono i protagonisti dell’amore fuori tempo al centro del nuovo libro di Catena Fiorello edito da Giunti, uscito il 4 maggio scorso. Una storia d’amore e di sesso che scoppia tra due vicini di casa, entrambi vedovi, che si scrutano, si guardano, si osservano, prima a distanza nel loro condominio a Roma per poi ritrovarsi insieme durante una vacanza in Salento. Ed è in questa splendida terra che scoppia “L’amore a due passi”, il titolo del nuovo libro che l’autrice presenterà sabato prossimo 21 maggio alle 18,30 a Modica, ospite...

Leggi la notizia integrale su: RagusaTG http://it.geosnews.com/p/it/sicilia/rg/catena-fiorello-sabato-a-modica_11118141

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Presentazione del libro di Muni Sigona “Calle Calle…Biografia di un sogno” 4 giugno 2016

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A MODICA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MUNI SIGONA I CUI PROVENTI SERVONO A REALIZZARE IL PRIMO ALBERGO ETICO IN SICILIA GESTITO DA DISABILI (ASSISTITI DA TUTOR) PER I TURISTI DI TUTTO IL MONDO. MODICA (RG) – "Calle Calle... Biografia di un sogno" è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Un doppio motivo per essere presenti sabato a Modica alla presentazione della speciale pubblicazione. La Fondazione Grimaldi, presieduta dal prof. Uccio Barone, ancora una volta si contraddistingue nell’organizzazione di un momento non solo culturale ma anche di solidarietà, ospitando Muni Sigona e la sua storia. Una storia che darà la possibilità a tutti di riflettere e di offrire un sostegno concreto per realizzare a Modica un luogo unico, dove il fruitore non solo può godere delle bellezze del posto ma diventa protagonista di un sogno che grazie all'aiuto di tutti può diventare realtà.

ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 31 maggio 2016

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LA COMUNITA’ DI MODICA SOSTIENE IL PROGETTO “CASA DI TOTI”. E’ STATO RIMARCATO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MUNI SIGONA DAL TITOLO “CALLE CALLE… BIOGRAFIA DI UN SOGNO” PRESENTATO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI. MODICA (RG) – Tanta, tantissima gente comune, ma soprattutto i rappresentanti delle associazioni culturali che lavorano nel sociale, hanno preso parte sabato pomeriggio a Modica alla presentazione del libro "Calle Calle... biografia di un sogno" scritto da Muni Sigona (Carthago Editore) con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il primo albergo etico in Sicilia. Ad ospitare l'evento la Fondazione Grimaldi che ha accolto con grande sensibilità la storia di grande forza e passione con cui Muni Sigona, madre del giovane disabile Toti, sta offrendo un grande esempio di impegno sociale. Muni è stata semplice, incisiva, a volte ironica ed emozionante ma sempre e in ogni caso vera e concreta con il pubblico che ha ascoltato il suo racconto con estremo coinvolgimento. I proventi del libro serviranno a realizzare la "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale che sarà gestita da disabili (accompagnati in questo percorso lavorativo da tutor) che nascerà proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che già ospita i turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore”. Non sono mancati i ringraziamenti verso l'ufficio urbanistico di Modica che ha accelerato le procedure burocratiche per poter avviare la posa della prima pietra a ottobre. Dall'incontro è emersa l'importanza del progetto e della realizzazione della “Casa di Toti” che certamente servirà a colmare un vuoto istituzionale anche se non potrà mai soddisfare le istanze di un’intera comunità. Tuttavia si è voluto mettere in evidenza che cosa può ottenere una singola persona che vive un disagio quando si allea con altre persone che hanno lo stesso disagio o che comunque sono sensibili a tale problema. I lavori sono stati introdotti dal prof. Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi che ha rimarcato il ruolo della fondazione non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sociale in città. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 06 giugno 2016

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Modica, un libro per finanziare la creazione di un albergo etico gestito da disabili Pubblicato il 31 maggio 2016 - 13:31 - da Redazione in Cultura, Ragusa

“Calle Calle… Biografia di un sogno” è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della “Casa di Toti”, il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un’impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Un doppio motivo per essere presenti sabato a Modica alla presentazione della speciale pubblicazione. La Fondazione Grimaldi, presieduta dal prof. Uccio Barone, ancora una volta si contraddistingue nell’organizzazione di un momento non solo culturale ma anche di solidarietà, ospitando Muni Sigona e la sua storia. Una storia che darà la possibilità a tutti di riflettere e di offrire un sostegno concreto per realizzare a Modica un luogo unico, dove il fruitore non solo può godere delle bellezze del posto ma diventa protagonista di un sogno che grazie all’aiuto di tutti può diventare realtà. http://www.siciliapress.com/modica-un-libro-per-finanziare-la-creazione-di-un-albergo-etico-gestito-dadisabili/

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Modica - La comunità sostiene il progetto "Casa di Toti" Redazione Ragusa 06 Giugno 2016 Visite: 143 Tanta, tantissima gente comune, ma soprattutto i rappresentanti delle associazioni culturali che lavorano nel sociale, hanno preso parte sabato pomeriggio a Modica alla presentazione del libro "Calle Calle... biografia di un sogno" scritto da Muni Sigona (Carthago Editore) con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il primo albergo etico in Sicilia. Ad ospitare l'evento la Fondazione Grimaldi che ha accolto con grande sensibilità la storia di grande forza e passione con cui Muni Sigona, madre del giovane disabile Toti, sta offrendo un grande esempio di impegno sociale. Muni è stata semplice, incisiva, a volte ironica ed emozionante ma sempre e in ogni caso vera e concreta con il pubblico che ha ascoltato il suo racconto con estremo coinvolgimento. I proventi del libro serviranno a realizzare la "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale che sarà gestita da disabili (accompagnati in questo percorso lavorativo da tutor) che nascerà proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che già ospita i turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore”. Non sono mancati i ringraziamenti verso l'ufficio urbanistico di Modica che ha accelerato le procedure burocratiche per poter avviare la posa della prima pietra a ottobre. Dall'incontro è emersa l'importanza del progetto e della realizzazione della “Casa di Toti” che certamente servirà a colmare un vuoto istituzionale anche se non potrà mai soddisfare le istanze di un’intera comunità. Tuttavia si è voluto mettere in evidenza che cosa può ottenere una singola persona che vive un disagio quando si allea con altre persone che hanno lo stesso disagio o che comunque sono sensibili a tale problema. I lavori sono stati introdotti dal prof. Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi che ha rimarcato il ruolo della fondazione non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sociale in città.

http://www.corrieredelsud.it/nsite/informazione-regionale/sicilia/ragusa/24124-modica-la-comunitasostiene-il-progetto-qcasa-di-totiq.html

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Il grande sostegno di Modica per "La Casa di Toti" VOLONTARIATO E ONLUS I cittadini di Modica numerosi alla presentazione di "Calle calle... biografia di un sogno" di Muni Singona, non solo un libro ma anzitutto il "cuore" per la realizzazione de "La Casa di Toti", il primo albergo etico della Sicilia che sarĂ gestito da disabili di Redazione SicilyMag

Tanta, tantissima gente comune, ma soprattutto i rappresentanti delle associazioni culturali che lavorano nel sociale, hanno preso parte sabato 4 giugno a Modica alla presentazione del libro "Calle Calle... biografia di un sogno" scritto da Muni Sigona(Carthago Editore) con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il primo albergo etico in Sicilia. Ad ospitare l'evento la Fondazione Grimaldi che ha accolto con grande sensibilità la storia di grande forza e passione con cui Muni Sigona, madre del giovane disabile Toti, sta offrendo un grande esempio di impegno sociale. La Casa di Toti

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Muni è stata semplice, incisiva, a volte ironica ed emozionante ma sempre e in ogni caso vera e concreta con il pubblico che ha ascoltato il suo racconto con estremo coinvolgimento. I proventi del libro serviranno a realizzare la "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale che sarà gestita da disabili (accompagnati in questo percorso lavorativo da tutor) che nascerà proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che già ospita i turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore”. omento della presentazione a Modica

Non sono mancati i ringraziamenti verso l'ufficio urbanistico di Modica che ha accelerato le procedure burocratiche per poter avviare la posa della prima pietra a ottobre. Dall'incontro è emersa l'importanza del progetto e della realizzazione della “Casa di Toti” che certamente servirà a colmare un vuoto istituzionale anche se non potrà mai soddisfare le istanze di un’intera comunità. Tuttavia si è voluto mettere in evidenza che cosa può ottenere una singola persona che vive un disagio quando si allea con altre persone che hanno lo stesso disagio o che comunque sono sensibili a tale problema. I lavori sono stati introdotti dal prof. Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi che ha rimarcato il ruolo della fondazione non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sociale in città.

© Riproduzione riservata Pubblicato il 06 giugno 2016

http://www.sicilymag.it/il-grande-sostegno-di-modica-per-la-casa-di-toti.htm

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• 05/31/16--09:42: "La casa di Toti", nasce a Modica il primo albergo

etico in Sicilia per disabili

Si tratta di una comunità residenziale per disabili che verrà realizzata in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Il progetto parte dalla storia di una "madre coraggio" Parte dalla storia di una "madre coraggio" il progetto della realizzazione della "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. La storia della madre coraggio Muni Sigona è racchiusa nel lbro "Calle Calle... Biografia di un sogno". Il libro verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle 18, alla Fondazione Grimaldi di Corso Umberto. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio nel progetto del primo albergo etico in Sicilia, comunità residenziale per disabili. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”.

http://ragusa250.rssing.com/chan-60144109/all_p19.html

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EVENTI, SPETTACOLO & TEMPO LIBERO

La comunità modicana sostiene

la

nascita

dell’albergo etico “Casa di Toti” BY REDAZIONE GIUGNO 6, 2016

LA COMUNITA’ DI MODICA SOSTIENE IL PROGETTO “CASA DI TOTI”. E’ STATO RIMARCATO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MUNI SIGONA DAL TITOLO “CALLE CALLE… BIOGRAFIA DI UN SOGNO” PRESENTATO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI MODICA (RG) – Tanta, tantissima gente comune, ma soprattutto i rappresentanti delle associazioni culturali che lavorano nel sociale, hanno preso parte sabato pomeriggio a Modica alla presentazione del libro “Calle Calle… biografia di un sogno” scritto da Muni Sigona (Carthago Editore) con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il primo albergo etico in Sicilia. Ad ospitare l’evento la Fondazione Grimaldi che ha accolto con grande sensibilità la storia di grande forza e passione con cui Muni Sigona, madre del giovane disabile Toti, sta offrendo un grande esempio di impegno sociale. Muni è stata semplice, incisiva, a volte ironica ed emozionante ma sempre e in ogni caso vera e concreta con il pubblico che ha ascoltato il suo racconto con estremo coinvolgimento. I proventi del libro serviranno a realizzare la “Casa di Toti”, il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale che sarà gestita da disabili (accompagnati in questo percorso lavorativo da tutor) che nascerà proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che già ospita i turisti. Un’impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore”. Non sono mancati i ringraziamenti verso l’ufficio urbanistico di Modica che ha accelerato le procedure burocratiche per poter avviare la posa della prima pietra a ottobre. Dall’incontro è emersa l’importanza del progetto e della realizzazione della “Casa di Toti” che certamente servirà a colmare un vuoto istituzionale anche se non potrà mai soddisfare le istanze di un’intera comunità. Tuttavia si è voluto mettere in evidenza che cosa può ottenere una singola persona che vive un disagio quando si allea con altre persone che hanno lo stesso disagio o che comunque sono sensibili a tale problema. I lavori sono stati introdotti dal prof. Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi che ha rimarcato il ruolo della fondazione non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sociale in città.

http://www.italreport.it/home/eventi-spettacolo/la-comunita-modicana-sostiene-la-nascita-dellalbergoetico-casa-di-toti/

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO "Calle Calle ...Biografia di un sogno " . Scritto da Valentina P Giugno 2, 2016 Modica

Calle Calle... Biografia di un sogno" è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Un doppio motivo per essere presenti sabato a Modica alla presentazione della speciale pubblicazione. La Fondazione Grimaldi, presieduta dal prof. Uccio Barone, ancora una volta si contraddistingue nell’organizzazione di un momento non solo culturale ma anche di solidarietà, ospitando Muni Sigona e la sua storia. Una storia che darà la possibilità a tutti di riflettere e di offrire un sostegno concreto per realizzare a Modica un luogo unico, dove il fruitore non solo può godere delle bellezze del posto ma diventa protagonista di un sogno che grazie all'aiuto di tutti può diventare realtà. https://siciliaospitalitadiffusa.it/it/blog/presentazione-del-libro-calle-calle-biografia-di-un-sogno

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A Modica nasce l’albergo etico gestito dai disabili per i turisti di tutto il mondo. Sabato la presentazione del libro di Muni Sigona, ispiratrice del grande progetto 31 maggio 2016 ore 12:42 Fonte: serena cannizzaro - 504 letture Cultura Nessun commento Calle Calle… Biografia di un sogno” è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della “Casa di Toti”, il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un’impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Un doppio motivo per essere presenti sabato a Modica alla presentazione della speciale pubblicazione. La Fondazione Grimaldi, presieduta dal prof. Uccio Barone, ancora una volta si contraddistingue nell’organizzazione di un momento non solo culturale ma anche di solidarietà, ospitando Muni Sigona e la sua storia. Una storia che darà la possibilità a tutti di riflettere e di offrire un sostegno concreto per realizzare a Modica un luogo unico, dove il fruitore non solo può godere delle bellezze del posto ma diventa protagonista di un sogno che grazie all’aiuto di tutti può diventare realtà. http://www.radiortm.it/2016/05/31/a-modica-nascera-lalbergo-etico-gestito-dai-disabili-per-i-turistidi-tutto-il-mondo-sabato-la-presentazione-del-libro-di-muni-sigona-ispiratrice-del-grande-progettodi-solidarieta-appuntamento-a/

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http://www.ragusah24.it/2016/06/03/calle-calle-biografia-di-un-sogno-il-racconto-di-una-grande-mammae-di-un-figlio-speciale/

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http://www.ragusaoggi.it/68512/a-modica-la-presentazione-del-libro-di-muni-sigona

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A MODICA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MUNI SIGONA I CUI PROVENTI SERVONO A REALIZZARE IL PRIMO ALBERGO ETICO IN SICILIA GESTITO DA DISABILI (ASSISTITI DA TUTOR) PER I TURISTI DI TUTTO IL MONDO. MODICA (RG) – "Calle Calle... Biografia di un sogno" è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ´700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un´impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da "fruitore" del servizio, ne diviene il "gestore" pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della "Casa di Toti". Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Un doppio motivo per essere presenti sabato a Modica alla presentazione della speciale pubblicazione. La Fondazione Grimaldi, presieduta dal prof. Uccio Barone, ancora una volta si contraddistingue nell´organizzazione di un momento non solo culturale ma anche di solidarietà, ospitando Muni Sigona e la sua storia. Una storia che darà la possibilità a tutti di riflettere e di offrire un sostegno concreto per realizzare a Modica un luogo unico, dove il fruitore non solo può godere delle bellezze del posto ma diventa protagonista di un sogno che grazie all´aiuto di tutti può diventare realtà.

ufficio stampa Michele Barbagallo

http://www.ecodegliblei.it/MODICA-PRIMO-ALBERGO-ETICO-ANCHE-CON-I-PROVENTI-DI-CALLE-CALLEBIOGRAFIA-DI-UN-SOGNO-DI-MUNI-SIGONA.htm

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http://www.ragusanews.com/articolo/67036/l-albergo-etico-gestito-dai-disabili-a-modica

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A Modica il libro di Muni Sigona, per l’Albergo Etico REDAZIONE 31 MAGGIO 2016 VISITE: 2272 Modica, 31 maggio 2016 – "Calle Calle... Biografia di un sogno" è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della "Casa di Toti", il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un'impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali. Un doppio motivo per essere presenti sabato a Modica alla presentazione della speciale pubblicazione. La Fondazione Grimaldi, presieduta dal prof. Uccio Barone, ancora una volta si contraddistingue nell’organizzazione di un momento non solo culturale ma anche di solidarietà, ospitando Muni Sigona e la sua storia. Una storia che darà la possibilità a tutti di riflettere e di offrire un sostegno concreto per realizzare a Modica un luogo unico, dove il fruitore non solo può godere delle bellezze del posto ma diventa protagonista di un sogno che grazie all'aiuto di tutti può diventare realtà. ©

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31/05/2016 - attualità/

A MODICA SI PENSA DI REALIZZARE IL PRIMO ALBERGO ETICO IN SICILIA GESTITO DA DISABILI Biografia di un sogno è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi. Il racconto di una storia di grande Forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte che ha affrontato tante sofferenze e difficoltà nella sua vita, dal suicidio del padre, dovuto alle estorsioni, alla nascita di Toti, che oggi è un delizioso 17 enne che soffre però di un grave disturbo psichico e che necessita di essere seguito e protetto in ogni momento. Un figlio speciale, come ama definirlo Muni, a cui ha dedicato un progetto importante e ambizioso al tempo stesso, un progetto che si sta pian piano realizzando. E questo libro, pubblicato da Carthago Editore, rientra proprio in questo progetto: la realizzazione della Casa di Toti, il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale per disabili che verrà realizzato proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che oggi ospita già dei turisti. Un’Impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore” pur se assistito da tutor specializzati. Il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto alla costruzione della “Casa di Toti”. Il sogno della famiglia di Toti è infatti quello di creare un futuro per lui e per i suoi amici speciali.

