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C A P I T O LO
Crostacei
• PHYLUM ARTHROPODA • Subphylum Crustacea Crustacea
©Cleveland P. Hickman, Jr.
Arthropoda
“Insetti del mare” Il subphylum Crustacea (dal latino crusta, “guscio”) deriva il proprio nome dal rivestimento rigido posseduto dalla maggior parte dei suoi componenti. Sono state descritte oltre 67 000 specie di crostacei e ne esiste probabilmente un numero parecchie volte maggiore. I crostacei a noi più familiari sono quelli commestibili, quali aragoste, gamberi, gamberetti e granchi. Oltre a questi crostacei, esiste un’incredibile moltitudine di forme meno familiari, come copepodi, ostracodi, pulci d’acqua, isopodi parassiti, notostraci e krill. Essi svolgono un’ampia varietà di ruoli ecologici e mostrano un’enorme diversificazione delle caratteristiche morfologiche, rendendo molto difficile una descrizione soddisfacente per l’intero gruppo. Questa è l’“Era degli Artropodi”, nonostante il nostro attaccamento antropocentrico nel chiamarla “Era dei Mammiferi”. Crostacei e insetti formano insieme più dell’80% di tutte le specie animali descritte. Come gli insetti occupano gli ambienti terrestri (con almeno un milione di specie descritte e innumerevoli miliardi di individui), così i crostacei sono abbondanti negli oceani, nei laghi e nei fiumi. Alcuni strisciano o camminano sul fondo, altri scavano e altri ancora, come i balani, sono sessili. Alcuni nuotano in posizione verticale, altri nuotano capovolti e molte sono le delicate forme microscopiche che vanno alla deriva sotto forma di plancton negli oceani o nei laghi. È possibile, infatti, che gli animali più abbondanti al mondo siano i membri del genere di copepodi Calanus. In riconoscimento della loro predominanza negli ambienti marini, è comprensibile il fatto che sia stato attribuito ai crostacei il nome di “insetti del mare”.
Il granchio veloce, Grapsus grapsus, delle isole Galápagos.
Obiettivi formativi I lettori saranno in grado di: 26.1 Definire il piano corporeo dei Crustacea, compresi i sistemi circolatorio, respiratorio ed escretore; descrivere brevemente come i crostacei si nutrono, si riproducono e mutano. 26.2 Identificare i rappresentanti dei tre sottogruppi di Crustacea (Oligostraca, Xenocarida, Vericrustacea), focalizzandosi sulle forme più comuni, come copepodi, balani e decapodi. 26.3 Spiegare perché le appendici uniramose e biramose possono non essere caratteri utili per deduzioni sulla filogenesi, a causa del loro modo di sviluppo.