http://www.telenovaragusa.it/2016/05/31/a-modica-si-pensa-di-realizzare-il-primo-albergo-etico-in-siciliagestito-da-disabili/

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‌.. http://www.ragusanews.com/articolo/67322/modica-albergo-etico-casa-di-toti-presentato-libro-di-munisigona

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http://www.ragusaoggi.it/68687/la-comunita-di-modica-sostiene-il-progetto-casa-di-toti

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La comunità modicana sostiene la nascita dell’albergo etico “Casa di Toti”. Sabato si è svolta la presentazione del libro di Muni Sigona i cui proventi servono per finanziare il progetto 6 giugno 2016 ore 13:35 Fonte: redazione - 312 letture Cultura Nessun commento

Tanta, tantissima gente comune, ma soprattutto i rappresentanti delle associazioni culturali che lavorano nel sociale, hanno preso parte sabato pomeriggio a Modica alla presentazione del libro “Calle Calle… biografia di un sogno” scritto da Muni Sigona (Carthago Editore) con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il primo albergo etico in Sicilia. Ad ospitare l’evento la Fondazione Grimaldi che ha accolto con grande sensibilità la storia di grande forza e passione con cui Muni Sigona, madre del giovane disabile Toti, sta offrendo un grande esempio di impegno sociale. Muni è stata semplice, incisiva, a volte ironica ed emozionante ma sempre e in ogni caso vera e concreta con il pubblico che ha ascoltato il suo racconto con estremo coinvolgimento. I proventi del libro serviranno a realizzare la “Casa di Toti”, il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale che sarà gestita da disabili (accompagnati in questo percorso lavorativo da tutor) che nascerà proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che già ospita i turisti. Un’impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore”. Non sono mancati i ringraziamenti verso l’ufficio urbanistico di Modica che ha accelerato le procedure burocratiche per poter avviare la posa della prima pietra a ottobre. Dall’incontro è emersa l’importanza del progetto e della realizzazione della “Casa di Toti” che certamente servirà a colmare un vuoto istituzionale anche se non potrà mai soddisfare le istanze di un’intera comunità. Tuttavia si è voluto mettere in evidenza che cosa può ottenere una singola persona che vive un disagio quando si allea con altre persone che hanno lo stesso disagio o che comunque sono sensibili a tale problema. I lavori sono stati introdotti dal prof. Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi che ha rimarcato il ruolo della fondazione non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sociale in città.

http://www.radiortm.it/2016/06/06/la-comunita-modicana-sostiene-la-nascita-dellalbergo-etico-casa-ditoti-sabato-si-e-svolta-la-presentazione-del-libro-di-muni-sigona-i-cui-proventi-servono-per-finanziare-ilprogetto/

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Ricerca di fondi per il primo albergo ‘etico’ in Sicilia Added by Redazione on 6 June 2016 Un momento della presentazione

MODICA – Tant i rappresentanti delle associazioni culturali che lavorano nel sociale, che hanno preso parte sabato pomeriggio a Modica alla presentazione del libro “Calle Calle… biografia di un sogno” scritto da Muni Sigona (Carthago Editore) con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare il primoalbergo etico in Sicilia. Ad ospitare l’evento la Fondazione Grimaldi che ha accolto con grande sensibilità la storia di grande forza e passione con cui Muni Sigona, madre del giovane disabile Toti, sta offrendo un grande esempio di impegno sociale. Muni è stata semplice, incisiva, a volte ironica ed emozionante ma sempre e in ogni caso vera e concreta con il pubblico che ha ascoltato il suo racconto con estremo coinvolgimento. I proventi del libro serviranno a realizzare la “Casa di Toti”, il primo albergo etico in Sicilia, una comunità residenziale che sarà gestita da disabili (accompagnati in questo percorso lavorativo da tutor) che nascerà proprio a Modica in una dimora tipica della fine del ‘700, immersa nella campagna modicana, che già ospita i turisti. Un’impresa sociale dove verrà ribaltato il concetto di assistenza al disabile, che da “fruitore” del servizio, ne diviene il “gestore”. Non sono mancati i ringraziamenti verso l’ufficio urbanistico di Modica che ha accelerato le procedure burocratiche per poter avviare la posa della prima pietra a ottobre. Dall’incontro è emersa l’importanza del progetto e della realizzazione della “Casa di Toti” che certamente servirà a colmare un vuoto istituzionale anche se non potrà mai soddisfare le istanze di un’intera comunità. Tuttavia si è voluto mettere in evidenza che cosa può ottenere una singola persona che vive un disagio quando si allea con altre persone che hanno lo stesso disagio o che comunque sono sensibili a tale problema. I lavori sono stati introdotti dal prof. Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi che ha rimarcato il ruolo della fondazione non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sociale in città.

http://turismoibleo.com/2016/06/06/ricerca-di-fondi-per-il-primo-albergo-etico-in-sicilia/

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“Calle Calle… Biografia di un sogno”. Il racconto di una grande mamma e di un figlio speciale Ragusah24.it 03 giugno 2016 21:09 Notizie da: Città di Modica

Fonte immagine: Ragusah24.it - link

Un libro che racconta di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona. La presentazione a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 alla Fondazione Grimaldi “Calle Calle… Biografia di un sogno” è il titolo del libro che verrà presentato a Modica sabato 4 giugno alle ore 18,00 Il racconto di una storia di grande forza e passione, quella di Muni Sigona, una donna ed una madre forte... Leggi la notizia integrale su: Ragusah24.it http://it.geosnews.com/p/it/sicilia/rg/modica/calle-calle-biografia-di-un-sogno-il-racconto-di-una-grandemamma-e-di-un-figlio-speciale_11373565

http://247.libero.it/rfocus/26224068/1/a-modica-nascer-l-albergo-etico-gestito-dai-disabili-per-i-turisti-di-tutto-il-mondo-sabatola-presentazione-del-libro-di-muni-sigona-ispiratrice-del-grande-progetto-di-solidariet-appuntamento-alla-fondazione-grimaldi/

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Mostra fotografica “Silenzi� di Tiziana Sparacino 14 - 30 luglio 2016

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SI INAUGURA GIOVEDI’ 14 LUGLIO ALLA FONDAZIONE GRMALDI DI MODICA LA PERSONALE DI FOTOGRAFIA DAL TITOLO “SILENZI” DELLA MODICANA TIZIANA SPARACINO. 60 SCATTI CHE RACCONTANO IL POPOLO NAMIMBIANO ACCOMPAGNATI DALLE POESIE DI GIANNI DI GIORGIO. LA MOSTRA SARA’ VISITABILE FINO AL 30 LUGLIO. MODICA (RG) – Ancora una volta un appuntamento da non perdere alla Fondazione Grimaldi di Modica. Dal 14 al 30 luglio ospiterà la personale di fotografia dal titolo “Silenzi” che comprende foto sulla Namibia realizzate dalla modicana Tiziana Sparacino. Sessanta scatti che raccontano il popolo namibiano, la natura e gli animali nel loro habitat naturale, alcuni dei quali accompagnati da poesie di Gianni Di Giorgio, poeta anche lui modicano. Tiziana Sparacino medico di professione, e architetto per passione, sin da piccola ha coltivato anche la passione per la fotografia e per i viaggi che l’hanno portata a girare tutto il mondo. Affetta, come succeda a molti, dal ‘mal d’Africa’ è tornata spesso in questo luogo dove ha anche svolto attività di volontariato come medico. Questa mostra è il frutto di uno dei suoi numerosi viaggi. Ispirata dai luoghi namibiani, da terre brulle e desertiche, dal suo popolo composto da 13 variegate e differenti etnie, l’artista ritrae paesaggi e volti prevalentemente del popolo Himba, Herero e Damara. La mostra è ricca di significati profondi e nasce per lanciare il messaggio secondo cui l’uomo nel silenzio trova la propria reale essenza. “Silenzio” inteso non solo come deserto, dall’inebriante vento caldo, tipico dell’Africa, ma silenzio interiore, tipico della nostra società fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie e numerosissimi “silenzi”. Oggi l’Africa è l’ultimo paradiso capace di trasmettere una pace interiore, malgrado le guerre, le carestie, la fame, la morte, le ingiustizie, l’ignoranza, rispetto al moderno mondo in cui viviamo identico per certi versi ma accomunato da quello africano in un solo concetto “il silenzio”. “La Namibia - spiega l’artista - è la mia Africa preferita, il luogo dove il mio spirito può espandersi e vivere ogni foglia, ogni granello di sabbia, ogni animale e ogni nuvola del cielo, ogni volto e ogni essere vivente. Attraversare la Namibia, conoscere la natura, la fauna, miscelarsi con la gente, vivere le esperienze di vita con il suo popolo, è un arricchimento dell’anima. Ogni popolo, ogni persona merita di essere avvicinata con tolleranza, rispetto, voglia di conoscere per capire e per stupirci ancora delle differenze che ci fanno tutti autenticamente umani”. Alcune immagini della mostra ritraggono temi scottanti: madri bambine, fame, desertificazione, ma nonostante questo al vederle vien voglia di trasferirsi in quei luoghi di pace, lontano dal caos, in quei luoghi di silenzio. La mostra è dedicata ad un grande

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amico dell’autrice Enrico La Delfa, che come lei stessa afferma, le ha saputo dimostrare come il “silenzio” spesso ha un valore incisivo indelebile. Presentata in anteprima a Catania nella Cappella Bonajuto, la mostra è stata dedicata ad un asilo di Librino, Talita' Kum. Le offerte raccolte sono state destinate ai bambini abbandonati e ai figli di carcerati. L’appuntamento quindi è per l’apertura della mostra, in programma giovedì 14 luglio alle ore 19 alla Fondazione Grimaldi di Modica. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 11 luglio 2016

Tiziana Sparacino nasce a Modica. Dopo il liceo classico si trasferisce a Catania per iscriversi alla Facolta’ di Medicina e Chirurgia, dove nel 1990 si laurea. Nel 1994 consegue il titolo di dottore di Ricerca presso la Facolta’ di Medicina e Chirurgia di Catania. Nel 1998 si specializza in Chirurgia Generale, presso la Facolta’ di Catania. Nel 2009 si laurea in Scienze dell’architettura presso la Facolta’ di Architettura di Enna. Amante , sin da piccola ,della fotografia ,dei viaggi con predilizione del Continente Africano, dell’arte, dell’architettura e soprattutto delle culture di tutti i popoli dei vari Continenti. Si dedica con passione e dedizione,ad attivita’ di volontariato come medico , partecipando alla spedizione organizzata in favore del popolo Saharawi (1993),Recife in Brasile(2007), Tanzania(2013).Ha organizzato tre mostre personali dal titolo “La mia Africa”(1993), “Australia on the road”(1996), “Silenzi”(2016). Oggi lavora presso l’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania come medico in area di Emergenza –Urgenza.

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Modica - Inaugurazione mostra fotografica "Silenzi" Redazione Ragusa 12 Luglio 2016 Visite: 151 Ancora una volta un appuntamento da non perdere alla Fondazione Grimaldi di Modica. Dal 14 al 30 luglio ospiterà la personale di fotografia dal titolo “Silenzi” realizzate

che dalla

comprende modicana

foto

sulla

Tiziana

Namibia Sparacino.

Sessanta scatti che raccontano il popolo namibiano, la natura e gli animali nel loro habitat naturale, alcuni dei quali accompagnati da poesie di Gianni Di Giorgio,

poeta

anche

lui

modicano.

Tiziana

Sparacino medico di professione, e architetto per passione, sin da piccola ha coltivato anche la passione per la fotografia e per i viaggi che l’hanno portata a girare tutto il mondo. Affetta, come succeda a molti, dal ‘mal d’Africa’ è tornata spesso in questo luogo dove ha anche svolto attività di volontariato come medico. Questa mostra è il frutto di uno dei suoi numerosi viaggi. Ispirata dai luoghi namibiani, da terre brulle e desertiche, dal suo popolo composto da 13 variegate e differenti etnie, l’artista ritrae paesaggi e volti prevalentemente del popolo Himba, Herero e Damara. La mostra è ricca di significati profondi e nasce per lanciare il messaggio secondo cui l’uomo nel silenzio trova la propria reale essenza. “Silenzio” inteso non solo come deserto, dall’inebriante vento caldo, tipico dell’Africa, ma silenzio interiore, tipico della nostra società fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie e numerosissimi “silenzi”. Oggi l’Africa è l’ultimo paradiso capace di trasmettere una pace interiore, malgrado le guerre, le carestie, la fame, la morte, le ingiustizie, l’ignoranza, rispetto al moderno mondo in cui viviamo identico per certi versi ma accomunato da quello africano in un solo concetto “il silenzio”. “La Namibia - spiega l’artista - è la mia Africa preferita, il luogo dove il mio spirito può espandersi e vivere ogni foglia, ogni granello di sabbia, ogni animale e ogni

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nuvola del cielo, ogni volto e ogni essere vivente. Attraversare la Namibia, conoscere la natura, la fauna, miscelarsi con la gente, vivere le esperienze di vita con il suo popolo, è un arricchimento dell’anima. Ogni popolo, ogni persona merita di essere avvicinata con tolleranza, rispetto, voglia di conoscere per capire e per stupirci ancora delle differenze che ci fanno tutti autenticamente umani”. Alcune immagini della mostra ritraggono temi scottanti: madri bambine, fame, desertificazione, ma nonostante questo al vederle vien voglia di trasferirsi in quei luoghi di pace, lontano dal caos, in quei luoghi di silenzio. La mostra è dedicata ad un grande amico dell’autrice Enrico La Delfa, che come lei stessa afferma, le ha saputo dimostrare come il “silenzio” spesso ha un valore incisivo indelebile. Presentata in anteprima a Catania nella Cappella Bonajuto, la mostra è stata dedicata ad un asilo di Librino, Talita' Kum. Le offerte raccolte sono state destinate ai bambini abbandonati e ai figli di carcerati. L’appuntamento quindi è per l’apertura della mostra, in programma giovedì 14 luglio alle ore 19 alla Fondazione Grimaldi di Modica. Tiziana Sparacino nasce a Modica. Dopo il liceo classico si trasferisce a Catania per iscriversi alla Facolta’ di Medicina e Chirurgia, dove nel 1990 si laurea. Nel 1994 consegue il titolo di dottore di Ricerca presso la Facolta’ di Medicina e Chirurgia di Catania. Nel 1998 si specializza in Chirurgia Generale, presso la Facolta’ di Catania. Nel 2009 si laurea in Scienze dell’architettura presso la Facolta’ di Architettura di Enna. Amante , sin da piccola ,della fotografia ,dei viaggi con predilizione del Continente Africano, dell’arte, dell’architettura e soprattutto delle culture di tutti i popoli dei vari Continenti. Si dedica con passione e dedizione,ad attivita’ di volontariato come medico , partecipando alla spedizione organizzata in favore del popolo Saharawi (1993),Recife in Brasile(2007), Tanzania(2013).Ha organizzato tre mostre personali dal titolo “La mia Africa”(1993), “Australia on the road”(1996), “Silenzi”(2016). Oggi lavora presso l’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania come medico in area di Emergenza – Urgenza. http://www.corrieredelsud.it/nsite/informazione-regionale/sicilia/ragusa/24532-modica-inaugurazionemostra-fotografica-qsilenziq.html

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Tiziana Saparacino racconta la Namibia: in mostra a Modica Pubblicato il 11 luglio 2016 - 18:02 - da Redazione in Cultura, Ragusa

Dal 14 al 30 luglio la Fondazione Grimaldi di Modica ospiterà la personale di fotografia dal titolo “Silenzi” che comprende foto sulla Namibia realizzate dalla modicana Tiziana Sparacino. Sessanta scatti che raccontano il popolo namibiano, la natura e gli animali nel loro habitat naturale, alcuni dei quali accompagnati da poesie di Gianni Di Giorgio, poeta anche lui modicano. Tiziana Sparacino medico di professione, e architetto per passione, sin da piccola ha coltivato anche la passione per la fotografia e per i viaggi che l’hanno portata a girare tutto il mondo. Affetta, come succeda a molti, dal ‘mal d’Africa’ è tornata spesso in questo luogo dove ha anche svolto attività di volontariato come medico. Questa mostra è il frutto di uno dei suoi numerosi viaggi. Ispirata dai luoghi namibiani, da terre brulle e desertiche, dal suo popolo composto da 13 variegate e differenti etnie, l’artista ritrae paesaggi e volti prevalentemente del popolo Himba, Herero e Damara. La mostra è ricca di significati profondi e nasce per lanciare il messaggio secondo cui l’uomo nel silenzio trova la propria reale essenza. “Silenzio” inteso non solo come deserto, dall’inebriante vento caldo, tipico dell’Africa, ma silenzio interiore, tipico della nostra società fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie e numerosissimi “silenzi”. Oggi l’Africa è l’ultimo paradiso capace di trasmettere una pace interiore, malgrado le guerre, le carestie, la fame, la morte, le ingiustizie, l’ignoranza, rispetto al moderno mondo in cui viviamo identico per certi versi ma accomunato da quello africano in un solo concetto “il silenzio”. “La Namibia – spiega l’artista – è la mia Africa preferita, il luogo dove il mio spirito può espandersi e vivere ogni foglia, ogni granello di sabbia, ogni animale e ogni nuvola del cielo, ogni volto e ogni essere vivente. Attraversare la Namibia, conoscere la natura, la fauna, miscelarsi con la gente, vivere le esperienze di vita con il suo popolo, è un arricchimento dell’anima. Ogni popolo, ogni persona merita di essere avvicinata con tolleranza, rispetto, voglia di conoscere per capire e per stupirci ancora delle differenze che ci fanno tutti autenticamente umani”. Alcune immagini della mostra ritraggono temi scottanti: madri bambine, fame, desertificazione, ma nonostante questo al vederle vien voglia di trasferirsi in quei luoghi di pace, lontano dal caos, in quei luoghi di silenzio. La mostra è dedicata ad un grande amico dell’autrice Enrico La Delfa, che

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come lei stessa afferma, le ha saputo dimostrare come il “silenzio” spesso ha un valore incisivo indelebile. Presentata in anteprima a Catania nella Cappella Bonajuto, la mostra è stata dedicata ad un asilo di Librino, Talita’ Kum. Le offerte raccolte sono state destinate ai bambini abbandonati e ai figli di carcerati. L’appuntamento quindi è per l’apertura della mostra, in programma giovedì 14 luglio alle ore 19 alla Fondazione Grimaldi di Modica. http://www.siciliapress.com/tiziana-saparacino-racconta-la-namibia-in-mostra-a-modica/

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Alla Fondazione Grimaldi di Modica, dal 14 al 30 luglio, personale di fotografia “Silenzi” di Tiziana Sparacino 11 luglio 2016 redazione Arte, Cultura 0

Foto di Tiziana Sparacino

Ancora una volta un appuntamento da non perdere alla Fondazione Grimaldi di Modica. Dal 14 al 30 luglio ospiterà la personale di fotografia dal titolo “Silenzi” che comprende foto sulla Namibia realizzate dalla modicana Tiziana Sparacino. Sessanta scatti che raccontano il popolo namibiano, la natura e gli animali nel loro habitat naturale, alcuni dei quali accompagnati da poesie di Gianni Di Giorgio, poeta anche lui modicano. Tiziana Sparacino medico di professione e architetto per passione, sin da piccola ha coltivato anche la passione per la fotografia e per i viaggi che l’hanno portata a girare tutto il mondo. Affetta, come succeda a molti, dal ‘mal d’Africa’ è tornata spesso in questo luogo dove ha anche svolto attività di volontariato come medico. Questa mostra è il frutto di uno dei suoi numerosi viaggi. Ispirata dai luoghi namibiani, da terre brulle e desertiche, dal suo popolo composto da 13 variegate e differenti etnie, l’artista ritrae paesaggi e volti prevalentemente del popolo Himba, Herero e Damara. La mostra è ricca di significati profondi e nasce per lanciare il messaggio secondo cui l’uomo nel silenzio trova la propria reale essenza. “Silenzio” inteso non solo come deserto, dall’inebriante vento caldo, tipico dell’Africa, ma silenzio interiore, tipico della nostra società fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie e numerosissimi “silenzi”. Oggi l’Africa è l’ultimo paradiso capace di trasmettere una pace interiore, malgrado le guerre, le carestie, la fame, la morte, le ingiustizie, l’ignoranza, rispetto al moderno mondo in cui viviamo identico per certi versi ma accomunato da quello africano in un solo concetto “il silenzio”. Ancora una foto di Tiziana Sparacino “La Namibia – spiega l’artista – è la mia Africa preferita, il luogo dove il mio spirito può espandersi e vivere ogni foglia, ogni granello di sabbia, ogni animale e ogni nuvola del cielo, ogni volto e ogni essere vivente. Attraversare la Namibia, conoscere la natura, la fauna, miscelarsi con la gente, vivere le esperienze di

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vita con il suo popolo, è un arricchimento dell’anima. Ogni popolo, ogni persona merita di essere avvicinata con tolleranza, rispetto, voglia di conoscere per capire e per stupirci ancora delle differenze che ci fanno tutti autenticamente umani”. Alcune immagini della mostra ritraggono temi scottanti: madri bambine, fame, desertificazione, ma nonostante questo al vederle vien voglia di trasferirsi in quei luoghi di pace, lontano dal caos, in quei luoghi di silenzio. La mostra è dedicata ad un grande amico dell’autrice Enrico La Delfa, che come lei stessa afferma, le ha saputo dimostrare come il “silenzio” spesso ha un valore incisivo indelebile. Presentata in anteprima a Catania nella Cappella Bonajuto, la mostra è stata dedicata ad un asilo di Librino, Talita’ Kum. Le offerte raccolte sono state destinate ai bambini abbandonati e ai figli di carcerati. L’appuntamento quindi è per l’apertura della mostra, in programma giovedì 14 luglio alle ore 19 alla Fondazione Grimaldi di Modica. Tiziana Sparacino nasce a Modica. Dopo il liceo classico si trasferisce a Catania per iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, dove nel 1990 si laurea. Nel 1994 consegue il titolo di dottore di Ricerca alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania. Nel 1998 si specializza in Chirurgia Generale, alla Facoltà di Catania. Nel 2009 si laurea in Scienze dell’architettura alla Facoltà di Architettura di Enna. Amante, sin da piccola della fotografia, dei viaggi con predilizione del Continente Africano, dell’arte, dell’architettura e soprattutto delle culture di tutti i popoli dei vari Continenti. Si dedica con passione e dedizione, ad attività di volontariato come medico, partecipando alla spedizione organizzata in favore del popolo Saharawi (1993), Recife in Brasile (2007), Tanzania(2013). Ha organizzato tre mostre personali dal titolo “La mia Africa” (1993), “Australia on the road”(1996), “Silenzi”(2016). Oggi lavora presso l’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania come medico in area di Emergenza -Urgenza. http://www.cronacaoggiquotidiano.it/2016/07/11/alla-fondazione-grimaldi-di-modica-dal-14-al-30-lugliopersonale-di-fotografia-dal-titolo-silenzi-della-modicana-tiziana-sparacino/

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A Modica la mostra fotografica “Silenzi” racconta l’Africa di Tiziana Sparacino. Inaugurazione giovedì 14 luglio alla Fondazione Grimaldi 11 luglio 2016 ore 17:59 Fonte: redazione - 408 letture Cultura Nessun commento Ancora una volta un appuntamento da non perdere alla Fondazione Grimaldi di Modica. Dal 14 al 30 luglio ospiterà la personale di fotografia dal titolo “Silenzi” che comprende foto sulla Namibia realizzate dalla modicana Tiziana Sparacino. Sessanta scatti che raccontano il popolo namibiano, la natura e gli animali nel loro habitat naturale, alcuni dei quali accompagnati da poesie di Gianni Di Giorgio, poeta anche lui modicano. Tiziana Sparacino medico di professione, e architetto per passione, sin da piccola ha coltivato anche la passione per la fotografia e per i viaggi che l’hanno portata a girare tutto il mondo. Affetta, come succeda a molti, dal ‘mal d’Africa’ è tornata spesso in questo luogo dove ha anche svolto attività di volontariato come medico. Questa mostra è il frutto di uno dei suoi numerosi viaggi. Ispirata dai luoghi namibiani, da terre brulle e desertiche, dal suo popolo composto da 13 variegate e differenti etnie, l’artista ritrae paesaggi e volti prevalentemente del popolo Himba, Herero e Damara. La mostra è ricca di significati profondi e nasce per lanciare il messaggio secondo cui l’uomo nel silenzio trova la propria reale essenza. “Silenzio” inteso non solo come deserto, dall’inebriante vento caldo, tipico dell’Africa, ma silenzio interiore, tipico della nostra società fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie e numerosissimi “silenzi”. Oggi l’Africa è l’ultimo paradiso capace di trasmettere una pace interiore, malgrado le guerre, le carestie, la fame, la morte, le ingiustizie, l’ignoranza, rispetto al moderno mondo in cui viviamo identico per certi versi ma accomunato da quello africano in un solo concetto “il silenzio”. “La Namibia – spiega l’artista – è la mia Africa preferita, il luogo dove il mio spirito può espandersi e vivere ogni foglia, ogni granello di sabbia, ogni animale e ogni nuvola del cielo, ogni volto e ogni essere vivente. Attraversare la Namibia, conoscere la natura, la fauna, miscelarsi con la gente, vivere le esperienze di vita con il suo popolo, è un arricchimento dell’anima. Ogni popolo, ogni persona merita di essere avvicinata con tolleranza, rispetto, voglia di conoscere per capire e per stupirci ancora delle differenze che ci fanno tutti autenticamente umani”. Alcune immagini della mostra ritraggono temi scottanti: madri bambine, fame, desertificazione, ma nonostante questo al vederle vien voglia di trasferirsi in quei luoghi di pace, lontano dal caos, in quei luoghi di silenzio. La mostra è dedicata ad un grande amico dell’autrice Enrico La Delfa, che come lei stessa afferma, le ha saputo dimostrare come il “silenzio” spesso ha un valore incisivo indelebile. Presentata in anteprima a Catania nella Cappella Bonajuto, la mostra è stata dedicata ad un asilo di Librino, Talita’ Kum. Le offerte raccolte sono state destinate ai bambini abbandonati e ai figli di carcerati. L’appuntamento quindi è per l’apertura della mostra, in programma giovedì 14 luglio alle ore 19 alla Fondazione Grimaldi di Modica. http://www.radiortm.it/2016/07/11/a-modica-la-mostra-fotografica-silenzi-racconta-lafrica-di-tizianasparacino-inaugurazione-giovedi-14-luglio-alla-fondazione-grimaldi/

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‌.. http://www.quotidianodiragusa.it/2016/07/12/cultura/silenzi-alla-fondazione-grimaldi-di-modica/25446

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http://www.ragusaoggi.it/69896/si-inaugura-giovedi-14-luglio-alla-fondazione-grmaldi-di-modica-lapersonale-di-fotografia-dal-titolo-silenzi-della-modicana-tiziana-sparacino

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‌ http://www.ragusanews.com/2016/07/11/appuntamenti/silenzi-racconta-l-africa-di-tizianasparacino/68789

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PERSONALE DI FOTOGRAFIA DAL TITOLO “SILENZI” DELLA MODICANA TIZIANA SPARACINO Pubblicato il: 12/07/2016, 09:17 | di redazione

| Categoria: Comunicati Stampa| Articolo pubblicato in Spazio Aperto

Ancora una volta un appuntamento da non perdere alla Fondazione Grimaldi di Modica. Dal 14 al 30 luglio ospiterà la personale di fotografia dal titolo “Silenzi” che comprende foto sulla Namibia realizzate dalla modicana Tiziana Sparacino. Sessanta scatti che raccontano il popolo namibiano, la natura e gli animali nel loro habitat naturale, alcuni dei quali accompagnati da poesie di Gianni Di Giorgio, poeta anche lui modicano. Tiziana Sparacino medico di professione, e architetto per passione, sin da piccola ha coltivato anche la passione per la fotografia e per i viaggi che l’hanno portata a girare tutto il mondo. Affetta, come succeda a molti, dal ‘mal d’Africa’ è tornata spesso in questo luogo dove ha anche svolto attività di volontariato come medico. Questa mostra è il frutto di uno dei suoi numerosi viaggi. Ispirata dai luoghi namibiani, da terre brulle e desertiche, dal suo popolo composto da 13 variegate e differenti etnie, l’artista ritrae paesaggi e volti prevalentemente del popolo Himba, Herero e Damara. La mostra è ricca di significati profondi e nasce per lanciare il messaggio secondo cui l’uomo nel silenzio trova la propria reale essenza. “Silenzio” inteso non solo come deserto, dall’inebriante vento caldo, tipico dell’Africa, ma silenzio interiore, tipico della nostra società fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie e numerosissimi “silenzi”. Oggi l’Africa è l’ultimo paradiso capace di trasmettere una pace interiore, malgrado le guerre, le carestie, la fame, la morte, le ingiustizie, l’ignoranza, rispetto al moderno mondo in cui viviamo identico per certi versi ma accomunato da quello africano in un solo concetto “il silenzio”. “La Namibia - spiega l’artista è la mia Africa preferita, il luogo dove il mio spirito può espandersi e vivere ogni foglia, ogni granello di sabbia, ogni animale e ogni nuvola del cielo, ogni volto e ogni essere vivente. Attraversare la Namibia, conoscere la natura, la fauna, miscelarsi con la gente, vivere le

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esperienze di vita con il suo popolo, è un arricchimento dell’anima. Ogni popolo, ogni persona merita di essere avvicinata con tolleranza, rispetto, voglia di conoscere per capire e per stupirci ancora delle differenze che ci fanno tutti autenticamente umani”. Alcune immagini della mostra ritraggono temi scottanti: madri bambine, fame, desertificazione, ma nonostante questo al vederle vien voglia di trasferirsi in quei luoghi di pace, lontano dal caos, in quei luoghi di silenzio. La mostra è dedicata ad un grande amico dell’autrice Enrico La Delfa, che come lei stessa afferma, le ha saputo dimostrare come il “silenzio” spesso ha un valore incisivo indelebile. Presentata in anteprima a Catania nella Cappella Bonajuto, la mostra è stata dedicata ad un asilo di Librino, Talita' Kum. Le offerte raccolte sono state destinate ai bambini abbandonati e ai figli di carcerati. L’appuntamento quindi è per l’apertura della mostra, in programma giovedì 14 luglio alle ore 19 alla Fondazione Grimaldi di Modica. Redazione

http://www.vittoriadaily.net/notizie/comunicati-stampa/4090/personale-di-fotografia-dal-titolo-silenzi-dellamodicana-tiziana-sparacino

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http://www.ragusah24.it/eventi/silenzi-la-mostra-tiziana-sparacino-racconta-lafrica/

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Silenzi alla Fondazione Grimaldi di Modica Quotidiano di Ragusa 12 luglio 2016 08:08 Notizie da: Provincia di Ragusa

Fonte immagine: Quotidiano di Ragusa - link

Ancora una volta un appuntamento da non perdere alla Fondazione Grimaldi di Modica. Dal 14 al 30 luglio ospiterĂ la personale di fotografia dal titolo “Silenziâ€? che comprende foto sulla Namibia realizzate dalla modicana Tiziana Leggi la notizia integrale su: Quotidiano di Ragusa http://it.geosnews.com/p/it/sicilia/rg/silenzi-alla-fondazione-grimaldi-di-modica_11881840

http://www.intopic.it/viaggi/grimaldi/

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Mostra fotografica “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” di Pino Ninfa 17 settembre – 2 ottobre 2016

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UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RACCONTARE IL RAPPORTO TRA NATURA E AGIRE DELL’UOMO IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL PIANETA, LA FORESTA AMAZZONICA. ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA DAL 17 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE LA PERSONALE “DAL CIBO ALL’ENERGIA. UN VIAGGIO IN AMAZZONIA” DEL FOTOGRAFO PINO NINFA.

La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “GalileiCampailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue

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Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà . La mostra, allestita con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 13 settembre 2016

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Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia MOSTRE Dal 17 settembre al 2 ottobre a Modica la personale fotografica di Pino Ninfa

La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfadal titolo “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore

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nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agro-forestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00

© Riproduzione riservata Pubblicato il 14 settembre 2016 http://www.sicilymag.it/eventi/dal-cibo-all-energia-un-viaggio-in-amazzonia.htm

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http://www.ragusaoggi.it/72199/una-mostra-fotografica-per-raccontare-il-rapporto-tra-natura-e-agiredell-uomo

Alla Fondazione Grimaldi di Modica la mostra fotografica “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” di Pino Ninfa. Inaugurazione il 17 settembre alle 18.30. 13 settembre 2016 ore 18:31 Fonte: redazione - 334 letture Cultura Nessun commento

La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agro-forestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

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A Modica il rapporto uomo-natura in Amazzonia attraverso la fotografia di Pino Ninfa 17 settembre 2016 redazione Arte, Cultura 0

La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo “Dal cibo all’energia. Un

viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere

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con gli abitanti, come ad esempio l’agro-forestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra alla Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

http://www.cronacaoggiquotidiano.it/2016/09/17/a-modica-il-rapporto-uomo-natura-in-amazzoniaattraverso-la-fotografia-di-pino-ninfa/

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Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa 17. settembre 2016 - 19:00

Italy, Modica, Corso Umberto I, 106, 97015

Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa, sabato, 17. settembre 2016, Modica UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RACCONTARE IL RAPPORTO TRA NATURA E AGIRE DELL’UOMO IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL PIANETA, LA FORESTA AMAZZONICA. ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA DAL 17 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE LA PERSONALE “DAL CIBO ALL’ENERGIA. UN VIAGGIO IN AMAZZONIA” DEL FOTOGRAFO PINO NINFA.

La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo ““Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad

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esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

sabato, 17. settembre 2016, Modica, Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa https://it.fievent.com/e/dal-cibo-all-energia-di-pino-ninfa/4155763

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Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa Indirizzo

Corso Umberto I, 106

Comune

Modica

Presso

Fondazione Giovan Pietro Grimaldi

Provincia

Ragusa (RG)

Dal

17/09/2016

Al

01/10/2016

Ore

19:00

Categoria

Eventi

Pagina Facebook

UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RACCONTARE IL RAPPORTO TRA NATURA E AGIRE DELL’UOMO IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL PIANETA, LA FORESTA AMAZZONICA. ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA DAL 17 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE LA PERSONALE “DAL CIBO ALL’ENERGIA. UN VIAGGIO IN AMAZZONIA” DEL FOTOGRAFO PINO NINFA. La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo ““Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società

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civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. http://www.eventioggi.net/evento-dal-cibo-all-energia-di-pino-ninfa-modica-2055200

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EVENT DETAILS

DAL CIBO ALL’ENERGIA DI PINO NINFA UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RACCONTARE IL RAPPORTO TRA NATURA E AGIRE DELL’UOMO IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL PIANETA, LA FORESTA AMAZZONICA. ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA DAL 17 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE LA PERSONALE “DAL CIBO ALL’ENERGIA. UN VIAGGIO IN AMAZZONIA” DEL FOTOGRAFO PINO NINFA. La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo ““Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

http://allevents.in/modica/dal-cibo-all%E2%80%99energia-di-pino-ninfa/1785133251775858

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Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa Saturday 17 September 2016 - 19:00 #cultura

è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “GalileiCampailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. https://www.eventa.it/eventi/modica/dal-cibo-allenergia-di-pino-ninfa

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Eventi in provincia di Ragusa Dal Cibo All’energia. Un Viaggio In Amazzonia 17-set-2016 / 1-ott-2016 - Fondazione Giovan Pietro Grimaldi L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “GalileiCampailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

http://www.barbarasudano.net/web/de/eventi-provincia-ragusa/?news-id=180388

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Dal Cibo All’energia. Un viaggio in Amazzonia 17 Settembre 2016 / 1 Ott 2016 Modica Inizio 17 settembre 2016 Fine 1 ottobre 2016 Categoria: Arte Dove: Fondazione Giovan Pietro Grimaldi - Modica (RG) L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “GalileiCampailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. http://www.bed-and-breakfast.it/it/evento/dal-cibo-all-energia-un-viaggio-in-amazzonia-modica/180388

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Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa sabato, 17. settembre 2016, Modica, Dal Cibo All’energia di Pino Ninfa Da 17. settembre 2016 - 19:00 Fino 01. ottobre 2016 - 19:00 Italy, Modica, Corso Umberto I, 106, 97015

UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RACCONTARE IL RAPPORTO TRA NATURA E AGIRE DELL’UOMO IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL PIANETA, LA FORESTA AMAZZONICA. ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA DAL 17 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE LA PERSONALE “DAL CIBO ALL’ENERGIA. UN VIAGGIO IN AMAZZONIA” DEL FOTOGRAFO PINO NINFA. La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo ““Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri. Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta. L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione

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dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage. Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. http://it.eventhint.com/eventi/14158200/dal-cibo-all-energia-di-pino-ninfa

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Dal Cibo All’energia. Un viaggio in Amazzonia 17-set-2016 / 1-ott-2016 | Modica | Fondazione Giovan Pietro Grimaldi L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto di scuola superiore “Galilei-Campailla” di Modica e il Gruppo Fotografico Luce Iblea di Scicli. “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia”, già in mostra alla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, realizzata con il supporto dell’Unione Europea e in collaborazione con Cesvi, organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà, nasce dall’idea di unire più aspetti legati alla foresta amazzonica per portarli a conoscenza della società civile. Per fare questo, il linguaggio della fotografia ha svolto un ruolo importante nell’osservare e raccontare equilibri tra le ragioni della natura e il necessario e inevitabile intervento dell’uomo. Obiettivo finale del progetto, realizzato fra il 2012 e il 2014 nella regione di Madre de Dios nel bacino amazzonico peruviano e boliviano ed in particolare nelle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvacion), è quindi la sensibilizzazione dello spettatore nei confronti di temi ambientali, per una maggiore consapevolezza dell’agire, chiave di volta per un futuro migliore da poter regalare a se stessi e agli altri.

Nello specifico i temi affrontati riguardano la gestione sostenibile per la conservazione della foresta amazzonica; il frutto come denuncia; la foresta come fonte di produzione dell’energia elettrica, con la creazione di una centrale elettrica alimentata dalle bucce della noce amazzonica; l’aiuto e il sostegno degli abitanti della foresta, attori indispensabili per il recupero delle aree dismesse o bruciate della foresta, attraverso progetti nazionali e internazionali che cerchino di costruire percorsi e attività sostenibili a livello ambientale e economico, fra cui un percorso di turismo responsabile da condividere con gli abitanti, come ad esempio l’agroforestazione, la coltivazione che prevede nello stesso spazio alberi da frutto e da legno per usi industriali, esempio virtuoso che vede la partecipazione dei beneficiari dei terreni insieme agli studenti di vario grado a cui viene insegnato il percorso che va dalla semina alla raccolta.

L’opening della mostra presso la Fondazione Grimaldi, in programma per sabato 17 settembre alle 18.30, vedrà la partecipazione dell’autore che da anni segue progetti legati allo spettacolo e al reportage.

Dal 1994, con Heineken, ha curato la documentazione di vari eventi, fra cui la prima edizione dell’Heineken Jammin’ festival e le edizioni di Umbria Jazz Summer & Winter. È fotografo ufficiale di diversi festival jazz, dell’Orchestra Nazionale Jazz in Italia e della filiale italiana del Blue Note, dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia, Fiat Iveco e Level Fabergè ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con le ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà.

La mostra, allestita con il contributo della banca Agricola Popolare di Ragusa, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Letture: 112 | Voti: 0

http://www.siciliano.it/evento.cfm?id=180388

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http://247.libero.it/lfocus/27067129/0/dal-cibo-all-energia-un-viaggio-in-amazzonia-mostra-fotografica/

Alla Fondazione Grimaldi di Modica la mostra fotografica “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” di Pino Ninfa. Inaugurazione il 17 settembre alle 18.30. Radio RTM Modica 13 settembre 2016 18:06 Notizie da: Provincia di Ragusa

Fonte immagine: Radio RTM Modica - link

La foresta come forma d’arte che stimola una riflessione sull’equilibrio tra natura e agire umano. E’ la personale fotografica di Pino Ninfa dal titolo “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” che dal 17 settembre al 2 ottobre sarà visitabile alla Fondazione Grimaldi di Modica. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la Fondazione Grimaldi, l’Istituto Leggi la notizia integrale su: Radio RTM Modica http://it.geosnews.com/p/it/sicilia/rg/alla-fondazione-grimaldi-di-modica-la-mostra-fotografica-dal-ciboall-energia-un-viaggio-in-amazzonia-di-pino-ninfa-inaugurazione-il-17-settembre-alle-18-30_12658325

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Mostra “Due luoghi, una vita” di Salvatore Fratantonio 8 ottobre – 4 novembre 2016

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LA CITTA’ E LA CAMPAGNA, SPAZI DI UN’ESISTENZA ESTERIORE CHE DIVENTANO REGIONI DELL’ ANIMA. QUELLA DELL’ARTISTA SALVATORE FRATANTONIO CHE SI RACCONTA NELLA MOSTRA “DUE LUOGHI, UNA VITA”. LA PERSONALE, ALLESTITA ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA, SARA’ VISITABILE DALL’ 8 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE. UN OMAGGIO ALLA TERRA NATIA E DI ADOZIONE. OPENING, SABATO 8 OTTOBRE ALLE 18.00. MODICA - “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo di infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi (inaugurazione sabato 8 ottobre alle ore 18). “Dal 1969 al 2016” è invece il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista. Quarantasette anni di carriera artistica, di storia, di esperienze, di emozioni, di vita, appunto. Quarantasette anni in cui a confrontarsi, rincorrersi e subito dopo quasi rifiutarsi sono stati due mondi, due luoghi. Una dicotomia tra natura e città, noto e ignoto, che nell’ottica di Fratantonio non rispetta quanto lo spettatore potrebbe immaginarsi, ma che al contrario lascia stupiti: “Inaspettatamente - spiega la stessa Burderi - la sensazione di spaesamento non viene da distese di colline e vallate in cui è facile perdersi anche fisicamente. L’incognito per Salvatore Fratantonio è rappresentato da muto susseguirsi di palazzi, strade vuote e piazze, in cui lo stesso artista, all’inizio della sua vicenda, si perdeva dentro”. E non è l’unica sorpresa del lungo cammino che la mostra svelerà: i due luoghi sono infatti davvero l’uno il contrario dell’altro? “Per la Fondazione Grimaldi è un onore e un vanto ospitare una mostra così ampia e rappresentativa della multiforme operosità di Salvatore Fratantonio - commenta il presidente Giuseppe Barone - che saprà continuare e farci dono delle sue intatte riserve di creatività e poesia”. All’opening della mostra, sabato 8 ottobre alle 18.00 alla sede della Fondazione in c.so Umberto I, interverranno anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 03 ottobre 2016

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TANTI ESTIMATORI ED AMICI HANNO ASSISTITO ALL’INAUGURAZIONE DELLA PERSONALE “DUE LUOGHI, UNA VITA” DEL MAESTRO SALVATORE FRATANTONIO SABATO POMERIGGIO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA. “UNA SUMMA DEL TEMPO CHE PASSA” CHE RACCONTA LA STORIA DI UN UOMO, GUIDATA NON DA UN ORDINE CRONOLOGICO, MA DALLA FORMA E DAL COLORE. QUELLO DELLA CITTA’ E DELLA CAMPAGNA, MA SOPRATTUTTO DAL COLORE DEL MARE. LA PERSONALE SARA’ VISITABILE FINO AL 4 NOVEMBRE MODICA – “Non una mostra antologica, ma una summa del tempo che passa”. E’ lo stesso artista, il maestro Salvatore Fratantonio, a spiegare il senso della personale a lui dedicata che si è inaugurata sabato alla Fondazione Grimaldi di Modica. "Due luoghi, una vita”, il titolo della mostra, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa, un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio “dal 1969 al 2016”, nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. Due realtà che da fisiche si trasformano in rifugi emotivi. Una continua dicotomia che nell’opera di Fratantonio si ripete con un costante susseguirsi di scene, talvolta immaginarie, talvolta reali, fisiche, che diventano espressioni di stati d’animo complessi, articolati. A guidarli un perpetuo movimento che li trasforma, li miscela, fino ad arrivare a confonderli, simboli di una profondità interiore che si manifesta attraverso un’alta intensità espressiva. “Ho seguito un'idea - commenta Fratantonio - quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l'opera dell'uomo prefabbricata, l'altro rappresenta l'albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica - precisa - ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma”. Presenti all’inaugurazione numerosi estimatori ed amici che hanno ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l’artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate che ha portato il saluto della città ed i ringraziamenti nei confronti di un uomo che ha dato e continua a dare lustro a Modica. Poi è stata la volta del critico d'arte Andrea Guastella che in poche battute ha colto il filo conduttore della mostra stessa: “La pittura di Fratantonio merita ben più di poche note occasionali. Limitiamoci, per adesso, a costatare come i suoi luoghi, rispecchiandosi l’un l’altro, si accordino in una sintesi perduta”. Infine gli interventi dello scrittore Nicola Colombo, della scrittrice e curatrice della mostra Marcella Burderi e del presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone. "Come Fondazione Grimaldi - ha dichiarato Barone – abbiamo avuto l'onore di offrire questa mostra alla città, un omaggio a Fratantonio, un omaggio che non è formale ma sostanziale ad uno dei figli più illustri e più fervidi della cultura modicana". Per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Grimaldi ed il Centro Studi Feliciano Rossitto, è stato realizzato anche un catalogo che riproduce le opere della mostra

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accompagnate da una serie di scritti critici. La personale sarĂ visitabile fino al 4 novembre dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 10 ottobre 2016

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SALVATORE FRATANTONIO. DUE LUOGHI, UNA VITA © Salvatore Fratantonio

Dal 09 Ottobre 2016 al 04 Novembre 2016 MODICA | RAGUSA LUOGO: Fondazione Grimaldi CURATORI: Marcella Burderi, Lisa Fratantonio TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 0932 757459 SITO UFFICIALE: http://www.fondazionegrimaldi.it

COMUNICATO

STAMPA: - “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo di infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi (inaugurazione sabato 8 ottobre alle ore 18). “Dal 1969 al 2016” è invece il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista. Quarantasette anni di carriera artistica, di storia, di esperienze, di emozioni, di vita, appunto. Quarantasette anni in cui a confrontarsi, rincorrersi e subito dopo quasi

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rifiutarsi sono stati due mondi, due luoghi. Una dicotomia tra natura e città, noto e ignoto, che nell’ottica di Fratantonio non rispetta quanto lo spettatore potrebbe immaginarsi, ma che al contrario lascia stupiti: “Inaspettatamente - spiega la stessa Burderi - la sensazione di spaesamento non viene da distese di colline e vallate in cui è facile perdersi anche fisicamente. L’incognito per Salvatore Fratantonio è rappresentato da muto susseguirsi di palazzi, strade vuote e piazze, in cui lo stesso artista, all’inizio della sua vicenda, si perdeva dentro”. E non è l’unica sorpresa del lungo cammino che la mostra svelerà: i due luoghi sono infatti davvero l’uno il contrario dell’altro? “Per la Fondazione Grimaldi è un onore e un vanto ospitare una mostra così ampia e rappresentativa della multiforme operosità di Salvatore Fratantonio - commenta il presidente Giuseppe Barone - che saprà continuare e farci dono delle sue intatte riserve di creatività e poesia”. All’opening della mostra, sabato 8 ottobre alle 18.00 alla sede della Fondazione in c.so Umberto I, interverranno anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

http://www.arte.it/calendario-arte/ragusa/mostra-salvatore-fratantonio-due-luoghiuna-vita-31755

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Le opere del pittore siciliano Salvatore Fratantonio nella personale “Due luoghi, una vita” 4 OTT 2016 EVENTI VISUALIZZATO: 185 VOLTE

LA CITTA’ E LA CAMPAGNA, SPAZI DI UN’ESISTENZA ESTERIORE CHE DIVENTANO REGIONI DELL’ ANIMA. QUELLA DELL’ARTISTA SALVATORE FRATANTONIO CHE SI RACCONTA NELLA MOSTRA “DUE LUOGHI, UNA VITA”. LA PERSONALE, ALLESTITA ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA, SARA’ VISITABILE DALL’ 8 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE. UN OMAGGIO ALLA TERRA NATIA E DI ADOZIONE. OPENING, SABATO 8 OTTOBRE ALLE 18.00. MODICA – “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo di infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi (inaugurazione sabato 8 ottobre alle ore 18). “Dal 1969 al 2016” è invece il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista. Quarantasette anni di carriera artistica, di storia, di esperienze, di emozioni, di vita, appunto. Quarantasette anni in cui a confrontarsi, rincorrersi e subito dopo quasi rifiutarsi sono stati

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due mondi, due luoghi. Una dicotomia tra natura e città, noto e ignoto, che nell’ottica di Fratantonio non rispetta quanto lo spettatore potrebbe immaginarsi, ma che al contrario lascia stupiti: “Inaspettatamente – spiega la stessa Burderi – la sensazione di spaesamento non viene da distese di colline e vallate in cui è facile perdersi anche fisicamente. L’incognito per Salvatore Fratantonio è rappresentato da muto susseguirsi di palazzi, strade vuote e piazze, in cui lo stesso artista, all’inizio della sua vicenda, si perdeva dentro”. E non è l’unica sorpresa del lungo cammino che la mostra svelerà: i due luoghi sono infatti davvero l’uno il contrario dell’altro? “Per la Fondazione Grimaldi è un onore e un vanto ospitare una mostra così ampia e rappresentativa della multiforme operosità di Salvatore Fratantonio – commenta il presidente Giuseppe Barone – che saprà continuare e farci dono delle sue intatte riserve di creatività e poesia”. All’opening della mostra, sabato 8 ottobre alle 18.00 alla sede della Fondazione in c.so Umberto I, interverranno anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

http://www.siciliafan.it/le-opere-del-pittore-siciliano-salvatore-fratantonio-nella-personale-due-luoghi/

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DALL’8 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE, PALAZZO GRIMALDI OSPITA LA PERSONALE DI SALVATORE FRATANTONIO, “DUE LUOGHI, UNA VITA”. “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo di infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi. “Dal 1969 al 2016” è il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista. Quarantasette anni di carriera artistica, di storia, di esperienze, di emozioni, di vita, appunto. Quarantasette anni in cui a confrontarsi, rincorrersi e subito dopo quasi rifiutarsi sono stati due mondi, due luoghi. All’opening della mostra che si terrà sabato 8 ottobre alle 18 alla sede della Fondazione in Corso Umberto I, interverranno il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. Info & orari La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21 e la domenica dalle 16 alle 21.

http://www.eastsicily.com/events/due-luoghi-una-vita-la-personale-di-salvatore-fratantonio-allafondazione-grimaldi-di-modica/

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Modica, Salvatore Fratantonio espone le sue opere alla Fondazione Grimaldi CulturaRagusa Ott 3,2016 0 redatrg “Due luoghi, una vita” (opere dal 1969 al 2016) ripercorre il cammino artistico di quasi mezzo secolo del maestro Salvatore Fratantonio. Classe 1938, appartiene alla schiera di quanti, in giovane età, si sono allontanati dalla propria terra per tentare strade nuove, approdando a Milano, città nella quale ha vissuto per circa quattro decenni e dove espone nel 1968. Formatosi con una decisa professionalità rientra nella sua amata terra iblea dove egli divide il suo tempo alternandosi tra la sua città adottiva e Marina di Modica, sempre portando avanti una costante ricerca e producendo opere. La mostra sarà ospitata alla Fondazione Grimaldi (Corso Umberto, 106, a Modica) da sabato 8 ottobre fino al 4 novembre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-13 / 16-20; sabato ore 9-13 / 16-21. Domenica ore 1621. La mostra è curata da Marcella Burderi e Lisa Fratantonio.

http://www.nuovosud.it/45761-cultura-ragusa/modica-salvatore-fratantonio-espone-le-sue-opere-allafondazione-grimaldi

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"Due luoghi una vita": Fratantonio si racconta

Salvatore

FOTO SUCCESSIVA » 3 ott 2016 - 19:59

MODICA – Sabato 8 ottobre alle ore 18,00 nella sede della Fondazione Grimaldi di Modica prenderà avvio, con chiusura il 4 novembre, una mostra del pittore Salvatore Fratantonio, con la collaborazione della scrittrice Marcella Burderi e della figlia del pittore Lisa dal nome “Due luoghi, una vita”. In essa il pittore si racconterà parlando della sua esperienza tra due grandi città, Roma e Milano, e la sua piccola città, Modica. La dicotomia è qui significativa, in quanto nella metropoli egli si perde, mentre nella cittadina di campagna ritrova se stesso. Il sottotitolo della mostra è “Dal 1969 al 2016″, ovvero quarantasette anni di carriera artistica, di emozioni e di vita, nel corso dei quali egli ha notato le differenze tra la dimensione metropolitana e quella agreste, le quali tra di loro si incontrano e nello stesso tempo si annullano a vicenda. Da notare anche come i ricordi d’infanzia hanno il loro peso riguardo alla dimensione agreste. Marcella Burderi spiega: “L’incognito per Salvatore Fratantonio è rappresentato da un muto susseguirsi di palazzi, strade vuote e piazze, in cui lo stesso artista, all’inizio della sua vicenda si perdeva dentro“.

Redazione NewSicilia

http://www.newsicilia.it/fotogallery/luoghi-vita-salvatore-fratantonio-si-racconta/attachment/mostra-44?parent=183363

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MODICA, MOSTRA DI SALVATORE FRATANTONIO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI Redazione canale74 Attualità 09 Ottobre 2016 Da oggi e fino al 4 novembre l’artista Salvatore Fratantonio si racconta nella mostra “Due luoghi, una vita”, allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica. La personale narra due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo d’infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. La personale è stata curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa. “Dal 1969 al 2016” è invece il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista attraverso quarantasette anni di carriera artistica. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

http://www.canale74.com/news/attualita/6798-modica-mostra-di-salvatore-fratantonio-alla-fondazionegrimaldi.html

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A Modica la mostra di Salvatore Fratantonio “Due luoghi una vita” Inserita da vivisicilia.it il Ott 4th, 2016 e archiviata in *Ragusa, Cultura Mostre Sagre. Puoi seguire tutte le risposte a questo articolo tramite RSS 2.0.

Modica (Rg). Si inaugura Sabato, 8 ottobre, presso la Fondazione Grimaldi (Corso Umberto I, 10), alle 18.00, la mostra “Due luoghi, una vita” (opere dal 1969 al 2016) di Salvatore Fratantonio. Interverranno Ignazio Abbate, sindaco di Modica; Giuseppe Barone, presidente Fondazione Grimaldi; Marcella Burderi, scrittrice; Nicola Colombo, scrittore; Andrea Guastella, critico. L’esposizione sarà aperta dall’8 ottobre al 4 novembre, con i seguenti orari:dal lunedì al venerdì ore 9.00-13.00 / 16.00-20.00, sabato ore 9.0013.00 / 16.00-21.00, domenica ore 16.00-21.00. La mostra è a cura di Marcella Burderi e Lisa Fratantonio. “Due luoghi, una vita” ripercorre il cammino artistico di quasi mezzo secolo del maestro Salvatore Fratantonio. Classe 1938, appartiene alla schiera di quanti, in giovane età, si sono allontanati dalla propria terra per tentare strade nuove, approdando a Milano, città nella quale ha vissuto per circa quattro decenni e dove espone nel 1968. Formatosi con una decisa professionalità rientra nella sua amata terra iblea dove egli divide il suo tempo alternandosi tra la sua città adottiva e Marina di Modica, sempre portando avanti una costante ricerca e producendo opere. La cifra artistica di Salvatore Fratantonio si può così riassumere: “Alberi solitari, dune, marine… Suggestioni, emozioni, anche musicali, vengono fermate sulla tela e immerse nei blu, negli azzurri, nei grigi che sfumano i confini fisici e approdano nell’indeterminato, come per un desiderio di individuarne e finalmente scorgerne l’oltre, ovvero la meta nascosta dall’illusione o dal magismo delle cromie”, come annota lo scrittore Giovanni Occhipinti (dal catalogo “La memoria e l’immagine”, Ragusa 2002). http://www.vivienna.it/2016/10/04/a-modica-la-mostra-di-salvatore-fratantonio-due-luoghi-una-vita/

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Arte: inaugurata a Modica (Rg) la mostra “Due luoghi, una vita”, la personale dell’artista Salvatore Fratantonio 10 OTT 2016 EVENTI VISUALIZZATO: 197 VOLTE

TANTI ESTIMATORI ED AMICI HANNO ASSISTITO ALL’INAUGURAZIONE DELLA PERSONALE “DUE LUOGHI, UNA VITA” DEL MAESTRO SALVATORE FRATANTONIO SABATO POMERIGGIO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA. “UNA SUMMA DEL TEMPO CHE PASSA” CHE RACCONTA LA STORIA DI UN UOMO, GUIDATA NON DA UN ORDINE CRONOLOGICO, MA DALLA FORMA E DAL COLORE. QUELLO DELLA CITTA’ E DELLA CAMPAGNA, MA SOPRATTUTTO DAL COLORE DEL MARE. LA PERSONALE SARA’ VISITABILE FINO AL 4 NOVEMBRE MODICA – “Non una mostra antologica, ma una summa del tempo che passa”. E’ lo stesso artista, il maestro Salvatore Fratantonio, a spiegare il senso della personale a lui dedicata che si è inaugurata sabato alla Fondazione Grimaldi di Modica. "Due luoghi, una vita”, il titolo della mostra, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa, un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio “dal 1969 al 2016”, nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. Due realtà che da fisiche si trasformano in rifugi emotivi. Una continua dicotomia che nell’opera di Fratantonio si ripete con un costante susseguirsi di scene, talvolta immaginarie, talvolta reali, fisiche, che diventano espressioni di stati d’animo complessi, articolati. A guidarli un perpetuo movimento che li trasforma, li miscela, fino ad arrivare a confonderli, simboli di

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una profondità interiore che si manifesta attraverso un’alta intensità espressiva. “Ho seguito un'idea – commenta Fratantonio – quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l'opera dell'uomo prefabbricata, l'altro rappresenta l'albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica – precisa – ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma”. Presenti all’inaugurazione numerosi estimatori ed amici che hanno ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l’artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate che ha portato il saluto della città ed i ringraziamenti nei confronti di un uomo che ha dato e continua a dare lustro a Modica. Poi è stata la volta del critico d'arte Andrea Guastella che in poche battute ha colto il filo conduttore della mostra stessa: “La pittura di Fratantonio merita ben più di poche note occasionali. Limitiamoci, per adesso, a costatare come i suoi luoghi, rispecchiandosi l’un l’altro, si accordino in una sintesi perduta”. Infine gli interventi dello scrittore Nicola Colombo, della scrittrice e curatrice della mostra Marcella Burderi e del presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone. "Come Fondazione Grimaldi – ha dichiarato Barone – abbiamo avuto l'onore di offrire questa mostra alla città, un omaggio a Fratantonio, un omaggio che non è formale ma sostanziale ad uno dei figli più illustri e più fervidi della cultura modicana". Per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Grimaldi ed il Centro Studi Feliciano Rossitto, è stato realizzato anche un catalogo che riproduce le opere della mostra accompagnate da una serie di scritti critici. La personale sarà visitabile fino al 4 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

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I due mondi di Fratantonio Added by Redazione on 3 October 2016 MODICA – “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi (inaugurazione sabato 8 ottobre alle ore 18). “Dal 1969 al 2016” è invece il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista. Quarantasette anni di carriera artistica, di storia, di esperienze, di emozioni, di vita, appunto, tra due mondi, due luoghi. “Inaspettatamente – spiega la stessa Burderi – la sensazione di spaesamento non viene da distese di colline e vallate in cui è facile perdersi anche fisicamente. L’incognito per Salvatore Fratantonio è rappresentato da muto susseguirsi di palazzi, strade vuote e piazze, in cui lo stesso artista, all’inizio della sua vicenda, si perdeva dentro”. E non è l’unica sorpresa del lungo cammino che la mostra svelerà: i due luoghi sono infatti davvero l’uno il contrario dell’altro? “Per la Fondazione Grimaldi è un onore e un vanto ospitare una mostra così ampia e rappresentativa della multiforme operosità di Salvatore Fratantonio – commenta il presidente Giuseppe Barone – che saprà continuare e farci dono delle sue intatte riserve di creatività e poesia”. All’opening della mostra, sabato 8 ottobre alle 18.00 alla sede della Fondazione in c.so Umberto I, interverranno anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

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Salvatore Fratantonio, “Due luoghi, una vita”, a Modica REDAZIONE 03 OTTOBRE 2016 VISITE: 827

Salvatore Fratantonio, “Due luoghi, una vita” (opere dal 1969 al 2016)

Fondazione Grimaldi, Corso Umberto I, 106 – Modica Inaugurazione Sabato, 8 ottobre 2016, ore 18.00 Interventi: Ignazio Abbate, sindaco di Modica, Giuseppe Barone, presidente Fondazione Grimaldi, Marcella Burderi, scrittrice, Nicola Colombo, scrittore, Andrea Guastella, critico L’esposizione sarà aperta dall’8 ottobre al 4 novembre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-13 / 16-20 - sabato ore 9-13 / 16-21 - domenica ore 16-21 Mostra a cura di Marcella Burderi e Lisa Fratantonio

“Due luoghi, una vita” ripercorre il cammino artistico di quasi mezzo secolo del maestro Salvatore Fratantonio. Classe 1938, appartiene alla schiera di quanti, in giovane età, si sono allontanati dalla propria terra per tentare strade nuove,

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approdando a Milano, città nella quale ha vissuto per circa quattro decenni e dove espone nel 1968. Formatosi con una decisa professionalità rientra nella sua amata terra iblea dove egli divide il suo tempo alternandosi tra la sua città adottiva e Marina di Modica, sempre portando avanti una costante ricerca e producendo opere. La cifra artistica di Salvatore Fratantonio si può così riassumere: “Alberi solitari, dune, marine... Suggestioni, emozioni, anche musicali, vengono fermate sulla tela e immerse nei blu, negli azzurri, nei grigi che sfumano i confini fisici e approdano nell’indeterminato, come per un desiderio di individuarne e finalmente scorgerne l’oltre, ovvero la meta nascosta dall’illusione o dal magismo delle cromie”, come annota lo scrittore Giovanni Occhipinti (dal catalogo “La memoria e l’immagine”, Ragusa 2002).

Giuseppe Nativo © Ondaiblea - Biancavela Press, tutti i diritti riservati - Condizioni http://www.ondaiblea.it/index.php/it/2014-07-02-22-38-36/cultura/8926-salvatore-fratantonio-dueluoghi-una-vita-a-modica

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04/10/2016 - Arte/

L’ARTISTA SALVATORE FRATANTONIO SI RACCONTA NELLA MOSTRA “DUE LUOGHI, UNA VITA” ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo di infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi (inaugurazione sabato 8 ottobre alle ore 18). All’opening della mostra nella sede della Fondazione in c.so Umberto I, interverranno anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

http://www.telenovaragusa.it/2016/10/04/lartista-salvatore-fratantonio-si-racconta-nella-mostra-dueluoghi-una-vita-alla-fondazione-grimaldi-di-modica/

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LA CITTA’ E LA CAMPAGNA, SPAZI DI UN’ ESISTENZA ESTERIORE CHE DIVENTANO REGIONI DELL’ ANIMA. LA PERSONALE DELL’ARTISTA SALVATORE FRATANTONIO CHE SI RACCONTA NELLA MOSTRA “DUE LUOGHI, UNA VITA”. Pubblicato il: 04/10/2016, 10:45 | di comunicato stampa

MODICA - “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi freddi colori, i grattacieli e le piazze vuote, e la campagna, col suo calore, profumo di infanzia e spensieratezza, che insieme accolgono e quasi respingono il protagonista. “Due luoghi, una vita” è la storia dell’artista Salvatore Fratantonio che nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, perde e poi ritrova se stesso. Un omaggio alla terra natia e a quella di adozione. Ed è il titolo della sua personale, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia dell’artista, Lisa, che sarà allestita alla Fondazione Grimaldi di Modica dall’8 ottobre al 4 novembre prossimi (inaugurazione sabato 8 ottobre alle ore 18). “Dal 1969 al 2016” è invece il sottotitolo scelto per evidenziare il percorso che la mostra regalerà allo spettatore, accompagnandolo per mano nella vita e di riflesso, nell’anima dell’artista. Quarantasette anni di carriera artistica, di storia, di esperienze, di emozioni, di vita, appunto. Quarantasette anni in cui a confrontarsi, rincorrersi e subito dopo quasi rifiutarsi sono stati due mondi, due luoghi. Una dicotomia tra natura e città, noto e ignoto, che nell’ottica di Fratantonio non rispetta quanto lo spettatore potrebbe immaginarsi, ma che al contrario lascia stupiti: “Inaspettatamente - spiega la stessa Burderi - la sensazione di spaesamento non viene da distese di colline e vallate in cui è facile perdersi anche fisicamente. L’incognito per Salvatore Fratantonio è rappresentato da muto susseguirsi di palazzi, strade vuote e piazze, in cui lo stesso artista, all’inizio della sua vicenda, si perdeva dentro”. E non è l’unica sorpresa del lungo cammino che la mostra svelerà: i due luoghi sono infatti davvero l’uno il contrario dell’altro? “Per la Fondazione Grimaldi è un onore e un vanto ospitare una mostra così ampia e rappresentativa della multiforme operosità di Salvatore Fratantonio - commenta il presidente Giuseppe Barone - che saprà continuare e farci dono delle sue intatte riserve di creatività e poesia”. All’opening della mostra, sabato 8 ottobre alle 18.00 alla sede della Fondazione in c.so Umberto I, interverranno anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate, lo scrittore Nicola Colombo e il critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00. comunicato stampa

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Inaugurata a Modica la mostra “Due luoghi, una vita”, la personale di Salvatore Fratantonio alla Fondazione Grimaldi di Modica 10 ottobre 2016 ore 12:04 Fonte: serena cannizzaro - 323 letture Cultura Nessun commento “Non una mostra antologica, ma una summa del tempo che passa”. E’ lo stesso artista, il maestro Salvatore Fratantonio, a spiegare il senso della personale a lui dedicata che si è inaugurata sabato alla Fondazione Grimaldi di Modica. “Due luoghi, una vita”, il titolo della mostra, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa, un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio “dal 1969 al 2016”, nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. Due realtà che da fisiche si trasformano in rifugi emotivi. Una continua dicotomia che nell’opera di Fratantonio si ripete con un costante susseguirsi di scene, talvolta immaginarie, talvolta reali, fisiche, che diventano espressioni di stati d’animo complessi, articolati. A guidarli un perpetuo movimento che li trasforma, li miscela, fino ad arrivare a confonderli, simboli di una profondità interiore che si manifesta attraverso un’alta intensità espressiva. “Ho seguito un’idea – commenta Fratantonio – quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l’opera dell’uomo prefabbricata, l’altro rappresenta l’albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica – precisa – ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma”. Presenti all’inaugurazione numerosi estimatori ed amici che hanno ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l’artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate che ha portato il saluto della città ed i ringraziamenti nei confronti di un uomo che ha dato e continua a dare lustro a Modica. Poi è stata la volta del critico d’arte Andrea Guastella che in poche battute ha colto il filo conduttore della mostra stessa: “La pittura di Fratantonio merita ben più di poche note occasionali. Limitiamoci, per adesso, a costatare come i suoi luoghi, rispecchiandosi l’un l’altro, si accordino in una sintesi perduta”. Infine gli interventi dello scrittore Nicola Colombo, della scrittrice e curatrice della mostra Marcella Burderi e del presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone. “Come Fondazione Grimaldi – ha dichiarato Barone – abbiamo avuto l’onore di offrire questa mostra alla città, un omaggio a Fratantonio, un omaggio che non è formale ma sostanziale ad uno dei figli più illustri e più fervidi della cultura modicana”. Per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Grimaldi ed il Centro Studi Feliciano Rossitto, è stato realizzato anche un catalogo che riproduce le opere della mostra accompagnate da una serie di scritti critici. La personale sarà visitabile fino al 4 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21 e la domenica dalle 16 alle 21. http://www.radiortm.it/2016/10/10/inaugurata-a-modica-la-mostra-due-luoghi-una-vita-la-personaledellartista-salvatore-fratantonio-fruibile-alla-fondazione-grimaldi/

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‌. http://www.ragusanews.com/articolo/72075/due-luoghi-una-vita-inaugurata-la-mostra-di-salvatorefratantonio

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TANTI ESTIMATORI ED AMICI HANNO ASSISTITO ALL´INAUGURAZIONE DELLA PERSONALE "DUE LUOGHI, UNA VITA" DEL MAESTRO SALVATORE FRATANTONIO SABATO POMERIGGIO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA. "UNA SUMMA DEL TEMPO CHE PASSA" CHE RACCONTA LA STORIA DI UN UOMO, GUIDATA NON DA UN ORDINE CRONOLOGICO, MA DALLA FORMA E DAL COLORE. QUELLO DELLA CITTA´ E DELLA CAMPAGNA, MA SOPRATTUTTO DAL COLORE DEL MARE. LA PERSONALE SARA´ VISITABILE FINO AL 4 NOVEMBRE MODICA – "Non una mostra antologica, ma una summa del tempo che passa". E´ lo stesso artista, il maestro Salvatore Fratantonio, a spiegare il senso della personale a lui dedicata che si è inaugurata sabato alla Fondazione Grimaldi di Modica. "Due luoghi, una vita", il titolo della mostra, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa, un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio "dal 1969 al 2016", nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d´origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. Due realtà che da fisiche si trasformano in rifugi emotivi. Una continua dicotomia che nell´opera di Fratantonio si ripete con un costante susseguirsi di scene, talvolta immaginarie, talvolta reali, fisiche, che diventano espressioni di stati d´animo complessi, articolati. A guidarli un perpetuo movimento che li trasforma, li miscela, fino ad arrivare a confonderli, simboli di una profondità interiore che si manifesta attraverso un´alta intensità espressiva. "Ho seguito un´idea - commenta Fratantonio - quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l´opera dell´uomo prefabbricata, l´altro rappresenta l´albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica - precisa ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma". Presenti all´inaugurazione numerosi estimatori ed amici che hanno ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l´artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate che ha portato il saluto della città ed i ringraziamenti nei confronti di un uomo che ha dato e continua a dare lustro a Modica. Poi è stata la volta del critico d´arte Andrea Guastella che in poche battute ha colto il filo conduttore della mostra stessa: "La pittura di Fratantonio merita ben più di poche note occasionali. Limitiamoci, per adesso, a costatare come i suoi luoghi, rispecchiandosi l´un l´altro, si accordino in una sintesi perduta". Infine gli interventi dello scrittore Nicola Colombo, della scrittrice e curatrice della mostra Marcella Burderi e del presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone. "Come Fondazione Grimaldi - ha dichiarato Barone – abbiamo avuto l´onore di offrire questa mostra alla città, un omaggio a Fratantonio, un omaggio che non è formale ma sostanziale ad uno dei figli più illustri e più fervidi della cultura modicana". Per l´occasione, in collaborazione con la Fondazione Grimaldi ed il Centro Studi Feliciano Rossitto, è stato realizzato anche un catalogo che riproduce le opere della mostra accompagnate da una serie di scritti critici. La personale sarà visitabile fino al 4 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00. ufficio Michele Barbagallo

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Inaugurata la personale a Modica di Fratantonio: “Due luoghi, una vita” ottobre 10 13:082016

by Redazione

“Non una mostra antologica, ma una summa del tempo che passa”. E’ lo stesso artista, il maestro Salvatore Fratantonio, a spiegare il senso della personale a lui dedicata che si è inaugurata sabato alla Fondazione Grimaldi di Modica. “Due luoghi, una vita”, il titolo della mostra, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa, un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio “dal 1969 al 2016”, nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. Due realtà che da fisiche si trasformano in rifugi emotivi. Una continua dicotomia che nell’opera di Fratantonio si ripete con un costante susseguirsi di scene, talvolta immaginarie, talvolta reali, fisiche, che diventano espressioni di stati d’animo complessi, articolati. A guidarli un perpetuo movimento che li trasforma, li miscela, fino ad arrivare a confonderli, simboli di una profondità interiore che si manifesta attraverso un’alta intensità espressiva. “Ho seguito un’idea – commenta Fratantonio – quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l’opera dell’uomo prefabbricata, l’altro rappresenta l’albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica – precisa – ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma”. Presenti all’inaugurazione numerosi

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estimatori ed amici che hanno ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l’artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate che ha portato il saluto della città ed i ringraziamenti nei confronti di un uomo che ha dato e continua a dare lustro a Modica. Poi è stata la volta del critico d’arte Andrea Guastella che in poche battute ha colto il filo conduttore della mostra stessa: “La pittura di Fratantonio merita ben più di poche note occasionali. Limitiamoci, per adesso, a costatare come i suoi luoghi, rispecchiandosi l’un l’altro, si accordino in una sintesi perduta”. Infine gli interventi dello scrittore Nicola Colombo, della scrittrice e curatrice della mostra Marcella Burderi e del presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone. “Come Fondazione Grimaldi – ha dichiarato Barone – abbiamo avuto l’onore di offrire questa mostra alla città, un omaggio a Fratantonio, un omaggio che non è formale ma sostanziale ad uno dei figli più illustri e più fervidi della cultura modicana”. Per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Grimaldi ed il Centro Studi Feliciano Rossitto, è stato realizzato anche un catalogo che riproduce le opere della mostra accompagnate da una serie di scritti critici. La personale sarà visitabile fino al 4 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

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Modica: Fondazione Grimaldi L'inaugurazione della personale del maestro Salvatore Fratantonio Pubblicato il: 10/10/2016, 12:22

TANTI ESTIMATORI ED AMICI HANNO ASSISTITO ALL’INAUGURAZIONE DELLA PERSONALE “DUE LUOGHI, UNA VITA” DEL MAESTRO SALVATORE FRATANTONIO SABATO POMERIGGIO ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA. “UNA SUMMA DEL TEMPO CHE PASSA” CHE RACCONTA LA STORIA DI UN UOMO, GUIDATA NON DA UN ORDINE CRONOLOGICO, MA DALLA FORMA E DAL COLORE. QUELLO DELLA CITTA’ E DELLA CAMPAGNA, MA SOPRATTUTTO DAL COLORE DEL MARE. LA PERSONALE SARA’ VISITABILE FINO AL 4 NOVEMBRE “Non una mostra antologica, ma una summa del tempo che passa”. E’ lo stesso artista, il maestro Salvatore Fratantonio, a spiegare il senso della personale a lui dedicata che si è inaugurata sabato alla Fondazione Grimaldi di Modica. "Due luoghi, una vita”, il titolo della mostra, curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa, un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio “dal 1969 al 2016”, nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. Due realtà che da fisiche si trasformano in rifugi emotivi. Una continua dicotomia che nell’opera di Fratantonio si ripete con un costante susseguirsi di scene, talvolta immaginarie, talvolta reali, fisiche, che diventano espressioni di stati d’animo complessi, articolati. A guidarli un perpetuo movimento che li trasforma, li miscela, fino ad arrivare a confonderli, simboli di una profondità interiore che si manifesta attraverso un’alta intensità espressiva. “Ho seguito un'idea - commenta Fratantonio quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l'opera dell'uomo prefabbricata, l'altro rappresenta l'albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica - precisa - ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma”. Presenti all’inaugurazione numerosi estimatori ed amici che hanno

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ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l’artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate che ha portato il saluto della città ed i ringraziamenti nei confronti di un uomo che ha dato e continua a dare lustro a Modica. Poi è stata la volta del critico d'arte Andrea Guastella che in poche battute ha colto il filo conduttore della mostra stessa: “La pittura di Fratantonio merita ben più di poche note occasionali. Limitiamoci, per adesso, a costatare come i suoi luoghi, rispecchiandosi l’un l’altro, si accordino in una sintesi perduta”. Infine gli interventi dello scrittore Nicola Colombo, della scrittrice e curatrice della mostra Marcella Burderi e del presidente della Fondazione Grimaldi, Giuseppe Barone. "Come Fondazione Grimaldi - ha dichiarato Barone – abbiamo avuto l'onore di offrire questa mostra alla città, un omaggio a Fratantonio, un omaggio che non è formale ma sostanziale ad uno dei figli più illustri e più fervidi della cultura modicana". Per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Grimaldi ed il Centro Studi Feliciano Rossitto, è stato realizzato anche un catalogo che riproduce le opere della mostra accompagnate da una serie di scritti critici. La personale sarà visitabile fino al 4 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00 e la domenica dalle 16.00 alle 21.00.

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Mostra di Salvatore Fratantonio a Modica 0 BY REDAZIONE ON 11 OTTOBRE 2016LE ARTI, PITTURA

Mostra del maestro Salvatore Fratantonio, inaugurata sabato 8 ottobre, a Modica. La mostra, dal titolo “Due luoghi, una vita” è curata dalla scrittrice Marcella Burderi e dalla figlia del pittore, Lisa: è un omaggio alla terra natia e alla terra di adozione. Una mostra che racconta la storia di un uomo e il suo viaggio “dal 1969 al 2016”, nella città, prima Roma e poi Milano, e nella sua campagna d’origine, quella modicana, durante il quale perde e poi ritrova se stesso. “Ho seguito un’idea – commenta Fratantonio – quella di due linee verticali che si appoggiano su una linea orizzontale che è il mare. Una rappresenta la città che ci guida, l’opera dell’uomo prefabbricata, l’altro rappresenta l’albero che invece è una visione naturale. Entrambe si allungano nel tempo ed infatti abbiamo opere che vanno dal 1969 ai giorni nostri. Non è una mostra antologica – precisa – ed infatti le opere sono sistemate volutamente senza seguire un ordine cronologico, ma seguendo un ordine legato al colore, alla forma”. Presenti all’inaugurazione numerosi estimatori ed amici che hanno ammirato le opere esposte, godendo anche di alcuni momenti di confronto con l’artista. Ad introdurre la mostra una breve conferenza in cui a dare il benvenuto è stato il sindaco Ignazio Abbate. Poi è stata la volta del critico d’arte Andrea Guastella. La personale sarà visitabile fino al 4 novembre, nei locali della Fondazione Grimaldi, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16.00 alle 21 e la domenica dalle 16 alle 21. http://www.lettera32.org/?p=11340

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Le opere del pittore siciliano Salvatore Fratantonio nella personale “Due luoghi Siciliafan 04 ottobre 2016 07:07 Notizie da: Regione Sicilia

Fonte immagine: Siciliafan - link LA CITTA’ E LA CAMPAGNA, SPAZI DI UN’ESISTENZA ESTERIORE CHE DIVENTANO REGIONI DELL’ ANIMA. QUELLA DELL’ARTISTA SALVATORE FRATANTONIO CHE SI RACCONTA NELLA MOSTRA “DUE LUOGHI, UNA VITA”. LA PERSONALE, ALLESTITA ALLA FONDAZIONE GRIMALDI DI MODICA, SARA’ VISITABILE DALL’ 8 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE. UN OMAGGIO ALLA TERRA NATIA E DI ADOZIONE. OPENING, SABATO 8 OTTOBRE ALLE 18.00. MODICA – “Due luoghi, una vita” racconta la storia di un uomo, un pittore. E’ la narrazione di due realtà, città e campagna, due luoghi diversi che da fisici diventano espressioni della propria anima. La città, con i suoi...

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Cerimonia “Ritratto� 22 dicembre 2016

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CON “RITRATTO”, MODICA RENDE OMAGGIO AD UN GRANDE PERSONAGGIO: GIOVANNI MODICA SCALA. TESTIMONE DEL SUO TEMPO, INDIMENTICATO COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE, HA DEDICATO UN’INTERA ESISTENZA AL RECUPERO E ALLA TUTELA DELLE TRADIZIONI LOCALI E DELLA CULTURA POPOLARE. GIOVEDI’ 22 DICEMBRE, ALLE ORE 17.30, ALL’AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI MODICA, SARA’ SVELATO UN SUO RITRATTO. LA CERIMONIA E’ PROMOSSA DAL COMUNE DI MODICA, DALLA FONDAZIONE GRIMALDI E DAL CONSORZIO TUTELA DEL CIOCCOLATO DI MODICA.

MODICA (RG) - Un uomo che ha dedicato l’intera vita alla sua città, Modica, alle sue tradizioni e alla cultura popolare. Una personalità rara, indimenticabile, che con passione, rigore, precisione ed entusiasmo, ha reso testimonianza della storia del suo tempo e delle tradizioni locali. A lui, al compianto Giovanni Modica Scala, scomparso nel 2003 all’età di 82 anni, l’intera comunità rende omaggio con un dipinto che sarà esposto presso l’aula consiliare del Comune di Modica e che sarà svelato durante una cerimonia in programma giovedì 22 dicembre alle ore 17.30. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Modica, dalla Fondazione Grimaldi e dal Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica sulla spinta della richiesta arrivata dal capitano della Polizia Locale di Modica, Peppe Casa. “Ritratto”, il titolo della cerimonia che traccerà un “ritratto” fisico, attraverso la tela appunto, e descrittivo, con le varie testimonianze e racconti che si alterneranno, permetterà di conoscere più da vicino la figura di Giovanni Modica Scala. A lui la città deve tanto, sia come storico e testimone dell’epoca sia come comandante della Polizia Municipale per quasi quarant’anni, durante i quali ha riorganizzato il corpo secondo modelli di efficienza e di modernità. Appassionato di storia, archeologia, letteratura, Giovanni Modica Scala ha trascorso tutta la sua vita dedicandosi al ritrovamento di vecchie tradizioni, usanze, documenti antichi e addirittura reperti, come la cripta del convento di San Domenico, che riportò alla luce nel 1972. Tantissime le produzioni in qualità di storico: “La grande alluvione” (1968), “La Madonna di Sion” (1974), “Le comunità ebraiche nella Contea di Modica” (1978), “Pagine di pietra” (1990) e “Sicilia medievale” (1995). Giovanni Modica Scala è stato corrispondente dell’Encyclopedia Britannica e nel 1976 è stato insignito del Premio Cultura del Consiglio dei Ministri. Meticoloso e appassionato, ha documentato con fotografie e filmati eventi storici, come la lacrimazione della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Il programma della cerimonia di giovedì prevede, dopo i saluti introduttivi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, del comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, e del direttore del Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica, Nino Scivoletto, gli

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interventi del capitano Peppe Casa, di Giuseppe Piccione, presidente nazionale dell’Osservatorio Polizia Locale, di Giancarlo Poidomani, docente di storia contemporanea all’Università di Catania e di Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università etnea. Seguiranno le “Letture” dell’attore Alessandro Sparacino e alle 18.30 la scopertura della tela. “Come Fondazione Grimaldi siamo molto legati alla figura di Giovanni Modica Scala – commenta il presidente Uccio Barone - Studioso, storico, fotografo, letterato, Modica Scala è stato un uomo dalle mille risorse che non si è mai risparmiato per la sua città, offrendole con abnegazione e passione un minuzioso lavoro di ricerca lungo decenni. Ha raccontato tradizioni, usi, costumi, momenti storici con professionalità e dedizione, regalando alle generazioni testimonianze uniche”. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 20 dicembre 2016

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Aula consiliare Modica - "Ritratto" di Giovanni Modica Scala, giovedì, 22. dicembre 2016, Modica PROGRAMMA: * 17,30 - Saluti delle autorità; interventi di: - Peppe Casa (Promotore dell’evento; Capitano Polizia Municipale di Modica) - Giuseppe Piccione (Presidente nazionale dell’ Osservatorio Polizia Municipale) - Giancarlo Poidomani (Docente di Storia Contemporanea dell’Università di Catania) - Uccio Barone (Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania) ≈≈≈≈≈≈ Letture di Alessandro Sparacino * 18,30 - Scopertura della tela (opera dell'Artista castelbuonese Stefania Cordone)

___________________________________________________________________ BIOGRAFIA: Giovane tenente durante la II Guerra Mondiale, visse la drammatica esperienza della prigionia nei campi di concentramento tedeschi – oggetto di un diario inedito – dove ebbe come compagni, tra gli altri, Giovanni Guareschi e Alessandro Natta. Rientrato a Modica, nel 1948 fu tra i fondatori e condirettore del giornale la «Voce di Modica» insieme ad Arnaldo e Franco Libero Belgiorno. Dal 1948 al 1985 fu comandante della Polizia Municipale, che riorganizzò secondo modelli di efficienza e di modernità. Modica Scala è stato appassionato e competente cultore di storia e di archeologia, di cultura locale, di letteratura e di tradizioni popolari. Nel 1972, in seguito ad un’attenta ricerca documentale, riportò alla luce la cripta del convento di San Domenico. La sua produzione di storico comprende i volumi La grande alluvione (1968), La madonna di Sion (1974), Le comunità ebraiche nella Contea di Modica (1978), Pagine di pietra (1990) e Sicilia medievale (1995). Socio ordinario della Società di Storia Patria di Palermo, dell’Archivio della Sicilia Orientale di Catania e dell’Archivio Storico Siracusano, è stato corrispondente della Encyclopaedia Britannica. Nel 1976, per i suoi meriti di studioso, ottenne il Premio Cultura del Consiglio dei Ministri. Va infine ricordata la sua sensibilità artistica e la grande perizia tecnica con cui ha documentato con fotografie e filmati eventi e processi storici quali la lacrimazione della Madonna delle Lacrime di Siracusa (1953), la nascita di Marina di Modica e l’urbanizzazione della città degli anni ’60.

https://it.fievent.com/e/aula-consiliare-modica-ritratto-di-giovanni-modica-scala/5624318

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Modica, al Comune una cerimonia per ricordare Giovanni Modica Scala CronacaRagusa Dic 21,2016 0 redatrg Un omaggio al compianto Giovanni Modica Scala, scomparso nel 2003 all’età di 82 anni: un dipinto che sarà esposto nell’aula consiliare del Comune di Modica e che sarà svelato durante una cerimonia in programma giovedì 22 dicembre alle ore 17.30. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Modica, dalla Fondazione Grimaldi e dal Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica sulla spinta della richiesta arrivata dal capitano della Polizia Locale di Modica, Peppe Casa. “Ritratto”, il titolo della cerimonia che traccerà un “ritratto” fisico, attraverso la tela appunto, e descrittivo, con le varie testimonianze e racconti che si alterneranno, permetterà di conoscere più da vicino la figura di Giovanni Modica Scala. A lui la città deve tanto, sia come storico e testimone dell’epoca sia come comandante della Polizia Municipale per quasi quarant’anni, durante i quali ha riorganizzato il corpo secondo modelli di efficienza e di modernità. Appassionato di storia, archeologia, letteratura, Giovanni Modica Scala ha trascorso tutta la sua vita dedicandosi al ritrovamento di vecchie tradizioni, usanze, documenti antichi e addirittura reperti, come la cripta del convento di San Domenico, che riportò alla luce nel 1972. Tantissime le produzioni in qualità di storico: “La grande alluvione” (1968), “La Madonna di Sion” (1974), “Le comunità ebraiche nella Contea di Modica” (1978), “Pagine di pietra” (1990) e “Sicilia medievale” (1995). Giovanni Modica Scala è stato corrispondente dell’Encyclopedia Britannica e nel 1976 è stato insignito del Premio Cultura del Consiglio dei Ministri. Meticoloso e appassionato, ha documentato con fotografie e filmati eventi storici, come la lacrimazione della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Il programma della cerimonia di giovedì prevede, dopo i saluti introduttivi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, del comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, e del direttore del Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica, Nino Scivoletto, gli interventi del capitano Peppe Casa, di Giuseppe Piccione, presidente nazionale dell’Osservatorio Polizia Locale, di Giancarlo Poidomani, docente di storia contemporanea all’Università di Catania e di Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università etnea. Seguiranno le “Letture” dell’attore Alessandro Sparacino e alle 18.30 la scopertura della tela.

http://www.nuovosud.it/49361-cronaca-ragusa/modica-al-comune-una-cerimonia-ricordare-giovannimodica-scala

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CON "RITRATTO", MODICA RENDE OMAGGIO AD UN GRANDE PERSONAGGIO: GIOVANNI MODICA SCALA. TESTIMONE DEL SUO TEMPO, INDIMENTICATO COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE, HA DEDICATO UN´INTERA ESISTENZA AL RECUPERO E ALLA TUTELA DELLE TRADIZIONI LOCALI E DELLA CULTURA POPOLARE. GIOVEDI´ 22 DICEMBRE, ALLE ORE 17.30, ALL´AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI MODICA, SARA´ SVELATO UN SUO RITRATTO. LA CERIMONIA E´ PROMOSSA DAL COMUNE DI MODICA, DALLA FONDAZIONE GRIMALDI E DAL CONSORZIO TUTELA DEL CIOCCOLATO DI MODICA. MODICA (RG) - Un uomo che ha dedicato l´intera vita alla sua città, Modica, alle sue tradizioni e alla cultura popolare. Una personalità rara, indimenticabile, che con passione, rigore, precisione ed entusiasmo, ha reso testimonianza della storia del suo tempo e delle tradizioni locali. A lui, al compianto Giovanni Modica Scala, scomparso nel 2003 all´età di 82 anni, l´intera comunità rende omaggio con un dipinto che sarà esposto presso l´aula consiliare del Comune di Modica e che sarà svelato durante una cerimonia in programma giovedì 22 dicembre alle ore 17.30. L´appuntamento è organizzato dal Comune di Modica, dalla Fondazione Grimaldi e dal Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica sulla spinta della richiesta arrivata dal capitano della Polizia Locale di Modica, Peppe Casa. "Ritratto", il titolo della cerimonia che traccerà un "ritratto" fisico, attraverso la tela appunto, e descrittivo, con le varie testimonianze e racconti che si alterneranno, permetterà di conoscere più da vicino la figura di Giovanni Modica Scala. A lui la città deve tanto, sia come storico e testimone dell´epoca sia come comandante della Polizia Municipale per quasi quarant´anni, durante i quali ha riorganizzato il corpo secondo modelli di efficienza e di modernità. Appassionato di storia, archeologia, letteratura, Giovanni Modica Scala ha trascorso tutta la sua vita dedicandosi al ritrovamento di vecchie tradizioni, usanze, documenti antichi e addirittura reperti, come la cripta del convento di San Domenico, che riportò alla luce nel 1972. Tantissime le produzioni in qualità di storico: "La grande alluvione" (1968), "La Madonna di Sion" (1974), "Le comunità ebraiche nella Contea di Modica" (1978), "Pagine di pietra" (1990) e "Sicilia medievale" (1995). Giovanni Modica Scala è stato corrispondente dell´Encyclopedia Britannica e nel 1976 è stato insignito del Premio Cultura del Consiglio dei Ministri. Meticoloso e appassionato, ha documentato con fotografie e filmati eventi storici, come la lacrimazione della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Il programma della cerimonia di giovedì prevede, dopo i saluti introduttivi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, del comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, e del direttore del Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica, Nino Scivoletto, gli interventi del capitano Peppe Casa, di Giuseppe Piccione, presidente nazionale dell´Osservatorio Polizia Locale, di Giancarlo Poidomani, docente di storia contemporanea all´Università di Catania e di Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell´Università etnea. Seguiranno le "Letture" dell´attore Alessandro Sparacino e alle 18.30 la scopertura della tela. "Come Fondazione Grimaldi siamo molto legati alla figura di Giovanni Modica Scala – commenta il presidente Uccio Barone - Studioso, storico, fotografo, letterato, Modica Scala è stato un uomo dalle mille risorse che non si è mai risparmiato per la sua città, offrendole con abnegazione e passione un minuzioso lavoro di ricerca lungo decenni. Ha raccontato tradizioni, usi, costumi, momenti storici con professionalità e dedizione, regalando alle generazioni testimonianze uniche". ufficio Michele Barbagallo

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Con “ritratto”, Modica rende omaggio ad un grande personaggio: Giovanni Modica Scala. Testimone del suo tempo, indimenticato comandante della polizia locale Pubblicato il: 20/12/2016, 23:42 | di comunicato stampa

| Categoria: Comunicati Stampa| Articolo pubblicato in Spazio Aperto

Un uomo che ha dedicato l’intera vita alla sua città, Modica, alle sue tradizioni e alla cultura popolare. Una personalità rara, indimenticabile, che con passione, rigore, precisione ed entusiasmo, ha reso testimonianza della storia del suo tempo e delle tradizioni locali. A lui, al compianto Giovanni Modica Scala, scomparso nel 2003 all’età di 82 anni, l’intera comunità rende omaggio con un dipinto che sarà esposto presso l’aula consiliare del Comune di Modica e che sarà svelato durante una cerimonia in programma giovedì 22 dicembre alle ore 17.30. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Modica, dalla Fondazione Grimaldi e dal Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica sulla spinta della richiesta arrivata dal capitano della Polizia Locale di Modica, Peppe Casa. “Ritratto”, il titolo della cerimonia che traccerà un “ritratto” fisico, attraverso la tela appunto, e descrittivo, con le varie testimonianze e racconti che si alterneranno, permetterà di conoscere più da vicino la figura di Giovanni Modica Scala. A lui la città deve tanto, sia come storico e testimone dell’epoca sia come comandante della Polizia Municipale per quasi quarant’anni, durante i quali ha riorganizzato il corpo secondo modelli di efficienza e di modernità.

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Appassionato di storia, archeologia, letteratura, Giovanni Modica Scala ha trascorso tutta la sua vita dedicandosi al ritrovamento di vecchie tradizioni, usanze, documenti antichi e addirittura reperti, come la cripta del convento di San Domenico, che riportò alla luce nel 1972. Tantissime le produzioni in qualità di storico: “La grande alluvione” (1968), “La Madonna di Sion” (1974), “Le comunità ebraiche nella Contea di Modica” (1978), “Pagine di pietra” (1990) e “Sicilia medievale” (1995). Giovanni Modica Scala è stato corrispondente dell’Encyclopedia Britannica e nel 1976 è stato insignito del Premio Cultura del Consiglio dei Ministri. Meticoloso e appassionato, ha documentato con fotografie e filmati eventi storici, come la lacrimazione della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Il programma della cerimonia di giovedì prevede, dopo i saluti introduttivi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, del comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, e del direttore del Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica, Nino Scivoletto, gli interventi del capitano Peppe Casa, di Giuseppe Piccione, presidente nazionale dell’Osservatorio Polizia Locale, di Giancarlo Poidomani, docente di storia contemporanea all’Università di Catania e di Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università etnea. Seguiranno le “Letture” dell’attore Alessandro Sparacino e alle 18.30 la scopertura della tela. “Come Fondazione Grimaldi siamo molto legati alla figura di Giovanni Modica Scala – commenta il presidente Uccio Barone - Studioso, storico, fotografo, letterato, Modica Scala è stato un uomo dalle mille risorse che non si è mai risparmiato per la sua città, offrendole con abnegazione e passione un minuzioso lavoro di ricerca lungo decenni. Ha raccontato tradizioni, usi, costumi, momenti storici con professionalità e dedizione, regalando alle generazioni testimonianze uniche”.

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http://www.vittoriadaily.net/notizie/comunicati-stampa/5788/con-ritratto-modica-rende-omaggio-ad-ungrande-personaggio-giovanni-modica-scala

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‌ http://www.ragusanews.com/2016/12/20/appuntamenti/un-dipinto-per-giovanni-modica-scala/73771

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http://www.ragusaoggi.it/75920-modica-rende-omaggio-ad-un-grande-personaggio-giovanni-modica-scala

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Cerimonia giovedi al Comune di Modica, per celebrare la figura di Giovanni Modica Scala, l’indimenticato comandante della Polizia Municipale 20 dicembre 2016 ore 14:15 Fonte: redazione - 343 letture Attualità Nessun commento

Un uomo che ha dedicato l’intera vita alla sua città, Modica, alle sue tradizioni e alla cultura popolare. Una personalità rara, indimenticabile, che con passione, rigore, precisione ed entusiasmo, ha reso testimonianza della storia del suo tempo e delle tradizioni locali. A lui, al compianto Giovanni Modica Scala, scomparso nel 2003 all’età di 82 anni, l’intera comunità rende omaggio con un dipinto che sarà esposto presso l’aula consiliare del Comune di Modica e che sarà svelato durante una cerimonia in programma giovedì 22 dicembre alle ore 17.30. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Modica, dalla Fondazione Grimaldi e dal Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica sulla spinta della richiesta arrivata dal capitano della Polizia Locale di Modica, Peppe Casa. “Ritratto”, il titolo della cerimonia che traccerà un “ritratto” fisico, attraverso la tela appunto, e descrittivo, con le varie testimonianze e racconti che si alterneranno, permetterà di conoscere più da vicino la figura di Giovanni Modica Scala. A lui la città deve tanto, sia come storico e testimone dell’epoca sia come comandante della Polizia Municipale per quasi quarant’anni, durante i quali ha riorganizzato il corpo secondo modelli di efficienza e di modernità. Appassionato di storia, archeologia, letteratura, Giovanni Modica Scala ha trascorso tutta la sua vita dedicandosi al ritrovamento di vecchie tradizioni, usanze, documenti antichi e addirittura reperti, come la cripta del convento di San Domenico, che riportò alla luce nel 1972. Tantissime le produzioni in qualità di storico: “La grande alluvione” (1968), “La Madonna di Sion” (1974), “Le comunità ebraiche nella Contea di Modica” (1978), “Pagine di pietra” (1990) e “Sicilia medievale” (1995). Giovanni Modica Scala è stato corrispondente dell’Encyclopedia Britannica e nel 1976 è stato insignito del Premio Cultura del Consiglio dei Ministri. Meticoloso e appassionato, ha documentato con fotografie e filmati eventi storici, come la lacrimazione della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Il programma della cerimonia di giovedì prevede, dopo i saluti introduttivi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, del comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, e del direttore del Consorzio Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica, Nino Scivoletto, gli interventi del capitano Peppe Casa, di Giuseppe Piccione, presidente nazionale dell’Osservatorio Polizia Locale, di Giancarlo Poidomani, docente di storia contemporanea all’Università di Catania e di Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università etnea. Seguiranno le “Letture” dell’attore Alessandro Sparacino e alle 18.30 la scopertura della tela. “Come Fondazione Grimaldi siamo molto legati alla figura di Giovanni Modica Scala – commenta il presidente Uccio Barone – Studioso, storico, fotografo, letterato, Modica Scala è stato un uomo dalle mille risorse che non si è mai risparmiato per la sua città, offrendole con abnegazione e passione un minuzioso lavoro di ricerca lungo decenni. Ha raccontato tradizioni, usi, costumi, momenti storici con professionalità e dedizione, regalando alle generazioni testimonianze uniche”.

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Mostra “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 – 1960)” 5 – 31 gennaio 2017

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CENTO ANNI DI CARTA STAMPATA E DI INFORMAZIONE ATTIVA E CRITICA. CON LA MOSTRA “LIBERTA’ DI CARTA. UN SECOLO DI GIORNALISMO A MODICA (1860 -1960)”, LA FONDAZIONE GRIMALDI RENDE OMAGGIO ALLE NUMEROSE TESTATE CHE NEGLI ANNI HANNO RACCONTATO LE VICENDE DELLA CITTA’, RACCOLTE NELLA COLLEZIONE DI ANTONIO E GIOVANNI DI RAIMONDO. OPENING DELLA MOSTRA GIOVEDI’ 5 GENNAIO ALLE ORE 17.30.

MODICA (RG) – Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica. Il programma dell’inaugurazione prevede oltre agli interventi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, di Antonio Di Raimondo e di Rinaldo Stracquadanio, anche le letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore. “Siamo orgogliosi di esporre presso la nostra sede la raccolta di Antonio e Giovanni Di Raimondo, pregiata e importante per Modica – commenta il presidente Barone – La nostra città si è sempre distinta per un fermento culturale raffinato e di qualità e per la voglia di conoscere, approfondire, analizzare criticamente le vicende politiche economiche, di costume della società. Queste mostra dunque – conclude Barone – vuole essere da un lato una celebrazione, quasi un ringraziamento alla carta stampata che negli anni ha fotografato i fatti che hanno determinato lo sviluppo della comunità e dalle quali dipende

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certamente l’attuale realtà e dall’altra una “donazione” ai giovani perché non può esserci futuro senza la memoria del passato”. Oggi più che mai, quando nel 2.0 una notizia muore già quando nasce. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 02 gennaio 2017

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SI INAUGURA DOMANI POMERIGGIO GIOVEDI’ 5 GENNAIO, ALLE ORE 17.30, ALLA FONDAZIONE GRIMALDI A MODICA, LA MOSTRA DOCUMENTARUIA “LIBERTA’ DI CARTA. UN SECOLO DI GIORNALISMO A MODICA (1860 -1960)”. SERVE A RICOSTRUIRE LA MEMORIA COLLETTIVA ATTRAVERSO LA PREZIOSA RACCOLTA DI ANTONIO E GIOVANNI DI RAIMONDO. SARA’ VISITABILE FINO AL 31 GENNAIO. MODICA (RG) – Sarà un viaggio alla scoperta della memoria di una comunità. A condurre il viaggio, la carta stampata: un secolo di quotidiani, riviste, numeri speciali che dal 1860 al 1960 hanno raccontato l’evolversi di una società, quella modicana. Si inaugura domani, giovedì, 5 gennaio, alle ore 17.30, presso la sede della Fondazione Grimaldi a Modica la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)”, a cura della Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, che riunisce la straordinaria e preziosa raccolta di giornali pubblicati a Modica dal 1860 al 1960 dei collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Sarà un’immersione nel tempo passato che permetterà di conoscere e ricordare gli eventi che hanno determinato lo sviluppo della comunità modicana e che testimonierà il fermento culturale e l’approccio sempre analitico, critico alla realtà e ai suoi aspetti sociali, economici, politici che hanno caratterizzato la città della contea, come dimostra il numero sostanzioso di testate che nel corso degli anni si sono succedute. Si potranno conoscere e apprezzare personalità che hanno fatto la storia della comunità, come Giuseppe De Leva Gravina, abate più volte eletto al Parlamento siciliano, che si è battuto contro i Borboni, fino a partecipare all’impresa dei Mille; come Carlo Papa, dedito alla scrittura e alla politica, più volte sindaco di Modica dove ha fondato la prima tipografia e dove ha lottato per la statizzazione del Liceo classico, fondatore del giornale cattolico-liberale La Campana e Provveditore agli Studi della Provincia di Noto; o come Francesco Giardina, uno dei maggiori esponenti del Partito d’Azione, alla guida dell’insurrezione nei comuni del distretto contro il dominio borbonico. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio. All’inaugurazione parteciperanno il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, il presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, Antonio Di Raimondo e Rinaldo Stracquadanio. L’inaugurazione sarà accompagnata anche dalle letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore. ufficio stampa Michele Barbagallo per MediaLive 04 gennaio 2017

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Cento anni di informazione locale in mostra a Modica 03 Gennaio 2017

MODICA. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità di Modica, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un'epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della Contea. Con la mostra documentaria «Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)» la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il comune di Modica e l'associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra che si apre il prossimo 5 gennaio nella sede della Fondazione Grimaldi, espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli unici. © Riproduzione riservata http://ragusa.gds.it/2017/01/03/cento-anni-di-informazione-locale-in-mostra-a-modica_611199/

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http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22363

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Un secolo di giornalismo a Modica: mostra della Fondazione Garibaldi Pubblicato il 2 gennaio 2017 - 22:09 da Redazione in Cultura, Ragusa Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica. Il programma dell’inaugurazione prevede oltre agli interventi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, di Antonio Di Raimondo e di Rinaldo Stracquadanio, anche le letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore. “Siamo orgogliosi di esporre presso la nostra sede la raccolta di Antonio e Giovanni Di Raimondo, pregiata e importante per Modica – commenta il presidente Barone – La nostra città si è sempre distinta per un fermento culturale raffinato e di qualità e per la voglia di conoscere, approfondire, analizzare criticamente le vicende politiche economiche, di costume della società. Queste mostra dunque – conclude Barone – vuole essere da un lato una celebrazione, quasi un ringraziamento alla carta stampata che negli anni ha fotografato i fatti che hanno determinato lo sviluppo della comunità e dalle quali dipende certamente l’attuale realtà e dall’altra una “donazione” ai giovani perché non può esserci futuro senza la memoria del passato”. Oggi più che mai, quando nel 2.0 una notizia muore già quando nasce. http://www.siciliapress.com/un-secolo-di-giornalismo-a-modica-mostra-della-fondazione-garibaldi/

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Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960) 5-gen-2017 / 31-gen-2017 | Modica | Fondazione Grimaldi Esposizione artistica che serve a ricostruire la memoria collettiva attraverso la preziosa raccolta di Antonio e Giovanni Di Raimondo. Sarà un viaggio alla scoperta della memoria di una comunità. A condurre il viaggio, la carta stampata: un secolo di quotidiani, riviste, numeri speciali che dal 1860 al 1960 hanno raccontato l’evolversi di una società, quella modicana.

Sarà un’immersione nel tempo passato che permetterà di conoscere e ricordare gli eventi che hanno determinato lo sviluppo della comunità modicana e che testimonierà il fermento culturale e l’approccio sempre analitico, critico alla realtà e ai suoi aspetti sociali, economici, politici che hanno caratterizzato la città della contea, come dimostra il numero sostanzioso di testate che nel corso degli anni si sono succedute.

Si potranno conoscere e apprezzare personalità che hanno fatto la storia della comunità, come Giuseppe De Leva Gravina, abate più volte eletto al Parlamento siciliano, che si è battuto contro i Borboni, fino a partecipare all’impresa dei Mille; come Carlo Papa, dedito alla scrittura e alla politica, più volte sindaco di Modica dove ha fondato la prima tipografia e dove ha lottato per la statizzazione del Liceo classico, fondatore del giornale cattolico-liberale La Campana e Provveditore agli Studi della Provincia di Noto; o come Francesco Giardina, uno dei maggiori esponenti del Partito d’Azione, alla guida dell’insurrezione nei comuni del distretto contro il dominio borbonico.

http://www.siciliano.it/evento.cfm?id=181275

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La mostra “Liberta’ di carta. Un secolo di giornalismo a Modica Cento anni di carta stampata e di informazione attiva e critica Pubblicato il: 02/01/2017, 14:46 | di comunicato stampa

Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica. Il programma dell’inaugurazione prevede oltre agli interventi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, di Antonio Di Raimondo e di Rinaldo Stracquadanio, anche le letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di

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Lucia Trombadore. “Siamo orgogliosi di esporre presso la nostra sede la raccolta di Antonio e Giovanni Di Raimondo, pregiata e importante per Modica – commenta il presidente Barone – La nostra città si è sempre distinta per un fermento culturale raffinato e di qualità e per la voglia di conoscere, approfondire, analizzare criticamente le vicende politiche economiche, di costume della società. Queste mostra dunque – conclude Barone – vuole essere da un lato una celebrazione, quasi un ringraziamento alla carta stampata che negli anni ha fotografato i fatti che hanno determinato lo sviluppo della comunità e dalle quali dipende certamente l’attuale realtà e dall’altra una “donazione” ai giovani perché non può esserci futuro senza la memoria del passato”. Oggi più che mai, quando nel 2.0 una notizia muore già quando nasce.

comunicato stampa

http://www.vittoriadaily.net/notizie/arte/5911/la-mostra-liberta-di-carta-un-secolo-di-giornalismo-amodica

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‌ http://www.quotidianodiragusa.it/2017/01/03/cultura/modica-rende-omaggio-giornalismo/28284

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Modica

Cento

anni

di

carta

stampata

e

informazione nella mostra “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)”

Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica. Il programma dell’inaugurazione prevede oltre agli interventi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, di Antonio Di Raimondo e di Rinaldo Stracquadanio, anche le letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore. “Siamo orgogliosi di esporre presso la nostra sede la raccolta di Antonio e Giovanni Di Raimondo, pregiata e importante per Modica – commenta il presidente Barone – La nostra città si è sempre distinta per un fermento culturale raffinato e di qualità e per la voglia di conoscere, approfondire, analizzare criticamente le vicende politiche economiche, di costume della società. Queste mostra dunque – conclude Barone – vuole essere da un lato una celebrazione, quasi un ringraziamento alla carta stampata che negli anni ha fotografato i fatti che hanno determinato lo sviluppo della comunità e dalle quali dipende certamente l’attuale realtà e dall’altra una “donazione” ai giovani perché non può esserci futuro senza la memoria del passato”. Oggi più che mai, quando nel 2.0 una notizia muore già quando nasce.

http://www.novetv.com/modica-cento-anni-di-carta-stampata-e-informazione-nella-mostra-liberta-dicarta-un-secolo-di-giornalismo-a-modica-1860-1960/

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http://www.ragusaoggi.it/76236-cento-anni-di-carta-stampata-e-di-informazione-attiva-e-critica-con-lamostra-liberta-di-carta-un-secolo-di-giornalismo-a-modica-1860-1960

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Cento anni di informazione locale in mostra a Modica 3 gennaio 2017 ore 14:42 Fonte: gds - 203 letture Attualità Nessun commento Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità di Modica, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della Contea. Con la mostra documentaria «Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)» la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il comune di Modica e l’associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra che si apre il prossimo 5 gennaio nella sede della Fondazione Grimaldi, espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli unici.

http://www.radiortm.it/2017/01/03/cento-anni-di-informazione-locale-in-mostra-a-modica/

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Libertà di Carta: un giornalismo a Modica

secolo

di

REDAZIONE 02 GENNAIO 2017 CREATO: 02 GENNAIO 2017 VISITE: 131

Cento anni di carta stampata e di informazione attiva e critica. con la mostra “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)”, la Fondazione Grimaldi rende omaggio alle numerose testate che negli anni hanno raccontato le vicende della città, raccolte nella collezione di Antonio e Giovanni Di Raimondo. Opening della mostra giovedì 5 gennaio alle ore 17.30

Modica, 2 gennaio 2016 – Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco

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noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica. Il programma dell’inaugurazione prevede oltre agli interventi del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, di Antonio Di Raimondo e di Rinaldo Stracquadanio, anche le letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore. “Siamo orgogliosi di esporre presso la nostra sede la raccolta di Antonio e Giovanni Di Raimondo, pregiata e importante per Modica – commenta il presidente Barone – La nostra città si è sempre distinta per un fermento culturale raffinato e di qualità e per la voglia di conoscere, approfondire, analizzare criticamente le vicende politiche economiche, di costume della società. Queste mostra dunque – conclude Barone – vuole essere da un lato una celebrazione, quasi un ringraziamento alla carta stampata che negli anni ha fotografato i fatti che hanno determinato lo sviluppo della comunità e dalle quali dipende certamente l’attuale realtà e dall’altra una “donazione” ai giovani perché non può esserci futuro senza la memoria del passato”. Oggi più che mai, quando nel 2.0 una notizia muore già quando nasce. © Ondaiblea - Biancavela Press, tutti i diritti riservati - Condizioni http://www.ondaiblea.it/index.php/it/2014-07-02-22-38-36/cultura/9523-liberta-di-carta-un-secolo-digiornalismo-a-modica

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02/01/2017 attualità/

“LIBERTA’ DI CARTA. UN SECOLO GIORNALISMO A MODICA (1860 -1960)”

DI

Modica celebra il giornalismo. Cento anni di informazione locale, attraverso la carta stampata che ha narrato le vicende sociali, economiche, politiche della comunità, raccontandone i progressi, le tensioni, le emergenze. Un secolo di storie raccolte nelle varie testate giornalistiche locali che negli anni si sono succedute: testimoni di un’epoca passata e di un fermento culturale che da sempre caratterizza la città della contea. Con la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)” la Fondazione Grimaldi rende omaggio ai giornali, quotidiani, riviste, inserti, fogli di partito, bollettini economici che dal 1860 al 1960 hanno fotografato la realtà modicana. La mostra espone per la prima volta la pregiata raccolta di giornali pubblicati a Modica nel secolo indicato, un corpus che fa capo ai collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Si tratta di pezzi e articoli davvero unici che aiutano le generazioni attuali a conoscere meglio la società in cui vivono, ricostruendo fatti e aspetti magari poco noti, e soprattutto tramandando queste vicende ai giovani, trasformandosi in fonti informative d’eccellenza. La mostra sarà inaugurata giovedì 5 gennaio alle ore 17.30 alla sede della Fondazione Grimaldi, in Corso Umberto I, 106 a Modica.

http://www.telenovaragusa.it/2017/01/02/liberta-di-carta-un-secolo-di-giornalismo-a-modica-1860-1960/

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‌ http://www.ragusanews.com/2017/01/02/appuntamenti/modica-cento-anni-carta-stampata/74134

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CULTURA - MOSTRA ANTOLOGICA A CURA DELLA FONDAZIONE GRIMALDI

"Libertà di carta": la storia della stampa di Modica IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI MODICA E L’ASSOCIAZIONE UNITRE

Redazione

Sarà un viaggio alla scoperta della memoria di una comunità. A condurre il viaggio, la carta stampata: un secolo di quotidiani, riviste, numeri speciali che dal 1860 al 1960 hanno raccontato l’evolversi di una società, quella modicana. Si inaugura giovedì, 5 gennaio, alle 17.30, nella sede della Fondazione Grimaldi a Modica la mostra documentaria «Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)», a cura della Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, che riunisce la straordinaria e preziosa raccolta di giornali pubblicati a Modica dal 1860 al 1960 dei collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Sarà un’immersione nel tempo passato che permetterà di conoscere e ricordare gli eventi che hanno determinato lo sviluppo della comunità modicana e che testimonierà il fermento culturale e l’approccio sempre analitico, critico alla realtà e ai suoi aspetti sociali, economici, politici che hanno caratterizzato la città della contea, come dimostra il numero sostanzioso di testate che nel corso degli anni si sono succedute. Si potranno conoscere e apprezzare personalità che hanno fatto la storia della comunità, come Giuseppe De Leva Gravina, abate più volte eletto al Parlamento siciliano, che si è battuto contro i Borboni, fino a partecipare all’impresa dei Mille; come Carlo Papa, dedito alla scrittura e alla politica, più volte sindaco di Modica dove ha fondato la prima tipografia e dove ha lottato per la statizzazione del Liceo classico, fondatore del giornale cattolico-liberale La Campana e Provveditore agli Studi della Provincia di Noto; o come Francesco Giardina, uno dei maggiori esponenti del Partito d’Azione, alla guida dell’insurrezione nei comuni del distretto contro il dominio borbonico. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio. All’inaugurazione parteciperanno il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, il presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, Antonio Di Raimondo e Rinaldo Stracquadanio. L’inaugurazione sarà accompagnata anche dalle letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore. http://www.corrierediragusa.it/articoli/cultura/modica/37202-liberta-di-carta-un-secolo-di-giornalismo-amodica.html

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Si apre domani a Modica la mostra documentaria “Libertà di carta”, un secolo di storia locale attraverso la carta stampata. Appuntamento alla Fondazione Grimaldi 4 gennaio 2017 ore 14:19 Fonte: redazione - 120 letture

Cultura Nessun commento

Sarà un viaggio alla scoperta della memoria di una comunità. A condurre il viaggio, la carta stampata: un secolo di quotidiani, riviste, numeri speciali che dal 1860 al 1960 hanno raccontato l’evolversi di una società, quella modicana. Si inaugura domani, giovedì, 5 gennaio, alle ore 17.30, presso la sede della Fondazione Grimaldi a Modica la mostra documentaria “Libertà di carta. Un secolo di giornalismo a Modica (1860 -1960)”, a cura della Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e l’associazione Unitre, che riunisce la straordinaria e preziosa raccolta di giornali pubblicati a Modica dal 1860 al 1960 dei collezionisti Antonio e Giovanni Di Raimondo di Catania. Sarà un’immersione nel tempo passato che permetterà di conoscere e ricordare gli eventi che hanno determinato lo sviluppo della comunità modicana e che testimonierà il fermento culturale e l’approccio sempre analitico, critico alla realtà e ai suoi aspetti sociali, economici, politici che hanno caratterizzato la città della contea, come dimostra il numero sostanzioso di testate che nel corso degli anni si sono succedute. Si potranno conoscere e apprezzare personalità che hanno fatto la storia della comunità, come Giuseppe De Leva Gravina, abate più volte eletto al Parlamento siciliano, che si è battuto contro i Borboni, fino a partecipare all’impresa dei Mille; come Carlo Papa, dedito alla scrittura e alla politica, più volte sindaco di Modica dove ha fondato la prima tipografia e dove ha lottato per la statizzazione del Liceo classico, fondatore del giornale cattolico-liberale La Campana e Provveditore agli Studi della Provincia di Noto; o come Francesco Giardina, uno dei maggiori esponenti del Partito d’Azione, alla guida dell’insurrezione nei comuni del distretto contro il dominio borbonico. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio. All’inaugurazione parteciperanno il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, il presidente della Fondazione Grimaldi e curatore scientifico della mostra, Giuseppe Barone, Antonio Di Raimondo e Rinaldo Stracquadanio. L’inaugurazione sarà accompagnata anche dalle letture di Marcella Burderi, che ha curato l’impaginazione e l’organizzazione della mostra, di Elisa Giglio e di Lucia Trombadore.

http://www.radiortm.it/2017/01/04/si-apre-domani-a-modica-la-mostra-documentaria-liberta-di-carta-unsecolo-di-storia-locale-attraverso-la-carta-stampata-appuntamento-alla-fondazione-grimaldi/

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http://www.ragusaoggi.it/76298/la-mostra-documentaruia-liberta-di-carta-un-secolo-di-giornalismo-amodica-1860-1960

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http://www.ragusanews.com/2017/01/04/appuntamenti/libert%C3%A0-carta-secolo-giornalismomodica/74201

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http://247.libero.it/dsearch/libert%C3%A0+di+carta/

http://www.makemefeed.com/2017/01/04/liberta-di-carta-la-storia-della-stampa-di-modica-2759951.html

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